TreataBit (www.treatabit.com, il progetto di supporto per startup digitali di I3P, Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino) ospita Piero Casaluci, consulente in comunicazione e nuovo marketing di Sharp Consulting Comunicazione, per descrivere il processo di costruzione dell'identità visiva di una Startup.
L'evento si è svolto il 29 Gennaio 2013, h. 17.30 Agorà @ I3P, via Pier Carlo Boggio 59, Torino.
Dal naming all'immagine coordinata. Come costruire il brand di una startup I3P
Presentazione di Takorabo durante l'evento organizzato da TreataBit "Dal naming all'immagine coordinata. Come costruire il brand di una startup"
Per un riassunto dei temi affrontati: http://www.treatabit.com/article/marketing-creare-un-brand
Trovare un nome per la vostra startup, creare un logo che si faccia ricordare, pianificare le strategie di comunicazione affiancate da materiali promozionali che sappiano parlare fuori dal coro.
Attività che ogni startup deve affrontare quando il prodotto/servizio è pronto e state pianificando il lancio. Attività che non possono essere progettate separatamente ma che devono essere parte di una strategia di costruzione del brand.
Per una startup è infatti indispensabile presentarsi al mercato con un marchio in grado di trasmettere i propri valori ed essere quindi eletta dai clienti come punto di riferimento in un determinato settore.
Si tratta di considerare una serie di aspetti importanti mantenendo una certa coerenza tra ciò che si dichiara e ciò che si fa. La brand identity è diventata un obiettivo, un compito strategico che deve accompagnare l’azienda nel suo proiettarsi sul mercato del futuro e stabilire una comunicazione continua.
presenta
Cosa sono i brand e come si stanno evolvendo. Lezione tenuta all'Università di Sassari - Facoltà Scienze della Comunicazione - nel corso Comunicazione d'Impresa.
TreataBit (www.treatabit.com, il progetto di supporto per startup digitali di I3P, Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino) ospita Piero Casaluci, consulente in comunicazione e nuovo marketing di Sharp Consulting Comunicazione, per descrivere il processo di costruzione dell'identità visiva di una Startup.
L'evento si è svolto il 29 Gennaio 2013, h. 17.30 Agorà @ I3P, via Pier Carlo Boggio 59, Torino.
Dal naming all'immagine coordinata. Come costruire il brand di una startup I3P
Presentazione di Takorabo durante l'evento organizzato da TreataBit "Dal naming all'immagine coordinata. Come costruire il brand di una startup"
Per un riassunto dei temi affrontati: http://www.treatabit.com/article/marketing-creare-un-brand
Trovare un nome per la vostra startup, creare un logo che si faccia ricordare, pianificare le strategie di comunicazione affiancate da materiali promozionali che sappiano parlare fuori dal coro.
Attività che ogni startup deve affrontare quando il prodotto/servizio è pronto e state pianificando il lancio. Attività che non possono essere progettate separatamente ma che devono essere parte di una strategia di costruzione del brand.
Per una startup è infatti indispensabile presentarsi al mercato con un marchio in grado di trasmettere i propri valori ed essere quindi eletta dai clienti come punto di riferimento in un determinato settore.
Si tratta di considerare una serie di aspetti importanti mantenendo una certa coerenza tra ciò che si dichiara e ciò che si fa. La brand identity è diventata un obiettivo, un compito strategico che deve accompagnare l’azienda nel suo proiettarsi sul mercato del futuro e stabilire una comunicazione continua.
presenta
Cosa sono i brand e come si stanno evolvendo. Lezione tenuta all'Università di Sassari - Facoltà Scienze della Comunicazione - nel corso Comunicazione d'Impresa.
Appunti di Naming - Dal significato dei nomi ad alcune idee per la loro creazione e punti di criticità. Sintesi dei processi decisionali e delle tipologie di marche esistenti. Rappresentazione grafica ovvero logotipi e emblemi.
Branding vita e conflitti del marchio: il punto di vista legaleI3P
SLIDE presentate durante l'evento TreataBit del 27 Maggio 2014:
*Branding vita e conflitti del marchio: il punto di vista legale*
Il marchio ha un ciclo di vita più lungo e articolato di quanto si pensi: dal concepimento alla registrazione, dalla sua promozione alla diffusione online, passando dalle varie fasi conflittuali, il brand aziendale vive fasi di crescita differenziate e complesse dal punto di vista legale che interessano tutti gli operatori del mercato digitale.
