1. Cosa e' il problem solving? Come funziona e come NON funziona.
2. Panoramica delle strategie (PSS, FARE, PDCA, DMAIC) e degli strumenti piu' comuni (Diagrammi di flusso, Analisi di Pareto, Diagramma causa-effetto, Brainstorming, 5w2h).
3. Un esempio concreto, guida al problem solving per developers.
Il corso di LEN Formazione rivolto a Team Leader, capi progetto e imprenditori impegnati nella gestione dei collaboratori che desiderano introdurre una nuova metodologia di gestione delle problematiche lavorative aumentando la creatività e la proattività del gruppo di lavoro.
Il Decision Making è quel delicato e basilare processo attraverso cui un individuo o un gruppo di individui arriva a prendere una decisione scegliendo di intraprendere una specifica azione tra diverse possibilità o opzioni.
Obiettivo del DM è quello di aiutare il decisore a selezionare l’alternativa o le alternative più adeguata/e alla situazione.
Attraverso gli strumenti e le tecniche di DM il decisore viene coinvolto attivamente nel processo di scelta analizzando la situazione e vagliando le diverse opzioni usando filtri e punti di osservazione diversi con l’obiettivo di ampliare e sviluppare la propria consapevolezza.
Quando dobbiamo prendere una decisione spesso ci si deve confrontare con l’incertezza – vale a dire il rischio – che rappresenta uno degli impedimenti principali a una buona decisione.
Avere a propria disposizione strumenti specifici che aiutino a sviluppare la consapevolezza in merito alle decisioni da prendere può essere di grande aiuto e supporto in tutte quelle situazioni in cui l’ago della bilancia decisionale sembra essere perfettamente in equilibrio rendendo la decisione complessa.
Apprendere l’uso delle tecniche di Decision Making oltre ad essere di grande utilità nella sfera prettamente individuale, è anche facilmente spendibile nella sfera professionale, rappresentando uno strumento facilmente applicabile al lavoro dello psicologo sia in ambito clinico, consulenziale che in quello scolastico e organizzativo.
Tecniche di comunicazione efficace: saper comunicare in modo adeguato ci consente di migliorare le relazioni interpersonali e di ottenere risultati di successo.
1. Cosa e' il problem solving? Come funziona e come NON funziona.
2. Panoramica delle strategie (PSS, FARE, PDCA, DMAIC) e degli strumenti piu' comuni (Diagrammi di flusso, Analisi di Pareto, Diagramma causa-effetto, Brainstorming, 5w2h).
3. Un esempio concreto, guida al problem solving per developers.
Il corso di LEN Formazione rivolto a Team Leader, capi progetto e imprenditori impegnati nella gestione dei collaboratori che desiderano introdurre una nuova metodologia di gestione delle problematiche lavorative aumentando la creatività e la proattività del gruppo di lavoro.
Il Decision Making è quel delicato e basilare processo attraverso cui un individuo o un gruppo di individui arriva a prendere una decisione scegliendo di intraprendere una specifica azione tra diverse possibilità o opzioni.
Obiettivo del DM è quello di aiutare il decisore a selezionare l’alternativa o le alternative più adeguata/e alla situazione.
Attraverso gli strumenti e le tecniche di DM il decisore viene coinvolto attivamente nel processo di scelta analizzando la situazione e vagliando le diverse opzioni usando filtri e punti di osservazione diversi con l’obiettivo di ampliare e sviluppare la propria consapevolezza.
Quando dobbiamo prendere una decisione spesso ci si deve confrontare con l’incertezza – vale a dire il rischio – che rappresenta uno degli impedimenti principali a una buona decisione.
Avere a propria disposizione strumenti specifici che aiutino a sviluppare la consapevolezza in merito alle decisioni da prendere può essere di grande aiuto e supporto in tutte quelle situazioni in cui l’ago della bilancia decisionale sembra essere perfettamente in equilibrio rendendo la decisione complessa.
