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E NCICLOPEDIA E I N A UD I [ 1 9 8 2 ]
NO E/ANORMALE
Gian Carlo Trentini — NORMALE/ANOKG Q E pa g .5
Franca Ongaro Basaglia — CLINICA pa g.9
CURA/NORlGQ IZZAZIONE p a g . 2 0
FARMACO/DROGA pa g . 29
Franca Ongaro Basaglia e Franco Basaglia
FOLLIA/ DELI RI O p a g . 3 7
Franca Ongaro Basaglia e Giorgio Bignami
— MECICINA/MEDICALI Z ZAZI ONE p a g . 5 0
Christian Descamps — NORMALE/ANOKG Q E pa g. 72
Giorgio Prodi — SA L UTE/MALATTIA pa g . 77
Giorgio Prodi — SINTOMO/DIAGNOSI pag.94
Franca Ongaro Basaglia — ES CLUSIONE/INTEGRAZIONE pa g . l05
ambiguità
competenza/esecuzione allegoria
Normale /anormale fonetica codice
grammatica immagine
concetto analogia emetafora lessico avanguardia
metafora Normale/anormale
esistenza argomentazione lingua classico
segno
essere interpretazione lingua/parola critica
significato
fenomeno linguaggio filologia
simbolo bello/brutto
forma metrica letteratura creativitàastratto/concreto manieraidea semanticadialettica espressione
poetica fantasticoidentità/difierenza proposizione e giudizio sens%ignificato
traduzione alfabeto retorica
mediazione gusto
ascolto imitazione
opposizione/contraddizionc
universali/particolari
gesto anthropos
qualità/quantità
immaginazione
atti linguistici lettura
totaliià progetto cultura/culture
dicibile/indicibile luogo comune etnocentrismi
uno/molti enunciazione comunicazione
riproduzione/riproducibilità
decisione orale/scritto discorso sensibilità natura/cultura
distnbuzione statistica presupposizione e allusione errore parola fimione spazialita
dato referente informazione arti
giochi ritmo
etica
geni%l artigianato
induzione statistica scrittura narrazione/nairativiYà
filosofia/álosofie artista
probabilità voce stile acculturazione
ragione antico/moderno attnbuzione
rappresentazione statistica civiltà
razionale/irrazionale catastrofi calendario tema/motivo oggetto
teoria/pratica futuro
soggetto/oggetto ciclo decadenza testo produzione artistica
selvaggio/barbsro/civihzzato
uguaglianza evento escatologia
caos/cosmo valori periodizzazione età mitiche armonia colore
escrementi
curve e superfici infinito vero/falso tempo/temporalità genesi melodia disegno/progetto
fertilità
geometria e topologia macrocosmo/microcosmo volontà passato/presente ritmica/metrica abbigliamento visione
nascita educazione
invanante mondo progresso/reazione scala
alchimia canto sensi genertmioni
natura storia suono/rumore
astrologia atlante colpo sessualità infanzia coltivazione
osservazione tonale/atonale
cabala collezione danza vecchiaia morte cultura materiale
deduzione/prova reale amore
elementi documento/monumento maschera vita/morte industria rurale
equivalenza unità armi desiderio
esoterico/essoterico fossile moda materiali
dilferenziale frontieraformalizzazione
eros
memoria credenze ornamento clinica prodotti
funzioni isteria
logica guerra
rovina/restauro dialetto scena cura/normalizzazione
infinitesimale possibihtà/necessità analisi/sintesi imperi enigma pulsione angosma/colpa
esc/usione/integrazione
locale/globale nazione castrazione e complesso
referenza/verità anticipazione fimzione fiaba soma/psiche farmaco/droga
fuoco
sistemi di riferimento censura
ricorsività ipotesi misura tattica/strategia mostro cannibalismo sonno/sogno follia/delirio
identificazione e transfert homo
stabilità/instabilità matematiche modello
alienazione popolare dèi medicina/medicalizzazione
inconscio mano/manufatto
variazione metodo struttura
coscienza/autocoscienza w demagogia x proverbi divino tecnica
centrat%centrato teoria/modello nevrosi/psicosi ~ mvt
combinatoria
immaginmione sociale r dlscr imimzione ~ tradizioni eroi utensile
r iniziazione
piacere saluti/malatua
grafo
pace I reftressione à sintomo/diagnosi
applicazioni
labirinto
servo/signore =:: = %errore l
magia demoni alimentazione
assioma/postulato caso/probabilità sntnsia
uorno tot lomima~ nnza l
ateo
divinazione agonismo
continuo/discreto rete animale
causa/efietto utopia =:::.:=' rtfirtura chierico/laico ,-..'sufifatmio casta
mito/rito cerimoniale
donna cucina
dipendenza/indipendenza abaco certezza/dubbio /
violenza chiesa persona
mythos/togoa festa
domesticamento
divisibilità algoritmo diavolocoerenza puro/impura endogamia/esogamia
origini feticcio
fame
dualità approssimazione convenzione eresia ro4glooe famiglia
categorie/categorizzazione gi.oco
insieme calcolo determinat%ndeterminato libertino sogno/visione lufio incesto vegetale
conoscenza
razionale/algebrico/trascendente numero empiria/esperienza libro stregoneria maschile/fcmmmde
coppie filosofiche regalità
simmetria zero esperimento peccato matrimonio
disciplina/discipline rito
strutture matematiche legge sacro/profano parentela
enciclopedia borghesi/borghesia caccia/raccolta
trasformazioni naturali / categorie libertà/necessità santità tutem
innovazione/scoperta burocrmia dono
economiametafisica uomo/donna
control1%etroazione insegnamento classi eccedente
formazione economico-socialenaturale/artificiale invenzione pastoririaenergia contadini lavoro
operatività
analogico/digitale equilibri%quilibrio rappresentazione consenso/dissenso ideologia primitivo
paradigma
modo di produzione
interazione ricerca reciprocità/ridistribuzionc
automa egemonia/dittatura masse
previsione e possibilità
proprietà
ordine/disordine
sistematicae classificazione intellettualiintelligenza artificiale
riduzione
proletariato riproduzione
libertàmacchina organizzazione rivoluzione transizione
ripetizione abbondanza/scarsità
programma semplice/complesso
maggioranza/mmoranza
scienza bisogno
simulazione sistema apprendimento partiti
spiegazione consumo
strumento soglia autoregolazione/equilibrazione politica
rificabilità/falsificabilità cervello amministrazione accumulazione imposta
vincolo comportamento cognizione
comunità capitale lusso
e condizionamento induzione/deduzione confiitto crisi Dro c argellto
controllo sociale innato/acquisito '/' consuetudine~ costltuziolle
élite distribuzione pesi e misure
astronomia emozione/motivazione istinto diritto democrazia/dittatura fabbrica produzione/distribuxiono
cosmologie
gergo
atomoe molecola mente operazioni giustizia I Iultilla gestione ricchezzagruppogravitazione percezione
conservazione/invarianza istituzioni imperialismo scambio
luce
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quoziente intellettuale
materia
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opinione impresa spreco
fisica
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sviluppo e morfogenesi insediamento agricoltura
migrazione città/campogtm
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farmaco/droga 2 3 2 2 2 3 2
follia/delirio 3 2 2 3 3 4 3 4 3 3 ' ' 7
medicina/medicalizz. 4 ' 3 6 S 2 3 5 3 7 2 3 3
normale/anormale 3 3 4 2
43
5 3 ' 5 3
salute/malattia 3 4 3 2 4 ' 3 4 ' 3 2 5 7 3 3 3 5 4 2 7
sintomo/diagnosi 3 I 3 3 3 2 '
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sintomo /diagnosi 2 ' 7 4 ' 4 3 5 3 2 ' 7 2 5 2
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normale /anormale 6 2 2
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esclusione/integrazione
Normale/anormale
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Farmaco/droga, Follia/delirio, Medicina/medicalizzazione,
Normale/anormale, Salute/malattia, Sintomo/diagnosi
+Normale/anormale+ — con piu pertinente riferimento alle scienze dell'uomo,
ma sostanzialmente per tutte le discipline che in un modo o nell'altro lo costitui
scono come oggetto anche parziale di studio e/o d'uso (dal diritto alla filosofia
morale, alla biologia, ecc.) — può essere inteso ed adoperato secondo almeno tre
prospettive: a ) in un senso propriamente o altamente statistico, che si riferisce
alla distribuzione di un qualsiasi universo di dati, considerati globalmente, se
condo lacosiddetta gaussiana; b) nel senso di rapportarsi — per qualsivoglia di
stribuzione di eventi o fatti, ma con riferimento a ciascuno di essi considerato
singolarmente —a una media per cosf dire teorica del loro comportamento atteso,
cioè di quello che si presume verificarsi, senza che ciò implichi alcun giudizio di
valore : si tende in questi casi, piu semplicemente, a ridurre l'ansia tramite il ri
corso alla «prevedibilità» del fenomeno che si trova di volta in volta sotto osser
vazione, specie se ciò è legato al gioco dei ruoli interindividuali (si pensi per
esempio ai comportamenti circolarmente indotti dalle rappresentazioni soggetti
ve delle aspettative altrui in merito ai comportamenti medesimi ) ; c) nel senso
prescrittivo del dover essere, che indica i comportamenti da adottare o da evitare
in attinenza a determinati valori o standard sociali: si usa allora il concetto di
norma in connessione a determinate credenze, alle visioni ideologiche del mon
do, alle teorie naivesdella personalità, alle prescrizioni standard del ruolo, ecc. ;
in altre parole, ci si trova in questo caso di fronte alle ricchissime dinamiche su
peregoiche, in termini individuali, e al complesso delle regole convenzionali, in
termini sociali (si vedano le varie categorizzazioni sociologiche delle norme, a
partire dalla quadruplice tipologia di Durkheim).
Non casualmente, i fenomeni di deviazione dalla norma vengono di solito in
dicati nel primo caso,denotativamente, come scarti o varianze (e anche lo scarto
può essere «standard»!) ; nel secondo, piu connotativamente, come devianze; nel
terzo come trasgressioni. Ciò perché la fuoruscita dalla norma implica rappre
sentazioni differenti da un caso all'altro, come si può riscontrare per esempio nel
passaggio da un'imputazione di «cattiveria» a una di «caratterialità», che mette
in gioco codici di tipo etico piuttosto che di tipo clinico.
I tentativi di sintesidelle diverse prospettive tendono a privilegiare il «dover
essere» comesummaencomiabile di quei modi di comportamento che sono rite
nuti piu adatti per favorire la sopravvivenza della propria società e, a un livello
piu profondo e in termini piu generali, la sopravvivenza della razza umana. L'uo
mo raziocinante dei giuristi, l'uomo etico o morale dei filosofi, l'uomo buono o
pio delle grandi religioni, l'uomo normale degli psicologi e degli psicoanalisti,
l'uomo soddisfatto degli utilitaristi sembrano conformarsi tutti quanti a quello
che si potrebbe definirel'imperativo sociologico per il quale l'uomo deve com
Sistematica locale 444 445 Normale/anormale
portarsiin modo da assicurare lasopravvivenza dellasocietà. Secondo Jaques, psicosociale, dato che la dicotomia normale/anormale implica o evoca le creden
«la caratteristica generale del comportamento normale è quella di rafforzare ze e gli atteggiamenti riguardanti il diverso.
l'interazione e la collaborazione fra la gente — interazione che include tutta la In effetti, la strutturazione e il trattamento del dizersoè sempre stata funzio
gente o che almeno non esclude nessuno, nel senso che non nega ad alcuno il nale sia al declinarsi della vita degli individui che a quella dei gruppi sociali e
diritto alla vita e alle relazioni sociali... Negli individui le caratteristiche essen lementari, dei macrogruppi, delle organizzazioni, delle comunità. Si ha infatti
ziali per l'interazione sociale sono almeno: la presa di coscienza del proprio io sempre bisogno deldiverso, di qualcosa da poter considerare anormale e su cui
e dell'io altrui; la capacità di comunicare — con parole, gesti, espressioni — e di poter proiettare le ansie e i fantasmi persecutori o depressivi, con cui poter rea
recepire le comunicazioni degli altri ; la capacità di cooperare con un altro dedi lizzare le identificazioni proiettive; e ciò vale sia per la fenomenologia detta ipo
candosi al medesimo oggetto ; e la capacità di avere relazioni di scambio sia so o subnormale, sia per quella iper- o supernormale, e anche a costo che il normale
ciale sia economico. Queste sono le caratteristiche che io definisco fondamentali slitti facilmente sul piano inclinato che lo porta a divenire l'abituale, il conven
per la cosiddetta normalità». zionale, il banale: ci salverà sempre la significazione patologica data all'anorma
Per la prospettiva statistica, invece, normalità è soltanto l'attributo conferi lità, soprattutto nel suo versante inferiorizzato.
1>
bile alla forma peculiare di una curva — la cosiddetta gaussiana — inscritta su due Tra l altro, i due estremi menzionati non sono certo privi di collegamento,
assi cartesiani per descrivere l'andamento di un determinato fenomeno. In altre sono anzi cosi sottilmente interconnessi da apparire talora l'uno come causa e
parole, per la statistica, l'aggettivazione «normale» sembra non dover o non voler pabulum dell'altro.. Ciò si riscontra con particolare evidenza a livello delle esem
assumere alcuna connotazione giudicante: l'enfasi sulla oggettività e neutralità plificazioni piu radicali, laddove la forza e l'entità stessa del diverso fa si che i
della scienza viene cioè portata alla sua estrema formalizzazione, quasi si volesse due estremi tendano a congiungersi o sovrapporsi : tra stigma e carisma il passo
esorcizzareilrischio fantasmatico difarsisorprendere, con lemani nel sacco,ad è molto breve per non dire talora inesistente.
approfittare della conoscenza per assumere una posizione giudicante : rischio che Volta a volta, poi, le diverse soluzioni antropoculturali date alla necessità di
assumerebbe... anormali (per la statistica) connotati demoniaci. elaborare la presenza del diverso, dell'anormale, del patologico accanto a noi,
L'uso della curva di Gauss equivale a quello della curva di Poisson (senza sono state di tipo antropoemico — centrate cioè sull'esclusione e l'espulsione de
che le due curve siano uguali ) e se la prima viene anche designata come normale gli anormali in «asili», appropriatamente identificati (lazzaretti, ospizi, ospedali,
ciò dipende solo da una questione di nomenclatura. Quanto detto regge sul fatto collegi, orfanotrofi, prigioni ) — ovvero di tipo antropofagico — centrate cioè sul
che le distribuzioni statistiche — con le varie forme di curva che le rappresenta l'accoglimento degli anormali e sulla loro inclusione all'interno della comunità
no — intendono riferirsi ai fenomeni per cosi dire collettivi e non a quelli indivi stessa che aveva o ha identificato i parametri (e gli strumenti di misura) in base
duali, al comportamento delle «popolazioni» nella loro globalità e non a quello ai quali poter porre la diagnosi di anormalità.
dei singoli, alla fenomenologia degli «universi » e non a quella degli elementi che Congruente e parallela alla distinzione fra strategia antropoemica e strategia
li compongono. antropofagica di fronte all'anormale considerato come patologico, si pone la sto
Da un certo angolo prospettico, tuttavia, la configurazione epistemologica or ria della «lunga marcia della razionalità» attraverso le vicissitudini dell'emozio
ora delineata risulta speciosa, e fòrse anche capziosa, quanto meno se si consi nale e dell'immaginario, al fine di dominarle. Da Platone a Descartes, tramite
dera l'uso che dei «dati» statistici viene poi fatto normalmente (perché anche tutti i diversificati disegnatori delle varie utopiche Città del Sole, si è assistito a
l'uso della statistica non sfugge, a sua volta, alle regole della distribuzione secon una graduale, continua, fluente crescita delle istanze repressive: anziché l'inte
do normalità o meno). Né la statistica può aspirare a modalità di esercizio del grazione del diverso, occorre instaurare il regno della sua esclusione (cfr. l'arti
proprio ruolo simili a quelle dell'Inquisizione di Spagna, che indaga, esplora e colo +Esclusione/integrazione+), nella direzione progressiva della diafana traspa
scopre la verità, lasciando al braccio secolare il compito di trarre tutte le conse renza della Città Ideale, ove tutto ciò che non è obbligatorio sia proibito, in una
guenze che la discoperta di tale verità comporta ad altri livelli del sistema. ferreaintegrazione di prescritto eproscritto:senza spazio perla creatività,l'estro,
Si tratta dunque solo di una neutralità apparente. In realtà infatti, anche se la il sogno, senza la possibilità di de-lirare, cioè di uscire dal solco, dal tracciato,
prospettiva statistica non intende inerire mai ad eventi anormali, ma solo a «di dalla retta via, dalla strada maestra, in una parola dalla norma imposta dal «mo
stribuzioni (di eventi ) non rientranti nella norma», l'adozione del concetto di nologo della ragione sopra la follia» (Foucault).
normalità implica o sottintende sempre il suo contrario e non può non essere di La scienza moderna adotta il metodo di Galileo mentre scompone l'uomo, in
namica: ci si scontra quindi sempre con la dicotomia normale/anormale,forza obbedienza alla ragione cartesiana, in corpo e mente. Nasce cosi il meccanici
tamente bidimensionale, bipolare, dialettica. Si verifica cioè lo stesso meccani smo, che ha portato gradualmente a considerare il corpo come macchina (non
smo per cui non si può parlare di bianco se non confrontandolo, anche solo im ché a ipotizzare e costruire e trattare la macchina come un corpo), con tutto ciò
plicitamente, con altri colori e segnatamente col nero. che ne consegue, soprattutto a livello dell'organizzazione del sapere medico, del
L'argomento dialettico confluisce peraltro con quello psicodinamico e quello la +clinica+, della fabbrica della malattia e di quella delle cure. In particolare,
t«
Sistematica locale 447 Normale /anormale
con riferimento all'argomento che qui interessa, «l'io cartesiano che pensa non riare il parametro in base al quale «diagnosticare» se il comandante ad Ausch
può essere diverso, deve essere normale. Quell'altro io può sbagliarsi o illudersi, witz era un devoto servitore delle regole e quindi il migliore tra i «normali », op
ma l'uomo che pensa,che obbedisce alla ragione come sovranità, come verità, pure un criminale, e quindi il peggiore dei «diversi». Sia l'una sia l'altra delle
non può essere insensato. Io penso, quindi non posso essere pazzo, sono pazzo catalogazioni, infatti, corrispondono all'opzione di colui che si trova nella posi
quindi non sono... »(Descamps). zione giudicante.
E proprio la follia quale massimo esempio di diversità (cfr, l'articolo +Follia/ Fatta salva, ovviamente, la prospettiva dell'etica.
delirio+), attraverso il gioco ferreo delle due redini costituite dai premi e dalle pu Come importante corollario di quanto ora detto, emerge la considerazione
nizioni, deve essere sorvegliata, controllata, circoscritta, inventariata, catalogata, che le norme non sono stabilite dalla natura, ma traggono origine dalla cultura e
punita. Corrispondentemente, dalla cura intesa come «ti dono le mie premure, sono mutevoli e relative; in base a questo si comprende ancora meglio come la
in un rapporto reciprocamente oblativo», si passa alla cura intesa come « ti riduco configurazione della dicotomia+normale/anormale+ sfugga a una neutralità che
o ti riporto e ti mantengo sotto il mio controllo» : dalla logica dell'interdipenden sembra voler essere posta talora una volta per tutte.
za a quella della+cura/normalizzazione+; dall'attenzione alla vigilanza ; dal rap A titolo di esempio di ciò che può essere normale o anormale, basti pensare a
porto oggettuale a quello narcisistico. tutte le modalità di considerazione e trattazione del problema della+salute /ma
In ogni caso, i parametri o criteri che vengono di volta in volta adottati per la lattia+. Esso corre, infatti, parallelamente al nostro, secondo forme qualitative e
diagnosi di normalità/anormalità, anche quando paiono i piu oggettivi od ogget spessori quantitativi paurosamente evolventisi nel tempo e nello spazio, con tut
tivati che sia possibile, restano comunque arbitrari, nel senso che corrispondono to ciò che questo comporta per esempio in termini di +medicina/medicalizzazio
sempre a un'opzione, a una decisione, a un ancoraggio scelti — consapevolmente ne+ della vita, di ingresso e uscita nella e dalla patologia da parte di tutta una se
o meno — da chi li adopera. Ciò resta valido anche senza voler togliere assoluta rie di eventi o di «sintomi» risultanti volta a volta normali o, rispettivamente,
mente nulla alla possibile opportunità della loro utilizzazione sia nell'ambito del anormali, a seconda delle ermeneutiche in atto in quel momento,
le teorizzazioni sia sul piano pratico-empirico (strutturazione dei sistemi di mi Tutto ciò non tocca ovviamente l'opportunità di un approccio biologico-spe
sura, termini di confronto per interventi operativi, punti di riferimento per la rimentale «oggettivo» al problema, ma suggerisce di non f ame un feticcio stati
costruzione di modelli interpretativi della realtà, ecc.). cizzante, di inserire la dimensione intersoggettiva nella considerazione delle sin
In altri termini, le imputazioni di anormalità sono possibili solo se si tiene gole situazioni fisiopatologiche, di prendere coscienza del significato valutativo
conto del contesto in cui esse sono calate. Si tratta in ogni caso di stabilire dei si giudicante della diagnosi e della terapia, di considerare insomma la dinamica
stemi di lettura e interpretazione della realtà, in base a unasemeiotica convenzio +salute/malattia+ come problema complessivo in continua storica evoluzione.
nale : qualsivoglia sintomo o sistema di sintomi presuppone delle categorie — per Uscendo dall'angustia relativa dell'esempio prescelto, va detto che i rilievi
lo piu ci si riferisce a quelle mentali, ma il discorso vale, mutatis mutandis natu avanzati valgono del resto, nel senso piu ampio, per tutti gli aspetti del tema che
ralmente, anche a livello tessutale, cellulare, ecc. — che sono pregiudizialmente qui interessa: per dirla con Lewin, si tratta dunque di affrontare in modo gali
a disposizione del diagnosta per consentirgli di dare significato ai dati «grezzi» leiano e non aristotelico la stessa impostazione galileiana del metodo della ricer
rilevati. La lettura della realtà passa sempre, quindi, attraverso un confronto dei ca, cosi come del metodo di considerazione dei risultati che la ricerca lascia ri
sintomi coi parametri di riferimento. Come è detto nell'articolo+Sintomo/dia levare. [c. T.j.
gnosi+, i sintomi «possono essere semplici, o "a uno stadio" (quando la realtà
sembra attraverso di essi evidente e, per cosi dire, immediata), oppure a piu sta
di, costituendo una piu o meno lunga catena traduttiva, in cui ogni passo è sin
tomo del precedente : per un osservatore esterno che riesca a costruire la loro se Allport, G. W.
quenza, l'emergenza fenomenica che gli appare (il sintomo che incide su di lui, ?958 The¹s u reof Prejudice,Doubleday, Garden City N.Y. (trad. it. La Nuova Italia, Fi
all'estremità della catena) è indicativa a volte di una realtà lontana e nascosta.
renze 1973).
Egli risale, passo dopo passo, cioè sintomo dopo sintomo, a quella realtà. Tuttavia
Anastasi, A.
1958 Differential Psychotogys Individuai and Group Digerences in Behavior, Macmillan, New
la divisione dei sintomi fra semplici (o immediati) e complessi è approssimativa York sgs8 (trad. it. Giunti, Firenze rg6y).
e intuitiva: è comune infatti a ogni tipo di conoscenza il non essere diretta e im Battacchi, M. W.
mediata, anche quando la catena dei significati è cosi breve da dare l'illusione di zv8o An alisi dei concetti ck normalità e devianza in psicopatologia,in «Archivio di psicologia,
una appropriazione immediata, tramite l'interazione sintomatica, della realtà».
neurologia e psichiatria», XLI, pp. 65-78.
Il discorso sembra tra l'altro assumere tanto maggior rilievo e valore quanto
Becker, H. S.
piu si sale nella scalasociobiologica:è già arduo districarsi tra gli incerti e ambi
rg63 Outsiders; Ssudies intbc Sociology of Deviance,Free Press, Glencoe Ill.
gui confini che passano tra+farmaco/droga+;figuriamoci se non è possibile va
noldrini, M.
rg4z statistica. Teoria e metodi, GiuRrè, Milano ri va~.
