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E NCICLOPEDIA E I N A UD I [ 1 9 8 2 ]
VITA MORTE
Diego Napolitani — VITA/MORTE pag .4
Nicole Belmont — ESCREMENTI pag.10
FERTIL I TÁ pag.17
NASCITA pag.24
Vittorio Lantenari — SENSI pag.31
Nicole Belmont e Jean-Paul Valabrega — SESSUALITÁ pag.49
Nicole Belmont — VECCHIAIA pag.59
VITA/ MORTE pag.66
ambiguità allegoria
competenza/esecuzione codice
Vita/morte fonetica immagine avanguardia Vita/morte
grammatica metafora classico
concetto analogia e metafora lessico segno critica
esistenza argomentazione lingua significato filologia bello/brutto
essere interpretmione lingua/parola simbolo letteratura creatività
fenomeno linguaggio maniera espressione
formaastratto/concreto metrica poetica fantastico
dialettica idea semantica alfabeto retonca gusto
identità/dilferenza proposizione e giudizio senso/significato ascolto imitazione
mediazione traduzione gesto •mmsgmazlone anthropos
opposizione/contraddizione universali/particolari lettura progetto cultura/culture
qualità/quantità etnocentrismiatti linguistici luogo comune riproduzione/riproducibilità
totalità dicibile/indicibile orale/scritto discorso sensibilicà natura/cultura
uno/molti
decisione enunciazione comunicsxione parola finzione spazialità arti
distnbuzione statistica presupposizione e allusione errore ritmo genen artigianato
datogiochi referente informazione scrittura narrazione/narratività artista
etica voce acculturazionestileinduzione statistica attribuzione
probabilità filosofiz/filosofie civiltà
4 tema/motivo OggCtto
futuroragione antico/moderno
rappresentazione statistica testo
razionale/irrazionale q~ catastrof
produzione artistica
calendario selvaggio/barbar%ivilizzato
teoria/pratica
soggetto/oggetto ciclo . dccsdcnzll
armonia colore
uguaglianza / evento escatologia escrementi
melodia disegn%rogetto
caos/cosmo valori I p elio dissezione ./ ctà miciche fertilità
ritmiCa/metrica abbigliamento vlslollc . nascita cducsxiohc
curve e superfici inlinito vero/falso Sciupo/tzmptzcdflà C genesi/ . scala
geometria e topologia macrocosmo/microcosmo volontà r' passat%recente canto sensi gcdcczzloni
suono/rumore coltivazione
invarisnte mondo cotpo sessualità infanaia
alchimia
prpgcesso/reazione tonale/atonale morte cultura materiale
nztucz storia danza vecchisis
astrologia atlante
osservazione maschera
amore industria rurale
cabala collezione desiderio materiali
deduzione/prova reale moda
elementi documento/monumento eros prodotti
equivalenza unità armi ccodenze ornamento
esoterico/essoterico fossile isteria clinica
differenziale scena
formalizzazione frontiera dialetto
memoria puhione angoscia/colpa cura/normalizzazione
funzioni logica enigma
rovina/restauro guerra
fiaba Corna/buche castrazione e complesso esclusione/integrazione
infinitesimale fuocopossibilità/necessità analisi/sintesi imperi sanno/sogno censura farmaco/droga
locale/globale cannibalismo
referenza/verità anticipmione funzione nazione nlostro identificazione e transfert follia/delirio homo
sistemi di riferimento ricorsività IPotCSI misura tattica/strategia popolare dàl
inconscio medicina/medicalizzazione mano/manufatto
stabilità/instabilità matematiche modello proverbi dlvirlo tecnica
alienazione
nevrosi/psicosi normale/anormale
variazione eroimetodo struttura bnuBxloni piacere salute/malattia utensile
coscienza/autocoscienzacentrato/acentrato teoria/modello demagogia iniziazione sintomo/diagnosi
combinatoria immaginazione sociale discriminazione magia demoni alimentazione
grafo
pace repressione ateo messia
applicazioni divinazione agonislno
labirinto
servo/signore iCITOIC
chierico jlaico millennio . casta anilnale
cerimonialeassioma/postulato caso/probabilità mito/rito cucinauomo
rete
tolleranza/intolleranza ' chiesa donnapersona festacontinuo /discreto esula/eccetto utopia tortura
mythos/logos dnmestioamento
'diavolo puro/impuro feticcio endogamia/esogamia
dipendenza/indipendenza abaco certezza/dubbio violenza
origini fame
religione famiglia
divisibdità
giocoalgoritmo coerenza sogp%isione incesto vegetale
libertino lutto
dualità approssimazione convenzione stregoneria maschi!e/femminile
insieme calcolo
categorie/categorizxszione :)lbro regalità
determinato/indeterminato matrimonioconoscenxa rito
razionale/algebrico/trascendente numero
' " peccatoempiria/esperienza ela
simmetria
coppiefilosofiche
zero
tutcco/profano pace nt caccia/raccolta
esperimento
strutture matematiche
disciplina/discipline santità borghesi/borghcsis totem dello
legge burocrazia economiaenciclopedia uomo/doccna eccedentetrasformazioni naturali / categorie libertà/necessità innovazione/scoperta classi formazioneeconomico-sociale
pastorizia
metafisica contadini
controll%etroszionc insegnamento
Il)i'i lavoro
primitivo
naturale/artificiale
energia invenzione
' 'i" consenso/dissenso ideologia snodo di produzione remprocità/ndistnbuzione
operatività egemonia/dittatura masse proprietàanalogico/digitale equilibrio/squilibrio rappresentazione
paradigma intellettuali proletariato
automa interszionc ricerca riproduzione
previsione e possibilità libertà rivoluzione trsnsizionc abbondanza/scarsità
intelligenzaartificisle ordine/disordine sistematicae clacssificazione
riduzione maggioranza/minoranza
macchino
bisogno
organizzazione
rlpctlxlonc partiti consumo
programma semplice/complesso
scienza politica accumulazionc
simulazione sistema
imposta
apprendimento amministrazione
spiegazione lusso
strumento
capitale
soglia comunità
rificabilità/falsificabilità cervello autoregolazione/equilibrazione
crisi
vincolo comportamento cogldxlone confiilto oro e argento
costituzione distribuzione
e condizionamcnto induzione/deduz/one consuetudine àlite pesi e misure
democrazia/dittatura fabbrica
controllo sociale innato/acquisito diritto gergo produxione/distribuxione
astronomia norma ricchezza
emozione/motivazione IStnltn giustixia gmppo gestione
cosmologie istituzioni pano marginalità imperialismo scambio
atomoemolecola mente opermioni
gravitazione
conservazione/invarianza percezione responsabilità potere opinione impresa spreco
luce potere/autorità mercato
entropia quoziente intellettuale povertà
materia pubblico/privato merce
fisica propaganda
società civilespazio-tempo atmosfera monetacellula ruolo/status
litosfera
forza/campo adattamento ab/tac/nne stato
di/ferenziamento socializzazione pianificazione
moto
oceani evoluzione immunità acqlls società profitto
particella
pianeti mutazione/selezione ambiente spazio soeiak rendita
plasma
individualità biologica
cittàsole polimorfismo salario
propagazione
integrazione
unlvcmo specie clima utilità
invecchiamentoquanti ecumene valore/plusvalore
relatività organismo
agricoltura
revcrsibilità/irreversibilità regolazione
m
catalisi
città/campagna
stato fisico sviluppoemorfogenesi
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ljtt,/nssdiamento
colonie
macromolecole
commercio
metabolismo
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industria
omeostasi
cegtone
eredità risorseorganico/inorganico
spazio economico
suoloosmosi gene sviluppo/sottosviluppo
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23
Vita/morte 338 339 Vita/morte
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escrementi
fertilità 4 3 2 2 2
nascita
45
3 5 5 3 2
2 3 3 2 2 ' 4 2 3 2 3
sensi 4 4 4 4 6 4 6 4 2 3 4 5 S 3 4 3
sessualità 4 2 5 2
3 4 4 3 3 ' 4 7
vecchiaia
5
vita/morte 4 ' 3 ' 3 3 3 3 3 4 5 ' 3 2 5 4 4 3 5 2 3 4 6
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escrementi 3
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fertilità 3 7 4 2 5
nascita 2 2 3 4 5 4 4 3 4
46
6 3 5 3 4 3 3 3 5 3 4 4 3 2 ' 7
sensi 4 4 I 6 2 5 3 3 2 2 S 2 3 .I 5 3 6 2 5 6 2 3 3 4
sessualità 3 3 7 2 4 4 3 I 4 7 3 2 ' 2 3 3 S
vecchiaia 4 4 2 3 4 ' 3 6
vita/morte 4 7 6 S 6 5 5 6 5 2 4 2 5 6 5 • 3 6 • 4 2 6 4 7
sensi
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vita/morte .S 4 2 4 tt ltt'
vecchiaia 2
fertilità 2 2 2 3 2 fertilità
nascita 6 4 S 2
sessualità 4 2
escrementi 3 2 2
sensi vecchiaia
749 Vita/morte
Vita/morte sce la funzione come quella che specificamente consente di assumere come even
Escrementi, Fertilità, Nascita, Sensi, Sessualità, to coscienziale la sensorialità, tanto da diventare l'unità elementare di coscienza
Vecchiaia, Vita/morte sensitiva su cui si fonda ogni possibilità di esperienza di mondo: «Sensu enim
communi percipimus nos vivere», dice san Tommaso. L'etimo di xotvri <z<.'o&ri<r<c
è oggi conservato nella parola 'cenestesi' che sta a indicare un senso interno, che
fonda la percezione del corpo viscerale nelle qualità di benessere o di malessere.
Qualcuno propone alla mia riflessione un insieme di eventi (gli articoli del È come se siosservasse qui una sortadi «psicosomatizzazione» delconcetto ori
gruppo Vita/morte)non perché dicaqualcosa su ciascuno di essi,m a perché io ginario, per cui l'esserci al mondo secondo il «percipimus nos vivere», come be
giochi di sponda: dati questi eventi-sponda, lascia correre il tuo pensiero-biglia ne- o male-esserci, si traduce secondo il modello fisiologico che domina la cul
e raccontane la traiettoria. Sarà questa a definire la connessione tra gli eventi, ma tura positiva dell'Ottocento, in un «oggettivo» stato di bene o di male del nostn>
tale connessione non perfezionerà la definibilità in sé di ciascuno degli eventi, né corpo interno.
persuaderà sul fatto che essa sia(né possa essere) immagine fedele di connessioni Il concetto di senso comune acquista nel Settecento nuovo vigore con la
oggettive, naturali, fra gli «oggetti» presi in considerazione. La traiettoria che scuola scozzese —detta appunto scuola del senso comune — fondata da Thomas
racconterai si costituirà a sua volta come nuova figura, come un piccolo evento Reid. Il termine 'senso' viene riproposto in una sua strutturale e bidimensionale
emergente negli spazi aperti dalla curiosità dell'uomo, capace di eccitare nuove ambiguità : esso da un lato partecipa del carattere di immediatezza analogo a quel
connessioni di senso o, al contrario, sarà segnale di una via senza uscita. Si vedrà. lo dei sensi particolari di cui rappresenta, per cosi dire, la stazione d'arrivo, m;<
«Evento» è ciò che, letteralmente, è svenuto fuori ». Fuori da che cosa> Verso dall'altro lato è anche «opinione», «giudizio», cioè momento costitutivo del pro
chi? Di moto proprio o per richiamo altrui? A che titolo gli+escrementi+ si co cesso diconoscenza. Cosi ancora, ilsenso comune è quello che ha una sua veri
stituiscono come uno degli eventi di una serie che comprende+nascita+, +vita/ fica in un suo carattere di universalità, cioè nel consenso di tutti gli uomini, ma
morte+, +sessualità+, +fertilità+, ecc. > è anche quell'a-priori mentale che ciascun uomo trova ab initio in se stesso e sul
Questa serie comprende fra gli altri anche l'evento +sensi+. Questo sembra cui comune fondamento sviluppa ogni ulteriore giudizio o conoscenza del mon
porsi in una posizione in qualche modo eccentrica rispetto agli altri, come se ne do. Questo insieme di pre-giudizi, immediati come i sensi e mediati come il pen
fosse il tramite (la via che conduce all'incontro con gli eventi ) o il mezzo stru siero, collettivi e originariamente individuali, sono atti di credenza, dovuti a un
mentale (quell'evento di un corpo originariamente ottuso o impermeabile che lo «istinto», a una «suggestione innata», per cui alcuni principi sono assunti come
sveglia all'accadere del mondo). verità prime. Ogni uomo dà come immediatamente vero un certo tipo di realtà,
Afferro allora i sensi come prima sponda del mio itinerario e mi riferisco con un ordine causalistico, la propria stessa esistenza, ecc. non in virtu di un ragio
immediatezza all'esperienza sensoriale che ho delle altre figure della serie, che namento, ma in virtu di un'attitudine che, nell'impossibilità di ogni ulteriore ri
evoco all'interno del mio ripetuto contatto con loro : queste figure nelle loro con duzione, Reid definisce come «credenza innata». È su questo ordine di credenze,
creteapparenze leho viste,ne ho provato ilgusto o ildisgusto, le ho toccate con che prescindono da ogni esperienza e da ogni ragionamento, che l'uomo costrui
la superficie del mio corpo o le ho sperimentate con qualità cangianti del mio mon sce la scienza e la filosofia. Tutte le costruzioni mentali dell'uomo partono d <
do interno. questa dimensione mentale fluida, ambigua, che è al tempo stesso fondamento c
Nel momento in cui rifletto sui sensi, questo tramite o strumento concreto limite di ogni ulteriore giudizio : il sapere scientifico non può pretendere di spie
del mio contatto conoscitivo col mondo diventa esso stesso evento del mondo gare il suo fondamento di credenze aprioristiche, né può contraddire il senso co
che mi accingo a conoscere, senza avere per questo specifico evento alcun tramite mune, ma è costretto a muoversi nell'ambito da esso definito una volta per tutte.
o strumento sensoriale a mia disposizione. Non vedo, cioè, il mio vedere, non Se il processo di conoscenza si fonda su una serie di truismi immediatamentc
tocco il mio toccare, ecc. Eppure è su questo evento, sul fatto che i sensi emer derivati da una credenza originaria, ogni metafisica ontologica che presuppone
gano come evento nell'attitudine riflessiva dell'uomo, che si fonda gran parte del la cosa in sé viene radicalmente messa in crisi: la conoscenza non è piu passiv<>
pensiero in quanto discorso sulla conoscenza. Se i sensi rappresentano il tramite rispecchiamento —e successiva elaborazione ed astrazione — diuna realtà ogget
fra mondo esterno e corpo sensibile, qual è il tramite fra corpo sensibile e pro tiva, ma è una rappresentazione di mondo indotta da verità innate a cui «nat«
cesso (mentale) di conoscenza? Con il termine xotvq <><>.'<z&qcrt<.„Aristotele defi ralmente» l'uomo presta fede. Ma questo naturalismo finisce col riproporre uro<
niva nel Dell'anima quel senso interno che ha la funzione non solo di discrimi ontologia nei termini di una metafisica degli istinti, ai quali viene di fatto riman
nare le differenze proprie di ogni singolo senso (ad esempio per il gusto, il dolce e data quell'oggettività di «cosa in sé» che è stata criticamente sottratta agli oggci
l'amaro), rna anche quella di unificare le sensazioni elementari in complessi per ti dei sensi e delle percezioni.
cettivi di sensibili, detti appunto «comuni» (grandezza, movimento, unità, ecc.). Il nucleo problematico contenuto nel concetto di «senso comune» vien«ri
Il concetto di senso comuneviene poi ripreso dal pensiero scolastico che ne defini preso dalla psicanalisi all'interno di una nuova prospettiva epistemologica c di
Sistematica locale 75o 75r Vita/morte
metodologia della conoscenza, Freud aveva gettato le basi teoriche della sua mondo della cultura e delle sue istituzioni. Ciò significa che le verità prime n<>n
esperienza clinica all'interno di una rappresentazione dell'accadere psichico e sono metafisicamente ricondotte a un dispositivo genetico nei confronti del qua
splicitamente connessa al pensiero neurofisiologico, positivistico dominante nella le si debba credere come a un « in sé» non attraversabile dalla ragione, oggetto d<q
cultura della sua epoca. Il fondamento della dinamica psichica consisteva nel vou<, intuitivo o non della <><ávo«r. simbolica, né che esse siano un nucleo el«
confronto necessariamenteconflittivo tra il sistema percezione/coscienza rappre mentare del processo di conoscenza, che trovi nel consenso universale la prov;>
sentato come unità funzionale inscindibile di semplice rispecchiamento della irrefutabile del suo esistere oggettivo.
realtà, e l'insieme delle pulsioni istintuali fissate nel patrimonio genetico dell'or L'antropologia culturale si muove nella stessa direzione di questo fondamen
ganismo animale. L'Io veniva quindi rappresentato come una funzione psichica tale enunciato psicanalitico : Lanternari riassume questa prospettiva quando af
di adattamento attivo della necessità di aderire alla realtà, ai fini della sopravvi ferma che in nessun modo meglio che dalla comparazione antropologica pu<>
venza individuale, con le richieste pulsionali di per sé pericolose per il loro arcai evidenziarsi il determinismo storico e culturale — legato alle distinte tradizioni c
co potenziàle eversivo. All'interno di questa visione meccanicistica, per cui la ai differenti modelli di Weltanschauung —nella costruzione delle immagini percet
condizione umana resta iscritta nel modello neurofisiologico dell'arco riflesso, si tive e delle congiunte connotazioni semantiche; l'individuo — aggiunge Lantcr
è andata progressivamente facendo strada in Freud un'ipotesi fondata sulla sua nari — può ritenere «proprietà» oggettive delle cose quelle che in una prospettiv;>
osservazione relativa al processo di identificazione, processo attraverso il quale critica e comparativa, ossia antropologica, si rivelano mere impressioni, rappr«
l'essere umano assume nel proprio «mondo interno», sin dalle origini, un insie sentazioni, immagini, da lui costruite sulla base di stereotipi mentali indotti dall:>
me di qualità costitutive dell'universo culturale in cui è allevato, al punto da spe tradizione culturale.
rimentarle coscienzialmente «come se fossero proprie». Ciò che si costituisce Questo rapido excursus sulle strutture mediative fa i sensi e il processo cli
pertanto nel mondo interno di ogni individuo è una presenza composita, l'Ideale conoscenza — dal senso comune al Super-io, agli stereotipi culturali — consente
dell'Io o il Super-io, che fonda la radicale esperienza di alienità interna costitu ora di riprendere gli interrogativi posti all'inizio sulle qualità dell'«evento». L'e
tiva della condizione umana. Nel saggio Psicologia delle masse eanalisi dell'Ir> vento, si può ora dire, è quanto «viene fuori» dall'indistinta, immediata parteci
(Massenpsychr>lr>gieund Ich-Analyse,t<Izt ), Freud omologa certi fenomeni collet pazione al mondo, non per una acutezza oggettiva e indifferenziata dei sensi ma
tivi osservabili in folle dominate da un capo carismatico ai fenomeni pertinenti per un processo selettivo indotto suggestivamente dalla cultura istituita ed etno
alla suggestione ipnotica, e si interroga sulla natura di questi fenomeni caratte centricamente assolutizzata. D'altra parte si può dire che, se da un lato questa
rizzati dalla sospensione di ogni capacità percettiva e decisionale autonoma del suggestione fondamentale è ciò che qualifica come culturale l'ambiente «natura
l'individuo. « Il fatto che l'Io sperimenti come in sogno tutto ciò che l'ipnotizza le» dell'uomo ed è ciò che consente di garantirne la continuità dei codici in mod<>
tore comanda e afferma» richiama Freud all'obbligo di riparare a una sua omis pressoché altrettanto rigido di quanto avviene nella trasmissione dei codici ge
sione, quella di non aver annoverato tra le funzioni dell'Ideale dell'Io anche l'e netici in natura, dall'altro lato questa suggestione fondamentale fonda un'espe
sercizio dell'esame di realtà. Secondo Freud, non deve sorprendere che l'Io con rienza di illibertà e di assoggettamento. Questo tipo di esperienza potrebbe cioè
sideri reale una percezione se l'istanza psichica cui normalmente spetta il compito risuonare in un'affermazione del genere: «Non posso vedere, toccare, gustarc,
dell'esame di realtà si pronunzia a favore di una tale realtà. Con questa afferma amare, e in conclusione saperese non quelle cose che altri, dentro di me, mi au
zione Freud rompe la supposta unità funzionale percezione/coscienzacollocan torizzano a vedere, toccare, ecc. Non solo, ma anche ciò che mi appare come
do, nello spazio della barratura fra i due termini, il Super-io; non solo, ma egli nuovo, come qualcosache compare in uno spazio non già colonizzato, tende a<l
mette anche sostanzialmente in crisi, nel campo delle scienze dell'uomo, quel assumere un senso antico, un "senso comune", che me lo rende già noto da sem
principio di identità che, a partire da Parmenide, fonda ogni metafisica e ogni pre». Se tutto questo è garanzia di sopravvivenza in quella natura che è la cul
ontologia. La «credenza», per dirla con Reid, che A sia uguale ad A, viene posta tura delle istituzioni, ciò è anche motivo di disagio, di noia, di dolore, di malattia
in questione nel momento in cui l'apparente unità individuale (la sua identità fino ai limiti estremi della disgregazione del pensiero e della morte.
fenomenica) viene scomposta in una molteplicità eterogenea in rapporto al pro In questa prospettiva ogni uomo è schiacciato dagli eventi non perché questi
cesso di identificazione: l'identità dell'uomo consiste in misura variabile nel suo siano soltanto «cose» che lo fanno in qualche modo «oggettivamente» soffrirc,
essere identico ad altri da sé. La psicanalisi diventa cosi una prassi conoscitiva ma perché ogni evento è tale in quanto carico a priori di un senso pregiudiziale,
che nel momento in cui si interroga sul soggetto parlante, fra i tanti possibili, nel cioè di quelle intenzionalità aliene che depositate nella coscienza individuai» (il
discorso dell'uomo, tende a ricostruire il senso storico di queste alienazioni ori senso comune o il Super-io o lo stereotipo di ogni famiglia, tribu o etnia) delimi
ginarie, in una prospettiva simbolica. tano lo spazio dell'uomo e la sua stessa intelligenza nel recinto dell'istituito. I,'e
È qui che la «suggestione innata» di Reid, che fonda il suo «senso comune», vento è cioè rispecchiamento dell'alienazione originaria.
diventa una suggestione storicizzata, relazionale, antropologicamente definibile Contro questa compatta e continua rappresentazione di mondo si dà ncll'u<>
quale quella che ogni essere umano necessariamente subisce nel suo venire al mo un'attitudine disarticolante, un'attitudine a rompere il cerchio chiuso c 1,> ri
Sistematica locale 75z 753 Vita/morte
petizione delle istituzioni e dei loro rituali ; la cultura istituita è la cristallizzazio gettive, in nuove configurazioni simboliche. Ma questo luogo di trasformazioni
ne di un processo simbolico che, dalle origini e progressivamente, ha trasforma possibili è esso stesso sospeso fra l'insistenza del senso comune e una sua e-si
to la natura dell'uomo e del suo ambiente in cultura, ma quando questa si sedi stenza neotipica.
menta nel senso comune, quando questa diventa un guscio inerte che costringe La psicanalisi potrebbe, per certi aspetti, essere omologata a un processo <li
l'uomo in un'esperienza di alienità eccedente, il processo simbolico si ripropone iniziazione con i suoi momenti di separazione, margine e nuove aggregazioni
con il suo vigore originario nei suoi momenti distruttivo, astrattivo e ricostrutti (Van Gennep). L'antropologia sottolinea il carattere ubiquitario dell'iniziazionc,
vo di senso. Ciò che la cultura istituita definiva «eventi», nelle sue delimitazioni come processo rituale che nelle piu diverse modalità formali a cadenze periodi
proprie e nelle concatenazioni semantiche con altri «eventi », viene penetrato dal che scompone gli insiemi umani e li ricompone in sottoinsiemi definiti dalle età
la curiosità trasformativa per la quale l'evento come luogo di esperienza passiva di sviluppo, dalle funzioni fisiologiche, dagli statuti sociali. Il rituale iniziatico i.
si trasforma in inventus, invenzione, luogo di esperienza trasformativa. Questo una tecnica culturale stereotipa che sembra controllare e neutralizzare le linee di
è un processo indefinitamente aperto, in misura in cui ogni inventus tende a se fuga dal gruppo o di eversione rispetto alla coesione del gruppo che ogni singol<>
dimentarsi col tempo nell'esperienza individuale e in quella collettiva e ad assu individuo potrebbe seguire nei suoi momenti di passaggio da una stagione psico
mere quindi, in tempi variabili, l'autorità codificante e il significato alienato del fisica a un'altra. I riti iniziatici sono cioè funzione del gruppo sociale, in quant<>
l'evento. D'altra parte il processo simbolico non riguarda simultaneamente tutta momenti di drammatizzazione del senso comune, nei suoi vertici di credenze c
la cultura istituita: il processo palingenetico è sempre puntiforme e settoriale e di verità prime, a cui i singoli individui devono aderire nel sacrificio ritualizzato
può avviarsi grazie alla conservazione dell'istituito per altri settori della cultura della propria soggettualità.
