SlideShare a Scribd company logo
1 of 95
Download to read offline
E NCICLOPEDIA E I N A UD I [ 1 9 8 2 ]
CONCETTO
Jules Vuillemin — CONCETTO p a g . 4
Jules Vuillemin — CONCETTO pag.7
Jules Vuillemin — ESISTENZA pag.31
Jules Vuillemin — ESSERE pag.43
Jules Vuillemin — FENOMENO pag.50
Jules Vuillemin — FORMA pag.61
Jules Vuillemin — IDEA pag.66
Jules Vuillemin — P ROPOSIZI ONE E G I U D I Z I O pag.78
Concetto 54 55 Concetto
V
àt
Q at O
VO
O
alN
4Q COV Cl Q Vl
at ccl àt O O
O
Q •cà cà g lt:t O O ccl
Q àl Q
Q
E cl al
O . VQ
àt + at
v 00 '+ Q, ch
OQ00
+ V + N
cà Q ccl
Zl
al N cn
ONcà
00
+ 00
N gO V + 4 al cà
+ àt O E o g l àt
E E OVVOV
NVVOOV
Q àP al + VO +
al V àl O O Q
V
Q E V V
at Ct àt OV OV
V
V Q 4 at M V .2 O V
at al cà v V V V V V V v . E oàt àt àt àt cn b0
OQOOò0
b0 00 E E
concetto 7 4 5 7 6 4
65
635
65
7666 868S
8 8 • 5 6 S 5 7 9 4 6 6 6 6 6 6 7 8 7 4 7
esistenza 4 z 5 5 5 6 7 3 S z 5 7 7 5 2 4 2 4 4 5 5 5 3 S
essere 6 • z 7
465
22
I 8 z H 4 3 4 5 5 5 3 z 3 6 4 4 3 I
fenomeno S 2 2 4 6 I 6 5 7 5 7 4 3 4 S 4 7 9 4 S 6 6 6 8
forma 6 6 7 4 6 2
65
663 768
8 7 8 8 z 6 6 S 7 7 7 4
77
5 7 5 8 8 6 6
idea 7 4 5 4 S 4 3 6
77
8 7 I 2 S 4 S 6 75
S 4 6 5 5 6 6
proposizione e giudizio 3 S 4 3 6 4 6 4 7 7 3 6 z
68
5 2 4
66
4 7 6 7 3 2
àt Ct
Vl dccl
Q E b0 E Oca àt O
O 0
OOV
2cà
OO O àl al + 4 cà
l 00 àl at
Qc O ca Q
V 4 E o
E àt
Cl i E ccl Oàl
OVO
O U V
al al Z> ON àt cV
ON at
R E
N O
O at O
O CS
O al Q O
E Q as A v C0 O cà E'UO
h
O à0 al 00 al cc Q
àl V O à0 O O
al O
'v E
Q
v 4
OQ,
al O E al
E E E E 2 o at +àt al
Q O O 4 4 Oàl àl Q O
4 + + +
concetto 4 7 6 6 6 6 6 3 5 7 5 7 7 6 6 7 5 7 5 6 6 4 6 3 4
esistenza 3 4 5 7 6 5
4S 43
4 5 6 S 6 4 7 4 4
65
2 3 3 3 5
essere 4 4 7 7 4 6 6 6 6 6 6 2
755
3 4 4 2 5 6
fenomeno 5 8 7 6
755
5
77
forma 6 6 8 7 5 7
788S 88, 66S
55 76 SS
7 7 6 6 6 6 6 g 6 8 6 6 7 6 5 5
8 5 6 6 6 7 5 7 5 6 6 6 7 5
idea 5 5 4 6 z 6
4I
6 6 6 86
6 6 8 6 8 6 6 4 6 4 8 S 5
proposizione e giudizio 6 • z 5 5 3 3 3 2
66 43
5 4 5 7 4 5 4 9 6 6
66S 77S 775
4 4 3 4 ' 3 3
concetto
O
.H
bs plOPOstztone
e giudizio
àt
O
Q
QOc4
+VQOV
cà
O
O forma essere fenomeno
a
idea 5 3 4
concetto 5 3 2
proposizione e giudizio
3II
esiste6 nza
4
esistenza
essere
43
fenomeno
455
forma 3
45
3 idea
amblgu«ltar agegoria
Conoscenza
competcnsajcsefiiizlònc
ti
'=-àfonetica
Conoscenza
[','j'j«eèlstctàvòjt ~('.: t.'*j
)[/!Qgsmaattazione]i'~f„', t!i j~~ l i tigò
( ti,.
maniaca :.='~ == . - ' .
,espressione
tdCS ==. - ~
~ = . .
~ icá
floetlcs fantastico
ntità jd;fiifgumsi' ' ProPosizione e gi udi~-'~' =-'
, : =., seriáo~Ágnifieàto
alfabeto rconcz gusto
medáèioàèt ' imitazione
opposirion%ontraddènàèlc
=: ' atnfvcrsafi/par(icè~ gesto "
,
'
:
.
"
. immsginsziooe anthropos
quahità/q~ ,,-, d : .-—:—. atti linguistéj =- — . : ,
"- = -' ='-" =." . —."' =
lettura
' '
.
. .=. d'ts====. progetto cultura/culture
luogo comune ' : ' :.=-='= . ' . ,' riproduzione/riproducfbilità etnocentrismi
dicibile/indfciÀm '-: orale/scritto ' ;
. diacono sensibilità. nátura/cultura
decisione Parola finzione spSslabtà
distribuzione statistica presupposizione e sllu~ :.= =:; = ' =: : ~ +,
giochi rcfer~ '== =-' -: ,' : - ' - ' '-: . . ~
generi artigianato
narrazione/narratività
induzione statistica sl'listavoce stile acculturazione
attribuzione
probabilità fifo~ èofic=
civiltà
rappresentazione statistica ragie~
tema/motivo
OggCtto
testo futuro
teona/pratica r azioá~ onal è .
' «s»~ di --.=" - = ' -s . .,- Ovufcàdario pfoduzioùc artistica
soggdàf~ tto
' ra«fo . . . ,- —; : ,= :.— "-" ' "'.=.: .
: dc«pfenza
selvaggio/barbaro/civihzzato
ug~ . :Il Mento ' : = ' = .
. .
' '
.-.-'= ~csfodogia armonia colore
caos/cosmo v~ :=' ; ' '=: P«odisztuaone .
.:-:==,
'
---=Ièhhmitichc melodia disegno/progetto
escrementi
curve e superfici infinito . ~ /fglso "
=
- - ~ , cm ~ f fùà =.-'-''= -. '
":=: ,:='genesi ritmica/metrica visione
fertilità
abbigliamento nascita /"-cdùcaéone
geometria e topologia «rocosmo/microcosmo ~rcdontà r, ~> ., '-.-.= : . - ' .
,: : :
: . -'p~r esen tc scala canto sensi gcncsszlonl .invariante mondo - '
.
:
. r r • • . t, „' :--,';. :.: :-',':.i-: :*'progresso/reazione suon%umore COIPO fa coltivazione
tonale/atonale sessualità
danza cultura materiale
4 /gdSàg($
vecchiaia
maschera amore
industria rurale
àvall.tjjl ' '/telqttieàtf, òg,th/Cnmento/moiàumclfifl,;Z'-. .
' : , 'Il 'jl desiderio
vita/morte
moda materiali
credenze Cfnaornamento prodotti
difierenziale f Á>rmalizzazione
Sèfèvftièèiobtérfco r'.: " '"':.".'-, :- ==':: Fossile frontiera dialetto isteria clinicascena
funzioni ft~ cn
=:.-:,. Ságmbrfs
guerra pulsione angoscia/colpa
enigma cura/normalizzazione
infinitesimale Snossibilità/necessità analisi/sintesi ~firz ,
— — . - :
. imperi fiaba soma/psiche castrazione e complesso esclusione/integrazione
locale/globale fuoco
eferenza/verità anucipaziáne rr filnzione censuranazione mostro cannibalismo sonno/sogno farmaco/droga
sistemi di riferimento homo
ricorsività ipotesi / misura tattica/strategia
identificazione e transfert
popolare dèi
follia/delino
stabilità/instabilità inconscio medicins/medicalizzazione mano/manufatto
proverbi divino
variazione
matemati«he// modello
tradizioni eroi
nevrosi/psicosi normalelanormale tecnica
~ -:=.::i«Strato /scentrato teoria/modello sci m~ è nza I demagogia piacere salute/malattia utensile
combinatorla / immaginazèizcsociale / discriminazione
iniziazione
sintomo/diagnosi
r app~ '-' =.:=-=:.=' grafo
/
I pace . =: - =
,= - :
:l repressione
magia
demonimessia alimentazione
labir!n servo si ztCO
/ asstomaPpssufàm = terrore, divinazione agonismo
chienco/laico millennio «tutta animale
cerimoniale
/ cont.~ late rr
~b abil it à y uomo :. = :. -- — r " tolleranza/intoBeranza mit%ito donna cucinapersona festa
/ dipendelàtagàdipendrzfac=
=~usa/efietto h utop ia tortura
illNICO
mythos/fogna
azza/dubbio ~ ~/' :-- '--'
violenza
pur%mpuro endogamia/esogamia domesticamentofeticcio
divisibgàl«=r', = -'~ =" algoritmo coerenza refigione
origini famiglia fame
gioco
l /
approssimazione convenzione nstegngne/cstegorlzsisione "",<)thertino sognojvisione lutto incesto vegetale
l insieme'.="=.=== .== .. ~!r ': calcolo d gjgh' t d « stregoneria regalità maschile/femminile
y rario èlèpalgebflrojfraàzgzfcnte I nume fo :=.='mmpfria/esperienza l'ito matrimonio
snlllncàia t r —,. I zero Sacro/profano parentcle
stluttuziè isiáèáièÀ& caccia/raccolta
disciplina/discipfiàè !d C!r', sa ntità borghesi/borghesia tote
trasf«omrizzfotùzà« trab/categorieI burocrazia donoeconomia uomo/danna
classi eccedenteformazione economico-somale
,",'lÀI i f - '= :~ mecr I pe e't c ontroll%etroazione ".'„+@~ ypfrsfe/Sftfricls/s contadini lavoro pastonzia
, ' consenso/dissenso ideologia modo di produzione primitivo
logico/digitale/",,'„'d,' equilibri%quilibrio egemonia/dittatura masse proprietà
reciprocità/ridistribuzione
interazione intellettuali proletariato riproduzione
:- ààtcfligenzaSffificzge ordme/disordine C possibilità libertà rivoluzione
fldtlzloflC Saàznauca.eclassificszlone transizione abbondanza/scarsità
organizzazione maggioranza/minoranza
bisogno
semplic%omplesso
ripetizfone partiti
scienza consumo
sistema p.lirica
*inno spprclldnnmito amministrazione ccumulazione imposta
soglia
verijicablht~ bihtà c ervello ,= =~à autoregolazionc/eqtfihbrasioneà comunità capitale lusso
vincolo comportamento d<-- cognfzttz™= confiitto CI'I SI oro e argento
e condizionamento .P-ffnduzioncjdeduziéèi: = .': i consuetudine costituzione distribuzione
controllo sociale —.Sl«late/8«qzlsitn d : =
'ff élite pesi c misure
diritto democrazia/dittatura fabbrica
astronomia gergo produzione/distribuzione
emozione/motivazione l 'iàstinto I giustizia norma gestione ricchezza
cosmologie gfUPPC
atomo e mole«oh g:. operaziont istituzioni patto imperialismo scambio
gravitazione z
d marginalità
pcrcczlanc responsabdità potere
luce conservazione/invarianza impresa
quozientiut'Cffi ttuaferr
opinione spreco
poter«/autorità mercato
materia entropia povertà
fisica pubblico/privato merce
spazio-tempo atmosfera
propaganda
società civile
litosfera
forza/campo cellula ruolo/status moneta
adattamento differenziamento abitazione ' Statomoto socializzazione pianificazione
oceani evoluzione immunitàparticella
acqua
società profitto
pianeti mutazione/selezione individualità biologica ambiente rendita
sole
plasma
città
spazio sociale
universo
propagazione
polimorfismo integrazione salario
specie invecchiamento clima
quanti utilità
relatività organismo ecumene valore/plusvalore
insediamentoreversibilità/irreversibilità regolazione agricoltura
stato fisico catalisi sviluppo e morfogenesl migrazione città/csmpagna
macromolecole paesaggio colonie
metabolismo popolazione commercio
omeostasi regione industria
organico/inorganico eredità risorse spazio economico
osmosi gene suolo sviluppo/sottosviluppoVita genotipo/fenotipo terra
razza territorio
sangue villaggio
I29 Concetto
Concetto
ste due concezioni, sostitutiva e oggettiva, coi due punti di vista sostenibili circa
il rapporto fra specie e individui, e cioè rispettivamente col punto di vista della
Concetto, Esistenza, Essere, Fenomeno, Forma, comprensione e col punto di vista dell'estensione.
Idea, Proposizione e giudizio I concetti unive»ali, ossia i concetti che poggiano sopra la totalità delle con
dizioni di un fenomeno, formano l'oggetto dell'articolo +Idea+, dove, ispirando
si alla distinzione tra fenomeno e potenza, vengono distinte un'idea metodica e
S h ' di sv ol ere qui alcune osservazioni sul terminee+concetto+, sulle un'idea essenziale.
i cere erà i svo ge
relazioni che loco egano aih l 11 ' termini+esistenza+, +essere+, +fenomeno+, +meno+ +forma+ Infine debbono essere prese in esame le caratteristiche, l'esperienza e la for
+idea+ e+proposizione e giu izio+, su a sp
d' '
sulla specificità dei metodi conoscitivi nelle mazione dei concetti scientifici () 3 dell'articolo «Concetto»), e il sovrappiu o
cosiddette scienze umane e sulle risposte fornite
' p ' 'p "p
dai rinci ali' unti di vista surplus che distingue una legge naturale da un
semplice enunciato generale, e
losofici.
che può definirsi mediante il concetto di modalità relativa (cfr. l'articolo «Pro
posizione e giudizio», ) 4).
L'articolo +Concetto+ come filo conduttore.
z. V a riconosciuta alle scienze umane una specificità metodologica'
L'articolo+Concetto+ studia, nella sua prima parte, 'il concetto animale, ossia
l'organizzazione de mon o sensi i e ig
'
'
d 1 d 'b'l in funzione della percezione o piuttosto dei La simulazione e il progetto sono stati considerati il punto d'approdo della
d'ff ' l lli di percezione, che lo studio comparato e l'evoluzione del sistema
sintesi concettuale al livello animale. A partire da tale livello si è posto il pro
n ervoso consentono i is i n gd' d' t' uere. I risultati cosi ottenuti vengono p '
'p
blema di sapere se il controllo soggettivo e l'iniziativa sintetica, vale a dire l'in
d 11' t' l +Fe nomeno+ e sistematizzati da un punto i vistaunto di vista
nella prima parte e ar ico o + e
telligenza intuitiva, costituiscano, rispetto alla sintesi oggettiva e sempre revoca
d 'tt' . A ogni ordine di segnali concettuali c orrisponde quindi un ive o iescri ivo. og '
bile, ossia rispetto all'apprendimento per prove ed errori, una condotta sui gene
sintesi jenomenica. acquij . L'acquisizione dei concetti viene trattata ne ris e irriducibile, o non piuttosto un semplice perfezionamento graduale.
colo «Concetto», ed è ripresa altresi al ) t dell'articolo +Forma+, a proposi o
ea+ a ro osito del Un problema differente ma analogo si pone al livello della comunicazione
la Gestalttheorie e dell'imprinting.
concettuale. Anche questa comunicazione è coronata da un controllo soggettivo
L' '
linguistica nelle lingue naturali viene studiata ne a secon aL espressione ingu'
e da un'iniziativa almeno apparenti, che la esprimono mediante atteggiamenti
arte dell'articolo +Concetto+, dove si affronta la questione
e acqu proposizionali, segnatamente mediante atteggiamenti proposizionali in prima
(y . ). I t elementi costitutivi del segno concettuale persona, ma che sono già presenti con le intenzioni e le modalità. Tutti questi
b l , ff mento» discriminatorio e «rafforzamenti» socia i caratteri soggettivi debbono figurare tra gli elementi costitutivi di un linguaggio
(assenso e issenso),e dissenso), l'organizzazione dei segni in antonimi — fanno u itare completo> E appartengono ai segni fondamentali che si richiedono per render
dell'adeguatezza dei modelli esplicativi offerti dalla filosofia c pfia com ortamentistica possibile la comunicazione tra gli uomini? Oppure sono da considerarsi dei fe
Cose e segni linguistici non vengono appresi nea resi nellostesso modo. L'articolo+Esse ticci, testimoni di uno stadio transitorio dell'evoluzione umana, di un'età sicura
re+ studia gli atteggiamenti proposizionali, precisa i tipi di occorrenza
e segno mente metafisica e prescientifica del pensiero?
ro osizionale come «ogge o» a intt 11 'interno degli enunciati. L'articolo +Proposi La sorte di quelleche si è convenuto di chiamare «scienze umane», sia della
zione e giudizio+ analizza invece uti i à e e i
'
'
' tl' ' l' tilità e le difficoltà derivanti sia dall'ammet psicologia del pensiero sia delle discipline semiotiche, le discipline cioè che han
u l
'
l «proposizioni» in quanto eventualmen e cl'
' g
n te distinte a i
tere sia dal respingere e < p
no ad oggetto i segni di cui gli uomini si servono per comunicare, dipende dalla
enunciati di fatto.
risposta che verrà data a tali interrogativi.
Le due componenti costitutive di una proposizione singo are or inaria sono
La giustificata diffidenza verso il «mentalismo», le oscurità nella comprensio
il termine universale in posizione di predica o
' '
' g
t e il termine singolare in posizione ne dei segni non appena tale comprensione oltrepassi le possibilità di program
d' etto. Muovendo di qui, l'articolo «Concetto» studia () 2.2) i procedimen mazione nel senso dell'informatica, soprattutto l'atomicità e l'estensionalità di
r soggetto. u o
ti me iante i qua i id' ali il linguaggio arriva a rendere regolare la p1 redicazione, e con tutti i linguaggi scientifici conosciuti, debbono, se non far respingere alla legge
elude che il solo mezzo concettuale di cui il linguaggio isponga è a q
ra le discipline tradizionali che studiano l'uomo e che venivano insegnate al
Si rende dunque necessario studiare la logica della quantità in rapporto con le
la «facoltà di lettere», almeno indurre a sospettare un'ambiguità nella parola
implicazioni ontologiche connesse, o non conne
'scienza', quando questa viene applicata sia alla fisica sia alla storia. La difficoltà
riabile, a seconda che tale quantificazione venga interpretata oggettivamente o
di un simile uso delle parole dipende dal fatto che lo storico (e tutte le «scienze»
sostitutivamente (articolo «Esistenza»). p ' psos '
' '
'
>). È oi ossibile mettere in relazione que umane sono direttamente o indirettamente tributarie della storia) trova, tra i
Sistematica locale I30 I3I Concetto
« fatti » che deve riferire e interpretare, alcuni eventi fisici che egli è in condizione è facile distinguere i diversi schieramenti nella disputa sugli universali. I nomi
di descrivere in termini puramente oggettivi: eruzioni, maree, cambiamenti cli nalisti ammettono soltanto individui-cose o eventi come valori delle variabili di
matici, fenomeni meteorologici, ecc., ma soprattutto azioni avvolte da sim'mboli quantificazione. I realisti ammettono fra tali valori, e in modo irriducibile, anche
credenze, opinioni, per le quali egli non ha a disposizione alcun linguaggio capa delle classi. La dottrina intermedia del concettualismo, secondo cui esistono clas
ce di parafrasarle eliminandone gli aspetti soggettivi. si o universali ma non separati dagli individui, può venir distinta dalla dottrina
È merito dell'esistenzialismo (cfr. l'articolo +Esistenza+, ) x) l'aver difeso il nominalistica in quanto, dal momento che la quantificazione verte solo sugli in
carattere irriducibile e primigenio della soggettività. dividui, essa induce un ordine nel loro insieme. Dunque, poiché le qualità sono
Questa constatazione dettata dal buon senso non ha lo scopo di indurre gli suscettibili del piu e del meno, è possibile ordinare i loro supporti mediante una
storici ad abbandonare, come essi fanno oggi con disinvoltura, l ideale dell'og
1>' g
relazione asimmetrica e transitiva che corrisponde alla rispettiva distanza che
gettività per dare libero corso all'ideologia, alla speculazione e all'entusiasmo. Al tali supporti hanno in rapporto a uno di essi scelto come origine in quanto do
contrario, anzi, la questione sta tutta nel determinare in che cosa consista speci tato, in forma canonica, della qualità di questione (cfr. l'articolo +Esistenza+,
ficamente l'oggettività a cui la storia può pretendere. Tale metodologia è ancora ( z.5). Si aggiungerà, per ciò che riguarda, questa volta, la sussunzione delle so
da farsi, ed è ancora da farsi non muovendo da principi a priori, ma analizzando stanze individuali sotto le loro specie, che accettando di riconoscere proprietà
i modi di procedere dello storico e distinguendo tante metodologie quante le dif essenziali quali il genere e la differenza, e opponendole agli accidenti di ineren
ferenti storie richiedono. Quando uno storico interpreta una pittura rupestre, za, si adottano i principi del concettualismo in un altro modo. Se Socrate è un
evidentemente la sua interpretazione non è soggetta agli stessi vincoli cui deve uomo esattamente come il signor Rossi è un uomo, bisogna che l'universale
attenersi uno storico dell'arte moderna che si proponga di studiare i pittori del «uomo» sia rimasto immutato lungo il lasso di tempo intercorso tra l'esistenza
Rinascimento che hanno illustrato Ovidio. Un grande storico della filosofia face di Socrate e l'esistenza del signor Rossi. Sebbene l'universale venga utilizzato
va giustamente osservare che il metodo comparativo non ha il medesimo statuto in posizione di predicato e non di argomento, gli va riconosciuta una realtà pro
in antropologia, in mitologia comparata e nel caso di testi letterari o filosofici. In pria, anche se tale realtà non può venir separata da quella degli individui. Il con
quest'ultimo caso, come dice Goldschmidt, giustificare le condizioni di possibili cettualismo si fonda quindi su due criteri distinti: il criterio di Russell (ricorso
tà di paragone significa, eventualmente, mostrare che la struttura esplicativa ad a una relazione d'ordine), valido per la relazione tra gli accidenti e la loro sostan
dotta è potuta entrare nel campo della coscienza, quando non nell'intenzione za, e il criterio di permanenza di Aristotele (ricorso alla permanenza delle forme),
dello scrittore. che si applica alla relazione tra le sostanze prime e la «sostanza seconda» delle
L'intento di Platone, si dirà: ecco un'entità del tutto soggettiva e opinabile! specie. Quest'ultimo criterio mostra chiaramente che cosa distingue il concettua
No, bisogna rispondere, dove questo intento sia reso esplicito sulla scorta del lismo dal realismo platonico, ossia dall'ipostasi delle forme.
corpus platonico. Quando, nel respingere l'interpretazione oggettiva della quantificazione, si
Piu in generale, come mostra il circolo vizioso in cui s'involge l'empirismo accoglie l'interpretazione sostitutiva, si cambiano i termini del problema, che
quando pretende di render ragione delle idealità matematiche (cfr. l'articolo non ne viene tuttavia ad esser risolto o dissolto. Per un verso si debbono ammet
+Concetto+, $ 3.3), l'analisi suggerisce talune assunzioni a favore dell irriduci tere esistenti i termini che, andando a sostituirsi alle variabili delle funzioni pro
bilità delle organizzazioni emergenti nell'evoluzione dell'intelligenza intuitiva posizionali, le rendono vere ; per l'altro, si deve misurare la potenza rispettiva di
in rapporto all'apprendimento, e della riliessione in rapporto all'apprensione linguaggi che ammettono, l'uno la quantificazione sostitutiva, l'altro la quantifi
percettiva. cazione oggettiva o eventualmente la quantificazione mista.L'idealenominalista
è assicurato dalla quantificazione sostitutiva soltanto se ci si è assicurati che nel
l'insieme degli enunciati che costituiscono la lingua di partenza in cui non sono
3. Distribuzione dei PrinciPali Punti Ch mistafilosofici. state ancora introdotte variabili non è già presupposta un'ontologia realista. Il
vantaggio fondamentale della sostituzione riguarda l'uso delle modalità e degli
Senza dubbio tutti gli argomenti fin qui esposti (e discussi negli articoli ci atteggiamenti proposizionali, rendendo immediatamente intelligibile la quanti
tati ) mettono capo a punti di vista filosofici ; tuttavia il problema di una classifi ficazione in contesti che originano difficoltà quando se ne adotti l'interpretazione
cazione razionale di tali punti di vista, che qui si cercherà di riassumere, è stato oggettiva (Kripke). E a dispetto delle apparenze dovute al ruolo dei termini nelle
affrontato negli articoli +Forma+ (( z), +Esistenza+ () ) 2.3, 2.4, 2'.5) e +Feno sostituzioni, i metodi forniti da tale interpretazione si prestano probabilmente
meno+ ($ z). meglio ad esprimere la parte del linguaggio attinente alla comprensione che non
Analizzando la quantità logica è possibile lumeggiare la disputa classica sugli a misurare il potere e i limiti della filosofia nominalista.
universali. Qualora si accetti il criterio di Quine : «Essere è essere il valore di una I punti di vista realista, concettualista (nel senso che è stato dato al termine)
variabile», e si ammetta quindi l'interpretazione oggettiva della quantificazione, e nominalista sono tutti e tre dogmatici. Pongono come criterio di verità la cor
Sistematica locale I32 i33 Concetto
rispondenza tra il linguaggio e la realtà, senza che in tale corrispondenza inter Condillac, E. Bonnot de
vengano i processi e il metodo propri della conoscenza. Da un punto di vista lo
z78o La l ogique, ou les premiers développements de l'art de penser,L'Esprit et De Bure, Paris
(trad. it. in Opere,Utet, Torino z976, pp. 673-773).
gico ciò significa che, per tutti questi punti di vista, il principio del terzo escluso Descartes, R.
è universalmente valido, anche quando gli enunciati contraddittori riguardino z6yz Me d itationes de prima philosophia,Soly, Paris (trad. it. in Opere,voi. I, Laterza, Bari
proprietà di insiemi infiniti. z967> pp. z83-265).
È tuttavia possibile sostenere un nuovo punto di vista filosonco, grazie al Goldschmidt, V.
quale il movimento della conoscenza entra a far parte integrante della verità (cfr. z98z Re marques surla methode structurale en histoire dela philosophze,in Metaphysique, his
toire dela philosophie. Recueil d'etudes ofjert à Fernand Brunner, Payot, Paris.
gli articoli +Fenomeno+, ( z, e +Proposizione e giudizio+, (J 5). Sotto forma di Heyting, A,
fenomenismo per la conoscenza empirica e di intuizionismo per la conoscenza z956 In t u itionism. An Introduction, North-Holland, Amsterdam.
matematica, questo punto di vista restringe a priori il significato delle proposi Kant, I.
zioni sia empiriche sia pure. Una proposizione empirica è provvista di significato z787 Kr i t ih der reinen Vernunft,Hartknoch, Riga z787 (trad. it. Utet, Torino z967 ).
se riguarda un oggetto accessibile alla possibilità dell'esperienza. Una proposi I<ripke, S. A.
zione matematica è provvista di significato se la sua dimostrazione dipende da z976 Is T h ere a Problem about SubstitutionalQuantificationy, in G. Evans e J. McDowell (a
mezzi costruttivi. Epicuro, Descartes, Kant concepiscono in modi differenti che
cura di), Truth and Meaning: Essays in Semantics, Clarendon Presa, Oxford.
Marcus, R. B.
cosa debba intendersi per mezzi costruttivi di dimostrazione e per possibilità di z96z Mo dalities andintensional languages,in «Synthese», XIII, pp. 303-22.
esperienza. Ma tutti e tre subordinano l'impiego meccanico e per cosi dire cieco Montaigne, M. Eyquem de
di una logica accolta come àpyczvov alla pratica di ragionamenti e induzioni sot [z58o-9zj Es sais,L'Angelier, Paris z598 (trad. it. Adelphi, Milano z966).
toposti a regole metodiche, ove la logica fa da semplice «canone» per il pensiero. Quine, W. van Orman
La sospensione obbligata del giudizio nelle questioni dell'infinito attuale e nei z966 Th e IVays of Paradox and Other Essays,Random House, New York (trad, it. Il Sag
problemi che trascendono le nostre facoltà apprensive esprime in maniera alme
giatore, Milano 1975).
z97o Ph ilosophy of Logic,Prentice-Hall, Englewood Cliffs N.J. (trad. it. Il Saggiatore, Mi
no negativa i dubbi riguardo alla validità del terzo escluso. lano z98z).
Una simile concezione si oppone al: dogmatismo per la funzione che essa as Vuillemin, J.
segna alla riflessione. Essa pone quel che si può chiamare, in generale, il punto z98z Tr o is philosophes intuitionmstes: Epicure, Descartes, Kant,in «Dialectica», XXXV, z-z,
di vista critico in filosofia. Da questo punto di vista l'esistenza è delimitata ad
pp. zz-yz.
z98z IVh at Are Philosophical Systemsy,in preparazione presso Yale University Press, New
opera della rappresentazione soggettiva o, perlomeno, è controllata mediante me Haven Conn.
todi costruttivi dati.
In questa enumerazione non figura lo scetticismo (ricordato solo implicita
mente nell'articolo +Idea+). Ciò non significa tuttavia che non gli si riconosca
importanza. Anzi. Lo scetticismo rintuzza, nella speculazione come pure nella
scienza, una ragione troppo desiderosa d'innalzarsi al disopra dell'esperienza e
dei fatti accertati. In morale, esso denunzia lo scarso fondamento del fanatismo.
Il dubbio che esso applica a ogni principio è per il pensiero ciò che il riso è per il
sentimento. Lo scetticismo rammenta all'uomo, e in particolare al filosofo, la sua
condizione di creatura e la limitatezza delle sue facoltà. La sola esistenza acces
sibile agli uomini e ai filosofi è il gioco di rappresentazioni, che inevitabilmente
li ingannano non appena le prendono per un quadro fedele delle cose reali. [J.v.].
Berkeley, G.
z7zo A T re atzse Concerning the Principles of Human Knotuledge,Pepyat, Dublin (trad. it.
Laterza, Bari z97y ).
Bridgman, P. W.
1936 The Nature of Physical Theory,Dover, New York (trad. it. La Nuova Italia, Firenze
z 965).
Cherniss, H.
z962 Ar i stotle's Criticism of Piato and the Academy,Russell and Russell, New York.
71 I
Concetto
Concetto
re la stessa scelta di fronte a qualsiasi coppia di stimoli, in quanto questa capa
cità di trasposizione è caratteristica della percezione delle forme.
Sembra che i primi psicologi della forma abbiano collegato questa percezione
Probabilmente nessuna teoria è capace di rendere conto in >x>od<>sisto»>;» i><> universale delle relazioni all'intelligenza e ai suoi concetti. In efFetti, essa dipen
dei diversi usi che filosofi e scienziati hanno fatto e fanno dcl termine 'concctu >', de molto spesso dall'anatomia del sistema nervoso
(rappresentazione del profilo
perché questi usi sono svariati e alcuni addirittura incoerenti. Eliminate in l>;>r e della linea nel caso degli occhi composti). In alcune specie, in cui l'analisi e la
tenza certe interpretazioni che — come nel caso di quella hegeliana — entran<> i» combinazione dei segnali richiedono meccanismi corticali, le stesse forme geo
conflitto con il principio di non-contraddizione, sarà possibile introdurre i>n
metriche sono realmente innate. Alcune cellule della corteccia striata del gatto
qualche ordine in questa diversità, a condizione di seguire due regole : t ) si asse
rispondono solo alla figura di una retta inclinata da sinistra verso destra; altre,
gnerà al concetto un livello determinato, dipendente dal suo modo di comunica
che sono per cosi dire le loro antagoniste, rispondono solo alla figura che ha in
zione; z) caratteristiche, esperienza e acquisizione del concetto saranno, a lor»
clinazione contraria. L'acquisizione delle forme dinamiche segue gli stessi prin
volta, relative al suo particolare livello. cipi: dipende, e dipende soltanto, dall'integrazione automatica dei segnali del
In conformità alla prima regola, bisognerà distinguere fra il concetto anima primo ordine trasmessi al sistema nervoso.
le, che precede il linguaggio; il concetto comune, che caratterizza l'uomo ed è Per costituire un concetto bisogna quindi aggiungere una seconda caratteri
legato al linguaggio ordinario ; il concetto scientifico, la cui espressione richiede stica all'universalità della classificazione. Il concetto deve rapportarsi al suo og
un linguaggio tecnico, matematico o che fa uso della matematica. La divisione getto non immediatamente, ma mediatamente, per mezzo di un segno comune e
del presente articolo in tre paragrafi si basa su questa distinzione. universale. Questa presentazione mediata dell'oggetto viene chiamata fenomeno ;
In conformità alla seconda regola, ogni paragrafo sarà suddiviso in tre sotto tra i fenomeni si distinguono le immagini, in cui la mediazione va da una qualità
paragrafi. Il primo analizzerà le caratteristiche oggettive del concetto ; il secondo
di posizione a una qualità di posizione, e le rappresentazioni, in cui la mediazione
verterà sull'esperienza soggettiva a cui dà luogo ; il terzo esaminerà i processi di va da una qualità di stato a una qualità di stato. Le immagini sono all'origine
acquisizione corrispondenti.
' della percezione dello spazio e del tempo e riguardano la forma dei fenomeni. Le
rappresentazioni, che riguardano il loro oggetto, si suddividono in due gruppi :
se l'associazione che presenta l'oggetto per mezzo di un elemento comune ha
t. Il concetto animale.
luogo per contiguità, distribuisce i fenomeni in proprietà e cose
(sostanza) ; seha luogo per somiglianza, li suddivide in individui e specie
(essenza).
z.z. Caratteristiche.
L esistenza di una mediazione universale è sufficiente a caratterizzare il con
cetto>
Ogni animale, per sopravvivere, deve classificare le impressioni fornite daii Si consideri in primo luogo l'immagine dello spazio. Gli elementi dello spa
sensi. Tuttavia sarebbe errato attribuire tutte le forme di classificazione delle
zio che l'esito delle nostre azioni ci fa interpretare oggettivamente sono spesso
impressioni sensibili a un concetto vero e proprio.
dovuti all'attività di analisi e di sintesi iscritta nel sistema nervoso. Si seguirà
La prima caratteristica che, senz'ombra di dubbio, va richiesta a un concetto,
allora il percorso della visione binoculare. Le informazioni raccolte dalla parte
contrapposto alla semplice sensazione, è l'universalità. Una sensazione si pre sinistra di ogni globo oculare — corrispondenti al lato destro del campo visivo
senta come particolare. Un concetto invece raccoglie diverse sensazioni. Ma si
sono raccolte nella parte sinistra del cervello, mentre la destra di quest'ultimo
prendano in esame le due forme fondamentali con cui l'animale giunge all'uni
riceve le informazioni raccolte tramite la destra di ogni globo. Ne deriva che due
versalità: la contiguità e la somiglianza. L'associazione per contiguità, raggrup punti vicini, che si trovano l'uno da una parte e l'altro dall'altra della linea me
pando le impressioni date in atto come parti di un tutto connesso sia dal pun
diana del campo visivo, saranno separati nel cervello, che dovrà ristabilire, attra
to di vista spaziale sia da quello temporale, conduce alle qualità di posizione,
verso associazioni in sede centrale, la vicinanza perduta. È possibile raffigurarsi
non distinguibili dalle relazioni di posizione fra parti del tutto : essere in alto o a come la percezione dello spazio dipenda da queste associazioni in sede centrale
lato nel campo visivo, precedere, seguire, ecc. Integrando impressioni date solo
se ci si basa sull'esempio semplificato fornito dalla salamandra, la cui visione,
in potenza nella classe in cui si confondono, l'associazione per somiglianza, che
d'altra parte, non è binoculare. Se lo si seziona, il nervo ottico di questo animale
ripete e assimila, porta alle qualità di stato: forma, aspetto, colore, suono, ecc.
ricresce a partire dagli occhi ; le migliaia di fibre che lo compongono riorganizza
Queste associazioni si compongono fra loro. Gli animali percepiscono, piu che
no, in conformità al piano primitivo, la loro composizione complessa, fatta di
stimoli, raggruppamenti e relazioni fra stimoli, e questo permette loro, per esem
torsioni e intrecci, di modo che il cervello riprende la funzione di loro centro mo
pio, una volta imparato a scegliere il piu chiaro fra due stimoli visivi, di mantene
tore come prima dell'operazione, e la capacità visiva si ristabilisce. Se però, al
