Sei mesi di scelte, decisioni strategiche, idee creative, video, sfottò, stroncature, sondaggi, aneddoti. Tre campagne in una (Primarie, Amministrative, ballottaggio). In questa presentazione c'è tutto (o quasi). È la storia della campagna elettorale di Antonio Decaro, il nuovo sindaco di Bari.
La campagna di Antonio Decaro, sindaco di Bari, è diventata una piccola case history, se non altro per l’incredibile risultato finale. Giovanni Sasso a #LaProf19 ha provato a raccontarla come una serie tv. Guardando le sinossi dei singoli episodi, da dietro le quinte, per cercare di capire, alla fine, se esista una storia più grande che li tiene tutti insieme.
Proforma - corso universitario di comunicazione politica allo IED: tutte le s...Proforma
Tutti i moduli delle lezioni che Proforma ha tenuto allo IED, all'interno del corso universitario in comunicazione politica.
1. Le differenze essenziali tra un detersivo e un politico e la fantasmagoria del guru.
2. Governare la complessità nella patria degli analfabeti funzionali.
3. Bari, elezioni comunali 2014: la case-history
4. Dieci domande che gli studenti ci fanno durante le lezioni (Faccioni sui manifesti, etica aziendale, marketing virale, gestione delle comunità online: una selezione delle questioni
più frequenti raccolte in questi anni)
5. Dieci cose che ho imparato dopo 700 giorni consecutivi di campagne elettorali (Tempi e orari di lavoro, ruolo dei social media, peso della comunicazione, gestione delle crisi, l’importanza di avere patatine e taralli a portata di mano)
6. Buone e cattive pratiche di comunicazione politica sui social media (e cosa possiamo imparare da queste storie)
Architettura delle campagne elettorali - otto idee per non impazzireDino Amenduni
1 - Nessuna campagna elettorale dovrebbe iniziare senza dati.
2 - Non si inizia dalle caratteristiche del candidato con cui si lavora, ma dall’analisi degli avversari e delle regole: chi sono, quanti sono, qual è la legge elettorale.
3 - Costruisci l’architettura di una campagna elettorale: lo staff, i ruoli, le funzioni, le spie di allarme.
4 - Esiste solo un 5% di decisioni strategiche per cui è davvero importante tenere il punto a tutti i costi.
Per tutte le altre: attacca il ciuccio dove vuole il padrone (regola del 95%).
5 - Molto spesso le campagne si vincono per errori degli avversari, non per meriti propri.
6 - In campagna elettorale non esistono orari, non esistono i weekend, non esistono i giorni festivi.
7 - È sempre meglio lavorare insieme a un’altra agenzia
di comunicazione del luogo in cui ci sono le elezioni.
8 - Quantità e qualità della consulenza politica sono molto spesso incompatibili.
(presentata l'8 novembre 2014 all'ottavo summit di Architecta - www.architecta.it)
La comunicazione (politica): una professione tra sartoria e data analysisProforma
Avere dei dati scientifici che aiutano nella analisi e nella elaborazione di strategie è fondamentale e, nonostante possa sembrare scontato che si proceda in questo modo, non sempre lo è.
Contemporaneamente, per chi fa il nostro mestiere esiste una quota di artigianato, di lavoro fatto a mano, di intuito, a volte di azzardo che, condiviso con il committente, comporta il rischio dell'errore.
Dieci cose utili da sapere per condurre una campagna elettorale in ItaliaProforma
Le slide di Dino Amenduni durante #laprof, scuola di comunicazione politica di Proforma, Polignano a Mare, 1-3 luglio.
Sommario:
1. Chi “sposta i voti”?
2. Quali sono gli strumenti di comunicazione più rilevanti?
3. Quali sono i canali di comunicazione più utilizzati per reperire informazioni?
4. Quali sono le tecniche di contatto più e caci con gli elettori?
5. Qual è il momento chiave di una campagna elettorale?
6. Come si scrive un buon post sui social media?
7. Quando si deve usare Facebook, quando Twitter e quando altro?
8. Come si determina lo “spin” dopo un confronto pubblico/televisivo?
9. Quali competenze tecniche sono maggiormente utili
in un comitato elettorale?
10. Quali sono le caratteristiche del volontario “ideale”?
Sì, ma il programma? Cinque grandi progetti per migliorare la città.Antonio Decaro
I cinque grandi progetti di Antonio Decaro per migliorare la città.
«In questi mesi mi sono impegnato a raccogliere centinaia di idee e progetti. Per ognuno di essi abbiamo studiato fattibilità, tempi, risorse. Oggi voglio raccontare la Bari che vorrei, la città che tutti meritano».
Antonio Decaro
Milano sempre + Milano - la campagna elettorale di Beppe Sala (Amministrative...Proforma
• La prima mossa, forse decisiva
• Le tre linee strategiche della campagna
• La primavera: il momento più importante, lontano dai riflettori
• Milano sempre piùMilano: la campagna creativa
• Le scelte di advertising online
• I risultati
• Cosa abbiamo imparato da questa campagna elettorale
Cinque post politici di successo sui social mediaProforma
Cinque case history di successo e qualche appunto su cosa possiamo imparare da queste storie per la comunicazione politica online.
1. Hillary Clinton e un commento a un post di una pagina Facebook (luglio 2015)
2. Graziano Delrio versus Giorgia Meloni sulle corsie preferenziali a Roma (agosto 2015)
3. Matteo Salvini a Strasburgo dopo il referendum in Grecia (video da due minuti - luglio 2015)
4. Matteo Renzi (subito) dopo la finale Pennetta-Vinci agli US Open (settembre 2015)
5. Barack Obama e il tweet più popolare della storia della comunicazione politica (novembre 2012)
La campagna di Antonio Decaro, sindaco di Bari, è diventata una piccola case history, se non altro per l’incredibile risultato finale. Giovanni Sasso a #LaProf19 ha provato a raccontarla come una serie tv. Guardando le sinossi dei singoli episodi, da dietro le quinte, per cercare di capire, alla fine, se esista una storia più grande che li tiene tutti insieme.
Proforma - corso universitario di comunicazione politica allo IED: tutte le s...Proforma
Tutti i moduli delle lezioni che Proforma ha tenuto allo IED, all'interno del corso universitario in comunicazione politica.
1. Le differenze essenziali tra un detersivo e un politico e la fantasmagoria del guru.
2. Governare la complessità nella patria degli analfabeti funzionali.
3. Bari, elezioni comunali 2014: la case-history
4. Dieci domande che gli studenti ci fanno durante le lezioni (Faccioni sui manifesti, etica aziendale, marketing virale, gestione delle comunità online: una selezione delle questioni
più frequenti raccolte in questi anni)
5. Dieci cose che ho imparato dopo 700 giorni consecutivi di campagne elettorali (Tempi e orari di lavoro, ruolo dei social media, peso della comunicazione, gestione delle crisi, l’importanza di avere patatine e taralli a portata di mano)
6. Buone e cattive pratiche di comunicazione politica sui social media (e cosa possiamo imparare da queste storie)
Architettura delle campagne elettorali - otto idee per non impazzireDino Amenduni
1 - Nessuna campagna elettorale dovrebbe iniziare senza dati.
