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E NCICLOPEDIA E I N A UD I [ 1 9 8 2 ]
COMUNICAZIONE
Renato Batti — COMUNICAZIONE p ag .4
Anthony Wilden — COMUNICAZIONE p ag .l 0
Richard M. Coe Anthony Wilden — ERRORE p ag . 5 8
Anthony Wilden — INFORMAZIONE p ag .7 3
Comunicazione 50 5I Comunicazione
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filosofia/filosofie tema/motivo
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ragione antico/moderno futuro
testo
rappresentazione statistica produzione artistica
catastrofi calendario i• selvaggio/barbaro/civilizzato
razionai%rrazionaleteoria/pratica
soggetto/oggetto ciclo decadenza
armonia colore
uguaglianza evento escatologia escrementi
melodia
caos jcosmo valori periodirzazione età mitiche
disegno/progetto fertilità
infinito vero/falso tempojtemporslità genesi
ritmica/metrica abbigliamento visione nascita educazione
curve e superfici scala canto sensi generazioni
geometria e topologia macrocosmo/microcosmo volontà passato/presente
coltivazione
mondo progresso/reazione suono/rumore corpo sessualità infanzia
invariante alchimia cultura matertale
storia danza vecchiaia morte
natura astrologia atlante j
tt/nz/f/èjsfts~e i,
amore mdustna ruralemaschera
osservazione vita/morte
cabala collezione mate nshmoda desiderio
deduzione/prova reale elementi documento/monumento eros prodotti
equivalenza unità armi credenze ornamento clinica
esoterico/essoterico fossile isteria
difierenziale frontiera dialetto scena
formalizzazione memoria pulsione angoscia/colpa cura/normshzzazione
funzioni
enigma
logica guerra esclusione/integrazione
rovina/restauro soma/psiche castrazione e complesso
infinitesimale possibilità/necessità analisi/sintesi imperi fiaba fuoco
sonn%ogno censura farmaco,'droga
cannibalismo homo
locale/globale nazione mostro
referenza/verità anticipazione - - "
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dèi mano/manufatto
sistemi di riferimento ricorsività iPotCsi
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divino tecnica
stabilità/instabilità matematiche ~~ o proverbi nevrosi/psicosi normale/anormale
metodo
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variazione piacere salute/malattia
coscienza/autocoscienza demagogia iniziazione
centrat%centrato sintomojdiagnosi
immaginartone socmle discriminazione !
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pace repressione messia
grafo ateo divinazione agonismo animale
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cerimoniale
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consenso/dissenso ideologia modo di produzione reciprocità/ridistribuzione
egemonia/dittatura masse proprietà
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libertà rivoluzione transizione sbbondanza/scarsita
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Comunicazione
Comunicazione, Errore,Informazione
x. Ua r iabilità terminologica.
La teoria delle comunicazioni è una disciplina che tratta i problemi con
nessi con la trasmissione di informazioni fra una sorgente e un ricevitore. Con
questa lapidaria dichiarazione iniziano usualmente i trattati sulla materia, per
poi proseguire analizzando i metodi che sono utilizzati nella pratica e altri pro
blemi di natura squisitamente tecnica.
Ma oltre che in un particolare ramo legato alle applicazioni tecniche, il ter
mine 'comunicazione' (congiunto o confuso con 'informazione') viene usato in
numerose discipline, Non si vuole qui rendere conto di tutte le possibilità, quan
to osservare che, in alcuni casi, l'impostazione di un argomento in termini di
+comunicazione+ costituisce un comodo punto di vista per lo studio della ma
teria, o una prospettiva nuova, mentre in altri casi ne rappresenta la parte co
stitutiva. Alcune volte si riduce all'applicazione di un modello, all'uso di una
terminologia o allasovrapposizione di uno schema analogico ai propri modelli,
altre volte sottende uno sforzo, un tentativo metodologico inteso ad accostare
discipline diverse, almeno laddove l'applicazione di comuni strumenti d'inda
gine sembra rilevante.
I possibili usi della terminologia e delle tecniche comunicative corrispondo
no agli usi della parola 'informazione' nel linguaggio quotidiano: l'informazio
ne può essere, ad esempio, «utile» oppure «vera», «preziosa» piuttosto che «esat
ta», e ciascuno di questi termini suggerisce un uso diverso, dipendente in ge
nerale dall'esperienza o dalle proprietà della sorgente d'informazione,
In senso formale la teoria dell'+informazione+ è sorta solo recentemente,
nell'ambito della statistica matematica, e si è sviluppata tanto velocemente da
apparire dotata di deboli fondamenta storiche. Sotto la spinta dei risultati ot
tenuti nelle discipline matematiche e ingegneristiche (la teoria corrisponde ab
bastanza fedelmente alla pratica delle telecomunicazioni) una nozione di infor
mazione si è riversata in altri settori, ha tentato di adeguarsi a nuove situazio
ni e di ricevere un'opportuna formalizzazione. La terminologia comunicativa è
presente pressoché da sempre nel repertorio umano, tuttavia l'uso vario e fre
quente che ne viene fatto «in senso tecnico» nelle varie discipline non consente
una visione unitaria sufficientemente articolata e approfondita.
O meglio, l'unificazione dei vari aspetti con cui la concezione comunicativa
viene trattata nelle diverse materie si verifica a un livello di estrema generalità
che, oltre al riconoscimento di uguali schematizzazioni e all'uso di terminolo
gie simili, conosce difficilmente analogie sistematiche nell'elaborazione delle
nozioni coinvolte.
Cosi il campo che s'intravede come possibile punto d'incontro di discipline
diverse, sulla comunebase di metodologie comunicative, è molto vasto, men
Sistematica locale I20 Izi
Comunicazione
tre il terreno finora esplorato, che dagli anni '4o ha cominciato ad appartenere no consciamente saldate soltanto con l avvento del primi calcolatori elettronici
concretamente alla comunità scientifica, è ridotto e confinato soltanto a quel Nella prima linea si concentra l'origine del concetto di algoritmo, cioè esecu
lo che viene definito l'aspetto «quantitativo» dell'informazione. zione successiva di passi elementari, non ulteriormente riducibili ; nella seconda
La teoria matematica formalizza soltanto un possibile modello di comunica a rappresentazione di ogni informazione numerica mediante sequenze di se
zione, generale e semplificato, il quale si rivolge allo studio di trasmissioni ot gnali binari: anche questa rappresentazione è irriducibile per quanto riguarda
timali, in cui l'+errore+ fra sorgente e ricezione sia arbitrariamente piccolo. I a otazione di simboli. L'uso della notazione binaria nei primi calcolatori elet
messaggi si trasferiscono lungo «canali» e si degradano per effetto del rumore tronici, con questa doppia irriducibilità, sembrava aver fatto raggiungere l'es
(comprendente sia disturbi esterni sia intrinseche resistenze), ma entro ampi li senza di ogni informazione, la piu completa possibilità di trasmissione e di ela
miti è possibile variare i metodi con cui i messaggi sono codificati in segnali per borazione, senza alcun vincolo intrinseco.
migliorare la trasmissione. Ma la ragione per cui il calcolo automatico ha fatto avanzare rapidamente la
Ma quando alcuni critici letterari (ad esempio) aprono i loro volumi an concezione moderna di informazione risiede nel fatto che l'elettronica si era de
nunziando che l'arteè uno dei mezzi di comunicazione, e conducono la pro dicata per anni alla trasmissione delle informazioni da un posto a un altro.
pria analisi in termini di «codice» e «rumore», annunziano anche un uso di Una linea piu precisa per rintracciare le origini di questa concezione mo
verso degli strumenti comunicativi, che non si limita a ricondurre il p roblema erna passa quindi sicuramente attraverso lo sviluppo delle telecomunicazioni
della critica artistica a maggiori o minori flussi d'informazione trasmessi, rna in un senso tecnico preciso, comprendente oltre le comunicazioni via cavo o
concentra l'attenzione sulla necessità di una scienza generale della comunica onde radio anche vari dispositivi per la registrazione del suono, apparecchi acu
zione, anche in senso qualitativo. stici ed altri. Questa linea è sintomatica della necessità, tipica degli sviluppi re
L'esigenza di uno sviluppo sia qualitativo sia quantitativo della scienza della centi, di tener conto di sistemi sempre piu complessi, di organizzazioni per le
comunicazione non è difficile da comprendere: riguarda una trattazione meno quali la velocità di trasmissione delle informazioni risulta a volte essenziale per
strumentale della cibernetica e di tutte le discipline legate all'elaborazione au la stessa sopravvivenza.
tomatica, di certi aspetti della teoria dei sistemi che li collegano all'economia e Non a caso alcune caratteristiche di questi sistemi sono il prodotto diretto
all'ambiente, a questioni biologiche e sociali, si interessa al valore d'uso della di situazioni di estrema conflittualità o competizione.
È noto che i primisettori
comunicazione, ponendo in relazione i segni con cui questa si manifesta con i a cui Wiener negli Stati Uniti e Kolmogorov in Unione Sovietica applicarono
loro designati prima, coi loro utenti poi. con successo le metodologie informative riguardano problemi su tutta una serie
Su questi due poli — la teoria matematica, l'unità che dimostra e i risultati i segna ipossibili,che rappresentavano rotte aeree da predire avendo a di
che promette da un lato; l'ambiguità e il pericolo di estendere le nozioni prin sposizione sistemi di intercettamento «disturbati», sottomarini da localizzare,
cipali e di farle sfociare nella teoria generale dei segni o in altri ambiti non per missili da dirigere.
tinenti dall'altro lato — si sviluppa nel seguito la discussione. A questi risultati si collegano i lavori di Claude Shannon considerati fon
damentali per la moderna teoria dell'informazione, e da qui hanno origine l'a7
na isi dei sistemi e la ricerca operativa. Per questo le nozioni che si collegano
z. La te oria matematica. ormazione —siaquando rappresentano una causa sia
quando sono riconosciute come un prodotto di mutati rapporti tra fattori eco
Lo studio della+comunicazione+ e delle forme che assume si è tradizional nomici e sociali di cambia' menti profondi nella concezione e nell'organizzazio
mente limitato all'applicazione di strutture o di figure letterarie derivanti dalle ne dei sistemi — trovano il concreto punto di partenza degli sviluppi tecnici, pro
discipline classiche. Solo la nascita della teoria dell'+informazione+ e la scienza, babilmente, con la nascita del telegrafo, il primo strumento dedicato a una tra
ad essa collegata, dell'elaborazione automatica, hanno dato nuovo impulso a stu smissione irriflessa, automatica nel senso di distinguere sistematicamente l'in
di sulle comunicazioni che investono altri settori: quello delle comunicazioni tervento umano in azione e interpretazione.
di massa, dell'organizzazione aziendale, dell'analisi delle reti e piu in generale Laa storia recente degli sviluppi tecnici presenta allora Samuel Morse alle
delle comunicazioni fra sistemi complessi. prese con le prime difFicoltà relative alla bassa velocità di trasmissione, alle in
Come tale, l'informazione rappresenta pertanto una scoperta relativamente terferenze, alla scelta dei valori ottimali di corrente. Per questi problemi oc
recente e la sua centralità in numerosi processi appare piu il risultato di uno correva piu di una semplice comprensione intuitiva e della pratica accumulata
sviluppo tecnologico che il frutto di elaborazioni teoriche. Far risalire le ori dai primi telegrafisti Soprattutto dopo l'invenzione del telefono, che utiliz
gini della concezione moderna d'informazione alla nascita dei dispositivi rnec zava correnti di ampiezza variabile con continuità e a un ritmo elevato, si pre
canici per il calcolo e alla formalizzazione della numerazione binaria è senz'al sentò la richiesta di sofisticati strumenti matematici; l'analisi di Fourier
che
tro corretto ma generale. Entrambe queste linee risalgono al xvtt secolo e si so permetteva di approssimare la curva continua di un segnale con un numero f
i
Sistematica locale Izz I 23 Comunicazione
nito di armoniche di frequenza limite, si rivelò adeguata a trattare i problemi e sta e d»«so l entropia misura l incertezza del sistema l infor~azio„e
divenne lo strumento principale di analisi. sura la sua riduzione.
La storia recente presenta poi le ricerche che negli anni 'zo stabilirono che la Da un altro punto di vista (generativo), la quantità d'informazioni di una
velocità di trasmissione è proporzionale alla larghezza della banda usata. E la sorgente costituisce il numero di scelte binarie che occorrono per individuare
prima definizione di informazione in termini di scelta successiva di simboli o completamente una fra piu alternative. L'unità di misura in cui si esprime è il
parole appartenenti a un determinato elenco. La moderna teoria dell'informa bit (da binary digit) e riassume questa situazione: la quantità d'informazioni si
zione assicura che questa definizione è corretta solo se i simboli hanno tutti la può interpretare come il grado di libertà che si ha nella scelta di un messaggio
stessa probabilità di essere scelti, ma qui interessa maggiormente osservare che, fra tutti quelli che sono disponibili.
probabilmente per la prima volta, attraverso una sua misura, il termine 'infor Ma contro questa potenziale libertà di scelta e a favore di concret
mazione' veniva ricondotto a qualcosa di formalmente preciso, abbandonando i ità i t rasmissione, si muove il fatto che ogni comunicazione comporta es
la propria essenza ricca e riconoscibile ma peraltro impalpabile e non operativa. senzialmente un codice, un simbolismo, un linguaggio — che sia un dialetto
A posteriori è facile riconoscere la maniera con cui si operò : l'aspetto cen parlato,un segnale Morse o una sequenza di cifre binarie. E ilcodice è una re
trale fu quello di separare concettualmente l'informazione dai due fattori coi strizione posta alla libertà espressiva, una funzione ordinatrice che rende fra
quali solitamente si confonde — il supporto fisico, necessario alla trasmissione, oro dipendenti le successive emissioni di simboli, limitando in tal modo l'en
che varia nel processo comunicativo e del quale l'informazione costituisce l'a tropia della sorgente.
spetto invariante, e il significato, necessario all'interpretazione, ma da trascura Inoltre ogni comunicazione reale prevede un canale attraverso il quale le
re in quanto dotato di eccessivo contenuto soggettivo. informazioni codificate si trasmettono. Nell'ambito formale delle comunicazioni
Gli oggetti scambiati possono avere la natura piu diversa, essere onde elet la categoria dell'+errore+ si riferisce proprio alla presenza di un canale e di
triche, segnali radio o incisioni rupestri, ma ciò che hanno di comune è l'infor venta «disturbo», «rumore», ogni cosa che identifica scelte diverse della sor
mazione. Segnali diversi possono portare in varie forme la stessa informazione, gente e impedisce una corretta ricezione. Piu propriamente il disturbo è qual
il viceversa non si dà mai. Si trasmettono inessaggi, si coinunicano informa cosa che proviene dall'esterno e che, in linea di massima, può essere ridotto con
zioni. Certamente i rapporti fra l'informazione e il proprio supporto materiale un migliore isolamento. Quella del rumore invece è una condizione intrinseca,
sono piu complessi di quanto la distinzione precedente lasci pensare. Sono sem legata allo stesso canale di trasmissione, che si può ridurre utilizzando codi
pre compresenti e s'influenzano a vicenda. Da una parte l'informazione, per la.
propria esistenza, dipende da un veicolo materiale, vive e si degrada con esso, Per riecheggiare un esempio noto, la distinzione è la stessa che si ha fra una
dall'altra ogni porzione di materia è sempre un supporto, non esiste solo per sé, carta geografica consultata in difficili condizioni ambientali e una rovinata, resa
indica qualcosa a chi sa leggerla. di difficile lettura. Ma. Ma una mappa ha anche dei limiti intrinseci dovuti alla sua
L'informazione, liberata dai mezzi della sua manifestazione fisica, inaugurò dimensione, alla sua scala che, oltre un certo limite, non consentono piu di
uno studio meno vincolato alla tecnica delle trasmissioni e dette il via a una se «portare informazioni». Parimenti un canale ha una propria capacità massima
rie di ricerche indirizzate verso la teoria delle comunicazioni. A questa lascia il di trasmissione, oltre la quale l'entropia della sorgente rimane inutilizzata.
passo la storia recente degli sviluppi tecnici. A Shannon si deve il teorema che lega la capacità di canale, l'entropia e
Il modello di +comunicazione+ della teoria matematica riguarda un sistema l'errore: la capacità di canale rappresenta esattamente la massima velocità (in
fisico in grado di assumere uno fra numerosi «stati ». Se spesso, nei sistemi che bit per secondo) alla quale è possibile ricevere informazioni con una frequenza
s'incontrano nella pratica, lo stato fisico è una variabile continua di cui è asse di errori piccola quanto si voglia, nonostante tutte le deformazioni dovute al
gnata la densità di probabilità, pur di tener conto di un termine che rappresenta rumore.
la precisione con cui si determina lo stato fisico del sistema, ci si può ridurre a Ovviamente la maniera piu immediata per consentire un'elevata attendibi
considerare ilcaso discreto. lità nella trasmissione è quella di utilizzare un codice notevolmente ridondante.
Uno dei primi teoremi che s'incontrano nella memoria fondamentale di Ma la ridon"ndanza si paga in termini di velocità di trasmissione e il risultato sor
Shannon assicura che l'unica funzione che soddisfa le proprietà richieste a una prendente di Shannon consiste proprio nel mostrare che la capacità di canale
misura dell'incertezza relativa allo stato del sistema ha la stessa forma dell'en si può approssimare tanto quanto si voglia. Non si tratta di un risultato «co
tropia in certe formulazioni della meccanica statistica. L'+informazione+ è tutto struttivo», ma costituisce ugualmente un sostegno alle ricerche in cui ci si pro
ciò che permette di ridurre il grado d'incertezza: piu dati si hanno sullo stato pone di ottenere contemporaneamente un rapido flusso d'informazioni ed un'e
fisico, maggiore è l'informazione e minore l'entropia. In altri termini l'entro levata attendibi!ità. È'bi!ità. È la base per gli sviluppi tecnici sui codici, magari non otti
pia di un sistema è informazione «alla rovescia» e per questo Brillouin ha co mali nel senso del teorema di Shannon ma in grado di rilevare gli errori di tra
niato il termine 'neg-entropia'. Il valore della funzione è lo stesso, ma il punto smissione, o addirittura di correggerli.
Sistematica locale IZQ IZ5 Comunicazione
Cosi, all'interno della teoria matematica, la+comunicazione+ è un definito — meccanismo, cellula o essere umano — entra in c t tt . Èon a o comu nicazione
rapporto fra sistemi, dei quali non interessa neppure specificare la natura. L'+in que a c e avviene fra un dispositivo autoregolantesi e l'ambiente
(il feedback) ;
uella che
formazione+ è liberata di tutte le sue specificazioni inessenziali e ridotta a una i tipo speciale di trasformazione delle informazioni chi c e avviene in questi pro
misura della «sorpresa» che provoca; l'+errore+ è soltanto un problema tecnico. cessi è considerato dalle scienze esatte e collegato alla scienza generale dell'ela
L'unità dimostrata all'interno della teoria formalizzata assume confini im orazione automatica e del calcolo. Ma anche ogn' ' 1e ogni processo vitale può essere
precisi quando si tenta di trasportare le stesse nozioni in altri ambiti. Proprio visto sotto la forma di comunicazioni fra due sistemi, o fra un sistema e l'am
l'estesa applicabilità della terminologia comunicativa comporta complicazioni, iente; e l'unione di fibre nervose in una rete può vedersi '1 tersi come i prototipo na
discussioni, divergenze, a cui si accennerà brevemente nel prossimo paragrafo. turale di elaboratore d'informazioni (di fatto proprio a tali reti furono applicati
per la prima volta da McCulloch e Pitts i metodi della logica matematica, e il
programma della cibernetica tracciato da Wiener prevede esplicitamente lo stu
3. Estensioni e confini. io dei mezzi di comunicazione e di controllo che sono com ' l' ' l'uni ag i anima i e
a e macc ine ).
Nel suo significato generale la+comunicazione+ attiene al rendere comune Ma già in ambito linguistico si può argomentare che non è necessario ri
una proprietà, estenderla oltre il primitivo dominio di appartenenza. In tal mo correre alla comunicazione in tutti i casi in cui si otteng ' fengono m ormazioni dal
do un termosifone «comunica» calore all'ambiente circostante, una forza «co p1 ambiente, dal contesto o, in date situazioni, dalle persone. Che occorre distin
munica» il moto al corpo a cui si applica, uno speaker «comunica» una notizia guere la semplice manifestazione dall'autentica comunicazione, la quale è as
agli ascoltatori. sociata a un'intenzione esplicita della sorgente di rendere noti i propri «stati di
In questo senso la comunicazione non implica adatto «comprensione», non coscienza» (Prieto), espressamente indirizzati a un ricevitore. E prima ancora
riguarda in alcun modo la natura o il contenuto della proprietà che viene estesa, e 'intenzione occorre individuare con precisione la sorgente. Ciò è problema
ma piuttosto il modo con cui questa viene riconosciuta e utilizzata nel nuovo tico, ad esempio, per i fenomeni naturali e gli eventi fisici, che pure sono mani
dominio. festazioni di qualcosa.
Sul versante della comunicazione umana, mediata dal linguaggio, secondo La distinzione non è semplicemente una classificazione teorica, priva di ri
Chomsky occorre privare di contenuto la nozione di «comunicazione», o in ogni svo ti pratici, perché il problema di fondo consiste nello stabilire se l'uso di se
caso respingere l'opinione che lo scopo del linguaggio risieda nella funzione gni cheavviene inamb'bito strettamente comunicativo e per assolvere «intenzio
comunicativa. In che senso partecipa di un processo di comunicazioni la per nalmente» la fe> a unzione comunicativa in qualche circostanza, si presti ad essere
sona che usa il linguaggio con se stessa, per riflettere su un problema? E chi si esteso ad altri domini in cui a priori stabilisce soltanto una comune «significa
rivolge a un interlocutore con frasi di convenienza, allo scopo di rispettare de zione» (nel senso di Barthes).
terminate convenzioni sociali, è una sorgente d'informazioni? A ,
' '
'
', o i i a r e e eventi naturali sonoAzioni inconsce, segni non intenzionali m d' d' f d
Ma il linguaggio rimane la forma piu articolata e flessibile di comunicazione, enomeni di comunicazione fintanto che per essi si rivelano adeguati i metodi e
e la funzione comunicativa continua ad accentrare l'attenzione dei linguisti. i concetti validi nell'ambitopiu ristretto. È l'elaborazione sistematica dell'ana
Colin Cherry, un osservatore dei mezzi di comunicazione umana, nota che lo logia che fornisce alla d'distinzione un valore fenomenologico e non solo 1non so o c assi
sviluppo dell'uomo e la crescita della civilizzazione dipendono in maniera es ficatorio.
senziale dallo sviluppo dei metodi per ricevere, registrare e comunicare le pro Da un altro punto dl v1sta, a volte non solo sl trascura l 1nte~lone d 1
e sog
prie conoscenze. Alle numerose caratteristiche peculiari dell'uomo, Cherry ne g to che comunica, ma anche tutta una seri d ' f t t ' hetto c e i a o r i c e accompagnano il
aggiunge una: l'uomo è essenzialmente un animale che comunica. E quest'opi processo. In particolare scompare la struttura interna del sistema di comuni
nione trova credito anche presso esponenti del campo cibernetico, quali Singh, cazione, a esclusivo vantaggio dei rapporti di causa-eAetto. Si tratta della con
secondo il quale l'uomo fu, prima di tutto, homo logos,creatore di parole. cezione nota come quella della «scatola nera», che ha trovato le sue prime a
Se le discordanze sorgono presto nell'ambito della comunicazione umana, p icazioni quando si è rinunziato ad esaminar t d' ' '
' 1 '
' ne cer i ispositivi elettronici ner
i problemi aumentano quando si esaminano situazioni piu generali, quando si l estrema com lessità del loro h dp o hardware, o per l interesse rivolto solo al com
considera comunicazione quella che investe organismi biologici e organizza portamento lobale. Cg . Cosi la comunicazione si riduce a una funzione di entrata
zioni sociali, e si manifesta sul piano ecologico ed economico. uscita ai capi di un dispositivo e, dopo essersi distinta dalla piu generale mani
In questa concezione si tratta di un definito rapporto fra sistemi e di una festazione, deve ora difendersi dalla semplice causazione.
maniera per utilizzare l'informazione contenuta nella loro struttura interna, Il punto di vistap
'
comportamentistico trova la principale limitazione nel
Anche l'ambiente, la società, il contesto economico in cui vive il soggetto della l'im ossibilità ap
'
' i à a considerare la posizione dell'osservatore rispetto al sistema.
comunicazione possono essere considerati come sorgenti d'informazioni con cui l'rovocare direttamente un effetto o richiederl l Cho a paro e — argomenta Cherry
Sistematica locale Z26 t27 Comunicazione
se poi questo effetto si verifica veramente, a un osservatore esterno può apparire
come la differenza fra una relazione di causa-effetto deterministica e una proba Barthes, R,
bilistica. Ma se, come si dà in molti casi, l'osservatore prende parte egli stesso z 964 El éments de sémiologie,in «Communications » n. g pp. 9 (t d.
