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E NCICLOPEDIA E I N A UD I [ 1 9 8 2 ]
ECCEDENTE
Giuseppe Papagno — ECCEDENTE p a g . 4
Maurice Godellier — CACCIA/R ACCOLTA p ag.l l
Frangois Pouillon — DONO pag.24
Gianni Albergoni — ECCEDENTE pag.34
Ugo Fabietti — PASTORIZIA pag.44
Maurice Godellier — PRIMITIVO pag.51
Juan Carlos Garavaglia — RECIPROCITÁ/DISTRIBUZIONE pag.59
Eccedente 86
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pastorizia reciprocità/
ridistribuzione
ambiguita allegona
competenza/esecuzione codice
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avanguardia Eccedente
grammatica metafora
classico
concetto analogiae metafora lessico segno critica
esistenza argomentazione lingua significato
filologia bello/brutto
essere interpretazione lingua/parola simbolo
letteratura creatività
fenomeno linguaggio maniera
forma
espressione
astratt%oncreto
metnca poetica fantastico
idea semanticadialettica alfabeto retorica gUSto
identità/differenza
proposizione e giudizio sens%ignificato ascolto imitazione
traduzionemediazione gesto immaginazione anthropos
opposizione/contraddizione
universali/particolari lettura progetto cultura/culture
qualità/quantità atti linguistici luogo comune riproduzione/riproducibilità etnocentrismi
totalità dicibil%ndicibile orale/scritto discorso sensibilità natura/cultura
uno/molti enunciazione comunicazione parola finzione spazialità
decisione arti
distribuzione statistica presupposizione e allusione errore ntmo genen artigianato
dato referente informazione scrittura
giochi narrazione/narratività
etica voce stile acculturazione
induzione statistica attribuzione
fifosofia/filosofie / civiltà
probabilità tema/motivo
ragione antico/moderno testorappresentazione statistica
razionale/irrazionale catastrofi calendano selvaggio/barbar%ivilizzato
teoria/pratica
soggett%ggetto
ciclo decadenza
armonia
uguaglianza eventa escatologia
melodia
caos/cosmo valori periodirzazione età mitiche disegno/progetto fe t'l'tà
ritmica/metrica visione /
curve e superlici infinito vero/falso tempo/temporalità genesi abbigliamento nascita educazione
scala
geometria e topologia macrocosmo/microcosmo volontà passato/presente canto sensi generazioni
suon%umore
invariantc mondo progresso/reazione corpo sessualità infanzia coltivazione
alchimia tonale/atonale danzanatura storia vecchiaia morte cultura materiale
astrologia atlante amore industria rurale
osservazione maschera
cabala collezione desiderio
vita/morte
moda materiali
dèduzione/prova reale elementi documento/monumento
credenze ornarncnto eros prodotti
equivalenza unità armi
esoterico/essoterico fossile isteria clinica
differenziale dialetto scena
formalizzazione frontiera
memoria pulsione angoscia/colpa cura/normalizzazione
funzioni logica rovina/restauro guerra enigma
fiaba soma/psiche castrazione e complesso esclusian%ntegrazione
infinitesimsle fuoco
possibilità/necessità analisi/sintesi imperi
cannibalismo
sonno/sogno censura farmaco/droga
locale/globale referenza/verità anticipazione funzione nazione mostro identificazione e transfert follia/delirio homo
sistemi di riferimento dèiricorsività ipotesi misura tattica/strategia popolare inconscio medicina/medicalizzazione mano/manufatto
stabilità/instabilità matematiche modello proverbi divino tecnica
alienazione
nevrosi/psicosi normale/anormale
variazione metodo Sti'UttUrs tradizioni eroi utensile
coscienza/autocoscienza
piacere salute/malattia
centrat%centrato teoria/modello demagogia miziaztone
immaginazionesociale discriminazione sintomo/diagnosi
combinatoria magia
demoni alimentazionepace repressione messia
applicazioni grafo ateo agonismo
labirinto
serv%ignorc divinazioneterrore ' animale
chierico/laico millennio cerimoniale casta
assioma/postulato caso/probabilità uomo tolleranza/intolleranza mit%ito donna cucina
chiesa persona festacontinuo/discreto rete causa/effetto utopia tortura mythos/logos domesticasnento
diavolo pur%mpuro feticcio endogsmia/esogamia
dipendenza/indipendenza abaco certezza/dubbio violenza origini fame
eresia religione famiglia
divisibilità algoritmo gioCOcoerenza
libertino sogno/visione incesto vcgetalc
lutto
dualità approssimazione convenzione categorie/categorizzazione libro stregoneria maschile/femminile
insieme calcolo
regalità
determinat%ndeterminato conoscenza matrimoniopeccato rito
razionai%lgebrico/irascendente numero empiria/esperienza coppiefilosofiche sacro/profano parent caccia/raccolta
simmetria zero capenmento disciplina(discipline santità borghesi/borghesia totem ' dono
strutture matematiche legge enciclopedia burocrazia economia uomo/donna
trasformazioni naturali/ categorie libertà/necessità innovazion%coperta classi formazione economico-sociale
metafisica
controllo/retroazione insegnamento contadini lavoro pastorizia
natura1%rtificiale
energia invenzione
consenso/dissenso ideologia modo di produzione plllllltlva
operatività egemonia/dittatura masse proprietà reciprocità/rfdistribuzionc
analogico/dignale equilibri %quilibrio rappresentazione
paradigma intellettualiricerca proletariato riproduzione
automa interazione previsione e possibilità libertàsistematica edassificazione rivoluzione transizione a andanza/scarsità .
intelligenzaartiliciale ordine/disordine riduzione maggioranza/minoranza
macchina
bisogno
organizzazione ripetizione partiti consumo
programma semplic%omplesso scienza politica accumulazionesimulaztone sistema apprendimento amministrazione imposta
spiegazione lusso
strumento capitalesoglia autoregolazion%quilibrazione comunità
rificabilità/falsificabilità cervello
vincolo comportamento cognizione confiitto crisi oro e argento
costituzione
e condizionamcnto indurione/deduzione consuetudine élite distribuzione pesi e misure
controllo sociale innato/acquisito ' ilirltto democrazia/dittatura fabbricagergo produzione/dtsbzbtmsono
astronomia emozione/motivazione istinto giustizia norma gestione ricchezzagruppo
cosmologie
atomo e molecola mente operazioni istituzioni pano marginalità imperialismo scambio
gravitazione conservazion%nvarianza percezione responsabilità potcrc opinione impresa spreco
luce entropia quoziente intellettuale poter%utorità povertà mercato
materia pubblico/privato merce
fisica propaganda
società civilespazia-tempo atmosfera cellula moneta
forza/campo ruol%tatus
litosfera adanamento :àbitaz/one
differenziamento stato socializzazione pianificszione
moto
oceani evoluzione immunità
acqua
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particella ambientepianeti mutazionc/selezione rendita
plasma
individualità biologica spazio sociale
cittàsale polimorfismo salario
propagazione
integrazione
climaUIISVCZSO SPCCIC invecchiamento utilità
quanti ecumene valore/plusvalore
relatività
organismo
insediamento agrfcoftucc
reversibilità/irreversibilità
regolazione
catalisi migrazione eislà/campagna
stato fisico
sviluppo e morfogenesi
macromolecole pscsagglo Colorita
metabolismo popolazione comtttèccto.i
omeostasi regione industttis
eredità risorseorganico/inorganico spazio cqonomico
suoloosmosi gene à/gas/Sottosviluppo
tetra
vita
genotipo/fenotipo
razza territorio
san e ' villaggio
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Eccedente
Caccia/raccolta, Dono, Eccedente, Pastorizia,
Primitivo, Reciprocità/ridistribuzione
L'obolo per la morte costituisce la forma piu appariscente con cui all'os
servatore odierno si presenta il problema dell'+eccedente+. Innumerevoli tipi di
tombe, da quelle megalitiche alle piramidi, e resti di templi o di luoghi di culto
pongono tutti un interrogativo: alla morte e alla gamma dei suoi significati gli
uomini hanno pressoché ovunque sacrificato una parte non piccola delle risorse
di cui disponevano. Per cui, nel bilancio economico che su di esse si può ipo
teticamente fare, un tale «spreco» deve necessariamente identificarsi con un «di
piu» disponibile, quindi con un eccedente. Certo, può essere per molti aspetti
quasi inquietante che tale lato abbia rappresentato un valore cosi forte da at
trarre a sé quantità di energie e di beni che venivano sottratti all'area del viven
te e solidificati, per cosi dire, in oggetti di scarsa utilità quotidiana; e che per
di piu ciò sia avvenuto in epoche in cui apparentemente le società umane ave
vano ancora un controllo piuttosto precario e instabile sul territorio in cui vi
vevano e in una fase in cui poi l'autosufficienza era piu spesso un'aspirazione
che non una realtà.
Quest'osservazione getta di per sé molte ombre sulla visione di un Homo
oeconomicusche sin dalle sue prime avventure organizza le sue scelte in funzione
dell'utilità o di altre categorie economiche. Al tempo stesso essa però mostra
come sul piano dei fatti sia esistito sin da tempi remoti un eccedente, cioè un
insieme di risorse disponibili aggiuntive rispetto al livello di sussistenza. Il che
a sua volta implica altresi una varietà di forme di calcolo, che si traducono in
questi interrogativi: come fare per produrre un eccedente, quanto sacrificarne,
a cosa e in funzione di cosa >
Se questi sono i caratteri con cui si presenta l'eccedente, la natura che esso
pone come problema appare di grande rilievo. Sin dagli inizi della fase «storica»
dell'uomo la presenza di un eccedente è dunque facilmente verificabile; tutta
via esso deve figurare anche nello stadio piu primitivo dell'umanità. È questo
«di piu», infatti, che, tra altre variabili, evidenzia la progressione dell'uomo dalla
sua condizione «naturale» a quella «storica». Per cui tale concetto è come una
leva che deve trovare applicazione e verifica proprio nelle condizioni iniziali
almeno quelle che vengono supposte tali — per dimostrare poi tutta la sua vali
dità successiva. Ove ciò non accadesse, ci si troverebbe di fronte a un vuoto
concettualmente e storicamente incolmabile, che renderebbe assai fragile e so
prattutto inesplicabile il nostro stato.
Questo è dunque il problema connotato dalla nozione di eccedente, da cui
deriva la sua importanza. Averne impostato la questione in tali termini implica
una duplice considerazione. Da un lato, che in tale chiave di lettura interessa
assai piu cercare di capire la natura dell'eccedente che le «modalità» attraverso
cui esso si presenta. Dall'altro, che queste ultime si possono suddividere in for
Sistematica locale '94 I95 Eccedente
me che sono fortemente connesse all'interrogativo principale e in altre che ne
presuppongono la soluzione. In tal modo, mentre le nozioni di primitivo e di x Natura e cultura
caccia/raccolta sono strettamente intrecciate all'origine dell'eccedente, dono,
pastorizia, reciprocità/ridistribuzione in qualche modo sottintendono già l esi La sopravvivenza e l'autoconservazione sono il primo bisogno naturale in
stenza dell'eccedente e trattano delle modalità attraverso cui esso scircola» al
)
qualsiasi essere vivente. La vita viene generalmente assicurata dalla quantità di
l'interno di una società. Questa partizione è forse in parte arbitraria; pastorizia di energia disponibile che viene incamerata per il tramite dell'alimentazione. A
ha una suadose d'ambiguità,ad esempio, per cui potrebbe farda ponte in tale differenza del mondo vegetale, che trae quanto serve alla vita in loco, tutti gli
suddivisione. Tuttavia anche questo è un ordine e sulla sua base verrà svolta animali, uomo compreso, devono procacciarselo, per cui la ricerca del cibo co
l'argomentazione su eccedente. stituisce la prima e fondamentale attività per poter sopravvivere. In quest'am
Va fatta un'ulteriore osservazione. La questione presenta infatti una dimen bito vi sono animai che vivono, per cosi dire, alla giornata e altri che, all'op
sione generale e una specifica. È chiaro che «eccedente» può costituire un rife posto, provvedono a crearsi delle scorte mediante l'accumulazione del cibo. Ter
rimento per qualsiasi situazione, stato e sistema. Senza un «di piu» di energia miti, formiche, api e vespe rappresentano le popolazioni animali che maggior
non avverrebbero né moto, né cambiamento di stato, né riproduzione, sia nel mente si distinguono in quest'attività. Esse si procurano un eccesso di cibo ri
mondo inorganico sia in quello organico. In un ambito piu specifico, invece, spetto al consumo quotidiano, in vista, con ogni probabilità, di assicurare la vita
«eccedente» èun concetto che sicolloca all'interno dellasfera umana del fare e e la riproduzione generale per unità di tempo assai piu lunghe, in previsione
del produrre, della tecnica e della cultura materiale, della tecno-economia in anche di periodi di scarsità di materiali commestibili. Ciò avviene attraverso un
somma, secondo l'espressionedi Leroi-Gourhan. I due aspettisipresentano as sistema assai complesso con il quale viene espresso un «calcolo» del fabbisogno
saidistantitra loro,ma solo apparentemente. Almeno per lasferache siriferisce globale protratto nel tempo in considerazione di certe variabili. Il che natural
al vivente, infatti, un'analisi dell'ultimo aspetto non può avvenire senza consi mente non impedisce che frequentemente vengano raggiunte delle soglie «cri
derare il primo come un sistema di orientamento con il quale occorre fare i con tiche», nelle quali si presentano numerose opzioni che vanno dal cannibalismo
ti. Se ci si pone dal punto di vista dell'origine e natura dell'eccedente, non ci si interno alla gemmazione delle popolazioni, che migrano verso altri ambienti. In
può sottrarre infatti dal collocare l'uomo all'interno dell'ecosistema naturale. È tal modo vengono corrette le alterazioni all'equilibrio «ottimale»; nel primo ca
a tutti noto che in tale situazione si effettuano scambi di energia tra le parti so con una drastica riduzione della popolazione rispetto alle risorse, nel secondo
componenti; l'insieme può riprodursi in maniera quasi costante solo alla condi con una sua estensione nello spazio. L'eccesso di popolazione — qualunque sia
zione che le variabili fondamentali (suolo, clima, popolazioni animali e vegetali) la sua ragione — trova quindi una varietà di soluzioni. Nel caso degli insetti so
rimangano stabili quanto a sistema di relazioni. Variazioni a volte anche appena ciali è assai probabile che abbia funzionato soprattutto il meccanismo della gem
percettibili in un'area finiscono col coinvolgere presto o tardi anche gli altri set mazione visto che, tra le specie esistenti, formiche, termiti, api e vespe sono, con
tori, dato che ogni ecosistema si presenta come una rete non solamente molto l'uomo, quelle piu diAuse sul nostro pianeta.
intrecciata ma anche come un insieme le cui parti sono legate da solidarietà re È del tutto dissimile il comportamento degli uomini nelle loro fasi primiti
ciproche. Tuttavia la stabilità strutturale, specie a livelli locali, può subire forti ve? Anche l'uomo, per quel che si conosce, sin dal suo ergersi dalla posizione
sollecitazioni fino al punto di rottura tutte le volte che in un punto, per una prona a quella eretta, vive in popolazioni, piu o meno numerose ma pur sempre
qualsiasi ragione, si concentra un eccesso di energia rispetto alle compatibilità popolazioni, che hanno come costante problema la ricerca di una situazione ge
generali esistenti. Questa eventualità è tutt' altro che rara in natura; un eccesso nerale di equilibrio all'interno dell'ecosistema in cui vivono e di cui sono parte.
di popolazione animale o vegetale comporta, ad esempio, quasi sempre delle Nell'ambito dei bisogni naturali, gli uomini primitivi hanno pertanto problemi
alterazioni e quindi la rottura di un equilibrio tra i fiussi di energia. Sotto que analoghi : su un versante la ricerca del cibo e la riproduzione, sull'altro la com
st'ottica la storia naturale è un susseguirsi di stabilità e instabilità alla ricerca di plessiva relazione di scambio energetico con l'ambiente in connessione con l'e
nuove forme di compatibilità. Il che implica che a partire dalla natura e soprat sistenza di un certo equilibrio tra risorse e popolazione.
tutto a livelli locali si manifestino delle eccedenze sotto varie forme, che sono In questo scenario il problema dell'accumulazione del cibo si presenta sotto
alla base del mutamento. due aspetti, uno per ciascun livello con cui si considera e si offre all'osservazione
Con ciò, in definitiva, si vuole puntualizzare il fatto che il problema del l'aggregazione degli individui. All'interno del naturale la semplice sopravviven
l'eccedente si presenta sotto una duplice polarità, che ha un versante anzi za comporta una sorta di «calcolo» là dove gli adulti fanno un «investimento»
tutto «naturale» e un altro che si può identificare come piu specificamente «uma nei confronti dei loro piccoli procacciandosi quantità di cibo da ridistribuire, e
no». La distinzione per quanto riguarda le prime fasi della vita umana è tut quindi superiori die necessità di consumo individuali, che acquistano pertanto
t'altro che facile e presenta zone di grande ambiguità; ragioni tuttavia non suf un significato collettivo. Per quanto tutto ciò implichi una relazione tra risorse,
ficienti per aggirare gli interrogativi che ne scaturiscono. consumo e tempo che vanno al di là dei diretti protagonisti, è anche vero che
Sistematica locale ?96 t97 Eccedente
un tale «calcolo» ha un senso ristretto quando la popolazione considerata ha una mane rivolto alla sola ricerca del cibo, lasciando da un canto per il momento
dimensione limitata, come avviene nel caso di una famiglia. Il meccanismo ha altri aspetti. È probabile che in entrambi i casi il termine 'produzione' presenti
una portata ridotta e non incide in maniera qualitativamente notevole sul com analoghi lati d'ambiguità e incertezza.
portamento collettivo. Una famiglia di leoni, come qualsiasi famiglia umana pri Il fatto è che se si vuole stare assai vicini al punto iniziale, la nozione di+ec
mitiva, continua ad investire infatti nei figli solo fino alla loro età adulta, quando cedente+ può essere riferita solo al consumo,sia esso individuale e sia esso — so
— specie nel mondo animale — avviene la separazione tra genitori e figli. prattutto — collettivo, accantonando le numerose altre variabili cui potrebbe es
Nel caso, invece, di vere e proprie popolazioni con numerosi gruppi fami sere posto in relazione. E in questa sfera la semplice accumulazione o il parziale
liari e con una varietà d'individui, l'insieme sembra porsi su un livello assai di trattamento dei materiali commestibili non sembra giustificare una grande di
verso con unacomplessità indubbiamente maggiore. Una piu alta densità della versità di accento tra accumulazione ed eccedenza. Popolazioni. animali e uma
popolazione, intesa come collettività e non solo come semplice presenza di indi ne sembrano partecipare dello stesso comportamento di fondo: ricerca di cibo
vidui nello spazio, fa si che la ricerca del cibo, la sua accumulazione come la sua eccedente rispetto al consumo immediato, operazioni di «calcolo» su tali bi
distribuzione, la riproduzione generale, le compatibilità tra popolazione e am sogni collettivi differiti nel tempo, nascita di regole sociali al fine di provvedere
biente, divengano problemi qualitativamente diversi, che si traducono frequen a tali bisogni.
temente nella costituzione di un sistema sociale piu o meno compatto ma,co L uomo primitivo, allora, come del tutto «naturale»? E, quindi, l'eccedenteT
munque dotato di vere e proprie regole. In queste condizioni, infatti, la nozione come concetto inerente alla naturalità dell'uomo? Rispondere affermativamen
di sopravvivenza diventa sempre meno pertinente agli individui e, al contrario, te significa ricadere su una concezione di tipo naturalistico sia dei bisogni e sia
sempre piu aderente alla popolazione in quanto tale, assumendo con ciò un ca dei metodi per soddisfarli. Inoltre vi sono comportamenti che contrastano con
rattere che l'avvicina molto all'idea di una sopravvivenza di tipo «specifico». tale ipotesi. Nel momento in cui l'equilibrio per la riproduzione diviene un fatto
Specie e popolazione, insomma, tendono a identificarsi, per cui si accresce l'im di pari importanza alla sopravvivenza quale la ricerca del cibo emergono regole
portanza del supporto che garantisce la sopravvivenza (il cibo), che diventa il e modalità che si pongono in una sfera non strettamente naturale. Il dono nu
luogo in cui vengono spese quasi tutte le energie a garanzia della continuazione ziale, ad esempio, costituisce già una capacità assai piu raffinata di «calcolo»;
della vita che si presenta solo in dimensione collettiva. diviene per quanto se ne sa un sistema di relazioni complesso, in grado di legare
Anche il «calcolo» si estende assai piu nel tempo con l'inserirsi della dimen gruppi umani a grandi distanze in una fitta rete in cui termini quali parentela,
sione «specifica»; nel mondo degli insetti varie generazioni si succedono nella alleanza, amicizia, potere superano la semplice naturalità. Dopo gli studi di
quantità di tempo necessaria per la riproduzione generale e tutte lavorano inces Marcel Mauss sul dono e le ricerche che ne sono seguite risulta veramente arduo
santemente al fine di realizzarla. Tali considerazioni hanno portato alcune cor sostenere il +dono+ come fatto naturale e non culturale. Quando poi i gruppi
renti della sociobiologia contemporanea a sostenere ché il futuro di certe popo umani vivono in un ambiente dalle diverse potenzialità di risorse o vari gruppi
lazioni sociali diviene un programma iscritto nel codice genetico dei suoi mem vivono piu o meno vicini su ecosistemi diversi, la varietà dei beni raccolti o pro
bri. Non si vuole discutere qui quest'ipotesi (sulla quale esistono numerosi dis dotti entra in circolazione con flussi che coprono vaste aree e che collegano tra
sensi variamente motivati ) ma porre semplicemente in luce la considerazione loro sistemi di raccolta e distribuzione, scambi, abitudini, risorse. La circola
che una serie di «investimenti » nei confronti del tempo e i problemi che vi sono zione che si attua nella forma della +reciprocità/ridistribuzione+ è certamente
connessi non rappresentano caratteristiche distintive del solo genere umano. Ta quella di maggior significato, quella che ha consentito la formazione di grandi
li comportamenti si riscontrano all'interno dell'area «naturale»; in alcuni casi ed estese associazioni umane su larghi spazi. Gli studi di John Murra per quan
— come negli insetti sociali — essi hanno poi raggiunto tali livelli e a tal punto to riguarda l'ambiente incaico ne hanno posto in luce i valori come anche gli
comparabili ai fatti umani che non poche volte sono stati presi a modello di so sviluppi.
cietà perfette cui gli stessi uomini avrebbero dovuto rifarsi. Lo stesso ambiente della+pastorizia+, che pare storicamente il piu primiti
Al di là di ciò si potrebbe tuttavia obiettare che l'accumulazione del cibo in vo, genera anch'esso forme di «calcolo» elaborate: conoscenze del bestiame e
un formicaio è cosa ben diversa dall'eccedente, nozione che in qualche modo ri ilelle sue necessità alimentari, giusto prelievo e trattamento dei «frutti» delle
chiama un'attività produttiva. Ma, da un lato, è difficile negare che esistano an inandrie e dei greggi, capacità di spostamenti nello spazio, dimestichezza con la
che negli insetti forme di manipolazione della materie prime a fini di produzione v;irietà degli ambienti e quindi percezione delle possibilità che essi offrono, divi
alimentare: il miele delle api o i funghi di un termitaio sono frutto di attività siòne del lavoro... Insomma, anche la pastorizia implica forme di conoscenza
produttive. Dall'altro rimane comunque assai difficile operare delle distinzioni della natura standole un poco al di sopra e non solamente «dentro».
cosi nette se si fa riferimento a fasi umane come quelle della+caccia/raccolta+. In tutti questi casi la risposta della sola naturalità dell'eccedente risulterebbe
Il sistema con cui si procacciano il cibo i Boscimani! Kung dell'Africa australe idtamente insoddisfacente. Allo stesso tempo, tuttavia, non va sottovalutata la
o gli aborigeni dell'Australia differisce in maniera cosi netta? L'interrogativo ri ~>urtata naturale di alcuni comportamenti umani, anche perché tutta una serie
Sistematica locale t98 ?99 Eccedente
di studi impone di non ignorare tale lato. Del resto, non scaturisce forse l uomo
I>
bio che la socialità animale implichi la formazione di «ruoli»; tuttavia là dove
dal mondo naturale? Tutte le volte che viene affrontato l'interrogativo — irrisol essi fanno parte della filogenesi del mondo animale, frequentemente hanno as
to e forse insolubile — dei rapporti tra naturale e culturale nell'uomo, si corre sunto caratteri genetici, come negli insetti in cui alle varie funzioni corrispon
qu asi con certezza il rischio di dover affrontare un'area di grande ambiguità con dono altrettanti tipi morfologici (regina, operaia, soldato...) In altre specie la
esiti sempre precari. Qui si cercherà comunque solo di affrontare un lato di ta funzione rappresenta invece una conquista individuale, in assenza di una distin
le problema; di porre in luce, cioè, da un lato l'origine e dall'altro la ragion d'es zione morfologica, come il capo in un branco di lupi. Quasi ovunque in questi
seredell'+eccedente+ e di osservare se esse coincidano o se, alcontrario,sidi casi la socialità è però piu affievolita cosi come piu ridotto è il nuinero delle
spongano su piani diversi. funzioni.