Il workshop è tenuto da Luca Egitto, avvocato dello studio R&P Legal, esperto in proprietà intellettuale ed industriale, IT, privacy, diritto commerciale e societario in particolare nell’industria dell’intrattenimento, dello sport e del commercio elettronico. Master in Entertainment Law e Intellectual-Industrial Property Law, collabora con la Fondazione Istituto Tecnico Superiore per le Tecnologie dell’Informazione di Torino e con l’Università Cattolica di Milano presso le quali insegna materie giuridiche. Ha pubblicato articoli e contributi sul Journal of Information, Law and Technology (UK), World Sports Law Report (UK) e Computer Law Review International (DE).
Tutti i materiali di approfondimento al link http://www.treatabit.com/article/brandinglegale
La comunicazione visiva:
- un'immagine aziendale al passo con i tempi
- il logo efficace: come si costruisce e quando si usa
- naming, slogan, headline e payoff: scegliere le parole giuste per comunicare
Laura Zavalloni - Art director
Eleonora Polacco - Copywriter
Le guide Stailfab: logo e marchio le differenzeStailfab
Le differenze tra logo e marchio: spesso accomunati da addetti ai lavori e profani, “logo” e “marchio” non rappresentano affatto un sinonimo. Guida tecnica volta ad analizzare le differenze tra i due.
Brand Design per Startup. Come un'idea può parlare da leader.Federico Ruberti
Negli ultimi anni il mondo della start up è mutato profondamente; la competizione è aumentata in maniera esponenziale, gli standard sono diventati sempre più alti e impegnativi. Comunicare il valore e il posizionamento della propria Impresa rappresenta oramai un fattore chiave non solo nel delicato processo di acquisizione dei clienti, ma anche nella capacità di attrarre finanziatori e sostenitori.
Il logo, il pay off, il tono di voce e lo stile di comunicazione hanno assunto un ruolo fondamentale, costringendo i protagonisti delle start up, anche quelli in fase avanzata, a confrontarsi con aspetti legati al’’”immagine” e allo stile di comunicazione, proprio mentre sono impegnati full time nel trasformare un’idea in un business rivoluzionario.
In questo contesto si inserisce il workshop organizzato da The Kids Road, una vera e propria sessione "hands-on, minds-on” che, grazie all’ausilio di case history e rapide esercitazioni fornirà a startupper e imprenditori strumenti utili per gestire, commissionare o coordinare la creazione un’immagine del proprio brand forte, riconoscibile e persistente nella mente del target audience.
La Brand Identity è solo appannaggio delle grandi aziende, dei marchi famosi e delle grandi agenzie? Stefano Cucchi e Piero Casaluci, consulenti in comunicazione e nuovo marketing di Sharp Consulting Comunicazione, descrivono il processo di costruzione dell'identità di marca di una Startup. Non un lusso ma una necessità, per comunicare il proprio valore e la propria unicità.
Le slide sono un estratto della presentazione tenutasi il 29 Gennaio 2013, h. 17.30 Agorà @ I3P, via Pier Carlo Boggio 59, Torino
L'evento è stato organizzato da TreataBit, il progetto di supporto per startup digitali di I3P, Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino.
Come si costruisce una strategia attraverso i marchi: analisi di alcuni march...Sardegna Ricerche
Le slide del seminario "Come si costruisce una strategia attraverso i marchi: analisi di alcuni marchi famosi e di alcune strategie esemplari" tenuto il 27 gennaio 2014 da Emanuele Montelione, avvocato e consulente legale in materia di marchi e proprietà industriale, nell'ambito del ciclo di seminari organizzati da Sardegna Ricerche sulla gestione dei beni immateriali.
SMAU Milano 2014 BRAND NAMING: scegliere, valorizzare e tutelare il marchio o...Carobene & Partners
_creazione e tutela del marchio;
_look alike: nomi simili e segni confondibili;
_internet thinking: prevenire le violazioni;
_best practices: strumenti e strategie di difesa;
_Kunzly vs K-swiss: quando e come tutelare il marchio.
Marketing B2B 2.0: Lead Generation e Brand IdentityFabio Lazzarini
Obiettivo del workshop è condividere con i partecipanti come le nuove tecnologie digitali stanno influenzando e fornendo nuove opportunità per chi si occupa di marketing B2B. I principali temi trattati saranno:
• Marketing B2B: perché siamo diversi
• Quali gli impatti delle nuove tecnologie nella relazione commerciale tra imprese
• Nuovi focus
o Servitisation vs Productisation
o Lead Nurturing
o Brand Identity e Web Conversation
Appunti di Naming - Dal significato dei nomi ad alcune idee per la loro creazione e punti di criticità. Sintesi dei processi decisionali e delle tipologie di marche esistenti. Rappresentazione grafica ovvero logotipi e emblemi.
