Estratto di un corso online sulla gestione delle dinamiche relazionali, con particolare riferimento alla natura, motivi e strategie di gestione dei conflitti.
Questa è una presentazione di Scienze riguardo le varietà allotropiche del ca...
Strategie di gestione delle dinamiche relazioni. Come affrontare i conflitit
1. STRATEGIE DI GESTIONE DELLE
DINAMICHE RELAZIONALI
Claudia Matini
info@claudiamatini.it
WEBINARLA TECNICA DELLA SCUOLA
2. Due parole sulla docente online
www.claudiamatini.it
www.scintille.it
3. Obiettivi dell’intervento
• Conoscere la natura e le cause di conflitto
interpersonale
• Favorire una riflessione individuale sul proprio
stile relazionale
• Approfondire le strategie di gestione del
conflitto interpersonale
• Conoscere alcune tecniche per la gestione
costruttiva delle situazioni relazionali difficili
6. Un conflitto consiste nella discordanza più o meno
intensa tra due o più parti e si manifesta con
emozioni ed azioni specifiche riconoscibili.
Distinguiamo conflitti:
•Intrapersonali/di ruolo
•Interpersonale o intragruppo
•intergruppi
DEFINIZIONE DI CONFLITTO
8. Lewin: “il gruppo è qualcosa di più, o per
meglio dire, qualcosa di diverso dalla
somma dei suoi membri: ha una struttura
propria, fini peculiari, e relazioni particolari
con altri gruppi. Quel che ne costituisce
l’essenza è l’interdipendenza tra i membri.
Il gruppo così, è una totalità dinamica: un
cambiamento di stato di una sua parte,
interessa lo stato di tutte le altre” (1951)
DEFINIZIONE DI GRUPPO
9. Interdipendenza sociale
Negativa: caratterizza la competizione.
Il successo di uno costituisce un impedimento
per l’altro rispetto alle opportunità di avere
successo.
Le relazioni sociali sono fonte di stress.
10. Interdipendenza sociale
Assente: caratterizza quelle situazioni che
privilegiano il lavoro autonomo e
l’individualismo.
Il successo di ciascuno è indipendente dal
lavoro degli altri.
Le relazioni sociali sono del tutto prive di
importanza rispetto allo svolgimento del
compito e al raggiungimento del successo.
11. Interdipendenza sociale
Positiva: si sviluppa quando un soggetto
comprende che deve coordinare i propri
sforzi con quelli altrui per completare un
compito e che è vincolato ad altri in modo
tale da non poter aver successo se anche
questi ultimi non l’hanno.
Le relazioni sociali sono importanti perché
danno supporto operativo ed emotivo.
12. LA DINAMICA:
• l’insieme dei fenomeni psico-sociali che
si producono nei piccoli gruppi e le leggi
naturali che reggono questi fenomeni;
• l’insieme dei metodi che permettono di
agire sulla personalità per mezzo del
gruppo e di quelli che permettono ai
piccoli gruppi di agire sulle
organizzazioni sociali più vaste
Una caratteristica ricorsiva delle teorie:
LA DINAMICA
13. 1. stile di leadership autoritario
2. struttura del compito complessa o preordinata;
3. ambiguità delle responsabilità;
4. grandi dimensioni dei gruppi di lavoro (creazione
di sottogruppi con finalità contrastanti);
5. composizione eterogenea dei gruppi negli
atteggiamenti, valori, interessi, stili interpersonali;
6. risultati negativi in ambienti ad elevata
competitività interna;
7. comunicazioni disfunzionali;
8. lotte per il potere
Cause del conflitto interpersonale
14. 1.Forte differenziazione tra sottosistemi di
un'organizzazione con conseguente difficoltà di
comunicazione;
2. elevata interdipendenza tra reparti/funzioni;
3.Dipendenza da risorse comuni e limitate;
4. Ambiguità giurisdizionale;
5. Separazione tra competenza e autorità.
Cause del conflitto intergruppi
15.
16. • Amministrazione e organizzazione della
scuola: es. stile del dirigente e di altre figure
responsabili
• Modelli di comunicazione: es. non diffusione
delle informazioni; tipo di informazioni diverse
Influenza delle variabili organizzative
CONDIZIONI ANTECEDENTI
Friend &Cook, 2000
17. • la fase di sviluppo del gruppo influenza il tipo di
conflitto che il gruppo può incontrare
• la polarizzazione di gruppo può causare frustrazione
• differenze sociali all’interno del gruppo
• squilibri di potere
Caratteristiche del gruppo
CONDIZIONI ANTECEDENTI
18. • caratteristiche individuali
• caratteristiche della relazione sociale
• la presenza di conflitti intergruppo
CONDIZIONI ANTECEDENTI
19. • Obiettivi diversi: es. disaccordo tra docenti e
genitori sulla quantità di servizi che l’allievo
riceverà; disaccordi tra colleghi su come il
sostegno debba essere organizzato
• Stessi obiettivi con
accesso limitato:
es. orario scolastico
Motivi di conflitto interpersonale
Friend &Cook, 2000
20. conflitti di interesse per
scarse risorse materiali o
sociali: riguardano denaro,
equipaggiamento, spazio,
manodopera. finché le parti
condividono regole e hanno
gli stessi interessi, c’è
competizione.
