Gestire il proprio tempo e quello dei propri collaboratori è una necessità ed una opportunità che valorizza il tempo a nostra disposizione e ne migliora la qualità
2. 2
“Che cos’è, allora, il tempo?
Se nessuno me lo chiede, lo so;
se dovessi spiegarlo a chi me ne chiede, non lo so.”
(Sant’Agostino)
Spiegare il TempoSpiegare il Tempo
3. 3
Il tempo è “the Great Equalizer”
ne abbiamo tutti la stessa quantità
60 minuti per ora
1,440 minuti per giorno
525,600 minuti per anno
Non sappiamo quanto ce ne rimanga
Tendiamo a considerare questa risorsa come
inesauribile
non è così!
La risorsa TempoLa risorsa Tempo
4. 4
Mediamente si perdono inutilmente circa 2 ore al giorno.
10 ore alla settimana
480 ore all’anno.
Un poUn po’ di conti…’ di conti…
5. 5
Non avere alcun sistema di archiviazione
Avere la scrivania disordinata e piena
Non trovare le cose che si cercano
Appuntamenti a cui si manca e che è necessario
riprogrammare
Riunioni senza risultati
perché non propriamente preparate
Fare cose che altri dovrebbero fare
perchè non le farebbero mai come me…
Lavorare quando si è troppo
stanchi e incapace di concentrarsi
Non fare follow-up delle attività
Procrastinare
Perché si perde tempoPerché si perde tempo
6. 6
Work expands so as to fill the time available for its
completion” Cyril Parkinson, 1957
Per una attività si utilizza il tempo che si ha a disposizione e non il
tempo necessario
Legge di ParkinsonLegge di Parkinson
7. 7
Gestire bene il tempo permette di avere successo.
“I risultati si ottengono facendo le cose giuste, non
facendo le cose bene!” (Peter Drucker)
Tempo e SuccessoTempo e Successo
8. 8
Le tecniche di gestione del tempo non ci vengono
insegnate in alcun momento del nostro percorso
formativo
Imparare la gestione del tempoImparare la gestione del tempo
9. 9
Perché ho così tanto lavoro da svolgere?
E’ una situazione particolare o capita spesso?
Comprenderne le cause
Qualità del proprio tempoQualità del proprio tempo
10. 10
La cultura mediterranea non ha molte affine con il
concetto di gestione del tempo.
La risorsa tempo viene considerata incontrollabile.
“presto e bene non vanno insieme”
“per riuscire bisogna lavorare di più”..........
Gestire il TempoGestire il Tempo
11. 11
Non è fare il più possibile ma nel fare le cose che
consentano il raggiungimento dell'obiettivo
Ottimizzare le proprie attività alla ricerca di maggiore
qualità della vita, per sé e per la famiglia
lavorative,
Personali
domestiche
Obiettivo del Time ManagementObiettivo del Time Management
12. 12
Non si può applicare un metodo, occorre prima
conoscersi e poi adattare tecniche esistenti alle proprie
esigenze.
Non porta buoni risultati voler per forza assumere un
modello.
Imparare la gestione del tempoImparare la gestione del tempo
13. 13
NON sono concetti complessi, quanto piuttosto semplici
tecniche e MOLTA perseveranza nell’applicarle.
Le tecniche di gestione del tempoLe tecniche di gestione del tempo
14. 14
Non comprimibile ne dilatabile
Da organizzare
Ordinato non significa vuoto
Dimensione affine: Lo SpazioDimensione affine: Lo Spazio
15. 15
Un passo necessario non solo per gestire meglio il
tempo, ma anche per sentirsi meno stressati.
Sulla propria scrivania
In macchina
Nella propria mente
Metter ordineMetter ordine
16. 16
Vincoli visibili
Urgenze non rimandabili
Aprire la porta
Regole comuni
Legge
sociali
Più facile organizzare lo SpazioPiù facile organizzare lo Spazio
17. 17
Il tempo deve essere gestito come il denaro
Remember that time is money (Ben Franklin, 1748 - Advice to a
young tradesman)
Il tempo è denaro…Il tempo è denaro…
18. 18
Il Tempo o l'utilizzo che faccio del Tempo?
Cosa Gestisco?Cosa Gestisco?
