1. Cosa e' il problem solving? Come funziona e come NON funziona.
2. Panoramica delle strategie (PSS, FARE, PDCA, DMAIC) e degli strumenti piu' comuni (Diagrammi di flusso, Analisi di Pareto, Diagramma causa-effetto, Brainstorming, 5w2h).
3. Un esempio concreto, guida al problem solving per developers.
Seo Pareto: il 20% che porta l '80% della RESA ALE AGOSTINI
Seo Pareto: il 20% che porta l '80% della RESA
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1. Cosa e' il problem solving? Come funziona e come NON funziona.
2. Panoramica delle strategie (PSS, FARE, PDCA, DMAIC) e degli strumenti piu' comuni (Diagrammi di flusso, Analisi di Pareto, Diagramma causa-effetto, Brainstorming, 5w2h).
3. Un esempio concreto, guida al problem solving per developers.
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Social Workshop Massafra (Italy) - Enabling people to design their own soluti...Guglielmo Apolloni
[ITA] Le slide del primo giorno del Laboratorio dal basso tenutosi a Massafra sugli strumenti del design.
Secondo giorno a cura di Valeria Adani
Some of the credits: Daniela Selloni e Vincenzo Di Maria
Presentazione TRIZ (1 Parte) - Innovazione sistematica - www.ktree.it - Metodologia per il problem solving, la prevenzione degli insuccessi, lo sviluppo e l'evoluzione dei prodotti.
Vogliamo esplorare insieme come il Design Thinking possa essere un paradigma e un set di metodologie utili a progettare altri tipi di soluzioni: modelli di business, processi organizzativi, azioni di marketing, piani commerciali e così via.
Attraverso le quattro regole del Design Thinking vedremo come approcciare in modo diverso i progetti e le sfide che affrontiamo ogni giorno.
La scheda del libro consigliato da Marco Matera: "Punta alla soluzione" di M...Complexity Institute
Scheda del libro consigliato da Marco Matera: "Punta alla soluzione" di Mark McKergow, Paul Jackson - al Complexity Literacy Meeting organizzato dal Complexity Institute ad Abano Terme dal 18 al 20 novembre 2016
Open Innovation: un approccio all’innovazione centrato sulla collaborazione, ...Iris Network
Masterclass tenuta da Letizia Piangerelli e Paolo Campagnano in occasione del XV Workshop sull'Impresa Sociale 2017 - Riva del Garda
SESSIONE PARALLELA di Venerdì 15 Settembre | ore 9
Masterclass
A cura di
Letizia Piangerelli | CoopUp, CoopUp IN
Paolo Campagnano | Impact Hub Trentino
Con un intervento di Nicola Cabria, Human Foundation
L’atto di innovare è riconosciuto quale elemento imprescindibile per competere e creare valore. Tuttavia, in un mondo interconnesso dove la velocità e la portata della digitalizzazione stanno trasformando la natura stessa di prodotti e servizi, non è soltanto utile domandarsi “perché” innovare, ma anche il “come” diventa rilevante.
L’innovazione condotta soltanto nel chiuso dei propri uffici preposti non è più funzionale allo scopo. La risoluzione di sfide sociali e imprenditoriali è sempre più l’esito di un complesso processo di co-creazione, che coinvolge flussi di conoscenza tra un mix di attori. “Alterare l’ordine delle cose stabilite per fare cose nuove” ha dunque delle implicazioni non solo sui risultati, ma soprattutto sui processi organizzativi e sulle dinamiche culturali e personali dei soggetti che decidono di collaborare.
Nato in un contesto dove la leva e il fine era essenzialmente la tecnologia, l’open innovation si sta trasformando in molti casi in un approccio dove la collaborazione tra persone torna al centro dei processi produttivi, sia in quanto utenti (fonte diffusa di conoscenza), sia in quanto soci e collaboratori (fonte di idee, competenze, esperienze, reti), a prescindere dai ruoli e dalla “residenza” in un organigramma.
La sfida per le organizzazioni che vogliono innovare risiede dunque non tanto nelle idee che si è capaci di generare, ma nella capacità di creare il contesto culturale, organizzativo e ambientale più adeguato per cogliere i benefici che l’apertura può apportare. Hackaton, call4ideas, incubatori aziendali, partnership con startup, spin-off sono solo alcune delle modalità più note per fare innovazione aperta, ma se non utilizzati all’interno di una strategia consapevole rischiano di produrre più costi che benefici, anche in termini reputazionali.