Branding vita e conflitti del marchio: il punto di vista legaleI3P
SLIDE presentate durante l'evento TreataBit del 27 Maggio 2014:
*Branding vita e conflitti del marchio: il punto di vista legale*
Il marchio ha un ciclo di vita più lungo e articolato di quanto si pensi: dal concepimento alla registrazione, dalla sua promozione alla diffusione online, passando dalle varie fasi conflittuali, il brand aziendale vive fasi di crescita differenziate e complesse dal punto di vista legale che interessano tutti gli operatori del mercato digitale.
Il workshop è tenuto da Luca Egitto, avvocato dello studio R&P Legal, esperto in proprietà intellettuale ed industriale, IT, privacy, diritto commerciale e societario in particolare nell’industria dell’intrattenimento, dello sport e del commercio elettronico. Master in Entertainment Law e Intellectual-Industrial Property Law, collabora con la Fondazione Istituto Tecnico Superiore per le Tecnologie dell’Informazione di Torino e con l’Università Cattolica di Milano presso le quali insegna materie giuridiche. Ha pubblicato articoli e contributi sul Journal of Information, Law and Technology (UK), World Sports Law Report (UK) e Computer Law Review International (DE).
Tutti i materiali di approfondimento al link http://www.treatabit.com/article/brandinglegale
La comunicazione visiva:
- un'immagine aziendale al passo con i tempi
- il logo efficace: come si costruisce e quando si usa
- naming, slogan, headline e payoff: scegliere le parole giuste per comunicare
Laura Zavalloni - Art director
Eleonora Polacco - Copywriter
Le guide Stailfab: logo e marchio le differenzeStailfab
Le differenze tra logo e marchio: spesso accomunati da addetti ai lavori e profani, “logo” e “marchio” non rappresentano affatto un sinonimo. Guida tecnica volta ad analizzare le differenze tra i due.
Brand Design per Startup. Come un'idea può parlare da leader.Federico Ruberti
Negli ultimi anni il mondo della start up è mutato profondamente; la competizione è aumentata in maniera esponenziale, gli standard sono diventati sempre più alti e impegnativi. Comunicare il valore e il posizionamento della propria Impresa rappresenta oramai un fattore chiave non solo nel delicato processo di acquisizione dei clienti, ma anche nella capacità di attrarre finanziatori e sostenitori.
Il logo, il pay off, il tono di voce e lo stile di comunicazione hanno assunto un ruolo fondamentale, costringendo i protagonisti delle start up, anche quelli in fase avanzata, a confrontarsi con aspetti legati al’’”immagine” e allo stile di comunicazione, proprio mentre sono impegnati full time nel trasformare un’idea in un business rivoluzionario.
In questo contesto si inserisce il workshop organizzato da The Kids Road, una vera e propria sessione "hands-on, minds-on” che, grazie all’ausilio di case history e rapide esercitazioni fornirà a startupper e imprenditori strumenti utili per gestire, commissionare o coordinare la creazione un’immagine del proprio brand forte, riconoscibile e persistente nella mente del target audience.
La Brand Identity è solo appannaggio delle grandi aziende, dei marchi famosi e delle grandi agenzie? Stefano Cucchi e Piero Casaluci, consulenti in comunicazione e nuovo marketing di Sharp Consulting Comunicazione, descrivono il processo di costruzione dell'identità di marca di una Startup. Non un lusso ma una necessità, per comunicare il proprio valore e la propria unicità.
Le slide sono un estratto della presentazione tenutasi il 29 Gennaio 2013, h. 17.30 Agorà @ I3P, via Pier Carlo Boggio 59, Torino
L'evento è stato organizzato da TreataBit, il progetto di supporto per startup digitali di I3P, Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino.
Come si costruisce una strategia attraverso i marchi: analisi di alcuni march...Sardegna Ricerche
Le slide del seminario "Come si costruisce una strategia attraverso i marchi: analisi di alcuni marchi famosi e di alcune strategie esemplari" tenuto il 27 gennaio 2014 da Emanuele Montelione, avvocato e consulente legale in materia di marchi e proprietà industriale, nell'ambito del ciclo di seminari organizzati da Sardegna Ricerche sulla gestione dei beni immateriali.
SMAU Milano 2014 BRAND NAMING: scegliere, valorizzare e tutelare il marchio o...Carobene & Partners
_creazione e tutela del marchio;
_look alike: nomi simili e segni confondibili;
_internet thinking: prevenire le violazioni;
_best practices: strumenti e strategie di difesa;
_Kunzly vs K-swiss: quando e come tutelare il marchio.
