Il corso di LEN Formazione rivolto a Team Leader, capi progetto e imprenditori impegnati nella gestione dei collaboratori che desiderano introdurre una nuova metodologia di gestione delle problematiche lavorative aumentando la creatività e la proattività del gruppo di lavoro.
1. Cosa e' il problem solving? Come funziona e come NON funziona.
2. Panoramica delle strategie (PSS, FARE, PDCA, DMAIC) e degli strumenti piu' comuni (Diagrammi di flusso, Analisi di Pareto, Diagramma causa-effetto, Brainstorming, 5w2h).
3. Un esempio concreto, guida al problem solving per developers.
Problem solving creatività pensiero laterale_Coach Pasquale adamoPasquale Adamo
Il PROBLEM SOLVING e la capacità di risolvere i problemi in modo creativo è una di quelle competenze trasversali (soft skills) più richieste nel mondo del lavoro. La maggior parte degli annunci di lavoro riportano la voce: "è richiesta ottima capacità di problem solving" e la maggior parte dei selezionatori, tende a verificare questa abilità nei candidati da selezionare. Un Problem Solver è sicuramente una risorsa con un valore aggiunto.
Il corso di LEN Formazione rivolto a Team Leader, capi progetto e imprenditori impegnati nella gestione dei collaboratori che desiderano introdurre una nuova metodologia di gestione delle problematiche lavorative aumentando la creatività e la proattività del gruppo di lavoro.
1. Cosa e' il problem solving? Come funziona e come NON funziona.
2. Panoramica delle strategie (PSS, FARE, PDCA, DMAIC) e degli strumenti piu' comuni (Diagrammi di flusso, Analisi di Pareto, Diagramma causa-effetto, Brainstorming, 5w2h).
3. Un esempio concreto, guida al problem solving per developers.
Problem solving creatività pensiero laterale_Coach Pasquale adamoPasquale Adamo
Il PROBLEM SOLVING e la capacità di risolvere i problemi in modo creativo è una di quelle competenze trasversali (soft skills) più richieste nel mondo del lavoro. La maggior parte degli annunci di lavoro riportano la voce: "è richiesta ottima capacità di problem solving" e la maggior parte dei selezionatori, tende a verificare questa abilità nei candidati da selezionare. Un Problem Solver è sicuramente una risorsa con un valore aggiunto.
Laboratorio realizzato con il contributo dell'Iniziativa Laboratori dal Basso, azione della Regione Puglia cofinanziata dalla UE attraverso il PO FSE 2007-2013
Finanziato da ARTI Puglia, il corso gratuito “Lavorare in gruppo? Un’impresa! Un'impresa!: Conflitti, comunicazione e cooperazione per l'impresa sostenible” mira a fornire le competenze per migliorare l’efficienza del lavoro di gruppo e garantire la sostenibilità di un progetto imprenditoriale nel lungo periodo.
A promuoverlo l'Associazione VulcanicaMente , già attiva a livello locale ed europeo.
Il secondo di 5 moduli "Litigare bene tra colleghi: gestire i conflitti nei gruppi di lavoro" ha visto la partecipazione del trainer Graziano Tullio, esperto in team building e comunicazione efficace, e Paolo Ragusa, vice direttore del Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei conflitti di Piacenza
www.vulcanicamente.it
Team working - Costruire i rapporti per lavorare bene assiemeMirko Cuneo
Lavoro di squadra significa che un gruppo di persone lavora in modo coordinato alla realizzazione di un progetto. Il team è il responsabile del risultato finale.
Il Decision Making è quel delicato e basilare processo attraverso cui un individuo o un gruppo di individui arriva a prendere una decisione scegliendo di intraprendere una specifica azione tra diverse possibilità o opzioni.
Obiettivo del DM è quello di aiutare il decisore a selezionare l’alternativa o le alternative più adeguata/e alla situazione.
Attraverso gli strumenti e le tecniche di DM il decisore viene coinvolto attivamente nel processo di scelta analizzando la situazione e vagliando le diverse opzioni usando filtri e punti di osservazione diversi con l’obiettivo di ampliare e sviluppare la propria consapevolezza.
