Tutti gli elementi teorici più importanti e lo studio di una campagna riuscita: ValigiaBlu (2015)
Sommario:
1. Come si costruisce una campagna di crowdfunding
• elementi costitutivi
• modalità di raccolta
• piattaforme di raccolta
• la strategia di comunicazione
2. Case study: la campagna di crowdfunding
di Valigia Blu (2015)
• il questionario
• la piattaforma
• le ricompense
• la strategia di comunicazione
• il gruppo di lavoro
• il video di lancio
• gli aggiornamenti intermedi
• i risultati finali
This presentation gives a brief information on malaria, epidemiology, its causative agent, life cycle, diagnosis, prevention, treatment and vaccines available.
Expanded programme on immunization for health science studentstamenefetene1
This is ppt about expanded programme on immunization(national immunation programme in some countries and includes many updates regarding immunizatin.Thank you!
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Learn unusual tips, strategies and process for getting 10-100x more value from paid ad campaigns on Facebook, Twitter, YouTube, Linkedin & Google+, including how to drive exponentially more traffic to your content, and convert 3-5x more of those clicks into leads and sales – all for less than $50 per campaign! Attendees will gain critical insights into how the algorithms of Paid Social Media advertising REALLY work, including Relevancy Score and Quality Adjusted Bids, which govern how often your ads show and what you pay for them. A must-attend session for Content, Social Media and PPC Marketers alike.
7 Brilliant features of WhatsApp Business App you Should KnowKaram Susheel
WhatsApp has recently launched its Business app for Business owners. It is like original WhatsApp but for Businesses so that they can manage orders and customers more efficiently. In this presentation we will see 7 New features of Whatsapp business app.
There’s a new breed of entrepreneur looking to realise their dreams – those that want to succeed in business but also live a happy and balanced life. In this talk I highlighted that more companies should focus on happiness as their primary goal, then watch as profits soar.
Presentazione per il corso "Strumenti e applicazioni del web"
Corso di laurea magistrale: Teoria e Tecnologia della Comunicazione
Università Milano-Bicocca
Cinque post politici di successo sui social mediaProforma
Cinque case history di successo e qualche appunto su cosa possiamo imparare da queste storie per la comunicazione politica online.
1. Hillary Clinton e un commento a un post di una pagina Facebook (luglio 2015)
2. Graziano Delrio versus Giorgia Meloni sulle corsie preferenziali a Roma (agosto 2015)
3. Matteo Salvini a Strasburgo dopo il referendum in Grecia (video da due minuti - luglio 2015)
4. Matteo Renzi (subito) dopo la finale Pennetta-Vinci agli US Open (settembre 2015)
5. Barack Obama e il tweet più popolare della storia della comunicazione politica (novembre 2012)
Proceedings della track Aspetti giuridici del crowdfunding - Dalla conferenza Crowdfuture - The Future of crowdfunding, Roma 19 Ottobre 2013.
Introduzione di Gian Domenico Mosco, Ordinario di Diritto Commerciale Luiss G. Carli
"La nuova regolamentazione dell’Equity Crowdfunding"
Contributi:
1) Roberta Mangione (LUISS) Equity Crowdfunding e diritto dell’intermediazione finanziaria
2) Casimiro Antonio Nigro (LUISS) Equity Crowdfunding e diritto societario
3) Claudio Di Falco (Cleary Gottlieb Steen & Hamilton) - Tecniche di protezione dei crowdfunders (investitori non professionali): limiti e prospettive di tag-along e diritto di recesso
3) Alessandro Portolano (Chiomenti Studio Legale) - Le regole di condotta applicabili a banche e imprese di investimento nell’ambito della disciplina in tema di Equity Crowdfunding
- Tavola rotonda: Equity Crowdfunding, effettiva opportunità di patrimonializzazione per le imprese?
1) Francesca Brunori (Confindustria) - Piccole imprese e mercato dei capitali. L’opportunità del Crowdfunding
Luca Enriques (LUISS) - La disciplina italiana uccide il Crowdfunding nella culla?
Leonardo Frigiolini (UNICASIM/UNICASEED) - Il ruolo delle SIM e l’importanza di un unico sostegno multidisciplinare allo startupper
Salvatore Rizzo (Banca Interprovinciale Modena) - Equity Crowdfunding: i possibili rischi di compliance per gli intermediari
Martina Tambucci (CONSOB) - Il ruolo degli intermediari tradizionali e degli investitori professionali nell'Equity Crowdfunding
Buone e cattive pratiche di comunicazione politica sui social mediaProforma
A. Come la politica dovrebbe comunicare online: la guida di Twitter
B. Politica e social media: regole minime di sopravvivienza
C. Cinque post di successo sui social media
(Moduli presentati allo IED, Roma, 17 dicembre 2015)
Dieci domande che gli studenti ci fanno durante le docenzeProforma
1. Lavorate per tutti i politici che vi chiamano?
2. Voglio fare comunicazione politica: mi date un consiglio?
3. Esiste un pro lo professionale ideale per lavorare sulla comunicazione politica online?
4. Manifesti elettorali: faccioni sì o faccioni no?
5. Non avete paura che le vostre campagne siano oggetto di satira?
6. Un politico sta per iniziare una campagna elettorale e vuole fare il primo passo su Facebook: meglio usare un pro lo o aprire una pagina pubblica?
7. Chi deve gestire gli account social dei politici in campagna elettorale
(il candidato, i comunicatori, entrambi)?
8. Cosa faccio quando un utente trolla o insulta?
9. È e cace l’utilizzo dei social media anche in contesti territoriali molto piccoli?
10. Il marketing virale può aiutare la politica?
(slide presentate allo IED, corso universitario in comunicazione politica, giovedì 26 novembre 2015)
Comunicatori (e) permanenti - cosa cambia nell'era dei parrucchieri-influencerProforma
Come si vende un prodotto, raccontare un'idea, vincere una campagna elettorale in un momento della storia in cui i parrucchieri sono tra i cinque professionisti con la maggiore credibilità e un "uomo qualunque" è ritenuto più credibile di un politico, un giornalista, un prete?
Le sfide di questa fase della storia della comunicazione commerciale, istituzionale e politica sono molto grandi e non tutte sono gestibili con facilità. Porsi alcune domande e provare a dare alcune risposte rapide è l'obiettivo di queste slide che ruotano attorno ad alcuni principi.
