Learning over Delivery: il business e l'innovazione ai tempi della complessitàextrategy
Lavorare a progetti complessi richiede un metodo che ti supporti, saperlo padroneggiare e evolverlo per tenere allineati business value e project delivery.
I business goal e gli user need sono requisiti fondamentali su cui costruire un progetto che funzioni, la base su cui poggiare le decisioni strategiche, che permette al team di fare scelte condivise, in corso d'opera, in linea con gli obiettivi-chiave.
Qui descriviamo il nostro approccio ai contesti complessi e le nostre evoluzioni nel tempo.
Learning over Delivery: il business e l'innovazione ai tempi della complessitàextrategy
Lavorare a progetti complessi richiede un metodo che ti supporti, saperlo padroneggiare e evolverlo per tenere allineati business value e project delivery.
I business goal e gli user need sono requisiti fondamentali su cui costruire un progetto che funzioni, la base su cui poggiare le decisioni strategiche, che permette al team di fare scelte condivise, in corso d'opera, in linea con gli obiettivi-chiave.
Qui descriviamo il nostro approccio ai contesti complessi e le nostre evoluzioni nel tempo.
Open Innovation: un approccio all’innovazione centrato sulla collaborazione, ...Iris Network
Masterclass tenuta da Letizia Piangerelli e Paolo Campagnano in occasione del XV Workshop sull'Impresa Sociale 2017 - Riva del Garda
SESSIONE PARALLELA di Venerdì 15 Settembre | ore 9
Masterclass
A cura di
Letizia Piangerelli | CoopUp, CoopUp IN
Paolo Campagnano | Impact Hub Trentino
Con un intervento di Nicola Cabria, Human Foundation
L’atto di innovare è riconosciuto quale elemento imprescindibile per competere e creare valore. Tuttavia, in un mondo interconnesso dove la velocità e la portata della digitalizzazione stanno trasformando la natura stessa di prodotti e servizi, non è soltanto utile domandarsi “perché” innovare, ma anche il “come” diventa rilevante.
L’innovazione condotta soltanto nel chiuso dei propri uffici preposti non è più funzionale allo scopo. La risoluzione di sfide sociali e imprenditoriali è sempre più l’esito di un complesso processo di co-creazione, che coinvolge flussi di conoscenza tra un mix di attori. “Alterare l’ordine delle cose stabilite per fare cose nuove” ha dunque delle implicazioni non solo sui risultati, ma soprattutto sui processi organizzativi e sulle dinamiche culturali e personali dei soggetti che decidono di collaborare.
Nato in un contesto dove la leva e il fine era essenzialmente la tecnologia, l’open innovation si sta trasformando in molti casi in un approccio dove la collaborazione tra persone torna al centro dei processi produttivi, sia in quanto utenti (fonte diffusa di conoscenza), sia in quanto soci e collaboratori (fonte di idee, competenze, esperienze, reti), a prescindere dai ruoli e dalla “residenza” in un organigramma.
La sfida per le organizzazioni che vogliono innovare risiede dunque non tanto nelle idee che si è capaci di generare, ma nella capacità di creare il contesto culturale, organizzativo e ambientale più adeguato per cogliere i benefici che l’apertura può apportare. Hackaton, call4ideas, incubatori aziendali, partnership con startup, spin-off sono solo alcune delle modalità più note per fare innovazione aperta, ma se non utilizzati all’interno di una strategia consapevole rischiano di produrre più costi che benefici, anche in termini reputazionali.
Scopo della Masterclass è fornire una panoramica su come funziona l’open innovation, a partire da casi concreti provenienti anche dal mondo dell’impresa sociale, ed esplorare alcuni strumenti metodologici che possono poi essere riutilizzati nei propri contesti, per sviluppare nuove idee o affinare quelle esistenti, adottare pratiche collaborative, costruire network e spazi utili per attivare dinamiche di innovazione e aumentare la capacità dell’impresa sociale di generare impatto nella società.
Paolo Bolpet - Digital Marketing Strategy - Novembre 2014Paolo Bolpet
Si tratta della prima di una serie di 6 lezioni del corso che tengo presso Consortium Service di Pordenone e che hanno lo scopo di fornire una informazione macro sulle più recenti strategie di digital strategy.