Apprendere l’uso delle tecniche di Decision Making oltre ad essere di grande utilità nella sfera prettamente individuale, è anche facilmente spendibile nella sfera professionale, rappresentando uno strumento facilmente applicabile al lavoro dello psicologo sia in ambito clinico, consulenziale che in quello scolastico e organizzativo.
Tecniche di comunicazione efficace: saper comunicare in modo adeguato ci consente di migliorare le relazioni interpersonali e di ottenere risultati di successo.
Laboratorio realizzato con il contributo dell'Iniziativa Laboratori dal Basso, azione della Regione Puglia cofinanziata dalla UE attraverso il PO FSE 2007-2013
Finanziato da ARTI Puglia, il corso gratuito “Lavorare in gruppo? Un’impresa! Un'impresa!: Conflitti, comunicazione e cooperazione per l'impresa sostenible” mira a fornire le competenze per migliorare l’efficienza del lavoro di gruppo e garantire la sostenibilità di un progetto imprenditoriale nel lungo periodo.
A promuoverlo l'Associazione VulcanicaMente , già attiva a livello locale ed europeo.
Il secondo di 5 moduli "Litigare bene tra colleghi: gestire i conflitti nei gruppi di lavoro" ha visto la partecipazione del trainer Graziano Tullio, esperto in team building e comunicazione efficace, e Paolo Ragusa, vice direttore del Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei conflitti di Piacenza
www.vulcanicamente.it
Team working soft skills_coach pasquale adamoPasquale Adamo
Il TEAM WORKING e la capacità di lavorare in gruppo, è una di quelle competenze trasversali (soft skills) più richieste nel mondo del lavoro. Saper lavorare con gli altri in modo costruttivo ed efficace, è un'abilità che può fare la differenza sul lavoro. Una risorsa che possiede capacità di TEAM WORKING è sicuramente una risorsa con un valore aggiunto.
Scopo della PNL è darvi le metodologie perché si attui in voi un processo di crescita delle vostre possibilità, per porvi in maniera nuova e più efficace nelle sfide di ogni giorno.
Talk tenuto all'Agile Venture di Prato il 29 Settembre 2018.
Per quanto sconcertante e sconfortante da accettare, le nostre decisioni sono continuamente guidate da automatismi mentali ("bias") che, essenziali nella vita di tutti i giorni per prendere decisioni in fretta e senza fatica, risultano fuorvianti lì dove sia necessaria una riflessione più attenta e approfondita.
I "bias cognitivi" ci tendono continuamente trappole che pregiudicano l'efficacia delle nostre decisioni o delle dinamiche di comunicazione tra noi e gli altri.
Partendo da diversi ambiti lavorativi ed arrivando a diversi esempi riguardanti i team Scrum la mia intenzione è quella di esplorare insieme ai partecipanti i modi in cui i principali bias si manifestano e come creare le condizioni (quali pratiche si possono dimostrare efficaci) per limitarne gli effetti indesiderati.
I 6 passi per l'autostima - Coach Pasquale AdamoPasquale Adamo
L’Autostima nella vita è fondamentale. Se non abbiamo una buona Autostima tutti i campi della vita ne risentono: in Amore pensiamo di non valere, sul lavoro pensiamo di non essere in grado, nelle relazioni non abbiamo abbastanza fiducia in noi stessi. Tutto parte dall’Autostima e dipende dalla sua consistenza.
L'Autostima non è qualcosa di predefinito e di definitivo. Il nostro atteggiamento, le esperienze, i fallimenti e altri fattori, possono condizionare la fiducia in noi stessi e nelle nostre capacità.
Tuttavia, è innegabile che ci sono persone che nonostante gli errori, gli sbagli e le sconfitte riescono a venirne fuori sempre più forti (basti pensare al mondo dello sport)
Questo dimostra che si può coltivare la propria Autostima e che si può imparare a gestirla e rafforzarla.
Pensiero laterale, cosa è e come usarlo (nel privato e in azienda)Raffaele Gaito
Che cosa è il pensiero laterale e cosa è la creatività?
Ma soprattutto come questo può essere utilizzato nella vita privata e in quella lavorativa?