Sistematica locale yg8
Canguilhem, G.
xg66 Le normal et le pathologique,Presses Universitaires de France, Paris (trad. it. Guaraldi,
Firenze xg75).
Cooper, D.
xg67 Ps ychiatry and Anti-Psychiatry, Tavistock, London (trad. it. Armando, Roma xg69).
Dentler, R., e Erickson, K.
xg5g Th efunctions of deviance in groups,in «Social Problema», VII, pp. g8-xo7.
Durkheim, E.
r8g5 Le s règles de la méthod sociologique,Alcan, Paris (trad. it. Sansoni, Firenze xg6y).
Foss, B. M.
rg66 (a cura di) Nere Horizons in Psychology,Penguin Books, Harmondsworth (trad. it, Bo
ringhieri, Torino xg68).
Foucault, M.
xg6x Hi s toire de la folie à l'age classique, folle et déraison,Plon, Paris (trad. it. Rizzoli, Milano
x 963).
Freud, S.
[x886-xg38] Opere,rz voli., Boringhieri, Torino xg67-8o.
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223 Clinica
Clinica L'indagine clinica e la diagnosi fanno infatti riferimento a un corpo artifi
cialmente costruito al fianco del corpo vero dell'uomo malato, nel quale quest'ul
timo deve entrare, come in un vestito, per garantire l'obiettività della ricerca e
della diagnosi. La conoscenza della malattia è vera e reale solo se è oggettiva, ve
«Donna di 35 anni: entra in reparto neurologico per tentato suicidio. rificabile e definibile; e solo se è oggettiva, verificabile e definibile può essere
«Anamnesi: Un aborto e due parti con taglio cesareo : dei nati, il primo mor trasmessa. Ma perché questa trasmissione della conoscenza sia possibile, l'oggetto
to alla nascita, il secondo vivente. analizzato dovrà essere l'esatta immagine del «corpo scientifico» che è stato fab
«Dopo il secondo parto con cesareo, la paziente (aveva z5 anni) ha presenta bricato, alle cui misure dovrà aderire per rendere obiettiva e sicura la diagnosi
to episodio depressivo in puerperio per cui fu ricoverata e curata con elettrochoc. clinica. Il modo soggettivo di vivere la malattia, i legami che questa presenta con
Si riprese, ma tre anni dopo, a seguito di nuovo aborto spontaneo, secondo epi il mondo di cui il soggetto fa parte ed è espressione non possono interferire in
sodio depressivocurato con psicofarmaci. questa operazione matematica in cui ogni sintomo o segno deve corrispondere a
«Ripresa la vita normale ha presentato frequenti episodi diarroici accompa un quadro nosografico preciso. Ciò che è la malattia non deve dunque interferire
gnati da notevole ansia: curata in vari reparti ospedalieri, esegui terapie asso con ciò che la si fa diventare. La storia del paziente — di colui che patisce la ma
ciate con psicofarmaci, regolatori intestinali e dieta. Con tali cure si riprese, tan lattia — è un'altra storia, appartiene a un'altra vita: non ha niente a che fare con
to che fu sospeso il trattamento farmacologico. la storia clinica, che è solo la storia di una malattia.
«Dopo tre anni, ricomparse le diarree, fu ricoverata in reparti internistici e Su questa dicotomia netta fra la storia di un uomo malato e l'organizzazione
di li trasferita, all'età di 3y anni, in reparto chirurgico dove, con diagnosi di ret del sapere attorno al nucleo della malattia per poterlo trasmettere nel modo piu
tocolite ulcerosa, fu eseguita colectomia totale con ano preternaturale [non com asettico e completo, si fonda la storia della clinica: un sapere che si organizza
pare nella cartella del reparto chirurgico alcun riferimento ai precedenti stati secondo schemi e strutture codificate, per garantire la scientificità dell'operazio
ansiosi e depressivi, né ai miglioramenti precedentemente ottenuti ]. Dopo l'o ne e la possibilità della trasmissione delle conoscenze.
perazione continuano scariche diarroiche di feci semiliquide con conseguente Anche se ovviamente esisteva in precedenza una forma di ricerca empirica,
irritazione della cute attorno all'orifizio del nuovo ano e difficoltà ad usare i sac di assistenza ospedaliera e di trasmissione del sapere medico, è nella prima metà
chetti contenitori. Dimessa dal reparto neurologico, dopo il tentato suicidio, vie del xIx secolo che la clinica arriva ad organizzare in un insieme sistematico, pre
ne trattata con dieta, ma dopo lieve miglioramento peggiora e viene ricoverata ciso, definito le proprie conoscenze sul corpo e sulla malattia, e non è casuale che
in reparto di medicina. L'internista consiglia ricovero in "Reparto altamente questo momento organizzativo — sia sul piano della razionalizzazione scientifica
specializzato per il trattamento delle coliti ulcerose (Stati Uniti o Svizzera) o in e dell'insegnamento, sia su quello piu specifico dell'assistenza — coincida stori
reparto chirurgico per l'alimentazione parenterale". (Si tratta di "ammalata in camente con il momento dell'organizzazione e della razionalizzazione del nuovo
terdisciplinare ad altissimo rischio che necessita di assistenza in reparto altamen corpo sociale, venuto strutturandosi dopo la rivoluzione francese e con il nascere
te specializzato con l'appoggio di tecnici capaci di affrontare con oculatezza i dell'era industriale. Se prima di tale evento storico si può parlare di un corpo
problemi dell'alimentazione parenterale completa e della cura" ). sociale che si identifica con il centro di potere dello Stato, con la nascita della bor
«Durante l'attesa comparve ittero, probabilmente ostruttivo, per cui fu ope ghesia questo potere sembra diluirsi e farsi meno visibile, meno facilmente iden
rata con applicazione di tubo di drenaggio. In seguito, si presentò un'insuffi tificabile,e la realtà sociale— sconnessa e disomogenea — che ne consegue e che
cienza renale acuta oligurica tubototossica da colostasi intraepatica per cui fu sot insieme lo produce, richiede di essere diversamente strutturata, per la diversità
toposta a emodialisi. Risoltasi la sofferenza renale comparvero manifestazioni te delle condizioni e dei bisogni che sono venuti a crearsi. Le istanze libertarie che
taniformi da turbe dell'equilibrio ionico per cui fu trasferita in neurologia, do hanno portato alla rivoluzione francese, le scoperte scientifiche in tutti i settori
ve si riprese lentamente. Trasferita in altro reparto di Medicina, con dieta ac esprimono le esigenze di un uomo che tende a conquistare la propria soggettivi
curata, si è ripresa fino ad essere dimessa. tà, esigenze che tuttavia si scontrano con quelle antagonistiche poste dall'inizio
«Ora sta bene con dieta e ano preternaturale». dell'era industriale, che ha bisogno di uomini soggetti alla logica del suo svilup
po. È su questa contraddizione, provocata dall'emergere di una soggettività che
Questa è una storia cltnica, cioè la storia di una malattia spiegata al letto del non si identifica piu automaticamente nella figura del «signore», e dalla nascita
paziente (tale il significato etimologico del termine 'clinica') : una trasmissione di una forma di potere che ha bisogno di produrre un tipo diverso di identifica
congelata di formule astratte, senza sbavature o contraddizioni, senza anteceden zione per dominare, che si inseriscono le scoperte scientifiche, e sarà questa con
ti incerti o ambigui, come se con la «salute» fosse scomparsa dalla scena anche traddizione a determinare il ruolo che svolgerà la scienza nell'organizzazione del
la vita, lasciando sul letto un corpo da dividere a pezzi e analizzare finché il risul nuovo corpo sociale.
tato non corrisponda esattamente all'asetticità della diagnosi. Nel campo della medicina il processo è esplicito. La scienza solleverà appa
Clinica
Clinica
rentemente l'uomo dal suo rapporto immediato, pauroso con la morte, offren a ciò che è, come figura sociale, il medico. Cogliere i passaggi di questo muta
dogli la mediazione di una malattia contro cui lottare e su cui avrà buon gioco la mento, individuare il mutare del ruolo che di volta in volta si trovano a svolgere
nuova logica del potere che viene strutturandosi. Le ideologie che circondavano la salute e la malattia, e l'uso che può esserne fatto, può aiutare a capire come si
la morte e i rituali con cui si tentava di allontanarla o di ridurne il mistero, ven sia arrivati all'attuale mondo medicalizzato e assistenziale, in cui la medicina,
gono gradualmente soppiantati dalle tecniche scientifiche capaci di debellare la come uno dei sistemi di razionalizzazione e di controllo, ha gradualmente invaso
malattia. Ma, mentre la paura della morte accomunava il «servo» e il «signore» in il campo della salute, dilatando quello della malattia.
uno stesso mistero, le tecniche per debellare la malattia sono in mano di pochi e
Se si fa risalire il momento in cui la clinica comincia a strutturarsi come or
pochi possono trame bene6cio ; non solo : queste stesse tecniche esigeranno, per ganizzazionedelsaperescientifico alla m etàdelxvm secolo,per giungere ad una
poter essereefficaci,un grado di oggettivazione dell'uomo che sarà fonte di una sistematizzazione organica e definita del corpo medico nel xix secolo, sarà ne
nuova forma di soggezione. La necessità di organizzare le conoscenze scienti6che
cessario cogliere — nell'evoluzione della scienza — la figura sociale del malato e
e lenuove tecniche non è,dunque, semplicemente espressione dellacreazione di
quella del inedico, cosi come si stagliano nel graduale svolgersi di questa fase
un corpo sistematico del sapere, ma della contemporanea costituzione del corpo storica.
separatodi«coloro che sanno» e non diffondono le conoscenze acquisite,per non A grandi lineesi può tracciare una traiettoria delle conoscenze mediche che
perdere il privilegio e il potere che ne derivano. Cosi come i mezzi di produzio va da una medicina classificatrice, organizzata secondo una gerarchia di fami
ne si vanno concentrando nelle mani di pochi, nelle mani di pochi viene a con
glie, generi e specie, ad una medicina che ascolta e spia i sintomi e i segni, e in
centrarsi il sapere che sarà distribuito, dosato e trasmesso solo a chi ne compren fine ad una medicina che si struttura e si organizza a partire dal «corpo morto»
derà il linguaggio, il codice cifrato, la simbologia : cioè alla nuova classe dirigente
da cui riceve conferma de6nitiva alle proprie ipotesi. L'approdo, agli inizi del
che sceglierà i suoi tecnici e beneficerà delle loro prestazioni ma, insieme, li uti xix secolo, diventa dunque una forma di medicina classificatrice, diversa da
lizzerà come uno degli elementi di razionalizzazione del nuovo corpo sociale.
quella delle specie (ricerca di un insieme ideale di qualità e di essenze) e che,
E in questo contesto storico che «nasce la clinica», come organizzazione e
pur rifacendosi ad un quadro di riferimento preciso e concreto qual è quello da
razionalizzazione di un sapere medico che agisce in rapporto al potere che eserci to dall'anatomia patologica, attinge questa sua concretezza in una sfera a suo
ta sulla collettività, e in rapporto al potere che la organizza. La sua triplice fun
modo ideale, dato che si tratta della concretezza del cadavere e non dell'uomo.
zione —ricerca,assistenza, insegnamento — laporta a muoversi contemporanea La medicina non si presenta piu, come accadeva 6no agli inizi del xvni secolo,
mente a piu livelli, ciascuno dei quali interferisce con l'altro nella strutturazione come una forma di conoscenza immediata, semplice, diretta, espressione del
di un unico corpo organico in cui l'organizzazione del sapere medico, l'organiz
carattereempirico dell'intervento medico teso a lenire la sofferenza umana: la
zazione della malattia e l'organizzazione dell'insegnamento risultano fuse e pro conoscenza scientifica della malattia si sposta gradualmente dalla sofferenza del
fondamente intrecciate. Si tratta di momenti tecnici, specialistici, scienti6ci, ma l'uomo malato all'entità della malattia — di cui risulta piu importante cogliere i
saldamente radicati nel contesto storico-sociale di cui la clinica sarà uno degli
elementi.
movimenti, le oscillazioni, la compattezza o la fiuidità, la qualità o la sede — fin
ché essaarriva a trovare nell'apertura del cadavere ilsuo fondamento e la sua
inoppugnabile realtà.
i. U n a ricerca archeologica sull'organizzazione del sapere medico, quindi In questa ricercadella malattia, la presenza dell'uomo malato risulta sempre
sull'evoluzione della scienza e del mutare della malattia sotto lo sguardo clinico, piu accidentale, casuale. Presenza ambigua, difficilmente ingabbiabile in un qua
esulerebbe dagli scopi di questa analisi, che vuole essere, piuttosto, una rifles dro di riferimento preciso che potrebbe essere smentito e contraddetto, essa deve
sione sull'evoluzione della scienza attraverso l'individuazione del mutare del rap essere annullata per lasciare libero spazio, da un lato, alla malattia che deve espri
porto della medicina con l'uomo malato — e di quello del ruolo del medico col mersi e, dall'altro, al medico che deve vedere e interpretare. Ma questo processo
malato — in rapporto al mutare dell'organizzarsi del corpo sociale. L'analisi del di graduale allontanamento dell'uomo malato agli occhi della clinica che lo inda
rapporto fra sguardo clinico e malattia resta, infatti, all'interno di un discorso
ga coincide anchecon ciò che dell'uomo fa l'organizzazione sociale in cui è in
scientifico che continua a considerare la malattia soltanto come l'oggetto di una serito,quale membro partecipe ocome oggetto subordinato.
scienza che, di volta in volta, ne svela o ne ignora alcuni elementi. Ma se la ma Non è infatti casuale che l'unico momento in cui la clinica — in questa fase di
lattia, oltre ad essere un fenomeno naturale, è vista anche come un prodotto sto assestamento — accetta di porsi al servizio della sofferenza quotidiana, affrontan
rico-sociale, il suo valore e il suo signi6cato mutano con il mutare di ciò che è
do il rischio di essere contraddetta dall'ambiguità di un corpo che, pur essendo
— per l'organizzazione sociale in cui si trova inserito — l'uomo che ne è portatore.
oggetto di indagine, è soggetto dell'esperienza malata, coincida con un momen
Quello che occorrerebbe vedere è in quale misura il mutare del rapporto medi to d'apertura della soggettività dell'uomo sano : cioè con il sommovimento gene
cina-malattia risulti legato a ciò che è l'uomo sano/malato in un dato momento rale prodotto dalla rivoluzione francese e con l'avvio di una diversa organizza
storico, alla sua figura sociale, a ciò che rappresenta nel gruppo di cui è parte ; e zione del corpo sociale. Cosi come, attualmente, dopo due secoli di sicurezza e
Clinica zz6 227 Clinica
di dominio incontrastato, la clinica è messa in crisi nelle funzioni di sua compe cui l'arte di guarire rientra nell'ordine civile"... La medicina, in questo primo
tenza(ricerca scientifica, assistenza, insegnamento) dalla soggettività sempre piu momento, non si definisce come clinica senza definirsi tosto come sapere enci
emergente e consapevole delle forze sociali che esigono una diversa risposta alla clopedico della natura e conoscenza dell'uomo nella società» [ibid., p. 89].
malattia e, insieme, alla salute. E dunque solo nel momento in cui l'uomo, sano A Foucault interessa cogliere il processo di strutturazione del corpo organico
o malato che sia, si organizza esigendo di controllare ciò che si fa di lui, che si del sapere medico. Ciò che invece qui interessa individuare è il rapporto fra que
pone diversamente di fronte alla scienza e al suo operato, imponendo che siano sto sapere che si organizza secondo la nuova logica del potere che va strutturan
verificati la finalità e i modi del suo intervento, si che la scienza è costretta a por dosi, e l'uomo sano/malato. Che dunque, in questo momento storico particolare,
si al servizio di una collettività che non è piu inerte e passiva. In questo senso si potesse dire niente ospedali, niente ospizi, cosi comeniente cattedre e si tentasse
l'apertura o la chiusura della scienza di fronte ai problemi concreti dell'uomo è una nuova organizzazionedelleconoscenze mediche che passasse attraverso una
sempre relativa al grado di libertà e alla forza di pressione che il gruppo sociale organizzazione dell'assistenza al malato come l'unico soggetto per cui il sapere
conquista o perde, come garanzia di un controllo sul progredire delle conoscen deve esistere, se era il segno di un'utopia che non ha trovato modo di realizzarsi
ze che devono servire alla sua vita. (per lo strutturarsi del potere borghese che, pur diluito e diffuso, esercitava lo
Foucault, nella sua analisi sulla nascita della clinica, puntualizza i limiti e le stesso dominio sulle masse, bloccando il tentativo di costruire un nuovo corpo
contraddizioni della grande illusione della «disospedalizzazione della malattia» sociale in cui fosse rispettata la libertà e la soggettività di tutti ), era anche espres
sognata dai montagnardi, che riconoscevano l'ospedale, cosi come la povertà, sione della presa di coscienza del ruolo che ospedali, ospizi e cattedre esercita
quali elementi patogeni, e la raffronta alla contemporanea necessità di organiz vano nel dominio dell'uomo, attraverso il controllo della malattia. Il fatto di pro
zare una medicina che non poteva svolgersi «in libertà» e «allo stato brado» e gettareuna medicina pedagogica che avrebbe dovuto occuparsi sia dell'uomo
che, per questo, avrebbe riproposto il potere e il privilegio dei medici. Ma par malato sia dell'uomo sano, come strumento di diffusione delle conoscenze ne
la anche di un esempio «assai raro senza dubbio» — quello di Montpellier, nel cessarie alla prevenzione della malattia, è una conferma di questa presa di co
I793 — dove, «siccome nessun insegnamento era organizzato, gli studenti di me scienza, dalla quale si sarebbe potuto costruire una scienza che affrontasse l'uo
dicina si appellarono alla società popolare; e questa, con una petizione, ottenne mo nella globalità dei suoi problemi. Ma questo allargarsi del campo della me
dall'amministrazione del distretto la creazione di un insegnamento clinico all'o dicina non è stato garantito da un controllo stabile e organizzato di un potere
spedale Saint-Eloi... Questo esempio è forse privilegiato, ma non per questo politico non delegato. Con lo sgretolarsi dei valori e delle istanze rivoluzionarie
meno significativo. Per una spontanea convergenza dipressioni ed esigenze pro il proporsi di una nuova forma di potere, il medico si trovava a disporre di un
venienti da classi sociali, da strutture istituzionali, da problemi tecnici o scienti campo d'azione che implicitamente allargava il suo dominio. Sarà su questo do
fici assai diversi gli uni dagli altri, per una sorta di ortogenesi, un'esperienza sta minio riconquistato che si riproporrà il rapporto perduto — caro alla clinica — fra
formandosi... Il ritorno alla clinica è effettivamente la prima organizzazione di medicina e malattia, sul quale continuerà a svilupparsi, in modo sempre piu aset
un campo medico misto e fondamentale insieme: misto in quanto l'esperienza tico e staccato dalla realtà dell'uomo, la ricerca scientifica.
ospedaliera nella sua pratica quotidiana assume la forma generale di una peda È un'analisi schematica e, tuttavia, essa consente di vedere — soprattutto raf
gogia; ma anche fondamentale poiché, a differenza della clinica del xvni secolo, frontando questo momento particolare di una medicina alla ricerca di un nuo
non si tratta dell'incontro, a cose fatte, di un'esperienza già formata e di un'i vo ruoloe diuna nuova funzione, con ciòche era in precedenza econ ciòche sarà
gnoranza da informare; si tratta invece, in mancanza di strutture preliminari, in seguito — il significato e la linea di sviluppo del pensiero clinico e del suo in
di un dominio in cui la verità s'insegna da sé e allo stesso modo allo sguardo del tervento pratico.
l'osservatore sperimentato e a quello dell'apprendista ancora ingenuo ; per l'uno Nella vecchia medicina il medico e il malato sono due figure ugualmente
e per l'altro non c'è che un solo linguaggio : l'ospedale, in cui la serie dei malati è, estranee alla malattia, che può esprimersi solo a patto che esse scompaiano. La
in se stessa, scuola. La duplice abolizione delle vecchie strutture ospedaliere e conoscenza del medico che resta muta davanti ad una malattia che parla da sola
dell'università consentiva cosi la comunicazione immediata dell'insegnamento (anche se la sua parola deve rifarsi alla configurazione ideale che il medico stesso
col campo concreto dell'esperienza; ma ancor piu, essa aboliva il linguaggio ne ha fabbricato), comporta nel rapporto fra l'uomo malato e il medico che lo
dogmatico come momento essenziale nella trasmissione della verità... Ciò che cura un duplice silenzio, un annullamento reciproco che li pone sullo stesso pia
sino allora era mancato, "la pratica stessa dell'arte, l'osservazione al capezzale no di fronte alla malattia. La conoscenza non è ancora fonte di potere se deve
dei malati", doveva diventare la parte essenziale della nuova medicina» [Fou
tacere perché il fenomeno parli da solo. Per quanto metaforico possa essere que
cault x963, trad. it. pp. 8g-86]. E piu oltre : «Mettendo in luce la solidarietà del sto discorso, esso corrisponde in realtà al silenzio che univa tutti — servi e signo
l'essere umano con le condizioni materiali d'esistenza essa mostrerà come "si ri — di fronte alla morte e all'assoluto : entrambi ne erano dominati, cosi come il
possa conservare a lungo un'esistenza esente da mali nella misura in cui è con malato e il medico sono dominati dall'assoluto rappresentato dall'essenza della
cesso agli uomini sperarlo" ; essa indicherà anche "il punto di contatto attraverso malattia.
Clinica zz8
229 Clinica
L'esplosione, se pur di breve durata, della soggettività del servo, ha prodotto restare invischiata nella logica naturalistica, venendo trattata e codificata con lo
una nuova dimensione storica e una nuova filosofia del mondo che riteneva l'uo stesso metro. In assenza di un organo malato — difficilmente individuabile anche
mo padrone del suo destino. Il potere centralizzato è stato spezzato, cosi come il se faticosamente ricercato — in grado di giustificare e spiegare il fenomeno della
rapporto con l'assoluto e, per un breve momento — quanto è durata l'illusione follia, è stato cioè necessario trattare come malattia il comportamento anomalo
del servo, prima che si costituisse una nuova classe di padroni —, anche alla scien per riuscire a farvi fronte. La psiche, tenuta dall'intervento medico totalmente
za sono stati chiesti nuovi compiti e confronti diversi. Quando alla fine del xviii separata dal corpo, diventa un oggetto di indagine medica che deve entrare all'in
secolo si tende a svolgere la clinica, come istituzione essenzialmente didattica, terno dei parametri e delle codificazioni prestabiliti, si che l'apertura prodotta
negliospedalidove ildocente,alletto del malato, può essere apertamente smen inizialmente dalla scoperta della soggettività nel comportamento dell'uomo, vie
tito dal malato e dalla malattia, è avvenuto che il cittadino in lotta (sano o mala ne nuovamente bloccata dalla serializzazione dei possibili comportamenti previsti
to) ha costretto una scienza ad aprirsi e ad agire nel campo della sofferenza quo e dei significati ad essi corrispondenti. Il processo di oggettivazione caratteristi
tidiana, al servizio della quale deve esistere, anziché isolarsi nel dogmatismo del co dell'approccio clinico e medico è particolarmente evidente nell'atteggiamento
le sue conoscenze. assunto dalla psichiatria nei confronti della follia, che viene snaturata del suo
Che siano stati degli esempi puramente simbolici e di breve durata, poco carattere soggettivo, in quanto espressione della contemporanea presenza della
importa, se questo fa capire come un tipo di conoscenza che accetta scoperta sragione nella ragione, e violentata nella camicia di forza rappresentata da una
mente la prova sia davanti al malato sia davanti allo studente, dura — di fatto malattia, definita e definibile solo in termini medici. In questa operazione la psi
quanto dura il controllo delle forze popolari sull'esercizio della medicina, cioè che non diventa il soggetto del corpo oggettivato dalla clinica, né il segno della
fino al costituirsi di una nuova forma di potere politico che si consolida di pari contemporanea presenza dell'una e dell'altro, ma diventa essa stessa corpo, an
passo con il consolidarsi del potere medico. Nella nuova organizzazione del cor che se la scienza non è riuscita ad individuare in quale punto esso risulti alterato
po sociale, il potere che il medico — e soprattutto il clinico — si trova ad acquisire o avariato. In questo senso la storia della psichiatria può illuminare — attraver
sull'organizzazione della malattia e sull'organizzazione dell'uomo sano, fa di lui so le aberrazioni cui ha portato l'oggettivazione della follia — sul metodo adottato
una figura necessaria, indispensabile, privilegiata, e le conoscenze di cui è depo e via via sviluppato dall'intervento e dal ragionamento clinici.
sitario torneranno ad essere — in virtu del suo potere — assolute e inconfutabili: La scienza medica del xix secolo segue dunque una traiettoria completamen
ma di un assoluto che non ha piu niente a che fare con la metafisica, legato com' è te separata dall'uomo, anche se 'la clinica continuerà ad occuparsi delle sue ma
a filo doppio con il potere. lattie, del suo corpo, che spezzerà, separerà, dividerà secondo gli organi avariati,
Se, dunque, in precedenza, malato e medico tacevano per lasciar parlare la distribuendolo in sfere specializzate — a ciascun organo il suo reparto e la sua
malattia,da questo momento il clinico— forte delle certezze che ilsuo stesso po specialità — si che l'ospedale diventerà il manichino ingigantito in cui ad ogni
tere sociale gli ha dato — creerà una situazione in cui sarà solo lui a parlare di reparto specialistico corrisponderà un organo : la clinica medica, la clinica orto
fronte a un malato e a una malattia cui non è piu riconosciuto il diritto di parola. pedica, la clinica oculistica, ostetrica, pediatrica, ecc.
