Suggerimenti per i candidati e per gli staff, per il lavoro online e offline. Una guida pratica per la preparazione dei dibattiti, l'analisi dell'avversario e gli accorgimenti per evitare errori, con alcuni consigli per il monitoraggio e la produzione dei contenuti sui social media.
Architettura delle campagne elettorali - otto idee per non impazzireDino Amenduni
1 - Nessuna campagna elettorale dovrebbe iniziare senza dati.
2 - Non si inizia dalle caratteristiche del candidato con cui si lavora, ma dall’analisi degli avversari e delle regole: chi sono, quanti sono, qual è la legge elettorale.
3 - Costruisci l’architettura di una campagna elettorale: lo staff, i ruoli, le funzioni, le spie di allarme.
4 - Esiste solo un 5% di decisioni strategiche per cui è davvero importante tenere il punto a tutti i costi.
Per tutte le altre: attacca il ciuccio dove vuole il padrone (regola del 95%).
5 - Molto spesso le campagne si vincono per errori degli avversari, non per meriti propri.
6 - In campagna elettorale non esistono orari, non esistono i weekend, non esistono i giorni festivi.
7 - È sempre meglio lavorare insieme a un’altra agenzia
di comunicazione del luogo in cui ci sono le elezioni.
8 - Quantità e qualità della consulenza politica sono molto spesso incompatibili.
(presentata l'8 novembre 2014 all'ottavo summit di Architecta - www.architecta.it)
Fasi della comunicazione politica in Italia e in occidentePiero Zilio
L'evoluzione della comunicazione politica può essere letta alla luce dei cambiamenti nelle campagne elettorali
Gli obiettivi di questa mini lezione sono:
1) definire la comunicazione politica
2) osservare l'evoluzione delle campagne elettorali
**Lezione 2 di 15 della serie «Comunicazione politica e media» in pubblicazione (estate 2014)**
Domande @PieroZilio con #PilloleComPol
O que faz o jornalismo de dados diferente do restante do jornalismo? Talvez sejam as novas possibilidades que se abrem quando se combina o tradicional "faro jornalístico" e a habilidade de contar uma história envolvente com a escala e o alcance absolutos da informação digital agora disponível.
Tendiamo ad attuare uno sforzo cognitivo minimo ma sufficiente a raggiungere una certa soglia di sicurezza rispetto allo scopo. Le euristiche agevolano la presa di decisione, abbreviando l’attività di
elaborazione delle informazioni. Spesso sono state apprese durante esperienze precedenti e sono disponibili, accessibili e di norma affidabili. Anche i pregiudizi sono comuni perché ci permettono di evitare gli sforzi cognitivi. Se le euristiche ci aiutano a sopravvivere le distorsioni del giudizio (bias cognitivi) portano a errori. Gravi.
Proforma - corso universitario di comunicazione politica allo IED: tutte le s...Proforma
Tutti i moduli delle lezioni che Proforma ha tenuto allo IED, all'interno del corso universitario in comunicazione politica.
1. Le differenze essenziali tra un detersivo e un politico e la fantasmagoria del guru.
2. Governare la complessità nella patria degli analfabeti funzionali.
3. Bari, elezioni comunali 2014: la case-history
4. Dieci domande che gli studenti ci fanno durante le lezioni (Faccioni sui manifesti, etica aziendale, marketing virale, gestione delle comunità online: una selezione delle questioni
più frequenti raccolte in questi anni)
5. Dieci cose che ho imparato dopo 700 giorni consecutivi di campagne elettorali (Tempi e orari di lavoro, ruolo dei social media, peso della comunicazione, gestione delle crisi, l’importanza di avere patatine e taralli a portata di mano)
6. Buone e cattive pratiche di comunicazione politica sui social media (e cosa possiamo imparare da queste storie)
Cinque post politici di successo sui social mediaProforma
Cinque case history di successo e qualche appunto su cosa possiamo imparare da queste storie per la comunicazione politica online.
1. Hillary Clinton e un commento a un post di una pagina Facebook (luglio 2015)
2. Graziano Delrio versus Giorgia Meloni sulle corsie preferenziali a Roma (agosto 2015)
3. Matteo Salvini a Strasburgo dopo il referendum in Grecia (video da due minuti - luglio 2015)
4. Matteo Renzi (subito) dopo la finale Pennetta-Vinci agli US Open (settembre 2015)
5. Barack Obama e il tweet più popolare della storia della comunicazione politica (novembre 2012)
Architettura delle campagne elettorali - otto idee per non impazzireDino Amenduni
1 - Nessuna campagna elettorale dovrebbe iniziare senza dati.
2 - Non si inizia dalle caratteristiche del candidato con cui si lavora, ma dall’analisi degli avversari e delle regole: chi sono, quanti sono, qual è la legge elettorale.
3 - Costruisci l’architettura di una campagna elettorale: lo staff, i ruoli, le funzioni, le spie di allarme.
4 - Esiste solo un 5% di decisioni strategiche per cui è davvero importante tenere il punto a tutti i costi.
Per tutte le altre: attacca il ciuccio dove vuole il padrone (regola del 95%).
5 - Molto spesso le campagne si vincono per errori degli avversari, non per meriti propri.
6 - In campagna elettorale non esistono orari, non esistono i weekend, non esistono i giorni festivi.
7 - È sempre meglio lavorare insieme a un’altra agenzia
di comunicazione del luogo in cui ci sono le elezioni.
8 - Quantità e qualità della consulenza politica sono molto spesso incompatibili.
(presentata l'8 novembre 2014 all'ottavo summit di Architecta - www.architecta.it)
Fasi della comunicazione politica in Italia e in occidentePiero Zilio
L'evoluzione della comunicazione politica può essere letta alla luce dei cambiamenti nelle campagne elettorali
Gli obiettivi di questa mini lezione sono:
1) definire la comunicazione politica
2) osservare l'evoluzione delle campagne elettorali
**Lezione 2 di 15 della serie «Comunicazione politica e media» in pubblicazione (estate 2014)**
Domande @PieroZilio con #PilloleComPol
O que faz o jornalismo de dados diferente do restante do jornalismo? Talvez sejam as novas possibilidades que se abrem quando se combina o tradicional "faro jornalístico" e a habilidade de contar uma história envolvente com a escala e o alcance absolutos da informação digital agora disponível.
Tendiamo ad attuare uno sforzo cognitivo minimo ma sufficiente a raggiungere una certa soglia di sicurezza rispetto allo scopo. Le euristiche agevolano la presa di decisione, abbreviando l’attività di
elaborazione delle informazioni. Spesso sono state apprese durante esperienze precedenti e sono disponibili, accessibili e di norma affidabili. Anche i pregiudizi sono comuni perché ci permettono di evitare gli sforzi cognitivi. Se le euristiche ci aiutano a sopravvivere le distorsioni del giudizio (bias cognitivi) portano a errori. Gravi.
Proforma - corso universitario di comunicazione politica allo IED: tutte le s...Proforma
Tutti i moduli delle lezioni che Proforma ha tenuto allo IED, all'interno del corso universitario in comunicazione politica.