Marketing B2B 2.0: Lead Generation e Brand IdentityFabio Lazzarini
Obiettivo del workshop è condividere con i partecipanti come le nuove tecnologie digitali stanno influenzando e fornendo nuove opportunità per chi si occupa di marketing B2B. I principali temi trattati saranno:
• Marketing B2B: perché siamo diversi
• Quali gli impatti delle nuove tecnologie nella relazione commerciale tra imprese
• Nuovi focus
o Servitisation vs Productisation
o Lead Nurturing
o Brand Identity e Web Conversation
USP 2.0 - Aiutare il cliente a trovare la propria unicità mediante raccolta d...paolomonge
Per il video e la registrazione audio: https://www.gtmasterclub.it/video/2523
Slide dell'intervento presentato al Web Marketing Festival 2016.
Si presenta un metodo analitico su come accompagnare il cliente
nella ricerca della Unique Selling Proposition mediante alcuni strumenti di Web Marketing.
Nel dettaglio si analizzano le seguenti tematiche:
- i 3 punti teorizzati da Rosser Reeves;
- Web Analytic e Statistiche per individuare i benefici cardine
dell'offerta;
- ottenere feedback reali dal pubblico, mediante Google Consumer Surveys;
- analizzare i risultati dei sondaggi con Qlick Sense;
- valutare la dimensione del pubblico tramite Google Trends e della concorrenza tramite SemRush;
- incrociare i dati e formulare ipotesi di USP.
Marchio e Corporate Identity per la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma
Università di Roma "La Sapienza"
Prof.ssa Daniela Piscitelli
Prof. Andrea Casale
A.A. 2011/2012
LA CORRETTA STRATEGIA DI PRODOTTO COME BASE DEL PIANO DI WEB MARKETINGCOMBOTOUR Consulting
parliamo di PRODUCT STRATEGY nell'ambito delle conferenze RESTARTOURISM. Le azioni di web marketing e revenue management, per essere efficaci, vanno sempre supportate da una approfondita analisi del prodotto. Ecco alcuni consigli per approcciare questo tema chiave che sta alla base di ogni corretta strategia di marketing.
Le applicazioni del Web 2.0 al marketing e alla comunicazione aziendaleDaniele Frongia
Workshop \"Eidos communication\" del 3 aprile 2008 su: Web 2.0; Strumenti Web 2.0; Enterprise 2.0; Reti sociali e nuove frontiere per la comunicazione e il marketing.
Come sta il tuo digital branding? Non sai nemmeno cosa voglia dire? Forse è ora di fare un rebranding della tua identità professionale o aziendale. In queste slide puoi scoprire alcuni dei punti chiave che ti apriranno gli occhi sul posizionamento del tuo brand nel mercato digitale.
Creare e Gestire il tuo Brand sul Web e sui Social Media - Lezione 1Giulio Gaudiano
Presentazione della prima lezione del Corso di Personal Branding - Creare e Gestire il tuo Brand sul Web e sui Social Media, tenuto da Giulio Gaudiano per l'Ente di Formazione Magica Mediamaster.
Guarda il corso completo: http://guidadigitale.com/corso/personal-branding-di-giulio-gaudiano/
Big data e relazioni pubbliche - descrivere, interagire, prevedereThomas Drahorad
Il processo di comunicazione strategica messo in atto nell’attività di relazioni pubbliche assume valore anche in funzione dei contenuti che vengono trasmessi.
Negli ultimi anni si è assistito a un crescente interesse da parte dei pubblici di riferimento delle aziende in contenuti e informazioni puntuali, basati su cifre e dati, proprio mentre questi vengono prodotti e resi disponibili con tassi di crescita esponenziali.
Gestire il crescente aumento della velocità e della quantità con cui i dati vengono prodotti in teoria costituisce per le agenzie di relazioni pubbliche un naturale passo avanti nel cammino che hanno percorso finora, cioè quello di costruire l’informazione e di portarla ai destinatari in modo efficace e utile.
Ma gestire i big data, mentre richiede una capacità umanistica di interpretare una realtà complessa che i professionisti della comunicazione già posseggono, richiede un enorme sforzo
per adeguare i modelli tecnici di gestione dei dati e delle fonti normalmente utilizzati nelle relazioni pubbliche.
La velocità con cui questi dati sono disponibili aggiunge un’ulteriore dimensione, che permette un continuo aggiustamento nei contenuti e nei pubblici di riferimento, oltre a un approccio previsivo del tutto nuovo.