2 - Non si inizia dalle caratteristiche del candidato con cui si lavora, ma dall’analisi degli avversari e delle regole: chi sono, quanti sono, qual è la legge elettorale.
3 - Costruisci l’architettura di una campagna elettorale: lo staff, i ruoli, le funzioni, le spie di allarme.
4 - Esiste solo un 5% di decisioni strategiche per cui è davvero importante tenere il punto a tutti i costi.
Per tutte le altre: attacca il ciuccio dove vuole il padrone (regola del 95%).
5 - Molto spesso le campagne si vincono per errori degli avversari, non per meriti propri.
6 - In campagna elettorale non esistono orari, non esistono i weekend, non esistono i giorni festivi.
7 - È sempre meglio lavorare insieme a un’altra agenzia
di comunicazione del luogo in cui ci sono le elezioni.
8 - Quantità e qualità della consulenza politica sono molto spesso incompatibili.
(presentata l'8 novembre 2014 all'ottavo summit di Architecta - www.architecta.it)
La comunicazione (politica): una professione tra sartoria e data analysisProforma
Avere dei dati scientifici che aiutano nella analisi e nella elaborazione di strategie è fondamentale e, nonostante possa sembrare scontato che si proceda in questo modo, non sempre lo è.
Contemporaneamente, per chi fa il nostro mestiere esiste una quota di artigianato, di lavoro fatto a mano, di intuito, a volte di azzardo che, condiviso con il committente, comporta il rischio dell'errore.
Dieci cose utili da sapere per condurre una campagna elettorale in ItaliaProforma
Le slide di Dino Amenduni durante #laprof, scuola di comunicazione politica di Proforma, Polignano a Mare, 1-3 luglio.
Sommario:
1. Chi “sposta i voti”?
2. Quali sono gli strumenti di comunicazione più rilevanti?
3. Quali sono i canali di comunicazione più utilizzati per reperire informazioni?
4. Quali sono le tecniche di contatto più e caci con gli elettori?
5. Qual è il momento chiave di una campagna elettorale?
6. Come si scrive un buon post sui social media?
7. Quando si deve usare Facebook, quando Twitter e quando altro?
8. Come si determina lo “spin” dopo un confronto pubblico/televisivo?
9. Quali competenze tecniche sono maggiormente utili
in un comitato elettorale?
10. Quali sono le caratteristiche del volontario “ideale”?
Sì, ma il programma? Cinque grandi progetti per migliorare la città.Antonio Decaro
I cinque grandi progetti di Antonio Decaro per migliorare la città.
«In questi mesi mi sono impegnato a raccogliere centinaia di idee e progetti. Per ognuno di essi abbiamo studiato fattibilità, tempi, risorse. Oggi voglio raccontare la Bari che vorrei, la città che tutti meritano».
Antonio Decaro
Milano sempre + Milano - la campagna elettorale di Beppe Sala (Amministrative...Proforma
• La prima mossa, forse decisiva
• Le tre linee strategiche della campagna
• La primavera: il momento più importante, lontano dai riflettori
• Milano sempre piùMilano: la campagna creativa
• Le scelte di advertising online
• I risultati
• Cosa abbiamo imparato da questa campagna elettorale
Cinque post politici di successo sui social mediaProforma
Cinque case history di successo e qualche appunto su cosa possiamo imparare da queste storie per la comunicazione politica online.
1. Hillary Clinton e un commento a un post di una pagina Facebook (luglio 2015)
2. Graziano Delrio versus Giorgia Meloni sulle corsie preferenziali a Roma (agosto 2015)
3. Matteo Salvini a Strasburgo dopo il referendum in Grecia (video da due minuti - luglio 2015)
4. Matteo Renzi (subito) dopo la finale Pennetta-Vinci agli US Open (settembre 2015)
5. Barack Obama e il tweet più popolare della storia della comunicazione politica (novembre 2012)
Buone e cattive pratiche di comunicazione politica sui social mediaProforma
A. Come la politica dovrebbe comunicare online: la guida di Twitter
B. Politica e social media: regole minime di sopravvivienza
C. Cinque post di successo sui social media
(Moduli presentati allo IED, Roma, 17 dicembre 2015)
Crisi di fiducia, centralità dei media tradizionali, il ruolo dei social media:una professione in radicale cambiamento. Modulo di comunicazione politica all'interno del Corso in social media e digital marketing di Eurogiovani.
http://socialmediamarketing.eurogiovani.it/
Nel settembre 2015, Matteo Salvini si dice disponibile ad ospitare un profugo a casa sua.
Questo episodio ha molte più implicazioni di quelle subito apparenti, non solo dal punto di vista della comunicazione politica.
Da qui, alcune annotazioni e una domanda: nell'Italia della ipersemplificazione di ogni messaggio e di un analfabeta funzionale su due, è ancora possibile comunicare qualcosa di razionale?
Slide presentate alla Festa nazionale della comunicazione del PD il 26 settembre 2015
Sveglia!1!!1 - Dieci lezioni di comunicazione politica da parte di Beppe Gril...Dino Amenduni
Le dieci leve del successo comunicativo del Movimento5Stelle
- Posizionamento politico
- Ragionamento estensivo sulla “casta”
- Frame-cappello (destruens) basato sulle debolezze degli avversari
- Sotto-frame (costruens) per coprire un vasto elettorato
- Il meglio dagli opposti: par condicio e disintermediazione
- Il capitano copre la squadra: Grillo come Mourinho
- Primi per investimento sul web
- Logica televisiva di palinsesto
- Logica redazionale di comitato
- Blog polifonico
La storia di Alexandria Ocasio-Cortez, la più giovane deputata d'AmericaProforma
La sua storia, le sue scelte politiche, le strategie di comunicazione, perché ha vinto le elezioni: il racconto dell'affermazione di una 29enne che ha imposto una riflessione sui nuovi modi di fare alla politica e comunicazione negli Stati Uniti e non solo.
In un ecosistema dell'informazione colmo di distorsioni, è possibile comunicare distinguendosi dal rumore di fondo o inevitabilmente si finisce con accrescerlo?
Scrivere (per) la politica - dieci idee per un buon discorso politico Dino Amenduni
1. Semplicità, non banalità
2. Definizione della tua identità
3. Coerenza tra forme e contenuti
4. A prova di fact-checking
5. La verità è strategica
6. Empatia, non ruffianeria
7. Pathos e concretezza
8. Parlare della vita delle persone
9. Politica-pop, un tema delicato
10. Evitare l'autoreferenzialità.
Trasferire meccanicamente le tecniche di marketing alla politica è rischioso: meglio costruire una rapporto duraturo che preveda la partecipazione del cittadino e non si esaurisca con l'acquisto del «prodotto» (il voto).