Da quanto detto, è possibile sostenere l'ipotesi di un'origine naturale del Il caso umano è un'eccezione in questo scenario, dato che l'uomo non ha
l'eccedente; la proverebbero le capacità naturali di certe popolazioni di accu mai sviluppato un polimorfismo in connessione con le funzioni mentre, d'altra
mulare cibo per consumi differiti e di calcolare tali consumi nel tempo. parte, la sua storia rappresenta un continuo accrescersi di funzioni all'interno
Per quanto riguarda la ragion d'essere, invece, il quadro sembra assai piu delle società che ha formato. Ciò è potuto avvenire solo incrementando l'abilità
complesso. Anzitutto non è affatto sufficiente in questo quadro arrestarsi nel tecnica che, al pari di un mandrino cui vengono applicati svariati utensili, lo ha
l'analisi ai soli bisogni naturali concepiti all'interno della raccolta del cibo e del reso polifunzionale. Potenzialmente ogni singolo individuo potrebbe in tal mo
suo consumo Inoltre non appena la fase di raccolta, vista come prelievo nel ma do svolgere l'attività di cacciatore, di soldato, di costruttore di utensili, di pa
gazzino della natura, si trasforma in operazioni in cui processi tecnici acquista store, di raccoglitore di cibo, di capo o di semplice membro di un gruppo, di
no un piu ampio spazio, muta anche la dimensione in cui quegli stessi bisogni riproduttore della specie, ecc. La differenza è dunque grande ma si potrebbe
naturali trovano soddisfazione. Infine, i metodi e i processi con i quali viene anche obiettare che la pressione adattativa avrebbe potuto spingere l'uomo sul
realizzato l'eccedente assumono nuova importanza quando si entra all interno
11>'
livello genetico ad acquisire su un'altra dimensione quelle specializzazioni che
di questa fase. altri animali hanno raggiunto col polimorfismo. La china su cui cosi ci si av
ventura è certamente molto scivolosa; spiegare i bulini, le lame, i raschiatoi, le
punte di freccia, ecc. in tal modo è almeno problematico. Si assuma tuttavia
z. Pro duzione e valori. per un momento tale ipotesi, che cioè l'uomo abbia acquisito con la tecnica una
polifunzionalità che altrove la natura ha suddiviso per tipi morfologici. Per
L' Otto e il Novecento sono stati due secoli che hanno contribuito moltis quanto attraverso un'altra via, il risultato dovrebbe essere il medesimo : i bisogni
simo alla scoperta degli uomini «diversi» da noi e degli uomini «prima» di noi. naturali e sociali verrebbero ampiamente soddisfatti e la società umana non sa
S azi e tempi delle nostre conoscenze si sono oltremodo dilatati e hanno mutato rebbe di molto diversa dalle formiche o dalle api. Che ciò non sia avvenuto
l'area di significato di certi termini. Cosi+primitivo+ — sia nei confronti ' p mostra come, con ogni probabilità, altro è l'adempimento di certi bisogni per
polazioni «diverse» sia verso quelle «anteriori » — è divenuto un concetto
a'd i via genetica e altro è un analogo comportamento conseguito «artificialmente»,
contorni assai incerti, a causa della ricchezza e della complessità che denota, in fuori o parzialmente fuori dai quadri strettamente legati alla diretta funzionalità
virtu delle ricerche fatte, qualsiasi mondo primitivo. dell'attrezzaturacorporea.
Un antropologo ha una volta affermato che, sotto un certo punto di vista, La suggestione di tale ragionamento non deve però far dimenticare il fatto
non sussiste grande differenza tra una tribu primitiva e la popolazione di New che questo è il risultato di un processo di lunghissima durata; il piu antico omi
York. Entrambe si alzano infatti ogni mattina e si dànno da fare fino a pome nide rinvenuto, denominato Lucy in quanto di sesso femminile, risale a 3,5 mi
ri gio inoltrato per procacciarsi il cibo. Le modalità differiscono — da un latorig ' lioni di anni fa. È difficile dunque sottrarsi all'ipotesi che determinate funzioni
la +caccia/raccolta+ e dall'altro la moneta — ma la finalità appare la medesi in certe specie sociali siano analoghe a quelle di un'umanità primitiva; proba
Proseguendo su questa via si potrebbe anche sostenere che non esista grande bilmente entrambe si iscrivono nell'ambito dei bisogni naturali, la cui gamma
differenza tra una società d'insetti e quella stessa popolazione di New Yor ; iY k i l non si ferma alla sola sopravvivenza ma si estende ad altre modalità che la ri
che — è chiaro — non regge. Porre in tal modo i problemi significa coglierne solo guardano da vicino. L'idea di una lunghissima alba umana in cui sul lato dei
un lato, quello considerato «essenziale», sacrificandone gli altri aspetti, Cosi, se bisogni naturali esistevano solo «lievi» differenze tra uomini e altre specie non
l'interrogativo posto riguarda il procacciarsi il cibo, l'analogia può anche appa va deltutto scartata sullabase dellagrande diversificazione successiva. Calcolare
rire convincente. Ma è poi vero? Un termitaio non è certo New York, per quan quanto ciò abbia «pesato» sulla formazione dei comportamenti propriamente
te sianoletentazioni di accostarli.Non per questo sideve però scartare del tut umani è quasi impossibile, tuttavia un peso e non lieve deve essere messo nel
to quello che può insegnare la filogenesi; una serie di comportamenti sociali ciinto. Del resto fino al Paleolitico superiore le tracce veramente umane sono
possono essere iscritti nella zoologia umana al pari di molti animali. È indub assai rare. L'uomo del quale ci riconosciamo oggi i diretti discendenti comincia
Sistematica locale 200 20 I Eccedente
a manifestarsi circa centomila anni prima della nostra era con l'incisione di pic cederebbe una società in cui funzioni e valori vengono distribuiti in maniera di
coli segni paralleli. Via via essi diventano piu elaborati (cerchi, spirali, croci un suguale e varia tra l'area naturale e quella artificiale, con rapporti mutevoli tra
cinate...) fino ad approdare trentamila anni fa nelle pitture rupestri sparse un i due settori, connessi con i ritmi dei cambiamenti che si verificano nelle due
po' ovunque. La «nostra» storia comincia allora. Cosa la differenzia dalla pre sfere.
cedente, che a stento si scorge dietro pochi frammenti? Il fatto che, seppur con E con ciò si ritorna all'obolo per la morte citato all'inizio. A una prima os
fusamente (almeno per noi), sembrano emergere nuovi livelli; gli uomini sanno servazione sembrerebbe che là dove si è venuto formando un eccesso di valore
dipingere, rappresentare taluni aspetti della vita e della natura, forse hanno già si sia anche concentrata la produzione eccedente, come se il primo avesse fun
un linguaggio. Forse tutto ciò si può riassumere nell'ipotesi che l'uomo sembra zionato da attrattore del secondo. Cosi, allo stesso modo con cui un formicaio
aver «inventato» un mondo simbolico già carico di valori> Anche di questo lavora per la regina, gli Egiziani antichi avrebbero speso energie per il loro fa
meccanismo si conosce assai poco; vi è solo la certezza che a un incremento raone. L'analogia è, del resto, tutt' altro che originale. Ma in un caso si tratta
dellecapacitàtecniche si accompagnano anche nuove capacità espressive. Sa di una funzione naturale mentre nel secondo è in questione qualcosa di assolu
rebbe difFicile negare una stretta relazione tra i due versanti, quello tecnico e tamente artificiale: la divinizzazione del capo. Ciò rovescerebbe la famosa equa
quello dell'immaginazione. Il loro intreccio ha in ogni modo caratteri esplosivi zione di Rousseau, per cui è stata la nascita della proprietà a dare origine alla
e accresce in misura esponenziale le potenzialità degli uomini. In breve tempo disuguaglianza? La soluzione starebbe invece nella formazione e diversa attri
— brevissimo addirittura, se paragonato con quello precedente — vengono addo buzione dei valori alle varie funzioni, naturali e artificiali> Anche quest'ultima
mesticati piante e animali : circa ottomila anni prima della nostra era compare è forseuna risposta troppo semplice,alparidiquella data da Rousseau, perché
infatti l'agricoltura nel Medio Oriente, in India e in Cina. le implicazioni sono molte: vi sono le funzioni naturali e quelle artificiali, la na
Merito dei valori? Certamente no, perché valori e tecniche sembrano pro scita delle tecniche, lo scaturire delle capacità espressive, la formazione dei va
cedere insieme. Tuttavia la comparsa dei valori può forse essere considerata la lori e la loro attribuzione, l'emergere della memoria, la creazione di linguaggi...
«prima rivoluzione copernicana», nel senso che si deve probabilmente ad essi E il tutto, ai fini della nostra comprensione, si presenta per di piu in maniera
se il rapporto che l'uomo ha con la sua animalità si è venuto letteralmente ro tutt' altro che lineare ma, invece, in modo incrociato e intrecciato. Le carenze
vesciando, almeno in linea tendenziale. Le funzioni naturali hanno continuato della documentazione, inoltre, si sommano alla grande varietà dei dati in pos
ad essere svolte (ancor oggi non si può dire che non ci appartengano in una cer sesso ; gli elementi da prendere in considerazione vanno dalla paleontologia, dal
ta parte) ma in un orizzonte progressivamente mutato. Ogni comportamento, l'analisi delle tecniche all'etologia e alla filogenesi. Non si tratta pertanto di ri
ogni ruolo, ogni attività di contenuto sociale sono stati «caricati» di significati. baltare posizioni consolidate, quanto piuttosto — per l'argomento presente — d'in
La considerazione che una parte sempre piu ampia delle attività umane fosse sinuare il dubbio che nel quadro esistente altre variabili possano avere un mag
affidata alle capacità tecniche e artificiali ha avuto probabilmente gran spazio gior peso 'di quanto finora ritenuto.
nella ricerca e attribuzione di significati e valori a ogni segmento della vita uma Il discorso qui fatto vuole semplicemente affrontare il problema di come tro
na associata. Ed è altrettanto probabile che alcune funzioni, per l'importanza vi giustificazione da un lato l'origine naturale dell'eccedente e, dall'altro, di co
che rivestivano ai fini collettivi (quali il conservare il fuoco, ad esempio, o il co me la sua ragion d'essere nella fase «storica» dell'uomo si fondi sulla creazione
struire lame d'ascia, punte di freccia, ecc.) e per il carattere nuovo e innovativo di valori nei confronti delle funzioni sia naturali e sia artificiali delle società
che le contraddistingueva rispetto a quelle naturali (quali la procreazione o la umane. Vi sono anche alcune considerazioni generali da tener presenti. Pare in
raccolta di frutti vegetali...), siano state considerate con maggior valore, con un fatti che, in virtu della lunghissima durata del processo di ominizzazione, sia
«di piu» perché ritenute nelle nuove condizioni «piu» vitali. Con un procedi meno credibile porre in questa fase delle cesure nette e di natura globale nella
mento non dissimile dal nostro, si può postulare che, nel momento in cui alcu vita umana mentre sembra assai piu convincente ritenere che, pur continuando
ne funzioni diventano di per sé socialmente significative, ad esse segue l'attribu a svolgersi le funzioni essenziali naturali, il «rovesciamento» sia avvenuto gra
zione di valori, la formazione di una certa scala di priorità secondo calcoli che dualmente e lentamente sul piano dei valori. Ciò non significa svalutazione del
tengono conto sia del naturale e sia dell'artificiale. Se un formicaio si comporta mondo delle tecniche; s'intende, al contrario, puntualizzare come insieme ad
collettivamente con il fine principale di assicurare la procreazione della regina esse siano avvenute modificazioni tali da imporre la ricerca di «un senso», que
(e quindi della specie), un gruppo umano primitivo potrebbe agire con quello sta volta non piu naturale, sia alle funzioni naturali e sia, forse soprattutto, a
di maggior valore che si situa nella conservazione del fuoco. I valori, insomma, quelle nuove e artificiali. Anche i valori, del resto, potrebbero essere inquadrati
sin dal loro apparire nel meccanismo umano non sarebbero equamente distribui come altrettante tecniche, meno materiali ma altrettanto efficaci, con le quali le
ti nelle varie funzioni sociali, siano esse d'ordine naturale o di carattere artificia società cercano di assicurarsi su nuovi livelli forme di sopravvivenza collettiva.
le. Il che giustificherebbe l'ipotesi di un mutamento tendenzialmente globale Tecniche sociali intrecciate a tecniche materiali : nessun elemento vieta di for
delle società formate dall'Homo sapiens: alla forma naturale delle funzioni suc mulare quest'ipotesi; essa consente, anzi, l'apertura a nuovi spazi d'indagine.
Sistematica locale 202 203 Eccedente
In conclusione, sembra che la formazione dell'+eccedente+ rientri come fun componenti funziona anche da costante sistema di riferimento. Il +dono+ e la
zione nell'ambito del naturale. Nella generale attribuzione dei valori quale posto +pastorizia+, la +caccia/raccolta+ come la +reciprocità/ridistribuzione+ rappre
occuperebbe? Larispostaè assaidifficile;ancor prima sarebbe necessario chie sentano allora altrettante modalità con cui leggere l'area del +primitivo+ da un
dersi come appaiono distribuiti i valori tra le funzioni naturali e quelle artifi lato e la nostra attuale dall'altro. Le implicazioni che ne scaturiscono ci riguarda
ciali, presi come due classi. Non si possono fare che ipotesi. In una prospettiva no assai da vicino. Nella misura, ad esempio, in cui i valori rappresentano altret
generale parrebbe che le funzioni artificiali siano state investite di una densità tanti attrattori dell'+eccedente+ economico, essi potrebbero figurare come dei
di valori maggiore di quelle naturali. Sin dalle prime fasi della creazione del modi per incanalare e dirigere la produzione. L'interrogativo è di portata assai
mondo simbolico, sembra che l'uomo abbia attribuito maggior significato a quel ampia per affrontarlo in questa sede come lo è in genere la definizione del modo
le attività che piu s'impegnavano nella ricerca di «sistemi di riferimento», sia di di produzione nel mondo primitivo. A tale proposito Maurice Godelier ha postu
natura globale (la visione della natura, l'area mitica e religiosa) e sia di natura lato l'ipotesi che in quell'area la parentela abbia «funzionato» come modo di
locale (l'identificazione «astratta» del gruppo, la sua coesione, la sua guida rap produzione. Si potrebbe obiettare che nel «naturale» la parentela ha funzionato
presentativa, cioè la vasta area del «politico >i), piuttosto che a quelle che si svol «da sempre» come intelaiatura che coordina la raccolta, produzione, accumula
gevano «naturalmente» da sempre e che erano legate alla sopravvivenza mate zione e distribuzione del cibo. Alla luce di quanto si conosce della storia natu
riale. Certamente tutto ciò è ancora approssimativo. Tuttavia una lunga tradi rale non potrebbe essere altrimenti, specie se si fa riferimento, per l'uomo, a
zione, che non va presa come semplicemente mistificatoria della realtà, sta ad stadi assai prossimi al «naturale». Forse occorrerebbe porre un'altra domanda:
attestarecome questo scenario non siasostanzialmente errato. qual è il valore che viene attribuito alla parentela in qualità di organizzatore del
Per quanto riguarda l'eccedente, esso nell'area primitiva fluisce dalle zone la produzione all'interno della scala generale dei valori di una società determi
periferiche verso uno o piu punti centrali che vengono caricati di maggior signi nata> E ciò vale per tutti gli aspetti di una società, specie forse per quelli a con
ficato collettivo, Avviene cioè che l'eccedenza di beni va a ricongiungersi con il tenuto economico.
punto che è dotato di eccedenza di valori. Ed è quanto accade sia nella circola Aggirare tali interrogativi può comportare dei rischi. Dietro affermazioni
zione del+dono+ e sia nella +reciprocità/ridistribuzione+, in cui a fasi bilanciate che individuano nelle funzioni naturali gli elementi di maggior spicco dell'as
iniziali ipotetiche succede ben presto, per il meccanismo dei valori distribuiti in sociazione umana s'intravede, e pericolosamente, proprio l'avanzare di quelle
maniera disuguale, un sistema in cui valori piu forti attraggono piu beni, alte teorie — quali la sociobiologia in certe forme estreme — che si vorrebbero con
rando la ripartizione dell'eccedente. Va comunque anche considerato che quasi trastare. Tra una parentela che, come sistema, funziona da modo di produzione
sempre ciò si risolve in forme di «spreco collettivo», visto che i beni eccedenti e una pressione genetica, che viene posta a fondamento del sistema sociale in
raramente nelle fasi primitive sono utilizzati a livello privatistico. Sembra, in quanto opera delle scelte in funzione della massimizzazione dell'idoneità com
somma, che le funzioni pubbliche prevalgano ancora su quelle che appartengono plessiva del gruppo o della specie, il confine diventa labile e incerto. A tutto ciò
alla sfera dell'individuo e che quelle artificiali prevalgano su quelle naturali. può condurre il fondare la ricerca sulle funzioni sociali in riferimento al solo
Per quanto se ne sa, del resto, l'altra faccia dell'eccedente, il lavoro, non vie risultato materiale, per quanto riguarda la produzione, astraendo dai vdori ad
ne posto sul livello piu alto; il suo valore non pare intrinsecamente autonomo esse assegnati. Il rischio sta nel prospettare, anche involontariamente, la persi
ma viene per lo piu ritenuto di carattere funzionale ad altri valori considerati stenza di un naturale identico a se stesso anche in mutate condizioni, basandosi
piu socialmente pregnanti. Lavoro ed economico, nell'ambito dei valori, proce peraltro su argomentazioni che si riferiscono all'area artificiale. Ma sottrarre al
dono per molti aspetti su vie parallele. Lasciando da un canto certi nodi inter l'uomo la sua parte simbolica o sottovalutarne la portata circa la sua «prima ri
medi, è dato di scorgere nella loro storia due grandi fasi: da un lato una lun voluzione copernicana», non significa anche sospingerlo verso un termitaio, in
ghissima stagione nella quale essi sono stati uniti al naturale, quindi nella parte una sfera in cui la socialità è solo espressione della funzionalità naturale >[G.p.].
bassa della scala dei valori e con un senso funzionale ; dall'altro un periodo assai
breve (qualche centinaia d'anni al piu ), nel quale lavoro ed economico si sono
progressivamente svincolati dal naturale per divenire uno dei valori piu alti nel Augé, M.
l'artificiale. La dicotomia economia naturale / economia monetaria è speculare 1979 Symbole, fonction, histoire. Les interrogaiions de l'anthvopologie, Hachette, Paris.
a tale suddivisione e in ciò ha un senso. Bateson, P. P. G., e Hinde, R. A.
L'analisi di tutto ciò che è primitivo ha forse quindi maggior importanza iv76 (a cura di) Groming Pointsin Ethology, cambridge University Press, London.
di quanto si crede comunemente. Essa stabilisce quali siano state le condizioni Boas, F.
iniziali che possono non rimanere solo come tali ma che, al contrario, continua xvz r. The Mind of Primitive Man,Macmillan, New York (trad. it. Laterza, Bari tg7z ).
Childe, V. G.
no ad esercitare una sorta di controllo anche sulle fasi successive, proprio perché zg4z Wh at Happened in History,Penguin Books, Harmondsworth (trad. it. Einaudi, Torino
nell'origine di certi fenomeni di portata assai vasta il modo di disporsi delle >979 ).
Sistematica loca1e 2Oca 205 Eccedente
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355
Caccia/raccolta
Caccia/raccolta caccia e dalla raccolta. Gli sconvolgimenti prodotti dall'agricoltura e dall'alleva
mento negli antichi equilibri biologici fra le specie vegetali e animali selvatiche,
la scomparsa olamigrazione dimolte di esse, con laconseguente trasformazione
degli ecosistemi, crearono a poco a poco situazioni di non-ritorno, condizioni
i. Le s ocietà delle origini. «naturali » nuove. Tuttavia due fenomeni erano destinati a sconvolgere ancor piu
profondamente le antiche forme di economia dei cacciatori-raccoglitori. Nel Me
«Diecimila anni fa l'intera popolazione della Terra viveva di caccia e di rac dio Oriente (a partire dal 3ooo a. C.) l'allevamento cominciò a costituire un'atti
colta come avevano fatto i suoi progenitori fin dai primordi della cultura. All'e vità distinta dall'agricoltura mentre, fin dalla loro nascita, queste due forme nuo
poca di Cristo, ottomila anni piu tardi, agricoltori e allevatori si erano ad essi ve di produzione si erano trovate associate o, in taluni luoghi, combinate. In
sostituiti almeno su metà della superficie del globo. Al tempo della scoperta del Africa e in Asia, alcune società specializzate nell'allevamento a carattere nomade
Nuovo Mondo, i cacciatori-raccoglitori occupavano probabilmente solo il i 5 per si spinsero progressivamente all'interno di immense savane, spesso poco adatte
cento della superficie terrestre, percentuale che è andata diminuendo ad un 'rit all'agricoltura, Cosf, fu soltanto alla fine del xix secolo che gli allevatori bantu
mo sempre piu veloce fino ai giorni nostri quando sopravvivono soltanto po giunsero nelle zone semiaride dell'Africa del Sud, ove vivevano i cacciatori bo
che sacche isolate di questi tipi di società». Cosf George Peter Murdock de scimani.
scriveva nel i965, al congresso mondiale di Chicago dedicato a Man the Hunt D'altro canto, il processo di formazione di classi dominanti di tipo aristocra
er, l'evoluzione delle popolazioni viventi di caccia e raccolta [in Lee e De Vore tico riscontrabileanche — seppur raramente —presso talune societàdicacciatori7
i968, P. r3 ]. pescatori,sisviluppò almassimo grado in seno a numerose societaagricole o pa
Prima di analizzare brevemente le forme di economia e organizzazione socia storali. Fra queste ultime, sebbene non in tutte, la formazione delle classi avreb
le tipiche dei popoli cacciatori ancor oggi esistenti, era necessario ricordare l'im be dato luogo a quella dello Stato (fenomeno molto meno frequente tuttavia fra
portanza decisiva che questo modo di vita ha avuto nella prospettiva dell'evolu i pastori che fra gli agricoltori ). Nel quadro di questi rapporti sociali di classi e di
zione umana, soprattutto dal momento che il 9o per cento degli uomini vissuti Stato, che presuppongono e provocano una accumulazione ineguale di ricchezze
sulla Terra sono stati cacciatori-raccoglitori, e questo per circa il 99 per cento del su piugrande scala,le forme diproduzione agricolee pastorali dovevano cono
periodo nel corso del quale l'umanità si è formata e trasformata. Le grandi tra scere un dinamismo nuovo e diffondersi su aree sempre piu vaste, Agli occhi dei
sformazioni avvennero in seguito allo sviluppo delle varie forme di agricoltura popoli «civilizzati» i cacciatori-raccoglitori apparvero sempre piu come gruppi
e di allevamento, durante il processo di domesticamento delle piante e degli ani selvaggi e rozzi, oggetto di sterminio, caccia e schiavitu.
mali selvatici. Tale processo aveva avuto origine nel Vecchio Mondo verso il Tale è il processo storico che condusse alla scomparsa progressiva delle so
io ooo a. C., nel Nuovo verso l'8ooo, distribuendosi in modo irregolare laddove cietà di cacciatori-raccoglitori, sia che si siano trasformate autonomamente, sia
esistevano in forma spontanea gli antenati dei cereali, dei tuberi e degli animali che siano state sterminate, ridotte in condizioni di dipendenza, respinte in re
che, fino alla nascita della grande industria, sono rimasti i principali mezzi di gioni inadatte all'agricoltura o rinchiuse in «riserve». In questo modo si spiega
sussistenza dell'umanità. Quanto al cane, esso era stato domesticato fin dal Me anche l'attuale distribuzione geografica di questi popoli sulla superficie del globo.
solitico ed era di valido aiuto nella caccia, pur continuando talvolta a rappresen
tare ancora una preda. È necessario tener presente che il Mesolitico era stato un'e
poca di grandi innovazioni tecnologiche nelle società di cacciatori-raccoglitori z. La distribuzione geografica dei cacciatori-raccoglitori attualmente esistenti.
pescatori (comparsa delle piroghe, delle reti, ecc.), cosa che impedisce di consi
derare il domesticamento delle piante e degli animali come una serie di eventi
z.i. Africa.
verificatisi all'improvviso o per caso.