Quando dobbiamo prendere una decisione spesso ci si deve confrontare con l’incertezza – vale a dire il rischio – che rappresenta uno degli impedimenti principali a una buona decisione.
Avere a propria disposizione strumenti specifici che aiutino a sviluppare la consapevolezza in merito alle decisioni da prendere può essere di grande aiuto e supporto in tutte quelle situazioni in cui l’ago della bilancia decisionale sembra essere perfettamente in equilibrio rendendo la decisione complessa.
Apprendere l’uso delle tecniche di Decision Making oltre ad essere di grande utilità nella sfera prettamente individuale, è anche facilmente spendibile nella sfera professionale, rappresentando uno strumento facilmente applicabile al lavoro dello psicologo sia in ambito clinico, consulenziale che in quello scolastico e organizzativo.
Tecniche di comunicazione efficace: saper comunicare in modo adeguato ci consente di migliorare le relazioni interpersonali e di ottenere risultati di successo.
Riconoscere e modificare gli errori che facciamo in comunicazione ci aiuta a evitare i malintesi, avere un miglior impatto sugli altri e essere più efficaci. Ecco 10 errori tra i più frequenti e come evitare di farli. Scoprirai che modificare anche una sola piccola cattiva abitudine può facilitarti molto la vita.
L'automatismo ci porta spesso alla negoziazione win loose. Una maggiore consapevolezza e padronanza delle strategie negoziali può accrescere di molto la nostra sfera di influenza nel contesto
presentazione nell' ambito del Master in counselling socio-educativo organizzato dall' Associazione Argo in partnership con L' Ifrep di Roma e l' Ateneo Salesiano di Roma
Imparare le strutture base della comunicazione efficace e dell'ascolto attivo per capire e conoscere meglio se stessi e gli altri.
• Principi base della comunicazione:
• Modello di Jakobson
• Assiomi della comunicazione
• Imparare a capire e a conoscere se stessi e gli interlocutori per facilitare la comunicazione:
• Riconoscere i principali sistemi rappresentazionali (VAKog) con cui le persone percepiscono il mondo esterno
• La comunicazione paraverbale: saper gestire la respirazione, il tono, il ritmo, il volume, le pause
• La comunicazione non verbale: la postura che favorisce la
comunicazione
• La lettura dei segnali oculari d'accesso (LEM)
• Il rapport e le modalità che facilitano una buona comunicazione:
• Il ricalco, la calibrazione e la guida
Laboratorio realizzato con il contributo dell'Iniziativa Laboratori dal Basso, azione della Regione Puglia cofinanziata dalla UE attraverso il PO FSE 2007-2013
Finanziato da ARTI Puglia, il corso gratuito “Lavorare in gruppo? Un’impresa! Un'impresa!: Conflitti, comunicazione e cooperazione per l'impresa sostenible” mira a fornire le competenze per migliorare l’efficienza del lavoro di gruppo e garantire la sostenibilità di un progetto imprenditoriale nel lungo periodo.
A promuoverlo l'Associazione VulcanicaMente , già attiva a livello locale ed europeo.
Il secondo di 5 moduli "Litigare bene tra colleghi: gestire i conflitti nei gruppi di lavoro" ha visto la partecipazione del trainer Graziano Tullio, esperto in team building e comunicazione efficace, e Paolo Ragusa, vice direttore del Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei conflitti di Piacenza
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Team working - Costruire i rapporti per lavorare bene assiemeMirko Cuneo
Lavoro di squadra significa che un gruppo di persone lavora in modo coordinato alla realizzazione di un progetto. Il team è il responsabile del risultato finale.
Il Decision Making è quel delicato e basilare processo attraverso cui un individuo o un gruppo di individui arriva a prendere una decisione scegliendo di intraprendere una specifica azione tra diverse possibilità o opzioni.
Obiettivo del DM è quello di aiutare il decisore a selezionare l’alternativa o le alternative più adeguata/e alla situazione.
Attraverso gli strumenti e le tecniche di DM il decisore viene coinvolto attivamente nel processo di scelta analizzando la situazione e vagliando le diverse opzioni usando filtri e punti di osservazione diversi con l’obiettivo di ampliare e sviluppare la propria consapevolezza.