che fanno da supporto alle invenzioni parcellari, per quanto ampio possa essere In una certa ottica sociologica la psicanalisi è vista come una possibile suc
il campo esperienziale da queste investito. Ma quando il processo simbolico, cedanea di religioni metafisiche, una religione laica appunto, la cui funzione ini
questo invenire nuove connessioni di senso fra dati elementari dell'esperienza ziatica consiste in una procedura adattativa di coscienze individuali irrequiete
di cui viene distrutto il senso comune, si afferma e si verifica nel consenso dialo alla logica delle credenze consensuali dell'attuale civiltà tecnologica. Questa ot
gico della comunità degli uomini comunque interessati a questa invenzione, ciò tica è indubbiamente legittimata dal fatto che una certa parte del movimento psi
che costituisce il guscio obsoleto di quei dati dell'esperienza, va evacuato. Questo canalitico e delle sue prassi istituzionali tende a fare esami di realtà (umane) con
processo di evacuazione, complementare a quello della simbolizzazione neotipi lo sguardo dell'Ideale dell'Io (direbbe Freud), cioè ad assimilare il nuovo emer
ca, è altrettanto laborioso : evacuare significa separarsi definitivamente da quanto gente del soggetto storico dal pensiero moderno e dalla stessa psicanalisi al già
originariamente si era assunto come proprio, ma che risulta non assimilabile dal noto da sempre come verità prime del senso comune. Ciò significa che la psica
proprio organismo. La linearità meccanica del processo biologico viene inferita nalisi stessa, per questa sua parte, si costituisce come un evento regolatore e or
dalle significazioni culturali, e tutto ciò che ha a che fare con questo processo di ganizzatore di altri eventi, per cui, ad esempio, +sessualità+, +nascita+, +vita(separazione, o di «liberazione»(è dell'uso comune il termine 'liberarsi' per allu morte+, +escrementi+,ecc.,sono «cose in sé» che attraversano l'esperienza del
dere allafunzione evacuativa) viene culturalmente iscritto in ordini rituali. Dai l'uomo, e al cui senso, dato una volta per tutte, l'uomo stesso deve ragionevol
piu diversi riti celebrativi, o di uso magico-propiziatorio degli escrementi, al mente adattarsi, prenderne coscienza alla stessa stregua con cui si deve prendere
l'istituzione dei tabu scatologici, gli +escrementi+ vengono tenuti sospesi nelle coscienza delle leggi di natura. In questa prospettiva, la psicanalisi diventa effet
diverse culture in uno spazio ambiguo tra conservazione ed espulsione definiti tivamente un rituale iniziatico, con i suoi momenti essoterici ed esoterici, e con
va. Paradigmatica a questo proposito è l'affermazione di Paullini, un medico te una precipua funzione adattativa e coesiva del gruppo sociale.
desco del xvir secolo: «'futti quelli che disprezzano gli escrementi disprezzano Ma la psicanalisi è anche «area di gioco creativo» (Winnicott ), è il luogo in
la loro propria origine». Piu che una constatazione, questa affermazione suona cui la conoscenza riprende e rinnova gli antichi rimandi semantici in essa conte
come un monito, che è il medesimo di quello che ridonda nella esperienza pro nuti tra 'sapere' e 'amare'. La qualità creativa dell'interlocuzione analitica inve
pria di ciascun individuo nel momento della separazione puntuale dalle proprie ste tutti gli eventi che irrompono nella scena analitica, dove l'emozione dello
origini : il tumulto colitico, in senso proprio o in senso figurato, sembra nella no scoprire e dello scoprirsi, radicalmente connessi tra di loro, esclude ogni passivo
stra civiltà caratterizzare le esistenze «costipate», quelle in cui la conservazione apprendimento di un già noto altrove o in altri tempi, apprendimento su cui, in
e l'accumulo del possesso sembrano costringere l'individuo nell'alveo delle sue vece, sembra fondarsi la prassi analitica intesa come rituale iniziatico, La stessa
coazioni ripetitive. propensione all'apprendimento (e all'insegnamento) si costituisce come un even
Nel momento in cui la traiettoria qui p:escelta conduce a parlare del proces to che va disarticolato perché nuove configurazioni simboliche diano senso alla
so di liberazione dai gusci vuoti del «senso comune» rispetto alla nascita del sim relazione.
bolo, non ci si può non riferire alla prassi psicanalitica, luogo nel quale gli eventi In questa diversa prospettiva il passaggio analitico è un attraversamento delle
di cui qui ci si sta occupando possono trasformarsi in inventi, in scoperte sog cristallizzate configurazioni semantiche con cui vengono narrati gli eventi, in
Sistematica locale 754 755 Vita/morte
quanto «fecalomi» esperienziali che conservano nelle loro trame il mistero delle alla +sessualità+. L'attraversamento conoscitivo è cronologicamente scandito i»
origini. L'attraversamento disarticolante è prassi del soggetto dialogico, e non si un momento di penetrazione, in una fase di passaggio labirintico negli «inferi »
dànno nuove configurazioni di senso se non come esito di tali attraversamenti. del proprio alveo culturale, e in una emersione del «nuovo» in quanto rappre
L'esperienza di+nascita+, esclusa dalla memoria dell'uomo come evento bio sentazione di mondo trasformata e trasformativa: il simbolo. Questo process<>
logico, viene verificata in una sorta di autotrasparenza, puntualmente, ad ogni sembra animato da una radicale @0,>.iz, da quella singolare passione che si us:>
attraversamento compiuto, li dove il soggetto di conoscenza non confluisce in chiamare «amore di verità», da quella curiosità di mondo retrospettica (che guar
nuove aggregazioni collettive socialmente pre-definite dopo una fase di margine da alle origini ) e prospettica (che guarda a ciò che nasce), che trova appunto noli;>
ritualizzato, ma dove il soggetto si verifica nel suo singolare, esclusivo inventus, relazione sessuale il campo piu semplice, immediato e ubiquitario di esplicit; i
nella sua personale donazione di senso, storiografico e progettuale. Questa espe zione.
rienza di nascita si distingue, e per certi aspetti si contrappone, alla rappresenta Attraversare le proprie origini significa quindi riconoscerle a un tempo con>c
zione mitografico-fisiologica della nascita generazionale. In questa rappresen proprie e come altre da sé, confondervisi ma allo stesso tempo lacerarle in quant<>
tazione la creatività è iscritta in un ordine semantico del tipo «ciò che non era, chiuso involucro, amarle non per abitarle, ma per separarsene in quanto neo
sarà», per cui il figlio è dato dal potere generante del genitore, La nascita simbo nati. In questa prospettiva ogni uomo e ogni donna sperimentano nella propri;i
lica del soggetto è invece sperimentata come un ritrovamento, come uninvenire curiosità di mondo un interno accoppiamento attraversativo, una propria inter
una presenza nascosta, fino a quel momento, nello spessore delle origini, nel na fecondità, e una serie indefinita di interne neo-natalità. La coppia sessuale ò
l'ambiguo velamento del senso comune. potenzialmente il luogo in cui ciascuno offre all'altro la propria doppia polarità :
Il fero etimologicamente presente nella parola+fertilità+ perde in questa rap l'attitudine conoscitiva dell'uno è attratta dal fondo mistero delle origini dcl
presentazione della nascita il senso descrittivo mitologico di una disposizione l'altro in quanto corpo misterico, in un gioco di reciprocità. La differenza ses
calendariale al dare nascite, ma indica qui il portare, in quanto esseri umani, a suale in quanto dato biologico implica soltanto una differente accentuazione tr;i
ogni momento, la propria ri-nascita dentro di sé : si è fertili in quanto uomini, pur chi è prevalentementeportatore di momenti attivi di conoscenza rispetto a chi ò
se molto spesso l'uomo nega (o rinnega) la sua stessa fertilità, La fertilità specifi prevalentementeportatore di momenti passivi. Ma anche questa prevalenza, chc
camente umana è dunque individuabile in quella facoltà simbolizzatrice che co il senso comune farebbe giudicare direttamente legata alla naturalità oggettiv;i
stituisce, come ha notato Lanternari, il fattore di netta demarcazione fra psiche della passività femminile e dell'attività maschile, dovrebbe essere rivista in una
animale e psiche umana. È questo tipo di fertilità che si costituisce come condi ottica relativistica e storiografica.
zione di incontri creativi, incontri nei quali si è ben lungi dalla ripetizione di mo L'evento sessualità si presenta infatti come il luogo delle grandi differenz,
delli generazionali o di coniugalità istituite. Ma l'esperienza di (ri)-nascita che al cui modello tutta la cultura e le sue istituzioni sembra si riferiscano nelle dico
ne deriva è esperienza anche, penosa, di solitudine. Il nascente è momento de tomie radicali che in vario modo ordinano l'ambiente dell'uomo (anima e corpo,
bole, non ancora verificato né compiuto in una trasformazione simbolica di mon padrone e servo, forte e debole, attivo e passivo, conservativo e trasformativo,
do, e ad ogni momento esso può essere nuovamente rinnegato in nome e a favore foris e domi, ecc.). La stessa parola 'sesso' è costruita sull'etimo sectus'tagliat<>',
di restaurazioni di senso comune, di saperi alieni. Ciò implica che il travaglio di 'separato', e, come acutamente suggeriscono Belmont e Valabrega, a questo se
+nascita+ non ha un suo sviluppo lineare, e che nessuna nascita è definita una mantema corrisponde, antinomicamente, la parola 'simbolo' nel suo significat<>
voltaper tutte.Ma si tenterà ora didare un senso piu preciso a questo processo etimologico di 'riunire'. Si potrebbe cioè dire che l'evento sessualità è il luog<>
di nascita nella e della conoscenza. dove piu incisivarnente la cultura dell'uomo è anti-simbolica e piu rigidamentc
+Fertilità+ simbolopoietica e+nasc!ta+ simbolica implicano un qualche pro prescrittiva, codificante, tabuica. L'antropologia e la psicanalisi scoprono en
cesso di unione, a cui lo stesso etimo di 'simbolo' rimanda. Quando si è ricordata trambe, pur se con riferimenti teoretici e metodologici cosi diversi, il nodo essen
la qualità di «gioco creativo» dell'interlocuzione per la conoscenza (di cui la re ziale della vita collettiva (tribale o familiare) rappresentato dalla differenziazionc
lazione analitica è struttura emblematica nella nostra area storica), ci si è riferiti sessuale operata dall'uomo.
ai reciproci rimandi semantici tra 'sapere' e 'amare' contenuti nel cum (g)noscere, E di operazioni mutilative in realtà si tratta, quando si consideri che la pi>>
come se la relazione conoscitiva facilitasse nella reciprocità dialogica e riverbe diffusa e arcaica manipolazione dell'identità sessuale consiste nella circoncisione
rasse in un definito spazio sociale quel processo di attraversamento intraperso nel maschio e nell'escissione clitoridea nella femmina. Ciò che testimonia emble
nale delle proprie matrici culturali da parte di un soggetto-in-azione. Questa maticamente una strutturale bisessualità individuale viene « tagliato»; il prepu
rappresentazione bipolare del processo simbolopoietico, per cui una matrice isti zio in quanto guaina vaginale, la clitoride in quanto organo erettile. Ed il sess»
tuita per originarie identificazioni introiettive, fissata discorsivamente in miti (il «separato», il «tagliato») viene cosi culturalmente definito. Qui è la castra
collettivi e in mitologemi privati, viene attraversata dal pensiero come attitudine zione, non nella tradizionale prospettiva fallocentrica della psicanalisi, ma in
prassica neotipica, specifica della mente umana, rimanda metaforicamente (>) quanto esperienza angosciosa di una primitiva e radicale mutilazione della pro
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pria identità in quanto identità bipolare, se si vuole, ambigua, ma proprio per simbolica (l'unione nella conoscenza reciproca e per la conoscenza del mondo),
questo sede e ragione della propria intima creatività simbolica, disposta alla re senza peraltro poter compiutamente essere riassegnata alla naturalità della rela
ciprocità amorosa. È possibile, con sufficiente grado di coerenza, immaginare che zione sessuale propria degli animali. I corpi violentemente dimezzati continuan<>
il principio di differenziazione sia stato uno dei primi atti del pensiero umano, e infatti a cercarsi, ma la ricerca assume i caratteri della predazione, del possesso,
che essopoteva essere simbolicamente celebrato come scoperta del proprio esse del dominio, cioè quei caratteri che trasformano la coppia sessuale in un luogo tli
re emergente dal caos, dall'indifferenziazione primaria ; si può cosi ancora imma violenza reciprocamente sopraffattiva che non ha riscontro in alcuna specie ani
ginare che tutti i luoghi portatori dell'ambiguità delle origini possano essere stati male. Si potrebbe qui ipotizzare che la tendenza al ripristino della totalità, cultu
attraversati da questa funzione separatrice emergente, ivi e principalmente il ralmente amputata, animi immaginariamente l'attitudine al possesso della «me
luogo delle identità sessuali. Ma quanto può essere stato, all'origine, momento tà» ritrovata nel partner sessuale, ma che, d'altra parte, il possesso finisca c<>l
di invenzione simbolica trasformativa di mondo, si è trasformato nella tradizione negare, per il suo proprio modo di coniugarsi, altri modi di coniugazione sessua
conservativa, nel suo opposto: da simbolo è diventato sectus; da luogo di pro le, in specie quelli che potrebbero riproporre nella coppia l'avventura creativ;>.
cessi creativi nell'area simbolica a luogo di processi riproduttivi nell'area della Questo tipo umanoide di sessualità riproduce quindi la violenza da cui è stat<>
sopravvivenza animale. Si potrebbe cioè dire che la tradizione fatta di simboli generato, e questa violenza secondaria minaccia la coesione sociale con modalit >
morti si esplica nella sessualità, attraverso le manipolazioni mutilative, corporee opposte a quelle della minaccia proposta, dall'altro lato, da una sessualità auten
o di costume (queste non meno violente ed efficienti di quelle) ; ma queste mani ticamente — ma tumultuosamente — creativa.
polazioni non vanno nel senso ipotizzato da Belmont e Valabrega, che cioè que Il dialogo analitico si mostra capace di ripercorrere a ritroso la via dell'egc
sto rito iniziatico renda piu donna la giovane femmina e piu uomo il giovane ma monizzazione culturale del pensiero dell'uomo e della sua identità: le stratifica
schio, ma nel senso opposto : la castrazione di una propria parte sessuale mira a zioni culturali sono qui oggetto, nel gioco eccitato dalla reciproca curiosità, di
ridurre il potenziale uomo intero in maschio e la potenziale intera donna in fem un'attitudine ri-flessiva, nel senso proprio di flessione sulle proprie origini, c
mina. Ma perché i' l'accoppiamento creativo che cosi si configura dà alla luce il senso soggettivo del
La interezza della propria identità sessuale è il presupposto di accoppiamenti la propria identità ritrovata, inventata. Ma questo inventus cade nel mondo con
creativi interni, ed è quindi il presupposto di reciprocità creative, nel senso della la sua fragilità, non solo per la nuova esperienza di solitudine come modo speci
potenzialità eversiva, rispetto alle origini, del simbolo, del neo-nato. Ma è pro fico del nascente a cui già prima ci si è riferiti, ma anche perché cadere nel mond<>
prio da questa potenzialità creativa che la collettività umana deve proteggersi per significa cadere nel tempo. Non si tratta qui del tempo ciclico, di quel tempo che
garantire la propria continuità, la propria coesione, la solidità del proprio am il senso comune designa come il tempo degli eterni ritorni, il tempo delle sta
biente culturale, alternativo a quello naturale che di fatto non abita piu diretta gioni e della naturalità calendariale: il tempo in cui il nascente umano cade è il
mente. La creatività si dispone rispetto alla tradizione in una posizione necessa tempo della irreversibilità dell'atto e della mortalità.
riamente eversiva, aprendo vuoti, producendo incertezze, stimolando rotture, Sapere di nascere significa sperimentare la rottura di una continuità, signi
e cosi via. Dalla creatività quindi il gruppo, in quanto tale, deve premunirsi, a fica distinguersi da quelle origini di cui si era sino a quel momento propaggine
partire dal corpo creativo dei singoli individui che lo compongono, quel corpo indistinta, senza che di questo atto di rottura si possa avere certezza come di un
che, animato dalla sua fertilità simbolopoietica, disarticolandosi rispetto alle sue nuovo punto d'origine di nuove linee di continuità. Sapere di nascere significa
rigidità animali, minaccia di disarticolare l'intero corpo sociale. E quindi all'ani quindi sapere della propria. incertezza, sapere che la propria parola può non tro
malità che il senso comune riconduce il corpo di amore e di conoscenza, ed è a vare orecchio che l'ascolti, non fosse per altro che per la qualità inquietante
questa animalità che le istituzioni culturali, con tutte le loro manipolazioni, ten (l'Unheimlich) che la parola sola evoca in chi è immerso nei concerti ripetitivi
dono a fissare il destino dell'uomo. delle parole istituite nei discorsi del senso comune, letteralmente nei miti.
In questa prospettiva non è un'animalità arcaica che minaccia la civiltà che È proprio in questa incertezza e nella rappresentazione di inutile morte chc
deve quindi secondariamente difendersene con statuti repressivi e rimoventi (si incombe su chi sa di nascere che il nascente fonda un progetto di sé. Il lavoro pn>
veda Freud in II disagio della civiltà (Das Unbehagen in der Kultur, I93o)), ma, gettuale si avvia nella mortalità, li dove il simbolo si impegna a trasformarc Ia
al contrario, ciò da cui la civiltà si difende è proprio la tumultuosa irruzione di stessa morte di chi sa di nascere in un ultimo definitivo slancio simbolico : unir«
una potenzialità creativa capace di minare la necessaria e lenta stratificazione ciò che è stato della propria finita storia con ciò che sarà nella storia di altri, do p<>.
culturale nella quale l'uomo, in quanto tale, si trova ad abitare. Ma se il processo La disperazione dell'uomo di fronte al proprio morire consiste essenzialm«n(<
di castrazione comunque ritualizzato dimezza l'identità sessuale nella sua dop nell'insensatezza dell'ultimo atto, quando questo è privo di congiunzioni p<>ssi
piezza creativa, e costringe quindi l'uomo «socializzato» in una rappresentazione bili, quando questo ripiega su se stessa un'esistenza desimbolizzata, costrc>n>
quasi ferina di sé (il maschio tutto-maschio e la femmina tutta-femmina ), tutta cioè nei limiti privi di senso di una sopravvivenza quasi animale, umanoide. l',u <
la vicenda sessuale finisce con l'essere sottratta alla dimensione propriamente di poter qui cogliere nella simbolizzazione del proprio morire, sostanziata«l;>I
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lavoro progettuale nel campo simbolico prescelto (artistico, filosofico, scientifico, Lanternari, V.
politico, ecc.), un processo inverso a quello seguito dalla desimbolizzazione ri x 98x «Sensi », in Enciclopedia, voi. XII, Einaudi, Torino, pp. 73o-65.
tuale operata dal gruppo sulla «pericolosa» creatività individuale. Leach, E.
La +vecchiaia+ è quell'evento che il senso comune indica come il tempo del
xg6x Re thinking Anthropology,Athlone Press, London (trad. it. Il Saggiatore, Milano xg7z).
decadimento,come l'esaurimento progressivo dellerisorse sopravvivenziali,co Lorenzer, A.
Sprachzerstorung und Rekonstruktion, Suhrkamp, Frankfurt am Main (trad. it. Laterza,
me opacamento di belle animalità trascorse. Nella logica funzionalista, efficienti Bari xg75).
sta, conservativa dei gruppi sociali, la vecchiaia è un'eccedenza di tempo indi Mauss, M.
viduale ingombrante per il gruppo, è quel «di piu inutile» di vita che prefigura 1902"38 So ciologie et anthropologie,Presses Universitaires de France, Paris xg5o (trad. it.
l'inutilità disperante della morte. Nelle società preindustriali compare spesso Einaudi, Torino xg65).
una sorta di riciclaggio sociale della vecchiaia, che diventa emblematica di sag
Napolitani, D.
xg8x St r uttura gruppale della psicoanalisi e analisi del gruppo,in C. Ravasini (a cura di), Le
gezza, per cui il vecchio diventa il mentore dei valori collettivi, colui che garan frontiere della psicoanalisi, Angeli, Milano, pp. 8g-x36.
tisce, nella testimonianza del passato, la continuità della tradizione, la voce isti xggz Gr u ppi interni e modelli relazionali nel Reale, nell'Immaginario e nel Simbolico,in «Psico
tuzionalizzata e autorevole del senso comune di quella determinata collettività. logia clinica», I, z, pp. zoo-58.
Ma questa istituzione è ancora funzione del gruppo e dei principi di continuità Riccnzr, P.
e di coesione di cui questo necessita per la sua sopravvivenza: il vecchio è qui
x965 De l'interpretation. Essai sur Freud, Seuil, Paris (trad. it. Il Saggiatore, Milano xg66),
Van Gennep, A.
celebrato per il suo guardare indietro, ed è al filo di questo sguardo che il gruppo x909 Le s Rites de passage,Nourry, Paris (trad. it. Boringhieri, Torino xg8x).
appende la certezza del proprio futuro, nella garanzia della continuità. Vattimo, G.
Ma quando questo «guardare indietro» non è iscritto in una funzione collet xg8o Le a vventure della differenza,Garzanti, Milano.
tivamente ritualizzata e celebrata, esso rimane vuoto come un guscio, come una xggx Al d i ld del soggetto,Feltrinelli, Milano.
conchiglia fossile in cui immaginariamente risuonano i rumori delle origini che
si perdono sgocciolando nel nulla. Ma questa esperienza di vecchiaia, solitaria,
inutile, priva di senso, è quella che non si limita a quella stagione cronologica
mente e biologicamente definita da Lévi-Strauss come la «vita breve» dell'uomo.
Questa esperienza irrompe in ogni età dell'uomo, quando la sua identità, anchi
losata dagli esercizi rituali dell'obbedienza al senso comune, si mostra ai suoi
occhi come un residuato di antichi commerci di possessi e di poteri. Ogni mo
mento di rottura di consolidate appartenenze collettive espone l'uomo a un bi
vio : egli può trovarsi sulla strada della nostalgia, perdersi malinconicamente in
essa, o in nome di essa tentare accanite restaurazioni di appartenenze (si pensi
alla tirannia dei vecchi! ) ; oppure può trovarsi sulla strada dell'impegno simbo
lico, dello sviluppo cioè di quello slancio creativo presente nella disarticolazione
delle sue anchilosanti appartenenze. Su questa seconda strada la vecchiaia si tra
sforma nell'inxxentus singolare dell'uomo che la scopre ; essa diventa il tempo del
simbolo radicale, dell'unione del proprio sapere con ciò che non è ancora, con il
proprio « inconscio» futuro. [Il. N.].
Belmont, N., e Valabrega, J.-P.
xg8x «Sessualità», in Enciclopedia,voi. XII, Einaudi, Torino, pp, 8x3-3o.
Cassirer, E.
xgz3-zg Ph i losophie der symbolischen Formen, 3voli., Bruno Cassirer, Berlin (trad. it. La
N uova Italia,Firenze xg6r-66).
Freud, S.
xgzx Ma s senpsychologie undIch-Analyse,Internationaler Psychoanalytischer Verlag, Leipzig
Wien-Zurich (trad. it. in Opere,voi. IX, Boringhieri, Torino x977, pp. z6x-330).
764
Escrementi
So
«È poco importante che ci serviamo dei termini escremento, sporcizia o
terra... Gli esseri umani vengono dalla terra e la terra è la madre di tutti noi.
Tutto cresce su essa e tutto vi ritorna. Decomposizione e putrefazione, è la
vita stessa... Come abbiamo la salute e come riusciamo a ricuperarla quando
l'abbiamo perduta? Con l'aiuto dei rimedi fatti con radici, erbe, sostanze ani
mali o minerali. Ma se cerchiamo l'origine di tutto questo, troviamo dapper
tutto escrementi e niente altro. Tutti quelli che disprezzano gli escrementi
disprezzano la loro propria origine».
Questa citazione, tratta dall'opera del medico tedesco Christian Franz Paul
lini (xvii secolo), enuncia chiaramente un'evidente verità che la civiltà occi
dentale ha sempre tentato di eliminare dalla sua coscienza, fino a rifiutare
totalmente i rapporti essenziali della vita con la morte da una parte, con l'e
scrementizio dall'altra. Tuttavia fino al xviii secolo la medicina ufficiale uti
lizzò gli escrementi umani e animali nella sua farmacopea. L'acqua di mille
fiori (aqua omniumfi'orum), fabbricata a partire da sterco divacca raccolto in
maggio, distillato nell'acqua, aveva un uso tanto interno quanto esterno contro
la cancrena, le infiammazioni, i reumatismi, l'idropisia, l'emicrania. Quella ot
tenuta a partire dalla distillazione di sterco di bue serviva particolarmente «a
trattenere nel suo luogo la matrice rilassata». L'album graecum, che è molto
semplicemente sterco di cane, secondo l'Encyclopédieè «sudorifero, lenitivo,
febbrifugo, vulnerario, emolliente, idragogo, specifico nella scrofolosi, nell'an
gina e in tutte le malattie della gola». Ma già si cerca di «deodorare» i rimedi
di questo genere affinché non possa venirne in mente l'origine. Un certo signor
Homberg riesce a trarre dalle materie fecali un olio incolore e inodore, il cui
uso regolare dà una pelle bianca e morbida. È la prima tappa di quell'evolu
zione che condurrà alla deodorizzazione totale del corpo imposta dalla cosmesi
moderna. Tutti i prodotti escretivi del corpo umano devono ai giorni nostri
essere eliminati accuratamente ed è necessario prevenire quotidianamente il
loro ritorno intempestivo: è la prima condizione della bellezza fisica e un do
vere di cortesia e di civiltà verso gli altri.