Tale domesticamento, d'altra parte, ebbe una durata millenaria e si realizzò Nell'Africa meridionale e sudoccidentale, esistono ancora circa 5o ooo Bosci
per gradi : i piccoli animali gregari come la capra e la pecora furono domesticati mani, di cui meno di 5ooo continuano a condurre vita nomade. In Angola, i
prima di quelli piu grossi e prima dell'asino, del cavallo e del cammello. Fu dun Korokas ed altri gruppi affini non praticano alcuna forma di agricoltura ma sono
que gradualmente che la caccia e la raccolta cessarono di costituire le fonti prin assai poco conosciuti. Nell'Africa centrale piu di zoo ooo Pigmei sono dissemi
cipali di sussistenza, senza peraltro scomparire del tutto. Ciò che scomparve a nati negli stati del Rwanda, del Burundi, dello Zaire, del Congo-Kinshasa e della
poco a poco e quindi definitivamente fu — per la maggior parte delle società di Repubblica centro-africana, ma pochissimi hanno conservato l'antica abitudine
cacciatori-raccoglitori che avevano elaborato o adottato (e dunque adattato, rie alla vita nomade. Nell'Africa orientale, gli Hadza sono stati studiati da Wood
laborato) le prime forme d'agricoltura e di allevamento — la possibilità di'tornare burn e gli Ik sono stati descritti in un'opera molto discussa di Colin M. Turn
indietro, di ricominciare a dipendere per lunghi periodi e completamente dalla bull [r9pz]. La maggior parte di questi gruppi sono oggetto di una politica di
Caccia/raccolta 356 357 Caccia/raccolta
Indiani Indiani
della delle Cacciatori Cacciatori
In India esistono numerosissimi gruppi che si sono progressivamente spe
Athapaska Indiani California Indiani p raterie indiani Negritos Cacciatorisiberiani Vedda
cializzati nella caccia e nella raccolta di alcuni prodotti che scambiano con le
Eschimesi dell'Altopiano del dell'Asia caste vicine. Di conseguenza, essi si sono trasformati in certo modo in caste infe
Gran Bacino sudorientale riori e dipendenti (i Birhor, i Paniyan, ecc.). A Ceylon, i Vedda sono praticamen
te scomparsi e in Malesia restano alcuni gruppi, i Semang, i Sakai, ecc. In Indo
nesia, si trovano ancora alcuni gruppi a Sumatra e nel Borneo. Nella penisola
indocinese, gli ultimi nuclei sono probabilmente sfuggiti alla recente guerra e
vivono nelle foreste del Vietnam centrale e nella Thailandia settentrionale: i
Ruc, gli Yumbri, ecc. Nelle Filippine sopravvivono in6ne alcuni gruppi di Ne
gritos, uno dei quali, i Tasaday, è stato scoperto recentemente.
Algon chini
Aborigeni
tI
z.3. Oceania.
australiani
In Australia solo alcune famiglie conducono ancora vita nomade nei deserti.
La maggior parte degli aborigeni risiede attualmente in riserve ove sopravvive
Seri Apache Tribu a grazie ai sussidi governativi o alle razioni alimentari distribuite dai missionari.
del Golfo
I III
Una parte degli uomini lavora nelle grandi aziende zootecniche esistenti nella
parte settentrionale del paese.
z.4. America.
Nell'America settentrionale gli Eschimesi sono ancora molto numerosi e vi
vono ormai cacciando animali pregiati da pelliccia con mezzi moderni: gatto
delle nevi, fucili telescopici, ecc. Analoga evoluzione hanno subito gli Indiani del
Cacciatori Tribu del
Canada, Algonchini e Athapaska che, a partire dal xvll secolo, hanno orientato
d eli'Amazzonia Gran Chaco Bosc i mani Pigmei Cacciatori
la loro economia verso la caccia degli animali da pelliccia, dipendendo sempre di
W arrau T r i bu Fuegini Ona Cacciatori Korokas Cacciatori etiopi piu dalle compagnie commerciali internazionali non solo per lo smercio dei loro
marginali del Brasile dell'Africa
dell'interno
prodotti ma anche per la loro stessa sussistenza. Negli Stati Uniti, nel Gran Ba
orientale orientale
del Venezuela cino, vivono alcune famiglie di Shoshone e di Yuma, mentre, lungo il golfo di
meridionale California vivono i Seri. È necessario menzionare anche tutti i gruppi di Indiani
. delle pianure che vivono ormai in riserve. Nell'America del Sud, nella foresta
Figura r. amazzonica, sopravvivono numerosi gruppi di Indi, alcuni dei quali sono prati
Distribuzione geograftca dei cacciatori-raccoglitori attualmente esistenti. camente sconosciuti. Molti di essi sono minacciati dalla costruzione dell'auto
stradatransamazzonica che provocherà l'afflusso di migliaia di coloni e il disso
damento della foresta. Nelle pianure argentine, gli antichi gruppi di cacciatori
trasferimenti o di reclusione in riserve da parte dei governi nazionali. Nell'Etio si sono trasformati progressivamente in agricoltori-allevatori, mentre all'estremo
pia centrale, alcuni gruppi vivono lungo i laghi della Rift Valley. Sud, nella Terra del Fuoco, gli ultimi rappresentanti degli Ona, degli Alacaluf,
dei Chono, vanno estinguendosi,
z.z. Asia.
In Asia — dopo la trasformazione, veri6catasi negli ultimi secoli, dei popoli 3. Vere ofalsepopolazioniarcaiche'
di cacciatori-raccoglitori in pastori o pescatori sedentari — sopravviverebbero
due gruppi siberiani, Ostjaki e Jukagiri. Nel xx secolo tutte queste popolazioni Taluni antropologi, fra i quali George Peter Murdock, classi6cano fra i pa
hanno subito ulteriori trasformazioni, in seguito all'avvento del regime sovietico. stori le tribu indiane dell'America settentrionale e certe tribu dell'America meri
Caccia/raccolta 358 359 Caccia/raccolta
dionale, del Gran Chaco e della Patagonia, in base al fatto che essi utilizzavano di tuberi (manioca) e i corsi d'acqua costituivano abbondanti riserve di pesci e di
il cavallo per spostarsi e cacciare. Questa ragione non è sufficiente in quanto ciò mammiferi acquatici.
che caratterizza in primo luogo i popoli dediti alla pastorizia è il fatto di ricavare Questo grande complesso di società rappresenta dunque, per usare un'e
i loro mezzi di sussistenza e le loro ricchezze dalla produzione e dallo scambio di spressione di Lévi-Strauss [r958], altrettanti casi di «pseudo-arcaismo» (trad.
animali domestici mentre la vita dei cacciatori, anche a cavallo, dipende dalla ri it. p. r 34). Non è tuttavia corretto affermare, come fanno alcuni antropologi, che
produzione di animali selvaggi, per esempio il bisonte, di cui gli Indiani utilizza queste società dell'America meridionale siano «regredite» ad uno stadio preagri
vano la carne e vendevano le pelli. colo, ridiventando ciò che esse erano alcuni millenni prima della comparsa del
In effetti, l'esistenza di queste popolazioni di cacciatori a cavallo pone un l'agricoltura sicché, pur non essendo piu delle sopravvivenze, esse continue
problema molto piu importante di quello della loro classificazione in quanto, ben rebbero a costituire delle testimonianze. Ora, tale nozione di regressione implica
lungi dal costituire una sopravvivenza e dunque una testimonianza di epoche due ipotesi non verificate scientificamente : da un lato, che esistano stadi di svi
preneolitiche, queste società indiane sono state il prodotto recente dell'espansio luppo sociale succedentisi secondo un ordine necessario, e dall'altro che le società
ne coloniale europea. Fra il x6oo e il r 88o, dopo che gli Europei ebbero reintro incapaci di mantenersi ad un certo stadio regrediscano a quello precedente che
dotto il cavallo sul continente americano (era già presente in epoca paleolitica), già avevano superato. In realtà, le società amazzoniche non sono regredite ma si
si verificò una profonda trasformazione all'interno di due gruppi di tribu indiane sono «adattate» alle vicissitudini legate all'espansione delle tribu agricole che
di struttura molto diversa. Ad est le tribu che coltivavano il mais lungo le rive avrebbe avuto origineverso il7ooo a.C. e che lecostrinse a risalire progres
del Missouri e del Mississippi, pur dedicandosi in estate alla caccia a piedi del bi sivamente i vari fiumi amazzonici. È questa l'ipotesi avanzata da Lathrap e Car
sonte, abbandonarono progressivamente l'agricoltura per dedicarsi quasi esclu neiro per spiegare l'attuale distribuzione geografica dei grandi gruppi lingui
sivamente alla caccia a cavallo dei bisonti; l'introduzione dei fucili accelerò tale stici arawak e tupi-guaranl. Inoltre, per adattarsi a tali vicissitudini, queste tri
trasformazione. Ad ovest, invece, gli Indiani delle zone semidesertiche del Gran bu hanno adottato forme originali che, aggiungendosi a quelle delle società dei
Bacino, dello Utah, ecc., che cacciavano a piedi e conducevano vita nomade, si cacciatori-raccoglitori vissuti dal Neolitico in poi senza praticare l'agricoltura
trasformarono anch' essi in cacciatori a cavallo (i Comanche), dopo aver ottenu
né l'allevamento, le pongono in una nuoea luce.
to o rubato le cavalcature agli Spagnoli che vivevano in Messico. Un migliaio di Esiste infatti un secondo grande gruppo di società che si può supporre costi
anni prima, nella regione meridionale del Gran Bacino, era già avvenuta un'al tuiscano «vere» società «arcaiche». Le forme attuali della loro organizzazione
tra trasformazione economica esociale:attualmente si tende a pensare che gli sociale inglobano probabilmente quelle in uso prima del Neolitico. Di tale insie
antenati degli Indiani Hopi del Nevada, società agricola fondata su un sistema me fanno parte gli Eschimesi, gli Shoshone, i Kwakiutl, gli Ona, ecc, in Ameri
di parentela matrilineare, provenissero dalla regione in cui vivevano, organizzati ca; gli aborigeni australiani; i Semang della Malesia; i Boscimani, i Pigmei e
in bande matrilocali, di caccia e soprattutto di raccolta. alcuni altri gruppi africani. I Pitjandjara del deserto occidentale australiano, per
Un altro esempio di trasformazione da agricoltori in cacciatori, ancor piu esempio, utilizzano utensili di pietra reperiti in siti archeologici della cultura
significativo poiché risale ad un'epoca assai antica, ben prima dell'arrivo degli tartagan (x r ooo-6ooo anni fa). Alcuni gruppi nomadi simili ai Boscimani o agli
Europei, è quello degli Indiani Guayaki del Paraguay. Fino a vent' anni fa, anche Shoshone occupavano i deserti del Kalahari in Africa e del Gran Bacino in Ame
gli antropologi (Métraux, Veillard ) li consideravano come gli ultimi testimoni rica e'utilizzavano le stesse risorse, gli stessi utensili e le stesse tecniche. L'archeo
di un'economia fondata soprattutto sulla raccolta, e quindi ancor piu primitiva di logia fornisce la prova che l'occupazione delle regioni aride o semiaride del glo
quella dei cacciatori nomadi. Ora, Pierre Clastres, che ha vissuto presso una delle bo da parte dei popoli cacciatori-raccoglitori non è sempre imputabile al fatto
ultime bande guayaki, ha dimostrato che non solo la caccia era per loro piu im che essi si sottraessero all'avanzare delle società agricole o pastorali che invadeva
portante della raccolta, ma soprattutto che quest'economia e questo modo di vita no il loro territorio e li costringevano a rifugiarsi in aree inadatte all'agricoltura
erano fatti tardivi, dal momento che, durante il xvt secolo, gli antenati dei Gua
o all'allevamento. Un documento reperito nella tomba del faraone Nefrekare,
yaki, secondola testimonianza di un missionario, «seminavano ancora il mais» ed della IV dinastia (z5oo a. C.), attesta che una spedizione egiziana verso le fonti
erano dunque agricoltori come i loro nemici e vicini Guarani, la cuilingua è mol del Nilo aveva scoperto dei Pigmei nella grande foresta equatoriale, là dove essi
to simile a quella dei Guayaki. vivono ancor oggi,
Il caso dei Guayaki non costituisce d'altra parte un'eccezione: attualmente È lecito tuttavia chiedersi se sia proprio corretto considerare tali popoli come
sembra probabile che, per la maggior parte, le società di cacciatori della foresta veramente «arcaici». Certamente no, se con tale termine s'intende che questi po
amazzonica discendano da società agricole stanziate lungo le rive dei fiumi, che poli hanno, per puro caso, attraversato i millenni senza venire a contatto con al
furono progressivamente respinte nella zona interfluviale dall'espansione di altre tre popolazioni e altri tipi di società, senza essere infiuenzati e neppure sfiorati
popolazioni agricole e costrette da allora a dipendere sempre piu dalla caccia e da tali contatti, e che quindi costituirebbero forme preneolitiche pure di orga
dalla raccolta. Lungo i fiumi si trovano infatti le terre piu fertili per l'agricoltura nizzazione economica e sociale. Certo, allorché furono scoperti da Rasmussen,
Caccia/raccolta 86o p6r Caccia/raccolta
gli Eschimesi del circolo polare artico pensavano di essere i soli esseri umani sul essi «veri » o « falsi» popoli arcaici, i popoli raccoglitori non sono tuttavia ancora
la Terra poiché, a quanto pare, per alcuni secoli non erano venuti a contatto con stati annientati dal complesso di condizioni che si oppongono alla loro sopravvi
nessun altro gruppo eschimese. Quanto agli indigeni della Tasmania, essi erano venza. Alcuni si ostinano a conservare almeno in parte il loro antico modo di vita,
senza dubbio vissuti per parecchi millenni totalmente isolati dal mondo da quan presentando una diversità di strutture assai piu grande di quanto non suppones
do la loro isola si era separata dal continente australiano. Purtroppo essi furono sero, ancora una trentina d'anni fa, molti antropologi e che taluni continuano a
completamente decimati dai colonizzatori bianchi prima che si fosse pensato a negare nonostante tutte le prove contrarie.
studiarli. Di fatto, quasi tutti i popoli cacciatori ebbero contatti — anche fre
quenti — con altre società, in epoche e sotto forme differenti. Cosi, gli Ainu, che
vivono nell'isola di Hokkaido, a nord del Giappone, avevano avuto con i Giap 4. Strutture economiche e sociali.
ponesi pochi rapporti prima del r 5g9, epoca in cui il clan Matsumae ottenne dal
lo shogun Tokugawa il monopolio del commercio in quel territorio e vi si stabili: Qualsiasi tentativo di ridurre le forme di organizzazione economica e sociale
Solo nel r8681a loro isola divenne una colonia del governo nipponico, il quale, dei cacciatori-raccoglitori ad una sola forma « tipica», ad esempio la banda patri
da allora, ha incoraggiato o costretto gli ultimi Ainu a trasformarsi in contadini locale [Service rg66] o, per usare una terminologia di ispirazione marxista, ad
come i coloni giapponesi. altrettante varietà di un unico «modo di produzione cinegetico» [Meillassoux
Quanto ai Pigmei, a partire dalla fine del t millennio d. C., essi hanno risenti rq67], ignora o contraddice la reale diversità di queste società: diversità degli
to dell'espansione di popoli sudanesi e bantu, espansione legata alla diflusione ambienti e delle risorse da esse sfruttate, diversità delle forze produttive messe
del ferroe a quella del mais. A poco a poco vennero assoggettatidagli invasori, in opera per sfruttarle, diversità dei rapporti sociali mediante i quali esse si ap
si incrociarono con essi, si trasformarono parzialmente in agricoltori e giunsero propriano delle loro risorse e le utilizzano, diversità delle forme di autorità e di
persino a perdere i loro idiomi di origine. Nel cuore della foresta equatoriale, potere politico-religiose, infine diversità dei miti e delle rappresentazioni ideo
tuttavia, taluni gruppi come gli Mbuti, pur avendo adottato la lingua dei loro logiche.
vicini e dominatori, gli Efe o i Bira, hanno continuato a trarre dalla caccia e dalla Non si può ad esempio immaginare nulla di piu diverso della foresta equa
raccolta la maggior parte dei loro mezzi di sussistenza e di scambio. Su questa toriale congolese in cui vivono i Pigmei e della prateria nordamericana in cui
base si sono mantenute antiche istituzioni pigmee che, pur portando un nome vivevano gli Indiani. Secondo la classificazione corrente degli ecologi, la pri
bantu per cui sono state confuse con omonime istituzioni bantu, hanno un ma è un ecosistema «generalizzato», cioè caratterizzato dalla presenza di un
contenuto diverso, per non dire opposto. Per scoprire tutto ciò dietro l'apparente gran numero di specie vegetali ed animali, rappresentata ognuna da un numero
«sottomissione» economica, politica, linguistica dei Pigmei ai loro vicini Bantu, relativamente ristretto di individui ; la seconda è un ecosistema «specializzato»,
è stato necessario, come ha fatto Colin Turnbull [rg6r], vivere con la stessa caratterizzato dalla presenza di un numero ristretto di specie, ognuna rappresen
banda di Pigmei per parecchi anni e seguirli nella foresta, dove restavano anche tata da un numero considerevole di individui (il bisonte, i cui branchi «oscura
otto mesi senza far ritorno al villaggio dei loro «dominatori», nei confronti dei vano la prateria in estate»). Ancora piu forti sono le differenze allorché si con
quali d'altronde si comportavano piu da parassiti che da sfruttati. frontano questi ecosistemi con la foresta boreale circumpolare in cui vivono gli
In altri casi gli effetti dei contatti furono meno profondi. I Boscimani! Kung Indiani Cree e Ojibwa, o con le zone artiche abitate dagli Eschimesi, ove, per
hanno visto arrivare il primo uomo bianco solo nel r 8pq, prima ancora che le po sopravvivere — elemento importante per ricostruire la storia del popolamento
polazioni bantu Tswana penetrassero in questa regione con le loro greggi, verso della Terra —, è stato necessario che l'uomo disponesse non solo dei mezzi per
il r8go. La loro antica forma di vita nomade è sopravvissuta, nelle sue linee es proteggersi dai grandi freddi (abiti, tipi di habitat), ma soprattutto di quelli
senziali, fino agli anni 'go, epoca in cui sono stati studiati dai Marshall e quindi per spostarsi sulla neve, sull'acqua, sul ghiaccio, e cacciare sia i mammiferi
da Richard Lee e dalla sua équipe. NelPOceania settentrionale,molto prima del terrestri sia quelli marini. Di conseguenza è stato necessario un livello di svi
l'arrivo del capitano Cook, i pescatori di perle delle Celebes avevano contatti rego luppo delle forze produttive molto piu elevato di quello richiesto per vivere nel
lari con gli indigeni della Terra di Arnhem. Questi contatti avevano avuto a quan deserto di Kalahari o nella foresta equatoriale. Tale livello è attestato dallo stra
to pare l'effetto di allargare il sistema di scambi che le tribu costiere (ad esem ordinario equipaggiamento tecnologico degli Eschimesi: racchette da neve, sci,
pio i Murngin ) mantenevano da tempi immemorabili con le tribu dell'interno. slitta trainata da cani, kayak e umiak (la grande imbarcazione di pelle usata
Esistono dunque ancor oggi alcune società di cacciatori-raccoglitori le cui per la caccia alla balena), decine di tipi di arpioni, ami, coltelli, ecc. Si tratta
forme di organizzazione sociale manifestano il protrarsi di forme arcaiche, pre probabilmente di uno dei piu complessi apparati tecnologici creati prima del
neolitiche, malgrado le influenze subite o volute. Per distinguerle dalle altre bi l'età dei metalli e paragonabile ai risultati raggiunti dalle grandi società di cac
sogna procedere con il massimo rigore critico e far continuamente riferimento a ciatori negli ultimi periodi freddi dell'età mesolitica in Europa.
documenti archeologici, ecologici, linguistici o, quando esistono, storici. Siano Malgrado le grandi differenze esistenti fra gli ambienti naturali che esse
Caccia/raccolta 36z 363 Caccia/raccolta
sfruttano, molte società di cacciatori-raccoglitori presentano profonde analogie dighe, scolmatori, per bloccare i salmoni, ed installazioni per affumicarli e sa
strutturali. Tali analogie sembrano dovute al fatto che molto spesso le risorse larli, senza contare le attrezzature collettive come le grandi piroghe per la caccia
disponibili variano nel tempo e si riproducono nello spazio secondo una distri alla balena, ecc.
buzione irregolare e in quantità i cui limiti non dipendono dall'uomo. Per adat Ovviamente,questezone di pesca e di raccolta eccezionalmente ricche era
tarsi alle costrizioni imposte dalla dispersione e dalla variazione delle loro risorse no distribuite in modo estremamente ineguale e i diversi gruppi rivaleggiavano
nonché dai loro limiti quantitativi, molti cacciatori-raccoglitori hanno provvedu per ottenerne il controllo e organizzarne lo sfruttamento. Il raggiungimento di
to a creareforme elastiche di organizzazione sociale,siapersfruttare queste ri questo obiettivo offriva infatti considerevoli possibilità di accumulazione di beni
sorse sia per garantirne l'accesso a tutti. È proprio questa elasticità che permette materiali utilizzabili per il consumo diretto del gruppo o per lo scambio e il dono :
di comparare tali società, peraltro mai identiche l'una all'altra. Bisogna tutta fra tali gruppi locali, e al loro interno, si apriva cosi la via allo sviluppo di forme
via evitare di vedere in queste convergenze strutturali il semplice effetto di con di differenziazione e di competizione sociale ignote ai cacciatori-raccoglitori no
dizionamenti ecologici analoghi, dal momento che il peso di questi condiziona madi. Allo stato attuale delle conoscenze, tuttavia, non sembra che questo pro
menti sulla base materiale e l'organizzazione delle società è tanto maggiore quan cesso di formazione di classi dominanti e sfruttatrici abbia mai portato, presso i
to meno essesono in grado di controllarli etrasformarli.Queste convergenze di gruppi di cacciatori e pescatori, alla formazione dello Stato.
strutture sociali esprimono dunque al tempo stesso dei condizionamenti naturali Fra i Kwakiutl e gli Haida, i gruppi locali vivevano in immensi villaggi co
e delle realtà culturali, la natura e i limiti delle loro forze produttive. stituiti da grandi case riccamente scolpite in cui una minoranza aristocratica do
È necessariod'altraparte spiegare anche leprofonde differenze di struttura minava una massa di gente «comune >) e, talvolta, per mostrare la propria poten
sociale esistenti fra i cacciatori-raccoglitori. Alcune di esse sembrano connesse za e ricchezza, giungeva a sacrificare degli «schiavi » prigionieri di guerra nel cor
alla diversa «produttività» delle loro tecniche di sfruttamento della natura im so dei famosi potlatch, feste durante le quali i clan aristocratici gareggiavano nel
putabile, nella maggior parte déi casi, non tanto a gradi diversi di complessità lo scambiarsi doni per conservare il loro rango o per accedere ad un rango supe
fra le loro tecniche quanto a differenze relative all'abbondanza e alla regolari riore che comportava anche il controllo delle risorse e del lavoro di un gruppo
tà delle risorse naturali. Di fatto, quando alla regolarità si aggiunge l'abbondanza piu ampio di dipendenti. Ancora nel xvn secolo, lungo le coste della Florida,
delle risorse, può verificarsi un processo sociale nuovo : la sedentarizzazione par esistevano, fra i cacciatori-pescatori Calusa, sorte di «regni » in cui i membri su
ziale o totale delle comunità locali. Tale fenomeno dà origine a conseguenze so periori dell'aristocrazia non partecipavano materialmente alla produzione, ma ne
ciali della massima importanza, in quanto sopprime i limiti che le forme nomadi controllavano la parte rituale. Le differenze di condizione sociale erano tali che
di esistenza e di residenza impongono all'organizzazione sociale sia a livello del i capi solevano persino farsi portare sulle spalle dalla gente comune. Tali regni
l'accumulazione dei beni materiali sia a livello della crescita demografica dei scomparvero, distrutti dalla colonizzazione. Ben diversa appare dunque que
gruppi e della loro struttura politica. In taluni casi, come in quello dei cacciatori sta situazione dalle forme di disuguaglianza sociale esistenti presso i Boscima
raccoglitori che vivevano nel villaggio di Gerico verso l'8ooo a. C., la sedentariz ni, gli Hadza, i Pigmei d'Africa o presso i Montagnais e Naskapi del Canada,
zazione fu resa possibile dall'eccezionale abbondanza delle risorse locali di gra disuguaglianze che riguardano innanzi tutto forme di superiorità degli uomini
minacee selvatiche da cui derivano il frumento e l'orzo attuali. Nella maggior par sulle donne e degli anziani sui giovani. Piu simili, malgrado l'esistenza di pro
te dei casi, tuttavia, la sedentarizzazione è avvenuta lungo i fiumi, i laghi o in riva fonde differenze, sono le società gerontocratiche dell'Australia, in cui una mino
ai mari, ove l'abbondanza di pesci, molluschi e mammiferi marini permetteva ranza di uomini anziani e poligami esercitava un controllo estremamente rigo
uno sviluppo eccezionale della pesca, della raccolta dei frutti di mare e della cac roso sulla persona ed i prodotti del lavoro delle donne e dei giovani non sposati.
cia ai mammiferi marini (gli specialisti non sono ancora riusciti a decidere se la E tuttavia, anche per quanto concerne i cacciatori-raccoglitori nomadi, gli
cattura di balene, foche, trichechi, ecc. rientra nella caccia o nella pesca). studi compiuti negli ultimi quindici anni sconvolgono radicalmente le opinioni
In generale, tali società non si sono limitate a beneficiare passivamente di convenzionali diffuse anche presso gli antropologi. Si parlava di gruppi «con
queste risorse eccezionali ma, per sfruttarle piu vantaggiosamente, hanno inven dannati ad un'attività ostinata per sopravvivere» (Herskovits), obbligati, «per
tato strumenti e tecniche tali da consentire, per esempio, la raccolta dei cereali vivere, a lavorare piu duramente degli agricoltori e degli allevatori» (Lowie),
selvatici o la cattura dei salmoni che risalivano annualmente i fiumi della costa senza avere il tempo o la possibilità di inventare forme di cultura. Tale visione
nordoccidentale americana. Esse pertanto hanno dovuto trovare i mezzi di im pessimistica è condivisa sia dagli economisti (borghesi) come Marshall sia da un
magazzinare questi prodotti e di conservarne le proprietà alimentari rapidamente marxista di tendenza trockista come Mandel. Sahlins ha probabilmente ragione
deperibili. Ciò spiega come, molto prima che fossero attestati il domesticamento a suggerire che questo quadro negativo della condizione dei cacciatori risalga
del grano e una pratica agricola vera e propria, esistessero nelle case di Gerico a molto prima di Adam Smith e abbia avuto origine durante il Neolitico, quando
falci di selce e silos per i cereali. Analogamente, presso i Kwakiutl, gli Haida, esprimeva il senso di superiorità nutrito dai popoli di agricoltori e di allevatori
ecc. della regione di Vancouver, esistevano lungo i fiumi delle strutture stabili, nei confronti dei cacciatori e giustificava le violenze cui questi erano sottoposti.