'
. E' " d ' T, pp. 9z-z35 tra . it. i n a u i 'orino
1976 ).os'
al processo,lasituazione è diversa. In questo caso lo«stato di coscienza» della Brillouin, L.
sorgente, la sua intenzione di comunicare piuttosto che di agire sull'osservatore, z962 Sc ienceand Information Theory, Academic Press, New York z96a
sono dati di cui tener conto. Cherry, E. C.
Le variabili e i piani d'interpretazione si moltiplicano. Al livello piu generale z957 On Human Communication, Wiley, New York.
si trova la comunicazione intesa come produzione e scambio di segni. Fu John Chomsky, N., e Miller, G. A.
Locke che nelle ultime pagine del suo Essay on Human Understanding(I6z)4) z963 Pi n itaryMo dels of Language Users,in R. D. Lu ce, R. R. Bush e E. Galanter (a cura
introdusse il termine 'semiotica' per indicare la «dottrina dei segni » usati per la
i), Handbookof Mathematical Psychology, voi. Il, Wiley, New York (trad. it. in >N.
homsky, Saggi linguistici, voi. I, Boringhieri, Torino z969, pp. a87-375).
comprensione delle cose o per trasferire ad altri le proprie conoscenze. La «dot Eco, U.
trina deisegni» era una delletre parti entro cui farrientrare tutta la conoscenza 1972 (a cura di) Estetica e teoria dell'informazione, Bompiani, Milano.
umana e fu ripresa da Peirce nella sua filosofia pragmatica (giacché i segni sono Hamming, R. W.
l'unico dato reale che si può osservare; una diversa teoria della conoscenza e z98o Co ding and Information Theory,Prentice-Hall, Englewood Cliffs N.J.
della maniera con cui viene trasmessa si basa, secondo Peirce, sull'intuizione). Molca, A. A,
E i segni non sono mai isolati; ogni segno richiede un'interpretazione in quanto
z958 Théorie de I information et perception esthétique,Flammarion, Paris (trad. it. L ' ' M'i n a r ia (tra it erici i
lano z97a).
appartenente a un sistema, e presuppone un possibile uso. Ogni situazione re Morris, Ch. W.
lativa a un sistema di segni porta con sé tre aspetti : il segno individuale, ciò che z9»6 St gns,Languageand Behavior, Prentice-Hall, New York (trad, it. Longanesi Milano
designa e chi lo usa. Primo fra i pensatori moderni, Peirce cercò di distinguere
1
z9 3
il segno dal suo effetto (l'+informazione+) e dal suo uso. In ambito piu propria Peirce, J. R.
mente linguistico e riferito alla comunicazione, il linguista Charles Morris di
z96z Sy m bols, Signals and Noise: the Nature and Process of Communication,Harper, New
York (trad. it. Mondadori, Milano z963).
stinse di conseguenza tre livelli di regole, corrispondenti ad altrettanti livelli di Shannon, C. E., e Weaver, W.
astrazione: quello sintattico, quando i segni sono studiati in rapporto agli altri z9«9 Th e Mathematical Theory of Communication, University of Illinois Press, Urbana Ill.
segni, quello semantico in cui vengono riferiti ai loro designati e quello pragma (trad. it. Etas Kompass, Milano z97z).
tico che si occupa dei loro usi possibili. Si tratta di una classificazione in livelli Singh, J.
z966
che parzialmente si sovrappongono e si confondono.
Great Ideas inInformation Theory, Language and Cybernetics, Dover, New York (trad.it. Mondadori, Milano z969).
Cosi, oltre agli ampi limiti entro i quali è possibile far muovere estensional Wiener, N.
mente il concetto di +comunicazione+, si trovano anche salti di livello che al z 8 C bybernetics, or Contrai and Communication in the Animai and the Machine, Wiley, New
terano completamente la prospettiva. La teoria della comunicazione originata York (trad. it. Il Saggiatore, Milano z968).
nella statistica matematica riguarda l'aspetto formale dello studio dei segni, in
dipendente dal loro uso. Al livello semantico si tende ad astrarre da problemi di
utilizzazione e dalla psicologia dell'utente per concentrare l'attenzione su un
referente esterno — il significato. Il livello pragmatico riguarda tutti i fattori per
sonali ed emotivi per cui una comunicazione diventa un fatto assolutamente
unico e irripetibile.
Come può la nozione statistica di «quantità d'informazioni» far presa sugli
altri livelli? Questo interrogativo segna i limiti di una teoria delle comunicazioni
in altri campi. Fra gli altri particolarmente Bar-Hillel ha ammonito sull'uso dei
risultati della teoria quantitativa dell'informazione in ambiti diversi, in cui l'in
formazione viene usata in senso intuitivo, semantico o addirittura pragmatico.
La teoria quantitativa fu introdotta allo scopo di trattare l'incertezza stati
stica dei segnali in maniera indipendente dal loro significato e dal loro uso. La
verità o l'utilità di una informazione non sono dati esprimibili all'interno della
teoria statistica, anche se questa può rappresentare il punto di partenza di in
dagini relative sia al significato sia all'uso. [R.B.].
Comunicazione
r. Com unicazione e coeeoluzione.
r.r. «In medias res».
Per ottenere un effetto drammatico, l'epica parte tradizionalmente «dal bel
mezzo degli eventi», per poi tornare sui propri passi e «presagire», a mano a
mano che lanarrazione procede. Ilpoeta epico ha la fortuna di avere questo
margine di scelta: a differenza di un soggetto onnipresente e onnicomprensivo
come «comunicazione» — un soggetto che coinvolge direttamente tutti e ciascu
no — l'epica ha un inizio, un punto centrale e una fine. La comunicazione invece
comincia dovunque, media tutti i rapporti umani e, anche se implica necessa
riamente una qualche sorta di scopi, non ha fine. Nondimeno, quale che sia il
soggetto, si è sempre tenuti a «cominciare dal principio», anche se è probabil
mente sbagliato pensare che ciò sia necessario. Di fatto, l'idea profondamente
radicata che ogni processo ed ogni struttura abbia il proprio inizio in un Evento
Originario è nel complesso troppo simile alle piu trite interpretazioni dei con
traddittori miti della creazione nel primo libro della Genesiperché sia possibile
accettarla senza diffidenza. Da una parte la società, dall'altra i singoli poeti,
offrono al popolo un mito delle origini —l'Aeneis di Virgilio ne è un ottimo esem
pio —, ma tale apparente risposta ad una ricerca delle origini delle cose non ri
guarda mai veramente un effettivo passato, ed è piuttosto un interrogativo sul
presente (e quindi sui possibili futuri). Piu specificamente, è un interrogativo
sull'organizzazione, sulla presente organizzazione sociale e sul perché essa è cosi
com' è.
Comunque, dato che interrogativi di questo genere non possono avere delle
vere risposte, qualsiasi proiezione ragionevolmente coerente degli aspetti prin
cipali della realtà presente nella dimensione senza tempo di un mitico passato
— non importa quanto recente o remoto — potrà servire da sostituto funzionale.
Si sa però che un'organizzazione può essere solo descritta e analizzata, che i
suoi «perché» non possono mai essere realmente spiegati. La descrizione e l'ana
lisi, diversamente dai «perché», non chiamano in causa le origini.
Dopo questo preambolo, si può coerentemente affrontare il soggetto della
comunicazione — che è un concetto sistemico — nello stesso modo in cui si affron
terebbe l'analisi di qualsiasi altro sistema corrente. Cioè nell'unico modo legitti
mo, e non mitico, cominciando dal centro anziché dal principio, e procedendo
poi verso l'esterno lungo tutte le dimensioni logisticamente possibili in una
trattazione scritta, e nel modo piu coerente e chiaro possibile.
Sia la natura organica sia la società presentano specifici tipi e livelli di orga
nizzazione, intendendo per organizzazione il processo che collega la struttura
dell'insieme a ciò che si chiamerà il sistema dell'insieme. All'interno dell'insie
me vi sono innumerevoli sottosistemi, tutti strutturati ed organizzati, e ciò che
Comunicazione 6oz 6o3 Comunicazione
organizzalaloro organizzazione è lacomunicazione. In altre parole, ciò che es sistema fisico il cui movimento è effetto di una forza esterna ad esso o il prodotto
senzialmente distingue la struttura organizzata di un sistema vivente, che respi di irreversibili reazioni di energia all'interno di esso (per esempio il sistema so
ra, si riproduce e si adatta, da una struttura statica o da una macchina classica, lare, il Sole) (cfr. ) ) 3.2 e 3.5).
è il modo in cui il sistema utilizza l'informazione. Le interazioni sistema-ambiente dei sistemi organici e sociali — anche se gli
Le tautologie facilmente individuabili nel paragrafo che precede — dove cia uni e gli altri dipendono da sistemi fisici chiusi e ne sono parte integrante
scun termine è definito come una funzione di ciascun altro — possono forse servi manifestano comportamenti che presentano scarse analogie, se pure ne hanno,
re a sottolineare il concetto della natura mitica delle origini, e l'importanza del nel mondo fisico. In particolare, le trasformazioni e gli scambi che si verificano
rendersi conto che qui, invece, si comincia «dal bel mezzo». Una quarantina di nel creare, mantenere, cambiare e permeare i loro innumerevoli e molteplici
anni fa Ludwig von Bertalanffy, ideatore della «teoria generale dei sistemi», «rapporti di confine» (ad esempio quelli sistema-ambiente che si verificano nella
sottolineava che non è possibile concepire l'effettiva genesi di una struttura or membrana cellulare ; o quelli latenti o manifesti nelle strutture sociali) sono tutti
ganizzata vivente. Mentre ci si può figurare che una massa inanimata si accresca fenomeni che implicano, anzi, richiedono un processo di comunicazione.
o diminuisca, o si disponga diversamente nel corso del tempo, la struttura or I rapporti di demarcazione in tali sistemi non sono semplicemente ciò che
ganizzata che costituisce un sistema biologico o sociale — un sistema adattativo e comunemente sembrano essere, vale a dire non sono ciò che le particolari forme
aperto, capace di riproduzione — deve necessariamente essere concepito nel suo di percezione ed interpretazione della realtà tuttora dominanti nella nostra so
venire in essere istantaneamente. Istantaneamente: per il semplice motivo che, cietà fanno generalmente credere. Anche se possono esservi casi in cui è con
in un modo o nell'altro, è stato superato il confine fra «non-vita» e «vita», o veniente o utile osservare i confini dalle prospettive tradizionali, i rapporti di
quello fra «natura» e «cultura». Fra questi due stadi non vi è nulla salvo il con demarcazione all'interno e fra sistemi aperti non sono fondamentalmente simili
fine, e il rapporto topologico o temporale fra di essi consiste in un salto quanti alle superfici che si attribuiscono ad oggetti inanimati; non sono semplicemente
tativo, cioè in una «catastrofe», secondo la topologia di René Thom. equivalenti a punti o piani d'intersezione, né sono simili ai limiti impermeabili
che si attribuiscono alle entità; non sono provvisti necessariamente delle carat
r.z. Confini teristiche di «chiusura» che comunemente si attribuiscono ai confini — come
recinzioni, delimitazioni, mura o steccati —, né rappresentano barriere da sca
Nessuno dei tradizionali approcci delle scienze naturali o di quelle umane, valcare o abbattere. Al contrario, per ciascuno degli esempi dati, per non par
o dell'arte, né i tentativi interdisciplinari di questi ultimi anni, sono in grado di lare di altri, il confine fra (ciò che si è definito) «sistema» e(ciò che si è definito )
rappresentare adeguatamente o descrivere, e tanto meno analizzare, la maggior «ambiente» è Peffettivo luogo di ogni comunicazione e scambio fra loro.
parte dei processi realmente significativi che interessano la vita conscia, incon Si può andare oltre e sostenere che l'esistenza ed il mantenimento di confini
scia e quella fisica degli esseri umani nella società. Si tratta di processi le cui in un sistema aperto di rapporti dipende interamente dal fatto che essi siano
manifestazioni incorporano ed inglobano i tre principali livelli di complessità continuamente superati nei due sensi. Inoltre, benché chi effettua il passaggio
dell'universo: il livello inorganico, quello organico, quello socioeconomico (cfr. possa essere una particella, una persona, una frequenza o un ormone (vale a dire,
$ 4.6), Tali processi implicano anche il continuo attraversamento delle varie a livello fisico, un complesso di materia-energia), ciò che ha un significato pri
frontiere spaziali, temporali ed organizzative esistenti all'interno di tali livelli, mario nel rapporto è l'informazione contenuta in questa materia-energia. Que
e fra questi (e altri) livelli di complessità. Di conseguenza qualsiasi approccio st'ultima reca in sé un modello di varianza, l'uso e controllo del quale è l'aspetto
a questo argomento dovrà necessariamente superare i limiti concettuali delle predominante della struttura e della funzione in tutti i sistemi viventi ed in quel
varie «discipline». Pur servendosi necessariamente di materiali e ricerche ela li sociali (cfr. $ 5.3).
borate nell'ambito di questa o quella disciplina si cercherà di non restare invi Tali modelli di varianza agiscono come «indicatori semiotici». Il termine
schiati nelle relative dialettiche tendendo invece ad una trattazione scientifica 'semiotico', originariamente usato nella medicina greca e tardomedievale per
transdisciplinare. indicare la pratica di « leggere» i segni o sintomi della malattia, fu introdotto nel
In questo articolo ci si limiterà agli ordini di complessità organici e socioeco la lingua inglese, nella sua accezione moderna, da John Locke (da tipa,x 'segno',
nomici del pianeta Terra, a meno che non sia necessario collocarli nei loro con 'marchio' o 'emblema' — visivo o scritto —, uno stemma araldico o un sigillo im
testi inorganici nel pianeta o nel cosmo. A tal fine il campo biologico e quello presso nella cera). Il filosofo pragmatista americano Charles S. Peirce cominciò
sociale vengono definiti come complessi di rapporti fra sistemi aperti in un am ad elaborare una teoria dei segni e fu il primo fra i pensatori moderni a cer
biente generale, intendendo per 'aperto' un sistema aperto al flusso di materia, care esplicitamente di distinguere i rapporti di materia-energia dalla semiosi,
energia, informazioni (per esempio, una società, un organismo), e per 'sistema' l'azione mediante segni (cioè l'informazione). Peirce considerava segni, sim
un insieme organizzato — diverso cioè da una raccolta casuale, un aggregato, o boli, icone ed indici come altrettanti aspetti di un unico campo ; ma, successiva
una massa —edotato di proprie fonti di energia rinnovabile — diversamente da un mente, altri studiosi come Charles Morris li limitarono alla logica e al linguaggio
Comunicazione 6oy 6og Comunicazione
e suddivisero il campo in semantica (significazione), sintattica (disposizione) e singole idee o singoli pensatori emergano indipendentemente dai processi di
pragmatica (comportamento). cambiamento sociale,o si sviluppino senza un qualche rapporto significativo
Anche se nel corso di questo articolo si farà uso di tutti e tre questi termini, di carattere economico e politico con il loro contesto sociale. (Né tali idee o tali
la semantica (comprendente significazione e significato) sarà considerata come pensatori sono, come spesso si sostiene nell'ambito di una analoga tradizione
indissolubilmente legata e subordinata alla pragmatica (il dominio del valore), idealistica, le «cause» principali del cambiamento sociale). Le nuove idee passa
e la sintattica come una funzione ordinatrice ugualmente indissolubile. La se no dallo stato di «disturbo» o di «schemi avventati » a quello di «informazione»,
miotica sarà invece intesa nel senso di produzione, riproduzione e scambio di e di qui al campo della scienza e del reale solo quando le società ne hanno biso
segni (indicatori d'informazione) qualunque sia la loro natura o provenienza. gno, e non prima (cfr. ) z.g).
Nel senso proprio del termine, 'comunicazione' non implica perciò necessa La storia della scienza deve cosi esser descritta in maniera piu corretta come
riamente comprensione, conscia o inconscia. Essa si riferisce sia alla trasmissio
una serie di cambiamenti adattativi nel discorso scientifico, come una serie di mu
ne di messaggi fra serie sistemicamente organizzate di mittenti-recettori (per tamenti epistemologici provocati dai cambiamenti che si verificano nella società,
esempio organismi, cellule o persone), o alla ricezione d'informazione da un nella tecnologia e nei bisogni socioeconomici. Questi mutamenti nel discorso
mittente-recettore integrato in una rete sistemica di altri mittenti-recettori. Il
scientifico dominante implicano a loro volta adattamenti complementari nelle
problema che si pone, nella comunicazione in generale, non riguarda la «na metafore correnti chedescrivono la realtà sociale e naturale nel discorso sociale.
tura» o il «contenuto» dell'informazione — che è di per sé priva di significato o
Cosi, nell'epoca degli automi idraulici e ad orologeria, sia gli scienziati sia gl'in
di senso — ma piuttosto il modo in cui l'informazione viene definita, riconosciuta, tellettuali impiegavano comunemente il concetto cartesiano dell'«uomo-mac
orientata e utili@rata da specifici sistemi e all'interno di essi. Soltanto allora,
china» come modelloper la spiegazione della fisiologia. Analogamente, l'opera
infatti, l'informazione può essere tradotta in significato e conoscenza (si deve
notare tuttavia che un modo di comunicare — fra esseri umani — è il rifiuto d'i
di Newton ha suggerito l'idea di una « fisica sociale» come spiegazione della so
cietà. Ancora alla fine degli anni '3o, quando hanno cominciato a diffondersi le
dentificare o riconoscere un messaggio o il trascurare di utilizzare l'informazione automobili dotate di freni idraulici anziché meccanici, si è subito fatto strada il
trasmessa). parallelo fra il modello del comportamento umano ed un servomeccanismo. Un
esempio piu recente dell'interazione fra tecnologia e scienza è il tentativo di mo
i.3. Ideologia e ideostruttura. dellare la memoria sulle proprietà dell'ologramma realizzato mediante il laser
(Pribram).
Tuttavia solo recentemente la società occidentale ha cominciato a riscoprire
Il discorso sociale e quello scientifico interagiscono e interferiscono conti
il senso piu antico ed esteso di 'comunicazione' di cui nel paragrafo precedente. nuamente tra loro e, una volta che essi abbiano risolto in modo nuovo la loro
Si può dire che dal drammatico inizio, nel xvn secolo, della rivoluzione tuttora comune base epistemologica, questa può allora venire riproposta come il sistema
in corso nella scienza e nella società occidentali, il complesso di rapporti siste dominante d'idee costituite, analogie, cliché, e modelli impliciti o espliciti del
mici e a piu livelli che viene opportunamente chiamato 'comunicazione' non sia passato, presente e futuro che si chiama l'ideologia della società. Specialmente
stato mai compreso in maniera adeguata (cfr. ) z.6), Al tempo stesso, la pro alla superficie questi modelli e queste metafore possono apparire incoerenti fra
spettiva a livello di pratica, teoria ed esperienza, senza la quale i suddetti rap loro sotto molti aspetti e spesso l'ideologia dominante potrà apparire una sfida
porti sono destinati a rimanere invisibili alla scienza normativa e non ricono alla scienza. Ma, considerate dialetticamente come processo d'interazione e d'in
sciuti nella vita quotidiana, è stata circoscritta e limitata in una specie di limbo terpretazione nel contesto reale della società, è facile comprendere come dei
«artistico-mistico». Infatti, solo recentemente una scienza della comunicazione rapporti sociali atomistici possano rafforzare, per esempio, nella fisica, una pro
critica, insieme qualitativa e quantitativa, è diventata socialmente possibile e spettiva atomistica o a sistema chiuso ; e come l'interazione fra questi due livelli
scientificamente necessaria (in particolare dopo la scoperta che lo schema mo di comunicazione possa,a sua volta, fornire metafore individualistiche e mecca
lecolare del gene contiene inscritto nella sua base di materia-energia (DNA) un nicistiche per la spiegazione del comportamento sociale e psicologico. Analoga
codice d'istruzioni che richiedono risposta, trasmissione e traduzione). mente i nuovi interrogativi sui rapporti che ora vengono posti dalla prospettiva
La ragione principale di ciò che può essere definita solo come la «repressione comunicazionista — cioè gli interrogativi sui rapporti nei sistemi aperti — devono
collettiva» della prospettiva concettuale e logica della comunicazione nella scien certamente esser intesi come promananti non dalle contraddizioni della scienza,
za e nella società, non è però di carattere scientifico o filosofico nel senso corrente ma dalle crisi reali e dai tentativi di adattamento che si verificano nelle realtà
dei termini. Né la sua recente riscoperta può essere attribuita, in maniera diretta
sociale,economica ed ecologica contemporanee (cfr. ) 3.I).
e semplicistica, ad un supposto «progresso della scienza» o al sopravvento di Si usa il termine 'discorso' per parecchie ragioni. Bisogna innanzitutto evi
un nuovo «paradigma» scientifico (Kuhn). La storia e la filosofia della scienza tare espressioni come 'idee',in quanto il termine 'idea' (la cui radice etimologica
non implicano — come viene spesso sostenuto — un processo attraverso il quale è 'io vedo') ha per molto tempo implicato una rappresentazione individualizzata
Comunicazione 6o6 6op Comunicazione
e statica, che si supponeva esistesse «all'interno» delle «menti» delle persone. porti con le persone in quanto tali operano ad altri livelli piu o meno nello stesso
Ma, dal momento che la cosiddetta mente è un luogo di comunicazione nella modo. Cosi l'architettura dell'ambiente sociale e di lavoro è carica di valori e
società, allora le idee, come agglomerati d'informazione, sono in realtà messaggi. significati come qualsiasi altro aspetto del contesto socioeconomico. In realtà,
Come altri messaggi, le « idee» possono naturalmente essere immagazzinate nella quest'informazione trasmessa dall'esperienza, cui si partecipa e che tutto perva
memoria. Ciò nonostante, il fatto che esse continuino ad esistere come accade de, costituisce un ampio sistema di messaggi, la maggior parte dei quali non
per qualunque messaggio, non dipende dalla loro «localizzazione» ma dalla loro viene mai tradotto in parole (in realtà sarebbe impossibile). Esso costituisce una
continua circolazione nel sistema in cui si formano. rete informativa carica di valori, una mappa, un sistema di memoria che s'im
'Discorso', inoltre, è distinto da 'linguaggio'. Questo è strutturato e vincola pone al soggetto.
to, e certamente non offre una rappresentazione «neutrale» della realtà. Ma Si è usata l'espressione rete informativa perché si tratta di un insieme di
qualsiasi linguaggio offre la possibilità di un numero quasi infinito di messaggi flussi di rapporti e d'informazioni, anche se, in apparenza, sembra soltanto un
linguistici e nessun linguaggio è strutturalmente piu o meno «avanzato» — o piu insieme di «oggetti». Si è parlato di mappa, in quanto costituisce un insieme
o meno adeguato alla propria realtà — di qualsiasi altro. Al contrario un discorso d'istruzioni contestuali, non-verbali e prevalentemente inconsce, nonché di sem
è un sottoinsieme di un linguaggio. È una costruzione della realtà organizzata plici rappresentazioni di situazioni, status e direzioni, e di percorsi disponibili
sul piano socioeconomico e qualsiasi linguaggio dato consenteun numero infi o preferenziali all'interno del sistema nel suo insieme. Si è parlato di sistema di
nito di discorsi diversi. Ne consegue che la distinzione è simile a quella fra una memoria perché, per dirla in termini molto semplici, non consente mai di di
data « tecnologia» in quanto tale — per esempio, una linea di produzione — e l'ef menticare il luogo in cui ci si trova.