19. 19
Perfezionismo
Spinge a fissare degli standard eccessivamente elevati per sé
stessi (e per gli altri) e di conseguenza difficilmente raggiungibili
Ossessione
Eccesso di perfezionismo che diventa maniacalità
Mancanza di spontaneità
Organizzare il tempo in modo non spontaneo significa applicare
uno sforzo ulteriore
3 miti da sfatare: non aiuta…3 miti da sfatare: non aiuta…
20. 20
Essere disposti a cambiare …
Il cambiamento è universale…
Il cambiamento è permanente ...
Cambiamento…Cambiamento…
21. 21
«Se puoi sognarlo, puoi farlo» (Walt Disney)
Disneyland è stato costruito in 366 giorni, dall’escavazione al
primo giorno di apertura al pubblico.
L’Ispirazione motivaL’Ispirazione motiva
22. 22
Il 20% delle vendite di un’azienda contribuisce per 80%
ai suoi profitti
Il 20% di un documento contiene 80% delle informazioni
rilevanti
Il 20% di un gruppo di lavoro fa 80% del lavoro
Il principio di Pareto (80/20)Il principio di Pareto (80/20)
23. 23
80% del lavoro restituisce il 20% dei risultati mentre il
20% del lavoro restituisce 80% dei risultati
Effettività vs Efficienza
Rapporto tra il risultato ottenuto e le risorse impiegate
Smart work vs Hard work
Pareto per il Time ManagementPareto per il Time Management
24. 24
Fallire la pianificazione è pianificare il fallimento
È sempre possibile modificare il piano, ma applicarsi
solo su un piano alla volta!
Quante mappe hai per navigare?
PianificarePianificare
25. 25
Sono prioritarie quelle azioni che sono necessarie e
propedeutiche all’effettuazione di altre azioni.
Prioritaria è una attività che se non effettuata potrebbe bloccare il
raggiungimento degli obiettivi
Si tende a confondere le priorità con le urgenze
Le urgenze sono attività che urlano più forte per venire eseguite,
oppure che vengono sollecitate da qualcun altro.
Priorità e UrgenzePriorità e Urgenze
27. 27
IMPORTANTE
Urgente e
Importante
Urgente
non importante:
Né urgente
né importante:
Importante
non urgente
URGENTE
II
III
I
IV
. Crisi
. Problemi urgenti
. Termine progetti, incontri
. Prevenzione
. Valori chiarimento
. Pianificazione
. Costruzione Relazione
. Empowerment
. Interruzioni, Alcune telefonate
. Alcune mail, alcune relazioni
. Alcuni incontri
. Molte attività comuni
. Alcune telefonate
. I perditempo
. Uscita dalle attività
. posta irrilevante
. Eccesso di informazione
32. 32
Il concetto di Time management si basa
sull'accettazione della propria personalità nei confronti
del tempo.
Evitare la tentazione di deresponsabilizzazione in modo che le
tecniche di gestione del tempo non risultino imposte
ConoscersiConoscersi
33. 33
Quali sono i nostri ritmi e i momenti di maggior
rendimento durante la giornata.
Analogia con il tempo metereologico
Come si utilizza attualmente il proprio tempo
Analisi del diario del tempo
Che Tempo sono?Che Tempo sono?
34. 34
Gufi vs Allodole
Focalizzati vs Dispersivi
Procrastinatori vs Paniac
Quando e come rendiamo di più?Quando e come rendiamo di più?
35. 35
Usiamo i picchi per concentrarci sulle attività prioritarie
Usiamo i vostri tempi “calanti” per svolgere attività
semplici o di routine
Tempi e orariTempi e orari
0%
20%
40%
60%
80%
100%
120%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
120%
36. 36
Bassa Energia
Riunioni di routine del personale
Apertura / smistamento posta
Rispondere alla corrispondenza
Raccolta dei dati
Alta Energia
Trattare con i clienti arrabbiati
Scrivere offerte
Risolvere criticità
Gestire l’energiaGestire l’energia
37. 37
Dopo l'analisi dell' utilizzo del tempo, individuare le
principali aree di miglioramento
Identificare i ladri di tempo
le attività o le abitudini che tendono a consumare tempo senza portare
risultati.