L'antropologa inglese Mary Douglas dichiara [iq66, trad. it. p. i78 ] che
è impossibile «interpretare i rituali che riguardano gli escrementi, il latte ma
terno, la saliva e cosi via, se non siamo preparati a guardare al corpo come a
un simbolo della società e a vedere i poteri e i pericoli su cui si fonda la strut
tura sociale riprodotti in miniatura nel corpo umano». Perché la società occi
dentale si è sforzata di eliminare dalla sua pratica e simbolica collettive l'escre
mentizio sotto tutte le forme>
Per Sigmund Freud il bambino riassume, durante i primi anni della sua
esistenza, le fluttuazioni dell'umanità di fronte al problema degli escrementi
che cominciò a porsi quando PHomo sapiensadottò la stazione eretta. «Nei
primissimi anni dell'infanzia non c'è ancora alcuna traccia di vergogna per
Escrementi 766
767 Escrementi
le funzioni escretorie, né di disgusto per gli escrementi. Il piccolo, di fronte concisione, attività di canto e danza. Ma questo rituale si accompagna all'in
a queste come ad altre escrezioni del suo corpo, ha un atteggiamento di grande segnamento di una finzione, che viene chiamata «l'otturazione dell'ano». Si
interesse»[ I9I3, trad. it. p. i87j. I prodotti di escrezione sono considerati da avvertono i giovinetti che essi durante l'iniziazione riceveranno un tampone
lui con molta stima, una stima che Freud giudica «narcisistica»: il bambino destinato a turare loro l'ano. Per le donne essi saranno da quel momento esseri
li vede infatti«come parti del suo corpo e come prestazioni del suo organi che digeriscono il loro cibo interamente e che non hanno dunque piu biso
smo» [ibid.]. Sotto l'influenza dell'educazione egli apprende a f ame oggetti
gno di defecare. Questa digestione totale è presentata allo spirito delle donne
di vergogna, di disgusto e di segreto. Tuttavia, l'interesse che il bambino por come il fondamento stesso della virilità che i giovani iniziati hanno da poco
tava agli escrementi si sposta su altri oggetti, il denaro in particolare. D'altra acquisito. Essi sono inoltre avvisati di tenere segreta questa finzione di fronte
parte, la repressione degli interessi coprofili non è mai totale; stabili, non sra all'altro sesso, nascondendosi molto accuratamente per defecare, sotterrando
dicabili, essi riappaiono sotto forme diverse secondo le culture, cosi nei sistemi gli escrementi nella terra con l'aiuto di un bastone e guardandosi dall'emettere
di credenze e nei rituali come nella magia o nella terapeutica. il minimo gas intestinale.
Molto curiosamente — o molto logicamente — la valorizzazione narcisistica Questa finzione degna di nota rimanda a credenze e rappresentazioni, nelle
degli escrementi che Freud ha scoperto negli infanti trova un'espressione col quali il sesso piu schernito non è forse quello che si pensa. In essa va anzitutto
lettiva nelle pratiche di certe popolazioni. L'etnologo inglese Williamson aveva veduto il desiderio di una digestione e di una assimilazione totali del cibo
osservato che i Mafulu della Nuova Guinea raccoglievano con molta cura gli ingerito. Questo desiderio è lo stesso di quello degli Indi dell'America del Sud:
escrementi dei bambini piccoli, ponendoli in piccole costruzioni fabbricate a un corpo pieno — dicibo o di escrementi — è un corpo vigoroso eforte.E la
questo scopo. Si rendeva necessario metterli al riparo dal momento che tutti i forza fisica è certamente una componente della virilità. Si comprende cosi me
danni eventualmente subiti avrebbero interessato la persona stessa del bambino : glio la preoccupazione dei Mafulu della Nuova Guinea che s'interessano dei
si riteneva infatti che, sebbene staccati dal corpo del bambino, ne facessero an rifiuti della cucina prima del consumo: nella misura in cui la digestione è
cora parte integrante. Gli adulti mafulu si curavano poco della sorte dei propri un modello organico della cucina, è importante non disperdere a caso la parte
escrementi, ma trattavano invece cori la piu grande vigilanza gli avanzi della non consumabile di ciò che è destinato a essere consumato. È del resto sor
loro cucina inadatti al consumo. «Tutto avviene come se, — dice Lévi-Strauss
prendente constatare che gli scienziati occidentali hanno considerato, fino al
riferendosi a Williamson, — al di qua e al di là del cibo assimilabile, i residui xix secolo, la digestione come una lenta e dolce cottura. Lo stomaco funziona
facessero parte integrante del consumatore, ma ante o post factum a seconda come un forno che dispensa un calore atto a sciogliere gli alimenti e come una
dell'età» [i966, trad. it. p. z8i ]. Certi Indi dell'America del Sud possiedono macchina che li tritura fino a frantumarli [Bachelard I938, pp. i7z-73]. Sfor'
nel loro sistema di credenze la medesima opposizione, da essi riferita non ai tunatamente questa macchina non è capace di un rendimento al ioo per cento.
bambini piccoli ma ai moribondi. I Siriono della Bolivia raccolgono i vomiti Essa produce delle scorie imbarazzanti: la cultura occidentale si è data i mezzi
e gli escrementi degli agonizzanti in un cesto e li rovesciano dopo la morte tecnici per eliminare quest'argomento dal discorso degli adulti. Eccetto il cam
vicino alla tomba. Si considera dunque, anche in questo caso, che i prodotti po della medicina, solo i bambini piccoli e le loro madri godono di un diritto
di escrezione fanno parte integrante del corpo del malato, e che quindi è im precario di parlare: al di là vi è la trasgressione scatologica.
portante conservarli e restituirli in qualche modo al cadavere. I Chaga hanno fatto passare la linea di divisione immaginaria fra i sessi:
Presso altre popolazioni, la valorizzazione degli escrementi è propria degli solo le donne, le ragazze e i giovinetti non ancora iniziati, che sono dunque
adulti, e particolarmente degli uomini. Un etnologo, Spruce [i9o8, II, p. 4g4], ancora dal lato femminile, defecano. Essi sono delle macchine imperfette e
osserva che «dappertutto in America del Sud... l'indio, che ha una dura gior impure. Questa è forse la sola cultura del mondo che abbia inserito nel suo
nata di lavoro davanti a lui e non ha gran che da mangiare, preferisce ritardare sistema di credenze collettive questo fantasma, che si ritrova invece molto
l'evacuazione fino al calar della notte. Infatti, egli sa meglio dell'uomo bianco spesso nei racconti a carattere mitico. Numerosi miti descrivono infatti la preu
controllare i suoi bisogni naturali e sembra rispettare la stessa massima che manità come sprovvista di ano; oppure sono degli esseri soprannaturali — dei
un indio di San Carlos mi ha formulato in uno spagnolo approssimativo di nani per esempio — che non posseggono questo organo e sono dunque obbligati
cendo: quiem caga de manana es guloso 'chi va di corpo la mattina è goloso'. a cibarsi unicamente di fumo,
In questo sistema di rappresentazioni, il corpo è valorizzato quando è pieno: Questa finzione degli uomini chaga ha attirato l'attenzione dello psicana
per mantenerlo tale, in mancanza di cibo, si trattengono i propri escrementi. lista Bettelheim [ i96z, trad. it. p. r39 ], che vi vede essenzialmente la contro
Il piu beli'esempio di valorizzazione degli escrementi in un sistema di cre partita simbolica delle mestruazione femminile. «Con il menarca le fanciulle
denze non occidentale è certamente quello dei Chaga, popolazione bantu stan "aprono" la loro vagina poiché ogni mese, da quella parte del loro corpo, esce
ziata sulle pendici del Kilimangiaro. Gli adolescenti subiscono un rituale di qualche cosa. Alla pubertà gli uomini pretendono invece otturare un orifizio dal
iniziazione, che comprende nella maniera piu classica una reclusione, la cir quale proveniva, fin allora, una secrezione,>. Nella vecchiaia, la mestruazione si
Escrementi 768 769 Escrementt
ferma; la vagina sembra allora chiudersi. Presso gli uomini anziani, l'orifizio libera le cose dal serio menzognero, dalle sublimazioni e illusioni ispirate dalla
che era chiuso siapre e la secrezione riprende. Ma l'otturazione del rettoè paura» [t965, trad. frane. pp. 373-74]. Tutte le culture hanno le loro «feste
anche l'equivalente simbolico della gravidanza per imitazione del suo sintomo, dei folli» che hanno per funzione di esprimere la derisione mediante inversione
l'arresto della mestruazione; si dice allora che «la donna si chiude». La fun provvisoria: inversioni della gerarchia sociale, dei posti rispettivi degli uomini
zione sociale di questa finzione, da cui le donne non si lasciano trarre in in e delle donne, del cibo, dell'ordine e della norma.
ganno, è di assicurare il diritto legale degli uomini sulla loro discendenza. E Ma i riti scatologici della confraternita dei Ne'wekwe hanno un altro si
non ci si meraviglierà di ciò se si ricorda che Freud ha dimostrato tutto un gnificato oltre alla necessità sociale della derisione temporanea. Essi si fondano
sistema di equivalenze tra escrementi, pene, bambino, regalo, denaro. Secondo su un mito d'origine molto interessante malgrado la sua brevità. Si racconta
una delle teorie infantili della nascita, i bambini nascono dall'ano, essi sono che un giorno il dio Kok'ko'hlan'na, quello che è rappresentato nelle cerimo
qualcosa che si separa dal corpo come gli escrementi [Freud z9xgj. Per gli nie, apparve ai Ne'wekwe e chiese al loro capo quale medicina utilizzassero.
uomini chaga, pretendere di conservare i loro escrementi all'interno del corpo Avendolo saputo, dichiarò loro che essa era buona, ma che non bisognava
è rivendicare a un tempo la gravidanza, una gravidanza mascolina, e la viri utilizzarla da sola, per paura che, essendo molto calda, distruggesse gli inte
lità, poiché il bambino è anche un equivalente del pene. stini. E diede loro un'altra medicina destinata a temperare le qualità brucianti
Nella letteratura etnologica, fra i rituali che utilizzano gli escrementi in della prima: gli escrementi umani.
modo cerimoniale, uno dei piu noti è quello della confraternita dei Ne'wekv e La confraternita dei Ne'wekwe era effettivamente una confraternita di gua
presso gli Indiani Zuni del Nuovo Messico [cfr.Stevenson r9o4, pp. 429-38j. ritori, che venivano anche considerati grandi teurghi. Ma raramente si faceva
Al momento delle cerimonie di iniziazione alla confraternita, ai novizi come loro appello, dato che il malato, una volta guarito, aveva il dovere, come di
agli altri membri erano dati da mangiare degli escrementi. Le cerimonie du regola nella terapeutica primitiva, di unirsi alla confraternita. Quest'obbligo
ravano una notte intera, durante le quali erano celebrati diversi riti; al sor non sorrideva molto agli individui che non ne erano membri, a causa di quelle
gere del sole compariva un membro della confraternita rappresentante una pratiche ripugnanti. Di fatto, questo disgusto sembrava scomparire dopo l'i
divinità, che somministrava ai novizi la sua medicina, una dose di escremento niziazione,forse perché, prima delle cerimonie, prendevano una droga ine
e dell'urina. Tutto questo, che si svolgeva ritualmente e con tutta serietà, briante. Si ritornerà su questa virtu di temperare il calore e la forza di una
era ripetuto un po' piu tardi nella mattinata sulla piazza. Di quando in quando medicina, attribuita agli escrementi umani, esaminando i loro usi terapeutici.
il personaggio rappresentante la divinità lasciava la piazza; durante le sue Andrà solamente osservato che il modello presente in questa prescrizione è
assenze l'atmosfera diventava molto piu allegra e si dava libero sfogo alla gros esattamente simile a quello dell'uso degli antibiotici nella terapeutica moderna:
solanità. La confraternita dei Ne'wekwe e quella dei Ko'yemshi giocavano in questa buona «medicina», efficace e potente, avrebbe effetti distruttivi sugli
sieme una sorta di gioco di palla, ma si divertivano anche a vuotare gli uni intestini se non fosse in parte temperata dalla somministrazione concomitante
sugli altri dei recipienti riempiti di urina. La partenza definitiva del personaggio di germi benefici, sotto forma di lievito per esempio.
rappresentante la divinità, come delle donne e delle ragazze, scatenava del Presso i Pueblo, la cui organizzazione sociale e il rituale sono vicini a quelli
tutto la giovialità e l'allegria. Si dispensavano le piu grandi lodi a chi era ca degli Zuni, era la confraternita dei Ko-sha-re che si dava al consumo di ciò
pace di degustareuna quantità importante di spazzatura. L'etnologo che as che «abitualmente il corpo umano non solo rigetta, ma anche eietta». Il dove
sisté a una di queste cerimonie nel z884 racconta: «Uno dei Ko'yemshi tende re cerimoniale di questa confraternita era di far maturare ogni specie di frutti,
a un membro dei Ne'wekwe una grande ciotola piena di urina; questi, dopo ivi compreso il bambino nel seno di sua madre. È interessante mettere in
averne bevuto una parte, ne versa il resto su di sé rovesciandosi la ciotola rapporto la natura di questo compito con il carattere scatologico dei loro riti.
sulla testa... Ognuno tenta di superare gli altri negli scherzi e nell'ingurgitare Una volta di piu, si sarà indotti a constatare che le popolazioni primitive non
materie ripugnanti: pezzi di vecchie coperte, schegge di legno, teste di topi hanno mai respinto la necessaria relazione della vita e della fecondità con la
vivi, intestini di cani» [ibid., p. 437j. morte e l'escrementizio. I rituali scatologici sono rituali di fecondità, perché
Si comprende facilmente che i membri della confraternita dei Ne'wekwe essi si pongono nella prospettiva non di una inversione e di una incompati
sono dei clown rituali, le cui funzioni di insensatezza, di mimo e di derisione bilità fra cibo ingerito e residui rigettati, tra fecondità e putridume, ma di un
si esercitano a ogni occasione cerimoniale, come a titolo d'interludio. È dunque ciclo in cui ognuno di questi termini genera necessariamente il termine anta
in questo modo che bisogna in primo luogo interpretare il loro comporta gonista e complementare. Si trova ancora questa idea soggiacente nel folklore
mento. I clown agiscono all'inverso della gente ritenuta normale: invece di dell'Europa: nei riti di carnevale, i giovani mascherati tentavano di coprire
alimenti, bevono urina e mangiano escrementi, materie non consumabili e per di spazzatura e di sporcizia la gente che incontravano, specialmente le fan
questo ripugnanti. Bachtin parla, a proposito di Rabelais, della «necessità del ciulle. Per queste ultime era di buon presagio essere imbrattate cosi: il matri
"basso" materiale e corporale gioioso che a un tempo materializza e solleva, monio, poi la maternità per loro non avrebbero tardato. Un'espressione im
Escrementi 77o 77r Escrementi
poverita di questa credenza sopravvive ancora ai giorni nostri; mettere il pie palla in una pasta fatta di olio di pesce e di ocra rossa, alla quale aggiunge un
de per strada su uno sterco di cane porta fortuna e felicità: la civiltà occiden occhio di merluzzo e un frammento di carne prelevata da un cadavere. La
tale contemporanea ha ridotto l'ampia nozione di fecondità umana, animale piccola palla è fissata all'estremità superiore dell'osso e il tutto, accuratamente
e agraria a quella della fortuna e della felicità individuali. ricoperto, è nascosto per qualche tempo nel petto di un cadavere di modo
L'area indoeuropea ha forse conosciuto una forma di consumo rituale di che il contatto diretto con la corruzione gli conferisca il potere malefico della
urina. È stata infatti avanzata l'ipotesi che il soma, la pianta inebriante degli morte. L' "oggetto" cosi costituito è poi considerato buono a servire e conser
it»ni vedici dell'India antica, non fosse altro che l'ovolo malefico o ovolaccio vato nell'attesa di una occasione favorevole. Se una circostanza si presenta
(Á manita muscaria) e che esso fosse di preferenza assorbito indirettamente, be propria a scatenare presso il detentore di un tale osso il desiderio di vendi
vendo l'urina di un consumatore di questo fungo [Wasson tg68]. In questo carsi della persona che avrebbe mangiato della carne dell'animale da cui pro
modo si illuminerebbe un passo particolarmente oscuro del Rg-Veda: «Gli viene, egli conficca immediatamente l'osso nel suolo, a qualche distanza da
uomini gonfi pisciano il soma che scorre» [inno IX, 74]. L'urina del consu un fuoco, in modo che la piccola palla contenente i diversi ingredienti fonda
matore di amanita «bevuta da un individuo qualsiasi e dallo stesso intossicato» lentamente. Dissolvendosi la palla, si immagina che provochi una grave ma
si pensava avesse «il dono di generare o di rinnovare la stessa ebbrezza pro lattia presso la persona presa di mira qualunque sia la distanza alla quale si
vocata dall'ingerimento dal fungo fresco o, piu spesso, secco. Ancora meglio: trova. Quando la palla, interamente fusa, lascia a nudo l'osso, si sa che il ne
i documenti etnografici relativi ai paleo-asiatici fanno ritenere che questa urina mico morirà presto» [Taplin t874, p. tg].
poteva essere preferibile rispetto alla sostanza prima; perché piu potente,,di L'etnologa inglese Mary Douglas esprime un certo scetticismo per quanto
cono alcuni, oppure secondo altri, perché taluni composti chimici, presenti concerne l'utilizzazione reale degli scarti corporei nella magia escrementizia.
nel fungo e responsabili di alcuni sintomi sgradevoli, venivano eliminati du «Si possono sempre ottenere dei resoconti estremamente vividi sulla materia
rante il passaggio nel corpo, mentre il o gli alcaloidi allucinogeni restavano medica della stregoneria, da parte delle supposte vittime, ma sono sempre piu
integri» [Lévi-Strauss tq6o, trad. it; p. z64]. Come i Siberiani consumavano rari i ricettari di incantesimi dettati da stregoni dichiarati. Si può sospetta
il fungo o l'urina escreta da una persona intossicata, cosi il soma, bevanda di re che altri usino rifiuti corporei illegalmente contro di sé, ma ciò non signi
immortalità e di comunicazione con gli dèi, sembra essere stato consumato fica che gli informatori pensino di poter disporre essi stessi di questi materiali.
sotto due forme. Si distingue qui un insieme di rappresentazioni che non è Cosi una specie di illusione ottica fa apparire sulla parte positiva del bilancio
senza analogia con quello che affiora nei rituali dei Ne'wekwe presso gli Zuni, ciò che sta sulla parte negativa» [rg66, trad. it. p. t8g]. L'osservazione è del
in cui il corpo umano sarebbe a un tempo filtro, storta, forno di cucina e tutto pertinente, ma il fatto che la magia escrementizia non abbia forse realtà
luogo di transustanziazione degli alimenti ingeriti, e i suoi prodotti di escre materialenon cambia gran che: essa è,come dice laDouglas, uno «strumento
zione oggetti non di rifiuto e di disgusto, ma mezzi di accesso al sopranna di desiderio». La magia in generale e specialmente questa costituisce una rea
turale. zione contrafobicaall'ansia di separazione, che essa siapraticata, subita o solo
A tre titoli gli escrementi, o piu generalmente la spazzatura, gli scarti o immaginata [Roheim xg69].
la sporcizia, appaiono nelle pratiche magiche e particolarmente in quelle della Gli escrementi sono ugualmente utilizzati nelle pratiche di contromagia.
magia nera: essi possono essere o i mezzi di queste, o il loro antidoto, oppure La letteratura etnologica ne fornisce innumerevoli esempi, anche presso le po
ancora gli strumenti per rivelare la persona che fa il maleficio. Ogni parte polazioni europee. In Scozia si introducono nella bocca di un vitello nato da
staccatadel corpo, escrementi, saliva, sudore, sangue mestruale, sporcizia cor poco degli escrementi provenienti da sua madre per proteggerlo dal maloc
porea, pezzetti di unghia, capelli, ecc., è suscettibile di essere manipolata da chio. Un folklorista francese riporta che alla fine del xtx secolo, in Bretagna,
uno stregone in vista di nuocere alla persona che ne era il possessore. Si sup ha visto una vecchia mendicante precipitarsi verso una vacca che urinava, pren
pone che esistaancora una dipendenza tra questa e ciò che faceva parte di dere dell'urina nella mano, strofinarsene il viso e rispondere al vaccaro che
essa: nuocere a questi scarti è nuocere a lei nel suo complesso. Tutti i sistemi prorompeva in esclamazioni: «Niente è meglio, figlio mio, che lavarsi, la mat
magici del mondo conoscono questa pratica. Per esempio, lo stregone si pro tina, alzandosi, con urina della vacca, e anche con la propria urina se non ci
cura un po' di escremento della persona alla quale vuole nuocere, e lo mette si può procurare quella di vacca, Quando avete fatto questa abluzione la mat
nel suo cibo per ucciderlo. Questa appartenenza, lo si è notato già, va fino ai tina, per tutta la giornata siete al riparo dalle insidie e dalle cattiverie del
residui alimentari, al non-consumabile del cibo. Cosi i Narrinyeri d'Australia diavolo, per il quale voi divenite invisibile». Il diavolo ha infatti il: piu grande
sotterrano le ossa degli animali che .mangiano affinché i loro nemici non se orrore per gli escrementi umani. Una analoga osservazione la riporta Boas a
ne impadroniscano. Se qualcuno trova un resto di questo genere,crede di proposito degli Indiani Tlingit della costa nordoccidentale del Pacifico : gli scia
detenere un diritto di vita o di morte sulla persona che ha mangiato la carne. mani conservano la loro urina affinché il suo odore allontani gli spiriti maligni.
«Egli comincia còl fissare l'osso a un'asta metallica, poi prepara una piccola Gli escrementi possono infine servire a rivelare la persona che fa il male
Escrementi 772 773 Escrèmenti
ficio, stregone o strega che sia. Gli Azande, popolazione dell'Africa centrale, zo, ma era favorevole a quello dello sterco degli animali». Egli riporta degli
credono che lastregoneria sia una sostanza che sitrova nel corpo delle streghe. esempi di uso dei primi: «Escrementi di ragazzo, disseccati e mescolati a miele
Non si ha che da bucare loro il ventre e subito questa sostanza sprizza facen attico, intervenivano nella cura della tubercolosi ; il ragazzo doveva però esser
do dei borborigmi. Evans-Pritchard, l'etnologo che ha studiato questa popo si nutrito con verdure e pane ben cotto, lievitato e poco salato, preparato in
lazione, pensa che si tratti dell'intestino tenue a un momento della digestione un forno piccolo. Doveva anche essersi moderato nel bere vino» [ibid., p. zot].