momento della sezione del nervo ottico, si volta l'occhio della salamandra dal
Concetto 7rz 7r3 Concetto
basso verso l'alto, essa rimane confusa : quando una mosca si presenta nella parte caratteristica : occorre che il legame rappresentativo provenga da una sintesi sog
superiore del campo visivo, la salamandra salta verso il basso, e in seguito non ap gettiva e sempre revocabile. Questa nuova caratteristica sembra richiedere un
prenderà piu a correggere il suo errore. La disposizione reciproca delle parti del nuovo tipo di integrazione nervosa, relativa a segnali di secondo ordine.
lo spazio non le si imprime quindi come farebbe un'immagine del mondo ester Un segnale del primo ordine, anche se subisce la legge di un'organizzazione
no : è dovuta solo all'interpretazione in sede centrale di certi segni, che di per sé complessa, attraverso il gioco degli eAetti prodotti dal concorrere di piu stimo
sono estranei alle qualità che sembrerebbero suggerire una simile disposizione. lazioni ed inibizioni a diversi livelli del sistema nervoso, rimanda direttamente,
Tutto quanto distingue un fenomeno, e piu in particolare una rappresenta come segnale, all'evento che ha scosso la superficie dell'organismo. Un segnale
zione, da una qualità in generale, è la postulazione di un rappresentato, sostanza o di secondo ordine deve a sua volta rimandare, in quanto segnale, a un segnale di
specie, colto attraverso la molteplicità di ciò che lo rappresenta, accidenti o in primo ordine. Questo rinvio si chiama associazione d'idee. Il sistema nervoso,
dividui, Ma, come hanno messo in luce gli etologi, la classificazione del mondo lungi dal rispondere a uno stimolo specifico in conformità a istruzioni completa
sensibile dipende dagli interessi e dalle prestazioni proprie ad ogni specie, di mente programmate, raccoglie e integra le informazioni eterogenee che gli sono
modo che — lungi dall'indicare delle cose — lasostanza e i suoi accidenti, come la comunicate dai diversi registri sensoriali, in modo tale che un segnale da esso
specie e i suoi individui, non sono altro che segnali di segnali. Ora, non è per ricevuto evocherà unaltrosegnale ricevuto in precedenza e trarrà da questo la
nulla inevitabile che questi segnali di segnali introducano nel comportamento sua capacità di dare una risposta. Perché appaia un segnale di secondo ordine
quell'apertura e quella flessibilità che viene chiamata apprendimento e che il non è dunque sufficiente che il sistema nervoso divenga piu complesso : occorre
concetto sembra richiedere inevitabilmente. Molti uccelli percepiscono cosi sen che a questa maggiore complessità corrisponda un'apertura del programma in
za uso di concetti una rappresentazione universale e risolvono in modo originale nato che regola i rapporti fra impressioni e reazioni. Occorre che l'animale sia in
il problema di acquisire l'oggetto come omogeneo e unico, nel caso in cui gli de grado di apprendere.
vono corrispondere diversi atti istintivi. Questi diversi atti sono riuniti sull'og Una volta reso possibile l'apprendimento attraverso l'apertura dei program
getto, e il grado di specializzazione dei dispositivi che dànno il via a tali atti, non mi, l'organizzazione dei segnali di secondo ordine può, per via della sua correla
ché degli schemi innati corrispondenti, è tale che la funzione dell'unificazione zione con una gerarchia di istinti, modificare temporaneamente, seguendo una
incombe all'oggetto che emette lo stimolo e non al soggetto che organizza l'asso certa legge, la referenza di una costellazione di segnali data. Si dànno a Ramina
ciazione. Se, nelle condizioni naturali di vita della specie, capita per lo piu che grobris piu topi di quanti possa sognarne (esperimento di Leyhausen) : dappri
l'oggetto sia appreso come unità nello stesso modo in cui potrebbe essere appreso ma li mangia; poi li uccide senza mangiarli;poi li cattura senza ucciderli; poi
per associazione, la sperimentazione può agevolmente dissociare questo oggetto dà loro la caccia senza catturarli. La costellazione di segnali «topo» può quindi
nelle sue componenti e, per esempio, isolare i processi specifici di «impressione» richiamare diversi atti istintivi, e lo stesso atto istintivo — catturare il topo — può
che raccolgono i segnali del «simile», innati e indipendenti gli uni dagli altri. Un essere messo in moto indifferentemente da due costellazioni di segnali tanto di
uccello, allevato dall'uomo fin dalla piu tenera età, diventerà a terra un uccello versi quanto sono quelli che corrispondono a un topo e a una pallina in movi
uomo, che si interessa solo agli uomini e non ai suoi simili, per ridiventare in mento.
aria un uccello-uccello, legato ai suoi simili nello stesso modo in cui lo sono gli La struttura dei segnali di secondo ordine determina quindi il modo in cui
uccelli cresciuti in libertà. si apprenderanno soggettivamente sostanza e specie. Nei casi in cui l'unità del
Automatismi innati possono servire da sostituti della rappresentazione di in l'oggetto risulta da una sintesi soggettiva, l'integrazione dei segnali risulta da un
dividui particolari o di sostanze. Stimoli specifici e isolati mettono in moto l'atti apprendimento continuo e che può sempre essere corretto. Un nuovo segnale
vità sessuale di insetti e pesci. Numerosi insetti rispondono solo all'odore emana deve sempre potersi aggiungere a una costellazione di segnali già costituita; un
to dalle ghiandole odorifere e ignorano la femmina da cui si trovino a una certa segnale che sembri fare parte integrante di questa costellazione deve sempre
distanza. Numerosi pesci rispondono esclusivamente a stimoli visivi specifici e poter essere eliminato. In tal modo, quando s'interpreta questa costellazione
vanno infregola per l'ombra di una femmina o per un pupazzo grossolano con come la rappresentazione di una sostanza attraverso i suoi accidenti, nessun se
l'addome rigonfio. Gli uccelli, proprio nella misura in cui il loro comportamento gnale determinato può stare in luogo della sostanza, perché un'esperienza ulte
è dominato da schemi innati o da impressioni acquisite in un'epoca determinata riore potrà toglierla dalla costellazione, di modo che l'immutabilità sostanziale
e incorreggibili, spesso sono sensibili solo a un singolo elemento che può essere potrà corrispondere solo a un X indeterminato e tutte le determinazioni o acci
riscontrato anche isolatamente. Perfino le scimmiette cercano il calore del seno denti ricopriranno i segnali dati. Solo una tale ripartizione dei segnali è compa
materno su pupazzi fatti di filo di ferro ricoperto di stoffa. tibile, in effetti, con la doppia esigenza di permanenza e di revisione, che è im
In tutti questi casi ciò che consente di non ricorrere al concetto è l'automati plicata dall'apprendimento. Quanto alla rappresentazione della specie attraverso
smo e l'irrevocabilità del legame rappresentativo. Perché una rappresentazione gli individui, una circostanza particolare fa si che questa non si distingua essen
possa pretendere di diventare un concetto, bisogna quindi aggiungerle una terza zialmente dalla rappresentazione della sostanza attraverso gli accidenti. La rap
Concetto 7<4 7r5 Concetto
presentazione dell'ambiente vitale si presta all'apprendimento molto meglio dell:< prescindere dall'esperienza soggettiva della specie umana, l'esistenza di questa
rappresentazione di ciò che è congenere, e quest'ultima è per eccellenza il terre simulazione è accertata dal comportamento degli antropoidi non appena si ren
no d'elezione per gli schemi innati, le impressioni o le loro tracce superstiti. I» dono conto intuitivamente delle cause che, nella situazione data, costituiscono
ogni caso, ciò che viene appreso è l'individualità, mentre i tratti specifici portan<> un ostacolo a un'azione, e vi pongono rimedio costruendo strumenti rudimentali
piu facilmente a comportamenti estranei all'apprendimento. I segnali di secondo come mezziperraggiungere uno scopo.C'è una banana appesa alsoffitto troppo
ordine si trovano quindi automaticamente utilizzati per interpretare l'individu<> in alto perché l orangutan la possa raggiungere. In un angolo della gabbia è stata
e le sue differenze specifiche, a detrimento della specie, per apprendere la qual« collocata una cassa abbastanza alta. L'animale non tenta di saltare. Il segnale
sono di solito sufficienti i segnali del primo ordine. «salto» non è messo in atto : d'un sol colpo viene colto il rapporto di distanza fra
Quando si tratta dei segnali di secondo ordine correlativi alle rappresenta questo segnale e il segnale «banana», e questo rapporto esclude che la mano pos
zioni, il comportamento obbedisce al principio delle controreazioni cibernetiche. sa raggiungere il frutto. Lo sguardo dell'orangutan finisce con l'andare dalla
Allorché l'organismo reagisce ad associazioni di stimoli, osserva l'effetto delle banana al posto vuoto sul pavimento sotto la banana, poi, da h, alla cassa. Nel
sue stesse risposte e rimanda al sistema nervoso l'informazione che lo riguanl;< momento successivo, lanciando grida di gioia, spinge la cassa sotto la banana
allo scopo di rinforzare o modificare il comportamento futuro a seconda che que per afferrarla.La riuscita dell'operazione non è statapreceduta da alcuna prova
sto effetto sia stato un successo o un fallimento. Reintroducendo nel sistema i ed errore, a meno che non si considerino tali le simulazioni svolte per tentativi
risultati della sua azione, il centro che governa questo sistema dovrà preventiv:< in sede centrale,
mente raccogliere le informazioni provenienti dal mondo esterno secondo livelli La produzione di segnali del terzo ordine modifica in modo caratteristico la
di energia debole e trasformarli in vista di un'utilizzazione successiva. I messag natura dei segnali, e ciò da quattro punti di vista diversi. In primo luogo, rompe
gi esterni non sono utilizzati allo stato puro, ma tradotti in un codice, le cui r« i legami del condizionamento e libera relativamente sia i comportamenti sia gli
gole — peraltro ignote — sfuggono completamente al controllo dell'individuo. individui. In secondo luogo, muta i comportamenti in operazioni (chiamiamo
Benché sia talora difFicile distinguerla da un concetto se la si considera soh< operazioni dei comportamenti virtuali e ordinati ). In terzo luogo, muta i segnali
mente nel suo risultato isolandola dalla sua genesi, tale associazione andrà tuttavi;< in segnali virtuali e, quando ci sono piu segnali, in segnali virtuali e combinabili.
rapportata ad una sintesi soggettiva e revocabile come una semplice associazionc Questa combinazione assegna ruoli diversi e ordinati all'uno e all'altro segnale,
di idee, e ciò per il fatto che, per costituire un concetto vero e proprio, si richiede di modo che la differenza fra operazioni e segnali diviene sfumata. Infine pro
un quarto carattere, ossiail controllo soggettivo e l'iniziativa della sintesi. Qucsi:< prio perche questa differenza si è sfumata, operazioni e segnali si compongono inI
quarta caratteristica compare solo con un terzo ordine di produzione di segn;<li. un quadro ipotetico tale da rendere possibile la simulazione. L'animale, a que
Il secondo ordine di produzione di segnali era caratterizzato dalle controreazi<> sto punto, pianifica individualmente la sua condotta.
ni cibernetiche. Le informazioni che rifluivano verso il sistema nervoso centr;<I<
provenivano non solo dall'azione progettata in blocco e totalmente realizzan>, r.z. Esperienza.
ma da questa azione durante il suo svolgimento, in modo da poterla correggcrc
odeviare. Avviene in questo modo l'apprendimento per prove ed errori, regoh<i <> Se le quattro caratteristiche sopra elencate sono tutte necessarie al concetto,
in sede centrale in virtu dell'integrazione continua delle informazioni perifc< i l'ultima di esse ne subordina la presenza al dato del fatto di coscienza.
che. Sarebbe concepibile un'integrazione di ordine superiore, in cui il sisto<»;< In effetti, non si saprebbero simulare o pianificare rappresentazioni virtuali
centrale, invece di correggere il corso della sua azione man mano che gli gi«<> senza che queste rappresentazioni fantomatiche entrassero in conflitto con gli
gono i risultati delle sue prove, simulasse prove ed errori senza effettuarli, e ile< i stimoli effettivamente percepiti. B possibile, di conseguenza, parlare della per
desse del corso della sua azione in funzione di questo calcolo simulato. Seg<u<l< cezione di una qualità universale (il rosso), di una rappresentazione mediata (il
di secondo ordine si trovano allora associati a titolo di segnali, cioè di ipotesi, <I< color rosso del pupazzo di fronte a cui il pesce agisce come se si trattasse di un
cui il sistema centrale calcola e confronta le conseguenze. rivale) ; di una rappresentazione mediata associata a una sintesi soggettiva (il co
Perché l'essere vivente costruisca tali segnali è necessario che si sia lib<.> ;<l<> lor rosso di questa mela). Non è possibile parlare della percezione di ciò che si
da istinti rigidi, in modo da essere in grado poi, su questa base, di prende«' I<. pianifica o di ciò che si simula (il color rosso che aspetto da questa mela verde
distanze dalle sollecitazioni esterne. Man mano che, con la precisione e l l 'H[><. quando sarà matura). Dato che gli stimoli presenti escludono gli oggetti simulati
cializzazione crescenti degli istinti, diminuiscono l'urgenza e la determinavi<><>< o pianificati, occorre che questi ultimi accedano solo a un'esistenza ideale, posta
dei suoi obblighi, l'organismo ha agio di prendere in esame i segnali e di pr<>v:«<. con un atto intellettuale. Certamente, l'associazione d'idee fa sorgere anch' essa
i loro rapporti virtuali. Può dominare lo spazio collocandovisi al centro e pr<>i<I entità immaginarie, ma la percezione cancella presto i prodotti dell'immagina
tarvi le risposte ai diversi rapporti fra segnali. zione che potrebbero entrare in conflitto prolungato con i propri dati. Questa
I correlati a livello nervoso di questa simulazione sono tuttora ignoti. IVI:«,
,
associazione dipende anche dalle occasioni esterne e si produce meccanicamente.
Concetto 7i6 7i7 Concetto
Invece, per conservare le proprie rappresentazioni di fronte alla realtà, l'intel modo si sono distinti la semplice irritabilità, il procedimento per prove corrette
letto, come facoltà dei concetti, ha bisogno di una attività spontanea e adatta allo ex post e l'azione pianificata ex ante. Ma, a parte il terzo ordine che sembra ri
scopo di sottoporre l'acquisizione di ogni dato particolare a una regola, cioè di chiamare naturalmente l'idea di soggettività, ed evitando di conferire all'analo
sussumerlo sotto l'universale di cui è proprio il rappresentante. Questa regola che gia una portata positiva — del tutto illusoria quando si tratta di immaginare le
caratterizza l'attività dell'intelletto rinvia necessariamente alla riflessione, di mo esperienze di antropoidi —, non sarebbe possibile, se non indebitamente e cadendo
do che, di tutti i concetti, si può dire che devono poter essere accompagnati dal nell'antropomorfismo,introdurre la coscienza nei comportamenti osservati de
l'«io penso».
gli animali. Antropoidi, insetti, crostacei sanno comandare e coordinare in sede
Per verificare la verità empirica della deduzione che lega concetto e coscien centrale la loro attività motrice in funzione delle afferenze sensoriali, sanno far
za, si hanno a disposizione solo due vie: l'una è quella di constatare in se stessi scattare programmi d'azione in funzione degli stimoli dati e costruire una clas
l'esistenza di un fatto sui generische rappresenta un esempio particolare di que
sificazione del mondo sensibile adattata alle prestazioni possibili alla loro specie.
sta connessione; l'altra è quella di mostrare che le condizioni della vita animale, La produzione di segnali del primo ordine è loro accessibile. Benché la piattola
giunta a una fase determinata dell'evoluzione, esigono questa connessione, che esibisca risposte acquisite che dimostrano notevole adattamento e, anche deca
allora non avrà piu bisogno di essere necessariamente data alla nostra esperienza. pitata, continui a manifestare risposte condizionate nello scansare ostacoli ; ben
La prima verifica avviene rimandando alla coscienza. Questa, oggi, è sospetta ché in esseri primitivi come le planarie sia talvolta difficile distinguere l'appren
a molti in quanto immediata. Ma le obiezioni che si rivolgono contro l'intro dimento dalla sensibilizzazione, la possibilità di apprendimento — cioè di giungere
spezione non tolgono nulla al fatto che questa rende l'uomo certo di pensare per alla produzione di segnali del secondo ordine — è una caratteristica generale degli
concetti, anche se tale certezza getta luce solamente sul fenomeno del pensiero e invertebrati superiori, come il polipo, e dei vertebrati. Essi registrano gli avveni
non sulla sua natura ultima. menti significativi, li classificano e introducono segmenti di comportamento ap
La seconda via rimanda alla teoria dell'evoluzione. Ma è fin troppo evidente preso nella trama dei comportamenti innati. Anche se si proiettasse in questi due
quali privilegi selettivi una specie abbia potuto trarre dalla scoperta della sogget ordini la coscienza, non si avrebbe tuttavia alcuna idea dell'esperienza isolata
tività e della simulazione, tanto per la riproduzione e la previsione quanto per loro corrispondente, dato che non sarebbe possibile isolarla in questo niodo, per
l'ampliamento e la diversificazione dell'ambiente. Ciò che è degno di spiegazio
quanto si sia in grado di simulare e pianificare. È inutile e chimerico ragionare su
ne, o almeno di riflessione, è il rapporto tra il fatto coscienziale e il terzo ordine questa base fallace: queste considerazioni, tratte dall'evoluzione, dimostrano
di produzione di segnali, legato in modo specifico alla sua comparsa, e, tramite tutt' al piu che è possibile concepire un sistema di ordine inferiore a prescindere
questa, ai due primi ordini. da un sistema di ordine superiore, senza che questo faccia luce su un'ipotetica
Ora, posto che si concepisca il fatto di coscienza come una decodifica di se costruzione soggettiva del fatto di coscienza.
gnali, i tre ordini di produzione di segnali si pongono immediatamente in serie
con le diverse dimensioni che tale fatto di coscienza richiede. Lá semplice pre
senza della qualità richiama dapprima la dimensione centrifuga o oggettiva della i.3. Acquisizione.
coscienza, in virtu della quale la coscienza sorge solo ponendo un oggetto. Il Il problema dell'origine dell'idea divide da sempre i filosofi. Contro i razio
fenomeno introduce poi la dimensione della mediazione, in virtu della quale nalisti (Descartes, Leibniz), sostenitori dell'innatezza di certe idee, gli empiristi
la coscienza pone il suo oggetto solo attraverso un altro oggetto, che dà un'im (Locke, Hume) hanno sostenuto che l'esperienza è il luogo unico della loro ori
magine o un rappresentante del primo. Simulazione e piano fanno infine rifluire gine. La discriminante dipende, piu esattamente, dalla questione di sapere se l'as
la coscienza verso se stessa; ne delineano la dimensione centripeta o soggettiva, sociazione d'idee rende conto dei concetti o se, per spiegare l'acquisizione di
in virtu della quale il suo oggetto diviene virtuale e si identifica non piu con que questi ultimi, bisogna ricorrere a una facoltà peculiare, l'intelletto, irriducibile
sto o quel dato, ma con la relazione simulata fra una causa e un effetto o fra un a ogni forma di immaginazione. Gli empiristi, collocando nelle idee stesse, intese
mezzo e un fine. In tal modo, la connessione essenziale tra il fatto di coscienza e come contenuti passivi della recettività, il principio di unità che associa diverse
l'interpretazione dei segni appare chiaramente. Infatti ogni situazione biologica idee fra loro con un processo simile a quello dell'attrazione newtoniana nel mon
complessa in cui intervenga una produzione di segnali è caratterizzata da tre do della materia, pretendevano di risparmiarsi ogni ricorso al principio attivo che
dati : quello di un oggetto o referente, quello di un simbolo che rimanda a questo discende dall'io penso, e, essendo l'io pensoresiduo dell'anima, pensavano di eli
oggetto, quello di un pensiero o referenza che, in modo adeguato o meno, simula minare in tal modo ogni traccia di spiritualismo.
l'oggetto. Dimensione centrifuga, dimensione simbolica e dimensione centripeta Per la psicologia del condizionamento e per la psicologia oggettiva, si trattava
costituiscono il pieno sviluppo biologico che risulta dalla graduale «apertura» di concretizzare il programma empirista sostituendo l'osservazione scientifica
del comportamento. alla speculazione filosofica, Si sostituirono le idee con comportamenti osserva
I tre ordini di segnalazione corrispondono a queste tre dimensioni. In questo bili da un osservatore esterno e misurabili. Le leggi dell'associazione cessano
Concetto 7rg 7r9 Concetto
allora di dipendere da qualche ipotesi sul materiale di cui è costituita la coscienza lei organizzerà attorno a sé queste risposte eterogenee. Uno stesso segmento di
e, se mai la riduzione proposta dall'empirismo riuscisse, tutte le leggi psicologi comportamento, che consiste nel rannicchiarsi contro un medesimo oggetto, è
che sarebbero ricondotte a successioni regolari di stimoli e risposte, spiegandosi stato il segnale che ha messo in atto cure diverse: il cucciolo è stato allattato, ri
l'alchimia dell'associazione con un trapasso di reazioni dovuta al potere dei se scaldato, protetto, addormentato. Lo stesso segmento sarà utilizzato come mezzo
gnali. per raggiungere gli stessi fini. Diventando il segnale comune e organico, l'organi
Queste dottrine si sono ben guardate dal penetrare nel segreto del cervello, smo materno viene a poco a poco distinto e individuato, in quanto l'individuo
che va oltre l'osservazione del comportamento: le leggi che propongono sono traduce nel linguaggio della rappresentazione il segnale che integra il rapporto
di natura puramente fenomenologica. Due di queste leggi sono qui rilevanti: di un segmento o del maggior numero di segmenti di comportamento operante,
per analogia con certe regole che servono a introdurre dei segni logici (implica cioè di mezzi da un lato, e di una risposta o del maggior numero di risposte simi
zione, congiunzione, disgiunzione) nelle premesse di un argomento, è possibile, li, cioè di fini, dall'altro.
quando le si interpreti nel linguaggio delle rappresentazioni, chiamarle rispetti Si è detto che un terzo ordine di produzione di segnali è necessario per per
vamente regola d'introduzione dell'accidente e regola d'introduzione dell'in mettere la simulazione delle cause e la pianificazione dei fini. Certamente il ratto
dtvtduo. che preme la barra per ottenere il cibo agisce per un fine. Tuttavia solo le scim
La prima, descritta da Pavlov, si richiama al principio del riflesso condizio mie antropomorfe possono dissociare l'azione e l'intenzionalità spaziale, cioè ma
nato. Quando un organismo, posto in uno stato determinato di desiderio, riceve nifestare un comportamento che, antropomorficamente, evoca un'intenzione pro
uno stimolo qualsiasi B immediatamente prima che uno stimolo A sia seguito priamente detta. k possibile interpretare questa traduzione in segnali di terzo
dalla risposta R, lo stimolo qualsiasi B tende a diventare condizionato, cioè a ordine come una regola d'introduzione del fine, corrispondente al livello della
provocare la risposta R prima della presentazione dello stimolo assoluto A. Nel traduzione in segnali del secondo ordine, alla regola d'introduzione dell'indi
linguaggio della rappresentazione, le premesse primitive contengono gli stimoli viduo. L'orangutan avrà dovuto risolvere preventivamente due problemi diver
B e A, la loro relazione temporale e la concatenazione innata fra A e R. Questa si : il primo è quello di salire sulla cassa, che sarà divenuto un condizionamento
costellazione giustifica l'introduzione dell'accidente : B, come A, annunzia R ; di quando la cassa avrà permesso di afferrare la banana situata allora immediata
conseguenza, la situazione biologica rappresentata dalla premessa è tradotta, in mente sopra di essa ; il secondo è quello di spostare la cassa in un luogo determi
termini di rappresentazione, dall'attribuzione di B e A come accidenti a una stes nato, che sarà divenuto un condizionamento quando sarà stato seguito ugual
sa sostanza X. mente da una ricompensa. Per risolvere il problema attuale, l'animale deve dap
La regola d'introduzione dell'individuo, descritta da Skinner, si richiama al prima staccare questi due segmenti di comportamento dal condizionamento che li
principio del condizionamento operante. Quando un organismo dispiega un'atti ha fatti eventualmente conservare, perché la banana non si trova sopra la cassa
vità data o un comportamento operante, di cui un segmento è seguito, a causa e la ricompensa che seguiva lo spostamento della cassa non è venuta. Poi, una
di un rapporto con una costellazione di stimoli, da una ricompensa o da una pu volta isolati, questi comportamenti — spostare e arrampicarsi — debbono essere
nizione, questo segmento sarà ripetuto nel primo caso ed evitato nel secondo, messi in relazione allo stesso individuo, Quindi le premesse biologiche sono, in
Nel linguaggio della rappresentazione, le premesse primitive contengono il com questo caso,l'arrampicamento, lospostamento e lacassa,e infinela banana, che
portamento operante(la corsa del ratto nella sua scatola) e il segmento di questo non è associata direttamente né al primo né alla seconda. Le premesse devono
comportamento, accoppiato con una costellazione di stimoli e seguito da una ri giustificare l'introduzione del fine : spostare la cassa per salirvi sopra. I due com
compensa (la barra che, premuta, provoca l'arrivo di un po' di cibo). Questa co portamenti sono applicati allo stesso individuo e lo sono in un ordine deter
stellazione giustifica l'introduzione dell'individuo : ogni volta che la barra viene minato, perché l'arrampicamento, una volta avvenuto, impedirebbe lo sposta
premuta fornisce del cibo. La situazione biologica rappresentata dalle premes mento.
se primitive è tradotta in termini di rappresentazioni con l'individuazione del Ciò che assicura l'unità dalla finalità può non essere l'unità di un individuo
sistema di stimoli a cui è accoppiato il segmento di comportamento operante semplice a cui si applicano le due operazioni, ma l'unità di un individuo compo
per produrre la ricompensa. L'individuazione è piu pregnante man mano che lo sto a cui si applica la combinazione delle due operazioni. Uno scimpanzé ha impa
stesso sistema di stimoli si troverà accoppiato con comportamenti operanti molto rato da un lato ad afferrare una banana appesa al soffitto con un bambu, dall'altro
simili, per portare a ricompense che appartengono a un numero maggiore di re agiuntaredue bambu. Ora, sicollocano nellasua gabbia due bambu nessuno dei
gistri eterogenei. Per la scimmietta, la madre costituisce di solito il punto di rife quali è da solo abbastanza lungo per raggiungere la banana. Lo scimpanzé li in
rimento del suo comportamento : si rifugia presso di lei quando è affamata, in filerà l'uno nell'altro, dopo averne assottigliato uno, per raggiungere la banana.
freddolita, stanca o impaurita. Come si è visto, pupazzi e oggetti inanimati pos Anche qui l'ordine delle operazioni è determinante, perché bisogna giuntare i
sono svolgere l'una o l'altra di queste funzioni ; ma ciò che, in circostanze ordi bambu prima di impugnarli per giungere a toccare la banana.
narie, individua la madre come l'oggetto dell'attaccamento infantile è il fatto che Ora, è possibile postulare che la regola d'introduzione del fine non si distin
Concetto 720 72 I Concetto
gue essenzialmente dalla regola d'introduzione dell'individuo, cosi da ridurre il frutto, Ci si accorgerebbe invece degli immensi vantaggi che il concetto riceve
concetto all'associazione. La distinzione cesserà di essere essenziale se sarà pos dallasua associazione con laparola se siprendono in esame, per esempio, icon
sibile collocare in uno stesso genere il comportamento che conferisce un valore cetti di relazione, i quali permettono di esprimere e quindi di pensare un rapporto
(cibo) a una reazione (premere la barra) quando siano stati immediatamente ed complicato come quello di prozio materno.
effettivamente legati nell'esperienza, e il comportamento che conferisce un valore
(banana) a una concatenazione ordinata di reazioni (spostarelacassa,arrampi L'ordine logico vorrebbe che si analizzassero per prima cosa le caratteristiche
carsi) quando questo valore non abbia finora seguito ognuna di queste reazioni nuove che il concetto acquista in seguito alla sua connessione con il segno. Tut
altro che in un contesto diverso da quello presente, dato che tutta la difficoltà tavia le analisi dirette portano spesso a non riconoscere giustamente la comples
nel «risolvere il problema» consiste nello stabilire il legame che fa difetto com sità del concetto parlato o scritto, e questo a causa di pregiudizi semplicistici in
binando virtualmentela sequenza delle reazioni e la presenza dello stimolo. trodottisi nello studio dell'acquisizione di questo genere di concetti. Si sottova
Un tale postulato, che permetterebbe di ridurre il concetto all'associazione, lutano in particolare le difficoltà cui va incontro l'acquisizione di segni arbitrari,
è da considerarsi legittimo? Quando gli scimpanzé della Gombe Stream Reserve poiché si suppone che un transfert associativo a livello di segnali sia sufFiciente
manifestano la loro capacità di modificare un ramo o un bastone per adattarlo a a metterle in evidenza. Siccome questi pregiudizi impediscono di individuare
un fine, e dànno cosi l'esempio di un'industria primitiva, il loro comportamento le caratteristiche proprie del concetto cosi come vengono trasmesse dal linguag
obbedisce agli stessi principi che governano quello dei ratti nel labirinto? gio, è sembrato opportuno cambiare qui l'ordine seguito nel paragrafo prece
Se, per affermarlo, s'invoca l'esperienza del concetto animale, si cade in un dente e studiare per prima cosa il problema dell'acquisizione.
circolo vizioso. L'esperienza mostra solo sequenze di stimoli e reazioni, che non
forniscono alcuna informazione diretta sul meccanismo nervoso corrispondente. z.i. Acquisizione del concetto.
Ora, il problema consiste proprio nello stabilire se la combinazione di due «ope
ranti» che non è stata, ma che forse sarà seguita da una ricompensa, avvenga se Le confusioni che hanno impedito di riconoscere quanto vi è di specifico
condo il modello del rinforzo associativo di un «operante» tramite una ricom nell'acquisizione del concetto e, quindi, nel concetto stesso, sono dovute, nella
pensa che l'ha seguita immediatamente ed effettivamente. Dato che questa com maggior parte dei casi, all'ignoranza della questione. In primo luogo, non ci si è
binazione sembra fuori della portata di numerosi organismi capaci di associazio chiesti a quali condizioni debba rispondere l'acquisizione di un concetto lingui
ne, l'onere della prova incombe a coloro che postulano la continuità. Certa stico. La semplice enumerazione di queste condizioni elimina la maggior parte
mente, non si dispone di alcuna esperienza atta a dimostrare che un dato orga delle teorie «comportamentistiche» che pretendono di spiegare l'acquisizione dei
nismo non è capace di prestazioni superiori a quelle che se ne ottengono nello concetti empirici elementari attraverso il processo di stimolo-risposta. Tra di esse
stato presente della sperimentazione. Ma, da un lato, l'evoluzione del sistema solo la dottrina di Quine sembra rispondere alle condizioni fissate. Si esamine
nervoso sembra permettere di contrapporre ai cervelli le cui aree di associazioni ranno dunque gli elementi della risposta che essa fornisce.
sono legate esclusivamente al sistema limbico, sede per eccellenza delle emo
zioni, i cervelli le cui aree d'associazione sono direttamente connesse fra loro, Condhzioniche deee assolhhere un segno concettuale:«semanticità» e«indipen
D'altro lato, è plausibile e conforme agli insegnamenti delVetologia moderna denza». Ni ente sembra piu atto a spiegare il linguaggio dell'associazione di
supporre l'emergenza epigenetica di concatenazioni innate specifiche per spie idee. Leesperienze diPavlov sulriflesso condizionato sembrano confermare ta
gare il comportamento complesso degli antropoidi. In ogni caso, dal punto di vi li concezioni precisandole e sottoponendole al verdetto della sperimentazione