- La pubblicità è in questo momento lo strumento di persuasione meno convincente tra quelli a disposizione
- Le persone di cui storicamente "ci si fidava" non hanno più questo potere, che ora pare in mano all'uomo qualunque, al passante, all'utente di Internet che condivide un link. Questo comporta un profondissimo shock nelle modalità di formazione dell'opinione pubblica, modalità peraltro non facilmente tracciabili perché fortemente dispersive e atomizzate;
- chi conosce davvero il proprio interlocutore digitale, sa cosa vuole, di cosa ha bisogno, cosa lo annoia ha un enorme vantaggio competitivo su chi invece pensa di poter "vendere" qualcosa basandosi sulla sola forza della comunicazione
- Qualsiasi atto di comunicazione deve tenere conto dei meccanismi neurali che portano alla presa di decisioni. Non basta "avere ragione", essere "razionali": serve assecondare i meccanismi cerebrali semplici, quelli che fanno capo al "sistema 1" per com'è stato descritto da Daniel Kanheman
- Raccontare storie (cioè ordinare i contenuti secondo un formato narrativo e non solo descrittivo) diventa dunque sempre più importante per raggiungere correttamente i destinatari.
Brexit, Trump, referendum: lezioni dalla politica del 2016Proforma
Errori, buone pratiche, obiettivi e scelte strategiche: traccia di lavoro per le prossime elezioni dopo le esperienze nel Regno Unito, Stati Uniti e Italia.
Prima parte di una presentazione sul crowdfunding, che ne introduce i principi e ne spiega il funzionamento, presentando le maggiori piattaforme di crowdfunding in Italia e all'estero e illustrando esempi e trend di questo fenomeno. Prodotto da: twintangibles. (cc) by-nc-sa
Le differenze essenziali tra un detersivo e un politico e la fantasmagoria de...Proforma
Nonostante una vulgata alla moda sostenga diversamente, la politica è cosa diversa da un prodotto commerciale.
E il guru è una figura mitologica.
Questo è quello che abbiamo sostenuto alla nostra prima lezione allo IED, corso di comunicazione politica.
Perché Proforma usa le slide (e perché suggerisce anche a voi di farlo)Proforma
Noi usiamo le slide:
- perché sono sinestetiche e rinforzano un discorso fatto semplicemente a voce
- perché favoriscono un racconto multimediale (testi + foto/audio/video)
- perché possono includere scelte simboliche, stilistiche e cromatiche che favoriscono la comprensione del messaggio
- perché liberano i destinatari dei messaggi dalla preoccupazione di “aver perso qualcosa”
- perché permettono di organizzare contenuti complessi
senza banalizzarli
- perché possono aiutare chi parla a non dimenticare i concetti
fondamentali
- per aumentare il ciclo di vita di una presentazione attraverso la distribuzione su Internet
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7 Brilliant features of WhatsApp Business App you Should KnowKaram Susheel
WhatsApp has recently launched its Business app for Business owners. It is like original WhatsApp but for Businesses so that they can manage orders and customers more efficiently. In this presentation we will see 7 New features of Whatsapp business app.
There’s a new breed of entrepreneur looking to realise their dreams – those that want to succeed in business but also live a happy and balanced life. In this talk I highlighted that more companies should focus on happiness as their primary goal, then watch as profits soar.
Presentazione per il corso "Strumenti e applicazioni del web"
Corso di laurea magistrale: Teoria e Tecnologia della Comunicazione
Università Milano-Bicocca
Cinque post politici di successo sui social mediaProforma
Cinque case history di successo e qualche appunto su cosa possiamo imparare da queste storie per la comunicazione politica online.
1. Hillary Clinton e un commento a un post di una pagina Facebook (luglio 2015)
2. Graziano Delrio versus Giorgia Meloni sulle corsie preferenziali a Roma (agosto 2015)
3. Matteo Salvini a Strasburgo dopo il referendum in Grecia (video da due minuti - luglio 2015)
4. Matteo Renzi (subito) dopo la finale Pennetta-Vinci agli US Open (settembre 2015)
5. Barack Obama e il tweet più popolare della storia della comunicazione politica (novembre 2012)
Proceedings della track Aspetti giuridici del crowdfunding - Dalla conferenza Crowdfuture - The Future of crowdfunding, Roma 19 Ottobre 2013.
Introduzione di Gian Domenico Mosco, Ordinario di Diritto Commerciale Luiss G. Carli
"La nuova regolamentazione dell’Equity Crowdfunding"
Contributi:
1) Roberta Mangione (LUISS) Equity Crowdfunding e diritto dell’intermediazione finanziaria
2) Casimiro Antonio Nigro (LUISS) Equity Crowdfunding e diritto societario
3) Claudio Di Falco (Cleary Gottlieb Steen & Hamilton) - Tecniche di protezione dei crowdfunders (investitori non professionali): limiti e prospettive di tag-along e diritto di recesso
3) Alessandro Portolano (Chiomenti Studio Legale) - Le regole di condotta applicabili a banche e imprese di investimento nell’ambito della disciplina in tema di Equity Crowdfunding
- Tavola rotonda: Equity Crowdfunding, effettiva opportunità di patrimonializzazione per le imprese?
1) Francesca Brunori (Confindustria) - Piccole imprese e mercato dei capitali. L’opportunità del Crowdfunding
Luca Enriques (LUISS) - La disciplina italiana uccide il Crowdfunding nella culla?
Leonardo Frigiolini (UNICASIM/UNICASEED) - Il ruolo delle SIM e l’importanza di un unico sostegno multidisciplinare allo startupper
Salvatore Rizzo (Banca Interprovinciale Modena) - Equity Crowdfunding: i possibili rischi di compliance per gli intermediari
Martina Tambucci (CONSOB) - Il ruolo degli intermediari tradizionali e degli investitori professionali nell'Equity Crowdfunding
Buone e cattive pratiche di comunicazione politica sui social mediaProforma
A. Come la politica dovrebbe comunicare online: la guida di Twitter
B. Politica e social media: regole minime di sopravvivienza
C. Cinque post di successo sui social media
(Moduli presentati allo IED, Roma, 17 dicembre 2015)
Dieci domande che gli studenti ci fanno durante le docenzeProforma
1. Lavorate per tutti i politici che vi chiamano?
2. Voglio fare comunicazione politica: mi date un consiglio?
3. Esiste un pro lo professionale ideale per lavorare sulla comunicazione politica online?
4. Manifesti elettorali: faccioni sì o faccioni no?
5. Non avete paura che le vostre campagne siano oggetto di satira?
6. Un politico sta per iniziare una campagna elettorale e vuole fare il primo passo su Facebook: meglio usare un pro lo o aprire una pagina pubblica?