[I937, pp. zt-zz]. In India si crede che certe streghe abbiano appreso il loro La qualità degli escrementi è acquisita grazie alla qualità degli alimenti.
mestiere mangiando dell'immondizia. Ma queste donne sono sempre scrupo Alla fine del xvtt secolo, il già citato medico tedesco Christian Franz Paul
losamente pulite e di aspetto piacevole [Crooke r896, pp. z75-76]. lini si prende ancora la briga, nel suo libro Dreck Apotheke
(t696), di fare un
Gli escrementi sono dunque i mezzi privilegiati a un tempo della magia lungo elenco di malattie accompagnate dalla loro terapeutica stercoraria. L'uso
e della contro-magia. Non c'è da meravigliarsene poiché fra di loro non c'è dell'urina fu abbandonato piu tardi dalla medicina occidentale: la sua flui
differenza di natura. Inoltre, sembra che lo stregone acquisti, in certi casi, dità e il suo odore meno disgustoso permettevano di meglio accettarla. La me
il suo potere grazie all'assorbimento di escrementi. L'insieme di questi dati dicina popolare europea ha conservato fino al xtx secolo l'uso degli escrementi.
non presenta contraddizioni, se si suppone, come si è già detto piu volte, Si assicura che in Bretagna si applicavano sulla guancia gonfia di una persona
che gli escrementi nel senso ampio del termine siano considerati delle parti afflitta da un violento mal di denti dello sterco di vacca fresco e anche degli
staccate del corpo. Nuocere a questi prodotti di escrezione è nuocere alla per escrementi umani, allora allora evacuati e ancora fumanti ; questi ultimi erano
sona da cui provengono. Per contro, dalle malvagità degli stregoni ci si pro considerati come piu efficaci. Questa medicina popolare utilizzava allo stesso
tegge operando una congiunzione con il corpo delle parti che se ne erano titolo altri scarti corporei umani: capelli, saliva, cerume, sudore, sangue me
staccate (cospargersi di urina, portare degli amuleti riempiti di scarti ). E se que struale, sperma, pelle morta, ecc. Una volta di piu si constaterà che essi sono,
sta congiunzione non è solo esterna, ma interna (ingoiare degli escrementi ), allo stesso titolo degli escrementi, delle parti staccate del corpo. La strumenta
si acquista allora non solo la protezione contro le pratiche di stregoneria, ma, zione terapeutica consiste nel rimetterle in contatto con il corpo.
meglio ancora, il potere stesso di praticare la stregoneria. Roheim vede, lo L'antica letteratura dell'esotismo ha fatto gran caso all'uso magico-terapeu
si è detto, l'origine della magia nell'ansia della separazione, che non è piu tico degli escrementi dei Gran Lama del Tibet. «È un fatto certo che i ri
allora subita passivamente. Quest'ansia nasce dalla separazione originale che fiuti espulsi dal suo corpo vengono raccolti con sacra sollecitudine, per essere
tutti gli esseri umani subiscono alla nascita dalla madre. E se si trovano molto impiegati come amuleti e infallibile antidoto contro le malattie», dichiara un
spesso i residui alimentari associati a questo riguardo con gli escrementi, la autore dell'inizio del xtx secolo [citato in Bourke r89r, trad. it. p. 69 ]. L'uso
ragione è che il primo alimento ricevuto dal bambino gli viene dalla madre è qui tanto magico quanto terapeutico. Il Dalai-lama è un capo religioso su
e che esso restaura illegame con lei. premo e partecipa della natura divina. Egli è posto di conseguenza in una
L'uso degli escrementi in terapeutica popolare è largamente attestato pres posizione molto alta rispetto agli umani. Ciò che ha meno valore presso di lui,
so le popolazioni primitive come pure nelle società antiche e tradizionali del gli escrementi, costituisce per l'uomo comune qualcosa di gran pregio. L'idea
l'Europa. che gli scarti divini debbano essere stimati al pari dell'oro appare in un rac
La medicina greca dell'antichità utilizzava gli escrementi a titolo terapeu conto dell'antica Irlanda che si pensa si svolga nel 6og e di cui è protagonista
tico. Aristofane dice dei medici della sua epoca che sono degli crxowoeéyou~ il re Aedh. Passando un giorno vicino al fiume Othain, egli prese dell'acqua
'mangiatori di escrementi'; al che la Bibliotheca Scatologicaobietta che «era per lavarsene il viso. Ma uno dei suoi lo fermò spiegandogli che in quel luogo
un epiteto piu maligno che vero dal momento, che i compari piu che man si riversava la latrina dei chierici. Il re chiese se il loro capo veniva ugual
giarla essi stessi, la facevano mangiare ai loro clienti» [citato in Bourke t89t, mente a farvi i suoi bisogni; avendo ricevuto una risposta affermativa, replicò
trad. it. p. t97]. È Plinio il Vecchio nella sua Naturalis historia che compila che non solose ne sarebbe lavato ilviso, ma ne avrebbe anche bevuto «perché
il piu gran numero di rimedi di questa natura. Le deiezioni di coccodrillo l'acqua dove lui si sgrava per me vale come l'eucarestia» [citato ibid., p. 85].
sono utilizzate per i mali di occhi e l'epilessia; sotto forma di pessario, esse Il capo dei chierici, informato di quest'atto di pietà, assicurò al suo eroe che
sono emmenagoghe. Gli escrementi di lupo guariscono la cataratta; quelli del egli avrebbe ottenuto il regno d'Irlanda e la vittoria sui suoi nemici, e che non
l'asino la sordità. In uso interno le materie fecali di vitello calmano le flatu sarebbe morto di morte improvvisa ma di vecchiaia. Il cristianesimo irlandese,
lenze; quelle di capra i calcoli renali... La lista ne è lunga e fastidiosa [ibid., ancora impregnato dalla mitologia celtica, comprende senza fatica che le deie
cap. xxvt]. Dioscoride preconizza dal canto suo l'uso degli stercoraria per i zioni provenienti dagli uomini di Dio partecipano del carattere sacro della
contadini, quando non si ha niente di meglio da prescrivere, ma lo proibisce divinità.
per gli abitanti delle città e i personaggi «onorabili». «Galeno disapprovava E il caso di ricordare il dibattito che conobbe la Chiesa cristiana nel tx
l'impiego farmaceutico di escrementi umani, a causa del loro intollerabile puz secolo e che diede luogo alla costituzione di una setta, gli stercoranisti. Questi
Escrementi 774 775 Escrementi
sostenevano che i simboli eucaristici erano soggetti alla digestione e a tutte Bourke, J. G.
le sue conseguenze come gli altri cibi corporali. La questione che si poneva r89r Sc atologie Rites of All Nations,Lowdermilk, Washington (trad. ir. parziale Guaraldi,
Firenze rg7r ).
era esattamente questa: il corpo e il sangue di Cristo ingeriti sotto le specie Crooke, W.
dell'eucarestia si trasformano o no in escrementi> Questa supposizione, lo r8g6 Th e Popular Religion and Folk-lare of Northern India, Constable, London.
gica quanto stravagante, è in qualche sorta simmetrica e inversa dell'idea che Douglas, M.
attribuisce un valore molto alto agli escrementi dei personaggi quasi-divini, r966 Pu rity and Danger. An Analysis of Concepts of Pollution and Taboo,Rourledge and
come il Dalai-lama. Kegan Paul, London (trad. it. Il M u l ino, Bologna 1975).
In modo piu generale, questo accostamento fra divinità ed escremento ob
Evans-Pritchard, E. E.
I937 Witchcraft, Oracles and Magie among the Azande, Clarendon Press, Oxford.
bedisce allo stesso processo scoperto da Freud tra il regalo, il denaro da una Freud, S.
parte, gli escrementi dall'altra, cioè tra un oggetto investito di valore o che r9I3 Gel e itrcort zu»Der Unrat in S it te, Brauch, Glauben und Gcuohnhertsrecht der Volker«
è il valore stesso e ciò che ne è piu di ogni altro sprovvisto, lo scarto. L'oppo von gohn Gregory Bourke, Ethnologischer Verlag, Leipzig (trad. ir. in Opere,voi. VII,
sizione che è qui di ordine materiale concerne l'ordine morale quando si ap Boringhieri, Torino r 977, pp. r 86-88).
plica alla divinità e all'escremento. Ma se è necessario mantenere la differenza
(rgr5] Ub er Trrebumsetzungen, insbesondere der Analerotik,in « Internationale Zeirschrifr fur
arztliche Psychoanalyse», y (3) (rgr7), pp. rz5-3o (rrad. it. in Opere,voi. VIII, Bo
massima tra i due termini, la tentazione di confonderli è molto forte. La be ringhieri, Torino r976, pp. r8r-87 ).
stemmia è sempre pronta a insinuarsi nella preghiera e la coprolalia minaccia Laporte, D.
gli individui piu irreprensibili. rg78 Hi s toire de la merde,Bourgeois, Paris.
Queste considerazioni permettono forse di fornire una risposta alla doman
Lévi-Strauss, C.
da: perché la civiltà occidentale si è sforzata sempre piu di eliminare l'escre
rg6o Le s champignons dans la culture,in «L'Homme», X, n. r, pp. 5-r6; ora in Anthropo
logie structurale deux, Plon, Paris r973 (trad. it. Il Saggiatore, Milano rg78, pp. z6o-75).
mentizio sotto tutte le sue forme collettive e di rinchiuderlo nello «spazio rg66 Du n rielaux cendres,Plon, Paris (trad. it. Il Saggiatore, Milano 1970).
del privato» [Laporte I978]7 Bisogna osservare che essa non ci è pienamente Roheim, G.
riuscita che con l'avvento del capitalismo e dell'era industriale, Il capitalismo, r969 Ma gie et schizophrénie,Anthropos, Paris (trsd. it. Il Saggiatore, Milano r973).
mentre fa pesare una notevole repressione sull'escrementizio, pone uno dei sim Spruce, R.
boli di questo al vertice della sua gerarchia di valori. Questo simbolo è il
rgo8 No t es of a Botanist on the Amazon and Andes, Macmillan, London.
denaro sotto tutte le sue forme: la moneta, l'oro, la ricchezza, l'accumulazione
Stevenson, M. C.
sgola The Zuni Indians. Their Mythology, Esoteric Fraternities and Ceremonies, Government
dei beni, i valori mobili e immobili, ecc. Questa valorizzazione massimale Printing Office, Washington.
del simbolo tende a eliminare la cosa simboleggiata. Nelle società capitali Taplin, G.
stiche, il denaro circola come gli escrementi nel ciclo della vita e della morte: r87y The N a r rinyeri, Shawyer, Adelaide.
esso è a untempo prodotto e produttore. Ma, mentre queste società credono Wasson, R. G.
l'escrementizio definitivamente eliminato, esso riappare sotto una forma im rg68 So ma : Divine Mushroom of Immortality, Harcourt Brace and World, New Yo rk.
prevista e non dominabile: quella della polluzione. La polluzione è l'escre
mentizio tale quale lo vede fallacemente il capitalismo: puro scarto non rici
clabile, non biodegradabile, mentre gli escrementi costituiscono una fase del
ciclo vitale. Si assiste in tal caso a un tragico ritorno di un rimosso impossi
Gli escrementi possono essere considerati semplicemente uno scarto del metaboli
smo umano (connessi, fra l'altro, tanto alla nutrizione quanto all'alimentazione ) e un
bile da dominare a meno di non dare un colpo d'arresto e restaurare un equi residuo inutilizzabile del consumo che viene fatto 'tlalcorpo delle quantità di energia
librio vitale pericolosamente compromesso. [N. B.]. incamerate, oppure può essere visto come una parte del ciclo vita/morte (cfr. anche
morte), per cui gli elementi da cui veniamo entrano in putrefazione e ritornano alla terra.
La prima è stata la via scelta dalla civiltà occidentale che a partire dal Seicento ha elimi
nato progressivamente dalla sua cultura (cfr. natura/cultura) qualsiasi valore simbolico
attribuito agli escrementi corporali. Tuttavia tale eliminazione ha fatto ritornare gli escre
Bachelard, G. menti in un'altra dimensione: quella degli scarti industriali che non sembrano piu rien
r938 La formation de l'esprit scientifrque, Vrin, Paris.
trare in un ciclo, ma che si accumulano nell'ambiente come tossine. L'idea che gli escre
Bschtin, M. M. menti facessero parte della vita resta invece assai diffusa nelle culture preindusrriali dove
rg65 Tv o rcestvo Fransua Rablei narodnaja kul'tura srednevekovja i Renessansa,Chudoiest
vennaja literatura, Moskva ; trad. frane. Gallimard, Paris l970. il corpo e le sue funzioni assurgono a simbolo della società e dove le parti staccate dal cor
Betrelheim, B.
po (cfr. metafora/metonimia) in generale rimangono sempre legate alla loro origine.
r962 Sy m bolic Woundst Puberty Rites and the Envious Male,The Free Press, Glencoe Ill. Cosi magia e stregoneria agiscono con e su gli escrementi per proteggere o danneggiare
(trad. it. Sansoni, Firenze r g73). il corpo; in molti riti (cfr. rito, mito/rito) di iniziazione si finge l'assenza di escrementi
Escrementi 776
per indicare che il corpo assorbe tutta l'energia e che quindi giunge al massimo della viri
lità (cfr. sessualità, salute/malattia, eroi, puro/impuro) ; gli dèi vengono infatti spes
so immaginati privi di questa funzione. Del resto gli escrementi sono anche un segno di
prosperità, benessere, e eccedente, di dispendio e abbondanza di risorse; essi quindi
entrano in molti giochi (cfr. gioco) e in vari tipi di festa dove vengono mangiati o get
tati sulle persone come augurio di matrimonio e di fertilità in una sorta di rovesciamento
rituale (cfr. cerimoniale) di quanto avviene normalmente (cfr. normale/anormale,
sacro/profano).
Fertilità
Fertilità Cicladi: la loro funzione è sempre di dispensare la fertilità, la fecondità e la
vita eterna.
È a Creta, nel ii millennio, che questo simbolismo semplice si diversifica.
Le figure di «Grande Madre», di «Dea Madre» sono sempre presenti, ma esse
L'etimologia del sostantivo 'fertilità' nelle lingue romanze, pur non presen sono associate ad animali (serpenti, uccelli, fiere), a vegetali (albero sacro), a
tando alcuna difFicoltà, è nondimeno interessante per la comprensione del con luoghi (montagna, mare). Poi appaiono accanto a loro le figure di una fanciulla
cetto che esso designa. L'aggettivo latino fertilis e il sostantivofertilitas deriva e di un ragazzino. Questo gruppo può essere interpretato, sia pure con cautela,
no dal verbofero che significa 'portare' e piu particolarmente 'portare nel pro sulla base del mito greco piu tardo di Demetra, Persefone e Triptolemo (cfr.
prio ventre', antico uso che ha poi subito la concorrenza di gestare.Parlando oltre).
délle piante,fero ha significato 'produrre' ; la fertilità è infatti la qualità di ciò Si nota dunque che in epoche in cui sussistono soltanto rappresentazioni fi
che produce, di ciò che rende. In latino si trova anche il termine fordus, pro gurate di difficile interpretazione, la nozione di fertilità è assunta simbolicamen
prio della lingua rustica, usato unicamente al femminile nell'espressioneforda te dalla donna. Ma a partire dal momento in cui appaiono anche narrazioni mi
bos (<quaefert in ventre» 'vacca gravida «che porta nel ventre»' ; da cui il com tiche, ci si accorge che il tema della fertilità si lega strettamente a quello della
postofordicidia che designa le feste romane celebrate in onore di Tellure il ig morte e a quello escrementizio, e questa associazione non è propria soltanto del
aprile, in cui si sacrificavano femmine gravide. la mitologia del mondo antico,
Tale nozione, apparentemente semplice, ha suscitato in tutte le culture il La mitologia di un certo numero di popolazioni vede infatti l'origine delle
maggior numero di rappresentazioni collettive, di racconti mitici e di rituali. In piante coltivate nei prodotti di escrezione di una donna. Questi miti sono stati
effetti la fertilità determina la sopravvivenza degli individui e dei gruppi che raccolti in Giappone, in Indonesia, in Oceania e in America. La versione giap
dipendono dalla fecondità umana, animale e vegetale per perpetuarsi. ponese, estratta dal Kojiki (Memorie degli avvenimenti antichi, 7iz d. C. ) raccon
È chiaro che, a dispetto della rarità e del carattere selettivo delle testimonian ta che il dio Susano, figlio delle due divinità primordiali, fu espulso dal cielo
ze lasciate da questo periodo, la nozione è conosciuta, raffigurata, rappresentata perché siera abbandonato a compiervi delle depredazioni. «Susano andò an
e senza dubbio ritualizzata fin dalla preistoria. zitutto presso una dea chiamata principessa Ogetsu e le chiese del cibo. Questa
Le figure paleolitiche comprendono un gran numero di incisioni e di scul rispose alla richiesta del suo illustre ospite offrendogli piatti vari, confezionati
ture di donne dai caratteri sessuali accentuati. Nella grotta di Pech-Merle sono con diversi alimenti che aveva tratto dalle sue narici, dalla sua bocca, dal suo
state tracciate col dito sull'argilla sette silhouette femminili accostate a silhouet ano. Susano, che aveva spiato i suoi movimenti, convinto che la dea gli facesse
te di mammut; i seni sono rappresentati con cura. Si suppone che fossero raf mangiare del sudiciume, si adirò e la uccise. Dalla testa della vittima nacque
figurazioni di idoli femminili, di dee madri, e che si riferissero a un culto della il baco da seta, dai suoi occhi il riso, dalle sue orecchie il miglio, dal suo naso il
maternità. Nella grotta di Laussel alcuni bassorilievi rappresentano donne nude, phaseolus radiatus(una specie di fagiolo), dal suo sesso il grano e dal suo ano la
con ampi glutei, forse gravide, il cui organo sessuale è accuratamente raffigura soia. Questi prodotti furono raccolti e coltivati dal dio Kamimusubi» [Yoshida
to ; una di esse tiene un corno di bisonte nella mano destra. Il loro frequente ac I966y PP. 7r8-I9j.
costamento con raffigurazioni di animali, bisonti in particolare, lascia pensare Nella versione del Ceram occidentale (una delle isole Molucche) si parla di
che si fosse stabilito un rapporto tra le donne e gli animali, come se la fecondità una nonna e di suo nipote a cui essa prepara tutti i giorni un cibo appetitoso
delle une fosse garante della fecondità degli altri. La scoperta di piccole statuet con la sporcizia che prende dal suo corpo. Insospettito, egli un giorno la spia e,
te di donne dagli ampi glutei in un'area di estensione assai piu vasta di quella pieno di disgusto, le dichiara che non mangerà piu di questo cibo. La nonna
dell'arte delle caverne conferma l'importanza di questa associazione tra donna gliordina diandarsene, di ritornare dopo tregiorni e di guardare sotto la casa;
e nozione di fertilità, senza che sia possibile dirne molto di piu [Laming-Empe vi trova delle palme spuntate dal suo cadavere: palma di Areca dalla sua testa,
raire i96z]. cocco dalsuo sesso,albero del pane dalsuo corpo. Ai loro piedi sitrovano de
La civiltà neolitica sostituisce tali figure dai larghi glutei con idoli femmini gli strumenti agricoli.
li raffiguranti dee dal corpo possente che, assai spesso, raccolgono le braccia In un mito maori della Nuova Zelanda è presente una dea chiamata Pani
sul petto; sono stati trovati in tombe e santuari della Mesopotamia, dell'Asia tinaku 'Germinatrice', che conserva delle patate dolci nello stomaco e le estrae
Minore e della Grecia e appartengono al Neolitico propriamente detto (ygoo dalla vagina pronunziando una formula magica e strofinando il ventre nell'ac
z6oo). Queste «Venus» assicurano ai loro fedeli la fertilità agraria, animale e qua. Con questo cibo nutre i suoi nipoti ; uno di essi, spiandola un giorno, sco
umana e forselasopravvivenza nell'altro mondo, dato che se ne sono trovate pre l'origine di questo delizioso alimento ed esclama : «Ci faceva mangiare il suo
nelle tombe. Con l'Età del bronzo antico (z6oo-x95o) questestatuette di dee secreto!» Questa dea nutrice maori non viene uccisa dai nipoti ma, piena di
nude, estremamente stilizzate — certe sono dette «a violino» —, appaiono nelle vergogna, va a nascondersi nel paese sotterraneo dove uno dei fanciulli la sco
Fertilità 76 77 Fertilità
pre mentre sta coltivando le sue patate dolci. Se questa versione è apparente conti giapponesi e oceanici ; alimenta dapprima gli esseri umani con un prodot
mente meno brutale delle precedenti perché esclude l'assassinio della donna nu to di escrezione e quando questi sono disgustati e lo rifiutano, offre loro delle
trice, il senso del suo episodio finale è tuttavia simile: rifugiata nel mondo sot piante coltivate, ma legate alla morte : uccisione per lei, vita breve per loro.
terraneo, cioè nel mondo dei morti, essa pratica l'agricoltura. Questo strettorapporto tra l'agricoltura e la morte è stato percepito assai
Questo tipo di miti, che assegnano un'origine escrementizia alle piante col chiaramente dalle popolazioni del bacino mediterraneo e del Medio Oriente,
tivate, fornisce in qualche modo una spiegazione ontogenetica a un problema che hanno sviluppato, forse fin dal Neolitico, una ricca mitologia in cui l'ucci
filogenetico. In effetti è chiaro che il nutrimento delizioso estratto dal corpo sione di un personaggio divino è legata alla fertilità agraria, anche se non ne è la
di una donna nutrice non può essere che il latte materno. Questo prodotto di condizione. Questo «dio che muore», secondo l'espressione di Frazer il cui mo
escrezione diventa oggetto di ripulsione per il bambino grande e per l'adulto, numentaleGolden Bough [rar i-r5 ], è costruito attorno a questo personaggio
pur rimanendo inconsciamente il prototipo di ogni cibo delizioso e gratifican mitico e rituale, era chiamato Adone o Tammuz dalle popolazioni semitiche
te. Il disgusto provato dai bambini che, nel mito, hanno scoperto con l'astuzia della Siria, Attis dai Frigi, Osiride dagli Egiziani, Dumuzi dai Sumeri. Questi
l'origine di questo nutrimento, e la collera che li spinge all'assassinio riflettono eroi sono strettamente legati al personaggio della «nonna», di cui sono i figli,
l'aggressività del lattante verso la madre al momento dello svezzamento. Ma un poi gli amanti ; essi esperimentano varie avventure ; sono uccisi ma risuscitano
altro cibo sostituisce il latte materno, quello che proviene dalle piante coltivate, e simbolizzano cosi il declino e la rinascita annuale della vegetazione.
la cui origine mitica è tuttavia il corpo della madre e il cui senso simbolico resta Ma è senza dubbio il mito greco di Demetra e Persefone che rappresenta
sempre il latte materno. l'espressione meno dubbia di questa associazione. Demetra, il cui nome è di
Presso gli Indi del Sudamerica, questo mito si presenta con una maggiore origine indoeuropea, appartiene alla generazione dei figli di Crono e di Rea.
complessità [Lévi-Strauss rq6g]. Un racconto degli Apinayé, Indi del Brasile Essa regna sulle terre coltivate e soprattutto su quelle che dànno il grano. All'e
centrale, narra che un giovane vedovo s'innamora di una stella; questa gli ap poca classica, il racconto che parla di lei costituisce la componente essenziale
pare sotto le vesti di una bella e giovane donna e la sposa. In quest'epoca gli della religione del santuario di Eleusi. Sposa di Zeus, prima del matrimonio di
uomini, che ignoravano l'agricoltura, si nutrivano di carne e di legno marcio questi con Era, gli dà una figlia, Persefone. Poco desiderosa di sposarsi, Per
come verdura. Stella porta con sé delle patate dolci e degli ignami e ne fa man sefone vivefelice con leNinfe. Ma suo zio Ade la scorge, se ne innamora e la
giare alsuo sposo. Trasformata un giorno in sariga,nota un grosso albero ca rapisce.Demetra, accorgendosi dellasua sparizione, la chiama a lungo e percor
rico dispighe; ne cogliee insegna a sua suocera l'arte di confezionare con esse re la terra in lungo e in largo alla sua ricerca. Solo il Sole, «grande occhio aper
dei dolci. Conquistati da questo cibo, gli uomini vogliono abbattere l'albero to nel cielo curioso», ha visto il ratto e fornisce il nome del rapitore alla madre
con un'ascia di pietra, ma l'intaglio che essi fanno si richiude appena si ferma desolata. Demetra decide di astenersi da ogni attività e la terra è allora colpita
no per tirare fiato. Mandano due ragazzi al villaggio per cercare un'ascia miglio da sterilità. Zeus, preoccupato delle conseguenze drammatiche di questa in
re. Durante il cammino questi catturano una sariga, la uccidono, la fanno arro terruzione della vita vegetale, ordina ad Ade di rendere Persefone a sua madre.
stire, sebbene questa carne sia proibita ai ragazzi. Essi si trasformano in vec Ma essa non può sfuggire agli Inferi perché vi ha mangiato un chicco di melo
chi. Gli uomini riescono ad abbattere l'albero e Stella insegna loro a dissodare grano; in effetti si può uscire dal mondo sotterraneo solo se ci si è astenuti ri
e a fare una piantagione. gorosamente da ogni cibo. Si trova un compromesso : Persefone vivrebbe agli
Si ritrovano in questo racconto gli stessi elementi presenti nei miti prece Inferi solo per la metà o un terzo dell'anno e in primavera ritornerebbe da sua
denti, ma essi sono qui meno strutturati. Vi si vede un'umanità primitiva che madre. Costei riprende allora la sua attività fecondatrice ; l'omerico l'Inno a De
ignora le piante coltivate e si nutre di vegetali marciti, se non di prodotti di metra proclama che <(Demetra incoronata fece subito spuntare il grano dai cam
escrezione umana. Una donna di origine soprannaturale fornisce a questa uma pi fecondi : la vasta terra tutta intera si caricò di foglie e di fiori». Essa ordina al
nità primitiva le piante nutritive e l'arte di coltivarle e di cucinarle. Essa è stata giovane Triptolemo, figlio della regina Metanira, di diffondere sulla Terra la
uccisa, se non lei stessa almeno in effigie, attraverso l'uccisione di un animale conoscenza del grano ed egli, sorvolando le campagne su un carro alato, spande
della specie nella quale si era trasformata. La punizione di questo assassinio è, le sementi. Ma durante l'inverno, quando Persefone si trova agli Inferi, la ve
per i ragazzi che l'hanno commesso, la morte e, per l'umanità intera, ciò che getazione deperisce e muore, la terra è sterile.
