Nel settembre 2015, Matteo Salvini si dice disponibile ad ospitare un profugo a casa sua.
Questo episodio ha molte più implicazioni di quelle subito apparenti, non solo dal punto di vista della comunicazione politica.
Da qui, alcune annotazioni e una domanda: nell'Italia della ipersemplificazione di ogni messaggio e di un analfabeta funzionale su due, è ancora possibile comunicare qualcosa di razionale?
Slide presentate alla Festa nazionale della comunicazione del PD il 26 settembre 2015
Proforma - corso universitario di comunicazione politica allo IED: tutte le s...Proforma
Tutti i moduli delle lezioni che Proforma ha tenuto allo IED, all'interno del corso universitario in comunicazione politica.
1. Le differenze essenziali tra un detersivo e un politico e la fantasmagoria del guru.
2. Governare la complessità nella patria degli analfabeti funzionali.
3. Bari, elezioni comunali 2014: la case-history
4. Dieci domande che gli studenti ci fanno durante le lezioni (Faccioni sui manifesti, etica aziendale, marketing virale, gestione delle comunità online: una selezione delle questioni
più frequenti raccolte in questi anni)
5. Dieci cose che ho imparato dopo 700 giorni consecutivi di campagne elettorali (Tempi e orari di lavoro, ruolo dei social media, peso della comunicazione, gestione delle crisi, l’importanza di avere patatine e taralli a portata di mano)
6. Buone e cattive pratiche di comunicazione politica sui social media (e cosa possiamo imparare da queste storie)
Cinque post politici di successo sui social mediaProforma
Cinque case history di successo e qualche appunto su cosa possiamo imparare da queste storie per la comunicazione politica online.
1. Hillary Clinton e un commento a un post di una pagina Facebook (luglio 2015)
2. Graziano Delrio versus Giorgia Meloni sulle corsie preferenziali a Roma (agosto 2015)
3. Matteo Salvini a Strasburgo dopo il referendum in Grecia (video da due minuti - luglio 2015)
4. Matteo Renzi (subito) dopo la finale Pennetta-Vinci agli US Open (settembre 2015)
5. Barack Obama e il tweet più popolare della storia della comunicazione politica (novembre 2012)
Antonio Decaro - Amministrative Bari 2014 - storia della campagna elettoraleDino Amenduni
Sei mesi di scelte, decisioni strategiche, idee creative, video, sfottò, stroncature, sondaggi, aneddoti. Tre campagne in una (Primarie, Amministrative, ballottaggio). In questa presentazione c'è tutto (o quasi). È la storia della campagna elettorale di Antonio Decaro, il nuovo sindaco di Bari.
La campagna di Antonio Decaro, sindaco di Bari, è diventata una piccola case history, se non altro per l’incredibile risultato finale. Giovanni Sasso a #LaProf19 ha provato a raccontarla come una serie tv. Guardando le sinossi dei singoli episodi, da dietro le quinte, per cercare di capire, alla fine, se esista una storia più grande che li tiene tutti insieme.
In un ecosistema dell'informazione colmo di distorsioni, è possibile comunicare distinguendosi dal rumore di fondo o inevitabilmente si finisce con accrescerlo?
Buone e cattive pratiche di comunicazione politica sui social mediaProforma
A. Come la politica dovrebbe comunicare online: la guida di Twitter
B. Politica e social media: regole minime di sopravvivienza
C. Cinque post di successo sui social media
(Moduli presentati allo IED, Roma, 17 dicembre 2015)
Scrivere (per) la politica - dieci idee per un buon discorso politico Dino Amenduni
1. Semplicità, non banalità
2. Definizione della tua identità
3. Coerenza tra forme e contenuti
4. A prova di fact-checking
5. La verità è strategica
6. Empatia, non ruffianeria
7. Pathos e concretezza
8. Parlare della vita delle persone
9. Politica-pop, un tema delicato
10. Evitare l'autoreferenzialità.
Proforma - corso universitario di comunicazione politica allo IED: tutte le s...Proforma
Tutti i moduli delle lezioni che Proforma ha tenuto allo IED, all'interno del corso universitario in comunicazione politica.
1. Le differenze essenziali tra un detersivo e un politico e la fantasmagoria del guru.
2. Governare la complessità nella patria degli analfabeti funzionali.
3. Bari, elezioni comunali 2014: la case-history
4. Dieci domande che gli studenti ci fanno durante le lezioni (Faccioni sui manifesti, etica aziendale, marketing virale, gestione delle comunità online: una selezione delle questioni
più frequenti raccolte in questi anni)
5. Dieci cose che ho imparato dopo 700 giorni consecutivi di campagne elettorali (Tempi e orari di lavoro, ruolo dei social media, peso della comunicazione, gestione delle crisi, l’importanza di avere patatine e taralli a portata di mano)
6. Buone e cattive pratiche di comunicazione politica sui social media (e cosa possiamo imparare da queste storie)
Cinque post politici di successo sui social mediaProforma
Cinque case history di successo e qualche appunto su cosa possiamo imparare da queste storie per la comunicazione politica online.
1. Hillary Clinton e un commento a un post di una pagina Facebook (luglio 2015)
2. Graziano Delrio versus Giorgia Meloni sulle corsie preferenziali a Roma (agosto 2015)
3. Matteo Salvini a Strasburgo dopo il referendum in Grecia (video da due minuti - luglio 2015)
4. Matteo Renzi (subito) dopo la finale Pennetta-Vinci agli US Open (settembre 2015)
5. Barack Obama e il tweet più popolare della storia della comunicazione politica (novembre 2012)
Antonio Decaro - Amministrative Bari 2014 - storia della campagna elettoraleDino Amenduni
Sei mesi di scelte, decisioni strategiche, idee creative, video, sfottò, stroncature, sondaggi, aneddoti. Tre campagne in una (Primarie, Amministrative, ballottaggio). In questa presentazione c'è tutto (o quasi). È la storia della campagna elettorale di Antonio Decaro, il nuovo sindaco di Bari.
La campagna di Antonio Decaro, sindaco di Bari, è diventata una piccola case history, se non altro per l’incredibile risultato finale. Giovanni Sasso a #LaProf19 ha provato a raccontarla come una serie tv. Guardando le sinossi dei singoli episodi, da dietro le quinte, per cercare di capire, alla fine, se esista una storia più grande che li tiene tutti insieme.
In un ecosistema dell'informazione colmo di distorsioni, è possibile comunicare distinguendosi dal rumore di fondo o inevitabilmente si finisce con accrescerlo?