7. Chi deve gestire gli account social dei politici in campagna elettorale
(il candidato, i comunicatori, entrambi)?
8. Cosa faccio quando un utente trolla o insulta?
9. È e cace l’utilizzo dei social media anche in contesti territoriali molto piccoli?
10. Il marketing virale può aiutare la politica?
(slide presentate allo IED, corso universitario in comunicazione politica, giovedì 26 novembre 2015)
Comunicatori (e) permanenti - cosa cambia nell'era dei parrucchieri-influencerProforma
Come si vende un prodotto, raccontare un'idea, vincere una campagna elettorale in un momento della storia in cui i parrucchieri sono tra i cinque professionisti con la maggiore credibilità e un "uomo qualunque" è ritenuto più credibile di un politico, un giornalista, un prete?
Le sfide di questa fase della storia della comunicazione commerciale, istituzionale e politica sono molto grandi e non tutte sono gestibili con facilità. Porsi alcune domande e provare a dare alcune risposte rapide è l'obiettivo di queste slide che ruotano attorno ad alcuni principi.
- La pubblicità è in questo momento lo strumento di persuasione meno convincente tra quelli a disposizione
- Le persone di cui storicamente "ci si fidava" non hanno più questo potere, che ora pare in mano all'uomo qualunque, al passante, all'utente di Internet che condivide un link. Questo comporta un profondissimo shock nelle modalità di formazione dell'opinione pubblica, modalità peraltro non facilmente tracciabili perché fortemente dispersive e atomizzate;
- chi conosce davvero il proprio interlocutore digitale, sa cosa vuole, di cosa ha bisogno, cosa lo annoia ha un enorme vantaggio competitivo su chi invece pensa di poter "vendere" qualcosa basandosi sulla sola forza della comunicazione
- Qualsiasi atto di comunicazione deve tenere conto dei meccanismi neurali che portano alla presa di decisioni. Non basta "avere ragione", essere "razionali": serve assecondare i meccanismi cerebrali semplici, quelli che fanno capo al "sistema 1" per com'è stato descritto da Daniel Kanheman
- Raccontare storie (cioè ordinare i contenuti secondo un formato narrativo e non solo descrittivo) diventa dunque sempre più importante per raggiungere correttamente i destinatari.
Brexit, Trump, referendum: lezioni dalla politica del 2016Proforma
Errori, buone pratiche, obiettivi e scelte strategiche: traccia di lavoro per le prossime elezioni dopo le esperienze nel Regno Unito, Stati Uniti e Italia.
Prima parte di una presentazione sul crowdfunding, che ne introduce i principi e ne spiega il funzionamento, presentando le maggiori piattaforme di crowdfunding in Italia e all'estero e illustrando esempi e trend di questo fenomeno. Prodotto da: twintangibles. (cc) by-nc-sa
Le differenze essenziali tra un detersivo e un politico e la fantasmagoria de...Proforma
Nonostante una vulgata alla moda sostenga diversamente, la politica è cosa diversa da un prodotto commerciale.
E il guru è una figura mitologica.
Questo è quello che abbiamo sostenuto alla nostra prima lezione allo IED, corso di comunicazione politica.
Perché Proforma usa le slide (e perché suggerisce anche a voi di farlo)Proforma
Noi usiamo le slide:
- perché sono sinestetiche e rinforzano un discorso fatto semplicemente a voce
- perché favoriscono un racconto multimediale (testi + foto/audio/video)
- perché possono includere scelte simboliche, stilistiche e cromatiche che favoriscono la comprensione del messaggio
- perché liberano i destinatari dei messaggi dalla preoccupazione di “aver perso qualcosa”
- perché permettono di organizzare contenuti complessi
senza banalizzarli
- perché possono aiutare chi parla a non dimenticare i concetti
fondamentali
- per aumentare il ciclo di vita di una presentazione attraverso la distribuzione su Internet
Proforma - corso universitario di comunicazione politica allo IED: tutte le s...Proforma
Tutti i moduli delle lezioni che Proforma ha tenuto allo IED, all'interno del corso universitario in comunicazione politica.
1. Le differenze essenziali tra un detersivo e un politico e la fantasmagoria del guru.
2. Governare la complessità nella patria degli analfabeti funzionali.
3. Bari, elezioni comunali 2014: la case-history
4. Dieci domande che gli studenti ci fanno durante le lezioni (Faccioni sui manifesti, etica aziendale, marketing virale, gestione delle comunità online: una selezione delle questioni
più frequenti raccolte in questi anni)
5. Dieci cose che ho imparato dopo 700 giorni consecutivi di campagne elettorali (Tempi e orari di lavoro, ruolo dei social media, peso della comunicazione, gestione delle crisi, l’importanza di avere patatine e taralli a portata di mano)
6. Buone e cattive pratiche di comunicazione politica sui social media (e cosa possiamo imparare da queste storie)
Nel settembre 2015, Matteo Salvini si dice disponibile ad ospitare un profugo a casa sua.
Questo episodio ha molte più implicazioni di quelle subito apparenti, non solo dal punto di vista della comunicazione politica.
Da qui, alcune annotazioni e una domanda: nell'Italia della ipersemplificazione di ogni messaggio e di un analfabeta funzionale su due, è ancora possibile comunicare qualcosa di razionale?
Slide presentate alla Festa nazionale della comunicazione del PD il 26 settembre 2015
Dieci cose utili da sapere per condurre una campagna elettorale in ItaliaProforma
Le slide di Dino Amenduni durante #laprof, scuola di comunicazione politica di Proforma, Polignano a Mare, 1-3 luglio.
Sommario:
1. Chi “sposta i voti”?
2. Quali sono gli strumenti di comunicazione più rilevanti?
3. Quali sono i canali di comunicazione più utilizzati per reperire informazioni?
4. Quali sono le tecniche di contatto più e caci con gli elettori?
5. Qual è il momento chiave di una campagna elettorale?
6. Come si scrive un buon post sui social media?
7. Quando si deve usare Facebook, quando Twitter e quando altro?
8. Come si determina lo “spin” dopo un confronto pubblico/televisivo?
9. Quali competenze tecniche sono maggiormente utili
in un comitato elettorale?