Lévi-Strauss chiama la «vita breve». La morte è dunque presente due volte in Questo bellissimo racconto illustra e approfondisce la mitologia delle grandi
questo gruppo di miti: simbolica per la donna-sariga nutrice, reale per gli esseri dee madri del bacino del Mediterraneo. La morte, simbolizzata dal soggiorno
umani che pagano con tale prezzo la conoscenza delle piante coltivate. Richia annuale agli Inferi della figlia di questa Signora dei cereali che è Demetra, in
mandosi a vari altri initi, Lévi-Strauss mostra che la sariga, quando è una don terrompe certamente la vita vegetale ma costituisce anche la garanzia della sua
na, è allo stesso tempo sporcizia, putridume e buona nutrice. Pur con un'imma rinascita. La contraddizione insormontabile che esiste tra la vita e la morte è su
gine diversa, essa rappresenta la doppia funzione della donna nutrice dei rac perata con l'instaurarsi della periodicità nella natura: la vegetazione muore d'in
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Vita_morte - Enciclopedia Einaudi [1982]

  • 1. E NCICLOPEDIA E I N A UD I [ 1 9 8 2 ] VITA MORTE Diego Napolitani — VITA/MORTE pag .4 Nicole Belmont — ESCREMENTI pag.10 FERTIL I TÁ pag.17 NASCITA pag.24 Vittorio Lantenari — SENSI pag.31 Nicole Belmont e Jean-Paul Valabrega — SESSUALITÁ pag.49 Nicole Belmont — VECCHIAIA pag.59 VITA/ MORTE pag.66
  • 2. ambiguità allegoria competenza/esecuzione codice Vita/morte fonetica immagine avanguardia Vita/morte grammatica metafora classico concetto analogia e metafora lessico segno critica esistenza argomentazione lingua significato filologia bello/brutto essere interpretmione lingua/parola simbolo letteratura creatività fenomeno linguaggio maniera espressione formaastratto/concreto metrica poetica fantastico dialettica idea semantica alfabeto retonca gusto identità/dilferenza proposizione e giudizio senso/significato ascolto imitazione mediazione traduzione gesto •mmsgmazlone anthropos opposizione/contraddizione universali/particolari lettura progetto cultura/culture qualità/quantità etnocentrismiatti linguistici luogo comune riproduzione/riproducibilità totalità dicibile/indicibile orale/scritto discorso sensibilicà natura/cultura uno/molti decisione enunciazione comunicsxione parola finzione spazialità arti distnbuzione statistica presupposizione e allusione errore ritmo genen artigianato datogiochi referente informazione scrittura narrazione/narratività artista etica voce acculturazionestileinduzione statistica attribuzione probabilità filosofiz/filosofie civiltà 4 tema/motivo OggCtto futuroragione antico/moderno rappresentazione statistica testo razionale/irrazionale q~ catastrof produzione artistica calendario selvaggio/barbar%ivilizzato teoria/pratica soggetto/oggetto ciclo . dccsdcnzll armonia colore uguaglianza / evento escatologia escrementi melodia disegn%rogetto caos/cosmo valori I p elio dissezione ./ ctà miciche fertilità ritmiCa/metrica abbigliamento vlslollc . nascita cducsxiohc curve e superfici inlinito vero/falso Sciupo/tzmptzcdflà C genesi/ . scala geometria e topologia macrocosmo/microcosmo volontà r' passat%recente canto sensi gcdcczzloni suono/rumore coltivazione invarisnte mondo cotpo sessualità infanaia alchimia prpgcesso/reazione tonale/atonale morte cultura materiale nztucz storia danza vecchisis astrologia atlante osservazione maschera amore industria rurale cabala collezione desiderio materiali deduzione/prova reale moda elementi documento/monumento eros prodotti equivalenza unità armi ccodenze ornamento esoterico/essoterico fossile isteria clinica differenziale scena formalizzazione frontiera dialetto memoria puhione angoscia/colpa cura/normalizzazione funzioni logica enigma rovina/restauro guerra fiaba Corna/buche castrazione e complesso esclusione/integrazione infinitesimale fuocopossibilità/necessità analisi/sintesi imperi sanno/sogno censura farmaco/droga locale/globale cannibalismo referenza/verità anticipmione funzione nazione nlostro identificazione e transfert follia/delirio homo sistemi di riferimento ricorsività IPotCSI misura tattica/strategia popolare dàl inconscio medicina/medicalizzazione mano/manufatto stabilità/instabilità matematiche modello proverbi dlvirlo tecnica alienazione nevrosi/psicosi normale/anormale variazione eroimetodo struttura bnuBxloni piacere salute/malattia utensile coscienza/autocoscienzacentrato/acentrato teoria/modello demagogia iniziazione sintomo/diagnosi combinatoria immaginazione sociale discriminazione magia demoni alimentazione grafo pace repressione ateo messia applicazioni divinazione agonislno labirinto servo/signore iCITOIC chierico jlaico millennio . casta anilnale cerimonialeassioma/postulato caso/probabilità mito/rito cucinauomo rete tolleranza/intolleranza ' chiesa donnapersona festacontinuo /discreto esula/eccetto utopia tortura mythos/logos dnmestioamento 'diavolo puro/impuro feticcio endogamia/esogamia dipendenza/indipendenza abaco certezza/dubbio violenza origini fame religione famiglia divisibdità giocoalgoritmo coerenza sogp%isione incesto vegetale libertino lutto dualità approssimazione convenzione stregoneria maschi!e/femminile insieme calcolo categorie/categorizxszione :)lbro regalità determinato/indeterminato matrimonioconoscenxa rito razionale/algebrico/trascendente numero ' " peccatoempiria/esperienza ela simmetria coppiefilosofiche zero tutcco/profano pace nt caccia/raccolta esperimento strutture matematiche disciplina/discipline santità borghesi/borghcsis totem dello legge burocrazia economiaenciclopedia uomo/doccna eccedentetrasformazioni naturali / categorie libertà/necessità innovazione/scoperta classi formazioneeconomico-sociale pastorizia metafisica contadini controll%etroszionc insegnamento Il)i'i lavoro primitivo naturale/artificiale energia invenzione ' 'i" consenso/dissenso ideologia snodo di produzione remprocità/ndistnbuzione operatività egemonia/dittatura masse proprietàanalogico/digitale equilibrio/squilibrio rappresentazione paradigma intellettuali proletariato automa interszionc ricerca riproduzione previsione e possibilità libertà rivoluzione trsnsizionc abbondanza/scarsità intelligenzaartificisle ordine/disordine sistematicae clacssificazione riduzione maggioranza/minoranza macchino bisogno organizzazione rlpctlxlonc partiti consumo programma semplice/complesso scienza politica accumulazionc simulazione sistema imposta apprendimento amministrazione spiegazione lusso strumento capitale soglia comunità rificabilità/falsificabilità cervello autoregolazione/equilibrazione crisi vincolo comportamento cogldxlone confiilto oro e argento costituzione distribuzione e condizionamcnto induzione/deduz/one consuetudine àlite pesi e misure democrazia/dittatura fabbrica controllo sociale innato/acquisito diritto gergo produxione/distribuxione astronomia norma ricchezza emozione/motivazione IStnltn giustixia gmppo gestione cosmologie istituzioni pano marginalità imperialismo scambio atomoemolecola mente opermioni gravitazione conservazione/invarianza percezione responsabilità potere opinione impresa spreco luce potere/autorità mercato entropia quoziente intellettuale povertà materia pubblico/privato merce fisica propaganda società civilespazio-tempo atmosfera monetacellula ruolo/status litosfera forza/campo adattamento ab/tac/nne stato di/ferenziamento socializzazione pianificazione moto oceani evoluzione immunità acqlls società profitto particella pianeti mutazione/selezione ambiente spazio soeiak rendita plasma individualità biologica cittàsole polimorfismo salario propagazione integrazione unlvcmo specie clima utilità invecchiamentoquanti ecumene valore/plusvalore relatività organismo agricoltura revcrsibilità/irreversibilità regolazione m catalisi città/campagna stato fisico sviluppoemorfogenesi i/ ~ ljtt,/nssdiamento colonie macromolecole commercio metabolismo 'po olazionc industria omeostasi cegtone eredità risorseorganico/inorganico spazio economico suoloosmosi gene sviluppo/sottosviluppo terravita genotipo/fenotipo razza territorio n ue villaggio 23
  • 3. Vita/morte 338 339 Vita/morte dl Q O O Q Q aO Il O O dé 4 Cl Cl Q O N O N NCf CI Qcd OCl Cl al O O g Cl V O g O O 4 al dl O QV Ct O 0 '4 éd O O V cd NI V Ob0 .Eal Cl Q N O 4 N al Q N N O V Cl 'g v O O P o O Q at 4O V 00 'V O Iù E Q g N V N 4 E O V V V cd at Q O O O O O O O V b0 al cl éd V V V V V V V V V V V V N N Q Q E O V V g Q Q cO c n b0 à0 b0 Q O O escrementi fertilità 4 3 2 2 2 nascita 45 3 5 5 3 2 2 3 3 2 2 ' 4 2 3 2 3 sensi 4 4 4 4 6 4 6 4 2 3 4 5 S 3 4 3 sessualità 4 2 5 2 3 4 4 3 3 ' 4 7 vecchiaia 5 vita/morte 4 ' 3 ' 3 3 3 3 3 4 5 ' 3 2 5 4 4 3 5 2 3 4 6 Eal N O b0 O 4 O O Q O4 Oà0 0 O V O V cd dl Q al V cdtù a O al V G E No 4 4 Cl O Q O H O O cd O I N Q N O V O NO O O g .V al cd F[I VOQ O ccl o o EO P 4 b0 b0 'g O N O c d O E E O N O O O O O, Oc V I ) Q dl dé O ON CI N V V t V escrementi 3 4 fertilità 3 7 4 2 5 nascita 2 2 3 4 5 4 4 3 4 46 6 3 5 3 4 3 3 3 5 3 4 4 3 2 ' 7 sensi 4 4 I 6 2 5 3 3 2 2 S 2 3 .I 5 3 6 2 5 6 2 3 3 4 sessualità 3 3 7 2 4 4 3 I 4 7 3 2 ' 2 3 3 S vecchiaia 4 4 2 3 4 ' 3 6 vita/morte 4 7 6 S 6 5 5 6 5 2 4 2 5 6 5 • 3 6 • 4 2 6 4 7 sensi nascita NI O Cl Cl E 2 E OQ N N Q cv Q N vita/morte .S 4 2 4 tt ltt' vecchiaia 2 fertilità 2 2 2 3 2 fertilità nascita 6 4 S 2 sessualità 4 2 escrementi 3 2 2 sensi vecchiaia
  • 4. 749 Vita/morte Vita/morte sce la funzione come quella che specificamente consente di assumere come even Escrementi, Fertilità, Nascita, Sensi, Sessualità, to coscienziale la sensorialità, tanto da diventare l'unità elementare di coscienza Vecchiaia, Vita/morte sensitiva su cui si fonda ogni possibilità di esperienza di mondo: «Sensu enim communi percipimus nos vivere», dice san Tommaso. L'etimo di xotvri <z<.'o&ri<r<c è oggi conservato nella parola 'cenestesi' che sta a indicare un senso interno, che fonda la percezione del corpo viscerale nelle qualità di benessere o di malessere. Qualcuno propone alla mia riflessione un insieme di eventi (gli articoli del È come se siosservasse qui una sortadi «psicosomatizzazione» delconcetto ori gruppo Vita/morte)non perché dicaqualcosa su ciascuno di essi,m a perché io ginario, per cui l'esserci al mondo secondo il «percipimus nos vivere», come be giochi di sponda: dati questi eventi-sponda, lascia correre il tuo pensiero-biglia ne- o male-esserci, si traduce secondo il modello fisiologico che domina la cul e raccontane la traiettoria. Sarà questa a definire la connessione tra gli eventi, ma tura positiva dell'Ottocento, in un «oggettivo» stato di bene o di male del nostn> tale connessione non perfezionerà la definibilità in sé di ciascuno degli eventi, né corpo interno. persuaderà sul fatto che essa sia(né possa essere) immagine fedele di connessioni Il concetto di senso comune acquista nel Settecento nuovo vigore con la oggettive, naturali, fra gli «oggetti» presi in considerazione. La traiettoria che scuola scozzese —detta appunto scuola del senso comune — fondata da Thomas racconterai si costituirà a sua volta come nuova figura, come un piccolo evento Reid. Il termine 'senso' viene riproposto in una sua strutturale e bidimensionale emergente negli spazi aperti dalla curiosità dell'uomo, capace di eccitare nuove ambiguità : esso da un lato partecipa del carattere di immediatezza analogo a quel connessioni di senso o, al contrario, sarà segnale di una via senza uscita. Si vedrà. lo dei sensi particolari di cui rappresenta, per cosi dire, la stazione d'arrivo, m;< «Evento» è ciò che, letteralmente, è svenuto fuori ». Fuori da che cosa> Verso dall'altro lato è anche «opinione», «giudizio», cioè momento costitutivo del pro chi? Di moto proprio o per richiamo altrui? A che titolo gli+escrementi+ si co cesso diconoscenza. Cosi ancora, ilsenso comune è quello che ha una sua veri stituiscono come uno degli eventi di una serie che comprende+nascita+, +vita/ fica in un suo carattere di universalità, cioè nel consenso di tutti gli uomini, ma morte+, +sessualità+, +fertilità+, ecc. > è anche quell'a-priori mentale che ciascun uomo trova ab initio in se stesso e sul Questa serie comprende fra gli altri anche l'evento +sensi+. Questo sembra cui comune fondamento sviluppa ogni ulteriore giudizio o conoscenza del mon porsi in una posizione in qualche modo eccentrica rispetto agli altri, come se ne do. Questo insieme di pre-giudizi, immediati come i sensi e mediati come il pen fosse il tramite (la via che conduce all'incontro con gli eventi ) o il mezzo stru siero, collettivi e originariamente individuali, sono atti di credenza, dovuti a un mentale (quell'evento di un corpo originariamente ottuso o impermeabile che lo «istinto», a una «suggestione innata», per cui alcuni principi sono assunti come sveglia all'accadere del mondo). verità prime. Ogni uomo dà come immediatamente vero un certo tipo di realtà, Afferro allora i sensi come prima sponda del mio itinerario e mi riferisco con un ordine causalistico, la propria stessa esistenza, ecc. non in virtu di un ragio immediatezza all'esperienza sensoriale che ho delle altre figure della serie, che namento, ma in virtu di un'attitudine che, nell'impossibilità di ogni ulteriore ri evoco all'interno del mio ripetuto contatto con loro : queste figure nelle loro con duzione, Reid definisce come «credenza innata». È su questo ordine di credenze, creteapparenze leho viste,ne ho provato ilgusto o ildisgusto, le ho toccate con che prescindono da ogni esperienza e da ogni ragionamento, che l'uomo costrui la superficie del mio corpo o le ho sperimentate con qualità cangianti del mio mon sce la scienza e la filosofia. Tutte le costruzioni mentali dell'uomo partono d < do interno. questa dimensione mentale fluida, ambigua, che è al tempo stesso fondamento c Nel momento in cui rifletto sui sensi, questo tramite o strumento concreto limite di ogni ulteriore giudizio : il sapere scientifico non può pretendere di spie del mio contatto conoscitivo col mondo diventa esso stesso evento del mondo gare il suo fondamento di credenze aprioristiche, né può contraddire il senso co che mi accingo a conoscere, senza avere per questo specifico evento alcun tramite mune, ma è costretto a muoversi nell'ambito da esso definito una volta per tutte. o strumento sensoriale a mia disposizione. Non vedo, cioè, il mio vedere, non Se il processo di conoscenza si fonda su una serie di truismi immediatamentc tocco il mio toccare, ecc. Eppure è su questo evento, sul fatto che i sensi emer derivati da una credenza originaria, ogni metafisica ontologica che presuppone gano come evento nell'attitudine riflessiva dell'uomo, che si fonda gran parte del la cosa in sé viene radicalmente messa in crisi: la conoscenza non è piu passiv<> pensiero in quanto discorso sulla conoscenza. Se i sensi rappresentano il tramite rispecchiamento —e successiva elaborazione ed astrazione — diuna realtà ogget fra mondo esterno e corpo sensibile, qual è il tramite fra corpo sensibile e pro tiva, ma è una rappresentazione di mondo indotta da verità innate a cui «nat« cesso (mentale) di conoscenza? Con il termine xotvq <><>.'<z&qcrt<.„Aristotele defi ralmente» l'uomo presta fede. Ma questo naturalismo finisce col riproporre uro< niva nel Dell'anima quel senso interno che ha la funzione non solo di discrimi ontologia nei termini di una metafisica degli istinti, ai quali viene di fatto riman nare le differenze proprie di ogni singolo senso (ad esempio per il gusto, il dolce e data quell'oggettività di «cosa in sé» che è stata criticamente sottratta agli oggci l'amaro), rna anche quella di unificare le sensazioni elementari in complessi per ti dei sensi e delle percezioni. cettivi di sensibili, detti appunto «comuni» (grandezza, movimento, unità, ecc.). Il nucleo problematico contenuto nel concetto di «senso comune» vien«ri Il concetto di senso comuneviene poi ripreso dal pensiero scolastico che ne defini preso dalla psicanalisi all'interno di una nuova prospettiva epistemologica c di
  • 5. Sistematica locale 75o 75r Vita/morte metodologia della conoscenza, Freud aveva gettato le basi teoriche della sua mondo della cultura e delle sue istituzioni. Ciò significa che le verità prime n<>n esperienza clinica all'interno di una rappresentazione dell'accadere psichico e sono metafisicamente ricondotte a un dispositivo genetico nei confronti del qua splicitamente connessa al pensiero neurofisiologico, positivistico dominante nella le si debba credere come a un « in sé» non attraversabile dalla ragione, oggetto d<q cultura della sua epoca. Il fondamento della dinamica psichica consisteva nel vou<, intuitivo o non della <><ávo«r. simbolica, né che esse siano un nucleo el« confronto necessariamenteconflittivo tra il sistema percezione/coscienza rappre mentare del processo di conoscenza, che trovi nel consenso universale la prov;> sentato come unità funzionale inscindibile di semplice rispecchiamento della irrefutabile del suo esistere oggettivo. realtà, e l'insieme delle pulsioni istintuali fissate nel patrimonio genetico dell'or L'antropologia culturale si muove nella stessa direzione di questo fondamen ganismo animale. L'Io veniva quindi rappresentato come una funzione psichica tale enunciato psicanalitico : Lanternari riassume questa prospettiva quando af di adattamento attivo della necessità di aderire alla realtà, ai fini della sopravvi ferma che in nessun modo meglio che dalla comparazione antropologica pu<> venza individuale, con le richieste pulsionali di per sé pericolose per il loro arcai evidenziarsi il determinismo storico e culturale — legato alle distinte tradizioni c co potenziàle eversivo. All'interno di questa visione meccanicistica, per cui la ai differenti modelli di Weltanschauung —nella costruzione delle immagini percet condizione umana resta iscritta nel modello neurofisiologico dell'arco riflesso, si tive e delle congiunte connotazioni semantiche; l'individuo — aggiunge Lantcr è andata progressivamente facendo strada in Freud un'ipotesi fondata sulla sua nari — può ritenere «proprietà» oggettive delle cose quelle che in una prospettiv;> osservazione relativa al processo di identificazione, processo attraverso il quale critica e comparativa, ossia antropologica, si rivelano mere impressioni, rappr« l'essere umano assume nel proprio «mondo interno», sin dalle origini, un insie sentazioni, immagini, da lui costruite sulla base di stereotipi mentali indotti dall:> me di qualità costitutive dell'universo culturale in cui è allevato, al punto da spe tradizione culturale. rimentarle coscienzialmente «come se fossero proprie». Ciò che si costituisce Questo rapido excursus sulle strutture mediative fa i sensi e il processo cli pertanto nel mondo interno di ogni individuo è una presenza composita, l'Ideale conoscenza — dal senso comune al Super-io, agli stereotipi culturali — consente dell'Io o il Super-io, che fonda la radicale esperienza di alienità interna costitu ora di riprendere gli interrogativi posti all'inizio sulle qualità dell'«evento». L'e tiva della condizione umana. Nel saggio Psicologia delle masse eanalisi dell'Ir> vento, si può ora dire, è quanto «viene fuori» dall'indistinta, immediata parteci (Massenpsychr>lr>gieund Ich-Analyse,t<Izt ), Freud omologa certi fenomeni collet pazione al mondo, non per una acutezza oggettiva e indifferenziata dei sensi ma tivi osservabili in folle dominate da un capo carismatico ai fenomeni pertinenti per un processo selettivo indotto suggestivamente dalla cultura istituita ed etno alla suggestione ipnotica, e si interroga sulla natura di questi fenomeni caratte centricamente assolutizzata. D'altra parte si può dire che, se da un lato questa rizzati dalla sospensione di ogni capacità percettiva e decisionale autonoma del suggestione fondamentale è ciò che qualifica come culturale l'ambiente «natura l'individuo. « Il fatto che l'Io sperimenti come in sogno tutto ciò che l'ipnotizza le» dell'uomo ed è ciò che consente di garantirne la continuità dei codici in mod<> tore comanda e afferma» richiama Freud all'obbligo di riparare a una sua omis pressoché altrettanto rigido di quanto avviene nella trasmissione dei codici ge sione, quella di non aver annoverato tra le funzioni dell'Ideale dell'Io anche l'e netici in natura, dall'altro lato questa suggestione fondamentale fonda un'espe sercizio dell'esame di realtà. Secondo Freud, non deve sorprendere che l'Io con rienza di illibertà e di assoggettamento. Questo tipo di esperienza potrebbe cioè sideri reale una percezione se l'istanza psichica cui normalmente spetta il compito risuonare in un'affermazione del genere: «Non posso vedere, toccare, gustarc, dell'esame di realtà si pronunzia a favore di una tale realtà. Con questa afferma amare, e in conclusione saperese non quelle cose che altri, dentro di me, mi au zione Freud rompe la supposta unità funzionale percezione/coscienzacollocan torizzano a vedere, toccare, ecc. Non solo, ma anche ciò che mi appare come do, nello spazio della barratura fra i due termini, il Super-io; non solo, ma egli nuovo, come qualcosache compare in uno spazio non già colonizzato, tende a<l mette anche sostanzialmente in crisi, nel campo delle scienze dell'uomo, quel assumere un senso antico, un "senso comune", che me lo rende già noto da sem principio di identità che, a partire da Parmenide, fonda ogni metafisica e ogni pre». Se tutto questo è garanzia di sopravvivenza in quella natura che è la cul ontologia. La «credenza», per dirla con Reid, che A sia uguale ad A, viene posta tura delle istituzioni, ciò è anche motivo di disagio, di noia, di dolore, di malattia in questione nel momento in cui l'apparente unità individuale (la sua identità fino ai limiti estremi della disgregazione del pensiero e della morte. fenomenica) viene scomposta in una molteplicità eterogenea in rapporto al pro In questa prospettiva ogni uomo è schiacciato dagli eventi non perché questi cesso di identificazione: l'identità dell'uomo consiste in misura variabile nel suo siano soltanto «cose» che lo fanno in qualche modo «oggettivamente» soffrirc, essere identico ad altri da sé. La psicanalisi diventa cosi una prassi conoscitiva ma perché ogni evento è tale in quanto carico a priori di un senso pregiudiziale, che nel momento in cui si interroga sul soggetto parlante, fra i tanti possibili, nel cioè di quelle intenzionalità aliene che depositate nella coscienza individuai» (il discorso dell'uomo, tende a ricostruire il senso storico di queste alienazioni ori senso comune o il Super-io o lo stereotipo di ogni famiglia, tribu o etnia) delimi ginarie, in una prospettiva simbolica. tano lo spazio dell'uomo e la sua stessa intelligenza nel recinto dell'istituito. I,'e È qui che la «suggestione innata» di Reid, che fonda il suo «senso comune», vento è cioè rispecchiamento dell'alienazione originaria. diventa una suggestione storicizzata, relazionale, antropologicamente definibile Contro questa compatta e continua rappresentazione di mondo si dà ncll'u<> quale quella che ogni essere umano necessariamente subisce nel suo venire al mo un'attitudine disarticolante, un'attitudine a rompere il cerchio chiuso c 1,> ri