fettiva organizzazione di tale tecnologia da parte di uno specifico sistema eco Questa rete è un sistema di valori socioeconomici del tutto diverso nella sua
nomico. forma dall'ideologia in quanto tale. Potrebbe essere definito anche come l'ideo
Il termine 'discorso' è perciò usato per indicare la circolazione di messaggi struttura della società. In altre società, per esempio, è possibile trovarla rappre
sia consci sia inconsci, nonché l'informazione non-verbale nella diffusione e ri sentata nel modo in cui la topografia di un villaggio al tempo stesso insegna e
produzione dell'epistemologia e dell'ideologia. I messaggi contenuti nei discorsi ricorda agli abitanti i rapporti di parentela ed economici. Oppure può essere
scientifici e sociali assolvono in genere due funzioni principali che li caratteriz rappresentata nelle localizzazioni — segrete, sacre o di altro tipo — ascritte a de
zano: una funzione essenzialmente semantico-pragmatica (riguardante signi terminati esseri mitici che partecipano, come informazione, all'organizzazione
ficato e valore), ed una funzione essenzialmente sintattica (riguardante struttura socioeconomica del sistema (cfr. ( g.4).
e situazione). (L'informazione in quanto tale non ha valori o funzioni finché non Un'ideologia dominante e l'ideostruttura che vi è associata possono essere,
viene utilizzata). Nella loro funzione sintattica i messaggi operano anzitutto di conseguenza, definite molto semplicemente come un sistema di messaggi che,
come indicatori di rapporti e di contesti. Per esempio, in una classe scolastica in un dato contesto sociostorico, fornisce spiegazioni o razionalizzazioni sul per
l'aspetto semantico-pragmatico dei messaggi dell'insegnante implica in primo ché ilmondo è cosicom' è,e sulcome o perché cisipuò aspettare che esso cambi
luogo 'informazione' nel senso comune e non tecnico del termine. La semplice o no. Tali spiegazioni o razionalizzazioni comprendono anche istruzioni espli
collocazione dell'insegnante nella classe, comunque — anche a prescindere dal cite sulle varie specie di comportamenti disponibili o consentiti ai vari livelli e
fatto che egli, con ogni probabilità, sta in piedi e parla piu degli altri —, trasmette specie d'individui e gruppi che popolano il sistema.
innanzitutto messaggi sintattici che agiscono come indicatori di contesto circa Come le fondamentali ipotesi della fisica, le ideologie non possono essere
i rapporti di autorità. Messaggi situazionali di questo tipo assumeranno signi verificate nel senso ordinario del termine. Un'ideologia dominante non soltanto
ficati a livelli diversi da quelli espressi dai significati «palesi» che circolano effet puntualizza la realtà sociale e naturale in modi particolari, ma ad ogni momento
tivamente fra i mittenti-recettori nella classe. Ad un livello diverso, la stessa dato prescrive anche le condizioni di verità e falsità per essa accettabili. Tali
forma e disposizione della classe costituirà un ambiente carico di messaggi sul condizioni implicano livelli di comunicazione. Al livello piu alto del sistema
contesto ed i rapporti, la maggior parte dei quali non saranno consapevolmente ideologico esiste l'espressa condizione che l'ideologia sia «vera» e che, di conse
percepiti da alcuno. guenza, la partecipazione ad essa sia la condizione stessa della verità(cfr. $ ) z.6,
Quest'ultimo aspetto del contesto informativo è p articolarmentesignifica 5.5). Pertanto, le ideologie non possono esseredimostrate come «vere» o «false»,
tivo. L'infinito numero di messaggi che riceviamo ogni giorno dall'ambiente ma solo sperimentate come tali. Come risultato, la «verifica» ultima di un'ideolo
naturale e da quello socioeconomico — informazioni codificate in locali, rumori, gia dipende dalle medesime condizioni che costituiscono i valori di sopravviven
strade, negozi, folle, spazi vuoti, veicoli, edifici, e cosi via — costituisce la maggior za del sistema socioeconomico che l'ha prodotta. Se il sistema socioeconomico
parte dei mezzi attraverso i quali il nostro ambiente s'imprime in noi, contri manifesta una sopravvivenza a lungo termine, allora l'ideologia e l'ideostruttura
buendo cosi alla nostra socializzazione, nonché alla codificazione di abitudini, che partecipa alla sua organizzazione saranno diventate «vere» ; o, piu corretta
desideri e valori, indipendentemente da una partecipazione consapevole. I rap mente, avranno dimostrato la loro rilevanza e adeguatezza.
Comunicazione 6og 609 Comunicazione
di solito rappresentati ideologicamente come «catene» ed altre metafore analo
ghe. Anzi, non erano considerati soltanto come legami da spezzare, ma si soste
r.g. Comunicazione e coevoluzione. neva anche che dovevano essere sostituiti dalla «conquista della natura» attra
Come risultato significativo delle sue crisi ricorrenti ed autogenerantisi — so verso l'uso della nuova tecnologia e della «nuova scienza».
ciali, economiche ed ecologiche — il sistema economico è giunto in tempi rela La società doveva cioè essere « liberata» dalla natura nel nome del progresso.
tivamente recenti ad un punto in cui esso deve necessariamente provvedere ad Tuttavia, invece di liberarsi dai persistenti vincoli posti dal sistema biofisico,
una nuova valutazione delle reti di interrelazioni socioeconomiche e naturali la società umana si è semplicemente staccata dalla natura, dopo di che, per giu
dalle quali dipende la sopravvivenza a lungo termine di tutte le società. stificare il suo nuovo comportamento, ha inventato la razionalizzazione espressa
Si tratta d'interrelazioni che erano riconosciute e vissute come una «seconda dall'idea di «dicotomia» o «opposizione» fra società e natura. Come in altri cam
natura» dalla maggior parte dei nostri avi. Anche se ciò non è ancora general pi, questa liberazione si è risolta, in definitiva, in una nuova forma di alienazione.
mente riconosciuto — sia nelle scienze umane e biologiche, sia nelle attività quo Mentre questo immaginario distacco fra sistema ed ambiente — questa «spacca
tidiane — la società e la scienza occidentali hanno cominciato a riscoprire nel lo tura dell'ecosistema» — si andava man mano istituzionalizzando nel comporta
ro vocabolario storicamente condizionato ciò che un tempo era manifestamente mento socioeconomico, la natura divenne nient' altro che un oggetto di sfrut
integrato nei miti, nei rituali e nelle realtà di molte società «altre». Per «al tamento. La dottrina coevoluzionista che attribuiva una funzione ancillare alla
tre» s'intendono quelle «culture» socialmente, economicamente ed ecologica natura èscomparsa siadalla consapevolezza socialesia dalla realtà economica.
mente diverse, ma tutte prive di ciò che si chiama «scrittura», che la società occi Nel frattempo, per forza di cose, l'ambiente naturale è andato adattandosi in
dentale ha definito «primitive» una volta inventata l'idea di «civiltà» in quanto generale e localmente, al disordine che il sistema economico continua a scari
tale. Questo concetto ottocentesco è una metafora rappresentativa della nuova carvi senza che viceversa quest'ultimo abbia finora riscoperto come adattarsi in
periodizzazione del passato, del presente e del futuro in termini di espansione prospettiva ai nuovi adattamenti che esso va producendo nella natura. L'am
economica, espressa nell'ideologia occidentale di «progresso infinito» (cfr. fl 5.3).
biente naturale continuerà ad adattare il proprio ordine al disordine umano, sia
Ciò che queste società comprendevano — e «comprendere» significava per sul piano funzionale («fisiologicamente») sia su quello strutturale («morfologi
esse vivere, sperimentare, e riconoscere sul piano comportamentale — era il pre camente»). Il problema è che, in uno degli adattamenti strutturali causati da
dominio di quegli invisibili rapporti che si definiscono «informazione» nell'or questo rapporto ordine/disordine, la natura potrebbe essere costretta a diventare,
ganizzazione dellaproduzione, riproduzione e conservazione (metabolismo) nei per la prima volta, attivamente ostile al protrarsi dell'esistenza dell'organizza
sistemi naturali e sociali. Ad una comprensione di questo genere non occorreva zione socioeconomica nella sua forma attuale, se non addirittura al protrarsi
ciò che si chiama «scienza» — la nascita della scienza nel senso in cui la s'inten dell'esistenza della specie umana. Se una tale eventualità dovesse verificarsi, allo
de oggi è dopotutto coeva a quella dell'alienazione — per la semplice ragione che ra i principi coevoluzionisti dai quali si credeva di essere liberati grazie agli
tale comprensione era il prodotto di migliaia di anni di un tipo di sperimenta «ingredienti miracolosi» del progresso tecnologico si ritorcerebbero minaccio
zione, prove e verifiche di cui la società contemporanea non ha o ha scarsa espe samente contro l'uomo. La sola risposta coevolutiva sarebbe infatti l'adatta
rienza. In altre parole ci si riferisce qui a quel processo sperimentale a lungo ter mento mediante l'estinzione, nelle forme della semplice distruzione, della mu
mine che si è manifestato nel rapporto coevolutivo fra tali società e la natura, e tazione o della rivoluzione.
fra tali società e gli altri gruppi sociali. («Coevoluzione» si riferisce alla ciberne
Il modo in cui tante delle «altre» società hanno integrato e codificato nei miti
tica, cioè ai rapporti di retroazione fra un «sistema» ed un «ambiente» per mezzo e rituali la loro comprensione della coevoluzione — per non parlare del modo in
dei quali l'uno si adatta continuamente ai cambiamenti o agli adattamenti che cui hanno organizzato i processi di produzione e riproduzione al fine di mante
si verificano nell'altro nel tempo; cfr. $$ 3.4, 4.5).
nere un rapporto simbiotico, anzi, di vera e propria cooperazione con le risorse am
La coevoluzione èuna specie di legame informalecon l'ambiente naturale, bientali — non è stato in genere compreso dall'Occidente. Per esempio, le note
dal quale la società occidentale si è considerata — ed è comprensibile — lontanis voli tecniche mediante le quali la maggior parte degli orticoltori della foresta
sima. Dopotutto, l'arco di tempo della storia umana non è che una piccola in equatoriale curano e mantengono le risorse dei rispettivi habitat sono state sva
crespatura nel tessuto dell'evoluzione, nel quale i processi che conducono alla lutate per anni come comportanti «spreco» e «primitive». Analogamente, i siste
comparsa di una nuova specie, in circostanze normali, sono valutati in termini mi di controllo della popolazione e della produzione (sistemi cibernetici) inven
di mezzo milione di anni. Ma l'espansione economica iniziata tre o quattro secoli tati da molte delle altre società per vivere bene nei limiti della carrying capacity
fa introdusse un fattore totalmente nuovo nel rapporto dell'uomo con la natura: dei singoli ambienti sono stati per la maggior parte ignorati (la carrying capacity è
la società moderna dette per scontato che il cordone ombelicale ancora esistente il limite superiore della popolazione umana e animale che può essere sopportata
frasocietàe natura poteva essere tagliato. Per stare alpasso con leesigenze eco da un dato ambiente, con una data organizzazione tecnologica). In realtà, dal
nomiche dei nuovi sistemi che andavano emergendo, questi legami vitali furono momento che ci si vanta della mitica efficienza con cui si è lottato per qualche
Comunicazione 6xo 6xx Comunicazione
secolo contro la natura, non si vede perché ci si sarebbe dovuti porre problemi con 'messaggio' o 'comunicazione'. Ad un certo momento della festa il portavoce
del genere, finché l'esperienza non cominciò a suggerire che qualsiasi sistema che sintetizza ed esprime l'esperienza comunitaria: « "Le nostre feste sono simili al
sfrutti un ambiente limitato alla lunga finisce col competere con se stesso. Esso movimento dell'ago che serve a unire le parti della copertura di paglia per f ame
restringe infatti costantemente la propria flessibilità potenziale rispetto all'am un solo tetto, una sola parola". Sono le stesse cose che ritornano, lo stesso filo
biente : ponendo l'alternativa «o sistema o ambiente» non fa che sfruttare il pro che passa» [ibid., pp. i85-86].
prio potenziale di cambiamento (Bateson), cioè non fa che accrescere l'entropia L'immagine è troppo complessa per cercare qui di scioglierla, ma sarebbe
dell'insieme sul piano energetico ed informativo (cfr. ) 3.3). difficile trovare un'altra parabola cosi ricca in fatto di tracce di memoria, sulle
Proprio come si è considerata l'organizzazione della tecnologia delle altre quali si basa in definitiva la trama del tessuto della vita nella storia ciclica di un
società in termini di spreco o bizzarria, o come frutto di superstizione, cosi se ne ecosistema biosociale.
sono archiviate le motivazioni profonde come «animismo primitivo», «culti an
cestrali» e «magia», relegandole al fondo della scala evolutiva del «progresso» r.5. Organicismo e dialettica della natura.
umano, o caratterizzandole come la fanciullezza «prealfabetica» e «prerazionale»
della specie umana. In realtà, l'«animismo» è piu vicino, sia sul piano epistemo Si deve dire a questo punto che quanto precede non implica che la società
logico, sia nella pratica, all'effettiva cibernetica dell'interazione informativa ne moderna dovrebbe cercare di «ritornare» ad uno stato-sistema di questo tipo,
gli ecosistemi reali (complessi e livelli di rapporti sistema/ambiente in un am o di «ritornare alla natura», cose entrambe dialetticamente e storicamente im
biente generale), di quanto non lo sia la maggior parte della scienza moderna. possibili. Né si sta cercando di riportare in vita un «organicismo» ormai scom
La concezione a sistema aperto della natura come un organismo popolato parso nella scienza, nell'economia, nella filosofia o nella critica dell'ideologia.
da «spiriti» che comunicano con gli altri abitanti «umani» per mezzo di varie Il presente articolo riguarda la comunicazione e il suo orientamento è dialettico,
specie di segni, di fatto è piu adatta epistemologicamente a comprendere la real cibernetico, contestuale ed ecosistemico. (Non esiste un'etichetta per caratte
tà sociale e naturale di quanto non lo sia l'epistemologia a sistema chiuso, ato rizzare tale orientamento epistemologico ed ideologico, né sembra possibile tro
mistica e meccanicistica, che domina ancora il discorso scientifico e quello socia varne una adatta).
le nella società contemporanea. Innanzitutto sono venute le recenti scoperte In questa prospettiva criticamente scientifica, non risulta esistere finora al
(in particolare da parte di Roy Rappaport nel suo classico studio ecologico sugli cuna «dialettica della natura», nel senso in cui il termine era usato da Hegel,
Zembaga nella Nuova Guinea) che queste concezioni «animistiche» e le loro Engels e Lenin i quali, per 'natura', intendevano il cosmo. La dialettica della
espressioni rituali devono essere interpretate come complessi relativamente coe natura è soltanto quella dei sistemi organici. Questi possono essere corretta
renti di asserzioni metaforiche, mementi ed istruzioni sull'organizzazione della mente considerati dialettici non perché (come i sistemi inorganici) sono soggetti
produzione, della riproduzione e dello scambio non solo piu razionali, ma anche ad improvvisi cambiamenti per cui un aggregato di quantità produce mutamenti
piu efficaci come stimolatori di energie, in genere piu accettabili sul piano sociale di qualità, bensi perché sono sistemi adattativi che implicano una logica di co
ed ecologico e in ultima analisi piu 'scientifici' sul piano operativo dei nostri. municazione multidimensionale. Essi sono dialettici perché ogni ecosistema or
Si esamineranno in seguito (cfr. $ 5.4) alcuni aspetti del sistema aocioeco ganico è popolato di sottosistemi finalizzati ad obiettivi, dotati di meccanismi di
logico zembaga in quanto sistema informativo. Per il momento, può soccorrere autocorrezione degli errori, e riproduttivi. Lo stesso si può dire — ma ad un di
metaforicamente una formula rituale della Nuova Caledonia, citata da Mauss verso livello di complessità — della dialettica della storia. In altre parole, l'essenza
nel suo saggio sul dono [rrlz3-z4, trad. it. p. z85]. di un approccio correttamente dialettico agli ecosistemi biosociali non sta nel
Nel corso dei festeggiamenti cerimoniali e degli scambi di doni, un «porta salto quantitativo fra quantità e qualità (come nel consueto esempio della com
voce» sottolineerà il comportamento non-verbale del gruppo con massime ritua binazione di idrogeno ed ossigeno che dà luogo all'acqua). L'essenza della dia
li. È chiaro che il suo messaggio poetico non può sostituire o simulare la ric lettica non è il cambiamento improvviso o qualitativo in quanto tale, ma l'adatta
chezza semantica dell'effettiva comunicazione del gruppo, in quanto i Neocale mento e la morfogenesi :la generazione, nell'evoluzione e nella storia, di nuove
doni si rendono perfettamente conto della povertà del messaggio verbale se con strutture di produzione e riproduzione. I suoi fondamentali principi operativi
frontato al contesto della comunicazione. Al tempo stesso sono consapevoli della non sono pertanto quelli che implica la causalità efficiente o statistica propria
necessariafunzione di orientamento spesso svolta da un messaggio verbale nel delle mere reazioni materia-energia, quanto piuttosto quelli che si esprimono in
suo ambiente non-verbale(cfr. ) ) 5.3, 5.g). Essi, comunque, non fanno alcuna termini di vincolo, codificazione, retroazione, translazione e transduzione che
distinzione essenziale fra il termine che si tradurrebbe con 'discorso' o 'parola' implica il rapporto tra informazione e interferenza nei sistemi adattativi e finaliz
e qualsiasi altra forma di comunicazione (per esempio, il rapporto sessuale, il zati (cfr. ) 5.x). La dialettica non è un rapporto tra materia ed energia, ma un
lavoro, lo scambio di doni, il pensiero, l'azione, ecc.). In effetti esso si applica rapporto di comunicazione (cfr. $ 5.6), proprio come suggerisce il suo concetto
piu comunemente al comportamento che al parlare, e potrebbe essere tradotto centrale, quello di contraddizione (Diderspruch).
Comunicazione 6iz 6rg
Comunicazipne
r.6. Confusione di livelli.
te» dalla «materia»o dal «corpo»
(cfr. )) 4.r, 6,g). Questa dicotomia fra eco
sistema socioeconomico ed ecosistema naturale non è ' l'
ne bilaterale lun o n' ' d'
' però una semp ice scissio
L'«organicismo», comunque, è stato a lungo l'unica metafora disponibile
ne i aterale lungo un'unica dimensione, anche se è spesso rappresentat
per esprimere la prospettiva sistemico-cibernetica implicita nell'approccio con
a e. AI contrario, essa implica un capovolgimento dell'effettivo rapporto gerar
temporaneo alla comunicazione qui delineato : e ciò per la semplice ragione che
chico fra natura e società. La società è parte della natura e per la propria so
gli organismi sono gli esempi piu ovvi di organizzazioni sistemiche ed adattative
pravvivenza quotidiana, dipende da un rapporto reciproco di comunicazione e
implicanti l'uso d'informazione (esplicitamente riconosciuta o no come tale).
scambio con l'ecosistema naturale. La razionalizzazione ideologica dello sfrutta
(Nel xtx secolo, ad esempio, il principio organizzativo ora chiamato informazio
mento della natura esigeva però che la società, come l'«organismo», fosse con
ne era riconosciuto ma al tempo stesso male interpretato nel concetto insoste
sideratanon soltanto separata da ma anche sup '
, lgliesse di definirecome il suo «ambiente».
uperiore a, qua unque cosa si sce
nibile di vitalismo). Nonostante ciò — e non era difficile prevederlo — il punto di
vista definito organicismo è pieno di esempi tratti da analogie non scientifiche
Come indica la definizione stessa di organicismo, l'epistemologia della scien
fra sistemi di differenti ordini di complessità (cfr. ) ) 4.z, 4.g e 4.6), vale a dire,
za integrava nella propria struttura il primato dell'organismo rappresentato
è caratterizzato dall'uso di analogie camuffate da esempi di isomorfie che si pre biente» e dalla barriera di
dal capovolgimento dell'effettivo livello di rapporto fra «organismo» ed «am
sumono reali ('isomorfia' =strutture identicamente organizzate). Ad esempio, fra loro Inoltre la stessa o ' '
'cotomizzata che implicitamente si assumeva esistesse
l'antica analogia tra fisiologia organica e funzionamento sociale
(la società intesa
p sizione epistemologica vige tuttora in molti sistemi
come un superorganismo) ; o quella fra la competizione in natura ed in econo
ed approcci cibernetici.Il concetto chiave è qui l'autoregolazione
(cfr. $ z. ).
mia; o ancora l'analogia fra la territorialità ecosistemica in natura e la proprietà
A prescindere dalle sue connessioni con l'ideologia della responsabilità indivi
privata nella società.
duale per l'«autocontrollo» nella società, l'espressione è logicamente c
o~icamen e carente
La frequente confusione di differenti ordini di complessità nell'organicismo
so c e trasforma un rapporto transitivo in un processo intransitivo. Nes
presenta comunque qualche vantaggio rispetto alla medesima confusione (essen
sun organismo o sistema si regola in quanto tale; altrettanto illogicamente si
zialmente ideologica) di livelli basata sul meccanicismo, sulla meccanica classica
potrebbe fare l'errore inverso e dire che, di fatto, l'ambiente regola il sistema.
o sul macchinismo. (Per 'macchinismo' s'intende l'uso, molto comune, di ana organismo ed ambiente.
a regolazione effettiva è naturalmente il prodotto d'interazioni reciproche fra
logie, metafore e modelli di sistemi — sia nelle scienze sociali e biologiche sia nel
linguaggio quotidiano — ricavate dagli stati di equilibrio non adattativi e non ri
Da un punto di vista criticamente scientifico, né «organismo» né «ambiente»
produttivi, statici o dinamici, di macchine classiche, quali orologi, macchine a
a soli, possono occupare il centro della scena. L'attenzione teorica e pratic
ev essere rivolta sia all «organismo» sia all'«ambiente»
(cfr. ) 5.6 sulla distin
e >ra tca
vapore, pendoli, ecc., nessuna delle quali implica una memoria), Del tutto inap zione fra i rapporti «o/o» e «sia/sia»).propriato se applicato alla natura inorganica, e riduzionista se applicato alla so
cietà (cfr. ) 4.5), l'organicismo comporta tuttavia almeno implicitamente i con
In altre parole, il modello principale dev' essere l'ecosistema, all'interno del
cetti ecosistemici e comunicazionali di organizzazione gerarchica, di adattamento biettivo primario di o ni cono
quale i luoghi cruciali per l'analisi e la comprensione di ciò che è, di fatto, l'o
strutturale e funzionale, nonché di sistemi aperti autoregolantisi attraverso rap
p ' '
' g '
scenza umana o organica — lasopravvivenza a
porti informali all'ambiente (cfr. ) g.4).
lungo termine —non sono gli elementi che lo costituiscono, ma piuttosto i rap
In particolare i suoi modelli derivano da sistemi capaci sia di riproduzione pio i vincoli «di confine» fra di essi.
porti informativi senza i quali essi non possono continuare ad esistere, ad esem
sia di rappresentazione, e quindi dotati di forme e livelli di memoria, compresa Inf
la memoria genetica codificata nel DNA. Essendo luogo della codificazione, non
atti, ciò chesopravvive in natura o nella storia non è l'individuo piu adatto
ché dei messaggi, la memoria, in una forma o in un'altra, e il prerequisito ne
— si tratti di un organismo individuale, di una popolazione, specie, nazione o di
cessario, benché non sufficiente, di qualsiasi forma di comunicazione, di ripro l'ecosistema piu adatto.
un sistema —ma, al contrario, la serie piu adatta di rapporti sistema-ambiente,
duzione e rappresentazione nei sistemi viventi e sociali (cfr. $ $ 3.5 e 3.6).
r.7. «Organismo» vs «ambiente». z. Com unzcazione, mercied epistemologia.