10. Quali sono le caratteristiche del volontario “ideale”?
Crowdfunding: la via collaborativa all'imprenditorialitàFaberLab
La definizione più efficace di crowdfunding è quella che Qui, Quo, Qua danno a zio Paperone: “Ti iscrivi a un sito e spieghi il progetto per cui stai cercando un finanziamento e chi vuole ti manda un aiuto”.
E’ iniziato così l’incontro il 4 dicembre 2014 con Chiara Spinelli, tra i pionieri del crowdfunding in Italia, comunicatrice appassionata di cinema e tecnologia, digital champion pisana fresca di nomina.
Intervento di Daniele Ferrari, Digital Strategist presso Tracce srl all'incontro "Start-up innovative: le novità introdotte dal Decreto sviluppo - Nuove opportunità di finanziamento per le startup: bandi regionali, stock option, crowdfunding e business angels"
Crowfunding e Reti di Impresa: un binomio possibileFabio Allegreni
Le Reti d'Impresa, regolate da una specifica forma contrattuale, sono il risultato dell'unione di legami deboli finalizzata a massimizzare la competitività di imprese che da sole avrebbero poca forza sui mercati.
Il crowdfunding, fondato anch'esso sull'unione di "legami deboli", può costituire una forma di finanziamento diretta o indiretta per le finalità di una Rete d'Impresa.
Perché questa guida?
Questa pubblicazione vuole offrire alle ONP la possibilità di sfruttare al meglio le potenzialità che offre uno strumento di crowdfunding etico e local quale è Eticarim.it.
Non è una guida operativa all’inserimento dei progetti, è molto di più.
Seguendo i consigli presenti in questa guida sarà più semplice raggiungere il budget di raccolta e realizzare gli obiettivi prefissati.
Eticarim darà supporto e tutoraggio prima, durante e dopo tutte le fasi del percorso progettuale, ma il lavoro più importante dovranno farlo proprio le ONP.
Inoltre l’obiettivo è quello di rendere quanto prima operativa l’organizzazione che voglia lanciarsi in questa meravigliosa esperienza, che può servire, oltre che alla raccolta fondi, a rendere la stessa ONP più determinata, presente sul territorio e sicura dei propri mezzi, rendendosi quindi molto più efficiente ed efficace.
Tutto questo darà la possibilità di creare una solida – e quanto mai necessaria – cultura del fare bene il bene.
Consigliamo la lettura di questa guida prima di proporre un progetto, per far sì che le eventuali lacune organizzative o pratiche gestionali, emergano e vengano corrette anzitempo.
(versione 25 luglio 2016)
Crowd Advisors - Crowdfunding per marketing e fund raisingFabio Allegreni
Il crowdfunding è una forma di finanziamento alternativo che consente di raccogliere fondi per sviluppare il proprio progetto imprenditoriale, ma anche di attivare un nuovo canale di marketing, innovativo ed efficace.
Crowd Advisors è un servizio offerto da un network di professionisti italiani focalizzati sul crowdfunding in grado di fornire un supporto consulenziale di alto livello sia per la progettazione e l'esecuzione di campagne nazionali e internazionali che per l'utilizzo del crowdfunding come strumento di marketing:
1. Campagne di crowdfunding: progettazione e gestione delle campagne di crowdfunding
2. International crowdfunding: assistenza per progettare ed eseguire campagne su piattaforme internazionali
3. Marketing: consulenza strategica per l’utilizzo del crowdfunding come strumento di marketing
4. Piattaforme: consulenza alle piattaforme su processi e comunicazione
Daniele Ferrari | Shut up and take my money! Il crowdfunding come modalità di...Donne Digitali
Il crowdfunding, ovvero come finanziare un'idea sul web attraverso micro-donazioni.
Un'introduzione generale, casi di successo e consigli per lanciare una campagna di successo.
In un ecosistema dell'informazione colmo di distorsioni, è possibile comunicare distinguendosi dal rumore di fondo o inevitabilmente si finisce con accrescerlo?
Come gestire la propria presenza in un dibattito pubblicoProforma
Una guida alla gestione di workshop, confronti, tavole rotonde, con suggerimenti su come prepararsi al meglio, su come organizzare i propri interventi, sulla corretta gestione sui tempi e su come risultare convincenti ed empatici agli occhi del pubblico.
Come preparare uno speech di sette minuti in due oreProforma
Le variabili da considerare, gli obiettivi da perseguire (e ciò che è impossibile ottenere), i suggerimenti sull'organizzazione dei contenuti, l'importanza della platea e del contesto: una piccola guida per imparare a preparare speech brevi in poco tempo.
La storia dell'ex premier neozelandese, che a 42 anni e dopo un'esperienza politica che l'ha resa celebre in tutto il mondo, ha deciso di lasciare l'incarico con un discorso che pone nuovi interrogativi e nuove sfide per chi ricopre un incarico pubblico.
La comunicazione (politica): una professione tra sartoria e data analysisProforma
Avere dei dati scientifici che aiutano nella analisi e nella elaborazione di strategie è fondamentale e, nonostante possa sembrare scontato che si proceda in questo modo, non sempre lo è.
Contemporaneamente, per chi fa il nostro mestiere esiste una quota di artigianato, di lavoro fatto a mano, di intuito, a volte di azzardo che, condiviso con il committente, comporta il rischio dell'errore.
Milano sempre + Milano - la campagna elettorale di Beppe Sala (Amministrative...Proforma
• La prima mossa, forse decisiva
• Le tre linee strategiche della campagna
• La primavera: il momento più importante, lontano dai riflettori
• Milano sempre piùMilano: la campagna creativa
• Le scelte di advertising online
• I risultati
• Cosa abbiamo imparato da questa campagna elettorale
Come si gestisce la reputazione di un brand (imparando da storie realmente ac...Proforma
La reputazione è il vero valore aggiunto in qualsiasi strategia di comunicazione contemporanea. A parità di azioni tecniche, un mittente solido e credibile ha più possibilità di raggiungere il proprio obiettivo.