È su questo monologo del clinico con se stesso e con le proprie interpretazioni, Questa distanzae questa separazione dellascienza, che andrà aumentando
che l'uomo malato scompare completamente dalla ':cena e la scienza medica im sempre piu dalla fine del xix secolo per diventare smisurata e incolmabile ai no
bocca un cammino che laporterà a fabbricare — partendo dal cadavere — un ma stri giorni, coincide però perfettamente con ciò che comincia a diventare l'uomo
nichino cui tutti i malati e tutte le malattie dovranno aderire. — a partiredalxrx secolo — perl'organizzazione socialeche viene strutturandosi :
Le conseguenze di questo artificio fondato sul potere si protrarranno nel un uomo espropriato del corpo in funzione della sua produttività.
xix secolo e oltre, nonostante l'affermarsi della scuol positiva, il cui carattere Quando lo sviluppo industriale cambierà le strutture sociali delle nazioni e
sperimentale si mantiene all'interno di parametri nei quali l'uomo continua ad produrrà una conversione della società rurale nella società urbana, industriale
essere l'oggetto della ricerca e non il soggetto per il quale la ricerca esiste. In un (con tutte le contraddizioni che questo nuovo tipo di organizzazione del lavoro
quadro cosi costituito, la sperimentazione non ha un reale carattere di «prova». comporta), la clinica avrà già strutturato in un corpo organico le sue conoscenze
La sua disponibilità nei confronti dell'oggetto che indaga è apparente; la sua su un uomo che ai suoi occhi sarà, alternativamente, o una malattia (secondo il
«positività» di fronte a fenomeni ambigui e inafferrabili quali quelli che riguar suo criterioinformatore ), o forza-lavoro da recuperare o da scartare(secondo ciò
dano l'uomo, il suo corpo, il suo mondo, è presunta, dal momento che l'uomo su che è l'uomo con cui ha a che fare). Gli sforzi si orienteranno allora in questo
cui si esperimenta non è piu l'uomo vero, concreto, ma il corpo estraneo che la duplice senso: da un lato, lo studio e la ricerca sulle malattie si enfatizzeranno
scienza ha fabbricato. portando asempre nuove scoperte e anuove tecniche ;dall'altro,lescoperte me
Anche nel momento in cui la soggettività verrà proposta come problema cli diche saranno utilizzate da pochi, perché la medicina pratica dovrà funzionare
nico — quando cioè la psicanalisi cercherà di rintracciare nella storia del pazien soprattutto in rapporto a ciò che l'organizzazione del lavoro fa dell'uomo, quindi
te i modi della sua partecipazione soggettiva all'esperienza — essa continuerà a in rapporto all'uomo del capitale.
Clinica 230 23I Clinica
Questa biforcazione fra due settori di interesse, che non si fondono nell'inte lati in modo che la malattia si esprima sempre come un fenomeno naturale e ine
resse dell'uomo malato, risulta infatti perfettamente coerente e funzionale al pro luttabile, per il quale l'organizzazione sociale appronta tecniche riparatorie. Ciò'
cesso di sviluppo del capitale che vive, da un lato, sul progredire e sull'espan che non può e non deve risultare — e questa è la funzione della clinica in quanto
dersi delle tecniche e, dall'altro, sullo sfruttamento e sull'espropriazione del ideologia — è il diretto legame fra causa ed effetto, si che la malattia sia sempre
l'uomo il cui corpo avariato può essere affidato alla medicina per il restauro, vissuta come un fenomeno individuale, di cui deve sempre risultare individuale
con le priorità corrispondenti al suo sviluppo: sfere di massimo investimento anche la causa. Solo in questo modo si spiega il livello tecnologico sempre piu
(l'età produttiva delPuomo), e sfere di minimo investimento (i problemi della sofisticato in cui si muovono il sapere e la ricerca scientifica per quanto riguarda
donna, del vecchio, del bambino, dell'handicappato, ecc.). Dunque, una scienza la conoscenza dell'uomo in vista di una presunta «cura», e la totale assenza di
che parla da sola con un linguaggio sempre piu incomprensibile ed esoterico, intervento sul piano sociale per quanto riguarda la «causa», intervento che in
con strumentie tecniche sempre piu perfezionatiche tendono a creare un uomo taccherebbe una sfera cui la scienza è asservita e di cui rappresenta uno dei si
meccanico di cui l'astronauta e la scienza dello spazio sono l'esempio estremo; stemi di razionalizzazione e di controllo.
e un'organizzazione della malattia sempre piu sciatta e incapace, nonostante l'im
ponenza dell'apparato, sempre piu impotente di fronte all'uomo malato, di cui z. Per quanto riguarda l'organizzazione della malattia, la clinica si muove
sa cogliere e vedere solo sintomi separati, organi parcellizzati, in un corpo che è — per definizione — su un terreno ambiguo quale quello di un'assistenza condi
stato diviso e frantumato in tante parti quante sono le specialità cliniche, L'uo zionata dalle esigenze della ricerca scientifica e dell'insegnamento, esigenze che
mo, espropriato del proprio corpo nel mondo del lavoro, nella vita sociale, deter finiscono per inAuire sulla scelta, quindi sulla selezione della malattia da curare.
minato nell'individuazione stessa dei propri bisogni da una logica che non ha La malattia da curare viene, cioè, individuata fra le piu adatte alla ricerca e all'in
niente a che fare con la propria vita e a cui questa viene totalmente subordina segnamento, lacura essendo un momento della ricerca scientifica che serve a
ta, è ora alla mercé di una medicina che produce piu malattia di quanta non ne rendere piu immediato e piu concreto l'insegnamento.
riescaa curare e che copre con un intervento farmacologico — esteso e capillare, Questo processo d'individuazione della malattia in base a criteri la cui fi
secondo le esigenze dell'industria farmaceutica — ciò che nell'organizzazione del nalità non è essenzialmente la cura del malato, determina una modalità di ap
lavoro e della vita sociale produce malattia. proccio diversa da ciò che era stato, prima della nascita della clinica, l'approccio
Quando Lombroso dichiarava esplicitamente che la pellagra era determinata medico : l'uomo malato diventa il semplice portatore di una sindrome da analiz
da una carenza di alimentazione — cioè da fame — la risposta è stata la cura della zare e il suo essere un uomo, una persona con un particolare modo di vivere il
pellagra in quanto malattia, dato che era implicito che l'organizzazione sociale mondo, il proprio corpo, la propria malattia, è automaticamente escluso dal
non avrebbe potuto rispondere alla fame di tutti. Se parte dei tumori, oggi sem campo di indagine e di cura, come una variabile che potrebbe inficiare o offusca
pre piu diffusi, sono prodotti dal grado di nocività e di inquinamento dei luoghi re il giudizio clinico. Ciò che interessa agli occhi della clinica è la malattia, cioè
di lavoro e della vita quotidiana, la risposta è la cura — parziale e limitata secondo un oggettoche sarà tanto piu vero e comprensibile,quanto piu sarà separato e
i limiti attuali della scienza — dei tumori. Se il numero sempre crescente delle isolato dal corpo stesso in cui si manifesta. Per poter indagare la malattia e tra
macchine e la velocità da esse raggiunta producono incidenti, non si aumentano smettere le conoscenze che se ne ricavano, occorre disporre di un oggetto inerte
i servizi pubblici per ridurre il traffico privato, perché questo significherebbe da analizzare, i cui sintomi e segni possano essere inseriti in un quadro di rife
una riduzione della produzione e del consumo nel settore automobilistico, ma si rimento preciso, obiettivo — quindi precostituito — si da acquisire un significato
aumentano i letti nei reparti traumatologici e chirurgici. Questa è la clinica del e un valore universali. In questa dimensione il problema dell'uomo malato
xx secolo : uno spreco di energie e di mezzi in una ricerca scientifica dei cui risul scompare, non esiste, cosi come non esiste il problema del suo rapporto con la
tati pochi possono beneficiare, e la totale assenza di intervento sul piano delle propria malattia e con il proprio corpo : esattamente come in un'operazione chi
«cause» che la scienza ha il compito di occultare nel momento stesso in cui le in rurgica viene scoperto solo l'addome da «aprire», e dell'uoino malato — assente,
dividua. Quindi una voce che parla di sé inseguendo il processo tecnologico cui lontano, annullato dall'anestesia — resta solo un corpo abbandonato, nascosto
è legata e da essa stessa messo in atto, e una voce muta per quanto riguarda i sotto il lenzuolo La partecipazione soggettiva alla malattia, il dominio dell'uo
problemi dell'uomo. mo sul proprio corpo, l'identificazione stessa dell'uomo con il proprio corpo,
La clinica — come la scienza in generale — si è venuta dunque strutturando vengono sistematicamente impediti. È su questa frattura fra l'uomo e le proprie
come una branca del sistema economico che ha commissionato, in un gioco di esperienze corporee che si fonda l'approccio scientifico alla malattia, ed è su
deleghe successive, al potere politico e alla corporazione scientifica il controllo e questa frattura che si fonda l'organizzazione di una malattia che deve presentarsi
l'organizzazione della vita sociale. Cosi come ha bisogno di un controllo politico pulita e sgombra da ogni interferenza estranea, cioè da ogni interferenza attuata
sulla vita sociale che non deve intaccare il processo della sua espansione o della dal «soggetto», per poter essere diagnosticata e curata,
sua conservazione, il sistema economico ha bisogno di una scienza che curi i ma La funzione assistenziale implicita nella clinica rivela, dunque, originaria
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mente un carattere peculiare rispetto alla medicina (intesa come un rimedio, un lato e l'individuazione della malattia come entità separata, che servono alla cli
aiutoallasofferenza umana ), peculiarità che può assumere un valore emblema nica per garantire la serietà della sua funzione scientifica e didattica, serviranno
tico perchéconsente dicogliere piu chiaramente iprocessi attraverso iquali essa poi alla medicina come mezzo per far fronte alla malattia nel momento in cui
è diventata ciò che è nella cultura occidentale. essa si pone come problema di competenza dell'organizzazione sociale: cioè,
In clinica, l'oggettivazione del malato, raggiunta progressivamente dalla me quando le contraddizioni prodotte dalla rivoluzione industriale e dagli squilibri
dicina e successivamente assunta come pratica di routine, è giustificata — fin dal che essacomporta, richiederanno un'organizzazione dell'assistenza, tale da ga
suo nascere — da un lato come premessa teorica indispensabile alla ricerca scien rantire il recupero della forza-lavoro necessaria. Il modello proposto dalla clinica
tifica che deve essere neutra, asettica e obiettiva ; dall'altro dalla necessità dell'in (la separazione della malattia dall'uomo malato, dall'ambiente in cui vive; l'iso
segnamento che deve essere impersonale, preciso, universale. La dicotomia fra lamento, cioè, del fenomeno dalle implicazioni soggettive e insieme dal contesto
corpo e psiche resta il fondamento della ricerca scientifica di tipo naturalistico sociale in cui si evidenzia e si manifesta), risulterà utile — in quanto ad essa per
che, partendo dalcorpo come oggetto disua competenza, agisce come se lasog fettamente coerente— all'organizzazione socialeche sitroverà afarfronte ad una
gettività di questo corpo dovesse automaticamente essere presente altrove, in malattia trasformata da avvenimento condiviso e diffuso nella comunità, ad acci
quella psiche di cui le scienze naturali si occuperanno piu tardi, trattandola però dente che non fa piu parte della vita e della cultura collettiva e che, come tale, è
come se fossecorpo. L'unità somatopsichica siattuerà, infatti,attraverso la ri stato spostato in una sfera separata — la sfera dell'assistenza medica — nel cui se
duzione della psiche a corpo e non attraverso l'individuazione di una soggettività greto viene «scientificamente» curato,
che rende personale l'esperienza corporea. Cosi come il presupposto della clinica L'oggettivazione del malato attuata dalla clinica presuppone dunque un'al
è lanetta separazione frasalute e malattia, tanto che essa può perrnettersidi oc tra operazione, utilizzata nel momento in cui lo stato ha bisogno di organizzare
cuparsi di una malattia che, pur presentandosi nell'uomo malato confusa e me la malattia per potervi rispondere in massa. Si tratta di un'operazione che la cli
scolatacon lasalute, viene assolutizzata come se l'uomo che ne è portatore fosse nica ha attuato automaticamente nel localizzare la malattia in un corpo, in un
tutto e solo malato e come se tutta la sua vita fosse ridotta esclusivamente alla sua organo particolare di un corpo particolare, togliendola dalla coralità della parte
malattia. cipazione collettiva e dalla coesione con i valori e la cultura del gruppo in cui
Ciò che progressivamente caratterizzerà, anche se come risposta a istanze e essa si manifestava ed era accettatacome parte dellavita. Questo riconosci
a pressioni di natura diversa, la pratica medica fino ai nostri giorni (la distanza mento della individualità della malattia, cioè questo spostamento della malattia
fra medico e paziente, la presenza del malato nell'ospedale come malattia e non dalla vita di cui era uno degli elementi, all'individuo in cui viene scientificamente
come globalità sano-malata, l'impossibilità della presenza partecipe della sog localizzata, anziché servire a proporre — come pretende — l'individuo come l'en
gettività del malato in uno spazio in cui possono esistere solo il medico e la ma tità per i cui bisogni esistono la scienza, la ricerca scientifica e l'organizzazione
lattia) nella clinica esiste come fondamento, come principio essenziale, esplici sociale, di fatto passa attraverso la rottura dei valori, della coesione, della cultu
tamente enunciato, senza il quale la clinica non potrebbe svolgere le sue funzio ra dei gruppi sociali che avrebbero potuto rappresentare una resistenza nei con
ni. Inquesto senso essapuò essere considerata cárne la prefigurazione diciò che fronti dell'intervento medico indifferenziato.
deve essere la medicina, cosi come lo studio archeologico della clinica può con Il fatto che la malattia diventi un fenomeno individuale (ed è la clinica ad
sentire di individuare gli elementi fondamentali su cui si articola l'evoluzione attuare questo processo) se libera l'uomo dal suo rapporto immediato con la
storica dell'organizzazione del sapere e dell'insegnamento. morte come mistero, lo lascia però solo con la paura di una malattia che è diven
L'evoluzione storica dell'organizzazione del sapere e dell'insegnamento me tata morte nel momento in cui è stata individuata. Ciò che resta all'uomo malato,
dici nella cultura occidentale prescinde, infatti, dalla partecipazione soggettiva oltre alla paura della malattia, è ora la consapevolezza di poter disporre di un
dell'oggetto della ricerca scientifica : l'unico soggetto possibile è quello del ricer mediatore — il medico — che, in cambio dell'incerto intervento che sarà in grado
catore che, in quanto medico e insieme docente, ha bisogno di un oggetto che di offrire, gli chiederà la sua totale oggettivazione, cioè una forma diversa di
non interferisca nella sua ricerca perché la trasmissione della conoscenza possa morte. Faust, questa volta, non baratterà l'anima con un corpo giovane, ma ce
essere neutra e precisa. Ma se l'unico rapporto esistente è tra il medico e la ma derà, senza saperlo, il suo corpo ad altri che, nel tentativo di allontanare la morte,
lattia,intesa come entità separata dall'uomo malato, la cura non potrà che essere sostituiranno la morte naturale con la «morte clinica».
orientata verso una sindrome, un organo, una disfunzione, mai verso l'uomo che Il paradosso cui si assiste è dunque.il fatto che, proprio attraverso l'emergere
vive nella sua totalità somatopsichica e insieme sociale. Del resto, il fatto che la dell'individuo come espressione delle istanze libertarie che hanno prodotto la
clinica abbia dedotto le sue certezze e fondato il castello nosografico sulle sco rivoluzione francese, si attua un'azione di indebolimento e di rottura dei valori
perte anatomo-patologiche, può dire qualcosa circa la natura reificata del rap del gruppo cui l'individuo appartiene, indebolimento sul quale avrà buon gioco
porto che essa instaura: un rapporto fondato sul corpo morto. il dominio organizzato che si sta preparando, per una massa ridotta ad un insie
Ciò che, tuttavia, interessa qui puntualizzare è che l'oggettivazione del ma me serializzato di individui. Ciò che rende possibile affrontare la malattia co
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me un problema di pertinenza dell'organizzazione sociale è dunque paradossal trattava di un avvenimento misterioso condiviso dalla comunità, che partecipa
mente la sua localizzazione e identificazione come problema essenzialmente in va all'esperienza abnorme del malato. Ovviamente, non si vuoi fare qui un di
dividuale. Solo partendo dal terreno sconquassato e incerto costituito da un in scorso regressivo auspicando, in una critica adialettica alla medicina, un ritorno
sieme di individui sradicati dal «gruppo», sarà possibile dare risposte collettiva alla semplice accettazione della malattia e della morte come fenomeni naturali,
mente organiaaate(l'organizzazione da parte dello stato dei servizi sanitari, l'isti quanto piuttosto tentare di capire i processi attraverso i quali la medicina, pre
tuzione della normativa in materia sanitaria) che possono essere attuate in quan tendendo di curare la malattia, è arrivata a distruggere l'uomo malato. Nel caso
to la malattia è stata localizzata e circoscritta nell'individuo malato, o meglio nel dell'epilessia, si può vedere come l'individuazione di una lesione organica priva
corpo dell'individuo malato. La coesione culturale, che poteva accomunare il di mistero non abbia contemporaneamente portato alla scoperta di un rimedio
sano e il malato di fronte alla morte, è profondamente modificata dalla conoscen per l'«epilettico ii. Nel lasso di tempo che passa fra la scoperta scientifica dell'e
za scientifica della malattia e della sua precisa localizzazione. La malattia diventa ziologia del «male comiziale», al momento in cui si scoprono i farmaci che pos
cosi la mediazione su cui può giocare la nuova logica del potere che viene strut sono ridurre gli accessi convulsivi, ciò che muta è soltanto l'atteggiamento me
turandosi ed è su questa mediazione che agiranno le scoperte scientifiche a mano dico nei confronti della malattia e del malato: il che è significativo di un altro
a mano attuate, esprimendosi però all'interno della nuova logica e del nuovo lin aspetto dell'influenza della codificazione scientifica di un fenomeno di cui si sco
guaggio del potere. Sono dunque questa parcellizzazione del gruppo e questa pre la localizzazione e l'eziologia, anche se non se ne scopre contemporaneamen
oggettivazione ed espropriazione del corpo in medicina — che vanno di pari passo te la cura. L'individuazione della malattia, in questo caso, strappa il malato dal
con la parcellizzazione del gruppo e l'oggettivazione e l'espropriazione del corpo «mistero» collettivo, per tradursi poi concretamente nella creazione di un pre
necessarie allo sfruttamento su cui si fonda lo sviluppo industriale — che consen giudizio sociale nei suoi confronti, pregiudizio sul quale si fabbricherà il castello
tono all'organizzazione della malattia di dare le uniche risposte coerenti con il delle interpretazioni scientifiche. I vantaggi che l'epilettico ha tratto dalla sco
tipo di struttura economico-sociale di cui essa è espressione; delle risposte in perta dell'origine vera, scientifica dell'epilessia — prima della scoperta dei far
differenziate, per tanti corpi che hanno la stessa malattia, o per tanti organi che maci che potessero ridurne le manifestazioni morbose — sono nulli. Anzi, l'e
presentano la stessa disfunzione. Risposte cioè che non possono essere perso pilettico — una volta definito tale — è stato privato della partecipazione degli
nalizzate, cosi com'è stata personalizzata la malattia, se non per la classe con la altri al fenomeno di cui era involontariamente attore, per venire additato e
quale la medicina ha sempre avuto un rapporto privilegiato. stigmatizzato come portatore di una malattia. Se il mistero accomunava attore
In questo senso la clinica ha insegnato alla medicina a separare la malattia e spettatori nella medesima scena, la malattia è qualcosa che appartiene solo al
dalla vita, dimostrando l'utilità di questa separazione sul piano sia dell'organiz malato e di cui il malato diventa «colpevole» e responsabile in prima persona
zazione sia del controllo. Ma, insieme, ha oflerto all'organizzazione sociale un agli occhi della medicina, soprattutto quando quest'ultima non è in grado di
malato non piu protetto dalla collettività del gruppo cui apparteneva, sradicato guarirlo.
e isolato dal contesto culturale di cui era membro partecipe, una volta che la rna Il fenomeno misterioso che si poteva esorcizzare attraverso rituali collettivi
lattia sia stata individuata, localizzata e circoscritta nel suo corpo. La clinica non diventa colpa «individuale» da nascondere nelle pieghe della propria vita perso
si fonda dunque solo sul corpo morto dell'individuo, ma anche sul corpo morto nale, si che lo scacco della clinica e della medicina non è mai evidente, ma si ce
della collettività di cui l'individuo era parte integrante, cosi come lo era la ma la dietro il pregiudizio sociale che esse stesse creano attorno alla malattia che ha
lattia. L'asetticità del suo intervento, che le consente di «lavorare» su una serie la colpa di essere incurabile.
di organi malati, produce insieme una serialità di individui che nulla può piu Ovviamente non si può imputare alla clinica o alla medicina di non riuscire
proteggere di fronte alla morte, se non la «morte clinica». Serialità di individui a curare le malattie per le quali non siano stati ancora trovati i rimedi adatti. E
che coincide con quella via via prodotta dal nuovo potere che si appropria gra tuttavia è sintomatico notare come questo scacco non venga mai vissuto e pre
dualmente dell'uomo per fabbricarne uno a sua immagine, o a suo uso e con sentato come un limite, accettabile e comprensibile, della «scienza», ma diventi
sumo, perché è la logica di questo nuovo potere a determinare la razionalizza l'occasione per il nascere del pregiudizio sociale che circonda la malattia «incu
zione di ogni aspetto del corpo sociale che viene organizzandosi. rabile», attraverso la stigmatizzazione del malato, il quale — sotto la pressione del
Il fatto, ad esempio, che l'epilessia fosse denominata in epoca romana «male controllo sociale e dell'autocontrollo che egli stesso è portato a imporsi — è esclu
comiziale» (evidentemente in seguito al manifestarsi di accessi convulsivi du so e si autoesclude dal consorzio sociale.