La moderna prospettiva organicistica risponde tuttavia fedelmente alla
«scissione degli ecosistemi» in senso sia materiale sia ideologico, di cui al
( r.4.
z.r. Linguaggio e comunicazione.
L'esempio usato era la dicotomizzazione del rapporto fra natura e società, ma
sarebbe stato altrettanto appropriato servirsi dell'analoga scissione della «men
Sl e usato 11 termine comunicazlone nel senso p]u ampio sul plano blolo
gico, ecologico, sociale ed economico, anche se, per taluni, comunicazione è an
Comunicazione 6xg 6ig Comunicazione
cora considerato un processo limitato allo scambio di messaggi fra esseri umani. nel combattimento, diventa innocuo nel gioco — sembra che venga trasmesso
Comunque, le ricerche sui sistemi di comunicazione usati dai primati, dagli or un messaggio metacomunicativo circa lo «schema» della comunicazione che
ganismi unicellulari, da insetti, uccelli e pesci, e da numerose altre specie, hanno equivale a qualcosa come «questo è un gioco» (Bateson). Deve ancora essere
dimostrato definitivamente che il linguaggio, insieme al suo corollario — la pa indagata a fondo l'iiiattesa complessità della comunicazione fra balene o delfini.
rentela — è l'unica forma naturale di comunicazione fra organismi propria esclu In sostanza si può dire che, al livello di comunicazione fra organismi (uso di
sivamente della società umana (cfr. )) 4.6, g.z). Ciò nonostante, è possibile segnali, segni e simboli ), vi è sia una continuità, sia una discontinuità: il ruolo
dimostrare che anche in altri sistemi di comunicazione si ritrovano quasi tutte dei significatori di linguaggio e la funzione sintattica del «no» (come nel caso
le «caratteristiche progettuali» significative (Hockett ) che una volta si riteneva di «questo non è un...») La distinzione fra natura e cultura si riferisce al lin
no proprie del linguaggio. La «doppia articolazione» di fonemi e morfemi, per guaggio ma dev'esser fatta anche nelle sfere adiacenti che implicano produzione
esempio, si ritrova a livello genetico nella traduzione del codice a quattro lettere e riproduzione (cfr. ( ) g.6, 5.z).
del DNA, nel codice a venti lettere degli amminoacidi nel corso della sintesi pro Nonostante questo recente ampliamento del campo della comunicazione, la
teica. La caratteristica essenziale che distingue il linguaggio dalla comunicazione comunicazione fra esseri umani in società viene ancora comunemente confusa
sembra essere l'uso del «no» sintattico (cfr. ) g.y). Anche se gli animali possono con la «comprensione», o con problemi di semantica; oppure viene implicita
esprimere lanegazione (ad esempio, opporre un rifiuto ), sembra generalmente mente ristretta alla comunicazione verbale o scritta. Di conseguenza, si sente
vero che quando un animale vuole significare l'opposto di ciò che esprime dovrà parlare abbastanza spesso di supposte «carenze» o «interruzioni» nella comuni
esprimere l'opposto di ciò che vuoi significare (Bateson), cazione. Ma nelle società umane, come nella natura organica, la comunicazione
Gli animali e gli insetti impiegano segnali e segni. Alcune specie operano è un processo continuo e, anche se può presentare distorsioni, patologie e frain
rudimentali selezioni e combinazioni di segni cinetici o gestuali relativamente tendimenti, non si può mai dire che essa s'«interrompa» realmente. Analoga
discreti nell'ambito di un repertorio o codice costituito da poche dozzine di ele mente si sente dire che genitori e figli «non riescono piu a comunicare fra loro» :
menti o anche meno. Alcune specie di mosche impiegano durante l'accoppia molto spesso, la vera difficoltà consiste nel fatto che essi non possono smettere
mento simboli prodotti dall'evoluzione naturale, nella fattispecie bozzoli vuoti di comunicarefra di loro, sia direttamente sia nella fantasia (cfr. ) p.z).
di seta che rappresentano un'offerta di cibo fatta dal maschio alla femmina (altre Piu di recente, la comprensione della comunicazione umana si è ampliata
specie offrono invece cibo o lo offrono avvolto in filamenti di seta). In natura è fino ad includere le attività non-verbali accanto a quelle verbali ; tuttavia, i piu
piuttosto frequente la comunicazione simbolica nel senso di comportamenti se continuano a limitare la comunicazione alla cemunicazione conscia. Una con
miotici svincolati da ciò che rappresentano: per esempio, il gioco o la finzione, seguenza di ciò è la frase che si sente ripetere sovente: «Oh, ma io non volevo
e in particolare la competizione ritualizzata e simbolica che sostituisce ed evita dire...» Dichiarazioni del genere non fanno che confermare, con lo stesso atto
la competizione effettiva, potenzialmente pericolosa, per quanto riguarda le ri della negazione, l'osservazione di quel primo specialista della comunicazione
sorse alimentari. Fra gli altri, Wynne-Edwards [tt16z] ha messo in risalto questo linguistica che fu Sigmund Freud: vogliamo sempre dire ciò che diciamo, e
fenomeno, in particolare nell'analisi dello escambio di riconoscimento» fra or intendiamo sempre ciò che comunichiamo, lo si riconosca consapevolmente o no.
ganismi, che egli chiama «ostentazione epidittica», Comunque, anche allargandolofino a comprendere la comunicazione non
Chiaramente né l'uso di strumenti in quanto tali (che si ritrova per esempio verbale e quella inconscia, il rapporto di comunicazione fra esseri umani sarà
fra gli scimpanzé, gli uccelli e le formiche) né quello di simboli almeno rudimen il piu delle volte implicitamente o esplicitamente limitato ai messaggi intercor
tali è limitato alle società umane. (La costruzione di strumenti da parte degli uo renti fra «due o piu» soggetti reali e presenti. Il primo problema che discende
mini differisce dall'uso di strumenti da parte di altre specie per il fatto che sia da questa definizione comune è che essa non lascia spazio alla codificazione e
gli strumenti sia le tecniche relative sono trasmessi di generazione in genera alla mediazione dei discorsi sia verbali sia non-verbali (cfr. )( 5.5, 6.3). Da
zione. Gli strumenti stessi, come modelli a durata relativamente lunga, servono questo punto di vista rimane inesplicabile che gli esseri umani comunichino
cosi come indicatori d'informazione in parti della memoria sociale). «Far finta continuamente con un onnipresente «altro», o con fantasie ed immagini relative
di far finta» sembra esclusivamente umano, ma la finzione e l'inganno in quanto ad «altri» reali È ugualmente inesplicabile che molti messaggi siano mediati
tali (ad esempio, il lasciare tracce false) non lo sono. da persone che non sono presenti, o dalle strutture informative e dai codici dei
Sia la finzione sia il far finta di fingere implicano livelli di comunicazione rapporti esistenti nella società in generale. Inoltre, l'idea che la comunicazione
sulla comunicazione (metacomunicazione). E possibile scorgere una forma rela implichi soltanto due o piu persone (mittente-recettore), ha il risultato di ta
tivamente semplice di metacomunicazione, non priva di un qualche significato gliar fuori, da ciò cheviene consapevolmente riconosciuto come comunicazione,
per l'evoluzione della società, nel gioco animale. Quando fra i mammiferi il tipo la quasi totalità dell'informazione che in realtà si riceve e si elabora ad ogni
di comunicazione che si esprime nel combattimento viene sostituito dalla comu istante. Al tempo stesso ciò fa si che il processo comunicazionale sia deconte
nicazione che si esprime nel gioco — dove la stessa azione, per esempio un morso stualizzato e limitato ad una sola dimensione (cfr. ( ( 5.3, 6.z). In base a questa
Comunicazione 6x6 6xp Comunicazione
prospettiva comune, anche se superficiale, l'atto di ritirare del denaro dalla ban logia di massa o industriale, della gestione d'impresa e loro derivati come la
ca non sarebbe considerato come l'atto di comunicazione che invece è, né come
«ricerca attitudinale». Un campo attualmente in grande espansione è quello
tale potrebbe essere inteso un sogno. Questo punto di vista ignora l'informazione relativo all'utilizzazione dei calcolatori nella teoria organizzativa, nell'analisi re
che passa fra l'uomo e l'ambiente al livello biologico, nonché quella trasmessa
ticolare e in quella dei sistemi : un insieme di ricerca operativa, psicologia e teo
e incorporata nel contesto socioeconomico visibile ed invisibile attraverso il quale ria dei calcolatori, di scienza politica empirica e, spesso, di gestione aziendale.
il passato e la proiezione del futuro organizzano il presente. L'analisi dei media resta un'area di grande sviluppo, ma l'approccio piu diffuso
Collegata alle varie concezioni della comunicazione umana di cui si è trattato alle «comunicazioni di massa» è giornalistico o psicosociologico. Un area tradi
nei paragrafi precedenti, vi è anche quella in base alla quale si fa una distinzione zionale della comunicazione, di solito chiamata comunicazione «intrapersonale
fra «comunicazione» ed «espressione», considerando la prima transitiva, la se
ed interpersonale», cerca d'integrare psicologia clinica, psicologia cognitiva e
conda potenzialmente intransitiva. Dalla prospettiva sistemica di questo arti psicologia di gruppo, oscillando fra freudismo, Piaget, «antipsichiatria» alla
colo, l'idea di un messaggio intransitivo è ovviamente impossibile. Ogni messag Ronald Laing e terapia gestaltica. Un'area relativamente nuova abbraccia la
gio, anche quelli indirizzati «a tutti gli interessati» è organizzato in funzione di «ricerca sulle politiche di telecomunicazione», cioè le normative statali riguar
un obiettivo o mediato da un rapporto. Si potrebbe benissimo trovare conve danti onde radio, reti televisive, comunicazioni via satellite, ecc., sovente da
niente credere che i «monologhi» e il «parlare con se stesso» siano attività che
un punto di vista in parte sociologico, ma soprattutto da quello dell'economia
coinvolgono solo una persona, ma in realtà i messaggi sono sempre indirizzati delle «strutture di superficie», con qualche analisi del controllo esercitato dalle
da qualche persona a qualche aspetto dell'ambiente, o a qualche «altro», reale grandi imprese sui media. Anche negli Stati Uniti non c'è una vera e propria
o immaginario, presente o no. teoria della comunicazione: la maggior parte dei tentativi in questo campo rien
1VIolti sono perfettamente convinti che la comunicazione sia un processo che trano nella psicologia e nella filosofia.
gli esseri viventi ed umani possono scegliere di mettere in atto o no a loro pia I grandi contributi alla fondazione e allo sviluppo dell'epistemologia della
cimento. Ma il silenzio costituisce di per sé una comunicazione e, se si può sce comunicazione non si ritrovano in genere sotto la voce comunicazione. Essit
gliere se parlare o restare in silenzio, nessun organismo vivente può in realtà comprendono le interpretazioni non-meccanicistiche della cibernetica, della teo
scegliere di non comunicare. ria generale dei sistemi, l'analisi dei sistemi e dell'ingegneria dei sistemi; taluni
Un altro problema contemporaneo circa la comunicazione è la tendenza cor aspetti della teoria degli automi e delle strutture nervose; gli approcci qualitativi
rente a fame una «proprietà» di ciò che si ritiene sia la «mente» individuale
nella scienza delVinformazione; lo studio della comunicazione non-umana e lo
negli esseri umani (spesso confusa con il cervello), o del suo equivalente fisiolo sviluppo della cinetica; la teoria del doppio legame (doublebind) circa la schizo
gico negli animali. In altri termini, la tendenza qui consiste nel considerare la frenia e sue derivazioni (cfr. ) 7) ; l'ecologia dei sistemi e l'antropologia ecologi
comunicazione non come elemento costitutivo dell'ecologia dell'individuo in un ca. Sideve anche tener conto delcrescente uso dell'approccio informativo nella
determinato ambiente, ma piuttosto come un aspetto secondario del comporta biologia molecolare e cellulare, in particolare nello studio della membrana cel
mento di una «unità» biologica o sociale già data. Di conseguenza, la comuni
lulare; dei recenti studi sull'asimmetria funzionale degli emisferi cerebrali; de
cazione è considerata come una componente del comportamento, derivante dai
gli sviluppi nella teoria gerarchica e nella termodinamica dei processi irreversi
«desideri», dai «bisogni», dai «pensieri» o dagli «istinti» di quella particolare
bili (non-equilibrio ) ; di alcuni aspetti della teoria linguistica e dell'apprendi
«unità». Questa, a sua volta, è considerata del tutto separata dall'ecosistema co mento, nonché dei recenti studi sulla percezione visiva di modelli, contorni,
municazionale che invece, in realtà, le fornisce il suo potenziale vitale, la sua contrastie trame.
sfera di individualità ed il suo campo di significazione (cfr. ) ) 4.x, 5.5).
2.3. Strutturalismo.
z.z. Scuole di comunicazione.
In Europa, lo strutturalismo di Claude Lévi-Strauss aveva le sue radici in
A parte la scienza dell'informazione e la teoria dei calcolatori, lo studio della parte negli approcci sistemici, cibernetici e comunicazionali che avevano comin
comunicazione a livello accademico è rimasto generalmente limitato all'appli ciato a farsi strada negli anni 'go e, piu direttamente, nella linguistica strutturale
cazione di strumenti e prospettive derivati dalle discipline tradizionali a certi di Ferdinand de Saussure e nella fonologia strutturale di Roman Jakobson. Le
settori della comunicazione. Si tratta, ad esempio, dei campi della retorica, del
piu recenti interpretazioni del freudismo, fortemente influenzate da Lévi
cinema, del giornalismo, della letteratura creativa, considerati inoltre, il piu delle Strauss, da Jakobson e da Lacan — nonostante la sua epistemologia linguistica e
volte, nell'ottica della letteratura e delle arti liberali e solo eccezionalmente con il suo relativo disinteresse per il contesto socioeconomico — ne avevano consen
un approccio semiotico. Vi sono poi i campi delle pubbliche relazioni, della
tito un'applicazione piu ampia di quanto ci si potesse aspettare al campo della
pubblicità, delle politiche di marketing, studiate dal punto di vista della psico comunicazione e dello scambio, specialmente dopo il contributo di Gregory
Comunicazione 6r8 6I9 Comunicazione
Bateson (per esempio, l'applicazione della teoria di Lacan dell'«ordine imma — ad esempio le «opposizioni» binarie-digitali — nelle strutture sociali e mitiche.
ginario» alla teoria di Marx del feticismo delle merci : cfr. anche ( 6.5). Il fondamentale errore nella costruzione della realtà, esemplificato cosi bene
La semiotica francese, come lo strutturalismo, è stata dominata, non sempre dallo strutturalismo, consisteva nell'assumere come assiomatico che tutti i rap
in maniera pertinente ed equilibrata, dal modello linguistico; validi contributi porti, la conoscenza e la comunicazione di qualsiasi significato, siano in primo
sono stati forniti però da Roland Barthes e, piu recentemente, da Julia Kristeva luogo digitali (cioè, basate su codici discontinui ) o, almeno, che essi (e l'analisi)
ed altri studiosi raccolti intorno alla rivista «Tel Quel » nonché dai filosofi Michel dovrebbero esserlo (cfr. $ g.y). Lévi-Strauss ha dato contributi durevoli all'an
Foucault e Jacques Derrida e — in Italia — da Umberto Eco. Christian Metz, tropologia e ad altri campi, ma è improbabile che possa esser considerato tale
nella teoria del film, ha sviluppato fino in fondo il modello linguistico dei siste anche l'uso che egli fa della cosiddetta opposizione binaria in fonologia, derivata
mi semiotici. Nell'ambito della psicologia della cognizione Jean Piaget — oltre dalla teoria di Jakobson. (Questa cosiddetta opposizione — in realtà una distin
ad elaborare la sua particolare teoria dello sviluppo cognitivo — ha fatto un note zione — concerne i modi in cui l'infrastruttura acustica del linguaggio consente
vole tentativo di fondere insieme, in un'unica teoria generale della struttura, la di distinguere fra loro quelli che alcuni linguisti definiscono «elementi differen
matematica di Bourbaki, la cibernetica, la teoria del gruppo, la teoria dell'equi ziali»: ad esempio /bozzo/ da /pozz% In questo caso si tratta di distinguere fra
librio in sociologia e nella teoria dei giochi, nonché il proprio strutturalismo «co un suono sordo e un suono sonoro. Tali rapporti sono definiti «contrasti» da al
struttivista» o «dello sviluppo». cuni linguisti, «caratteristiche distintive» da altri; cfr. ) g.z).
L'approccio di Piaget — a sistema chiuso e digitai-razionalista — è particolar Lévi-Strauss ha assunto un modello non solo digitale e dualistico — prestando
mente evidente nel modo pseudo-olistico in cui egli considera il singolo organismo scarsa attenzione ad altre categorie presenti nella comunicazione, come distin
«autoregolato» e la sua struttura «prototipica» (una posizione che si collega di zione, contraddizione e paradosso — ma anche bilaterale, nel senso di un rapporto
rettamente all'utilizzazione ch' egli fa della teoria del gruppo e della cibernetica unidimensionale ed implicitamente simmetrico (reversibile). Non è possibile
a retroazione negativa, a circuito chiuso). Tale approccio, evidentemente, nono addentrarsi qui in una critica piu approfondita, ma è necessario almeno un ac
stante l'esplicito rilievo che Piaget dà all'interazione fra soggetto ed ambiente, cenno ai concetti base piu fuorvianti. Il modello di Lévi-Strauss si basava su
tende a restare in larga misura nei limiti del discorso scientifico tradizionale elementi discreti che presentavano fra loro dei vuoti effettivi o costruiti (cfr.
(cfr. $$ r.p, g.x, 5.4). In altre aree — adesempio nei lavori di Jurgen Habermas )) 5.z, 5.g, 5.4) ; esso non implicava alcuna teoria dei rapporti gerarchici e non
la persistente eredità delle dicotomie soggett %oggetto e soggetto/soggetto, pro considerava adeguatamente una comunicazione (e un rapporto) a codificazione
prie della fenomenologia e dell'esistenzialismo, offre un contributo piuttosto scar continua e puramente differenziale. Di conseguenza egli perveniva ad analisi
so all'approccio comunicazionale-sistemico. In chiave piu positiva, potrebbe che «appiattivano» le effettive gerarchie, simmetrizzavano i rapporti, digitaliz
darsi che la recente tipologia elaborata da René Thom — a parte il notevole in zavano i continua, atomizzavano le connessioni, riducevano ad uno solo i diversi
teresse in sé della «teoria della catastrofe» — presenti impliciti, profondi colle livelli di complessità, col risultato di mescolare insieme arbitrariamente i diver
gamenti con l'analisi dell'oscillazione e della stabilità offerta dalla teoria di Ba si campi e livelli di realtà e di rappresentazione di cui si occupava.
teson del «doppio legame», nella sua estesa applicabilità. In termini sia di livelli sia di confini fra questi e al loro interno (cfr. ) ) x.z,
Viste retrospettivamente, le ricerche di Piaget e di Lévi-Strauss forniscono r.6, 4.6), le analisi di Lévi-Strauss erano costruite prevalentemente su violazioni
esempi di rilevante interesse del modo in cui, in tutti i paesi, la teoria generale delle norme elementari della logica delle classi e dell'appartenenza ad esse, su
della comunicazione (e alcune teorie dei sistemi) sono state dominate da modelli un sostanziale fraintendimento della natura dei rapporti, e su una ripetuta con
riduzionistici antropomorfici — e prevalentemente ad un solo livello — derivati fusione fra rapporti e livelli di rapporti che differivano nella loro tipologia lo
in massima parte, piu o meno direttamente, da un punto di vista essenzialmente gica (cfr. ) 4 per la terminologia e ) p per alcuni esempi del modo in cui confu
psicologico sulla comunicazione umana individuale. Di conseguenza la teoria sioni di questo genere possono portare ad una comunicazione patologica).
