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Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2018/2019 dalla classe 3CL del Liceo Linguistico Erasmo da Rotterdam di Sesto San Giovanni con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
3. LA STORIA
• Fondato durante il
governo di Francesco II
Sforza (1521-1535) da
San Gerolamo Emiliani.
• Dal 1560 gli orfani
ospitati presero il nome
di ‘Martinitt’ (chiesa di
San Martino)
4. SEDI
• Casa vicino alla chiesa del
Santo Sepolcro
• Via di Porta Nuova (via
Manzoni)
• Monastero di San Pietro in
Gessate
• Quartiere dell’Ortica
Quartiere dell’Ortica
San Pietro in Gessate
5. CRITERI DI AMMISSIONE
• Almeno sette anni di età per entrare
• Certificato di battesimo
• Figli legittimi
• Sani
• Vaccinati
• Miserabili
• Residenti a Milano
6. EDUCAZIONE
• Nel tempo l’importanza della formazione professionale
aumentò, evidenziò la grave mancanza di manodopera
qualificata.
• Nell’orfanotrofio la scuola era divisa in due sezioni: nella
prima studi elementari, nella seconda scuola di disegno e
scuola complementare.
• Dopo i dieci anni gli orfani venivano inviati nelle botteghe,
dalle quali ricevevano un salario diviso tra l’istituto e gli
stessi ragazzi.
7. LAVORI NELL’ORFANOTROFIO
• Dal 1809 si iniziò a istruire gli orfani al lavoro inviando i
ragazzi in officine esterne e da quell’anno ci furono diversi
contatti con artigiani e lavoratori.
• Alcune botteghe vennero escluse perché ritenute inutili o
con materie troppo difficili da imparare.
• Durante la seconda metà del XIX secolo venne attuata la
sperimentazione di officine interne.
• Ma dal 1900 i 2/3 degli orfani erano impiegati nelle officine
esterne.
8. CASTIGHI
I castighi generalmente potevano venire applicati da:
• Assistenti
• Vice-direttore e censore
• Direttore
• Consigliere delegato
• Presidente
• Consiglio
9. Anno 1865 Applicabili dal vice-rettore :
•Privazione di una ricreazione e un passeggio
•Minaccia di ammonizione davanti al rettore
Riservati al rettore :
•Privazione della ricreazione e del passeggio per più giorni
•Ammonizione formale in ufficio
•Ammonizione davanti alla camerata o alla sezione
•Segregazione in camera appartata per non più di 3 giorni
Riservati al presidente :
•Ammonizione solenne
•Privazione della vacanza
•Perdita di una quota del guadagno a causa di gravi ed evidenti danni
Riservati al consiglio :
•Espulsione
10. Anno 1933 Applicabili dall’istitutore :
•Rimprovero e privazione di una parte della ricreazione, con opportuna occupazione
•Di studio
Applicabili dal vice-direttore :
•Ammonizione in ufficio
•Privazione di tutta la ricreazione e del passeggio, con opportuna occupazione di studio
Applicabili dal direttore :
•Ammonizioni davanti alla camerata, sezione intera o tutta comunità
•Separazione dai compagni da 1 a 5 giorni
•Privazione visita dei parenti, uscita mensile in vacanza e dei divertimenti
•Trattenuta sui guadagni
•Trattenuta operai L3 per ogni giorno di disoccupazione
•Rinvio in famiglia per 7 giorni
Applicabili dal consigliere :
•Privazione parziale o intera della vacanza estiva
•Ammonizione sulla posizione personale dell’orfano
11. Applicabili dal consiglio :
•Rinvio in famiglia
•Espulsione dall’istituto
Applicabili dal presidente :
•Ammonizione solenne e minaccia di espulsione
14. Santo Stefano
San Lorenzo
San Pietro
Sant’ Alessandro
San Marco
Sant’ Ambrogio
San Satiro
San Giorgio
San Babila
San Simpliciano
San Nazaro
San Francesco d’ Assisi
Sant’ Eufemia
Sant’Eustorgio
San Carlo
San GiovanniSan Fedele
San Vittore
San Luca
San Tommaso
San Rocco
San Eugenio
Santa Maria Incoronata
Santa Maria della PassioneSanta Maria Segreta
Santa Maria del Carmine
San Maria alla Porta
27. SEDI
• Ospedale dei poveri,
mendicanti e vergognosi
della Stella trasformato in
orfanotrofio alla metà del
1700
Ospedale dei Poveri Mendicanti
28. EDUCAZIONE E LAVORO
• Materie elementari
• Insegnamento professionale per
buone madri
• I lavori più comuni erano:
servente, operaia o cuoca
• Viste le difficoltà, molte
rimanevano come istitutrici oltre
i 21 anni di età
29. INTERVISTA A SERGIO GOBBI
Ex Martinitt, fece 5 anni di elementari e 3 anni di medie, a 14 anni
iniziò a lavorare.