Appuntamento#2 di CoopUPBologna - il percorso di formazione, incubazione e networking promosso Confcooperative Bologna e Kilowatt in collaborazione con Emil Banca e Irecoop Emilia Romagna - sull'idea di impresa: strumenti per creare e rimodellare la proposta di valore, tra business modeling e community
Intervento presso la facoltà di Comunicazione dell'Università di Macerata promosso dalla Camera di Commercio. Tematiche: marketing digitale e social media.
Azienda, proposta di valore, user experience, web strategies, è sempre una qu...Michele Dell'Edera
Ho messo al centro delle mie riflessioni rispetto al lavoro da mettere in campo in un’attività che veda protagonista la rete come strumento di comunicazione, relazione o vendita, le persone. Un’Azienda quando decide di sbarcare o potenziare il suo business su web, non può che avere bene in mente i suoi obiettivi di business e la proposta di valore che vuole offrire ai suoi clienti. Avere bene in mente le persone che compongono la squadra aziendale, l’esperienza che si vuole offrire ai propri clienti nel processo decisionale che li porterà a scegliere o a vivere l’esperienza d’acquisto, le strategie da mettere in campo sul web.
In tutti questi processi, le persone sono protagoniste ed entrano in relazione.
Perché questa guida?
Questa pubblicazione vuole offrire alle ONP la possibilità di sfruttare al meglio le potenzialità che offre uno strumento di crowdfunding etico e local quale è Eticarim.it.
Non è una guida operativa all’inserimento dei progetti, è molto di più.
Seguendo i consigli presenti in questa guida sarà più semplice raggiungere il budget di raccolta e realizzare gli obiettivi prefissati.
Eticarim darà supporto e tutoraggio prima, durante e dopo tutte le fasi del percorso progettuale, ma il lavoro più importante dovranno farlo proprio le ONP.
Inoltre l’obiettivo è quello di rendere quanto prima operativa l’organizzazione che voglia lanciarsi in questa meravigliosa esperienza, che può servire, oltre che alla raccolta fondi, a rendere la stessa ONP più determinata, presente sul territorio e sicura dei propri mezzi, rendendosi quindi molto più efficiente ed efficace.
Tutto questo darà la possibilità di creare una solida – e quanto mai necessaria – cultura del fare bene il bene.
Consigliamo la lettura di questa guida prima di proporre un progetto, per far sì che le eventuali lacune organizzative o pratiche gestionali, emergano e vengano corrette anzitempo.
(versione 25 luglio 2016)
L'organizzazione "social-driven": i social media a supporto della strategia d...Simone Moriconi
Come i social media diventano uno strumento strategico per le decisioni di marketing: social analysis, individuazione bisogni latenti, segmentazione, personas, social customer care.
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SESSIONE PARALLELA di Venerdì 15 Settembre | ore 9
Masterclass
A cura di
Letizia Piangerelli | CoopUp, CoopUp IN
Paolo Campagnano | Impact Hub Trentino
Con un intervento di Nicola Cabria, Human Foundation
L’atto di innovare è riconosciuto quale elemento imprescindibile per competere e creare valore. Tuttavia, in un mondo interconnesso dove la velocità e la portata della digitalizzazione stanno trasformando la natura stessa di prodotti e servizi, non è soltanto utile domandarsi “perché” innovare, ma anche il “come” diventa rilevante.
L’innovazione condotta soltanto nel chiuso dei propri uffici preposti non è più funzionale allo scopo. La risoluzione di sfide sociali e imprenditoriali è sempre più l’esito di un complesso processo di co-creazione, che coinvolge flussi di conoscenza tra un mix di attori. “Alterare l’ordine delle cose stabilite per fare cose nuove” ha dunque delle implicazioni non solo sui risultati, ma soprattutto sui processi organizzativi e sulle dinamiche culturali e personali dei soggetti che decidono di collaborare.
Nato in un contesto dove la leva e il fine era essenzialmente la tecnologia, l’open innovation si sta trasformando in molti casi in un approccio dove la collaborazione tra persone torna al centro dei processi produttivi, sia in quanto utenti (fonte diffusa di conoscenza), sia in quanto soci e collaboratori (fonte di idee, competenze, esperienze, reti), a prescindere dai ruoli e dalla “residenza” in un organigramma.
