Con un po' di ritardo, pubblico un riepilogo della mia analisi su Matteo Salvini per ipotetiche elezioni politiche anticipate, in occasione del 1° Premio AGOL (luglio 2015).
Risultato:
Finalista, Categoria Comunicazione Politica - Giovani comunicatori
1. 1° Premio AGOL 2015
Categoria Comunicazione Politica
Giovani Comunicatori
2. Nome Campagna
“Esame di maturità”
Oggetto: Elezioni politiche anticipate.
La campagna elettorale per Matteo Salvini.
3. Chi sono
Mi chiamo Alessandro Misuri
Twitter @AleMisuri
e-mail alessandromisuri@gmail.com
Sono consulente per la comunicazione politica. Tutte le mie presentazioni sono
disponibili gratuitamente all’indirizzo:
www.slideshare.net/alessandromisuri
4. Introduzione
Il progetto che si va presentando vuole essere il tentativo di disegnare, in
tutte le sue dimensioni, la campagna elettorale di Matteo Salvini, in
qualità di leader della coalizione di centrodestra, in previsione di ipotetiche
elezioni politiche anticipate.
5. Scenario
Prendendo in considerazione le ultime elezioni europee 2014, il PD a
trazione renziana ha raccolto consensi da fasce di elettorato una volta
lontane e ostili alla sinistra:
• casalinghe
• imprenditori
• under 24
Quella di Matteo Salvini non è una legittimazione calata dall’alto, ha
radici nel popolo e parla al popolo. Una scalata, che Salvini sta costruendo
a forze di:
• spazi televisivi
• tweet
• stati Facebook
6. Scenario (2)
Matteo Salvini è percepito come:
• l’uomo “anti-sistema”, in una connotazione non necessariamente
negativa;
• l’uomo della destra, soprattutto in riferimento a buona parte degli elettori
della ex Alleanza Nazionale;
• colui che non teme di prendere posizioni distanti dal mainstream
occidentale (vedi i rapporti con Islam, la Russia e l’Unione Europea),
parlando in modo chiaro e diretto alla “pancia del Paese”.
7. Target
• ceto medio, si definiscono ceto medio il 55% degli impiegati, e supera il
60% tra i pensionati e casalinghe. Le persone con reddito mensile fino a
1.000€ si definiscono in maggioranza ceto medio (34%), il 28% ceto
popolare, il 17% povere;
• gli abbandonati, sono coloro che non si sentono più rappresentanti da
nessun leader del centrodestra attuale, perlopiù formato dall'elettorato
abbandonato ormai da anni di Alleanza Nazionale e quello deluso di Forza
Italia.
• elettorato frustrato, raccoglie soprattutto gli elettori che non sono
d'accordo con le politiche d'accoglienza dell'attuale governo.
8. Comunicazione
Il principale mezzo di comunicazione quotidiano con il quale Matteo
Salvini si rapporta agli elettori sono principalmente i social network (è
anche il mezzo con il quale intercetta meglio le persone).
Lo scorso aprile la pagina Facebook di Matteo Salvini ha superato in
termini di "like" la pagina Facebook di Matteo Renzi.
9. Comunicazione (2)
Creare slogan semplici ed efficaci da distribuire nella rete può rivelarsi il
mezzo di comunicazione migliore per raggiungere la gran parte
dell'elettorato: arrivare diretto e limpido attraverso un'azione
comunicativa formata da messaggi brevi e soprattutto comprensibili a
tutti.
Raramente il messaggio colpisce in profondità ma rimane nella
superficialità dello slogan, riuscendo però a fare breccia nell'immaginario
collettivo.
La comunicazione di Salvini penetra il problema ed è efficace perché
immediata, semplice ed esemplificativa. Non teme di sollevare critiche
nei confronti di leader di rilievo, come Papa Francesco, per affermare le
proprie opinioni su tematiche politiche nevralgiche.
10. Punti deboli: elettorato cattolico
Catturare l’elettorato cattolico non è cosa facile. Troppo variegato,
conteso e contato per cercare di diventarne l’unico rappresentante. A
testimonianza di ciò l’evidenza che da tempo i “cattolici” non votano più
compatti un unico partito ma tendono ad affidarsi al singolo politico, alla
“persona” che per condotta privata ed opinione pubblica li possa
rassicurare di più rispetto alle battaglie più sensibili.
Il tema immigrazione clandestina ha sempre portato una netta divisione
con il mondo cattolico. Lo scandalo del business degli immigrati potrebbe
tornare a vantaggio. Salvini ha la possibilità di ricucire almeno
marginalmente questo strappo proponendo soluzioni dai toni più
concilianti ed umani rimanendo allo stesso tempo saldamente radicato
alla realtà.
Il tema che farà davvero la differenza e che può portare Salvini tra i
politici sostenuti dal mondo cattolico, è indubbiamente quello della
famiglia.
11. Punti deboli (2)
Il messaggio velato che sta passando, e cioè che
Salvini stia facendo salire sul Carroccio al Centro
come al Sud personaggi chiacchierati o in cerca
d’autore, non è completamente privo di
fondamento.
In tal senso, anche a livello locale, difficilmente si
potrà pensare di costruire una struttura senza
fondamenta solide: il voto d’opinione
potenzialmente c’è e tanto, l’elemento in grado di
rafforzarlo se non di consolidarlo e migliorarlo
manca ancora gravemente. E occorre far presto e
bene, la Le Pen in Francia ha iniziato a
lavorare già da tempo su Blue Marine, il macro
contenitore lepenista fuori dal Front National.
