Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2016/2017 dagli alunni della classe 3B del Liceo Scientifico scienze applicate Alessandrini di Abbiategrasso con il progetto di Alternanza Scuola Lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
2. Il nostro lavoro qui al Museo Martinitt e Stelline è stato
suddiviso in tre parti:
1. Raccolta di dati dai fascicoli degli orfani del 1800 e
1900
2. Interviste a Silvana Urbini e Camilla Occhionorelli,
3. Campionamento dei dati raccolti tramite grafici
Excel
7. Totale Padri e Fratelli Considerati: 58
0
1
2
3
4
5
6 Meccanico
Elettricista
Impiegato
Ingegnere
Inserviente
Fabbro
Facchino
Calzolaio
Falegname
Fattorino
Vigiledelfuoco
Fruttivendolo
Ortolano
Verniciatore
Mugnaio
Guardianoferroviario
Tornitore
Militare
Tramviere
Muratore
Manovale
Vigile
Cocchiere
Sarto
Zincografo
Mediatore
Tipografo
Contadino
Tappeziere
Ebanista
Bracciante
Commerciante
Carrettiere
Liquorista
Oste
Ortopedico
Fuochista
Magazziniere
Lavori dei Padri e Fratelli 1900
8. 0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Impiegata Cameriera Casalinga Sarta Contabile Ricamatrice Servitrice Domestica Cucitrice Lavandaia Avvolgitrice Modista
Lavori delle Madri e Sorelle 1900
Totale Madri e Sorelle Considerate: 32
9. Nasce nel 1942 a Milano ed entra nell’Istituto Stelline nel 1949 e viene dimessa nell’Aprile del
1959. Il primo lavoro le viene trovato dall’Istituto e consiste nel ruolo di aiuto-commessa in
un negozio di intimo femminile presso via Santa Margherita e qui vi lavora per 10 anni,
tuttavia questo lavoro non le piace e, con l’incoraggiamento della proprietaria del negozio
per cui lavora, decide di studiare contabilità presso la scuola serale di Corso Vercelli, cosa
che la porterà ad essere contabile per il resto della sua carriera lavorativa. Per quanto
riguarda le differenze tra uomini e donne sul luogo di lavoro la signora Silvana afferma di
non aver mai assistito a sostanziali disparità, ha sempre avuto buoni rapporti con i colleghi
e in merito agli strumenti lavorativi usati la Stellina dichiara di aver notato e vissuto sulla
propria pelle il progresso tecnologico vedendo i computer sostituire molti strumenti
precedentemente utilizzati e, sotto certi aspetti, semplificare il lavoro. Nel 1967 lascia il
lavoro per dedicarsi alla figlia appena nata e sta con lei per tre anni; alla fine di questo
periodo di pausa lavorativa la signora Silvana decide di tornare a lavorare. Viene assunta
presso uno studio legale come segretaria e successivamente viene assunta all’ENAOLI (Ente
Nazionale Assistenza Orfani Lavoratori Italiani), e qui vi lavora per sei anni. Alla fine di
questi sei anni fa un concorso per lavorare all’INPS nel reparto contabilità personale, farà
questo lavoro fino alla pensione. La signora Urbini è orgogliosa di essere stata e tutt’ora
essere una Stellina in quanto secondo lei l’Istituto l’ha aiutata e avviata al mondo del lavoro
e ha fatto di lei la donna che è oggi.
10. Nata nelle Puglie, è venuta ad abitare nella periferia milanese quando aveva 7 mesi in una delle cosiddette
“case cortile”. Sin da bambina impara ad organizzarsi e gestire bene il suo tempo, cosa che le servirà in
futuro nel mondo del lavoro. Impara il valore della condivisione vivendo con i genitori, la nonna e la
sorella. Ha frequentato le elementari, le scuole medie commerciali e, nonostante fosse pronta ad entrare
nel mondo del lavoro, decise di continuare a studiare diplomandosi in ragioneria. Il suo percorso di
studi non termina qui, frequenta la facoltà di economia e commercio presso l’università statale di
Milano; è costretta ad abbandonare gli studi per dedicarsi all’educazione dei suoi tre figli. Questo non le
impedisce di riprendere gli studi ed infatti, dopo aver frequentato un corso presso l’archivio di stato,
Camilla si laurea in beni culturali. La sua prima esperienza lavorativa consiste nel ruolo di segretaria
presso un’azienda di parti meccaniche e all’epoca come strumenti lavorativi era munita di soli
calcolatrice, macchina da scrivere e telefono. Come secondo lavoro decide di entrare nella Camera di
Commercio e più precisamente nel reparto servizio agricoltura, successivamente passa al reparto
vidimazione, ovvero la bollatura di libri e registri contabili, per poi finire a lavorare per la sezione beni
culturali, campo in cui si era precedentemente laureata. Nei primi anni 2000, quando venne inaugurata
la Fiera di Rho, Camilla viene incaricata di ricevere gli espositori dei vari stand. Attualmente è
presidentessa del Movimento Italiano Casalinghe, scrive articoli riguardanti la cura della casa per diversi
settimanali. Nella sua carriera lavorativa ha notato disparità tra colleghi maschi e colleghe femmine,
infatti le donne, secondo la sua testimonianza, avevano un salario minore e meno possibilità di fare
carriera rispetto agli uomini. Nonostante queste disparità ha sempre avuto buoni rapporti con i propri
colleghi sul posto di lavoro. La signora Occhionorelli ha vissuto i maggiori cambiamenti in ambito
lavorativo con l’avvento dei computer e di internet. Avendo girato molto il mondo, la signora Camilla ci
ha potuto confermare che in campo lavorativo, si hanno delle sostanziali differenze culturali.
11. Nel corso della nostra esperienza ci siamo incuriositi
rispetto ad altri aspetti della vita degli orfani sui quali
avremmo potuto fare ulteriori ricerche come ad
esempio:
A che età sono stati vaccinati
Quanti anni sono passati dalla morte del padre
all’ammissione nell’Istituto
Quale fosse il salario medio accumulato alla
dimissione
Quale fosse l’età media degli orfani all’ammissione
Se il loro Fidejussore fosse un loro parente