' della comunicazione è stata ridotta ad una specie di idealismo linguistico-razio Pertanto, al livello del discorso scientifico, i presupposti dell'approccio di
nalistico. (Ci si serve di questa definizione anche se la prospettiva comunicazio Lévi-Strauss non differiscono molto dal newtonianesimo e cartesianesimo del
nale consente di superare la tradizionale dicotomia fra «materialismo» e «idea l'epistemologia tradizionale, conseguenza del fatto che egli non ha mai introdotto
lismo» — l'informazione è sempre materiale nel vero senso del termine — e, al esplicitamente nelle sue analisi la fondamentale distinzione fra materia-energia
tempo stesso, di mantenere la teoria nelle sue basi reali, vale a dire nelle concrete e informazione. Le sue strutture erano composte di elementi omogenei intera
relazioni socioeconomiche ed ecologiche di produzione, riproduzione e scambio) genti come atomi su un unico piano della realtà logica ed esistenziale, mentre
Questa specie d'idealismo permea ancora le analisi della comunicazione e dello le stesse «opposizioni binarie» venivano ad assumere quasi caratteristiche di au
scambio non-verbale e, a parte la sua presenza nell'opera di Piaget, si manifesta tosufficienza. La stessa struttura diventava cosi un'entità sostanzialmente mec
anche in Lévi-Strauss, in quanto alla sua base è una proiezione neokantiana di canica, era cioè un sistema di equilibrio avulso dal contesto e unidimensionale,
ciò che egli (a torto) ritiene essere le caratteristiche fondamentali della «mente» non molto diverso da qualsiasi altro tipo di modello binario (cfr. ( 3.z). Natural
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Comunicazione - Enciclopedia Einaudi [1982]

  • 1. E NCICLOPEDIA E I N A UD I [ 1 9 8 2 ] COMUNICAZIONE Renato Batti — COMUNICAZIONE p ag .4 Anthony Wilden — COMUNICAZIONE p ag .l 0 Richard M. Coe Anthony Wilden — ERRORE p ag . 5 8 Anthony Wilden — INFORMAZIONE p ag .7 3
  • 2. Comunicazione 50 5I Comunicazione QO O CI ON C O O O Q O SI CJ sl al g P N sl ai O Q Q Q ca O K g el N Cl alQ O O g ccl Q V + O O ONC! O U .4 al ca Q N ONal O O Cl ò0 + à0 N al ca al OU Q Zt rn V ai O CJ IJ O I g V Q òb '4 ca Cl E E o o +C! at V al Cl Cl cb O O EQ O O O O O O at O O O al ca st CJ cJ Q 0 U gV V V V V V V V V U U 4V V VUQ I/J IIJ . O Q al at cg b0 b0 à0 b0 o E comunicazione 6 5 6 3 S ' 2 S 5 6 6 7 6 4 43 6 z 3 ' 7 2 4 4 5 4 . 4 8 6 errore 2 4 I 7 5 4 ' 4 3 5 6 4 6 6 4 2 6 6 2 2 4 6 4 4 5 informazione 5 3 S 4 6 8 3 5 6 8 5 7 4 6 6 6 3 4 S 4 6 7 3 2 8 6 Q d 4 + O E a! 'OOca O O O IJ Ob0 O O O O + O 4 ccl g al O a.ca CI O O el O Og , al Cl al V O O O O O Q N O V E oc a Q O "O st ca al SE li Q 4 E g ca O ai O ca Cl N i E g E ca QOO Cl àJ E+ ca IJ '4 ~ ab O o E ca ca + Oc Cl i N Q O O g O o o Q Cl O b0 at O 4 t O O b0 S O at 4 E al ccl O I V b0 ca O et E C/I O O O O, a c ca IJ O, + + Q Q Q O O4 4 V + V + comunicazione 5 43 5 5 7 5 3 2 4 5 5 5 5 6 7 6 7 é 6 s 6 4 S 2 7 3 2 6 4 6 4 4 errore 5 I 5 4 5 2 2 4 6 4 3 5 s s 4 4 4 á 3 4 5 3 s s s 3 2 4 5 3 2 3 informazione 5 3 2 3 s s 7 3 4 7 4 S 3 S 7 6 7 7 3 4 7 5 5 4 4 2 6 4 colnunicazione O I O informazione errore V Q informazione 6 comunicazione 7 4 errore 5 5
  • 3. =' ambgcpinstht allegaria competenza/esùcttziiste codice Comunicazione :,'. = '-r"..UC~SStma imrnsgme Comungc azione concetto analogiae metafora '..ve Icssic .!/gjf/ gÀenmstles j',j i esistenza essere argomentsxione !$>4libi'„ll'/,'/j interpretazione Bagna/pàiall's~~!'/g bello/brutto s rtm creatività fenomeno ggla maniera =:.=.=-:~=.. espressione forma , - '-::. mctricq astratt%onerato portlts fantastica idea dialettica ='= xssiántica gusto identità/differenza proposizionee giudizio '= sensojsctgntficsto alfabeto . . :.rctÁicà' ~=. ascolto imitazione mediazione -SrSÈfeàkèle anthropos opposizion%ontraddizione UnivèrzsIijpsràÀ~> gCSta immaginazione lettura progetto cultura/culture qualità/quantità etnocentrismi atti linguistici luogo comune riproduzion%iproducibdità totalità ,natura/cultura dicibi1%ndicibilc orale/scritte discorso sensibilità uno/molti decisione enunciazione ' : . . ' .=. -~ camssàtrss~zene parola finzione SPaziahta distribuzione statistica presupposizione e allusione ==. . ' -=~eriere."=- ;- ' ritma generi artigianato dato referente ' ..., := ' = infa~ scrinura narrszione/narratività giochi artista acculturazione etica voce stile attribuzioneinduzione statistica civiltà filosofia/filosofie tema/motivo probabilità oggetto ragione antico/moderno futuro testo rappresentazione statistica produzione artistica catastrofi calendario i• selvaggio/barbaro/civilizzato razionai%rrazionaleteoria/pratica soggetto/oggetto ciclo decadenza armonia colore uguaglianza evento escatologia escrementi melodia caos jcosmo valori periodirzazione età mitiche disegno/progetto fertilità infinito vero/falso tempojtemporslità genesi ritmica/metrica abbigliamento visione nascita educazione curve e superfici scala canto sensi generazioni geometria e topologia macrocosmo/microcosmo volontà passato/presente coltivazione mondo progresso/reazione suono/rumore corpo sessualità infanzia invariante alchimia cultura matertale storia danza vecchiaia morte natura astrologia atlante j tt/nz/f/èjsfts~e i, amore mdustna ruralemaschera osservazione vita/morte cabala collezione mate nshmoda desiderio deduzione/prova reale elementi documento/monumento eros prodotti equivalenza unità armi credenze ornamento clinica esoterico/essoterico fossile isteria difierenziale frontiera dialetto scena formalizzazione memoria pulsione angoscia/colpa cura/normshzzazione funzioni enigma logica guerra esclusione/integrazione rovina/restauro soma/psiche castrazione e complesso infinitesimale possibilità/necessità analisi/sintesi imperi fiaba fuoco sonn%ogno censura farmaco,'droga cannibalismo homo locale/globale nazione mostro referenza/verità anticipazione - - " .-~wizftrne identificazione e transfert follia/delirio dèi mano/manufatto sistemi di riferimento ricorsività iPotCsi ' -Attnftrz tattica/strategia popolare inconscio medicins/medicalizzazione divino tecnica stabilità/instabilità matematiche ~~ o proverbi nevrosi/psicosi normale/anormale metodo '-'. pgasttura alienazione eroi utensile variazione piacere salute/malattia coscienza/autocoscienza demagogia iniziazione centrat%centrato sintomojdiagnosi immaginartone socmle discriminazione ! tradizioni combinatoria magia demoni alimentazione pace repressione messia grafo ateo divinazione agonismo animale serv%ignore terrore millennio casta cerimoniale asstomtù/pastáliùz=- ,'. ' .,=, ~ labirinto chienco/laico"SUsàssfgtùibabifità , uomo tolleranza/intolleranza mito/rito donna cucina chiesa persona festarete domestieamentouss/efietto utopia tortura mythos/fogna diavolo pur%mpuro feticcio endogsmiajesogamia .dipe tbnnfpfinfgtstùtfenxsrf' ' abaco "=-=.' ='.certezza/dubbia . „ , :.=-,-' = . =. violenza origini religione famiglia fame eresia gioco CI IvlSÈlt algoritmo ':-=; . , ' '=: " coerenza incesto vegetale libertino sogno/visione lutto approssimazione ' '=, " , ,- . ' - ' 'convenzione '.. . ' ', .-,~ e/è atègorfz@riuiic stregoneria maschile/femminile libro regalità* lazio~~= calcolo gùfenstnhtatojtndrtermtssto .-- - - - cososcerms; = matrimonio rito ; raxitùnsfejùfgèbáièfaràÀiádèntù peccato parentels ,o , =— ='==. -: . - ' . ' , ' esperimenta : .",'.":..: ;-:=,:.Zseiy7iná/disclpffttè: sacro/profano cacrta/raccolta borghesi/borghesia to!e santità dono àtizitf mMefit~ e I burocrazia economia uomo/donna eccedente classi formazione economico sociale pastorizia contadini lavoro primitivo consenso/dissenso ideologia modo di produzione reciprocità/ridistribuzione egemonia/dittatura masse proprietà sssf~ lc intellettuali proletariato riproduzione libertà rivoluzione transizione sbbondanza/scarsita ftgeùtfner tvtftpiale maggioranza/minoranza bisogno partiti consumo politica amministrazione w accumulazione IlilpOSta t " . Comunità capitale lusso confirtto crisi oro c argento indujiose/ded~ consuetudine costituzione gfite distribuzione pesi e misure Inrstc/seqUistto*~ : . . diritto democrazia/dittatura fabbrica gergo produzione/distr ibuzione norma gestione ricchezza astronomia giustizie gruppii 'I scambia cosmologie istituzioni atomo e molecola epcrsztaul patto marginalità imperialismo I impresa spreco gravitazione conservazione/invarianza , ' =='= . . - ' ' '":. per~ione' ==. =-= responsabilità potere opinione mercato luce entropia ' , ~ - - '= sàuozien~ tualc potere/autorità / povertà //. merce materia Pubblico/Privato d . . pro paganda moneta spazio-tempo atmosfera società civile r ' ruolo/ tatua abitazione x socializaazione pianificazione l oceani acqua società profitto ambiente rendita pianeti P+-» spazio sociale città salario sole propagazione S clima utilità universo ecumene valore/plusvalore relatività insediamento agricoltura reversibilità/irreversibilità migrazione città/campagna stato fisica paesaggio colonie popolazione commercio omeostasi regione industria risorse spazio economico Orgsnic%nor genico <- .="-=, " - : . . . . . : . " / osmosi gen~:= suolo sviluppo/sottosviluppo i,""=.=Ugeno~ tipo'i terra 'v'=-" zazza=:=:=' =-: territorio N!rangun='.- -::v" villaggio
  • 4. Comunicazione Comunicazione, Errore,Informazione x. Ua r iabilità terminologica. La teoria delle comunicazioni è una disciplina che tratta i problemi con nessi con la trasmissione di informazioni fra una sorgente e un ricevitore. Con questa lapidaria dichiarazione iniziano usualmente i trattati sulla materia, per poi proseguire analizzando i metodi che sono utilizzati nella pratica e altri pro blemi di natura squisitamente tecnica. Ma oltre che in un particolare ramo legato alle applicazioni tecniche, il ter mine 'comunicazione' (congiunto o confuso con 'informazione') viene usato in numerose discipline, Non si vuole qui rendere conto di tutte le possibilità, quan to osservare che, in alcuni casi, l'impostazione di un argomento in termini di +comunicazione+ costituisce un comodo punto di vista per lo studio della ma teria, o una prospettiva nuova, mentre in altri casi ne rappresenta la parte co stitutiva. Alcune volte si riduce all'applicazione di un modello, all'uso di una terminologia o allasovrapposizione di uno schema analogico ai propri modelli, altre volte sottende uno sforzo, un tentativo metodologico inteso ad accostare discipline diverse, almeno laddove l'applicazione di comuni strumenti d'inda gine sembra rilevante. I possibili usi della terminologia e delle tecniche comunicative corrispondo no agli usi della parola 'informazione' nel linguaggio quotidiano: l'informazio ne può essere, ad esempio, «utile» oppure «vera», «preziosa» piuttosto che «esat ta», e ciascuno di questi termini suggerisce un uso diverso, dipendente in ge nerale dall'esperienza o dalle proprietà della sorgente d'informazione, In senso formale la teoria dell'+informazione+ è sorta solo recentemente, nell'ambito della statistica matematica, e si è sviluppata tanto velocemente da apparire dotata di deboli fondamenta storiche. Sotto la spinta dei risultati ot tenuti nelle discipline matematiche e ingegneristiche (la teoria corrisponde ab bastanza fedelmente alla pratica delle telecomunicazioni) una nozione di infor mazione si è riversata in altri settori, ha tentato di adeguarsi a nuove situazio ni e di ricevere un'opportuna formalizzazione. La terminologia comunicativa è presente pressoché da sempre nel repertorio umano, tuttavia l'uso vario e fre quente che ne viene fatto «in senso tecnico» nelle varie discipline non consente una visione unitaria sufficientemente articolata e approfondita. O meglio, l'unificazione dei vari aspetti con cui la concezione comunicativa viene trattata nelle diverse materie si verifica a un livello di estrema generalità che, oltre al riconoscimento di uguali schematizzazioni e all'uso di terminolo gie simili, conosce difficilmente analogie sistematiche nell'elaborazione delle nozioni coinvolte. Cosi il campo che s'intravede come possibile punto d'incontro di discipline diverse, sulla comunebase di metodologie comunicative, è molto vasto, men
  • 5. Sistematica locale I20 Izi Comunicazione tre il terreno finora esplorato, che dagli anni '4o ha cominciato ad appartenere no consciamente saldate soltanto con l avvento del primi calcolatori elettronici concretamente alla comunità scientifica, è ridotto e confinato soltanto a quel Nella prima linea si concentra l'origine del concetto di algoritmo, cioè esecu lo che viene definito l'aspetto «quantitativo» dell'informazione. zione successiva di passi elementari, non ulteriormente riducibili ; nella seconda La teoria matematica formalizza soltanto un possibile modello di comunica a rappresentazione di ogni informazione numerica mediante sequenze di se zione, generale e semplificato, il quale si rivolge allo studio di trasmissioni ot gnali binari: anche questa rappresentazione è irriducibile per quanto riguarda timali, in cui l'+errore+ fra sorgente e ricezione sia arbitrariamente piccolo. I a otazione di simboli. L'uso della notazione binaria nei primi calcolatori elet messaggi si trasferiscono lungo «canali» e si degradano per effetto del rumore tronici, con questa doppia irriducibilità, sembrava aver fatto raggiungere l'es (comprendente sia disturbi esterni sia intrinseche resistenze), ma entro ampi li senza di ogni informazione, la piu completa possibilità di trasmissione e di ela miti è possibile variare i metodi con cui i messaggi sono codificati in segnali per borazione, senza alcun vincolo intrinseco. migliorare la trasmissione. Ma la ragione per cui il calcolo automatico ha fatto avanzare rapidamente la Ma quando alcuni critici letterari (ad esempio) aprono i loro volumi an concezione moderna di informazione risiede nel fatto che l'elettronica si era de nunziando che l'arteè uno dei mezzi di comunicazione, e conducono la pro dicata per anni alla trasmissione delle informazioni da un posto a un altro. pria analisi in termini di «codice» e «rumore», annunziano anche un uso di Una linea piu precisa per rintracciare le origini di questa concezione mo verso degli strumenti comunicativi, che non si limita a ricondurre il p roblema erna passa quindi sicuramente attraverso lo sviluppo delle telecomunicazioni della critica artistica a maggiori o minori flussi d'informazione trasmessi, rna in un senso tecnico preciso, comprendente oltre le comunicazioni via cavo o concentra l'attenzione sulla necessità di una scienza generale della comunica onde radio anche vari dispositivi per la registrazione del suono, apparecchi acu zione, anche in senso qualitativo. stici ed altri. Questa linea è sintomatica della necessità, tipica degli sviluppi re L'esigenza di uno sviluppo sia qualitativo sia quantitativo della scienza della centi, di tener conto di sistemi sempre piu complessi, di organizzazioni per le comunicazione non è difficile da comprendere: riguarda una trattazione meno quali la velocità di trasmissione delle informazioni risulta a volte essenziale per strumentale della cibernetica e di tutte le discipline legate all'elaborazione au la stessa sopravvivenza. tomatica, di certi aspetti della teoria dei sistemi che li collegano all'economia e Non a caso alcune caratteristiche di questi sistemi sono il prodotto diretto all'ambiente, a questioni biologiche e sociali, si interessa al valore d'uso della di situazioni di estrema conflittualità o competizione. È noto che i primisettori comunicazione, ponendo in relazione i segni con cui questa si manifesta con i a cui Wiener negli Stati Uniti e Kolmogorov in Unione Sovietica applicarono loro designati prima, coi loro utenti poi. con successo le metodologie informative riguardano problemi su tutta una serie Su questi due poli — la teoria matematica, l'unità che dimostra e i risultati i segna ipossibili,che rappresentavano rotte aeree da predire avendo a di che promette da un lato; l'ambiguità e il pericolo di estendere le nozioni prin sposizione sistemi di intercettamento «disturbati», sottomarini da localizzare, cipali e di farle sfociare nella teoria generale dei segni o in altri ambiti non per missili da dirigere. tinenti dall'altro lato — si sviluppa nel seguito la discussione. A questi risultati si collegano i lavori di Claude Shannon considerati fon damentali per la moderna teoria dell'informazione, e da qui hanno origine l'a7 na isi dei sistemi e la ricerca operativa. Per questo le nozioni che si collegano z. La te oria matematica. ormazione —siaquando rappresentano una causa sia quando sono riconosciute come un prodotto di mutati rapporti tra fattori eco Lo studio della+comunicazione+ e delle forme che assume si è tradizional nomici e sociali di cambia' menti profondi nella concezione e nell'organizzazio mente limitato all'applicazione di strutture o di figure letterarie derivanti dalle ne dei sistemi — trovano il concreto punto di partenza degli sviluppi tecnici, pro discipline classiche. Solo la nascita della teoria dell'+informazione+ e la scienza, babilmente, con la nascita del telegrafo, il primo strumento dedicato a una tra ad essa collegata, dell'elaborazione automatica, hanno dato nuovo impulso a stu smissione irriflessa, automatica nel senso di distinguere sistematicamente l'in di sulle comunicazioni che investono altri settori: quello delle comunicazioni tervento umano in azione e interpretazione. di massa, dell'organizzazione aziendale, dell'analisi delle reti e piu in generale Laa storia recente degli sviluppi tecnici presenta allora Samuel Morse alle delle comunicazioni fra sistemi complessi. prese con le prime difFicoltà relative alla bassa velocità di trasmissione, alle in Come tale, l'informazione rappresenta pertanto una scoperta relativamente terferenze, alla scelta dei valori ottimali di corrente. Per questi problemi oc recente e la sua centralità in numerosi processi appare piu il risultato di uno correva piu di una semplice comprensione intuitiva e della pratica accumulata sviluppo tecnologico che il frutto di elaborazioni teoriche. Far risalire le ori dai primi telegrafisti Soprattutto dopo l'invenzione del telefono, che utiliz gini della concezione moderna d'informazione alla nascita dei dispositivi rnec zava correnti di ampiezza variabile con continuità e a un ritmo elevato, si pre canici per il calcolo e alla formalizzazione della numerazione binaria è senz'al sentò la richiesta di sofisticati strumenti matematici; l'analisi di Fourier che tro corretto ma generale. Entrambe queste linee risalgono al xvtt secolo e si so permetteva di approssimare la curva continua di un segnale con un numero f i
  • 6. Sistematica locale Izz I 23 Comunicazione nito di armoniche di frequenza limite, si rivelò adeguata a trattare i problemi e sta e d»«so l entropia misura l incertezza del sistema l infor~azio„e divenne lo strumento principale di analisi. sura la sua riduzione. La storia recente presenta poi le ricerche che negli anni 'zo stabilirono che la Da un altro punto di vista (generativo), la quantità d'informazioni di una velocità di trasmissione è proporzionale alla larghezza della banda usata. E la sorgente costituisce il numero di scelte binarie che occorrono per individuare prima definizione di informazione in termini di scelta successiva di simboli o completamente una fra piu alternative. L'unità di misura in cui si esprime è il parole appartenenti a un determinato elenco. La moderna teoria dell'informa bit (da binary digit) e riassume questa situazione: la quantità d'informazioni si zione assicura che questa definizione è corretta solo se i simboli hanno tutti la può interpretare come il grado di libertà che si ha nella scelta di un messaggio stessa probabilità di essere scelti, ma qui interessa maggiormente osservare che, fra tutti quelli che sono disponibili. probabilmente per la prima volta, attraverso una sua misura, il termine 'infor Ma contro questa potenziale libertà di scelta e a favore di concret mazione' veniva ricondotto a qualcosa di formalmente preciso, abbandonando i ità i t rasmissione, si muove il fatto che ogni comunicazione comporta es la propria essenza ricca e riconoscibile ma peraltro impalpabile e non operativa. senzialmente un codice, un simbolismo, un linguaggio — che sia un dialetto A posteriori è facile riconoscere la maniera con cui si operò : l'aspetto cen parlato,un segnale Morse o una sequenza di cifre binarie. E ilcodice è una re trale fu quello di separare concettualmente l'informazione dai due fattori coi strizione posta alla libertà espressiva, una funzione ordinatrice che rende fra quali solitamente si confonde — il supporto fisico, necessario alla trasmissione, oro dipendenti le successive emissioni di simboli, limitando in tal modo l'en che varia nel processo comunicativo e del quale l'informazione costituisce l'a tropia della sorgente. spetto invariante, e il significato, necessario all'interpretazione, ma da trascura Inoltre ogni comunicazione reale prevede un canale attraverso il quale le re in quanto dotato di eccessivo contenuto soggettivo. informazioni codificate si trasmettono. Nell'ambito formale delle comunicazioni Gli oggetti scambiati possono avere la natura piu diversa, essere onde elet la categoria dell'+errore+ si riferisce proprio alla presenza di un canale e di triche, segnali radio o incisioni rupestri, ma ciò che hanno di comune è l'infor venta «disturbo», «rumore», ogni cosa che identifica scelte diverse della sor mazione. Segnali diversi possono portare in varie forme la stessa informazione, gente e impedisce una corretta ricezione. Piu propriamente il disturbo è qual il viceversa non si dà mai. Si trasmettono inessaggi, si coinunicano informa cosa che proviene dall'esterno e che, in linea di massima, può essere ridotto con zioni. Certamente i rapporti fra l'informazione e il proprio supporto materiale un migliore isolamento. Quella del rumore invece è una condizione intrinseca, sono piu complessi di quanto la distinzione precedente lasci pensare. Sono sem legata allo stesso canale di trasmissione, che si può ridurre utilizzando codi pre compresenti e s'influenzano a vicenda. Da una parte l'informazione, per la. propria esistenza, dipende da un veicolo materiale, vive e si degrada con esso, Per riecheggiare un esempio noto, la distinzione è la stessa che si ha fra una dall'altra ogni porzione di materia è sempre un supporto, non esiste solo per sé, carta geografica consultata in difficili condizioni ambientali e una rovinata, resa indica qualcosa a chi sa leggerla. di difficile lettura. Ma. Ma una mappa ha anche dei limiti intrinseci dovuti alla sua L'informazione, liberata dai mezzi della sua manifestazione fisica, inaugurò dimensione, alla sua scala che, oltre un certo limite, non consentono piu di uno studio meno vincolato alla tecnica delle trasmissioni e dette il via a una se «portare informazioni». Parimenti un canale ha una propria capacità massima rie di ricerche indirizzate verso la teoria delle comunicazioni. A questa lascia il di trasmissione, oltre la quale l'entropia della sorgente rimane inutilizzata. passo la storia recente degli sviluppi tecnici. A Shannon si deve il teorema che lega la capacità di canale, l'entropia e Il modello di +comunicazione+ della teoria matematica riguarda un sistema l'errore: la capacità di canale rappresenta esattamente la massima velocità (in fisico in grado di assumere uno fra numerosi «stati ». Se spesso, nei sistemi che bit per secondo) alla quale è possibile ricevere informazioni con una frequenza s'incontrano nella pratica, lo stato fisico è una variabile continua di cui è asse di errori piccola quanto si voglia, nonostante tutte le deformazioni dovute al gnata la densità di probabilità, pur di tener conto di un termine che rappresenta rumore. la precisione con cui si determina lo stato fisico del sistema, ci si può ridurre a Ovviamente la maniera piu immediata per consentire un'elevata attendibi considerare ilcaso discreto. lità nella trasmissione è quella di utilizzare un codice notevolmente ridondante. Uno dei primi teoremi che s'incontrano nella memoria fondamentale di Ma la ridon"ndanza si paga in termini di velocità di trasmissione e il risultato sor Shannon assicura che l'unica funzione che soddisfa le proprietà richieste a una prendente di Shannon consiste proprio nel mostrare che la capacità di canale misura dell'incertezza relativa allo stato del sistema ha la stessa forma dell'en si può approssimare tanto quanto si voglia. Non si tratta di un risultato «co tropia in certe formulazioni della meccanica statistica. L'+informazione+ è tutto struttivo», ma costituisce ugualmente un sostegno alle ricerche in cui ci si pro ciò che permette di ridurre il grado d'incertezza: piu dati si hanno sullo stato pone di ottenere contemporaneamente un rapido flusso d'informazioni ed un'e fisico, maggiore è l'informazione e minore l'entropia. In altri termini l'entro levata attendibi!ità. È'bi!ità. È la base per gli sviluppi tecnici sui codici, magari non otti pia di un sistema è informazione «alla rovescia» e per questo Brillouin ha co mali nel senso del teorema di Shannon ma in grado di rilevare gli errori di tra niato il termine 'neg-entropia'. Il valore della funzione è lo stesso, ma il punto smissione, o addirittura di correggerli.