Quando dobbiamo prendere una decisione spesso ci si deve confrontare con l’incertezza – vale a dire il rischio – che rappresenta uno degli impedimenti principali a una buona decisione.
Avere a propria disposizione strumenti specifici che aiutino a sviluppare la consapevolezza in merito alle decisioni da prendere può essere di grande aiuto e supporto in tutte quelle situazioni in cui l’ago della bilancia decisionale sembra essere perfettamente in equilibrio rendendo la decisione complessa.
Apprendere l’uso delle tecniche di Decision Making oltre ad essere di grande utilità nella sfera prettamente individuale, è anche facilmente spendibile nella sfera professionale, rappresentando uno strumento facilmente applicabile al lavoro dello psicologo sia in ambito clinico, consulenziale che in quello scolastico e organizzativo.
Tecniche di comunicazione efficace: saper comunicare in modo adeguato ci consente di migliorare le relazioni interpersonali e di ottenere risultati di successo.
Riconoscere e modificare gli errori che facciamo in comunicazione ci aiuta a evitare i malintesi, avere un miglior impatto sugli altri e essere più efficaci. Ecco 10 errori tra i più frequenti e come evitare di farli. Scoprirai che modificare anche una sola piccola cattiva abitudine può facilitarti molto la vita.
L'automatismo ci porta spesso alla negoziazione win loose. Una maggiore consapevolezza e padronanza delle strategie negoziali può accrescere di molto la nostra sfera di influenza nel contesto
presentazione nell' ambito del Master in counselling socio-educativo organizzato dall' Associazione Argo in partnership con L' Ifrep di Roma e l' Ateneo Salesiano di Roma
Imparare le strutture base della comunicazione efficace e dell'ascolto attivo per capire e conoscere meglio se stessi e gli altri.
• Principi base della comunicazione:
• Modello di Jakobson
• Assiomi della comunicazione
• Imparare a capire e a conoscere se stessi e gli interlocutori per facilitare la comunicazione:
• Riconoscere i principali sistemi rappresentazionali (VAKog) con cui le persone percepiscono il mondo esterno
• La comunicazione paraverbale: saper gestire la respirazione, il tono, il ritmo, il volume, le pause
• La comunicazione non verbale: la postura che favorisce la
comunicazione
• La lettura dei segnali oculari d'accesso (LEM)
• Il rapport e le modalità che facilitano una buona comunicazione:
• Il ricalco, la calibrazione e la guida
Problem Solving PowerPoint Presentation Content slides include topics such as: teaching problem solving skills, evaluating how you solve problems, understanding the process: how to solve problems, 8 active listening techniques, primary issues for problem solvers, group or individual brainstorming, the problem solving framework, vertical and lateral thinking, adaptors and innovators as problem solvers, collaborative problem solving, leadership and creative work environments, four models of problem solving, SWOT, the 6 C's of decision making, how to's and much more.
Le tecniche di brainstorming più note ed efficaci per:
- produrre idee, affrontare creativamente le criticità e creare soluzioni
- aumentare l'efficacia delle riunioni e delle sessioni creative
- aiutare il team ad affrontare le sfide dell'innovazione
- creare cruscotti snelli per misurare le performance e i processi
- migliorare i processi organizzativi
- sviluppare nuove idee di business.
Applicare il Problem Solving. Metodo, Applicazioni, Root Causes, Contromisure...drgivan
Applicare il Problem Solving, il libro che illustra la metodologia APS sviluppata in anni di docenze ed esperienze sul campo in contesti organizzativi multinazionali e complessi. La presentazione del libro e dei corsi sul metodo APS ha lo scopo di fornire al lettore o all'allievo una panoramica dei contenuti e dei benefici che possono derivare dal diventare un problem solver, un leader che, forte della chiarezza delle proprie idee e della solidità del proprio metodo di lavoro, possa spiccare ed essere un punto di riferimento in tutte le organizzazioni o i team di lavoro.
Slide della lezione sulle tecniche di creatività a cura di Mario Musiano, corso "Open Lecture 2009", LM Communication Design, Facoltà del Design - Politecnico di Milano
Problem Solving PowerPoint PPT Content Modern SampleAndrew Schwartz
139 slides include: teaching problem solving skills, evaluating how you solve problems, understanding the process: how to solve problems, 8 active listening techniques, primary issues for problem solvers, group or individual brainstorming, the problem solving framework, vertical and lateral thinking, adaptors and innovators as problem solvers, collaborative problem solving, leadership and creative work environments, four models of problem solving, SWOT, the 6 C's of decision making, how to's and more.
