Questi documenti sono stati realizzati da un gruppo di alunni delle classi 3° B, 4° C e 4° F del Liceo G. B. Vico di Corsico con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
2. L’Orfanotrofio:
La fondazione dell’orfanotrofio dei Martinitt risale al
1532, quando, per far fronte al problema dei tanti
fanciulli abbandonati per strada, fu aperto l’istituto.
Nel corso del Settecento il numero degli orfani era così
cresciuto da rendere necessaria una sede più ampia: a tal
fine nel 1772 Maria Teresa d’Austria destinò ai Martinitt
il monastero di San Pietro in Gessate.
Nel corso dell’Ottocento furono introdotti nuovi corsi di studio e
gli orfani iniziarono a seguire apprendistati presso officine esterne;
fu anche fondata la gloriosa Banda dei Martinitt, conosciuta e
attiva ancora oggi.
Dal dopoguerra a oggi Martinitt e Stelline hanno vissuto una
enorme trasformazione: negli anni Settanta sono nate, infatti, le
comunità alloggio, ovvero dei piccoli gruppi di orfani che vivono
in appartamento di proprietà dell'Ente con i loro educatori,
quasi come in una vera famiglia.
3. Chi sono i Martinitt? Nell’antico istituto gli orfani, chiamati
Martinitt, imparavano a leggere, scrivere
e far di conto; seguivano lezioni di musica
e cantavano nel coro della cattedrale.
Inoltre, dalla fine del XIX secolo, fu molto
importante lo sport. Nell’orfanotrofio si
insegnavano anche arti manuali che
permettevano ai ragazzi, una volta usciti
dall’istituto, di sostentarsi con il frutto del
loro lavoro. I Martinitt erano
particolarmente richiesti per la disciplina
e la diligenza che l’orfanotrofio impartiva
loro.
4. Industrializzazione
Il processo di industrializzazione è avvenuto in Italia più a
rilento rispetto agli altri paesi. L`economia italiana era basata
essenzialmente sull`agricoltura.
Lo sviluppo industriale è cominciato al Nord, con
l`introduzione di nuove attrezzature agricole e con
l`importazione dall`estero di impianti tecnici e capitali per la
costruzione di ferrovie e servizi.
Dopo l`unità d`Italia avviene il vero decollo dell`industria, anche se i
limiti sono molti:
la scarsità di materie prime e di capitali;
le tendenze conservatrici della classe politica che vede
nell`industrializzazione un motivo di possibili dissesti sociali.
L`industria tessile, specialmente della seta e del cotone, ebbe uno
sviluppo notevole già nella seconda metà dell`800.
Donne e bambini vennero impiegati nelle filande, con turni di lavoro
massacranti, sottopagati e sfruttati.
5. Professioni esercitate dagli orfani nel XIX secolo
Dati rilevati su un campione di
63 orfani, per 19 dei quali non
è stato possibile rilevare alcun
mestiere.
8. Professioni orfani del XX secolo
Lavori rilevati su un campione di 53
orfani. Per 16 di questi non è stato
possibile ricavare nessuna informazione
riguardante l’attività lavorativa.
11. Intervista all’ex Martinin Alessandro Bacciocchi
Alessandro Bacciocchi è nato il
21 /04/1945 in Slovenia. Con la
famiglia si è trasferito a Milano dove
già risiedeva il padre ed è entrato in
collegio nel 1956, quando costui è
morto in un incidente lavorativo.
Alessandro ha una sorella, che è
entrata anche lei in collegio, nelle
Stelline.
Attualmente è il presidente
dell’associazione ex Martinitt.
12. • Inizio carriera nel settore metallurgico
• Nell’aprile 1960 - lavora alla Mediterranea
Assicurazioni. Fallita, si trasferisce alla Latina
Assicurazioni.
• 44 ore lavorative settimanali per un guadagno
di 26.500 lire mensili.
• 1983 – perde il lavoro e crea una società di
software perforatrici per computer (job service).
• Alla fine del 1985 lascia la ditta, che fallisce nel
1992.
• Intraprende poi l’attività di consulente
assicurativo e amministratore di condominio.
• Infine entra a lavorare in una compagnia
assicurativa come dirigente, andando in
congedo nel 2002. L’ex Martinin con i ragazzi del Liceo
8 giugno 2017
13. Intervista all’ex Martinin Renato Marelli
Renato Marelli è nato nel 1952 , ha un
fratello-gemello (Martinin anche lui) e
una sorella maggiore di due anni
(entrata nelle Stelline) i ragazzi rimasero
orfani di entrambi i genitori
Nei Martinitt entrò il 1 settembre 1958.
Uscì l’8 ottobre 1970. Frequentò la
scuola tecnica come disegnatore
meccanico.
14. • Inizia a lavorare come impiegato all’ufficio tecnico
con lo stipendio di 80.000 lire (non sufficienti per
mantenere una famiglia)
• Per 19 anni lavora alla Dropsa e poi alla ditta Alex
• Renato si occupava di progettare e controllare il
funzionamento degli impianti. È stato capoufficio
tecnico
• Il fratello: è stato garzone in un’azienda elettrica,
scaricatore di ricambi d’auto e impiegato in banca.
• La sorella: ha lavorato al comune.
• La mentalità imprenditoriale denigrava il lavoro
delle donne, inquadrate ancora come casalinghe.
• La difficoltà maggiore è stato il passaggio alle
nuove tecnologie: dal tecnigrafo al computer. L’ex Martinin Renato Marelli con i ragazzi
del Liceo
8 giugno 2017
15. Realizzato da: Sara Ferrari, Alice Zeni,Giulia Ghezzi,Sofia Corleone,Giorgia
Mercadante,Alessandro Boni,Nicolò Dolcemaschio
Un ringraziamento al «museo Martinitt e
Stelline» per averci dato la possibilità di
fare questa esperienza lavorativa di
ricerca, e a Chiara e Sabrina per averci
affiancati durante il percorso.