Aree di miglioramentoAree di miglioramento
38. 38
E’ una risposta dell'organismo a stimoli di diversa natura
(stressors). – (Hans Selye – 1976)
Reazione di adattamento a richieste ambientali, e si esplicita
come reazione di attacco-fuga a livello psico-fisico.
Reazioni troppo durature o intense generano i sintomi
del di-stress che si manifesta in senso di
insoddisfazione, paura, irascibilità, scarsa
concentrazione, inefficacia lavorativa.
Cosa è lo stressCosa è lo stress
39. 39
Gli effetti negativi si verificano quando:
il livello dello stress è più elevato della capacità di sostenerlo (che
può variare da persona a persona)
i segnali di allarme non vengono percepiti e restano quindi
inascoltati
le strategie di gestione della tensione sono inadeguate
Gli effetti dello stressGli effetti dello stress
40. 40
Lo stress in se non è un elemento negativo per la nostra
salute.
A fare la differenza è come la persona vive la situazione.
Lo stress positivo o eustress si ha quando uno o più
stimoli, anche di natura diversa, allenano la capacità di
adattamento psicofisica individuale
In questo caso lo stress è una forma di energia utilizzata per
poter più agevolmente raggiungere un obiettivo.
EustressEustress
41. 41
Le condizioni di tensione di un singolo possono influenzare lo
stato generale del gruppo.
E’ responsabilità di tutti i membri di un gruppo fare in modo che
nessuno si senta stressato:
aumentando la consapevolezza del livello di stress
identificando e discutendo gli atteggiamenti negativi
identificando i fabbisogni formativi/educativi
rivedendo regolarmente le priorità e il carico di lavoro
usando il confronto come misura preventiva
delegando
partecipando nella definizione di obiettivi
Monitorando l'uso del tempo
incoraggiando un comportamento rispettoso
La gestione dello stressLa gestione dello stress
43. 43
«Il tempo è una variabile soggettiva, ciò che ci piace
passa velocemente, ciò che non ci piace diventa quasi
eterno.»
Legge di Fraisse (Paul Fraisse- Psicologo)
Il tempo sprecatoIl tempo sprecato
44. 44
Utilizzo eccessivo del telefono
Imprevisti
Visitatori indesiderati
Rapporti interpersonali inutili
Posta indesiderata
Riunioni senza ordine del giorno
Attività superflue e senza valore aggiunto
Rifare le cose fatte male da noi o dagli altri
Fare attività che stanno già facendo
altre persone
Perditempo MinoriPerditempo Minori
45. 45
Procrastinazione
“Procrastination is the thief of time”
(Edward Young - Night Thoughts, 1742)
Paura di delegare
Non voler dire "NO"
Bassa Autostima
Mancata individuazione degli obiettivi / priorità
Mancanza di disciplina
Perditempo MaggioriPerditempo Maggiori
47. 47
Si può fare molto di più con l'aiuto di qualcuno
Nessuno è un'isola
Il tempo “perso” a istruire e a delegare i propri collaboratori è un
investimento a lungo termine
«Se qualcuno ha fame, non dategli un pesce, ma insegnategli a
pescare» (Confucio)
Un piccolo aiuto…Un piccolo aiuto…
48. 48
Alleggerire le attività di routine
Lasciare più tempo per programmare
Aumentare la capacità di gestire il proprio tempo
Motivare e migliorare la soddisfazione professionale di
coloro ai quali è diretta
Sviluppare lo spirito di squadra
Aumentare la produttività
Migliora i risultati, facendo più completo uso delle risorse
Perché delegarePerché delegare
49. 49
Concedere autorità con responsabilità
NON abdicare
Delegare e NON scaricareDelegare e NON scaricare
50. 50
Considerare l'appropriatezza dei compiti,
Valutare se delegare interamente o in parte.
Delegare sia le attività “piacevoli”, che quelle non percepite come
tali!
Cosa delegareCosa delegare
52. 52
Ascoltare e ricordare le competenze extra lavorative e
non solo le mansioni in azienda
Raccogliere i suggerimenti
Fare riunioni per verificare ed aggiornare la conoscenza
dello staff
Conoscere il proprio staffConoscere il proprio staff
53. 53
La persona alla quale affidare un lavoro deve possedere
Competenze
Conoscenze
Motivazione
Potenziale per portare a termine l’attività
Delegare sempre la persona più indicata e capace
Chi delegareChi delegare
54. 54
Le persone raccolgono le sfide
delegare fino a quando non si lamentano
La comunicazione deve essere chiara
Mettere per iscritto
Esprimere l'importanza del compito
Come delegareCome delegare
55. 55
Prima di delegare semplificare
L’efficienza applicata a un’azione inefficiente amplifica
l’inefficienza. Si genera traffico inutile, e quindi l’inefficienza
aumenta.