Caccia/raccolta
Caccia/raccolta 364 365
Questo quadro sinistro è stato attualmente smentito dalle ricerche precise
Esistono tuttavia numerose eccezioni, come i Guayaki, presso cui gli uomini
condotte presso i Boscimani (Lee, De Vore, Howell, Marshall, Silberbauer), procurano quasi il 7o per cento del nutrimento in quanto, in questa regione, la
foresta amazzonica fornirebbe una scarsissima quantità di prodotti di raccolta.
gli Hadza (Woodburn ), i Pigmei (Turnbull), gli aborigeni della Terra di Arn
hem (McCarthy e McArthur ), i Dogrib (Helm), ecc. E tuttavia ci si dovrebbe
La preminenza della caccia sulla raccolta è ancor piu accentuata, ovviamente,
attendere che esso venga confermato almeno dalle società che vivono in regioni
fra gli Eschimesi, benché la raccolta dei licheni e dei molluschi da parte delle
semidesertiche. Nel caso dei Boscimani !Kung del deserto del Kalahari, ad donne sia praticabile durante le poche settimane estive.
esempio, Richard Lee riferisce che durante il mese di luglio del r964 gli adulti Presso tutti i cacciatori-raccoglitori, la caccia agli animali di grossa e di media
avevano speso in media per la caccia e la raccolta un po' piu di due giorni di
taglia, terrestri o acquatici, è un'occupazione maschile, a cui si attribuisce piu va
lavoro alla settimana e che, per alcuni, tale cifra aveva oscillato fra r,z e 3,2, lore della raccolta e degli altri compiti femminili: trasporto, cucito, cucina. In
aggiungendo anche che il lavoro durava solo poche ore al giorno e neppure in particolare, la carne costituisce l'oggetto di distribuzioni piu ampie, di spartizio
modo continuativo. Ciò implica che in una giornata di lavoro un adulto «pro ni cheesprimonoe rafforzano solidarietà piu vaste dell'ambito in cui circolano i
duceva» di che nutrirsi e mantenere altre quattro persone che quel giorno non prodotti della raccolta, ambito che comprende soltanto la famiglia del cacciatore
avevano «lavorato». Richard Lee ha dimostrato che in tal modo i Boscimani
e alcune famiglie vicine. Quasi ovunque le donne che, come gli uomini, sono ob
si procuravano un nutrimento di contenuto calorico largamente sufficiente (in bligate a spartire con parenti e vicini, se ne occupano direttamente e mantengono
media zx4o calorie), costituito per il37 per cento di carne, per il3o per cento
il controllo dei prodotti del loro lavoro. Questo fenomeno è particolarmente ac
di vegetali vari e per il 33 per cento di noci di Ririnodendron,nutrimento otte
centuato presso gli Hadza matrilocali ma è riscontrabile anche fra i Boscimani,
nuto grazie ad una notevole conoscenza dell'ambiente. La nomenclatura dei Bo i Pigmei, gli Indiani Naskapi, ecc. Si avrà occasione di tornare sui problemi della
divisione sessuale del lavoro e della relativa autonomia delle donne presso moltiscimani comprende zzo specie animali e zoo specie vegetali, di cui sono consi
derate commestibili rispettivamente 54 e 85; fra le 54 specie animali, tuttavia,
popoli cacciatori.
soltanto ro vengono cacciate abitualmente. Accettare tuttavia la formula paradossale di Sahlins [I972] secondo cui le so
In definitiva, analizzando da vicino le loro attività produttive e le loro abitu
cietà primitive dei cacciatori-raccoglitori costituiscono le prime «società del be
dini alimentari, Lee si è reso conto che i!Kung obbedivano ad una vera e pro nessere»(affluent societies) ele uniche mai esistite, significherebbe cadere nell'ec
pria strategia nello sfruttamento di queste risorse mostrandosi molto selettivi
cesso opposto. Fin dal r965, numerosi antropologi hanno opposto alla tesi di
per quanto concerne l'alimentazione: essi infatti cacciano o raccolgono le di
Sahlins un certo numero di fatti che si oppongono ad una conclusione cosi radi
verse specie attenendosi a quattro criteri che, in ordine di importanza, sono: il cale: Asen Balikci ha ricordato le durissime condizioni di vita degli Eschimesi
sapore, il valore nutritivo riconosciuto, l'abbondanza o la scarsità, la facilità di
Netsilik, spesso minacciati dalla carestia a causa dei rigori del clima; Frede
procurarsele. Essi sfruttano quindi il loro ambiente secondo una strategia il cui
rick Rose, pur accettando l'idea che in generale gli aborigeni australiani tro
vassero facilmente di che vivere nel loro ambiente, anche nelle zone desertiche,principio potrebbe essere formulato come segue: ad ogni momento dato i mem
bri di un gruppo preferiscono procurarsi il cibo raccogliendo o cacciando quan
chiedeva a Sahlins come interpretava l'esistenza dei molteplici riti mediante i
to si trova in prossimità della località provvista di acqua in cui hanno posto il qu4li gli aborigeni si sforzavano di conservare la fertilità della natura, la crescita
loro accampamento e non lo spostano fin quando una giornata di cammino (fra delle piante, il ritorno dei canguri, ecc. nonché la fertilità dell'uomo. Tali riti
andata e ritorno ) non è piu sufficiente per le varie operazioni.
attestano l'esistenza di una vera e propria «ansia» relativa alla riproduzione sia
Un altro esempio di «sottosfruttamento» delle risorse ambientali è quello dei degli uomini sia delle piante e degli animali da essi consumati, della Luna e del
Pigmei Mbuti, che non pescano i pesci di cui abbondano i loro fiumi, non ucci
Sole, ecc. Ora, tale ansia era del tutto giustificata, in quanto gli aborigeni sapeva
dono gli scimpanzé né gli uccelli, raramente cacciano i bufali selvaggi di cui non no per esperienza che, dopo anni di abbondanza, potevano sopravvenire lunghi
apprezzano la carne, ecc. L'immagine dei cacciatori primitivi costantemente mi periodi di siccità che avrebbero decimato piante, animali e uomini. Sapevano an
che che molti bambini morivano in tenera età e che dunque era necessario che le
nacciati dalla carestia e privi della possibilità di elaborare delle istituzioni e una
donne ne avessero un gran numero per permettere adalcuni disopravvivere e
cultura complesse è ormai quasi insostenibile.
Va inoltre sottolineato che questa «abbondanza», questa «sicurezza» relativa
sostituire i loro genitori, assicurando la continuità del gruppo. Analogamente,
ai mezzi di sussistenza dei cacciatori-raccoglitori dipendono nella maggior parte
Rogers ha dimostrato che la preoccupazione principale espressa dai rituali degli
Indiani Cree era la ricerca del cibo.
dei casi non dalla caccia, attività maschile, ma dalla raccolta di piante, di frutta,
di molluschi, e dunque dal lavoro delle donne. Si valuta che in generale le donne
L'incontestabile verità di questi fatti, mentre apporta le necessarie restrizioni
contribuiscano per piu del 6o per cento all'accumulo delle risorse alimentari del
alla tesi di Sahlins, non ne invalida tuttavia la sostanza, vale a dire che la formula
loro gruppo,cifrache, secondo Woodburn sale all'8o per cento per quanto ri
di vita di queste società sia appunto quella dell'abbondanza : «ognuno dà secondo
i suoi mezzi e riceve secondo i suoi bisogni », dal momento che in queste società
guarda gli Hadza della Tanzania.
Caccia/raccolta 366
367 Caccia/raccolta
predominano la spartizione, la reciprocità, la solidarietà. A tutti, e soprattutto di pesca sono proprietàcomunedi un gruppo senza che ciò implichi, per il gruppo
agli Eschimesi, si può riferire l'osservazione di Balikci a proposito dei Netsilik:
stesso, il diritto esclusivo di utilizzare le risorse del proprio territorio : esso infatti
i membri di un accampamento si dividono il cibo o muoiono di fame insieme. costituisce l'oggetto di garanzie di accesso reciprochefra piu gruppi. Gli stru
Si delinea in tal modo il problema fondamentale della natura dei rapporti di menti e le armi fabbricate individualmente (reti, archi, panieri, coltelli, ecc.) so
produzione presso i cacciatori, dei rapporti sociali che determinano il controllo no proprietà non privata ma personale di colui o colei che le fabbrica o li riceve
e l'uso del territorio, dei mezzi di produzione e dei prodotti del lavoro, organiz
in dono. Diverso è il caso delle attrezzature collettive.
zando al contempo il processo lavorativo. I prodotti della raccolta e della caccia sono ridistribuiti mediante i doni che
Per quanto concerne la divisione sociale del lavoro, stupisce la grande varietà si scambiano gli individui che vivono in uno stesso accampamento. Come os
di forme di caccia e di raccolta sia individuali che collettive. Taluni gruppi pig serva Lee, una banda o un accampamento di cacciatori è un'unità di spartizio
mei, ad esempio, utilizzano l'arco e le frecce avvelenate e cacciano individual ne. Se essas'interrompe, l'accampamento cessa di esistere. Ma la spartizione
mente o in gruppetti di quattro o cinque uomini che si appostano e si servono di fatta alla sera da coloro che durante il giorno si sono dedicati alla caccia o alla
cani per spingere verso di loro la selvaggina. Altri gruppi cacciano collettiva raccolta non implica che, nelle società primitive, gli individui non abbiano diritti
mente con le reti : i cacciatori dispongono l'una accanto all'altra le loro reti indi
personali sul prodotto dei loro sforzi. Presso i Pigmei che cacciano collettiva
viduali in un vasto semicerchio nel quale le donne e i bambini spingono la sel mente disponendo l'una accanto all'altra le loro reti individuali, ogni cacciatore
vaggina. Il ruolo dei sessi e delle generazioni all'interno del processo lavorativo
sta dietro la sua rete armato di giavellotto e uccide la selvaggina che vi incappa
non è dunque lo stesso nei due casi, né lo è la forma sociale del lavoro. Tuttavia spinta dalle donne e dai bambini. La sera procede personalmente alla spartizione
in entrambi i tipi di bande il territorio e le sue risorse sono proprietà comune di benché abbia beneficiato della cooperazione di tutti.
tutti i membri ; gli strumenti, reti, panieri, archi, sono proprietà personale e il pro
In effetti, l'atto stesso di dare non avrebbe senso e non comporterebbe alcu
dotto della caccia e della raccolta è suddiviso fra tutti i membri del gruppo, ab na riconoscenza ealcun obbligo da parte dicoluiche riceve se chi dà non avesse
biano partecipato alla caccia o non siano piu in grado di farlo, come i bambini, i alcun diritto personale su ciò che offre. Non esiste dovere senza diritto : ora, nelle
vecchi, i malati, ecc. La divisione del lavoro differisce da caso a caso, ma i rap
piccole società primitive, ogni individuo ha dei doveri verso un gran numero di
porti di produzione, vale a dire le condizioni sociali dell'appropriazione dei mez membri del suo gruppo, doveri che fanno parte dei rapporti di parentela, di vici
zi e dei risultati della produzione, sono fondamentalmente gli stessi.
nato, di classe di età o di iniziazione che lo legano ad essi. Quasi sempre fra gli
Questo esempio consente di porre in luce con estrema chiarezza l'errore e la obblighi piu o meno reciproci che ognuno deve rispettare figura il dovere «mo
confusione teorica di certi antropologi che si rifanno al marxismo (Meillassoux, rale» di spartire, in misura maggiore o minore, ciò che ha con questa o quella ca
Terray, Rey) e «scoprono» in ogni società tanti «modi di produzione» quanti tegoria di parenti, vicini, iniziati, ecc. Poiché ogni spartizione è seguita da altre,
sono i processi lavorativi concreti (caccia, raccolta, pesca, individuali o collettive, non è raro che — come ha osservato Lorna Marshall presso i Boscimani — al
artigianato, ecc.). Altrettanto erroneamente, essi ricercano l'origine delle forme termine della catena la selvaggina portata da un cacciatore si trovi infine ridistri
di appropriazione delle condizioni e dei risultati della produzione nella forma buita se non fra tutti i membri dell'accampamento, almeno fra la maggior parte
individuale o collettiva dei diversi processi lavorativi e nel posto che gli individui di essi e consumata collettivamente.
occupano al loro interno. Come mostra chiaramente l'esempio dei Pigmei, non si In tutte le società di cacciatori-raccoglitori, i rapporti sociali che implicano
può ridurre il processo sociale di produzione ai processi lavorativi, né si possono il maggior numero di diritti e doveri sono quelli di parentela esistenti fra gli indi
dedurre i rapporti di produzione, vale a dire il posto degli individui o dei grup vidui e i gruppi. L'obbligo di spartire e le altre forme di solidarietà, di coopera
pi rispetto alle condizioni e ai risultati della produzione, dal posto che occu zione politica, rituale, simbolica si definiscono in primo luogo in termini di pa
pano o meno nei diversi processi lavorativi. Ciò significa cadere in un materia rentela e si strutturano innanzitutto secondo i gradi di parentela, sia essa diretta
lismo volgare, mentre un vero approccio marxista si propone di verificare se le o acquisita. Al di là della cerchia dei parenti cominciano gli estranei, amici o ne
forme di appropriazione e le forme della divisione sociale del lavoro non rinviino mici, verso i quali si può praticare il dono o il furto, la pace e l'amicizia o la guerra
ad un'altra realtà, quella delle forze produttive, alle possibilità che esse offrono e l'assassinio. Spesso la spartizione dei beni e la cooperazione quotidiana si arre
e ai condizionamenti che esercitano sullo sviluppo sociale. stano là dove si arresta la parentela o un certo tipo di parentela.
Tornando all'analisi delle forme di proprietà esistenti presso i cacciatori-rac Presso i cacciatori, tuttavia, i rapporti di parentela non regolano soltanto il
coglitori, risulta che non vi è alcuna società di cacciatori-raccoglitori in cui « tutto matrimonio e la filiazione, non costituiscono soltanto il quadro sociale della ri
appartenga atutti». Ovunque esistono forme distinte di proprietà collettiva e in produzione della vita come accade in qualsiasi società, ma funzionano anche al
dividuale che si combinano e si completano secondo un certo ordine. In tutti i l'interno come rapporti di produzione e rapporti politici, luogo di scontro o di
casi, eccetto in quelli in cui si è diffuso l'uso della trappola e il commercio degli composizione degli interessi particolari dei gruppi e degli individui, e, in quanto
animali da pelliccia destinati al mercato europeo, i territori di caccia, di raccolta e quadri di una pratica rituale sul mondo, come rapporti simbolici.
Caccia/raccolta 368 369 Caccia/raccolta
L'esempio piu chiaro è quello offerto dalle società australiane, divise in classi condizioni di riproduzione della natura e della società. Affinché l'ordine del
matrimoniali, fratrie, sezioni o sottosezioni secondo i casi. Un sistema di paren mondo si riproduca, tuttavia, è necessario che tutte le sezioni e ognuno dei loro
tela è chiamato dualista quando la società è divisa in due gruppi esogamici che si membri svolgano i compiti che sono loro propri. Come per la riproduzione del
scambiano le donne. In un sistema a sezioni la società è divisa in quattro grup processo di produzione, la sopravvivenza individuale dipende al tempo stesso dal
pi esogamici e in un sistema a sottosezioni è divisa in otto. Ogni fratria o sezione singolo e dalla collettività nel suo complesso.
ha un nome e non ci si può sposare all'interno della propria sezione ma si deve Questa pratica rituale intesa a conservare l'ordine del mondo, a far sl che gli
scegliere lo sposo o la sposa in un'altra sezione, una sola e sempre la stessa. Per astri, la pioggia, il sole, ecc., agiscano a beneficio degli uomini e che le piante,
esempio i Kariera dell'Australia occidentale erano divisi in quattro sezioni: gli animali, gli uomini stessi si riproducano normalmente, è gestita in primo luo
go dagli uomini, anzi da quelli già iniziati, vale a dire dagli anziani. L'iniziazione
Pannaga = Purungo stabilisce e legittima la superiorità e l'autorità degli uomini sulle donne e sugli
uomini non iniziati, costituendo in certo modo la chiave del «governo» della
«tribu» nel suo complesso, e le sezioni rappresentano l'ambito in cui si esercita
Karimarra = Paltarri tale potere «politico-religioso». L'appartenenza ad una sezione costituisce tutta
via anche la condizione di accesso alle attività produttive : i rapporti di parentela
le frecce indicano la connessione fra le sezioni della madre e del bambino; il funzionano quindi anche dall'interno come condizione sociale della produzione,
segno = riunisce le sezioni che praticano fra loro gli scambi matrimoniali. come rapporti sociali di produzione.
Un uomo della sezione Pannaga sposa sempre una donna Purungo. I suoi Nel corso dei lunghi viaggi di iniziazione in cui, guidati dagli anziani deposi
figli apparterranno ai Paltarri che sposano membri della sezione Karimarra, i tari del sapere ancestrale, percorrono in ogni senso il territorio della tribu, i gio
cui figli saranno a loro volta dei Pannaga come il loro nonno paterno. Tale suddi vani imparano a conoscerne ogni parte, a sapere a che sezione appartiene, quali
visione in sezioni non si applica soltanto agli esseri umani ma, come ha dimo ne sono i limiti, i segni distintivi, quali la distribuzione delle acque, le asperità
strato il linguista Brandestein, essa funge da schema per classificare tutti gli es del terreno, le piante, gli animali e soprattutto quali sono i luoghi sacri dove vi
seri della natura: vono i loro antenati. Apprendono dai piu anziani i miti e i canti che raccontano
come questo o quel loro antenato ss è trasformato in un lago, in una montagna,
Pannaga Pur ungo in un canguro che ha lasciato tracce su una roccia, ecc. Piu tardi questi giovani
sole ombra sapranno guidare la loro famiglia e la loro banda là dove si trova l'acqua nelle
iguana tacchino selvatico varie stagioni ; sapranno anche dove rifugiarsi in caso di siccità, poiché si insegna
luna, ecc. mare, ecc. loro che potranno utilizzare il territorio dei parenti materni, quello della sezione
di provenienza della loro sposa, ecc. con l'impegno, ovviamente, della reciprocità.
Kari marra Paltarri Grazie ai lavori di Elkin, Rose, Hiatt, di Meggitt, di Turnes si è potuto
sole sperma, ombra stabilire un' fatto fondamentale: le sezioni, pur godendo ognuna della pro
canguro delle pianure canguro delle colline prietà (comune) del territorio, non ne avevano l'esclusiva; esse si accordava
ciclone, ecc. acqua tranquilla, ecc. no facilmente l'accesso alle rispettive risorse, anche se ciò non avveniva neces
sariamente in qualunque momento e circostanza. Tale scoperta ha suscitato
e rappresentarsi il loro ordine immanente secondo il seguente sistema di opposi una vivace polemica fra gli antropologi poiché smentiva l'autorevole afferma
zioni :
zione di Radcliffe-Brown [t93I, r935] secondo cui, presso gli aborigeni au
straliani, ogni patriclan aveva un diritto «esclusivo» sul suo territorio, fatto che
Attivo /a sangue freddo /astratto, Passivo /a sangue freddo/astratto gli permetteva di affermare che ogni banda locale (ogni orda) era composta da
Attivo /a sangue caldo/concreto Passivo /a sangue caldo /concreto
tutti gli uomini di questo patriclan, dalle loro mogli provenienti da altri gruppi
e dalle figlie non sposate. Ogni banda locale doveva quindi essere un gruppo
esogamico patrilineare e patrilocale che sfruttava collettivamente il territorio dei
Cosi i Karimarra possono provocare la pioggia e comunicare col tuono, col suoi antenati. Purtroppo tutte le analisi fatte a partire dal I930 sulla composizio
canguro delle pianure, ecc. poiché questi elementi appartengono alla loro stessa ne di diverse bande locali australiane hanno mostrato che ognuna era composta
sezione e sono piu vicini ad essi che ai membri delle altre sezioni. In tal modo si di membri appartenenti a parecchi e non ad un solo patriclan, che sfruttavano
trovano definite le funzioni e l'importanza di ogni sezione nella pratica rituale, piu territori, i loro e altri che i parenti materni o quelli acquisiti permettevano
nell'azione (simbolica) sugli esseri (immaginari ) che si suppone controllino le loro di utilizzare.