12 frasi e citazioni che ci aiutano nel momento in cui iniziamo a pensare che il cambiamento non faccia per noi.
e se ancora non dovessero bastare, ecco tutto quello che ci serve sapere per affrontare un cambiamento http://www.plscoaching.it/come-affrontare-un-cambiamento/
Programma di Formazione Manageriale sviluppato da Modulo Group per sviluppare una Leadership capace di far crescere l'impresa e le sue persone in un contesto instabile e mutevole.
Il termine imagineering è stato utilizzato per la prima volta da Walt Disney per illustrare il suo modo per produrre nuove idee, orientarle al futuro e sviluppare progetti.
Il processo creativo sviluppato da Disney comprende tre fasi:
il sognatore
il realista
il critico.
Approccio focalizzato sulle soluzioni nel coaching e nella consulenza aziendaleFabrizio Pieroni
L'approccio focalizzato sulle soluzioni (Solutions Focus) deriva dal lavoro di Steve De Shazer.
Risolvere un problema del cliente «non significa che il problema del cliente necessiti di un’attenta analisi, e non c’è bisogno di parlarne molto a lungo» , infatti «non c’è bisogno che le soluzioni siano direttamente connesse al problema che vogliono risolvere» (De Shazer)
La presentazione di Pietro di Martino (Diparticimento di Matematica dell'Università di PIsa) in occasione del Festival della scienza di Genova sulle tematiche legate al problem-solving.
Facilitazione o assimilazione emozionalemasalmagro
La facilitazione emozionale è il processo con il quale miglioriamo il nostro modo di rispondere ad uno stimolo, aumentando le possibilità di successo, grazie allo stato emozionale dominante in quel momento.
INTRODUZIONE.FACILITAZIONE EMOZIONALE
1. Leggi riguardanti l'apprendimento di una persona adulta……
2. Stili di apprendimento degli adulti
ACCETTA LE TUE EMOZIONI
1. Conoscenza di te stesso
2. Autostima…
3. Motivazione
4. Dal CV al C. Vitale..
Le 7 Presupposizioni Essenziali della Motivazioneifeelgoodit
La motivazione infatti è un fenomeno naturalmente comunicativo, inter o intra personale (cioè serve a convincere una parte interna di me stesso o una parte di qualcun altro). La chiave per voler fare le cose sta nel cervello limbico, il cervello che in effetti decide: tutto – e non ci stancheremo mai di ripeterlo – dipende dallo stato emotivo, dalle emozioni. Le emozioni che e-muovono…
A volte sono proprio i momenti più cupi e impegnativi della vita, quelli dove tutto sembra perduto, che ti fanno mettere in moto verso una ricerca del proprio essere. Forse l'essere umano, ricerca la felicità da sempre e forse nei modi sbagliati. E se si trattasse di una scelta da fare? Una di quelle scelte dove mentire non servirebbe a nulla, ma sai già che se la prendi dovrai impegnarti ed essere sincero con te stesso sempre. Io la scelta l'ho fatta un pò di tempo fa e condivido con te queste 5 mosse da fare per iniziare un viaggio meraviglioso...
Il flusso dei dati dal corpo mentale a quello fisico. Cerchio Ifior, L'Uno e ...il Sentiero contemplativo
71, La virtuale trasformazione della Verità
73, Il flusso dei dati dal corpo mentale a quello fisico
83, Psicosomatismo e fantasmi mentali
97, I fantasmi vibratori e i vari corpi dell’uomo
105, Le dinamiche dei fantasmi vibratori
113, I fantasmi vibratori e i cicli della vibrazione
129, L’Uno e i Molti
1. 08/03/2010
1
IL PROBLEM SOLVING
Corso per Apprendisti 2010
ATTIVITA’ PROBLEM SOLVING
Crea individualmente uno slogan sul tema “cosa è
un problema?”
