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Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2016/2017 dagli studenti della classe 3°B del Liceo artistico Ettore Majorana di Cesano Maderno con il progetto di Alternanza Scuola Lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
2. Il Museo Martinitt e Stelline gestisce gli archivi e i
beni culturali delle tre istituzioni dal quale il
Trivulzio trae le sue origini: l’orfanotrofio dei
Martinitt, creato a inizio Cinquecento, l’orfanotrofio
delle Stelline, sorto nella seconda metà del Cinquecento
e il Pio Albergo Trivulzio, struttura per gli anziani
aperta nel 1771.
Museo Martinitt e Stelline
3. All’interno del Museo è possibile consultare gli
archivi storici dal 1800 al 1960, parte della
biblioteca dei Martinitt e custodisce l’importante
patrimonio storico-artistico e culturale sotto forma
di ritratti pittorici.
Il Museo è unico nel suo genere: offre una funzione
innovativa e un nuovo approccio agli archivi storici
mediante una metodologia multimediale, che permette
di conoscere la vita dei fanciulli dell’orfanotrofio
sfogliando virtualmente i documenti.
4. Il frate Girolamo Emiliani da Venezia raccolse fanciulli
orfani in un edificio annesso alla chiesa di San Martino (da
cui il termine di Martinitt), con l’aiuto del duca Francesco
II Sforza.
L’orfanotrofio nel ‘700 venne trasferito su ordine di Maria
Teresa d’Austria nel convento di S. Pietro in Gessate, a
Porta Vittoria.
Torniamo indietro nel tempo
…Sapete come nasce il nome di Martinitt?
Milano, durante il Rinascimento, era territorio di
conflitto dove pestilenze, fame e abbandoni di minori
erano all’ordine del giorno.
5. Prima dell’istituzione dell’orfanotrofio femminile a opera
di Maria Teresa, le giovani orfane venivano accolte in
diverse strutture.
Quindi furono radunate nel luogo dove sorgeva il
Monastero delle Benedettine di S. Maria della Stella (oggi
Palazzo delle Stelline in Corso Magenta), da cui deriva il
nome “Stelline”.
E il nome delle Stelline?
6. Per essere ammessi i fanciulli dovevano:
Essere orfani di entrambi i genitori o almeno
di uno
Avere tra i 7 e i 10 anni di età
Essere in condizione di estrema povertà
Abitare a Milano
Avere una sana e robusta costituzione fisica
Diventare Martinitt e Stelline:
L’ammissione agli orfanotrofi
7. Struttura orfanotrofio della sede vicino alla
chiesa S.Pietro in Gessate:
PIANO TERRA
CORTILI OFFICINE
PARLATORIO
MAGAZZINI
DORMITORI
SCUOLA DI
DISEGNO
CAMERATE
DI STUDIO
PRIMO PIANO
8. La Nostra attività…
o Consultazione fascicoli dei Martinitt
o Trascrizione dei dati raccolti su
tabelle di Excel
o Costruzione dei grafici
o Interviste
o Realizzazione di una presentazione
Power Point
9. Archiviazione faldoni dei Martinitt
▪ I faldoni analizzati sono stati suddivisi in:
▪ 1800-1900
▪ 1900-1939
▪ 1939-1960
▪ I dati raccolti sono stati selezionati,
raggruppati e organizzati in fogli Excel, dai
quali sono stati tratti i seguenti grafici sui
lavori riscontrati e la rispettiva frequenza
10. Abbiamo analizzato una
serie di fascicoli
riguardanti i Martinitt
al fine di ottenere
informazioni e dati su
nome e cognome
dell'orfano, data di
nascita, ammissione e
dimissione, nome dei
genitori e del
fidejussore, professione
dell'orfano, dei
genitori e dei fratelli.
Consultazione fascicoli
dei Martinitt
11. I faldoni analizzati sono
stati suddivisi in:
1800-1900
1900-1939
1939-1960
I dati raccolti sono stati
selezionati, raggruppati e
organizzati in fogli Excel,
dai quali sono stati tratti
i seguenti grafici sui
lavori riscontrati e la
rispettiva frequenza.
Trascrizione dei dati raccolti su
Excel
12. A tutti veniva impartita un’istruzione: i maschietti
ricevevano una formazione prevalentemente professionale come
falegname, tipografo o stampatore, o comunque attività di
precisione legate all’utilizzo dei macchinari.
Le femmine invece venivano avviate alla carriera di maestre
oppure erano destinate ad andare a servizio presso le buone
famiglie milanesi.
Per un futuro migliore…
Data la loro educazione e disciplina, Martinitt e Stelline
erano davvero molto richiesti.
22. Interviste
Abbiamo incontrato due signori
con i quali abbiamo svolto
un'intervista sul lavoro nel
passato. Abbiamo trattato delle
condizioni lavorative del loro
tempo, assai diverse da quelle
odierne.
23. Sergio Scremin
Sergio Scremin è un
Ex Martinitt e ha
lavorato come
cartografo dal 1950
al 2010, iniziando
da un'officina
durante il collegio
e concludendo la sua
carriera con
esperienze presso il
Touring Club, la
Zanichelli, la De
Agostini e altre
ancora. La vastità
di strumenti che ci
ha mostrato ha
testimoniato il duro
lavoro manuale di
quel tempo.
Nato nel
1935
24.
25. Ivano Osualdella
Ivano Osualdella
lavorava in fabbrica
come creatore di
stampi in acciaio
per materie
plastiche,
successivamente è
diventato un
sindacalista. Dal
suo racconto abbiamo
conosciuto i grandi
cambiamenti avvenuti
negli anni ’70 per
la tutela degli
operai e
dell’ambiente di
lavoro.
Nato nel
1948