Buone e cattive pratiche di comunicazione politica sui social mediaProforma
A. Come la politica dovrebbe comunicare online: la guida di Twitter
B. Politica e social media: regole minime di sopravvivienza
C. Cinque post di successo sui social media
(Moduli presentati allo IED, Roma, 17 dicembre 2015)
Scrivere (per) la politica - dieci idee per un buon discorso politico Dino Amenduni
1. Semplicità, non banalità
2. Definizione della tua identità
3. Coerenza tra forme e contenuti
4. A prova di fact-checking
5. La verità è strategica
6. Empatia, non ruffianeria
7. Pathos e concretezza
8. Parlare della vita delle persone
9. Politica-pop, un tema delicato
10. Evitare l'autoreferenzialità.
Sì, ma il programma? Cinque grandi progetti per migliorare la città.Antonio Decaro
I cinque grandi progetti di Antonio Decaro per migliorare la città.
«In questi mesi mi sono impegnato a raccogliere centinaia di idee e progetti. Per ognuno di essi abbiamo studiato fattibilità, tempi, risorse. Oggi voglio raccontare la Bari che vorrei, la città che tutti meritano».
Antonio Decaro
La comunicazione (politica): una professione tra sartoria e data analysisProforma
Avere dei dati scientifici che aiutano nella analisi e nella elaborazione di strategie è fondamentale e, nonostante possa sembrare scontato che si proceda in questo modo, non sempre lo è.
Contemporaneamente, per chi fa il nostro mestiere esiste una quota di artigianato, di lavoro fatto a mano, di intuito, a volte di azzardo che, condiviso con il committente, comporta il rischio dell'errore.
La storia dell'ex premier neozelandese, che a 42 anni e dopo un'esperienza politica che l'ha resa celebre in tutto il mondo, ha deciso di lasciare l'incarico con un discorso che pone nuovi interrogativi e nuove sfide per chi ricopre un incarico pubblico.
Dieci cose utili da sapere per condurre una campagna elettorale in ItaliaProforma
Le slide di Dino Amenduni durante #laprof, scuola di comunicazione politica di Proforma, Polignano a Mare, 1-3 luglio.
Sommario:
1. Chi “sposta i voti”?
2. Quali sono gli strumenti di comunicazione più rilevanti?
3. Quali sono i canali di comunicazione più utilizzati per reperire informazioni?
4. Quali sono le tecniche di contatto più e caci con gli elettori?
5. Qual è il momento chiave di una campagna elettorale?
6. Come si scrive un buon post sui social media?
7. Quando si deve usare Facebook, quando Twitter e quando altro?
8. Come si determina lo “spin” dopo un confronto pubblico/televisivo?
9. Quali competenze tecniche sono maggiormente utili
in un comitato elettorale?
10. Quali sono le caratteristiche del volontario “ideale”?
Crisi di fiducia, centralità dei media tradizionali, il ruolo dei social media:una professione in radicale cambiamento. Modulo di comunicazione politica all'interno del Corso in social media e digital marketing di Eurogiovani.
http://socialmediamarketing.eurogiovani.it/
La storia di Alexandria Ocasio-Cortez, la più giovane deputata d'AmericaProforma
La sua storia, le sue scelte politiche, le strategie di comunicazione, perché ha vinto le elezioni: il racconto dell'affermazione di una 29enne che ha imposto una riflessione sui nuovi modi di fare alla politica e comunicazione negli Stati Uniti e non solo.
Architettura delle campagne elettorali - otto idee per non impazzireDino Amenduni
1 - Nessuna campagna elettorale dovrebbe iniziare senza dati.
2 - Non si inizia dalle caratteristiche del candidato con cui si lavora, ma dall’analisi degli avversari e delle regole: chi sono, quanti sono, qual è la legge elettorale.
3 - Costruisci l’architettura di una campagna elettorale: lo staff, i ruoli, le funzioni, le spie di allarme.
4 - Esiste solo un 5% di decisioni strategiche per cui è davvero importante tenere il punto a tutti i costi.
Per tutte le altre: attacca il ciuccio dove vuole il padrone (regola del 95%).
5 - Molto spesso le campagne si vincono per errori degli avversari, non per meriti propri.
6 - In campagna elettorale non esistono orari, non esistono i weekend, non esistono i giorni festivi.
7 - È sempre meglio lavorare insieme a un’altra agenzia
di comunicazione del luogo in cui ci sono le elezioni.
8 - Quantità e qualità della consulenza politica sono molto spesso incompatibili.
(presentata l'8 novembre 2014 all'ottavo summit di Architecta - www.architecta.it)
La sfera pubblica online: nuovi processi, nuovi attori e nuovi spazi per la partecipazione al dibattito pubblico sulla cosa pubblica
Docente: Alessio Cornia
Corso di Teorie e Tecniche dei Nuovi Media
Università di Perugia
Come preparare un dibattito politico in TVProforma
Suggerimenti per i candidati e per gli staff, per il lavoro online e offline. Una guida pratica per la preparazione dei dibattiti, l'analisi dell'avversario e gli accorgimenti per evitare errori, con alcuni consigli per il monitoraggio e la produzione dei contenuti sui social media.
Sveglia!1!!1 - Dieci lezioni di comunicazione politica da parte di Beppe Gril...Dino Amenduni
Le dieci leve del successo comunicativo del Movimento5Stelle
- Posizionamento politico
- Ragionamento estensivo sulla “casta”
- Frame-cappello (destruens) basato sulle debolezze degli avversari
- Sotto-frame (costruens) per coprire un vasto elettorato
- Il meglio dagli opposti: par condicio e disintermediazione
- Il capitano copre la squadra: Grillo come Mourinho
- Primi per investimento sul web
- Logica televisiva di palinsesto
- Logica redazionale di comitato
- Blog polifonico
Milano sempre + Milano - la campagna elettorale di Beppe Sala (Amministrative...Proforma
• La prima mossa, forse decisiva
• Le tre linee strategiche della campagna
• La primavera: il momento più importante, lontano dai riflettori
• Milano sempre piùMilano: la campagna creativa
• Le scelte di advertising online
• I risultati
• Cosa abbiamo imparato da questa campagna elettorale
Come preparare uno speech di sette minuti in due oreProforma
Le variabili da considerare, gli obiettivi da perseguire (e ciò che è impossibile ottenere), i suggerimenti sull'organizzazione dei contenuti, l'importanza della platea e del contesto: una piccola guida per imparare a preparare speech brevi in poco tempo.
Le differenze essenziali tra un detersivo e un politico e la fantasmagoria de...Proforma
Nonostante una vulgata alla moda sostenga diversamente, la politica è cosa diversa da un prodotto commerciale.
E il guru è una figura mitologica.
Questo è quello che abbiamo sostenuto alla nostra prima lezione allo IED, corso di comunicazione politica.
Dieci domande che gli studenti ci fanno durante le docenzeProforma
1. Lavorate per tutti i politici che vi chiamano?
2. Voglio fare comunicazione politica: mi date un consiglio?
3. Esiste un pro lo professionale ideale per lavorare sulla comunicazione politica online?
4. Manifesti elettorali: faccioni sì o faccioni no?
5. Non avete paura che le vostre campagne siano oggetto di satira?
6. Un politico sta per iniziare una campagna elettorale e vuole fare il primo passo su Facebook: meglio usare un pro lo o aprire una pagina pubblica?