In questa presentazione (fatta a porte chiuse per un cliente) ho portato un po' di esempi concreti di come allenare il pensiero laterale e far dell'approccio non convenzionale qualcosa di sistematico.
Non è vero che la creatività è roba per creativi. Possiamo allenare questa competenza e stimolare parti diverse del cervello (con piccole o grandi attività) che ci portano a ragionare in maniera alternativa rispetto ai problemi di tutti i giorni.
Laboratorio realizzato con il contributo dell'Iniziativa Laboratori dal Basso, azione della Regione Puglia cofinanziata dalla UE attraverso il PO FSE 2007-2013
Finanziato da ARTI Puglia, il corso gratuito “Lavorare in gruppo? Un’impresa! Un'impresa!: Conflitti, comunicazione e cooperazione per l'impresa sostenible” mira a fornire le competenze per migliorare l’efficienza del lavoro di gruppo e garantire la sostenibilità di un progetto imprenditoriale nel lungo periodo.
A promuoverlo l'Associazione VulcanicaMente , già attiva a livello locale ed europeo.
Il secondo di 5 moduli "Litigare bene tra colleghi: gestire i conflitti nei gruppi di lavoro" ha visto la partecipazione del trainer Graziano Tullio, esperto in team building e comunicazione efficace, e Paolo Ragusa, vice direttore del Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei conflitti di Piacenza
www.vulcanicamente.it
Team working soft skills_coach pasquale adamoPasquale Adamo
Il TEAM WORKING e la capacità di lavorare in gruppo, è una di quelle competenze trasversali (soft skills) più richieste nel mondo del lavoro. Saper lavorare con gli altri in modo costruttivo ed efficace, è un'abilità che può fare la differenza sul lavoro. Una risorsa che possiede capacità di TEAM WORKING è sicuramente una risorsa con un valore aggiunto.
Scopo della PNL è darvi le metodologie perché si attui in voi un processo di crescita delle vostre possibilità, per porvi in maniera nuova e più efficace nelle sfide di ogni giorno.
Talk tenuto all'Agile Venture di Prato il 29 Settembre 2018.
Per quanto sconcertante e sconfortante da accettare, le nostre decisioni sono continuamente guidate da automatismi mentali ("bias") che, essenziali nella vita di tutti i giorni per prendere decisioni in fretta e senza fatica, risultano fuorvianti lì dove sia necessaria una riflessione più attenta e approfondita.
I "bias cognitivi" ci tendono continuamente trappole che pregiudicano l'efficacia delle nostre decisioni o delle dinamiche di comunicazione tra noi e gli altri.
Partendo da diversi ambiti lavorativi ed arrivando a diversi esempi riguardanti i team Scrum la mia intenzione è quella di esplorare insieme ai partecipanti i modi in cui i principali bias si manifestano e come creare le condizioni (quali pratiche si possono dimostrare efficaci) per limitarne gli effetti indesiderati.
I 6 passi per l'autostima - Coach Pasquale AdamoPasquale Adamo
L’Autostima nella vita è fondamentale. Se non abbiamo una buona Autostima tutti i campi della vita ne risentono: in Amore pensiamo di non valere, sul lavoro pensiamo di non essere in grado, nelle relazioni non abbiamo abbastanza fiducia in noi stessi. Tutto parte dall’Autostima e dipende dalla sua consistenza.
L'Autostima non è qualcosa di predefinito e di definitivo. Il nostro atteggiamento, le esperienze, i fallimenti e altri fattori, possono condizionare la fiducia in noi stessi e nelle nostre capacità.
Tuttavia, è innegabile che ci sono persone che nonostante gli errori, gli sbagli e le sconfitte riescono a venirne fuori sempre più forti (basti pensare al mondo dello sport)
Questo dimostra che si può coltivare la propria Autostima e che si può imparare a gestirla e rafforzarla.
Pensiero laterale, cosa è e come usarlo (nel privato e in azienda)Raffaele Gaito
Che cosa è il pensiero laterale e cosa è la creatività?
Ma soprattutto come questo può essere utilizzato nella vita privata e in quella lavorativa?