Per esplorare le connessioni tra big data e relazioni pubbliche questo documento traccia un percorso in due dimensioni (relazioni e dati) e tre modalità (descrivere, interagire, prevedere), utilizzando 24 case study (identificati con il simbolo ➲) e decine di link a fonti e risorse.
Il futuro è vicino: dimostriamo insieme che la complessità è un’opportunità anche per i professionisti delle RP.
Content Marketing: come generare fiducia e interesse online | SMAU Milano 2016 BlogAziendali.com
Alessio Beltrami di ContentMarketingItalia.com interviene a SMAU 2016 mostrando cosa possono fare i contenuti online per generare fiducia in nuovi potenziali clienti.
**************
Più info su:
http://www.contentmarketingitalia.com
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Marketing Automation 4.0 - come far parte della rivoluzione in 12 slideCeremit srl
La Marketing Automation 4.0 consente
a) Aumento dei Ricavi
b) Miglioramento della gestione del marketing digitale
c) Diminuzione dei costi di acquisizione dei clienti.
Ora vi spiego come questo avviene.
Con l'aumento del numero dei prospect raggiunti tramite il social media marketing crea una maggiore complessità per il marketing aziendale. La marketing automation gestisce tutto il processo di engagement, profilazione e qualificazione degli utenti che con ogni mezzo vengono in contatto con le aziende.
Invia al sales i contatti più caldi per l'acquisto del prodotto diminuendo i tempi di gestione del cliente e abbattendo drasticamente il suo costo cac (costo acquisizione cliente).
Per porta, statistiche alla mano, a un aumento del 451% dei lead gestiti dall'azienda, ad una diminuzione da 7 a 1 giorni il tempo dedicato alla chiusura della vendita e ad un aumento del fatturato del 10% nei 6-9 mesi successivi all'adozione.
Un miglioramento significativo si riscontra anche nella gestione delle relazioni marketing - sale; senza la marketing automation molta attività di education viene fatta dagli uomini delle vendite, che correttamente si lamentano della scarsa qualità del lead inviato dal marketing.
Il marketing, dal canto suo, non riuscendo a organizzare alcun dato quantitativo sulle performance delle diverse attività di comunicazione intraprese, è costretto ad inviare i al sales tutti i prospect con diversi gradi di vicinanza all'acquisto.
Ora,con la marketing automation, il marketing aziendale gestisce tutto il flusso delle relazioni create e, attraverso un processo di scoring dell'utente che contempla il monitoraggio continuo del profilo e del Body Digital Language, invia alla forza vendita solo li utenti che necessitano di meno tempo per la chiusura e che hanno maturato un processo di interesse verso i prodotti e servizi aziendali.
La marketing automation è lo strumento perfetto per le aziende perchè consente un aumento di ricavi, il miglioramento dell'organizzazione dei processi di marketing e la diminuzione di costi finora impossibili.
Alessandro Petracca
Reserved to CMO - CIO:
Se la sua azienda è interessata ad approfondire come un progetto di Marketing Automation può risolvere molti dei problemi di gestione del leading process, mi contatti via email o attraverso la messaggistica di LinkedIn.
Non esistono prodotti noiosi, solo strategie di comunicazione noioseGummy Industries
Sui social ci sembra scontato che alcuni brand abbiano la possibilità di generare contenuti virali e altri no.
D’altronde, è impossibile comunicare in modo originale prodotti generalmente considerati noiosi e di nicchia, vero?
Non proprio.
Noi crediamo che la storia sia un’altra: non esistono prodotti noiosi, ma solo strategie noiose e ogni prodotto ha dei trend da sfruttare per essere comunicato in modo memorabile.
Un'introduzione al Visual Branding.
Cos'è, A cosa serve, Perchè è importante.
Alcuni esempi pratici per capire l'evoluzione e l'importanza di un approccio al brand visuale basato sulle emozioni.
Il primo passo del personal branding è identificare quali sono i nostri valori, le nostre qualità e i nostri sogni. Realizzarlo è un enorme passo avanti.
Slide del mio intervento sul Personal Branding per Digital Yuppies 2.
1) Che cos'è il Personal Branding.
2) Da dove iniziare.
3) Personal Branding e LinkedIn.
4) 5 cose che si possono fare con LinkedIn.
5) 6 consigli utili per fare Personal Branding con LinkedIn.
6) LinkedIn in 15 minuti al giorno.
Nella società della connessione costante, il tuo "esserci" professionale diventa importante al pari del tuo "saperci fare".