7. Chi deve gestire gli account social dei politici in campagna elettorale
(il candidato, i comunicatori, entrambi)?
8. Cosa faccio quando un utente trolla o insulta?
9. È e cace l’utilizzo dei social media anche in contesti territoriali molto piccoli?
10. Il marketing virale può aiutare la politica?
(slide presentate allo IED, corso universitario in comunicazione politica, giovedì 26 novembre 2015)
Sì, ma il programma? Cinque grandi progetti per migliorare la città.Antonio Decaro
I cinque grandi progetti di Antonio Decaro per migliorare la città.
«In questi mesi mi sono impegnato a raccogliere centinaia di idee e progetti. Per ognuno di essi abbiamo studiato fattibilità, tempi, risorse. Oggi voglio raccontare la Bari che vorrei, la città che tutti meritano».
Antonio Decaro
La comunicazione (politica): una professione tra sartoria e data analysisProforma
Avere dei dati scientifici che aiutano nella analisi e nella elaborazione di strategie è fondamentale e, nonostante possa sembrare scontato che si proceda in questo modo, non sempre lo è.
Contemporaneamente, per chi fa il nostro mestiere esiste una quota di artigianato, di lavoro fatto a mano, di intuito, a volte di azzardo che, condiviso con il committente, comporta il rischio dell'errore.
La storia dell'ex premier neozelandese, che a 42 anni e dopo un'esperienza politica che l'ha resa celebre in tutto il mondo, ha deciso di lasciare l'incarico con un discorso che pone nuovi interrogativi e nuove sfide per chi ricopre un incarico pubblico.
Dieci cose utili da sapere per condurre una campagna elettorale in ItaliaProforma
Le slide di Dino Amenduni durante #laprof, scuola di comunicazione politica di Proforma, Polignano a Mare, 1-3 luglio.
Sommario:
1. Chi “sposta i voti”?
2. Quali sono gli strumenti di comunicazione più rilevanti?
3. Quali sono i canali di comunicazione più utilizzati per reperire informazioni?
4. Quali sono le tecniche di contatto più e caci con gli elettori?
5. Qual è il momento chiave di una campagna elettorale?
6. Come si scrive un buon post sui social media?
7. Quando si deve usare Facebook, quando Twitter e quando altro?
8. Come si determina lo “spin” dopo un confronto pubblico/televisivo?
9. Quali competenze tecniche sono maggiormente utili
in un comitato elettorale?
10. Quali sono le caratteristiche del volontario “ideale”?
Crisi di fiducia, centralità dei media tradizionali, il ruolo dei social media:una professione in radicale cambiamento. Modulo di comunicazione politica all'interno del Corso in social media e digital marketing di Eurogiovani.
http://socialmediamarketing.eurogiovani.it/
La storia di Alexandria Ocasio-Cortez, la più giovane deputata d'AmericaProforma
La sua storia, le sue scelte politiche, le strategie di comunicazione, perché ha vinto le elezioni: il racconto dell'affermazione di una 29enne che ha imposto una riflessione sui nuovi modi di fare alla politica e comunicazione negli Stati Uniti e non solo.
Architettura delle campagne elettorali - otto idee per non impazzireDino Amenduni
1 - Nessuna campagna elettorale dovrebbe iniziare senza dati.
2 - Non si inizia dalle caratteristiche del candidato con cui si lavora, ma dall’analisi degli avversari e delle regole: chi sono, quanti sono, qual è la legge elettorale.
3 - Costruisci l’architettura di una campagna elettorale: lo staff, i ruoli, le funzioni, le spie di allarme.
4 - Esiste solo un 5% di decisioni strategiche per cui è davvero importante tenere il punto a tutti i costi.
Per tutte le altre: attacca il ciuccio dove vuole il padrone (regola del 95%).
5 - Molto spesso le campagne si vincono per errori degli avversari, non per meriti propri.
6 - In campagna elettorale non esistono orari, non esistono i weekend, non esistono i giorni festivi.
7 - È sempre meglio lavorare insieme a un’altra agenzia
di comunicazione del luogo in cui ci sono le elezioni.
8 - Quantità e qualità della consulenza politica sono molto spesso incompatibili.
(presentata l'8 novembre 2014 all'ottavo summit di Architecta - www.architecta.it)
La sfera pubblica online: nuovi processi, nuovi attori e nuovi spazi per la partecipazione al dibattito pubblico sulla cosa pubblica
Docente: Alessio Cornia
Corso di Teorie e Tecniche dei Nuovi Media
Università di Perugia
Come preparare un dibattito politico in TVProforma
Suggerimenti per i candidati e per gli staff, per il lavoro online e offline. Una guida pratica per la preparazione dei dibattiti, l'analisi dell'avversario e gli accorgimenti per evitare errori, con alcuni consigli per il monitoraggio e la produzione dei contenuti sui social media.
Sveglia!1!!1 - Dieci lezioni di comunicazione politica da parte di Beppe Gril...Dino Amenduni
Le dieci leve del successo comunicativo del Movimento5Stelle
- Posizionamento politico
- Ragionamento estensivo sulla “casta”
- Frame-cappello (destruens) basato sulle debolezze degli avversari
- Sotto-frame (costruens) per coprire un vasto elettorato
- Il meglio dagli opposti: par condicio e disintermediazione
- Il capitano copre la squadra: Grillo come Mourinho
- Primi per investimento sul web
- Logica televisiva di palinsesto
- Logica redazionale di comitato
- Blog polifonico
Milano sempre + Milano - la campagna elettorale di Beppe Sala (Amministrative...Proforma
• La prima mossa, forse decisiva
• Le tre linee strategiche della campagna
• La primavera: il momento più importante, lontano dai riflettori
• Milano sempre piùMilano: la campagna creativa
• Le scelte di advertising online
• I risultati
• Cosa abbiamo imparato da questa campagna elettorale
Come preparare uno speech di sette minuti in due oreProforma
Le variabili da considerare, gli obiettivi da perseguire (e ciò che è impossibile ottenere), i suggerimenti sull'organizzazione dei contenuti, l'importanza della platea e del contesto: una piccola guida per imparare a preparare speech brevi in poco tempo.
Le differenze essenziali tra un detersivo e un politico e la fantasmagoria de...Proforma
Nonostante una vulgata alla moda sostenga diversamente, la politica è cosa diversa da un prodotto commerciale.
E il guru è una figura mitologica.
Questo è quello che abbiamo sostenuto alla nostra prima lezione allo IED, corso di comunicazione politica.
Dieci domande che gli studenti ci fanno durante le docenzeProforma
1. Lavorate per tutti i politici che vi chiamano?
2. Voglio fare comunicazione politica: mi date un consiglio?
3. Esiste un pro lo professionale ideale per lavorare sulla comunicazione politica online?
4. Manifesti elettorali: faccioni sì o faccioni no?
5. Non avete paura che le vostre campagne siano oggetto di satira?
6. Un politico sta per iniziare una campagna elettorale e vuole fare il primo passo su Facebook: meglio usare un pro lo o aprire una pagina pubblica?