In questa presentazione (fatta a porte chiuse per un cliente) ho portato un po' di esempi concreti di come allenare il pensiero laterale e far dell'approccio non convenzionale qualcosa di sistematico.
Non è vero che la creatività è roba per creativi. Possiamo allenare questa competenza e stimolare parti diverse del cervello (con piccole o grandi attività) che ci portano a ragionare in maniera alternativa rispetto ai problemi di tutti i giorni.
Aps risk management e problem solving sono due cose diversedrgivan
Ci hanno sempre detto che Risk Management e Problem Solving fossero cose differenti. Non credo sia vero, ci sono molte, anzi, moltissime evidenze che si sbagliavano...
Applicare il Problem Solving. Metodo, Applicazioni, Root Causes, Contromisure...drgivan
Applicare il Problem Solving, il libro che illustra la metodologia APS sviluppata in anni di docenze ed esperienze sul campo in contesti organizzativi multinazionali e complessi. La presentazione del libro e dei corsi sul metodo APS ha lo scopo di fornire al lettore o all'allievo una panoramica dei contenuti e dei benefici che possono derivare dal diventare un problem solver, un leader che, forte della chiarezza delle proprie idee e della solidità del proprio metodo di lavoro, possa spiccare ed essere un punto di riferimento in tutte le organizzazioni o i team di lavoro.
The wolf method - dall'epic fail al problem solving creativoAlviani ArtSpace
Ogni problema può diventare un'opportunità se sai come trasformarlo a tuo vantaggio. Passando da McGyver al Signor Wolf l’intervento si propone di rispondere a una delle sfide più impegnative poste dalla programmazione così come dalla vita: la necessità di acquisire insieme ai linguaggi anche una nuova mentalità orientata alla risoluzione dei problemi. Il Problem Solving può aiutare a trovare soluzioni non convenzionali alle difficoltà quotidiane, purché si conoscano le strategie logiche che non sono frutto di un improvviso atto di creatività ma sono basate su decodificate metodologie.
Corso ASPP/RSPP mod. A3 - Inviduazione e valutazione dei rischiRoberto Rocchegiani
Corso per ASPP/RSPP ideato nel 2016 con elementi di novità dal punto di vista didattico. Parliamo della individuazione dei rischi e della loro valutazione, con particolare riferimento agli attuali panorami occupazionali.
Siamo agli inizi di una presumibile inversione di tendenza dal punto di vista produttivo, ma occorre rivalutare la sopravvenuta rischiosità derivante dalla differenza di genere e l'attuale impoverimento delle organizzazioni, dal punto di vista esperenziale e professionale.
Elementi che stanno determinando un forte incremento delle domande di malattia professionale ed un incremento degli infortuni mortali.
Startup, spinoff ed innovazione ovvero perché iscriversi ad InnovAction LabCodemotion
La presentazione di Augusto Coppola per il Codemotion del 5 marzo 2011 a Roma http://www.codemotion.it/
Perché alcune idee hanno successo e altre no? Quali sono gli elementi che vanno considerati nel presentare un’idea innovativa ad un investitore? Quali sono gli ostacoli alle nuove idee nella grandi aziende? Fare startup è solo una questione di passione e determinazione o c’è qualcos’altro? A queste e a quali altre domande saprò rispondere dopo aver partecipato a questo speech? E quali saranno i miei limiti se non seguissi i corsi gratuiti di InnovAction Lab?
PROBLEM SOLVING & BRAINSTORMING (1°parte) - Ezio Roppolo
1. dicembre ’12
slide 1
Politecnico di Torino
Metodi e tecniche
di problem solving
Master A.A. II livello in
Matematica industriale
a.a. 2012-2013
Uno sguardo di insieme sui metodi di sviluppo di
creatività e di ideazione nuovi prodotti
Ing. Ezio ROPPOLO
Master A.A. in Matematica Industriale
2. dicembre ’12
slide 2
Politecnico di Torino
Giochiamo un po’ ?!!!
Che significa
problem solving ?