rante riunioni pubbliche) ha un significato che va oltre la semplice denomina Il processo è esplicito in altri casi. Nella tubercolosi, ad esempio — in cui l'e
zione di una malattia:!a denominazione di quella che sarà poi «scientificamen voluzione è rintracciabile anche a ritroso — la scoperta di una chemioterapia
te» individuata come una lesione cerebrale in grado di produrre accessi convul adatta ha significato lo sgretolarsi del pregiudizio sociale, cioè l'eliminazione del
sivi e disturbi della coscienza coinvolgeva l'ambiente, il luogo, il contesto in cui la paura nei confronti di un fenomeno sostenuto e alimentato dall'ideologia che
il disturbo si manifestava, piu di quanto non coinvolgesse il malato stesso: si la scienza aveva fabbricato attorno ad esso, come espressione della propria im
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potenza. Il fatto che, dopo la scoperta dei farmaci, la tubercolosi continui ad attraverso la parola del docente, della perfetta rispondenza al quadro preciso che
esistere, senza tuttavia l'alone di paura e di vergogna che prima la circondava, ne è stato fabbricato. Lo studente ha a che fare con la parola e con l'immagine,
significa che ciò che è stato debellato dai farmaci è soprattutto l'ideologia del entrambe chiuse in una sfera privilegiata, riservata a chi comprendeil linguaggio
l'irrecuperabilitàche la scienza stessa aveva fabbricato. e le astrazioni. Il mondo — quello in cui l'uomo vive, lotta, si ammala, guarisce e
La clinica, e successivamente la medicina, oltre a produrre «guarigione», muore — è fuori portata : è la variabile negativa che può distruggere la perfezione
producono quindi il pregiudizio sociale necessario al controllo della malattia, an del manichino e tutta l'impalcatura della scienza. Ciò che apprende lo studente
che quando la scienza non sia in grado di curarla; pregiudizio che può espri da un tal tipo di insegnamento è essenzialmente la separazione della malattiadal
mersi sia attraverso l'etichettamento di una malattia, sia attraverso un giudizio la vita (separazione che consente le successive divisioni e parcellizzazioni in un
e una stigmatizzazione morali del fenomeno fuori della norma. Il giudizio di ma corpo la cui vita si svolge altrove, fuori dal «letto» clinico e fuori dalla compe
lattia è quindi relativo a fattori di natura diversa che implicano il concetto stesso tenza della scienza medica), nonché tutta una serie di nozioni che si traducono
di salute nella cultura occidentale, e di ciò che significa, all'interno della sua lo automaticamente in una strumentalizzazione pratica sul piano del potere.
gica, «curare». Tuttavia, ciò che ci si limita qui a puntualizzare è la misura in La crisi attuale dell'insegnamento medico (e dell'insegnamento in generale
cui la clinica ha contribuito a confermare e a concretizzare, con le sue premesse nella cultura occidentale) sta nella rottura degli elementi ad esso essenziali: la
teoriche, la divisione fra corpo e psiche e la divisione all'interno del corpo, utili rottura del carattere elitario delle conoscenze, provocata dalla pressione di una
all'organizzazione della malattia cosi come si sviluppa dalla seconda metà del domanda massiccia di partecipazione al sapere; il rifiuto della parcellizzazione
xtx secolo ad oggi. esasperata che distrugge la globalità dell'esperienza; e, infine, il rifiuto, da parte
di masse sempre piu consapevoli di giovani, di utilizzare le conoscenze in modo
3. L'organizzazione dell'insegnamento è il terzo elemento che si intreccia corporativo, cioè a semplice difesa dei benefici e dei privilegi che si possono ri
nella vita della clinica, elemento in nome del quale viene giustificata e avallata la cavare in cambio dell'accettazione passiva della delega sociale implicita nella
selezione della malattia da indagare e, insieme, l'esclusione dal campo di indagi propria professionalità: quindi, rifiuto di un tipo di sapere la cui unica funzione
ne dell'uomo che ne è portatore. Selezione della malattia, ma anche dello studen sia laconferma del potere sociale della classe che se ne appropria.
te, a conferma del carattere elitario implicito nella funzione del docente e della La struttura didattica è attualmente in bilico fra l'essere sopraffatta da una
struttura didattica. Assistenza, organizzazione del sapere scientifico e insegna domanda cui non sa rispondere, o il rivedere i propri principi informatori, cioè i
mento influiscono, dunque, l'uno sull'altro nel determinare — in base a criteri legami che esistono (e di cui essa non tiene conto) fra il contenuto e l'oggetto
propri di ciascun settore — la natura selettiva e parcellizzata dell'intervento cli dell'insegnamento, e la vita della collettività. L'analisi di questa crisi può dunque
nico, muovendosi su parametri in cui i bisogni del!'uomo malato e della colletti chiarire — piu di quanto non possa fare la ricerca a ritroso sui modi dell'insegna
vità sono messi fra parentesi in nome della serietà scientifica e di una trasmissio mento clinico — quali sono stati gli elementi determinanti nella sua evoluzione,
ne asettica e precisa delle conoscenze. dato che in un momento come quello attuale essi si stagliano netti, dimostrando
Ritracciare l'evoluzione storica dell'insegnamento clinico porterebbe a riper esplicitamente il loro significato.
correre di pari passo l'analisi appena tentata dell'organizzazione della malattia Una recente inchiesta americana sulle motivazioni che spingono gli studen
e del sapere: data la finalità essenzialmente didattica della clinica, questi non ti ad intraprendere lo studio della medicina può essere illuminante a questo pro
sarebbero che il contenuto e lo strumento dell'insegnamento stesso. Finché il posito. Gli studenti del primo anno, nella quasi totalità, addussero come moti
malato, privato di ogni diritto di esistenza soggettiva, viene considerato un og vazione essenziale il desiderio di appropriarsi di un tipo di conoscenze che li
gettosu cui indagare e da curare (e finché l'uomo all'interno dell'organizzazione avrebbe messi in condizione di affrontare il problema sociale della sofferenza.
sociale è espropriato della possibilità di un intervento soggettivo nella gestione Alla fine del ciclo universitario, queste motivazioni apparivano ridotte e com
dei suoi problemi ), lo studente non può che essere analogamente oggettivato, pletamente stravolte, rispecchiando l'incorporazione ormai avvenuta della par
nell'essere appunto oggetto di insegnamento. Il variare dei modi dell'insegna cellizzazione del sapere: ciascuno aveva individuato un settore specialistico cui
mento coincide con il variare dell'organizzazione della cura e delle conoscenze dedicarsi, e la sua utilizzazione era ormai circoscritta ad una pura e semplice
scientifiche; quindi con il variare dei ruoli medico-malato-docente-studente in strumentalizzazione professionale, senza la minima apertura ai problemi gene
rapporto al variare dell'organizzazione sociale. rali che li avevano spinti, inizialmente, alla scelta dello studio della medicina.
Il punto di arrivo della clinica — il manichino che essa cura e su cui indaga Ciò significa che i sei anni di insegnamento erano riusciti a distruggere — at
è la «cosa» attraverso cui passa l'insegnamento. In questo senso non si tratta mai traversoloschematismo scientificoe lasettorialità asettica di un sapere separato
di un rapporto fra l'uomo malato che vive la propria esperienza corporea e il dai problemi dell'uomo e della sua vita — la capacità di cogliere l'immediatezza
docente che lo cura e indaga sulla sua malattia in presenza dello studente che globale dei fenomeni, e di percepire la propria funzione all'interno di questa
a sua volta apprende la malattia come esperienza. B semplicemente la verifica, globalità. La scienza produce quindi una forma di pre-giudizio — nel senso eti
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mologico del termine — che impedisce e ottunde la percezione della realtà e di no dunque diventare «sani» e viceversa, se un caso fortuito può insinuare il
tutti gli elementi che la compongono, isolando e assolutizzando quelli di sua dubbio.
competenza per i quali ha già pronte le risposte. Il fascino della specializzazione, In un'epoca dominata dal positivismo e dallo sperimentalismo, la cultura
della ricerca pura, della rarefazione della realtà concreta dell'uomo — con le sue medica continua a proporre paradossalmente una struttura di pensiero che fa
malattie, la sua incerta salute, le sue lotte per salvaguardarla da un'organizza riferimento a un corpo ideale che non può smentirla: corpo ideale esplicitamen
zione sociale e del lavoro che la minaccia e la mina da tutti i lati — sono il segno te legato alla funzione che essa deve svolgere, come uno dei sistemi di raziona
dell'incorporazione avvenuta, attraverso l'indottrinamento, di ciò che è la fina lizzazione e di controllo dell'organizzazione sociale. Il corpo estraneo, il mani
lità stessa della clinica e dell'organizzazione sociale di cui esplica la delega: cioè chino cui fa riferimento non è infatti soltanto un'astrazione, ma è insieme l'uo
la rottura della partecipazione spontanea alle esperienze, che si traduce nell'in mo fabbricato dal capitale il quale, contemporaneamente, fabbrica i suoi tecnici
corporazione di tecniche di espropriazione del corpo malato si che questo, una il cui compito è isolare il sintomo in modo che non possa esprimere altro da se
volta oggettivato e parcellizzato, risulta in balia di chi possiede gli strumenti per stesso. Il pessimismo che deriva dall'impossibilità di progettare, sul piano del
organizzarlo, secondo una legge che non è piu quella della globalità somatopsi l'insegnamento, un tipo diverso di trasmissione del sapere nasce in rapporto al
chica dell'individuo, ma quella del «corpo scientifico». l'individuazione di quale sapere si possa trasmettere che non sia implicitamen
Per quanto possano essere ritenute velleitarie e romantiche le motivazioni te un'ideologia.
sociali presenti nella scelta dello studio della medicina da parte degli studenti, la È in questo senso che la crisi attuale dell'università nella cultura occidentale,
loro scomparsa dopo l'addestramento è il segno di ciò che produce o di ciò che è una delle espressioni del punto cui si è giunti. Da un lato, la pressione di una
cancella un tipo di insegnamento che, anziché occuparsi dell'uomo malato nella domanda sempre piu massiccia di partecipazione alle conoscenze, che non può
sua globalità, impone gradualmente l'idea di un «corpo scientifico» smontato — per la logica in cui il sapere è inserito — tradursi in una massiccia distribuzione
e rimontato, da cui il corpo vero, concreto dell'uomo viene sopraffatto, finché di potere ; dall'altro, la pressione delle forze politiche e sociali che cominciano ad
ogni fenomeno corrisponde all'immagine che ne è stata costruita. esigere un controllo sull'operato della scienza e, in particolare, sull'esercizio dellaL'isolamento della malattia nella sfera specialistica recide, anche agli occhi medicina. Le risposte finora tentate, all'interno della logica del capitale, sono la
dello studente, i legami fra l'uomo malato e ciò che può produrre malattia, cosi diffusione delle conoscenze (anche sein modo raffazzonato e inadeguato, per
come quelli fra la malattia e l'ideologia che su di essa viene fabbricata. Se lo stu l'inadeguatezza delle strutture), ma con una contemporanea dequalificazione ge
dente era indottrinato a considerare la pellagra una malattia da curare, difficil nerale che impedisca alle masse di studenti il corrispondente acquisto di potere.
mente avrebbe potutoriconoscervi una conseguenza dellafame. Finché lascien Questa diffusione delle conoscenze è, infatti, contemporanea ad una centralizza
tificità della scienza è garantita dall'adeguamento di un fenomeno a un preciso zione sempre piu rigida del potere, che si ottiene solo con una superspecializ
quadro di riferimento, ciò che viene trasmesso allo studente è soltanto uno stru zazione e con una conoscenza sempre piu parcellizzata. Ma se, in precedenza,
mento meccanico di riconoscimento dei sintomi, che devono essere trasferiti nel questi processi erano nascosti, compensati com'erano dal prestigio sociale di cui
quadro clinico corrispondente. L'accettazione di questa meccanicità, compor il tecnico si trovava investito, ora — in mancanza di questo compenso — essi sono
terà la fabbricazione di una diagnosi su basi matematiche che, in quanto tali, allo scoperto, si che la comprensione ne risulta piu immediata. Cosi come si as
risulteranno inconfutabili. La diagnosi, come fatto relativo a fattori ambigui e siste ad una vendetta dei farmaci che, usati all'interno della logica produttivisti
contraddittori, obiettivi e soggettivi, viene assolutizzata, legata com' è, da un lato, ca, producono piu malattia di quanta ne curino ; l'accesso alla cultura, per quan
a degli strumenti che si autodefiniscono scientificamente sicuri e precisi, e dal to squalificata, di masse di giovani, si sta rovesciando su una struttura didattica
l'altro alla figura sociale del diagnosta che ha il potere e il diritto di porre il pro che — costituita essenzialmente come un centro di distribuzione e di smistamen
prio giudizio come assoluto, a garanzia del proprio prestigio. Tuttavia, nono to di potere —non ha piu la forza di imbrigliarli e di sedurli con il miraggio di
stante le certezze trionfalisticamente sbandierate, la diagnosi resta un fatto re una professione che non riesce piu a nascondere il nulla su cui si fonda.
lativo ed è spesso smentita dalla realtà, anche se sarà quest'ultima a doversi ade La crisi è aperta sulla funzione stessa dell'insegnamento nella cultura occi
guare alla prima, a scapito della vita del malato. dentale. Che cosa vuole produrre > Per chi devono agire i suoi tecnici squalificati
Recentemente, negli Stati Uniti, alcuni operatori della salute si sono fatti e scontenti> Garantiranno il «consenso» implicito nella delega professionale,
ricoverare in ospedali psichiatrici diversi, simulando una sintomatologia per la senza avere in cambio il prestigio sociale e il potere su cui esso in precedenza gio
quale furono diagnosticati come gravi disturbati mentali ; altri, che presentava cava? In nome di cosa si muovono le ricerche scientifiche> Quali conoscenze si
no sintomi tradizionalmente ritenuti morbosi, furono in quel momento ritenuti trasmettono in questafalla ormai aperta, in cui tutti i giochi appaiono chiari an
«sani di mente», semplicemente perché lo staff medico era stato messo in allar che agli occhi dello studente piu sprovveduto? Che cosa può offrire questa strut
me dalla notizia che fosse in corso nell'ospedale un tale esperimento. (Da nota tura didattica fabbricata per la trasmissione della gestione del potere, nel mo
re che gli unici ad accorgersi della «cosa» furono gli internati). I «malati» posso mento in cui è costretta a trovare risposte di massa che distruggono il carattere
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elitario che ne garantiva la sopravvivenza? E come reagirà davanti alle lotte e ai possibilità di definire la regola e di sanzionare chi ne devia — fabbrica la realtà a
movimenti delle forze politiche e sociali che incominciano ad esigere un control sua immagine e ne organizza le modalità: la clinica fabbrica la legge del corpo
lo diretto sulla scienza, sulla medicina e sulla salute, mettendo in crisi quelli che sul corpo di cui si impadronisce e ne organizza i modi di espressione.
per secoli si sono autodefiniti i detentori della cultura, della salute e della ma In questo senso ogni scoperta scientifica, che nasce come un'apertura e una
lattia? possibilità di liberazione dell'uomo dall'oppressione della natura, si traduce in
Da questa falla aperta — una delle tante in questo momento di crisi generale una tecnica di espropriazione del corpo in cui l'uomo — soggettivato agli occhi
in cui i vecchi parametri non tengono piu — si può già capire che nessuna peda della scienza nel momento del passaggio dalla non-conoscenza alla conoscenza
gogia è possibile, se non sulla base di un'esperienza pratica globale che sia co di un fenomeno che lo riguarda — ritorna ad essere l'oggetto inerte da gestire,
stantemente verificata sul piano dei bisogni. È solo da questo legame con l'espe una volta che il problema da lui rappresentato sia stato penetrato e compreso.
rienza concreta dei bisogni che può nascere una nuova scienza, trasmissibile e Se i legami fra scienza e collettività, fra scienza e problemi concreti quotidiani
da trasmettere, che serva alla vita e non alla macabra caricatura che ne è stata dell'uomo, sono recisi,non può esistereun progetto che consenta l'uso genera
fabbricata. lizzato dei prodotti della scienza in funzione dell'uomo e della sua vita, e tanto
In Cile, prima del colpo di stato di Pinochet, il governo di Allende aveva in meno un controllo generalizzato su questo uso. Le scoperte scientifiche, la tec
detto una campagna di educazione contro l'alcolismo, piaga che colpiva un lavo nologia seguono un'altra via, un'altra logica che le costringe a riprodursi per
ratore su tre. Non si è trattato di un programma sanitario, scientifico, speciali non soccombere.Che in questa operazione siapoi l'uomo a soccombere, ilfatto
stico (un numero molto ridotto di medici aveva aderito al governo di unità po è del tutto marginale.
polare), ma di una mobilitazione della popolazione su un problema che toccava Ma, una volta posto l'uomo a questa distanza — senza la minima possibilità
tutti, impedendo anche la partecipazione reale di parte dei cittadini alla trasfor di partecipazione e di controllo da parte di chi è solo oggetto di ricerca, di cu
mazione del loro paese. Mancano statistiche precise sui risultati ; si parla di una ra, di insegnamento e di sfruttamento — la conoscenza finisce per ribattersi su se
riduzione del fenomeno del go per cento. Ciò che si sa è che, al momento del stessa e per parlare di sé. L'organizzazione della conoscenza medica diventa allo
colpo di stato, ogni quartiere disponeva di un centro di salute mentale autoge ra un fatto meccanico che — pur producendo nella sua evoluzione una maggior
stito dalla popolazione, in particolare dalle donne espressamente mobilitate in quantità di «guarigione», nel senso che l'uomo vive di piu, che certe malattie
quanto direttamente colpite dalle conseguenze del]'alcolismo dei loro uomini. sono state debellate, anche se altre sono aumentate in proporzione geometrica
Si trattava semplicemente di capire e iar capire che un uomo distrutto dall'alcool produce una «guarigione» che passa attraverso l'espropriazione del corpo, una
non è in grado di far fronte alla sua vita, neppure quando esiste un progetto che volta che questo sia stato diviso, spezzato, parcellizzato e incasellato secondo le
unisce tutti alla ricerca di una risposta reale ai propri bisogni, Si trattava di ca diverse localizzazioni e razionalizzazioni scientifiche.
pire e di far capire che la libertà si conquista anche riappropriandosi di un corpo L'organizzazione della vita dell'uomo è ridotta, di fatto, all'organizzazione
che è stato espropriato e devastato e che l'alcolismo è sempre stato uno degli delle diverse separazioni e divisioni che vengono continuamente attuate nel suo
strumenti di questa espropriazione. Le parole di Allende : «Bere meno per poter corpo. La divisione del lavoro che produce l'espropriazione dell'uomo sano nella
mangiare di piu», legate alla mobilitazione della popolazione unita in una lotta società capitalistica corrisponde alla divisione del lavoro sul corpo malato. La
comune, sono la clinica e la pedagogia che noi, nei nostri trattati e nei nostri la crisi attuale della clinica e della medicina non è quindi solo crisi della conoscen
boratori, invano cerchiamo. za, ma è una crisi della gestione parcellizzata e separata dei fenomeni umani,
prodotta dalla spinta delle grandi masse che premono, rifiutandosi di continuare
Il fatto di aver puntato l'attenzione sull'aspetto organizzativo della tri ad essere «gestite». L'apparato istituzionale dell'organizzazione della salute e
plice funzione della clinica — organizzazione del sapere medico, organizzazione dell'organizzazione della malattia vacilla in tutti i settori, perché una nuova lo
della malattia, organizzazione dell'insegnamento — non è casuale. Dall'analisi gica sta sconvolgendo le basi su cui si fonda: l'esigenza alla partecipazione di
tracciata, l'elemento che risulta essenziale nel pensiero e nell'intervento clinici è tutti alla gestione dei problemi della salute e della malattia.
la presenzadi una sorta dischermo, di barriera che viene fabbricata fra lacono Non c'è guarigione se l'organizzazione della malattia passa per l'espropria
scenza e l'uomo che si vuoi conoscere, fra la malattia e l'uomo che ne è portatore, zione del corpo dell'uomo malato, cosi come non c'è vita se l'organizzazione so
fra chi insegna e chi impara. La conoscenza, la malattia, l'insegnamento non so ciale e del lavoro passa attraverso l'espropriazione del corpo dell'uomo sano.
no che la razionalizzazione di un'esperienza impossibile fra due poli separati e Questa crisi aperta mette in luce l'analogia diretta fra i problemi della salute e
incomunicabili Il linguaggio, in questa esperienza mancata, non può che essere quelli della malattia, e la necessità di uscire dalla separazione che ha consentito
quello di chi ha il potere di stabilirne la validità e le regole, perché ha il potere di di organizzare l'uomo nelle istituzioni della salute (l'organizzazione del lavoro e
impedire all'altro di parlare. Se non c'è comunicazione, reciproca partecipazio della produzione capitalistica) e in quelle della malattia (l'organizzazione della
ne all'esperienza, uno dei poli — quello che detiene il potere, il codice cifrato, la morte e dell'esclusione sociale), come se esistesse un tipo di gestione diversa per
Clinica 242
l'una o per l'altra. Di fatto, entrambe servono soltanto al mantenimento di una
logica che si fonda sull'espropriazione del corpo come mezzo di dominio e di
controllo. [F.s. o.].
Foucault, M.
1963 Naissance de la elinique. Une arehéologie du regard médical, Presses Universitaires de
France, Paris (trad. it. Einaudi, Torino x969sl.
Ai tre livelli dell'organizzazione del sapere medico (cfr. medicina/medicalizza
zione), dell'organizzazione della malattia (cfr. salute/malattia) e dell'organizzazione
dell'insegnamento, la clinica cosi come s'è venuta istituzionalizzando nel corso degli
ultimi secoli è un momento essenziale nel controllo al tempo stesso del corpo umano
e della società (il «corpo sociale»). Cosi come la funzione sanitaria è stata avocata a sé
da specialisti detentori di un sapere tecnico e dei relativi strumenti terapeutici (cfr. in
particolare, per la rilevanza anche industriale del fenomeno, farmaco/droga), l'uni
tà dell'esperienza corporea (cfr. soma/psiche) è risultata scissa a livello individuale
in base a criteri di normalità/anormalità che, sotto copertura scientifica, fondano in
realtà pratiche di normalizzazione (cfr. cura/normalizzazione). Mentre pretende di
esorcizzare la morte (e cfr. anchevita/morte) la clinica specialistica tratta la persona
come un corpo morto e la malattia in genere come fatto individuale, sottratto alla sua
dimensione sociale. La stessa rilevazione diagnostica dei sintomi (cfr. sintomo/diagnosi),
con la sua pretesa oggettività, è in funzione di questo ruolo istituzionale della clinica.