Confronta a coppie
Confronta a gruppo di 4 e scegli/crea uno slogan di
gruppo
Discussione conclusiva
45 min
2. 08/03/2010
2
INTRODUZIONE
Risolvere problemi e inventare soluzioni sono
attività quotidiane.
Più soluzioni troviamo, più impariamo a trovarne,
sia perché ci rendiamo conto di come funziona, sia
perché impariamo a generalizzare tipologie di
problemi, ma anche e forse soprattutto
diventiamo più esperti nel PROBLEMA DI COME SI
RISOLVONO I PROBLEMI.
INTRODUZIONE
Gli esseri umani possono essere esperti naturali di problem
solving.
MA ACCADE CHE…
alcuni problemi sono molto complessi
alcune esperienze precedenti ci hanno condotto a
formulare pregiudizi che ci ostacolano nella soluzione di
alcuni tipi di problemi
aspetti legati ai rapporti tra le persone possono ostacolare
la ricerca e l’esecuzione di strategie risolutive, dando vita ad
atteggiamenti negativi, disfattisti, distruttivi.
altre volte siamo troppo emotivamente coinvolti in un
problema che non riusciamo a distinguere il nostro disagio
dal problema vero.
3. 08/03/2010
3
Problemi, ostacoli, obiettivi e soluzioni
AVERE UN PROBLEMA È AUTOEVIDENTE
Ma un problema non coincide con le sue
conseguenze emotive, definire un problema in
funzione del disagio sperimentato non aiuta a
capire in cosa consiste il problema stesso e come
lo si possa affrontare.
Dobbiamo capire cosa c’è dietro il disagio, quali
sono la struttura ed il significato della difficoltà
che stiamo incontrando.
Problemi, ostacoli, obiettivi e soluzioni
Es. mano sinistra
Un problema esiste quando c’è un ostacolo al
raggiungimento di un obiettivo.
Nel nostro esempio problema, ostacolo e soluzione sono
tutti nella mano sinistra.
Es montagna
In questo esempio non si è tenuto conto di quale era
effettivamente il problema vero e proprio e si è provveduto
a trovare una soluzione senza rimuovere l’ostacolo.
Quindi quando c’è un problema c’è sempre un ostacolo, ma
un problema non coincide con l’ostacolo ed una soluzione
non coincide sempre con il rimuovere l’ostacolo.
4. 08/03/2010
4
Problemi, ostacoli, obiettivi e soluzioni
IL PROBLEMA NON…
- È l’ostacolo
- È il disagio
- Il disagio è il segnale della presenza di un
problema, ma non è il problema stesso es.
depressione, ansia. Può comunque essere un
ostacolo al raggiungimento di obiettivi. Gli
ostacoli emotivi non possono essere eliminati
puramente e semplicemente. Vanno capiti e
gestiti, è necessario un cambiamento.
Problemi, ostacoli, obiettivi e soluzioni
Quindi quando ci rendiamo conto di essere davanti ad un
problema, siamo nella necessità di cambiare qualcosa
nel nostro modo di vedere, sentire e capire le cose ed il
nostro comportamento, SE VOGLIAMO RAGGIUNGERE
I NOSTRI OBIETTIVI.
Quando abbiamo un problema, la prima cosa da fare è
dunque DEFINIRE I NOSTRI OBIETTIVI.
5. 08/03/2010
5
Cosa è un PROBLEMA??
Il termine PROBLEMA viene dal greco
pro-ballo, che significa gettare in avanti.
Spingere in avanti lo sguardo, il pensiero,
l’immaginazione, il ragionamento.
E’ una questione da risolvere partendo da
elementi noti mediante il ragionamento.
L'etimologia di problema ci porta a qualcosa che si
spinge in avanti, verso una visione futura. Proiettare
se stessi e la propria immaginazione verso altri
tempi, altri luoghi, altre situazioni.
Il problema viene da una proiezione nel futuro e dal
peso del passato (poiché le cose sono andate in un
certo modo, vorrei che andassero in un altro modo).
Il problema nasce da uno stato di ansia, da una
condizione di disagio, dalla percezione di una
carenza.
Cosa è un PROBLEMA??
