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Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2018/2019 da studentesse della classe 3F del Liceo delle scienze umane Fabio Besta di Milano con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
2. Risale al 1532
Orfanotrofio puramente
maschile
Nome Martinitt risale al nome
della prima sede che sorgeva nei
pressi della chiesa di San Martino
a metà del 700 la sede si sposta
nel monastero di San Pietro in
Gessate, poi nel 1932 viene
spostata al Quartiere dell’Ortica
(a Lambrate)
4. Risale al 1533
•Nel 1752 l’Ospedale dei
poveri mendicanti e
vergognosi della Stella
divenne il primo regio
orfanotrofio femminile della
città di Milano per volere di
Maria Teresa d’Austria e le
orfane ricoverate presero il
nome di stelline
5. Martinitt
Formazione professionale
artigiana (tipografo, falegname,
stampatore…)
Lavoro:
Segnalati tempo prima dell’uscita
dall’istituto ad aziende e
fabbriche.
Gli istituti dedicati agli orfani offrivano vitto ,alloggio e soprattutto un’ istruzione:
Stelline
Avviate ai lavori donneschi,
alla carriera di maestre o
destinate al servizio presso
buone famiglie milanesi
Molte Stelline rimanevano all’
interno dell’ istituto:
divenivano inservienti,
istitutrici ed insegnanti delle
più giovani
6. • Nati all’interno del matrimonio
• Bambini in età scolare
• Sani e di robusta costituzione
• Milanesi
• Poveri e miserabili
7. MARTINITT: STELLINE:
• Guadagno: un quarto di paga
• Potevano uscire durante la
settimana
• Andavano in Chiesa solo la
domenica
• Non si occupavano dei
mestieri
• Indossavano cappello, divisa
simili a piccoli carabinieri con
numero di matricola
• Guadagno: un quinto/un sesto
di paga
• Non potevano uscire
• Andavano in Chiesa due volte
al giorno
• Si occupavano dei mestieri
• Indossavano una divisa
azzurra con le calze corte…
(le divise di entrambi
cambiavano a seconda del
periodo storico)
8. L’educazione era molto rigida a quel tempo. Ad ogni comportamento
scorretto corrispondeva una punizione:
- Privazione della ricreazione e
del passeggio
- Minaccia d’ammonizione
- Ammonizione formale in ufficio
- Ammonizione davanti la
Camerata
- Segregazione in camera
(massimo 3 giorni)
- Privazione della vacanza
- In casi gravi: perdita di
guadagno e espulsione
Esempio: L’orfano Ettore
Castelmodo è stato ammonito
e segregato alla cella per 4
giorni per aver picchiato un
suo compagno.
L’orfano Ettore Canali è stato
ammonito e privato del pranzo
e della ricreazione per aver
disobbedito all’insegnante.
9. - Divisi in camerate
- Erano valutati sia a livello
scolastico, sia in condotta
Erano seguiti in ogni aspetto
della loro vita(sanitario,
educativo…)
- Igiene:
- Nelle ore di ricreazione era permesso dedicarsi
alla ginnastica ed erano raccomandate
passeggiate nei giorni festivi.
venne diffusa anche una normativa
per la cura del corpo, per l’igiene e la
sanità: all’ingresso dell’istituto ogni
bambino veniva visitato da un
chirurgo e all’occorrenza vaccinato.
La doccia completa era una volta a
settimana
11. Nel 1778 deposero la tonaca.
Per tutto l’800 indossarono per uscire
un’uniforme color cannella con un
baverino, rosso per i grandi e blu per i
piccoli.
Per la casa: un soprabito
Per la bottega: una giubba di panno e un
corpetto di lana per l’inverno e uno di
fustagno per l’estate.
12. La figura del tutore era obbligatoria fino al compimento della maggiore
età, poteva essere un parente o una persona scelta dall’Istituto.
BENEFATTORE
Molti Martinitt e Stelline (o persone
esterne), una volta dimessi si
dimostravano generosi nel beneficiare
l’orfanotrofio. Finanziando l’Istituto.
I benefattori venivano ritratti in dipinti
come espressione di riconoscenza. La
grandezza dei quadri era proporzionale
all’entità della donazione.
13. Per ogni orfano ammesso in Istituto veniva a crearsi un fascicolo
personale in cui erano contenuti tutti i documenti prodotti sia nella
fase di ammissione che durante la permanenza in istituto.
14. ALCUNI NOMI IMPORTANTI
Alcuni Martinitt sono
conosciuti ancora oggi:
Angelo Rizzoli: fondatore
della casa editrice Rizzoli
Leonardo del Vecchio:
fondatore di Luxottica
Edoardo Bianchi:
fondatore dell’azienda di
biciclette e automobili.
15. GRAFICI
Prima del 1860: Dopo il 1860:
•C’è una quantità e una varietà
maggiore di lavori maschili
(ritroviamo anche mestieri
solitamente femminili, svolti
anche da uomini).
•Il lavoro delle donne si amplia e
diventa più vario rispetto a prima
del 1860 (come venditrice o
giornalaia)
•Troviamo anche più professioni
di orfani: muratore, litografo,
ebanista…
•L’età di morte dei padri è dai 52-
54 anni.
•L’età di dimissione è dai 16-18
anni, quindi aumenta rispetto a
prima del 1860.
•I lavori (sia di orfani, padri
e madri) sono poco vari
rispetto a quelli rilevati
dopo il 1860
•l’età di morte dei padri è
dai 36-40 anni
•L’età di dimissione è dai
12-17 anni.
In entrambi i
periodi:
si vede come la
maggioranza
sia orfano di
padre e la
composizione
familiare media
sia di 5-6
persone