7. Chi deve gestire gli account social dei politici in campagna elettorale
(il candidato, i comunicatori, entrambi)?
8. Cosa faccio quando un utente trolla o insulta?
9. È e cace l’utilizzo dei social media anche in contesti territoriali molto piccoli?
10. Il marketing virale può aiutare la politica?
(slide presentate allo IED, corso universitario in comunicazione politica, giovedì 26 novembre 2015)
Comunicatori (e) permanenti - cosa cambia nell'era dei parrucchieri-influencerProforma
Come si vende un prodotto, raccontare un'idea, vincere una campagna elettorale in un momento della storia in cui i parrucchieri sono tra i cinque professionisti con la maggiore credibilità e un "uomo qualunque" è ritenuto più credibile di un politico, un giornalista, un prete?
Le sfide di questa fase della storia della comunicazione commerciale, istituzionale e politica sono molto grandi e non tutte sono gestibili con facilità. Porsi alcune domande e provare a dare alcune risposte rapide è l'obiettivo di queste slide che ruotano attorno ad alcuni principi.
- La pubblicità è in questo momento lo strumento di persuasione meno convincente tra quelli a disposizione
- Le persone di cui storicamente "ci si fidava" non hanno più questo potere, che ora pare in mano all'uomo qualunque, al passante, all'utente di Internet che condivide un link. Questo comporta un profondissimo shock nelle modalità di formazione dell'opinione pubblica, modalità peraltro non facilmente tracciabili perché fortemente dispersive e atomizzate;
- chi conosce davvero il proprio interlocutore digitale, sa cosa vuole, di cosa ha bisogno, cosa lo annoia ha un enorme vantaggio competitivo su chi invece pensa di poter "vendere" qualcosa basandosi sulla sola forza della comunicazione
- Qualsiasi atto di comunicazione deve tenere conto dei meccanismi neurali che portano alla presa di decisioni. Non basta "avere ragione", essere "razionali": serve assecondare i meccanismi cerebrali semplici, quelli che fanno capo al "sistema 1" per com'è stato descritto da Daniel Kanheman
- Raccontare storie (cioè ordinare i contenuti secondo un formato narrativo e non solo descrittivo) diventa dunque sempre più importante per raggiungere correttamente i destinatari.
Sette idee (opinabilissime) sullo storytelling politicoProforma
1. È una scelta i cui effetti non si esauriscono in poche ore e in qualche titolo di giornale
2. Una sola storia non basta: i racconti vanno rinnovati più volte nel tempo
3. È parlare il linguaggio degli elettori e non quello degli eletti
4. È uno strumento per massimizzare l’efficacia dei contenuti politici, e non funziona in assenza di contenuti
5. È un metodo spesso convincente per trasformare i punti di debolezza in punti di forza
6. Funziona molto peggio senza il ricorso alle metafore
(e le metafore non funzionano senza una rappresentazione visiva)
7. Non teme i sondaggi e, anzi, prova a ribaltarli.
Metafore, slide, fuffa e contenuti: come distinguere un buon racconto da una supercazzola. Nella presentazione trovate analisi, casi pratici, comparazioni nel panorama italiano e internazionale della comunicazione politica degli ultimi 60 anni.
Brexit, Trump, referendum: lezioni dalla politica del 2016Proforma
Errori, buone pratiche, obiettivi e scelte strategiche: traccia di lavoro per le prossime elezioni dopo le esperienze nel Regno Unito, Stati Uniti e Italia.
Cinque domande frequenti sulla comunicazione politica onlineDino Amenduni
In queste slide ho provato a rispondere a un po' di quesiti che in questi anni hanno spesso rimbalzato tra docenze e social media:
1. Un politico sta per iniziare una campagna elettorale
e vuole fare il primo passo su Facebook:
meglio usare un profilo o aprire una pagina pubblica?
2. Chi deve gestire gli account social dei politici
in campagna elettorale (il candidato, i comunicatori, entrambi)?
3. Cosa faccio quando un utente trolla o insulta?
4. È utile utilizzare i social media anche in contesti territoriali molto piccoli?
5. Esiste un profilo professionale ideale per lavorare sulla comunicazione politica online?
Perché Proforma usa le slide (e perché suggerisce anche a voi di farlo)Proforma
Noi usiamo le slide:
- perché sono sinestetiche e rinforzano un discorso fatto semplicemente a voce
- perché favoriscono un racconto multimediale (testi + foto/audio/video)
- perché possono includere scelte simboliche, stilistiche e cromatiche che favoriscono la comprensione del messaggio
- perché liberano i destinatari dei messaggi dalla preoccupazione di “aver perso qualcosa”
- perché permettono di organizzare contenuti complessi
senza banalizzarli
- perché possono aiutare chi parla a non dimenticare i concetti
fondamentali
- per aumentare il ciclo di vita di una presentazione attraverso la distribuzione su Internet
Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfundingProforma
Tutti gli elementi teorici più importanti e lo studio di una campagna riuscita: ValigiaBlu (2015)
Sommario:
1. Come si costruisce una campagna di crowdfunding
• elementi costitutivi
• modalità di raccolta
• piattaforme di raccolta
• la strategia di comunicazione
2. Case study: la campagna di crowdfunding
di Valigia Blu (2015)
• il questionario
• la piattaforma
• le ricompense
• la strategia di comunicazione
• il gruppo di lavoro
• il video di lancio
• gli aggiornamenti intermedi
• i risultati finali
Lo storytelling al servizio della comunicazione istituzionale Proforma
Slide, video, tormentoni: diritti e doveri di chi deve parlare ai cittadini.
Contenuti della presentazione:
- l'ingresso delle slide a Palazzo Chigi
- il ruolo delle metafore nella comunicazione di lungo periodo
- il ruolo dei leader nella comunicazione istituzionale
- il ruolo dei video nella comunicazione istituzionale
- l’integrazione tra comunicazione istituzionale ed elettorale
- l’effetto-Trump sulle regole classiche della comunicazione politica
(presentato alla Scuola Holden sabato 25 marzo 2017)
Tra complessità e banalizzazione, un’etica della comunicazione politica
Le slide di Andrea Camorrino durante #laprof, scuola di comunicazione politica di Proforma, Polignano a Mare, 1-3 luglio.