1. Le differenze essenziali tra un detersivo e un politico e la fantasmagoria del guru.
2. Governare la complessità nella patria degli analfabeti funzionali.
3. Bari, elezioni comunali 2014: la case-history
4. Dieci domande che gli studenti ci fanno durante le lezioni (Faccioni sui manifesti, etica aziendale, marketing virale, gestione delle comunità online: una selezione delle questioni
più frequenti raccolte in questi anni)
5. Dieci cose che ho imparato dopo 700 giorni consecutivi di campagne elettorali (Tempi e orari di lavoro, ruolo dei social media, peso della comunicazione, gestione delle crisi, l’importanza di avere patatine e taralli a portata di mano)
6. Buone e cattive pratiche di comunicazione politica sui social media (e cosa possiamo imparare da queste storie)
Cinque post politici di successo sui social mediaProforma
Cinque case history di successo e qualche appunto su cosa possiamo imparare da queste storie per la comunicazione politica online.
1. Hillary Clinton e un commento a un post di una pagina Facebook (luglio 2015)
2. Graziano Delrio versus Giorgia Meloni sulle corsie preferenziali a Roma (agosto 2015)
3. Matteo Salvini a Strasburgo dopo il referendum in Grecia (video da due minuti - luglio 2015)
4. Matteo Renzi (subito) dopo la finale Pennetta-Vinci agli US Open (settembre 2015)
5. Barack Obama e il tweet più popolare della storia della comunicazione politica (novembre 2012)
La comunicazione (politica): una professione tra sartoria e data analysisProforma
Avere dei dati scientifici che aiutano nella analisi e nella elaborazione di strategie è fondamentale e, nonostante possa sembrare scontato che si proceda in questo modo, non sempre lo è.
Contemporaneamente, per chi fa il nostro mestiere esiste una quota di artigianato, di lavoro fatto a mano, di intuito, a volte di azzardo che, condiviso con il committente, comporta il rischio dell'errore.
Lezione tenuta presso l' I.I.S.S. "A. De Pace" di Lecce durante il Modulo "Media on the Web - Web Tv and Media Channel" con le Classi 4ATA e 4BTA indirizzo Audiovisivo. Tutor del modulo è il prof. A. Nicolì.
Antonio Decaro - Amministrative Bari 2014 - storia della campagna elettoraleDino Amenduni
Sei mesi di scelte, decisioni strategiche, idee creative, video, sfottò, stroncature, sondaggi, aneddoti. Tre campagne in una (Primarie, Amministrative, ballottaggio). In questa presentazione c'è tutto (o quasi). È la storia della campagna elettorale di Antonio Decaro, il nuovo sindaco di Bari.
Come si gestisce la reputazione di un brand (imparando da storie realmente ac...Proforma
La reputazione è il vero valore aggiunto in qualsiasi strategia di comunicazione contemporanea. A parità di azioni tecniche, un mittente solido e credibile ha più possibilità di raggiungere il proprio obiettivo.
Per questo motivo qualsiasi minaccia alla reputazione di brand e qualsiasi potenziale crisi di comunicazione richiede l'adozione di scelte forti, coerenti e consistenti nel tempo, in modo da evitare la perdita del più grosso capitale simbolico di cui qualsiasi mittente, nell'era della sfiducia generalizzata nei confronti delle istituzioni tradizionali, gode in questo momento storico.
All'interno della presentazione abbiamo analizzato casi di successo e di fallimento di grandi aziende, istituzioni e politici, per scoprire quali sono le variabili da tenere d'occhio quando ci si trova in situazioni di promozione o difesa della propria immagine di brand.
Nella società mediatica del “villaggio globale”, tutti noi siamo continuamente esposti a messaggi comunicativi con finalità persuasive. E' stato calcolato che in media siamo esposti a circa duemila messaggi pubblicitari al giorno.
Cosa fa sì che un messaggio possa modificare i nostri atteggiamenti, cioè avere o meno un effetto persuasivo?
Cosa rende efficace una campagna pubblicitaria?
Quali sono i “trucchi” vecchi e nuovi che servono per manipolarci e come funzionano?
Sveglia!1!!1 - Dieci lezioni di comunicazione politica da parte di Beppe Gril...Dino Amenduni
Le dieci leve del successo comunicativo del Movimento5Stelle
- Posizionamento politico
- Ragionamento estensivo sulla “casta”
- Frame-cappello (destruens) basato sulle debolezze degli avversari
- Sotto-frame (costruens) per coprire un vasto elettorato
- Il meglio dagli opposti: par condicio e disintermediazione
- Il capitano copre la squadra: Grillo come Mourinho
- Primi per investimento sul web
- Logica televisiva di palinsesto
- Logica redazionale di comitato
- Blog polifonico
Alla base del Teleselling di successo c’è un atteggiamento mentale positivo: dobbiamo ricordare che l’entusiasmo è contagioso e che è importante vendere con il cuore per trasmettere entusiasmo ai nostri clienti!
Matriz: conceito de acumulação presente na hipótese de agenda setting, que destaca a onipresença da mídia como modificadora e formadora de opinião a respeito da realidade.
Opinião pública: tema central das reflexões relativas à espiral de silêncio feitas por Elisabeth Noelle Neumann.
Influência de processos de opinião pública no comportamento eleitoral.
Vincere l’internet senza usare il clickbait - otto consigli per l'ottimizzazi...Proforma
1. Individua l'eroe
2. Punta su interessi di nicchia
3. Trova storie che ispirino i comportamenti virtuosi delle persone
4. Sii multimediale
5. Usa didascalie descrittive e con un linguaggio familiare
6. Usa testi emozionanti e creano interesse
7. Inserisci tutte le informazioni indispensabili in didascalia
8. Non creare enfasi dove non serve
La comunicazione (politica): una professione tra sartoria e data analysisProforma
Avere dei dati scientifici che aiutano nella analisi e nella elaborazione di strategie è fondamentale e, nonostante possa sembrare scontato che si proceda in questo modo, non sempre lo è.
Contemporaneamente, per chi fa il nostro mestiere esiste una quota di artigianato, di lavoro fatto a mano, di intuito, a volte di azzardo che, condiviso con il committente, comporta il rischio dell'errore.
Lezione tenuta presso l' I.I.S.S. "A. De Pace" di Lecce durante il Modulo "Media on the Web - Web Tv and Media Channel" con le Classi 4ATA e 4BTA indirizzo Audiovisivo. Tutor del modulo è il prof. A. Nicolì.
Antonio Decaro - Amministrative Bari 2014 - storia della campagna elettoraleDino Amenduni
Sei mesi di scelte, decisioni strategiche, idee creative, video, sfottò, stroncature, sondaggi, aneddoti. Tre campagne in una (Primarie, Amministrative, ballottaggio). In questa presentazione c'è tutto (o quasi). È la storia della campagna elettorale di Antonio Decaro, il nuovo sindaco di Bari.
Come si gestisce la reputazione di un brand (imparando da storie realmente ac...Proforma
La reputazione è il vero valore aggiunto in qualsiasi strategia di comunicazione contemporanea. A parità di azioni tecniche, un mittente solido e credibile ha più possibilità di raggiungere il proprio obiettivo.
Per questo motivo qualsiasi minaccia alla reputazione di brand e qualsiasi potenziale crisi di comunicazione richiede l'adozione di scelte forti, coerenti e consistenti nel tempo, in modo da evitare la perdita del più grosso capitale simbolico di cui qualsiasi mittente, nell'era della sfiducia generalizzata nei confronti delle istituzioni tradizionali, gode in questo momento storico.