12. Riposizionamento: immagine
Gli elettori sentono la necessità di un personaggio che sia rassicurante, che
ispiri fiducia, che sia loro interprete ma che al tempo stesso dia
un’immagine sicura, forte, autorevole in Italia come all’estero.
Si deve quindi ripartire dall’immagine: va bene il casual ma non troppo.
La maglia con lo slogan può essere idonea in alcune occasioni, ma non
sempre.
13. Riposizionamento (2): dress code
Gli italiani devono potersi fidare e soprattutto devono sentirsi rappresentati
nel mondo dal leader che scelgono di votare.
Anche l’abbigliamento in questo senso contribuisce a costruire
un’immagine.
Per questo, via t-shirt e felpe e meglio jeans con camicia a righe
blu/marrone – la camicia bianca riconduce troppo a Renzi. Passino le polo,
ma comunque da evitare il colore verde che rimanda alla Lega Nord di
Bossi e che può dar adito a pensieri di contrapposizione tra Nord e Sud.
Scegliere la giacca e la cravatta quando si va ospite in prima serata o si è
presenti a manifestazioni importanti.
14. Riposizionamento (3): Strategia
La prova di maturità di Matteo Salvini deve necessariamente passare
attraverso un lavoro di riposizionamento nella strategia comunicativa
rendendo il leader accessibile anche al mondo dell’elettorato moderato:
Posizione attuale (No Euro)
Criticità (non parla ai moderati)
Riposizionamento (revisione dei trattati)
Posizione attuale (abolire i campi nomadi)
Criticità (rivedere linguaggio)
Riposizionamento (censimento ed espatrio applicando regolamento)
Posizione attuale (Immigrazione)
Criticità (linguaggio troppo duro)
Riposizionamento (mantenere fermezza, soffermandosi sull’aspetto che
bisogna limitare gli ingressi, quindi evitare partenze)
15. Strategia
L'assidua presenza in piazze, manifestazioni sul territorio può ancora
rivelarsi mediaticamente interessante.
Il rischio di prendersi insulti, uova e cartacce varie si è rivelato soprattutto
nelle ultime elezioni regionali, un'azione furba ed efficace. Continuare a
scendere in campo, fare controlli nei campi nomadi e improvvisare comizi
fuori dei centri sociali potrebbe andare in conflitto con l'intento suggerito
di cambiare registro di comunicazione, e inoltre non si avvicinerebbe a
quell'immagine di maturità che lo accosterebbe maggiormente all'idea di
un Salvini-Premier.
16. Competitor: Movimento 5 Stelle
Il competitor principale di Matteo Salvini, il bacino elettorale nel quale
poter fare ulteriore incetta di consensi, è rappresentato dal Movimento 5
Stelle.
Al livello comunicativo, le strategie adottate sono differenti, a partire
dall’esposizione mediatica: Salvini è uno degli uomini politici più presenti
nei talk show, mentre Grillo predilige i social network, e per i talk show
preferisce avvalersi di parlamentari dotati di migliori capacità
comunicative e in grado di rappresentare al meglio il movimento.
17. Competitor (2): Grillo
Beppe Grillo utilizza una comunicazione diretta, anche se più
aggressiva, sfruttando il suo personaggio e le sue capacità di recitazione,
risultando particolarmente espressivo.
Grillo ha già manifestato l’intenzione di non volere alleati e Salvini ha
affermato di avergli proposto un incontro, invano.
È opportuno che Salvini non si discosti radicalmente dalle tematiche
argomentate da Grillo per poterle sviluppare e proporle al momento giusto
per avvicinare l’elettorato di Grillo e gli astensionisti.
18. Competitor (3): Renzi
I dati negativi per il PD hanno dato una scossa allo stesso Renzi che si
trova in una posizione meno favorevole rispetto a qualche tempo fa.
Matteo Renzi è considerato un leader invasivo e irrispettoso della
minoranza del partito. La frammentazione interna può essere per lui un
potenziale pericolo.
Il suo punto di forza è la sua spiccata capacità comunicativa, con il quale
è necessario fare i conti, considerato che buona parte dell’elettorato
risulterebbe attratto e affascinato da questo carismatico decisionista.
19. Competitor (4): Renzi, come
sconfiggerlo
Per sconfiggerlo, Matteo Salvini deve puntare fortemente con una linea di
comunicazione diretta a delegittimarlo ribadendo che il suo governo non è
frutto del voto degli italiani.
Rispetto ai contenuti è importante soffermarsi sulla sua incapacità di
presentare le istanze italiane - vedi questione immigrazione - in Europa.
20. Conclusioni (1)
Ciò che ha contribuito fino ad ora costruire l'immagine popolare di un
Matteo Salvini leader di un centrodestra apparentemente abbandonato,
potrebbe alla lunga non funzionare. E' per questo motivo che la
popolarità fino ad ora acquisita deve essere alimentata da una prova di
maturità.
Il rischio, altrimenti, è quello di contribuire solamente ad una continua e
crescente spaccatura del centrodestra italiano. Dove ognuno si crea un suo
pacchetto-voti pari e uguale al suo sfidante senza che nessuno ne esca
completamente vincitore.
21. Conclusioni (2)
Le probabilità di vittoria poggiano sull’impegno profuso di Matteo Salvini
nel dover parlare all’elettorato moderato, del mondo cattolico, e
convincere gli astenuti.
22. Conclusioni (3)
Il passaggio di cui sopra dipenderà dal rivedere i toni adottati, mantenendo
fermezza nei contenuti ma soprattutto dal riposizionamento che Salvini
dovrà attuare attraverso un delicato lavoro che investe tutti gli aspetti del
candidato: dall’abbigliamento ai principali temi trattati fino ad ora.