La sfida per le organizzazioni che vogliono innovare risiede dunque non tanto nelle idee che si è capaci di generare, ma nella capacità di creare il contesto culturale, organizzativo e ambientale più adeguato per cogliere i benefici che l’apertura può apportare. Hackaton, call4ideas, incubatori aziendali, partnership con startup, spin-off sono solo alcune delle modalità più note per fare innovazione aperta, ma se non utilizzati all’interno di una strategia consapevole rischiano di produrre più costi che benefici, anche in termini reputazionali.
Scopo della Masterclass è fornire una panoramica su come funziona l’open innovation, a partire da casi concreti provenienti anche dal mondo dell’impresa sociale, ed esplorare alcuni strumenti metodologici che possono poi essere riutilizzati nei propri contesti, per sviluppare nuove idee o affinare quelle esistenti, adottare pratiche collaborative, costruire network e spazi utili per attivare dinamiche di innovazione e aumentare la capacità dell’impresa sociale di generare impatto nella società.
Paolo Bolpet - Digital Marketing Strategy - Novembre 2014Paolo Bolpet
Si tratta della prima di una serie di 6 lezioni del corso che tengo presso Consortium Service di Pordenone e che hanno lo scopo di fornire una informazione macro sulle più recenti strategie di digital strategy.
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Azienda, proposta di valore, user experience, web strategies, è sempre una qu...Michele Dell'Edera
Ho messo al centro delle mie riflessioni rispetto al lavoro da mettere in campo in un’attività che veda protagonista la rete come strumento di comunicazione, relazione o vendita, le persone. Un’Azienda quando decide di sbarcare o potenziare il suo business su web, non può che avere bene in mente i suoi obiettivi di business e la proposta di valore che vuole offrire ai suoi clienti. Avere bene in mente le persone che compongono la squadra aziendale, l’esperienza che si vuole offrire ai propri clienti nel processo decisionale che li porterà a scegliere o a vivere l’esperienza d’acquisto, le strategie da mettere in campo sul web.
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Questa pubblicazione vuole offrire alle ONP la possibilità di sfruttare al meglio le potenzialità che offre uno strumento di crowdfunding etico e local quale è Eticarim.it.
Non è una guida operativa all’inserimento dei progetti, è molto di più.
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Eticarim darà supporto e tutoraggio prima, durante e dopo tutte le fasi del percorso progettuale, ma il lavoro più importante dovranno farlo proprio le ONP.
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Tutto questo darà la possibilità di creare una solida – e quanto mai necessaria – cultura del fare bene il bene.
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Il marketing delle pro loco come organizzare bene una manifestazione
1. Il marketing delle Pro Loco
Come organizzare (bene) una manifestazione
A cura di Claudio Nardocci
e Mario Barone
Elaborazione grafica di Valerio Bruni
2. Cos’è il marketing?
Il marketing è lo studio del mercato al quale
dobbiamo indirizzare la nostra offerta
E’ indispensabile per gli organizzatori
delle Pro Loco conoscere le nozioni
fondamentali del marketing?
Non è indispensabile ma è molto utile anche per
la nostra vita di tutti i giorni, per l’attività delle Pro
Loco e per il successo delle manifestazioni che
organizziamo
3. Al centro di tutte le azioni di marketing c’è un protagonista assoluto:
4. Analisi dell’ambiente esterno
Analisi qualitativa
Analisi quantitativa
Analisi qualitativa: indica gli interlocutori a
cui prestare attenzione nel pianificare la
comunicazione - A chi mi rivolgo
Analisi quantitativa: indica i problemi da
considerare per prevedere il comportamento
delle persone interessate o coinvolte nelle
nostre azioni - A chi fa piacere/A chi creo problemi
Un piano di successo ha bisogno di una serie di azioni:
5. Pianificazione
Analisi dell’opportunitàAnalisi dell’opportunità
Quali sono gli aspetti o i prodotti
interessanti da promuovere nella
nostra località
Scelta degli obiettiviScelta degli obiettivi Cosa voglio
Elaborazione delle strategieElaborazione delle strategie Come lo voglio
Formulazione del pianoFormulazione del piano
Azioni necessarie.
Quando ed in quale successione
Attuazione del pianoAttuazione del piano Svolgimento sul campo del piano
Controllo del processoControllo del processo Verifica dei risultati raggiunti
Riformulazione finaleRiformulazione finale
Eventuale correzione di obiettivi e
strategie
6. I bisogni del pubblico – La piramide di Maslow
La piramide di Maslow indica i bisogni primari di un individuo.