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  • 1. E NCICLOPEDIA E I N A UD I [ 1 9 8 2 ] NO E/ANORMALE Gian Carlo Trentini — NORMALE/ANOKG Q E pa g .5 Franca Ongaro Basaglia — CLINICA pa g.9 CURA/NORlGQ IZZAZIONE p a g . 2 0 FARMACO/DROGA pa g . 29 Franca Ongaro Basaglia e Franco Basaglia FOLLIA/ DELI RI O p a g . 3 7 Franca Ongaro Basaglia e Giorgio Bignami — MECICINA/MEDICALI Z ZAZI ONE p a g . 5 0 Christian Descamps — NORMALE/ANOKG Q E pa g. 72 Giorgio Prodi — SA L UTE/MALATTIA pa g . 77 Giorgio Prodi — SINTOMO/DIAGNOSI pag.94 Franca Ongaro Basaglia — ES CLUSIONE/INTEGRAZIONE pa g . l05
  • 2. ambiguità competenza/esecuzione allegoria Normale /anormale fonetica codice grammatica immagine concetto analogia emetafora lessico avanguardia metafora Normale/anormale esistenza argomentazione lingua classico segno essere interpretazione lingua/parola critica significato fenomeno linguaggio filologia simbolo bello/brutto forma metrica letteratura creativitàastratto/concreto manieraidea semanticadialettica espressione poetica fantasticoidentità/difierenza proposizione e giudizio sens%ignificato traduzione alfabeto retorica mediazione gusto ascolto imitazione opposizione/contraddizionc universali/particolari gesto anthropos qualità/quantità immaginazione atti linguistici lettura totaliià progetto cultura/culture dicibile/indicibile luogo comune etnocentrismi uno/molti enunciazione comunicazione riproduzione/riproducibilità decisione orale/scritto discorso sensibilità natura/cultura distnbuzione statistica presupposizione e allusione errore parola fimione spazialita dato referente informazione arti giochi ritmo etica geni%l artigianato induzione statistica scrittura narrazione/nairativiYà filosofia/álosofie artista probabilità voce stile acculturazione ragione antico/moderno attnbuzione rappresentazione statistica civiltà razionale/irrazionale catastrofi calendario tema/motivo oggetto teoria/pratica futuro soggetto/oggetto ciclo decadenza testo produzione artistica selvaggio/barbsro/civihzzato uguaglianza evento escatologia caos/cosmo valori periodizzazione età mitiche armonia colore escrementi curve e superfici infinito vero/falso tempo/temporalità genesi melodia disegno/progetto fertilità geometria e topologia macrocosmo/microcosmo volontà passato/presente ritmica/metrica abbigliamento visione nascita educazione invanante mondo progresso/reazione scala alchimia canto sensi genertmioni natura storia suono/rumore astrologia atlante colpo sessualità infanzia coltivazione osservazione tonale/atonale cabala collezione danza vecchiaia morte cultura materiale deduzione/prova reale amore elementi documento/monumento maschera vita/morte industria rurale equivalenza unità armi desiderio esoterico/essoterico fossile moda materiali dilferenziale frontieraformalizzazione eros memoria credenze ornamento clinica prodotti funzioni isteria logica guerra rovina/restauro dialetto scena cura/normalizzazione infinitesimale possibihtà/necessità analisi/sintesi imperi enigma pulsione angosma/colpa esc/usione/integrazione locale/globale nazione castrazione e complesso referenza/verità anticipazione fimzione fiaba soma/psiche farmaco/droga fuoco sistemi di riferimento censura ricorsività ipotesi misura tattica/strategia mostro cannibalismo sonno/sogno follia/delirio identificazione e transfert homo stabilità/instabilità matematiche modello alienazione popolare dèi medicina/medicalizzazione inconscio mano/manufatto variazione metodo struttura coscienza/autocoscienza w demagogia x proverbi divino tecnica centrat%centrato teoria/modello nevrosi/psicosi ~ mvt combinatoria immaginmione sociale r dlscr imimzione ~ tradizioni eroi utensile r iniziazione piacere saluti/malatua grafo pace I reftressione à sintomo/diagnosi applicazioni labirinto servo/signore =:: = %errore l magia demoni alimentazione assioma/postulato caso/probabilità sntnsia uorno tot lomima~ nnza l ateo divinazione agonismo continuo/discreto rete animale causa/efietto utopia =:::.:=' rtfirtura chierico/laico ,-..'sufifatmio casta mito/rito cerimoniale donna cucina dipendenza/indipendenza abaco certezza/dubbio / violenza chiesa persona mythos/togoa festa domesticamento divisibilità algoritmo diavolocoerenza puro/impura endogamia/esogamia origini feticcio fame dualità approssimazione convenzione eresia ro4glooe famiglia categorie/categorizzazione gi.oco insieme calcolo determinat%ndeterminato libertino sogno/visione lufio incesto vegetale conoscenza razionale/algebrico/trascendente numero empiria/esperienza libro stregoneria maschile/fcmmmde coppie filosofiche regalità simmetria zero esperimento peccato matrimonio disciplina/discipline rito strutture matematiche legge sacro/profano parentela enciclopedia borghesi/borghesia caccia/raccolta trasformazioni naturali / categorie libertà/necessità santità tutem innovazione/scoperta burocrmia dono economiametafisica uomo/donna control1%etroazione insegnamento classi eccedente formazione economico-socialenaturale/artificiale invenzione pastoririaenergia contadini lavoro operatività analogico/digitale equilibri%quilibrio rappresentazione consenso/dissenso ideologia primitivo paradigma modo di produzione interazione ricerca reciprocità/ridistribuzionc automa egemonia/dittatura masse previsione e possibilità proprietà ordine/disordine sistematicae classificazione intellettualiintelligenza artificiale riduzione proletariato riproduzione libertàmacchina organizzazione rivoluzione transizione ripetizione abbondanza/scarsità programma semplice/complesso maggioranza/mmoranza scienza bisogno simulazione sistema apprendimento partiti spiegazione consumo strumento soglia autoregolazione/equilibrazione politica rificabilità/falsificabilità cervello amministrazione accumulazione imposta vincolo comportamento cognizione comunità capitale lusso e condizionamento induzione/deduzione confiitto crisi Dro c argellto controllo sociale innato/acquisito '/' consuetudine~ costltuziolle élite distribuzione pesi e misure astronomia emozione/motivazione istinto diritto democrazia/dittatura fabbrica produzione/distribuxiono cosmologie gergo atomoe molecola mente operazioni giustizia I Iultilla gestione ricchezzagruppogravitazione percezione conservazione/invarianza istituzioni imperialismo scambio luce marginalità quoziente intellettuale materia entropia '+responsabilità y potere opinione impresa spreco fisica potere/autorità povertà mercato spazio-tempo atmosfera cefiula t i . forza/camDo pubblico/privato merce litosfera a dansmento diBerenziamento propaganda societàcivik moto moneta evoftmionooceani immunità ruolo/status'abitazione staso particeIls socializzazione pianificazione pianeti mutazione/selezione individualità biologica pisa acqua ma società profitto sole polimorfismo integrazione ambiente propagazione spazio sociale rendita universo specie invecchiamento città quanti salario relatività olgolllarito' clima utilità regolazlone ecumene reversibilità/irreversibilità valorejplusvalore stato fisico sviluppo e morfogenesi insediamento agricoltura migrazione città/campogtm paesaggio colonie popolazione commercio eredità organico/inest,tstnotr',-,-': regione industria osfmosl. = gene risorse spazio economico genotipo/fcnoti suolo sviluppo/aots06vlluppo l'sz terra sangue territorio villaggio
  • 3. Normale /anormale x88 I 89 Normale /anormale 55 cl!cù cù O O cnO OQp cù O N ctl ál at a! o al á5 Vat alv a5O g U C N p ca o al U Q V 4 p Q p Q O v5 c ù O al àà p p +' V n cct ct .V cct N V j b0 a! al U 'k al cù N cct ' P ùb O V o 55 c ct A O ct p U O ca P O p V 4 b0 E E P n k cù ™ + at V CJ 05 +' 00 '+ Cù k 'g Qcù O V +4 O U E Vca al 55 o o o o O O v c al alcct al al at V V U U V V U V V V V O ao cù V Cù V CB O 0 0 0 0 à à 00 A o o clinica 4 cura/normalizzazione 3 2 3 7 2 esclusione/integrazione 5 3 4 3 2 2 farmaco/droga 2 3 2 2 2 3 2 follia/delirio 3 2 2 3 3 4 3 4 3 3 ' ' 7 medicina/medicalizz. 4 ' 3 6 S 2 3 5 3 7 2 3 3 normale/anormale 3 3 4 2 43 5 3 ' 5 3 salute/malattia 3 4 3 2 4 ' 3 4 ' 3 2 5 7 3 3 3 5 4 2 7 sintomo/diagnosi 3 I 3 3 3 2 ' 3 I 2 4 6 2 ct Cl al ca d H E al 00 O Q'o at O cù OA M Q cù O O O o o V al alàà cù át O Q, O al n 4V al cù O p al OCl CtO N + p p'k O O al al al ~ N !t p Ocù .ca N p, 4 ct O w p o ~ o o t 2 2 K V al P O p ccl at p,O al N o p E 2 ca at cù .+' ùb ap o QV à0 at CCI P • » p cù al cù U O 00 bà O O o 73 E +, k 00 E O èk 4 I Ca O 4 t al Ocù cù at I-tc w + O Q O Pc cù p a! p o, a cù 55 Ok cct cct at cct at + k + clinica 6 2 2 3 cura/normalizzazione 2 7 4 ' ' 4 3 3 2 3 2 2 5 3 esclusion%ntegrazione 2 ' 2 46 2 ' 3 3 4 5 4 6 2 ' 3 2 ' 2 2 ' 2 ' 4 farmaco/droga 2 4 3 2 2 1 ' 2 follia/delirio 486 4 5 4 3 3 6 3 3 ' 2 medicina /medicalizz. 2 2 3 4 5 3 3 3 S S 3 4 4 3 normal!%normale 4 I 4 3 3 2 4 4 3 2 1 3 ' 3 salute/malattia 3 2 9 4 4 7 4 3 3 5 7 4 5 4 4 7 4 4 3 3 3 2 ' 3 3 3 • 6 sintomo /diagnosi 2 ' 7 4 ' 4 3 5 3 2 ' 7 2 5 2 3
  • 4. I9I Normale /anormale Normale /anormale I 90 ttt Q N salute malattiaccl Ct N g 'Q N ct cct N ccc cctQ cct cl o p P ct ùs al ooct cV G sintomo/ct g diagnosi P cct E B Qlit P V cB Q cct 'cc normale/ armaco/ me lclna/ foiba/ salute/malattia • p 6 6 6 5 4 6 anormale droga m edica del irio medicina/medicalizzazione 6 • 6 4 lizzazione 5 2 5 cura/normalizzazione 4 4 4 3 4 5 clinica 3 4 4 clinica farmaco/droga 5 4 sintomo /diagnosi 3 4 4 3 r 2 normale /anormale 6 2 2 ' follia/delirio cura/normalizzazione esclusione/integrazione
  • 5. Normale/anormale Clinica, Cura/normalizzazione, Esclusione/integrazione, Farmaco/droga, Follia/delirio, Medicina/medicalizzazione, Normale/anormale, Salute/malattia, Sintomo/diagnosi +Normale/anormale+ — con piu pertinente riferimento alle scienze dell'uomo, ma sostanzialmente per tutte le discipline che in un modo o nell'altro lo costitui scono come oggetto anche parziale di studio e/o d'uso (dal diritto alla filosofia morale, alla biologia, ecc.) — può essere inteso ed adoperato secondo almeno tre prospettive: a ) in un senso propriamente o altamente statistico, che si riferisce alla distribuzione di un qualsiasi universo di dati, considerati globalmente, se condo lacosiddetta gaussiana; b) nel senso di rapportarsi — per qualsivoglia di stribuzione di eventi o fatti, ma con riferimento a ciascuno di essi considerato singolarmente —a una media per cosf dire teorica del loro comportamento atteso, cioè di quello che si presume verificarsi, senza che ciò implichi alcun giudizio di valore : si tende in questi casi, piu semplicemente, a ridurre l'ansia tramite il ri corso alla «prevedibilità» del fenomeno che si trova di volta in volta sotto osser vazione, specie se ciò è legato al gioco dei ruoli interindividuali (si pensi per esempio ai comportamenti circolarmente indotti dalle rappresentazioni soggetti ve delle aspettative altrui in merito ai comportamenti medesimi ) ; c) nel senso prescrittivo del dover essere, che indica i comportamenti da adottare o da evitare in attinenza a determinati valori o standard sociali: si usa allora il concetto di norma in connessione a determinate credenze, alle visioni ideologiche del mon do, alle teorie naivesdella personalità, alle prescrizioni standard del ruolo, ecc. ; in altre parole, ci si trova in questo caso di fronte alle ricchissime dinamiche su peregoiche, in termini individuali, e al complesso delle regole convenzionali, in termini sociali (si vedano le varie categorizzazioni sociologiche delle norme, a partire dalla quadruplice tipologia di Durkheim). Non casualmente, i fenomeni di deviazione dalla norma vengono di solito in dicati nel primo caso,denotativamente, come scarti o varianze (e anche lo scarto può essere «standard»!) ; nel secondo, piu connotativamente, come devianze; nel terzo come trasgressioni. Ciò perché la fuoruscita dalla norma implica rappre sentazioni differenti da un caso all'altro, come si può riscontrare per esempio nel passaggio da un'imputazione di «cattiveria» a una di «caratterialità», che mette in gioco codici di tipo etico piuttosto che di tipo clinico. I tentativi di sintesidelle diverse prospettive tendono a privilegiare il «dover essere» comesummaencomiabile di quei modi di comportamento che sono rite nuti piu adatti per favorire la sopravvivenza della propria società e, a un livello piu profondo e in termini piu generali, la sopravvivenza della razza umana. L'uo mo raziocinante dei giuristi, l'uomo etico o morale dei filosofi, l'uomo buono o pio delle grandi religioni, l'uomo normale degli psicologi e degli psicoanalisti, l'uomo soddisfatto degli utilitaristi sembrano conformarsi tutti quanti a quello che si potrebbe definirel'imperativo sociologico per il quale l'uomo deve com
  • 6. Sistematica locale 444 445 Normale/anormale portarsiin modo da assicurare lasopravvivenza dellasocietà. Secondo Jaques, psicosociale, dato che la dicotomia normale/anormale implica o evoca le creden «la caratteristica generale del comportamento normale è quella di rafforzare ze e gli atteggiamenti riguardanti il diverso. l'interazione e la collaborazione fra la gente — interazione che include tutta la In effetti, la strutturazione e il trattamento del dizersoè sempre stata funzio gente o che almeno non esclude nessuno, nel senso che non nega ad alcuno il nale sia al declinarsi della vita degli individui che a quella dei gruppi sociali e diritto alla vita e alle relazioni sociali... Negli individui le caratteristiche essen lementari, dei macrogruppi, delle organizzazioni, delle comunità. Si ha infatti ziali per l'interazione sociale sono almeno: la presa di coscienza del proprio io sempre bisogno deldiverso, di qualcosa da poter considerare anormale e su cui e dell'io altrui; la capacità di comunicare — con parole, gesti, espressioni — e di poter proiettare le ansie e i fantasmi persecutori o depressivi, con cui poter rea recepire le comunicazioni degli altri ; la capacità di cooperare con un altro dedi lizzare le identificazioni proiettive; e ciò vale sia per la fenomenologia detta ipo candosi al medesimo oggetto ; e la capacità di avere relazioni di scambio sia so o subnormale, sia per quella iper- o supernormale, e anche a costo che il normale ciale sia economico. Queste sono le caratteristiche che io definisco fondamentali slitti facilmente sul piano inclinato che lo porta a divenire l'abituale, il conven per la cosiddetta normalità». zionale, il banale: ci salverà sempre la significazione patologica data all'anorma Per la prospettiva statistica, invece, normalità è soltanto l'attributo conferi lità, soprattutto nel suo versante inferiorizzato. 1> bile alla forma peculiare di una curva — la cosiddetta gaussiana — inscritta su due Tra l altro, i due estremi menzionati non sono certo privi di collegamento, assi cartesiani per descrivere l'andamento di un determinato fenomeno. In altre sono anzi cosi sottilmente interconnessi da apparire talora l'uno come causa e parole, per la statistica, l'aggettivazione «normale» sembra non dover o non voler pabulum dell'altro.. Ciò si riscontra con particolare evidenza a livello delle esem assumere alcuna connotazione giudicante: l'enfasi sulla oggettività e neutralità plificazioni piu radicali, laddove la forza e l'entità stessa del diverso fa si che i della scienza viene cioè portata alla sua estrema formalizzazione, quasi si volesse due estremi tendano a congiungersi o sovrapporsi : tra stigma e carisma il passo esorcizzareilrischio fantasmatico difarsisorprendere, con lemani nel sacco,ad è molto breve per non dire talora inesistente. approfittare della conoscenza per assumere una posizione giudicante : rischio che Volta a volta, poi, le diverse soluzioni antropoculturali date alla necessità di assumerebbe... anormali (per la statistica) connotati demoniaci. elaborare la presenza del diverso, dell'anormale, del patologico accanto a noi, L'uso della curva di Gauss equivale a quello della curva di Poisson (senza sono state di tipo antropoemico — centrate cioè sull'esclusione e l'espulsione de che le due curve siano uguali ) e se la prima viene anche designata come normale gli anormali in «asili», appropriatamente identificati (lazzaretti, ospizi, ospedali, ciò dipende solo da una questione di nomenclatura. Quanto detto regge sul fatto collegi, orfanotrofi, prigioni ) — ovvero di tipo antropofagico — centrate cioè sul che le distribuzioni statistiche — con le varie forme di curva che le rappresenta l'accoglimento degli anormali e sulla loro inclusione all'interno della comunità no — intendono riferirsi ai fenomeni per cosi dire collettivi e non a quelli indivi stessa che aveva o ha identificato i parametri (e gli strumenti di misura) in base duali, al comportamento delle «popolazioni» nella loro globalità e non a quello ai quali poter porre la diagnosi di anormalità. dei singoli, alla fenomenologia degli «universi » e non a quella degli elementi che Congruente e parallela alla distinzione fra strategia antropoemica e strategia li compongono. antropofagica di fronte all'anormale considerato come patologico, si pone la sto Da un certo angolo prospettico, tuttavia, la configurazione epistemologica or ria della «lunga marcia della razionalità» attraverso le vicissitudini dell'emozio ora delineata risulta speciosa, e fòrse anche capziosa, quanto meno se si consi nale e dell'immaginario, al fine di dominarle. Da Platone a Descartes, tramite dera l'uso che dei «dati» statistici viene poi fatto normalmente (perché anche tutti i diversificati disegnatori delle varie utopiche Città del Sole, si è assistito a l'uso della statistica non sfugge, a sua volta, alle regole della distribuzione secon una graduale, continua, fluente crescita delle istanze repressive: anziché l'inte do normalità o meno). Né la statistica può aspirare a modalità di esercizio del grazione del diverso, occorre instaurare il regno della sua esclusione (cfr. l'arti proprio ruolo simili a quelle dell'Inquisizione di Spagna, che indaga, esplora e colo +Esclusione/integrazione+), nella direzione progressiva della diafana traspa scopre la verità, lasciando al braccio secolare il compito di trarre tutte le conse renza della Città Ideale, ove tutto ciò che non è obbligatorio sia proibito, in una guenze che la discoperta di tale verità comporta ad altri livelli del sistema. ferreaintegrazione di prescritto eproscritto:senza spazio perla creatività,l'estro, Si tratta dunque solo di una neutralità apparente. In realtà infatti, anche se la il sogno, senza la possibilità di de-lirare, cioè di uscire dal solco, dal tracciato, prospettiva statistica non intende inerire mai ad eventi anormali, ma solo a «di dalla retta via, dalla strada maestra, in una parola dalla norma imposta dal «mo stribuzioni (di eventi ) non rientranti nella norma», l'adozione del concetto di nologo della ragione sopra la follia» (Foucault). normalità implica o sottintende sempre il suo contrario e non può non essere di La scienza moderna adotta il metodo di Galileo mentre scompone l'uomo, in namica: ci si scontra quindi sempre con la dicotomia normale/anormale,forza obbedienza alla ragione cartesiana, in corpo e mente. Nasce cosi il meccanici tamente bidimensionale, bipolare, dialettica. Si verifica cioè lo stesso meccani smo, che ha portato gradualmente a considerare il corpo come macchina (non smo per cui non si può parlare di bianco se non confrontandolo, anche solo im ché a ipotizzare e costruire e trattare la macchina come un corpo), con tutto ciò plicitamente, con altri colori e segnatamente col nero. che ne consegue, soprattutto a livello dell'organizzazione del sapere medico, del L'argomento dialettico confluisce peraltro con quello psicodinamico e quello la +clinica+, della fabbrica della malattia e di quella delle cure. In particolare, t«
  • 7. Sistematica locale 447 Normale /anormale con riferimento all'argomento che qui interessa, «l'io cartesiano che pensa non riare il parametro in base al quale «diagnosticare» se il comandante ad Ausch può essere diverso, deve essere normale. Quell'altro io può sbagliarsi o illudersi, witz era un devoto servitore delle regole e quindi il migliore tra i «normali », op ma l'uomo che pensa,che obbedisce alla ragione come sovranità, come verità, pure un criminale, e quindi il peggiore dei «diversi». Sia l'una sia l'altra delle non può essere insensato. Io penso, quindi non posso essere pazzo, sono pazzo catalogazioni, infatti, corrispondono all'opzione di colui che si trova nella posi quindi non sono... »(Descamps). zione giudicante. E proprio la follia quale massimo esempio di diversità (cfr, l'articolo +Follia/ Fatta salva, ovviamente, la prospettiva dell'etica. delirio+), attraverso il gioco ferreo delle due redini costituite dai premi e dalle pu Come importante corollario di quanto ora detto, emerge la considerazione nizioni, deve essere sorvegliata, controllata, circoscritta, inventariata, catalogata, che le norme non sono stabilite dalla natura, ma traggono origine dalla cultura e punita. Corrispondentemente, dalla cura intesa come «ti dono le mie premure, sono mutevoli e relative; in base a questo si comprende ancora meglio come la in un rapporto reciprocamente oblativo», si passa alla cura intesa come « ti riduco configurazione della dicotomia+normale/anormale+ sfugga a una neutralità che o ti riporto e ti mantengo sotto il mio controllo» : dalla logica dell'interdipenden sembra voler essere posta talora una volta per tutte. za a quella della+cura/normalizzazione+; dall'attenzione alla vigilanza ; dal rap A titolo di esempio di ciò che può essere normale o anormale, basti pensare a porto oggettuale a quello narcisistico. tutte le modalità di considerazione e trattazione del problema della+salute /ma In ogni caso, i parametri o criteri che vengono di volta in volta adottati per la lattia+. Esso corre, infatti, parallelamente al nostro, secondo forme qualitative e diagnosi di normalità/anormalità, anche quando paiono i piu oggettivi od ogget spessori quantitativi paurosamente evolventisi nel tempo e nello spazio, con tut tivati che sia possibile, restano comunque arbitrari, nel senso che corrispondono to ciò che questo comporta per esempio in termini di +medicina/medicalizzazio sempre a un'opzione, a una decisione, a un ancoraggio scelti — consapevolmente ne+ della vita, di ingresso e uscita nella e dalla patologia da parte di tutta una se o meno — da chi li adopera. Ciò resta valido anche senza voler togliere assoluta rie di eventi o di «sintomi» risultanti volta a volta normali o, rispettivamente, mente nulla alla possibile opportunità della loro utilizzazione sia nell'ambito del anormali, a seconda delle ermeneutiche in atto in quel momento, le teorizzazioni sia sul piano pratico-empirico (strutturazione dei sistemi di mi Tutto ciò non tocca ovviamente l'opportunità di un approccio biologico-spe sura, termini di confronto per interventi operativi, punti di riferimento per la rimentale «oggettivo» al problema, ma suggerisce di non f ame un feticcio stati costruzione di modelli interpretativi della realtà, ecc.). cizzante, di inserire la dimensione intersoggettiva nella considerazione delle sin In altri termini, le imputazioni di anormalità sono possibili solo se si tiene gole situazioni fisiopatologiche, di prendere coscienza del significato valutativo conto del contesto in cui esse sono calate. Si tratta in ogni caso di stabilire dei si giudicante della diagnosi e della terapia, di considerare insomma la dinamica stemi di lettura e interpretazione della realtà, in base a unasemeiotica convenzio +salute/malattia+ come problema complessivo in continua storica evoluzione. nale : qualsivoglia sintomo o sistema di sintomi presuppone delle categorie — per Uscendo dall'angustia relativa dell'esempio prescelto, va detto che i rilievi lo piu ci si riferisce a quelle mentali, ma il discorso vale, mutatis mutandis natu avanzati valgono del resto, nel senso piu ampio, per tutti gli aspetti del tema che ralmente, anche a livello tessutale, cellulare, ecc. — che sono pregiudizialmente qui interessa: per dirla con Lewin, si tratta dunque di affrontare in modo gali a disposizione del diagnosta per consentirgli di dare significato ai dati «grezzi» leiano e non aristotelico la stessa impostazione galileiana del metodo della ricer rilevati. La lettura della realtà passa sempre, quindi, attraverso un confronto dei ca, cosi come del metodo di considerazione dei risultati che la ricerca lascia ri sintomi coi parametri di riferimento. Come è detto nell'articolo+Sintomo/dia levare. [c. T.j. gnosi+, i sintomi «possono essere semplici, o "a uno stadio" (quando la realtà sembra attraverso di essi evidente e, per cosi dire, immediata), oppure a piu sta di, costituendo una piu o meno lunga catena traduttiva, in cui ogni passo è sin tomo del precedente : per un osservatore esterno che riesca a costruire la loro se Allport, G. W. quenza, l'emergenza fenomenica che gli appare (il sintomo che incide su di lui, ?958 The¹s u reof Prejudice,Doubleday, Garden City N.Y. (trad. it. La Nuova Italia, Fi all'estremità della catena) è indicativa a volte di una realtà lontana e nascosta. renze 1973). Egli risale, passo dopo passo, cioè sintomo dopo sintomo, a quella realtà. Tuttavia Anastasi, A. 1958 Differential Psychotogys Individuai and Group Digerences in Behavior, Macmillan, New la divisione dei sintomi fra semplici (o immediati) e complessi è approssimativa York sgs8 (trad. it. Giunti, Firenze rg6y). e intuitiva: è comune infatti a ogni tipo di conoscenza il non essere diretta e im Battacchi, M. W. mediata, anche quando la catena dei significati è cosi breve da dare l'illusione di zv8o An alisi dei concetti ck normalità e devianza in psicopatologia,in «Archivio di psicologia, una appropriazione immediata, tramite l'interazione sintomatica, della realtà». neurologia e psichiatria», XLI, pp. 65-78. Il discorso sembra tra l'altro assumere tanto maggior rilievo e valore quanto Becker, H. S. piu si sale nella scalasociobiologica:è già arduo districarsi tra gli incerti e ambi rg63 Outsiders; Ssudies intbc Sociology of Deviance,Free Press, Glencoe Ill. gui confini che passano tra+farmaco/droga+;figuriamoci se non è possibile va noldrini, M. rg4z statistica. Teoria e metodi, GiuRrè, Milano ri va~.