All'interno della presentazione abbiamo analizzato casi di successo e di fallimento di grandi aziende, istituzioni e politici, per scoprire quali sono le variabili da tenere d'occhio quando ci si trova in situazioni di promozione o difesa della propria immagine di brand.
Nella società mediatica del “villaggio globale”, tutti noi siamo continuamente esposti a messaggi comunicativi con finalità persuasive. E' stato calcolato che in media siamo esposti a circa duemila messaggi pubblicitari al giorno.
Cosa fa sì che un messaggio possa modificare i nostri atteggiamenti, cioè avere o meno un effetto persuasivo?
Cosa rende efficace una campagna pubblicitaria?
Quali sono i “trucchi” vecchi e nuovi che servono per manipolarci e come funzionano?
Sveglia!1!!1 - Dieci lezioni di comunicazione politica da parte di Beppe Gril...Dino Amenduni
Le dieci leve del successo comunicativo del Movimento5Stelle
- Posizionamento politico
- Ragionamento estensivo sulla “casta”
- Frame-cappello (destruens) basato sulle debolezze degli avversari
- Sotto-frame (costruens) per coprire un vasto elettorato
- Il meglio dagli opposti: par condicio e disintermediazione
- Il capitano copre la squadra: Grillo come Mourinho
- Primi per investimento sul web
- Logica televisiva di palinsesto
- Logica redazionale di comitato
- Blog polifonico
Alla base del Teleselling di successo c’è un atteggiamento mentale positivo: dobbiamo ricordare che l’entusiasmo è contagioso e che è importante vendere con il cuore per trasmettere entusiasmo ai nostri clienti!
Matriz: conceito de acumulação presente na hipótese de agenda setting, que destaca a onipresença da mídia como modificadora e formadora de opinião a respeito da realidade.
Opinião pública: tema central das reflexões relativas à espiral de silêncio feitas por Elisabeth Noelle Neumann.
Influência de processos de opinião pública no comportamento eleitoral.
Vincere l’internet senza usare il clickbait - otto consigli per l'ottimizzazi...Proforma
1. Individua l'eroe
2. Punta su interessi di nicchia
3. Trova storie che ispirino i comportamenti virtuosi delle persone
4. Sii multimediale
5. Usa didascalie descrittive e con un linguaggio familiare
6. Usa testi emozionanti e creano interesse
7. Inserisci tutte le informazioni indispensabili in didascalia
8. Non creare enfasi dove non serve
Comunicatori (e) permanenti - cosa cambia nell'era dei parrucchieri-influencerProforma
Come si vende un prodotto, raccontare un'idea, vincere una campagna elettorale in un momento della storia in cui i parrucchieri sono tra i cinque professionisti con la maggiore credibilità e un "uomo qualunque" è ritenuto più credibile di un politico, un giornalista, un prete?
Le sfide di questa fase della storia della comunicazione commerciale, istituzionale e politica sono molto grandi e non tutte sono gestibili con facilità. Porsi alcune domande e provare a dare alcune risposte rapide è l'obiettivo di queste slide che ruotano attorno ad alcuni principi.
- La pubblicità è in questo momento lo strumento di persuasione meno convincente tra quelli a disposizione
- Le persone di cui storicamente "ci si fidava" non hanno più questo potere, che ora pare in mano all'uomo qualunque, al passante, all'utente di Internet che condivide un link. Questo comporta un profondissimo shock nelle modalità di formazione dell'opinione pubblica, modalità peraltro non facilmente tracciabili perché fortemente dispersive e atomizzate;
- chi conosce davvero il proprio interlocutore digitale, sa cosa vuole, di cosa ha bisogno, cosa lo annoia ha un enorme vantaggio competitivo su chi invece pensa di poter "vendere" qualcosa basandosi sulla sola forza della comunicazione
- Qualsiasi atto di comunicazione deve tenere conto dei meccanismi neurali che portano alla presa di decisioni. Non basta "avere ragione", essere "razionali": serve assecondare i meccanismi cerebrali semplici, quelli che fanno capo al "sistema 1" per com'è stato descritto da Daniel Kanheman
- Raccontare storie (cioè ordinare i contenuti secondo un formato narrativo e non solo descrittivo) diventa dunque sempre più importante per raggiungere correttamente i destinatari.
Brexit, Trump, referendum: lezioni dalla politica del 2016Proforma
Errori, buone pratiche, obiettivi e scelte strategiche: traccia di lavoro per le prossime elezioni dopo le esperienze nel Regno Unito, Stati Uniti e Italia.
Tra complessità e banalizzazione, un’etica della comunicazione politica
Le slide di Andrea Camorrino durante #laprof, scuola di comunicazione politica di Proforma, Polignano a Mare, 1-3 luglio.
Buone e cattive pratiche di comunicazione politica sui social mediaProforma
A. Come la politica dovrebbe comunicare online: la guida di Twitter
B. Politica e social media: regole minime di sopravvivienza
C. Cinque post di successo sui social media
(Moduli presentati allo IED, Roma, 17 dicembre 2015)
Dieci cose utili da sapere per condurre una campagna elettorale in ItaliaProforma
Le slide di Dino Amenduni durante #laprof, scuola di comunicazione politica di Proforma, Polignano a Mare, 1-3 luglio.
Sommario:
1. Chi “sposta i voti”?
2. Quali sono gli strumenti di comunicazione più rilevanti?
3. Quali sono i canali di comunicazione più utilizzati per reperire informazioni?
4. Quali sono le tecniche di contatto più e caci con gli elettori?
5. Qual è il momento chiave di una campagna elettorale?
6. Come si scrive un buon post sui social media?
7. Quando si deve usare Facebook, quando Twitter e quando altro?
8. Come si determina lo “spin” dopo un confronto pubblico/televisivo?
9. Quali competenze tecniche sono maggiormente utili
in un comitato elettorale?
10. Quali sono le caratteristiche del volontario “ideale”?
Cinque riflessioni sul giornalismo politico in italiaDino Amenduni
Avere “millecinquecento lettori” non basta più: i pensieri di Enzo Forcella applicati alla campagna elettorale permanente.
Cosa fare?
1. Spostare il centro del proprio lavoro dalla sola ricerca della notizia alla verifica dell’attendibilità delle informazioni offerte dai politici
2. Decidere: o si fa il tifo, o si fanno analisi
3. Ricordarsi che il lettore è il lettore e non (solo) il politico
4. Stare un po’ più su Facebook e un po’ meno su Twitter
(e stare un po’ di più online in generale)
5. (se possibile) ridurre i momenti di aggregazione informale con i politici, e anche con i comunicatori politici
(Slide presentate a Cortina Tra Le Righe, 13 luglio 2015)
Cinque domande frequenti sulla comunicazione politica onlineDino Amenduni
In queste slide ho provato a rispondere a un po' di quesiti che in questi anni hanno spesso rimbalzato tra docenze e social media:
1. Un politico sta per iniziare una campagna elettorale
e vuole fare il primo passo su Facebook:
meglio usare un profilo o aprire una pagina pubblica?
2. Chi deve gestire gli account social dei politici
in campagna elettorale (il candidato, i comunicatori, entrambi)?
3. Cosa faccio quando un utente trolla o insulta?
4. È utile utilizzare i social media anche in contesti territoriali molto piccoli?