Per questo motivo qualsiasi minaccia alla reputazione di brand e qualsiasi potenziale crisi di comunicazione richiede l'adozione di scelte forti, coerenti e consistenti nel tempo, in modo da evitare la perdita del più grosso capitale simbolico di cui qualsiasi mittente, nell'era della sfiducia generalizzata nei confronti delle istituzioni tradizionali, gode in questo momento storico.
All'interno della presentazione abbiamo analizzato casi di successo e di fallimento di grandi aziende, istituzioni e politici, per scoprire quali sono le variabili da tenere d'occhio quando ci si trova in situazioni di promozione o difesa della propria immagine di brand.
Gli attuali limiti e i nuovi effetti dei confronti tra candidati in TVProforma
La centralità del formato del dibattito televisivo tra i politici è sempre meno evidente. Alla valutazione sul confronto in sé si sostituisce la battaglia per produrre la migliore frase ad effetto; lo spin su come sia effettivamente andato il confronto influenza più del confronto in sé; i candidati sono 'risorse abbondanti', le loro parole sono facilmente reperibili su qualsiasi media; i cicli della notizia sono brevissimi, e dunque il giorno successivo a un confronto si parla già di altro; il formato dei confronti televisivi, pensati più per intrattenere che per informare, obbligano i politici a condensare pensiero complesso in pochi secondi, contribuendo a un'ulteriore banalizzazione del discorso pubblico oltre che alla perdita di interesse per lo spettatore.
(presentazione per il Master InsideUSA2020)
Una guida, realizzata da Proforma per ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), per la gestione di crisi di comunicazione nelle istituzioni pubbliche.
Qui trovate il webinar con l'illustrazione dettagliata dei contenuti delle slide e una lunga sessione di domande e risposte - http://www.anci.it/comunicare-ai-tempi-dellansia-collettiva-il-webinar-di-anci-con-proforma-scarica-i-materiali/
Le emozioni positive possono diventare virali?Proforma
La comunicazione politica contemporanea è caratterizzata da un uso massiccio di emozioni primarie negative come paura e rabbia. Chi ha utilizzato questa modalità ha spesso vinto le elezioni, di recente.
Anni di stimolazione dell'elettorato attraverso la paura e la rabbia stanno però restituendo il conto. Gli utenti sono sempre più stressati e sempre meno contenti di leggere contenuti politici online: esattamente il contrario di ciò che si sperava quando i social media iniziavano, una decina di anni fa, a diventare strumenti di comunicazione di massa.
La responsabilità dei politici e dei consulenti oggi risiede anche nel provare a cercare altre strade, più costruttive e meno ansiogene, per comunicare in modo efficace. Al TedX Salerno ho spiegato qual è, secondo me, la strada migliore per invertire questa tendenza.
(slide di Dino Amenduni)
La campagna di Antonio Decaro, sindaco di Bari, è diventata una piccola case history, se non altro per l’incredibile risultato finale. Giovanni Sasso a #LaProf19 ha provato a raccontarla come una serie tv. Guardando le sinossi dei singoli episodi, da dietro le quinte, per cercare di capire, alla fine, se esista una storia più grande che li tiene tutti insieme.
Il giornalismo degli sms d'amore pubblicati in prima pagina in nome della libertà di stampa, dei titoli a nove colonne urlati per vendere (?) una copia in più, dei retroscena attesi, sperati e, se proprio non si riesce, inventati può dare lezioni di morale alla politica? (Le slide di Andrea Camorrino per #LaProf19)
Criteri di notiziabilità - quando un atto politico diventa notizia e quando noProforma
1. Il ruolo delle euristiche e il loro impatto sull’agenda setting
2. L’importanza della “Line of the day”
3. Come gestire la logica “Horse Race”
4. Il ruolo dei botta e risposta e le opportunità di reframing
5. Il ruolo della reputazione dei mittenti politici
(Le slide di Dino Amenduni a #LaProf19)
Se la politica senza risposte non può più garantire la felicità, almeno deve gestire il suo simulacro.
Il packaging della felicità, senza la felicità dentro.
Perché i politici hanno bisogno di un sito personaleProforma
Queste slide servono a rispondere alla domanda: “A che servono i siti ora che si può far passare tutta la comunicazione digitale di un politico attraverso gli account sui social media?”
E le risposte sono quattro:
- per raccogliere dati
- per far conoscere meglio il programma
- per essere più facilmente rintracciabili sui motori di ricerca
- a supporto dello storytelling personale.
(Slide presentate al WordCamp Bari 2019, 18 maggio)
Quattro consigli per divulgare le informazioni medico-scientifiche in modo efficace (slide presentata al convegno CIPOMO - Collegi Italiani dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri, "Dei Medici del Web e della Tecnologia")
Six stories to understand how to promote, protect or compromise your online r...Proforma
Three WINS, three FAILS and five considerations in order to get by on social media (presented at INFORM-INIO workshop, organized by European Commission, Palermo, May 16th)
Six stories to understand how to promote, protect or compromise your online r...
Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
1. pubblicata il 7 gennaio 2016
Cosa c’è da sapere prima
di iniziare una campagna
di crowdfunding
Tutti gli elementi teorici più importanti
e lo studio di una campagna riuscita:
ValigiaBlu (2015)
2. 2
Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
chi sono
Mi chiamo Dino Amenduni
@doonie
dino.amenduni@proformaweb.it
Sono socio, comunicatore politico e pianificatore strategico di Proforma
Collaboro con le testate locali del Gruppo Espresso,
con La Repubblica – Bari e Valigia Blu. Faccio parte dello staff
del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia
Tutte le mie presentazioni sono disponibili gratuitamente
(sia consultazione sia download) agli indirizzi
www.slideshare.net/doonie (personale)
e www.slideshare.net/proformaweb (aziendale)
3. 3
Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
1. Come si costruisce una campagna
di crowdfunding
• elementi costitutivi
• modalità di raccolta
• piattaforme di raccolta
• la strategia di comunicazione
2. Case study: la campagna di crowdfunding
di Valigia Blu (2015)
• il questionario
• la piattaforma
• le ricompense
• la strategia di comunicazione
• il gruppo di lavoro
• il video di lancio
• gli aggiornamenti intermedi
• i risultati finali
sommario
4. 4
Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
I riferimenti teorici
Crowdfunding.