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Eccedente - Enciclopedia Einaudi [1982]

  • 1. E NCICLOPEDIA E I N A UD I [ 1 9 8 2 ] ECCEDENTE Giuseppe Papagno — ECCEDENTE p a g . 4 Maurice Godellier — CACCIA/R ACCOLTA p ag.l l Frangois Pouillon — DONO pag.24 Gianni Albergoni — ECCEDENTE pag.34 Ugo Fabietti — PASTORIZIA pag.44 Maurice Godellier — PRIMITIVO pag.51 Juan Carlos Garavaglia — RECIPROCITÁ/DISTRIBUZIONE pag.59
  • 2. Eccedente 86 87 Eccedente O OCù I O OaO O + OO g O al O OO E8 O NOOQV E 4! OCl O E O 4 al o a O cc! caO O E 7l + at a +O O N O O G OU v àsQ v a o al V O K E a al + Na! O àsN al DD '+ 4 O g 4! Ca a! at 4! ZOO vO V O V V 8 8 OOO OO O4V V VO Iù O O O .R 8 O m 4 E o O cacl al '6 4 O O 4 m m O O 4 O O 4! 4! 4! C4 lct àD àD 'FD A caccia/raccolta 3 2 4 I 3 2 7 Clono 3 3 3 7 5 3 63 eccedente 3 75 4 3 3 3 5 4 pastorizia 2 4 4 2 primitivo S 4 2 5 4 6 4 reciprocità/ridistrib. 3 3 4 3 4 6 7 5 3 4 3 I 3 5 6 2 al O"s O OàD O O O al O O O-al O OO a O al .v O Ca al al OO O E OQN O Il O +E cà OC O O Iù O aO o oOm at V O C4 V 4 Cl O O O OI O VO +4OC4 VOC4 acá a 'O OOà0 O Ca N. 4 O E B 4m4 4P O O O O P 4 O04 OC4 O o E cá m O E E E 4Il O O O 4 O Ct O O 4 b 4! al al O E Q m C4 v v v O O Q O V I caccia/raccolta 2 7 3 3 dono 4 ' 3 7S 5 7 3 4 4 5 2 3 4 3 4 4 4 eccedente 65 4 4 • 6 2 2 ' S pastorizia 3 4 6 primitivo reciprocità/ridistrib. 65 65 6 S 7 4 7 3 3 z • 6 3 6 5 z 4 4 4 4 3 5 7 6 z 6 4 4 2 3 2 al + O O O O al al caccia/UO V g raccolta Qg O 'U E v OOV mal O O V I a o reciprocità/ridistribuzione dono 3 pastorizia d ono primitivo eccedente eccedente 2 caccia/raccolta I Z primitivo 45 pastorizia reciprocità/ ridistribuzione
  • 3. ambiguita allegona competenza/esecuzione codice Eccedente fonetica immagine avanguardia Eccedente grammatica metafora classico concetto analogiae metafora lessico segno critica esistenza argomentazione lingua significato filologia bello/brutto essere interpretazione lingua/parola simbolo letteratura creatività fenomeno linguaggio maniera forma espressione astratt%oncreto metnca poetica fantastico idea semanticadialettica alfabeto retorica gUSto identità/differenza proposizione e giudizio sens%ignificato ascolto imitazione traduzionemediazione gesto immaginazione anthropos opposizione/contraddizione universali/particolari lettura progetto cultura/culture qualità/quantità atti linguistici luogo comune riproduzione/riproducibilità etnocentrismi totalità dicibil%ndicibile orale/scritto discorso sensibilità natura/cultura uno/molti enunciazione comunicazione parola finzione spazialità decisione arti distribuzione statistica presupposizione e allusione errore ntmo genen artigianato dato referente informazione scrittura giochi narrazione/narratività etica voce stile acculturazione induzione statistica attribuzione fifosofia/filosofie / civiltà probabilità tema/motivo ragione antico/moderno testorappresentazione statistica razionale/irrazionale catastrofi calendano selvaggio/barbar%ivilizzato teoria/pratica soggett%ggetto ciclo decadenza armonia uguaglianza eventa escatologia melodia caos/cosmo valori periodirzazione età mitiche disegno/progetto fe t'l'tà ritmica/metrica visione / curve e superlici infinito vero/falso tempo/temporalità genesi abbigliamento nascita educazione scala geometria e topologia macrocosmo/microcosmo volontà passato/presente canto sensi generazioni suon%umore invariantc mondo progresso/reazione corpo sessualità infanzia coltivazione alchimia tonale/atonale danzanatura storia vecchiaia morte cultura materiale astrologia atlante amore industria rurale osservazione maschera cabala collezione desiderio vita/morte moda materiali dèduzione/prova reale elementi documento/monumento credenze ornarncnto eros prodotti equivalenza unità armi esoterico/essoterico fossile isteria clinica differenziale dialetto scena formalizzazione frontiera memoria pulsione angoscia/colpa cura/normalizzazione funzioni logica rovina/restauro guerra enigma fiaba soma/psiche castrazione e complesso esclusian%ntegrazione infinitesimsle fuoco possibilità/necessità analisi/sintesi imperi cannibalismo sonno/sogno censura farmaco/droga locale/globale referenza/verità anticipazione funzione nazione mostro identificazione e transfert follia/delirio homo sistemi di riferimento dèiricorsività ipotesi misura tattica/strategia popolare inconscio medicina/medicalizzazione mano/manufatto stabilità/instabilità matematiche modello proverbi divino tecnica alienazione nevrosi/psicosi normale/anormale variazione metodo Sti'UttUrs tradizioni eroi utensile coscienza/autocoscienza piacere salute/malattia centrat%centrato teoria/modello demagogia miziaztone immaginazionesociale discriminazione sintomo/diagnosi combinatoria magia demoni alimentazionepace repressione messia applicazioni grafo ateo agonismo labirinto serv%ignorc divinazioneterrore ' animale chierico/laico millennio cerimoniale casta assioma/postulato caso/probabilità uomo tolleranza/intolleranza mit%ito donna cucina chiesa persona festacontinuo/discreto rete causa/effetto utopia tortura mythos/logos domesticasnento diavolo pur%mpuro feticcio endogsmia/esogamia dipendenza/indipendenza abaco certezza/dubbio violenza origini fame eresia religione famiglia divisibilità algoritmo gioCOcoerenza libertino sogno/visione incesto vcgetalc lutto dualità approssimazione convenzione categorie/categorizzazione libro stregoneria maschile/femminile insieme calcolo regalità determinat%ndeterminato conoscenza matrimoniopeccato rito razionai%lgebrico/irascendente numero empiria/esperienza coppiefilosofiche sacro/profano parent caccia/raccolta simmetria zero capenmento disciplina(discipline santità borghesi/borghesia totem ' dono strutture matematiche legge enciclopedia burocrazia economia uomo/donna trasformazioni naturali/ categorie libertà/necessità innovazion%coperta classi formazione economico-sociale metafisica controllo/retroazione insegnamento contadini lavoro pastorizia natura1%rtificiale energia invenzione consenso/dissenso ideologia modo di produzione plllllltlva operatività egemonia/dittatura masse proprietà reciprocità/rfdistribuzionc analogico/dignale equilibri %quilibrio rappresentazione paradigma intellettualiricerca proletariato riproduzione automa interazione previsione e possibilità libertàsistematica edassificazione rivoluzione transizione a andanza/scarsità . intelligenzaartiliciale ordine/disordine riduzione maggioranza/minoranza macchina bisogno organizzazione ripetizione partiti consumo programma semplic%omplesso scienza politica accumulazionesimulaztone sistema apprendimento amministrazione imposta spiegazione lusso strumento capitalesoglia autoregolazion%quilibrazione comunità rificabilità/falsificabilità cervello vincolo comportamento cognizione confiitto crisi oro e argento costituzione e condizionamcnto indurione/deduzione consuetudine élite distribuzione pesi e misure controllo sociale innato/acquisito ' ilirltto democrazia/dittatura fabbricagergo produzione/dtsbzbtmsono astronomia emozione/motivazione istinto giustizia norma gestione ricchezzagruppo cosmologie atomo e molecola mente operazioni istituzioni pano marginalità imperialismo scambio gravitazione conservazion%nvarianza percezione responsabilità potcrc opinione impresa spreco luce entropia quoziente intellettuale poter%utorità povertà mercato materia pubblico/privato merce fisica propaganda società civilespazia-tempo atmosfera cellula moneta forza/campo ruol%tatus litosfera adanamento :àbitaz/one differenziamento stato socializzazione pianificszione moto oceani evoluzione immunità acqua • ocietà profitto particella ambientepianeti mutazionc/selezione rendita plasma individualità biologica spazio sociale cittàsale polimorfismo salario propagazione integrazione climaUIISVCZSO SPCCIC invecchiamento utilità quanti ecumene valore/plusvalore relatività organismo insediamento agrfcoftucc reversibilità/irreversibilità regolazione catalisi migrazione eislà/campagna stato fisico sviluppo e morfogenesi macromolecole pscsagglo Colorita metabolismo popolazione comtttèccto.i omeostasi regione industttis eredità risorseorganico/inorganico spazio cqonomico suoloosmosi gene à/gas/Sottosviluppo tetra vita genotipo/fenotipo razza territorio san e ' villaggio
  • 4. r92 Eccedente Caccia/raccolta, Dono, Eccedente, Pastorizia, Primitivo, Reciprocità/ridistribuzione L'obolo per la morte costituisce la forma piu appariscente con cui all'os servatore odierno si presenta il problema dell'+eccedente+. Innumerevoli tipi di tombe, da quelle megalitiche alle piramidi, e resti di templi o di luoghi di culto pongono tutti un interrogativo: alla morte e alla gamma dei suoi significati gli uomini hanno pressoché ovunque sacrificato una parte non piccola delle risorse di cui disponevano. Per cui, nel bilancio economico che su di esse si può ipo teticamente fare, un tale «spreco» deve necessariamente identificarsi con un «di piu» disponibile, quindi con un eccedente. Certo, può essere per molti aspetti quasi inquietante che tale lato abbia rappresentato un valore cosi forte da at trarre a sé quantità di energie e di beni che venivano sottratti all'area del viven te e solidificati, per cosi dire, in oggetti di scarsa utilità quotidiana; e che per di piu ciò sia avvenuto in epoche in cui apparentemente le società umane ave vano ancora un controllo piuttosto precario e instabile sul territorio in cui vi vevano e in una fase in cui poi l'autosufficienza era piu spesso un'aspirazione che non una realtà. Quest'osservazione getta di per sé molte ombre sulla visione di un Homo oeconomicusche sin dalle sue prime avventure organizza le sue scelte in funzione dell'utilità o di altre categorie economiche. Al tempo stesso essa però mostra come sul piano dei fatti sia esistito sin da tempi remoti un eccedente, cioè un insieme di risorse disponibili aggiuntive rispetto al livello di sussistenza. Il che a sua volta implica altresi una varietà di forme di calcolo, che si traducono in questi interrogativi: come fare per produrre un eccedente, quanto sacrificarne, a cosa e in funzione di cosa > Se questi sono i caratteri con cui si presenta l'eccedente, la natura che esso pone come problema appare di grande rilievo. Sin dagli inizi della fase «storica» dell'uomo la presenza di un eccedente è dunque facilmente verificabile; tutta via esso deve figurare anche nello stadio piu primitivo dell'umanità. È questo «di piu», infatti, che, tra altre variabili, evidenzia la progressione dell'uomo dalla sua condizione «naturale» a quella «storica». Per cui tale concetto è come una leva che deve trovare applicazione e verifica proprio nelle condizioni iniziali almeno quelle che vengono supposte tali — per dimostrare poi tutta la sua vali dità successiva. Ove ciò non accadesse, ci si troverebbe di fronte a un vuoto concettualmente e storicamente incolmabile, che renderebbe assai fragile e so prattutto inesplicabile il nostro stato. Questo è dunque il problema connotato dalla nozione di eccedente, da cui deriva la sua importanza. Averne impostato la questione in tali termini implica una duplice considerazione. Da un lato, che in tale chiave di lettura interessa assai piu cercare di capire la natura dell'eccedente che le «modalità» attraverso cui esso si presenta. Dall'altro, che queste ultime si possono suddividere in for
  • 5. Sistematica locale '94 I95 Eccedente me che sono fortemente connesse all'interrogativo principale e in altre che ne presuppongono la soluzione. In tal modo, mentre le nozioni di primitivo e di x Natura e cultura caccia/raccolta sono strettamente intrecciate all'origine dell'eccedente, dono, pastorizia, reciprocità/ridistribuzione in qualche modo sottintendono già l esi La sopravvivenza e l'autoconservazione sono il primo bisogno naturale in stenza dell'eccedente e trattano delle modalità attraverso cui esso scircola» al ) qualsiasi essere vivente. La vita viene generalmente assicurata dalla quantità di l'interno di una società. Questa partizione è forse in parte arbitraria; pastorizia di energia disponibile che viene incamerata per il tramite dell'alimentazione. A ha una suadose d'ambiguità,ad esempio, per cui potrebbe farda ponte in tale differenza del mondo vegetale, che trae quanto serve alla vita in loco, tutti gli suddivisione. Tuttavia anche questo è un ordine e sulla sua base verrà svolta animali, uomo compreso, devono procacciarselo, per cui la ricerca del cibo co l'argomentazione su eccedente. stituisce la prima e fondamentale attività per poter sopravvivere. In quest'am Va fatta un'ulteriore osservazione. La questione presenta infatti una dimen bito vi sono animai che vivono, per cosi dire, alla giornata e altri che, all'op sione generale e una specifica. È chiaro che «eccedente» può costituire un rife posto, provvedono a crearsi delle scorte mediante l'accumulazione del cibo. Ter rimento per qualsiasi situazione, stato e sistema. Senza un «di piu» di energia miti, formiche, api e vespe rappresentano le popolazioni animali che maggior non avverrebbero né moto, né cambiamento di stato, né riproduzione, sia nel mente si distinguono in quest'attività. Esse si procurano un eccesso di cibo ri mondo inorganico sia in quello organico. In un ambito piu specifico, invece, spetto al consumo quotidiano, in vista, con ogni probabilità, di assicurare la vita «eccedente» èun concetto che sicolloca all'interno dellasfera umana del fare e e la riproduzione generale per unità di tempo assai piu lunghe, in previsione del produrre, della tecnica e della cultura materiale, della tecno-economia in anche di periodi di scarsità di materiali commestibili. Ciò avviene attraverso un somma, secondo l'espressionedi Leroi-Gourhan. I due aspettisipresentano as sistema assai complesso con il quale viene espresso un «calcolo» del fabbisogno saidistantitra loro,ma solo apparentemente. Almeno per lasferache siriferisce globale protratto nel tempo in considerazione di certe variabili. Il che natural al vivente, infatti, un'analisi dell'ultimo aspetto non può avvenire senza consi mente non impedisce che frequentemente vengano raggiunte delle soglie «cri derare il primo come un sistema di orientamento con il quale occorre fare i con tiche», nelle quali si presentano numerose opzioni che vanno dal cannibalismo ti. Se ci si pone dal punto di vista dell'origine e natura dell'eccedente, non ci si interno alla gemmazione delle popolazioni, che migrano verso altri ambienti. In può sottrarre infatti dal collocare l'uomo all'interno dell'ecosistema naturale. È tal modo vengono corrette le alterazioni all'equilibrio «ottimale»; nel primo ca a tutti noto che in tale situazione si effettuano scambi di energia tra le parti so con una drastica riduzione della popolazione rispetto alle risorse, nel secondo componenti; l'insieme può riprodursi in maniera quasi costante solo alla condi con una sua estensione nello spazio. L'eccesso di popolazione — qualunque sia zione che le variabili fondamentali (suolo, clima, popolazioni animali e vegetali) la sua ragione — trova quindi una varietà di soluzioni. Nel caso degli insetti so rimangano stabili quanto a sistema di relazioni. Variazioni a volte anche appena ciali è assai probabile che abbia funzionato soprattutto il meccanismo della gem percettibili in un'area finiscono col coinvolgere presto o tardi anche gli altri set mazione visto che, tra le specie esistenti, formiche, termiti, api e vespe sono, con tori, dato che ogni ecosistema si presenta come una rete non solamente molto l'uomo, quelle piu diAuse sul nostro pianeta. intrecciata ma anche come un insieme le cui parti sono legate da solidarietà re È del tutto dissimile il comportamento degli uomini nelle loro fasi primiti ciproche. Tuttavia la stabilità strutturale, specie a livelli locali, può subire forti ve? Anche l'uomo, per quel che si conosce, sin dal suo ergersi dalla posizione sollecitazioni fino al punto di rottura tutte le volte che in un punto, per una prona a quella eretta, vive in popolazioni, piu o meno numerose ma pur sempre qualsiasi ragione, si concentra un eccesso di energia rispetto alle compatibilità popolazioni, che hanno come costante problema la ricerca di una situazione ge generali esistenti. Questa eventualità è tutt' altro che rara in natura; un eccesso nerale di equilibrio all'interno dell'ecosistema in cui vivono e di cui sono parte. di popolazione animale o vegetale comporta, ad esempio, quasi sempre delle Nell'ambito dei bisogni naturali, gli uomini primitivi hanno pertanto problemi alterazioni e quindi la rottura di un equilibrio tra i fiussi di energia. Sotto que analoghi : su un versante la ricerca del cibo e la riproduzione, sull'altro la com st'ottica la storia naturale è un susseguirsi di stabilità e instabilità alla ricerca di plessiva relazione di scambio energetico con l'ambiente in connessione con l'e nuove forme di compatibilità. Il che implica che a partire dalla natura e soprat sistenza di un certo equilibrio tra risorse e popolazione. tutto a livelli locali si manifestino delle eccedenze sotto varie forme, che sono In questo scenario il problema dell'accumulazione del cibo si presenta sotto alla base del mutamento. due aspetti, uno per ciascun livello con cui si considera e si offre all'osservazione Con ciò, in definitiva, si vuole puntualizzare il fatto che il problema del l'aggregazione degli individui. All'interno del naturale la semplice sopravviven l'eccedente si presenta sotto una duplice polarità, che ha un versante anzi za comporta una sorta di «calcolo» là dove gli adulti fanno un «investimento» tutto «naturale» e un altro che si può identificare come piu specificamente «uma nei confronti dei loro piccoli procacciandosi quantità di cibo da ridistribuire, e no». La distinzione per quanto riguarda le prime fasi della vita umana è tut quindi superiori die necessità di consumo individuali, che acquistano pertanto t'altro che facile e presenta zone di grande ambiguità; ragioni tuttavia non suf un significato collettivo. Per quanto tutto ciò implichi una relazione tra risorse, ficienti per aggirare gli interrogativi che ne scaturiscono. consumo e tempo che vanno al di là dei diretti protagonisti, è anche vero che
  • 6. Sistematica locale ?96 t97 Eccedente un tale «calcolo» ha un senso ristretto quando la popolazione considerata ha una mane rivolto alla sola ricerca del cibo, lasciando da un canto per il momento dimensione limitata, come avviene nel caso di una famiglia. Il meccanismo ha altri aspetti. È probabile che in entrambi i casi il termine 'produzione' presenti una portata ridotta e non incide in maniera qualitativamente notevole sul com analoghi lati d'ambiguità e incertezza. portamento collettivo. Una famiglia di leoni, come qualsiasi famiglia umana pri Il fatto è che se si vuole stare assai vicini al punto iniziale, la nozione di+ec mitiva, continua ad investire infatti nei figli solo fino alla loro età adulta, quando cedente+ può essere riferita solo al consumo,sia esso individuale e sia esso — so — specie nel mondo animale — avviene la separazione tra genitori e figli. prattutto — collettivo, accantonando le numerose altre variabili cui potrebbe es Nel caso, invece, di vere e proprie popolazioni con numerosi gruppi fami sere posto in relazione. E in questa sfera la semplice accumulazione o il parziale liari e con una varietà d'individui, l'insieme sembra porsi su un livello assai di trattamento dei materiali commestibili non sembra giustificare una grande di verso con unacomplessità indubbiamente maggiore. Una piu alta densità della versità di accento tra accumulazione ed eccedenza. Popolazioni. animali e uma popolazione, intesa come collettività e non solo come semplice presenza di indi ne sembrano partecipare dello stesso comportamento di fondo: ricerca di cibo vidui nello spazio, fa si che la ricerca del cibo, la sua accumulazione come la sua eccedente rispetto al consumo immediato, operazioni di «calcolo» su tali bi distribuzione, la riproduzione generale, le compatibilità tra popolazione e am sogni collettivi differiti nel tempo, nascita di regole sociali al fine di provvedere biente, divengano problemi qualitativamente diversi, che si traducono frequen a tali bisogni. temente nella costituzione di un sistema sociale piu o meno compatto ma,co L uomo primitivo, allora, come del tutto «naturale»? E, quindi, l'eccedenteT munque dotato di vere e proprie regole. In queste condizioni, infatti, la nozione come concetto inerente alla naturalità dell'uomo? Rispondere affermativamen di sopravvivenza diventa sempre meno pertinente agli individui e, al contrario, te significa ricadere su una concezione di tipo naturalistico sia dei bisogni e sia sempre piu aderente alla popolazione in quanto tale, assumendo con ciò un ca dei metodi per soddisfarli. Inoltre vi sono comportamenti che contrastano con rattere che l'avvicina molto all'idea di una sopravvivenza di tipo «specifico». tale ipotesi. Nel momento in cui l'equilibrio per la riproduzione diviene un fatto Specie e popolazione, insomma, tendono a identificarsi, per cui si accresce l'im di pari importanza alla sopravvivenza quale la ricerca del cibo emergono regole portanza del supporto che garantisce la sopravvivenza (il cibo), che diventa il e modalità che si pongono in una sfera non strettamente naturale. Il dono nu luogo in cui vengono spese quasi tutte le energie a garanzia della continuazione ziale, ad esempio, costituisce già una capacità assai piu raffinata di «calcolo»; della vita che si presenta solo in dimensione collettiva. diviene per quanto se ne sa un sistema di relazioni complesso, in grado di legare Anche il «calcolo» si estende assai piu nel tempo con l'inserirsi della dimen gruppi umani a grandi distanze in una fitta rete in cui termini quali parentela, sione «specifica»; nel mondo degli insetti varie generazioni si succedono nella alleanza, amicizia, potere superano la semplice naturalità. Dopo gli studi di quantità di tempo necessaria per la riproduzione generale e tutte lavorano inces Marcel Mauss sul dono e le ricerche che ne sono seguite risulta veramente arduo santemente al fine di realizzarla. Tali considerazioni hanno portato alcune cor sostenere il +dono+ come fatto naturale e non culturale. Quando poi i gruppi renti della sociobiologia contemporanea a sostenere ché il futuro di certe popo umani vivono in un ambiente dalle diverse potenzialità di risorse o vari gruppi lazioni sociali diviene un programma iscritto nel codice genetico dei suoi mem vivono piu o meno vicini su ecosistemi diversi, la varietà dei beni raccolti o pro bri. Non si vuole discutere qui quest'ipotesi (sulla quale esistono numerosi dis dotti entra in circolazione con flussi che coprono vaste aree e che collegano tra sensi variamente motivati ) ma porre semplicemente in luce la considerazione loro sistemi di raccolta e distribuzione, scambi, abitudini, risorse. La circola che una serie di «investimenti » nei confronti del tempo e i problemi che vi sono zione che si attua nella forma della +reciprocità/ridistribuzione+ è certamente connessi non rappresentano caratteristiche distintive del solo genere umano. Ta quella di maggior significato, quella che ha consentito la formazione di grandi li comportamenti si riscontrano all'interno dell'area «naturale»; in alcuni casi ed estese associazioni umane su larghi spazi. Gli studi di John Murra per quan — come negli insetti sociali — essi hanno poi raggiunto tali livelli e a tal punto to riguarda l'ambiente incaico ne hanno posto in luce i valori come anche gli comparabili ai fatti umani che non poche volte sono stati presi a modello di so sviluppi. cietà perfette cui gli stessi uomini avrebbero dovuto rifarsi. Lo stesso ambiente della+pastorizia+, che pare storicamente il piu primiti Al di là di ciò si potrebbe tuttavia obiettare che l'accumulazione del cibo in vo, genera anch'esso forme di «calcolo» elaborate: conoscenze del bestiame e un formicaio è cosa ben diversa dall'eccedente, nozione che in qualche modo ri ilelle sue necessità alimentari, giusto prelievo e trattamento dei «frutti» delle chiama un'attività produttiva. Ma, da un lato, è difficile negare che esistano an inandrie e dei greggi, capacità di spostamenti nello spazio, dimestichezza con la che negli insetti forme di manipolazione della materie prime a fini di produzione v;irietà degli ambienti e quindi percezione delle possibilità che essi offrono, divi alimentare: il miele delle api o i funghi di un termitaio sono frutto di attività siòne del lavoro... Insomma, anche la pastorizia implica forme di conoscenza produttive. Dall'altro rimane comunque assai difficile operare delle distinzioni della natura standole un poco al di sopra e non solamente «dentro». cosi nette se si fa riferimento a fasi umane come quelle della+caccia/raccolta+. In tutti questi casi la risposta della sola naturalità dell'eccedente risulterebbe Il sistema con cui si procacciano il cibo i Boscimani! Kung dell'Africa australe idtamente insoddisfacente. Allo stesso tempo, tuttavia, non va sottovalutata la o gli aborigeni dell'Australia differisce in maniera cosi netta? L'interrogativo ri ~>urtata naturale di alcuni comportamenti umani, anche perché tutta una serie