sta fenomenologico, la riduzione del concetto all'associazione non è che una pe scientifica. L'associazionismo di Locke verteva su idee, di cui egli rimaneva in
tizione di principio. capace di spiegare l'attrazione. L'associazionismo di Pavlov verte su comporta
menti; è un'idea che si unisce a un desiderio o a un'avversione e ne diventa cosi
il segnale (cfr. $ x.g).
z. Il c oncetto e i linguaggi naturali. Del resto la connessione che si stabilisce tra il segnale e lo stimolo assoluto
resta del tutto arbitraria, come quella che si stabilisce tra la parola e il concetto.
È stato sostenuto che l'intelligenza del bambino e quella dell'antropoide sono La natura interviene solo in un secondo tempo per effettuare una selezione fra
paragonabilise messe in rapporto allaformazione deiconcetti cosi come sono queste associazioni qualsiasi. Se la connessione, una volta stabilita, si ripete, è
stati caratterizzati finora. Sarebbe la facoltà di costruire i concetti rendendoli di rinforzata e genera un'abitudine. Se non si ripete è inibita e scompare. Cosi, la
pendenti gli uni dagli altri per mezzo di segni linguistici a contraddistinguere la semiologia obiettiva si organizza secondo il modello dell'evoluzione darwiniana.
nostraspecie ead assicurarne lasuperiorità.Lo scartonon sarebbe troppo accen Come i cambiamenti o mutazioni interessano a caso certi individui della specie,
tuato, finché si tratta di pensare un concetto come quello della maturità di un le associazioni o condizionamenti si formano tra le idee di un individuo secondo
Concetto 722 723 Concetto
il caso degli incontri e delle successioni, La selezione naturale però sceglie le Questo primo emendamento della teoria del condizionamento non basta. In
mutazioni favorevoli o almeno compatibili con l'adattamento. Analogamente, la effetti, finché s'interpreta la relazione — fosse pure intenzionale — tra il suono ar
conferma salva solo le associazioni che la natura ripete costantemente e che si ticolatorio e la cosa ch' esso designa in base al modello della relazione tra stimolo
chiamano leggi, mentre l'inibizione distrugge le associazioni incostanti, nello condizionato o comportamento operante e stimolo assoluto o «rinforzatore», ci
stesso modo in cui la morte o almeno la sterilità elimina le mutazioni non adat si trova di fronte ad una contraddizione. Infatti, poiché il referente è allora con
tative. cepito come una sanzione — ricompensa o punizione — che determina la scelta
Se tuttavia si fosse tentati di costruire il linguaggio come se la parola fosse tra i comportamenti-segnali che l'hanno immediatamente preceduta, il legame
rispetto al referente quel che lo stimolo condizionato è rispetto allo stimolo as tra il segnale e il suo oggetto potrà essere confermato solo dalla presenza di que
soluto, ci si troverebbe di fronte a due difficoltà insuperabili. st ultimo.
In primo luogo, la parte dell'iniziativa nell'emissione di un vero messaggio Non c'è linguaggio senza segni stabili. E ci sono segni stabili solo a due con
linguistico va qui interamente perduta. Per formare tale messaggio, Pavlov pri dizioni, ugualmente essenziali: z ) la sanzione affettiva — piacere e dolore —, che
vilegiava spontaneamente le impressioni sonore, perché esse si staccano natural conferma un segno considerato come ricevibile e infirma un segno considerato
mente dalla loro fonte per aderire al mezzo aereo, in cui fluttuano liberamente. come irricevibile, deve rimanere esterna al segno stesso e non può, senza con
Ma l'immagine acustica è una cosa e l'immagine, o meglio il processo di artico traddizione, essere identificata con il referente ; z) una volta che si sia escluso dal
lazione, un'altra; e il metodo del condizionamento presuppone per l'appunto segno tutto ciò che riguarda, con l'istinto, il rinforzo e l'estinzione, il rapporto
un cane talmente soggetto a costrizione che ogni movimento spontaneo gli è di denotazione del segno dovrà essere indipendente dalla presenza del referente
proibito in partenza. cosi da applicarsi anche in sua assenza.
È merito di Skinner l'aver integrato nel condizionamento, sempre concepito Queste due condizioni rispondono a due proprietà fondamentali del linguag
oggettivamente, l'attività e anche l'iniziativa dell'organismo. Bisogna dunque gio umano che, come dicono gli antropologi, è semantico e indipendente.
distinguere i «rispondenti», che sono semplicemente le risposte riflesse provo È semantico ciò che è fatto di segni, cioè di unità associative che escludono
cate da stimoli particolari, dagli «operanti», che sono risposte emesse cui non si l'intrusione della sensibilità ed appartengono alla stessa sfera della rappresenta
vede corrispondere alcuno stimolo chiaramente delimitato. zione. Se il condizionamento mette in rapporto un piacere e un'idea, il segno
Il condizionamento comprende dunque sia l'intenzione sia l'azione. L'ana mette in rapporto due elementi distinti in questa stessa idea. Poiché il piacere e
logia con il linguaggio si precisa. Correre nella gabbia e urtare a caso la barra il dolore contrassegnano quanto c'è di piu soggettivo e dunque d'incomunicabile
farà pensare al balbettio infantile, in cui vengono provate tutte le combinazioni nel comportamento, il rapporto tra due elementi eterogenei, l'apprendimento,
articolatorie, ma solo alcune di esse conducono a delle parole. Dal balbettio alla resta un alare privato del singolo organismo. In compenso, il segno istituisce un
parola, il passaggio sarà il medesimo che dalla barra urtata alla barra premuta in rapporto tra elementi omogenei. Se allora le operazioni sensibili di rinforzo e di
tenzionalmente. Lo schema skinneriano del comportamento integra la nuova ca estinzione risultano regolati da qualche meccanismo, i segni potranno trasmet
tegoria di finalità, piu essenziale alla genesi dei segni delle categorie humeane di tersi tra individui, mentre gli utilizzatori dei segni stessi potranno scambiare tra
sostanza e di causalità, cui sembra essersi limitato il condizionamento pavlo loro i rispettivi ruoli. Proprio per il suo carattere semantico il linguaggio è tra
viano : smesso dalla cultura e diventa oggetto di scambi tra gli individui.
In secondo luogo, è indipendente un sistema di produzione di segnali in cui
ONC
urtare la barra balbettio la presenza dell'oggetto segnalato non è necessaria all'emissione del segnale. Di
conseguenza, la parola non sta al referente come l'«operante» sta al rinforzatore.
passato (successione) passato (successione) La teoria del «significato stimolo» di Quine si distingue, tra le varie teorie
Vl cibo cosa (trovata
del comportamento, perché sembra rispondere esattamente alle due condizioni
vf col balbettio) di cui sopra.
In primo luogo Quine espunge dal segno la sanzione che ne rinforza o ne
OoVON
inibisce l'apprendimento. Gli applausi dei genitori quando nel balbettio ricono
presente premere la barra presente parola scono una parola giusta, l'assenso o il dissenso dell'informatore quando l'etnolo
go interpreta bene o male un enunciato emesso in una situazione di traduzione
(intenzione) (intenzione) radicale, confermano il carattere sociale di tale sanzione.
"aO
futuro cibo futuro co sa significata
In particolare, Quine ha proposto tra il significante o stimolo verbale e il si
gnificato o stimolo non-verbale una correlazione che sembra immediatamente
tener conto della possibile assenza dello stimolo non-verbale. Lo stimolo verba
Concetto 7z4 iz5 Concetto
le, supposto invariante, ha in effetti un doppio rapporto con il termine variabile Due condizioni impediscono la formazione di un tale «comportamento». La
o stimolo non-verbale, a seconda che quest'ultimo sia o no presente. prima riguarda il inantenimento simultaneo di due significati stimolo, l'uno af
Si spiega cosi la complessità della definizione seguente : «Una stimolazione o fermativo e l'altro negativo, all'interno della coppia ordinata costituita dal si
appartiene al significato stimolo affermativo di un enunciato E per un dato par gnificato stiinolo totale. Queste due parti in effetti si escludono reciprocamente,
lante se e soltanto se c'è una stimolazione rz' tale che, se al parlante fosse presen e non è stato spiegato in che modo il condizionamento possa assicurare una sorta
tata ir', poi gli fosse chiesto E, poi gli fosse presentata o, poi gli fosse chiesto di di compatibilità a questi contrari. R il significato stimolo negativo che crea l'im
nuovo E, dissentirebbe la prima volta e assentirebbe la seconda. Possiamo defi possibilità. Far seguire l'associazione di una risposta-segno(«premere la barra»)
nire il significato stimolo negatitio nello stesso modo scambiando "assenso" e e di uno stimolo (eluce rossa») da un «dissenso» che prenderebbe la forma di
"dissenso", e quindi definire il significato stimolo come la coppia ordinata dei una scossa elettrica, equivarrebbe, in effetti, ad estinguere o inibire questa asso
due» [Quine iil6o, trad. it. p. 46 ]. ciazione anche in virtu delle leggi del condizionamento.
Si esamineranno successivamente i tre tipi di elementi contenuti nella defi Quindi, assenso edissenso non debbono e non possono essere compresi in
nizione; l'espressione dell'assenso e del dissenso, le stimolazioni accoppiate e base al modello delle ricompense e délle punizioni. Certamente esiste un'analo
contrarie che figurano nelle due parti costitutive del significato stimolo e infine gia fra queste coppie di termini; ma un'analogia non è una spiegazione, e tutte
l'enunciato occasionale cui viene coordinato questo significato empirico. le difficoltà cominciano quando si cerca di precisare in modo chiaro e distinto
la portata di accostamenti che spesso promettono piu di quanto dànno.
Assenso e dissenso. Già in partenza ci si trova di fronte a difficoltà insupera Si tratta di sapere come il dissenso possa entrare nella formazione del segno,
bili nel far rientrare la definizione di Quine nello schema dell'apprendimento. perdendo il potere inibitorio attribuito al suo antenato biologico, la «ricompensa»
Infatti a questa definizione corrisponde uno schema complesso del significato propriamente detta. Lo schema del significato stimolo affermativo e negativo
stimolo affermativo-negativo del tipo: può esserestabilizzato solo se ilrinforzo sociale,espresso dall'assenso a,ha va
lore uguale al rinforzo espresso dal dissenso d, per lo meno quando la prima
E c ci' sanziona l'associazione Ea, e la seconda l'associazione Eo'. L'associazione di E
deve quindi stabilirsi non con il solo stimolo o, ma con gli stimoli o', a condizio
ne di un rinforzo verbale diverso.
a a
C'è qui un aspetto sorprendente: l'assenza di ogni inibizione. La disappro
5 G vazione infatti non distrugge ma rinforza l'associazione dell'enunciato con uno
stimolo o', diverso da o. Cosi a e d sono da una parte dei comportamenti lingui
stici o «risposte verbali», e dall'altra possono rinforzare l'associazione di una
stessa «parola» con due stimoli diversi. Quine considera dati questi comporta
menti. Può essere difficile scoprire, nell'idioma di una popolazione, quali siano
Non si vede come un condizionamento potrebbe effettuare la sintesi richie gli equivalenti di «si » e «no» ; però si è certi a priori dell'esistenza di questi equi
sta e produrre la coppia ordinata che definisce il significato stimolo dell'enun valenti. Un secondo presupposto riguarda la buona fede e l'onestà dell'infor
ciato E. matore e, in genere, di ogni individuo impegnato in quei giochi linguistici che
Questa difficoltà apparirà piu chiaramente se la si analizza immaginando, in sono la traduzione radicale e l'apprendimento di una lingua o del linguaggio.
un «esperimento mentale», degli animali, per esempio dei ratti, nella situazione Gli uomini, che mentono sulle cose, non mentono sulle parole.
seguente. La scatola, in cui sono liberi di muoversi, è munita di una barra e di Queste supposizioni sono ben fondate. Dimenticandole, una società mette
una lampada chepuò emettere sia una luce verde sia una luce rossa. Quando la rebbe in forse le condizioni della propria esistenza e sopravvivenza: l'immutabi
luce è verde e i ratti premono la barra, un meccanismo li ricompensa con del lità del segno, considerata dal punto di vista sincronico, è dunque alla base di
cibo. Quando la luce è rossa e i ratti premono la barra, un altro meccanismo li ogni contrattosociale.Che cosa sono alloraassenso e dissenso, che confermano
puniscecon una scossa elettrica.I rattisarebbero in grado di parlare, secondo rispettivamente le associazioni Ecr e Ecr'>Esprimono lo stato del soggetto par
Quine, se il condizionamento potesse produrre i due significati stimolo seguenti : lante,cioè la sua reazione riguardo all'adeguatezza o inadeguatezza delleasso
Premere la barra: luce verde ~ cibo ciazioni precedenti. I grammatici chiamano un'espressione del genere 'un mo
Premere la barra: luce rossa ~ scossa do', esiccome questo stato verte su un'indicazione che viene data,si parlerà
del modo indicativo. Benché le annotazioni dell'etnologo e le reazioni verbali del
Allora, per il ratto, premere la barra sarebbe equivalente a un «comportamen suo informatore sembrino vertere sulle cose, in realtà hanno per oggetto il senso
to verbale». dei segni. Non si considerano i fatti indicati, le emozioni espresse, le azioni sug
Concetto 7z6 727 Concetto
gerite da un messaggio. Si riflette il potere del segno su se stesso e il fatto di lin tiva nell'altro, risulta esclusivamente dai modi. Ma in presenza di una stimola
guaggio diventa, a sua volta, il tema di un messaggio. Cosf, nel piu umile degli zione qualsiasi, diversa da cr, non capita sempre che l'enunciato E sia seguito da
enunciati occasionali, si deve distinguere un segno E, che appartiene al linguag un dissenso. È possibile che l'informatore taccia o alzi le spalle o palesi in qual
gio-oggetto, e un modo, che appartiene al metalinguaggio. che modo il suo stupore. Facendo astrazione dalle situazioni in cui egli esita, le
Se il modo imperativo ha potuto, almeno in origine, avvantaggiare il parlante stimolazioni si divideranno in tre classi disgiunte ed esaustive : saranno afferma
piu che l'uditore o il gruppo nel suo insieme, il modo indicativo sembra capo tive o negative quando l'enunciato sarà, in loro presenza, seguito rispettivamen
volgere la situazione: proprio perché disinteressati, i modi dell'assenso o dis te dall'assenso o dal dissenso ; insieme, questi due casi determineranno la classe
senso si distinguono dal rinforzo e dall'inibizione propriamente detti. Certamen delle situazioni pertinenti. La terza classe comprenderà le stimolazioni che non
te, l'espressione del modo è sempre piu o meno accompagnata da segnali — il provocano l'espressione di alcun modo : saranno considerate incongrue rispetto
tono, per esempio — che manifestano lo stato di un desiderio e mostrano il suo all'enunciato E.
legame con rinforzo e inibizione. Ma per lo piu questi segnali restano esterni al L'enunciato E non ha come significato empirico né o, né o.', ma l'equivalenza
sistema della lingua: appartengono alla sola parola. Fatta astrazione da questi della serie aa e o'd, il che può essere scritto, per analogia con i moduli aritme
fenomeni e di fronte a modi indicativi nella loro purezza, assenso e dissenso non tici, nel modo seguente:
esprimono altro che un'adesione intellettuale, estranea di diritto come di fatto
al piacere o al dispiacere e perfino all'approvazione e alla disapprovazione morale (r) oa —= <r'd (modE).
di cui i fatti indicati possono essere l'occasione, Ma qual è il senso di questa equivalenza? I modi a e d, che sono comportamenti
Il modo indicativo deve quindi possedere due proprietà. Come espressione verbali, sono dei contrari. Non possono essere veri contemporaneamente, ben
metalinguistica, deve in primo luogo distinguersi dal segno oggettivo conservan ché possano esserecontemporaneamente falsi.Ora, la relazione di contrarietà,
do qualcosa delle sue origini non disinteressate. Deve poi mettere in risalto il che possiede un senso del tutto naturale quando la si mette in relazione al no
carattere disinteressato della conoscenza liberandosi da tutto ciò che potrebbe stro comportamento, anche verbale — in quanto si sono visti assenso e dissenso
comprometterlo con i dati dell'affettività. La prima proprietà si esprime nell'op sostituire piacere e dolore, non senza sublimarli radicalmente —, sembra estranea
posizione di due valori reciprocamente esclusivi del modo. Seguendo Saussure, alle cose o alle stimolazioni rappresentate indipendentemente dal comportamen
si prenda un'immagine tratta dall'attività economica. Qui, si distingue fra valore to. Se <r e o' sembrano essere dei contrari, bisogna dunque che ricevano questa
d'uso e valore di scambio di un bene : il primo riassume il sistema delle stime rii caratteristica dai comportamenti verbali cui si trovano associati.
un soggetto, il secondo il sistema delle stime di una collettività. Analogament«, Come avviene questa trasformazione? In (z), le associazioni aa e o'd possono
le ricompense e le punizioni sensibili che sanzionano un comportamento hanno essere equivalenti solo perché la disapprovazione, succedendo all'alterità della
un valore solo individuale ; viceversa, assenso e dissenso, in quanto fissano l'im stimolazione, compensa, per cosi dire, e annulla, questa alterità. L'associazione
mutabilità del segno che dipende esclusivamente da una convenzione sociale, — fra rinforzatore discriminativo e risposta verbale — che costituisce l'unità dello
hanno un valore collettivo, e perciò oggettivo. stimolo di un enunciato occasionale è quindi un'associazione per compensazio
ne. Sembra che Helmholtz abbia considerato per primo associazioni di questo
Le stimolazioni contrarie. Le s timolazioni presenti nel significato stimol<> tipo, di cui Poincaré ha messo a punto la teoria. Dal loro punto di vistasi trattava
possiedono due caratteristiche essenziali : sono dati in coppie di contrari e ci:> di spiegare la genesi della rappresentazione dello spazio a partire dalla semplice
scuna diqueste coppie è posta come oggettodiconsiderazione, non d'asserzion<.. successione soggettiva d'impressioni in se stesse svuotate di carattere spaziale.
r) Perché l'associazione fra un significante E e il suo significato o sia stabili, I.'esistenza di gruppi di movimenti rigidi permette, per esempio, di considerare
bisogna che sia non ricompensata, ma confermata da un comportamento verb;<l<, come uno spostamento o cambiamento di posizione ogni sequenza d'impressioni
il modo del consenso, e che ogni associazione con una stimolazione o' differcnt<. tattili, interpretate come cambiamento esterno che compensa o annulla una se
da <r sia non inibita ma invalidata, cioè confermata negativamente tramite il c<>u> quenza data di impressioni motorie, interpretate come cambiamento interno. È
portamento verbale del dissenso e costituisca cosi la parte negativa del signili lo stesso per la costituzione dello spazio logico, all'interno del quale si stabilisce
cato stimolo. Quando l'enunciato E manca il suo scopo e lo si enuncia in prese<> l'equivalenza corrispondente a (x). All'immobilità esterna (nessun cambiamento
za di una stimolazione impropria<z', bisognache'' continui a svolgere per irrad« nelle sequenze tattili ) corrisponde la sequenzaEo, e all'immobilità interna (nes
zione simbolica un ruolo relativo a o., con l'avvertenza che o non c'è. Come»< I sun cambiamento nelle sequenze motorie ) l'approvazione. AI cambiamento
So/sta platonico, il non-essere relativo è l'altro. La stimolazione affermativ:> :<.. esterno (cambiamento nelle sequenze tattili ) corrisponderà nello stesso modo la
sente rimarrà associata all'enunciato E dal momento che, per contrasto, cv<>«. sequenzaEcr', e al cambiamento interno compensatore (cambiamento delle se
una stimolazione presente ma associata negativamente ad E in quanto altr<> <I<II.< quenze motrici), il dissenso.
stimolazione considerata. Che le associazioni siano affermativa in un caso, n< ~.< C'è un'ambiguità nell'ingegnosa teoria di Helmholtz e Poincaré. In effetti
Concetto 7z8 7z9 Concetto
non si sa se la rappresentazione dello spazio prodotta dall'associazione per com traverbali. Resta da esaminare se, convenientemente estesa, la teoria di Quine
pensazione sia vissuta solamente a livello corporeo — ogni animale possiede, in non fornisca gli elementi di una risposta alla loro domanda.
questo senso,una rappresentazione delgenere — o se,alcontrario,com'è necessa Si parta da un fatto di linguaggio. In tutte le lingue si constatano numerosi
rio per spiegare la nascita della geometria, sia oggetto di una riflessione e di una ri casi in cui esistono termini o enunciati elementari considerati come contrari.
cerca consapevole. Per produrre la coscienza, infatti, non è sufficiente aggiungere Sono gli antonimi: bianco/nero, pesante/leggero. Quando due antonimi sono
agli elementi passivi delle sequenze tattili gli elementi attivi e compensatori delle sufficienti per determinare il campo completo di una relazione di contrarietà, si
sequenze motorie. Altrimenti, le scimmie sarebbero animali geometri. La de6ni è semplicemente de6nito il significato stimolo di un enunciato E', considerato
zione di Quine sfugge a questa difFicoltà, benché al livello del significato stimolo il contrario di un enunciato E, scambiando rispettivamente i loro significati sti
la compensazione abbia luogo senza che si possa parlare di una struttura di grup molo aitermativi e negativi. Se il significato stimolo di E è la coppia ordinata di
po. In un sol colpo l'attività e la passività, l'asserzione modale e la semplice consi due classi di stimoli contrari, (a, o') , quello diE' consisterà nella stessa cop
derazione dell'enunciato si trovano distribuite su due registri diversi, che con pia considerata nell'ordine inverso, cioè (o', a) . Per rappresentare l'associa
tengono in potenza la dualità del linguaggio e del metalinguaggio. Ma senza dub zione di E non piu semplicemente con il suo signi6cato stimolo Zz, ma con quel
bio nessuno dei tre elementi di cui è composto il segno — risposta verbale E, rin lo del suo antonimo, Zz, si ha allora bisogno di un nuovo schema:
forzatori discriminanti o, o' e rinforzi sociali a, d — può essere definito stretta
mente nei termini della psicologia del comportamento, e sia i contrari modali a E <z a' o o '
e d, sia i contrari stimolatori o' e o' suppongono già avvenuta la rivoluzione con
lcui il linguaggio ha creato l'uomo.
a d d a
z) Per lo stesso motivo, le stimolazioni o. e a' non divengono parte del signi
ficato stimolo, se non a condizione di potervi essere considerate ipoteticamente.
Comprendere il significato di un enunciato significa conoscere le circostanze che
lo verificano e lo falsificano. Comprendere il significato di un enunciato occa V V V 4
sionale significa conoscere le stimolazioni che sono seguite da assenso e dissenso. a d d a
Simili ipotesi sono a tal punto ipotesi da risultare addirittura notevolmente ir
reali. Considerato nella sua totalità, questo schema è incompatibile. Se, per otte
La sola considerazione del significato stimolo, cui ci si è limitati 6nora, non nere la parte antonima, si scambiano assenso e dissenso nella parte diretta, si di
è in grado di mostrare come queste considerazioni ipotetiche, necessarie al fin strugge l'identità e quindi la stabilità dell'enunciato E. Lo schema è dunque ne
di formare un concetto, siano possibili. A questo scopo è necessario passare al cessariamente incompleto e gli manca qualcosa che ne assicuri la compatibilità.
l'analisi di una struttura piu elaborata, quella del concetto. Si era assicurata la compatibilità della parte diretta dello schema rafFigurato so
pra medianteuna compensazione di primo ordine. Una nuova compensazione
La contrarietà e i significanti. Si sarebbe potuto esaminare l'immaginazionc di secondo ordine sarà forse sufficiente per rendere a loro volta compatibili fra
o il desiderio di uno stimolo assente sia prendendo l'enunciato E accompagnati> loro il significato stimolo di E e quello del suo antonimo E'. Per esempio, s'im
da assenso ma seguito da is', sia l'enunciato accompagnato da o', con un assensi> magini che si sia fatta confusione e che l'etnologo prenda il significato stimolo
senza corrispondenza nella realtà. Ci sarebbe stato bisogno allora, per ristabilir« dell'antonimo E' per quello dell'enunciato E. Ciò significherebbe che egli avreb
la stabilità del segno minacciato, di un fatto di coscienza che suscitasse uno stimoli > be preso il dissenso per un assenso e viceversa. La sola soluzione possibile sa
~s assente e soggettivo. Estranei alla psicologia oggettiva, questi sviluppi soni> rebbe, per l'informatore, di esprimere la sua disapprovazione riguardo a tutto il
estranei alla filosofia di Quine. Per farli apparire basta tuttavia porsi il problema processo di costituzione del segno nella parte destra dello schema.
del significato delle parole, in quanto esso dipende non solo dalle associazioni fr;> La compatibilità dello schema totale può dunque essere scritta sotto forma
la parola e le stimolazioni, ma anche dalle associazioni fra le parole. Il significati>
dell'equivalenza:
stimolo di un termine è, secondo Quine, un'approssimazione accettabile al sii>>
(z) [(> s a)-a= (a' d) a] = [(o d) d = (is' a ) d] (m odE).
significato se il termine è un enunciato di osservazione (per esempio: rosso!) ;
ne è solo una ricostruzione molto discutibile se il termine non è un enunciato <li L'esame di (z) porteràa due conseguenze e a due domande fondamentali.
osservazione. I linguisti tuttavia hanno negato che l'associazione di un termini x) I comportamenti verbali a e d devono poter essere reiterati. Ma poiché
con le classi di stimoli contrari che figurano nel significato stimolo sia sufficie»n un modo, elemento del metalinguaggio, non può essere applicato a se stesso,
a caratterizzare anche solo il significato di un enunciato di osservazione, non l>i> si dovranno distinguere i modi, la cui espressione figura fuori delle parentesi, e
tendo questo significato essere determinato a prescindere dalle associazioni i» le operazioni, la cui espressione figura all'interno di esse, e che appartengono al
Concetto 73o 73I Concetto
linguaggio-oggetto. Questa differenza non impedisce loro di combinarsi in con Un segno ha dunque un valore per via della sua contrapposizione agli altri,
formità alle leggi che governano il gruppo della negazione, perché : a(a) = d(d)= Si consideri, per esempio, una modalità sensoriale data. Supponiamo che una
= a, e a(d)= d(a) = d. All'interno delle parentesi, a e d rappresentano quindi l'af lingua le faccia corrispondere quattro parole, Ei, E~, Es, E4, mentre un'altra
fermazione e la negazione. La metafora dello spazio logico annesso a un enuncia le faràcorrispondere solotreparole,Ci, C~, Cs, e che dal confronto delle stimo
to assume allora un senso piu preciso. lazioni risulti ir, =pi. Se contassero solo le associazioni dei significanti con i
z) Le parentesi quadre dividono (z) in due parti corrispondenti rispettiva significati, si potrebbe concludere che ai= yi. I due significati stimolo di E, e
mente al significato stimolo di E, cioè Zz, e a quello del suo antonimo, cioè Zz . Ci allora sarebbero identici. Nel linguaggio di Saussure si direbbe che, siccome
La compensazione di secondo ordine mostra che il primo ha con il secondo la i significanti (i significati stimolo nel senso di Quine ) delle parole sono simili,
stessa relazione che in (i) cr aveva con o'. Bisogna quindi estendere la relazione si può arguire la similitudine dei loro valori (cioè delle loro significazioni ). Que
di contrarietà ai significati stimolo. sta inferenza sarebbeillegittima. Infatti E, è associato con Z>, tramite la sua
(3) Zz — Zz' d = (ZE') . associazione con i segni E~, Es, E4, mentre Ci è associato con Z<, tramite la
sua associazione con i segni Cs e Cs. I sistemi di queste associazioni sono diffe
Ora, la contrarietà dei significati è una nozione piu naturale e piu chiara della renti, e siccome la determinazione dei contrari a, /oi, y,/yi dipende da questi
contrarietà delle stimolazioni, e può forse spiegarla. sistemi, le stimolazioni positive corrispondenti a due enunciati possono coinci
3) Ormai si riconosceranno ai significanti le stesse proprietà di contrarietà che dere — come pure i loro significati stimolo — senza implicare per questo l'identità
si riconoscono alle stimolazioni e ai significati. In tal modo, la stabilità del segno della loro significazione in generale.
è accresciuta, anzi resa possibile. S'immagini che l'etnologo-linguista abbia re y) La contrarietà degli antonimi può chiarire, attualmente, quella degli sti
perito due termini che gli sembrano contrari, E e E'. Allora, per definizione, il si moli?
gnificato stimolo di E' sarà l'esatto equivalente di quello di E, se se ne inverte Un segno appartiene al campo di contrarietà di un segno dato quando attua
l'ordine. Per stabilizzare e rendere sicura un'associazione extraverbale fra un lizza il significato stimolo di quest'ultimo, scambiando l'ordine delle parti. Que
enunciato e un significato stimolo, si è costruita un'associazione intraverbale sta attualità, a sua volta, non può esistere in natura. Due enunciati contrari si
fra due enunciati che scambiano reciprocamente i loro significati stimolo. Si ri escludono : rientrano nel sistema generale delle opposizioni della lingua e, come
trova, a livello degli enunciati, una costruzione che Quine aveva a quanto pare dice il termine, fra due opposti bisogna scegliere. Situati fuori dalla catena li
limitato agli stimoli. neare e consecutiva del discorso, i termini contrari non possono entrare in rap
La distribuzione dei segni fra due contrari è frequente. Tuttavia non costi porto che in absentia e in una serie mnemonica virtuale. Saussure chiama questo
tuisce affatto la regola e varia da una lingua all'altra. Quando piu di due antoni rapporto associativo, elo pone in contrasto con il rapporto sintagmatico del di
mi si presentano in una relazione di contrarietà, conviene indebolire le relazioni scorso reale, che d'altra parte non potrebbe esistere senza di quello, se l'idea ri
(3) e trasformarle nelle relazioni chiama non una forma, ma tutto un sistema latente grazie al quale si ottengono
~z',<(~E)'
le contrapposizioni necessarie alla costituzione del segno. Questo rapporto asso
(~) 1) r. ciativo e simultaneo di contrari è possibile solo se i termini esclusi da una scelta
z~c(z~.)' inevitabile non hanno altra esistenza che quella rappresentata. È la lezione che
Leibniz traeva dalla competizione puramente ideale dei mondi possibili recipro
In ogni caso, però, quando il linguista redige la lista dei termini che si sud camente esclusivi; il loro confiitto, diceva, deve svolgersi idealmente, a prescin
dividono le stimolazioni di un certo genere (per esempio di una modalità sen dere dall'esistenza, nell'intelletto divino.
soriale) la relazione di referenza, perfino al livello degli enunciati occasionali, non Si vede allora come non sia possibile confondere le stimolazioni della perce
associa solo un enunciato e un significato stimolo. Associa una parola con il si zione in generale con le pretese stimolazioni contrarie che figurano nel signifi
gnificato stimolo di uno o di piu antonimi, cioè, di fatto, con un sistema di parole cato stimolo di un enunciato. Le prime sono naturali; possono certamente svol
costituenti dei contrari, di modo che la sinonimia dello stimolo non è applica gere il ruolo di segnali arbitrari, ma questa arbitrarietà non è mai istituita fra
bile a tutte le lingue. contrari e, in ogni modo, rimane provvisoria. Infatti non ci sarebbe alcuna as
Saussure ha chiamato valore questa forza che viene ai segni non dal loro rap sociazionecostante, cioè alcuna abitudine,se ilcinabro sembrasse ora pesante,
porto che si pretende sostanziale con le cose, ma dal loro rapporto puramente ora leggero, ora rosso, ora nero. Le stimolazioni contrarie, in compenso, fanno
differenziale con gli altri segni. Questi valori, che sono una creazione sociale, realmente parte del segno: ne definiscono ciò che Saussure chiamava il signifi
costituiscono un sistema. Sono una forma, non una sostanza e, come aveva no cato o il concetto.Due segni o due concetti contrari si associano piu per conven
tato Socrate [Cratilo,43)a sg.],èla differenza dei segni a permettere aun segno zione che per arbitrio, perché la loro connessione dura, per definizione, solo
di nominare una cosa, e non l'inverso. quanto dura la coscienza collettiva cui esso deve tutto il suo essere.
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]