6. 08/03/2010
6
OBIETTIVO: è uno stato al quale
consapevolmente aspiriamo, a partire dal nostro
stato attuale
PROBLEMA: è una condizione in cui ciò che
stiamo facendo, o le nostre azioni abituali, o le
nostre conoscenze non sono sufficienti per
raggiungere i nostri obiettivi; da ciò risulta uno
stato di disagio e l’identificazione di ostacoli sul
nostro cammino. Un problema è un implicito
invito al cambiamento.
Definizioni fondamentali
OSTACOLO: è l’insieme degli impedimenti a
procedere come di consueto o secondo le nostre
conoscenze ed esperienze in direzione di un
obiettivo
SOLUZIONE: è l’insieme dei cambiamenti nel
nostro stato mentale e nei nostri comportamenti
che ci consento di raggiungere il nostro obiettivo.
Non sempre le soluzioni coincidono con la
rimozione di ostacoli.
Definizioni fondamentali
7. 08/03/2010
7
Esempio di problema
Sotto un ponte passano nuotando due anatre
davanti a due anatre, due anatre dietro a due
anatre e due anatre in mezzo. Quante anatre ci
sono in tutto?
Soluzioni possibili
La risposta spontanea al problema 1 è, nella
maggior parte dei casi, 6 anatre disposte nel
seguente modo:
8. 08/03/2010
8
Soluzioni possibili
Una seconda soluzione potrebbe essere: 4
anatre nuotano in fila indiana così disposte:
Soluzioni possibili
Questa soluzione non viene subito in mente perché
l’espressione “due” anatre implica un “paio” di
anatre e, poiché la parità implica l’uguaglianza, è
facile percepire le anatre come equidistanti
dall’osservatore. Per le stesse ragioni, ogni
posizione spaziale “davanti”, “dietro” e “in mezzo”,
viene immaginata a coppie fisse per ciascuna delle
tre relazioni, mentre nella soluzione corretta
ciascuna delle due anatre centrali fa parte
successivamente di coppie differenti.
9. 08/03/2010
9
Soluzioni possibili
In realtà entrambe le soluzioni, 6 o 4 anatre, sono
corrette perché il problema non richiedeva il
numero minimo di anatre affinché le premesse
risultino valide, perciò può ritenersi corretta la
risposta che prevede 5 o 7 o 8 anatre o anche un
numero maggiore.
Qualcuno obietterà che, per un’ovvia ragione di
economia, il numero minimo di anatre era
sottinteso nell’impostazione del problema.
Tuttavia è possibile ristrutturare e quindi risolvere i
problemi azzerando qualsiasi vincolo non esplicito.
Esempi di problemi
Che cosa vedete nella figura?
10. 08/03/2010
10
Soluzioni possibili
Nel disegno, dal titolo “La giovane e la suocera” pubblicato nel 1915
dal caricaturista W. E. Hill è possibile vedere sia una donna giovane
che una vecchia. Si tratta di una figura ambivalente dove il naso
della vecchia può essere interpretato come il mento della giovane.
E’ una figura soggetta ad improvvisa riorganizzazione percettiva. E’
interessante notare il graduale passaggio da un’immagine all’altra,
da un ordine ad un altro ordine. Con un esercizio di alcuni minuti è
possibile padroneggiare le immagini. Dapprima individuando i segni
che permettono di ristrutturare la figura, fino a vedere ciò che la
volontà decide di vedere. Infine è possibile vedere simultaneamente
le due figure e far convivere i due ordini, ma appena ci distraiamo
uno tenderà a prevalere sull’altro.
Come se alla nostra mente fosse chiesto un impegno eccessivo per
stare su più ordini ed una convenienza ergonomica ci portasse a
scartare un ordine in favore di un altro. Risolvere problemi, molte
volte, significa saper vedere i diversi aspetti di una stessa cosa
Esempi di problemi
A quanto ammonta la somma della
serie dei numeri interi da 1 a 10?
11. 08/03/2010
11
Soluzioni possibili
Il risultato è 55.
Questo problema, assegnato in una classe della
scuola primaria, è diventato famoso perché fu
risolto brillantemente dal piccolo Gauss.
Karl F. Gauss, destinato a diventare il più grande
matematico dell’Ottocento, consegnò il compito
per primo inventando una nuova procedura. Egli
anziché sommare tradizionalmente i termini
consecutivi, come fecero i suoi compagni, i quali
utilizzarono la seguente struttura tradizionale:
Soluzioni possibili
1 + 2 + 3 + 4 + ...............................................