  • 7. Sistematica locale t98 ?99 Eccedente di studi impone di non ignorare tale lato. Del resto, non scaturisce forse l uomo I> bio che la socialità animale implichi la formazione di «ruoli»; tuttavia là dove dal mondo naturale? Tutte le volte che viene affrontato l'interrogativo — irrisol essi fanno parte della filogenesi del mondo animale, frequentemente hanno as to e forse insolubile — dei rapporti tra naturale e culturale nell'uomo, si corre sunto caratteri genetici, come negli insetti in cui alle varie funzioni corrispon qu asi con certezza il rischio di dover affrontare un'area di grande ambiguità con dono altrettanti tipi morfologici (regina, operaia, soldato...) In altre specie la esiti sempre precari. Qui si cercherà comunque solo di affrontare un lato di ta funzione rappresenta invece una conquista individuale, in assenza di una distin le problema; di porre in luce, cioè, da un lato l'origine e dall'altro la ragion d'es zione morfologica, come il capo in un branco di lupi. Quasi ovunque in questi seredell'+eccedente+ e di osservare se esse coincidano o se, alcontrario,sidi casi la socialità è però piu affievolita cosi come piu ridotto è il nuinero delle spongano su piani diversi. funzioni. Da quanto detto, è possibile sostenere l'ipotesi di un'origine naturale del Il caso umano è un'eccezione in questo scenario, dato che l'uomo non ha l'eccedente; la proverebbero le capacità naturali di certe popolazioni di accu mai sviluppato un polimorfismo in connessione con le funzioni mentre, d'altra mulare cibo per consumi differiti e di calcolare tali consumi nel tempo. parte, la sua storia rappresenta un continuo accrescersi di funzioni all'interno Per quanto riguarda la ragion d'essere, invece, il quadro sembra assai piu delle società che ha formato. Ciò è potuto avvenire solo incrementando l'abilità complesso. Anzitutto non è affatto sufficiente in questo quadro arrestarsi nel tecnica che, al pari di un mandrino cui vengono applicati svariati utensili, lo ha l'analisi ai soli bisogni naturali concepiti all'interno della raccolta del cibo e del reso polifunzionale. Potenzialmente ogni singolo individuo potrebbe in tal mo suo consumo Inoltre non appena la fase di raccolta, vista come prelievo nel ma do svolgere l'attività di cacciatore, di soldato, di costruttore di utensili, di pa gazzino della natura, si trasforma in operazioni in cui processi tecnici acquista store, di raccoglitore di cibo, di capo o di semplice membro di un gruppo, di no un piu ampio spazio, muta anche la dimensione in cui quegli stessi bisogni riproduttore della specie, ecc. La differenza è dunque grande ma si potrebbe naturali trovano soddisfazione. Infine, i metodi e i processi con i quali viene anche obiettare che la pressione adattativa avrebbe potuto spingere l'uomo sul realizzato l'eccedente assumono nuova importanza quando si entra all interno 11>' livello genetico ad acquisire su un'altra dimensione quelle specializzazioni che di questa fase. altri animali hanno raggiunto col polimorfismo. La china su cui cosi ci si av ventura è certamente molto scivolosa; spiegare i bulini, le lame, i raschiatoi, le punte di freccia, ecc. in tal modo è almeno problematico. Si assuma tuttavia z. Pro duzione e valori. per un momento tale ipotesi, che cioè l'uomo abbia acquisito con la tecnica una polifunzionalità che altrove la natura ha suddiviso per tipi morfologici. Per L' Otto e il Novecento sono stati due secoli che hanno contribuito moltis quanto attraverso un'altra via, il risultato dovrebbe essere il medesimo : i bisogni simo alla scoperta degli uomini «diversi» da noi e degli uomini «prima» di noi. naturali e sociali verrebbero ampiamente soddisfatti e la società umana non sa S azi e tempi delle nostre conoscenze si sono oltremodo dilatati e hanno mutato rebbe di molto diversa dalle formiche o dalle api. Che ciò non sia avvenuto l'area di significato di certi termini. Cosi+primitivo+ — sia nei confronti ' p mostra come, con ogni probabilità, altro è l'adempimento di certi bisogni per polazioni «diverse» sia verso quelle «anteriori » — è divenuto un concetto a'd i via genetica e altro è un analogo comportamento conseguito «artificialmente», contorni assai incerti, a causa della ricchezza e della complessità che denota, in fuori o parzialmente fuori dai quadri strettamente legati alla diretta funzionalità virtu delle ricerche fatte, qualsiasi mondo primitivo. dell'attrezzaturacorporea. Un antropologo ha una volta affermato che, sotto un certo punto di vista, La suggestione di tale ragionamento non deve però far dimenticare il fatto non sussiste grande differenza tra una tribu primitiva e la popolazione di New che questo è il risultato di un processo di lunghissima durata; il piu antico omi York. Entrambe si alzano infatti ogni mattina e si dànno da fare fino a pome nide rinvenuto, denominato Lucy in quanto di sesso femminile, risale a 3,5 mi ri gio inoltrato per procacciarsi il cibo. Le modalità differiscono — da un latorig ' lioni di anni fa. È difficile dunque sottrarsi all'ipotesi che determinate funzioni la +caccia/raccolta+ e dall'altro la moneta — ma la finalità appare la medesi in certe specie sociali siano analoghe a quelle di un'umanità primitiva; proba Proseguendo su questa via si potrebbe anche sostenere che non esista grande bilmente entrambe si iscrivono nell'ambito dei bisogni naturali, la cui gamma differenza tra una società d'insetti e quella stessa popolazione di New Yor ; iY k i l non si ferma alla sola sopravvivenza ma si estende ad altre modalità che la ri che — è chiaro — non regge. Porre in tal modo i problemi significa coglierne solo guardano da vicino. L'idea di una lunghissima alba umana in cui sul lato dei un lato, quello considerato «essenziale», sacrificandone gli altri aspetti, Cosi, se bisogni naturali esistevano solo «lievi» differenze tra uomini e altre specie non l'interrogativo posto riguarda il procacciarsi il cibo, l'analogia può anche appa va deltutto scartata sullabase dellagrande diversificazione successiva. Calcolare rire convincente. Ma è poi vero? Un termitaio non è certo New York, per quan quanto ciò abbia «pesato» sulla formazione dei comportamenti propriamente te sianoletentazioni di accostarli.Non per questo sideve però scartare del tut umani è quasi impossibile, tuttavia un peso e non lieve deve essere messo nel to quello che può insegnare la filogenesi; una serie di comportamenti sociali ciinto. Del resto fino al Paleolitico superiore le tracce veramente umane sono possono essere iscritti nella zoologia umana al pari di molti animali. È indub assai rare. L'uomo del quale ci riconosciamo oggi i diretti discendenti comincia
  • 8. Sistematica locale 200 20 I Eccedente a manifestarsi circa centomila anni prima della nostra era con l'incisione di pic cederebbe una società in cui funzioni e valori vengono distribuiti in maniera di coli segni paralleli. Via via essi diventano piu elaborati (cerchi, spirali, croci un suguale e varia tra l'area naturale e quella artificiale, con rapporti mutevoli tra cinate...) fino ad approdare trentamila anni fa nelle pitture rupestri sparse un i due settori, connessi con i ritmi dei cambiamenti che si verificano nelle due po' ovunque. La «nostra» storia comincia allora. Cosa la differenzia dalla pre sfere. cedente, che a stento si scorge dietro pochi frammenti? Il fatto che, seppur con E con ciò si ritorna all'obolo per la morte citato all'inizio. A una prima os fusamente (almeno per noi), sembrano emergere nuovi livelli; gli uomini sanno servazione sembrerebbe che là dove si è venuto formando un eccesso di valore dipingere, rappresentare taluni aspetti della vita e della natura, forse hanno già si sia anche concentrata la produzione eccedente, come se il primo avesse fun un linguaggio. Forse tutto ciò si può riassumere nell'ipotesi che l'uomo sembra zionato da attrattore del secondo. Cosi, allo stesso modo con cui un formicaio aver «inventato» un mondo simbolico già carico di valori> Anche di questo lavora per la regina, gli Egiziani antichi avrebbero speso energie per il loro fa meccanismo si conosce assai poco; vi è solo la certezza che a un incremento raone. L'analogia è, del resto, tutt' altro che originale. Ma in un caso si tratta dellecapacitàtecniche si accompagnano anche nuove capacità espressive. Sa di una funzione naturale mentre nel secondo è in questione qualcosa di assolu rebbe difFicile negare una stretta relazione tra i due versanti, quello tecnico e tamente artificiale: la divinizzazione del capo. Ciò rovescerebbe la famosa equa quello dell'immaginazione. Il loro intreccio ha in ogni modo caratteri esplosivi zione di Rousseau, per cui è stata la nascita della proprietà a dare origine alla e accresce in misura esponenziale le potenzialità degli uomini. In breve tempo disuguaglianza? La soluzione starebbe invece nella formazione e diversa attri — brevissimo addirittura, se paragonato con quello precedente — vengono addo buzione dei valori alle varie funzioni, naturali e artificiali> Anche quest'ultima mesticati piante e animali : circa ottomila anni prima della nostra era compare è forseuna risposta troppo semplice,alparidiquella data da Rousseau, perché infatti l'agricoltura nel Medio Oriente, in India e in Cina. le implicazioni sono molte: vi sono le funzioni naturali e quelle artificiali, la na Merito dei valori? Certamente no, perché valori e tecniche sembrano pro scita delle tecniche, lo scaturire delle capacità espressive, la formazione dei va cedere insieme. Tuttavia la comparsa dei valori può forse essere considerata la lori e la loro attribuzione, l'emergere della memoria, la creazione di linguaggi... «prima rivoluzione copernicana», nel senso che si deve probabilmente ad essi E il tutto, ai fini della nostra comprensione, si presenta per di piu in maniera se il rapporto che l'uomo ha con la sua animalità si è venuto letteralmente ro tutt' altro che lineare ma, invece, in modo incrociato e intrecciato. Le carenze vesciando, almeno in linea tendenziale. Le funzioni naturali hanno continuato della documentazione, inoltre, si sommano alla grande varietà dei dati in pos ad essere svolte (ancor oggi non si può dire che non ci appartengano in una cer sesso ; gli elementi da prendere in considerazione vanno dalla paleontologia, dal ta parte) ma in un orizzonte progressivamente mutato. Ogni comportamento, l'analisi delle tecniche all'etologia e alla filogenesi. Non si tratta pertanto di ri ogni ruolo, ogni attività di contenuto sociale sono stati «caricati» di significati. baltare posizioni consolidate, quanto piuttosto — per l'argomento presente — d'in La considerazione che una parte sempre piu ampia delle attività umane fosse sinuare il dubbio che nel quadro esistente altre variabili possano avere un mag affidata alle capacità tecniche e artificiali ha avuto probabilmente gran spazio gior peso 'di quanto finora ritenuto. nella ricerca e attribuzione di significati e valori a ogni segmento della vita uma Il discorso qui fatto vuole semplicemente affrontare il problema di come tro na associata. Ed è altrettanto probabile che alcune funzioni, per l'importanza vi giustificazione da un lato l'origine naturale dell'eccedente e, dall'altro, di co che rivestivano ai fini collettivi (quali il conservare il fuoco, ad esempio, o il co me la sua ragion d'essere nella fase «storica» dell'uomo si fondi sulla creazione struire lame d'ascia, punte di freccia, ecc.) e per il carattere nuovo e innovativo di valori nei confronti delle funzioni sia naturali e sia artificiali delle società che le contraddistingueva rispetto a quelle naturali (quali la procreazione o la umane. Vi sono anche alcune considerazioni generali da tener presenti. Pare in raccolta di frutti vegetali...), siano state considerate con maggior valore, con un fatti che, in virtu della lunghissima durata del processo di ominizzazione, sia «di piu» perché ritenute nelle nuove condizioni «piu» vitali. Con un procedi meno credibile porre in questa fase delle cesure nette e di natura globale nella mento non dissimile dal nostro, si può postulare che, nel momento in cui alcu vita umana mentre sembra assai piu convincente ritenere che, pur continuando ne funzioni diventano di per sé socialmente significative, ad esse segue l'attribu a svolgersi le funzioni essenziali naturali, il «rovesciamento» sia avvenuto gra zione di valori, la formazione di una certa scala di priorità secondo calcoli che dualmente e lentamente sul piano dei valori. Ciò non significa svalutazione del tengono conto sia del naturale e sia dell'artificiale. Se un formicaio si comporta mondo delle tecniche; s'intende, al contrario, puntualizzare come insieme ad collettivamente con il fine principale di assicurare la procreazione della regina esse siano avvenute modificazioni tali da imporre la ricerca di «un senso», que (e quindi della specie), un gruppo umano primitivo potrebbe agire con quello sta volta non piu naturale, sia alle funzioni naturali e sia, forse soprattutto, a di maggior valore che si situa nella conservazione del fuoco. I valori, insomma, quelle nuove e artificiali. Anche i valori, del resto, potrebbero essere inquadrati sin dal loro apparire nel meccanismo umano non sarebbero equamente distribui come altrettante tecniche, meno materiali ma altrettanto efficaci, con le quali le ti nelle varie funzioni sociali, siano esse d'ordine naturale o di carattere artificia società cercano di assicurarsi su nuovi livelli forme di sopravvivenza collettiva. le. Il che giustificherebbe l'ipotesi di un mutamento tendenzialmente globale Tecniche sociali intrecciate a tecniche materiali : nessun elemento vieta di for delle società formate dall'Homo sapiens: alla forma naturale delle funzioni suc mulare quest'ipotesi; essa consente, anzi, l'apertura a nuovi spazi d'indagine.
  • 9. Sistematica locale 202 203 Eccedente In conclusione, sembra che la formazione dell'+eccedente+ rientri come fun componenti funziona anche da costante sistema di riferimento. Il +dono+ e la zione nell'ambito del naturale. Nella generale attribuzione dei valori quale posto +pastorizia+, la +caccia/raccolta+ come la +reciprocità/ridistribuzione+ rappre occuperebbe? Larispostaè assaidifficile;ancor prima sarebbe necessario chie sentano allora altrettante modalità con cui leggere l'area del +primitivo+ da un dersi come appaiono distribuiti i valori tra le funzioni naturali e quelle artifi lato e la nostra attuale dall'altro. Le implicazioni che ne scaturiscono ci riguarda ciali, presi come due classi. Non si possono fare che ipotesi. In una prospettiva no assai da vicino. Nella misura, ad esempio, in cui i valori rappresentano altret generale parrebbe che le funzioni artificiali siano state investite di una densità tanti attrattori dell'+eccedente+ economico, essi potrebbero figurare come dei di valori maggiore di quelle naturali. Sin dalle prime fasi della creazione del modi per incanalare e dirigere la produzione. L'interrogativo è di portata assai mondo simbolico, sembra che l'uomo abbia attribuito maggior significato a quel ampia per affrontarlo in questa sede come lo è in genere la definizione del modo le attività che piu s'impegnavano nella ricerca di «sistemi di riferimento», sia di di produzione nel mondo primitivo. A tale proposito Maurice Godelier ha postu natura globale (la visione della natura, l'area mitica e religiosa) e sia di natura lato l'ipotesi che in quell'area la parentela abbia «funzionato» come modo di locale (l'identificazione «astratta» del gruppo, la sua coesione, la sua guida rap produzione. Si potrebbe obiettare che nel «naturale» la parentela ha funzionato presentativa, cioè la vasta area del «politico >i), piuttosto che a quelle che si svol «da sempre» come intelaiatura che coordina la raccolta, produzione, accumula gevano «naturalmente» da sempre e che erano legate alla sopravvivenza mate zione e distribuzione del cibo. Alla luce di quanto si conosce della storia natu riale. Certamente tutto ciò è ancora approssimativo. Tuttavia una lunga tradi rale non potrebbe essere altrimenti, specie se si fa riferimento, per l'uomo, a zione, che non va presa come semplicemente mistificatoria della realtà, sta ad stadi assai prossimi al «naturale». Forse occorrerebbe porre un'altra domanda: attestarecome questo scenario non siasostanzialmente errato. qual è il valore che viene attribuito alla parentela in qualità di organizzatore del Per quanto riguarda l'eccedente, esso nell'area primitiva fluisce dalle zone la produzione all'interno della scala generale dei valori di una società determi periferiche verso uno o piu punti centrali che vengono caricati di maggior signi nata> E ciò vale per tutti gli aspetti di una società, specie forse per quelli a con ficato collettivo, Avviene cioè che l'eccedenza di beni va a ricongiungersi con il tenuto economico. punto che è dotato di eccedenza di valori. Ed è quanto accade sia nella circola Aggirare tali interrogativi può comportare dei rischi. Dietro affermazioni zione del+dono+ e sia nella +reciprocità/ridistribuzione+, in cui a fasi bilanciate che individuano nelle funzioni naturali gli elementi di maggior spicco dell'as iniziali ipotetiche succede ben presto, per il meccanismo dei valori distribuiti in sociazione umana s'intravede, e pericolosamente, proprio l'avanzare di quelle maniera disuguale, un sistema in cui valori piu forti attraggono piu beni, alte teorie — quali la sociobiologia in certe forme estreme — che si vorrebbero con rando la ripartizione dell'eccedente. Va comunque anche considerato che quasi trastare. Tra una parentela che, come sistema, funziona da modo di produzione sempre ciò si risolve in forme di «spreco collettivo», visto che i beni eccedenti e una pressione genetica, che viene posta a fondamento del sistema sociale in raramente nelle fasi primitive sono utilizzati a livello privatistico. Sembra, in quanto opera delle scelte in funzione della massimizzazione dell'idoneità com somma, che le funzioni pubbliche prevalgano ancora su quelle che appartengono plessiva del gruppo o della specie, il confine diventa labile e incerto. A tutto ciò alla sfera dell'individuo e che quelle artificiali prevalgano su quelle naturali. può condurre il fondare la ricerca sulle funzioni sociali in riferimento al solo Per quanto se ne sa, del resto, l'altra faccia dell'eccedente, il lavoro, non vie risultato materiale, per quanto riguarda la produzione, astraendo dai vdori ad ne posto sul livello piu alto; il suo valore non pare intrinsecamente autonomo esse assegnati. Il rischio sta nel prospettare, anche involontariamente, la persi ma viene per lo piu ritenuto di carattere funzionale ad altri valori considerati stenza di un naturale identico a se stesso anche in mutate condizioni, basandosi piu socialmente pregnanti. Lavoro ed economico, nell'ambito dei valori, proce peraltro su argomentazioni che si riferiscono all'area artificiale. Ma sottrarre al dono per molti aspetti su vie parallele. Lasciando da un canto certi nodi inter l'uomo la sua parte simbolica o sottovalutarne la portata circa la sua «prima ri medi, è dato di scorgere nella loro storia due grandi fasi: da un lato una lun voluzione copernicana», non significa anche sospingerlo verso un termitaio, in ghissima stagione nella quale essi sono stati uniti al naturale, quindi nella parte una sfera in cui la socialità è solo espressione della funzionalità naturale >[G.p.]. bassa della scala dei valori e con un senso funzionale ; dall'altro un periodo assai breve (qualche centinaia d'anni al piu ), nel quale lavoro ed economico si sono progressivamente svincolati dal naturale per divenire uno dei valori piu alti nel Augé, M. l'artificiale. La dicotomia economia naturale / economia monetaria è speculare 1979 Symbole, fonction, histoire. Les interrogaiions de l'anthvopologie, Hachette, Paris. a tale suddivisione e in ciò ha un senso. Bateson, P. P. G., e Hinde, R. A. L'analisi di tutto ciò che è primitivo ha forse quindi maggior importanza iv76 (a cura di) Groming Pointsin Ethology, cambridge University Press, London. di quanto si crede comunemente. Essa stabilisce quali siano state le condizioni Boas, F. iniziali che possono non rimanere solo come tali ma che, al contrario, continua xvz r. The Mind of Primitive Man,Macmillan, New York (trad. it. Laterza, Bari tg7z ). Childe, V. G. no ad esercitare una sorta di controllo anche sulle fasi successive, proprio perché zg4z Wh at Happened in History,Penguin Books, Harmondsworth (trad. it. Einaudi, Torino nell'origine di certi fenomeni di portata assai vasta il modo di disporsi delle >979 ).
  • 10. Sistematica loca1e 2Oca 205 Eccedente Coon, C. S. Turnbull, C. M. xg7x Th eHunting Peoples,Little and Brown, Boston (trad. it. Bompiani, Milano 1973). x96x Th eForest People,Simon and Schuster, New York (trad. it. Rizzoli, Milano 1977). Dobzhansky, Th. x972 The Mountain People, Simon and Schuster, New York (trad. it. Rizzoli, Milano x977). xg6z Ma n kind Evolving. The Evolution of the Human Species,Yale University Press, New Wachtel, N. Haven Conn. (trad. it. Einaudi, Torino x979 ). xg74 La réciprocité et l'Etat inca: de Karl Polanyi à gohn Murra, in «Annales. Economica, So Gregory, M. S., e altri ciétés, Civilisations», XXIX, 6, pp. x346-57. [x977] (a cura di) Sociobiology and Human Nature. Conference Held at San Francisco State Wilson, E. O. University on january rq-x5, xg77, Jossey-Basa, San Francisco xg78 (trad. it. parziale xg7x Th eInsect Societies,The Belknap Press of Harvard University Presa, Cambridge Mass. Einaudi, Torino xg8o). (trad. it. Einaudi, Torino x976). Herskovits, M. J x975 Sociobiology: the ¹t c Synthesis,Harvard University Presa, Cambridge Mass. (trad. it. x952 Economéc Asxthropology. The Economie Life of Primitive Peoples,Norton, New York. Zanichelli, Bologna x g7g). Jacob, F. xg7o La logique du vivant.. Une histoire de l'héredkte',Gallimard, Paris (trad. it. Einaudi, Tori no xg7x). Lee, R. B., e De Vore, I. xg68 (a cura di) Man the Hunter, Aldine, Chicago. Leroi-Gourhan, A. xg64 Le geste et la parole,I. Technique et langage,Michel, Paris (trad. it. Einaudi, Torino x 977). Lévi-Strauss, C. x949 Les structures élémentaires de la parenté, Presses Universitaires de France, Paris (trad. it. Feltrinelli, Milano xg69). x962 La Pensée Sauvage,Plon, Paris (trad. it. Il Saggiatore, Milano x97o ). Lévy-Bruhl, L. xgzz Ia m entalité primitive,Presses Universitaires de France, Paris (trad. it. Einaudi, Torino x 966). Malinowski, B. xgzz Ar g onauts of the Western Pacifxc, Routledge, London (trad. it. Newton Compton, Roma x 978). Mauss, M. xgz3-z4 Es sai sur le don. Forme et raison de l'echange dans les societes archaiques,in «L'Année sociologique», serie z, tomo I ; ora in Sociologie et anthropologie,Presses Universitaires de France, Paris xg5o (trad. it. Einaudi, Torino xg65, pp. x 53-zgz). Meillassoux, C. xg75 Femmes, greniers et capitaux, Maspero, Paris (trad. it. Zanichelli, Bolognaxg78). Murra, J. V. xg75 Formaciones econámicas y politicas del mundo andino, Instituto de Estudios Peruanos, Lima (trad. it. Einaudi, Torino xg8o). Polanyi, K. x g68 Primitive, Archaic, and Modem Economies,Doubleday, New York (trad. it. Einaudi, Torino xg8o). Polanyi, K., e altri x957 (a cura di) Trade and Markets in the Early Empires, Free Presa, New York (trad. it. Einaudi, Torino xg78). Pyke, M. xgyo Ma n and Food,Weidenfeld and Nicolson, London. Sachs, I. xg66 La notion de surplus et son application auxéconomies primitxves,in «LHomme», VI, n. 3. Sahlins, M. xg63 Po orman, nch man, big man, chief: political typesin Melanesia and Polynesia, in «Com parative Studies in Society and History», V, pp. z85-300. x972 St one Age Economics,Aldine, Chicago (trad. it. Bompiani, Milano xggo).„ Tinbergen, N. x953 Social Behaviour sn Animals, Methuen, London (trad. it. Einaudi, Torino xg6g).