  • 7. Sistematica locale IZQ IZ5 Comunicazione Cosi, all'interno della teoria matematica, la+comunicazione+ è un definito — meccanismo, cellula o essere umano — entra in c t tt . Èon a o comu nicazione rapporto fra sistemi, dei quali non interessa neppure specificare la natura. L'+in que a c e avviene fra un dispositivo autoregolantesi e l'ambiente (il feedback) ; uella che formazione+ è liberata di tutte le sue specificazioni inessenziali e ridotta a una i tipo speciale di trasformazione delle informazioni chi c e avviene in questi pro misura della «sorpresa» che provoca; l'+errore+ è soltanto un problema tecnico. cessi è considerato dalle scienze esatte e collegato alla scienza generale dell'ela L'unità dimostrata all'interno della teoria formalizzata assume confini im orazione automatica e del calcolo. Ma anche ogn' ' 1e ogni processo vitale può essere precisi quando si tenta di trasportare le stesse nozioni in altri ambiti. Proprio visto sotto la forma di comunicazioni fra due sistemi, o fra un sistema e l'am l'estesa applicabilità della terminologia comunicativa comporta complicazioni, iente; e l'unione di fibre nervose in una rete può vedersi '1 tersi come i prototipo na discussioni, divergenze, a cui si accennerà brevemente nel prossimo paragrafo. turale di elaboratore d'informazioni (di fatto proprio a tali reti furono applicati per la prima volta da McCulloch e Pitts i metodi della logica matematica, e il programma della cibernetica tracciato da Wiener prevede esplicitamente lo stu 3. Estensioni e confini. io dei mezzi di comunicazione e di controllo che sono com ' l' ' l'uni ag i anima i e a e macc ine ). Nel suo significato generale la+comunicazione+ attiene al rendere comune Ma già in ambito linguistico si può argomentare che non è necessario ri una proprietà, estenderla oltre il primitivo dominio di appartenenza. In tal mo correre alla comunicazione in tutti i casi in cui si otteng ' fengono m ormazioni dal do un termosifone «comunica» calore all'ambiente circostante, una forza «co p1 ambiente, dal contesto o, in date situazioni, dalle persone. Che occorre distin munica» il moto al corpo a cui si applica, uno speaker «comunica» una notizia guere la semplice manifestazione dall'autentica comunicazione, la quale è as agli ascoltatori. sociata a un'intenzione esplicita della sorgente di rendere noti i propri «stati di In questo senso la comunicazione non implica adatto «comprensione», non coscienza» (Prieto), espressamente indirizzati a un ricevitore. E prima ancora riguarda in alcun modo la natura o il contenuto della proprietà che viene estesa, e 'intenzione occorre individuare con precisione la sorgente. Ciò è problema ma piuttosto il modo con cui questa viene riconosciuta e utilizzata nel nuovo tico, ad esempio, per i fenomeni naturali e gli eventi fisici, che pure sono mani dominio. festazioni di qualcosa. Sul versante della comunicazione umana, mediata dal linguaggio, secondo La distinzione non è semplicemente una classificazione teorica, priva di ri Chomsky occorre privare di contenuto la nozione di «comunicazione», o in ogni svo ti pratici, perché il problema di fondo consiste nello stabilire se l'uso di se caso respingere l'opinione che lo scopo del linguaggio risieda nella funzione gni cheavviene inamb'bito strettamente comunicativo e per assolvere «intenzio comunicativa. In che senso partecipa di un processo di comunicazioni la per nalmente» la fe> a unzione comunicativa in qualche circostanza, si presti ad essere sona che usa il linguaggio con se stessa, per riflettere su un problema? E chi si esteso ad altri domini in cui a priori stabilisce soltanto una comune «significa rivolge a un interlocutore con frasi di convenienza, allo scopo di rispettare de zione» (nel senso di Barthes). terminate convenzioni sociali, è una sorgente d'informazioni? A , ' ' ' ', o i i a r e e eventi naturali sonoAzioni inconsce, segni non intenzionali m d' d' f d Ma il linguaggio rimane la forma piu articolata e flessibile di comunicazione, enomeni di comunicazione fintanto che per essi si rivelano adeguati i metodi e e la funzione comunicativa continua ad accentrare l'attenzione dei linguisti. i concetti validi nell'ambitopiu ristretto. È l'elaborazione sistematica dell'ana Colin Cherry, un osservatore dei mezzi di comunicazione umana, nota che lo logia che fornisce alla d'distinzione un valore fenomenologico e non solo 1non so o c assi sviluppo dell'uomo e la crescita della civilizzazione dipendono in maniera es ficatorio. senziale dallo sviluppo dei metodi per ricevere, registrare e comunicare le pro Da un altro punto dl v1sta, a volte non solo sl trascura l 1nte~lone d 1 e sog prie conoscenze. Alle numerose caratteristiche peculiari dell'uomo, Cherry ne g to che comunica, ma anche tutta una seri d ' f t t ' hetto c e i a o r i c e accompagnano il aggiunge una: l'uomo è essenzialmente un animale che comunica. E quest'opi processo. In particolare scompare la struttura interna del sistema di comuni nione trova credito anche presso esponenti del campo cibernetico, quali Singh, cazione, a esclusivo vantaggio dei rapporti di causa-eAetto. Si tratta della con secondo il quale l'uomo fu, prima di tutto, homo logos,creatore di parole. cezione nota come quella della «scatola nera», che ha trovato le sue prime a Se le discordanze sorgono presto nell'ambito della comunicazione umana, p icazioni quando si è rinunziato ad esaminar t d' ' ' ' 1 ' ' ne cer i ispositivi elettronici ner i problemi aumentano quando si esaminano situazioni piu generali, quando si l estrema com lessità del loro h dp o hardware, o per l interesse rivolto solo al com considera comunicazione quella che investe organismi biologici e organizza portamento lobale. Cg . Cosi la comunicazione si riduce a una funzione di entrata zioni sociali, e si manifesta sul piano ecologico ed economico. uscita ai capi di un dispositivo e, dopo essersi distinta dalla piu generale mani In questa concezione si tratta di un definito rapporto fra sistemi e di una festazione, deve ora difendersi dalla semplice causazione. maniera per utilizzare l'informazione contenuta nella loro struttura interna, Il punto di vistap ' comportamentistico trova la principale limitazione nel Anche l'ambiente, la società, il contesto economico in cui vive il soggetto della l'im ossibilità ap ' ' i à a considerare la posizione dell'osservatore rispetto al sistema. comunicazione possono essere considerati come sorgenti d'informazioni con cui l'rovocare direttamente un effetto o richiederl l Cho a paro e — argomenta Cherry
  • 8. Sistematica locale Z26 t27 Comunicazione se poi questo effetto si verifica veramente, a un osservatore esterno può apparire come la differenza fra una relazione di causa-effetto deterministica e una proba Barthes, R, bilistica. Ma se, come si dà in molti casi, l'osservatore prende parte egli stesso z 964 El éments de sémiologie,in «Communications » n. g pp. 9 (t d. ' . E' " d ' T, pp. 9z-z35 tra . it. i n a u i 'orino 1976 ).os' al processo,lasituazione è diversa. In questo caso lo«stato di coscienza» della Brillouin, L. sorgente, la sua intenzione di comunicare piuttosto che di agire sull'osservatore, z962 Sc ienceand Information Theory, Academic Press, New York z96a sono dati di cui tener conto. Cherry, E. C. Le variabili e i piani d'interpretazione si moltiplicano. Al livello piu generale z957 On Human Communication, Wiley, New York. si trova la comunicazione intesa come produzione e scambio di segni. Fu John Chomsky, N., e Miller, G. A. Locke che nelle ultime pagine del suo Essay on Human Understanding(I6z)4) z963 Pi n itaryMo dels of Language Users,in R. D. Lu ce, R. R. Bush e E. Galanter (a cura introdusse il termine 'semiotica' per indicare la «dottrina dei segni » usati per la i), Handbookof Mathematical Psychology, voi. Il, Wiley, New York (trad. it. in >N. homsky, Saggi linguistici, voi. I, Boringhieri, Torino z969, pp. a87-375). comprensione delle cose o per trasferire ad altri le proprie conoscenze. La «dot Eco, U. trina deisegni» era una delletre parti entro cui farrientrare tutta la conoscenza 1972 (a cura di) Estetica e teoria dell'informazione, Bompiani, Milano. umana e fu ripresa da Peirce nella sua filosofia pragmatica (giacché i segni sono Hamming, R. W. l'unico dato reale che si può osservare; una diversa teoria della conoscenza e z98o Co ding and Information Theory,Prentice-Hall, Englewood Cliffs N.J. della maniera con cui viene trasmessa si basa, secondo Peirce, sull'intuizione). Molca, A. A, E i segni non sono mai isolati; ogni segno richiede un'interpretazione in quanto z958 Théorie de I information et perception esthétique,Flammarion, Paris (trad. it. L ' ' M'i n a r ia (tra it erici i lano z97a). appartenente a un sistema, e presuppone un possibile uso. Ogni situazione re Morris, Ch. W. lativa a un sistema di segni porta con sé tre aspetti : il segno individuale, ciò che z9»6 St gns,Languageand Behavior, Prentice-Hall, New York (trad, it. Longanesi Milano designa e chi lo usa. Primo fra i pensatori moderni, Peirce cercò di distinguere 1 z9 3 il segno dal suo effetto (l'+informazione+) e dal suo uso. In ambito piu propria Peirce, J. R. mente linguistico e riferito alla comunicazione, il linguista Charles Morris di z96z Sy m bols, Signals and Noise: the Nature and Process of Communication,Harper, New York (trad. it. Mondadori, Milano z963). stinse di conseguenza tre livelli di regole, corrispondenti ad altrettanti livelli di Shannon, C. E., e Weaver, W. astrazione: quello sintattico, quando i segni sono studiati in rapporto agli altri z9«9 Th e Mathematical Theory of Communication, University of Illinois Press, Urbana Ill. segni, quello semantico in cui vengono riferiti ai loro designati e quello pragma (trad. it. Etas Kompass, Milano z97z). tico che si occupa dei loro usi possibili. Si tratta di una classificazione in livelli Singh, J. z966 che parzialmente si sovrappongono e si confondono. Great Ideas inInformation Theory, Language and Cybernetics, Dover, New York (trad.it. Mondadori, Milano z969). Cosi, oltre agli ampi limiti entro i quali è possibile far muovere estensional Wiener, N. mente il concetto di +comunicazione+, si trovano anche salti di livello che al z 8 C bybernetics, or Contrai and Communication in the Animai and the Machine, Wiley, New terano completamente la prospettiva. La teoria della comunicazione originata York (trad. it. Il Saggiatore, Milano z968). nella statistica matematica riguarda l'aspetto formale dello studio dei segni, in dipendente dal loro uso. Al livello semantico si tende ad astrarre da problemi di utilizzazione e dalla psicologia dell'utente per concentrare l'attenzione su un referente esterno — il significato. Il livello pragmatico riguarda tutti i fattori per sonali ed emotivi per cui una comunicazione diventa un fatto assolutamente unico e irripetibile. Come può la nozione statistica di «quantità d'informazioni» far presa sugli altri livelli? Questo interrogativo segna i limiti di una teoria delle comunicazioni in altri campi. Fra gli altri particolarmente Bar-Hillel ha ammonito sull'uso dei risultati della teoria quantitativa dell'informazione in ambiti diversi, in cui l'in formazione viene usata in senso intuitivo, semantico o addirittura pragmatico. La teoria quantitativa fu introdotta allo scopo di trattare l'incertezza stati stica dei segnali in maniera indipendente dal loro significato e dal loro uso. La verità o l'utilità di una informazione non sono dati esprimibili all'interno della teoria statistica, anche se questa può rappresentare il punto di partenza di in dagini relative sia al significato sia all'uso. [R.B.].
  • 9.
  • 10. Comunicazione r. Com unicazione e coeeoluzione. r.r. «In medias res». Per ottenere un effetto drammatico, l'epica parte tradizionalmente «dal bel mezzo degli eventi», per poi tornare sui propri passi e «presagire», a mano a mano che lanarrazione procede. Ilpoeta epico ha la fortuna di avere questo margine di scelta: a differenza di un soggetto onnipresente e onnicomprensivo come «comunicazione» — un soggetto che coinvolge direttamente tutti e ciascu no — l'epica ha un inizio, un punto centrale e una fine. La comunicazione invece comincia dovunque, media tutti i rapporti umani e, anche se implica necessa riamente una qualche sorta di scopi, non ha fine. Nondimeno, quale che sia il soggetto, si è sempre tenuti a «cominciare dal principio», anche se è probabil mente sbagliato pensare che ciò sia necessario. Di fatto, l'idea profondamente radicata che ogni processo ed ogni struttura abbia il proprio inizio in un Evento Originario è nel complesso troppo simile alle piu trite interpretazioni dei con traddittori miti della creazione nel primo libro della Genesiperché sia possibile accettarla senza diffidenza. Da una parte la società, dall'altra i singoli poeti, offrono al popolo un mito delle origini —l'Aeneis di Virgilio ne è un ottimo esem pio —, ma tale apparente risposta ad una ricerca delle origini delle cose non ri guarda mai veramente un effettivo passato, ed è piuttosto un interrogativo sul presente (e quindi sui possibili futuri). Piu specificamente, è un interrogativo sull'organizzazione, sulla presente organizzazione sociale e sul perché essa è cosi com' è. Comunque, dato che interrogativi di questo genere non possono avere delle vere risposte, qualsiasi proiezione ragionevolmente coerente degli aspetti prin cipali della realtà presente nella dimensione senza tempo di un mitico passato — non importa quanto recente o remoto — potrà servire da sostituto funzionale. Si sa però che un'organizzazione può essere solo descritta e analizzata, che i suoi «perché» non possono mai essere realmente spiegati. La descrizione e l'ana lisi, diversamente dai «perché», non chiamano in causa le origini. Dopo questo preambolo, si può coerentemente affrontare il soggetto della comunicazione — che è un concetto sistemico — nello stesso modo in cui si affron terebbe l'analisi di qualsiasi altro sistema corrente. Cioè nell'unico modo legitti mo, e non mitico, cominciando dal centro anziché dal principio, e procedendo poi verso l'esterno lungo tutte le dimensioni logisticamente possibili in una trattazione scritta, e nel modo piu coerente e chiaro possibile. Sia la natura organica sia la società presentano specifici tipi e livelli di orga nizzazione, intendendo per organizzazione il processo che collega la struttura dell'insieme a ciò che si chiamerà il sistema dell'insieme. All'interno dell'insie me vi sono innumerevoli sottosistemi, tutti strutturati ed organizzati, e ciò che
  • 11. Comunicazione 6oz 6o3 Comunicazione organizzalaloro organizzazione è lacomunicazione. In altre parole, ciò che es sistema fisico il cui movimento è effetto di una forza esterna ad esso o il prodotto senzialmente distingue la struttura organizzata di un sistema vivente, che respi di irreversibili reazioni di energia all'interno di esso (per esempio il sistema so ra, si riproduce e si adatta, da una struttura statica o da una macchina classica, lare, il Sole) (cfr. ) ) 3.2 e 3.5). è il modo in cui il sistema utilizza l'informazione. Le interazioni sistema-ambiente dei sistemi organici e sociali — anche se gli Le tautologie facilmente individuabili nel paragrafo che precede — dove cia uni e gli altri dipendono da sistemi fisici chiusi e ne sono parte integrante scun termine è definito come una funzione di ciascun altro — possono forse servi manifestano comportamenti che presentano scarse analogie, se pure ne hanno, re a sottolineare il concetto della natura mitica delle origini, e l'importanza del nel mondo fisico. In particolare, le trasformazioni e gli scambi che si verificano rendersi conto che qui, invece, si comincia «dal bel mezzo». Una quarantina di nel creare, mantenere, cambiare e permeare i loro innumerevoli e molteplici anni fa Ludwig von Bertalanffy, ideatore della «teoria generale dei sistemi», «rapporti di confine» (ad esempio quelli sistema-ambiente che si verificano nella sottolineava che non è possibile concepire l'effettiva genesi di una struttura or membrana cellulare ; o quelli latenti o manifesti nelle strutture sociali) sono tutti ganizzata vivente. Mentre ci si può figurare che una massa inanimata si accresca fenomeni che implicano, anzi, richiedono un processo di comunicazione. o diminuisca, o si disponga diversamente nel corso del tempo, la struttura or I rapporti di demarcazione in tali sistemi non sono semplicemente ciò che ganizzata che costituisce un sistema biologico o sociale — un sistema adattativo e comunemente sembrano essere, vale a dire non sono ciò che le particolari forme aperto, capace di riproduzione — deve necessariamente essere concepito nel suo di percezione ed interpretazione della realtà tuttora dominanti nella nostra so venire in essere istantaneamente. Istantaneamente: per il semplice motivo che, cietà fanno generalmente credere. Anche se possono esservi casi in cui è con in un modo o nell'altro, è stato superato il confine fra «non-vita» e «vita», o veniente o utile osservare i confini dalle prospettive tradizionali, i rapporti di quello fra «natura» e «cultura». Fra questi due stadi non vi è nulla salvo il con demarcazione all'interno e fra sistemi aperti non sono fondamentalmente simili fine, e il rapporto topologico o temporale fra di essi consiste in un salto quanti alle superfici che si attribuiscono ad oggetti inanimati; non sono semplicemente tativo, cioè in una «catastrofe», secondo la topologia di René Thom. equivalenti a punti o piani d'intersezione, né sono simili ai limiti impermeabili che si attribuiscono alle entità; non sono provvisti necessariamente delle carat r.z. Confini teristiche di «chiusura» che comunemente si attribuiscono ai confini — come recinzioni, delimitazioni, mura o steccati —, né rappresentano barriere da sca Nessuno dei tradizionali approcci delle scienze naturali o di quelle umane, valcare o abbattere. Al contrario, per ciascuno degli esempi dati, per non par o dell'arte, né i tentativi interdisciplinari di questi ultimi anni, sono in grado di lare di altri, il confine fra (ciò che si è definito) «sistema» e(ciò che si è definito ) rappresentare adeguatamente o descrivere, e tanto meno analizzare, la maggior «ambiente» è Peffettivo luogo di ogni comunicazione e scambio fra loro. parte dei processi realmente significativi che interessano la vita conscia, incon Si può andare oltre e sostenere che l'esistenza ed il mantenimento di confini scia e quella fisica degli esseri umani nella società. Si tratta di processi le cui in un sistema aperto di rapporti dipende interamente dal fatto che essi siano manifestazioni incorporano ed inglobano i tre principali livelli di complessità continuamente superati nei due sensi. Inoltre, benché chi effettua il passaggio dell'universo: il livello inorganico, quello organico, quello socioeconomico (cfr. possa essere una particella, una persona, una frequenza o un ormone (vale a dire, $ 4.6), Tali processi implicano anche il continuo attraversamento delle varie a livello fisico, un complesso di materia-energia), ciò che ha un significato pri frontiere spaziali, temporali ed organizzative esistenti all'interno di tali livelli, mario nel rapporto è l'informazione contenuta in questa materia-energia. Que e fra questi (e altri) livelli di complessità. Di conseguenza qualsiasi approccio st'ultima reca in sé un modello di varianza, l'uso e controllo del quale è l'aspetto a questo argomento dovrà necessariamente superare i limiti concettuali delle predominante della struttura e della funzione in tutti i sistemi viventi ed in quel varie «discipline». Pur servendosi necessariamente di materiali e ricerche ela li sociali (cfr. $ 5.3). borate nell'ambito di questa o quella disciplina si cercherà di non restare invi Tali modelli di varianza agiscono come «indicatori semiotici». Il termine schiati nelle relative dialettiche tendendo invece ad una trattazione scientifica 'semiotico', originariamente usato nella medicina greca e tardomedievale per transdisciplinare. indicare la pratica di « leggere» i segni o sintomi della malattia, fu introdotto nel In questo articolo ci si limiterà agli ordini di complessità organici e socioeco la lingua inglese, nella sua accezione moderna, da John Locke (da tipa,x 'segno', nomici del pianeta Terra, a meno che non sia necessario collocarli nei loro con 'marchio' o 'emblema' — visivo o scritto —, uno stemma araldico o un sigillo im testi inorganici nel pianeta o nel cosmo. A tal fine il campo biologico e quello presso nella cera). Il filosofo pragmatista americano Charles S. Peirce cominciò sociale vengono definiti come complessi di rapporti fra sistemi aperti in un am ad elaborare una teoria dei segni e fu il primo fra i pensatori moderni a cer biente generale, intendendo per 'aperto' un sistema aperto al flusso di materia, care esplicitamente di distinguere i rapporti di materia-energia dalla semiosi, energia, informazioni (per esempio, una società, un organismo), e per 'sistema' l'azione mediante segni (cioè l'informazione). Peirce considerava segni, sim un insieme organizzato — diverso cioè da una raccolta casuale, un aggregato, o boli, icone ed indici come altrettanti aspetti di un unico campo ; ma, successiva una massa —edotato di proprie fonti di energia rinnovabile — diversamente da un mente, altri studiosi come Charles Morris li limitarono alla logica e al linguaggio