Motivi di conflitto interpersonale
21. disaccordi su procedure collettive o ruoli
individuali: nel primo caso, il conflitto è
sull’intenzione, la pianificazione, l’esecuzione, il
coordinamento, i risultati e il controllo delle
attività di gruppo (spesso per distribuzione
ineguale di responsabilità in gruppi di lavoro),
nel secondo è su come si intende il contributo
individuale agli scopi di gruppo vs. gli scopi
individuali.
Motivi di conflitto interpersonale
22. conflitti socio-emotivi quando si tocca l’identità
di un membro: il conflitto nasce quando gli altri
negano l’immagine di sé, valori e sensibilità, con
conseguenti forti emozioni di paura, sospetto,
risentimento, rabbia, odio.
Motivi di conflitto interpersonale
23. La persona e il conflitto
Psicologia sociale Analisi transazionale
27. Thomas
Gordon
• Il vero problema non è tanto l'esistenza dei
conflitti in sé, quanto il numero di conflitti
non risolti ed i metodi impiegati per
risolverli.
• I conflitti rappresentano infatti una
componente del tutto normale o “fisiologica”
di tutte le relazioni, anche delle migliori.
• I problemi sorgono solo quando le persone
coinvolte nel conflitto non hanno gli strumenti
adeguati per far fronte ad una situazione
conflittuale.
Fabrizio Santini
VISIONE DEL CONFLITTO
28. • Diffusa aspettativa irrealistica relativa alle relazioni
interpersonali : che un rapporto, per essere positivo,
non debba contenere traccia di conflitti.
• Secondo questa concezione l'assenza di conflitti
sarebbe una “prova” che una relazione
(professionale o personale) sta funzionando.
Fabrizio Santini
RUOLO DELLE ASPETTATIVE
29. • l successo di una relazione non deriva
dall'assenza di conflitti, ma dall'uso di modalità
efficaci per la loro composizione.
• Tutto dipende dalle strategie usate per la loro
gestione: se si usano strategie costruttive e si
coopera per arrivare ad una soluzione condivisa
da entrambi o per lo meno soddisfacente, allora il
conflitto sarà stato positivo.
Fabrizio Santini
RUOLO DELLE ASPETTATIVE
30. • Ogni volta che entriamo in disaccordo
con gli altri non chiediamoci: chi ha
ragione? ma: come possiamo trovare una
soluzione che possa soddisfare entrambi?
• quale soluzione risulta vincente per
entrambi?
Fabrizio Santini
RUOLO DELLE ASPETTATIVE
31. NEGOZIAZIONE
È un processo di interazione tra due o più
parti in cui si cerca di stabilire cosa ognuna
dovrebbe dare e ricevere in una
transizione reciproca finalizzata al
raggiungimento di un accordo
mutuamente vantaggioso
(Rubin, Brown, 1975)
32. DUE TIPI FONDAMENTALI DI NEGOZIAZIONE
Distributiva:
singolo argomento; torta fissa; win-lose.
Obiettivo: minor svantaggio
Integrativa:
più di un argomento; win-win.
Obiettivo: maggior vantaggio
33. • Le parti devono credere di avere obiettivi
e posizioni contrastanti
• La comunicazione tra le parti deve essere
possibile
• Le parti devono possedere una anche
minima prospettiva motivazionale
orientata alla ricerca delle soluzioni
• Vi deve essere la possibilità di formulare
offerte e controfferte provvisorie
PRESUPPOSTI
34. 1. Cerca di capire le tue e le altrui motivazioni.
2. Definisci il tipo di conflitto (motivi e condizioni
antecedenti)
3. Costruisci una visione comune del problema.
4. Stabilisci le tue aspettative (soluzione ideale e
standard minimi)
5. Discuti ogni problema relativo al conflitto.
6. Fai offerte e rispondi alle offerte.
7. Inventa soluzioni di mutuo vantaggio
8. Controlla l’etica e l’onestà delle posizioni.
Le fasi per
la negoziazione integrativa
Friend &Cook, 2000
35. 1. Non sempre è possibile negoziare
2. Devi rifiutare se è non etico o illegale
QUESTIONE NON NEGOZIABILE