3 + 3
6 + 4
10 + ...
pensò di riorganizzare i dati del problema nel seguente modo:
1 + 2 + 3 + 4 + 5 + 6 + 7 + 8 + 9 + 10
Individuò così 5 coppie di termini uguali ottenute sommando tra
loro gli estremi (10+1; 9+2; 8+3 ...). Infine moltiplicando 5 per 11
ottenne velocemente il risultato.
Anche in questo caso la nuova soluzione è nata dalla ristrutturazione
del problema. La capacità di vedere gli stessi dati, correlati in modo
diverso, ha permesso una più efficace soluzione del problema.
12. 08/03/2010
12
Riflessione
Ciascuno dei tre problemi precedenti, il primo
di natura verbale, il secondo figurale ed il terzo
matematico, ha in comune con gli altri la
possibilità di essere disposto in due diverse
forme. La capacità di riorganizzare i dati e le
relazioni tra le informazioni, passando da una
visione funzionale all’altra, è l’essenza del
problem-solving.
Problem solving
La Soluzione del problema o come viene piu
frequentemente definito Problem solving
(dall'inglese), termine che indica l'insieme dei
processi per analizzare, affrontare e risolvere
positivamente situazioni problematiche; è
un'attività del pensiero che un organismo o un
dispositivo di intelligenza artificiale mette in atto
per raggiungere una condizione desiderata a
partire da una condizione data
14. 08/03/2010
14
Processo di Problem Solving
Identificare il
problema/obiettivo
Generare soluzioni
Valutare, Scegliere,
Pianificare
Mettere in pratica
15. 08/03/2010
15
Le 4 fasi sono logicamente consequenziali
Può capitare un comportamento casuale che possa
generare delle soluzioni (es. traffico), ma è una
soluzione a posteriori.
Vi sono delle situazioni in cui bisogna invertire il PS
(es. crisi coniugale): si risale dalle soluzioni ai
propri obiettivi. Si chiama Decision Making
Il PS non è un processo interamente razionale e
lineare.
Processo di Problem Solving
Lo scopo del PS è quello di imparare a ottimizzare e
ad integrare le nostre risorse, sia quelle realistico-
critiche, sia quelle creative, correggendo alcuni
errori di impostazione o imparando a sbrogliare
alcuni atteggiamenti confusi che ci impediscono
di trovare delle soluzioni ad alcuni nostri
problemi.
Imparare ad utilizzare un metodo per risolvere i
problemi serve soprattutto a capire quali siano gli
atteggiamenti mentali più efficaci nelle varie fasi
di soluzione di un problema.
Processo di Problem Solving
16. 08/03/2010
16
Fase I (osservativa)
IDENTIFICARE IL PROBLEMA/OBIETTIVO
1. Definire l’obiettivo
2. Analizzare gli ostacoli
Serve per conoscere bene la natura del problema e
degli obiettivi. Presuppone un atteggiamento
osservativo o conoscitivo. Si tratta di ri-conoscere
ed accettare i nostri autentici bisogni, i nostri
desideri, le nostre esigenze e le nostre paure.
Processo di Problem Solving
Fase II (creativa)
TROVARE LE SOLUZIONI
1. Generare idee (brain storming)
2. Trasformare le idee in soluzioni
E’ la più creativa del PS ed il suo scopo è quello di
generare soluzioni possibili. Atteggiamento
mentale richiesto: libertà di pensiero e abbandono
alle proprie visioni, intuizioni, sensazioni ed
emozioni. Abbandono di alcune convinzioni.
Processo di Problem Solving
17. 08/03/2010
17
Fase III (critico-realistica)
VALUTARE E PIANIFICARE
1. Valutare efficacia, fattibilità e conseguenze
2. Scegliere la soluzione
3. Pianificare (chi, cosa, quando, come e con quali
risorse)
Ha lo scopo di produrre dei veri e propri piani di
azione dettagliati. Presuppone un atteggiamento
realistico e critico. Quando le idee diventano
progetti è importante valutare il loro grado di
realismo.
Processo di Problem Solving