  • 12. Comunicazione 6oy 6og Comunicazione e suddivisero il campo in semantica (significazione), sintattica (disposizione) e singole idee o singoli pensatori emergano indipendentemente dai processi di pragmatica (comportamento). cambiamento sociale,o si sviluppino senza un qualche rapporto significativo Anche se nel corso di questo articolo si farà uso di tutti e tre questi termini, di carattere economico e politico con il loro contesto sociale. (Né tali idee o tali la semantica (comprendente significazione e significato) sarà considerata come pensatori sono, come spesso si sostiene nell'ambito di una analoga tradizione indissolubilmente legata e subordinata alla pragmatica (il dominio del valore), idealistica, le «cause» principali del cambiamento sociale). Le nuove idee passa e la sintattica come una funzione ordinatrice ugualmente indissolubile. La se no dallo stato di «disturbo» o di «schemi avventati » a quello di «informazione», miotica sarà invece intesa nel senso di produzione, riproduzione e scambio di e di qui al campo della scienza e del reale solo quando le società ne hanno biso segni (indicatori d'informazione) qualunque sia la loro natura o provenienza. gno, e non prima (cfr. ) z.g). Nel senso proprio del termine, 'comunicazione' non implica perciò necessa La storia della scienza deve cosi esser descritta in maniera piu corretta come riamente comprensione, conscia o inconscia. Essa si riferisce sia alla trasmissio una serie di cambiamenti adattativi nel discorso scientifico, come una serie di mu ne di messaggi fra serie sistemicamente organizzate di mittenti-recettori (per tamenti epistemologici provocati dai cambiamenti che si verificano nella società, esempio organismi, cellule o persone), o alla ricezione d'informazione da un nella tecnologia e nei bisogni socioeconomici. Questi mutamenti nel discorso mittente-recettore integrato in una rete sistemica di altri mittenti-recettori. Il scientifico dominante implicano a loro volta adattamenti complementari nelle problema che si pone, nella comunicazione in generale, non riguarda la «na metafore correnti chedescrivono la realtà sociale e naturale nel discorso sociale. tura» o il «contenuto» dell'informazione — che è di per sé priva di significato o Cosi, nell'epoca degli automi idraulici e ad orologeria, sia gli scienziati sia gl'in di senso — ma piuttosto il modo in cui l'informazione viene definita, riconosciuta, tellettuali impiegavano comunemente il concetto cartesiano dell'«uomo-mac orientata e utili@rata da specifici sistemi e all'interno di essi. Soltanto allora, china» come modelloper la spiegazione della fisiologia. Analogamente, l'opera infatti, l'informazione può essere tradotta in significato e conoscenza (si deve notare tuttavia che un modo di comunicare — fra esseri umani — è il rifiuto d'i di Newton ha suggerito l'idea di una « fisica sociale» come spiegazione della so cietà. Ancora alla fine degli anni '3o, quando hanno cominciato a diffondersi le dentificare o riconoscere un messaggio o il trascurare di utilizzare l'informazione automobili dotate di freni idraulici anziché meccanici, si è subito fatto strada il trasmessa). parallelo fra il modello del comportamento umano ed un servomeccanismo. Un esempio piu recente dell'interazione fra tecnologia e scienza è il tentativo di mo i.3. Ideologia e ideostruttura. dellare la memoria sulle proprietà dell'ologramma realizzato mediante il laser (Pribram). Tuttavia solo recentemente la società occidentale ha cominciato a riscoprire Il discorso sociale e quello scientifico interagiscono e interferiscono conti il senso piu antico ed esteso di 'comunicazione' di cui nel paragrafo precedente. nuamente tra loro e, una volta che essi abbiano risolto in modo nuovo la loro Si può dire che dal drammatico inizio, nel xvn secolo, della rivoluzione tuttora comune base epistemologica, questa può allora venire riproposta come il sistema in corso nella scienza e nella società occidentali, il complesso di rapporti siste dominante d'idee costituite, analogie, cliché, e modelli impliciti o espliciti del mici e a piu livelli che viene opportunamente chiamato 'comunicazione' non sia passato, presente e futuro che si chiama l'ideologia della società. Specialmente stato mai compreso in maniera adeguata (cfr. ) z.6), Al tempo stesso, la pro alla superficie questi modelli e queste metafore possono apparire incoerenti fra spettiva a livello di pratica, teoria ed esperienza, senza la quale i suddetti rap loro sotto molti aspetti e spesso l'ideologia dominante potrà apparire una sfida porti sono destinati a rimanere invisibili alla scienza normativa e non ricono alla scienza. Ma, considerate dialetticamente come processo d'interazione e d'in sciuti nella vita quotidiana, è stata circoscritta e limitata in una specie di limbo terpretazione nel contesto reale della società, è facile comprendere come dei «artistico-mistico». Infatti, solo recentemente una scienza della comunicazione rapporti sociali atomistici possano rafforzare, per esempio, nella fisica, una pro critica, insieme qualitativa e quantitativa, è diventata socialmente possibile e spettiva atomistica o a sistema chiuso ; e come l'interazione fra questi due livelli scientificamente necessaria (in particolare dopo la scoperta che lo schema mo di comunicazione possa,a sua volta, fornire metafore individualistiche e mecca lecolare del gene contiene inscritto nella sua base di materia-energia (DNA) un nicistiche per la spiegazione del comportamento sociale e psicologico. Analoga codice d'istruzioni che richiedono risposta, trasmissione e traduzione). mente i nuovi interrogativi sui rapporti che ora vengono posti dalla prospettiva La ragione principale di ciò che può essere definita solo come la «repressione comunicazionista — cioè gli interrogativi sui rapporti nei sistemi aperti — devono collettiva» della prospettiva concettuale e logica della comunicazione nella scien certamente esser intesi come promananti non dalle contraddizioni della scienza, za e nella società, non è però di carattere scientifico o filosofico nel senso corrente ma dalle crisi reali e dai tentativi di adattamento che si verificano nelle realtà dei termini. Né la sua recente riscoperta può essere attribuita, in maniera diretta sociale,economica ed ecologica contemporanee (cfr. ) 3.I). e semplicistica, ad un supposto «progresso della scienza» o al sopravvento di Si usa il termine 'discorso' per parecchie ragioni. Bisogna innanzitutto evi un nuovo «paradigma» scientifico (Kuhn). La storia e la filosofia della scienza tare espressioni come 'idee',in quanto il termine 'idea' (la cui radice etimologica non implicano — come viene spesso sostenuto — un processo attraverso il quale è 'io vedo') ha per molto tempo implicato una rappresentazione individualizzata
  • 13. Comunicazione 6o6 6op Comunicazione e statica, che si supponeva esistesse «all'interno» delle «menti» delle persone. porti con le persone in quanto tali operano ad altri livelli piu o meno nello stesso Ma, dal momento che la cosiddetta mente è un luogo di comunicazione nella modo. Cosi l'architettura dell'ambiente sociale e di lavoro è carica di valori e società, allora le idee, come agglomerati d'informazione, sono in realtà messaggi. significati come qualsiasi altro aspetto del contesto socioeconomico. In realtà, Come altri messaggi, le « idee» possono naturalmente essere immagazzinate nella quest'informazione trasmessa dall'esperienza, cui si partecipa e che tutto perva memoria. Ciò nonostante, il fatto che esse continuino ad esistere come accade de, costituisce un ampio sistema di messaggi, la maggior parte dei quali non per qualunque messaggio, non dipende dalla loro «localizzazione» ma dalla loro viene mai tradotto in parole (in realtà sarebbe impossibile). Esso costituisce una continua circolazione nel sistema in cui si formano. rete informativa carica di valori, una mappa, un sistema di memoria che s'im 'Discorso', inoltre, è distinto da 'linguaggio'. Questo è strutturato e vincola pone al soggetto. to, e certamente non offre una rappresentazione «neutrale» della realtà. Ma Si è usata l'espressione rete informativa perché si tratta di un insieme di qualsiasi linguaggio offre la possibilità di un numero quasi infinito di messaggi flussi di rapporti e d'informazioni, anche se, in apparenza, sembra soltanto un linguistici e nessun linguaggio è strutturalmente piu o meno «avanzato» — o piu insieme di «oggetti». Si è parlato di mappa, in quanto costituisce un insieme o meno adeguato alla propria realtà — di qualsiasi altro. Al contrario un discorso d'istruzioni contestuali, non-verbali e prevalentemente inconsce, nonché di sem è un sottoinsieme di un linguaggio. È una costruzione della realtà organizzata plici rappresentazioni di situazioni, status e direzioni, e di percorsi disponibili sul piano socioeconomico e qualsiasi linguaggio dato consenteun numero infi o preferenziali all'interno del sistema nel suo insieme. Si è parlato di sistema di nito di discorsi diversi. Ne consegue che la distinzione è simile a quella fra una memoria perché, per dirla in termini molto semplici, non consente mai di di data « tecnologia» in quanto tale — per esempio, una linea di produzione — e l'ef menticare il luogo in cui ci si trova. fettiva organizzazione di tale tecnologia da parte di uno specifico sistema eco Questa rete è un sistema di valori socioeconomici del tutto diverso nella sua nomico. forma dall'ideologia in quanto tale. Potrebbe essere definito anche come l'ideo Il termine 'discorso' è perciò usato per indicare la circolazione di messaggi struttura della società. In altre società, per esempio, è possibile trovarla rappre sia consci sia inconsci, nonché l'informazione non-verbale nella diffusione e ri sentata nel modo in cui la topografia di un villaggio al tempo stesso insegna e produzione dell'epistemologia e dell'ideologia. I messaggi contenuti nei discorsi ricorda agli abitanti i rapporti di parentela ed economici. Oppure può essere scientifici e sociali assolvono in genere due funzioni principali che li caratteriz rappresentata nelle localizzazioni — segrete, sacre o di altro tipo — ascritte a de zano: una funzione essenzialmente semantico-pragmatica (riguardante signi terminati esseri mitici che partecipano, come informazione, all'organizzazione ficato e valore), ed una funzione essenzialmente sintattica (riguardante struttura socioeconomica del sistema (cfr. ( g.4). e situazione). (L'informazione in quanto tale non ha valori o funzioni finché non Un'ideologia dominante e l'ideostruttura che vi è associata possono essere, viene utilizzata). Nella loro funzione sintattica i messaggi operano anzitutto di conseguenza, definite molto semplicemente come un sistema di messaggi che, come indicatori di rapporti e di contesti. Per esempio, in una classe scolastica in un dato contesto sociostorico, fornisce spiegazioni o razionalizzazioni sul per l'aspetto semantico-pragmatico dei messaggi dell'insegnante implica in primo ché ilmondo è cosicom' è,e sulcome o perché cisipuò aspettare che esso cambi luogo 'informazione' nel senso comune e non tecnico del termine. La semplice o no. Tali spiegazioni o razionalizzazioni comprendono anche istruzioni espli collocazione dell'insegnante nella classe, comunque — anche a prescindere dal cite sulle varie specie di comportamenti disponibili o consentiti ai vari livelli e fatto che egli, con ogni probabilità, sta in piedi e parla piu degli altri —, trasmette specie d'individui e gruppi che popolano il sistema. innanzitutto messaggi sintattici che agiscono come indicatori di contesto circa Come le fondamentali ipotesi della fisica, le ideologie non possono essere i rapporti di autorità. Messaggi situazionali di questo tipo assumeranno signi verificate nel senso ordinario del termine. Un'ideologia dominante non soltanto ficati a livelli diversi da quelli espressi dai significati «palesi» che circolano effet puntualizza la realtà sociale e naturale in modi particolari, ma ad ogni momento tivamente fra i mittenti-recettori nella classe. Ad un livello diverso, la stessa dato prescrive anche le condizioni di verità e falsità per essa accettabili. Tali forma e disposizione della classe costituirà un ambiente carico di messaggi sul condizioni implicano livelli di comunicazione. Al livello piu alto del sistema contesto ed i rapporti, la maggior parte dei quali non saranno consapevolmente ideologico esiste l'espressa condizione che l'ideologia sia «vera» e che, di conse percepiti da alcuno. guenza, la partecipazione ad essa sia la condizione stessa della verità(cfr. $ ) z.6, Quest'ultimo aspetto del contesto informativo è p articolarmentesignifica 5.5). Pertanto, le ideologie non possono esseredimostrate come «vere» o «false», tivo. L'infinito numero di messaggi che riceviamo ogni giorno dall'ambiente ma solo sperimentate come tali. Come risultato, la «verifica» ultima di un'ideolo naturale e da quello socioeconomico — informazioni codificate in locali, rumori, gia dipende dalle medesime condizioni che costituiscono i valori di sopravviven strade, negozi, folle, spazi vuoti, veicoli, edifici, e cosi via — costituisce la maggior za del sistema socioeconomico che l'ha prodotta. Se il sistema socioeconomico parte dei mezzi attraverso i quali il nostro ambiente s'imprime in noi, contri manifesta una sopravvivenza a lungo termine, allora l'ideologia e l'ideostruttura buendo cosi alla nostra socializzazione, nonché alla codificazione di abitudini, che partecipa alla sua organizzazione saranno diventate «vere» ; o, piu corretta desideri e valori, indipendentemente da una partecipazione consapevole. I rap mente, avranno dimostrato la loro rilevanza e adeguatezza.
  • 14. Comunicazione 6og 609 Comunicazione di solito rappresentati ideologicamente come «catene» ed altre metafore analo ghe. Anzi, non erano considerati soltanto come legami da spezzare, ma si soste r.g. Comunicazione e coevoluzione. neva anche che dovevano essere sostituiti dalla «conquista della natura» attra Come risultato significativo delle sue crisi ricorrenti ed autogenerantisi — so verso l'uso della nuova tecnologia e della «nuova scienza». ciali, economiche ed ecologiche — il sistema economico è giunto in tempi rela La società doveva cioè essere « liberata» dalla natura nel nome del progresso. tivamente recenti ad un punto in cui esso deve necessariamente provvedere ad Tuttavia, invece di liberarsi dai persistenti vincoli posti dal sistema biofisico, una nuova valutazione delle reti di interrelazioni socioeconomiche e naturali la società umana si è semplicemente staccata dalla natura, dopo di che, per giu dalle quali dipende la sopravvivenza a lungo termine di tutte le società. stificare il suo nuovo comportamento, ha inventato la razionalizzazione espressa Si tratta d'interrelazioni che erano riconosciute e vissute come una «seconda dall'idea di «dicotomia» o «opposizione» fra società e natura. Come in altri cam natura» dalla maggior parte dei nostri avi. Anche se ciò non è ancora general pi, questa liberazione si è risolta, in definitiva, in una nuova forma di alienazione. mente riconosciuto — sia nelle scienze umane e biologiche, sia nelle attività quo Mentre questo immaginario distacco fra sistema ed ambiente — questa «spacca tidiane — la società e la scienza occidentali hanno cominciato a riscoprire nel lo tura dell'ecosistema» — si andava man mano istituzionalizzando nel comporta ro vocabolario storicamente condizionato ciò che un tempo era manifestamente mento socioeconomico, la natura divenne nient' altro che un oggetto di sfrut integrato nei miti, nei rituali e nelle realtà di molte società «altre». Per «al tamento. La dottrina coevoluzionista che attribuiva una funzione ancillare alla tre» s'intendono quelle «culture» socialmente, economicamente ed ecologica natura èscomparsa siadalla consapevolezza socialesia dalla realtà economica. mente diverse, ma tutte prive di ciò che si chiama «scrittura», che la società occi Nel frattempo, per forza di cose, l'ambiente naturale è andato adattandosi in dentale ha definito «primitive» una volta inventata l'idea di «civiltà» in quanto generale e localmente, al disordine che il sistema economico continua a scari tale. Questo concetto ottocentesco è una metafora rappresentativa della nuova carvi senza che viceversa quest'ultimo abbia finora riscoperto come adattarsi in periodizzazione del passato, del presente e del futuro in termini di espansione prospettiva ai nuovi adattamenti che esso va producendo nella natura. L'am economica, espressa nell'ideologia occidentale di «progresso infinito» (cfr. fl 5.3). biente naturale continuerà ad adattare il proprio ordine al disordine umano, sia Ciò che queste società comprendevano — e «comprendere» significava per sul piano funzionale («fisiologicamente») sia su quello strutturale («morfologi esse vivere, sperimentare, e riconoscere sul piano comportamentale — era il pre camente»). Il problema è che, in uno degli adattamenti strutturali causati da dominio di quegli invisibili rapporti che si definiscono «informazione» nell'or questo rapporto ordine/disordine, la natura potrebbe essere costretta a diventare, ganizzazione dellaproduzione, riproduzione e conservazione (metabolismo) nei per la prima volta, attivamente ostile al protrarsi dell'esistenza dell'organizza sistemi naturali e sociali. Ad una comprensione di questo genere non occorreva zione socioeconomica nella sua forma attuale, se non addirittura al protrarsi ciò che si chiama «scienza» — la nascita della scienza nel senso in cui la s'inten dell'esistenza della specie umana. Se una tale eventualità dovesse verificarsi, allo de oggi è dopotutto coeva a quella dell'alienazione — per la semplice ragione che ra i principi coevoluzionisti dai quali si credeva di essere liberati grazie agli tale comprensione era il prodotto di migliaia di anni di un tipo di sperimenta «ingredienti miracolosi» del progresso tecnologico si ritorcerebbero minaccio zione, prove e verifiche di cui la società contemporanea non ha o ha scarsa espe samente contro l'uomo. La sola risposta coevolutiva sarebbe infatti l'adatta rienza. In altre parole ci si riferisce qui a quel processo sperimentale a lungo ter mento mediante l'estinzione, nelle forme della semplice distruzione, della mu mine che si è manifestato nel rapporto coevolutivo fra tali società e la natura, e tazione o della rivoluzione. fra tali società e gli altri gruppi sociali. («Coevoluzione» si riferisce alla ciberne Il modo in cui tante delle «altre» società hanno integrato e codificato nei miti tica, cioè ai rapporti di retroazione fra un «sistema» ed un «ambiente» per mezzo e rituali la loro comprensione della coevoluzione — per non parlare del modo in dei quali l'uno si adatta continuamente ai cambiamenti o agli adattamenti che cui hanno organizzato i processi di produzione e riproduzione al fine di mante si verificano nell'altro nel tempo; cfr. $$ 3.4, 4.5). nere un rapporto simbiotico, anzi, di vera e propria cooperazione con le risorse am La coevoluzione èuna specie di legame informalecon l'ambiente naturale, bientali — non è stato in genere compreso dall'Occidente. Per esempio, le note dal quale la società occidentale si è considerata — ed è comprensibile — lontanis voli tecniche mediante le quali la maggior parte degli orticoltori della foresta sima. Dopotutto, l'arco di tempo della storia umana non è che una piccola in equatoriale curano e mantengono le risorse dei rispettivi habitat sono state sva crespatura nel tessuto dell'evoluzione, nel quale i processi che conducono alla lutate per anni come comportanti «spreco» e «primitive». Analogamente, i siste comparsa di una nuova specie, in circostanze normali, sono valutati in termini mi di controllo della popolazione e della produzione (sistemi cibernetici) inven di mezzo milione di anni. Ma l'espansione economica iniziata tre o quattro secoli tati da molte delle altre società per vivere bene nei limiti della carrying capacity fa introdusse un fattore totalmente nuovo nel rapporto dell'uomo con la natura: dei singoli ambienti sono stati per la maggior parte ignorati (la carrying capacity è la società moderna dette per scontato che il cordone ombelicale ancora esistente il limite superiore della popolazione umana e animale che può essere sopportata frasocietàe natura poteva essere tagliato. Per stare alpasso con leesigenze eco da un dato ambiente, con una data organizzazione tecnologica). In realtà, dal nomiche dei nuovi sistemi che andavano emergendo, questi legami vitali furono momento che ci si vanta della mitica efficienza con cui si è lottato per qualche
  • 15. Comunicazione 6xo 6xx Comunicazione secolo contro la natura, non si vede perché ci si sarebbe dovuti porre problemi con 'messaggio' o 'comunicazione'. Ad un certo momento della festa il portavoce del genere, finché l'esperienza non cominciò a suggerire che qualsiasi sistema che sintetizza ed esprime l'esperienza comunitaria: « "Le nostre feste sono simili al sfrutti un ambiente limitato alla lunga finisce col competere con se stesso. Esso movimento dell'ago che serve a unire le parti della copertura di paglia per f ame restringe infatti costantemente la propria flessibilità potenziale rispetto all'am un solo tetto, una sola parola". Sono le stesse cose che ritornano, lo stesso filo biente : ponendo l'alternativa «o sistema o ambiente» non fa che sfruttare il pro che passa» [ibid., pp. i85-86]. prio potenziale di cambiamento (Bateson), cioè non fa che accrescere l'entropia L'immagine è troppo complessa per cercare qui di scioglierla, ma sarebbe dell'insieme sul piano energetico ed informativo (cfr. ) 3.3). difficile trovare un'altra parabola cosi ricca in fatto di tracce di memoria, sulle Proprio come si è considerata l'organizzazione della tecnologia delle altre quali si basa in definitiva la trama del tessuto della vita nella storia ciclica di un società in termini di spreco o bizzarria, o come frutto di superstizione, cosi se ne ecosistema biosociale. sono archiviate le motivazioni profonde come «animismo primitivo», «culti an cestrali» e «magia», relegandole al fondo della scala evolutiva del «progresso» r.5. Organicismo e dialettica della natura. umano, o caratterizzandole come la fanciullezza «prealfabetica» e «prerazionale» della specie umana. In realtà, l'«animismo» è piu vicino, sia sul piano epistemo Si deve dire a questo punto che quanto precede non implica che la società logico, sia nella pratica, all'effettiva cibernetica dell'interazione informativa ne moderna dovrebbe cercare di «ritornare» ad uno stato-sistema di questo tipo, gli ecosistemi reali (complessi e livelli di rapporti sistema/ambiente in un am o di «ritornare alla natura», cose entrambe dialetticamente e storicamente im biente generale), di quanto non lo sia la maggior parte della scienza moderna. possibili. Né si sta cercando di riportare in vita un «organicismo» ormai scom La concezione a sistema aperto della natura come un organismo popolato parso nella scienza, nell'economia, nella filosofia o nella critica dell'ideologia. da «spiriti» che comunicano con gli altri abitanti «umani» per mezzo di varie Il presente articolo riguarda la comunicazione e il suo orientamento è dialettico, specie di segni, di fatto è piu adatta epistemologicamente a comprendere la real cibernetico, contestuale ed ecosistemico. (Non esiste un'etichetta per caratte tà sociale e naturale di quanto non lo sia l'epistemologia a sistema chiuso, ato rizzare tale orientamento epistemologico ed ideologico, né sembra possibile tro mistica e meccanicistica, che domina ancora il discorso scientifico e quello socia varne una adatta). le nella società contemporanea. Innanzitutto sono venute le recenti scoperte In questa prospettiva criticamente scientifica, non risulta esistere finora al (in particolare da parte di Roy Rappaport nel suo classico studio ecologico sugli cuna «dialettica della natura», nel senso in cui il termine era usato da Hegel, Zembaga nella Nuova Guinea) che queste concezioni «animistiche» e le loro Engels e Lenin i quali, per 'natura', intendevano il cosmo. La dialettica della espressioni rituali devono essere interpretate come complessi relativamente coe natura è soltanto quella dei sistemi organici. Questi possono essere corretta renti di asserzioni metaforiche, mementi ed istruzioni sull'organizzazione della mente considerati dialettici non perché (come i sistemi inorganici) sono soggetti produzione, della riproduzione e dello scambio non solo piu razionali, ma anche ad improvvisi cambiamenti per cui un aggregato di quantità produce mutamenti piu efficaci come stimolatori di energie, in genere piu accettabili sul piano sociale di qualità, bensi perché sono sistemi adattativi che implicano una logica di co ed ecologico e in ultima analisi piu 'scientifici' sul piano operativo dei nostri. municazione multidimensionale. Essi sono dialettici perché ogni ecosistema or Si esamineranno in seguito (cfr. $ 5.4) alcuni aspetti del sistema aocioeco ganico è popolato di sottosistemi finalizzati ad obiettivi, dotati di meccanismi di logico zembaga in quanto sistema informativo. Per il momento, può soccorrere autocorrezione degli errori, e riproduttivi. Lo stesso si può dire — ma ad un di metaforicamente una formula rituale della Nuova Caledonia, citata da Mauss verso livello di complessità — della dialettica della storia. In altre parole, l'essenza nel suo saggio sul dono [rrlz3-z4, trad. it. p. z85]. di un approccio correttamente dialettico agli ecosistemi biosociali non sta nel Nel corso dei festeggiamenti cerimoniali e degli scambi di doni, un «porta salto quantitativo fra quantità e qualità (come nel consueto esempio della com voce» sottolineerà il comportamento non-verbale del gruppo con massime ritua binazione di idrogeno ed ossigeno che dà luogo all'acqua). L'essenza della dia li. È chiaro che il suo messaggio poetico non può sostituire o simulare la ric lettica non è il cambiamento improvviso o qualitativo in quanto tale, ma l'adatta chezza semantica dell'effettiva comunicazione del gruppo, in quanto i Neocale mento e la morfogenesi :la generazione, nell'evoluzione e nella storia, di nuove doni si rendono perfettamente conto della povertà del messaggio verbale se con strutture di produzione e riproduzione. I suoi fondamentali principi operativi frontato al contesto della comunicazione. Al tempo stesso sono consapevoli della non sono pertanto quelli che implica la causalità efficiente o statistica propria necessariafunzione di orientamento spesso svolta da un messaggio verbale nel delle mere reazioni materia-energia, quanto piuttosto quelli che si esprimono in suo ambiente non-verbale(cfr. ) ) 5.3, 5.g). Essi, comunque, non fanno alcuna termini di vincolo, codificazione, retroazione, translazione e transduzione che distinzione essenziale fra il termine che si tradurrebbe con 'discorso' o 'parola' implica il rapporto tra informazione e interferenza nei sistemi adattativi e finaliz e qualsiasi altra forma di comunicazione (per esempio, il rapporto sessuale, il zati (cfr. ) 5.x). La dialettica non è un rapporto tra materia ed energia, ma un lavoro, lo scambio di doni, il pensiero, l'azione, ecc.). In effetti esso si applica rapporto di comunicazione (cfr. $ 5.6), proprio come suggerisce il suo concetto piu comunemente al comportamento che al parlare, e potrebbe essere tradotto centrale, quello di contraddizione (Diderspruch).
