La funzione del Framework concettuale nella didattica in presenza e a distanza.
Usare i frameworks concettuali come sostituzione della lezione frontale, per supportare l'apprendimento, per avviare il lavoro collaborativo, per valutare.
La funzione del Framework concettuale nella didattica in presenza e a distanza.
Usare i frameworks concettuali come sostituzione della lezione frontale, per supportare l'apprendimento, per avviare il lavoro collaborativo, per valutare.
La riforma di cui al D. Lgs 61/2017 e il successivo decreto attuativo D. l. 92/2018 rinnovano, quindi, l’offerta dei percorsi dell’istruzione professionali rendendoli più stimolanti e con un assetto didattico rinnovato, orientati alla didattica per competenze con apprendimento organizzato per unità di apprendimento UdA.
formazione Didattica per competenze
incontro "quadro normativo europeo ed italiano sulla didattica per competenze"
ambito "Sicilia 15" - sede de corso IC Venetico (Me)
Nell’ambito delle sezioni scientifiche di Didamatica 2018 è stato presentato il paper “DigComp 2.1, DigCompOrg e DigCompEdu nella scuola. Esperienze di apprendimento per studenti, famiglie, personale scolastico”
Presentazione relativa al documento "Piano Nazionale Scuola Digitale" per il corso di formazione degli Animatori Digitali indetto dal MIUR (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca)
Formati per crescere - Percorso formativo sulle metodologie didattiche, valutazione e didattica delle competenze
Lezione 1
as 2013-14 IC di Mistretta (Me)
Nella società complessa che abitiamo, trovare ciò che serve, nel momento in cui serve, è diventato una competenza chiave, forse la più importante, insieme alla capacità di valutare le informazioni acquisite. Cercare informazioni in rete è diventata una necessità a scuola, nel lavoro ed in ogni ambito sociale. Purtroppo le difficoltà insite nell’uso dei motori di ricerca, o l’utilizzo inconsapevole e superficiale di questi, ne limitano notevolmente l’efficacia. La maggior parte di chi usa la rete, per lavoro o per hobby, dimostra infatti di non possedere ancora quelle abilità necessarie a padroneggiare gli strumenti per l'information retrieval ma, soprattutto, manca delle giuste procedure per focalizzare l’oggetto della ricerca e per selezionare e valutare i risultati ottenuti. Questo lavoro offre un modello di strategia di ricerca, il più possibile “scientifico” anche se non esaustivo, attraverso gli strumenti online: come si struttura una ricerca, come scegliere gli strumenti più adeguati, come valutare i risultati in termini di qualità ed attendibilità.
Slide della lezione sulle tecniche di creatività a cura di Mario Musiano, corso "Open Lecture 2009", LM Communication Design, Facoltà del Design - Politecnico di Milano
La riforma di cui al D. Lgs 61/2017 e il successivo decreto attuativo D. l. 92/2018 rinnovano, quindi, l’offerta dei percorsi dell’istruzione professionali rendendoli più stimolanti e con un assetto didattico rinnovato, orientati alla didattica per competenze con apprendimento organizzato per unità di apprendimento UdA.
formazione Didattica per competenze
incontro "quadro normativo europeo ed italiano sulla didattica per competenze"
ambito "Sicilia 15" - sede de corso IC Venetico (Me)
Nell’ambito delle sezioni scientifiche di Didamatica 2018 è stato presentato il paper “DigComp 2.1, DigCompOrg e DigCompEdu nella scuola. Esperienze di apprendimento per studenti, famiglie, personale scolastico”
Presentazione relativa al documento "Piano Nazionale Scuola Digitale" per il corso di formazione degli Animatori Digitali indetto dal MIUR (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca)
Formati per crescere - Percorso formativo sulle metodologie didattiche, valutazione e didattica delle competenze
Lezione 1
as 2013-14 IC di Mistretta (Me)
Nella società complessa che abitiamo, trovare ciò che serve, nel momento in cui serve, è diventato una competenza chiave, forse la più importante, insieme alla capacità di valutare le informazioni acquisite. Cercare informazioni in rete è diventata una necessità a scuola, nel lavoro ed in ogni ambito sociale. Purtroppo le difficoltà insite nell’uso dei motori di ricerca, o l’utilizzo inconsapevole e superficiale di questi, ne limitano notevolmente l’efficacia. La maggior parte di chi usa la rete, per lavoro o per hobby, dimostra infatti di non possedere ancora quelle abilità necessarie a padroneggiare gli strumenti per l'information retrieval ma, soprattutto, manca delle giuste procedure per focalizzare l’oggetto della ricerca e per selezionare e valutare i risultati ottenuti. Questo lavoro offre un modello di strategia di ricerca, il più possibile “scientifico” anche se non esaustivo, attraverso gli strumenti online: come si struttura una ricerca, come scegliere gli strumenti più adeguati, come valutare i risultati in termini di qualità ed attendibilità.