More Related Content

What's hot

Cultura materiale - Enciclopedia Einaudi [1982]
Cultura materiale - Enciclopedia Einaudi [1982]Cultura materiale - Enciclopedia Einaudi [1982]
Cultura materiale - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Segno - Enciclopedia Einaudi [1982]
Segno - Enciclopedia Einaudi [1982]Segno - Enciclopedia Einaudi [1982]
Segno - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Mythos_Logos - Enciclopedia Einaudi [1982]
Mythos_Logos - Enciclopedia Einaudi [1982]Mythos_Logos - Enciclopedia Einaudi [1982]
Mythos_Logos - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Vita_morte - Enciclopedia Einaudi [1982]
Vita_morte - Enciclopedia Einaudi [1982]Vita_morte - Enciclopedia Einaudi [1982]
Vita_morte - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Logica - Enciclopedia Einaudi [1982]
Logica - Enciclopedia Einaudi [1982]Logica - Enciclopedia Einaudi [1982]
Logica - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Metodo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Metodo - Enciclopedia Einaudi [1982]Metodo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Metodo - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Filosofia_filosofie - Enciclopedia Einaudi [1982]
Filosofia_filosofie - Enciclopedia Einaudi [1982]Filosofia_filosofie - Enciclopedia Einaudi [1982]
Filosofia_filosofie - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Spiegazione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Spiegazione - Enciclopedia Einaudi [1982]Spiegazione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Spiegazione - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Sistema - Enciclopedia Einaudi [1982]
Sistema - Enciclopedia Einaudi [1982]Sistema - Enciclopedia Einaudi [1982]
Sistema - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Universo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Universo - Enciclopedia Einaudi [1982]Universo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Universo - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Dialettica - Enciclopedia Einaudi [1982]
Dialettica - Enciclopedia Einaudi [1982]Dialettica - Enciclopedia Einaudi [1982]
Dialettica - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Comunicazione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Comunicazione - Enciclopedia Einaudi [1982]Comunicazione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Comunicazione - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Cognizione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Cognizione - Enciclopedia Einaudi [1982]Cognizione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Cognizione - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Sacro_profano - Enciclopedia Einaudi [1982]
Sacro_profano - Enciclopedia Einaudi [1982]Sacro_profano - Enciclopedia Einaudi [1982]
Sacro_profano - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Homo - Enciclopedia einaudi [1982]
Homo - Enciclopedia einaudi [1982]Homo - Enciclopedia einaudi [1982]
Homo - Enciclopedia einaudi [1982]sabbioso
 
Classi - Enciclopedia Einaudi [1982]
Classi - Enciclopedia Einaudi [1982]Classi - Enciclopedia Einaudi [1982]
Classi - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Ereditá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Ereditá - Enciclopedia Einaudi [1982]Ereditá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Ereditá - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Eccedente - Enciclopedia Einaudi [1982]
Eccedente - Enciclopedia Einaudi [1982]Eccedente - Enciclopedia Einaudi [1982]
Eccedente - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Combinatoria - Enciclopedia Einaudi [1982]
Combinatoria - Enciclopedia Einaudi [1982]Combinatoria - Enciclopedia Einaudi [1982]
Combinatoria - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 

What's hot (20)

Cultura materiale - Enciclopedia Einaudi [1982]
Cultura materiale - Enciclopedia Einaudi [1982]Cultura materiale - Enciclopedia Einaudi [1982]
Cultura materiale - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Segno - Enciclopedia Einaudi [1982]
Segno - Enciclopedia Einaudi [1982]Segno - Enciclopedia Einaudi [1982]
Segno - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Mythos_Logos - Enciclopedia Einaudi [1982]
Mythos_Logos - Enciclopedia Einaudi [1982]Mythos_Logos - Enciclopedia Einaudi [1982]
Mythos_Logos - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Vita_morte - Enciclopedia Einaudi [1982]
Vita_morte - Enciclopedia Einaudi [1982]Vita_morte - Enciclopedia Einaudi [1982]
Vita_morte - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Logica - Enciclopedia Einaudi [1982]
Logica - Enciclopedia Einaudi [1982]Logica - Enciclopedia Einaudi [1982]
Logica - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Metodo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Metodo - Enciclopedia Einaudi [1982]Metodo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Metodo - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Filosofia_filosofie - Enciclopedia Einaudi [1982]
Filosofia_filosofie - Enciclopedia Einaudi [1982]Filosofia_filosofie - Enciclopedia Einaudi [1982]
Filosofia_filosofie - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Spiegazione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Spiegazione - Enciclopedia Einaudi [1982]Spiegazione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Spiegazione - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Sistema - Enciclopedia Einaudi [1982]
Sistema - Enciclopedia Einaudi [1982]Sistema - Enciclopedia Einaudi [1982]
Sistema - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Universo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Universo - Enciclopedia Einaudi [1982]Universo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Universo - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Dialettica - Enciclopedia Einaudi [1982]
Dialettica - Enciclopedia Einaudi [1982]Dialettica - Enciclopedia Einaudi [1982]
Dialettica - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Comunicazione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Comunicazione - Enciclopedia Einaudi [1982]Comunicazione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Comunicazione - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Cognizione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Cognizione - Enciclopedia Einaudi [1982]Cognizione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Cognizione - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Sacro_profano - Enciclopedia Einaudi [1982]
Sacro_profano - Enciclopedia Einaudi [1982]Sacro_profano - Enciclopedia Einaudi [1982]
Sacro_profano - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Homo - Enciclopedia einaudi [1982]
Homo - Enciclopedia einaudi [1982]Homo - Enciclopedia einaudi [1982]
Homo - Enciclopedia einaudi [1982]
 
Classi - Enciclopedia Einaudi [1982]
Classi - Enciclopedia Einaudi [1982]Classi - Enciclopedia Einaudi [1982]
Classi - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Ereditá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Ereditá - Enciclopedia Einaudi [1982]Ereditá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Ereditá - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Eccedente - Enciclopedia Einaudi [1982]
Eccedente - Enciclopedia Einaudi [1982]Eccedente - Enciclopedia Einaudi [1982]
Eccedente - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Combinatoria - Enciclopedia Einaudi [1982]
Combinatoria - Enciclopedia Einaudi [1982]Combinatoria - Enciclopedia Einaudi [1982]
Combinatoria - Enciclopedia Einaudi [1982]
 

Viewers also liked

Enciclopedia einaudi [1982] - elenco Pacchetti_Lemmi
Enciclopedia einaudi [1982] - elenco Pacchetti_LemmiEnciclopedia einaudi [1982] - elenco Pacchetti_Lemmi
Enciclopedia einaudi [1982] - elenco Pacchetti_Lemmisabbioso
 
Ricoprimenti tematici - Enciclopedia Einaudi [1982]
Ricoprimenti tematici - Enciclopedia Einaudi [1982]Ricoprimenti tematici - Enciclopedia Einaudi [1982]
Ricoprimenti tematici - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Calcolo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Calcolo -  Enciclopedia Einaudi [1982]Calcolo -  Enciclopedia Einaudi [1982]
Calcolo - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Creativitá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Creativitá - Enciclopedia Einaudi [1982]Creativitá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Creativitá - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Civiltá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Civiltá - Enciclopedia Einaudi [1982]Civiltá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Civiltá - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Poesia Swahili [Euphrase Kezilahabi_Kithaka wa Mberia_Alamin Mazrui]
Poesia Swahili [Euphrase Kezilahabi_Kithaka wa Mberia_Alamin Mazrui]Poesia Swahili [Euphrase Kezilahabi_Kithaka wa Mberia_Alamin Mazrui]
Poesia Swahili [Euphrase Kezilahabi_Kithaka wa Mberia_Alamin Mazrui]sabbioso
 
ANTHROPOS - Enciclopedia Einaudi [1982]
ANTHROPOS - Enciclopedia Einaudi [1982]ANTHROPOS - Enciclopedia Einaudi [1982]
ANTHROPOS - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Strutture matematiche - Enciclopedia Einaudi [1982]
Strutture matematiche - Enciclopedia Einaudi [1982]Strutture matematiche - Enciclopedia Einaudi [1982]
Strutture matematiche - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Repertorio alfabetico - Enciclopedia Einaudi [1982]
Repertorio alfabetico - Enciclopedia Einaudi [1982]Repertorio alfabetico - Enciclopedia Einaudi [1982]
Repertorio alfabetico - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Locale globale - Enciclopedia einaudi [1982]
Locale globale - Enciclopedia einaudi [1982]Locale globale - Enciclopedia einaudi [1982]
Locale globale - Enciclopedia einaudi [1982]sabbioso
 
Capitale - Enciclopedia Einaudi [1982]
Capitale - Enciclopedia Einaudi [1982]Capitale - Enciclopedia Einaudi [1982]
Capitale - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Regione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Regione - Enciclopedia Einaudi [1982]Regione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Regione - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 

Viewers also liked (12)

Enciclopedia einaudi [1982] - elenco Pacchetti_Lemmi
Enciclopedia einaudi [1982] - elenco Pacchetti_LemmiEnciclopedia einaudi [1982] - elenco Pacchetti_Lemmi
Enciclopedia einaudi [1982] - elenco Pacchetti_Lemmi
 
Ricoprimenti tematici - Enciclopedia Einaudi [1982]
Ricoprimenti tematici - Enciclopedia Einaudi [1982]Ricoprimenti tematici - Enciclopedia Einaudi [1982]
Ricoprimenti tematici - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Calcolo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Calcolo -  Enciclopedia Einaudi [1982]Calcolo -  Enciclopedia Einaudi [1982]
Calcolo - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Creativitá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Creativitá - Enciclopedia Einaudi [1982]Creativitá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Creativitá - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Civiltá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Civiltá - Enciclopedia Einaudi [1982]Civiltá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Civiltá - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Poesia Swahili [Euphrase Kezilahabi_Kithaka wa Mberia_Alamin Mazrui]
Poesia Swahili [Euphrase Kezilahabi_Kithaka wa Mberia_Alamin Mazrui]Poesia Swahili [Euphrase Kezilahabi_Kithaka wa Mberia_Alamin Mazrui]
Poesia Swahili [Euphrase Kezilahabi_Kithaka wa Mberia_Alamin Mazrui]
 
ANTHROPOS - Enciclopedia Einaudi [1982]
ANTHROPOS - Enciclopedia Einaudi [1982]ANTHROPOS - Enciclopedia Einaudi [1982]
ANTHROPOS - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Strutture matematiche - Enciclopedia Einaudi [1982]
Strutture matematiche - Enciclopedia Einaudi [1982]Strutture matematiche - Enciclopedia Einaudi [1982]
Strutture matematiche - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Repertorio alfabetico - Enciclopedia Einaudi [1982]
Repertorio alfabetico - Enciclopedia Einaudi [1982]Repertorio alfabetico - Enciclopedia Einaudi [1982]
Repertorio alfabetico - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Locale globale - Enciclopedia einaudi [1982]
Locale globale - Enciclopedia einaudi [1982]Locale globale - Enciclopedia einaudi [1982]
Locale globale - Enciclopedia einaudi [1982]
 