5. Esiste un profilo professionale ideale per lavorare sulla comunicazione politica online?
Avversari, non nemici: come affrontare una campagna elettorale senza trasform...Dino Amenduni
1. Ridurre al massimo l’uso delle categorie pre-politiche dell’odio e dell’amore (soprattutto se usate dai leader, parlando di loro stessi).
2. Ridurre al massimo l’uso dei numeri falsi, usati pur di vincere a tutti i costi.
3. Evitare di comunicare la politica limitandosi a elogiare la propria parte e a contestare la parte avversaria: il riconoscimento del buono che arriva dall’altra parte è più credibile e distende gli animi.
4. Riconoscere la sconfitta, quando arriva. Senza alibi
(slide presentate a Parole Ostili, Trieste, 18 febbraio 2017)
Lo storytelling al servizio della comunicazione istituzionale Proforma
Slide, video, tormentoni: diritti e doveri di chi deve parlare ai cittadini.
Contenuti della presentazione:
- l'ingresso delle slide a Palazzo Chigi
- il ruolo delle metafore nella comunicazione di lungo periodo
- il ruolo dei leader nella comunicazione istituzionale
- il ruolo dei video nella comunicazione istituzionale
- l’integrazione tra comunicazione istituzionale ed elettorale
- l’effetto-Trump sulle regole classiche della comunicazione politica
(presentato alla Scuola Holden sabato 25 marzo 2017)
Dieci domande che gli studenti ci fanno durante le docenzeProforma
1. Lavorate per tutti i politici che vi chiamano?
2. Voglio fare comunicazione politica: mi date un consiglio?
3. Esiste un pro lo professionale ideale per lavorare sulla comunicazione politica online?
4. Manifesti elettorali: faccioni sì o faccioni no?
5. Non avete paura che le vostre campagne siano oggetto di satira?
6. Un politico sta per iniziare una campagna elettorale e vuole fare il primo passo su Facebook: meglio usare un pro lo o aprire una pagina pubblica?
7. Chi deve gestire gli account social dei politici in campagna elettorale
(il candidato, i comunicatori, entrambi)?
8. Cosa faccio quando un utente trolla o insulta?
9. È e cace l’utilizzo dei social media anche in contesti territoriali molto piccoli?
10. Il marketing virale può aiutare la politica?
(slide presentate allo IED, corso universitario in comunicazione politica, giovedì 26 novembre 2015)
Why do italian politicians make little use of statistics?Dino Amenduni
Lack of database culture, anti-politics, obsolete legislation:
the love story that never was
by Dino Amenduni
Personal Democracy Forum Italia
Data-driven campaigns in Europe: what went wrong after Obama? Rome, 29 September 2014
Perché la politica italiana usa poco i dati? Dino Amenduni
Assenza della cultura del database, antipolitica, legislazione antiquata: storia di un amore mai nato.
Intervento al Personal Democracy Forum Italia
Workshop: Data-driven campaigns in Europe: what went wrong after Obama?
Roma, 29 settembre 2014
5 motivi per cui potresti aver visto almeno un post di Gianni Morandi nell’es...Dino Amenduni
1. Il racconto è autentico: è la pagina di Gianni Morandi, non è una pagina su Gianni Morandi.
2. Contenuti (multimediali) pubblicati ogni giorno, tutti i giorni: la serialità rende la pagina sempre invitante.
3. Sta “sul pezzo”: tiene conto delle discussioni d’attualità.
4. La gestione della pagina, pur essendo di un personaggio pubblico, non dimentica né omette la componente privata della propria vita.
5. Il vero vantaggio competitivo (perché lo fanno in pochissimi): risponde ai commenti!
Crisi di fiducia, centralità dei media tradizionali, il ruolo dei social media:una professione in radicale cambiamento. Modulo di comunicazione politica all'interno del Corso in social media e digital marketing di Eurogiovani.
http://socialmediamarketing.eurogiovani.it/
Il futuro è la parola "Dati", non è la parola “creatività".
Il futuro è la parola "Condividere", non è la parola “nascondere".
Il futuro è la parola "DisruptIon", non è la parola “chiedere il permesso".
Slide presentate durante l'evento TedX Lecce, 25 ottobre 2014, Teatro Politeama Greco.
Art: Miki De Benedictis
Da spin doctor a ricercatori - Come cambia il ruolo del consulente politico a...Dino Amenduni
La comunicazione politica è una disciplina del tutto differente dalla comunicazione commerciale: diffidate da chi applica teorie classiche di marketing
per appuntamenti elettorali.
Cinque motivi per affidarsi ai professionisti della comunicazione politica e due storie che raccontano che non sono più sufficienti.
Cinque domande che gli studenti ci fanno durante le docenzeDino Amenduni
1. Manifesti elettorali: faccioni sì o faccioni no?
2. Lavorate per tutti i politici che vi chiamano?
3. Non avete paura che le vostre campagne siano oggetto di satira?
4. Il marketing virale può aiutare la politica?
5. Voglio fare comunicazione politica: mi date un consiglio?
Il difficile (ma necessario) incontro tra elettori ed eletti sui social mediaDino Amenduni
1. Vale la pena dedicare tempo a parlare di politica sui social media, o a scrivere commenti sulla bacheca/profilo di un politico se sei un cittadino?
2. Vale la pena dedicare tempo a rispondere ai commenti dei cittadini sui social media se sei un politico?
Ho provato a rispondere a queste due domande nei dieci minuti di intervento durante Inspiring PR 2017 - www.inspiringpr.it
Dieci cose che ho imparato dopo 700 giorni consecutivi di campagne elettoraliDino Amenduni
Tempi e orari di lavoro, ruolo dei social media, peso della comunicazione, gestione delle crisi, l’importanza di avere patatine e taralli a portata di mano (slide realizzate a giugno 2015)
Scrivere (per) la politica - dieci idee per un buon discorso politico Dino Amenduni
1. Semplicità, non banalità
2. Definizione della tua identità
3. Coerenza tra forme e contenuti
4. A prova di fact-checking
5. La verità è strategica
6. Empatia, non ruffianeria
7. Pathos e concretezza
8. Parlare della vita delle persone
9. Politica-pop, un tema delicato
10. Evitare l'autoreferenzialità.
Come gestire la propria presenza in un dibattito pubblicoProforma
Una guida alla gestione di workshop, confronti, tavole rotonde, con suggerimenti su come prepararsi al meglio, su come organizzare i propri interventi, sulla corretta gestione sui tempi e su come risultare convincenti ed empatici agli occhi del pubblico.
Tutti siamo potenziali #politici...ma bisogna intraprendere un percorso di carriera #politica basato sulle competenze e sul #merito e, per la dirigenza attuale, l’occasione di selezionare la futura classe politica
Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfundingProforma
Tutti gli elementi teorici più importanti e lo studio di una campagna riuscita: ValigiaBlu (2015)
Sommario:
1. Come si costruisce una campagna di crowdfunding
• elementi costitutivi
• modalità di raccolta
• piattaforme di raccolta
• la strategia di comunicazione
2. Case study: la campagna di crowdfunding
di Valigia Blu (2015)
• il questionario
• la piattaforma
• le ricompense
• la strategia di comunicazione
• il gruppo di lavoro
• il video di lancio
• gli aggiornamenti intermedi
• i risultati finali
Comunicazione politica efficace: tre elementi per aumentare l'efficacia dei t...Gianluca Giansante
Spesso si pensa che per essere convincenti sia sufficiente "dire le cose come stanno".