  • 6. Sistematica locale 75z 753 Vita/morte petizione delle istituzioni e dei loro rituali ; la cultura istituita è la cristallizzazio gettive, in nuove configurazioni simboliche. Ma questo luogo di trasformazioni ne di un processo simbolico che, dalle origini e progressivamente, ha trasforma possibili è esso stesso sospeso fra l'insistenza del senso comune e una sua e-si to la natura dell'uomo e del suo ambiente in cultura, ma quando questa si sedi stenza neotipica. menta nel senso comune, quando questa diventa un guscio inerte che costringe La psicanalisi potrebbe, per certi aspetti, essere omologata a un processo <li l'uomo in un'esperienza di alienità eccedente, il processo simbolico si ripropone iniziazione con i suoi momenti di separazione, margine e nuove aggregazioni con il suo vigore originario nei suoi momenti distruttivo, astrattivo e ricostrutti (Van Gennep). L'antropologia sottolinea il carattere ubiquitario dell'iniziazionc, vo di senso. Ciò che la cultura istituita definiva «eventi», nelle sue delimitazioni come processo rituale che nelle piu diverse modalità formali a cadenze periodi proprie e nelle concatenazioni semantiche con altri «eventi », viene penetrato dal che scompone gli insiemi umani e li ricompone in sottoinsiemi definiti dalle età la curiosità trasformativa per la quale l'evento come luogo di esperienza passiva di sviluppo, dalle funzioni fisiologiche, dagli statuti sociali. Il rituale iniziatico i. si trasforma in inventus, invenzione, luogo di esperienza trasformativa. Questo una tecnica culturale stereotipa che sembra controllare e neutralizzare le linee di è un processo indefinitamente aperto, in misura in cui ogni inventus tende a se fuga dal gruppo o di eversione rispetto alla coesione del gruppo che ogni singol<> dimentarsi col tempo nell'esperienza individuale e in quella collettiva e ad assu individuo potrebbe seguire nei suoi momenti di passaggio da una stagione psico mere quindi, in tempi variabili, l'autorità codificante e il significato alienato del fisica a un'altra. I riti iniziatici sono cioè funzione del gruppo sociale, in quant<> l'evento. D'altra parte il processo simbolico non riguarda simultaneamente tutta momenti di drammatizzazione del senso comune, nei suoi vertici di credenze c la cultura istituita: il processo palingenetico è sempre puntiforme e settoriale e di verità prime, a cui i singoli individui devono aderire nel sacrificio ritualizzato può avviarsi grazie alla conservazione dell'istituito per altri settori della cultura della propria soggettualità. che fanno da supporto alle invenzioni parcellari, per quanto ampio possa essere In una certa ottica sociologica la psicanalisi è vista come una possibile suc il campo esperienziale da queste investito. Ma quando il processo simbolico, cedanea di religioni metafisiche, una religione laica appunto, la cui funzione ini questo invenire nuove connessioni di senso fra dati elementari dell'esperienza ziatica consiste in una procedura adattativa di coscienze individuali irrequiete di cui viene distrutto il senso comune, si afferma e si verifica nel consenso dialo alla logica delle credenze consensuali dell'attuale civiltà tecnologica. Questa ot gico della comunità degli uomini comunque interessati a questa invenzione, ciò tica è indubbiamente legittimata dal fatto che una certa parte del movimento psi che costituisce il guscio obsoleto di quei dati dell'esperienza, va evacuato. Questo canalitico e delle sue prassi istituzionali tende a fare esami di realtà (umane) con processo di evacuazione, complementare a quello della simbolizzazione neotipi lo sguardo dell'Ideale dell'Io (direbbe Freud), cioè ad assimilare il nuovo emer ca, è altrettanto laborioso : evacuare significa separarsi definitivamente da quanto gente del soggetto storico dal pensiero moderno e dalla stessa psicanalisi al già originariamente si era assunto come proprio, ma che risulta non assimilabile dal noto da sempre come verità prime del senso comune. Ciò significa che la psica proprio organismo. La linearità meccanica del processo biologico viene inferita nalisi stessa, per questa sua parte, si costituisce come un evento regolatore e or dalle significazioni culturali, e tutto ciò che ha a che fare con questo processo di ganizzatore di altri eventi, per cui, ad esempio, +sessualità+, +nascita+, +vita(separazione, o di «liberazione»(è dell'uso comune il termine 'liberarsi' per allu morte+, +escrementi+,ecc.,sono «cose in sé» che attraversano l'esperienza del dere allafunzione evacuativa) viene culturalmente iscritto in ordini rituali. Dai l'uomo, e al cui senso, dato una volta per tutte, l'uomo stesso deve ragionevol piu diversi riti celebrativi, o di uso magico-propiziatorio degli escrementi, al mente adattarsi, prenderne coscienza alla stessa stregua con cui si deve prendere l'istituzione dei tabu scatologici, gli +escrementi+ vengono tenuti sospesi nelle coscienza delle leggi di natura. In questa prospettiva, la psicanalisi diventa effet diverse culture in uno spazio ambiguo tra conservazione ed espulsione definiti tivamente un rituale iniziatico, con i suoi momenti essoterici ed esoterici, e con va. Paradigmatica a questo proposito è l'affermazione di Paullini, un medico te una precipua funzione adattativa e coesiva del gruppo sociale. desco del xvir secolo: «'futti quelli che disprezzano gli escrementi disprezzano Ma la psicanalisi è anche «area di gioco creativo» (Winnicott ), è il luogo in la loro propria origine». Piu che una constatazione, questa affermazione suona cui la conoscenza riprende e rinnova gli antichi rimandi semantici in essa conte come un monito, che è il medesimo di quello che ridonda nella esperienza pro nuti tra 'sapere' e 'amare'. La qualità creativa dell'interlocuzione analitica inve pria di ciascun individuo nel momento della separazione puntuale dalle proprie ste tutti gli eventi che irrompono nella scena analitica, dove l'emozione dello origini : il tumulto colitico, in senso proprio o in senso figurato, sembra nella no scoprire e dello scoprirsi, radicalmente connessi tra di loro, esclude ogni passivo stra civiltà caratterizzare le esistenze «costipate», quelle in cui la conservazione apprendimento di un già noto altrove o in altri tempi, apprendimento su cui, in e l'accumulo del possesso sembrano costringere l'individuo nell'alveo delle sue vece, sembra fondarsi la prassi analitica intesa come rituale iniziatico, La stessa coazioni ripetitive. propensione all'apprendimento (e all'insegnamento) si costituisce come un even Nel momento in cui la traiettoria qui p:escelta conduce a parlare del proces to che va disarticolato perché nuove configurazioni simboliche diano senso alla so di liberazione dai gusci vuoti del «senso comune» rispetto alla nascita del sim relazione. bolo, non ci si può non riferire alla prassi psicanalitica, luogo nel quale gli eventi In questa diversa prospettiva il passaggio analitico è un attraversamento delle di cui qui ci si sta occupando possono trasformarsi in inventi, in scoperte sog cristallizzate configurazioni semantiche con cui vengono narrati gli eventi, in
  • 7. Sistematica locale 754 755 Vita/morte quanto «fecalomi» esperienziali che conservano nelle loro trame il mistero delle alla +sessualità+. L'attraversamento conoscitivo è cronologicamente scandito i» origini. L'attraversamento disarticolante è prassi del soggetto dialogico, e non si un momento di penetrazione, in una fase di passaggio labirintico negli «inferi » dànno nuove configurazioni di senso se non come esito di tali attraversamenti. del proprio alveo culturale, e in una emersione del «nuovo» in quanto rappre L'esperienza di+nascita+, esclusa dalla memoria dell'uomo come evento bio sentazione di mondo trasformata e trasformativa: il simbolo. Questo process<> logico, viene verificata in una sorta di autotrasparenza, puntualmente, ad ogni sembra animato da una radicale @0,>.iz, da quella singolare passione che si us:> attraversamento compiuto, li dove il soggetto di conoscenza non confluisce in chiamare «amore di verità», da quella curiosità di mondo retrospettica (che guar nuove aggregazioni collettive socialmente pre-definite dopo una fase di margine da alle origini ) e prospettica (che guarda a ciò che nasce), che trova appunto noli;> ritualizzato, ma dove il soggetto si verifica nel suo singolare, esclusivo inventus, relazione sessuale il campo piu semplice, immediato e ubiquitario di esplicit; i nella sua personale donazione di senso, storiografico e progettuale. Questa espe zione. rienza di nascita si distingue, e per certi aspetti si contrappone, alla rappresenta Attraversare le proprie origini significa quindi riconoscerle a un tempo con>c zione mitografico-fisiologica della nascita generazionale. In questa rappresen proprie e come altre da sé, confondervisi ma allo stesso tempo lacerarle in quant<> tazione la creatività è iscritta in un ordine semantico del tipo «ciò che non era, chiuso involucro, amarle non per abitarle, ma per separarsene in quanto neo sarà», per cui il figlio è dato dal potere generante del genitore, La nascita simbo nati. In questa prospettiva ogni uomo e ogni donna sperimentano nella propri;i lica del soggetto è invece sperimentata come un ritrovamento, come uninvenire curiosità di mondo un interno accoppiamento attraversativo, una propria inter una presenza nascosta, fino a quel momento, nello spessore delle origini, nel na fecondità, e una serie indefinita di interne neo-natalità. La coppia sessuale ò l'ambiguo velamento del senso comune. potenzialmente il luogo in cui ciascuno offre all'altro la propria doppia polarità : Il fero etimologicamente presente nella parola+fertilità+ perde in questa rap l'attitudine conoscitiva dell'uno è attratta dal fondo mistero delle origini dcl presentazione della nascita il senso descrittivo mitologico di una disposizione l'altro in quanto corpo misterico, in un gioco di reciprocità. La differenza ses calendariale al dare nascite, ma indica qui il portare, in quanto esseri umani, a suale in quanto dato biologico implica soltanto una differente accentuazione tr;i ogni momento, la propria ri-nascita dentro di sé : si è fertili in quanto uomini, pur chi è prevalentementeportatore di momenti attivi di conoscenza rispetto a chi ò se molto spesso l'uomo nega (o rinnega) la sua stessa fertilità, La fertilità specifi prevalentementeportatore di momenti passivi. Ma anche questa prevalenza, chc camente umana è dunque individuabile in quella facoltà simbolizzatrice che co il senso comune farebbe giudicare direttamente legata alla naturalità oggettiv;i stituisce, come ha notato Lanternari, il fattore di netta demarcazione fra psiche della passività femminile e dell'attività maschile, dovrebbe essere rivista in una animale e psiche umana. È questo tipo di fertilità che si costituisce come condi ottica relativistica e storiografica. zione di incontri creativi, incontri nei quali si è ben lungi dalla ripetizione di mo L'evento sessualità si presenta infatti come il luogo delle grandi differenz, delli generazionali o di coniugalità istituite. Ma l'esperienza di (ri)-nascita che al cui modello tutta la cultura e le sue istituzioni sembra si riferiscano nelle dico ne deriva è esperienza anche, penosa, di solitudine. Il nascente è momento de tomie radicali che in vario modo ordinano l'ambiente dell'uomo (anima e corpo, bole, non ancora verificato né compiuto in una trasformazione simbolica di mon padrone e servo, forte e debole, attivo e passivo, conservativo e trasformativo, do, e ad ogni momento esso può essere nuovamente rinnegato in nome e a favore foris e domi, ecc.). La stessa parola 'sesso' è costruita sull'etimo sectus'tagliat<>', di restaurazioni di senso comune, di saperi alieni. Ciò implica che il travaglio di 'separato', e, come acutamente suggeriscono Belmont e Valabrega, a questo se +nascita+ non ha un suo sviluppo lineare, e che nessuna nascita è definita una mantema corrisponde, antinomicamente, la parola 'simbolo' nel suo significat<> voltaper tutte.Ma si tenterà ora didare un senso piu preciso a questo processo etimologico di 'riunire'. Si potrebbe cioè dire che l'evento sessualità è il luog<> di nascita nella e della conoscenza. dove piu incisivarnente la cultura dell'uomo è anti-simbolica e piu rigidamentc +Fertilità+ simbolopoietica e+nasc!ta+ simbolica implicano un qualche pro prescrittiva, codificante, tabuica. L'antropologia e la psicanalisi scoprono en cesso di unione, a cui lo stesso etimo di 'simbolo' rimanda. Quando si è ricordata trambe, pur se con riferimenti teoretici e metodologici cosi diversi, il nodo essen la qualità di «gioco creativo» dell'interlocuzione per la conoscenza (di cui la re ziale della vita collettiva (tribale o familiare) rappresentato dalla differenziazionc lazione analitica è struttura emblematica nella nostra area storica), ci si è riferiti sessuale operata dall'uomo. ai reciproci rimandi semantici tra 'sapere' e 'amare' contenuti nel cum (g)noscere, E di operazioni mutilative in realtà si tratta, quando si consideri che la pi>> come se la relazione conoscitiva facilitasse nella reciprocità dialogica e riverbe diffusa e arcaica manipolazione dell'identità sessuale consiste nella circoncisione rasse in un definito spazio sociale quel processo di attraversamento intraperso nel maschio e nell'escissione clitoridea nella femmina. Ciò che testimonia emble nale delle proprie matrici culturali da parte di un soggetto-in-azione. Questa maticamente una strutturale bisessualità individuale viene « tagliato»; il prepu rappresentazione bipolare del processo simbolopoietico, per cui una matrice isti zio in quanto guaina vaginale, la clitoride in quanto organo erettile. Ed il sess» tuita per originarie identificazioni introiettive, fissata discorsivamente in miti (il «separato», il «tagliato») viene cosi culturalmente definito. Qui è la castra collettivi e in mitologemi privati, viene attraversata dal pensiero come attitudine zione, non nella tradizionale prospettiva fallocentrica della psicanalisi, ma in prassica neotipica, specifica della mente umana, rimanda metaforicamente (>) quanto esperienza angosciosa di una primitiva e radicale mutilazione della pro
  • 8. Sistematica locale 756 757 Vita/morte pria identità in quanto identità bipolare, se si vuole, ambigua, ma proprio per simbolica (l'unione nella conoscenza reciproca e per la conoscenza del mondo), questo sede e ragione della propria intima creatività simbolica, disposta alla re senza peraltro poter compiutamente essere riassegnata alla naturalità della rela ciprocità amorosa. È possibile, con sufficiente grado di coerenza, immaginare che zione sessuale propria degli animali. I corpi violentemente dimezzati continuan<> il principio di differenziazione sia stato uno dei primi atti del pensiero umano, e infatti a cercarsi, ma la ricerca assume i caratteri della predazione, del possesso, che essopoteva essere simbolicamente celebrato come scoperta del proprio esse del dominio, cioè quei caratteri che trasformano la coppia sessuale in un luogo tli re emergente dal caos, dall'indifferenziazione primaria ; si può cosi ancora imma violenza reciprocamente sopraffattiva che non ha riscontro in alcuna specie ani ginare che tutti i luoghi portatori dell'ambiguità delle origini possano essere stati male. Si potrebbe qui ipotizzare che la tendenza al ripristino della totalità, cultu attraversati da questa funzione separatrice emergente, ivi e principalmente il ralmente amputata, animi immaginariamente l'attitudine al possesso della «me luogo delle identità sessuali. Ma quanto può essere stato, all'origine, momento tà» ritrovata nel partner sessuale, ma che, d'altra parte, il possesso finisca c<>l di invenzione simbolica trasformativa di mondo, si è trasformato nella tradizione negare, per il suo proprio modo di coniugarsi, altri modi di coniugazione sessua conservativa, nel suo opposto: da simbolo è diventato sectus; da luogo di pro le, in specie quelli che potrebbero riproporre nella coppia l'avventura creativ;>. cessi creativi nell'area simbolica a luogo di processi riproduttivi nell'area della Questo tipo umanoide di sessualità riproduce quindi la violenza da cui è stat<> sopravvivenza animale. Si potrebbe cioè dire che la tradizione fatta di simboli generato, e questa violenza secondaria minaccia la coesione sociale con modalit > morti si esplica nella sessualità, attraverso le manipolazioni mutilative, corporee opposte a quelle della minaccia proposta, dall'altro lato, da una sessualità auten o di costume (queste non meno violente ed efficienti di quelle) ; ma queste mani ticamente — ma tumultuosamente — creativa. polazioni non vanno nel senso ipotizzato da Belmont e Valabrega, che cioè que Il dialogo analitico si mostra capace di ripercorrere a ritroso la via dell'egc sto rito iniziatico renda piu donna la giovane femmina e piu uomo il giovane ma monizzazione culturale del pensiero dell'uomo e della sua identità: le stratifica schio, ma nel senso opposto : la castrazione di una propria parte sessuale mira a zioni culturali sono qui oggetto, nel gioco eccitato dalla reciproca curiosità, di ridurre il potenziale uomo intero in maschio e la potenziale intera donna in fem un'attitudine ri-flessiva, nel senso proprio di flessione sulle proprie origini, c mina. Ma perché i' l'accoppiamento creativo che cosi si configura dà alla luce il senso soggettivo del La interezza della propria identità sessuale è il presupposto di accoppiamenti la propria identità ritrovata, inventata. Ma questo inventus cade nel mondo con creativi interni, ed è quindi il presupposto di reciprocità creative, nel senso della la sua fragilità, non solo per la nuova esperienza di solitudine come modo speci potenzialità eversiva, rispetto alle origini, del simbolo, del neo-nato. Ma è pro fico del nascente a cui già prima ci si è riferiti, ma anche perché cadere nel mond<> prio da questa potenzialità creativa che la collettività umana deve proteggersi per significa cadere nel tempo. Non si tratta qui del tempo ciclico, di quel tempo che garantire la propria continuità, la propria coesione, la solidità del proprio am il senso comune designa come il tempo degli eterni ritorni, il tempo delle sta biente culturale, alternativo a quello naturale che di fatto non abita piu diretta gioni e della naturalità calendariale: il tempo in cui il nascente umano cade è il mente. La creatività si dispone rispetto alla tradizione in una posizione necessa tempo della irreversibilità dell'atto e della mortalità. riamente eversiva, aprendo vuoti, producendo incertezze, stimolando rotture, Sapere di nascere significa sperimentare la rottura di una continuità, signi e cosi via. Dalla creatività quindi il gruppo, in quanto tale, deve premunirsi, a fica distinguersi da quelle origini di cui si era sino a quel momento propaggine partire dal corpo creativo dei singoli individui che lo compongono, quel corpo indistinta, senza che di questo atto di rottura si possa avere certezza come di un che, animato dalla sua fertilità simbolopoietica, disarticolandosi rispetto alle sue nuovo punto d'origine di nuove linee di continuità. Sapere di nascere significa rigidità animali, minaccia di disarticolare l'intero corpo sociale. E quindi all'ani quindi sapere della propria. incertezza, sapere che la propria parola può non tro malità che il senso comune riconduce il corpo di amore e di conoscenza, ed è a vare orecchio che l'ascolti, non fosse per altro che per la qualità inquietante questa animalità che le istituzioni culturali, con tutte le loro manipolazioni, ten (l'Unheimlich) che la parola sola evoca in chi è immerso nei concerti ripetitivi dono a fissare il destino dell'uomo. delle parole istituite nei discorsi del senso comune, letteralmente nei miti. In questa prospettiva non è un'animalità arcaica che minaccia la civiltà che È proprio in questa incertezza e nella rappresentazione di inutile morte chc deve quindi secondariamente difendersene con statuti repressivi e rimoventi (si incombe su chi sa di nascere che il nascente fonda un progetto di sé. Il lavoro pn> veda Freud in II disagio della civiltà (Das Unbehagen in der Kultur, I93o)), ma, gettuale si avvia nella mortalità, li dove il simbolo si impegna a trasformarc Ia al contrario, ciò da cui la civiltà si difende è proprio la tumultuosa irruzione di stessa morte di chi sa di nascere in un ultimo definitivo slancio simbolico : unir« una potenzialità creativa capace di minare la necessaria e lenta stratificazione ciò che è stato della propria finita storia con ciò che sarà nella storia di altri, do p<>. culturale nella quale l'uomo, in quanto tale, si trova ad abitare. Ma se il processo La disperazione dell'uomo di fronte al proprio morire consiste essenzialm«n(< di castrazione comunque ritualizzato dimezza l'identità sessuale nella sua dop nell'insensatezza dell'ultimo atto, quando questo è privo di congiunzioni p<>ssi piezza creativa, e costringe quindi l'uomo «socializzato» in una rappresentazione bili, quando questo ripiega su se stessa un'esistenza desimbolizzata, costrc>n> quasi ferina di sé (il maschio tutto-maschio e la femmina tutta-femmina ), tutta cioè nei limiti privi di senso di una sopravvivenza quasi animale, umanoide. l',u < la vicenda sessuale finisce con l'essere sottratta alla dimensione propriamente di poter qui cogliere nella simbolizzazione del proprio morire, sostanziata«l;>I
  • 9. Sistematica loca1e 758 759 Vita/morte lavoro progettuale nel campo simbolico prescelto (artistico, filosofico, scientifico, Lanternari, V. politico, ecc.), un processo inverso a quello seguito dalla desimbolizzazione ri x 98x «Sensi », in Enciclopedia, voi. XII, Einaudi, Torino, pp. 73o-65. tuale operata dal gruppo sulla «pericolosa» creatività individuale. Leach, E. La +vecchiaia+ è quell'evento che il senso comune indica come il tempo del xg6x Re thinking Anthropology,Athlone Press, London (trad. it. Il Saggiatore, Milano xg7z). decadimento,come l'esaurimento progressivo dellerisorse sopravvivenziali,co Lorenzer, A. Sprachzerstorung und Rekonstruktion, Suhrkamp, Frankfurt am Main (trad. it. Laterza, me opacamento di belle animalità trascorse. Nella logica funzionalista, efficienti Bari xg75). sta, conservativa dei gruppi sociali, la vecchiaia è un'eccedenza di tempo indi Mauss, M. viduale ingombrante per il gruppo, è quel «di piu inutile» di vita che prefigura 1902"38 So ciologie et anthropologie,Presses Universitaires de France, Paris xg5o (trad. it. l'inutilità disperante della morte. Nelle società preindustriali compare spesso Einaudi, Torino xg65). una sorta di riciclaggio sociale della vecchiaia, che diventa emblematica di sag Napolitani, D. xg8x St r uttura gruppale della psicoanalisi e analisi del gruppo,in C. Ravasini (a cura di), Le gezza, per cui il vecchio diventa il mentore dei valori collettivi, colui che garan frontiere della psicoanalisi, Angeli, Milano, pp. 8g-x36. tisce, nella testimonianza del passato, la continuità della tradizione, la voce isti xggz Gr u ppi interni e modelli relazionali nel Reale, nell'Immaginario e nel Simbolico,in «Psico tuzionalizzata e autorevole del senso comune di quella determinata collettività. logia clinica», I, z, pp. zoo-58. Ma questa istituzione è ancora funzione del gruppo e dei principi di continuità Riccnzr, P. e di coesione di cui questo necessita per la sua sopravvivenza: il vecchio è qui x965 De l'interpretation. Essai sur Freud, Seuil, Paris (trad. it. Il Saggiatore, Milano xg66), Van Gennep, A. celebrato per il suo guardare indietro, ed è al filo di questo sguardo che il gruppo x909 Le s Rites de passage,Nourry, Paris (trad. it. Boringhieri, Torino xg8x). appende la certezza del proprio futuro, nella garanzia della continuità. Vattimo, G. Ma quando questo «guardare indietro» non è iscritto in una funzione collet xg8o Le a vventure della differenza,Garzanti, Milano. tivamente ritualizzata e celebrata, esso rimane vuoto come un guscio, come una xggx Al d i ld del soggetto,Feltrinelli, Milano. conchiglia fossile in cui immaginariamente risuonano i rumori delle origini che si perdono sgocciolando nel nulla. Ma questa esperienza di vecchiaia, solitaria, inutile, priva di senso, è quella che non si limita a quella stagione cronologica mente e biologicamente definita da Lévi-Strauss come la «vita breve» dell'uomo. Questa esperienza irrompe in ogni età dell'uomo, quando la sua identità, anchi losata dagli esercizi rituali dell'obbedienza al senso comune, si mostra ai suoi occhi come un residuato di antichi commerci di possessi e di poteri. Ogni mo mento di rottura di consolidate appartenenze collettive espone l'uomo a un bi vio : egli può trovarsi sulla strada della nostalgia, perdersi malinconicamente in essa, o in nome di essa tentare accanite restaurazioni di appartenenze (si pensi alla tirannia dei vecchi! ) ; oppure può trovarsi sulla strada dell'impegno simbo lico, dello sviluppo cioè di quello slancio creativo presente nella disarticolazione delle sue anchilosanti appartenenze. Su questa seconda strada la vecchiaia si tra sforma nell'inxxentus singolare dell'uomo che la scopre ; essa diventa il tempo del simbolo radicale, dell'unione del proprio sapere con ciò che non è ancora, con il proprio « inconscio» futuro. [Il. N.]. Belmont, N., e Valabrega, J.-P. xg8x «Sessualità», in Enciclopedia,voi. XII, Einaudi, Torino, pp, 8x3-3o. Cassirer, E. xgz3-zg Ph i losophie der symbolischen Formen, 3voli., Bruno Cassirer, Berlin (trad. it. La N uova Italia,Firenze xg6r-66). Freud, S. xgzx Ma s senpsychologie undIch-Analyse,Internationaler Psychoanalytischer Verlag, Leipzig Wien-Zurich (trad. it. in Opere,voi. IX, Boringhieri, Torino x977, pp. z6x-330).