Scopo della Masterclass è fornire una panoramica su come funziona l’open innovation, a partire da casi concreti provenienti anche dal mondo dell’impresa sociale, ed esplorare alcuni strumenti metodologici che possono poi essere riutilizzati nei propri contesti, per sviluppare nuove idee o affinare quelle esistenti, adottare pratiche collaborative, costruire network e spazi utili per attivare dinamiche di innovazione e aumentare la capacità dell’impresa sociale di generare impatto nella società.
Startup, spinoff ed innovazione ovvero perché iscriversi ad InnovAction LabCodemotion
La presentazione di Augusto Coppola per il Codemotion del 5 marzo 2011 a Roma http://www.codemotion.it/
Perché alcune idee hanno successo e altre no? Quali sono gli elementi che vanno considerati nel presentare un’idea innovativa ad un investitore? Quali sono gli ostacoli alle nuove idee nella grandi aziende? Fare startup è solo una questione di passione e determinazione o c’è qualcos’altro? A queste e a quali altre domande saprò rispondere dopo aver partecipato a questo speech? E quali saranno i miei limiti se non seguissi i corsi gratuiti di InnovAction Lab?
Social Workshop Massafra (Italy) - Enabling people to design their own soluti...Guglielmo Apolloni
[ITA] Le slide del primo giorno del Laboratorio dal basso tenutosi a Massafra sugli strumenti del design.
Secondo giorno a cura di Valeria Adani
Some of the credits: Daniela Selloni e Vincenzo Di Maria
Presentazione TRIZ (1 Parte) - Innovazione sistematica - www.ktree.it - Metodologia per il problem solving, la prevenzione degli insuccessi, lo sviluppo e l'evoluzione dei prodotti.
Vogliamo esplorare insieme come il Design Thinking possa essere un paradigma e un set di metodologie utili a progettare altri tipi di soluzioni: modelli di business, processi organizzativi, azioni di marketing, piani commerciali e così via.
Attraverso le quattro regole del Design Thinking vedremo come approcciare in modo diverso i progetti e le sfide che affrontiamo ogni giorno.
La scheda del libro consigliato da Marco Matera: "Punta alla soluzione" di M...Complexity Institute
Scheda del libro consigliato da Marco Matera: "Punta alla soluzione" di Mark McKergow, Paul Jackson - al Complexity Literacy Meeting organizzato dal Complexity Institute ad Abano Terme dal 18 al 20 novembre 2016
Open Innovation: un approccio all’innovazione centrato sulla collaborazione, ...Iris Network
Masterclass tenuta da Letizia Piangerelli e Paolo Campagnano in occasione del XV Workshop sull'Impresa Sociale 2017 - Riva del Garda
SESSIONE PARALLELA di Venerdì 15 Settembre | ore 9
Masterclass
A cura di
Letizia Piangerelli | CoopUp, CoopUp IN
Paolo Campagnano | Impact Hub Trentino
Con un intervento di Nicola Cabria, Human Foundation
L’atto di innovare è riconosciuto quale elemento imprescindibile per competere e creare valore. Tuttavia, in un mondo interconnesso dove la velocità e la portata della digitalizzazione stanno trasformando la natura stessa di prodotti e servizi, non è soltanto utile domandarsi “perché” innovare, ma anche il “come” diventa rilevante.
L’innovazione condotta soltanto nel chiuso dei propri uffici preposti non è più funzionale allo scopo. La risoluzione di sfide sociali e imprenditoriali è sempre più l’esito di un complesso processo di co-creazione, che coinvolge flussi di conoscenza tra un mix di attori. “Alterare l’ordine delle cose stabilite per fare cose nuove” ha dunque delle implicazioni non solo sui risultati, ma soprattutto sui processi organizzativi e sulle dinamiche culturali e personali dei soggetti che decidono di collaborare.
Nato in un contesto dove la leva e il fine era essenzialmente la tecnologia, l’open innovation si sta trasformando in molti casi in un approccio dove la collaborazione tra persone torna al centro dei processi produttivi, sia in quanto utenti (fonte diffusa di conoscenza), sia in quanto soci e collaboratori (fonte di idee, competenze, esperienze, reti), a prescindere dai ruoli e dalla “residenza” in un organigramma.