  • 11. 355 Caccia/raccolta Caccia/raccolta caccia e dalla raccolta. Gli sconvolgimenti prodotti dall'agricoltura e dall'alleva mento negli antichi equilibri biologici fra le specie vegetali e animali selvatiche, la scomparsa olamigrazione dimolte di esse, con laconseguente trasformazione degli ecosistemi, crearono a poco a poco situazioni di non-ritorno, condizioni i. Le s ocietà delle origini. «naturali » nuove. Tuttavia due fenomeni erano destinati a sconvolgere ancor piu profondamente le antiche forme di economia dei cacciatori-raccoglitori. Nel Me «Diecimila anni fa l'intera popolazione della Terra viveva di caccia e di rac dio Oriente (a partire dal 3ooo a. C.) l'allevamento cominciò a costituire un'atti colta come avevano fatto i suoi progenitori fin dai primordi della cultura. All'e vità distinta dall'agricoltura mentre, fin dalla loro nascita, queste due forme nuo poca di Cristo, ottomila anni piu tardi, agricoltori e allevatori si erano ad essi ve di produzione si erano trovate associate o, in taluni luoghi, combinate. In sostituiti almeno su metà della superficie del globo. Al tempo della scoperta del Africa e in Asia, alcune società specializzate nell'allevamento a carattere nomade Nuovo Mondo, i cacciatori-raccoglitori occupavano probabilmente solo il i 5 per si spinsero progressivamente all'interno di immense savane, spesso poco adatte cento della superficie terrestre, percentuale che è andata diminuendo ad un 'rit all'agricoltura, Cosf, fu soltanto alla fine del xix secolo che gli allevatori bantu mo sempre piu veloce fino ai giorni nostri quando sopravvivono soltanto po giunsero nelle zone semiaride dell'Africa del Sud, ove vivevano i cacciatori bo che sacche isolate di questi tipi di società». Cosf George Peter Murdock de scimani. scriveva nel i965, al congresso mondiale di Chicago dedicato a Man the Hunt D'altro canto, il processo di formazione di classi dominanti di tipo aristocra er, l'evoluzione delle popolazioni viventi di caccia e raccolta [in Lee e De Vore tico riscontrabileanche — seppur raramente —presso talune societàdicacciatori7 i968, P. r3 ]. pescatori,sisviluppò almassimo grado in seno a numerose societaagricole o pa Prima di analizzare brevemente le forme di economia e organizzazione socia storali. Fra queste ultime, sebbene non in tutte, la formazione delle classi avreb le tipiche dei popoli cacciatori ancor oggi esistenti, era necessario ricordare l'im be dato luogo a quella dello Stato (fenomeno molto meno frequente tuttavia fra portanza decisiva che questo modo di vita ha avuto nella prospettiva dell'evolu i pastori che fra gli agricoltori ). Nel quadro di questi rapporti sociali di classi e di zione umana, soprattutto dal momento che il 9o per cento degli uomini vissuti Stato, che presuppongono e provocano una accumulazione ineguale di ricchezze sulla Terra sono stati cacciatori-raccoglitori, e questo per circa il 99 per cento del su piugrande scala,le forme diproduzione agricolee pastorali dovevano cono periodo nel corso del quale l'umanità si è formata e trasformata. Le grandi tra scere un dinamismo nuovo e diffondersi su aree sempre piu vaste, Agli occhi dei sformazioni avvennero in seguito allo sviluppo delle varie forme di agricoltura popoli «civilizzati» i cacciatori-raccoglitori apparvero sempre piu come gruppi e di allevamento, durante il processo di domesticamento delle piante e degli ani selvaggi e rozzi, oggetto di sterminio, caccia e schiavitu. mali selvatici. Tale processo aveva avuto origine nel Vecchio Mondo verso il Tale è il processo storico che condusse alla scomparsa progressiva delle so io ooo a. C., nel Nuovo verso l'8ooo, distribuendosi in modo irregolare laddove cietà di cacciatori-raccoglitori, sia che si siano trasformate autonomamente, sia esistevano in forma spontanea gli antenati dei cereali, dei tuberi e degli animali che siano state sterminate, ridotte in condizioni di dipendenza, respinte in re che, fino alla nascita della grande industria, sono rimasti i principali mezzi di gioni inadatte all'agricoltura o rinchiuse in «riserve». In questo modo si spiega sussistenza dell'umanità. Quanto al cane, esso era stato domesticato fin dal Me anche l'attuale distribuzione geografica di questi popoli sulla superficie del globo. solitico ed era di valido aiuto nella caccia, pur continuando talvolta a rappresen tare ancora una preda. È necessario tener presente che il Mesolitico era stato un'e poca di grandi innovazioni tecnologiche nelle società di cacciatori-raccoglitori z. La distribuzione geografica dei cacciatori-raccoglitori attualmente esistenti. pescatori (comparsa delle piroghe, delle reti, ecc.), cosa che impedisce di consi derare il domesticamento delle piante e degli animali come una serie di eventi z.i. Africa. verificatisi all'improvviso o per caso. Tale domesticamento, d'altra parte, ebbe una durata millenaria e si realizzò Nell'Africa meridionale e sudoccidentale, esistono ancora circa 5o ooo Bosci per gradi : i piccoli animali gregari come la capra e la pecora furono domesticati mani, di cui meno di 5ooo continuano a condurre vita nomade. In Angola, i prima di quelli piu grossi e prima dell'asino, del cavallo e del cammello. Fu dun Korokas ed altri gruppi affini non praticano alcuna forma di agricoltura ma sono que gradualmente che la caccia e la raccolta cessarono di costituire le fonti prin assai poco conosciuti. Nell'Africa centrale piu di zoo ooo Pigmei sono dissemi cipali di sussistenza, senza peraltro scomparire del tutto. Ciò che scomparve a nati negli stati del Rwanda, del Burundi, dello Zaire, del Congo-Kinshasa e della poco a poco e quindi definitivamente fu — per la maggior parte delle società di Repubblica centro-africana, ma pochissimi hanno conservato l'antica abitudine cacciatori-raccoglitori che avevano elaborato o adottato (e dunque adattato, rie alla vita nomade. Nell'Africa orientale, gli Hadza sono stati studiati da Wood laborato) le prime forme d'agricoltura e di allevamento — la possibilità di'tornare burn e gli Ik sono stati descritti in un'opera molto discussa di Colin M. Turn indietro, di ricominciare a dipendere per lunghi periodi e completamente dalla bull [r9pz]. La maggior parte di questi gruppi sono oggetto di una politica di
  • 12. Caccia/raccolta 356 357 Caccia/raccolta Indiani Indiani della delle Cacciatori Cacciatori In India esistono numerosissimi gruppi che si sono progressivamente spe Athapaska Indiani California Indiani p raterie indiani Negritos Cacciatorisiberiani Vedda cializzati nella caccia e nella raccolta di alcuni prodotti che scambiano con le Eschimesi dell'Altopiano del dell'Asia caste vicine. Di conseguenza, essi si sono trasformati in certo modo in caste infe Gran Bacino sudorientale riori e dipendenti (i Birhor, i Paniyan, ecc.). A Ceylon, i Vedda sono praticamen te scomparsi e in Malesia restano alcuni gruppi, i Semang, i Sakai, ecc. In Indo nesia, si trovano ancora alcuni gruppi a Sumatra e nel Borneo. Nella penisola indocinese, gli ultimi nuclei sono probabilmente sfuggiti alla recente guerra e vivono nelle foreste del Vietnam centrale e nella Thailandia settentrionale: i Ruc, gli Yumbri, ecc. Nelle Filippine sopravvivono in6ne alcuni gruppi di Ne gritos, uno dei quali, i Tasaday, è stato scoperto recentemente. Algon chini Aborigeni tI z.3. Oceania. australiani In Australia solo alcune famiglie conducono ancora vita nomade nei deserti. La maggior parte degli aborigeni risiede attualmente in riserve ove sopravvive Seri Apache Tribu a grazie ai sussidi governativi o alle razioni alimentari distribuite dai missionari. del Golfo I III Una parte degli uomini lavora nelle grandi aziende zootecniche esistenti nella parte settentrionale del paese. z.4. America. Nell'America settentrionale gli Eschimesi sono ancora molto numerosi e vi vono ormai cacciando animali pregiati da pelliccia con mezzi moderni: gatto delle nevi, fucili telescopici, ecc. Analoga evoluzione hanno subito gli Indiani del Cacciatori Tribu del Canada, Algonchini e Athapaska che, a partire dal xvll secolo, hanno orientato d eli'Amazzonia Gran Chaco Bosc i mani Pigmei Cacciatori la loro economia verso la caccia degli animali da pelliccia, dipendendo sempre di W arrau T r i bu Fuegini Ona Cacciatori Korokas Cacciatori etiopi piu dalle compagnie commerciali internazionali non solo per lo smercio dei loro marginali del Brasile dell'Africa dell'interno prodotti ma anche per la loro stessa sussistenza. Negli Stati Uniti, nel Gran Ba orientale orientale del Venezuela cino, vivono alcune famiglie di Shoshone e di Yuma, mentre, lungo il golfo di meridionale California vivono i Seri. È necessario menzionare anche tutti i gruppi di Indiani . delle pianure che vivono ormai in riserve. Nell'America del Sud, nella foresta Figura r. amazzonica, sopravvivono numerosi gruppi di Indi, alcuni dei quali sono prati Distribuzione geograftca dei cacciatori-raccoglitori attualmente esistenti. camente sconosciuti. Molti di essi sono minacciati dalla costruzione dell'auto stradatransamazzonica che provocherà l'afflusso di migliaia di coloni e il disso damento della foresta. Nelle pianure argentine, gli antichi gruppi di cacciatori trasferimenti o di reclusione in riserve da parte dei governi nazionali. Nell'Etio si sono trasformati progressivamente in agricoltori-allevatori, mentre all'estremo pia centrale, alcuni gruppi vivono lungo i laghi della Rift Valley. Sud, nella Terra del Fuoco, gli ultimi rappresentanti degli Ona, degli Alacaluf, dei Chono, vanno estinguendosi, z.z. Asia. In Asia — dopo la trasformazione, veri6catasi negli ultimi secoli, dei popoli 3. Vere ofalsepopolazioniarcaiche' di cacciatori-raccoglitori in pastori o pescatori sedentari — sopravviverebbero due gruppi siberiani, Ostjaki e Jukagiri. Nel xx secolo tutte queste popolazioni Taluni antropologi, fra i quali George Peter Murdock, classi6cano fra i pa hanno subito ulteriori trasformazioni, in seguito all'avvento del regime sovietico. stori le tribu indiane dell'America settentrionale e certe tribu dell'America meri
  • 13. Caccia/raccolta 358 359 Caccia/raccolta dionale, del Gran Chaco e della Patagonia, in base al fatto che essi utilizzavano di tuberi (manioca) e i corsi d'acqua costituivano abbondanti riserve di pesci e di il cavallo per spostarsi e cacciare. Questa ragione non è sufficiente in quanto ciò mammiferi acquatici. che caratterizza in primo luogo i popoli dediti alla pastorizia è il fatto di ricavare Questo grande complesso di società rappresenta dunque, per usare un'e i loro mezzi di sussistenza e le loro ricchezze dalla produzione e dallo scambio di spressione di Lévi-Strauss [r958], altrettanti casi di «pseudo-arcaismo» (trad. animali domestici mentre la vita dei cacciatori, anche a cavallo, dipende dalla ri it. p. r 34). Non è tuttavia corretto affermare, come fanno alcuni antropologi, che produzione di animali selvaggi, per esempio il bisonte, di cui gli Indiani utilizza queste società dell'America meridionale siano «regredite» ad uno stadio preagri vano la carne e vendevano le pelli. colo, ridiventando ciò che esse erano alcuni millenni prima della comparsa del In effetti, l'esistenza di queste popolazioni di cacciatori a cavallo pone un l'agricoltura sicché, pur non essendo piu delle sopravvivenze, esse continue problema molto piu importante di quello della loro classificazione in quanto, ben rebbero a costituire delle testimonianze. Ora, tale nozione di regressione implica lungi dal costituire una sopravvivenza e dunque una testimonianza di epoche due ipotesi non verificate scientificamente : da un lato, che esistano stadi di svi preneolitiche, queste società indiane sono state il prodotto recente dell'espansio luppo sociale succedentisi secondo un ordine necessario, e dall'altro che le società ne coloniale europea. Fra il x6oo e il r 88o, dopo che gli Europei ebbero reintro incapaci di mantenersi ad un certo stadio regrediscano a quello precedente che dotto il cavallo sul continente americano (era già presente in epoca paleolitica), già avevano superato. In realtà, le società amazzoniche non sono regredite ma si si verificò una profonda trasformazione all'interno di due gruppi di tribu indiane sono «adattate» alle vicissitudini legate all'espansione delle tribu agricole che di struttura molto diversa. Ad est le tribu che coltivavano il mais lungo le rive avrebbe avuto origineverso il7ooo a.C. e che lecostrinse a risalire progres del Missouri e del Mississippi, pur dedicandosi in estate alla caccia a piedi del bi sivamente i vari fiumi amazzonici. È questa l'ipotesi avanzata da Lathrap e Car sonte, abbandonarono progressivamente l'agricoltura per dedicarsi quasi esclu neiro per spiegare l'attuale distribuzione geografica dei grandi gruppi lingui sivamente alla caccia a cavallo dei bisonti; l'introduzione dei fucili accelerò tale stici arawak e tupi-guaranl. Inoltre, per adattarsi a tali vicissitudini, queste tri trasformazione. Ad ovest, invece, gli Indiani delle zone semidesertiche del Gran bu hanno adottato forme originali che, aggiungendosi a quelle delle società dei Bacino, dello Utah, ecc., che cacciavano a piedi e conducevano vita nomade, si cacciatori-raccoglitori vissuti dal Neolitico in poi senza praticare l'agricoltura trasformarono anch' essi in cacciatori a cavallo (i Comanche), dopo aver ottenu né l'allevamento, le pongono in una nuoea luce. to o rubato le cavalcature agli Spagnoli che vivevano in Messico. Un migliaio di Esiste infatti un secondo grande gruppo di società che si può supporre costi anni prima, nella regione meridionale del Gran Bacino, era già avvenuta un'al tuiscano «vere» società «arcaiche». Le forme attuali della loro organizzazione tra trasformazione economica esociale:attualmente si tende a pensare che gli sociale inglobano probabilmente quelle in uso prima del Neolitico. Di tale insie antenati degli Indiani Hopi del Nevada, società agricola fondata su un sistema me fanno parte gli Eschimesi, gli Shoshone, i Kwakiutl, gli Ona, ecc, in Ameri di parentela matrilineare, provenissero dalla regione in cui vivevano, organizzati ca; gli aborigeni australiani; i Semang della Malesia; i Boscimani, i Pigmei e in bande matrilocali, di caccia e soprattutto di raccolta. alcuni altri gruppi africani. I Pitjandjara del deserto occidentale australiano, per Un altro esempio di trasformazione da agricoltori in cacciatori, ancor piu esempio, utilizzano utensili di pietra reperiti in siti archeologici della cultura significativo poiché risale ad un'epoca assai antica, ben prima dell'arrivo degli tartagan (x r ooo-6ooo anni fa). Alcuni gruppi nomadi simili ai Boscimani o agli Europei, è quello degli Indiani Guayaki del Paraguay. Fino a vent' anni fa, anche Shoshone occupavano i deserti del Kalahari in Africa e del Gran Bacino in Ame gli antropologi (Métraux, Veillard ) li consideravano come gli ultimi testimoni rica e'utilizzavano le stesse risorse, gli stessi utensili e le stesse tecniche. L'archeo di un'economia fondata soprattutto sulla raccolta, e quindi ancor piu primitiva di logia fornisce la prova che l'occupazione delle regioni aride o semiaride del glo quella dei cacciatori nomadi. Ora, Pierre Clastres, che ha vissuto presso una delle bo da parte dei popoli cacciatori-raccoglitori non è sempre imputabile al fatto ultime bande guayaki, ha dimostrato che non solo la caccia era per loro piu im che essi si sottraessero all'avanzare delle società agricole o pastorali che invadeva portante della raccolta, ma soprattutto che quest'economia e questo modo di vita no il loro territorio e li costringevano a rifugiarsi in aree inadatte all'agricoltura erano fatti tardivi, dal momento che, durante il xvt secolo, gli antenati dei Gua o all'allevamento. Un documento reperito nella tomba del faraone Nefrekare, yaki, secondola testimonianza di un missionario, «seminavano ancora il mais» ed della IV dinastia (z5oo a. C.), attesta che una spedizione egiziana verso le fonti erano dunque agricoltori come i loro nemici e vicini Guarani, la cuilingua è mol del Nilo aveva scoperto dei Pigmei nella grande foresta equatoriale, là dove essi to simile a quella dei Guayaki. vivono ancor oggi, Il caso dei Guayaki non costituisce d'altra parte un'eccezione: attualmente È lecito tuttavia chiedersi se sia proprio corretto considerare tali popoli come sembra probabile che, per la maggior parte, le società di cacciatori della foresta veramente «arcaici». Certamente no, se con tale termine s'intende che questi po amazzonica discendano da società agricole stanziate lungo le rive dei fiumi, che poli hanno, per puro caso, attraversato i millenni senza venire a contatto con al furono progressivamente respinte nella zona interfluviale dall'espansione di altre tre popolazioni e altri tipi di società, senza essere infiuenzati e neppure sfiorati popolazioni agricole e costrette da allora a dipendere sempre piu dalla caccia e da tali contatti, e che quindi costituirebbero forme preneolitiche pure di orga dalla raccolta. Lungo i fiumi si trovano infatti le terre piu fertili per l'agricoltura nizzazione economica e sociale. Certo, allorché furono scoperti da Rasmussen,
  • 14. Caccia/raccolta 86o p6r Caccia/raccolta gli Eschimesi del circolo polare artico pensavano di essere i soli esseri umani sul essi «veri » o « falsi» popoli arcaici, i popoli raccoglitori non sono tuttavia ancora la Terra poiché, a quanto pare, per alcuni secoli non erano venuti a contatto con stati annientati dal complesso di condizioni che si oppongono alla loro sopravvi nessun altro gruppo eschimese. Quanto agli indigeni della Tasmania, essi erano venza. Alcuni si ostinano a conservare almeno in parte il loro antico modo di vita, senza dubbio vissuti per parecchi millenni totalmente isolati dal mondo da quan presentando una diversità di strutture assai piu grande di quanto non suppones do la loro isola si era separata dal continente australiano. Purtroppo essi furono sero, ancora una trentina d'anni fa, molti antropologi e che taluni continuano a completamente decimati dai colonizzatori bianchi prima che si fosse pensato a negare nonostante tutte le prove contrarie. studiarli. Di fatto, quasi tutti i popoli cacciatori ebbero contatti — anche fre quenti — con altre società, in epoche e sotto forme differenti. Cosi, gli Ainu, che vivono nell'isola di Hokkaido, a nord del Giappone, avevano avuto con i Giap 4. Strutture economiche e sociali. ponesi pochi rapporti prima del r 5g9, epoca in cui il clan Matsumae ottenne dal lo shogun Tokugawa il monopolio del commercio in quel territorio e vi si stabili: Qualsiasi tentativo di ridurre le forme di organizzazione economica e sociale Solo nel r8681a loro isola divenne una colonia del governo nipponico, il quale, dei cacciatori-raccoglitori ad una sola forma « tipica», ad esempio la banda patri da allora, ha incoraggiato o costretto gli ultimi Ainu a trasformarsi in contadini locale [Service rg66] o, per usare una terminologia di ispirazione marxista, ad come i coloni giapponesi. altrettante varietà di un unico «modo di produzione cinegetico» [Meillassoux Quanto ai Pigmei, a partire dalla fine del t millennio d. C., essi hanno risenti rq67], ignora o contraddice la reale diversità di queste società: diversità degli to dell'espansione di popoli sudanesi e bantu, espansione legata alla diflusione ambienti e delle risorse da esse sfruttate, diversità delle forze produttive messe del ferroe a quella del mais. A poco a poco vennero assoggettatidagli invasori, in opera per sfruttarle, diversità dei rapporti sociali mediante i quali esse si ap si incrociarono con essi, si trasformarono parzialmente in agricoltori e giunsero propriano delle loro risorse e le utilizzano, diversità delle forme di autorità e di persino a perdere i loro idiomi di origine. Nel cuore della foresta equatoriale, potere politico-religiose, infine diversità dei miti e delle rappresentazioni ideo tuttavia, taluni gruppi come gli Mbuti, pur avendo adottato la lingua dei loro logiche. vicini e dominatori, gli Efe o i Bira, hanno continuato a trarre dalla caccia e dalla Non si può ad esempio immaginare nulla di piu diverso della foresta equa raccolta la maggior parte dei loro mezzi di sussistenza e di scambio. Su questa toriale congolese in cui vivono i Pigmei e della prateria nordamericana in cui base si sono mantenute antiche istituzioni pigmee che, pur portando un nome vivevano gli Indiani. Secondo la classificazione corrente degli ecologi, la pri bantu per cui sono state confuse con omonime istituzioni bantu, hanno un ma è un ecosistema «generalizzato», cioè caratterizzato dalla presenza di un contenuto diverso, per non dire opposto. Per scoprire tutto ciò dietro l'apparente gran numero di specie vegetali ed animali, rappresentata ognuna da un numero «sottomissione» economica, politica, linguistica dei Pigmei ai loro vicini Bantu, relativamente ristretto di individui ; la seconda è un ecosistema «specializzato», è stato necessario, come ha fatto Colin Turnbull [rg6r], vivere con la stessa caratterizzato dalla presenza di un numero ristretto di specie, ognuna rappresen banda di Pigmei per parecchi anni e seguirli nella foresta, dove restavano anche tata da un numero considerevole di individui (il bisonte, i cui branchi «oscura otto mesi senza far ritorno al villaggio dei loro «dominatori», nei confronti dei vano la prateria in estate»). Ancora piu forti sono le differenze allorché si con quali d'altronde si comportavano piu da parassiti che da sfruttati. frontano questi ecosistemi con la foresta boreale circumpolare in cui vivono gli In altri casi gli effetti dei contatti furono meno profondi. I Boscimani! Kung Indiani Cree e Ojibwa, o con le zone artiche abitate dagli Eschimesi, ove, per hanno visto arrivare il primo uomo bianco solo nel r 8pq, prima ancora che le po sopravvivere — elemento importante per ricostruire la storia del popolamento polazioni bantu Tswana penetrassero in questa regione con le loro greggi, verso della Terra —, è stato necessario che l'uomo disponesse non solo dei mezzi per il r8go. La loro antica forma di vita nomade è sopravvissuta, nelle sue linee es proteggersi dai grandi freddi (abiti, tipi di habitat), ma soprattutto di quelli senziali, fino agli anni 'go, epoca in cui sono stati studiati dai Marshall e quindi per spostarsi sulla neve, sull'acqua, sul ghiaccio, e cacciare sia i mammiferi da Richard Lee e dalla sua équipe. NelPOceania settentrionale,molto prima del terrestri sia quelli marini. Di conseguenza è stato necessario un livello di svi l'arrivo del capitano Cook, i pescatori di perle delle Celebes avevano contatti rego luppo delle forze produttive molto piu elevato di quello richiesto per vivere nel lari con gli indigeni della Terra di Arnhem. Questi contatti avevano avuto a quan deserto di Kalahari o nella foresta equatoriale. Tale livello è attestato dallo stra to pare l'effetto di allargare il sistema di scambi che le tribu costiere (ad esem ordinario equipaggiamento tecnologico degli Eschimesi: racchette da neve, sci, pio i Murngin ) mantenevano da tempi immemorabili con le tribu dell'interno. slitta trainata da cani, kayak e umiak (la grande imbarcazione di pelle usata Esistono dunque ancor oggi alcune società di cacciatori-raccoglitori le cui per la caccia alla balena), decine di tipi di arpioni, ami, coltelli, ecc. Si tratta forme di organizzazione sociale manifestano il protrarsi di forme arcaiche, pre probabilmente di uno dei piu complessi apparati tecnologici creati prima del neolitiche, malgrado le influenze subite o volute. Per distinguerle dalle altre bi l'età dei metalli e paragonabile ai risultati raggiunti dalle grandi società di cac sogna procedere con il massimo rigore critico e far continuamente riferimento a ciatori negli ultimi periodi freddi dell'età mesolitica in Europa. documenti archeologici, ecologici, linguistici o, quando esistono, storici. Siano Malgrado le grandi differenze esistenti fra gli ambienti naturali che esse
  • 15. Caccia/raccolta 36z 363 Caccia/raccolta sfruttano, molte società di cacciatori-raccoglitori presentano profonde analogie dighe, scolmatori, per bloccare i salmoni, ed installazioni per affumicarli e sa strutturali. Tali analogie sembrano dovute al fatto che molto spesso le risorse larli, senza contare le attrezzature collettive come le grandi piroghe per la caccia disponibili variano nel tempo e si riproducono nello spazio secondo una distri alla balena, ecc. buzione irregolare e in quantità i cui limiti non dipendono dall'uomo. Per adat Ovviamente,questezone di pesca e di raccolta eccezionalmente ricche era tarsi alle costrizioni imposte dalla dispersione e dalla variazione delle loro risorse no distribuite in modo estremamente ineguale e i diversi gruppi rivaleggiavano nonché dai loro limiti quantitativi, molti cacciatori-raccoglitori hanno provvedu per ottenerne il controllo e organizzarne lo sfruttamento. Il raggiungimento di to a creareforme elastiche di organizzazione sociale,siapersfruttare queste ri questo obiettivo offriva infatti considerevoli possibilità di accumulazione di beni sorse sia per garantirne l'accesso a tutti. È proprio questa elasticità che permette materiali utilizzabili per il consumo diretto del gruppo o per lo scambio e il dono : di comparare tali società, peraltro mai identiche l'una all'altra. Bisogna tutta fra tali gruppi locali, e al loro interno, si apriva cosi la via allo sviluppo di forme via evitare di vedere in queste convergenze strutturali il semplice effetto di con di differenziazione e di competizione sociale ignote ai cacciatori-raccoglitori no dizionamenti ecologici analoghi, dal momento che il peso di questi condiziona madi. Allo stato attuale delle conoscenze, tuttavia, non sembra che questo pro menti sulla base materiale e l'organizzazione delle società è tanto maggiore quan cesso di formazione di classi dominanti e sfruttatrici abbia mai portato, presso i to meno essesono in grado di controllarli etrasformarli.Queste convergenze di gruppi di cacciatori e pescatori, alla formazione dello Stato. strutture sociali esprimono dunque al tempo stesso dei condizionamenti naturali Fra i Kwakiutl e gli Haida, i gruppi locali vivevano in immensi villaggi co e delle realtà culturali, la natura e i limiti delle loro forze produttive. stituiti da grandi case riccamente scolpite in cui una minoranza aristocratica do È necessariod'altraparte spiegare anche leprofonde differenze di struttura minava una massa di gente «comune >) e, talvolta, per mostrare la propria poten sociale esistenti fra i cacciatori-raccoglitori. Alcune di esse sembrano connesse za e ricchezza, giungeva a sacrificare degli «schiavi » prigionieri di guerra nel cor alla diversa «produttività» delle loro tecniche di sfruttamento della natura im so dei famosi potlatch, feste durante le quali i clan aristocratici gareggiavano nel putabile, nella maggior parte déi casi, non tanto a gradi diversi di complessità lo scambiarsi doni per conservare il loro rango o per accedere ad un rango supe fra le loro tecniche quanto a differenze relative all'abbondanza e alla regolari riore che comportava anche il controllo delle risorse e del lavoro di un gruppo tà delle risorse naturali. Di fatto, quando alla regolarità si aggiunge l'abbondanza piu ampio di dipendenti. Ancora nel xvn secolo, lungo le coste della Florida, delle risorse, può verificarsi un processo sociale nuovo : la sedentarizzazione par esistevano, fra i cacciatori-pescatori Calusa, sorte di «regni » in cui i membri su ziale o totale delle comunità locali. Tale fenomeno dà origine a conseguenze so periori dell'aristocrazia non partecipavano materialmente alla produzione, ma ne ciali della massima importanza, in quanto sopprime i limiti che le forme nomadi controllavano la parte rituale. Le differenze di condizione sociale erano tali che di esistenza e di residenza impongono all'organizzazione sociale sia a livello del i capi solevano persino farsi portare sulle spalle dalla gente comune. Tali regni l'accumulazione dei beni materiali sia a livello della crescita demografica dei scomparvero, distrutti dalla colonizzazione. Ben diversa appare dunque que gruppi e della loro struttura politica. In taluni casi, come in quello dei cacciatori sta situazione dalle forme di disuguaglianza sociale esistenti presso i Boscima raccoglitori che vivevano nel villaggio di Gerico verso l'8ooo a. C., la sedentariz ni, gli Hadza, i Pigmei d'Africa o presso i Montagnais e Naskapi del Canada, zazione fu resa possibile dall'eccezionale abbondanza delle risorse locali di gra disuguaglianze che riguardano innanzi tutto forme di superiorità degli uomini minacee selvatiche da cui derivano il frumento e l'orzo attuali. Nella maggior par sulle donne e degli anziani sui giovani. Piu simili, malgrado l'esistenza di pro te dei casi, tuttavia, la sedentarizzazione è avvenuta lungo i fiumi, i laghi o in riva fonde differenze, sono le società gerontocratiche dell'Australia, in cui una mino ai mari, ove l'abbondanza di pesci, molluschi e mammiferi marini permetteva ranza di uomini anziani e poligami esercitava un controllo estremamente rigo uno sviluppo eccezionale della pesca, della raccolta dei frutti di mare e della cac roso sulla persona ed i prodotti del lavoro delle donne e dei giovani non sposati. cia ai mammiferi marini (gli specialisti non sono ancora riusciti a decidere se la E tuttavia, anche per quanto concerne i cacciatori-raccoglitori nomadi, gli cattura di balene, foche, trichechi, ecc. rientra nella caccia o nella pesca). studi compiuti negli ultimi quindici anni sconvolgono radicalmente le opinioni In generale, tali società non si sono limitate a beneficiare passivamente di convenzionali diffuse anche presso gli antropologi. Si parlava di gruppi «con queste risorse eccezionali ma, per sfruttarle piu vantaggiosamente, hanno inven dannati ad un'attività ostinata per sopravvivere» (Herskovits), obbligati, «per tato strumenti e tecniche tali da consentire, per esempio, la raccolta dei cereali vivere, a lavorare piu duramente degli agricoltori e degli allevatori» (Lowie), selvatici o la cattura dei salmoni che risalivano annualmente i fiumi della costa senza avere il tempo o la possibilità di inventare forme di cultura. Tale visione nordoccidentale americana. Esse pertanto hanno dovuto trovare i mezzi di im pessimistica è condivisa sia dagli economisti (borghesi) come Marshall sia da un magazzinare questi prodotti e di conservarne le proprietà alimentari rapidamente marxista di tendenza trockista come Mandel. Sahlins ha probabilmente ragione deperibili. Ciò spiega come, molto prima che fossero attestati il domesticamento a suggerire che questo quadro negativo della condizione dei cacciatori risalga del grano e una pratica agricola vera e propria, esistessero nelle case di Gerico a molto prima di Adam Smith e abbia avuto origine durante il Neolitico, quando falci di selce e silos per i cereali. Analogamente, presso i Kwakiutl, gli Haida, esprimeva il senso di superiorità nutrito dai popoli di agricoltori e di allevatori ecc. della regione di Vancouver, esistevano lungo i fiumi delle strutture stabili, nei confronti dei cacciatori e giustificava le violenze cui questi erano sottoposti.