Eccedere i carichi di lavoro del 20%.
Dare allo staff un’attività costante da seguire evitando che
finisca i compiti prima dell’orario di lavoro, e quindi inizi un
percorso di giustificazione.
Mandare i collaboratori cautamente allo sbaraglio.
Non spiegare tutto, lasciare che suggerisca nuove strade.
5 passi 5 – 1,2,3..5 passi 5 – 1,2,3..
56. 56
Delegare le decisioni
La capacità delle persone raddoppia quando sono investite di
responsabilità e percepiscono di godere di fiducia. Se qualcuno
viene a chiedere l’autorizzazioni per decisioni irrilevanti abbiamo
sbagliato la delega...
Fornire una statistica al collaboratore
Non si può controllare ciò che non si può misurare.
5 passi 5 – …4,5!5 passi 5 – …4,5!
57. 57
Dedicare il tempo necessario a spiegare l’attività.
Essere chiari e precisi
Assicurarsi che la persona abbia capito cosa fare
Esplicitare i risultati attesi
Istruire la personaIstruire la persona
58. 58
Assicurarsi che vi sia una comunicazione a doppio senso
Seguire lSeguire l’attività’attività
59. 59
Controllare i passi iniziali
Definire scadenze intermedie
Instaurare un sistema di feedback.
Imparare a concedere eventuali errori!
Monitorare i progressiMonitorare i progressi
60. 60
Dare feedback positivi
Fare apprezzamenti e critiche costruttive.
Rivedere il processoRivedere il processo
62. 62
Non ci si può occupare di tutto
Per non accettare impegni o progetti che non si
riuscirebbero a portare a termine nei tempi stabiliti
Sarà più facile giustificare le ragioni di un rifiuto.
Sarà più facile portare a termine gli impegni priorizzati.
Perché direPerché dire “NO”“NO”
63. 63
Aiuta a tenere sempre presente gli obiettivi
Non accettare impegni che non sono in linea con gli obiettivi e le
mete prefissate.
Gli altri sembrano avere le idee molto chiare su come
potremmo spendere meglio il nostro tempo …
Ma gli altri non conoscono bene come noi i nostri obiettivi …
E se è No è No!E se è No è No!
65. 65
Efficacia indica la capacità di raggiungere l'obiettivo
prefissato
Efficienza valuta l'abilità di farlo impiegando le risorse
minime indispensabili.
Se due atleti si prefiggono di correre i 100 metri in meno di 10
secondi e riescono nel loro intento, sono entrambi efficaci;
tra i due risulterà più efficiente quello che avrà raggiunto
l'obiettivo con il minimo dispendio di risorse
(tempo dedicato all'allenamento e costi per materiale tecnico,
allenatore, nutrizionista, integratori ecc.).
Efficacia vs EfficienzaEfficacia vs Efficienza
66. 66
“Oltre a una certa soglia di lavoro l'efficacia personale
tende a decrescere” (Ivan Illich)
Identificare il proprio ciclo di energia
Identificare la propria soglia
Legge di IllichLegge di Illich
67. 67
Il tasso d'efficacia media al lavoro è solo del 30 – 40 %.
La maggior parte delle energie e del tempo non ha modo
d'essere applicata perché mancano obiettivi chiari,
programmazione, priorità e visione d’insieme.
Perché pianificarePerché pianificare
68. 68
To do List
Agenda
Fogli di programmazione
piani giornalieri, settimanali, mensili, trimestrali, annuali
Diagrammi di flusso
Gli strumentiGli strumenti
70. 70
La lista del TO DO non è l’agenda
Un impegno da pianificare
Colorare i successi
Le liste del To DoLe liste del To Do
71. 71
Mantenere l'elenco aggiornato
Distinguere attività importanti da attività urgenti
Segnare come chiusi tutti i compiti completati
Scrivere commenti per le attività completate a metà
Non consentire aggiunte alla lista non concordate prima
Dividere le attività in piccoli passi
Fare prima le attività che piacciono meno
Inserire le date di scadenza
Includere obiettivi personali e professionali
Tips & TricksTips & Tricks
72. 72
Determinare l'importanza relativa e la precedenza di
eventi.