L'obiettivo di questa mini lezione è:
1) identificare 3 modelli base di marketing politico
**Lezione 3 di 15 della serie «Comunicazione politica e media» in pubblicazione (estate 2014)**
Domande @PieroZilio con #PilloleComPol
Michele Emiliano - Puglia 2015/2020: il programma del sindaco di Puglia e del...Dino Amenduni
Tutte le proposte del programma di Michele Emiliano candidato presidente della Regione Puglia su:
- rifiuti
- sanità
- legge elettorale e parità di genere
- borse di studio e formazione
- reddito di dignità
- "meno cemento, più Puglia"
- ricerca e innovazione
- ILVA
- riqualificazione urbana
Buone e cattive pratiche di comunicazione politica sui social mediaProforma
A. Come la politica dovrebbe comunicare online: la guida di Twitter
B. Politica e social media: regole minime di sopravvivienza
C. Cinque post di successo sui social media
(Moduli presentati allo IED, Roma, 17 dicembre 2015)
Crisi di fiducia, centralità dei media tradizionali, il ruolo dei social media:una professione in radicale cambiamento. Modulo di comunicazione politica all'interno del Corso in social media e digital marketing di Eurogiovani.
http://socialmediamarketing.eurogiovani.it/
Nel settembre 2015, Matteo Salvini si dice disponibile ad ospitare un profugo a casa sua.
Questo episodio ha molte più implicazioni di quelle subito apparenti, non solo dal punto di vista della comunicazione politica.
Da qui, alcune annotazioni e una domanda: nell'Italia della ipersemplificazione di ogni messaggio e di un analfabeta funzionale su due, è ancora possibile comunicare qualcosa di razionale?
Slide presentate alla Festa nazionale della comunicazione del PD il 26 settembre 2015
Sveglia!1!!1 - Dieci lezioni di comunicazione politica da parte di Beppe Gril...Dino Amenduni
Le dieci leve del successo comunicativo del Movimento5Stelle
- Posizionamento politico
- Ragionamento estensivo sulla “casta”
- Frame-cappello (destruens) basato sulle debolezze degli avversari
- Sotto-frame (costruens) per coprire un vasto elettorato
- Il meglio dagli opposti: par condicio e disintermediazione
- Il capitano copre la squadra: Grillo come Mourinho
- Primi per investimento sul web
- Logica televisiva di palinsesto
- Logica redazionale di comitato
- Blog polifonico
La storia di Alexandria Ocasio-Cortez, la più giovane deputata d'AmericaProforma
La sua storia, le sue scelte politiche, le strategie di comunicazione, perché ha vinto le elezioni: il racconto dell'affermazione di una 29enne che ha imposto una riflessione sui nuovi modi di fare alla politica e comunicazione negli Stati Uniti e non solo.
In un ecosistema dell'informazione colmo di distorsioni, è possibile comunicare distinguendosi dal rumore di fondo o inevitabilmente si finisce con accrescerlo?
Scrivere (per) la politica - dieci idee per un buon discorso politico Dino Amenduni
1. Semplicità, non banalità
2. Definizione della tua identità
3. Coerenza tra forme e contenuti
4. A prova di fact-checking
5. La verità è strategica
6. Empatia, non ruffianeria
7. Pathos e concretezza
8. Parlare della vita delle persone
9. Politica-pop, un tema delicato
10. Evitare l'autoreferenzialità.
Trasferire meccanicamente le tecniche di marketing alla politica è rischioso: meglio costruire una rapporto duraturo che preveda la partecipazione del cittadino e non si esaurisca con l'acquisto del «prodotto» (il voto).
L'obiettivo di questa mini lezione è:
1) identificare 3 modelli base di marketing politico
**Lezione 3 di 15 della serie «Comunicazione politica e media» in pubblicazione (estate 2014)**
Domande @PieroZilio con #PilloleComPol
Michele Emiliano - Puglia 2015/2020: il programma del sindaco di Puglia e del...Dino Amenduni
Tutte le proposte del programma di Michele Emiliano candidato presidente della Regione Puglia su:
- rifiuti
- sanità
- legge elettorale e parità di genere
- borse di studio e formazione
- reddito di dignità
- "meno cemento, più Puglia"
- ricerca e innovazione
- ILVA
- riqualificazione urbana
Avversari, non nemici: come affrontare una campagna elettorale senza trasform...Dino Amenduni
1. Ridurre al massimo l’uso delle categorie pre-politiche dell’odio e dell’amore (soprattutto se usate dai leader, parlando di loro stessi).
2. Ridurre al massimo l’uso dei numeri falsi, usati pur di vincere a tutti i costi.
3. Evitare di comunicare la politica limitandosi a elogiare la propria parte e a contestare la parte avversaria: il riconoscimento del buono che arriva dall’altra parte è più credibile e distende gli animi.
4. Riconoscere la sconfitta, quando arriva. Senza alibi
(slide presentate a Parole Ostili, Trieste, 18 febbraio 2017)
Dieci cose che ho imparato dopo 700 giorni consecutivi di campagne elettoraliDino Amenduni
Tempi e orari di lavoro, ruolo dei social media, peso della comunicazione, gestione delle crisi, l’importanza di avere patatine e taralli a portata di mano (slide realizzate a giugno 2015)
Cinque domande frequenti sulla comunicazione politica onlineDino Amenduni
In queste slide ho provato a rispondere a un po' di quesiti che in questi anni hanno spesso rimbalzato tra docenze e social media:
1. Un politico sta per iniziare una campagna elettorale
e vuole fare il primo passo su Facebook:
meglio usare un profilo o aprire una pagina pubblica?
2. Chi deve gestire gli account social dei politici
in campagna elettorale (il candidato, i comunicatori, entrambi)?
3. Cosa faccio quando un utente trolla o insulta?
4. È utile utilizzare i social media anche in contesti territoriali molto piccoli?
5. Esiste un profilo professionale ideale per lavorare sulla comunicazione politica online?
Come si promuove, difende o compromette la propria reputazione onlineDino Amenduni
Dieci storie per comprendere come si promuove, difende o compromette la propria reputazione online. Cinque WIN, cinque FAIL e cinque riflessioni per districarsi sui social media
Il miglior social media manager in Italia (stagione 2013-2014) è Daniele Scia...Dino Amenduni
La storia di un calciatore del Bari e della sua squadra, passata in 90 giorni dal fallimento della società al quasi-miracolo sportivo. Nel frattempo, su Facebook, la storia è stata raccontata da un osservatore privilegiato: Daniele Sciaudone, centrocampista del Bari.
In questa presentazione, una piccola grande lezione di comunicazione interna, aziendale, istituzionale, ma soprattutto per chi, di lavoro, gestisce spazi sui social media.
Cinque riflessioni sul giornalismo politico in italiaDino Amenduni
Avere “millecinquecento lettori” non basta più: i pensieri di Enzo Forcella applicati alla campagna elettorale permanente.