  • 16. Caccia/raccolta Caccia/raccolta 364 365 Questo quadro sinistro è stato attualmente smentito dalle ricerche precise Esistono tuttavia numerose eccezioni, come i Guayaki, presso cui gli uomini condotte presso i Boscimani (Lee, De Vore, Howell, Marshall, Silberbauer), procurano quasi il 7o per cento del nutrimento in quanto, in questa regione, la foresta amazzonica fornirebbe una scarsissima quantità di prodotti di raccolta. gli Hadza (Woodburn ), i Pigmei (Turnbull), gli aborigeni della Terra di Arn hem (McCarthy e McArthur ), i Dogrib (Helm), ecc. E tuttavia ci si dovrebbe La preminenza della caccia sulla raccolta è ancor piu accentuata, ovviamente, attendere che esso venga confermato almeno dalle società che vivono in regioni fra gli Eschimesi, benché la raccolta dei licheni e dei molluschi da parte delle semidesertiche. Nel caso dei Boscimani !Kung del deserto del Kalahari, ad donne sia praticabile durante le poche settimane estive. esempio, Richard Lee riferisce che durante il mese di luglio del r964 gli adulti Presso tutti i cacciatori-raccoglitori, la caccia agli animali di grossa e di media avevano speso in media per la caccia e la raccolta un po' piu di due giorni di taglia, terrestri o acquatici, è un'occupazione maschile, a cui si attribuisce piu va lavoro alla settimana e che, per alcuni, tale cifra aveva oscillato fra r,z e 3,2, lore della raccolta e degli altri compiti femminili: trasporto, cucito, cucina. In aggiungendo anche che il lavoro durava solo poche ore al giorno e neppure in particolare, la carne costituisce l'oggetto di distribuzioni piu ampie, di spartizio modo continuativo. Ciò implica che in una giornata di lavoro un adulto «pro ni cheesprimonoe rafforzano solidarietà piu vaste dell'ambito in cui circolano i duceva» di che nutrirsi e mantenere altre quattro persone che quel giorno non prodotti della raccolta, ambito che comprende soltanto la famiglia del cacciatore avevano «lavorato». Richard Lee ha dimostrato che in tal modo i Boscimani e alcune famiglie vicine. Quasi ovunque le donne che, come gli uomini, sono ob si procuravano un nutrimento di contenuto calorico largamente sufficiente (in bligate a spartire con parenti e vicini, se ne occupano direttamente e mantengono media zx4o calorie), costituito per il37 per cento di carne, per il3o per cento il controllo dei prodotti del loro lavoro. Questo fenomeno è particolarmente ac di vegetali vari e per il 33 per cento di noci di Ririnodendron,nutrimento otte centuato presso gli Hadza matrilocali ma è riscontrabile anche fra i Boscimani, nuto grazie ad una notevole conoscenza dell'ambiente. La nomenclatura dei Bo i Pigmei, gli Indiani Naskapi, ecc. Si avrà occasione di tornare sui problemi della divisione sessuale del lavoro e della relativa autonomia delle donne presso moltiscimani comprende zzo specie animali e zoo specie vegetali, di cui sono consi derate commestibili rispettivamente 54 e 85; fra le 54 specie animali, tuttavia, popoli cacciatori. soltanto ro vengono cacciate abitualmente. Accettare tuttavia la formula paradossale di Sahlins [I972] secondo cui le so In definitiva, analizzando da vicino le loro attività produttive e le loro abitu cietà primitive dei cacciatori-raccoglitori costituiscono le prime «società del be dini alimentari, Lee si è reso conto che i!Kung obbedivano ad una vera e pro nessere»(affluent societies) ele uniche mai esistite, significherebbe cadere nell'ec pria strategia nello sfruttamento di queste risorse mostrandosi molto selettivi cesso opposto. Fin dal r965, numerosi antropologi hanno opposto alla tesi di per quanto concerne l'alimentazione: essi infatti cacciano o raccolgono le di Sahlins un certo numero di fatti che si oppongono ad una conclusione cosi radi verse specie attenendosi a quattro criteri che, in ordine di importanza, sono: il cale: Asen Balikci ha ricordato le durissime condizioni di vita degli Eschimesi sapore, il valore nutritivo riconosciuto, l'abbondanza o la scarsità, la facilità di Netsilik, spesso minacciati dalla carestia a causa dei rigori del clima; Frede procurarsele. Essi sfruttano quindi il loro ambiente secondo una strategia il cui rick Rose, pur accettando l'idea che in generale gli aborigeni australiani tro vassero facilmente di che vivere nel loro ambiente, anche nelle zone desertiche,principio potrebbe essere formulato come segue: ad ogni momento dato i mem bri di un gruppo preferiscono procurarsi il cibo raccogliendo o cacciando quan chiedeva a Sahlins come interpretava l'esistenza dei molteplici riti mediante i to si trova in prossimità della località provvista di acqua in cui hanno posto il qu4li gli aborigeni si sforzavano di conservare la fertilità della natura, la crescita loro accampamento e non lo spostano fin quando una giornata di cammino (fra delle piante, il ritorno dei canguri, ecc. nonché la fertilità dell'uomo. Tali riti andata e ritorno ) non è piu sufficiente per le varie operazioni. attestano l'esistenza di una vera e propria «ansia» relativa alla riproduzione sia Un altro esempio di «sottosfruttamento» delle risorse ambientali è quello dei degli uomini sia delle piante e degli animali da essi consumati, della Luna e del Pigmei Mbuti, che non pescano i pesci di cui abbondano i loro fiumi, non ucci Sole, ecc. Ora, tale ansia era del tutto giustificata, in quanto gli aborigeni sapeva dono gli scimpanzé né gli uccelli, raramente cacciano i bufali selvaggi di cui non no per esperienza che, dopo anni di abbondanza, potevano sopravvenire lunghi apprezzano la carne, ecc. L'immagine dei cacciatori primitivi costantemente mi periodi di siccità che avrebbero decimato piante, animali e uomini. Sapevano an che che molti bambini morivano in tenera età e che dunque era necessario che le nacciati dalla carestia e privi della possibilità di elaborare delle istituzioni e una donne ne avessero un gran numero per permettere adalcuni disopravvivere e cultura complesse è ormai quasi insostenibile. Va inoltre sottolineato che questa «abbondanza», questa «sicurezza» relativa sostituire i loro genitori, assicurando la continuità del gruppo. Analogamente, ai mezzi di sussistenza dei cacciatori-raccoglitori dipendono nella maggior parte Rogers ha dimostrato che la preoccupazione principale espressa dai rituali degli Indiani Cree era la ricerca del cibo. dei casi non dalla caccia, attività maschile, ma dalla raccolta di piante, di frutta, di molluschi, e dunque dal lavoro delle donne. Si valuta che in generale le donne L'incontestabile verità di questi fatti, mentre apporta le necessarie restrizioni contribuiscano per piu del 6o per cento all'accumulo delle risorse alimentari del alla tesi di Sahlins, non ne invalida tuttavia la sostanza, vale a dire che la formula loro gruppo,cifrache, secondo Woodburn sale all'8o per cento per quanto ri di vita di queste società sia appunto quella dell'abbondanza : «ognuno dà secondo i suoi mezzi e riceve secondo i suoi bisogni », dal momento che in queste società guarda gli Hadza della Tanzania.
  • 17. Caccia/raccolta 366 367 Caccia/raccolta predominano la spartizione, la reciprocità, la solidarietà. A tutti, e soprattutto di pesca sono proprietàcomunedi un gruppo senza che ciò implichi, per il gruppo agli Eschimesi, si può riferire l'osservazione di Balikci a proposito dei Netsilik: stesso, il diritto esclusivo di utilizzare le risorse del proprio territorio : esso infatti i membri di un accampamento si dividono il cibo o muoiono di fame insieme. costituisce l'oggetto di garanzie di accesso reciprochefra piu gruppi. Gli stru Si delinea in tal modo il problema fondamentale della natura dei rapporti di menti e le armi fabbricate individualmente (reti, archi, panieri, coltelli, ecc.) so produzione presso i cacciatori, dei rapporti sociali che determinano il controllo no proprietà non privata ma personale di colui o colei che le fabbrica o li riceve e l'uso del territorio, dei mezzi di produzione e dei prodotti del lavoro, organiz in dono. Diverso è il caso delle attrezzature collettive. zando al contempo il processo lavorativo. I prodotti della raccolta e della caccia sono ridistribuiti mediante i doni che Per quanto concerne la divisione sociale del lavoro, stupisce la grande varietà si scambiano gli individui che vivono in uno stesso accampamento. Come os di forme di caccia e di raccolta sia individuali che collettive. Taluni gruppi pig serva Lee, una banda o un accampamento di cacciatori è un'unità di spartizio mei, ad esempio, utilizzano l'arco e le frecce avvelenate e cacciano individual ne. Se essas'interrompe, l'accampamento cessa di esistere. Ma la spartizione mente o in gruppetti di quattro o cinque uomini che si appostano e si servono di fatta alla sera da coloro che durante il giorno si sono dedicati alla caccia o alla cani per spingere verso di loro la selvaggina. Altri gruppi cacciano collettiva raccolta non implica che, nelle società primitive, gli individui non abbiano diritti mente con le reti : i cacciatori dispongono l'una accanto all'altra le loro reti indi personali sul prodotto dei loro sforzi. Presso i Pigmei che cacciano collettiva viduali in un vasto semicerchio nel quale le donne e i bambini spingono la sel mente disponendo l'una accanto all'altra le loro reti individuali, ogni cacciatore vaggina. Il ruolo dei sessi e delle generazioni all'interno del processo lavorativo sta dietro la sua rete armato di giavellotto e uccide la selvaggina che vi incappa non è dunque lo stesso nei due casi, né lo è la forma sociale del lavoro. Tuttavia spinta dalle donne e dai bambini. La sera procede personalmente alla spartizione in entrambi i tipi di bande il territorio e le sue risorse sono proprietà comune di benché abbia beneficiato della cooperazione di tutti. tutti i membri ; gli strumenti, reti, panieri, archi, sono proprietà personale e il pro In effetti, l'atto stesso di dare non avrebbe senso e non comporterebbe alcu dotto della caccia e della raccolta è suddiviso fra tutti i membri del gruppo, ab na riconoscenza ealcun obbligo da parte dicoluiche riceve se chi dà non avesse biano partecipato alla caccia o non siano piu in grado di farlo, come i bambini, i alcun diritto personale su ciò che offre. Non esiste dovere senza diritto : ora, nelle vecchi, i malati, ecc. La divisione del lavoro differisce da caso a caso, ma i rap piccole società primitive, ogni individuo ha dei doveri verso un gran numero di porti di produzione, vale a dire le condizioni sociali dell'appropriazione dei mez membri del suo gruppo, doveri che fanno parte dei rapporti di parentela, di vici zi e dei risultati della produzione, sono fondamentalmente gli stessi. nato, di classe di età o di iniziazione che lo legano ad essi. Quasi sempre fra gli Questo esempio consente di porre in luce con estrema chiarezza l'errore e la obblighi piu o meno reciproci che ognuno deve rispettare figura il dovere «mo confusione teorica di certi antropologi che si rifanno al marxismo (Meillassoux, rale» di spartire, in misura maggiore o minore, ciò che ha con questa o quella ca Terray, Rey) e «scoprono» in ogni società tanti «modi di produzione» quanti tegoria di parenti, vicini, iniziati, ecc. Poiché ogni spartizione è seguita da altre, sono i processi lavorativi concreti (caccia, raccolta, pesca, individuali o collettive, non è raro che — come ha osservato Lorna Marshall presso i Boscimani — al artigianato, ecc.). Altrettanto erroneamente, essi ricercano l'origine delle forme termine della catena la selvaggina portata da un cacciatore si trovi infine ridistri di appropriazione delle condizioni e dei risultati della produzione nella forma buita se non fra tutti i membri dell'accampamento, almeno fra la maggior parte individuale o collettiva dei diversi processi lavorativi e nel posto che gli individui di essi e consumata collettivamente. occupano al loro interno. Come mostra chiaramente l'esempio dei Pigmei, non si In tutte le società di cacciatori-raccoglitori, i rapporti sociali che implicano può ridurre il processo sociale di produzione ai processi lavorativi, né si possono il maggior numero di diritti e doveri sono quelli di parentela esistenti fra gli indi dedurre i rapporti di produzione, vale a dire il posto degli individui o dei grup vidui e i gruppi. L'obbligo di spartire e le altre forme di solidarietà, di coopera pi rispetto alle condizioni e ai risultati della produzione, dal posto che occu zione politica, rituale, simbolica si definiscono in primo luogo in termini di pa pano o meno nei diversi processi lavorativi. Ciò significa cadere in un materia rentela e si strutturano innanzitutto secondo i gradi di parentela, sia essa diretta lismo volgare, mentre un vero approccio marxista si propone di verificare se le o acquisita. Al di là della cerchia dei parenti cominciano gli estranei, amici o ne forme di appropriazione e le forme della divisione sociale del lavoro non rinviino mici, verso i quali si può praticare il dono o il furto, la pace e l'amicizia o la guerra ad un'altra realtà, quella delle forze produttive, alle possibilità che esse offrono e l'assassinio. Spesso la spartizione dei beni e la cooperazione quotidiana si arre e ai condizionamenti che esercitano sullo sviluppo sociale. stano là dove si arresta la parentela o un certo tipo di parentela. Tornando all'analisi delle forme di proprietà esistenti presso i cacciatori-rac Presso i cacciatori, tuttavia, i rapporti di parentela non regolano soltanto il coglitori, risulta che non vi è alcuna società di cacciatori-raccoglitori in cui « tutto matrimonio e la filiazione, non costituiscono soltanto il quadro sociale della ri appartenga atutti». Ovunque esistono forme distinte di proprietà collettiva e in produzione della vita come accade in qualsiasi società, ma funzionano anche al dividuale che si combinano e si completano secondo un certo ordine. In tutti i l'interno come rapporti di produzione e rapporti politici, luogo di scontro o di casi, eccetto in quelli in cui si è diffuso l'uso della trappola e il commercio degli composizione degli interessi particolari dei gruppi e degli individui, e, in quanto animali da pelliccia destinati al mercato europeo, i territori di caccia, di raccolta e quadri di una pratica rituale sul mondo, come rapporti simbolici.
  • 18. Caccia/raccolta 368 369 Caccia/raccolta L'esempio piu chiaro è quello offerto dalle società australiane, divise in classi condizioni di riproduzione della natura e della società. Affinché l'ordine del matrimoniali, fratrie, sezioni o sottosezioni secondo i casi. Un sistema di paren mondo si riproduca, tuttavia, è necessario che tutte le sezioni e ognuno dei loro tela è chiamato dualista quando la società è divisa in due gruppi esogamici che si membri svolgano i compiti che sono loro propri. Come per la riproduzione del scambiano le donne. In un sistema a sezioni la società è divisa in quattro grup processo di produzione, la sopravvivenza individuale dipende al tempo stesso dal pi esogamici e in un sistema a sottosezioni è divisa in otto. Ogni fratria o sezione singolo e dalla collettività nel suo complesso. ha un nome e non ci si può sposare all'interno della propria sezione ma si deve Questa pratica rituale intesa a conservare l'ordine del mondo, a far sl che gli scegliere lo sposo o la sposa in un'altra sezione, una sola e sempre la stessa. Per astri, la pioggia, il sole, ecc., agiscano a beneficio degli uomini e che le piante, esempio i Kariera dell'Australia occidentale erano divisi in quattro sezioni: gli animali, gli uomini stessi si riproducano normalmente, è gestita in primo luo go dagli uomini, anzi da quelli già iniziati, vale a dire dagli anziani. L'iniziazione Pannaga = Purungo stabilisce e legittima la superiorità e l'autorità degli uomini sulle donne e sugli uomini non iniziati, costituendo in certo modo la chiave del «governo» della «tribu» nel suo complesso, e le sezioni rappresentano l'ambito in cui si esercita Karimarra = Paltarri tale potere «politico-religioso». L'appartenenza ad una sezione costituisce tutta via anche la condizione di accesso alle attività produttive : i rapporti di parentela le frecce indicano la connessione fra le sezioni della madre e del bambino; il funzionano quindi anche dall'interno come condizione sociale della produzione, segno = riunisce le sezioni che praticano fra loro gli scambi matrimoniali. come rapporti sociali di produzione. Un uomo della sezione Pannaga sposa sempre una donna Purungo. I suoi Nel corso dei lunghi viaggi di iniziazione in cui, guidati dagli anziani deposi figli apparterranno ai Paltarri che sposano membri della sezione Karimarra, i tari del sapere ancestrale, percorrono in ogni senso il territorio della tribu, i gio cui figli saranno a loro volta dei Pannaga come il loro nonno paterno. Tale suddi vani imparano a conoscerne ogni parte, a sapere a che sezione appartiene, quali visione in sezioni non si applica soltanto agli esseri umani ma, come ha dimo ne sono i limiti, i segni distintivi, quali la distribuzione delle acque, le asperità strato il linguista Brandestein, essa funge da schema per classificare tutti gli es del terreno, le piante, gli animali e soprattutto quali sono i luoghi sacri dove vi seri della natura: vono i loro antenati. Apprendono dai piu anziani i miti e i canti che raccontano come questo o quel loro antenato ss è trasformato in un lago, in una montagna, Pannaga Pur ungo in un canguro che ha lasciato tracce su una roccia, ecc. Piu tardi questi giovani sole ombra sapranno guidare la loro famiglia e la loro banda là dove si trova l'acqua nelle iguana tacchino selvatico varie stagioni ; sapranno anche dove rifugiarsi in caso di siccità, poiché si insegna luna, ecc. mare, ecc. loro che potranno utilizzare il territorio dei parenti materni, quello della sezione di provenienza della loro sposa, ecc. con l'impegno, ovviamente, della reciprocità. Kari marra Paltarri Grazie ai lavori di Elkin, Rose, Hiatt, di Meggitt, di Turnes si è potuto sole sperma, ombra stabilire un' fatto fondamentale: le sezioni, pur godendo ognuna della pro canguro delle pianure canguro delle colline prietà (comune) del territorio, non ne avevano l'esclusiva; esse si accordava ciclone, ecc. acqua tranquilla, ecc. no facilmente l'accesso alle rispettive risorse, anche se ciò non avveniva neces sariamente in qualunque momento e circostanza. Tale scoperta ha suscitato e rappresentarsi il loro ordine immanente secondo il seguente sistema di opposi una vivace polemica fra gli antropologi poiché smentiva l'autorevole afferma zioni : zione di Radcliffe-Brown [t93I, r935] secondo cui, presso gli aborigeni au straliani, ogni patriclan aveva un diritto «esclusivo» sul suo territorio, fatto che Attivo /a sangue freddo /astratto, Passivo /a sangue freddo/astratto gli permetteva di affermare che ogni banda locale (ogni orda) era composta da Attivo /a sangue caldo/concreto Passivo /a sangue caldo /concreto tutti gli uomini di questo patriclan, dalle loro mogli provenienti da altri gruppi e dalle figlie non sposate. Ogni banda locale doveva quindi essere un gruppo esogamico patrilineare e patrilocale che sfruttava collettivamente il territorio dei Cosi i Karimarra possono provocare la pioggia e comunicare col tuono, col suoi antenati. Purtroppo tutte le analisi fatte a partire dal I930 sulla composizio canguro delle pianure, ecc. poiché questi elementi appartengono alla loro stessa ne di diverse bande locali australiane hanno mostrato che ognuna era composta sezione e sono piu vicini ad essi che ai membri delle altre sezioni. In tal modo si di membri appartenenti a parecchi e non ad un solo patriclan, che sfruttavano trovano definite le funzioni e l'importanza di ogni sezione nella pratica rituale, piu territori, i loro e altri che i parenti materni o quelli acquisiti permettevano nell'azione (simbolica) sugli esseri (immaginari ) che si suppone controllino le loro di utilizzare.