Come si promuove, difende o compromette la propria reputazione onlineDino Amenduni
Dieci storie per comprendere come si promuove, difende o compromette la propria reputazione online. Cinque WIN, cinque FAIL e cinque riflessioni per districarsi sui social media
Michele Emiliano - Puglia 2015/2020: il programma del sindaco di Puglia e del...Dino Amenduni
Tutte le proposte del programma di Michele Emiliano candidato presidente della Regione Puglia su:
- rifiuti
- sanità
- legge elettorale e parità di genere
- borse di studio e formazione
- reddito di dignità
- "meno cemento, più Puglia"
- ricerca e innovazione
- ILVA
- riqualificazione urbana
Dieci cose che ho imparato dopo 700 giorni consecutivi di campagne elettoraliDino Amenduni
Tempi e orari di lavoro, ruolo dei social media, peso della comunicazione, gestione delle crisi, l’importanza di avere patatine e taralli a portata di mano (slide realizzate a giugno 2015)
Cinque regole per costruire la domanda di cambiamentoDino Amenduni
1. Integrità-credibilità-accountability
(a partire dai risultati)
2. Comunicazione permanente
3. Ascoltare e non pensare di avere sempre ragione
4. Stare nell’agenda e parlare dei problemi reali delle persone
5. Non misurare tutto in termini economici
Vincere l’internet senza usare il clickbait - otto consigli per l'ottimizzazi...Proforma
1. Individua l'eroe
2. Punta su interessi di nicchia
3. Trova storie che ispirino i comportamenti virtuosi delle persone
4. Sii multimediale
5. Usa didascalie descrittive e con un linguaggio familiare
6. Usa testi emozionanti e creano interesse
7. Inserisci tutte le informazioni indispensabili in didascalia
8. Non creare enfasi dove non serve
“Facciamo come fanno loro” - Gli errori nella comunicazione politica, quando ...Proforma
In comunicazione politica l'epic fail è sempre dietro l'angolo.
Ma ci sono alcune coordinate che possono valere come perimetro entro il quale rimanere per evitare almeno gli errori più grossolani. Attenzioni semplici, che però, nonostante tutto, spesso sono disattese.
Con un po' di ritardo, pubblico un riepilogo della mia analisi su Matteo Salvini per ipotetiche elezioni politiche anticipate, in occasione del 1° Premio AGOL (luglio 2015).
Risultato:
Finalista, Categoria Comunicazione Politica - Giovani comunicatori
“SNATURATI”, quando Grillo era verde
Marco Morosini, ghost writer di Beppe Grillo, spiega l’involuzione del Movimento: dall’ecologia sociale al populismo. Milanoambiente, gennaio 2020
---------------------
MM: Nell’ambientalismo nato da sinistra, credo ci sia un grosso problema con il tema “lavoro”. Il tema “lavo- ro” è talmente importante e identificativo per la sinistra italiana che quando in scena entra lui, il lavoro, anche all’ambiente si chiede di fare un passo indietro. E anche alla salute. Il mito del lavoro, e del lavoro industriale so- prattutto, ha radici potenti: io me li ricordo i metalmec- canici di un tempo... erano il corpo d’elite della sinistra italiana, del PCI, del piùgrande partito comunista d’oc- cidente: erano i suoi marines... E ci sono ragioni storiche importanti da cui tutto questo va compreso... Ma c’è an- che qualcosa di esagerato, di fuorviante: quando abitavo a Milano passavo sempre, di fronte al Politecnico, vicino a un monumento con una grande iscrizione in bronzo: “Alla Libertà, alla Pace, al Lavoro”. Be’, libertà e pace sono due fini... il lavoro è un mezzo. Non è un valore, di per sé. R: Banalizzando: si lavora per vivere, non si vive per lavo- rare...
MA: Questo però che c’entra con l’ambientalismo?
MM: C’entra parecchio perché oggi ecologia vuol dire innanzitutto decrescita: produrre di meno,consumare di meno. E lavorare di meno, conseguentemente. Ma qui nasce una grossa difficoltà concettuale, nella sinistra ita- liana. Il primo articolo della Costituzione fa da monito: “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavo- ro”... sul lavoro, sul concetto di lavoro. Neanche “sui lavo- ratori” che sono persone, e in quanto tali possono spera- bilmente avere una vita più ampia di quella racchiusa nel loro lavoro. Insomma, queste cose, se le approfondissimo, spiegherebbero parecchio del perché le battaglie sulla ri- duzione dell’orario di lavoro sono fallite in Italia. Eppu- re in una prospettiva ecologica le riduzioni d’orario sono non soltanto opportune, ma doverose! In fondo il mon- do si salva in tre mosse: dimezzare l’energia consumata pro-capite, dimezzare il consumo di materie prime, di- mezzare l’orario di lavoro. (...)
http://www.marcomorosini.eu/archive/MilanoAmbiente.pdf
Silence is sexy - Perché la comunicazione politica con gli steroidi non è l'...Proforma
Nell'era dei social media, dei post pubblicati ogni ora, dei talk show ogni giorno, dei sondaggi ogni settimana, della campagna elettorale permanente, è possibile tornare a immaginare il silenzio come strumento di comunicazione, il vuoto come elemento di costruzione del senso, l'assenza come metodo di costruzione del consenso?
(la mia lezione a #Laprof18)
Dieci temi per comunicare sui social media senza farsi male (soprattutto su Facebook)
Bologna, 14 maggio 2015, seminario di formazione organizzato da Legacoopsociali.
Twitter per la Pubblica Amministrazione: tre storie, sette ideeDino Amenduni
Tra comunicazione politica e OpenGov,
come usare lo strumento senza subirlo.
(Presentato a Pescara, 25 maggio 2012
L’economia e la politica ai tempi di Twitter
Giornata della trasparenza della PA 2012)
Il giornalismo degli sms d'amore pubblicati in prima pagina in nome della libertà di stampa, dei titoli a nove colonne urlati per vendere (?) una copia in più, dei retroscena attesi, sperati e, se proprio non si riesce, inventati può dare lezioni di morale alla politica? (Le slide di Andrea Camorrino per #LaProf19)
Quink (www.quink.it - www.facebook.com/quink.it) è un'esperienza di comunicazione collettiva che si forma durante una campagna elettorale e che decide, dopo le elezioni (vinte) di occuparsi delle contraddizioni della comunicazione, soprattutto politica
Il nome nasce dalla crasi di 'Quick' e 'Link': un collegamento veloce, immediato, fulmineo e soprattutto facilmente condivisibile, potenzialmente virale, con il mondo dell’informazione
Comunicazione (politica) online: le worst practices Dino Amenduni
Un’azione di comunicazione (politica) (online) non funziona se:
non è compresa dai destinatari
diventa un boomerang;
mette in evidenza l’incoerenza tra immagine reale e immagine percepita del mittente;
aumenta il livello di crisi comunicativa invece di diminuirlo;
trasforma una non-notizia in notizia;
non tiene conto della natura del pubblico;
non tiene conto della natura dello strumento;
è un errore così grande da cancellare i meriti (politici) del mittente
Una guida, realizzata da Proforma per ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), per la gestione di crisi di comunicazione nelle istituzioni pubbliche.