Cosa fare?
1. Spostare il centro del proprio lavoro dalla sola ricerca della notizia alla verifica dell’attendibilità delle informazioni offerte dai politici
2. Decidere: o si fa il tifo, o si fanno analisi
3. Ricordarsi che il lettore è il lettore e non (solo) il politico
4. Stare un po’ più su Facebook e un po’ meno su Twitter
(e stare un po’ di più online in generale)
5. (se possibile) ridurre i momenti di aggregazione informale con i politici, e anche con i comunicatori politici
(Slide presentate a Cortina Tra Le Righe, 13 luglio 2015)
Il futuro è la parola "Dati", non è la parola “creatività".
Il futuro è la parola "Condividere", non è la parola “nascondere".
Il futuro è la parola "DisruptIon", non è la parola “chiedere il permesso".
Slide presentate durante l'evento TedX Lecce, 25 ottobre 2014, Teatro Politeama Greco.
Art: Miki De Benedictis
Perché la politica italiana usa poco i dati? Dino Amenduni
Assenza della cultura del database, antipolitica, legislazione antiquata: storia di un amore mai nato.
Intervento al Personal Democracy Forum Italia
Workshop: Data-driven campaigns in Europe: what went wrong after Obama?
Roma, 29 settembre 2014
5 motivi per cui potresti aver visto almeno un post di Gianni Morandi nell’es...Dino Amenduni
1. Il racconto è autentico: è la pagina di Gianni Morandi, non è una pagina su Gianni Morandi.
2. Contenuti (multimediali) pubblicati ogni giorno, tutti i giorni: la serialità rende la pagina sempre invitante.
3. Sta “sul pezzo”: tiene conto delle discussioni d’attualità.
4. La gestione della pagina, pur essendo di un personaggio pubblico, non dimentica né omette la componente privata della propria vita.
5. Il vero vantaggio competitivo (perché lo fanno in pochissimi): risponde ai commenti!
Dieci regole-base per gestire la presenza sui social mediaDino Amenduni
1. Tu sei un utente come tutti gli altri (anche quando non è vero)
2. Dai notizie in anteprima
3. Vuoi (proprio) moderare i commenti? Spiegalo subito
4. Se non rispondi tu, lo faranno gli altri
5. Cerca la multimedialità
6. Meglio non comunicare che comunicare male
7. Ricicla i contenuti dagli altri mezzi di comunicazione
8. Non aprire troppi canali social se non sai come gestirli
9. Rispetta l’algoritmo
10. Una volta che hai iniziato, non puoi fermarti (senza danni)
Cinque regole per costruire la domanda di cambiamentoDino Amenduni
1. Integrità-credibilità-accountability
(a partire dai risultati)
2. Comunicazione permanente
3. Ascoltare e non pensare di avere sempre ragione
4. Stare nell’agenda e parlare dei problemi reali delle persone
5. Non misurare tutto in termini economici
Come scrivere un brief di comunicazione e come declinarlo sui social mediaDino Amenduni
Analisi di scenario, SWOT analysis, quadrato semiotico, obiettivi e declinazioni: traccia per un’esercitazione (di 6-8 ore).
(presentata a Mantova il 24 luglio 2014 all'interno del laboratorio di progettazione "Imprese per i beni comuni")
Why do italian politicians make little use of statistics?Dino Amenduni
Lack of database culture, anti-politics, obsolete legislation:
the love story that never was
by Dino Amenduni
Personal Democracy Forum Italia
Data-driven campaigns in Europe: what went wrong after Obama? Rome, 29 September 2014
Tra complessità e banalizzazione, un’etica della comunicazione politica
Le slide di Andrea Camorrino durante #laprof, scuola di comunicazione politica di Proforma, Polignano a Mare, 1-3 luglio.
Comunicatori (e) permanenti - cosa cambia nell'era dei parrucchieri-influencerProforma
Come si vende un prodotto, raccontare un'idea, vincere una campagna elettorale in un momento della storia in cui i parrucchieri sono tra i cinque professionisti con la maggiore credibilità e un "uomo qualunque" è ritenuto più credibile di un politico, un giornalista, un prete?
Le sfide di questa fase della storia della comunicazione commerciale, istituzionale e politica sono molto grandi e non tutte sono gestibili con facilità. Porsi alcune domande e provare a dare alcune risposte rapide è l'obiettivo di queste slide che ruotano attorno ad alcuni principi.
- La pubblicità è in questo momento lo strumento di persuasione meno convincente tra quelli a disposizione
- Le persone di cui storicamente "ci si fidava" non hanno più questo potere, che ora pare in mano all'uomo qualunque, al passante, all'utente di Internet che condivide un link. Questo comporta un profondissimo shock nelle modalità di formazione dell'opinione pubblica, modalità peraltro non facilmente tracciabili perché fortemente dispersive e atomizzate;
- chi conosce davvero il proprio interlocutore digitale, sa cosa vuole, di cosa ha bisogno, cosa lo annoia ha un enorme vantaggio competitivo su chi invece pensa di poter "vendere" qualcosa basandosi sulla sola forza della comunicazione
- Qualsiasi atto di comunicazione deve tenere conto dei meccanismi neurali che portano alla presa di decisioni. Non basta "avere ragione", essere "razionali": serve assecondare i meccanismi cerebrali semplici, quelli che fanno capo al "sistema 1" per com'è stato descritto da Daniel Kanheman
- Raccontare storie (cioè ordinare i contenuti secondo un formato narrativo e non solo descrittivo) diventa dunque sempre più importante per raggiungere correttamente i destinatari.
Gli under 30 nelle campagne elettorali: carne da macello o protagonisti?Dino Amenduni
La Millenial generation, quella composta dai nati dopo il 1976, potrà governare l'Italia se si farà trovare pronta: lo dice la demografia. In questa presentazione vi spiego perchè e vi spiego cosa si può fare, sin da subito, per intervenire attivamente nei processi politici.
Nichi Vendola e Michele Emiliano: due casi non casuali di comunicazione politicaDino Amenduni
La Puglia è stata protagonista di due campagne elettorali fortemente innovative. Michele Emiliano, sindaco di Bari (2009) e Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia (2010) hanno saputo unire riattivazione del sentimento di appartenenza alla comunità e utilizzo scientifico dei social media.
http://www.proformaweb.it
Le emozioni positive possono diventare virali?Proforma
La comunicazione politica contemporanea è caratterizzata da un uso massiccio di emozioni primarie negative come paura e rabbia. Chi ha utilizzato questa modalità ha spesso vinto le elezioni, di recente.
Anni di stimolazione dell'elettorato attraverso la paura e la rabbia stanno però restituendo il conto. Gli utenti sono sempre più stressati e sempre meno contenti di leggere contenuti politici online: esattamente il contrario di ciò che si sperava quando i social media iniziavano, una decina di anni fa, a diventare strumenti di comunicazione di massa.