La sfida per le organizzazioni che vogliono innovare risiede dunque non tanto nelle idee che si è capaci di generare, ma nella capacità di creare il contesto culturale, organizzativo e ambientale più adeguato per cogliere i benefici che l’apertura può apportare. Hackaton, call4ideas, incubatori aziendali, partnership con startup, spin-off sono solo alcune delle modalità più note per fare innovazione aperta, ma se non utilizzati all’interno di una strategia consapevole rischiano di produrre più costi che benefici, anche in termini reputazionali.
Scopo della Masterclass è fornire una panoramica su come funziona l’open innovation, a partire da casi concreti provenienti anche dal mondo dell’impresa sociale, ed esplorare alcuni strumenti metodologici che possono poi essere riutilizzati nei propri contesti, per sviluppare nuove idee o affinare quelle esistenti, adottare pratiche collaborative, costruire network e spazi utili per attivare dinamiche di innovazione e aumentare la capacità dell’impresa sociale di generare impatto nella società.
Startup, spinoff ed innovazione ovvero perché iscriversi ad InnovAction LabCodemotion
La presentazione di Augusto Coppola per il Codemotion del 5 marzo 2011 a Roma http://www.codemotion.it/
Perché alcune idee hanno successo e altre no? Quali sono gli elementi che vanno considerati nel presentare un’idea innovativa ad un investitore? Quali sono gli ostacoli alle nuove idee nella grandi aziende? Fare startup è solo una questione di passione e determinazione o c’è qualcos’altro? A queste e a quali altre domande saprò rispondere dopo aver partecipato a questo speech? E quali saranno i miei limiti se non seguissi i corsi gratuiti di InnovAction Lab?
Similar to Ldb key management 2014 05-23 pedronetto-gestione dei problemi (20)
188 Laboratori e Testimonianze realizzate, più di 1.000 docenti invitati da tutto il mondo, per oltre 7.000 ore di lezione. Sono questi i numeri dei bandi Laboratori dal Basso e Testimonianze, realizzati da ARTI – Regione Puglia tra il 2012 e il 2015.
Attraverso attività formative basate sulla domanda, per cui giovani imprenditori pugliesi tra i 18 e i 35 anni sono stati chiamati a scegliere temi, sedi, metodi didattici e docenti, ARTI ha realizzato percorsi formativi pubblici e aperti a tutti , con lezioni trasmesse anche in streaming e disponibili in remoto su una piattaforma dedicata, www.laboratoridalbasso.it
Ldb key management 2014 05-23 pedronetto-gestione dei problemi
1. 2° modulo – capacità organizzative:
La gestione dei problemi
e la capacità decisionale
Noicàttaro, 23 maggio 2014
Paolo Pedronetto
People & Performance
3. Agenda 1 giorno:
La gestione dei problemi e la capacità decisionale
People & Performance 3
1. INDIVIDUARE IL PROBLEMA
definizione delle priorità e delle cause
2. SVILUPPARE LA SOLUZIONE
tecniche di problem solving e creatività
3. VALUTARE LE ALTERNATIVE E DECIDERE
Piano d’azione
4. Agenda 1 giorno:
CASI DI STUDIO
People & Performance 4
INDIVIDUARE IL PROBLEMA
SVILUPPARE LA SOLUZIONE
DECIDERE
I crateri
nei radiatori
Siamo tutti ingegneri (o quasi)
La scelta del candidato
5. Agenda 2ndo giorno:
La gestione delle riunioni
People & Performance 5
PREPARAZIONE DELLE RIUNIONI
Variabili chiave e strumenti
LA COMUNICAZIONE E I GIOCHI RELAZIONALI
Tecniche di gestione dei gruppi e assertività
LAVORARE IN GRUPPO
Tecniche di brainstorming
6. Agenda 2ndo giorno:
La gestione delle riunioni
People & Performance 6
PREPARAZIONE DELLE
RIUNIONI
LA COMUNICAZIONE E I GIOCHI
RELAZIONALI
LAVORO DI GRUPPO E
INNOVAZIONE
Test
assertività
Il colloquio di selezione
Brainstorming
8. 1. INDIVIDUARE IL PROBLEMA
People & Performance 8
I problemi e la loro definizione
Problemi chiusi e problemi aperti
Una riflessione sulle cause
il principio 80/20
Strumenti per il problem setting
Definizione delle priorità
Uso del linguaggio e tipologia delle domande
WWWH
Esercitazione
9. Alcuni spunti
People & Performance 9
Un problema sorge quando:
un soggetto ha degli stimoli che lo spingono verso una meta ed è fallito il
primo tentativo di raggiungerla.