Creare e gestire il proprio brand è parte inscindibile del proprio lavoro...
Cosa significa fare Branding? Comunicare attraverso la nostra Brand Identity.
1° parte dell'intervento tenuto in Rete al femminile, il 25/07/2016, con la collega Carmen Tortorella.
Ogni contenuto che pubblichiamo on line diventa parte del nostro racconto ed influisce sulla nostra reputazione professionale.
Se consideriamo la nostra presenza on line come quella del personaggio di una storia, diventa più facile comprendere come sia importante essere coerente con la propria identità professionale per essere credibili.
Cosa è il Personal Branding? Come si coltiva? Immagine, bio, obiettivi, strategie, relazioni, social network, content editing altri strumenti per promuovere sè e il proprio brand
Cosa è il Personal Branding? A cosa serve? Come si costruisce? Quali sono gli obiettivi, le strategie, gli strumenti? Content editing, bio, image, social networking e altri utili strumenti per coltivare il proprio brand e la propria immagine professionale
Webinar con Massimo Lico su Personal Branding e Storytelling - 9 gennaio 2014
Webinar with Massimo Lico on Personal Branding and Storytelling - January 9th, 2014
Aziende e social media: distinguersi e far brillare la propria identitàGiovanni Dalla Bona
La nostra immagine nei social media è legata molti fattori. In questa presentazione è spiegato come:
- analizzare “chi siamo” come azienda, perché se non sappiamo chi siamo, non possiamo comunicarlo agli altri
- declinare la nostra identità in una Vision e in un testo da poter usare come presentazione nei social media
- definire obiettivi chiari e misurabili rispetto alla nostra presenza sui social media
- caratterizzare graficamente la nostra comunicazione sui social media
Marketing automation - Non perdere il legame con il tuo clienteMichele Dell'Edera
Qualsiasi progetto di vendita non può prescindere dal legame con i propri contatti e i propri clienti. La Marketing Automation ti aiuta a implementare le strategie e le azioni necessarie a non "spezzare" questo filo sottile...
Vendere utilizzando la rete: webrooming e funnel di marketing digitale, come ...Michele Dell'Edera
Ecco le slide che ho presentato il 15 dicembre a Smau Napoli 2017 - Vendere utilizzando la rete: webrooming e funnel di marketing digitale, come cambia il business on line
C'è chi pensa che il commercio sia andato in crisi con l'avvento dell'e-commerce. In realtà gli store, le aziende, i negozi e i servizi che vivono sul territorio possono trarre grandi vantaggi se usano le strategie e le tecnologie digitali a proprio vantaggio.
Azienda, proposta di valore, user experience, web strategies, è sempre una qu...Michele Dell'Edera
Ho messo al centro delle mie riflessioni rispetto al lavoro da mettere in campo in un’attività che veda protagonista la rete come strumento di comunicazione, relazione o vendita, le persone. Un’Azienda quando decide di sbarcare o potenziare il suo business su web, non può che avere bene in mente i suoi obiettivi di business e la proposta di valore che vuole offrire ai suoi clienti. Avere bene in mente le persone che compongono la squadra aziendale, l’esperienza che si vuole offrire ai propri clienti nel processo decisionale che li porterà a scegliere o a vivere l’esperienza d’acquisto, le strategie da mettere in campo sul web.
In tutti questi processi, le persone sono protagoniste ed entrano in relazione.
Smart City, Marketing teerritoriale, Fare Impresa, quel web 2.0 che può fare ...Michele Dell'Edera
Si fa molto parlare di Smart Cities e della loro evoluzione, di implementazioni tecnologiche come la fibra ottica, di capacità di coinvolgere i cittadini attraverso i vari canali che oggi la tecnologia ci mette a disposizione.
E’, allo stesso tempo, importante che gli enti territoriali e gli enti che hanno come mission la promozione dei territori si attrezzino per un marketing territoriale sempre più avanzato e sempre più in grado di sfruttare le potenzialità del web e del mobile per rendere sempre più conosciuti e appetibili i propri territori.
E come possono fare i territori a favorire la sempre maggiore richiesta di sostegno e aiuto anche informativo, logistico e consulenziale a chi vuole far nascere una startup? Ecco che il tutto si salda in una solida promozione e in un solido sostegno al “Fare Impresa”. In tutto ciò, il web, più largamente inteso come ecosistema di comunicazione e informazione e come arcipelago di device che ci tengono sempre connessi, può essere utile a rendere la smart city sempre più smart, il marketing territoriale sempre più efficace e il fare impresa sempre più facile evitando errori? Diciamo di Si...