Ma chiunque abbia provato a convincere una persona che aveva un'opinione diversa dalla sua si sarà accorto che per quanti fatti, ragioni, dati, statistiche gli presentasse, quella persona rimaneva della sua opinione.
Questo accade perché i meccanismi di funzionamento della mente umana sono un po' diversi dalla rappresentazione che il modello del razionalismo illuminista ci ha proposto.
In questa presentazione troverai alcuni strumenti che puoi usare per aumentare l'efficacia dei tuoi discorsi e che puoi usare non solo in ambito politico, ma anche nel contesto aziendale o a casa, con il tuo partner o i tuoi figli.
Gli attuali limiti e i nuovi effetti dei confronti tra candidati in TVProforma
La centralità del formato del dibattito televisivo tra i politici è sempre meno evidente. Alla valutazione sul confronto in sé si sostituisce la battaglia per produrre la migliore frase ad effetto; lo spin su come sia effettivamente andato il confronto influenza più del confronto in sé; i candidati sono 'risorse abbondanti', le loro parole sono facilmente reperibili su qualsiasi media; i cicli della notizia sono brevissimi, e dunque il giorno successivo a un confronto si parla già di altro; il formato dei confronti televisivi, pensati più per intrattenere che per informare, obbligano i politici a condensare pensiero complesso in pochi secondi, contribuendo a un'ulteriore banalizzazione del discorso pubblico oltre che alla perdita di interesse per lo spettatore.
(presentazione per il Master InsideUSA2020)
Semantica dei nuovi media - il wikivocabolario (terza versione)Dino Amenduni
Le cinquanta parole chiave per comprendere le dinamiche della Rete. Un'enciclopedia aggiornata costantamente, esattamente come Wikipedia, come i siti Internet in 'perpetual beta', un progetto aperto la cui forma cambia sulla base di ciò che di nuovo accade in Rete e migliorato grazie ai suggerimenti degli utenti.
Dino Amenduni - lavorare coi social media (aggiornamento febbraio 2013)Dino Amenduni
Comunicazione, politica, economia, giornalismo: cosa cambia se tutto cambia su Internet
Febbraio-Giugno 2013
Eurogiovani - Master in non-conventional marketing e social media
A tutti noi piace pensare a noi stessi come esseri umani del tutto razionali, governati dalla logica e dall\'analisi ma purtroppo non siamo così logici come vorremmo. Per le nostre decisioni adottiamo tutti i tipi di pregiudizi e anche lo stesso modo in cui elaboriamo le informazioni nel nostro cervello umano questo crea una serie di pregiudizi. Siamo tutti intenti a vedere ciò che ci aspettiamo di vedere e quindi non solo non riusciamo a vedere la foresta attraverso gli alberi, ma alla stessa modo riusciamo ad ammirare la foresta senza far caso agli alberi. Siamo tutti troppo spesso intenti a guardare ciò che pensiamo dovremmo vedere (questo è uno dei motivi per cui è così difficile modificare il proprio modo di scrivere!).
Similar to Come preparare un dibattito politico in TV (20)
In un ecosistema dell'informazione colmo di distorsioni, è possibile comunicare distinguendosi dal rumore di fondo o inevitabilmente si finisce con accrescerlo?
Come preparare uno speech di sette minuti in due oreProforma
Le variabili da considerare, gli obiettivi da perseguire (e ciò che è impossibile ottenere), i suggerimenti sull'organizzazione dei contenuti, l'importanza della platea e del contesto: una piccola guida per imparare a preparare speech brevi in poco tempo.
La storia dell'ex premier neozelandese, che a 42 anni e dopo un'esperienza politica che l'ha resa celebre in tutto il mondo, ha deciso di lasciare l'incarico con un discorso che pone nuovi interrogativi e nuove sfide per chi ricopre un incarico pubblico.
Milano sempre + Milano - la campagna elettorale di Beppe Sala (Amministrative...Proforma
• La prima mossa, forse decisiva
• Le tre linee strategiche della campagna
• La primavera: il momento più importante, lontano dai riflettori
• Milano sempre piùMilano: la campagna creativa
• Le scelte di advertising online
• I risultati
• Cosa abbiamo imparato da questa campagna elettorale
Una guida, realizzata da Proforma per ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), per la gestione di crisi di comunicazione nelle istituzioni pubbliche.
Qui trovate il webinar con l'illustrazione dettagliata dei contenuti delle slide e una lunga sessione di domande e risposte - http://www.anci.it/comunicare-ai-tempi-dellansia-collettiva-il-webinar-di-anci-con-proforma-scarica-i-materiali/
Le emozioni positive possono diventare virali?Proforma
La comunicazione politica contemporanea è caratterizzata da un uso massiccio di emozioni primarie negative come paura e rabbia. Chi ha utilizzato questa modalità ha spesso vinto le elezioni, di recente.
Anni di stimolazione dell'elettorato attraverso la paura e la rabbia stanno però restituendo il conto. Gli utenti sono sempre più stressati e sempre meno contenti di leggere contenuti politici online: esattamente il contrario di ciò che si sperava quando i social media iniziavano, una decina di anni fa, a diventare strumenti di comunicazione di massa.
La responsabilità dei politici e dei consulenti oggi risiede anche nel provare a cercare altre strade, più costruttive e meno ansiogene, per comunicare in modo efficace. Al TedX Salerno ho spiegato qual è, secondo me, la strada migliore per invertire questa tendenza.
(slide di Dino Amenduni)
La campagna di Antonio Decaro, sindaco di Bari, è diventata una piccola case history, se non altro per l’incredibile risultato finale. Giovanni Sasso a #LaProf19 ha provato a raccontarla come una serie tv. Guardando le sinossi dei singoli episodi, da dietro le quinte, per cercare di capire, alla fine, se esista una storia più grande che li tiene tutti insieme.
Il giornalismo degli sms d'amore pubblicati in prima pagina in nome della libertà di stampa, dei titoli a nove colonne urlati per vendere (?) una copia in più, dei retroscena attesi, sperati e, se proprio non si riesce, inventati può dare lezioni di morale alla politica? (Le slide di Andrea Camorrino per #LaProf19)
Criteri di notiziabilità - quando un atto politico diventa notizia e quando noProforma
1. Il ruolo delle euristiche e il loro impatto sull’agenda setting
2. L’importanza della “Line of the day”
3. Come gestire la logica “Horse Race”
4. Il ruolo dei botta e risposta e le opportunità di reframing
5. Il ruolo della reputazione dei mittenti politici
(Le slide di Dino Amenduni a #LaProf19)
Se la politica senza risposte non può più garantire la felicità, almeno deve gestire il suo simulacro.
Il packaging della felicità, senza la felicità dentro.
Perché i politici hanno bisogno di un sito personaleProforma
Queste slide servono a rispondere alla domanda: “A che servono i siti ora che si può far passare tutta la comunicazione digitale di un politico attraverso gli account sui social media?”
E le risposte sono quattro:
- per raccogliere dati
- per far conoscere meglio il programma
- per essere più facilmente rintracciabili sui motori di ricerca
- a supporto dello storytelling personale.