un essere vivente, motivato a raggiungere una meta, non può farlo in
forma automatica, mediante un’attività istintiva o un comportamento
appreso.
un soggetto ha dubbi circa l’efficacia di due o più sequenze d’azione. Il
processo di soluzione è volto a chiarire i dubbi.
il livello di performance atteso non è stato ottenuto e non si conosce la
causa della performance inaccettabile. (C.Kepner & B.Trigoe)
12. Il principio 80/20
People & Performance 12
Vilfredo Pareto
(1848 – 1923)
Un numero esiguo di eventi dà origine alla maggioranza degli effetti
13. Il principio 80/20
People & Performance 13
Vilfredo Pareto
(1848 – 1923)
Alcuni esempi:
Nel 20% delle città più popolose della Gran Bretagna vive l’80% della
popolazione (in Italia il 60%)
L’1,5% delle lingue nel mondo viene parlato da oltre il 90% della popolazione
mondiale.
Nell’uso quotidiano viene utilizzato meno dell’1% delle parole per l’80% del
tempo.
Il successo di Apple è stato determinato dalla riduzione del 70% dei suoi
prodotti a catalogo.
Di oltre 30.000 tipi di piante commestibili ne consumiamo solo 11.
A New York il 70% dei crimini violenti avviene nel 3% dei C.A.P.
Il 5% dei siti web attira il 75% del traffico mondiale
14. Il problem setting
People & Performance 14
Definizione delle priorità
Uso del linguaggio e tipologia delle domande
16. Il linguaggio del problem solving
People & Performance 16
da a
giudizio descrizione
emotivo descrittivo
opinioni fatti
generale specifico
17. People & Performance 17
P
Q
RS
T
P = Preview
Visione preliminare d’insieme
Q = Question
Domande: cosa ci si aspetta da un
determinato argomento
R = Read
Lettura (veloce)
S = Summary
Riassunto
T = Test
Verifica di quanto appreso
23. 2. SVILUPPARE LA SOLUZIONE
People & Performance 23
Cos’è il problem solving
La creatività
Esercitazione
24. Le fasi che conducono alle scoperte
People & Performance 24
Karl Popper
(1902- 1994)
•Si inciampa su un problema
•Si studiano tutti i tentativi messi in atto come soluzioni
•Si cercano soluzioni alternative
•Le si applicano
•Si misurano gli effetti
•Si aggiusta la strategia sino a renderla efficace
29. Il torneo
People & Performance 29
Nel Medioevo, un maestro d’arte della guerra
cinese fu invitato ad assistere a un torneo
cavalleresco.
Il torneo si basava sullo scontro dei tre migliori
campioni dei due principati ovvero: prima si
sarebbero scontrati i primi due cavalieri più forti,
poi i due secondi, poi i due terzi. La squadra
che totalizzava più vittorie avrebbe vinto.
A questo punto il maestro della guerra disse al
principe che lo ospitava: se fai come ti dico, la
tua vittoria è assicurata!
Come ?
30. Penna spaziale: soluzione USA
People & Performance 30
Penna Spaziale
•Scrive in ogni posizione
•Su tutte le superfici
•Ad alte temperature (oltre 200°)
•In assenza di gravità
•Chiusura ermetica e pressurizzata
•Durata dell’involucro: 100 anni
•Costi di sviluppo: oltre 1m di $
33. People & Performance 33
Le idee nuove vanno e vengono: occorre saperle
conservare ed utilizzare al momento opportuno.
Azioni di sviluppo:
Stimolare il pensiero metaforico
Trovare posti e momenti per sé
Le «3B»: Bed, Bath and Bus
Apprendimento attivo: P.Q.R.S.T.
34. People & Performance 34
Se si affronta un problema nuovo/inaspettato:
Risorgono comportamenti già utilizzati
Se il problema persiste, i comportamenti entrano in
competizione tra loro.
Secondo la teoria generativa i comportamenti che
divergono permettono di farne nascere di nuovi.
Ma questa fase è percepita come confusa e/o frustrante !!!
35. People & Performance 35
Azioni di sviluppo:
Gestire gli insuccessi
Eliminare i timori
Limitare le probabilità di insuccesso
Gestire le emozioni
Dare fiducia
36. People & Performance 36
Quanto più è ampia la base delle esperienze tanto più
sono diversi i vostri «repertori di comportamento» che
generano innovazione.
