2. LA PITTURA
ROMANICA
• Se l'architettura e la scultura romaniche sono state
condizionate dal tradizioni culturali dei vari territori
nei quali si sono sviluppate, nella pittura questo
rapporto di indipendenza con i modelli del passato si
fa ancora maggiore. Questo tipo di pittura si sviluppa
tra la meta dell' XI secolo e la metà dell' XII secolo.
• Come la scultura anche la pittura romanica si
diffonde in stretto rapporto con l'architettura. le
pareti interne ed esterne delle chiese e le vele delle
crociere ad esempio sono alcuni degli spazi più usati
per le decorazioni ad affresco del periodo.
3. TEMPERA SU TAVOLA
• La nuova tecnica della pittura a tempera su tavola
veniva utilizzata per realizzare soprattutto pale
pannelli decorativi e croci. le tavole solitamente
ottenute unendo più assi di legno potevano
poi essere variamente sagomate. La pittura
utilizzata era del tipo a tempera e dopo aver fatto il
disegno preparatorio effettuato incidendo i
contorni, la tavola era pronta per essere ricoperta
da uno strato sottile di vernice trasparente per
renderla più lucida.
4. LA PITTURA NEL MONDO
• In Francia Inghilterra e Germania si ricorre preferibilmente all'affresco
in continuità con le tradizioni artistiche passate, mentre in Italia la
diffusione della pittura murale risente fortemente degli influssi
bizantini. A Venezia però si privilegiano ancora i mosaici.
• In Spagna in Toscana infine si sviluppa autonomamente la pittura su
tavola che pur attingendo all'arte romana elabora dei modelli
espressivi che discuteranno grande successo anche in epoca
successiva.
5. LA MINIATURA
• In questo periodo assume particolare importanza la
miniatura che è forse l'unica a diffondersi in Europa con
una certa omogeneità. fin dall'epoca bizantina essa
veniva praticata dai monaci e consisteva nel decorare i
principali codici per lo più testi sacri conservati nelle
biblioteche dei conventi.
• Il termine miniatura deriva da minio, un ossido di
piombo di colore rosso usato per la preparazione degli
inchiostri. Il principale supporto scrittorio cioè il
materiale sul quale veniva realizzata la miniatura e
la pergamena.
6. • Il compito di comporre il testo in bella scrittura spettava al calligrafo
che su ciascun foglio lasciava lo spazio libero per le decorazioni che
venivano affidate al miniatore che prima cosa tracciava il disegno
utilizzando uno stilo di piombo e poi ripassava i contorni delle figure
con la penna d'oca intinta nell'inchiostro nero.
• La tecnica realizzativa più usata è quella del guazzo cioè di
una particolare tempera nella quale il minio e gli altri pigmenti
colorati vengono miscelati in soluzioni acquose di vario tipo.
7. L'IMPORTANZA DAI
MONACI
• Dentro ogni monastero venivano allestiti degli
scriptoria dei luoghi dove i monaci si dedicavano
alla difficile arte del miniare.
• L'opera dei monaci ha contribuito a diffondere la
tecnica della pittura miniata e a creare vere e
proprie scuole dove i più giovani potessero
apprendere i segreti del mestiere.