GIORNATA TIPICA SCOLASTICA
• Scuola fino alle 13.00;
• Pausa pranzo dalle 13.00 alle 14.00;
• Ritorno a scuola.
Il menù era fisso e variava
poco in base alle stagioni.
GIORNATA TIPICA LAVORATIVA
• Si usciva la mattina e si rientrava la
sera;
• La domenica si poteva rientrare a casa;
• Lo stipendio si dava all’istituto e
l’orfano ne riprendeva il 60% alla sua
uscita.
30. CON LA GUERRA
• La scuola non era più una
priorità;
• Le regole erano meno
rigide;
• Il cibo scarseggiava, le
porzioni erano ridotte.
LE PUNIZIONI
• Meno e più gravi;
• Punizioni fisiche o privazioni
(uscite/cibo);
Ogni sabato si davano tre voti:
Pulizia
Scuola
Condotta
Se vi erano insufficienze l’orfano
veniva privato dell’uscita.
31. SERGIO GOBBI
• Frequentò la scuola umanitaria dove si
insegnava tipografia;
• Faceva il fattorino e il tipografo, era un
appassionato di ciclismo;
• Fa parte dell’Associaizone ex-martinitt e ha
vinto diversi premi tra cui una borsa di studio
alla Feltrinelli
32. INTERVISTA A GRAZIELLA CAPILUPPI
• Nata nel 1941 a Reggio Emilia, stette in orfanotrofio dal 1949 al 1959, ebbe
inoltre un permesso per rimanere di più;
• Era figlia unica, il padre era morto in Libia in guerra, la madre era sarta, lei
viveva con i suoi zii e nonni;
• Fece 4 anni di elementari e 3 anni di avviamento al lavoro (medie);
• Fu punita più volte e si vendicava delle punizione datele ingiustamente;
• Iniziò a lavorare in un’assicurazione.
• Le materie in cui andava meglio erano: disegno e italiano
I Martinitt e le Stelline, in quel periodo, erano molto ricercati perché erano
dotati di una buona educazione e cultura.
33. GIORNATA TIPICA IN
ORFANOTROFIO
• Sveglia al mattino alle 6;
• Si faceva il letto e ci si lavava
successivamente con acqua
fredda;
• Messa;
• Colazione;
• Si andava a scuola.
La domenica era il giorno libero.
Se si era meritevoli si potevano
vincere alcuni premi in soldi.
LAVORO ESTIVO NELLE COLONIE
• Ogni anno si imparavano attività
diverse (uncinetto, ferri ecc…);
• Parte dello stipendio veniva dato
all’istituto;
REGOLE
• Gli orari erano rigidi e scanditi dal
suono della campanella;
• Non si poteva parlare senza permesso;
• Non si poteva avere contatto fisico (es:
abbracci…)
• Non si poteva parlare di argomenti
tabù (ciclo mestruale…)
45. SARA ANNA CHINCARINI
MATILDE FALCIONE
MATTIA LARASPATA
GIADA LETTERIO
FILIPPO ALBERTO LOSI
NICOLE ORIGGI
SARA PEDICILLO
FRANCESCA TADDEO
SARA TRICARICO
SARRA TRIMECH
CLAUDIA VARCA
GRETA ZAFFELLI
FRANCESCA ZAPPA