(Slide presentate al WordCamp Bari 2019, 18 maggio)
Quattro consigli per divulgare le informazioni medico-scientifiche in modo efficace (slide presentata al convegno CIPOMO - Collegi Italiani dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri, "Dei Medici del Web e della Tecnologia")
Six stories to understand how to promote, protect or compromise your online r...Proforma
Three WINS, three FAILS and five considerations in order to get by on social media (presented at INFORM-INIO workshop, organized by European Commission, Palermo, May 16th)
“Facciamo come fanno loro” - Gli errori nella comunicazione politica, quando ...Proforma
In comunicazione politica l'epic fail è sempre dietro l'angolo.
Ma ci sono alcune coordinate che possono valere come perimetro entro il quale rimanere per evitare almeno gli errori più grossolani. Attenzioni semplici, che però, nonostante tutto, spesso sono disattese.
Oggi, il tempo delle passioni tristi. Il ruolo delle emozioni nella comunicaz...Proforma
In una società che si fonda sulla rabbia, con la politica che se ne ciba e la rilancia, esiste un possibile percorso diverso per il comunicatore politico?
La storia di Alexandria Ocasio-Cortez, la più giovane deputata d'AmericaProforma
La sua storia, le sue scelte politiche, le strategie di comunicazione, perché ha vinto le elezioni: il racconto dell'affermazione di una 29enne che ha imposto una riflessione sui nuovi modi di fare alla politica e comunicazione negli Stati Uniti e non solo.
Uno spettro si aggira(va) per l'Europa - versione estesaProforma
Senza più le grandi ideologie, o almeno così si dice, al comunicatore politico è spesso richiesta la costruzione della "visione". Ma è una strada perseguibile?
Senza più le grandi ideologie, o almeno così si dice, al comunicatore politico è spesso richiesta la costruzione della "visione". Ma è una strada perseguibile?
1. ottobre 2016
Come preparare
un dibattito politico in TV
Suggerimenti per i candidati e per gli staff,
per il lavoro online e offline
2. 2
Come preparare un dibattito politico in TV
chi sono
Mi chiamo Dino Amenduni
@doonie
dino.amenduni@proformaweb.it
Sono socio, comunicatore politico e pianificatore strategico di Proforma
Insegno comunicazione politica ed elettorale all’Università di Bari
Collaboro con le testate locali del Gruppo Espresso e Valigia Blu.
Faccio parte dello staff del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia
Tutte le mie presentazioni sono disponibili gratuitamente
(sia consultazione sia download) agli indirizzi
www.slideshare.net/doonie (personale)
e www.slideshare.net/proformaweb (aziendale)
3. 3
Come preparare un dibattito politico in TV
sommario #1
Per un’ottimale preparazione del confronto
1. Organizzare l’agenda del candidato
considerando il dibattito una priorità assoluta
2. Dare compiti a tutto lo staff nelle fasi di preparazione
3. Dedicare tempo e risorse alla conoscenza
approfondita dell’avversario
4. Individuare una figura che simuli di essere l’avversario
5. Incontrare l’avversario prima del confronto
per concordare le regole
4. 4
Come preparare un dibattito politico in TV
sommario #2
Cosa fare online
Prima del confronto
1. Identifica i tuoi sostenitori più rilevanti sui social media
2. Crea connessioni dirette con i giornalisti online
molto prima del confronto
3. Organizza un evento per seguire il dibattito
insieme ai sostenitori del politico
4 Prepara bozze di post con le cose
che il politico dirà certamente durante un confronto
5. Accertati che il sito Internet del partito o del candidato
sia in grado di gestire grandi quantità di traffico
5. 5
Come preparare un dibattito politico in TV
sommario #2
Cosa fare online
Durante il confronto
1. Monitora gli hashtag più popolari
e prova a usarli tutti nel livetweeting
2. Sfrutta la massima esposizione mediatica
per raccogliere adesioni di volontari o anagrafiche
Dopo il confronto
1. Dai una linea ai tuoi sostenitori
Scelta strategica
1. Autenticità o scientificità?
6. 6
Come preparare un dibattito politico in TV
Premesse: cosa è cambiato negli ultimi dieci anni
Il racconto dell’esito di un confronto è sempre più condizionato
da com’è raccontato dagli utenti sui social media.
Le “spin room”, cioè i luoghi nei quali
si lavora per condizionare l’esito mediatico
di una contesa tra due o più politici,
non sono più confinate negli studi televisivi
o nelle (segrete) stanze degli consulenti.
7. 7
Come preparare un dibattito politico in TV
Premesse: cosa è cambiato negli ultimi dieci anni
Un giornalista o un analista che cerca spunti interessanti
online subito dopo la fine di una diretta potrà essere
condizionato, nella percezione di come siano realmente
andate le cose, da ciò che vede, sente, percepisce online, dalla
quantità e dalla qualità del “tifo” per i candidati, dal parere di altri
giornalisti e opinion leader digitali.
Una buona gestione online di un confronto televisivo offline
è dunque una delle più preziose armi per vincere le elezioni,
considerando l’impatto potenziale di un confronto televisivo
con un chiaro vincitore e un chiaro sconfitto nell’inerzia di una
campagna elettorale.
8. 8
Come preparare un dibattito politico in TV
Premesse: cosa è cambiato negli ultimi dieci anni
Buona pratica: la gestione del voto sui
vincitori dei confronti su Sky da parte
del MoVimento5Stelle, che sfrutta le
community digitali per canalizzare clic,
voti e segnalazioni sulla App di Sky che
serve a votare.
Questo può orientare la percezione di
un esito del confronto a favore del M5S
a prescindere dall’effettivo
esito del dibattito.
Fonti:
1. Campaigns and Elections: A Winner’s Guide to Debate Prep
2. Campaigns and Elections: A Social Media Playbook for Debates
9. 9
Come preparare un dibattito politico in TV
prima parte
Buone idee per preparare
un dibattito televisivo
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Come preparare un dibattito politico in TV
Il difficile compromesso tra presenza
sul territorio e bisogno di preparazione
Attenzione all’agenda
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Come preparare un dibattito politico in TV
Quando e come preparare un confronto
Il tempo è una risorsa scarsa e preziosa durante
la campagna elettorale, e uno degli elementi centrali
per la sua riuscita è la capacità del responsabile
dell’agenda di isolare gli appuntamenti davvero
importanti e di evitare perdite di tempo, o incontri
scarsamente utili dal punto di vista dell’aumento
del consenso. In questa logica, il tempo che di
solito si riserva alla preparazione dei confronti può
apparire un lusso di cui si può fare a meno.
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Come preparare un dibattito politico in TV
Quando e come preparare un confronto
Per esempio, e in perfetta buona fede, si può
preferire incontrare un gruppo di cittadini a due
ore dal dibattito piuttosto che tenere libera l’agenda nelle ore
precedenti al confronto.
La preparazione di un confronto è un’attività che va considerata per
certi versi “a parte”, che va considerata di prioritaria importanza e che
richiede la maggior parte del tempo possibile. La giornalista del New
Yorker Jill Lepore scrive: “Presidential debates are more often lost
than won. The gaffe costs more than exposition gains. It’s easy to
practice your kicking; it’s harder to brace yourself for getting kicked”.
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Come preparare un dibattito politico in TV
Basta pubblicità!