La responsabilità dei politici e dei consulenti oggi risiede anche nel provare a cercare altre strade, più costruttive e meno ansiogene, per comunicare in modo efficace. Al TedX Salerno ho spiegato qual è, secondo me, la strada migliore per invertire questa tendenza.
(slide di Dino Amenduni)
Come il web può cambiare la (comunicazione) politicaDino Amenduni
L’impatto di internet sull’informazione,
le campagne elettorali, la democrazia in Italia
(slideshow presentato a Roma, 23 settembre 2011
Democratica – Scuola di Politica
Parlare chiaro, comunicare il cambiamento)
Basta un sì oppure un no? Il ruolo degli influencers nella campagna referenda...Marco Cerrone
Un’analisi degli online social data su Facebook.
Convegno Referendum costituzionale 2016: elettori, partiti e media nella “seconda Repubblica, Università di Roma La Sapienza, 9-10 febbraio 2017.
Quink (www.quink.it - www.facebook.com/quink.it) è un'esperienza di comunicazione collettiva che si forma durante una campagna elettorale e che decide, dopo le elezioni (vinte) di occuparsi delle contraddizioni della comunicazione, soprattutto politica
Il nome nasce dalla crasi di 'Quick' e 'Link': un collegamento veloce, immediato, fulmineo e soprattutto facilmente condivisibile, potenzialmente virale, con il mondo dell’informazione
Campagne elettorali - i professionisti sono indispensabili?Dino Amenduni
Cinque ragioni per affidarsi ai tecnici della comunicazione politica. Slideshow presentato il 17 dicembre 2011 a San Giorgio a Cremano (Na) per Comizi di Classe, scuola di formazione politica del Pd Napoli
APPROCCIO ALLA COMUNICAZIONE POLITICA e CAMPAGNE ELETTORALI Dario De Lucia
LA COMUNICAZIONE POLITICA PER VINCERE LE CAMPAGNE ELETTORALI
Giovedì 28 aprile – Impact Hub Reggio Emilia
La politica, locale e nazionale, cambia continuamente e richiede sempre più competenze per leggere lo scenario politico e sempre più tecniche per costruire strategie comunicative adatte a governare il momento. Con Inside Training ho potuto realizzare questo incontro indirizzato a candidati, consiglieri comunali, assessori, sindaci, staff politici, dirigenti politici o aspiranti tali, studenti di scienze politiche e scienze della comunicazione
Nella serata abbiamo affrontato i temi su come guadagnarsi i voti e la fiducia delle persone. Come comunicare al meglio i tuoi contenuti attraverso la stampa e i social network e come mantenere un rapporto con i cittadini, associazioni e stakeholder.
L’evento non è incentrato sulle teorie accademiche ma ha avuto un approccio pratico concentrandosi sulle strategia e le buone pratiche impiegate nelle campagne elettorali realizzate negli anni.
Questo il programma dell'incontro
- Il contesto politico di riferimento. Le nuove dinamiche di scelta: dai “gruppi” e dai “target” ai singoli individui. Definire i target e le basi motivazionali per aggregare il consenso.
- Il database dei contatti. Come creare, gestire e aggiornare la propria banca dati elettorale. Dalle anagrafiche, alle inclinazioni/scelte individuali.
- Organizzazione della squadra, come creare coinvolgimento. Definire i ruoli, distribuire i compiti, istituire meccanismi di controllo e verifica.
- Pianificare calendario attività. Campagne e-mail, campagne pubblicitarie, incontri pubblici, incontri con gruppi di opinione, conferenze stampa, interviste.
- Definire i contenuti: creazione dei messaggi, dei sistemi di monitoraggio, dei processi di messa a punto e revisione delle campagne.
- Andare a prendere i voti: il porta a porta, il contatto con le persone,
- Comunicare i contenuti: come utilizzare al meglio i social media, il blog e la stampa tradizionale
La campagna di Nichi Vendola - la poesia è nei fattiDino Amenduni
Dal 2005 al 2010, come è stata costruita l'identità politica e quali sono state le scelte strategiche ad aver orientato la comunicazione di Nichi Vendola?
(slideshow presentato a Next Poltics - http://nextpolitics.wordpress.com, il 25 settembre 2010)
Lo storytelling al servizio della comunicazione istituzionale Proforma
Slide, video, tormentoni: diritti e doveri di chi deve parlare ai cittadini.
Contenuti della presentazione:
- l'ingresso delle slide a Palazzo Chigi
- il ruolo delle metafore nella comunicazione di lungo periodo
- il ruolo dei leader nella comunicazione istituzionale
- il ruolo dei video nella comunicazione istituzionale
- l’integrazione tra comunicazione istituzionale ed elettorale
- l’effetto-Trump sulle regole classiche della comunicazione politica
(presentato alla Scuola Holden sabato 25 marzo 2017)
Nichi Vendola: la sfida italiana della comunicazione politica sul webDino Amenduni
Dalla Presidenza della Regione Puglia
alla corsa per diventare Premier:
il ruolo dei social media
Parigi, 16 novembre 2011
Du web en politique: que nous reserve 2012?
RSLN – Microsoft France
Similar to Antonio Decaro - Amministrative Bari 2014 - storia della campagna elettorale (20)
Come sopravvivere al nuovo algoritmo di FacebookDino Amenduni
Quali conseguenze ci sono per i produttori di contenuti? Il ruolo della reputazione, del chi-cosa-come, il peso dei video e delle community nella generazione di interesse.
(slide presentate allo Sport Digital Marketing Festival di Riccione, 14 giugno 2018)
Perché i politici si prendono a pesci in faccia (e continueranno a farlo)Dino Amenduni
I politici continueranno a prendersi a pesci in faccia fin quando:
1. uno dei due interlocutori sarà debole dal punto di vista pre-politico
2. i politici potranno usare fallacie logiche senza essere redarguiti prima di tutto dal loro elettorato
3. Entrare nel merito non risulterà sufficientemente conveniente.
(slide presentate durante Parole Ostili Trieste, 7 giugno 2018)
Il difficile (ma necessario) incontro tra elettori ed eletti sui social mediaDino Amenduni
1. Vale la pena dedicare tempo a parlare di politica sui social media, o a scrivere commenti sulla bacheca/profilo di un politico se sei un cittadino?
2. Vale la pena dedicare tempo a rispondere ai commenti dei cittadini sui social media se sei un politico?
Ho provato a rispondere a queste due domande nei dieci minuti di intervento durante Inspiring PR 2017 - www.inspiringpr.it
Comunicare la politica - ottava edizioneDino Amenduni
Raccolta di presentazioni per le mie docenze del primo semestre del 2014.
I moduli nel dettaglio:
- Cinque cose da sapere se vuoi fare politica in Italia nel 2014;
- Web 2.0: modelli teorici di riferimento;
- Campagne elettorali: dieci cose che ho imparato (fino a ora);
- Cinque domande che gli studenti ci fanno durante le docenze;
- L’evoluzione digitale della specie - la dieta mediatica degli italiani;
- Dove sono i voti degli italiani?