Noi potremmo utilizzare la stessa tecnica per individuare i
desideri dei potenziali frequentatori della nostra manifestazione.
7. Tecniche di creatività di gruppo
Il Brainstorming
Brainstorming:
un gruppo di 10/12 persone con un animatore.
Durata circa tre quarti d’ora.
Libertà delle associazioni di idee
tutte raccolte e verbalizzate.
I fase: abolizione della critica e del giudizio
II fase: produzione di idee a ruota libera
III fase: fertilizzazione incrociata
Progettiamo la nostra sagra:
8. Utilizzo del brainstorming per
la soluzione di un problema
Formulazione del problema
Scoperta – Identificazione dei dati che definiscono il problema
Analisi delle idee
Identificazione delle soluzioni
Scelta della soluzione
Il brainstorming può produrre:
Idee di utilità immediata
Aree che richiedono un’ulteriore esplorazione
Nuovi approcci al problema
9. Ciclo di vita dell’iniziativa
Il marketing strategico ci suggerisce qual è il
ciclo di vita del prodotto. Dovremo tenere nella
giusta considerazione queste indicazioni.
E’ opportuno, pertanto, inserire ogni anno una o più
novità nella nostra organizzazione!
10. Un fattore fondamentale: Il tempo
Occorre il tempo per: progettare
Occorre il tempo per: promuovere
Occorre il tempo per: aggregare
Occorre il tempo per: comunicare
Occorre il tempo per: realizzare
Occorre il tempo per: presentare
Occorre il tempo per: accogliere
Occorre il tempo per: coinvolgere
Occorre il tempo per: correggere
Occorre il tempo per: trovare i soldi !!
Occorre il tempo per: risparmiare !!
Per ottimizzare le nostre risorse iniziamo per TEMPO!
11. Comunicazione e promozione
Nella società attuale chi non comunica, chi non
si fa vedere non esiste!
Ricordiamo le varie forme di pubblicità:
I redazionali I quotidiani
I periodici Specializzati
e di settore
Televisioni Private
Radio Private
Pubblicità esterna
Manifesti e
cartelli
Pubblicità esterna dinamica
(su autobus, taxi, ecc.)
Il merchandising
Magliette, cappellini,
palloncini
Social network
Facebook, Twitter, Smartphones
ecc.
12. Ufficio Stampa
Quando è possibile, un ottimo mezzo di
promozione e diffusione è costituito dall’ufficio
stampa. Una persona esperta del settore può
aiutarvi in maniera determinante inviando
comunicati stampa mirati e periodici alle
redazioni dei giornali ed alle testate dei siti
specializzati.
Spesso il costo di queste figure viene
coperto dal risparmio ottenuto con la
pubblicità derivante dalla pubblicazione
gratuita di articoli relativi alla vostra
manifestazione.
13. Realizzare uno stampato
(Manifesto, locandina, opuscolo)
Una semplice e famosissima regola, quella
delle “5 W”, ci aiuta a ricordare tutti i
contenuti fondamentali che devono essere
presenti nei nostri stampati:
Who = Chi
What = Cosa
When = Quando
Where = Dove
Why = Perchè
14. Il passaparola
La migliore e più efficace forma di
pubblicità!
Se una meta vi viene consigliata
da un amico o da un parente, il
suggerimento diviene motivo di
scelta nel 76% dei casi !
15. Il Benchmarking
E' disonorevole copiare?
Assolutamente no!
Americani e giapponesi lo fanno da sempre!
Questa applicatissima tecnica di marketing
consiste nel selezionare le migliori idee e le
migliori iniziative commerciali della concorrenza
(vedi altre manifestazioni) per crearne una nostra
versione personale modificata per le esigenze
dell'Ente a cui apparteniamo.
Copiare quindi ma con intelligenza e con
l’opportunità di migliorare idee già buone.
16. L’UNPLI:
Può aiutare, in questo ambito, le Pro Loco in molti modi
Convenzione SIAE
Convenzione ENEL
Moduli prestampati scaricabili dal sito
Accordi con agenzie di spettacolo
Accordi con ditte fornitrici di stand e palchi
Condivisione di Buone Pratiche
ProlocoMotiva news e gruppi di acquisto
17. In un vero e proprio mare di manifestazioni
occorre distinguersi!
Distinguersi per un’accurata organizzazione,
distinguersi per una originale promozione,
distinguersi per la cura dei dettagli,
distinguersi con un marchio od un logo che
contenga un messaggio chiaro e ben studiato.