Consigli: utilizzare le ore serali, nei fine
settimana e liberare del tutto l’agenda nel
giorno del confronto. Far riposare il candidato
nelle ore precedenti al confronto.
guarda il video sul tuo browser
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Come preparare un dibattito politico in TV
Il gioco di squadra nelle due fasi della preparazione
Tutti possono aiutare
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Come preparare un dibattito politico in TV
Tutti possono aiutare
Proprio in ragione della strategicità del momento, di solito si
considera la preparazione del confronto come un momento da
preparare coinvolgendo solo poche persone di strettissima fiducia.
Questa scelta è corretta solo in parte: può essere giusto che
ci siano poche persone attorno al candidato nei momenti
immediatamente precedenti alla preparazione del confronto,
mentre è del tutto sbagliato non coinvolgere lo staff allargato in
tutte le frasi preparatorie: canovacci dei discorsi,
ricerca di informazioni e di dati a corredo delle tesi
che si intende sostenere, analisi dell’avversario.
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Come preparare un dibattito politico in TV
Tutti possono aiutare
Nella raccolta dei dati preparatori vale
dunque la regola: più si è, meglio è.
Consiglio: attribuire piccoli compiti di approfondimento
a piccoli sotto-gruppi di lavoro, che devono procedere
in contemporanea per produrre i materiali necessari
alla perfetta rifinitura del candidato nelle ore precedenti
al dibattito.
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Come preparare un dibattito politico in TV
Non basta sapere cosa diremo noi,
è fondamentale sapere cosa diranno gli altri
Conosci il tuo avversario
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Come preparare un dibattito politico in TV
Conosci il tuo avversario
Se conosci il nemico e conosci te stesso,
non hai bisogno di temere il risultato
di cento battaglie.
Se conosci te stesso,
ma non il nemico, per ogni vittoria ottenuta
soffrirai anche una sconfitta.
Se non conosci te stesso né il nemico,
soccomberai in ogni battaglia.
(Sun Tzu)
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Come preparare un dibattito politico in TV
Conosci il tuo avversario
Il sito Campaigns and Elections suggerisce di assumere un
“ventenne con gli occhi svegli” con il compito esclusivo di
analizzare ogni presenza pubblica dell’avversario,
sui media o in eventi fisici, di trascrivere la massima quantità
di testi dei discorsi, di isolare i frame e gli artifici retorici più
frequenti, al fine di poter preparare nel migliore dei modi schemi
di controrisposta da giocare in diretta.
Questi schemi devono essere “blindati”, a prova di una contro-
controrisposta da parte dell’avversario il quale (naturalmente)
può preparare il confronto in modo altrettanto scientifico.
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Come preparare un dibattito politico in TV
Conosci il tuo avversario
Consiglio: se ci sono più confronti nel corso
di una campagna elettorale, è opportuno
rivederne almeno uno insieme al candidato
per valutare punti di forza e debolezza e per
prepararsi meglio al confronto successivo.
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Come preparare un dibattito politico in TV
Conosci il tuo avversario
Una case history
Proforma ha preparato il confronto per le Primarie
del 2015 in Liguria lavorando con Lella Paita, che poi
sconfisse Sergio Cofferati al termine di un’insperata
(e contestatissima) rimonta.
Uno dei momenti più delicati della campagna elettorale
per le Primarie fu rappresentato da un confronto a due
a pochi giorni dal voto, preparato in modo scientifico
e sfruttando alcuni punti di debolezza dell’avversario
(il tono eccessivamente compassato e la scarsa lucidità,
quando incalzato).
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Come preparare un dibattito politico in TV
Conosci il tuo avversario
Nell’ultimo blocco del confronto Lella
Paita decide di sferrare l’attacco finale
(suggeriamo di guardare i primi tre minuti
e mezzo del video).
fonte: primocanale.it
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Come preparare un dibattito politico in TV
L’importanza di un vero stress-test
prima del confronto
Lo sparring partner
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Come preparare un dibattito politico in TV
Lo sparring partner
Un grande classico della cultura americana della preparazione
dei confronti è l’individuazione di uno sparring partner, una
persona molto brava e competente che possa simulare di essere
l’avversario che il candidato troverà nel confronto.
Questo genere di persona è solitamente un
politico che ha già dovuto affrontare una
campagna elettorale in prima persona.
Nel 2012 fu John Kerry, candidato alle presidenziali 2004 contro
George W. Bush e Segretario di Stato (ministro degli Esteri) del
secondo governo Obama, a simulare il ruolo di Mitt Romney,
candidato sconfitto dallo stesso Obama alle ultime presidenziali.
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Come preparare un dibattito politico in TV
Lo sparring partner deve essere adeguatamente formato
dallo staff, quasi quanto il candidato, soprattutto per ciò
che concerne lo stile retorico, i contenuti delle risposte, il
tono, l’aggressività, i tempi delle risposte (allenandolo a
stare nei tempi contingentati tipici dei confronti televisivi).
Consiglio: individuare una figura di staff da dedicare in
esclusiva alla preparazione del “finto avversario”.
Lo sparring partner
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Come preparare un dibattito politico in TV
Negoziare le regole
Non è infrequente che i dibattiti saltino (o siano accompagnati da polemiche
evitabili) a causa di scelte unilaterali dell’organizzazione di quei dibattiti
su data, tempi e regole. Qualsiasi dibattito dovrebbe invece prevedere una
preparazione molto puntuale da parte degli staff dei candidati e da parte di
chi intende organizzare il confronto, gestendo in modo condiviso
tutte le variabili cruciali: durata, regole di ingaggio, tempi
di risposta, ruolo del pubblico, turno di parola, eventuali
scelte legate a regia, scenografia, abbigliamento e così via.
Consiglio: inviare la persona maggiormente capace di tenere il punto
su trattative dure durante le riunioni di condivisione delle regole.
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Come preparare un dibattito politico in TV
Negoziare le regole
Mancare questi brief preparatori può offrire un insperato
vantaggio a un avversario che potrebbe sfruttare le
caratteristiche prototipiche di un determinato setting o di regole
a lui più vantaggiose: regalare vantaggi prima ancora di iniziare
sarebbe un grave errore per un consulente politico.
Concordare le regole può invece
permettere insperate rimonte a chi sa
sfruttare le contingenze a suo favore,
come è possibile apprezzare in questo (oramai)
storico video della campagna per le politiche
del 2013.
guarda il video sul tuo browser
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Come preparare un dibattito politico in TV
seconda parte
Cosa fare sui social media
prima, durante e dopo
un dibattito politico
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Come preparare un dibattito politico in TV
1. Costruire una mappa dei sostenitori online
2. Parlare con i giornalisti
e non solo quando serve al candidato
3. Dal digitale al reale: organizzare un evento ‘fisico’
per sostenere il candidato online
4. Preparare bozze già pronte, da pubblicare quando serve
5. Non far crollare il sito del candidato
per il troppo traffico durante il confronto
Cosa fare prima del confronto
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Come preparare un dibattito politico in TV
La mappa dei sostenitori
Costruire una mappa delle relazioni digitali,
identificare chi gode del miglior seguito online
e stabilire una connessione con queste persone
con buon anticipo rispetto al confronto permette di creare un
canale diretto (dallo staff agli influencer) che può certamente
servire per fornire contenuti o spunti interpretativi che
risulteranno fondamentali in diretta e subito dopo la diretta. In
qualche misura il consulente politico può così “suggerire” una
lettura dei fatti ai sostenitori digitali, al fine di condizionare la
percezione esterna di ciò che sta accadendo a proprio vantaggio.