- Cinque buone idee di comunicazione per chi ha appena vinto le elezioni;
- Scrivere (per) la politica;
- Un'esercitazione
Cinque idee di comunicazione per chi ha appena vinto le elezioniDino Amenduni
Cinque cose da fare subito dopo aver vinto le elezioni:
1. Evitare un cambio drastico delle abitudini di comunicazione
2. Ampliare e diversificare la propria presenza sui social
per evitare l’effetto-parafulmine
3. Continuare a fornire contenuti inediti e aggiornati ai sostenitori
4. Creare (e comunicare) format stabili di comunicazione
5. Organizzare la mobilitazione: le super-issues
Cinque cose da sapere se vuoi fare politica nel 2014Dino Amenduni
1. Fiducia nelle istituzioni:
partiti e Parlamento (restano) ai minimi storici 2. Equità fiscale: meglio meno tasse che più servizi 3. Presidenzialismo: l’opinione pubblica italiana è pronta 4. Autoritarismo: per tre italiani su dieci è una possibilità percorribile
5. Una riserva di determinazione:
aumentano gli indici di partecipazione politica e sociale
L'analisi dei dati DEMOS, tratti dalla ricerca "I Cittadini e lo Stato 2013"
Cinque domande che gli studenti ci fanno durante le docenzeDino Amenduni
1. Manifesti elettorali: faccioni sì o faccioni no?
2. Lavorate per tutti i politici che vi chiamano?
3. Non avete paura che le vostre campagne siano oggetto di satira?
4. Il marketing virale può aiutare la politica?
5. Voglio fare comunicazione politica: mi date un consiglio?
I dati del Censis sulla dieta mediatica degli italiani, i dati Digital Monitor - Anica sulle abitudini del pubblico delle sale cinematografiche, due case histories internazionali e cinque buone pratiche di comunicazione.
Presentazione all'interno delle Giornate Professionali del Cinema 2013, Seminario ANEC: "Dalla pubblicazione alla web-reputation: come cambia la comunicazione del cinema"
L’evoluzione digitale della specie - la dieta mediatica degli italiani 2013Dino Amenduni
L'analisi delle più importanti tabelle presentate nella ricerca annuale con cui il Censis racconta le abitudini informative degli italiani: quali mezzi utilizzano, per quanto tempo, con quali scopi, quanto e come condividono le informazioni. La ricerca è un documento fondamentale per tutti gli operatori della comunicazione e nell'edizione 2013 emergono alcune tendenze assai significative per il futuro del giornalismo, in particolare la nascita del press divide, cioè esiste una quota di italiani che ha smesso di leggere dalla carta stampata.
Greenpeace e la comunicazione politica (ambientale)Dino Amenduni
In questa presentazione, analizziamo cinque campagne di Greenpeace per ricavarne cinque punti di forza della loro strategia di comunicazione:
1. Indipendenza ed equidistanza
2. Coinvolgimento personale e fisico dei volontari
3. Registro linguistico multiforme
4. Integrazione tra attivismo digitale e azioni sul territorio
5. Reputazione consolidata negli anni -> credibilità
Uno spunto di riflessione utile per tutti gli attori della comunicazione politica.
Le cinque ragioni del successo strategico di Bergoglio:
Empatia
Avvicinamento (fisico) con il popolo
Registro linguistico moderno
Coscienza delle reti sociali di riferimento
Coerenza (percepita) tra parole e fatti
In questo slideshow, cinque esempi di buone pratiche di comunicazione di Papa Francesco, e il ruolo dei social media nel potenziare o nel favorire alcune di queste scelte strategiche.
2. Bari, elezioni Amministrative 2014: la case-history
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Chi sono
Mi chiamo Dino Amenduni
Twitter @doonie
e-mail dino.amenduni@proformaweb.it
tutto il resto about.me/dinoamenduni
Sono il responsabile dei nuovi media e consulente per la comunicazione politica
per l’agenzia Proforma di Bari (www.proformaweb.it)
Sono collaboratore e blogger per Finegil-Gruppo Espresso e La Repubblica Bari
e formatore (su social media marketing e comunicazione politica)
Tutte le mie presentazioni sono disponibili gratuitamente
(sia la consultazione che il download) all’indirizzo:
www.slideshare.net/doonie
3. Bari, elezioni Amministrative 2014: la case-history
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sommario
1. 30 dicembre 2013, processo per abuso d’ufficio
(rito abbreviato): assoluzione
2. 11 gennaio 2014, annuncio della candidatura
alle Primarie del centrosinistra
3. 24 febbraio, vittoria alle Primarie (turno unico)
con il 53% dei voti
4. 26 aprile, presentazione del cuore del suo programma
in un evento pubblico
5. 25 maggio, al primo turno, Decaro ottiene il 49%
6. 8 giugno, vittoria al ballottaggio con il 65%
I momenti clou della campagna
4. 4
Bari, elezioni Amministrative 2014: la case-history
Primarie
Niente soldi,
niente polemiche,
niente slogan:
la campagna a impatto zero.
5. Bari, elezioni Amministrative 2014: la case-history
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Antonio Decaro è il protagonista di un video (in stile Art-Attack)
in cui chiede ai suoi sostenitori di aiutarlo a realizzare manifesti
della campagna a costo zero, attraverso foto-selfie da inviare
via Facebook.
Modello: dal denaro al surplus cognitivo.
Primarie: il video-tutorial
6. Bari, elezioni Amministrative 2014: la case-history
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L’allestimento del comitato “fisico” di Antonio Decaro, ubicato
esattamente di fronte al comitato del suo avversario principale
(Mimmo Di Paola) è realizzato utilizzando gli scatti giunti nelle
settimane di campagna per le Primarie.
La partecipazione online
ha un significato simbolico tangibile.
Primarie: circolo online-offline
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Bari, elezioni Amministrative 2014: la case-history
Amministrative:
la campagna
“Il mio sindaco siamo noi”:
la creatività declinata in tre fasi.
8. Bari, elezioni Amministrative 2014: la case-history
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Come dare forza a una campagna corale?
1. “Io non so fare molte cose, ma una sì: so risolvere problemi.
Lo faccio da dieci anni. Ma se credete che io possa
farlo da solo, siete fuori strada.” (11 gennaio
2014). Il suo modello di governo (e di campagna elettorale)
è orientato al dialogo e all’assunzione di responsabilità:
“Ascolto tutti ma decido io”.
Amministrative: scenario
9. Bari, elezioni Amministrative 2014: la case-history
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Come dare forza a una campagna corale?
2. Per supportare questa scelta strategica, la campagna
per le Amministrative è stata divisa in tre fasi:
a. una campagna teaser, mirata a raccogliere suggerimenti
programmatici dai cittadini;
b. lo sviluppo (revealing) con l’utilizzo dei suggerimenti
più ricorrenti, incarnati da cittadini con storie coerenti
con i testi;
c. una foto di Decaro con i protagonisti della revealing
e con due volontari di DeClub (comitato elettorale),
per dare sostanza al claim della campagna:
“Il mio sindaco siamo noi”.