La via collaborativa
all’imprenditorialità
di Ivana Pais, Paola Peretti
e Chiara Spinelli, 2014
5. Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
1. Come si costruisce una
campagna di crowdfunding
progettazione startup company investitori
profitto microcredito piattaforma web
6. 6
Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
1. Raccolta fondi
2. Il pubblico
3. Internet
I tre ingredienti del crowdfunding
7. 7
Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
I fattori costitutivi del crowdfunding
Apertura: chiunque può iniziare una campagna
Progettualità a termine:
la campagna ha durata limitata nel tempo
Partecipazione attiva:
il contributo degli utenti è fondamentale per la riuscita
Azione connettiva:
il successo dipende dalla capacità di comunicare con gli utenti
Relazione digitale:
i proponenti molto seguiti online hanno più possibilità di successo
8. 8
Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
Reputazione: i primi donatori conoscono bene il proponente
e donano anche per la stima che hanno nei suoi confronti
Coda lunga:
nicchie di pubblico possono finanziare, da sole, intere campagne
Ricompense: chi partecipa riceve in cambio “qualcosa”
Trasparenza: i dati su donazioni, donatori e stato di avanzamento
della campagna sono sempre pubblici
I fattori costitutivi del crowdfunding
9. 9
Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
Raccolta fondi: le modalità
Donation-based: un utente fa una donazione senza aspettarsi
nulla in cambio, se non un ringraziamento simbolico (modalità
tipica delle campagne promosse da organizzazioni no-profit)
Reward-based: un utente fa una donazione ricevendo in
cambio ricompense differenziate sulla base del contributo offerto
Equity-based: un utente fa una donazione ricevendo in cambio
quote o azioni dell’organizzazione sostenuta
Social lending: un utente fa un prestito a un progetto di suo
gradimento (in questo caso non si può parlare di donazione)
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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
Kickstarter www.kickstarter.com
• La campagna richiede una pre-approvazione
da parte del sito
• La piattaforma trattiene il 5% delle somme donate
• Modalità All or Nothing: se non si raggiunge la somma
prevista, i soldi sono restituiti ai finanziatori
• Comunità molto grande
• Focus su progetti di creatività
Piattaforme di raccolta fondi: i modelli più conosciuti
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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
Indiegogo www.indiegogo.com
• La campagna non richiede una pre-approvazione
da parte del sito
• Due modalità di raccolta:
- Fixed funding (se raggiungi l’obiettivo prendi i soldi)
- Flexible funding (prendi i soldi anche se non raggiungi il goal)
- La piattaforma trattiene un 5% più le spese del sistema
di pagamento scelto
• Comunità molto grande
• Contenitore generalista
(ospita progetti di tutti i tipi)
Piattaforme di raccolta fondi: i modelli più conosciuti
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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
Produzioni dal Basso www.produzionidalbasso.com
• Nessuna pre-approvazione del progetto
• Differenti tipologie di raccolta
con diverse fee trattenute dalla piattaforma
• Una comunità “storica” del crowdfunding
• Focus su progetti sociali e culturali, anche molto piccoli
Piattaforme di raccolta fondi italiane
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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
Starteed www.starteed.com
• Adatto per chi vuole il do it yourself:
piattaforme a pagamento da personalizzare
• Adatto per progetti grandi o per progettisti
che non vogliono utilizzare una piattaforma generalista
Piattaforme di raccolta fondi italiane
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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
Musicraiser www.musicraiser.com
• Specializzata in progetti musicali
• Offre sia il modello All or Nothing sia la possibilità
di realizzare meccanismi di prevendita (pre-sale)
per dischi ed eventi
• Presenza di tutor che aiutano i progettisti
nello sviluppo della campagna
Piattaforme di raccolta fondi italiane
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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
Piattaforme autonome
È possibile anche sviluppare una propria piattaforma
per la raccolta fondi, senza appoggiarsi su alcun servizio esterno
(come quelli citati nelle slide precedenti)
Pro:
• Personalizzazione totale
• Nessuna fee da garantire agli
amministratori di piattaforme
specializzate in crowdfunding
(quindi si raccoglie il 100% di ciò
che è donato)
Contro:
• Necessarie competenze interne
per sviluppare la piattaforma in
autonomia
• Nessuna community esterna
al progetto a cui poter fare
riferimento per la raccolta fondi
(a differenza delle grandi
piattaforme generaliste, che danno
spazio e visibilità a molti progetti)
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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
La campagna di crowdfunding
Aspetti critici da scegliere prima di iniziare una campagna di crowdfunding:
Strategia generale di comunicazione e marketing
Definizione di un piano operativo di lavoro
a sostegno della strategia
Scelta degli strumenti da utilizzare
Preparazione dei contenuti multimediali
Definizione del team di lavoro
Mancare anche solo uno di questi approfondimenti
può compromettere la riuscita di una campagna.
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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
Strategia digitale
Domande a cui rispondere
Quali canali di comunicazione utilizzare?
(solo online, sia online sia offline; solo web, sia web sia social media, solo social media)
Quali azioni di promozione utilizzare?
(pubblicità solo online, sia online sia offline; email marketing, pubbliche relazioni digitali,
comunicazione non promozionale sui social media del proponente, altro)
Quale obiettivo economico
si intende raggiungere, e in quanto tempo?
Quali sono i contenuti forti della mia proposta?
Le risposte a queste domande devono confluire
in un documento strategico (il piano di marketing)
scritto e condiviso dall’intero gruppo di lavoro.
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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
Consigli per la definizione della strategia digitale
Descrivere il progetto per cui si chiede il finanziamento
raccontando la storia dei proponenti,
le motivazioni della campagna (a cosa servono i soldi raccolti)
e i suoi obiettivi (cosa succede se la campagna avrà successo)
Studiare la propria presenza online
per valutare quali strumenti utilizzare con più intensità
(esempio: se un’organizzazione ha molti like su Facebook
e pochi follower su Twitter, conviene valorizzare Facebook)
Valutare se inserire o meno le ricompense.
Le ricompense velocizzano la raccolta
ma comportano costi maggiori
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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
Scegliere la piattaforma di crowdfunding
su cui operare
Definire il timing della campagna,
con un piano delle attività da svolgere giorno dopo giorno
Definire i contenuti da produrre nel corso
della campagna e farlo prima che la campagna abbia inizio
Definizione delle risorse umane ed economiche
a disposizione
Consigli per la definizione della strategia digitale
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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
Specific → Specifici
Measurable → Misurabili (al donatore deve essere comprensibile
l’effetto diretto della donazione)
Attainable → Semplici da spiegare
Realistic → Realistici (meglio raggiungere un obiettivo
medio-piccolo che fallirne uno medio-grande)
Timely → Raggiungibili in un arco di tempo definito
(e non troppo lungo)
Definizione degli obiettivi: il modello SMART
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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
I momenti più rilevanti per il successo
di una campagna di crowdfunding sono all’inizio
e alla fine del percorso.