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Come preparare un dibattito politico in TV
Un dialogo non strumentale con i giornalisti
Conoscere un giornalista durante un confronto
(soprattutto se il contatto avviene online)
è quasi sempre una pessima idea, perché è difficile
creare con velocità l’approccio migliore tra le parti, è improbabile
capire immediatamente cosa aspettarsi l’uno dall’altro, e in
generale un eccesso di attenzioni per i media in un momento così
delicato sarà giustamente percepito come strumentale.
Consiglio: creare una mappa delle relazioni giornalistiche sin dai
primi giorni di campagna elettorale in modo da non farsi trovare
impreparati.
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Come preparare un dibattito politico in TV
Uniti offline per essere più forti online
Aggregare militanti, volontari e sostenitori
in un unico luogo fisico può aiutare a condividere
una linea comunicativa da mantenere sui social media
e a cementare rapporti personali utili nel corso
della campagna elettorale.
In aggiunta o in sostituzione dell’appuntamento fisico è possibile
organizzare un momento di aggregazione online, legandolo ad esempio
all’adozione di un comune hashtag di riferimento. Gli strumenti che
permettono dirette video online possono accorciare la distanza
simbolica tra un luogo fisico e i sostenitori digitali, oltre a favorire
l’omogeneità della linea comunicativa da offrire all’esterno.
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Come preparare un dibattito politico in TV
Preparare bozze di post da pubblicare “in diretta”
Lavorare su bozze di post per i social permette di
accorciare enormemente i tempi di reazione dopo
un determinato momento di picco di attenzione, e
quindi permette di cogliere il massimo potenziale di
engagement online (se tutti stanno parlando di una frase
di un determinato politico, e un politico o il suo staff lo
rilancia in quasi-diretta, l’attivazione sarà fortissima).
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Come preparare un dibattito politico in TV
Le bozze di post possono essere virgolettati
o anche veri e propri meme. È possibile anche
associare un investimento pubblicitario
alla pubblicazione di alcuni post “certi”
in modo da far accrescere ulteriormente il potenziale virale
dell’azione preparata in anticipo ma utilizzata nel momento
di massima attenzione, cioè durante la diretta.
Preparare bozze di post da pubblicare “in diretta”
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Come preparare un dibattito politico in TV
Immaginate se un politico dichiarasse che “il programma
di governo è consultabile sul mio sito” durante il principale
confronto televisivo e se una notevole massa di utenti
provasse a collegarsi immediatamente a quel sito dopo
l’enunciazione di quella frase in diretta tv,
senza possibilità di accedervi a causa
del sovraccarico dei server: un disastro.
È un disastro che però può essere prevenuto con una
certa facilità, facendo qualche test a breve distanza
dall’inizio del confronto.
Non far crollare il sito del candidato
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Come preparare un dibattito politico in TV
1. Monitorare gli hashtag più rilevanti (per usarli, se possibile)
2. Sfruttare l’eccezionale visibilità per raccogliere
adesioni e anagrafiche
Cosa fare durante il confronto
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Come preparare un dibattito politico in TV
Surfare l’onda dei social per volare
L’ambizione di poter orientare del tutto il tono e le parole
che gli utenti useranno per commentare un dibattito
è irrealistica e per certi versi pericolosa, perché denota
una certa autoreferenzialità nell’impostazione.
È molto più sensato, invece, tenere d’occhio i trending
topic provando a utilizzarli in prima persona
se necessario, in particolare se ci fosse il
bisogno di attivare meccanismi di fact-checking
sia delle dichiarazioni del politico con cui si lavora,
sia (soprattutto) del suo avversario.
38. 38
Come preparare un dibattito politico in TV
Raccogliere adesioni quando tutti ci guardano
Interagire con gli utenti più attivi e virtuosi online durante il
confronto, anche se esterni alla mappa delle relazioni digitali,
può essere un modo efficace per coinvolgere ulteriormente il
pubblico.
Le interazioni possono poi diventare “conversioni” (cioè iscrizioni
alla newsletter, donazioni, partecipazione a eventi successivi):
sarà oggettivamente difficile avere un nuovo e
vasto pubblico potenziale autoconvocato – e
dunque a costo zero per i consulenti politici – con cui interagire
nel corso di una campagna elettorale.
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Come preparare un dibattito politico in TV
Gestire lo spin dando una linea unitaria e ufficiale
Cosa fare dopo il confronto
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Come preparare un dibattito politico in TV
Dare una linea unitaria e ufficiale
La fase di debrief post-confronto è determinante
per mantenere il controllo della linea strategica
desiderata. Conviene dunque inviare subito
informazioni alla propria rete di contatti digitali ma
anche al grande pubblico attraverso post sui social
media o newsletter.
41. 41
Come preparare un dibattito politico in TV
Questo genere di input di comunicazione dovrebbe contenere:
•i messaggi su cui il candidato intende puntare,
a partire dalle proposte programmatiche che si desidera siano
oggetto di successive discussioni;
• la verifica dell’attendibilità delle dichiarazioni
del proprio avversario, offrendo tutti gli elementi di
contenuto necessari a smontare eventuali inesattezze. Questa
cura dei dettagli servirà ai sostenitori del politico per affrontare
immediatamente la discussione post-confronto, che sarà
verosimilmente assai calda e vivace nelle 24 ore successive.
Dare una linea unitaria e ufficiale
42. 42
Come preparare un dibattito politico in TV
Cosa cambia?
•un ringraziamento a tutte le persone
che si sono attivate, che contenga anche molteplici
possibilità di fidelizzazione successiva: accesso ai contenuti
della campagna, possibilità di iscriversi a una newsletter,
possibilità di fare donazioni in denaro, o di diventare a tutti
gli effetti volontari della campagna elettorale.
43. 43
Come preparare un dibattito politico in TV
Meglio essere scientifici o autentici?
Postilla
44. 44
Come preparare un dibattito politico in TV
Meglio essere scientifici o autentici?
È giusto che un account politico sui social
media sia totalmente governato dallo
staff durante un confronto televisivo,
in modo da poter sfruttare al meglio
i consigli presenti in questa guida?
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Come preparare un dibattito politico in TV
La risposta a questa domanda è in
realtà complessa e non dovrebbe
prevedere semplicemente
un’analisi dei costi e dei benefici
legati all’attività di comunicazione
politica digitale, ma richiede una
valutazione più complessiva
su quale sia il tipo di profilo
comunicativo adottato sino a quel
momento.
Meglio essere scientifici o autentici?
46. 46
Come preparare un dibattito politico in TV
Meglio essere scientifici o autentici?
Due casi limite:
1. Se un politico decidesse di gestire il suo account Twitter
in modo totalmente personale, con tutti i vantaggi
che questo comporta in termini di autenticità, potrebbe essere
coerente mantenere quella linea anche durante il confronto,
valorizzando piuttosto gli account del comitato elettorale e
rinunciando a qualcuno dei benefici descritti sin qui.
2. Al contrario, se un politico avesse dichiaratamente
delegato il controllo dei suoi account sui social
media allo staff, non ci sarebbe davvero alcuna ragione
per non mettere in pratica i consigli contenuti in queste slide.
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