Slide della lezione sulle tecniche di creatività a cura di Mario Musiano, corso "Open Lecture 2009", LM Communication Design, Facoltà del Design - Politecnico di Milano
La Flipped Classroom - Mettiamo la didattica tradizionale a testa in giùMichele Maffucci
Ma perché proprio la flipped classroom?
Insegno una materia tecnica, in cui il laboratorio è essenziale e mi sono accorto qualche anno fa, da quando incomincia a sperimentare l’uso della robotica in classe, che le metodologie che adottavo per recuperare competenze logiche matematiche o che mi servivano per insegnare ad imparare attraverso il fare, erano molto vicine alle azioni svolte nella metodologia “flipped classroom” la mia azione poteva essere paragonata ad una metodologia “almost flipped classroom”, in altro modo una “quasi classe rovesciata".
Alla mia azione mancavano alcune componenti di interazione on-line che non potevo effettuare in quanto qualche anno fa non tutti i miei allievi avevano un accesso ad internet.
Oggi (ultimi due anni) posso, senza alcun vincolo tecnologico, applicare la metodologia flipped.
La sperimentazione in laboratorio è un’attività che ho sempre svolto e ben si presta a sperimentazioni di flipped classroom in quanto ogni attività di sperimentazione necessita della componente di studio teorico che può essere strutturata attraverso strumenti di carattere tecnologico: video, lezioni on-line, esercizi, simulazioni a computer ed altro da svolgere a casa, mentre la parte di sperimentazione viene svolta in classe, sperimentazioni a livello di gruppo classe che strutturo seguendo il modello esposto nella presentazione: <a>Scienza ed automazione - modulo ROBOTICA</a> e che in questi anni ho migliorato.
Ogni attività di sperimentazione in classe ha una parte di discussione collettiva in cui si analizzano criticità della sperimentazione effettuata e molto spesso mettono in mostra carenze teoriche che devono essere spiegate anche in presenza, il processo iterativo di studio a casa, sperimentazione in classe e discussione e successivi approfondimenti da svolgere on-line porta, per “raffinamenti successivi” al raggiungimento della competenza.
Ritengo che l’attività del “fare” in classe inteso come laboratorio, certamente è la componente più importante, perché tende ad allontanare la passività di fruizione della lezione che si avrebbe in un classica lezione frontale.
Inoltre il confronto continuo tra pari, con l’azione guidata del docente consolidano abilità e competenze.
Progettare il proprio apprendimento a casa, sotto la guida del docente, rende consapevoli del proprio percorso di crescita ed allontana atteggiamenti di sfiducia.
Il docente diventa l’organizzatore di un processo di apprendimento, insegna ad imparare e ad organizzare.
Certamente attività che vanno al di fuori della tradizionale didattica vengono viste da alcuni colleghi come fantasiose o bizzarre e sicuramente sono difficili da sostenere da soli, ma i risultati positivi ottenuti, perseguendo strade “diverse”, incomincia ad essere accettate, ed in ogni caso se l’obiettivo è la felicità degli allievi perché non provarci? :-)
App e applicatco per IMPOSTARE DOMANDE INDIVIDUALI O DI GRUPPO PER LA RISPOSTA,O RACCOLTE DAI PARTECIPANTI.
Presentare gli argomenti con in un viaggio. Crea un video «tour» con risorse di supporto sull'argomento
o per espandere le domande.
POTENZIAMENTO DELLE CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE* IN LINGUA INGLESE ATTRAVERSO LA METODOLOGIA DEL BLENDED LEARNING* (FLIPPED CLASSROOM*,VIRTUAL ENVIRONMENT, COOPERATIVE LEARNING,UTILIZZO DI FACEBOOK ,WHATSAPP ) E LA DIDATTICA DIGITALE NEL I BIENNIO E II BIENNIO DEL LICEO LINGUISTICO CORSO C.