  • 8. Sistematica locale yg8 Canguilhem, G. xg66 Le normal et le pathologique,Presses Universitaires de France, Paris (trad. it. Guaraldi, Firenze xg75). Cooper, D. xg67 Ps ychiatry and Anti-Psychiatry, Tavistock, London (trad. it. Armando, Roma xg69). Dentler, R., e Erickson, K. xg5g Th efunctions of deviance in groups,in «Social Problema», VII, pp. g8-xo7. Durkheim, E. r8g5 Le s règles de la méthod sociologique,Alcan, Paris (trad. it. Sansoni, Firenze xg6y). Foss, B. M. rg66 (a cura di) Nere Horizons in Psychology,Penguin Books, Harmondsworth (trad. it, Bo ringhieri, Torino xg68). Foucault, M. xg6x Hi s toire de la folie à l'age classique, folle et déraison,Plon, Paris (trad. it. Rizzoli, Milano x 963). Freud, S. [x886-xg38] Opere,rz voli., Boringhieri, Torino xg67-8o. GoiIman, E. rg6x As ylums,Doubleday, New York (trad. it. Einaudi, Torino xg68). x963 St i gma. Notes on the Management of Spoiled Identity,Prentice-Hall, Englewood Cli(Fs N.J. (trad. it. Laterza, Bari xg7o). Hamilton, M. xg67 (a cura di) Abnormal Psychology,Penguin Books, Harmondsworth. Jaques, E. xg76 A G e nerai Theory of Bureaucracy,Heinemann, London (trad. it. Mondadori, Milano x 979). Lemert, E. xg5x Social Pathology,McGraw-Hill, New York. Lindzey, G., e Aronson, E. xg68-69 (a cura di) The Handbook of Social Psychology, 5voli., Addison-Wesley, Reading Mass. xg68-6g'. Merton, R. K. x957 So cial Theory and Social Structure,Free Presa, Glencoe Ill. (trad. it. Il Mulino, Bolo gna xg66). Merton, R. K., e Nisbet, R. A. xg6x (a cura di) Contemporary Social Problems,Harcourt Brace and World, New York. Mueller, F.-L. xg6o Hi s toire de la psychologie de l'antiquite' à nos jours,Payot, Paris (trad. it. Il Saggiatore, Milano xg6q). Parsons, T. xg5g Es says on Sociological Theory,Free Presa, Glencoe Ill. Prodi, G. x977 Le basa materiali della significazione, Bompiani, Milano. Riesman, D. 1951 So me observations concerning marginality,in «Phylon», n. z. Sutherland, E. H. sg' Criminology, Lippincott, Philadelphia-London; ora E. H. Sutherland e D. R. Cressey, Principles of Criminology, Lippincott, Chicago xg6o . Zilboorg, G., e Henry, G. W. sax A History of Medicai Psychology, Norton, New York(trad. it. Feltrinelli, Milano x963).
  • 9. 223 Clinica Clinica L'indagine clinica e la diagnosi fanno infatti riferimento a un corpo artifi cialmente costruito al fianco del corpo vero dell'uomo malato, nel quale quest'ul timo deve entrare, come in un vestito, per garantire l'obiettività della ricerca e della diagnosi. La conoscenza della malattia è vera e reale solo se è oggettiva, ve «Donna di 35 anni: entra in reparto neurologico per tentato suicidio. rificabile e definibile; e solo se è oggettiva, verificabile e definibile può essere «Anamnesi: Un aborto e due parti con taglio cesareo : dei nati, il primo mor trasmessa. Ma perché questa trasmissione della conoscenza sia possibile, l'oggetto to alla nascita, il secondo vivente. analizzato dovrà essere l'esatta immagine del «corpo scientifico» che è stato fab «Dopo il secondo parto con cesareo, la paziente (aveva z5 anni) ha presenta bricato, alle cui misure dovrà aderire per rendere obiettiva e sicura la diagnosi to episodio depressivo in puerperio per cui fu ricoverata e curata con elettrochoc. clinica. Il modo soggettivo di vivere la malattia, i legami che questa presenta con Si riprese, ma tre anni dopo, a seguito di nuovo aborto spontaneo, secondo epi il mondo di cui il soggetto fa parte ed è espressione non possono interferire in sodio depressivocurato con psicofarmaci. questa operazione matematica in cui ogni sintomo o segno deve corrispondere a «Ripresa la vita normale ha presentato frequenti episodi diarroici accompa un quadro nosografico preciso. Ciò che è la malattia non deve dunque interferire gnati da notevole ansia: curata in vari reparti ospedalieri, esegui terapie asso con ciò che la si fa diventare. La storia del paziente — di colui che patisce la ma ciate con psicofarmaci, regolatori intestinali e dieta. Con tali cure si riprese, tan lattia — è un'altra storia, appartiene a un'altra vita: non ha niente a che fare con to che fu sospeso il trattamento farmacologico. la storia clinica, che è solo la storia di una malattia. «Dopo tre anni, ricomparse le diarree, fu ricoverata in reparti internistici e Su questa dicotomia netta fra la storia di un uomo malato e l'organizzazione di li trasferita, all'età di 3y anni, in reparto chirurgico dove, con diagnosi di ret del sapere attorno al nucleo della malattia per poterlo trasmettere nel modo piu tocolite ulcerosa, fu eseguita colectomia totale con ano preternaturale [non com asettico e completo, si fonda la storia della clinica: un sapere che si organizza pare nella cartella del reparto chirurgico alcun riferimento ai precedenti stati secondo schemi e strutture codificate, per garantire la scientificità dell'operazio ansiosi e depressivi, né ai miglioramenti precedentemente ottenuti ]. Dopo l'o ne e la possibilità della trasmissione delle conoscenze. perazione continuano scariche diarroiche di feci semiliquide con conseguente Anche se ovviamente esisteva in precedenza una forma di ricerca empirica, irritazione della cute attorno all'orifizio del nuovo ano e difficoltà ad usare i sac di assistenza ospedaliera e di trasmissione del sapere medico, è nella prima metà chetti contenitori. Dimessa dal reparto neurologico, dopo il tentato suicidio, vie del xIx secolo che la clinica arriva ad organizzare in un insieme sistematico, pre ne trattata con dieta, ma dopo lieve miglioramento peggiora e viene ricoverata ciso, definito le proprie conoscenze sul corpo e sulla malattia, e non è casuale che in reparto di medicina. L'internista consiglia ricovero in "Reparto altamente questo momento organizzativo — sia sul piano della razionalizzazione scientifica specializzato per il trattamento delle coliti ulcerose (Stati Uniti o Svizzera) o in e dell'insegnamento, sia su quello piu specifico dell'assistenza — coincida stori reparto chirurgico per l'alimentazione parenterale". (Si tratta di "ammalata in camente con il momento dell'organizzazione e della razionalizzazione del nuovo terdisciplinare ad altissimo rischio che necessita di assistenza in reparto altamen corpo sociale, venuto strutturandosi dopo la rivoluzione francese e con il nascere te specializzato con l'appoggio di tecnici capaci di affrontare con oculatezza i dell'era industriale. Se prima di tale evento storico si può parlare di un corpo problemi dell'alimentazione parenterale completa e della cura" ). sociale che si identifica con il centro di potere dello Stato, con la nascita della bor «Durante l'attesa comparve ittero, probabilmente ostruttivo, per cui fu ope ghesia questo potere sembra diluirsi e farsi meno visibile, meno facilmente iden rata con applicazione di tubo di drenaggio. In seguito, si presentò un'insuffi tificabile,e la realtà sociale— sconnessa e disomogenea — che ne consegue e che cienza renale acuta oligurica tubototossica da colostasi intraepatica per cui fu sot insieme lo produce, richiede di essere diversamente strutturata, per la diversità toposta a emodialisi. Risoltasi la sofferenza renale comparvero manifestazioni te delle condizioni e dei bisogni che sono venuti a crearsi. Le istanze libertarie che taniformi da turbe dell'equilibrio ionico per cui fu trasferita in neurologia, do hanno portato alla rivoluzione francese, le scoperte scientifiche in tutti i settori ve si riprese lentamente. Trasferita in altro reparto di Medicina, con dieta ac esprimono le esigenze di un uomo che tende a conquistare la propria soggettivi curata, si è ripresa fino ad essere dimessa. tà, esigenze che tuttavia si scontrano con quelle antagonistiche poste dall'inizio «Ora sta bene con dieta e ano preternaturale». dell'era industriale, che ha bisogno di uomini soggetti alla logica del suo svilup po. È su questa contraddizione, provocata dall'emergere di una soggettività che Questa è una storia cltnica, cioè la storia di una malattia spiegata al letto del non si identifica piu automaticamente nella figura del «signore», e dalla nascita paziente (tale il significato etimologico del termine 'clinica') : una trasmissione di una forma di potere che ha bisogno di produrre un tipo diverso di identifica congelata di formule astratte, senza sbavature o contraddizioni, senza anteceden zione per dominare, che si inseriscono le scoperte scientifiche, e sarà questa con ti incerti o ambigui, come se con la «salute» fosse scomparsa dalla scena anche traddizione a determinare il ruolo che svolgerà la scienza nell'organizzazione del la vita, lasciando sul letto un corpo da dividere a pezzi e analizzare finché il risul nuovo corpo sociale. tato non corrisponda esattamente all'asetticità della diagnosi. Nel campo della medicina il processo è esplicito. La scienza solleverà appa
  • 10. Clinica Clinica rentemente l'uomo dal suo rapporto immediato, pauroso con la morte, offren a ciò che è, come figura sociale, il medico. Cogliere i passaggi di questo muta dogli la mediazione di una malattia contro cui lottare e su cui avrà buon gioco la mento, individuare il mutare del ruolo che di volta in volta si trovano a svolgere nuova logica del potere che viene strutturandosi. Le ideologie che circondavano la salute e la malattia, e l'uso che può esserne fatto, può aiutare a capire come si la morte e i rituali con cui si tentava di allontanarla o di ridurne il mistero, ven sia arrivati all'attuale mondo medicalizzato e assistenziale, in cui la medicina, gono gradualmente soppiantati dalle tecniche scientifiche capaci di debellare la come uno dei sistemi di razionalizzazione e di controllo, ha gradualmente invaso malattia. Ma, mentre la paura della morte accomunava il «servo» e il «signore» in il campo della salute, dilatando quello della malattia. uno stesso mistero, le tecniche per debellare la malattia sono in mano di pochi e Se si fa risalire il momento in cui la clinica comincia a strutturarsi come or pochi possono trame bene6cio ; non solo : queste stesse tecniche esigeranno, per ganizzazionedelsaperescientifico alla m etàdelxvm secolo,per giungere ad una poter essereefficaci,un grado di oggettivazione dell'uomo che sarà fonte di una sistematizzazione organica e definita del corpo medico nel xix secolo, sarà ne nuova forma di soggezione. La necessità di organizzare le conoscenze scienti6che cessario cogliere — nell'evoluzione della scienza — la figura sociale del malato e e lenuove tecniche non è,dunque, semplicemente espressione dellacreazione di quella del inedico, cosi come si stagliano nel graduale svolgersi di questa fase un corpo sistematico del sapere, ma della contemporanea costituzione del corpo storica. separatodi«coloro che sanno» e non diffondono le conoscenze acquisite,per non A grandi lineesi può tracciare una traiettoria delle conoscenze mediche che perdere il privilegio e il potere che ne derivano. Cosi come i mezzi di produzio va da una medicina classificatrice, organizzata secondo una gerarchia di fami ne si vanno concentrando nelle mani di pochi, nelle mani di pochi viene a con glie, generi e specie, ad una medicina che ascolta e spia i sintomi e i segni, e in centrarsi il sapere che sarà distribuito, dosato e trasmesso solo a chi ne compren fine ad una medicina che si struttura e si organizza a partire dal «corpo morto» derà il linguaggio, il codice cifrato, la simbologia : cioè alla nuova classe dirigente da cui riceve conferma de6nitiva alle proprie ipotesi. L'approdo, agli inizi del che sceglierà i suoi tecnici e beneficerà delle loro prestazioni ma, insieme, li uti xix secolo, diventa dunque una forma di medicina classificatrice, diversa da lizzerà come uno degli elementi di razionalizzazione del nuovo corpo sociale. quella delle specie (ricerca di un insieme ideale di qualità e di essenze) e che, E in questo contesto storico che «nasce la clinica», come organizzazione e pur rifacendosi ad un quadro di riferimento preciso e concreto qual è quello da razionalizzazione di un sapere medico che agisce in rapporto al potere che eserci to dall'anatomia patologica, attinge questa sua concretezza in una sfera a suo ta sulla collettività, e in rapporto al potere che la organizza. La sua triplice fun modo ideale, dato che si tratta della concretezza del cadavere e non dell'uomo. zione —ricerca,assistenza, insegnamento — laporta a muoversi contemporanea La medicina non si presenta piu, come accadeva 6no agli inizi del xvni secolo, mente a piu livelli, ciascuno dei quali interferisce con l'altro nella strutturazione come una forma di conoscenza immediata, semplice, diretta, espressione del di un unico corpo organico in cui l'organizzazione del sapere medico, l'organiz carattereempirico dell'intervento medico teso a lenire la sofferenza umana: la zazione della malattia e l'organizzazione dell'insegnamento risultano fuse e pro conoscenza scientifica della malattia si sposta gradualmente dalla sofferenza del fondamente intrecciate. Si tratta di momenti tecnici, specialistici, scienti6ci, ma l'uomo malato all'entità della malattia — di cui risulta piu importante cogliere i saldamente radicati nel contesto storico-sociale di cui la clinica sarà uno degli elementi. movimenti, le oscillazioni, la compattezza o la fiuidità, la qualità o la sede — fin ché essaarriva a trovare nell'apertura del cadavere ilsuo fondamento e la sua inoppugnabile realtà. i. U n a ricerca archeologica sull'organizzazione del sapere medico, quindi In questa ricercadella malattia, la presenza dell'uomo malato risulta sempre sull'evoluzione della scienza e del mutare della malattia sotto lo sguardo clinico, piu accidentale, casuale. Presenza ambigua, difficilmente ingabbiabile in un qua esulerebbe dagli scopi di questa analisi, che vuole essere, piuttosto, una rifles dro di riferimento preciso che potrebbe essere smentito e contraddetto, essa deve sione sull'evoluzione della scienza attraverso l'individuazione del mutare del rap essere annullata per lasciare libero spazio, da un lato, alla malattia che deve espri porto della medicina con l'uomo malato — e di quello del ruolo del medico col mersi e, dall'altro, al medico che deve vedere e interpretare. Ma questo processo malato — in rapporto al mutare dell'organizzarsi del corpo sociale. L'analisi del di graduale allontanamento dell'uomo malato agli occhi della clinica che lo inda rapporto fra sguardo clinico e malattia resta, infatti, all'interno di un discorso ga coincide anchecon ciò che dell'uomo fa l'organizzazione sociale in cui è in scientifico che continua a considerare la malattia soltanto come l'oggetto di una serito,quale membro partecipe ocome oggetto subordinato. scienza che, di volta in volta, ne svela o ne ignora alcuni elementi. Ma se la ma Non è infatti casuale che l'unico momento in cui la clinica — in questa fase di lattia, oltre ad essere un fenomeno naturale, è vista anche come un prodotto sto assestamento — accetta di porsi al servizio della sofferenza quotidiana, affrontan rico-sociale, il suo valore e il suo signi6cato mutano con il mutare di ciò che è do il rischio di essere contraddetta dall'ambiguità di un corpo che, pur essendo — per l'organizzazione sociale in cui si trova inserito — l'uomo che ne è portatore. oggetto di indagine, è soggetto dell'esperienza malata, coincida con un momen Quello che occorrerebbe vedere è in quale misura il mutare del rapporto medi to d'apertura della soggettività dell'uomo sano : cioè con il sommovimento gene cina-malattia risulti legato a ciò che è l'uomo sano/malato in un dato momento rale prodotto dalla rivoluzione francese e con l'avvio di una diversa organizza storico, alla sua figura sociale, a ciò che rappresenta nel gruppo di cui è parte ; e zione del corpo sociale. Cosi come, attualmente, dopo due secoli di sicurezza e
  • 11. Clinica zz6 227 Clinica di dominio incontrastato, la clinica è messa in crisi nelle funzioni di sua compe cui l'arte di guarire rientra nell'ordine civile"... La medicina, in questo primo tenza(ricerca scientifica, assistenza, insegnamento) dalla soggettività sempre piu momento, non si definisce come clinica senza definirsi tosto come sapere enci emergente e consapevole delle forze sociali che esigono una diversa risposta alla clopedico della natura e conoscenza dell'uomo nella società» [ibid., p. 89]. malattia e, insieme, alla salute. E dunque solo nel momento in cui l'uomo, sano A Foucault interessa cogliere il processo di strutturazione del corpo organico o malato che sia, si organizza esigendo di controllare ciò che si fa di lui, che si del sapere medico. Ciò che invece qui interessa individuare è il rapporto fra que pone diversamente di fronte alla scienza e al suo operato, imponendo che siano sto sapere che si organizza secondo la nuova logica del potere che va strutturan verificati la finalità e i modi del suo intervento, si che la scienza è costretta a por dosi, e l'uomo sano/malato. Che dunque, in questo momento storico particolare, si al servizio di una collettività che non è piu inerte e passiva. In questo senso si potesse dire niente ospedali, niente ospizi, cosi comeniente cattedre e si tentasse l'apertura o la chiusura della scienza di fronte ai problemi concreti dell'uomo è una nuova organizzazionedelleconoscenze mediche che passasse attraverso una sempre relativa al grado di libertà e alla forza di pressione che il gruppo sociale organizzazione dell'assistenza al malato come l'unico soggetto per cui il sapere conquista o perde, come garanzia di un controllo sul progredire delle conoscen deve esistere, se era il segno di un'utopia che non ha trovato modo di realizzarsi ze che devono servire alla sua vita. (per lo strutturarsi del potere borghese che, pur diluito e diffuso, esercitava lo Foucault, nella sua analisi sulla nascita della clinica, puntualizza i limiti e le stesso dominio sulle masse, bloccando il tentativo di costruire un nuovo corpo contraddizioni della grande illusione della «disospedalizzazione della malattia» sociale in cui fosse rispettata la libertà e la soggettività di tutti ), era anche espres sognata dai montagnardi, che riconoscevano l'ospedale, cosi come la povertà, sione della presa di coscienza del ruolo che ospedali, ospizi e cattedre esercita quali elementi patogeni, e la raffronta alla contemporanea necessità di organiz vano nel dominio dell'uomo, attraverso il controllo della malattia. Il fatto di pro zare una medicina che non poteva svolgersi «in libertà» e «allo stato brado» e gettareuna medicina pedagogica che avrebbe dovuto occuparsi sia dell'uomo che, per questo, avrebbe riproposto il potere e il privilegio dei medici. Ma par malato sia dell'uomo sano, come strumento di diffusione delle conoscenze ne la anche di un esempio «assai raro senza dubbio» — quello di Montpellier, nel cessarie alla prevenzione della malattia, è una conferma di questa presa di co I793 — dove, «siccome nessun insegnamento era organizzato, gli studenti di me scienza, dalla quale si sarebbe potuto costruire una scienza che affrontasse l'uo dicina si appellarono alla società popolare; e questa, con una petizione, ottenne mo nella globalità dei suoi problemi. Ma questo allargarsi del campo della me dall'amministrazione del distretto la creazione di un insegnamento clinico all'o dicina non è stato garantito da un controllo stabile e organizzato di un potere spedale Saint-Eloi... Questo esempio è forse privilegiato, ma non per questo politico non delegato. Con lo sgretolarsi dei valori e delle istanze rivoluzionarie meno significativo. Per una spontanea convergenza dipressioni ed esigenze pro il proporsi di una nuova forma di potere, il medico si trovava a disporre di un venienti da classi sociali, da strutture istituzionali, da problemi tecnici o scienti campo d'azione che implicitamente allargava il suo dominio. Sarà su questo do fici assai diversi gli uni dagli altri, per una sorta di ortogenesi, un'esperienza sta minio riconquistato che si riproporrà il rapporto perduto — caro alla clinica — fra formandosi... Il ritorno alla clinica è effettivamente la prima organizzazione di medicina e malattia, sul quale continuerà a svilupparsi, in modo sempre piu aset un campo medico misto e fondamentale insieme: misto in quanto l'esperienza tico e staccato dalla realtà dell'uomo, la ricerca scientifica. ospedaliera nella sua pratica quotidiana assume la forma generale di una peda È un'analisi schematica e, tuttavia, essa consente di vedere — soprattutto raf gogia; ma anche fondamentale poiché, a differenza della clinica del xvni secolo, frontando questo momento particolare di una medicina alla ricerca di un nuo non si tratta dell'incontro, a cose fatte, di un'esperienza già formata e di un'i vo ruoloe diuna nuova funzione, con ciòche era in precedenza econ ciòche sarà gnoranza da informare; si tratta invece, in mancanza di strutture preliminari, in seguito — il significato e la linea di sviluppo del pensiero clinico e del suo in di un dominio in cui la verità s'insegna da sé e allo stesso modo allo sguardo del tervento pratico. l'osservatore sperimentato e a quello dell'apprendista ancora ingenuo ; per l'uno Nella vecchia medicina il medico e il malato sono due figure ugualmente e per l'altro non c'è che un solo linguaggio : l'ospedale, in cui la serie dei malati è, estranee alla malattia, che può esprimersi solo a patto che esse scompaiano. La in se stessa, scuola. La duplice abolizione delle vecchie strutture ospedaliere e conoscenza del medico che resta muta davanti ad una malattia che parla da sola dell'università consentiva cosi la comunicazione immediata dell'insegnamento (anche se la sua parola deve rifarsi alla configurazione ideale che il medico stesso col campo concreto dell'esperienza; ma ancor piu, essa aboliva il linguaggio ne ha fabbricato), comporta nel rapporto fra l'uomo malato e il medico che lo dogmatico come momento essenziale nella trasmissione della verità... Ciò che cura un duplice silenzio, un annullamento reciproco che li pone sullo stesso pia sino allora era mancato, "la pratica stessa dell'arte, l'osservazione al capezzale no di fronte alla malattia. La conoscenza non è ancora fonte di potere se deve dei malati", doveva diventare la parte essenziale della nuova medicina» [Fou tacere perché il fenomeno parli da solo. Per quanto metaforico possa essere que cault x963, trad. it. pp. 8g-86]. E piu oltre : «Mettendo in luce la solidarietà del sto discorso, esso corrisponde in realtà al silenzio che univa tutti — servi e signo l'essere umano con le condizioni materiali d'esistenza essa mostrerà come "si ri — di fronte alla morte e all'assoluto : entrambi ne erano dominati, cosi come il possa conservare a lungo un'esistenza esente da mali nella misura in cui è con malato e il medico sono dominati dall'assoluto rappresentato dall'essenza della cesso agli uomini sperarlo" ; essa indicherà anche "il punto di contatto attraverso malattia.
