Cosa sono i brand e come si stanno evolvendo. Lezione tenuta all'Università di Sassari - Facoltà Scienze della Comunicazione - nel corso Comunicazione d'Impresa.
Dal naming all'immagine coordinata. Come costruire il brand di una startup I3P
Presentazione di Takorabo durante l'evento organizzato da TreataBit "Dal naming all'immagine coordinata. Come costruire il brand di una startup"
Per un riassunto dei temi affrontati: http://www.treatabit.com/article/marketing-creare-un-brand
Trovare un nome per la vostra startup, creare un logo che si faccia ricordare, pianificare le strategie di comunicazione affiancate da materiali promozionali che sappiano parlare fuori dal coro.
Attività che ogni startup deve affrontare quando il prodotto/servizio è pronto e state pianificando il lancio. Attività che non possono essere progettate separatamente ma che devono essere parte di una strategia di costruzione del brand.
Per una startup è infatti indispensabile presentarsi al mercato con un marchio in grado di trasmettere i propri valori ed essere quindi eletta dai clienti come punto di riferimento in un determinato settore.
Si tratta di considerare una serie di aspetti importanti mantenendo una certa coerenza tra ciò che si dichiara e ciò che si fa. La brand identity è diventata un obiettivo, un compito strategico che deve accompagnare l’azienda nel suo proiettarsi sul mercato del futuro e stabilire una comunicazione continua.
presenta
Cosa sono i brand e come si stanno evolvendo. Lezione tenuta all'Università di Sassari - Facoltà Scienze della Comunicazione - nel corso Comunicazione d'Impresa.
Dal naming all'immagine coordinata. Come costruire il brand di una startup I3P
Presentazione di Takorabo durante l'evento organizzato da TreataBit "Dal naming all'immagine coordinata. Come costruire il brand di una startup"
Per un riassunto dei temi affrontati: http://www.treatabit.com/article/marketing-creare-un-brand
Trovare un nome per la vostra startup, creare un logo che si faccia ricordare, pianificare le strategie di comunicazione affiancate da materiali promozionali che sappiano parlare fuori dal coro.
Attività che ogni startup deve affrontare quando il prodotto/servizio è pronto e state pianificando il lancio. Attività che non possono essere progettate separatamente ma che devono essere parte di una strategia di costruzione del brand.
Per una startup è infatti indispensabile presentarsi al mercato con un marchio in grado di trasmettere i propri valori ed essere quindi eletta dai clienti come punto di riferimento in un determinato settore.
Si tratta di considerare una serie di aspetti importanti mantenendo una certa coerenza tra ciò che si dichiara e ciò che si fa. La brand identity è diventata un obiettivo, un compito strategico che deve accompagnare l’azienda nel suo proiettarsi sul mercato del futuro e stabilire una comunicazione continua.
presenta
Branding vita e conflitti del marchio: il punto di vista legaleI3P
SLIDE presentate durante l'evento TreataBit del 27 Maggio 2014:
*Branding vita e conflitti del marchio: il punto di vista legale*
Il marchio ha un ciclo di vita più lungo e articolato di quanto si pensi: dal concepimento alla registrazione, dalla sua promozione alla diffusione online, passando dalle varie fasi conflittuali, il brand aziendale vive fasi di crescita differenziate e complesse dal punto di vista legale che interessano tutti gli operatori del mercato digitale.
Il workshop è tenuto da Luca Egitto, avvocato dello studio R&P Legal, esperto in proprietà intellettuale ed industriale, IT, privacy, diritto commerciale e societario in particolare nell’industria dell’intrattenimento, dello sport e del commercio elettronico. Master in Entertainment Law e Intellectual-Industrial Property Law, collabora con la Fondazione Istituto Tecnico Superiore per le Tecnologie dell’Informazione di Torino e con l’Università Cattolica di Milano presso le quali insegna materie giuridiche. Ha pubblicato articoli e contributi sul Journal of Information, Law and Technology (UK), World Sports Law Report (UK) e Computer Law Review International (DE).
Tutti i materiali di approfondimento al link http://www.treatabit.com/article/brandinglegale
Brand Design per Startup. Come un'idea può parlare da leader.Federico Ruberti
Negli ultimi anni il mondo della start up è mutato profondamente; la competizione è aumentata in maniera esponenziale, gli standard sono diventati sempre più alti e impegnativi. Comunicare il valore e il posizionamento della propria Impresa rappresenta oramai un fattore chiave non solo nel delicato processo di acquisizione dei clienti, ma anche nella capacità di attrarre finanziatori e sostenitori.
Il logo, il pay off, il tono di voce e lo stile di comunicazione hanno assunto un ruolo fondamentale, costringendo i protagonisti delle start up, anche quelli in fase avanzata, a confrontarsi con aspetti legati al’’”immagine” e allo stile di comunicazione, proprio mentre sono impegnati full time nel trasformare un’idea in un business rivoluzionario.