Capitale - Enciclopedia Einaudi [1982]
Capitale - Enciclopedia Einaudi [1982]Capitale - Enciclopedia Einaudi [1982]
Capitale - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Regione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Regione - Enciclopedia Einaudi [1982]Regione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Regione - Enciclopedia Einaudi [1982]
 

Similar to Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]

Tempo_temporalitá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Tempo_temporalitá - Enciclopedia Einaudi [1982]Tempo_temporalitá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Tempo_temporalitá - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Natura - Enciclopedia Einaudi [1982]
Natura - Enciclopedia Einaudi [1982]Natura - Enciclopedia Einaudi [1982]
Natura - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Società - Enciclopedia Einaudi [1982]
Società - Enciclopedia Einaudi [1982]Società - Enciclopedia Einaudi [1982]
Società - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Giustizia - Enciclopedia Einaudi [1982]
Giustizia - Enciclopedia Einaudi [1982]Giustizia - Enciclopedia Einaudi [1982]
Giustizia - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Storia - Enciclopedia Einaudi [1982]
Storia - Enciclopedia Einaudi [1982]Storia - Enciclopedia Einaudi [1982]
Storia - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Tradizioni - Enciclopedia Einaudi [1982]
Tradizioni - Enciclopedia Einaudi [1982]Tradizioni - Enciclopedia Einaudi [1982]
Tradizioni - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Religione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Religione - Enciclopedia Einaudi [1982]Religione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Religione - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Domesticamento - Enciclopedia Einaudi [1982]
Domesticamento - Enciclopedia Einaudi [1982]Domesticamento - Enciclopedia Einaudi [1982]
Domesticamento - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Parentela - Enciclopedia Einaudi [1982]
Parentela - Enciclopedia Einaudi [1982]Parentela - Enciclopedia Einaudi [1982]
Parentela - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Produzione_distribuzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Produzione_distribuzione - Enciclopedia Einaudi [1982]Produzione_distribuzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Produzione_distribuzione - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Probabilitá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Probabilitá - Enciclopedia Einaudi [1982]Probabilitá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Probabilitá - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Organismo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Organismo - Enciclopedia Einaudi [1982]Organismo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Organismo - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Generazioni - Enciclopedia Einaudi [1982]
Generazioni - Enciclopedia Einaudi [1982]Generazioni - Enciclopedia Einaudi [1982]
Generazioni - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Evoluzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Evoluzione - Enciclopedia Einaudi [1982]Evoluzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Evoluzione - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Rito - Enciclopedia Einaudi [1982]
Rito - Enciclopedia Einaudi [1982]Rito - Enciclopedia Einaudi [1982]
Rito - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 

Similar to Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982] (15)

Tempo_temporalitá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Tempo_temporalitá - Enciclopedia Einaudi [1982]Tempo_temporalitá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Tempo_temporalitá - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Natura - Enciclopedia Einaudi [1982]
Natura - Enciclopedia Einaudi [1982]Natura - Enciclopedia Einaudi [1982]
Natura - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Società - Enciclopedia Einaudi [1982]
Società - Enciclopedia Einaudi [1982]Società - Enciclopedia Einaudi [1982]
Società - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Giustizia - Enciclopedia Einaudi [1982]
Giustizia - Enciclopedia Einaudi [1982]Giustizia - Enciclopedia Einaudi [1982]
Giustizia - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Storia - Enciclopedia Einaudi [1982]
Storia - Enciclopedia Einaudi [1982]Storia - Enciclopedia Einaudi [1982]
Storia - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Tradizioni - Enciclopedia Einaudi [1982]
Tradizioni - Enciclopedia Einaudi [1982]Tradizioni - Enciclopedia Einaudi [1982]
Tradizioni - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Religione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Religione - Enciclopedia Einaudi [1982]Religione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Religione - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Domesticamento - Enciclopedia Einaudi [1982]
Domesticamento - Enciclopedia Einaudi [1982]Domesticamento - Enciclopedia Einaudi [1982]
Domesticamento - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Parentela - Enciclopedia Einaudi [1982]
Parentela - Enciclopedia Einaudi [1982]Parentela - Enciclopedia Einaudi [1982]
Parentela - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Produzione_distribuzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Produzione_distribuzione - Enciclopedia Einaudi [1982]Produzione_distribuzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Produzione_distribuzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Probabilitá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Probabilitá - Enciclopedia Einaudi [1982]Probabilitá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Probabilitá - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Organismo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Organismo - Enciclopedia Einaudi [1982]Organismo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Organismo - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Generazioni - Enciclopedia Einaudi [1982]
Generazioni - Enciclopedia Einaudi [1982]Generazioni - Enciclopedia Einaudi [1982]
Generazioni - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Evoluzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Evoluzione - Enciclopedia Einaudi [1982]Evoluzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Evoluzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Rito - Enciclopedia Einaudi [1982]
Rito - Enciclopedia Einaudi [1982]Rito - Enciclopedia Einaudi [1982]
Rito - Enciclopedia Einaudi [1982]
 

More from sabbioso

Catherine Douay_Daniel Roulland - Le mots de Gustave Guillaume [1990]
Catherine Douay_Daniel Roulland - Le mots de Gustave Guillaume [1990]Catherine Douay_Daniel Roulland - Le mots de Gustave Guillaume [1990]
Catherine Douay_Daniel Roulland - Le mots de Gustave Guillaume [1990]sabbioso
 
Appunti di ( Ki)swahili - CLASSI NOMINALI
Appunti di ( Ki)swahili - CLASSI NOMINALIAppunti di ( Ki)swahili - CLASSI NOMINALI
Appunti di ( Ki)swahili - CLASSI NOMINALIsabbioso
 
3di3 dizionario italiano_malgascio
3di3 dizionario italiano_malgascio3di3 dizionario italiano_malgascio
3di3 dizionario italiano_malgasciosabbioso
 
2di3 Dizionario Malgascio_italiano (M > Z)
2di3 Dizionario Malgascio_italiano (M > Z)2di3 Dizionario Malgascio_italiano (M > Z)
2di3 Dizionario Malgascio_italiano (M > Z)sabbioso
 
1di3 Dizionario malgascio_italiano (A > L)
1di3 Dizionario malgascio_italiano (A > L)1di3 Dizionario malgascio_italiano (A > L)
1di3 Dizionario malgascio_italiano (A > L)sabbioso
 
Appunti di ( ki)swahili il verbo 2 - unfo
Appunti di ( ki)swahili   il verbo 2 - unfoAppunti di ( ki)swahili   il verbo 2 - unfo
Appunti di ( ki)swahili il verbo 2 - unfosabbioso
 
Appunti di ( ki)swahili il verbo 1 - unfo
Appunti di ( ki)swahili   il verbo 1 - unfoAppunti di ( ki)swahili   il verbo 1 - unfo
Appunti di ( ki)swahili il verbo 1 - unfosabbioso
 
Appunti di ( ki)swahili corso - unfo
Appunti di ( ki)swahili   corso - unfoAppunti di ( ki)swahili   corso - unfo
Appunti di ( ki)swahili corso - unfosabbioso
 
Appunti di ( ki)swahili il locativo - unfo
Appunti di ( ki)swahili   il locativo - unfoAppunti di ( ki)swahili   il locativo - unfo
Appunti di ( ki)swahili il locativo - unfosabbioso
 
Appunti per un corso di malgascio unfo
Appunti per un corso di malgascio   unfoAppunti per un corso di malgascio   unfo
Appunti per un corso di malgascio unfosabbioso
 
Appunti di indonesiano (bahasa indonesia) unfo
Appunti di indonesiano (bahasa indonesia)   unfoAppunti di indonesiano (bahasa indonesia)   unfo
Appunti di indonesiano (bahasa indonesia) unfosabbioso
 
Come sette sarti andarono alla guerra coi turchi
Come sette sarti andarono alla guerra coi turchiCome sette sarti andarono alla guerra coi turchi
Come sette sarti andarono alla guerra coi turchisabbioso
 
Visione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Visione - Enciclopedia Einaudi [1982]Visione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Visione - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Tonale_atonale - Enciclopedia Einaudi [1982]
Tonale_atonale - Enciclopedia Einaudi [1982]Tonale_atonale - Enciclopedia Einaudi [1982]
Tonale_atonale - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Tolleranza_intolleranza - Enciclopedia Einaudi [1982]
Tolleranza_intolleranza - Enciclopedia Einaudi [1982]Tolleranza_intolleranza - Enciclopedia Einaudi [1982]
Tolleranza_intolleranza - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Sviluppo_sottosviluppo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Sviluppo_sottosviluppo - Enciclopedia Einaudi [1982]Sviluppo_sottosviluppo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Sviluppo_sottosviluppo - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Stato - Enciclopedia Einaudi [1982]
Stato - Enciclopedia Einaudi [1982]Stato - Enciclopedia Einaudi [1982]
Stato - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 

More from sabbioso (17)

Catherine Douay_Daniel Roulland - Le mots de Gustave Guillaume [1990]
Catherine Douay_Daniel Roulland - Le mots de Gustave Guillaume [1990]Catherine Douay_Daniel Roulland - Le mots de Gustave Guillaume [1990]
Catherine Douay_Daniel Roulland - Le mots de Gustave Guillaume [1990]
 
Appunti di ( Ki)swahili - CLASSI NOMINALI
Appunti di ( Ki)swahili - CLASSI NOMINALIAppunti di ( Ki)swahili - CLASSI NOMINALI
Appunti di ( Ki)swahili - CLASSI NOMINALI
 
3di3 dizionario italiano_malgascio
3di3 dizionario italiano_malgascio3di3 dizionario italiano_malgascio
3di3 dizionario italiano_malgascio
 
2di3 Dizionario Malgascio_italiano (M > Z)
2di3 Dizionario Malgascio_italiano (M > Z)2di3 Dizionario Malgascio_italiano (M > Z)
2di3 Dizionario Malgascio_italiano (M > Z)
 
1di3 Dizionario malgascio_italiano (A > L)
1di3 Dizionario malgascio_italiano (A > L)1di3 Dizionario malgascio_italiano (A > L)
1di3 Dizionario malgascio_italiano (A > L)
 
Appunti di ( ki)swahili il verbo 2 - unfo
Appunti di ( ki)swahili   il verbo 2 - unfoAppunti di ( ki)swahili   il verbo 2 - unfo
Appunti di ( ki)swahili il verbo 2 - unfo
 
Appunti di ( ki)swahili il verbo 1 - unfo
Appunti di ( ki)swahili   il verbo 1 - unfoAppunti di ( ki)swahili   il verbo 1 - unfo
Appunti di ( ki)swahili il verbo 1 - unfo
 
Appunti di ( ki)swahili corso - unfo
Appunti di ( ki)swahili   corso - unfoAppunti di ( ki)swahili   corso - unfo
Appunti di ( ki)swahili corso - unfo
 
Appunti di ( ki)swahili il locativo - unfo
Appunti di ( ki)swahili   il locativo - unfoAppunti di ( ki)swahili   il locativo - unfo
Appunti di ( ki)swahili il locativo - unfo
 
Appunti per un corso di malgascio unfo
Appunti per un corso di malgascio   unfoAppunti per un corso di malgascio   unfo
Appunti per un corso di malgascio unfo
 
Appunti di indonesiano (bahasa indonesia) unfo
Appunti di indonesiano (bahasa indonesia)   unfoAppunti di indonesiano (bahasa indonesia)   unfo
Appunti di indonesiano (bahasa indonesia) unfo
 
Come sette sarti andarono alla guerra coi turchi
Come sette sarti andarono alla guerra coi turchiCome sette sarti andarono alla guerra coi turchi
Come sette sarti andarono alla guerra coi turchi
 
Visione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Visione - Enciclopedia Einaudi [1982]Visione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Visione - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Tonale_atonale - Enciclopedia Einaudi [1982]
Tonale_atonale - Enciclopedia Einaudi [1982]Tonale_atonale - Enciclopedia Einaudi [1982]
Tonale_atonale - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Tolleranza_intolleranza - Enciclopedia Einaudi [1982]
Tolleranza_intolleranza - Enciclopedia Einaudi [1982]Tolleranza_intolleranza - Enciclopedia Einaudi [1982]
Tolleranza_intolleranza - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Sviluppo_sottosviluppo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Sviluppo_sottosviluppo - Enciclopedia Einaudi [1982]Sviluppo_sottosviluppo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Sviluppo_sottosviluppo - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Stato - Enciclopedia Einaudi [1982]
Stato - Enciclopedia Einaudi [1982]Stato - Enciclopedia Einaudi [1982]
Stato - Enciclopedia Einaudi [1982]
 

Recently uploaded

XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia RomanaXIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia RomanaStefano Lariccia
 
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxLorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxlorenzodemidio01
 
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxLorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxlorenzodemidio01
 
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia RomanaXI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia RomanaStefano Lariccia
 
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxLorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxlorenzodemidio01
 
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxLorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxlorenzodemidio01
 

Recently uploaded (6)

XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia RomanaXIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
 
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxLorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
 
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxLorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
 
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia RomanaXI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
 
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxLorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
 
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxLorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
 

Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]