  • 12. Clinica zz8 229 Clinica L'esplosione, se pur di breve durata, della soggettività del servo, ha prodotto restare invischiata nella logica naturalistica, venendo trattata e codificata con lo una nuova dimensione storica e una nuova filosofia del mondo che riteneva l'uo stesso metro. In assenza di un organo malato — difficilmente individuabile anche mo padrone del suo destino. Il potere centralizzato è stato spezzato, cosi come il se faticosamente ricercato — in grado di giustificare e spiegare il fenomeno della rapporto con l'assoluto e, per un breve momento — quanto è durata l'illusione follia, è stato cioè necessario trattare come malattia il comportamento anomalo del servo, prima che si costituisse una nuova classe di padroni —, anche alla scien per riuscire a farvi fronte. La psiche, tenuta dall'intervento medico totalmente za sono stati chiesti nuovi compiti e confronti diversi. Quando alla fine del xviii separata dal corpo, diventa un oggetto di indagine medica che deve entrare all'in secolo si tende a svolgere la clinica, come istituzione essenzialmente didattica, terno dei parametri e delle codificazioni prestabiliti, si che l'apertura prodotta negliospedalidove ildocente,alletto del malato, può essere apertamente smen inizialmente dalla scoperta della soggettività nel comportamento dell'uomo, vie tito dal malato e dalla malattia, è avvenuto che il cittadino in lotta (sano o mala ne nuovamente bloccata dalla serializzazione dei possibili comportamenti previsti to) ha costretto una scienza ad aprirsi e ad agire nel campo della sofferenza quo e dei significati ad essi corrispondenti. Il processo di oggettivazione caratteristi tidiana, al servizio della quale deve esistere, anziché isolarsi nel dogmatismo del co dell'approccio clinico e medico è particolarmente evidente nell'atteggiamento le sue conoscenze. assunto dalla psichiatria nei confronti della follia, che viene snaturata del suo Che siano stati degli esempi puramente simbolici e di breve durata, poco carattere soggettivo, in quanto espressione della contemporanea presenza della importa, se questo fa capire come un tipo di conoscenza che accetta scoperta sragione nella ragione, e violentata nella camicia di forza rappresentata da una mente la prova sia davanti al malato sia davanti allo studente, dura — di fatto malattia, definita e definibile solo in termini medici. In questa operazione la psi quanto dura il controllo delle forze popolari sull'esercizio della medicina, cioè che non diventa il soggetto del corpo oggettivato dalla clinica, né il segno della fino al costituirsi di una nuova forma di potere politico che si consolida di pari contemporanea presenza dell'una e dell'altro, ma diventa essa stessa corpo, an passo con il consolidarsi del potere medico. Nella nuova organizzazione del cor che se la scienza non è riuscita ad individuare in quale punto esso risulti alterato po sociale, il potere che il medico — e soprattutto il clinico — si trova ad acquisire o avariato. In questo senso la storia della psichiatria può illuminare — attraver sull'organizzazione della malattia e sull'organizzazione dell'uomo sano, fa di lui so le aberrazioni cui ha portato l'oggettivazione della follia — sul metodo adottato una figura necessaria, indispensabile, privilegiata, e le conoscenze di cui è depo e via via sviluppato dall'intervento e dal ragionamento clinici. sitario torneranno ad essere — in virtu del suo potere — assolute e inconfutabili: La scienza medica del xix secolo segue dunque una traiettoria completamen ma di un assoluto che non ha piu niente a che fare con la metafisica, legato com' è te separata dall'uomo, anche se 'la clinica continuerà ad occuparsi delle sue ma a filo doppio con il potere. lattie, del suo corpo, che spezzerà, separerà, dividerà secondo gli organi avariati, Se, dunque, in precedenza, malato e medico tacevano per lasciar parlare la distribuendolo in sfere specializzate — a ciascun organo il suo reparto e la sua malattia,da questo momento il clinico— forte delle certezze che ilsuo stesso po specialità — si che l'ospedale diventerà il manichino ingigantito in cui ad ogni tere sociale gli ha dato — creerà una situazione in cui sarà solo lui a parlare di reparto specialistico corrisponderà un organo : la clinica medica, la clinica orto fronte a un malato e a una malattia cui non è piu riconosciuto il diritto di parola. pedica, la clinica oculistica, ostetrica, pediatrica, ecc. È su questo monologo del clinico con se stesso e con le proprie interpretazioni, Questa distanzae questa separazione dellascienza, che andrà aumentando che l'uomo malato scompare completamente dalla ':cena e la scienza medica im sempre piu dalla fine del xix secolo per diventare smisurata e incolmabile ai no bocca un cammino che laporterà a fabbricare — partendo dal cadavere — un ma stri giorni, coincide però perfettamente con ciò che comincia a diventare l'uomo nichino cui tutti i malati e tutte le malattie dovranno aderire. — a partiredalxrx secolo — perl'organizzazione socialeche viene strutturandosi : Le conseguenze di questo artificio fondato sul potere si protrarranno nel un uomo espropriato del corpo in funzione della sua produttività. xix secolo e oltre, nonostante l'affermarsi della scuol positiva, il cui carattere Quando lo sviluppo industriale cambierà le strutture sociali delle nazioni e sperimentale si mantiene all'interno di parametri nei quali l'uomo continua ad produrrà una conversione della società rurale nella società urbana, industriale essere l'oggetto della ricerca e non il soggetto per il quale la ricerca esiste. In un (con tutte le contraddizioni che questo nuovo tipo di organizzazione del lavoro quadro cosi costituito, la sperimentazione non ha un reale carattere di «prova». comporta), la clinica avrà già strutturato in un corpo organico le sue conoscenze La sua disponibilità nei confronti dell'oggetto che indaga è apparente; la sua su un uomo che ai suoi occhi sarà, alternativamente, o una malattia (secondo il «positività» di fronte a fenomeni ambigui e inafferrabili quali quelli che riguar suo criterioinformatore ), o forza-lavoro da recuperare o da scartare(secondo ciò dano l'uomo, il suo corpo, il suo mondo, è presunta, dal momento che l'uomo su che è l'uomo con cui ha a che fare). Gli sforzi si orienteranno allora in questo cui si esperimenta non è piu l'uomo vero, concreto, ma il corpo estraneo che la duplice senso: da un lato, lo studio e la ricerca sulle malattie si enfatizzeranno scienza ha fabbricato. portando asempre nuove scoperte e anuove tecniche ;dall'altro,lescoperte me Anche nel momento in cui la soggettività verrà proposta come problema cli diche saranno utilizzate da pochi, perché la medicina pratica dovrà funzionare nico — quando cioè la psicanalisi cercherà di rintracciare nella storia del pazien soprattutto in rapporto a ciò che l'organizzazione del lavoro fa dell'uomo, quindi te i modi della sua partecipazione soggettiva all'esperienza — essa continuerà a in rapporto all'uomo del capitale.
  • 13. Clinica 230 23I Clinica Questa biforcazione fra due settori di interesse, che non si fondono nell'inte lati in modo che la malattia si esprima sempre come un fenomeno naturale e ine resse dell'uomo malato, risulta infatti perfettamente coerente e funzionale al pro luttabile, per il quale l'organizzazione sociale appronta tecniche riparatorie. Ciò' cesso di sviluppo del capitale che vive, da un lato, sul progredire e sull'espan che non può e non deve risultare — e questa è la funzione della clinica in quanto dersi delle tecniche e, dall'altro, sullo sfruttamento e sull'espropriazione del ideologia — è il diretto legame fra causa ed effetto, si che la malattia sia sempre l'uomo il cui corpo avariato può essere affidato alla medicina per il restauro, vissuta come un fenomeno individuale, di cui deve sempre risultare individuale con le priorità corrispondenti al suo sviluppo: sfere di massimo investimento anche la causa. Solo in questo modo si spiega il livello tecnologico sempre piu (l'età produttiva delPuomo), e sfere di minimo investimento (i problemi della sofisticato in cui si muovono il sapere e la ricerca scientifica per quanto riguarda donna, del vecchio, del bambino, dell'handicappato, ecc.). Dunque, una scienza la conoscenza dell'uomo in vista di una presunta «cura», e la totale assenza di che parla da sola con un linguaggio sempre piu incomprensibile ed esoterico, intervento sul piano sociale per quanto riguarda la «causa», intervento che in con strumentie tecniche sempre piu perfezionatiche tendono a creare un uomo taccherebbe una sfera cui la scienza è asservita e di cui rappresenta uno dei si meccanico di cui l'astronauta e la scienza dello spazio sono l'esempio estremo; stemi di razionalizzazione e di controllo. e un'organizzazione della malattia sempre piu sciatta e incapace, nonostante l'im ponenza dell'apparato, sempre piu impotente di fronte all'uomo malato, di cui z. Per quanto riguarda l'organizzazione della malattia, la clinica si muove sa cogliere e vedere solo sintomi separati, organi parcellizzati, in un corpo che è — per definizione — su un terreno ambiguo quale quello di un'assistenza condi stato diviso e frantumato in tante parti quante sono le specialità cliniche, L'uo zionata dalle esigenze della ricerca scientifica e dell'insegnamento, esigenze che mo, espropriato del proprio corpo nel mondo del lavoro, nella vita sociale, deter finiscono per inAuire sulla scelta, quindi sulla selezione della malattia da curare. minato nell'individuazione stessa dei propri bisogni da una logica che non ha La malattia da curare viene, cioè, individuata fra le piu adatte alla ricerca e all'in niente a che fare con la propria vita e a cui questa viene totalmente subordina segnamento, lacura essendo un momento della ricerca scientifica che serve a ta, è ora alla mercé di una medicina che produce piu malattia di quanta non ne rendere piu immediato e piu concreto l'insegnamento. riescaa curare e che copre con un intervento farmacologico — esteso e capillare, Questo processo d'individuazione della malattia in base a criteri la cui fi secondo le esigenze dell'industria farmaceutica — ciò che nell'organizzazione del nalità non è essenzialmente la cura del malato, determina una modalità di ap lavoro e della vita sociale produce malattia. proccio diversa da ciò che era stato, prima della nascita della clinica, l'approccio Quando Lombroso dichiarava esplicitamente che la pellagra era determinata medico : l'uomo malato diventa il semplice portatore di una sindrome da analiz da una carenza di alimentazione — cioè da fame — la risposta è stata la cura della zare e il suo essere un uomo, una persona con un particolare modo di vivere il pellagra in quanto malattia, dato che era implicito che l'organizzazione sociale mondo, il proprio corpo, la propria malattia, è automaticamente escluso dal non avrebbe potuto rispondere alla fame di tutti. Se parte dei tumori, oggi sem campo di indagine e di cura, come una variabile che potrebbe inficiare o offusca pre piu diffusi, sono prodotti dal grado di nocività e di inquinamento dei luoghi re il giudizio clinico. Ciò che interessa agli occhi della clinica è la malattia, cioè di lavoro e della vita quotidiana, la risposta è la cura — parziale e limitata secondo un oggettoche sarà tanto piu vero e comprensibile,quanto piu sarà separato e i limiti attuali della scienza — dei tumori. Se il numero sempre crescente delle isolato dal corpo stesso in cui si manifesta. Per poter indagare la malattia e tra macchine e la velocità da esse raggiunta producono incidenti, non si aumentano smettere le conoscenze che se ne ricavano, occorre disporre di un oggetto inerte i servizi pubblici per ridurre il traffico privato, perché questo significherebbe da analizzare, i cui sintomi e segni possano essere inseriti in un quadro di rife una riduzione della produzione e del consumo nel settore automobilistico, ma si rimento preciso, obiettivo — quindi precostituito — si da acquisire un significato aumentano i letti nei reparti traumatologici e chirurgici. Questa è la clinica del e un valore universali. In questa dimensione il problema dell'uomo malato xx secolo : uno spreco di energie e di mezzi in una ricerca scientifica dei cui risul scompare, non esiste, cosi come non esiste il problema del suo rapporto con la tati pochi possono beneficiare, e la totale assenza di intervento sul piano delle propria malattia e con il proprio corpo : esattamente come in un'operazione chi «cause» che la scienza ha il compito di occultare nel momento stesso in cui le in rurgica viene scoperto solo l'addome da «aprire», e dell'uoino malato — assente, dividua. Quindi una voce che parla di sé inseguendo il processo tecnologico cui lontano, annullato dall'anestesia — resta solo un corpo abbandonato, nascosto è legata e da essa stessa messo in atto, e una voce muta per quanto riguarda i sotto il lenzuolo La partecipazione soggettiva alla malattia, il dominio dell'uo problemi dell'uomo. mo sul proprio corpo, l'identificazione stessa dell'uomo con il proprio corpo, La clinica — come la scienza in generale — si è venuta dunque strutturando vengono sistematicamente impediti. È su questa frattura fra l'uomo e le proprie come una branca del sistema economico che ha commissionato, in un gioco di esperienze corporee che si fonda l'approccio scientifico alla malattia, ed è su deleghe successive, al potere politico e alla corporazione scientifica il controllo e questa frattura che si fonda l'organizzazione di una malattia che deve presentarsi l'organizzazione della vita sociale. Cosi come ha bisogno di un controllo politico pulita e sgombra da ogni interferenza estranea, cioè da ogni interferenza attuata sulla vita sociale che non deve intaccare il processo della sua espansione o della dal «soggetto», per poter essere diagnosticata e curata, sua conservazione, il sistema economico ha bisogno di una scienza che curi i ma La funzione assistenziale implicita nella clinica rivela, dunque, originaria
  • 14. Clinica 233 Clinica mente un carattere peculiare rispetto alla medicina (intesa come un rimedio, un lato e l'individuazione della malattia come entità separata, che servono alla cli aiutoallasofferenza umana ), peculiarità che può assumere un valore emblema nica per garantire la serietà della sua funzione scientifica e didattica, serviranno tico perchéconsente dicogliere piu chiaramente iprocessi attraverso iquali essa poi alla medicina come mezzo per far fronte alla malattia nel momento in cui è diventata ciò che è nella cultura occidentale. essa si pone come problema di competenza dell'organizzazione sociale: cioè, In clinica, l'oggettivazione del malato, raggiunta progressivamente dalla me quando le contraddizioni prodotte dalla rivoluzione industriale e dagli squilibri dicina e successivamente assunta come pratica di routine, è giustificata — fin dal che essacomporta, richiederanno un'organizzazione dell'assistenza, tale da ga suo nascere — da un lato come premessa teorica indispensabile alla ricerca scien rantire il recupero della forza-lavoro necessaria. Il modello proposto dalla clinica tifica che deve essere neutra, asettica e obiettiva ; dall'altro dalla necessità dell'in (la separazione della malattia dall'uomo malato, dall'ambiente in cui vive; l'iso segnamento che deve essere impersonale, preciso, universale. La dicotomia fra lamento, cioè, del fenomeno dalle implicazioni soggettive e insieme dal contesto corpo e psiche resta il fondamento della ricerca scientifica di tipo naturalistico sociale in cui si evidenzia e si manifesta), risulterà utile — in quanto ad essa per che, partendo dalcorpo come oggetto disua competenza, agisce come se lasog fettamente coerente— all'organizzazione socialeche sitroverà afarfronte ad una gettività di questo corpo dovesse automaticamente essere presente altrove, in malattia trasformata da avvenimento condiviso e diffuso nella comunità, ad acci quella psiche di cui le scienze naturali si occuperanno piu tardi, trattandola però dente che non fa piu parte della vita e della cultura collettiva e che, come tale, è come se fossecorpo. L'unità somatopsichica siattuerà, infatti,attraverso la ri stato spostato in una sfera separata — la sfera dell'assistenza medica — nel cui se duzione della psiche a corpo e non attraverso l'individuazione di una soggettività greto viene «scientificamente» curato, che rende personale l'esperienza corporea. Cosi come il presupposto della clinica L'oggettivazione del malato attuata dalla clinica presuppone dunque un'al è lanetta separazione frasalute e malattia, tanto che essa può perrnettersidi oc tra operazione, utilizzata nel momento in cui lo stato ha bisogno di organizzare cuparsi di una malattia che, pur presentandosi nell'uomo malato confusa e me la malattia per potervi rispondere in massa. Si tratta di un'operazione che la cli scolatacon lasalute, viene assolutizzata come se l'uomo che ne è portatore fosse nica ha attuato automaticamente nel localizzare la malattia in un corpo, in un tutto e solo malato e come se tutta la sua vita fosse ridotta esclusivamente alla sua organo particolare di un corpo particolare, togliendola dalla coralità della parte malattia. cipazione collettiva e dalla coesione con i valori e la cultura del gruppo in cui Ciò che progressivamente caratterizzerà, anche se come risposta a istanze e essa si manifestava ed era accettatacome parte dellavita. Questo riconosci a pressioni di natura diversa, la pratica medica fino ai nostri giorni (la distanza mento della individualità della malattia, cioè questo spostamento della malattia fra medico e paziente, la presenza del malato nell'ospedale come malattia e non dalla vita di cui era uno degli elementi, all'individuo in cui viene scientificamente come globalità sano-malata, l'impossibilità della presenza partecipe della sog localizzata, anziché servire a proporre — come pretende — l'individuo come l'en gettività del malato in uno spazio in cui possono esistere solo il medico e la ma tità per i cui bisogni esistono la scienza, la ricerca scientifica e l'organizzazione lattia) nella clinica esiste come fondamento, come principio essenziale, esplici sociale, di fatto passa attraverso la rottura dei valori, della coesione, della cultu tamente enunciato, senza il quale la clinica non potrebbe svolgere le sue funzio ra dei gruppi sociali che avrebbero potuto rappresentare una resistenza nei con ni. Inquesto senso essapuò essere considerata cárne la prefigurazione diciò che fronti dell'intervento medico indifferenziato. deve essere la medicina, cosi come lo studio archeologico della clinica può con Il fatto che la malattia diventi un fenomeno individuale (ed è la clinica ad sentire di individuare gli elementi fondamentali su cui si articola l'evoluzione attuare questo processo) se libera l'uomo dal suo rapporto immediato con la storica dell'organizzazione del sapere e dell'insegnamento. morte come mistero, lo lascia però solo con la paura di una malattia che è diven L'evoluzione storica dell'organizzazione del sapere e dell'insegnamento me tata morte nel momento in cui è stata individuata. Ciò che resta all'uomo malato, dici nella cultura occidentale prescinde, infatti, dalla partecipazione soggettiva oltre alla paura della malattia, è ora la consapevolezza di poter disporre di un dell'oggetto della ricerca scientifica : l'unico soggetto possibile è quello del ricer mediatore — il medico — che, in cambio dell'incerto intervento che sarà in grado catore che, in quanto medico e insieme docente, ha bisogno di un oggetto che di offrire, gli chiederà la sua totale oggettivazione, cioè una forma diversa di non interferisca nella sua ricerca perché la trasmissione della conoscenza possa morte. Faust, questa volta, non baratterà l'anima con un corpo giovane, ma ce essere neutra e precisa. Ma se l'unico rapporto esistente è tra il medico e la ma derà, senza saperlo, il suo corpo ad altri che, nel tentativo di allontanare la morte, lattia,intesa come entità separata dall'uomo malato, la cura non potrà che essere sostituiranno la morte naturale con la «morte clinica». orientata verso una sindrome, un organo, una disfunzione, mai verso l'uomo che Il paradosso cui si assiste è dunque.il fatto che, proprio attraverso l'emergere vive nella sua totalità somatopsichica e insieme sociale. Del resto, il fatto che la dell'individuo come espressione delle istanze libertarie che hanno prodotto la clinica abbia dedotto le sue certezze e fondato il castello nosografico sulle sco rivoluzione francese, si attua un'azione di indebolimento e di rottura dei valori perte anatomo-patologiche, può dire qualcosa circa la natura reificata del rap del gruppo cui l'individuo appartiene, indebolimento sul quale avrà buon gioco porto che essa instaura: un rapporto fondato sul corpo morto. il dominio organizzato che si sta preparando, per una massa ridotta ad un insie Ciò che, tuttavia, interessa qui puntualizzare è che l'oggettivazione del ma me serializzato di individui. Ciò che rende possibile affrontare la malattia co
  • 15. Clinica z34 z35 Clinica me un problema di pertinenza dell'organizzazione sociale è dunque paradossal trattava di un avvenimento misterioso condiviso dalla comunità, che partecipa mente la sua localizzazione e identificazione come problema essenzialmente in va all'esperienza abnorme del malato. Ovviamente, non si vuoi fare qui un di dividuale. Solo partendo dal terreno sconquassato e incerto costituito da un in scorso regressivo auspicando, in una critica adialettica alla medicina, un ritorno sieme di individui sradicati dal «gruppo», sarà possibile dare risposte collettiva alla semplice accettazione della malattia e della morte come fenomeni naturali, mente organiaaate(l'organizzazione da parte dello stato dei servizi sanitari, l'isti quanto piuttosto tentare di capire i processi attraverso i quali la medicina, pre tuzione della normativa in materia sanitaria) che possono essere attuate in quan tendendo di curare la malattia, è arrivata a distruggere l'uomo malato. Nel caso to la malattia è stata localizzata e circoscritta nell'individuo malato, o meglio nel dell'epilessia, si può vedere come l'individuazione di una lesione organica priva corpo dell'individuo malato. La coesione culturale, che poteva accomunare il di mistero non abbia contemporaneamente portato alla scoperta di un rimedio sano e il malato di fronte alla morte, è profondamente modificata dalla conoscen per l'«epilettico ii. Nel lasso di tempo che passa fra la scoperta scientifica dell'e za scientifica della malattia e della sua precisa localizzazione. La malattia diventa ziologia del «male comiziale», al momento in cui si scoprono i farmaci che pos cosi la mediazione su cui può giocare la nuova logica del potere che viene strut sono ridurre gli accessi convulsivi, ciò che muta è soltanto l'atteggiamento me turandosi ed è su questa mediazione che agiranno le scoperte scientifiche a mano dico nei confronti della malattia e del malato: il che è significativo di un altro a mano attuate, esprimendosi però all'interno della nuova logica e del nuovo lin aspetto dell'influenza della codificazione scientifica di un fenomeno di cui si sco guaggio del potere. Sono dunque questa parcellizzazione del gruppo e questa pre la localizzazione e l'eziologia, anche se non se ne scopre contemporaneamen oggettivazione ed espropriazione del corpo in medicina — che vanno di pari passo te la cura. L'individuazione della malattia, in questo caso, strappa il malato dal con la parcellizzazione del gruppo e l'oggettivazione e l'espropriazione del corpo «mistero» collettivo, per tradursi poi concretamente nella creazione di un pre necessarie allo sfruttamento su cui si fonda lo sviluppo industriale — che consen giudizio sociale nei suoi confronti, pregiudizio sul quale si fabbricherà il castello tono all'organizzazione della malattia di dare le uniche risposte coerenti con il delle interpretazioni scientifiche. I vantaggi che l'epilettico ha tratto dalla sco tipo di struttura economico-sociale di cui essa è espressione; delle risposte in perta dell'origine vera, scientifica dell'epilessia — prima della scoperta dei far differenziate, per tanti corpi che hanno la stessa malattia, o per tanti organi che maci che potessero ridurne le manifestazioni morbose — sono nulli. Anzi, l'e presentano la stessa disfunzione. Risposte cioè che non possono essere perso pilettico — una volta definito tale — è stato privato della partecipazione degli nalizzate, cosi com'è stata personalizzata la malattia, se non per la classe con la altri al fenomeno di cui era involontariamente attore, per venire additato e quale la medicina ha sempre avuto un rapporto privilegiato. stigmatizzato come portatore di una malattia. Se il mistero accomunava attore In questo senso la clinica ha insegnato alla medicina a separare la malattia e spettatori nella medesima scena, la malattia è qualcosa che appartiene solo al dalla vita, dimostrando l'utilità di questa separazione sul piano sia dell'organiz malato e di cui il malato diventa «colpevole» e responsabile in prima persona zazione sia del controllo. Ma, insieme, ha oflerto all'organizzazione sociale un agli occhi della medicina, soprattutto quando quest'ultima non è in grado di malato non piu protetto dalla collettività del gruppo cui apparteneva, sradicato guarirlo. e isolato dal contesto culturale di cui era membro partecipe, una volta che la rna Il fenomeno misterioso che si poteva esorcizzare attraverso rituali collettivi lattia sia stata individuata, localizzata e circoscritta nel suo corpo. La clinica non diventa colpa «individuale» da nascondere nelle pieghe della propria vita perso si fonda dunque solo sul corpo morto dell'individuo, ma anche sul corpo morto nale, si che lo scacco della clinica e della medicina non è mai evidente, ma si ce della collettività di cui l'individuo era parte integrante, cosi come lo era la ma la dietro il pregiudizio sociale che esse stesse creano attorno alla malattia che ha lattia. L'asetticità del suo intervento, che le consente di «lavorare» su una serie la colpa di essere incurabile. di organi malati, produce insieme una serialità di individui che nulla può piu Ovviamente non si può imputare alla clinica o alla medicina di non riuscire proteggere di fronte alla morte, se non la «morte clinica». Serialità di individui a curare le malattie per le quali non siano stati ancora trovati i rimedi adatti. E che coincide con quella via via prodotta dal nuovo potere che si appropria gra tuttavia è sintomatico notare come questo scacco non venga mai vissuto e pre dualmente dell'uomo per fabbricarne uno a sua immagine, o a suo uso e con sentato come un limite, accettabile e comprensibile, della «scienza», ma diventi sumo, perché è la logica di questo nuovo potere a determinare la razionalizza l'occasione per il nascere del pregiudizio sociale che circonda la malattia «incu zione di ogni aspetto del corpo sociale che viene organizzandosi. rabile», attraverso la stigmatizzazione del malato, il quale — sotto la pressione del Il fatto, ad esempio, che l'epilessia fosse denominata in epoca romana «male controllo sociale e dell'autocontrollo che egli stesso è portato a imporsi — è esclu comiziale» (evidentemente in seguito al manifestarsi di accessi convulsivi du so e si autoesclude dal consorzio sociale. rante riunioni pubbliche) ha un significato che va oltre la semplice denomina Il processo è esplicito in altri casi. Nella tubercolosi, ad esempio — in cui l'e zione di una malattia:!a denominazione di quella che sarà poi «scientificamen voluzione è rintracciabile anche a ritroso — la scoperta di una chemioterapia te» individuata come una lesione cerebrale in grado di produrre accessi convul adatta ha significato lo sgretolarsi del pregiudizio sociale, cioè l'eliminazione del sivi e disturbi della coscienza coinvolgeva l'ambiente, il luogo, il contesto in cui la paura nei confronti di un fenomeno sostenuto e alimentato dall'ideologia che il disturbo si manifestava, piu di quanto non coinvolgesse il malato stesso: si la scienza aveva fabbricato attorno ad esso, come espressione della propria im