Ing. Ezio ROPPOLO
Master A.A. in Matematica Industriale
3. dicembre ’12
slide 3
Politecnico di Torino
Proviamo a dare una
definizione di problema:
Il problema è una struttura euristica
che istruisce un processo di ricerca
con lo scopo di arrivare ad una
soluzione
Ing. Ezio ROPPOLO
Master A.A. in Matematica Industriale
4. dicembre ’12
slide 4
Politecnico di Torino
Processo di problem solving
Il processo parte dal riconoscimento di una situazione
irrisolta, dalla definizione dei termini del problema, dalla
corretta formulazione della domanda.
La domanda viene posta alla persona o al gruppo di
persone che deve risolvere il problema.
I solutori si mettono al lavoro e formulano le loro soluzioni.
Da queste, spesso nasce l’esigenza di porsi nuovi
problemi, in un processo più ampio di ricerca e di
miglioramento.
Ing. Ezio ROPPOLO
Master A.A. in Matematica Industriale
5. dicembre ’12
slide 5
Politecnico di Torino
Il processo
1. Problem finding – rendersi conto del disagio
2. Problem setting – definire il problema
3. Problem analysis – scomporre il problema
principale in problemi secondari (WBS)
4. Problem solving – individuare le cause e le
possibili modalità di superamento
5. Decision making – decidere come agire
6. Decision taking – passare all’azione
Ing. Ezio ROPPOLO
Master A.A. in Matematica Industriale
6. dicembre ’12
slide 6
Politecnico di Torino
Quali / quanti tipi di metodi esistono ?
Esempio: ho 20 banane e 7 bimbi
Come posso assegnare
correttamente le banane
ai bimbi ?
Modalità di soluzione dei problemi – 1
Ing. Ezio ROPPOLO
Master A.A. in Matematica Industriale
7. dicembre ’12
slide 7
Politecnico di Torino
Modalità di soluzione dei problemi – 2
Quali modalità posso seguire nella risoluzione del
problema ?
a) Sperimento qualsiasi possibile soluzione:
«trial & error» modalità 1
b) Utilizzo una modalità razionale, seguo un
Approccio «strutturato» modalità 2
Step a : Riconosco il «tipo» di problema,
Step b: Conosco la «teoria» di soluzione,
Step c: Applico la teoria al caso specifico.
Ing. Ezio ROPPOLO
Master A.A. in Matematica Industriale
8. dicembre ’12
slide 8
Politecnico di Torino
modalità 1 «trial & error» - 1
• Sempre utilizzata nello sviluppo della civiltà
• Si tenta a caso ??
• È suscettibile di razionalizzazione e/o di
sistematizzazione ?
Ing. Ezio ROPPOLO
Master A.A. in Matematica Industriale
9. dicembre ’12
slide 9
Politecnico di Torino
modalità 1 «trial & error» - 2
• «provando e riprovando» (G.Galilei) (17mo
secolo)
razionalizzazione
La scienza (e la tecnologia) come risultato di duro lavoro e non come
puro atto creativo, deduttivo (guardando la natura, comprenderne le
leggi) e/o fulminazione divina.