Qui trovate il webinar con l'illustrazione dettagliata dei contenuti delle slide e una lunga sessione di domande e risposte - http://www.anci.it/comunicare-ai-tempi-dellansia-collettiva-il-webinar-di-anci-con-proforma-scarica-i-materiali/
La comunicazione politica all'epoca del PorcellumVincenzo Strino
Le slide del mio intervento al convegno "Elezioni 2018: la legge elettorale spiegata bene" organizzato da ADG-Alta Docenza Giuridica all'Università di Napoli Federico II il giorno 11/01/2018
Amministrative e referendum, due storie da raccontare, due motivi per cui è possibile sostenere che il ruolo del web nella politica italiana è oramai centrale.
(presentato a Frattocchie 2.0, Firenze, 4 settembre 2011)
Come gestire la propria presenza in un dibattito pubblicoProforma
Una guida alla gestione di workshop, confronti, tavole rotonde, con suggerimenti su come prepararsi al meglio, su come organizzare i propri interventi, sulla corretta gestione sui tempi e su come risultare convincenti ed empatici agli occhi del pubblico.
Come si gestisce la reputazione di un brand (imparando da storie realmente ac...Proforma
La reputazione è il vero valore aggiunto in qualsiasi strategia di comunicazione contemporanea. A parità di azioni tecniche, un mittente solido e credibile ha più possibilità di raggiungere il proprio obiettivo.
Per questo motivo qualsiasi minaccia alla reputazione di brand e qualsiasi potenziale crisi di comunicazione richiede l'adozione di scelte forti, coerenti e consistenti nel tempo, in modo da evitare la perdita del più grosso capitale simbolico di cui qualsiasi mittente, nell'era della sfiducia generalizzata nei confronti delle istituzioni tradizionali, gode in questo momento storico.
All'interno della presentazione abbiamo analizzato casi di successo e di fallimento di grandi aziende, istituzioni e politici, per scoprire quali sono le variabili da tenere d'occhio quando ci si trova in situazioni di promozione o difesa della propria immagine di brand.
Gli attuali limiti e i nuovi effetti dei confronti tra candidati in TVProforma
La centralità del formato del dibattito televisivo tra i politici è sempre meno evidente. Alla valutazione sul confronto in sé si sostituisce la battaglia per produrre la migliore frase ad effetto; lo spin su come sia effettivamente andato il confronto influenza più del confronto in sé; i candidati sono 'risorse abbondanti', le loro parole sono facilmente reperibili su qualsiasi media; i cicli della notizia sono brevissimi, e dunque il giorno successivo a un confronto si parla già di altro; il formato dei confronti televisivi, pensati più per intrattenere che per informare, obbligano i politici a condensare pensiero complesso in pochi secondi, contribuendo a un'ulteriore banalizzazione del discorso pubblico oltre che alla perdita di interesse per lo spettatore.
(presentazione per il Master InsideUSA2020)
Le emozioni positive possono diventare virali?Proforma
La comunicazione politica contemporanea è caratterizzata da un uso massiccio di emozioni primarie negative come paura e rabbia. Chi ha utilizzato questa modalità ha spesso vinto le elezioni, di recente.
Anni di stimolazione dell'elettorato attraverso la paura e la rabbia stanno però restituendo il conto. Gli utenti sono sempre più stressati e sempre meno contenti di leggere contenuti politici online: esattamente il contrario di ciò che si sperava quando i social media iniziavano, una decina di anni fa, a diventare strumenti di comunicazione di massa.
La responsabilità dei politici e dei consulenti oggi risiede anche nel provare a cercare altre strade, più costruttive e meno ansiogene, per comunicare in modo efficace. Al TedX Salerno ho spiegato qual è, secondo me, la strada migliore per invertire questa tendenza.
(slide di Dino Amenduni)
Criteri di notiziabilità - quando un atto politico diventa notizia e quando noProforma
1. Il ruolo delle euristiche e il loro impatto sull’agenda setting
2. L’importanza della “Line of the day”
3. Come gestire la logica “Horse Race”
4. Il ruolo dei botta e risposta e le opportunità di reframing
5. Il ruolo della reputazione dei mittenti politici
(Le slide di Dino Amenduni a #LaProf19)
Se la politica senza risposte non può più garantire la felicità, almeno deve gestire il suo simulacro.
Il packaging della felicità, senza la felicità dentro.
Perché i politici hanno bisogno di un sito personaleProforma
Queste slide servono a rispondere alla domanda: “A che servono i siti ora che si può far passare tutta la comunicazione digitale di un politico attraverso gli account sui social media?”
E le risposte sono quattro:
- per raccogliere dati
- per far conoscere meglio il programma
- per essere più facilmente rintracciabili sui motori di ricerca
- a supporto dello storytelling personale.
(Slide presentate al WordCamp Bari 2019, 18 maggio)
Quattro consigli per divulgare le informazioni medico-scientifiche in modo efficace (slide presentata al convegno CIPOMO - Collegi Italiani dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri, "Dei Medici del Web e della Tecnologia")
Six stories to understand how to promote, protect or compromise your online r...Proforma
Three WINS, three FAILS and five considerations in order to get by on social media (presented at INFORM-INIO workshop, organized by European Commission, Palermo, May 16th)
Oggi, il tempo delle passioni tristi. Il ruolo delle emozioni nella comunicaz...Proforma
In una società che si fonda sulla rabbia, con la politica che se ne ciba e la rilancia, esiste un possibile percorso diverso per il comunicatore politico?
Uno spettro si aggira(va) per l'Europa - versione estesaProforma
Senza più le grandi ideologie, o almeno così si dice, al comunicatore politico è spesso richiesta la costruzione della "visione". Ma è una strada perseguibile?
Senza più le grandi ideologie, o almeno così si dice, al comunicatore politico è spesso richiesta la costruzione della "visione". Ma è una strada perseguibile?
Dieci storie per comprendere come si promuove, difende o compromette la propr...Proforma
La reputazione è il vero "algoritmo" della comunicazione contemporanea. Un mittente che riesce a essere credibile nel bel mezzo di una profondissima crisi di fiducia nei confronti delle istituzioni ha un vantaggio competitivo su tutti gli altri, e l'efficacia delle proprie strategie di comunicazione gode di un moltiplicatore. Abbiamo provato a spiegarvi perché nell'aggiornamento di questa presentazione, con nuovi dati, tabelle e casi di studio.
La risposta è dentro di te ma (a volte) è sbagliataProforma
Opportunità e rischi delle scorciatoie che il nostro cervello adotta per farci vivere. Un approfondimento su tre euristiche: della rappresentatività, della disponibilità, dell'affetto.
I consiglieri del principe - scienziati della politica come spin doctor?Proforma
Analisi dei Big data e psicometria: due cose che gli accademici
sanno fare meglio dei comunicatori.
(intervento all'interno di una tavola rotonda durante la Scuola Italiana di Scienza Politica, Urbino, 14 settembre 2017)
I consiglieri del principe - scienziati della politica come spin doctor?
Indovina chi viene a cena.