  • 16. Clinica z36 237 Clinica potenza. Il fatto che, dopo la scoperta dei farmaci, la tubercolosi continui ad attraverso la parola del docente, della perfetta rispondenza al quadro preciso che esistere, senza tuttavia l'alone di paura e di vergogna che prima la circondava, ne è stato fabbricato. Lo studente ha a che fare con la parola e con l'immagine, significa che ciò che è stato debellato dai farmaci è soprattutto l'ideologia del entrambe chiuse in una sfera privilegiata, riservata a chi comprendeil linguaggio l'irrecuperabilitàche la scienza stessa aveva fabbricato. e le astrazioni. Il mondo — quello in cui l'uomo vive, lotta, si ammala, guarisce e La clinica, e successivamente la medicina, oltre a produrre «guarigione», muore — è fuori portata : è la variabile negativa che può distruggere la perfezione producono quindi il pregiudizio sociale necessario al controllo della malattia, an del manichino e tutta l'impalcatura della scienza. Ciò che apprende lo studente che quando la scienza non sia in grado di curarla; pregiudizio che può espri da un tal tipo di insegnamento è essenzialmente la separazione della malattiadal mersi sia attraverso l'etichettamento di una malattia, sia attraverso un giudizio la vita (separazione che consente le successive divisioni e parcellizzazioni in un e una stigmatizzazione morali del fenomeno fuori della norma. Il giudizio di ma corpo la cui vita si svolge altrove, fuori dal «letto» clinico e fuori dalla compe lattia è quindi relativo a fattori di natura diversa che implicano il concetto stesso tenza della scienza medica), nonché tutta una serie di nozioni che si traducono di salute nella cultura occidentale, e di ciò che significa, all'interno della sua lo automaticamente in una strumentalizzazione pratica sul piano del potere. gica, «curare». Tuttavia, ciò che ci si limita qui a puntualizzare è la misura in La crisi attuale dell'insegnamento medico (e dell'insegnamento in generale cui la clinica ha contribuito a confermare e a concretizzare, con le sue premesse nella cultura occidentale) sta nella rottura degli elementi ad esso essenziali: la teoriche, la divisione fra corpo e psiche e la divisione all'interno del corpo, utili rottura del carattere elitario delle conoscenze, provocata dalla pressione di una all'organizzazione della malattia cosi come si sviluppa dalla seconda metà del domanda massiccia di partecipazione al sapere; il rifiuto della parcellizzazione xtx secolo ad oggi. esasperata che distrugge la globalità dell'esperienza; e, infine, il rifiuto, da parte di masse sempre piu consapevoli di giovani, di utilizzare le conoscenze in modo 3. L'organizzazione dell'insegnamento è il terzo elemento che si intreccia corporativo, cioè a semplice difesa dei benefici e dei privilegi che si possono ri nella vita della clinica, elemento in nome del quale viene giustificata e avallata la cavare in cambio dell'accettazione passiva della delega sociale implicita nella selezione della malattia da indagare e, insieme, l'esclusione dal campo di indagi propria professionalità: quindi, rifiuto di un tipo di sapere la cui unica funzione ne dell'uomo che ne è portatore. Selezione della malattia, ma anche dello studen sia laconferma del potere sociale della classe che se ne appropria. te, a conferma del carattere elitario implicito nella funzione del docente e della La struttura didattica è attualmente in bilico fra l'essere sopraffatta da una struttura didattica. Assistenza, organizzazione del sapere scientifico e insegna domanda cui non sa rispondere, o il rivedere i propri principi informatori, cioè i mento influiscono, dunque, l'uno sull'altro nel determinare — in base a criteri legami che esistono (e di cui essa non tiene conto) fra il contenuto e l'oggetto propri di ciascun settore — la natura selettiva e parcellizzata dell'intervento cli dell'insegnamento, e la vita della collettività. L'analisi di questa crisi può dunque nico, muovendosi su parametri in cui i bisogni del!'uomo malato e della colletti chiarire — piu di quanto non possa fare la ricerca a ritroso sui modi dell'insegna vità sono messi fra parentesi in nome della serietà scientifica e di una trasmissio mento clinico — quali sono stati gli elementi determinanti nella sua evoluzione, ne asettica e precisa delle conoscenze. dato che in un momento come quello attuale essi si stagliano netti, dimostrando Ritracciare l'evoluzione storica dell'insegnamento clinico porterebbe a riper esplicitamente il loro significato. correre di pari passo l'analisi appena tentata dell'organizzazione della malattia Una recente inchiesta americana sulle motivazioni che spingono gli studen e del sapere: data la finalità essenzialmente didattica della clinica, questi non ti ad intraprendere lo studio della medicina può essere illuminante a questo pro sarebbero che il contenuto e lo strumento dell'insegnamento stesso. Finché il posito. Gli studenti del primo anno, nella quasi totalità, addussero come moti malato, privato di ogni diritto di esistenza soggettiva, viene considerato un og vazione essenziale il desiderio di appropriarsi di un tipo di conoscenze che li gettosu cui indagare e da curare (e finché l'uomo all'interno dell'organizzazione avrebbe messi in condizione di affrontare il problema sociale della sofferenza. sociale è espropriato della possibilità di un intervento soggettivo nella gestione Alla fine del ciclo universitario, queste motivazioni apparivano ridotte e com dei suoi problemi ), lo studente non può che essere analogamente oggettivato, pletamente stravolte, rispecchiando l'incorporazione ormai avvenuta della par nell'essere appunto oggetto di insegnamento. Il variare dei modi dell'insegna cellizzazione del sapere: ciascuno aveva individuato un settore specialistico cui mento coincide con il variare dell'organizzazione della cura e delle conoscenze dedicarsi, e la sua utilizzazione era ormai circoscritta ad una pura e semplice scientifiche; quindi con il variare dei ruoli medico-malato-docente-studente in strumentalizzazione professionale, senza la minima apertura ai problemi gene rapporto al variare dell'organizzazione sociale. rali che li avevano spinti, inizialmente, alla scelta dello studio della medicina. Il punto di arrivo della clinica — il manichino che essa cura e su cui indaga Ciò significa che i sei anni di insegnamento erano riusciti a distruggere — at è la «cosa» attraverso cui passa l'insegnamento. In questo senso non si tratta mai traversoloschematismo scientificoe lasettorialità asettica di un sapere separato di un rapporto fra l'uomo malato che vive la propria esperienza corporea e il dai problemi dell'uomo e della sua vita — la capacità di cogliere l'immediatezza docente che lo cura e indaga sulla sua malattia in presenza dello studente che globale dei fenomeni, e di percepire la propria funzione all'interno di questa a sua volta apprende la malattia come esperienza. B semplicemente la verifica, globalità. La scienza produce quindi una forma di pre-giudizio — nel senso eti
  • 17. Clinica z38 z39 Clinica mologico del termine — che impedisce e ottunde la percezione della realtà e di no dunque diventare «sani» e viceversa, se un caso fortuito può insinuare il tutti gli elementi che la compongono, isolando e assolutizzando quelli di sua dubbio. competenza per i quali ha già pronte le risposte. Il fascino della specializzazione, In un'epoca dominata dal positivismo e dallo sperimentalismo, la cultura della ricerca pura, della rarefazione della realtà concreta dell'uomo — con le sue medica continua a proporre paradossalmente una struttura di pensiero che fa malattie, la sua incerta salute, le sue lotte per salvaguardarla da un'organizza riferimento a un corpo ideale che non può smentirla: corpo ideale esplicitamen zione sociale e del lavoro che la minaccia e la mina da tutti i lati — sono il segno te legato alla funzione che essa deve svolgere, come uno dei sistemi di raziona dell'incorporazione avvenuta, attraverso l'indottrinamento, di ciò che è la fina lizzazione e di controllo dell'organizzazione sociale. Il corpo estraneo, il mani lità stessa della clinica e dell'organizzazione sociale di cui esplica la delega: cioè chino cui fa riferimento non è infatti soltanto un'astrazione, ma è insieme l'uo la rottura della partecipazione spontanea alle esperienze, che si traduce nell'in mo fabbricato dal capitale il quale, contemporaneamente, fabbrica i suoi tecnici corporazione di tecniche di espropriazione del corpo malato si che questo, una il cui compito è isolare il sintomo in modo che non possa esprimere altro da se volta oggettivato e parcellizzato, risulta in balia di chi possiede gli strumenti per stesso. Il pessimismo che deriva dall'impossibilità di progettare, sul piano del organizzarlo, secondo una legge che non è piu quella della globalità somatopsi l'insegnamento, un tipo diverso di trasmissione del sapere nasce in rapporto al chica dell'individuo, ma quella del «corpo scientifico». l'individuazione di quale sapere si possa trasmettere che non sia implicitamen Per quanto possano essere ritenute velleitarie e romantiche le motivazioni te un'ideologia. sociali presenti nella scelta dello studio della medicina da parte degli studenti, la È in questo senso che la crisi attuale dell'università nella cultura occidentale, loro scomparsa dopo l'addestramento è il segno di ciò che produce o di ciò che è una delle espressioni del punto cui si è giunti. Da un lato, la pressione di una cancella un tipo di insegnamento che, anziché occuparsi dell'uomo malato nella domanda sempre piu massiccia di partecipazione alle conoscenze, che non può sua globalità, impone gradualmente l'idea di un «corpo scientifico» smontato — per la logica in cui il sapere è inserito — tradursi in una massiccia distribuzione e rimontato, da cui il corpo vero, concreto dell'uomo viene sopraffatto, finché di potere ; dall'altro, la pressione delle forze politiche e sociali che cominciano ad ogni fenomeno corrisponde all'immagine che ne è stata costruita. esigere un controllo sull'operato della scienza e, in particolare, sull'esercizio dellaL'isolamento della malattia nella sfera specialistica recide, anche agli occhi medicina. Le risposte finora tentate, all'interno della logica del capitale, sono la dello studente, i legami fra l'uomo malato e ciò che può produrre malattia, cosi diffusione delle conoscenze (anche sein modo raffazzonato e inadeguato, per come quelli fra la malattia e l'ideologia che su di essa viene fabbricata. Se lo stu l'inadeguatezza delle strutture), ma con una contemporanea dequalificazione ge dente era indottrinato a considerare la pellagra una malattia da curare, difficil nerale che impedisca alle masse di studenti il corrispondente acquisto di potere. mente avrebbe potutoriconoscervi una conseguenza dellafame. Finché lascien Questa diffusione delle conoscenze è, infatti, contemporanea ad una centralizza tificità della scienza è garantita dall'adeguamento di un fenomeno a un preciso zione sempre piu rigida del potere, che si ottiene solo con una superspecializ quadro di riferimento, ciò che viene trasmesso allo studente è soltanto uno stru zazione e con una conoscenza sempre piu parcellizzata. Ma se, in precedenza, mento meccanico di riconoscimento dei sintomi, che devono essere trasferiti nel questi processi erano nascosti, compensati com'erano dal prestigio sociale di cui quadro clinico corrispondente. L'accettazione di questa meccanicità, compor il tecnico si trovava investito, ora — in mancanza di questo compenso — essi sono terà la fabbricazione di una diagnosi su basi matematiche che, in quanto tali, allo scoperto, si che la comprensione ne risulta piu immediata. Cosi come si as risulteranno inconfutabili. La diagnosi, come fatto relativo a fattori ambigui e siste ad una vendetta dei farmaci che, usati all'interno della logica produttivisti contraddittori, obiettivi e soggettivi, viene assolutizzata, legata com' è, da un lato, ca, producono piu malattia di quanta ne curino ; l'accesso alla cultura, per quan a degli strumenti che si autodefiniscono scientificamente sicuri e precisi, e dal to squalificata, di masse di giovani, si sta rovesciando su una struttura didattica l'altro alla figura sociale del diagnosta che ha il potere e il diritto di porre il pro che — costituita essenzialmente come un centro di distribuzione e di smistamen prio giudizio come assoluto, a garanzia del proprio prestigio. Tuttavia, nono to di potere —non ha piu la forza di imbrigliarli e di sedurli con il miraggio di stante le certezze trionfalisticamente sbandierate, la diagnosi resta un fatto re una professione che non riesce piu a nascondere il nulla su cui si fonda. lativo ed è spesso smentita dalla realtà, anche se sarà quest'ultima a doversi ade La crisi è aperta sulla funzione stessa dell'insegnamento nella cultura occi guare alla prima, a scapito della vita del malato. dentale. Che cosa vuole produrre > Per chi devono agire i suoi tecnici squalificati Recentemente, negli Stati Uniti, alcuni operatori della salute si sono fatti e scontenti> Garantiranno il «consenso» implicito nella delega professionale, ricoverare in ospedali psichiatrici diversi, simulando una sintomatologia per la senza avere in cambio il prestigio sociale e il potere su cui esso in precedenza gio quale furono diagnosticati come gravi disturbati mentali ; altri, che presentava cava? In nome di cosa si muovono le ricerche scientifiche> Quali conoscenze si no sintomi tradizionalmente ritenuti morbosi, furono in quel momento ritenuti trasmettono in questafalla ormai aperta, in cui tutti i giochi appaiono chiari an «sani di mente», semplicemente perché lo staff medico era stato messo in allar che agli occhi dello studente piu sprovveduto? Che cosa può offrire questa strut me dalla notizia che fosse in corso nell'ospedale un tale esperimento. (Da nota tura didattica fabbricata per la trasmissione della gestione del potere, nel mo re che gli unici ad accorgersi della «cosa» furono gli internati). I «malati» posso mento in cui è costretta a trovare risposte di massa che distruggono il carattere
  • 18. Clinica 240 24I Clinica elitario che ne garantiva la sopravvivenza? E come reagirà davanti alle lotte e ai possibilità di definire la regola e di sanzionare chi ne devia — fabbrica la realtà a movimenti delle forze politiche e sociali che incominciano ad esigere un control sua immagine e ne organizza le modalità: la clinica fabbrica la legge del corpo lo diretto sulla scienza, sulla medicina e sulla salute, mettendo in crisi quelli che sul corpo di cui si impadronisce e ne organizza i modi di espressione. per secoli si sono autodefiniti i detentori della cultura, della salute e della ma In questo senso ogni scoperta scientifica, che nasce come un'apertura e una lattia? possibilità di liberazione dell'uomo dall'oppressione della natura, si traduce in Da questa falla aperta — una delle tante in questo momento di crisi generale una tecnica di espropriazione del corpo in cui l'uomo — soggettivato agli occhi in cui i vecchi parametri non tengono piu — si può già capire che nessuna peda della scienza nel momento del passaggio dalla non-conoscenza alla conoscenza gogia è possibile, se non sulla base di un'esperienza pratica globale che sia co di un fenomeno che lo riguarda — ritorna ad essere l'oggetto inerte da gestire, stantemente verificata sul piano dei bisogni. È solo da questo legame con l'espe una volta che il problema da lui rappresentato sia stato penetrato e compreso. rienza concreta dei bisogni che può nascere una nuova scienza, trasmissibile e Se i legami fra scienza e collettività, fra scienza e problemi concreti quotidiani da trasmettere, che serva alla vita e non alla macabra caricatura che ne è stata dell'uomo, sono recisi,non può esistereun progetto che consenta l'uso genera fabbricata. lizzato dei prodotti della scienza in funzione dell'uomo e della sua vita, e tanto In Cile, prima del colpo di stato di Pinochet, il governo di Allende aveva in meno un controllo generalizzato su questo uso. Le scoperte scientifiche, la tec detto una campagna di educazione contro l'alcolismo, piaga che colpiva un lavo nologia seguono un'altra via, un'altra logica che le costringe a riprodursi per ratore su tre. Non si è trattato di un programma sanitario, scientifico, speciali non soccombere.Che in questa operazione siapoi l'uomo a soccombere, ilfatto stico (un numero molto ridotto di medici aveva aderito al governo di unità po è del tutto marginale. polare), ma di una mobilitazione della popolazione su un problema che toccava Ma, una volta posto l'uomo a questa distanza — senza la minima possibilità tutti, impedendo anche la partecipazione reale di parte dei cittadini alla trasfor di partecipazione e di controllo da parte di chi è solo oggetto di ricerca, di cu mazione del loro paese. Mancano statistiche precise sui risultati ; si parla di una ra, di insegnamento e di sfruttamento — la conoscenza finisce per ribattersi su se riduzione del fenomeno del go per cento. Ciò che si sa è che, al momento del stessa e per parlare di sé. L'organizzazione della conoscenza medica diventa allo colpo di stato, ogni quartiere disponeva di un centro di salute mentale autoge ra un fatto meccanico che — pur producendo nella sua evoluzione una maggior stito dalla popolazione, in particolare dalle donne espressamente mobilitate in quantità di «guarigione», nel senso che l'uomo vive di piu, che certe malattie quanto direttamente colpite dalle conseguenze del]'alcolismo dei loro uomini. sono state debellate, anche se altre sono aumentate in proporzione geometrica Si trattava semplicemente di capire e iar capire che un uomo distrutto dall'alcool produce una «guarigione» che passa attraverso l'espropriazione del corpo, una non è in grado di far fronte alla sua vita, neppure quando esiste un progetto che volta che questo sia stato diviso, spezzato, parcellizzato e incasellato secondo le unisce tutti alla ricerca di una risposta reale ai propri bisogni, Si trattava di ca diverse localizzazioni e razionalizzazioni scientifiche. pire e di far capire che la libertà si conquista anche riappropriandosi di un corpo L'organizzazione della vita dell'uomo è ridotta, di fatto, all'organizzazione che è stato espropriato e devastato e che l'alcolismo è sempre stato uno degli delle diverse separazioni e divisioni che vengono continuamente attuate nel suo strumenti di questa espropriazione. Le parole di Allende : «Bere meno per poter corpo. La divisione del lavoro che produce l'espropriazione dell'uomo sano nella mangiare di piu», legate alla mobilitazione della popolazione unita in una lotta società capitalistica corrisponde alla divisione del lavoro sul corpo malato. La comune, sono la clinica e la pedagogia che noi, nei nostri trattati e nei nostri la crisi attuale della clinica e della medicina non è quindi solo crisi della conoscen boratori, invano cerchiamo. za, ma è una crisi della gestione parcellizzata e separata dei fenomeni umani, prodotta dalla spinta delle grandi masse che premono, rifiutandosi di continuare Il fatto di aver puntato l'attenzione sull'aspetto organizzativo della tri ad essere «gestite». L'apparato istituzionale dell'organizzazione della salute e plice funzione della clinica — organizzazione del sapere medico, organizzazione dell'organizzazione della malattia vacilla in tutti i settori, perché una nuova lo della malattia, organizzazione dell'insegnamento — non è casuale. Dall'analisi gica sta sconvolgendo le basi su cui si fonda: l'esigenza alla partecipazione di tracciata, l'elemento che risulta essenziale nel pensiero e nell'intervento clinici è tutti alla gestione dei problemi della salute e della malattia. la presenzadi una sorta dischermo, di barriera che viene fabbricata fra lacono Non c'è guarigione se l'organizzazione della malattia passa per l'espropria scenza e l'uomo che si vuoi conoscere, fra la malattia e l'uomo che ne è portatore, zione del corpo dell'uomo malato, cosi come non c'è vita se l'organizzazione so fra chi insegna e chi impara. La conoscenza, la malattia, l'insegnamento non so ciale e del lavoro passa attraverso l'espropriazione del corpo dell'uomo sano. no che la razionalizzazione di un'esperienza impossibile fra due poli separati e Questa crisi aperta mette in luce l'analogia diretta fra i problemi della salute e incomunicabili Il linguaggio, in questa esperienza mancata, non può che essere quelli della malattia, e la necessità di uscire dalla separazione che ha consentito quello di chi ha il potere di stabilirne la validità e le regole, perché ha il potere di di organizzare l'uomo nelle istituzioni della salute (l'organizzazione del lavoro e impedire all'altro di parlare. Se non c'è comunicazione, reciproca partecipazio della produzione capitalistica) e in quelle della malattia (l'organizzazione della ne all'esperienza, uno dei poli — quello che detiene il potere, il codice cifrato, la morte e dell'esclusione sociale), come se esistesse un tipo di gestione diversa per
  • 19. Clinica 242 l'una o per l'altra. Di fatto, entrambe servono soltanto al mantenimento di una logica che si fonda sull'espropriazione del corpo come mezzo di dominio e di controllo. [F.s. o.]. Foucault, M. 1963 Naissance de la elinique. Une arehéologie du regard médical, Presses Universitaires de France, Paris (trad. it. Einaudi, Torino x969sl. Ai tre livelli dell'organizzazione del sapere medico (cfr. medicina/medicalizza zione), dell'organizzazione della malattia (cfr. salute/malattia) e dell'organizzazione dell'insegnamento, la clinica cosi come s'è venuta istituzionalizzando nel corso degli ultimi secoli è un momento essenziale nel controllo al tempo stesso del corpo umano e della società (il «corpo sociale»). Cosi come la funzione sanitaria è stata avocata a sé da specialisti detentori di un sapere tecnico e dei relativi strumenti terapeutici (cfr. in particolare, per la rilevanza anche industriale del fenomeno, farmaco/droga), l'uni tà dell'esperienza corporea (cfr. soma/psiche) è risultata scissa a livello individuale in base a criteri di normalità/anormalità che, sotto copertura scientifica, fondano in realtà pratiche di normalizzazione (cfr. cura/normalizzazione). Mentre pretende di esorcizzare la morte (e cfr. anchevita/morte) la clinica specialistica tratta la persona come un corpo morto e la malattia in genere come fatto individuale, sottratto alla sua dimensione sociale. La stessa rilevazione diagnostica dei sintomi (cfr. sintomo/diagnosi), con la sua pretesa oggettività, è in funzione di questo ruolo istituzionale della clinica.