Progetto ErasmusKA2 TRACES OF EUROPE - Mobilità Norvegia - Sviland School - Slide Prof. Studi sociali Lars Helle - Università di Stavanger - Scienze della formazione
1. Laura Antichi - #lantichi
Esercitazioni di Debriefing per
un EAS
(Episodi di Apprendimento Situati)
Momento Ristrutturativo di un
EAS
Alcune proposte
Reflective learning and teaching
Guida per docenti
2. Laura Antichi - #lantichi
Perché proporre esercitazioni nel
momento ristrutturativo di un EAS?
Perché il Momento
Ristrutturativo è un Reflective
Learning, che coinvolge:
1. l’aspetto cognitivo (comprendere ciò che è
accaduto);
2. l’aspetto emotivo (che ha accompagnato lo
svolgimento dell’attività e caratterizzato le
relazioni).
3. Laura Antichi - #lantichi
Perché proporre esercitazioni nel
momento ristrutturativo di un EAS?
1. Identificare se i principi di base dell’attività sono stati
acquisiti.
2. Sapere quali problemi richiedevano maggiore
approfondimento.
3. Valutare se gli studenti hanno acquisito spirito critico.
4. Identificare una decisione, giudizio, dilemma o un problema
che è rilevante da tenere sotto controllo per la futura attività.
5. Avere un feedback che possa migliorare le procedure di
insegnamento.
6. Riassumere i risultati.
Serve per:
4. Laura Antichi - #lantichi
Preparare gli studenti
1. Spiegare agli studenti che le
esercitazioni servono per avere un
feedback; questo sarà utile per
migliorare i successivi EAS.
2. Spiegare agli studenti che le
esercitazioni servono per valutare la
loro partecipazione e l’efficacia
dell’unità di lavoro per
l’apprendimento.
5. Laura Antichi - #lantichi
Esercitazione di Debriefing per
un EAS
(Episodi di Apprendimento Situati)
Attività dei «6 cappelli per pensare» per
Momento Ristrutturativo di un EAS
6. Laura Antichi - #lantichi
Edward De Bono Sei cappelli
per pensare, BUR, 1991
7. Laura Antichi - #lantichi
Esercitazione I 6 cappelli per pensare
Azione «Meaning Making»
Attraverso il gioco dei ruoli
Obiettivi:
1. Guadagnare pensiero critico attraverso la
riflessione pratica.
2. Valutare ciò che è accaduto assumendo punti di
vista differenti (6 cappelli).
3. Analisi di quanto processato nell’EAS.
8. Laura Antichi - #lantichi
Procedure dei 6 cappelli per pensare
Procedimenti:
1. Il docente spiega agli studenti il gioco e le finalità
(mettere in luce gli aspetti positivi e i punti deboli
dell’attività.
2. Dividere gli studenti in 5 gruppi. Ogni gruppo indossa
un cappello tranne il blu ed esprime, in plenaria,
sull’attività il punto di vista del cappello.
DOMANDA:
Cosa potete dire dell’attività dal punto di vista del vostro
cappello? (in plenaria).
Ricordare che:
tutti i cappelli sono indispensabili per analizzare quanto è accaduto
9. Laura Antichi - #lantichi
Procedure dei 6 cappelli per pensare
Prosecuzione attività 1:
I gruppi postano le loro interpretazioni dal cappello
indossato su un Padlet, condiviso e predisposto dal
docente. Nessuno indossa ancora il cappello blu.
10. Laura Antichi - #lantichi
Procedure dei 6 cappelli per pensare
Prosecuzione attività 2:
DOMANDA:
Cosa potete dire dell’attività dal punto di vista del vostro
cappello blu per ristabilire le priorità?
I gruppi indossano ora tutti il cappello blu e,
sempre su Padlet, riassumono con l’aiuto del
docente i risultati, stabilendo le priorità
11. Laura Antichi - #lantichi
Procedure dei 6 cappelli per pensare
Prosecuzione attività 3:
DOMANDA:
Cosa potete dire dell’attività dal punto di vista del vostro cappello blu per valorizzare
criticamente quanto è avvenuto?
I gruppi hanno ora tutti il cappello blu e,
possono commentare (pro/contro), ad
esempio su un Tricider, la posizione degli altri
cappelli
Esempio di posizione dal cappello blu: è vero in parte quello che dice il cappello …, il
cappello … esagera, … Se prendiamo in considerazione i nostri prodotti e la nostra
attività possiamo dire che sono emersi fattori prioritari che l’hanno fatta funzionare e
che sono …
13. Laura Antichi - #lantichi
Prova docenti «6 cappelli per
pensare» in Second Life
http://maps.secondlife.com/secondlife/Orange22/203/30/26
14. Laura Antichi - #lantichi
Prova docenti «6 cappelli per
pensare» in Second Life
Si simula la scrittura
dei propri pensieri,
che possono essere
raccontati a voce.