Amministrative: scenario
10. Bari, elezioni Amministrative 2014: la case-history
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Amministrative: teaser
Primo manifesto 6x3: indirizzo email volutamente
generico, raccolta degli spunti via mail, sintesi degli spunti
ricevuti in cluster tematici coerenti con le richieste più rilevanti
sulle priorità amministrative, emerse dai sondaggi.
Una campagna aperta
ai contributi di tutti i cittadini.
11. Bari, elezioni Amministrative 2014: la case-history
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Amministrative: revealing
Campagna affissioni: i soggetti sono cittadini-“testimonial”,
le loro storie personali incrociano gli slogan tematici, dando
coerenza al tema generale della campagna (ascolto + decisione
grazie ai cittadini – “il mio sindaco siamo noi”).
La cornice è simbolo di continuità narrativa
tra Primarie e Amministrative.
13. Bari, elezioni Amministrative 2014: la case-history
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Amministrative: dieta mediatica
Dove si informano
i cittadini baresi?
La televisione pesa quasi tre volte
i social media (sondaggio SWG, aprile 2014).
Il posizionamento strategico
delle Primarie
non avrebbe funzionato
alle Amministrative.
14. Bari, elezioni Amministrative 2014: la case-history
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Amministrative: gradimento
Impatto della campagna
elettorale (sondaggio SWG, aprile 2014)
I messaggi hanno funzionato,
anche tra gli indecisi
(budget dichiarati per l’intera campagna
elettorale: Decaro 200 mila euro,
Di Paola 325 mila euro)
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Bari, elezioni Amministrative 2014: la case-history
La “fohaccia”:
il video Decaro-Boschi
#sciamaninn:
perché quel video,
perché è stato stroncato,
perché ha funzionato (comunque).
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Decaro-Boschi: scenario
Obiettivo strategico: consolidare il ticket
Comune-Governo, nuova amministrazione-nuovo PD,
Decaro-(governo) Renzi
1. Gradimento del governo Renzi: 56% a febbraio,
61% a maggio (Demos).
2. Percentuale di gradimento di Maria Elena Boschi: 59%
ad aprile 2014.
3. 55% dei cittadini baresi si informano attraverso la televisione
(SWG) → necessità di realizzare spot tv
4. Il ministro Boschi è a Bari (per poche ore)
per un’iniziativa pubblica a sostegno di Decaro
5. L’aereo che la porta a Bari arriva con un’ora di ritardo…
Il video va girato in pochi minuti: buona la prima.
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Decaro-Boschi: il video
Spot 30 secondi (creatività Proforma,
regia di Giovanni Abbaticchio,
staff Decaro, pubblicato il 14 aprile 2014).
Comunicare la familiarità.
18. Bari, elezioni Amministrative 2014: la case-history
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Decaro-Boschi: stroncature
“Ricordi una scena scartata dal film ‘Amici come noi’ di Pio e
Amedeo. Scartata perché non funzionava, perché non faceva
ridere, perché la comicità pugliese è altra cosa.”
(Aldo Grasso, Corriere della Sera)
“Più che uno spot elettorale, sembra l’inizio di un film porno.”
(Andrea Scanzi, Il Fatto Quotidiano, su Twitter)
“Il gusto più amaro di questo allegro, leggero, solare spot
elettorale lo offre l’inutile ricerca di un qualsiasi senso politico
nel messaggio dei due. L’inutile caccia a un seppur minimo
accenno al programma, a un’idea, a una suggestione di un
programma, all’ombra di un’idea. Niente.”
(Angelo Rossano, Corriere del Mezzogiorno)
19. Bari, elezioni Amministrative 2014: la case-history
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Decaro-Boschi: analisi
Decaro ha perso o guadagnato voti?
Difficile da dire, mancano indicatori di misurazione certi. Però:
1. Le analisi si sono concentrate sugli aspetti attoriali-scenici
e in parte sulla sceneggiatura, in pochi hanno ragionato
sul raggiungimento del nostro vero obiettivo strategico (il
“ticket”).
2. L’hashtag #sciamaninn è diventato virale (e il video ha
ottenuto 46mila visualizzazioni su YouTube, stroncature
incluse, oltre a essere caricato su tutti i principali portali
nazionali).
20. Bari, elezioni Amministrative 2014: la case-history
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Decaro-Boschi: analisi
3. Il video ha generato una risposta-parodia da parte del
centrodestra (Giorgia Meloni e Filippo Melchiorre, candidato
vicesindaco), che ha dato ulteriore centralità al “caso”
4. Tra aprile e Maggio, Decaro è cresciuto di
4 punti nei sondaggi. Non sarà merito del video, ma…
5. Analizzare un singolo contenuto
senza ragionare sul significato strategico
di medio-lungo termine
è, spesso, un errore.
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Bari, elezioni Amministrative 2014: la case-history
Chiama Decaro:
il video istituzionale
Come comunicare un tema
serissimo della campagna elettorale
attraverso l’ironia
(anche nei confronti dell’avversario).
22. Bari, elezioni Amministrative 2014: la case-history
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Come valorizzare i principali punti di forza
del profilo di Decaro?
1. Vicino alla gente
2. Competente
3. Giovane, ma già con una buona esperienza amministrativa
4. Risolutore di problemi
5. Autoironico
6. Barese “verace”
7. Con un buon seguito giovanile
(a partire dall’attivismo del comitato elettorale)
Chiama Decaro: scenario
23. Bari, elezioni Amministrative 2014: la case-history
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Chiama Decaro: scenario
Il profilo di Antonio Decaro tra i baresi
(sondaggio SWG, aprile 2014 / confronto con marzo 2014)
Lo spot “ufficiale” doveva potenziare questo
profilo già in via di consolidamento.
24. Bari, elezioni Amministrative 2014: la case-history
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Chiama Decaro: il video
Spot da 30 secondi:
64mila visualizzazioni su Youtube,
90mila in totale (creatività Proforma,
regia di Pippo Mezzapesa.
Pubblicato l’8 maggio 2014).
La competenza
diventa tormentone.
25. Bari, elezioni Amministrative 2014: la case-history
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Chiama Decaro: analisi
Tre livelli di lettura del video
A livello locale: “Chiama Decaro” risulta credibile
perché coerente con la biografia politica del candidato
(nota: nell’ultima scena del video compaiono la moglie
e le due figlie del candidato).
A livello nazionale: il video fa sorridere perché evoca un
tormentone, facendo riferimento anche a situazioni ironiche
(crisi coniugali, auto in panne, etc).
Nel confronto con l’avversario, il cui video è citato
esplicitamente con l’obiettivo di prenderlo in giro
e di creare straniamento ai cittadini che li hanno visti in tv
uno dietro l’altro.