  • 1. E NCICLOPEDIA E I N A UD I [ 1 9 8 2 ] CONCETTO Jules Vuillemin — CONCETTO p a g . 4 Jules Vuillemin — CONCETTO pag.7 Jules Vuillemin — ESISTENZA pag.31 Jules Vuillemin — ESSERE pag.43 Jules Vuillemin — FENOMENO pag.50 Jules Vuillemin — FORMA pag.61 Jules Vuillemin — IDEA pag.66 Jules Vuillemin — P ROPOSIZI ONE E G I U D I Z I O pag.78
  • 2. Concetto 54 55 Concetto V àt Q at O VO O alN 4Q COV Cl Q Vl at ccl àt O O O Q •cà cà g lt:t O O ccl Q àl Q Q E cl al O . VQ àt + at v 00 '+ Q, ch OQ00 + V + N cà Q ccl Zl al N cn ONcà 00 + 00 N gO V + 4 al cà + àt O E o g l àt E E OVVOV NVVOOV Q àP al + VO + al V àl O O Q V Q E V V at Ct àt OV OV V V Q 4 at M V .2 O V at al cà v V V V V V V v . E oàt àt àt àt cn b0 OQOOò0 b0 00 E E concetto 7 4 5 7 6 4 65 635 65 7666 868S 8 8 • 5 6 S 5 7 9 4 6 6 6 6 6 6 7 8 7 4 7 esistenza 4 z 5 5 5 6 7 3 S z 5 7 7 5 2 4 2 4 4 5 5 5 3 S essere 6 • z 7 465 22 I 8 z H 4 3 4 5 5 5 3 z 3 6 4 4 3 I fenomeno S 2 2 4 6 I 6 5 7 5 7 4 3 4 S 4 7 9 4 S 6 6 6 8 forma 6 6 7 4 6 2 65 663 768 8 7 8 8 z 6 6 S 7 7 7 4 77 5 7 5 8 8 6 6 idea 7 4 5 4 S 4 3 6 77 8 7 I 2 S 4 S 6 75 S 4 6 5 5 6 6 proposizione e giudizio 3 S 4 3 6 4 6 4 7 7 3 6 z 68 5 2 4 66 4 7 6 7 3 2 àt Ct Vl dccl Q E b0 E Oca àt O O 0 OOV 2cà OO O àl al + 4 cà l 00 àl at Qc O ca Q V 4 E o E àt Cl i E ccl Oàl OVO O U V al al Z> ON àt cV ON at R E N O O at O O CS O al Q O E Q as A v C0 O cà E'UO h O à0 al 00 al cc Q àl V O à0 O O al O 'v E Q v 4 OQ, al O E al E E E E 2 o at +àt al Q O O 4 4 Oàl àl Q O 4 + + + concetto 4 7 6 6 6 6 6 3 5 7 5 7 7 6 6 7 5 7 5 6 6 4 6 3 4 esistenza 3 4 5 7 6 5 4S 43 4 5 6 S 6 4 7 4 4 65 2 3 3 3 5 essere 4 4 7 7 4 6 6 6 6 6 6 2 755 3 4 4 2 5 6 fenomeno 5 8 7 6 755 5 77 forma 6 6 8 7 5 7 788S 88, 66S 55 76 SS 7 7 6 6 6 6 6 g 6 8 6 6 7 6 5 5 8 5 6 6 6 7 5 7 5 6 6 6 7 5 idea 5 5 4 6 z 6 4I 6 6 6 86 6 6 8 6 8 6 6 4 6 4 8 S 5 proposizione e giudizio 6 • z 5 5 3 3 3 2 66 43 5 4 5 7 4 5 4 9 6 6 66S 77S 775 4 4 3 4 ' 3 3 concetto O .H bs plOPOstztone e giudizio àt O Q QOc4 +VQOV cà O O forma essere fenomeno a idea 5 3 4 concetto 5 3 2 proposizione e giudizio 3II esiste6 nza 4 esistenza essere 43 fenomeno 455 forma 3 45 3 idea
  • 3. amblgu«ltar agegoria Conoscenza competcnsajcsefiiizlònc ti '=-àfonetica Conoscenza [','j'j«eèlstctàvòjt ~('.: t.'*j )[/!Qgsmaattazione]i'~f„', t!i j~~ l i tigò ( ti,. maniaca :.='~ == . - ' . ,espressione tdCS ==. - ~ ~ = . . ~ icá floetlcs fantastico ntità jd;fiifgumsi' ' ProPosizione e gi udi~-'~' =-' , : =., seriáo~Ágnifieàto alfabeto rconcz gusto medáèioàèt ' imitazione opposirion%ontraddènàèlc =: ' atnfvcrsafi/par(icè~ gesto " , ' : . " . immsginsziooe anthropos quahità/q~ ,,-, d : .-—:—. atti linguistéj =- — . : , "- = -' ='-" =." . —."' = lettura ' ' . . .=. d'ts====. progetto cultura/culture luogo comune ' : ' :.=-='= . ' . ,' riproduzione/riproducfbilità etnocentrismi dicibile/indfciÀm '-: orale/scritto ' ; . diacono sensibilità. nátura/cultura decisione Parola finzione spSslabtà distribuzione statistica presupposizione e sllu~ :.= =:; = ' =: : ~ +, giochi rcfer~ '== =-' -: ,' : - ' - ' '-: . . ~ generi artigianato narrazione/narratività induzione statistica sl'listavoce stile acculturazione attribuzione probabilità fifo~ èofic= civiltà rappresentazione statistica ragie~ tema/motivo OggCtto testo futuro teona/pratica r azioá~ onal è . ' «s»~ di --.=" - = ' -s . .,- Ovufcàdario pfoduzioùc artistica soggdàf~ tto ' ra«fo . . . ,- —; : ,= :.— "-" ' "'.=.: . : dc«pfenza selvaggio/barbaro/civihzzato ug~ . :Il Mento ' : = ' = . . . ' ' .-.-'= ~csfodogia armonia colore caos/cosmo v~ :=' ; ' '=: P«odisztuaone . .:-:==, ' ---=Ièhhmitichc melodia disegno/progetto escrementi curve e superfici infinito . ~ /fglso " = - - ~ , cm ~ f fùà =.-'-''= -. ' ":=: ,:='genesi ritmica/metrica visione fertilità abbigliamento nascita /"-cdùcaéone geometria e topologia «rocosmo/microcosmo ~rcdontà r, ~> ., '-.-.= : . - ' . ,: : : : . -'p~r esen tc scala canto sensi gcncsszlonl .invariante mondo - ' . : . r r • • . t, „' :--,';. :.: :-',':.i-: :*'progresso/reazione suon%umore COIPO fa coltivazione tonale/atonale sessualità danza cultura materiale 4 /gdSàg($ vecchiaia maschera amore industria rurale àvall.tjjl ' '/telqttieàtf, òg,th/Cnmento/moiàumclfifl,;Z'-. . ' : , 'Il 'jl desiderio vita/morte moda materiali credenze Cfnaornamento prodotti difierenziale f Á>rmalizzazione Sèfèvftièèiobtérfco r'.: " '"':.".'-, :- ==':: Fossile frontiera dialetto isteria clinicascena funzioni ft~ cn =:.-:,. Ságmbrfs guerra pulsione angoscia/colpa enigma cura/normalizzazione infinitesimale Snossibilità/necessità analisi/sintesi ~firz , — — . - : . imperi fiaba soma/psiche castrazione e complesso esclusione/integrazione locale/globale fuoco eferenza/verità anucipaziáne rr filnzione censuranazione mostro cannibalismo sonno/sogno farmaco/droga sistemi di riferimento homo ricorsività ipotesi / misura tattica/strategia identificazione e transfert popolare dèi follia/delino stabilità/instabilità inconscio medicins/medicalizzazione mano/manufatto proverbi divino variazione matemati«he// modello tradizioni eroi nevrosi/psicosi normalelanormale tecnica ~ -:=.::i«Strato /scentrato teoria/modello sci m~ è nza I demagogia piacere salute/malattia utensile combinatorla / immaginazèizcsociale / discriminazione iniziazione sintomo/diagnosi r app~ '-' =.:=-=:.=' grafo / I pace . =: - = ,= - : :l repressione magia demonimessia alimentazione labir!n servo si ztCO / asstomaPpssufàm = terrore, divinazione agonismo chienco/laico millennio «tutta animale cerimoniale / cont.~ late rr ~b abil it à y uomo :. = :. -- — r " tolleranza/intoBeranza mit%ito donna cucinapersona festa / dipendelàtagàdipendrzfac= =~usa/efietto h utop ia tortura illNICO mythos/fogna azza/dubbio ~ ~/' :-- '--' violenza pur%mpuro endogamia/esogamia domesticamentofeticcio divisibgàl«=r', = -'~ =" algoritmo coerenza refigione origini famiglia fame gioco l / approssimazione convenzione nstegngne/cstegorlzsisione "",<)thertino sognojvisione lutto incesto vegetale l insieme'.="=.=== .== .. ~!r ': calcolo d gjgh' t d « stregoneria regalità maschile/femminile y rario èlèpalgebflrojfraàzgzfcnte I nume fo :=.='mmpfria/esperienza l'ito matrimonio snlllncàia t r —,. I zero Sacro/profano parentcle stluttuziè isiáèáièÀ& caccia/raccolta disciplina/discipfiàè !d C!r', sa ntità borghesi/borghesia tote trasf«omrizzfotùzà« trab/categorieI burocrazia donoeconomia uomo/danna classi eccedenteformazione economico-somale ,",'lÀI i f - '= :~ mecr I pe e't c ontroll%etroazione ".'„+@~ ypfrsfe/Sftfricls/s contadini lavoro pastonzia , ' consenso/dissenso ideologia modo di produzione primitivo logico/digitale/",,'„'d,' equilibri%quilibrio egemonia/dittatura masse proprietà reciprocità/ridistribuzione interazione intellettuali proletariato riproduzione :- ààtcfligenzaSffificzge ordme/disordine C possibilità libertà rivoluzione fldtlzloflC Saàznauca.eclassificszlone transizione abbondanza/scarsità organizzazione maggioranza/minoranza bisogno semplic%omplesso ripetizfone partiti scienza consumo sistema p.lirica *inno spprclldnnmito amministrazione ccumulazione imposta soglia verijicablht~ bihtà c ervello ,= =~à autoregolazionc/eqtfihbrasioneà comunità capitale lusso vincolo comportamento d<-- cognfzttz™= confiitto CI'I SI oro e argento e condizionamento .P-ffnduzioncjdeduziéèi: = .': i consuetudine costituzione distribuzione controllo sociale —.Sl«late/8«qzlsitn d : = 'ff élite pesi c misure diritto democrazia/dittatura fabbrica astronomia gergo produzione/distribuzione emozione/motivazione l 'iàstinto I giustizia norma gestione ricchezza cosmologie gfUPPC atomo e mole«oh g:. operaziont istituzioni patto imperialismo scambio gravitazione z d marginalità pcrcczlanc responsabdità potere luce conservazione/invarianza impresa quozientiut'Cffi ttuaferr opinione spreco poter«/autorità mercato materia entropia povertà fisica pubblico/privato merce spazio-tempo atmosfera propaganda società civile litosfera forza/campo cellula ruolo/status moneta adattamento differenziamento abitazione ' Statomoto socializzazione pianificazione oceani evoluzione immunitàparticella acqua società profitto pianeti mutazione/selezione individualità biologica ambiente rendita sole plasma città spazio sociale universo propagazione polimorfismo integrazione salario specie invecchiamento clima quanti utilità relatività organismo ecumene valore/plusvalore insediamentoreversibilità/irreversibilità regolazione agricoltura stato fisico catalisi sviluppo e morfogenesl migrazione città/csmpagna macromolecole paesaggio colonie metabolismo popolazione commercio omeostasi regione industria organico/inorganico eredità risorse spazio economico osmosi gene suolo sviluppo/sottosviluppoVita genotipo/fenotipo terra razza territorio sangue villaggio
  • 4. I29 Concetto Concetto ste due concezioni, sostitutiva e oggettiva, coi due punti di vista sostenibili circa il rapporto fra specie e individui, e cioè rispettivamente col punto di vista della Concetto, Esistenza, Essere, Fenomeno, Forma, comprensione e col punto di vista dell'estensione. Idea, Proposizione e giudizio I concetti unive»ali, ossia i concetti che poggiano sopra la totalità delle con dizioni di un fenomeno, formano l'oggetto dell'articolo +Idea+, dove, ispirando si alla distinzione tra fenomeno e potenza, vengono distinte un'idea metodica e S h ' di sv ol ere qui alcune osservazioni sul terminee+concetto+, sulle un'idea essenziale. i cere erà i svo ge relazioni che loco egano aih l 11 ' termini+esistenza+, +essere+, +fenomeno+, +meno+ +forma+ Infine debbono essere prese in esame le caratteristiche, l'esperienza e la for +idea+ e+proposizione e giu izio+, su a sp d' ' sulla specificità dei metodi conoscitivi nelle mazione dei concetti scientifici () 3 dell'articolo «Concetto»), e il sovrappiu o cosiddette scienze umane e sulle risposte fornite ' p ' 'p "p dai rinci ali' unti di vista surplus che distingue una legge naturale da un semplice enunciato generale, e losofici. che può definirsi mediante il concetto di modalità relativa (cfr. l'articolo «Pro posizione e giudizio», ) 4). L'articolo +Concetto+ come filo conduttore. z. V a riconosciuta alle scienze umane una specificità metodologica' L'articolo+Concetto+ studia, nella sua prima parte, 'il concetto animale, ossia l'organizzazione de mon o sensi i e ig ' ' d 1 d 'b'l in funzione della percezione o piuttosto dei La simulazione e il progetto sono stati considerati il punto d'approdo della d'ff ' l lli di percezione, che lo studio comparato e l'evoluzione del sistema sintesi concettuale al livello animale. A partire da tale livello si è posto il pro n ervoso consentono i is i n gd' d' t' uere. I risultati cosi ottenuti vengono p ' 'p blema di sapere se il controllo soggettivo e l'iniziativa sintetica, vale a dire l'in d 11' t' l +Fe nomeno+ e sistematizzati da un punto i vistaunto di vista nella prima parte e ar ico o + e telligenza intuitiva, costituiscano, rispetto alla sintesi oggettiva e sempre revoca d 'tt' . A ogni ordine di segnali concettuali c orrisponde quindi un ive o iescri ivo. og ' bile, ossia rispetto all'apprendimento per prove ed errori, una condotta sui gene sintesi jenomenica. acquij . L'acquisizione dei concetti viene trattata ne ris e irriducibile, o non piuttosto un semplice perfezionamento graduale. colo «Concetto», ed è ripresa altresi al ) t dell'articolo +Forma+, a proposi o ea+ a ro osito del Un problema differente ma analogo si pone al livello della comunicazione la Gestalttheorie e dell'imprinting. concettuale. Anche questa comunicazione è coronata da un controllo soggettivo L' ' linguistica nelle lingue naturali viene studiata ne a secon aL espressione ingu' e da un'iniziativa almeno apparenti, che la esprimono mediante atteggiamenti arte dell'articolo +Concetto+, dove si affronta la questione e acqu proposizionali, segnatamente mediante atteggiamenti proposizionali in prima (y . ). I t elementi costitutivi del segno concettuale persona, ma che sono già presenti con le intenzioni e le modalità. Tutti questi b l , ff mento» discriminatorio e «rafforzamenti» socia i caratteri soggettivi debbono figurare tra gli elementi costitutivi di un linguaggio (assenso e issenso),e dissenso), l'organizzazione dei segni in antonimi — fanno u itare completo> E appartengono ai segni fondamentali che si richiedono per render dell'adeguatezza dei modelli esplicativi offerti dalla filosofia c pfia com ortamentistica possibile la comunicazione tra gli uomini? Oppure sono da considerarsi dei fe Cose e segni linguistici non vengono appresi nea resi nellostesso modo. L'articolo+Esse ticci, testimoni di uno stadio transitorio dell'evoluzione umana, di un'età sicura re+ studia gli atteggiamenti proposizionali, precisa i tipi di occorrenza e segno mente metafisica e prescientifica del pensiero? ro osizionale come «ogge o» a intt 11 'interno degli enunciati. L'articolo +Proposi La sorte di quelleche si è convenuto di chiamare «scienze umane», sia della zione e giudizio+ analizza invece uti i à e e i ' ' ' tl' ' l' tilità e le difficoltà derivanti sia dall'ammet psicologia del pensiero sia delle discipline semiotiche, le discipline cioè che han u l ' l «proposizioni» in quanto eventualmen e cl' ' g n te distinte a i tere sia dal respingere e < p no ad oggetto i segni di cui gli uomini si servono per comunicare, dipende dalla enunciati di fatto. risposta che verrà data a tali interrogativi. Le due componenti costitutive di una proposizione singo are or inaria sono La giustificata diffidenza verso il «mentalismo», le oscurità nella comprensio il termine universale in posizione di predica o ' ' ' g t e il termine singolare in posizione ne dei segni non appena tale comprensione oltrepassi le possibilità di program d' etto. Muovendo di qui, l'articolo «Concetto» studia () 2.2) i procedimen mazione nel senso dell'informatica, soprattutto l'atomicità e l'estensionalità di r soggetto. u o ti me iante i qua i id' ali il linguaggio arriva a rendere regolare la p1 redicazione, e con tutti i linguaggi scientifici conosciuti, debbono, se non far respingere alla legge elude che il solo mezzo concettuale di cui il linguaggio isponga è a q ra le discipline tradizionali che studiano l'uomo e che venivano insegnate al Si rende dunque necessario studiare la logica della quantità in rapporto con le la «facoltà di lettere», almeno indurre a sospettare un'ambiguità nella parola implicazioni ontologiche connesse, o non conne 'scienza', quando questa viene applicata sia alla fisica sia alla storia. La difficoltà riabile, a seconda che tale quantificazione venga interpretata oggettivamente o di un simile uso delle parole dipende dal fatto che lo storico (e tutte le «scienze» sostitutivamente (articolo «Esistenza»). p ' psos ' ' ' ' >). È oi ossibile mettere in relazione que umane sono direttamente o indirettamente tributarie della storia) trova, tra i
  • 5. Sistematica locale I30 I3I Concetto « fatti » che deve riferire e interpretare, alcuni eventi fisici che egli è in condizione è facile distinguere i diversi schieramenti nella disputa sugli universali. I nomi di descrivere in termini puramente oggettivi: eruzioni, maree, cambiamenti cli nalisti ammettono soltanto individui-cose o eventi come valori delle variabili di matici, fenomeni meteorologici, ecc., ma soprattutto azioni avvolte da sim'mboli quantificazione. I realisti ammettono fra tali valori, e in modo irriducibile, anche credenze, opinioni, per le quali egli non ha a disposizione alcun linguaggio capa delle classi. La dottrina intermedia del concettualismo, secondo cui esistono clas ce di parafrasarle eliminandone gli aspetti soggettivi. si o universali ma non separati dagli individui, può venir distinta dalla dottrina È merito dell'esistenzialismo (cfr. l'articolo +Esistenza+, ) x) l'aver difeso il nominalistica in quanto, dal momento che la quantificazione verte solo sugli in carattere irriducibile e primigenio della soggettività. dividui, essa induce un ordine nel loro insieme. Dunque, poiché le qualità sono Questa constatazione dettata dal buon senso non ha lo scopo di indurre gli suscettibili del piu e del meno, è possibile ordinare i loro supporti mediante una storici ad abbandonare, come essi fanno oggi con disinvoltura, l ideale dell'og 1>' g relazione asimmetrica e transitiva che corrisponde alla rispettiva distanza che gettività per dare libero corso all'ideologia, alla speculazione e all'entusiasmo. Al tali supporti hanno in rapporto a uno di essi scelto come origine in quanto do contrario, anzi, la questione sta tutta nel determinare in che cosa consista speci tato, in forma canonica, della qualità di questione (cfr. l'articolo +Esistenza+, ficamente l'oggettività a cui la storia può pretendere. Tale metodologia è ancora ( z.5). Si aggiungerà, per ciò che riguarda, questa volta, la sussunzione delle so da farsi, ed è ancora da farsi non muovendo da principi a priori, ma analizzando stanze individuali sotto le loro specie, che accettando di riconoscere proprietà i modi di procedere dello storico e distinguendo tante metodologie quante le dif essenziali quali il genere e la differenza, e opponendole agli accidenti di ineren ferenti storie richiedono. Quando uno storico interpreta una pittura rupestre, za, si adottano i principi del concettualismo in un altro modo. Se Socrate è un evidentemente la sua interpretazione non è soggetta agli stessi vincoli cui deve uomo esattamente come il signor Rossi è un uomo, bisogna che l'universale attenersi uno storico dell'arte moderna che si proponga di studiare i pittori del «uomo» sia rimasto immutato lungo il lasso di tempo intercorso tra l'esistenza Rinascimento che hanno illustrato Ovidio. Un grande storico della filosofia face di Socrate e l'esistenza del signor Rossi. Sebbene l'universale venga utilizzato va giustamente osservare che il metodo comparativo non ha il medesimo statuto in posizione di predicato e non di argomento, gli va riconosciuta una realtà pro in antropologia, in mitologia comparata e nel caso di testi letterari o filosofici. In pria, anche se tale realtà non può venir separata da quella degli individui. Il con quest'ultimo caso, come dice Goldschmidt, giustificare le condizioni di possibili cettualismo si fonda quindi su due criteri distinti: il criterio di Russell (ricorso tà di paragone significa, eventualmente, mostrare che la struttura esplicativa ad a una relazione d'ordine), valido per la relazione tra gli accidenti e la loro sostan dotta è potuta entrare nel campo della coscienza, quando non nell'intenzione za, e il criterio di permanenza di Aristotele (ricorso alla permanenza delle forme), dello scrittore. che si applica alla relazione tra le sostanze prime e la «sostanza seconda» delle L'intento di Platone, si dirà: ecco un'entità del tutto soggettiva e opinabile! specie. Quest'ultimo criterio mostra chiaramente che cosa distingue il concettua No, bisogna rispondere, dove questo intento sia reso esplicito sulla scorta del lismo dal realismo platonico, ossia dall'ipostasi delle forme. corpus platonico. Quando, nel respingere l'interpretazione oggettiva della quantificazione, si Piu in generale, come mostra il circolo vizioso in cui s'involge l'empirismo accoglie l'interpretazione sostitutiva, si cambiano i termini del problema, che quando pretende di render ragione delle idealità matematiche (cfr. l'articolo non ne viene tuttavia ad esser risolto o dissolto. Per un verso si debbono ammet +Concetto+, $ 3.3), l'analisi suggerisce talune assunzioni a favore dell irriduci tere esistenti i termini che, andando a sostituirsi alle variabili delle funzioni pro bilità delle organizzazioni emergenti nell'evoluzione dell'intelligenza intuitiva posizionali, le rendono vere ; per l'altro, si deve misurare la potenza rispettiva di in rapporto all'apprendimento, e della riliessione in rapporto all'apprensione linguaggi che ammettono, l'uno la quantificazione sostitutiva, l'altro la quantifi percettiva. cazione oggettiva o eventualmente la quantificazione mista.L'idealenominalista è assicurato dalla quantificazione sostitutiva soltanto se ci si è assicurati che nel l'insieme degli enunciati che costituiscono la lingua di partenza in cui non sono 3. Distribuzione dei PrinciPali Punti Ch mistafilosofici. state ancora introdotte variabili non è già presupposta un'ontologia realista. Il vantaggio fondamentale della sostituzione riguarda l'uso delle modalità e degli Senza dubbio tutti gli argomenti fin qui esposti (e discussi negli articoli ci atteggiamenti proposizionali, rendendo immediatamente intelligibile la quanti tati ) mettono capo a punti di vista filosofici ; tuttavia il problema di una classifi ficazione in contesti che originano difficoltà quando se ne adotti l'interpretazione cazione razionale di tali punti di vista, che qui si cercherà di riassumere, è stato oggettiva (Kripke). E a dispetto delle apparenze dovute al ruolo dei termini nelle affrontato negli articoli +Forma+ (( z), +Esistenza+ () ) 2.3, 2.4, 2'.5) e +Feno sostituzioni, i metodi forniti da tale interpretazione si prestano probabilmente meno+ ($ z). meglio ad esprimere la parte del linguaggio attinente alla comprensione che non Analizzando la quantità logica è possibile lumeggiare la disputa classica sugli a misurare il potere e i limiti della filosofia nominalista. universali. Qualora si accetti il criterio di Quine : «Essere è essere il valore di una I punti di vista realista, concettualista (nel senso che è stato dato al termine) variabile», e si ammetta quindi l'interpretazione oggettiva della quantificazione, e nominalista sono tutti e tre dogmatici. Pongono come criterio di verità la cor
  • 6. Sistematica locale I32 i33 Concetto rispondenza tra il linguaggio e la realtà, senza che in tale corrispondenza inter Condillac, E. Bonnot de vengano i processi e il metodo propri della conoscenza. Da un punto di vista lo z78o La l ogique, ou les premiers développements de l'art de penser,L'Esprit et De Bure, Paris (trad. it. in Opere,Utet, Torino z976, pp. 673-773). gico ciò significa che, per tutti questi punti di vista, il principio del terzo escluso Descartes, R. è universalmente valido, anche quando gli enunciati contraddittori riguardino z6yz Me d itationes de prima philosophia,Soly, Paris (trad. it. in Opere,voi. I, Laterza, Bari proprietà di insiemi infiniti. z967> pp. z83-265). È tuttavia possibile sostenere un nuovo punto di vista filosonco, grazie al Goldschmidt, V. quale il movimento della conoscenza entra a far parte integrante della verità (cfr. z98z Re marques surla methode structurale en histoire dela philosophze,in Metaphysique, his toire dela philosophie. Recueil d'etudes ofjert à Fernand Brunner, Payot, Paris. gli articoli +Fenomeno+, ( z, e +Proposizione e giudizio+, (J 5). Sotto forma di Heyting, A, fenomenismo per la conoscenza empirica e di intuizionismo per la conoscenza z956 In t u itionism. An Introduction, North-Holland, Amsterdam. matematica, questo punto di vista restringe a priori il significato delle proposi Kant, I. zioni sia empiriche sia pure. Una proposizione empirica è provvista di significato z787 Kr i t ih der reinen Vernunft,Hartknoch, Riga z787 (trad. it. Utet, Torino z967 ). se riguarda un oggetto accessibile alla possibilità dell'esperienza. Una proposi I<ripke, S. A. zione matematica è provvista di significato se la sua dimostrazione dipende da z976 Is T h ere a Problem about SubstitutionalQuantificationy, in G. Evans e J. McDowell (a mezzi costruttivi. Epicuro, Descartes, Kant concepiscono in modi differenti che cura di), Truth and Meaning: Essays in Semantics, Clarendon Presa, Oxford. Marcus, R. B. cosa debba intendersi per mezzi costruttivi di dimostrazione e per possibilità di z96z Mo dalities andintensional languages,in «Synthese», XIII, pp. 303-22. esperienza. Ma tutti e tre subordinano l'impiego meccanico e per cosi dire cieco Montaigne, M. Eyquem de di una logica accolta come àpyczvov alla pratica di ragionamenti e induzioni sot [z58o-9zj Es sais,L'Angelier, Paris z598 (trad. it. Adelphi, Milano z966). toposti a regole metodiche, ove la logica fa da semplice «canone» per il pensiero. Quine, W. van Orman La sospensione obbligata del giudizio nelle questioni dell'infinito attuale e nei z966 Th e IVays of Paradox and Other Essays,Random House, New York (trad, it. Il Sag problemi che trascendono le nostre facoltà apprensive esprime in maniera alme giatore, Milano 1975). z97o Ph ilosophy of Logic,Prentice-Hall, Englewood Cliffs N.J. (trad. it. Il Saggiatore, Mi no negativa i dubbi riguardo alla validità del terzo escluso. lano z98z). Una simile concezione si oppone al: dogmatismo per la funzione che essa as Vuillemin, J. segna alla riflessione. Essa pone quel che si può chiamare, in generale, il punto z98z Tr o is philosophes intuitionmstes: Epicure, Descartes, Kant,in «Dialectica», XXXV, z-z, di vista critico in filosofia. Da questo punto di vista l'esistenza è delimitata ad pp. zz-yz. z98z IVh at Are Philosophical Systemsy,in preparazione presso Yale University Press, New opera della rappresentazione soggettiva o, perlomeno, è controllata mediante me Haven Conn. todi costruttivi dati. In questa enumerazione non figura lo scetticismo (ricordato solo implicita mente nell'articolo +Idea+). Ciò non significa tuttavia che non gli si riconosca importanza. Anzi. Lo scetticismo rintuzza, nella speculazione come pure nella scienza, una ragione troppo desiderosa d'innalzarsi al disopra dell'esperienza e dei fatti accertati. In morale, esso denunzia lo scarso fondamento del fanatismo. Il dubbio che esso applica a ogni principio è per il pensiero ciò che il riso è per il sentimento. Lo scetticismo rammenta all'uomo, e in particolare al filosofo, la sua condizione di creatura e la limitatezza delle sue facoltà. La sola esistenza acces sibile agli uomini e ai filosofi è il gioco di rappresentazioni, che inevitabilmente li ingannano non appena le prendono per un quadro fedele delle cose reali. [J.v.]. Berkeley, G. z7zo A T re atzse Concerning the Principles of Human Knotuledge,Pepyat, Dublin (trad. it. Laterza, Bari z97y ). Bridgman, P. W. 1936 The Nature of Physical Theory,Dover, New York (trad. it. La Nuova Italia, Firenze z 965). Cherniss, H. z962 Ar i stotle's Criticism of Piato and the Academy,Russell and Russell, New York.
  • 7. 71 I Concetto Concetto re la stessa scelta di fronte a qualsiasi coppia di stimoli, in quanto questa capa cità di trasposizione è caratteristica della percezione delle forme. Sembra che i primi psicologi della forma abbiano collegato questa percezione Probabilmente nessuna teoria è capace di rendere conto in >x>od<>sisto»>;» i><> universale delle relazioni all'intelligenza e ai suoi concetti. In efFetti, essa dipen dei diversi usi che filosofi e scienziati hanno fatto e fanno dcl termine 'concctu >', de molto spesso dall'anatomia del sistema nervoso (rappresentazione del profilo perché questi usi sono svariati e alcuni addirittura incoerenti. Eliminate in l>;>r e della linea nel caso degli occhi composti). In alcune specie, in cui l'analisi e la tenza certe interpretazioni che — come nel caso di quella hegeliana — entran<> i» combinazione dei segnali richiedono meccanismi corticali, le stesse forme geo conflitto con il principio di non-contraddizione, sarà possibile introdurre i>n metriche sono realmente innate. Alcune cellule della corteccia striata del gatto qualche ordine in questa diversità, a condizione di seguire due regole : t ) si asse rispondono solo alla figura di una retta inclinata da sinistra verso destra; altre, gnerà al concetto un livello determinato, dipendente dal suo modo di comunica che sono per cosi dire le loro antagoniste, rispondono solo alla figura che ha in zione; z) caratteristiche, esperienza e acquisizione del concetto saranno, a lor» clinazione contraria. L'acquisizione delle forme dinamiche segue gli stessi prin volta, relative al suo particolare livello. cipi: dipende, e dipende soltanto, dall'integrazione automatica dei segnali del In conformità alla prima regola, bisognerà distinguere fra il concetto anima primo ordine trasmessi al sistema nervoso. le, che precede il linguaggio; il concetto comune, che caratterizza l'uomo ed è Per costituire un concetto bisogna quindi aggiungere una seconda caratteri legato al linguaggio ordinario ; il concetto scientifico, la cui espressione richiede stica all'universalità della classificazione. Il concetto deve rapportarsi al suo og un linguaggio tecnico, matematico o che fa uso della matematica. La divisione getto non immediatamente, ma mediatamente, per mezzo di un segno comune e del presente articolo in tre paragrafi si basa su questa distinzione. universale. Questa presentazione mediata dell'oggetto viene chiamata fenomeno ; In conformità alla seconda regola, ogni paragrafo sarà suddiviso in tre sotto tra i fenomeni si distinguono le immagini, in cui la mediazione va da una qualità paragrafi. Il primo analizzerà le caratteristiche oggettive del concetto ; il secondo di posizione a una qualità di posizione, e le rappresentazioni, in cui la mediazione verterà sull'esperienza soggettiva a cui dà luogo ; il terzo esaminerà i processi di va da una qualità di stato a una qualità di stato. Le immagini sono all'origine acquisizione corrispondenti. ' della percezione dello spazio e del tempo e riguardano la forma dei fenomeni. Le rappresentazioni, che riguardano il loro oggetto, si suddividono in due gruppi : se l'associazione che presenta l'oggetto per mezzo di un elemento comune ha t. Il concetto animale. luogo per contiguità, distribuisce i fenomeni in proprietà e cose (sostanza) ; seha luogo per somiglianza, li suddivide in individui e specie (essenza). z.z. Caratteristiche. L esistenza di una mediazione universale è sufficiente a caratterizzare il con cetto> Ogni animale, per sopravvivere, deve classificare le impressioni fornite daii Si consideri in primo luogo l'immagine dello spazio. Gli elementi dello spa sensi. Tuttavia sarebbe errato attribuire tutte le forme di classificazione delle zio che l'esito delle nostre azioni ci fa interpretare oggettivamente sono spesso impressioni sensibili a un concetto vero e proprio. dovuti all'attività di analisi e di sintesi iscritta nel sistema nervoso. Si seguirà La prima caratteristica che, senz'ombra di dubbio, va richiesta a un concetto, allora il percorso della visione binoculare. Le informazioni raccolte dalla parte contrapposto alla semplice sensazione, è l'universalità. Una sensazione si pre sinistra di ogni globo oculare — corrispondenti al lato destro del campo visivo senta come particolare. Un concetto invece raccoglie diverse sensazioni. Ma si sono raccolte nella parte sinistra del cervello, mentre la destra di quest'ultimo prendano in esame le due forme fondamentali con cui l'animale giunge all'uni riceve le informazioni raccolte tramite la destra di ogni globo. Ne deriva che due versalità: la contiguità e la somiglianza. L'associazione per contiguità, raggrup punti vicini, che si trovano l'uno da una parte e l'altro dall'altra della linea me pando le impressioni date in atto come parti di un tutto connesso sia dal pun diana del campo visivo, saranno separati nel cervello, che dovrà ristabilire, attra to di vista spaziale sia da quello temporale, conduce alle qualità di posizione, verso associazioni in sede centrale, la vicinanza perduta. È possibile raffigurarsi non distinguibili dalle relazioni di posizione fra parti del tutto : essere in alto o a come la percezione dello spazio dipenda da queste associazioni in sede centrale lato nel campo visivo, precedere, seguire, ecc. Integrando impressioni date solo se ci si basa sull'esempio semplificato fornito dalla salamandra, la cui visione, in potenza nella classe in cui si confondono, l'associazione per somiglianza, che d'altra parte, non è binoculare. Se lo si seziona, il nervo ottico di questo animale ripete e assimila, porta alle qualità di stato: forma, aspetto, colore, suono, ecc. ricresce a partire dagli occhi ; le migliaia di fibre che lo compongono riorganizza Queste associazioni si compongono fra loro. Gli animali percepiscono, piu che no, in conformità al piano primitivo, la loro composizione complessa, fatta di stimoli, raggruppamenti e relazioni fra stimoli, e questo permette loro, per esem torsioni e intrecci, di modo che il cervello riprende la funzione di loro centro mo pio, una volta imparato a scegliere il piu chiaro fra due stimoli visivi, di mantene tore come prima dell'operazione, e la capacità visiva si ristabilisce. Se però, al momento della sezione del nervo ottico, si volta l'occhio della salamandra dal