  • 10. 764 Escrementi So «È poco importante che ci serviamo dei termini escremento, sporcizia o terra... Gli esseri umani vengono dalla terra e la terra è la madre di tutti noi. Tutto cresce su essa e tutto vi ritorna. Decomposizione e putrefazione, è la vita stessa... Come abbiamo la salute e come riusciamo a ricuperarla quando l'abbiamo perduta? Con l'aiuto dei rimedi fatti con radici, erbe, sostanze ani mali o minerali. Ma se cerchiamo l'origine di tutto questo, troviamo dapper tutto escrementi e niente altro. Tutti quelli che disprezzano gli escrementi disprezzano la loro propria origine». Questa citazione, tratta dall'opera del medico tedesco Christian Franz Paul lini (xvii secolo), enuncia chiaramente un'evidente verità che la civiltà occi dentale ha sempre tentato di eliminare dalla sua coscienza, fino a rifiutare totalmente i rapporti essenziali della vita con la morte da una parte, con l'e scrementizio dall'altra. Tuttavia fino al xviii secolo la medicina ufficiale uti lizzò gli escrementi umani e animali nella sua farmacopea. L'acqua di mille fiori (aqua omniumfi'orum), fabbricata a partire da sterco divacca raccolto in maggio, distillato nell'acqua, aveva un uso tanto interno quanto esterno contro la cancrena, le infiammazioni, i reumatismi, l'idropisia, l'emicrania. Quella ot tenuta a partire dalla distillazione di sterco di bue serviva particolarmente «a trattenere nel suo luogo la matrice rilassata». L'album graecum, che è molto semplicemente sterco di cane, secondo l'Encyclopédieè «sudorifero, lenitivo, febbrifugo, vulnerario, emolliente, idragogo, specifico nella scrofolosi, nell'an gina e in tutte le malattie della gola». Ma già si cerca di «deodorare» i rimedi di questo genere affinché non possa venirne in mente l'origine. Un certo signor Homberg riesce a trarre dalle materie fecali un olio incolore e inodore, il cui uso regolare dà una pelle bianca e morbida. È la prima tappa di quell'evolu zione che condurrà alla deodorizzazione totale del corpo imposta dalla cosmesi moderna. Tutti i prodotti escretivi del corpo umano devono ai giorni nostri essere eliminati accuratamente ed è necessario prevenire quotidianamente il loro ritorno intempestivo: è la prima condizione della bellezza fisica e un do vere di cortesia e di civiltà verso gli altri. L'antropologa inglese Mary Douglas dichiara [iq66, trad. it. p. i78 ] che è impossibile «interpretare i rituali che riguardano gli escrementi, il latte ma terno, la saliva e cosi via, se non siamo preparati a guardare al corpo come a un simbolo della società e a vedere i poteri e i pericoli su cui si fonda la strut tura sociale riprodotti in miniatura nel corpo umano». Perché la società occi dentale si è sforzata di eliminare dalla sua pratica e simbolica collettive l'escre mentizio sotto tutte le forme> Per Sigmund Freud il bambino riassume, durante i primi anni della sua esistenza, le fluttuazioni dell'umanità di fronte al problema degli escrementi che cominciò a porsi quando PHomo sapiensadottò la stazione eretta. «Nei primissimi anni dell'infanzia non c'è ancora alcuna traccia di vergogna per
  • 11. Escrementi 766 767 Escrementi le funzioni escretorie, né di disgusto per gli escrementi. Il piccolo, di fronte concisione, attività di canto e danza. Ma questo rituale si accompagna all'in a queste come ad altre escrezioni del suo corpo, ha un atteggiamento di grande segnamento di una finzione, che viene chiamata «l'otturazione dell'ano». Si interesse»[ I9I3, trad. it. p. i87j. I prodotti di escrezione sono considerati da avvertono i giovinetti che essi durante l'iniziazione riceveranno un tampone lui con molta stima, una stima che Freud giudica «narcisistica»: il bambino destinato a turare loro l'ano. Per le donne essi saranno da quel momento esseri li vede infatti«come parti del suo corpo e come prestazioni del suo organi che digeriscono il loro cibo interamente e che non hanno dunque piu biso smo» [ibid.]. Sotto l'influenza dell'educazione egli apprende a f ame oggetti gno di defecare. Questa digestione totale è presentata allo spirito delle donne di vergogna, di disgusto e di segreto. Tuttavia, l'interesse che il bambino por come il fondamento stesso della virilità che i giovani iniziati hanno da poco tava agli escrementi si sposta su altri oggetti, il denaro in particolare. D'altra acquisito. Essi sono inoltre avvisati di tenere segreta questa finzione di fronte parte, la repressione degli interessi coprofili non è mai totale; stabili, non sra all'altro sesso, nascondendosi molto accuratamente per defecare, sotterrando dicabili, essi riappaiono sotto forme diverse secondo le culture, cosi nei sistemi gli escrementi nella terra con l'aiuto di un bastone e guardandosi dall'emettere di credenze e nei rituali come nella magia o nella terapeutica. il minimo gas intestinale. Molto curiosamente — o molto logicamente — la valorizzazione narcisistica Questa finzione degna di nota rimanda a credenze e rappresentazioni, nelle degli escrementi che Freud ha scoperto negli infanti trova un'espressione col quali il sesso piu schernito non è forse quello che si pensa. In essa va anzitutto lettiva nelle pratiche di certe popolazioni. L'etnologo inglese Williamson aveva veduto il desiderio di una digestione e di una assimilazione totali del cibo osservato che i Mafulu della Nuova Guinea raccoglievano con molta cura gli ingerito. Questo desiderio è lo stesso di quello degli Indi dell'America del Sud: escrementi dei bambini piccoli, ponendoli in piccole costruzioni fabbricate a un corpo pieno — dicibo o di escrementi — è un corpo vigoroso eforte.E la questo scopo. Si rendeva necessario metterli al riparo dal momento che tutti i forza fisica è certamente una componente della virilità. Si comprende cosi me danni eventualmente subiti avrebbero interessato la persona stessa del bambino : glio la preoccupazione dei Mafulu della Nuova Guinea che s'interessano dei si riteneva infatti che, sebbene staccati dal corpo del bambino, ne facessero an rifiuti della cucina prima del consumo: nella misura in cui la digestione è cora parte integrante. Gli adulti mafulu si curavano poco della sorte dei propri un modello organico della cucina, è importante non disperdere a caso la parte escrementi, ma trattavano invece cori la piu grande vigilanza gli avanzi della non consumabile di ciò che è destinato a essere consumato. È del resto sor loro cucina inadatti al consumo. «Tutto avviene come se, — dice Lévi-Strauss prendente constatare che gli scienziati occidentali hanno considerato, fino al riferendosi a Williamson, — al di qua e al di là del cibo assimilabile, i residui xix secolo, la digestione come una lenta e dolce cottura. Lo stomaco funziona facessero parte integrante del consumatore, ma ante o post factum a seconda come un forno che dispensa un calore atto a sciogliere gli alimenti e come una dell'età» [i966, trad. it. p. z8i ]. Certi Indi dell'America del Sud possiedono macchina che li tritura fino a frantumarli [Bachelard I938, pp. i7z-73]. Sfor' nel loro sistema di credenze la medesima opposizione, da essi riferita non ai tunatamente questa macchina non è capace di un rendimento al ioo per cento. bambini piccoli ma ai moribondi. I Siriono della Bolivia raccolgono i vomiti Essa produce delle scorie imbarazzanti: la cultura occidentale si è data i mezzi e gli escrementi degli agonizzanti in un cesto e li rovesciano dopo la morte tecnici per eliminare quest'argomento dal discorso degli adulti. Eccetto il cam vicino alla tomba. Si considera dunque, anche in questo caso, che i prodotti po della medicina, solo i bambini piccoli e le loro madri godono di un diritto di escrezione fanno parte integrante del corpo del malato, e che quindi è im precario di parlare: al di là vi è la trasgressione scatologica. portante conservarli e restituirli in qualche modo al cadavere. I Chaga hanno fatto passare la linea di divisione immaginaria fra i sessi: Presso altre popolazioni, la valorizzazione degli escrementi è propria degli solo le donne, le ragazze e i giovinetti non ancora iniziati, che sono dunque adulti, e particolarmente degli uomini. Un etnologo, Spruce [i9o8, II, p. 4g4], ancora dal lato femminile, defecano. Essi sono delle macchine imperfette e osserva che «dappertutto in America del Sud... l'indio, che ha una dura gior impure. Questa è forse la sola cultura del mondo che abbia inserito nel suo nata di lavoro davanti a lui e non ha gran che da mangiare, preferisce ritardare sistema di credenze collettive questo fantasma, che si ritrova invece molto l'evacuazione fino al calar della notte. Infatti, egli sa meglio dell'uomo bianco spesso nei racconti a carattere mitico. Numerosi miti descrivono infatti la preu controllare i suoi bisogni naturali e sembra rispettare la stessa massima che manità come sprovvista di ano; oppure sono degli esseri soprannaturali — dei un indio di San Carlos mi ha formulato in uno spagnolo approssimativo di nani per esempio — che non posseggono questo organo e sono dunque obbligati cendo: quiem caga de manana es guloso 'chi va di corpo la mattina è goloso'. a cibarsi unicamente di fumo, In questo sistema di rappresentazioni, il corpo è valorizzato quando è pieno: Questa finzione degli uomini chaga ha attirato l'attenzione dello psicana per mantenerlo tale, in mancanza di cibo, si trattengono i propri escrementi. lista Bettelheim [ i96z, trad. it. p. r39 ], che vi vede essenzialmente la contro Il piu beli'esempio di valorizzazione degli escrementi in un sistema di cre partita simbolica delle mestruazione femminile. «Con il menarca le fanciulle denze non occidentale è certamente quello dei Chaga, popolazione bantu stan "aprono" la loro vagina poiché ogni mese, da quella parte del loro corpo, esce ziata sulle pendici del Kilimangiaro. Gli adolescenti subiscono un rituale di qualche cosa. Alla pubertà gli uomini pretendono invece otturare un orifizio dal iniziazione, che comprende nella maniera piu classica una reclusione, la cir quale proveniva, fin allora, una secrezione,>. Nella vecchiaia, la mestruazione si
  • 12. Escrementi 768 769 Escrementt ferma; la vagina sembra allora chiudersi. Presso gli uomini anziani, l'orifizio libera le cose dal serio menzognero, dalle sublimazioni e illusioni ispirate dalla che era chiuso siapre e la secrezione riprende. Ma l'otturazione del rettoè paura» [t965, trad. frane. pp. 373-74]. Tutte le culture hanno le loro «feste anche l'equivalente simbolico della gravidanza per imitazione del suo sintomo, dei folli» che hanno per funzione di esprimere la derisione mediante inversione l'arresto della mestruazione; si dice allora che «la donna si chiude». La fun provvisoria: inversioni della gerarchia sociale, dei posti rispettivi degli uomini zione sociale di questa finzione, da cui le donne non si lasciano trarre in in e delle donne, del cibo, dell'ordine e della norma. ganno, è di assicurare il diritto legale degli uomini sulla loro discendenza. E Ma i riti scatologici della confraternita dei Ne'wekwe hanno un altro si non ci si meraviglierà di ciò se si ricorda che Freud ha dimostrato tutto un gnificato oltre alla necessità sociale della derisione temporanea. Essi si fondano sistema di equivalenze tra escrementi, pene, bambino, regalo, denaro. Secondo su un mito d'origine molto interessante malgrado la sua brevità. Si racconta una delle teorie infantili della nascita, i bambini nascono dall'ano, essi sono che un giorno il dio Kok'ko'hlan'na, quello che è rappresentato nelle cerimo qualcosa che si separa dal corpo come gli escrementi [Freud z9xgj. Per gli nie, apparve ai Ne'wekwe e chiese al loro capo quale medicina utilizzassero. uomini chaga, pretendere di conservare i loro escrementi all'interno del corpo Avendolo saputo, dichiarò loro che essa era buona, ma che non bisognava è rivendicare a un tempo la gravidanza, una gravidanza mascolina, e la viri utilizzarla da sola, per paura che, essendo molto calda, distruggesse gli inte lità, poiché il bambino è anche un equivalente del pene. stini. E diede loro un'altra medicina destinata a temperare le qualità brucianti Nella letteratura etnologica, fra i rituali che utilizzano gli escrementi in della prima: gli escrementi umani. modo cerimoniale, uno dei piu noti è quello della confraternita dei Ne'wekv e La confraternita dei Ne'wekwe era effettivamente una confraternita di gua presso gli Indiani Zuni del Nuovo Messico [cfr.Stevenson r9o4, pp. 429-38j. ritori, che venivano anche considerati grandi teurghi. Ma raramente si faceva Al momento delle cerimonie di iniziazione alla confraternita, ai novizi come loro appello, dato che il malato, una volta guarito, aveva il dovere, come di agli altri membri erano dati da mangiare degli escrementi. Le cerimonie du regola nella terapeutica primitiva, di unirsi alla confraternita. Quest'obbligo ravano una notte intera, durante le quali erano celebrati diversi riti; al sor non sorrideva molto agli individui che non ne erano membri, a causa di quelle gere del sole compariva un membro della confraternita rappresentante una pratiche ripugnanti. Di fatto, questo disgusto sembrava scomparire dopo l'i divinità, che somministrava ai novizi la sua medicina, una dose di escremento niziazione,forse perché, prima delle cerimonie, prendevano una droga ine e dell'urina. Tutto questo, che si svolgeva ritualmente e con tutta serietà, briante. Si ritornerà su questa virtu di temperare il calore e la forza di una era ripetuto un po' piu tardi nella mattinata sulla piazza. Di quando in quando medicina, attribuita agli escrementi umani, esaminando i loro usi terapeutici. il personaggio rappresentante la divinità lasciava la piazza; durante le sue Andrà solamente osservato che il modello presente in questa prescrizione è assenze l'atmosfera diventava molto piu allegra e si dava libero sfogo alla gros esattamente simile a quello dell'uso degli antibiotici nella terapeutica moderna: solanità. La confraternita dei Ne'wekwe e quella dei Ko'yemshi giocavano in questa buona «medicina», efficace e potente, avrebbe effetti distruttivi sugli sieme una sorta di gioco di palla, ma si divertivano anche a vuotare gli uni intestini se non fosse in parte temperata dalla somministrazione concomitante sugli altri dei recipienti riempiti di urina. La partenza definitiva del personaggio di germi benefici, sotto forma di lievito per esempio. rappresentante la divinità, come delle donne e delle ragazze, scatenava del Presso i Pueblo, la cui organizzazione sociale e il rituale sono vicini a quelli tutto la giovialità e l'allegria. Si dispensavano le piu grandi lodi a chi era ca degli Zuni, era la confraternita dei Ko-sha-re che si dava al consumo di ciò pace di degustareuna quantità importante di spazzatura. L'etnologo che as che «abitualmente il corpo umano non solo rigetta, ma anche eietta». Il dove sisté a una di queste cerimonie nel z884 racconta: «Uno dei Ko'yemshi tende re cerimoniale di questa confraternita era di far maturare ogni specie di frutti, a un membro dei Ne'wekwe una grande ciotola piena di urina; questi, dopo ivi compreso il bambino nel seno di sua madre. È interessante mettere in averne bevuto una parte, ne versa il resto su di sé rovesciandosi la ciotola rapporto la natura di questo compito con il carattere scatologico dei loro riti. sulla testa... Ognuno tenta di superare gli altri negli scherzi e nell'ingurgitare Una volta di piu, si sarà indotti a constatare che le popolazioni primitive non materie ripugnanti: pezzi di vecchie coperte, schegge di legno, teste di topi hanno mai respinto la necessaria relazione della vita e della fecondità con la vivi, intestini di cani» [ibid., p. 437j. morte e l'escrementizio. I rituali scatologici sono rituali di fecondità, perché Si comprende facilmente che i membri della confraternita dei Ne'wekwe essi si pongono nella prospettiva non di una inversione e di una incompati sono dei clown rituali, le cui funzioni di insensatezza, di mimo e di derisione bilità fra cibo ingerito e residui rigettati, tra fecondità e putridume, ma di un si esercitano a ogni occasione cerimoniale, come a titolo d'interludio. È dunque ciclo in cui ognuno di questi termini genera necessariamente il termine anta in questo modo che bisogna in primo luogo interpretare il loro comporta gonista e complementare. Si trova ancora questa idea soggiacente nel folklore mento. I clown agiscono all'inverso della gente ritenuta normale: invece di dell'Europa: nei riti di carnevale, i giovani mascherati tentavano di coprire alimenti, bevono urina e mangiano escrementi, materie non consumabili e per di spazzatura e di sporcizia la gente che incontravano, specialmente le fan questo ripugnanti. Bachtin parla, a proposito di Rabelais, della «necessità del ciulle. Per queste ultime era di buon presagio essere imbrattate cosi: il matri "basso" materiale e corporale gioioso che a un tempo materializza e solleva, monio, poi la maternità per loro non avrebbero tardato. Un'espressione im
  • 13. Escrementi 77o 77r Escrementi poverita di questa credenza sopravvive ancora ai giorni nostri; mettere il pie palla in una pasta fatta di olio di pesce e di ocra rossa, alla quale aggiunge un de per strada su uno sterco di cane porta fortuna e felicità: la civiltà occiden occhio di merluzzo e un frammento di carne prelevata da un cadavere. La tale contemporanea ha ridotto l'ampia nozione di fecondità umana, animale piccola palla è fissata all'estremità superiore dell'osso e il tutto, accuratamente e agraria a quella della fortuna e della felicità individuali. ricoperto, è nascosto per qualche tempo nel petto di un cadavere di modo L'area indoeuropea ha forse conosciuto una forma di consumo rituale di che il contatto diretto con la corruzione gli conferisca il potere malefico della urina. È stata infatti avanzata l'ipotesi che il soma, la pianta inebriante degli morte. L' "oggetto" cosi costituito è poi considerato buono a servire e conser it»ni vedici dell'India antica, non fosse altro che l'ovolo malefico o ovolaccio vato nell'attesa di una occasione favorevole. Se una circostanza si presenta (Á manita muscaria) e che esso fosse di preferenza assorbito indirettamente, be propria a scatenare presso il detentore di un tale osso il desiderio di vendi vendo l'urina di un consumatore di questo fungo [Wasson tg68]. In questo carsi della persona che avrebbe mangiato della carne dell'animale da cui pro modo si illuminerebbe un passo particolarmente oscuro del Rg-Veda: «Gli viene, egli conficca immediatamente l'osso nel suolo, a qualche distanza da uomini gonfi pisciano il soma che scorre» [inno IX, 74]. L'urina del consu un fuoco, in modo che la piccola palla contenente i diversi ingredienti fonda matore di amanita «bevuta da un individuo qualsiasi e dallo stesso intossicato» lentamente. Dissolvendosi la palla, si immagina che provochi una grave ma si pensava avesse «il dono di generare o di rinnovare la stessa ebbrezza pro lattia presso la persona presa di mira qualunque sia la distanza alla quale si vocata dall'ingerimento dal fungo fresco o, piu spesso, secco. Ancora meglio: trova. Quando la palla, interamente fusa, lascia a nudo l'osso, si sa che il ne i documenti etnografici relativi ai paleo-asiatici fanno ritenere che questa urina mico morirà presto» [Taplin t874, p. tg]. poteva essere preferibile rispetto alla sostanza prima; perché piu potente,,di L'etnologa inglese Mary Douglas esprime un certo scetticismo per quanto cono alcuni, oppure secondo altri, perché taluni composti chimici, presenti concerne l'utilizzazione reale degli scarti corporei nella magia escrementizia. nel fungo e responsabili di alcuni sintomi sgradevoli, venivano eliminati du «Si possono sempre ottenere dei resoconti estremamente vividi sulla materia rante il passaggio nel corpo, mentre il o gli alcaloidi allucinogeni restavano medica della stregoneria, da parte delle supposte vittime, ma sono sempre piu integri» [Lévi-Strauss tq6o, trad. it; p. z64]. Come i Siberiani consumavano rari i ricettari di incantesimi dettati da stregoni dichiarati. Si può sospetta il fungo o l'urina escreta da una persona intossicata, cosi il soma, bevanda di re che altri usino rifiuti corporei illegalmente contro di sé, ma ciò non signi immortalità e di comunicazione con gli dèi, sembra essere stato consumato fica che gli informatori pensino di poter disporre essi stessi di questi materiali. sotto due forme. Si distingue qui un insieme di rappresentazioni che non è Cosi una specie di illusione ottica fa apparire sulla parte positiva del bilancio senza analogia con quello che affiora nei rituali dei Ne'wekwe presso gli Zuni, ciò che sta sulla parte negativa» [rg66, trad. it. p. t8g]. L'osservazione è del in cui il corpo umano sarebbe a un tempo filtro, storta, forno di cucina e tutto pertinente, ma il fatto che la magia escrementizia non abbia forse realtà luogo di transustanziazione degli alimenti ingeriti, e i suoi prodotti di escre materialenon cambia gran che: essa è,come dice laDouglas, uno «strumento zione oggetti non di rifiuto e di disgusto, ma mezzi di accesso al sopranna di desiderio». La magia in generale e specialmente questa costituisce una rea turale. zione contrafobicaall'ansia di separazione, che essa siapraticata, subita o solo A tre titoli gli escrementi, o piu generalmente la spazzatura, gli scarti o immaginata [Roheim xg69]. la sporcizia, appaiono nelle pratiche magiche e particolarmente in quelle della Gli escrementi sono ugualmente utilizzati nelle pratiche di contromagia. magia nera: essi possono essere o i mezzi di queste, o il loro antidoto, oppure La letteratura etnologica ne fornisce innumerevoli esempi, anche presso le po ancora gli strumenti per rivelare la persona che fa il maleficio. Ogni parte polazioni europee. In Scozia si introducono nella bocca di un vitello nato da staccatadel corpo, escrementi, saliva, sudore, sangue mestruale, sporcizia cor poco degli escrementi provenienti da sua madre per proteggerlo dal maloc porea, pezzetti di unghia, capelli, ecc., è suscettibile di essere manipolata da chio. Un folklorista francese riporta che alla fine del xtx secolo, in Bretagna, uno stregone in vista di nuocere alla persona che ne era il possessore. Si sup ha visto una vecchia mendicante precipitarsi verso una vacca che urinava, pren pone che esistaancora una dipendenza tra questa e ciò che faceva parte di dere dell'urina nella mano, strofinarsene il viso e rispondere al vaccaro che essa: nuocere a questi scarti è nuocere a lei nel suo complesso. Tutti i sistemi prorompeva in esclamazioni: «Niente è meglio, figlio mio, che lavarsi, la mat magici del mondo conoscono questa pratica. Per esempio, lo stregone si pro tina, alzandosi, con urina della vacca, e anche con la propria urina se non ci cura un po' di escremento della persona alla quale vuole nuocere, e lo mette si può procurare quella di vacca, Quando avete fatto questa abluzione la mat nel suo cibo per ucciderlo. Questa appartenenza, lo si è notato già, va fino ai tina, per tutta la giornata siete al riparo dalle insidie e dalle cattiverie del residui alimentari, al non-consumabile del cibo. Cosi i Narrinyeri d'Australia diavolo, per il quale voi divenite invisibile». Il diavolo ha infatti il: piu grande sotterrano le ossa degli animali che .mangiano affinché i loro nemici non se orrore per gli escrementi umani. Una analoga osservazione la riporta Boas a ne impadroniscano. Se qualcuno trova un resto di questo genere,crede di proposito degli Indiani Tlingit della costa nordoccidentale del Pacifico : gli scia detenere un diritto di vita o di morte sulla persona che ha mangiato la carne. mani conservano la loro urina affinché il suo odore allontani gli spiriti maligni. «Egli comincia còl fissare l'osso a un'asta metallica, poi prepara una piccola Gli escrementi possono infine servire a rivelare la persona che fa il male