Il web, non è una "presenza", "segnaposto" aziendale, ma uno strumento per fare business.
Per poter essere efficaci su web non parleremo più solo di sito, portale, ma di ecosistema web. Cioè un insieme di strumenti usati in modo strategico (portale aziendale, social network, blog, ecc.) con obiettivi chiari di business e con una pianificazione dei contenuti e delle attività di engagement e "vendita" definite nei particolari.
E' la versione ultima del 2014 presentata nelle varie tappe di Smau delle slide dedicate alle strategie per il web, al valore dei contenuti. A Napoli abbiamo finalizzato meglio il "come si parte"... rispetto a un progetto on line... Nel 2015 qualcosa di ancora più articolato e approfondito proprio su come si mette in campo un progetto on line
Strategie per il web, contenuti, social media optimization - smau 2014 - milanoMichele Dell'Edera
Ecco le slide che ho presentanto a Milano al workshop dove si è parlato di strategie per il web, importanza dei contenuti, importanza di un progetto, come evolve un ecosistema web, social media optimization, web marketing e SEO.
Strategie, contenuti, Social Media Optimization, la strada verso il successo ...Michele Dell'Edera
Se il 2013 è stato l’anno che ha consacrato i contenuti come fondamentali per l’affermazione di un’azienda, un brand, un prodotto, sulla rete, il 2014 è l’anno dell’esaltazione di questo concetto e, quindi, anche dell’aumento esponenziale della produzione di contenuti da parte degli attori della rete.
Bisognerà avere la capacità di emergere in quello che certamente sarà un mare di contenuti.
A questo punto chi vincerà, chi avrà successo?
Vincerà chi saprà coniugare, in un progetto di utilizzo del web, come canale di vendita o di potenziamento del proprio mercato, la propria capacità di analisi, le giuste conoscenze delle dinamiche della rete, dei suoi strumenti e dei suoi attori, con una capacità strategica e di verifica periodica dei risultati rivenienti dalla propria attività on line. Senza dimenticare la prontezza e la capacità di correggere la rotta, ove necessario.
Strategie, qualità dei contenuti e un’intensa attività di Social Media Optimization aiuteranno i protagonisti della rete ad avere successo.
In un periodo in cui la crisi morde anche e, direi soprattutto, gli enti pubblici più vicini ai cittadini, e cioè i comuni, si ha bisogno di amministratori che vogliano restare fedeli al loro mandato di trasparenza e di erogazione di servizi utili alla città.
Un corretto monitoraggio del territorio, una capacità di intervento immediata e utile ad eliminare disagi e disservizi, l’ascolto dei cittadini e il dialogo con essi, spesso necessita di un’organizzazione di uffici e personale che non tutti i comuni sono in grado di permettersi.
E allora ? Allora bisogna aguzzare l’ingegno e cominciare a tirare dalla propria parte le nuove tecnologie informatiche e della comunicazione e, perché no, anche i cittadini.
I Social Network che, sia pure con qualche difficoltà, sono entrati nelle prassi di utilizzo quotidiano delle aziende italiane, stentano ancora a far breccia tra le mura delle nostre istituzioni territoriali.
In fondo c’è da capire la difficoltà di enti da sempre abituati più al “parlare” che “all’ascoltare” che di punto in bianco si troverebbero a gestire una mole di “dialoghi” con i propri cittadini molto vasta.
Eppure si può fare utilizzando gli strumenti e gli accorgimenti giusti i Social Network, le tecnologie informatiche, la rete, i sistemi mobile e di geolocalizzazione, la cartografia on line, possono trasformarsi in breve da “problema” per l’ente in risorsa.
Del resto, cosa c’è di più naturale di un URP, o di un ufficio stampa che sposi le tecnologie 2.0 ? Non sono stati pensati per comunicare con i cittadini e con i media ?
Ecosistema web 2.0 per aziende e temporary management - milano #SMAUMichele Dell'Edera
Ciascuno è artefice del proprio destino. Non possiamo dire che non sia vero, e che non sia vero anche quando si parla della propria presenza su web.
Se fino a qualche anno fa eravamo convinti che il sito internet “rappresentasse” la presenza su internet dell’azienda, oggi non possiamo non parlare di ecosistema web aziendale.
Un ecosistema che vede, sicuramente, protagonista ancora il sito internet aziendale, ma come luogo di atterraggio, come punto di arrivo dell’utenza che si riesce a coinvolgere attraverso il web con i molteplici strumenti web based che si metteranno in campo.