All’inizio: investire risorse in un contenuto (meglio se video)
che spieghi in modo chiaro la call to action e in parallelo spiegare
in modo chiaro e completo le ragioni della campagna
Nella fase intermedia: puntare su aggiornamenti costanti sullo stato
di avanzamento e sul coinvolgimento di chi ha già donato o intende farlo
Alla fine: investire risorse su nuovi contenuti (meglio se video)
che insistano nuovamente sulla call to action e allo stesso tempo
prefigurino il possibile e imminente raggiungimento dell’obiettivo
La curva delle donazioni
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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
Se un proponente ha 10 amici su Facebook +9% di possibilità di riuscita;
se ha 20 amici +20%; se ha 1000 amici +40%
(Ethan Mollick, ricerca del 2013 su Kickstarter)
Una campagna con i video raccoglie il 115%
in più rispetto alle campagne senza video
I progettisti che aggiornano costantemente
la comunità sugli avanzamenti della campagna hanno il
239% di possibilità in più
di raccogliere maggiori risorse
Il 25-30% delle donazioni
arriva dalle reti sociali
dei progettisti (Danae Ringelmann, Indiegogo)
Dati da sapere prima di iniziare
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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
La fase di preparazione di una campagna
richiede una quantità di tempo tripla
rispetto alla durata della campagna (Altocollective.com)
Le campagne che raggiungono il
30% della somma totale entro la prima settimana
hanno il 90% di possibilità in più di riuscita
Dopo il raggiungimento del 70%
della somma totale, aumenta la quantità di donatori
che contribuiscono per velocizzare il raggiungimento dell’obiettivo
(Pais – Peretti – Spinelli)
Dati da sapere prima di iniziare
24. Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
2. Valigia Blu:
una campagna
di crowdfunding riuscita
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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
Cos’è Valigia Blu
“Valigia Blu è un blog collettivo e il cuore delle sue attività
è direttamente sui social (Facebook e Twitter). È nato nel 2010
in seguito alla mobilitazione digitale (200mila firme raccolte
in 5 giorni) per ottenere una rettifica dal Tg1 (Prescrizione non è
Assoluzione). Giornalismo e attivismo sono stati da allora la cifra
del nostro impegno civico. Analisi sulla verità di dichiarazioni
pubbliche (fact-checking), svelamento di bufale (debunking),
analisi critiche di media e politica, approfondimenti tematici,
studi sulla cultura digitale sono al centro del nostro lavoro.”
(testo pubblicato all’interno
della descrizione del progetto
di crowdfunding)
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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
Il questionario estivo
Valigia Blu ha deciso di iniziare la campagna di crowdfunding
dopo un questionario realizzato
con SurveyMonkey, comunicato attraverso
i propri canali social e il sito Internet di riferimento.
Le domande erano dunque rivolte principalmente
a utenti che già conoscevano bene il progetto
(qui tutti i risultati del questionario).
Dal questionario è emersa la disponibilità
di due lettori su tre a partecipare
a una campagna di crowdfunding
per un progetto giornalistico di qualità.
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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
Il questionario estivo
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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
Valigia Blu ha deciso di realizzare
la campagna di crowdfunding
direttamente sul proprio sito
Internet e non su piattaforme
esterne.
Per realizzare la piattaforma
interna è stato utilizzato uno
specifico strumento che può essere
installato in un sito in Wordpress,
dal nome IgnitionDeck.
La scelta della piattaforma
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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
Le ricompense
Le ricompense sono state offerte da
Amazon, Twitter e Google, partner del progetto.
Il sistema di ricompense era il seguente:
Gold Donor (donazione di 500€) - Nome/brand/logo presenti
sul sito di Valigia Blu
Amazon Kindle Fire HD7 + Amazon Kindle Paperwhite Donor
(donazione di 300€)
Amazon Kindle Touch 6 Donor (donazione di 150€)
Google Chromecast Donor (donazione di 70€)
Twitter Donor (donazione di 50€, in cambio si riceveva una tazza
personalizzata di Twitter e Valigia Blu)
Sotto i 50€: donazione libera
La spedizione delle ricompense è stata a carico di Valigia Blu.
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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
La strategia di comunicazione
Obiettivo di comunicazione: diecimila euro.
Né troppo piccolo, né eccessivamente ambizioso
Abbiamo iniziato questa campagna di crowdfunding per rendere
più stabile il lavoro di chi ogni giorno si dedica a Valigia Blu tra
social media e produzione di contenuti. Più soldi raccogliamo,
più persone potranno dedicarsi a tempo pieno, più potremo
retribuire chi ci porterà contenuti frutto di collaborazioni esterne
(che non implicano solo la produzione ma anche la capacità
e la voglia di confrontarsi con i lettori dopo la pubblicazione
sui social e sul sito). Vi chiediamo un aiuto per fare ciò che già
stiamo facendo, per farlo meglio e per fare ancora di più.
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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
La strategia di comunicazione
Vogliamo migliorare i contenuti del sito seguendo il percorso che
abbiamo già intrapreso con il data-journalism, il fact checking,
le infografiche. Vogliamo anche esplorare nuovi formati che
non siamo stati in grado di realizzare per mancanza di risorse, in
particolare ci impegniamo nella creazione di video “esplicativi”
ottimizzati per il mobile, brevi ma completi, su singole
tematiche, così da dare la possibilità a chi ci segue di farsi
un’idea autonoma e definita su questioni – spesso complesse
– legate all’attualità o di particolare interesse per il dibattito
pubblico del momento.