Se non abbiamo le risorse per affidare il lavoro
ad un professionista è bene indire un
concorso di idee aperto a tutti. Otterremo
molte proposte su cui potremo scegliere
Il logo e la caratterizzazione
19. La conferenza dei servizi
Per le manifestazioni più grandi ed impegnative o che si
svolgono in località medio grandi, una delle azioni per
migliorare il coordinamento e l’efficienza di tutte le
componenti che vengono coinvolte nell’organizzazione
di una iniziativa è: La Conferenza dei Servizi.
Consiste nella convocazione da parte del Comune di
tutti i rappresentanti degli Enti pubblici e delle Forze
dell’ordine impegnati per lo svolgimento della
manifestazione secondo gli obblighi di legge.
Avere un contatto preventivo con tutti facilita la
individuazione dei problemi e la loro soluzione.
20. Inoltre ricordiamo:
La fantasia e l’originalità
I bandi, le domande di contributo
le Camere di Commercio
Curare i rapporti interpersonali
I gemellaggi
Bilanci preventivi accurati
Gli spettacoli
Per eventuali altri suggerimenti chiamate le Segreterie dei
Comitati Regionali di appartenenza.
21. Permessi/Autorizzazioni da richiedere al Comune (vedere Inserto
Tecnico Giugno 2006 di Arcobaleno) Testo Unico delle Leggi di
Pubblica Sicurezza (T.U.L.P.S. 18 giugno 1931 n. 773)
Documentazione tecnica per i locali di pubblico spettacolo
Certificato di prevenzione incendi
Commissione Comunale di Vigilanza;
Pubbliche Affissioni: Finanziaria 2005 L. 30 - 12 - 2004 n. 331 che
di fatto modifica il D.Lgs n. 507 del 15 - 11 – 1993;
Imposte tasse comunali: occupazione suolo ed aree pubbliche
(TOSAP o COSAP), smaltimento rifiuti solidi urbani (TARSU)
Divieto di fumo: Legge 16 gennaio 2003 n. 3 Art. 51;
E’ tutto a posto?
22. Somministrazione di alimenti e bevande HACCP: Manuale di
correttaprassi igienica D.Lgs. 155/1997;
Coperture assicurative: Responsabilità Civile Verso Terzi, Infortuni
del Direttivo, Infortuni Collaboratori Occasionali, Infortuni
(cumulativa) partecipanti
Responsabilità Civile Manifestazioni Carnevalesche
Mancato svolgimento delle manifestazioni – (vedere inserto tecnico
Giugno 2007 di Arcobaleno);
ENEL: allaccio elettrico (Convenzione UNPLI - Spettacoli
viaggianti);
SIAE Memorandum per le Pro Loco d'Italia: vedere Inserto Tecnico
Dicembre 2005 di Arcobaleno sul Sito UNPLI
23. ENPALS (Ente Nazionale Previdenza degli Artisti e dei Lavoratori
dello Spettacolo): vedere Inserto Tecnico Dicembre 2005 di
Arcobaleno sul Sito UNPLI;
Diritto Connesso AFI - SCF: vedere comunicazioni sul Sito UNPLI;
Imposta sugli Intrattenimenti (ISI): vedere comunicazioni sul
SitoUNPLI;
Verifiche Fiscali da parte dei Mandatari SIAE: Circolare n. 224/E
del5 dicembre 2000 del Ministero delle Finanze (vedere Inserto
Tecnico Dicembre 2005 di Arcobaleno sul Sito UNPLI);
Manifestazioni di sorte locali: inserto tecnico Giugno 2008 di
Arcobaleno.
Somministrazione bevande alcooliche: alcoltest Decreto Legge n.
117/07Art. 6 C. 2;
24. •Permessi/Autorizzazioni da
richiedere al Comune
•Pubbliche Affissioni
•Imposte tasse comunali
•Divieto di fumo
•Somministrazione bevande
alcoliche
•Somministrazione di
alimenti e bevande HACCP
•Coperture assicurative
•ENEL
•SIAE
•ENPALS
•Diritto Connesso AFI – SCF
•Imposta sugli Intrattenimenti ( ISI )
•Verifiche Fiscali da parte dei
Mandatari SIAE
•Manifestazioni di sorte locali
Per tutte le normative vigenti consultate
il sito www.unpli.info