Ing. Ezio ROPPOLO
Master A.A. in Matematica Industriale
10. dicembre ’12
slide 10
Politecnico di Torino
modalità 1 «trial & error» - 3
• T.A. Edison (19mo
secolo)
sistematizzazione
• Step 1 individuo i fattori che influenzano il fenomeno problematico
• Step 2 pianifico una campagna sperimentale per la verifica
sistematica delle possibili combinazioni dei fattori
• Step 3 scelgo la/le combinazione di fattori che da i risultati desiderati
( soluzione/i accettabili del problema) e le approfondisco / miglioro
Ing. Ezio ROPPOLO
Master A.A. in Matematica Industriale
11. dicembre ’12
slide 11
Politecnico di Torino
modalità 1 «trial & error» - 4
• D.o.E. Design of Experiments (21mo
secolo)
Ottimizzazione
• Le combinazioni dei fattori hanno diversi livelli di probabilità di
produrre i risultati desiderati
• Se posso associare corretti livelli di probabilità ad ogni
combinazione…
• Posso limitare tempi e costi della sperimentazione sistematica
scegliendo di effettuare sperimentazione fisiche solo su una parte
ridotta delle combinazioni possibili
Ing. Ezio ROPPOLO
Master A.A. in Matematica Industriale
12. dicembre ’12
slide 12
Politecnico di Torino
Step a: Riconosco il «tipo» di problema
- Identifico all’interno della «situazione irrisolta» il
problema specifico da affrontare
- Riconosco che il problema specifico NON è unico, ma è
«similare» ad altri, ovvero
- Astraendomi dal contesto, «modellizzo» il problema
cioè dico che il problema specifico è un caso di un
«problema generale»
Ing. Ezio ROPPOLO
Master A.A. in Matematica Industriale
modalità 2 Approccio «strutturato» - 1
13. dicembre ’12
slide 13
Politecnico di Torino
Step b: Conosco la «teoria» di soluzione
- Molti problemi hanno una soluzione
- Esiste un «archivio» delle soluzioni
- Confronto il problema generale con l’ «archivio» delle
«soluzioni generali»
- Verifico quali teorie di soluzioni rispondono al problema
Ing. Ezio ROPPOLO
Master A.A. in Matematica Industriale
modalità 2 Approccio «strutturato» - 2
14. dicembre ’12
slide 14
Politecnico di Torino
Step c: Applico la teoria al caso specifico
• Ricontestualizzo le possibili soluzioni generali nella
situazione di partenza
• Tra le soluzioni possibili, valuto quali meglio rispondono
alle esigenze
Ing. Ezio ROPPOLO
Master A.A. in Matematica Industriale
modalità 2 Approccio «strutturato» - 3
15. dicembre ’12
slide 15
Politecnico di Torino
Modalità di soluzione dei problemi – 3
Che cosa si usa nella pratica ?
«trial & error» modalità 1
approccio «strutturato» modalità 2
Generalmente, è ovvio, si utilizzano entrambe le
modalità, spesso in modo «combinato».
L’utilizzo della prima è più frequente di quanto si
creda, anche nella pratica tecnico-scientifica.
Ing. Ezio ROPPOLO
Master A.A. in Matematica Industriale
16. dicembre ’12
slide 16
Politecnico di Torino
Modalità di soluzione dei problemi – 4
Vantaggi -
Trial & Error
Vantaggi –
Strutturato
Tempi
Costi
Difficoltà Tecniche
Difficoltà di concetto
……………...
……………...
Ing. Ezio ROPPOLO
Master A.A. in Matematica Industriale
17. dicembre ’12
slide 17
Politecnico di Torino
- Giochiamo di nuovo ! - 1
Finora, tutto chiaro ?!!
Ma, allora, che problemi si devono
risolvere per risolvere problemi?
Ing. Ezio ROPPOLO
Master A.A. in Matematica Industriale
18. dicembre ’12
slide 18
Politecnico di Torino
- Giochiamo di nuovo ! - 2
Che significa?
• Creatività
arte o capacità cognitiva della mente di creare e inventare
• Ideazione
processo di generazione, sviluppo, e comunicazione di
nuove idee
Allora:
Ing. Ezio ROPPOLO
Master A.A. in Matematica Industriale
- Tutti possono essere creativi ?
- Tutti possono ideare ?
19. dicembre ’12
slide 19
Politecnico di Torino
Metodi di ideazione - 1
• Esistono ?
• Nonostante l’ opinione di Edison… nel secolo
successivo si sono affermati metodi di «sviluppo
della creatività» o, almeno, di «nuove idee».
Ing. Ezio ROPPOLO
Master A.A. in Matematica Industriale
20. dicembre ’12
slide 20
Politecnico di Torino
Brainstorming - 1
Il brainstorming è una tecnica di creatività di gruppo
per far emergere idee volte alla risoluzione di un
problema.