Necessario per un'efficace pianificazione.
Assegnare priorità impedisce di passare il tempo in cose che non
hanno veramente un valore.
PriorizzarePriorizzare
74. 74
Mantenere le chiamate brevi
Una volta completati gli argomenti asserire di avere una persona
in attesa
Se necessario, riagganciare mentre si sta parlando
Avere qualcosa immediatamente successivo
in attesa di una persona per un appuntamento
Iniziare la telefonata dichiarando gli obiettivi
Pianificare le chiamate prima di telefonare
scrivere i temi per punti come se fossero inseriti in una slide di
presentazione.
Non mettetersi comodi
Niente piedi sulla scrivania!
9 Regole 9 - 1/39 Regole 9 - 1/3
75. 75
Avere sempre 2 tipi di blocchi e 2 tipi di penne vicino
Usare un sistema di note evoluto (es.: Evernote)
Definire un orario per le chiamate in uscita
poco prima di pranzo
Usare il trasferimento di chiamata
Non solo per ricevere…
NON RISPONDErE se non necessario
Anche agli “Sconosciuti”
9 Regole 9 - 2/39 Regole 9 - 2/3
76. 76
Se si è impegnati, diciamolo all’interlocutore,
chiedere se si tratta di cosa urgente
annotare il numero
richiamare entro il tempo concordato.
Dopo la telefonata, decidere cosa fare delle informazioni
raccolte
Fanno parte del piano di lavoro o sono una interruzione?
L’azione richiesta è urgente?
9 Regole 9 - 3/39 Regole 9 - 3/3
77. 77
Lasciare un messaggio dettagliato nella segreteria
Chiedere a chi risponde quando sarà disponibile la
persona cercata e offrirsi di richiamare segnandolo sul
proprio calendario
Persona non disponibilePersona non disponibile
78. 78
Mantenerla aggiornata
Trasferite i dati dal biglietto da visita nei momenti di
bassa energia
Completare le informazioni con
e-mail
Skype id
Indirizzo di casa
Cellulare
Informazioni personali
La rubricaLa rubrica
80. 80
Fissare momenti prestabiliti nei quali scaricare le e-mail
Si possono sempre leggere ma meglio gestirle in una sola volta
Quando…Quando…
81. 81
Usare le regole!
Cosa non si legge mai?
Marcare lo SPAM
Guardare la cartella SPAM una sola volta alla settimana e
svuotarla
Creare cartelle/sottocartelle per ordinare la posta
Delegare => Inoltro
Come…Come…
82. 82
Accoppiata mittente/oggetto
Mittente conosciuto
Oggetto personalizzato
Firmare sempre i messaggi (anche se si risponde da
smartphone)
Non mettere l'indirizzo di qualsiasi persona nel CC
Farsi leggereFarsi leggere
83. 83
Se si vuole che qualcuno faccia qualcosa, fate che sia
unico destinatario.
Evitare la diffusione di responsabilità.
Affidare una richiesta concreta/compito e una scadenza.
Se si vuole che qualcuno faccia qualcosa, mettere in CC
un destinatario importante.
Essere insistenti se qualcuno non risponde in 48 ore.