26. Bari, elezioni Amministrative 2014: la case-history
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Chiama Decaro: lo sfottò
Fotogramma dello spot originale
di Di Paola (qui il video)
Fotogramma dello spot di Decaro
che “cita” l’avversario
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Bari, elezioni Amministrative 2014: la case-history
Comunicare
il programma
Convincere dell’esistenza
dei contenuti
(mentre in tanti dicono
che non ci sono).
28. Bari, elezioni Amministrative 2014: la case-history
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Come comunicare un contenuto complesso
in modo che sia accessibile al più alto numero
di elettori?
Antonio Decaro ha presentato il cuore del suo programma in
un evento pubblico. In questa sede ha parlato per quasi due
ore, proiettando 64 slide che raccontavano cifre, scelte,
impatti sul futuro della città.
I messaggi erano sempre accompagnati da claim, impaginazioni
“pop” senza mai rinunciare all’approfondimento
di contenuto.
Le slide sono state subito pubblicate su Slideshare
e condivise sul sito e sui social media.
L’ultima slide prevedeva il prospetto che certificava
le coperture economiche necessarie a mantenere
ciò che si era promesso.
Il programma: scenario
29. Bari, elezioni Amministrative 2014: la case-history
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Le cinque macro-idee di programma
(qui il documento integrale) sono state comunicate secondo
un percorso (grafica, impaginazione, testi) autonomo, che ha
sempre tenuto conto delle necessità del lettore/elettore.
Dovere della comunicazione
istituzionale:
essere comprensibile
Il programma: le slide
30. Bari, elezioni Amministrative 2014: la case-history
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(qui: piano del trasporto pubblico) (qui: bici-plan)
Il programma: le slide
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(qui: digitalizzazione)
Il programma: le slide
(qui: piano per il verde pubblico)
32. Bari, elezioni Amministrative 2014: la case-history
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(qui: “piazze marine”)(qui: riqualificazione Caserma Rossani)
Il programma: le slide
33. Bari, elezioni Amministrative 2014: la case-history
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Il programma è “certificato” da un documento che dimostra
l’esistenza delle coperture finanziarie, oltre che una stima
precisa dei costi di ogni misura annunciata
Fine della retorica: si deve promettere
solo ciò che si può mantenere.
Il programma: le coperture
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Bari, elezioni Amministrative 2014: la case-history
I social media
Format stabili, programma,
post sponsorizzati:
sei mesi di lavoro a sostegno
della strategia generale
(qui la pagina FB di Decaro)
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Come utilizzare i social media modificando la
strategia nelle varie fasi della campagna ma
mantenendo coerenza nel tono e nello stile di
gestione?
1. Comunicando per format stabili di comunicazione,
contenuti omogenei per tipologia, pubblicabili a intervalli
fissi e “a freddo” (una volta approvato il format,
il social media manager può muoversi in autonomia).
2. Comunicando in diretta gli eventi principali
della campagna elettorale (confronti televisivi,
eventi, comizi, appuntamenti nei quartieri, etc).
3. Utilizzando contenuti “pop” (foto informali,
comunque non elettorali) in specifici momenti della
campagna (giorni festivi, pause, giorni di silenzio elettorali).
4. Pianificando post sponsorizzati su Facebook.
Social media: scenario
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Post sponsorizzati per la politica:
il modello-Proforma
1. Una campagna di advertising su Facebook deve sempre iniziare
da un’azione mirata ad aumentare il numero di
“mi piace” all’interno del territorio elettorale
(in questo caso: utenti maggiorenni residenti a Bari città).
I primi post sponsorizzati devono essere successivi
o al massimo contemporanei a questa campagna.
2. I post sponsorizzati devono coincidere, quando possibile,
con i format “fissi” progettati per i social media (ad esempio:
webcard, infografiche, numeri, contenuti di programma).
3. I post sponsorizzati devono avere come target
i soli utenti che hanno cliccato “mi piace” sulla pagina
del politico. Se un utente vuole essere informato, avrà già cliccato
mi piace (campagna al punto 1). Se non vuole essere informato,
vivrà la comunicazione politica come invasiva, come spam.
Social media: scenario
37. Bari, elezioni Amministrative 2014: la case-history
37
4. Gli unici post meritevoli di essere sponsorizzati sono i
contenuti programmatici, cioè tutti i contenuti che possono
generare empowerment individuale degli utenti/sostenitori.
Il politico offre un contenuto rilevante per l’utente che, dunque,
ha più motivi per condividerli con i suoi amici, allargando così la
base degli utenti che vedranno il post (senza essere infastiditi dalla
comunicazione direttamente elettorale). È possibile sponsorizzare
anche contenuti video (spot, tutorial, data-journalism)
ed eventi speciali.
5. Tutti gli altri post (contenuti politici, polemiche, foto pop,
aggiornamenti d’attualità) non vanno sponsorizzati sia perché
in alcuni casi sono meno rilevanti, sia per evitare eventuali
strumentalizzazioni (esempio: se un politico fa una foto con
la sua famiglia e lo sponsorizza, quest’ultima diventa contenuto
elettorale, generando un possibile effetto boomerang).
Social media: scenario
38. Bari, elezioni Amministrative 2014: la case-history
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Primarie: i decaroghi
Ogni martedì, Decaro ha pubblicato dieci impegni relativi
a un tema specifico, su un tema diverso di settimana in settimana.
Social media: i format
1º decarogo:
le dieci cose
che non farò
da sindaco
6º decarogo:
scritto grazie
ai consigli
dei cittadini
39. Bari, elezioni Amministrative 2014: la case-history
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Amministrative: 50 idee in 50 giorni
Ogni giorno, negli ultimi 50 giorni di campagna elettorale (senza alcuna
interruzione), è stata pubblicata un’idea di programma.
Social media: i format
pubblica illuminazione marketing territoriale
40. Bari, elezioni Amministrative 2014: la case-history
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Amministrative: le slide (sponsorizzate)
Nelle ultime due settimane, una volta ogni 48 ore,
è stata pubblicata una slide del documento programmatico,
re-impaginata per rispettare
la regola del 20% di testo nelle immagini,
necessaria per sponsorizzare un post.
Social media: i format
reddito di cittadinanza
41. Bari, elezioni Amministrative 2014: la case-history
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Ballottaggio: 10x100
Nei 10 giorni centrali della campagna del ballottaggio, ogni 24 ore
(primo contenuto del giorno), sono stati pubblicati i 10 impegni
che Decaro ha preso nei primi 100 giorni di mandato.
Social media: i format
manutenzione delle strade 1, 2, 3, 4, 5, 6
42. Bari, elezioni Amministrative 2014: la case-history
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Il contenuto più popolare della
campagna
Festa della mamma, foto di Decaro che
lava i piatti (citando il finale dello spot
Chiama Decaro).
Pop funziona quando
è vero e coerente.
Ma comunque non basta.
Nota: Decaro primo tra i candidati sindaci
in Italia nel 2014 per “mi piace” e portata”.
Social media: i format