1. 26 settembre 2015
INDOVINA CHI VIENE A CENA
Appunti sulla comunicazione politica
partendo da una capriola di Matteo Salvini
2. 2
Indovina chi viene a cena / Appunti sulla comunicazione politica partendo da una capriola di Matteo Salvini
Chi sono
Mi chiamo Andrea Camorrino
Sono socio, direttore commerciale
e consulente di comunicazione politica
dell’agenzia di comunicazione Proforma (www.proformaweb.it)
@A_iR
andrea.camorrino@proformaweb.it
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facebook.com/andrea.camorrino
gravatar.com/andreacamorrino
3. Indovina chi viene a cena / Appunti sulla comunicazione politica partendo da una capriola di Matteo Salvini
A.
Premessa
4. 4
Indovina chi viene a cena / Appunti sulla comunicazione politica partendo da una capriola di Matteo Salvini
A. Premessa
5. 5
Indovina chi viene a cena / Appunti sulla comunicazione politica partendo da una capriola di Matteo Salvini
A. Premessa
Il 10 settembre 2015 Matteo Salvini,
leader della Lega Nord, afferma in tv:
“Ospiterei un profugo nel mio appartamento,
anche se ho un bilocale”
modificando improvvisamente i toni
sulle tematiche relative ai migranti.
Perché succede questo?
Occorre un flashback in forma di appunti.
6. Indovina chi viene a cena / Appunti sulla comunicazione politica partendo da una capriola di Matteo Salvini
B.
10 appunti
7. 7
Indovina chi viene a cena / Appunti sulla comunicazione politica partendo da una capriola di Matteo Salvini
B. 10 appunti
Fonte: Analfabetismo funzionale (Wikipedia)
8. 8
Indovina chi viene a cena / Appunti sulla comunicazione politica partendo da una capriola di Matteo Salvini
Nella comunicazione politica,
la politica è la condizione necessaria
(ma non sufficiente).
1a) Una ottima comunicazione non potrà mai
rendere buona una azione politica vacua,
contraddittoria, debole.
1b) Una cattiva comunicazione può però
deteriorare una buona azione politica.
Appunto 1
9. 9
Indovina chi viene a cena / Appunti sulla comunicazione politica partendo da una capriola di Matteo Salvini
La politica è inscindibile
dalla sua comunicazione.
2a) Supporre che un buon contenuto si racconti
da sé è una fesseria.
2b) La comunicazione politica esiste da sempre,
anche se prima si chiamava stampa
e propaganda. Ma oggi è cambiata
e cambia in continuazione.
Appunto 2
10. 10
Indovina chi viene a cena / Appunti sulla comunicazione politica partendo da una capriola di Matteo Salvini
Nessuna brillante campagna di comunicazione
può risollevare le sorti di una prolungata cattiva
(comunicazione) politica precedente.
3a) “Ora facciamo le cose, poi a fine mandato le raccontiamo bene”: se va bene si
devono fare le corse per recuperare il tempo perso contro la narrazione degli
altri. Se va male, non si recupera sull’agenda fissata nel frattempo dagli altri.
3b) “Ora facciamo le cose, poi quando la gente vedrà i risultati non ci sarà nessuna
campagna contro che potrà fregarci”: se va bene si dovrà fare comunque
comunicazione ma in ritardo. Se va male, la campagna degli altri è già stata:
“il miglioramento non c’entra niente con l’azione dell’esecutivo”.
3c) Una goccia di comunicazione al giorno scava la pietra, una cascata negli ultimi
60 la disperde.
Appunto 3
11. 11
Indovina chi viene a cena / Appunti sulla comunicazione politica partendo da una capriola di Matteo Salvini
È fondamentale avere un passato da
raccontare, un orizzonte da proporre,
un presente che lo vivifichi. Il tutto nella
coerenza della biografia che parla.
4a) L’uomo di potere non si potrà mai rifare una
verginità in modo credibile, il ragazzo alla prima
esperienza è inutile che millanti esperienza.
Entrambi hanno altri punti di forza da far valere.
Appunto 4
12. 12
Indovina chi viene a cena / Appunti sulla comunicazione politica partendo da una capriola di Matteo Salvini
Nessuna notizia domina l’immaginario per più
di una decina di giorni. Non appena ha perso
l’appeal, viene surclassata da una nuova più
importante per il marketing delle emozioni.
5a) Il marketing delle emozioni è mosso dai media
tradizionali, dalle discussioni sui social,
dai trending topic: non c’è il grande fratello cattivo,
ma un sistema cui prendiamo parte.
5b) Pochi sopporterebbero 10 giorni
senza una emozione nuova.
5c) Una comunicazione senza ritmo fa cambiare canale.
Appunto 5
13. 13
Indovina chi viene a cena / Appunti sulla comunicazione politica partendo da una capriola di Matteo Salvini
La comunicazione semplifica,
ma la realtà è complessa.
6a) “Per ogni situazione complessa c’è una risposta
semplice, ed è sbagliata” (autore incerto)
6b) La comunicazione irresponsabile si può consentire
di semplificare tutto. Quella responsabile, sembra
in un cul de sac: se comunica in modo complesso,
sarà sopraffatta dal linguaggio semplice degli altri;
se comunica ipersemplificando, estromette la
complessità, che è il terreno del suo cimento.
6c) La prevalenza della narrazione ipersemplificata ha
reso i racconti complessi quasi del tutto irricevibili.
Appunto 6
14. 14
Indovina chi viene a cena / Appunti sulla comunicazione politica partendo da una capriola di Matteo Salvini
Se costruiamo una griglia, dividendo le suggestioni tra
quelle legate alla semplicità e quelle legate alla complessità,
la sfida della comunicazione responsabile pare impossibile.
Appunto 7
SEMPLICITÀ COMPLESSITÀ
Caducità Memoria
Velocità Lentezza
New media Old media
Populismo Responsabilità
Opposizione Governo
Pancia Testa
Pars destruens Pars costruens
Evocazione Costruzione
Brevissimo termine Medio e lungo termine
15. 15
Indovina chi viene a cena / Appunti sulla comunicazione politica partendo da una capriola di Matteo Salvini
La società (italiana) della semplificazione
ha prodotto (ed è il prodotto de) il più alto
tasso di analfabeti funzionali al mondo.
8a) Se il destinatario non capisce, la domanda sui
compiti della comunicazione cambia.
8b) Se il destinatario non capisce, la comunicazione
deve diventare ancora più elementare?
Appunto 8
16. 16
Indovina chi viene a cena / Appunti sulla comunicazione politica partendo da una capriola di Matteo Salvini
Al comunicatore politico viene chiesto di rendere semplici
gli argomenti complessi. Ma è arrivato invece il tempo di
reintrodurre elementi di complessità nel discorso politico
oggi ipersemplificato.
9a) Gli argomenti complessi, ipersemplificati, diventano simulacri di
ragionamento, dove i nessi di causa effetto sono completamente persi.