La presenza e l’attività sui diversi social network, una buona attività di Social Media Optimization, un costante lavoro di coinvolgimento e di engagement, la capacità di “fare tesoro” dei dati e delle azioni che mettiamo in campo sul web, sono, ormai attività irrinunciabili per un’azienda.
Mettere insieme strumenti di comunicazione (sito, blog, social network, ecc) e di organizzazione aziendale (ad esempio il CRM) in modalità web-based non è un’attività banale, quindi, va pensata e programmata in modo strategico, magari con l’aiuto di un manager o di uno staff specializzato in tale attività. E’ un’attività che però l’azienda non può delegare in toto e, soprattutto, per troppo tempo.
Ci potrà essere un affiancamento, potremmo dire anche una sorta di temporary management aziendale legato all’attività web-based, ma poi l’azienda dovrà camminare da sola (o al massimo accompagnata). Perché ciascuno, come detto, è artefice del proprio destino.
Ecco, nella nostra chiacchierata parleremo di questo, cercando di approfondire strategie e modalità per mettere su un buon ecosistema web aziendale.
I social network opportunità business per le PMI - Presentazione SMAU BolognaMichele Dell'Edera
In questa presentazione ho provato ad affrontare il tema dell'uso strategico dei Social Network e del web 2.0 nelle PMI, senza tralasciare anche l'impatto organizzativo che, l'introduzione di tali strumenti e di tali strategie, hanno sull'azienda.
Social network e Web 2.0 per le PMI tra organizzazione, strategie e risultati...Michele Dell'Edera
Presentazione effettuata durante Workshop a SMAU Business Bari 2013. Rispetto alle versioni precedenti ci sono una serie di slide dedicate al Content Marketing.
I social network: opportunità per il business ?
Nella versione introduttiva 2013 delle slide su azienda e social network proviamo a valutare che valore l'azienda ne riesce a ricavare da un investimento e una presenza sui social. Appproccio, strategia, organizzazion
Presentazione fatta a Smau Bari 2012 insieme a Raffaele Tortora. Abbiamo trattato i temi legati a: Mobile, Social Network, geolocalizzazione, marketing di prossimità.
Social Network e CRM, come cambia l'organizzazione aziendale. Può la comunicazione nell'era del web 2.0 avere un'influenza e una relazione con l'organizzazione aziendale ? Può l'azienda diventare "Social" ?
Secondo noi si.
6. Qualche video ci può aiutare..
Boca do Lobo – Fanno mobili dal design particolare
La mitica Coca-Cola promuove Coca-Cola Zero
Intervista a Nada Serafini brand manager di Pershing
8. … che si prova per …
Un Marchio
Un servizio Un prodotto
9. Aspettative
Emozioni
Persone
Identità
Valori
Fiducia
Passione
10. Proviamo a far nascere il nostro
brand
• Convinzione n. 1
– Al pubblico interessa il mio servizio… il mio
prodotto…
• Delusione n. 1
– Il pubblico non sa neppure che esisti…
11. Proviamo a far nascere il nostro
brand
• Convinzione n. 2
– I miei servizi sono migliori di quelli della
concorrenza
• Delusione n. 2
– Offrite più o meno tutti gli stessi servizi
12. Proviamo a far nascere il nostro
brand
• Convinzione n. 3
– La nostra competenza conta di più della nostra
visibilità
• Delusione n. 3
– La competenza è fondamentale, ma non è
sufficiente. La visibilità, come minimo, è
altrettanto importante. Altrimenti si rischia di
comunicare senza pubblico e senza Business.
13. Creare un brand però non è semplice
• Significa:
– Delineare una personalità (identità aziendale)
– Costruire delle relazioni con gli interlocutori di
riferimento
– Produrre la rappresentazione visiva dell’azienda
(simboli, loghi, payoff, mission ecc.)
– Produrre la “storia” dell’azienda “chi siamo”
14. Creare un brand però non è semplice
• Significa:
– Chiarezza
• Comunicare in maniera semplice ed efficace chi sei,
cosa sai fare e perché lo fai
– Distinzione
• In cosa sei diverso dagli altri. Brand significa
singolarità, significa specializzazione
– Consistenza
• Fare in modo che lo stesso concetto ripetuto arrivi
forte e chiaro agli interlocutori
19. Far meno per farlo meglio
• Concentrarsi sulle migliori capacità
• Diventare più facili da ricordare
• Più si è focalizzati più si è riconosciuti come
“specializzati” come “esperti”
• Sarà più facile far percepire la passione
• Sarà più facile comunicare
• Le azioni di marketing e branding saranno
meglio focalizzate