Tips & TricksTips & Tricks
85. 85
Avere sempre l'agenda disponibile
Inserire tutti gli eventi lavorativi e privati
vacanze, meeting, trasferimenti, etc
Inserire tutte le riunioni indicando sempre:
inizio e termine previsti
tempi di spostamento
località e telefono
numero partecipanti
Gestire lGestire l’agenda’agenda
86. 86
Evidenziare le attività per importanza
Colorare per tipologia di evento
Identificare cosa è terminato
A colpo dA colpo d’occhio’occhio
88. 88
Avere un ordine del giorno chiaro e condiviso
Mandare lista argomenti ai partecipanti
Avere un numero ragionevole di punti da discutere
Non uscire dall'ordine del giorno
Invitare solo i partecipanti necessari
Prepararsi a registrare tutti gli spunti
Preparare la riunionePreparare la riunione
89. 89
Riunione presso altri
Arrivare puntuali
Andare via puntuali
Occupare il proprio spazio
Alzarsi prima dell’interlocutore
Appuntamento presso il proprio ufficio
Vedi gestione riunioni
Incontro in locale pubblico
Parcheggiare a pagamento
Il locale chiude o cambia destinazione
Utilizzare tecniche diverseUtilizzare tecniche diverse
90. 90
Notificare chiaramente se si arriverà tardi
Evitare riunioni
di routine
di emergenza
improvvisate
Evitare il lunedì mattina e il venerdì pomeriggio
Non dimenticate…Non dimenticate…
91. 91
Definire inizio e fine (max 1 ora)
Dare informazione di inizio e fine a tutti
Non concedere deroghe ne a se ne ad altri
Arrivare per primi
Rendere l’ufficio comodo per se, e non confortevole per
gli altri
Non usare sedie morbide e confortevoli
Chiudere la porta e staccare il telefono
Riassumere in chiusura
Inviare una relazione scritta
Tips & TricksTips & Tricks
93. 93
Sui mezzi pubblici
Durante le attese dai medici
Nell'attesa di aerei/treni
Nelle attese “in attesa” al telefono
Quando si è in anticipo
Utilizzate al meglio i tempi dUtilizzate al meglio i tempi d’attesa’attesa
94. 94
Riempire imprevisti tempi di attesa con i compiti in fondo
alla TO DO List
Non fare dopo quello che potresti fare ora
La distanza fra fare una attività fatta male e una fatta
bene è spesso infinitesimamente piccola…
AnticipareAnticipare
95. 95
Scrivere lettere/mail
Aggiornare agenda o calendario
Leggere o ascoltare registrazioni
Libri, riviste, appunti, etc
Leggere la corrispondenza
mail o cartacea
Cosa fare nel tempo recuperatoCosa fare nel tempo recuperato
96. 96
5 interruzioni da 8 minuti intervallate da pause di 5
minuti rubano 1 ora…
È necessario ridurre la frequenza e la durata delle interruzioni
Trasformare le telefonate in e-mail
Spegnete ogni alert
E-mail
Chat
Skype
Ridurre le interruzioniRidurre le interruzioni
101. 101
-
Colleghi che hanno voglia di chiacchierare
Ridurre al minimo le interruzioni, chiudendo se possibile, la porta
dell’ufficio.
Non cadere nelle trappole di comunicazione:
Come va? (NIENTE «e tu?»)
Eccessi di educazione
Posso chiederti se conosci…
Colleghi che vogliono informazioni da parte nostra.
Spiegare dove e in che modo reperire le informazioni per evitare
che l’interruzione si ripresenti in seguito.
Colleghi ed affiniColleghi ed affini
102. 102
Abbreviare gli incontri indesiderati
Accogliere i disturbatori in piedi senza farli accomodare
Fare in modo che le sedie dell’ufficio siano ingombrate da
materiale
Evitare incontri improvvisi e riunioni volanti
Non ricevere senza appuntamento
Il cliente importante che passa per un saluto
Salutare garbatamente e millantare un appuntamento… un giro
dell'isolato aiuta a rilassare e a scartare il pericolo
Gli altri…Gli altri…
103. 103
"Sono nel mezzo di una attività adesso ..."
Iniziaee con "Ho solo 5 minuti"
Stare in piedi avvicinandovi alla porta
Si può integrare stringendo la mano
Evitare domande
Guardare l'orologio sul muro dietro l'interlocutore
Farsii chiamare
Segretaria
Fake call
Offrire un caffè fuori ufficio
Tagliate cortoTagliate corto
105. 105
Un saggio un giorno posò davanti a sé un grande vaso di
cemento.
Di seguito mostrò una dozzina di pietre, le mise davanti a
sé ed incominciò ad introdurle nel vaso, una alla volta
finché il vaso fu pieno fino all’orlo.
Quando non fu possibile introdurre alcun'altra pietra,
egli si rivolse agli studenti e domandò:
“Pensate che il vaso sia pieno?"
Tutti i presenti nell’aula risposero:
“Sì."
Egli chiese poi:
“Davvero?"