  • 8. Concetto 7rz 7r3 Concetto basso verso l'alto, essa rimane confusa : quando una mosca si presenta nella parte caratteristica : occorre che il legame rappresentativo provenga da una sintesi sog superiore del campo visivo, la salamandra salta verso il basso, e in seguito non ap gettiva e sempre revocabile. Questa nuova caratteristica sembra richiedere un prenderà piu a correggere il suo errore. La disposizione reciproca delle parti del nuovo tipo di integrazione nervosa, relativa a segnali di secondo ordine. lo spazio non le si imprime quindi come farebbe un'immagine del mondo ester Un segnale del primo ordine, anche se subisce la legge di un'organizzazione no : è dovuta solo all'interpretazione in sede centrale di certi segni, che di per sé complessa, attraverso il gioco degli eAetti prodotti dal concorrere di piu stimo sono estranei alle qualità che sembrerebbero suggerire una simile disposizione. lazioni ed inibizioni a diversi livelli del sistema nervoso, rimanda direttamente, Tutto quanto distingue un fenomeno, e piu in particolare una rappresenta come segnale, all'evento che ha scosso la superficie dell'organismo. Un segnale zione, da una qualità in generale, è la postulazione di un rappresentato, sostanza o di secondo ordine deve a sua volta rimandare, in quanto segnale, a un segnale di specie, colto attraverso la molteplicità di ciò che lo rappresenta, accidenti o in primo ordine. Questo rinvio si chiama associazione d'idee. Il sistema nervoso, dividui, Ma, come hanno messo in luce gli etologi, la classificazione del mondo lungi dal rispondere a uno stimolo specifico in conformità a istruzioni completa sensibile dipende dagli interessi e dalle prestazioni proprie ad ogni specie, di mente programmate, raccoglie e integra le informazioni eterogenee che gli sono modo che — lungi dall'indicare delle cose — lasostanza e i suoi accidenti, come la comunicate dai diversi registri sensoriali, in modo tale che un segnale da esso specie e i suoi individui, non sono altro che segnali di segnali. Ora, non è per ricevuto evocherà unaltrosegnale ricevuto in precedenza e trarrà da questo la nulla inevitabile che questi segnali di segnali introducano nel comportamento sua capacità di dare una risposta. Perché appaia un segnale di secondo ordine quell'apertura e quella flessibilità che viene chiamata apprendimento e che il non è dunque sufficiente che il sistema nervoso divenga piu complesso : occorre concetto sembra richiedere inevitabilmente. Molti uccelli percepiscono cosi sen che a questa maggiore complessità corrisponda un'apertura del programma in za uso di concetti una rappresentazione universale e risolvono in modo originale nato che regola i rapporti fra impressioni e reazioni. Occorre che l'animale sia in il problema di acquisire l'oggetto come omogeneo e unico, nel caso in cui gli de grado di apprendere. vono corrispondere diversi atti istintivi. Questi diversi atti sono riuniti sull'og Una volta reso possibile l'apprendimento attraverso l'apertura dei program getto, e il grado di specializzazione dei dispositivi che dànno il via a tali atti, non mi, l'organizzazione dei segnali di secondo ordine può, per via della sua correla ché degli schemi innati corrispondenti, è tale che la funzione dell'unificazione zione con una gerarchia di istinti, modificare temporaneamente, seguendo una incombe all'oggetto che emette lo stimolo e non al soggetto che organizza l'asso certa legge, la referenza di una costellazione di segnali data. Si dànno a Ramina ciazione. Se, nelle condizioni naturali di vita della specie, capita per lo piu che grobris piu topi di quanti possa sognarne (esperimento di Leyhausen) : dappri l'oggetto sia appreso come unità nello stesso modo in cui potrebbe essere appreso ma li mangia; poi li uccide senza mangiarli;poi li cattura senza ucciderli; poi per associazione, la sperimentazione può agevolmente dissociare questo oggetto dà loro la caccia senza catturarli. La costellazione di segnali «topo» può quindi nelle sue componenti e, per esempio, isolare i processi specifici di «impressione» richiamare diversi atti istintivi, e lo stesso atto istintivo — catturare il topo — può che raccolgono i segnali del «simile», innati e indipendenti gli uni dagli altri. Un essere messo in moto indifferentemente da due costellazioni di segnali tanto di uccello, allevato dall'uomo fin dalla piu tenera età, diventerà a terra un uccello versi quanto sono quelli che corrispondono a un topo e a una pallina in movi uomo, che si interessa solo agli uomini e non ai suoi simili, per ridiventare in mento. aria un uccello-uccello, legato ai suoi simili nello stesso modo in cui lo sono gli La struttura dei segnali di secondo ordine determina quindi il modo in cui uccelli cresciuti in libertà. si apprenderanno soggettivamente sostanza e specie. Nei casi in cui l'unità del Automatismi innati possono servire da sostituti della rappresentazione di in l'oggetto risulta da una sintesi soggettiva, l'integrazione dei segnali risulta da un dividui particolari o di sostanze. Stimoli specifici e isolati mettono in moto l'atti apprendimento continuo e che può sempre essere corretto. Un nuovo segnale vità sessuale di insetti e pesci. Numerosi insetti rispondono solo all'odore emana deve sempre potersi aggiungere a una costellazione di segnali già costituita; un to dalle ghiandole odorifere e ignorano la femmina da cui si trovino a una certa segnale che sembri fare parte integrante di questa costellazione deve sempre distanza. Numerosi pesci rispondono esclusivamente a stimoli visivi specifici e poter essere eliminato. In tal modo, quando s'interpreta questa costellazione vanno infregola per l'ombra di una femmina o per un pupazzo grossolano con come la rappresentazione di una sostanza attraverso i suoi accidenti, nessun se l'addome rigonfio. Gli uccelli, proprio nella misura in cui il loro comportamento gnale determinato può stare in luogo della sostanza, perché un'esperienza ulte è dominato da schemi innati o da impressioni acquisite in un'epoca determinata riore potrà toglierla dalla costellazione, di modo che l'immutabilità sostanziale e incorreggibili, spesso sono sensibili solo a un singolo elemento che può essere potrà corrispondere solo a un X indeterminato e tutte le determinazioni o acci riscontrato anche isolatamente. Perfino le scimmiette cercano il calore del seno denti ricopriranno i segnali dati. Solo una tale ripartizione dei segnali è compa materno su pupazzi fatti di filo di ferro ricoperto di stoffa. tibile, in effetti, con la doppia esigenza di permanenza e di revisione, che è im In tutti questi casi ciò che consente di non ricorrere al concetto è l'automati plicata dall'apprendimento. Quanto alla rappresentazione della specie attraverso smo e l'irrevocabilità del legame rappresentativo. Perché una rappresentazione gli individui, una circostanza particolare fa si che questa non si distingua essen possa pretendere di diventare un concetto, bisogna quindi aggiungerle una terza zialmente dalla rappresentazione della sostanza attraverso gli accidenti. La rap
  • 9. Concetto 7<4 7r5 Concetto presentazione dell'ambiente vitale si presta all'apprendimento molto meglio dell:< prescindere dall'esperienza soggettiva della specie umana, l'esistenza di questa rappresentazione di ciò che è congenere, e quest'ultima è per eccellenza il terre simulazione è accertata dal comportamento degli antropoidi non appena si ren no d'elezione per gli schemi innati, le impressioni o le loro tracce superstiti. I» dono conto intuitivamente delle cause che, nella situazione data, costituiscono ogni caso, ciò che viene appreso è l'individualità, mentre i tratti specifici portan<> un ostacolo a un'azione, e vi pongono rimedio costruendo strumenti rudimentali piu facilmente a comportamenti estranei all'apprendimento. I segnali di secondo come mezziperraggiungere uno scopo.C'è una banana appesa alsoffitto troppo ordine si trovano quindi automaticamente utilizzati per interpretare l'individu<> in alto perché l orangutan la possa raggiungere. In un angolo della gabbia è stata e le sue differenze specifiche, a detrimento della specie, per apprendere la qual« collocata una cassa abbastanza alta. L'animale non tenta di saltare. Il segnale sono di solito sufficienti i segnali del primo ordine. «salto» non è messo in atto : d'un sol colpo viene colto il rapporto di distanza fra Quando si tratta dei segnali di secondo ordine correlativi alle rappresenta questo segnale e il segnale «banana», e questo rapporto esclude che la mano pos zioni, il comportamento obbedisce al principio delle controreazioni cibernetiche. sa raggiungere il frutto. Lo sguardo dell'orangutan finisce con l'andare dalla Allorché l'organismo reagisce ad associazioni di stimoli, osserva l'effetto delle banana al posto vuoto sul pavimento sotto la banana, poi, da h, alla cassa. Nel sue stesse risposte e rimanda al sistema nervoso l'informazione che lo riguanl;< momento successivo, lanciando grida di gioia, spinge la cassa sotto la banana allo scopo di rinforzare o modificare il comportamento futuro a seconda che que per afferrarla.La riuscita dell'operazione non è statapreceduta da alcuna prova sto effetto sia stato un successo o un fallimento. Reintroducendo nel sistema i ed errore, a meno che non si considerino tali le simulazioni svolte per tentativi risultati della sua azione, il centro che governa questo sistema dovrà preventiv:< in sede centrale, mente raccogliere le informazioni provenienti dal mondo esterno secondo livelli La produzione di segnali del terzo ordine modifica in modo caratteristico la di energia debole e trasformarli in vista di un'utilizzazione successiva. I messag natura dei segnali, e ciò da quattro punti di vista diversi. In primo luogo, rompe gi esterni non sono utilizzati allo stato puro, ma tradotti in un codice, le cui r« i legami del condizionamento e libera relativamente sia i comportamenti sia gli gole — peraltro ignote — sfuggono completamente al controllo dell'individuo. individui. In secondo luogo, muta i comportamenti in operazioni (chiamiamo Benché sia talora difFicile distinguerla da un concetto se la si considera soh< operazioni dei comportamenti virtuali e ordinati ). In terzo luogo, muta i segnali mente nel suo risultato isolandola dalla sua genesi, tale associazione andrà tuttavi;< in segnali virtuali e, quando ci sono piu segnali, in segnali virtuali e combinabili. rapportata ad una sintesi soggettiva e revocabile come una semplice associazionc Questa combinazione assegna ruoli diversi e ordinati all'uno e all'altro segnale, di idee, e ciò per il fatto che, per costituire un concetto vero e proprio, si richiede di modo che la differenza fra operazioni e segnali diviene sfumata. Infine pro un quarto carattere, ossiail controllo soggettivo e l'iniziativa della sintesi. Qucsi:< prio perche questa differenza si è sfumata, operazioni e segnali si compongono inI quarta caratteristica compare solo con un terzo ordine di produzione di segn;<li. un quadro ipotetico tale da rendere possibile la simulazione. L'animale, a que Il secondo ordine di produzione di segnali era caratterizzato dalle controreazi<> sto punto, pianifica individualmente la sua condotta. ni cibernetiche. Le informazioni che rifluivano verso il sistema nervoso centr;<I< provenivano non solo dall'azione progettata in blocco e totalmente realizzan>, r.z. Esperienza. ma da questa azione durante il suo svolgimento, in modo da poterla correggcrc odeviare. Avviene in questo modo l'apprendimento per prove ed errori, regoh<i <> Se le quattro caratteristiche sopra elencate sono tutte necessarie al concetto, in sede centrale in virtu dell'integrazione continua delle informazioni perifc< i l'ultima di esse ne subordina la presenza al dato del fatto di coscienza. che. Sarebbe concepibile un'integrazione di ordine superiore, in cui il sisto<»;< In effetti, non si saprebbero simulare o pianificare rappresentazioni virtuali centrale, invece di correggere il corso della sua azione man mano che gli gi«<> senza che queste rappresentazioni fantomatiche entrassero in conflitto con gli gono i risultati delle sue prove, simulasse prove ed errori senza effettuarli, e ile< i stimoli effettivamente percepiti. B possibile, di conseguenza, parlare della per desse del corso della sua azione in funzione di questo calcolo simulato. Seg<u<l< cezione di una qualità universale (il rosso), di una rappresentazione mediata (il di secondo ordine si trovano allora associati a titolo di segnali, cioè di ipotesi, <I< color rosso del pupazzo di fronte a cui il pesce agisce come se si trattasse di un cui il sistema centrale calcola e confronta le conseguenze. rivale) ; di una rappresentazione mediata associata a una sintesi soggettiva (il co Perché l'essere vivente costruisca tali segnali è necessario che si sia lib<.> ;<l<> lor rosso di questa mela). Non è possibile parlare della percezione di ciò che si da istinti rigidi, in modo da essere in grado poi, su questa base, di prende«' I<. pianifica o di ciò che si simula (il color rosso che aspetto da questa mela verde distanze dalle sollecitazioni esterne. Man mano che, con la precisione e l l 'H[><. quando sarà matura). Dato che gli stimoli presenti escludono gli oggetti simulati cializzazione crescenti degli istinti, diminuiscono l'urgenza e la determinavi<><>< o pianificati, occorre che questi ultimi accedano solo a un'esistenza ideale, posta dei suoi obblighi, l'organismo ha agio di prendere in esame i segnali e di pr<>v:«<. con un atto intellettuale. Certamente, l'associazione d'idee fa sorgere anch' essa i loro rapporti virtuali. Può dominare lo spazio collocandovisi al centro e pr<>i<I entità immaginarie, ma la percezione cancella presto i prodotti dell'immagina tarvi le risposte ai diversi rapporti fra segnali. zione che potrebbero entrare in conflitto prolungato con i propri dati. Questa I correlati a livello nervoso di questa simulazione sono tuttora ignoti. IVI:«, , associazione dipende anche dalle occasioni esterne e si produce meccanicamente.
  • 10. Concetto 7i6 7i7 Concetto Invece, per conservare le proprie rappresentazioni di fronte alla realtà, l'intel modo si sono distinti la semplice irritabilità, il procedimento per prove corrette letto, come facoltà dei concetti, ha bisogno di una attività spontanea e adatta allo ex post e l'azione pianificata ex ante. Ma, a parte il terzo ordine che sembra ri scopo di sottoporre l'acquisizione di ogni dato particolare a una regola, cioè di chiamare naturalmente l'idea di soggettività, ed evitando di conferire all'analo sussumerlo sotto l'universale di cui è proprio il rappresentante. Questa regola che gia una portata positiva — del tutto illusoria quando si tratta di immaginare le caratterizza l'attività dell'intelletto rinvia necessariamente alla riflessione, di mo esperienze di antropoidi —, non sarebbe possibile, se non indebitamente e cadendo do che, di tutti i concetti, si può dire che devono poter essere accompagnati dal nell'antropomorfismo,introdurre la coscienza nei comportamenti osservati de l'«io penso». gli animali. Antropoidi, insetti, crostacei sanno comandare e coordinare in sede Per verificare la verità empirica della deduzione che lega concetto e coscien centrale la loro attività motrice in funzione delle afferenze sensoriali, sanno far za, si hanno a disposizione solo due vie: l'una è quella di constatare in se stessi scattare programmi d'azione in funzione degli stimoli dati e costruire una clas l'esistenza di un fatto sui generische rappresenta un esempio particolare di que sificazione del mondo sensibile adattata alle prestazioni possibili alla loro specie. sta connessione; l'altra è quella di mostrare che le condizioni della vita animale, La produzione di segnali del primo ordine è loro accessibile. Benché la piattola giunta a una fase determinata dell'evoluzione, esigono questa connessione, che esibisca risposte acquisite che dimostrano notevole adattamento e, anche deca allora non avrà piu bisogno di essere necessariamente data alla nostra esperienza. pitata, continui a manifestare risposte condizionate nello scansare ostacoli ; ben La prima verifica avviene rimandando alla coscienza. Questa, oggi, è sospetta ché in esseri primitivi come le planarie sia talvolta difficile distinguere l'appren a molti in quanto immediata. Ma le obiezioni che si rivolgono contro l'intro dimento dalla sensibilizzazione, la possibilità di apprendimento — cioè di giungere spezione non tolgono nulla al fatto che questa rende l'uomo certo di pensare per alla produzione di segnali del secondo ordine — è una caratteristica generale degli concetti, anche se tale certezza getta luce solamente sul fenomeno del pensiero e invertebrati superiori, come il polipo, e dei vertebrati. Essi registrano gli avveni non sulla sua natura ultima. menti significativi, li classificano e introducono segmenti di comportamento ap La seconda via rimanda alla teoria dell'evoluzione. Ma è fin troppo evidente preso nella trama dei comportamenti innati. Anche se si proiettasse in questi due quali privilegi selettivi una specie abbia potuto trarre dalla scoperta della sogget ordini la coscienza, non si avrebbe tuttavia alcuna idea dell'esperienza isolata tività e della simulazione, tanto per la riproduzione e la previsione quanto per loro corrispondente, dato che non sarebbe possibile isolarla in questo niodo, per l'ampliamento e la diversificazione dell'ambiente. Ciò che è degno di spiegazio quanto si sia in grado di simulare e pianificare. È inutile e chimerico ragionare su ne, o almeno di riflessione, è il rapporto tra il fatto coscienziale e il terzo ordine questa base fallace: queste considerazioni, tratte dall'evoluzione, dimostrano di produzione di segnali, legato in modo specifico alla sua comparsa, e, tramite tutt' al piu che è possibile concepire un sistema di ordine inferiore a prescindere questa, ai due primi ordini. da un sistema di ordine superiore, senza che questo faccia luce su un'ipotetica Ora, posto che si concepisca il fatto di coscienza come una decodifica di se costruzione soggettiva del fatto di coscienza. gnali, i tre ordini di produzione di segnali si pongono immediatamente in serie con le diverse dimensioni che tale fatto di coscienza richiede. Lá semplice pre senza della qualità richiama dapprima la dimensione centrifuga o oggettiva della i.3. Acquisizione. coscienza, in virtu della quale la coscienza sorge solo ponendo un oggetto. Il Il problema dell'origine dell'idea divide da sempre i filosofi. Contro i razio fenomeno introduce poi la dimensione della mediazione, in virtu della quale nalisti (Descartes, Leibniz), sostenitori dell'innatezza di certe idee, gli empiristi la coscienza pone il suo oggetto solo attraverso un altro oggetto, che dà un'im (Locke, Hume) hanno sostenuto che l'esperienza è il luogo unico della loro ori magine o un rappresentante del primo. Simulazione e piano fanno infine rifluire gine. La discriminante dipende, piu esattamente, dalla questione di sapere se l'as la coscienza verso se stessa; ne delineano la dimensione centripeta o soggettiva, sociazione d'idee rende conto dei concetti o se, per spiegare l'acquisizione di in virtu della quale il suo oggetto diviene virtuale e si identifica non piu con que questi ultimi, bisogna ricorrere a una facoltà peculiare, l'intelletto, irriducibile sto o quel dato, ma con la relazione simulata fra una causa e un effetto o fra un a ogni forma di immaginazione. Gli empiristi, collocando nelle idee stesse, intese mezzo e un fine. In tal modo, la connessione essenziale tra il fatto di coscienza e come contenuti passivi della recettività, il principio di unità che associa diverse l'interpretazione dei segni appare chiaramente. Infatti ogni situazione biologica idee fra loro con un processo simile a quello dell'attrazione newtoniana nel mon complessa in cui intervenga una produzione di segnali è caratterizzata da tre do della materia, pretendevano di risparmiarsi ogni ricorso al principio attivo che dati : quello di un oggetto o referente, quello di un simbolo che rimanda a questo discende dall'io penso, e, essendo l'io pensoresiduo dell'anima, pensavano di eli oggetto, quello di un pensiero o referenza che, in modo adeguato o meno, simula minare in tal modo ogni traccia di spiritualismo. l'oggetto. Dimensione centrifuga, dimensione simbolica e dimensione centripeta Per la psicologia del condizionamento e per la psicologia oggettiva, si trattava costituiscono il pieno sviluppo biologico che risulta dalla graduale «apertura» di concretizzare il programma empirista sostituendo l'osservazione scientifica del comportamento. alla speculazione filosofica, Si sostituirono le idee con comportamenti osserva I tre ordini di segnalazione corrispondono a queste tre dimensioni. In questo bili da un osservatore esterno e misurabili. Le leggi dell'associazione cessano
  • 11. Concetto 7rg 7r9 Concetto allora di dipendere da qualche ipotesi sul materiale di cui è costituita la coscienza lei organizzerà attorno a sé queste risposte eterogenee. Uno stesso segmento di e, se mai la riduzione proposta dall'empirismo riuscisse, tutte le leggi psicologi comportamento, che consiste nel rannicchiarsi contro un medesimo oggetto, è che sarebbero ricondotte a successioni regolari di stimoli e risposte, spiegandosi stato il segnale che ha messo in atto cure diverse: il cucciolo è stato allattato, ri l'alchimia dell'associazione con un trapasso di reazioni dovuta al potere dei se scaldato, protetto, addormentato. Lo stesso segmento sarà utilizzato come mezzo gnali. per raggiungere gli stessi fini. Diventando il segnale comune e organico, l'organi Queste dottrine si sono ben guardate dal penetrare nel segreto del cervello, smo materno viene a poco a poco distinto e individuato, in quanto l'individuo che va oltre l'osservazione del comportamento: le leggi che propongono sono traduce nel linguaggio della rappresentazione il segnale che integra il rapporto di natura puramente fenomenologica. Due di queste leggi sono qui rilevanti: di un segmento o del maggior numero di segmenti di comportamento operante, per analogia con certe regole che servono a introdurre dei segni logici (implica cioè di mezzi da un lato, e di una risposta o del maggior numero di risposte simi zione, congiunzione, disgiunzione) nelle premesse di un argomento, è possibile, li, cioè di fini, dall'altro. quando le si interpreti nel linguaggio delle rappresentazioni, chiamarle rispetti Si è detto che un terzo ordine di produzione di segnali è necessario per per vamente regola d'introduzione dell'accidente e regola d'introduzione dell'in mettere la simulazione delle cause e la pianificazione dei fini. Certamente il ratto dtvtduo. che preme la barra per ottenere il cibo agisce per un fine. Tuttavia solo le scim La prima, descritta da Pavlov, si richiama al principio del riflesso condizio mie antropomorfe possono dissociare l'azione e l'intenzionalità spaziale, cioè ma nato. Quando un organismo, posto in uno stato determinato di desiderio, riceve nifestare un comportamento che, antropomorficamente, evoca un'intenzione pro uno stimolo qualsiasi B immediatamente prima che uno stimolo A sia seguito priamente detta. k possibile interpretare questa traduzione in segnali di terzo dalla risposta R, lo stimolo qualsiasi B tende a diventare condizionato, cioè a ordine come una regola d'introduzione del fine, corrispondente al livello della provocare la risposta R prima della presentazione dello stimolo assoluto A. Nel traduzione in segnali del secondo ordine, alla regola d'introduzione dell'indi linguaggio della rappresentazione, le premesse primitive contengono gli stimoli viduo. L'orangutan avrà dovuto risolvere preventivamente due problemi diver B e A, la loro relazione temporale e la concatenazione innata fra A e R. Questa si : il primo è quello di salire sulla cassa, che sarà divenuto un condizionamento costellazione giustifica l'introduzione dell'accidente : B, come A, annunzia R ; di quando la cassa avrà permesso di afferrare la banana situata allora immediata conseguenza, la situazione biologica rappresentata dalla premessa è tradotta, in mente sopra di essa ; il secondo è quello di spostare la cassa in un luogo determi termini di rappresentazione, dall'attribuzione di B e A come accidenti a una stes nato, che sarà divenuto un condizionamento quando sarà stato seguito ugual sa sostanza X. mente da una ricompensa. Per risolvere il problema attuale, l'animale deve dap La regola d'introduzione dell'individuo, descritta da Skinner, si richiama al prima staccare questi due segmenti di comportamento dal condizionamento che li principio del condizionamento operante. Quando un organismo dispiega un'atti ha fatti eventualmente conservare, perché la banana non si trova sopra la cassa vità data o un comportamento operante, di cui un segmento è seguito, a causa e la ricompensa che seguiva lo spostamento della cassa non è venuta. Poi, una di un rapporto con una costellazione di stimoli, da una ricompensa o da una pu volta isolati, questi comportamenti — spostare e arrampicarsi — debbono essere nizione, questo segmento sarà ripetuto nel primo caso ed evitato nel secondo, messi in relazione allo stesso individuo, Quindi le premesse biologiche sono, in Nel linguaggio della rappresentazione, le premesse primitive contengono il com questo caso,l'arrampicamento, lospostamento e lacassa,e infinela banana, che portamento operante(la corsa del ratto nella sua scatola) e il segmento di questo non è associata direttamente né al primo né alla seconda. Le premesse devono comportamento, accoppiato con una costellazione di stimoli e seguito da una ri giustificare l'introduzione del fine : spostare la cassa per salirvi sopra. I due com compensa (la barra che, premuta, provoca l'arrivo di un po' di cibo). Questa co portamenti sono applicati allo stesso individuo e lo sono in un ordine deter stellazione giustifica l'introduzione dell'individuo : ogni volta che la barra viene minato, perché l'arrampicamento, una volta avvenuto, impedirebbe lo sposta premuta fornisce del cibo. La situazione biologica rappresentata dalle premes mento. se primitive è tradotta in termini di rappresentazioni con l'individuazione del Ciò che assicura l'unità dalla finalità può non essere l'unità di un individuo sistema di stimoli a cui è accoppiato il segmento di comportamento operante semplice a cui si applicano le due operazioni, ma l'unità di un individuo compo per produrre la ricompensa. L'individuazione è piu pregnante man mano che lo sto a cui si applica la combinazione delle due operazioni. Uno scimpanzé ha impa stesso sistema di stimoli si troverà accoppiato con comportamenti operanti molto rato da un lato ad afferrare una banana appesa al soffitto con un bambu, dall'altro simili, per portare a ricompense che appartengono a un numero maggiore di re agiuntaredue bambu. Ora, sicollocano nellasua gabbia due bambu nessuno dei gistri eterogenei. Per la scimmietta, la madre costituisce di solito il punto di rife quali è da solo abbastanza lungo per raggiungere la banana. Lo scimpanzé li in rimento del suo comportamento : si rifugia presso di lei quando è affamata, in filerà l'uno nell'altro, dopo averne assottigliato uno, per raggiungere la banana. freddolita, stanca o impaurita. Come si è visto, pupazzi e oggetti inanimati pos Anche qui l'ordine delle operazioni è determinante, perché bisogna giuntare i sono svolgere l'una o l'altra di queste funzioni ; ma ciò che, in circostanze ordi bambu prima di impugnarli per giungere a toccare la banana. narie, individua la madre come l'oggetto dell'attaccamento infantile è il fatto che Ora, è possibile postulare che la regola d'introduzione del fine non si distin
  • 12. Concetto 720 72 I Concetto gue essenzialmente dalla regola d'introduzione dell'individuo, cosi da ridurre il frutto, Ci si accorgerebbe invece degli immensi vantaggi che il concetto riceve concetto all'associazione. La distinzione cesserà di essere essenziale se sarà pos dallasua associazione con laparola se siprendono in esame, per esempio, icon sibile collocare in uno stesso genere il comportamento che conferisce un valore cetti di relazione, i quali permettono di esprimere e quindi di pensare un rapporto (cibo) a una reazione (premere la barra) quando siano stati immediatamente ed complicato come quello di prozio materno. effettivamente legati nell'esperienza, e il comportamento che conferisce un valore (banana) a una concatenazione ordinata di reazioni (spostarelacassa,arrampi L'ordine logico vorrebbe che si analizzassero per prima cosa le caratteristiche carsi) quando questo valore non abbia finora seguito ognuna di queste reazioni nuove che il concetto acquista in seguito alla sua connessione con il segno. Tut altro che in un contesto diverso da quello presente, dato che tutta la difficoltà tavia le analisi dirette portano spesso a non riconoscere giustamente la comples nel «risolvere il problema» consiste nello stabilire il legame che fa difetto com sità del concetto parlato o scritto, e questo a causa di pregiudizi semplicistici in binando virtualmentela sequenza delle reazioni e la presenza dello stimolo. trodottisi nello studio dell'acquisizione di questo genere di concetti. Si sottova Un tale postulato, che permetterebbe di ridurre il concetto all'associazione, lutano in particolare le difficoltà cui va incontro l'acquisizione di segni arbitrari, è da considerarsi legittimo? Quando gli scimpanzé della Gombe Stream Reserve poiché si suppone che un transfert associativo a livello di segnali sia sufFiciente manifestano la loro capacità di modificare un ramo o un bastone per adattarlo a a metterle in evidenza. Siccome questi pregiudizi impediscono di individuare un fine, e dànno cosi l'esempio di un'industria primitiva, il loro comportamento le caratteristiche proprie del concetto cosi come vengono trasmesse dal linguag obbedisce agli stessi principi che governano quello dei ratti nel labirinto? gio, è sembrato opportuno cambiare qui l'ordine seguito nel paragrafo prece Se, per affermarlo, s'invoca l'esperienza del concetto animale, si cade in un dente e studiare per prima cosa il problema dell'acquisizione. circolo vizioso. L'esperienza mostra solo sequenze di stimoli e reazioni, che non forniscono alcuna informazione diretta sul meccanismo nervoso corrispondente. z.i. Acquisizione del concetto. Ora, il problema consiste proprio nello stabilire se la combinazione di due «ope ranti» che non è stata, ma che forse sarà seguita da una ricompensa, avvenga se Le confusioni che hanno impedito di riconoscere quanto vi è di specifico condo il modello del rinforzo associativo di un «operante» tramite una ricom nell'acquisizione del concetto e, quindi, nel concetto stesso, sono dovute, nella pensa che l'ha seguita immediatamente ed effettivamente. Dato che questa com maggior parte dei casi, all'ignoranza della questione. In primo luogo, non ci si è binazione sembra fuori della portata di numerosi organismi capaci di associazio chiesti a quali condizioni debba rispondere l'acquisizione di un concetto lingui ne, l'onere della prova incombe a coloro che postulano la continuità. Certa stico. La semplice enumerazione di queste condizioni elimina la maggior parte mente, non si dispone di alcuna esperienza atta a dimostrare che un dato orga delle teorie «comportamentistiche» che pretendono di spiegare l'acquisizione dei nismo non è capace di prestazioni superiori a quelle che se ne ottengono nello concetti empirici elementari attraverso il processo di stimolo-risposta. Tra di esse stato presente della sperimentazione. Ma, da un lato, l'evoluzione del sistema solo la dottrina di Quine sembra rispondere alle condizioni fissate. Si esamine nervoso sembra permettere di contrapporre ai cervelli le cui aree di associazioni ranno dunque gli elementi della risposta che essa fornisce. sono legate esclusivamente al sistema limbico, sede per eccellenza delle emo zioni, i cervelli le cui aree d'associazione sono direttamente connesse fra loro, Condhzioniche deee assolhhere un segno concettuale:«semanticità» e«indipen D'altro lato, è plausibile e conforme agli insegnamenti delVetologia moderna denza». Ni ente sembra piu atto a spiegare il linguaggio dell'associazione di supporre l'emergenza epigenetica di concatenazioni innate specifiche per spie idee. Leesperienze diPavlov sulriflesso condizionato sembrano confermare ta gare il comportamento complesso degli antropoidi. In ogni caso, dal punto di vi li concezioni precisandole e sottoponendole al verdetto della sperimentazione sta fenomenologico, la riduzione del concetto all'associazione non è che una pe scientifica. L'associazionismo di Locke verteva su idee, di cui egli rimaneva in tizione di principio. capace di spiegare l'attrazione. L'associazionismo di Pavlov verte su comporta menti; è un'idea che si unisce a un desiderio o a un'avversione e ne diventa cosi il segnale (cfr. $ x.g). z. Il c oncetto e i linguaggi naturali. Del resto la connessione che si stabilisce tra il segnale e lo stimolo assoluto resta del tutto arbitraria, come quella che si stabilisce tra la parola e il concetto. È stato sostenuto che l'intelligenza del bambino e quella dell'antropoide sono La natura interviene solo in un secondo tempo per effettuare una selezione fra paragonabilise messe in rapporto allaformazione deiconcetti cosi come sono queste associazioni qualsiasi. Se la connessione, una volta stabilita, si ripete, è stati caratterizzati finora. Sarebbe la facoltà di costruire i concetti rendendoli di rinforzata e genera un'abitudine. Se non si ripete è inibita e scompare. Cosi, la pendenti gli uni dagli altri per mezzo di segni linguistici a contraddistinguere la semiologia obiettiva si organizza secondo il modello dell'evoluzione darwiniana. nostraspecie ead assicurarne lasuperiorità.Lo scartonon sarebbe troppo accen Come i cambiamenti o mutazioni interessano a caso certi individui della specie, tuato, finché si tratta di pensare un concetto come quello della maturità di un le associazioni o condizionamenti si formano tra le idee di un individuo secondo