La rappresentazione
è di un «Reflective
Learning»
16. Laura Antichi - #lantichi
Esercitazione di Debriefing per
un EAS
(Episodi di Apprendimento Situati)
Attività One-Minute Paper
17. Laura Antichi - #lantichi
Tecnica One-Minute Paper
Deve essere attività breve (circa tre minuti).
Esempio le domande poste dal docente e scritte
su una lavagna potrebbero essere 2:
1. "Quale è stata la cosa più importante che
hai imparato durante questa attività?”;
2. “Quale questione importante non ha avuto
risposta?"
Per raccogliere pareri di feedback
sull’apprendimento dagli studenti.
Gli studenti possono rispondere su dei
biglietti distribuiti (esercitazione senza
Internet), oppure su un Padlet o Lino
condivisi.
18. Laura Antichi - #lantichi
Tecnica One-Minute Paper
Gli studenti possono rispondere su
dei biglietti distribuiti (esercitazione
senza Internet), oppure su un Padlet
o Lino It condivisi.
Lo studente mette il nome sul suo
sticker.
Il docente riassume le risposte e
rilancia l’attività oppure reintegra
la riflessione sul percorso di
apprendimento e risponde ai
perché.
19. Laura Antichi - #lantichi
Esercitazione di Debriefing per
un EAS
(Episodi di Apprendimento Situati)
Attività Muddiest Point
20. Laura Antichi - #lantichi
Tecnica Muddiest Point
Tecnica veloce, efficace e semplice da usare.
Si possono ottenere molte informazioni con
un investimento breve di tempo.
Si fanno delle domande agli studenti del tipo:
quale ti è sembrata l’attività più confusa, meno riuscita
(Muddy) di questo apprendimento?
(potrebbe essere una presentazione, un dibattito, una
esercitazione …)
21. Laura Antichi - #lantichi
Tecnica Muddiest Point
Gli studenti possono rispondere:
1. oralmente e il docente annota
sulla lavagna;
2. su un Padlet o Linoit, mettendo
il loro nome.
Il docente
riassume i punti critici e propone delle soluzioni
correttive, che vengono condivise per la prossima
attività.
22. Laura Antichi - #lantichi
Esercitazione di Debriefing per
un EAS
(Episodi di Apprendimento Situati)
Attività Three Minutes Summary
23. Laura Antichi - #lantichi
Tecnica Three Minutes Summary
Questa tecnica può essere utilizzata anche negli
altri momenti di un EAS, quando si vuol verificare
se gli studenti sanno, ad esempio, in 3 minuti
riassumere un testo assegnato nei concetti chiave.
Nel Momento Ristrutturativo il docente può
utilizzare la tecnica dei «Three Minutes Summary»
perché gli studenti riassumano i concetti chiave
dell’attività. Si può distribuire una scheda o usare
un Padlet per raccoglier le risposte.
24. Laura Antichi - #lantichi
Tecnica Three Minutes Summary
Esempio di domande per
sintetizzare l’attività svolta:
DI COSA ABBIAMO
TRATTATO?
COSA HANNO
PRODOTTO I
GRUPPI?
QUALE ERA
L’OBIETTIVO?
COSA SAPPIAMO E
SAPPIAMO FARE?
25. Laura Antichi - #lantichi
Tecnica Three Minutes Summary
Possiamo utilizzare un Padlet per rispondere collaborativamente alle
domande
26. Laura Antichi - #lantichi
Creare piccolo sondaggio finale
1. I tuoi obiettivi per questa sessione sono stati
soddisfatti?
2. Il tuo lavoro ti è sembrato efficace?
3. I membri del gruppo hanno partecipato
attivamente la maggior parte del tempo
all’attività?
4. Quanti di voi erano pienamente preparati per il
lavoro di gruppo?
5. Hai imparato dal gruppo qualcosa che
probabilmente non avresti imparato lavorando
da solo?
6. Pensi che gli altri membri del gruppo abbiano
imparato da te qualcosa che
non avrebbero imparato altrimenti?
7. Apportando delle modifiche alla composizione
del gruppo si potrebbero migliorare le
prestazioni?
Puoi usare Moduli di
Google Drive
Esempi di domande
27. Laura Antichi - #lantichi
Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate
CC BY-NC-ND
Per approfondire il metodo dei 6 cappelli. Umberto Santucci.
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