  • 16. Comunicazione 6iz 6rg Comunicazipne r.6. Confusione di livelli. te» dalla «materia»o dal «corpo» (cfr. )) 4.r, 6,g). Questa dicotomia fra eco sistema socioeconomico ed ecosistema naturale non è ' l' ne bilaterale lun o n' ' d' ' però una semp ice scissio L'«organicismo», comunque, è stato a lungo l'unica metafora disponibile ne i aterale lungo un'unica dimensione, anche se è spesso rappresentat per esprimere la prospettiva sistemico-cibernetica implicita nell'approccio con a e. AI contrario, essa implica un capovolgimento dell'effettivo rapporto gerar temporaneo alla comunicazione qui delineato : e ciò per la semplice ragione che chico fra natura e società. La società è parte della natura e per la propria so gli organismi sono gli esempi piu ovvi di organizzazioni sistemiche ed adattative pravvivenza quotidiana, dipende da un rapporto reciproco di comunicazione e implicanti l'uso d'informazione (esplicitamente riconosciuta o no come tale). scambio con l'ecosistema naturale. La razionalizzazione ideologica dello sfrutta (Nel xtx secolo, ad esempio, il principio organizzativo ora chiamato informazio mento della natura esigeva però che la società, come l'«organismo», fosse con ne era riconosciuto ma al tempo stesso male interpretato nel concetto insoste sideratanon soltanto separata da ma anche sup ' , lgliesse di definirecome il suo «ambiente». uperiore a, qua unque cosa si sce nibile di vitalismo). Nonostante ciò — e non era difficile prevederlo — il punto di vista definito organicismo è pieno di esempi tratti da analogie non scientifiche Come indica la definizione stessa di organicismo, l'epistemologia della scien fra sistemi di differenti ordini di complessità (cfr. ) ) 4.z, 4.g e 4.6), vale a dire, za integrava nella propria struttura il primato dell'organismo rappresentato è caratterizzato dall'uso di analogie camuffate da esempi di isomorfie che si pre biente» e dalla barriera di dal capovolgimento dell'effettivo livello di rapporto fra «organismo» ed «am sumono reali ('isomorfia' =strutture identicamente organizzate). Ad esempio, fra loro Inoltre la stessa o ' ' 'cotomizzata che implicitamente si assumeva esistesse l'antica analogia tra fisiologia organica e funzionamento sociale (la società intesa p sizione epistemologica vige tuttora in molti sistemi come un superorganismo) ; o quella fra la competizione in natura ed in econo ed approcci cibernetici.Il concetto chiave è qui l'autoregolazione (cfr. $ z. ). mia; o ancora l'analogia fra la territorialità ecosistemica in natura e la proprietà A prescindere dalle sue connessioni con l'ideologia della responsabilità indivi privata nella società. duale per l'«autocontrollo» nella società, l'espressione è logicamente c o~icamen e carente La frequente confusione di differenti ordini di complessità nell'organicismo so c e trasforma un rapporto transitivo in un processo intransitivo. Nes presenta comunque qualche vantaggio rispetto alla medesima confusione (essen sun organismo o sistema si regola in quanto tale; altrettanto illogicamente si zialmente ideologica) di livelli basata sul meccanicismo, sulla meccanica classica potrebbe fare l'errore inverso e dire che, di fatto, l'ambiente regola il sistema. o sul macchinismo. (Per 'macchinismo' s'intende l'uso, molto comune, di ana organismo ed ambiente. a regolazione effettiva è naturalmente il prodotto d'interazioni reciproche fra logie, metafore e modelli di sistemi — sia nelle scienze sociali e biologiche sia nel linguaggio quotidiano — ricavate dagli stati di equilibrio non adattativi e non ri Da un punto di vista criticamente scientifico, né «organismo» né «ambiente» produttivi, statici o dinamici, di macchine classiche, quali orologi, macchine a a soli, possono occupare il centro della scena. L'attenzione teorica e pratic ev essere rivolta sia all «organismo» sia all'«ambiente» (cfr. ) 5.6 sulla distin e >ra tca vapore, pendoli, ecc., nessuna delle quali implica una memoria), Del tutto inap zione fra i rapporti «o/o» e «sia/sia»).propriato se applicato alla natura inorganica, e riduzionista se applicato alla so cietà (cfr. ) 4.5), l'organicismo comporta tuttavia almeno implicitamente i con In altre parole, il modello principale dev' essere l'ecosistema, all'interno del cetti ecosistemici e comunicazionali di organizzazione gerarchica, di adattamento biettivo primario di o ni cono quale i luoghi cruciali per l'analisi e la comprensione di ciò che è, di fatto, l'o strutturale e funzionale, nonché di sistemi aperti autoregolantisi attraverso rap p ' ' ' g ' scenza umana o organica — lasopravvivenza a porti informali all'ambiente (cfr. ) g.4). lungo termine —non sono gli elementi che lo costituiscono, ma piuttosto i rap In particolare i suoi modelli derivano da sistemi capaci sia di riproduzione pio i vincoli «di confine» fra di essi. porti informativi senza i quali essi non possono continuare ad esistere, ad esem sia di rappresentazione, e quindi dotati di forme e livelli di memoria, compresa Inf la memoria genetica codificata nel DNA. Essendo luogo della codificazione, non atti, ciò chesopravvive in natura o nella storia non è l'individuo piu adatto ché dei messaggi, la memoria, in una forma o in un'altra, e il prerequisito ne — si tratti di un organismo individuale, di una popolazione, specie, nazione o di cessario, benché non sufficiente, di qualsiasi forma di comunicazione, di ripro l'ecosistema piu adatto. un sistema —ma, al contrario, la serie piu adatta di rapporti sistema-ambiente, duzione e rappresentazione nei sistemi viventi e sociali (cfr. $ $ 3.5 e 3.6). r.7. «Organismo» vs «ambiente». z. Com unzcazione, mercied epistemologia. La moderna prospettiva organicistica risponde tuttavia fedelmente alla «scissione degli ecosistemi» in senso sia materiale sia ideologico, di cui al ( r.4. z.r. Linguaggio e comunicazione. L'esempio usato era la dicotomizzazione del rapporto fra natura e società, ma sarebbe stato altrettanto appropriato servirsi dell'analoga scissione della «men Sl e usato 11 termine comunicazlone nel senso p]u ampio sul plano blolo gico, ecologico, sociale ed economico, anche se, per taluni, comunicazione è an
  • 17. Comunicazione 6xg 6ig Comunicazione cora considerato un processo limitato allo scambio di messaggi fra esseri umani. nel combattimento, diventa innocuo nel gioco — sembra che venga trasmesso Comunque, le ricerche sui sistemi di comunicazione usati dai primati, dagli or un messaggio metacomunicativo circa lo «schema» della comunicazione che ganismi unicellulari, da insetti, uccelli e pesci, e da numerose altre specie, hanno equivale a qualcosa come «questo è un gioco» (Bateson). Deve ancora essere dimostrato definitivamente che il linguaggio, insieme al suo corollario — la pa indagata a fondo l'iiiattesa complessità della comunicazione fra balene o delfini. rentela — è l'unica forma naturale di comunicazione fra organismi propria esclu In sostanza si può dire che, al livello di comunicazione fra organismi (uso di sivamente della società umana (cfr. )) 4.6, g.z). Ciò nonostante, è possibile segnali, segni e simboli ), vi è sia una continuità, sia una discontinuità: il ruolo dimostrare che anche in altri sistemi di comunicazione si ritrovano quasi tutte dei significatori di linguaggio e la funzione sintattica del «no» (come nel caso le «caratteristiche progettuali» significative (Hockett ) che una volta si riteneva di «questo non è un...») La distinzione fra natura e cultura si riferisce al lin no proprie del linguaggio. La «doppia articolazione» di fonemi e morfemi, per guaggio ma dev'esser fatta anche nelle sfere adiacenti che implicano produzione esempio, si ritrova a livello genetico nella traduzione del codice a quattro lettere e riproduzione (cfr. ( ) g.6, 5.z). del DNA, nel codice a venti lettere degli amminoacidi nel corso della sintesi pro Nonostante questo recente ampliamento del campo della comunicazione, la teica. La caratteristica essenziale che distingue il linguaggio dalla comunicazione comunicazione fra esseri umani in società viene ancora comunemente confusa sembra essere l'uso del «no» sintattico (cfr. ) g.y). Anche se gli animali possono con la «comprensione», o con problemi di semantica; oppure viene implicita esprimere lanegazione (ad esempio, opporre un rifiuto ), sembra generalmente mente ristretta alla comunicazione verbale o scritta. Di conseguenza, si sente vero che quando un animale vuole significare l'opposto di ciò che esprime dovrà parlare abbastanza spesso di supposte «carenze» o «interruzioni» nella comuni esprimere l'opposto di ciò che vuoi significare (Bateson), cazione. Ma nelle società umane, come nella natura organica, la comunicazione Gli animali e gli insetti impiegano segnali e segni. Alcune specie operano è un processo continuo e, anche se può presentare distorsioni, patologie e frain rudimentali selezioni e combinazioni di segni cinetici o gestuali relativamente tendimenti, non si può mai dire che essa s'«interrompa» realmente. Analoga discreti nell'ambito di un repertorio o codice costituito da poche dozzine di ele mente si sente dire che genitori e figli «non riescono piu a comunicare fra loro» : menti o anche meno. Alcune specie di mosche impiegano durante l'accoppia molto spesso, la vera difficoltà consiste nel fatto che essi non possono smettere mento simboli prodotti dall'evoluzione naturale, nella fattispecie bozzoli vuoti di comunicarefra di loro, sia direttamente sia nella fantasia (cfr. ) p.z). di seta che rappresentano un'offerta di cibo fatta dal maschio alla femmina (altre Piu di recente, la comprensione della comunicazione umana si è ampliata specie offrono invece cibo o lo offrono avvolto in filamenti di seta). In natura è fino ad includere le attività non-verbali accanto a quelle verbali ; tuttavia, i piu piuttosto frequente la comunicazione simbolica nel senso di comportamenti se continuano a limitare la comunicazione alla cemunicazione conscia. Una con miotici svincolati da ciò che rappresentano: per esempio, il gioco o la finzione, seguenza di ciò è la frase che si sente ripetere sovente: «Oh, ma io non volevo e in particolare la competizione ritualizzata e simbolica che sostituisce ed evita dire...» Dichiarazioni del genere non fanno che confermare, con lo stesso atto la competizione effettiva, potenzialmente pericolosa, per quanto riguarda le ri della negazione, l'osservazione di quel primo specialista della comunicazione sorse alimentari. Fra gli altri, Wynne-Edwards [tt16z] ha messo in risalto questo linguistica che fu Sigmund Freud: vogliamo sempre dire ciò che diciamo, e fenomeno, in particolare nell'analisi dello escambio di riconoscimento» fra or intendiamo sempre ciò che comunichiamo, lo si riconosca consapevolmente o no. ganismi, che egli chiama «ostentazione epidittica», Comunque, anche allargandolofino a comprendere la comunicazione non Chiaramente né l'uso di strumenti in quanto tali (che si ritrova per esempio verbale e quella inconscia, il rapporto di comunicazione fra esseri umani sarà fra gli scimpanzé, gli uccelli e le formiche) né quello di simboli almeno rudimen il piu delle volte implicitamente o esplicitamente limitato ai messaggi intercor tali è limitato alle società umane. (La costruzione di strumenti da parte degli uo renti fra «due o piu» soggetti reali e presenti. Il primo problema che discende mini differisce dall'uso di strumenti da parte di altre specie per il fatto che sia da questa definizione comune è che essa non lascia spazio alla codificazione e gli strumenti sia le tecniche relative sono trasmessi di generazione in genera alla mediazione dei discorsi sia verbali sia non-verbali (cfr. )( 5.5, 6.3). Da zione. Gli strumenti stessi, come modelli a durata relativamente lunga, servono questo punto di vista rimane inesplicabile che gli esseri umani comunichino cosi come indicatori d'informazione in parti della memoria sociale). «Far finta continuamente con un onnipresente «altro», o con fantasie ed immagini relative di far finta» sembra esclusivamente umano, ma la finzione e l'inganno in quanto ad «altri» reali È ugualmente inesplicabile che molti messaggi siano mediati tali (ad esempio, il lasciare tracce false) non lo sono. da persone che non sono presenti, o dalle strutture informative e dai codici dei Sia la finzione sia il far finta di fingere implicano livelli di comunicazione rapporti esistenti nella società in generale. Inoltre, l'idea che la comunicazione sulla comunicazione (metacomunicazione). E possibile scorgere una forma rela implichi soltanto due o piu persone (mittente-recettore), ha il risultato di ta tivamente semplice di metacomunicazione, non priva di un qualche significato gliar fuori, da ciò cheviene consapevolmente riconosciuto come comunicazione, per l'evoluzione della società, nel gioco animale. Quando fra i mammiferi il tipo la quasi totalità dell'informazione che in realtà si riceve e si elabora ad ogni di comunicazione che si esprime nel combattimento viene sostituito dalla comu istante. Al tempo stesso ciò fa si che il processo comunicazionale sia deconte nicazione che si esprime nel gioco — dove la stessa azione, per esempio un morso stualizzato e limitato ad una sola dimensione (cfr. ( ( 5.3, 6.z). In base a questa
  • 18. Comunicazione 6x6 6xp Comunicazione prospettiva comune, anche se superficiale, l'atto di ritirare del denaro dalla ban logia di massa o industriale, della gestione d'impresa e loro derivati come la ca non sarebbe considerato come l'atto di comunicazione che invece è, né come «ricerca attitudinale». Un campo attualmente in grande espansione è quello tale potrebbe essere inteso un sogno. Questo punto di vista ignora l'informazione relativo all'utilizzazione dei calcolatori nella teoria organizzativa, nell'analisi re che passa fra l'uomo e l'ambiente al livello biologico, nonché quella trasmessa ticolare e in quella dei sistemi : un insieme di ricerca operativa, psicologia e teo e incorporata nel contesto socioeconomico visibile ed invisibile attraverso il quale ria dei calcolatori, di scienza politica empirica e, spesso, di gestione aziendale. il passato e la proiezione del futuro organizzano il presente. L'analisi dei media resta un'area di grande sviluppo, ma l'approccio piu diffuso Collegata alle varie concezioni della comunicazione umana di cui si è trattato alle «comunicazioni di massa» è giornalistico o psicosociologico. Un area tradi nei paragrafi precedenti, vi è anche quella in base alla quale si fa una distinzione zionale della comunicazione, di solito chiamata comunicazione «intrapersonale fra «comunicazione» ed «espressione», considerando la prima transitiva, la se ed interpersonale», cerca d'integrare psicologia clinica, psicologia cognitiva e conda potenzialmente intransitiva. Dalla prospettiva sistemica di questo arti psicologia di gruppo, oscillando fra freudismo, Piaget, «antipsichiatria» alla colo, l'idea di un messaggio intransitivo è ovviamente impossibile. Ogni messag Ronald Laing e terapia gestaltica. Un'area relativamente nuova abbraccia la gio, anche quelli indirizzati «a tutti gli interessati» è organizzato in funzione di «ricerca sulle politiche di telecomunicazione», cioè le normative statali riguar un obiettivo o mediato da un rapporto. Si potrebbe benissimo trovare conve danti onde radio, reti televisive, comunicazioni via satellite, ecc., sovente da niente credere che i «monologhi» e il «parlare con se stesso» siano attività che un punto di vista in parte sociologico, ma soprattutto da quello dell'economia coinvolgono solo una persona, ma in realtà i messaggi sono sempre indirizzati delle «strutture di superficie», con qualche analisi del controllo esercitato dalle da qualche persona a qualche aspetto dell'ambiente, o a qualche «altro», reale grandi imprese sui media. Anche negli Stati Uniti non c'è una vera e propria o immaginario, presente o no. teoria della comunicazione: la maggior parte dei tentativi in questo campo rien 1VIolti sono perfettamente convinti che la comunicazione sia un processo che trano nella psicologia e nella filosofia. gli esseri viventi ed umani possono scegliere di mettere in atto o no a loro pia I grandi contributi alla fondazione e allo sviluppo dell'epistemologia della cimento. Ma il silenzio costituisce di per sé una comunicazione e, se si può sce comunicazione non si ritrovano in genere sotto la voce comunicazione. Essit gliere se parlare o restare in silenzio, nessun organismo vivente può in realtà comprendono le interpretazioni non-meccanicistiche della cibernetica, della teo scegliere di non comunicare. ria generale dei sistemi, l'analisi dei sistemi e dell'ingegneria dei sistemi; taluni Un altro problema contemporaneo circa la comunicazione è la tendenza cor aspetti della teoria degli automi e delle strutture nervose; gli approcci qualitativi rente a fame una «proprietà» di ciò che si ritiene sia la «mente» individuale nella scienza delVinformazione; lo studio della comunicazione non-umana e lo negli esseri umani (spesso confusa con il cervello), o del suo equivalente fisiolo sviluppo della cinetica; la teoria del doppio legame (doublebind) circa la schizo gico negli animali. In altri termini, la tendenza qui consiste nel considerare la frenia e sue derivazioni (cfr. ) 7) ; l'ecologia dei sistemi e l'antropologia ecologi comunicazione non come elemento costitutivo dell'ecologia dell'individuo in un ca. Sideve anche tener conto delcrescente uso dell'approccio informativo nella determinato ambiente, ma piuttosto come un aspetto secondario del comporta biologia molecolare e cellulare, in particolare nello studio della membrana cel mento di una «unità» biologica o sociale già data. Di conseguenza, la comuni lulare; dei recenti studi sull'asimmetria funzionale degli emisferi cerebrali; de cazione è considerata come una componente del comportamento, derivante dai gli sviluppi nella teoria gerarchica e nella termodinamica dei processi irreversi «desideri», dai «bisogni», dai «pensieri» o dagli «istinti» di quella particolare bili (non-equilibrio ) ; di alcuni aspetti della teoria linguistica e dell'apprendi «unità». Questa, a sua volta, è considerata del tutto separata dall'ecosistema co mento, nonché dei recenti studi sulla percezione visiva di modelli, contorni, municazionale che invece, in realtà, le fornisce il suo potenziale vitale, la sua contrastie trame. sfera di individualità ed il suo campo di significazione (cfr. ) ) 4.x, 5.5). 2.3. Strutturalismo. z.z. Scuole di comunicazione. In Europa, lo strutturalismo di Claude Lévi-Strauss aveva le sue radici in A parte la scienza dell'informazione e la teoria dei calcolatori, lo studio della parte negli approcci sistemici, cibernetici e comunicazionali che avevano comin comunicazione a livello accademico è rimasto generalmente limitato all'appli ciato a farsi strada negli anni 'go e, piu direttamente, nella linguistica strutturale cazione di strumenti e prospettive derivati dalle discipline tradizionali a certi di Ferdinand de Saussure e nella fonologia strutturale di Roman Jakobson. Le settori della comunicazione. Si tratta, ad esempio, dei campi della retorica, del piu recenti interpretazioni del freudismo, fortemente influenzate da Lévi cinema, del giornalismo, della letteratura creativa, considerati inoltre, il piu delle Strauss, da Jakobson e da Lacan — nonostante la sua epistemologia linguistica e volte, nell'ottica della letteratura e delle arti liberali e solo eccezionalmente con il suo relativo disinteresse per il contesto socioeconomico — ne avevano consen un approccio semiotico. Vi sono poi i campi delle pubbliche relazioni, della tito un'applicazione piu ampia di quanto ci si potesse aspettare al campo della pubblicità, delle politiche di marketing, studiate dal punto di vista della psico comunicazione e dello scambio, specialmente dopo il contributo di Gregory
  • 19. Comunicazione 6r8 6I9 Comunicazione Bateson (per esempio, l'applicazione della teoria di Lacan dell'«ordine imma — ad esempio le «opposizioni» binarie-digitali — nelle strutture sociali e mitiche. ginario» alla teoria di Marx del feticismo delle merci : cfr. anche ( 6.5). Il fondamentale errore nella costruzione della realtà, esemplificato cosi bene La semiotica francese, come lo strutturalismo, è stata dominata, non sempre dallo strutturalismo, consisteva nell'assumere come assiomatico che tutti i rap in maniera pertinente ed equilibrata, dal modello linguistico; validi contributi porti, la conoscenza e la comunicazione di qualsiasi significato, siano in primo sono stati forniti però da Roland Barthes e, piu recentemente, da Julia Kristeva luogo digitali (cioè, basate su codici discontinui ) o, almeno, che essi (e l'analisi) ed altri studiosi raccolti intorno alla rivista «Tel Quel » nonché dai filosofi Michel dovrebbero esserlo (cfr. $ g.y). Lévi-Strauss ha dato contributi durevoli all'an Foucault e Jacques Derrida e — in Italia — da Umberto Eco. Christian Metz, tropologia e ad altri campi, ma è improbabile che possa esser considerato tale nella teoria del film, ha sviluppato fino in fondo il modello linguistico dei siste anche l'uso che egli fa della cosiddetta opposizione binaria in fonologia, derivata mi semiotici. Nell'ambito della psicologia della cognizione Jean Piaget — oltre dalla teoria di Jakobson. (Questa cosiddetta opposizione — in realtà una distin ad elaborare la sua particolare teoria dello sviluppo cognitivo — ha fatto un note zione — concerne i modi in cui l'infrastruttura acustica del linguaggio consente vole tentativo di fondere insieme, in un'unica teoria generale della struttura, la di distinguere fra loro quelli che alcuni linguisti definiscono «elementi differen matematica di Bourbaki, la cibernetica, la teoria del gruppo, la teoria dell'equi ziali»: ad esempio /bozzo/ da /pozz% In questo caso si tratta di distinguere fra librio in sociologia e nella teoria dei giochi, nonché il proprio strutturalismo «co un suono sordo e un suono sonoro. Tali rapporti sono definiti «contrasti» da al struttivista» o «dello sviluppo». cuni linguisti, «caratteristiche distintive» da altri; cfr. ) g.z). L'approccio di Piaget — a sistema chiuso e digitai-razionalista — è particolar Lévi-Strauss ha assunto un modello non solo digitale e dualistico — prestando mente evidente nel modo pseudo-olistico in cui egli considera il singolo organismo scarsa attenzione ad altre categorie presenti nella comunicazione, come distin «autoregolato» e la sua struttura «prototipica» (una posizione che si collega di zione, contraddizione e paradosso — ma anche bilaterale, nel senso di un rapporto rettamente all'utilizzazione ch' egli fa della teoria del gruppo e della cibernetica unidimensionale ed implicitamente simmetrico (reversibile). Non è possibile a retroazione negativa, a circuito chiuso). Tale approccio, evidentemente, nono addentrarsi qui in una critica piu approfondita, ma è necessario almeno un ac stante l'esplicito rilievo che Piaget dà all'interazione fra soggetto ed ambiente, cenno ai concetti base piu fuorvianti. Il modello di Lévi-Strauss si basava su tende a restare in larga misura nei limiti del discorso scientifico tradizionale elementi discreti che presentavano fra loro dei vuoti effettivi o costruiti (cfr. (cfr. $$ r.p, g.x, 5.4). In altre aree — adesempio nei lavori di Jurgen Habermas )) 5.z, 5.g, 5.4) ; esso non implicava alcuna teoria dei rapporti gerarchici e non la persistente eredità delle dicotomie soggett %oggetto e soggetto/soggetto, pro considerava adeguatamente una comunicazione (e un rapporto) a codificazione prie della fenomenologia e dell'esistenzialismo, offre un contributo piuttosto scar continua e puramente differenziale. Di conseguenza egli perveniva ad analisi so all'approccio comunicazionale-sistemico. In chiave piu positiva, potrebbe che «appiattivano» le effettive gerarchie, simmetrizzavano i rapporti, digitaliz darsi che la recente tipologia elaborata da René Thom — a parte il notevole in zavano i continua, atomizzavano le connessioni, riducevano ad uno solo i diversi teresse in sé della «teoria della catastrofe» — presenti impliciti, profondi colle livelli di complessità, col risultato di mescolare insieme arbitrariamente i diver gamenti con l'analisi dell'oscillazione e della stabilità offerta dalla teoria di Ba si campi e livelli di realtà e di rappresentazione di cui si occupava. teson del «doppio legame», nella sua estesa applicabilità. In termini sia di livelli sia di confini fra questi e al loro interno (cfr. ) ) x.z, Viste retrospettivamente, le ricerche di Piaget e di Lévi-Strauss forniscono r.6, 4.6), le analisi di Lévi-Strauss erano costruite prevalentemente su violazioni esempi di rilevante interesse del modo in cui, in tutti i paesi, la teoria generale delle norme elementari della logica delle classi e dell'appartenenza ad esse, su della comunicazione (e alcune teorie dei sistemi) sono state dominate da modelli un sostanziale fraintendimento della natura dei rapporti, e su una ripetuta con riduzionistici antropomorfici — e prevalentemente ad un solo livello — derivati fusione fra rapporti e livelli di rapporti che differivano nella loro tipologia lo in massima parte, piu o meno direttamente, da un punto di vista essenzialmente gica (cfr. ) 4 per la terminologia e ) p per alcuni esempi del modo in cui confu psicologico sulla comunicazione umana individuale. Di conseguenza la teoria sioni di questo genere possono portare ad una comunicazione patologica). ' della comunicazione è stata ridotta ad una specie di idealismo linguistico-razio Pertanto, al livello del discorso scientifico, i presupposti dell'approccio di nalistico. (Ci si serve di questa definizione anche se la prospettiva comunicazio Lévi-Strauss non differiscono molto dal newtonianesimo e cartesianesimo del nale consente di superare la tradizionale dicotomia fra «materialismo» e «idea l'epistemologia tradizionale, conseguenza del fatto che egli non ha mai introdotto lismo» — l'informazione è sempre materiale nel vero senso del termine — e, al esplicitamente nelle sue analisi la fondamentale distinzione fra materia-energia tempo stesso, di mantenere la teoria nelle sue basi reali, vale a dire nelle concrete e informazione. Le sue strutture erano composte di elementi omogenei intera relazioni socioeconomiche ed ecologiche di produzione, riproduzione e scambio) genti come atomi su un unico piano della realtà logica ed esistenziale, mentre Questa specie d'idealismo permea ancora le analisi della comunicazione e dello le stesse «opposizioni binarie» venivano ad assumere quasi caratteristiche di au scambio non-verbale e, a parte la sua presenza nell'opera di Piaget, si manifesta tosufficienza. La stessa struttura diventava cosi un'entità sostanzialmente mec anche in Lévi-Strauss, in quanto alla sua base è una proiezione neokantiana di canica, era cioè un sistema di equilibrio avulso dal contesto e unidimensionale, ciò che egli (a torto) ritiene essere le caratteristiche fondamentali della «mente» non molto diverso da qualsiasi altro tipo di modello binario (cfr. ( 3.z). Natural