  • 13. Concetto 722 723 Concetto il caso degli incontri e delle successioni, La selezione naturale però sceglie le Questo primo emendamento della teoria del condizionamento non basta. In mutazioni favorevoli o almeno compatibili con l'adattamento. Analogamente, la effetti, finché s'interpreta la relazione — fosse pure intenzionale — tra il suono ar conferma salva solo le associazioni che la natura ripete costantemente e che si ticolatorio e la cosa ch' esso designa in base al modello della relazione tra stimolo chiamano leggi, mentre l'inibizione distrugge le associazioni incostanti, nello condizionato o comportamento operante e stimolo assoluto o «rinforzatore», ci stesso modo in cui la morte o almeno la sterilità elimina le mutazioni non adat si trova di fronte ad una contraddizione. Infatti, poiché il referente è allora con tative. cepito come una sanzione — ricompensa o punizione — che determina la scelta Se tuttavia si fosse tentati di costruire il linguaggio come se la parola fosse tra i comportamenti-segnali che l'hanno immediatamente preceduta, il legame rispetto al referente quel che lo stimolo condizionato è rispetto allo stimolo as tra il segnale e il suo oggetto potrà essere confermato solo dalla presenza di que soluto, ci si troverebbe di fronte a due difficoltà insuperabili. st ultimo. In primo luogo, la parte dell'iniziativa nell'emissione di un vero messaggio Non c'è linguaggio senza segni stabili. E ci sono segni stabili solo a due con linguistico va qui interamente perduta. Per formare tale messaggio, Pavlov pri dizioni, ugualmente essenziali: z ) la sanzione affettiva — piacere e dolore —, che vilegiava spontaneamente le impressioni sonore, perché esse si staccano natural conferma un segno considerato come ricevibile e infirma un segno considerato mente dalla loro fonte per aderire al mezzo aereo, in cui fluttuano liberamente. come irricevibile, deve rimanere esterna al segno stesso e non può, senza con Ma l'immagine acustica è una cosa e l'immagine, o meglio il processo di artico traddizione, essere identificata con il referente ; z) una volta che si sia escluso dal lazione, un'altra; e il metodo del condizionamento presuppone per l'appunto segno tutto ciò che riguarda, con l'istinto, il rinforzo e l'estinzione, il rapporto un cane talmente soggetto a costrizione che ogni movimento spontaneo gli è di denotazione del segno dovrà essere indipendente dalla presenza del referente proibito in partenza. cosi da applicarsi anche in sua assenza. È merito di Skinner l'aver integrato nel condizionamento, sempre concepito Queste due condizioni rispondono a due proprietà fondamentali del linguag oggettivamente, l'attività e anche l'iniziativa dell'organismo. Bisogna dunque gio umano che, come dicono gli antropologi, è semantico e indipendente. distinguere i «rispondenti», che sono semplicemente le risposte riflesse provo È semantico ciò che è fatto di segni, cioè di unità associative che escludono cate da stimoli particolari, dagli «operanti», che sono risposte emesse cui non si l'intrusione della sensibilità ed appartengono alla stessa sfera della rappresenta vede corrispondere alcuno stimolo chiaramente delimitato. zione. Se il condizionamento mette in rapporto un piacere e un'idea, il segno Il condizionamento comprende dunque sia l'intenzione sia l'azione. L'ana mette in rapporto due elementi distinti in questa stessa idea. Poiché il piacere e logia con il linguaggio si precisa. Correre nella gabbia e urtare a caso la barra il dolore contrassegnano quanto c'è di piu soggettivo e dunque d'incomunicabile farà pensare al balbettio infantile, in cui vengono provate tutte le combinazioni nel comportamento, il rapporto tra due elementi eterogenei, l'apprendimento, articolatorie, ma solo alcune di esse conducono a delle parole. Dal balbettio alla resta un alare privato del singolo organismo. In compenso, il segno istituisce un parola, il passaggio sarà il medesimo che dalla barra urtata alla barra premuta in rapporto tra elementi omogenei. Se allora le operazioni sensibili di rinforzo e di tenzionalmente. Lo schema skinneriano del comportamento integra la nuova ca estinzione risultano regolati da qualche meccanismo, i segni potranno trasmet tegoria di finalità, piu essenziale alla genesi dei segni delle categorie humeane di tersi tra individui, mentre gli utilizzatori dei segni stessi potranno scambiare tra sostanza e di causalità, cui sembra essersi limitato il condizionamento pavlo loro i rispettivi ruoli. Proprio per il suo carattere semantico il linguaggio è tra viano : smesso dalla cultura e diventa oggetto di scambi tra gli individui. In secondo luogo, è indipendente un sistema di produzione di segnali in cui ONC urtare la barra balbettio la presenza dell'oggetto segnalato non è necessaria all'emissione del segnale. Di conseguenza, la parola non sta al referente come l'«operante» sta al rinforzatore. passato (successione) passato (successione) La teoria del «significato stimolo» di Quine si distingue, tra le varie teorie Vl cibo cosa (trovata del comportamento, perché sembra rispondere esattamente alle due condizioni vf col balbettio) di cui sopra. In primo luogo Quine espunge dal segno la sanzione che ne rinforza o ne OoVON inibisce l'apprendimento. Gli applausi dei genitori quando nel balbettio ricono presente premere la barra presente parola scono una parola giusta, l'assenso o il dissenso dell'informatore quando l'etnolo go interpreta bene o male un enunciato emesso in una situazione di traduzione (intenzione) (intenzione) radicale, confermano il carattere sociale di tale sanzione. "aO futuro cibo futuro co sa significata In particolare, Quine ha proposto tra il significante o stimolo verbale e il si gnificato o stimolo non-verbale una correlazione che sembra immediatamente tener conto della possibile assenza dello stimolo non-verbale. Lo stimolo verba
  • 14. Concetto 7z4 iz5 Concetto le, supposto invariante, ha in effetti un doppio rapporto con il termine variabile Due condizioni impediscono la formazione di un tale «comportamento». La o stimolo non-verbale, a seconda che quest'ultimo sia o no presente. prima riguarda il inantenimento simultaneo di due significati stimolo, l'uno af Si spiega cosi la complessità della definizione seguente : «Una stimolazione o fermativo e l'altro negativo, all'interno della coppia ordinata costituita dal si appartiene al significato stimolo affermativo di un enunciato E per un dato par gnificato stiinolo totale. Queste due parti in effetti si escludono reciprocamente, lante se e soltanto se c'è una stimolazione rz' tale che, se al parlante fosse presen e non è stato spiegato in che modo il condizionamento possa assicurare una sorta tata ir', poi gli fosse chiesto E, poi gli fosse presentata o, poi gli fosse chiesto di di compatibilità a questi contrari. R il significato stimolo negativo che crea l'im nuovo E, dissentirebbe la prima volta e assentirebbe la seconda. Possiamo defi possibilità. Far seguire l'associazione di una risposta-segno(«premere la barra») nire il significato stimolo negatitio nello stesso modo scambiando "assenso" e e di uno stimolo (eluce rossa») da un «dissenso» che prenderebbe la forma di "dissenso", e quindi definire il significato stimolo come la coppia ordinata dei una scossa elettrica, equivarrebbe, in effetti, ad estinguere o inibire questa asso due» [Quine iil6o, trad. it. p. 46 ]. ciazione anche in virtu delle leggi del condizionamento. Si esamineranno successivamente i tre tipi di elementi contenuti nella defi Quindi, assenso edissenso non debbono e non possono essere compresi in nizione; l'espressione dell'assenso e del dissenso, le stimolazioni accoppiate e base al modello delle ricompense e délle punizioni. Certamente esiste un'analo contrarie che figurano nelle due parti costitutive del significato stimolo e infine gia fra queste coppie di termini; ma un'analogia non è una spiegazione, e tutte l'enunciato occasionale cui viene coordinato questo significato empirico. le difficoltà cominciano quando si cerca di precisare in modo chiaro e distinto la portata di accostamenti che spesso promettono piu di quanto dànno. Assenso e dissenso. Già in partenza ci si trova di fronte a difficoltà insupera Si tratta di sapere come il dissenso possa entrare nella formazione del segno, bili nel far rientrare la definizione di Quine nello schema dell'apprendimento. perdendo il potere inibitorio attribuito al suo antenato biologico, la «ricompensa» Infatti a questa definizione corrisponde uno schema complesso del significato propriamente detta. Lo schema del significato stimolo affermativo e negativo stimolo affermativo-negativo del tipo: può esserestabilizzato solo se ilrinforzo sociale,espresso dall'assenso a,ha va lore uguale al rinforzo espresso dal dissenso d, per lo meno quando la prima E c ci' sanziona l'associazione Ea, e la seconda l'associazione Eo'. L'associazione di E deve quindi stabilirsi non con il solo stimolo o, ma con gli stimoli o', a condizio ne di un rinforzo verbale diverso. a a C'è qui un aspetto sorprendente: l'assenza di ogni inibizione. La disappro 5 G vazione infatti non distrugge ma rinforza l'associazione dell'enunciato con uno stimolo o', diverso da o. Cosi a e d sono da una parte dei comportamenti lingui stici o «risposte verbali», e dall'altra possono rinforzare l'associazione di una stessa «parola» con due stimoli diversi. Quine considera dati questi comporta menti. Può essere difficile scoprire, nell'idioma di una popolazione, quali siano Non si vede come un condizionamento potrebbe effettuare la sintesi richie gli equivalenti di «si » e «no» ; però si è certi a priori dell'esistenza di questi equi sta e produrre la coppia ordinata che definisce il significato stimolo dell'enun valenti. Un secondo presupposto riguarda la buona fede e l'onestà dell'infor ciato E. matore e, in genere, di ogni individuo impegnato in quei giochi linguistici che Questa difficoltà apparirà piu chiaramente se la si analizza immaginando, in sono la traduzione radicale e l'apprendimento di una lingua o del linguaggio. un «esperimento mentale», degli animali, per esempio dei ratti, nella situazione Gli uomini, che mentono sulle cose, non mentono sulle parole. seguente. La scatola, in cui sono liberi di muoversi, è munita di una barra e di Queste supposizioni sono ben fondate. Dimenticandole, una società mette una lampada chepuò emettere sia una luce verde sia una luce rossa. Quando la rebbe in forse le condizioni della propria esistenza e sopravvivenza: l'immutabi luce è verde e i ratti premono la barra, un meccanismo li ricompensa con del lità del segno, considerata dal punto di vista sincronico, è dunque alla base di cibo. Quando la luce è rossa e i ratti premono la barra, un altro meccanismo li ogni contrattosociale.Che cosa sono alloraassenso e dissenso, che confermano puniscecon una scossa elettrica.I rattisarebbero in grado di parlare, secondo rispettivamente le associazioni Ecr e Ecr'>Esprimono lo stato del soggetto par Quine, se il condizionamento potesse produrre i due significati stimolo seguenti : lante,cioè la sua reazione riguardo all'adeguatezza o inadeguatezza delleasso Premere la barra: luce verde ~ cibo ciazioni precedenti. I grammatici chiamano un'espressione del genere 'un mo Premere la barra: luce rossa ~ scossa do', esiccome questo stato verte su un'indicazione che viene data,si parlerà del modo indicativo. Benché le annotazioni dell'etnologo e le reazioni verbali del Allora, per il ratto, premere la barra sarebbe equivalente a un «comportamen suo informatore sembrino vertere sulle cose, in realtà hanno per oggetto il senso to verbale». dei segni. Non si considerano i fatti indicati, le emozioni espresse, le azioni sug
  • 15. Concetto 7z6 727 Concetto gerite da un messaggio. Si riflette il potere del segno su se stesso e il fatto di lin tiva nell'altro, risulta esclusivamente dai modi. Ma in presenza di una stimola guaggio diventa, a sua volta, il tema di un messaggio. Cosf, nel piu umile degli zione qualsiasi, diversa da cr, non capita sempre che l'enunciato E sia seguito da enunciati occasionali, si deve distinguere un segno E, che appartiene al linguag un dissenso. È possibile che l'informatore taccia o alzi le spalle o palesi in qual gio-oggetto, e un modo, che appartiene al metalinguaggio. che modo il suo stupore. Facendo astrazione dalle situazioni in cui egli esita, le Se il modo imperativo ha potuto, almeno in origine, avvantaggiare il parlante stimolazioni si divideranno in tre classi disgiunte ed esaustive : saranno afferma piu che l'uditore o il gruppo nel suo insieme, il modo indicativo sembra capo tive o negative quando l'enunciato sarà, in loro presenza, seguito rispettivamen volgere la situazione: proprio perché disinteressati, i modi dell'assenso o dis te dall'assenso o dal dissenso ; insieme, questi due casi determineranno la classe senso si distinguono dal rinforzo e dall'inibizione propriamente detti. Certamen delle situazioni pertinenti. La terza classe comprenderà le stimolazioni che non te, l'espressione del modo è sempre piu o meno accompagnata da segnali — il provocano l'espressione di alcun modo : saranno considerate incongrue rispetto tono, per esempio — che manifestano lo stato di un desiderio e mostrano il suo all'enunciato E. legame con rinforzo e inibizione. Ma per lo piu questi segnali restano esterni al L'enunciato E non ha come significato empirico né o, né o.', ma l'equivalenza sistema della lingua: appartengono alla sola parola. Fatta astrazione da questi della serie aa e o'd, il che può essere scritto, per analogia con i moduli aritme fenomeni e di fronte a modi indicativi nella loro purezza, assenso e dissenso non tici, nel modo seguente: esprimono altro che un'adesione intellettuale, estranea di diritto come di fatto al piacere o al dispiacere e perfino all'approvazione e alla disapprovazione morale (r) oa —= <r'd (modE). di cui i fatti indicati possono essere l'occasione, Ma qual è il senso di questa equivalenza? I modi a e d, che sono comportamenti Il modo indicativo deve quindi possedere due proprietà. Come espressione verbali, sono dei contrari. Non possono essere veri contemporaneamente, ben metalinguistica, deve in primo luogo distinguersi dal segno oggettivo conservan ché possano esserecontemporaneamente falsi.Ora, la relazione di contrarietà, do qualcosa delle sue origini non disinteressate. Deve poi mettere in risalto il che possiede un senso del tutto naturale quando la si mette in relazione al no carattere disinteressato della conoscenza liberandosi da tutto ciò che potrebbe stro comportamento, anche verbale — in quanto si sono visti assenso e dissenso comprometterlo con i dati dell'affettività. La prima proprietà si esprime nell'op sostituire piacere e dolore, non senza sublimarli radicalmente —, sembra estranea posizione di due valori reciprocamente esclusivi del modo. Seguendo Saussure, alle cose o alle stimolazioni rappresentate indipendentemente dal comportamen si prenda un'immagine tratta dall'attività economica. Qui, si distingue fra valore to. Se <r e o' sembrano essere dei contrari, bisogna dunque che ricevano questa d'uso e valore di scambio di un bene : il primo riassume il sistema delle stime rii caratteristica dai comportamenti verbali cui si trovano associati. un soggetto, il secondo il sistema delle stime di una collettività. Analogament«, Come avviene questa trasformazione? In (z), le associazioni aa e o'd possono le ricompense e le punizioni sensibili che sanzionano un comportamento hanno essere equivalenti solo perché la disapprovazione, succedendo all'alterità della un valore solo individuale ; viceversa, assenso e dissenso, in quanto fissano l'im stimolazione, compensa, per cosi dire, e annulla, questa alterità. L'associazione mutabilità del segno che dipende esclusivamente da una convenzione sociale, — fra rinforzatore discriminativo e risposta verbale — che costituisce l'unità dello hanno un valore collettivo, e perciò oggettivo. stimolo di un enunciato occasionale è quindi un'associazione per compensazio ne. Sembra che Helmholtz abbia considerato per primo associazioni di questo Le stimolazioni contrarie. Le s timolazioni presenti nel significato stimol<> tipo, di cui Poincaré ha messo a punto la teoria. Dal loro punto di vistasi trattava possiedono due caratteristiche essenziali : sono dati in coppie di contrari e ci:> di spiegare la genesi della rappresentazione dello spazio a partire dalla semplice scuna diqueste coppie è posta come oggettodiconsiderazione, non d'asserzion<.. successione soggettiva d'impressioni in se stesse svuotate di carattere spaziale. r) Perché l'associazione fra un significante E e il suo significato o sia stabili, I.'esistenza di gruppi di movimenti rigidi permette, per esempio, di considerare bisogna che sia non ricompensata, ma confermata da un comportamento verb;<l<, come uno spostamento o cambiamento di posizione ogni sequenza d'impressioni il modo del consenso, e che ogni associazione con una stimolazione o' differcnt<. tattili, interpretate come cambiamento esterno che compensa o annulla una se da <r sia non inibita ma invalidata, cioè confermata negativamente tramite il c<>u> quenza data di impressioni motorie, interpretate come cambiamento interno. È portamento verbale del dissenso e costituisca cosi la parte negativa del signili lo stesso per la costituzione dello spazio logico, all'interno del quale si stabilisce cato stimolo. Quando l'enunciato E manca il suo scopo e lo si enuncia in prese<> l'equivalenza corrispondente a (x). All'immobilità esterna (nessun cambiamento za di una stimolazione impropria<z', bisognache'' continui a svolgere per irrad« nelle sequenze tattili ) corrisponde la sequenzaEo, e all'immobilità interna (nes zione simbolica un ruolo relativo a o., con l'avvertenza che o non c'è. Come»< I sun cambiamento nelle sequenze motorie ) l'approvazione. AI cambiamento So/sta platonico, il non-essere relativo è l'altro. La stimolazione affermativ:> :<.. esterno (cambiamento nelle sequenze tattili ) corrisponderà nello stesso modo la sente rimarrà associata all'enunciato E dal momento che, per contrasto, cv<>«. sequenzaEcr', e al cambiamento interno compensatore (cambiamento delle se una stimolazione presente ma associata negativamente ad E in quanto altr<> <I<II.< quenze motrici), il dissenso. stimolazione considerata. Che le associazioni siano affermativa in un caso, n< ~.< C'è un'ambiguità nell'ingegnosa teoria di Helmholtz e Poincaré. In effetti
  • 16. Concetto 7z8 7z9 Concetto non si sa se la rappresentazione dello spazio prodotta dall'associazione per com traverbali. Resta da esaminare se, convenientemente estesa, la teoria di Quine pensazione sia vissuta solamente a livello corporeo — ogni animale possiede, in non fornisca gli elementi di una risposta alla loro domanda. questo senso,una rappresentazione delgenere — o se,alcontrario,com'è necessa Si parta da un fatto di linguaggio. In tutte le lingue si constatano numerosi rio per spiegare la nascita della geometria, sia oggetto di una riflessione e di una ri casi in cui esistono termini o enunciati elementari considerati come contrari. cerca consapevole. Per produrre la coscienza, infatti, non è sufficiente aggiungere Sono gli antonimi: bianco/nero, pesante/leggero. Quando due antonimi sono agli elementi passivi delle sequenze tattili gli elementi attivi e compensatori delle sufficienti per determinare il campo completo di una relazione di contrarietà, si sequenze motorie. Altrimenti, le scimmie sarebbero animali geometri. La de6ni è semplicemente de6nito il significato stimolo di un enunciato E', considerato zione di Quine sfugge a questa difFicoltà, benché al livello del significato stimolo il contrario di un enunciato E, scambiando rispettivamente i loro significati sti la compensazione abbia luogo senza che si possa parlare di una struttura di grup molo aitermativi e negativi. Se il significato stimolo di E è la coppia ordinata di po. In un sol colpo l'attività e la passività, l'asserzione modale e la semplice consi due classi di stimoli contrari, (a, o') , quello diE' consisterà nella stessa cop derazione dell'enunciato si trovano distribuite su due registri diversi, che con pia considerata nell'ordine inverso, cioè (o', a) . Per rappresentare l'associa tengono in potenza la dualità del linguaggio e del metalinguaggio. Ma senza dub zione di E non piu semplicemente con il suo signi6cato stimolo Zz, ma con quel bio nessuno dei tre elementi di cui è composto il segno — risposta verbale E, rin lo del suo antonimo, Zz, si ha allora bisogno di un nuovo schema: forzatori discriminanti o, o' e rinforzi sociali a, d — può essere definito stretta mente nei termini della psicologia del comportamento, e sia i contrari modali a E <z a' o o ' e d, sia i contrari stimolatori o' e o' suppongono già avvenuta la rivoluzione con lcui il linguaggio ha creato l'uomo. a d d a z) Per lo stesso motivo, le stimolazioni o. e a' non divengono parte del signi ficato stimolo, se non a condizione di potervi essere considerate ipoteticamente. Comprendere il significato di un enunciato significa conoscere le circostanze che lo verificano e lo falsificano. Comprendere il significato di un enunciato occa V V V 4 sionale significa conoscere le stimolazioni che sono seguite da assenso e dissenso. a d d a Simili ipotesi sono a tal punto ipotesi da risultare addirittura notevolmente ir reali. Considerato nella sua totalità, questo schema è incompatibile. Se, per otte La sola considerazione del significato stimolo, cui ci si è limitati 6nora, non nere la parte antonima, si scambiano assenso e dissenso nella parte diretta, si di è in grado di mostrare come queste considerazioni ipotetiche, necessarie al fin strugge l'identità e quindi la stabilità dell'enunciato E. Lo schema è dunque ne di formare un concetto, siano possibili. A questo scopo è necessario passare al cessariamente incompleto e gli manca qualcosa che ne assicuri la compatibilità. l'analisi di una struttura piu elaborata, quella del concetto. Si era assicurata la compatibilità della parte diretta dello schema rafFigurato so pra medianteuna compensazione di primo ordine. Una nuova compensazione La contrarietà e i significanti. Si sarebbe potuto esaminare l'immaginazionc di secondo ordine sarà forse sufficiente per rendere a loro volta compatibili fra o il desiderio di uno stimolo assente sia prendendo l'enunciato E accompagnati> loro il significato stimolo di E e quello del suo antonimo E'. Per esempio, s'im da assenso ma seguito da is', sia l'enunciato accompagnato da o', con un assensi> magini che si sia fatta confusione e che l'etnologo prenda il significato stimolo senza corrispondenza nella realtà. Ci sarebbe stato bisogno allora, per ristabilir« dell'antonimo E' per quello dell'enunciato E. Ciò significherebbe che egli avreb la stabilità del segno minacciato, di un fatto di coscienza che suscitasse uno stimoli > be preso il dissenso per un assenso e viceversa. La sola soluzione possibile sa ~s assente e soggettivo. Estranei alla psicologia oggettiva, questi sviluppi soni> rebbe, per l'informatore, di esprimere la sua disapprovazione riguardo a tutto il estranei alla filosofia di Quine. Per farli apparire basta tuttavia porsi il problema processo di costituzione del segno nella parte destra dello schema. del significato delle parole, in quanto esso dipende non solo dalle associazioni fr;> La compatibilità dello schema totale può dunque essere scritta sotto forma la parola e le stimolazioni, ma anche dalle associazioni fra le parole. Il significati> dell'equivalenza: stimolo di un termine è, secondo Quine, un'approssimazione accettabile al sii>> (z) [(> s a)-a= (a' d) a] = [(o d) d = (is' a ) d] (m odE). significato se il termine è un enunciato di osservazione (per esempio: rosso!) ; ne è solo una ricostruzione molto discutibile se il termine non è un enunciato <li L'esame di (z) porteràa due conseguenze e a due domande fondamentali. osservazione. I linguisti tuttavia hanno negato che l'associazione di un termini x) I comportamenti verbali a e d devono poter essere reiterati. Ma poiché con le classi di stimoli contrari che figurano nel significato stimolo sia sufficie»n un modo, elemento del metalinguaggio, non può essere applicato a se stesso, a caratterizzare anche solo il significato di un enunciato di osservazione, non l>i> si dovranno distinguere i modi, la cui espressione figura fuori delle parentesi, e tendo questo significato essere determinato a prescindere dalle associazioni i» le operazioni, la cui espressione figura all'interno di esse, e che appartengono al
  • 17. Concetto 73o 73I Concetto linguaggio-oggetto. Questa differenza non impedisce loro di combinarsi in con Un segno ha dunque un valore per via della sua contrapposizione agli altri, formità alle leggi che governano il gruppo della negazione, perché : a(a) = d(d)= Si consideri, per esempio, una modalità sensoriale data. Supponiamo che una = a, e a(d)= d(a) = d. All'interno delle parentesi, a e d rappresentano quindi l'af lingua le faccia corrispondere quattro parole, Ei, E~, Es, E4, mentre un'altra fermazione e la negazione. La metafora dello spazio logico annesso a un enuncia le faràcorrispondere solotreparole,Ci, C~, Cs, e che dal confronto delle stimo to assume allora un senso piu preciso. lazioni risulti ir, =pi. Se contassero solo le associazioni dei significanti con i z) Le parentesi quadre dividono (z) in due parti corrispondenti rispettiva significati, si potrebbe concludere che ai= yi. I due significati stimolo di E, e mente al significato stimolo di E, cioè Zz, e a quello del suo antonimo, cioè Zz . Ci allora sarebbero identici. Nel linguaggio di Saussure si direbbe che, siccome La compensazione di secondo ordine mostra che il primo ha con il secondo la i significanti (i significati stimolo nel senso di Quine ) delle parole sono simili, stessa relazione che in (i) cr aveva con o'. Bisogna quindi estendere la relazione si può arguire la similitudine dei loro valori (cioè delle loro significazioni ). Que di contrarietà ai significati stimolo. sta inferenza sarebbeillegittima. Infatti E, è associato con Z>, tramite la sua (3) Zz — Zz' d = (ZE') . associazione con i segni E~, Es, E4, mentre Ci è associato con Z<, tramite la sua associazione con i segni Cs e Cs. I sistemi di queste associazioni sono diffe Ora, la contrarietà dei significati è una nozione piu naturale e piu chiara della renti, e siccome la determinazione dei contrari a, /oi, y,/yi dipende da questi contrarietà delle stimolazioni, e può forse spiegarla. sistemi, le stimolazioni positive corrispondenti a due enunciati possono coinci 3) Ormai si riconosceranno ai significanti le stesse proprietà di contrarietà che dere — come pure i loro significati stimolo — senza implicare per questo l'identità si riconoscono alle stimolazioni e ai significati. In tal modo, la stabilità del segno della loro significazione in generale. è accresciuta, anzi resa possibile. S'immagini che l'etnologo-linguista abbia re y) La contrarietà degli antonimi può chiarire, attualmente, quella degli sti perito due termini che gli sembrano contrari, E e E'. Allora, per definizione, il si moli? gnificato stimolo di E' sarà l'esatto equivalente di quello di E, se se ne inverte Un segno appartiene al campo di contrarietà di un segno dato quando attua l'ordine. Per stabilizzare e rendere sicura un'associazione extraverbale fra un lizza il significato stimolo di quest'ultimo, scambiando l'ordine delle parti. Que enunciato e un significato stimolo, si è costruita un'associazione intraverbale sta attualità, a sua volta, non può esistere in natura. Due enunciati contrari si fra due enunciati che scambiano reciprocamente i loro significati stimolo. Si ri escludono : rientrano nel sistema generale delle opposizioni della lingua e, come trova, a livello degli enunciati, una costruzione che Quine aveva a quanto pare dice il termine, fra due opposti bisogna scegliere. Situati fuori dalla catena li limitato agli stimoli. neare e consecutiva del discorso, i termini contrari non possono entrare in rap La distribuzione dei segni fra due contrari è frequente. Tuttavia non costi porto che in absentia e in una serie mnemonica virtuale. Saussure chiama questo tuisce affatto la regola e varia da una lingua all'altra. Quando piu di due antoni rapporto associativo, elo pone in contrasto con il rapporto sintagmatico del di mi si presentano in una relazione di contrarietà, conviene indebolire le relazioni scorso reale, che d'altra parte non potrebbe esistere senza di quello, se l'idea ri (3) e trasformarle nelle relazioni chiama non una forma, ma tutto un sistema latente grazie al quale si ottengono ~z',<(~E)' le contrapposizioni necessarie alla costituzione del segno. Questo rapporto asso (~) 1) r. ciativo e simultaneo di contrari è possibile solo se i termini esclusi da una scelta z~c(z~.)' inevitabile non hanno altra esistenza che quella rappresentata. È la lezione che Leibniz traeva dalla competizione puramente ideale dei mondi possibili recipro In ogni caso, però, quando il linguista redige la lista dei termini che si sud camente esclusivi; il loro confiitto, diceva, deve svolgersi idealmente, a prescin dividono le stimolazioni di un certo genere (per esempio di una modalità sen dere dall'esistenza, nell'intelletto divino. soriale) la relazione di referenza, perfino al livello degli enunciati occasionali, non Si vede allora come non sia possibile confondere le stimolazioni della perce associa solo un enunciato e un significato stimolo. Associa una parola con il si zione in generale con le pretese stimolazioni contrarie che figurano nel signifi gnificato stimolo di uno o di piu antonimi, cioè, di fatto, con un sistema di parole cato stimolo di un enunciato. Le prime sono naturali; possono certamente svol costituenti dei contrari, di modo che la sinonimia dello stimolo non è applica gere il ruolo di segnali arbitrari, ma questa arbitrarietà non è mai istituita fra bile a tutte le lingue. contrari e, in ogni modo, rimane provvisoria. Infatti non ci sarebbe alcuna as Saussure ha chiamato valore questa forza che viene ai segni non dal loro rap sociazionecostante, cioè alcuna abitudine,se ilcinabro sembrasse ora pesante, porto che si pretende sostanziale con le cose, ma dal loro rapporto puramente ora leggero, ora rosso, ora nero. Le stimolazioni contrarie, in compenso, fanno differenziale con gli altri segni. Questi valori, che sono una creazione sociale, realmente parte del segno: ne definiscono ciò che Saussure chiamava il signifi costituiscono un sistema. Sono una forma, non una sostanza e, come aveva no cato o il concetto.Due segni o due concetti contrari si associano piu per conven tato Socrate [Cratilo,43)a sg.],èla differenza dei segni a permettere aun segno zione che per arbitrio, perché la loro connessione dura, per definizione, solo di nominare una cosa, e non l'inverso. quanto dura la coscienza collettiva cui esso deve tutto il suo essere.