9b) Gli argomenti complessi non hanno un luogo dove essere
rappresentati: la tv misura in soundbite, il tweet è di 140 caratteri,
il filmato virale deve stare nei 20-30 secondi, l’editoriale cartaceo si
rivolge ad una elite.
9c) La ricomplessizzazione dell’immaginario collettivo non è solo
responsabilità del discorso politico, ma è uno dei compiti principali
della comunicazione politica.
Appunto 9
17. 17
Indovina chi viene a cena / Appunti sulla comunicazione politica partendo da una capriola di Matteo Salvini
I mediatori del XX secolo tra il discorso politico
e i cittadini, i giornalisti, sono i corresponsabili
di una infinita coazione a ripetere del discorso
ipersemplificato che procede per inerzia,
pigrizia, incapacità di sperimentare.
10a) Il cerchio politico-giornalista, (disinter)mediato o meno
da un tweet o un post, riproduce 99 volte su 100 un
piccolo mondo antico totalmente autoreferenziale.
10b) Il piccolo mondo antico dimora e finisce nella somma
dello share dei due talkshow del martedì.
Appunto 10
18. Indovina chi viene a cena / Appunti sulla comunicazione politica partendo da una capriola di Matteo Salvini
C.
Conclusioni
19. 19
Indovina chi viene a cena / Appunti sulla comunicazione politica partendo da una capriola di Matteo Salvini
C. Conclusioni
Fonte: Sondaggio Demos Pi, Settembre 2015 (base: 1055 casi)
20. 20
Indovina chi viene a cena / Appunti sulla comunicazione politica partendo da una capriola di Matteo Salvini
C. Conclusioni
Abbiamo qualche elemento in più per rispondere alla
domanda su Salvini: perché ha detto di essere pronto ad
ospitare un profugo?
La risposta ha qualche elemento di complessità (evviva) nel contesto:
1) Papa Francesco invoca accoglienza con toni sempre più forti
e duri, fino a chiedere ad ogni parrocchia di ospitare una famiglia
di profughi;
2) Angela Merkel decide di aprire le frontiere, usando parole nettissime;
3) Il Governo italiano, che da sempre lavora per favorire una politica
europea di accoglienza, abbandona sempre più anche gli indugi nel
linguaggio;
4) Le immagini di disperazione aumentano a dismisura fino a quella –
umanamente intollerabile – del piccolo Aylan sulle spiagge turche.
21. 21
Indovina chi viene a cena / Appunti sulla comunicazione politica partendo da una capriola di Matteo Salvini
C. Conclusioni
La politica ha mosso i suoi passi,
la comunicazione ha seguìto.
A sinistra si è passati da “La legalità non è né di destra
né di sinistra” (dunque avallando l’idea che il migrante
sia motivo di illegalità, secondo l’agenda dettata
da destra) allo “scontro tra umani e bestie”:
dalla paura alla speranza, dalla “Ruspa!” alla fratellanza.
L’agenda su questo tema si è spostata a sinistra,
tramite l’introduzione di minimi elementi di
complessità nella narrazione, rompendo l’equazione
migrante=delinquente e puntando sul tema della fuga
dalla guerra, della responsabilità, della umanità.
Concetti più complessi di paura e “Ruspa!”.
22. 22
Indovina chi viene a cena / Appunti sulla comunicazione politica partendo da una capriola di Matteo Salvini
C. Conclusioni
Che Salvini parlasse credendo alle sue parole o solo
per opportunismo, il discorso non varia: “Ruspa!”
in quelle ore non era più in sintonia con la coscienza
collettiva, dopo 20 anni nei quali di fronte a “Ruspa!”
una narrazione alternativa era muta.
Il tema della immigrazione è stato fino ad agosto
il tema politico impraticabile per eccellenza nell’ambito
della razionalità, mentre oggi sembra conquistato
(per quanto tempo dipenderà dai passi successivi)
ad un ragionamento potabile.
A conferma della tesi che la prossima via della
comunicazione politica – per chi vuole andare oltre il
populismo - non sta nella semplificazione,
ma nella ricomplessizzazione del discorso politico.
23. Indovina chi viene a cena / Appunti sulla comunicazione politica partendo da una capriola di Matteo Salvini
D.
Compiti a casa
24. 24
Indovina chi viene a cena / Appunti sulla comunicazione politica partendo da una capriola di Matteo Salvini
D. Compiti a casa
SEMPLICITÀ COMPLESSITÀ
Caducità Memoria
Velocità Lentezza
New media Old media
Populismo Responsabilità
Opposizione Governo
Pancia Testa
Pars destruens Pars costruens
Evocazione Costruzione
Brevissimo termine Medio e lungo termine
25. 25
Indovina chi viene a cena / Appunti sulla comunicazione politica partendo da una capriola di Matteo Salvini
1) Il nuovo compito del (comunicatore) politico
responsabile è rendere la complessità in modo
chiaro ma senza banalizzarla (ovvero negarla)
e senza vergognarsene.
2) Il politico responsabile va in televisione solo se
ha la certezza di potere argomentare le proprie
tesi e se ha di fronte un giornalista responsabile
(bando assoluto alla politica di palazzo, parlare
solo di fatti concreti, sottoporsi a fact checking).
3) Il politico responsabile disegna scenari di futuro
in ogni suo discorso: il breve termine è sempre al
servizio di un progetto a medio e lungo termine.
D. Compiti a casa
26. 26
Indovina chi viene a cena / Appunti sulla comunicazione politica partendo da una capriola di Matteo Salvini
4) Il politico e il suo staff studiano come introdurre
elementi di complessità senza perdere ritmo,
come prendere qualche secondo in più per
argomentare ma senza eccedere e senza
annoiare.
5) Il politico responsabile utilizza strategie on e off
line coerenti tra loro, che giocano di rimando,
24 ore al giorno, ma senza disumanizzarsi, 365
giorni all’anno, ma senza credere che il mondo
nasca e finisca nella politica.
D. Compiti a casa
27. 27
Indovina chi viene a cena / Appunti sulla comunicazione politica partendo da una capriola di Matteo Salvini
1) Non si fa ingannare dalla caducità
e rievoca le tappe del passato;
2) È veloce ma introduce pause di
riflessione;
3) Sta sui new media in modo
corretto e usa gli old media solo
alle proprie condizioni;
4) È pop senza cedere al populismo;
5) È al governo anche quando è
all’opposizione;
6) Emoziona di pancia, ma parla
sempre alla testa;
7) Non distrugge se non sa come
costruire;
8) Evoca e costruisce, costruisce ed
evoca, sempre, incessantemente;
9) Il breve termine è solo parte
dichiarata di un progetto
complessivo.
D. Compiti a casa
Rifacendoci alla nostra tabella, in sintesi, il politico responsabile:
28. Indovina chi viene a cena / Appunti sulla comunicazione politica partendo da una capriola di Matteo Salvini
Grazie.