  • 14. Escrementi 772 773 Escrèmenti ficio, stregone o strega che sia. Gli Azande, popolazione dell'Africa centrale, zo, ma era favorevole a quello dello sterco degli animali». Egli riporta degli credono che lastregoneria sia una sostanza che sitrova nel corpo delle streghe. esempi di uso dei primi: «Escrementi di ragazzo, disseccati e mescolati a miele Non si ha che da bucare loro il ventre e subito questa sostanza sprizza facen attico, intervenivano nella cura della tubercolosi ; il ragazzo doveva però esser do dei borborigmi. Evans-Pritchard, l'etnologo che ha studiato questa popo si nutrito con verdure e pane ben cotto, lievitato e poco salato, preparato in lazione, pensa che si tratti dell'intestino tenue a un momento della digestione un forno piccolo. Doveva anche essersi moderato nel bere vino» [ibid., p. zot]. [I937, pp. zt-zz]. In India si crede che certe streghe abbiano appreso il loro La qualità degli escrementi è acquisita grazie alla qualità degli alimenti. mestiere mangiando dell'immondizia. Ma queste donne sono sempre scrupo Alla fine del xvtt secolo, il già citato medico tedesco Christian Franz Paul losamente pulite e di aspetto piacevole [Crooke r896, pp. z75-76]. lini si prende ancora la briga, nel suo libro Dreck Apotheke (t696), di fare un Gli escrementi sono dunque i mezzi privilegiati a un tempo della magia lungo elenco di malattie accompagnate dalla loro terapeutica stercoraria. L'uso e della contro-magia. Non c'è da meravigliarsene poiché fra di loro non c'è dell'urina fu abbandonato piu tardi dalla medicina occidentale: la sua flui differenza di natura. Inoltre, sembra che lo stregone acquisti, in certi casi, dità e il suo odore meno disgustoso permettevano di meglio accettarla. La me il suo potere grazie all'assorbimento di escrementi. L'insieme di questi dati dicina popolare europea ha conservato fino al xtx secolo l'uso degli escrementi. non presenta contraddizioni, se si suppone, come si è già detto piu volte, Si assicura che in Bretagna si applicavano sulla guancia gonfia di una persona che gli escrementi nel senso ampio del termine siano considerati delle parti afflitta da un violento mal di denti dello sterco di vacca fresco e anche degli staccate del corpo. Nuocere a questi prodotti di escrezione è nuocere alla per escrementi umani, allora allora evacuati e ancora fumanti ; questi ultimi erano sona da cui provengono. Per contro, dalle malvagità degli stregoni ci si pro considerati come piu efficaci. Questa medicina popolare utilizzava allo stesso tegge operando una congiunzione con il corpo delle parti che se ne erano titolo altri scarti corporei umani: capelli, saliva, cerume, sudore, sangue me staccate (cospargersi di urina, portare degli amuleti riempiti di scarti ). E se que struale, sperma, pelle morta, ecc. Una volta di piu si constaterà che essi sono, sta congiunzione non è solo esterna, ma interna (ingoiare degli escrementi ), allo stesso titolo degli escrementi, delle parti staccate del corpo. La strumenta si acquista allora non solo la protezione contro le pratiche di stregoneria, ma, zione terapeutica consiste nel rimetterle in contatto con il corpo. meglio ancora, il potere stesso di praticare la stregoneria. Roheim vede, lo L'antica letteratura dell'esotismo ha fatto gran caso all'uso magico-terapeu si è detto, l'origine della magia nell'ansia della separazione, che non è piu tico degli escrementi dei Gran Lama del Tibet. «È un fatto certo che i ri allora subita passivamente. Quest'ansia nasce dalla separazione originale che fiuti espulsi dal suo corpo vengono raccolti con sacra sollecitudine, per essere tutti gli esseri umani subiscono alla nascita dalla madre. E se si trovano molto impiegati come amuleti e infallibile antidoto contro le malattie», dichiara un spesso i residui alimentari associati a questo riguardo con gli escrementi, la autore dell'inizio del xtx secolo [citato in Bourke r89r, trad. it. p. 69 ]. L'uso ragione è che il primo alimento ricevuto dal bambino gli viene dalla madre è qui tanto magico quanto terapeutico. Il Dalai-lama è un capo religioso su e che esso restaura illegame con lei. premo e partecipa della natura divina. Egli è posto di conseguenza in una L'uso degli escrementi in terapeutica popolare è largamente attestato pres posizione molto alta rispetto agli umani. Ciò che ha meno valore presso di lui, so le popolazioni primitive come pure nelle società antiche e tradizionali del gli escrementi, costituisce per l'uomo comune qualcosa di gran pregio. L'idea l'Europa. che gli scarti divini debbano essere stimati al pari dell'oro appare in un rac La medicina greca dell'antichità utilizzava gli escrementi a titolo terapeu conto dell'antica Irlanda che si pensa si svolga nel 6og e di cui è protagonista tico. Aristofane dice dei medici della sua epoca che sono degli crxowoeéyou~ il re Aedh. Passando un giorno vicino al fiume Othain, egli prese dell'acqua 'mangiatori di escrementi'; al che la Bibliotheca Scatologicaobietta che «era per lavarsene il viso. Ma uno dei suoi lo fermò spiegandogli che in quel luogo un epiteto piu maligno che vero dal momento, che i compari piu che man si riversava la latrina dei chierici. Il re chiese se il loro capo veniva ugual giarla essi stessi, la facevano mangiare ai loro clienti» [citato in Bourke t89t, mente a farvi i suoi bisogni; avendo ricevuto una risposta affermativa, replicò trad. it. p. t97]. È Plinio il Vecchio nella sua Naturalis historia che compila che non solose ne sarebbe lavato ilviso, ma ne avrebbe anche bevuto «perché il piu gran numero di rimedi di questa natura. Le deiezioni di coccodrillo l'acqua dove lui si sgrava per me vale come l'eucarestia» [citato ibid., p. 85]. sono utilizzate per i mali di occhi e l'epilessia; sotto forma di pessario, esse Il capo dei chierici, informato di quest'atto di pietà, assicurò al suo eroe che sono emmenagoghe. Gli escrementi di lupo guariscono la cataratta; quelli del egli avrebbe ottenuto il regno d'Irlanda e la vittoria sui suoi nemici, e che non l'asino la sordità. In uso interno le materie fecali di vitello calmano le flatu sarebbe morto di morte improvvisa ma di vecchiaia. Il cristianesimo irlandese, lenze; quelle di capra i calcoli renali... La lista ne è lunga e fastidiosa [ibid., ancora impregnato dalla mitologia celtica, comprende senza fatica che le deie cap. xxvt]. Dioscoride preconizza dal canto suo l'uso degli stercoraria per i zioni provenienti dagli uomini di Dio partecipano del carattere sacro della contadini, quando non si ha niente di meglio da prescrivere, ma lo proibisce divinità. per gli abitanti delle città e i personaggi «onorabili». «Galeno disapprovava E il caso di ricordare il dibattito che conobbe la Chiesa cristiana nel tx l'impiego farmaceutico di escrementi umani, a causa del loro intollerabile puz secolo e che diede luogo alla costituzione di una setta, gli stercoranisti. Questi
  • 15. Escrementi 774 775 Escrementi sostenevano che i simboli eucaristici erano soggetti alla digestione e a tutte Bourke, J. G. le sue conseguenze come gli altri cibi corporali. La questione che si poneva r89r Sc atologie Rites of All Nations,Lowdermilk, Washington (trad. ir. parziale Guaraldi, Firenze rg7r ). era esattamente questa: il corpo e il sangue di Cristo ingeriti sotto le specie Crooke, W. dell'eucarestia si trasformano o no in escrementi> Questa supposizione, lo r8g6 Th e Popular Religion and Folk-lare of Northern India, Constable, London. gica quanto stravagante, è in qualche sorta simmetrica e inversa dell'idea che Douglas, M. attribuisce un valore molto alto agli escrementi dei personaggi quasi-divini, r966 Pu rity and Danger. An Analysis of Concepts of Pollution and Taboo,Rourledge and come il Dalai-lama. Kegan Paul, London (trad. it. Il M u l ino, Bologna 1975). In modo piu generale, questo accostamento fra divinità ed escremento ob Evans-Pritchard, E. E. I937 Witchcraft, Oracles and Magie among the Azande, Clarendon Press, Oxford. bedisce allo stesso processo scoperto da Freud tra il regalo, il denaro da una Freud, S. parte, gli escrementi dall'altra, cioè tra un oggetto investito di valore o che r9I3 Gel e itrcort zu»Der Unrat in S it te, Brauch, Glauben und Gcuohnhertsrecht der Volker« è il valore stesso e ciò che ne è piu di ogni altro sprovvisto, lo scarto. L'oppo von gohn Gregory Bourke, Ethnologischer Verlag, Leipzig (trad. ir. in Opere,voi. VII, sizione che è qui di ordine materiale concerne l'ordine morale quando si ap Boringhieri, Torino r 977, pp. r 86-88). plica alla divinità e all'escremento. Ma se è necessario mantenere la differenza (rgr5] Ub er Trrebumsetzungen, insbesondere der Analerotik,in « Internationale Zeirschrifr fur arztliche Psychoanalyse», y (3) (rgr7), pp. rz5-3o (rrad. it. in Opere,voi. VIII, Bo massima tra i due termini, la tentazione di confonderli è molto forte. La be ringhieri, Torino r976, pp. r8r-87 ). stemmia è sempre pronta a insinuarsi nella preghiera e la coprolalia minaccia Laporte, D. gli individui piu irreprensibili. rg78 Hi s toire de la merde,Bourgeois, Paris. Queste considerazioni permettono forse di fornire una risposta alla doman Lévi-Strauss, C. da: perché la civiltà occidentale si è sforzata sempre piu di eliminare l'escre rg6o Le s champignons dans la culture,in «L'Homme», X, n. r, pp. 5-r6; ora in Anthropo logie structurale deux, Plon, Paris r973 (trad. it. Il Saggiatore, Milano rg78, pp. z6o-75). mentizio sotto tutte le sue forme collettive e di rinchiuderlo nello «spazio rg66 Du n rielaux cendres,Plon, Paris (trad. it. Il Saggiatore, Milano 1970). del privato» [Laporte I978]7 Bisogna osservare che essa non ci è pienamente Roheim, G. riuscita che con l'avvento del capitalismo e dell'era industriale, Il capitalismo, r969 Ma gie et schizophrénie,Anthropos, Paris (trsd. it. Il Saggiatore, Milano r973). mentre fa pesare una notevole repressione sull'escrementizio, pone uno dei sim Spruce, R. boli di questo al vertice della sua gerarchia di valori. Questo simbolo è il rgo8 No t es of a Botanist on the Amazon and Andes, Macmillan, London. denaro sotto tutte le sue forme: la moneta, l'oro, la ricchezza, l'accumulazione Stevenson, M. C. sgola The Zuni Indians. Their Mythology, Esoteric Fraternities and Ceremonies, Government dei beni, i valori mobili e immobili, ecc. Questa valorizzazione massimale Printing Office, Washington. del simbolo tende a eliminare la cosa simboleggiata. Nelle società capitali Taplin, G. stiche, il denaro circola come gli escrementi nel ciclo della vita e della morte: r87y The N a r rinyeri, Shawyer, Adelaide. esso è a untempo prodotto e produttore. Ma, mentre queste società credono Wasson, R. G. l'escrementizio definitivamente eliminato, esso riappare sotto una forma im rg68 So ma : Divine Mushroom of Immortality, Harcourt Brace and World, New Yo rk. prevista e non dominabile: quella della polluzione. La polluzione è l'escre mentizio tale quale lo vede fallacemente il capitalismo: puro scarto non rici clabile, non biodegradabile, mentre gli escrementi costituiscono una fase del ciclo vitale. Si assiste in tal caso a un tragico ritorno di un rimosso impossi Gli escrementi possono essere considerati semplicemente uno scarto del metaboli smo umano (connessi, fra l'altro, tanto alla nutrizione quanto all'alimentazione ) e un bile da dominare a meno di non dare un colpo d'arresto e restaurare un equi residuo inutilizzabile del consumo che viene fatto 'tlalcorpo delle quantità di energia librio vitale pericolosamente compromesso. [N. B.]. incamerate, oppure può essere visto come una parte del ciclo vita/morte (cfr. anche morte), per cui gli elementi da cui veniamo entrano in putrefazione e ritornano alla terra. La prima è stata la via scelta dalla civiltà occidentale che a partire dal Seicento ha elimi nato progressivamente dalla sua cultura (cfr. natura/cultura) qualsiasi valore simbolico attribuito agli escrementi corporali. Tuttavia tale eliminazione ha fatto ritornare gli escre Bachelard, G. menti in un'altra dimensione: quella degli scarti industriali che non sembrano piu rien r938 La formation de l'esprit scientifrque, Vrin, Paris. trare in un ciclo, ma che si accumulano nell'ambiente come tossine. L'idea che gli escre Bschtin, M. M. menti facessero parte della vita resta invece assai diffusa nelle culture preindusrriali dove rg65 Tv o rcestvo Fransua Rablei narodnaja kul'tura srednevekovja i Renessansa,Chudoiest vennaja literatura, Moskva ; trad. frane. Gallimard, Paris l970. il corpo e le sue funzioni assurgono a simbolo della società e dove le parti staccate dal cor Betrelheim, B. po (cfr. metafora/metonimia) in generale rimangono sempre legate alla loro origine. r962 Sy m bolic Woundst Puberty Rites and the Envious Male,The Free Press, Glencoe Ill. Cosi magia e stregoneria agiscono con e su gli escrementi per proteggere o danneggiare (trad. it. Sansoni, Firenze r g73). il corpo; in molti riti (cfr. rito, mito/rito) di iniziazione si finge l'assenza di escrementi
  • 16. Escrementi 776 per indicare che il corpo assorbe tutta l'energia e che quindi giunge al massimo della viri lità (cfr. sessualità, salute/malattia, eroi, puro/impuro) ; gli dèi vengono infatti spes so immaginati privi di questa funzione. Del resto gli escrementi sono anche un segno di prosperità, benessere, e eccedente, di dispendio e abbondanza di risorse; essi quindi entrano in molti giochi (cfr. gioco) e in vari tipi di festa dove vengono mangiati o get tati sulle persone come augurio di matrimonio e di fertilità in una sorta di rovesciamento rituale (cfr. cerimoniale) di quanto avviene normalmente (cfr. normale/anormale, sacro/profano).
  • 17. Fertilità Fertilità Cicladi: la loro funzione è sempre di dispensare la fertilità, la fecondità e la vita eterna. È a Creta, nel ii millennio, che questo simbolismo semplice si diversifica. Le figure di «Grande Madre», di «Dea Madre» sono sempre presenti, ma esse L'etimologia del sostantivo 'fertilità' nelle lingue romanze, pur non presen sono associate ad animali (serpenti, uccelli, fiere), a vegetali (albero sacro), a tando alcuna difFicoltà, è nondimeno interessante per la comprensione del con luoghi (montagna, mare). Poi appaiono accanto a loro le figure di una fanciulla cetto che esso designa. L'aggettivo latino fertilis e il sostantivofertilitas deriva e di un ragazzino. Questo gruppo può essere interpretato, sia pure con cautela, no dal verbofero che significa 'portare' e piu particolarmente 'portare nel pro sulla base del mito greco piu tardo di Demetra, Persefone e Triptolemo (cfr. prio ventre', antico uso che ha poi subito la concorrenza di gestare.Parlando oltre). délle piante,fero ha significato 'produrre' ; la fertilità è infatti la qualità di ciò Si nota dunque che in epoche in cui sussistono soltanto rappresentazioni fi che produce, di ciò che rende. In latino si trova anche il termine fordus, pro gurate di difficile interpretazione, la nozione di fertilità è assunta simbolicamen prio della lingua rustica, usato unicamente al femminile nell'espressioneforda te dalla donna. Ma a partire dal momento in cui appaiono anche narrazioni mi bos (<quaefert in ventre» 'vacca gravida «che porta nel ventre»' ; da cui il com tiche, ci si accorge che il tema della fertilità si lega strettamente a quello della postofordicidia che designa le feste romane celebrate in onore di Tellure il ig morte e a quello escrementizio, e questa associazione non è propria soltanto del aprile, in cui si sacrificavano femmine gravide. la mitologia del mondo antico, Tale nozione, apparentemente semplice, ha suscitato in tutte le culture il La mitologia di un certo numero di popolazioni vede infatti l'origine delle maggior numero di rappresentazioni collettive, di racconti mitici e di rituali. In piante coltivate nei prodotti di escrezione di una donna. Questi miti sono stati effetti la fertilità determina la sopravvivenza degli individui e dei gruppi che raccolti in Giappone, in Indonesia, in Oceania e in America. La versione giap dipendono dalla fecondità umana, animale e vegetale per perpetuarsi. ponese, estratta dal Kojiki (Memorie degli avvenimenti antichi, 7iz d. C. ) raccon È chiaro che, a dispetto della rarità e del carattere selettivo delle testimonian ta che il dio Susano, figlio delle due divinità primordiali, fu espulso dal cielo ze lasciate da questo periodo, la nozione è conosciuta, raffigurata, rappresentata perché siera abbandonato a compiervi delle depredazioni. «Susano andò an e senza dubbio ritualizzata fin dalla preistoria. zitutto presso una dea chiamata principessa Ogetsu e le chiese del cibo. Questa Le figure paleolitiche comprendono un gran numero di incisioni e di scul rispose alla richiesta del suo illustre ospite offrendogli piatti vari, confezionati ture di donne dai caratteri sessuali accentuati. Nella grotta di Pech-Merle sono con diversi alimenti che aveva tratto dalle sue narici, dalla sua bocca, dal suo state tracciate col dito sull'argilla sette silhouette femminili accostate a silhouet ano. Susano, che aveva spiato i suoi movimenti, convinto che la dea gli facesse te di mammut; i seni sono rappresentati con cura. Si suppone che fossero raf mangiare del sudiciume, si adirò e la uccise. Dalla testa della vittima nacque figurazioni di idoli femminili, di dee madri, e che si riferissero a un culto della il baco da seta, dai suoi occhi il riso, dalle sue orecchie il miglio, dal suo naso il maternità. Nella grotta di Laussel alcuni bassorilievi rappresentano donne nude, phaseolus radiatus(una specie di fagiolo), dal suo sesso il grano e dal suo ano la con ampi glutei, forse gravide, il cui organo sessuale è accuratamente raffigura soia. Questi prodotti furono raccolti e coltivati dal dio Kamimusubi» [Yoshida to ; una di esse tiene un corno di bisonte nella mano destra. Il loro frequente ac I966y PP. 7r8-I9j. costamento con raffigurazioni di animali, bisonti in particolare, lascia pensare Nella versione del Ceram occidentale (una delle isole Molucche) si parla di che si fosse stabilito un rapporto tra le donne e gli animali, come se la fecondità una nonna e di suo nipote a cui essa prepara tutti i giorni un cibo appetitoso delle une fosse garante della fecondità degli altri. La scoperta di piccole statuet con la sporcizia che prende dal suo corpo. Insospettito, egli un giorno la spia e, te di donne dagli ampi glutei in un'area di estensione assai piu vasta di quella pieno di disgusto, le dichiara che non mangerà piu di questo cibo. La nonna dell'arte delle caverne conferma l'importanza di questa associazione tra donna gliordina diandarsene, di ritornare dopo tregiorni e di guardare sotto la casa; e nozione di fertilità, senza che sia possibile dirne molto di piu [Laming-Empe vi trova delle palme spuntate dal suo cadavere: palma di Areca dalla sua testa, raire i96z]. cocco dalsuo sesso,albero del pane dalsuo corpo. Ai loro piedi sitrovano de La civiltà neolitica sostituisce tali figure dai larghi glutei con idoli femmini gli strumenti agricoli. li raffiguranti dee dal corpo possente che, assai spesso, raccolgono le braccia In un mito maori della Nuova Zelanda è presente una dea chiamata Pani sul petto; sono stati trovati in tombe e santuari della Mesopotamia, dell'Asia tinaku 'Germinatrice', che conserva delle patate dolci nello stomaco e le estrae Minore e della Grecia e appartengono al Neolitico propriamente detto (ygoo dalla vagina pronunziando una formula magica e strofinando il ventre nell'ac z6oo). Queste «Venus» assicurano ai loro fedeli la fertilità agraria, animale e qua. Con questo cibo nutre i suoi nipoti ; uno di essi, spiandola un giorno, sco umana e forselasopravvivenza nell'altro mondo, dato che se ne sono trovate pre l'origine di questo delizioso alimento ed esclama : «Ci faceva mangiare il suo nelle tombe. Con l'Età del bronzo antico (z6oo-x95o) questestatuette di dee secreto!» Questa dea nutrice maori non viene uccisa dai nipoti ma, piena di nude, estremamente stilizzate — certe sono dette «a violino» —, appaiono nelle vergogna, va a nascondersi nel paese sotterraneo dove uno dei fanciulli la sco
  • 18. Fertilità 76 77 Fertilità pre mentre sta coltivando le sue patate dolci. Se questa versione è apparente conti giapponesi e oceanici ; alimenta dapprima gli esseri umani con un prodot mente meno brutale delle precedenti perché esclude l'assassinio della donna nu to di escrezione e quando questi sono disgustati e lo rifiutano, offre loro delle trice, il senso del suo episodio finale è tuttavia simile: rifugiata nel mondo sot piante coltivate, ma legate alla morte : uccisione per lei, vita breve per loro. terraneo, cioè nel mondo dei morti, essa pratica l'agricoltura. Questo strettorapporto tra l'agricoltura e la morte è stato percepito assai Questo tipo di miti, che assegnano un'origine escrementizia alle piante col chiaramente dalle popolazioni del bacino mediterraneo e del Medio Oriente, tivate, fornisce in qualche modo una spiegazione ontogenetica a un problema che hanno sviluppato, forse fin dal Neolitico, una ricca mitologia in cui l'ucci filogenetico. In effetti è chiaro che il nutrimento delizioso estratto dal corpo sione di un personaggio divino è legata alla fertilità agraria, anche se non ne è la di una donna nutrice non può essere che il latte materno. Questo prodotto di condizione. Questo «dio che muore», secondo l'espressione di Frazer il cui mo escrezione diventa oggetto di ripulsione per il bambino grande e per l'adulto, numentaleGolden Bough [rar i-r5 ], è costruito attorno a questo personaggio pur rimanendo inconsciamente il prototipo di ogni cibo delizioso e gratifican mitico e rituale, era chiamato Adone o Tammuz dalle popolazioni semitiche te. Il disgusto provato dai bambini che, nel mito, hanno scoperto con l'astuzia della Siria, Attis dai Frigi, Osiride dagli Egiziani, Dumuzi dai Sumeri. Questi l'origine di questo nutrimento, e la collera che li spinge all'assassinio riflettono eroi sono strettamente legati al personaggio della «nonna», di cui sono i figli, l'aggressività del lattante verso la madre al momento dello svezzamento. Ma un poi gli amanti ; essi esperimentano varie avventure ; sono uccisi ma risuscitano altro cibo sostituisce il latte materno, quello che proviene dalle piante coltivate, e simbolizzano cosi il declino e la rinascita annuale della vegetazione. la cui origine mitica è tuttavia il corpo della madre e il cui senso simbolico resta Ma è senza dubbio il mito greco di Demetra e Persefone che rappresenta sempre il latte materno. l'espressione meno dubbia di questa associazione. Demetra, il cui nome è di Presso gli Indi del Sudamerica, questo mito si presenta con una maggiore origine indoeuropea, appartiene alla generazione dei figli di Crono e di Rea. complessità [Lévi-Strauss rq6g]. Un racconto degli Apinayé, Indi del Brasile Essa regna sulle terre coltivate e soprattutto su quelle che dànno il grano. All'e centrale, narra che un giovane vedovo s'innamora di una stella; questa gli ap poca classica, il racconto che parla di lei costituisce la componente essenziale pare sotto le vesti di una bella e giovane donna e la sposa. In quest'epoca gli della religione del santuario di Eleusi. Sposa di Zeus, prima del matrimonio di uomini, che ignoravano l'agricoltura, si nutrivano di carne e di legno marcio questi con Era, gli dà una figlia, Persefone. Poco desiderosa di sposarsi, Per come verdura. Stella porta con sé delle patate dolci e degli ignami e ne fa man sefone vivefelice con leNinfe. Ma suo zio Ade la scorge, se ne innamora e la giare alsuo sposo. Trasformata un giorno in sariga,nota un grosso albero ca rapisce.Demetra, accorgendosi dellasua sparizione, la chiama a lungo e percor rico dispighe; ne cogliee insegna a sua suocera l'arte di confezionare con esse re la terra in lungo e in largo alla sua ricerca. Solo il Sole, «grande occhio aper dei dolci. Conquistati da questo cibo, gli uomini vogliono abbattere l'albero to nel cielo curioso», ha visto il ratto e fornisce il nome del rapitore alla madre con un'ascia di pietra, ma l'intaglio che essi fanno si richiude appena si ferma desolata. Demetra decide di astenersi da ogni attività e la terra è allora colpita no per tirare fiato. Mandano due ragazzi al villaggio per cercare un'ascia miglio da sterilità. Zeus, preoccupato delle conseguenze drammatiche di questa in re. Durante il cammino questi catturano una sariga, la uccidono, la fanno arro terruzione della vita vegetale, ordina ad Ade di rendere Persefone a sua madre. stire, sebbene questa carne sia proibita ai ragazzi. Essi si trasformano in vec Ma essa non può sfuggire agli Inferi perché vi ha mangiato un chicco di melo chi. Gli uomini riescono ad abbattere l'albero e Stella insegna loro a dissodare grano; in effetti si può uscire dal mondo sotterraneo solo se ci si è astenuti ri e a fare una piantagione. gorosamente da ogni cibo. Si trova un compromesso : Persefone vivrebbe agli Si ritrovano in questo racconto gli stessi elementi presenti nei miti prece Inferi solo per la metà o un terzo dell'anno e in primavera ritornerebbe da sua denti, ma essi sono qui meno strutturati. Vi si vede un'umanità primitiva che madre. Costei riprende allora la sua attività fecondatrice ; l'omerico l'Inno a De ignora le piante coltivate e si nutre di vegetali marciti, se non di prodotti di metra proclama che <(Demetra incoronata fece subito spuntare il grano dai cam escrezione umana. Una donna di origine soprannaturale fornisce a questa uma pi fecondi : la vasta terra tutta intera si caricò di foglie e di fiori». Essa ordina al nità primitiva le piante nutritive e l'arte di coltivarle e di cucinarle. Essa è stata giovane Triptolemo, figlio della regina Metanira, di diffondere sulla Terra la uccisa, se non lei stessa almeno in effigie, attraverso l'uccisione di un animale conoscenza del grano ed egli, sorvolando le campagne su un carro alato, spande della specie nella quale si era trasformata. La punizione di questo assassinio è, le sementi. Ma durante l'inverno, quando Persefone si trova agli Inferi, la ve per i ragazzi che l'hanno commesso, la morte e, per l'umanità intera, ciò che getazione deperisce e muore, la terra è sterile. Lévi-Strauss chiama la «vita breve». La morte è dunque presente due volte in Questo bellissimo racconto illustra e approfondisce la mitologia delle grandi questo gruppo di miti: simbolica per la donna-sariga nutrice, reale per gli esseri dee madri del bacino del Mediterraneo. La morte, simbolizzata dal soggiorno umani che pagano con tale prezzo la conoscenza delle piante coltivate. Richia annuale agli Inferi della figlia di questa Signora dei cereali che è Demetra, in mandosi a vari altri initi, Lévi-Strauss mostra che la sariga, quando è una don terrompe certamente la vita vegetale ma costituisce anche la garanzia della sua na, è allo stesso tempo sporcizia, putridume e buona nutrice. Pur con un'imma rinascita. La contraddizione insormontabile che esiste tra la vita e la morte è su gine diversa, essa rappresenta la doppia funzione della donna nutrice dei rac perata con l'instaurarsi della periodicità nella natura: la vegetazione muore d'in