The Big Rocks of Life – 1/6The Big Rocks of Life – 1/6
106. 106
Il saggio mostrò in seguito un contenitore pieno di
ghiaia.
Rovesciò poi parte della ghiaia nel vaso e scosse il vaso
in modo tale che la ghiaia scendesse e riempisse gli
spazi vuoti rimasti tra le pietre.
Si rivolse poi agli studenti e chiese loro
“Pensate che il vaso sia pieno?"
A questo punto l'intera classe cominciò a comprendere
la situazione ed uno degli studenti rispose:
“Forse no,"
The Big Rocks of Life – 2/6The Big Rocks of Life – 2/6
107. 107
Il saggio estrasse poi un contenitore pieno di sabbia,
rovesciò parte della sabbia nel vaso, la quale scese tra
gli spazi creatisi tra le rocce e la ghiaia.
Ancora una volta egli chiese alla classe:
“Pensate che il vaso sia pieno?”
E la classe rispose all'unisono:
" No!“.
The Big Rocks of Life – 3/6The Big Rocks of Life – 3/6
108. 108
Egli prese poi una caraffa contenente dell'acqua e la
versò nel vaso fino a quando l'acqua raggiunse l'orlo del
vaso.
Egli si rivolse poi agli studenti e domandò:
“Qual è lo scopo di questa dimostrazione?“
Uno studente rispose:
“Quello di dimostrare che a discapito di quanto si sia
impegnati, se si vuole si potrà sempre fare di più!“.
The Big Rocks of Life – 4/6The Big Rocks of Life – 4/6
109. 109
Il saggio rispose:
"No, la morale di questa storia è che se non si
introducono per prime le pietre grandi, non si
potrebbero mai introdurre in seguito le altre cose.
“Quali sono le “grandi pietre” della vostra vita?
I vostri figli; i vostri cari; la vostra educazione; i vostri
sogni; una causa importante; insegnare o assistere gli
altri; dedicarvi a quanto amate; tempo per voi stessi; la
vostra salute; il/la vostro/a partner.
The Big Rocks of Life – 5/6The Big Rocks of Life – 5/6
110. 110
Ricordate di occuparvi innanzitutto delle GRANDI
PIETRE nella vostra vita oppure rischierete di non
raggiungere tutte le altre.
Se spenderete troppe delle vostre energie nelle cose di
minor conto, (la ghiaia, la sabbia, l’acqua) rischierete di
non avere il tempo da dedicare alle questioni importanti
della vostra vita (le grandi pietre).
Stasera o domani, quando rifletterete su questa storia,
domandatevi: Quali sono le “Grandi Pietre” nella mia
vita? Iniziate poi a mettere le Grandi Pietre nel vaso!
The Big Rocks of Life – 6/6The Big Rocks of Life – 6/6
112. 112
• LA RETE TI PORTA IN RETE – 8 GIUGNO 2012
http://it.linkedin.com/in/abaioni
@abaioni
facebook.com/abaioni
Grazie!!!
abaioni@andreabaioni.it
www.andreabiaoni.it
Editor's Notes
Qui
http://it.wikipedia.org/wiki/Peter_Drucker
Nato e vissuto a Vienna, nel 1937 si trasferì negli Stati Uniti
Autore di fama mondiale per le sue opere sulle teorie di gestione aziendale, ha svolto consulenza in tutto il mondo, per imprese di ogni dimensione, per enti governativi e organizzazioni non profit. Ha insegnato "Politica e Filosofia" al Bennington College e poi, per oltre vent'anni, è stato docente di Management alla Graduate Business School di New York. Dal 1971 è divenuto Clarke Professor of Social Science alla Claremont Graduate School, in California.
Randy Pausch
“Se una scrivania disordinata è segno di una mente disordinata… che ne dite di una scrivania vuota?”
Albert Einstein
Siete una di quelle persone che si svegliano all’alba ed iniziano subito a lavorare? Siete invece tra coloro che che preferiscono la sera, subito dopo la cena come momento ideale per lavorare? Oppure preferite la quiete delle ore della tarda serata per completare quei compiti che richiedono maggior impegno?
http://it.wikipedia.org/wiki/Hans_Selye
http://it.wikipedia.org/wiki/Ivan_Illich
Vienna, 4 settembre 1926 – Brema, 2 settembre 2002