Azioni di sviluppo:
Ampliare la conoscenza di base
Formazione diversificata
Benchmarking
37. People & Performance 37
L’ambiente esterno (di lavoro / sociale) condiziona la
creatività / innovazione.
Azioni di sviluppo:
Cambiamenti di attività
Gruppi di lavoro interfunzionali
Social networks
38. People & Performance 38
• Conservare le idee
• Ricercare le sfide e gestire gli insuccessi
• Allargare le proprie competenze
• Affrontare i cambiamenti di ambiente
In sintesi:
39. In conclusione:
Ciascuno di noi ha generalmente lo stesso potenziale
di creatività
Le persone creative hanno delle «competenze
particolari»
Chiunque può imparare queste competenze
Il processo creativo può essere accelerato e indirizzato
People & Performance
40. People & Performance 40
Gli approcci al problem solving creativo:
Combinatorio
Principio: scomposizione del problema in elementi e funzioni e
successiva ricombinazione.
Strumenti utilizzati: matrici di scoperta
Associativo
Principio: nessuna associazione di idee è frutto del caso.
Strumenti utilizzati: brainstorming / mappe mentali
Analogico
Principio: stabilire somiglianze in ambiti diversi.
Strumenti utilizzati: Simboli e metafore
Onirico
Principio: ispirazione creatrice da meccanismi non controllati dalla
coscienza.
Strumenti utilizzati: sogno
42. Es. 2:siamo tutti ingegneri
People & Performance 42
Nella prima pagina vengono descritti
8 problemi / situazioni e il relativo
oggetto coinvolto.
Per risolvere il problema provate ad
abbinare l’oggetto con uno (o più)
degli oggetti nella pagina seguente.
Avete 5 minuti di tempo.
Successivamente vengono proposte
le soluzioni, ma è possibile che voi
stessi ne troviate di migliori!
Istruzioni
45. Decidere
People & Performance 45
Karl Popper
(1902- 1994)
“La conoscenza assoluta e la
razionalità illimitata sono
semplicemente impossibili: tutti i
modelli di decisione sono modi
di gestire la razionalità limitata e
la conoscenza imperfetta”
46. Le logiche delle decisioni
People & Performance 46
1. Conseguenza
Alternativa: quali azioni sono possibili ?
Aspettative: quali sono le conseguenze di ciascuna azione alternativa ?
Preferenze
Regola di scelta
2. Appropriatezza:
Riconoscimento: tipo di soluzione
Identità: persona / organizzazione
Regole
Percezione Diagnosi
Ricerca
soluzioni
Valutazione Scelta Verifica
Problem solving Decision making
47. Errori nelle decisioni
People & Performance 47
Gli errori nel valutare le alternative e quindi del processo decisionale:
RAPPRESENTABILITA’:
valutare la probabilità di un evento sulla base della facilità con il quale è
richiamabile alla memoria
SVALUTAZIONE ALTERNATIVE PARZIALMENTE DESCRITTE:
si preferiscono le alternative meglio strutturate / definite (impatti
sull’innovazione)
ILLUSIONE DEL CONTROLLO:
non si valutano alternative perché ci si illude che basti l’impegno per risolvere
un problema
EFFETTO CORNICE:
le scelte vengono influenzate da come il problema o l’alternativa viene inserita
nel contesto
50. La scelta del candidato
People & Performance 50
A B ….. Z
peso% peso% peso% peso%
soluzioni da valutare
must want
1 2 …… n
soluzione alfa
soluzione beta
soluzione delta
soluzione…….
soluzione omega
tabella decisionale
51. People & Performance 51
Gli approcci al problem solving creativo:
Combinatorio
Principio: scomposizione del problema in elementi e funzioni e successiva
ricombinazione.
Strumenti utilizzati: matrici di scoperta
Associativo
Principio: nessuna associazione di idee è frutto del caso.
Strumenti utilizzati: brainstorming / mappe mentali
Analogico
Principio: stabilire somiglianze in ambiti diversi.
Strumenti utilizzati: Simboli e metafore
Onirico
Principio: ispirazione creatrice da meccanismi non controllati dalla coscienza.
Strumenti utilizzati: sogno
Il vero viaggio di scoperta non
consiste nel cercare nuove terre,
ma nell’avere nuovi occhi
Marcel Proust
People & Performance