Fonte Wikipedia
Ing. Ezio ROPPOLO
Master A.A. in Matematica Industriale
21. dicembre ’12
slide 21
Politecnico di Torino
Brainstorming - 2
Fonte Wikipedia
• Essa consiste, dato un problema, nel proporre ciascuno liberamente
soluzioni di ogni tipo (anche strampalate o con poco senso apparente)
senza che nessuna di esse venga minimamente censurata.
• La critica ed eventuale selezione interverrà solo in un secondo tempo,
terminata la seduta di brainstorming.
• Il risultato principale di una sessione di brainstorming consiste in una
lista di idee per un approccio ad una soluzione successiva, o in una
lista di idee che si trasformeranno nella stesura di un programma di
lavoro per trovare in seguito una soluzione.
• Il metodo del brainstorming iniziò a diffondersi nel 1957, grazie al libro
Applied Imagination del dirigente pubblicitario Alex Faickney Osborn.
Ing. Ezio ROPPOLO
Master A.A. in Matematica Industriale
22. dicembre ’12
slide 22
Politecnico di Torino
Brainstorming - 3
• Esistono differenti tecniche di brainstorming
• Principi ispiratori
1. liberare i partecipanti dai vincoli del
pensiero comune/logico
2. sfruttare la sinergia di gruppo, grazie alla
capacità di generare associazioni di idee
Ing. Ezio ROPPOLO
Master A.A. in Matematica Industriale
23. dicembre ’12
slide 23
Politecnico di Torino
Brainstorming - 4
ALCUNE REGOLE / ACCORGIMENTI
• Luogo ampio, buona illuminazione, lontano dal
«solito» ambiente di lavoro
• Nessun disturbo accettato (cellulari, bagno, ...)
• Materiali: lavagna, blocco note e penna
(Flip-chart-post-it-pennarelli)
• Massima eterogeneità nella composizione del
gruppo
• La censura è severamente proibita
Ing. Ezio ROPPOLO
Master A.A. in Matematica Industriale
24. dicembre ’12
slide 24
Politecnico di Torino
Brainstorming - 5
ALCUNE REGOLE / ACCORGIMENTI
• Il conduttore non è leader ma facilitatore e non
partecipa al «gioco»
• Il facilitatore esplicita il tema, lascia alcuni minuti
per riflessione individuale, poi …
• Raccoglie i contributi e «aiuta» nella formazione
ed esplicitazione delle idee….
• Gestisce il tempo (predefinito), supporta i
partecipanti
Ing. Ezio ROPPOLO
Master A.A. in Matematica Industriale
25. dicembre ’12
slide 25
Politecnico di Torino
Brainstorming - 6
ALCUNE REGOLE / ACCORGIMENTI
• Si inizia con un «esercizio di riscaldamento»
• Esempi
• Come aumentare la sicurezza dei guidatori di bus
• Come si può preservare l’orma di Armstrong
Al lavoro !!!
Ing. Ezio ROPPOLO
Master A.A. in Matematica Industriale
26. dicembre ’12
slide 26
Politecnico di Torino
Brainstorming - 7
ALCUNE REGOLE / ACCORGIMENTI
• Al termine della sessione:
1. Si raggruppano / classificano le idee
2. Si selezionano le idee
3. Si raffinano – approfondiscono quelle più
promettenti
Ing. Ezio ROPPOLO
Master A.A. in Matematica Industriale
27. dicembre ’12
slide 27
Politecnico di Torino
Brainstorming - 8
APPLICAZIONI
• Sviluppo di nuovi prodotti
• Sviluppo idee per campagne pubblicitarie
• Risoluzione di un problema - analizzando dati, cause, soluzioni
alternative, analisi di impatto, valutazioni
• Creazione artistica
• Gestione di processi – identificando sistemi e procedure per migliorare
• Gestione di progetti - identificando gli obiettivi del cliente, i rischi, le
determinanti, le risorse, i ruoli e le responsabilità
• Team building → utilizzo della tecnica di brainstorming è
utilizzata per generare discussione e condivisione di idee,
visione e obiettivi
Ing. Ezio ROPPOLO
Master A.A. in Matematica Industriale