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Questi documenti sono stati realizzati da un gruppo di ragazzi delle classi 3°A e 3°B del Liceo scientifico opzione scienze applicate E. Alessandrini di Abbiategrasso con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
1. Museo Martinitt e Stelline (MI)
I.I.S. Alessandrini
Martino Garampazzi Tommaso Galluccio Giulia
Dusi
2. Storia Pio Albergo Trivulzio
Storia orfanotrofio femminile le Stelline
Storia orfanotrofio maschile Martinitt
Biografie Orfani
Grafici
3. PIO ALBERGO TRIVULZIO
• Il 26 Agosto 1766 il principe Antonio Tolomeo Trivulzio stabilisce per
testamento di istituire un luogo pio nel suo palazzo
• Il principe muore nel 1767 e il Pio Albergo apre dopo la sua morte nel 1771
• L’ingresso era consentito ai poveri della città di Milano e non ai forestieri. I
ricoverati inoltre dovevano essere impotenti per età e difetto corporale e
non validi e robusti
• L’amministrazione del luogo pio era affidata agli esecutori testamentari
con il compito della gestione economica (vendita e affitti delle terre,
gestione liquidità) mentre la gestione medica era affidata a infermieri e
medici.
• Tra il 1907 e 1910 viene costruita una nuova sede sulla strada verso Baggio
• Struttura innovativa con un impianto a padiglioni per una migliore
disposizione delle stanze
• Trattamento dei poveri: organizzazione di una giornata che iniziava con la
preghiera e finiva con il riposo notturno
4. STELLINE
• Nel 1572 l’arcivescovo di Milano San Carlo Borromeo abolì l’antico
monastero delle Benedettine e vi fece erigere l’Ospedale del Poveri
Mendicanti e Vergognosi della Stella
• A metà del ‘600 la presenza degli adulti al suo interno venne limitata e
nel 1788 divenne esclusivamente un Orfanotrofio femminile per volere di
Maria Teresa d’Austria prima e di suo figlio Giuseppe II poi
• A differenza dei Martinitt, le Stelline non potevano uscire dall’orfanotrofio
di frequente
• Era vietata la visita dei parenti per paura che potesse disturbare la
purezza spirituale delle fanciulle
• Erano istruite nei lavori che le avrebbero rese brave mogli e madri
(cucito, ricamo, attività domestiche) ma molto tempo era occupato anche
dalla religione
• Da regolamento le fanciulle erano dimesse al compimento dei 18 anni o
in alternativa potevano rimanere fino ai 21 nel caso cantassero nel coro o
studiassero per diventare maestre.
5. MARTINITT
La fondazione dell’orfanotrofio dei Martinitt risale al 1532
Francesco Sforza II trova per alcuni fanciulli orfani un ricovero in una
piccola casa nei pressi della chiesa di San Sepolcro
Successivamente l’ente si trasferì in un edificio più grande (all’angolo tra
l’attuale via Morone e via Manzoni)
Vicino alla struttura nel 1560 San Carlo Borromeo consacrò la chiesa di
San Martino, da cui gli orfani presero il nome “Martinitt”
Per essere ricoverati nell’orfanotrofio bisognava essere orfani di uno o di
entrambi i genitori, essere miserabili e avere compiuto il settimo anno d’età
All’interno dell’orfanotrofio i Martinitt imparavano a leggere, scrivere e far di
conto. Venivano insegnati loro i fondamenti delle arti manuali e venivano
educati severamente
Nel 1772 Maria Teresa d’Austria collocò i Martinitt nel monastero di S.
Pietro in Gessate
L’ultima sede fu istituita a Lambrate nel 1932
6. Nome e Cognome: Veggiati Edoardo
Nato: 28 dicembre 1858
Padre: Veggiati Angelo di professione infermiere
Madre: Marcella di professione cucitrice
Sorelle: Adele e Enrichetta
Fratelli: Gerolamo e Giovanni
Abitazione: Porta Romana N°59
Orfano di: Padre
Entrato: 1 Dicembre 1867
Dimesso: 23 Dicembre 1876
Professione: Lattoniere
Tutore: Frigerio Giovanni Battista
Tommaso Galluccio
7. Nome e Cognome: Vaccari Ernesto
Nato: 20 agosto 1871
Padre: Vaccari Achille di professione tipografo-morì nel 1878
Madre: Buzzetti Amalia
Sorelle: Adele, Elena e Antonia
Abitazione: Via Cordusio N° 3
Orfano di: Entrambi i genitori
Entrato: 3 Novembre 1879
Dimesso: 10 Agosto 1889
Professione: Ebanista
Tutore: Cordani Antonio
Giulia Dusi
8. Nome e Cognome: Ventura Vitale
Nato: 5 ottobre 1881
Padre: Ventura Agostino di professione calderaio
Madre: Pagani Angela di professione operaia
Abitazione: Via Armorari, dopo la morte della madre si trasferì in via Canonica
Orfano di: Entrambi i genitori
Entrato: 11 dicembre 1891
Dimesso: 21 settembre 1896
Professione: Scolaro in seguito meccanico
Tutore: Castoldi Luigi
Martino Garampazzi
9. Suddivisione periodi dal 1790 al 1861
e dal 1862 al 1900
-Età di ammissione
-Periodo di permanenza
-Orfano di:
-Composizione Familiare
-Ultimo lavoro dell’orfano
-Lavoro uomini (padri e fratelli)
-Lavoro donne (madri e sorelle)