(testo completo del progetto qui)
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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
Durata: 45 giorni, dal 7 novembre al 22 dicembre 2015
Cosa fare in caso di insuccesso: Valigia Blu avrebbe conservato i soldi
raccolti, anche se l’obiettivo dei 10mila euro non fosse stato raggiunto
Modalità di pagamento: sia elettronico sia attraverso bonifico bancario
Contenuti iniziali da produrre:
1. un appello scritto con:
- spiegazione del progetto
- modello di giornalismo promosso da Valigia Blu
- obiettivo economico e modalità di utilizzo delle donazioni
2. un video di lancio della campagna
La strategia di comunicazione
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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
Aggiornamenti nel corso della campagna:
webcard di ringraziamento in occasione
del raggiungimento di ogni obiettivo intermedio
(esempi: 5000€, 100 donatori) più ringraziamento dei
singoli donatori, via Twitter, dall’account di Valigia Blu
Costi per la promozione (advertising): zero euro
La strategia di comunicazione
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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
La strategia di comunicazione
Contenuto forte della proposta:
un modello di giornalismo di qualità, da costruire
anche grazie alle donazioni degli utenti
Ognuno di noi, in questi anni di “volontariato” civico e digitale, ha
provato a contribuire nel suo piccolo a diffondere informazione
corretta e attendibile. Dopo qualche anno di esperienza siamo ora
in grado di condividere un modello di lavoro che oggi riusciamo
a codificare. Siamo pezzienti ma liberi, indipendenti, non siamo
costretti a inseguire un modello di business. Non è il profitto che ci
interessa. Non abbiamo editori, non puntiamo ad avere inserzionisti
né pubblicità. Questo ci rende più liberi sia sui contenuti che
trattiamo che sui tempi di lavoro: gli approfondimenti richiedono
infatti studio, competenze, letture, tempo.
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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
Seguiamo il motto di Jeff Jarvis: “Cover what you do best and link
the rest”. Per noi le altre testate italiane e internazionali non sono
competitor ma “alleati”. La nostra pagina Facebook è la nostra
casa: qui trovate tutto e tutti. Postiamo direttamente articoli, post,
progetti, contenuti altrui selezionati in base a criteri di qualità,
interesse, affidabilità e credibilità.
Il nostro lavoro si concentra su due livelli:
a) gestione dei social media: filtriamo, selezioniamo i migliori post
del giorno da segnalare a chi ci segue, moderiamo i commenti,
partecipiamo alla conversazione con gli utenti.
La strategia di comunicazione
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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
b) produzione diretta di contenuti a firma Valigia Blu. In un contesto di
overload informativo, scegliamo di curare l’informazione che circola
e di “accenderci” solo quando pensiamo possa servire. L’obiettivo è
creare senso dove c’è rumore. Le nostre fonti sono molteplici: tutti
contribuiscono a raccontare storie. Dalle singole persone sui social alle
testate mainstream.
Questo ci permette di dedicarci con tempo ed energie che richiedono ai
progetti di approfondimento.
(testo completo del progetto qui)
La strategia di comunicazione
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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
Il gruppo di lavoro
Risorse stabilmente impiegate sul progetto:
• un webmaster
• due persone per il coordinamento generale (i progettisti)
• una persona per la strategia generale
• una persona per gli elementi grafici
• un videomaker (e il suo gruppo di lavoro) per il video di lancio
+ contributi di tutta la redazione di Valigia Blu per:
• redazione testi
• creatività
• monitoraggio risultati
• gestione account social (Facebook e Twitter) nel corso della campagna
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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
Il video di lancio
#ioscrollo
(35mila visualizzazioni sulla pagina Facebook di Valigiablu)
Scritto e diretto da: Giacomo Cannelli e Alessandro Grespan
Camera Special FX: Stefano De Marco
guarda il video sul tuo browser
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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
Gli aggiornamenti intermedi
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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
12.004 € raccolti e 323 donatori
nei primi 14 giorni di campagna
14759 € raccolti e 435 donatori
alla fine della campagna
I risultati
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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
Qui il post di ringraziamento sul sito di Valigia Blu,
con una promessa rivolta ai donatori:
Ogni anno rilanceremo una campagna di raccolta fondi,
chiedendo ai nostri “lettori” di sostenerci ancora. Ogni anno
realizzeremo un questionario di gradimento del nostro lavoro.
Attraverso il crowdfunding i nostri sostenitori, e chi ci segue,
potranno giudicarci nel modo più diretto e trasparente che ci sia:
rinnovando (o meno) la fiducia.
I risultati
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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
Alcune scelte strategiche nel corso della campagna
Almeno un post al giorno
sullo stato di avanzamento
della campagna, per ringraziare chi aveva già donato
e per invitare altri utenti a farlo
Questa regola è stata sospesa nelle 72 ore
successive agli attentati di Parigi
del 13 novembre 2015: in quei tre giorni non c’è
stato nessun post sul crowdfunding, per rispetto
nei confronti delle vittime. Valigia Blu ha aggiornato
costantemente i propri social media durante le ore
successive agli attentati per informare gli utenti su
quanto fosse accaduto
43. 43
Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
Si finisce il venerdì alle 23:59
Dopo il raggiungimento dell’obiettivo dei diecimila euro,
la campagna di crowdfunding è rimasta disponibile
sulla piattaforma interna al sito di Valigia Blu, ma
non è più stata rilanciata sui canali social
per far fede all’obiettivo iniziale (in circa un mese di
‘non campagna’ sono stati comunque donati più di 3700€)
Valigia Blu ha continuato a pubblicare contenuti e
approfondimenti giornalistici con la stessa intensità precedente e
successiva alla campagna di crowdfunding nel convincimento che
il giornalismo di qualità rappresentasse
il vero incentivo alla donazione
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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
Perché la campagna ha funzionato?
Solida reputazione di Valigia Blu e dei suoi
componenti all’interno del gruppo dei lettori abituali
del sito (senza questo bagaglio costruito nel tempo
sarebbe stato tutto molto più difficile)
Forte componente di incentivo attraverso
le ricompense per raggiungere un alto livello
di partecipazione alla campagna già nelle prime 48 ore
Video di lancio virale, efficace e ironico
Aggiornamenti costanti sugli avanzamenti,
con gratificazione dei partecipanti alla campagna
45. 45
Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
Trasparenza sugli obiettivi
e sulle modalità di utilizzo dei fondi
Garanzia di un follow-up
nel lungo termine (questionario di soddisfazione
degli utenti a un anno dalla donazione)
Lavoro preparatorio di oltre tre mesi
(questionario + preparazione della strategia
+ produzione del video)
Solidità ed eterogeneità
del gruppo di lavoro
con competenze diversificate
Si finisce il venerdì alle 23:59
46. Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding
Grazie.
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