In questo contesto si inserisce il workshop organizzato da The Kids Road, una vera e propria sessione "hands-on, minds-on” che, grazie all’ausilio di case history e rapide esercitazioni fornirà a startupper e imprenditori strumenti utili per gestire, commissionare o coordinare la creazione un’immagine del proprio brand forte, riconoscibile e persistente nella mente del target audience.
Le strategie di MKTG nel settore dei beni di lussoleofonte
Il mercato dei beni di lusso ha registrato nell’ultimo ventennio una serie di cambiamenti radicali. In primo luogo è mutato il paradigma sociale ed economico all’interno del quale si inseriscono i comportamenti d’acquisto e d’uso dei beni di lusso. A partire dalla fine degli anni Settanta, infatti, la componente ostentativa ed emulativa che guidava la domanda di questa tipologia di prodotti ha ceduto il passo ad un nuovo significato di lusso, che da specialistico si è trasformato in generalistico (“tutto per tutti”), da locale in globale (“tutto dappertutto”) e da elitario è divenuto democratico, grazie alla convinzione diffusasi tra gli operatori del settore che non solo i più facoltosi possono apprezzare un prodotto di qualità superiore.
Il mercato dei luxury goods è denominato da alcuni grandi global players come Cartier, Gucci, Prada e Ferragamo e da numerose imprese che appartengono....
MARKET RESEARCH of brand identity / consumer behavior ( data maining extraction) in: media system; traditional store and e-commerce retail; influence of friends /family and web/social posted in personal choices (man /women in style/design goods).
UNIDEA corporate slideshow : to marketing and communications help topic.
IT'S THE FRESH CONTENT WHICH LIGHTS AND BRING THE LIFE OF BRAND’S LABEL: TO DESIGNS A MORE INVOLVING RELATIONSHIP, TO NOT LOKED AND LOSES THE PRODUCT VALUE IN DIGITAL DISCOUNT CLICK.
FEED THE BRAND IDENTITY, MAKE THE DIFFERENCE: TO UNIQUENESS.
Abstract da indagine d'opinione ( 2500 abbonati a quotidiani naz.) sulla percezione della marca in vari consumer goods-services markets, commodities : nei Media systems, store tradizionali, vendite on-line.
Argomenti.
La shop experience e l'etichetta "dell’Acqua Del Sindaco”; prodotto-prezzo-comunicazione-identità; un acquisto d’impulso: prova "su strada"; i processi di comunicazione e Il filtro culturale dei 5 sensi ; mettere in testa al target una marca/prodotto nuovo: lotta tattica e strategica; chi paga il prezzo degli sconti?; l'etichetta di "sangue blu" e gli sconti nei canali di vendita ; potenza e impotenza del web marketing; e-commerce VS store tradizionale: case study fino a 800 Euro di spesa; la vostra assenza fa la pappa alla concorrenza: chiedetelo al vostro miglior venditore; la comunicazione del brand è un processo vivo; l’etica e l’etichetta sono facce della stessa moneta che vendiamo o che consumiamo: la marca.
Le guide Stailfab: logo e marchio le differenzeStailfab
Le differenze tra logo e marchio: spesso accomunati da addetti ai lavori e profani, “logo” e “marchio” non rappresentano affatto un sinonimo. Guida tecnica volta ad analizzare le differenze tra i due.
Branding vita e conflitti del marchio: il punto di vista legaleI3P
SLIDE presentate durante l'evento TreataBit del 27 Maggio 2014:
*Branding vita e conflitti del marchio: il punto di vista legale*
Il marchio ha un ciclo di vita più lungo e articolato di quanto si pensi: dal concepimento alla registrazione, dalla sua promozione alla diffusione online, passando dalle varie fasi conflittuali, il brand aziendale vive fasi di crescita differenziate e complesse dal punto di vista legale che interessano tutti gli operatori del mercato digitale.
Il workshop è tenuto da Luca Egitto, avvocato dello studio R&P Legal, esperto in proprietà intellettuale ed industriale, IT, privacy, diritto commerciale e societario in particolare nell’industria dell’intrattenimento, dello sport e del commercio elettronico. Master in Entertainment Law e Intellectual-Industrial Property Law, collabora con la Fondazione Istituto Tecnico Superiore per le Tecnologie dell’Informazione di Torino e con l’Università Cattolica di Milano presso le quali insegna materie giuridiche. Ha pubblicato articoli e contributi sul Journal of Information, Law and Technology (UK), World Sports Law Report (UK) e Computer Law Review International (DE).
Tutti i materiali di approfondimento al link http://www.treatabit.com/article/brandinglegale
Brand Design per Startup. Come un'idea può parlare da leader.Federico Ruberti
Negli ultimi anni il mondo della start up è mutato profondamente; la competizione è aumentata in maniera esponenziale, gli standard sono diventati sempre più alti e impegnativi. Comunicare il valore e il posizionamento della propria Impresa rappresenta oramai un fattore chiave non solo nel delicato processo di acquisizione dei clienti, ma anche nella capacità di attrarre finanziatori e sostenitori.
Il logo, il pay off, il tono di voce e lo stile di comunicazione hanno assunto un ruolo fondamentale, costringendo i protagonisti delle start up, anche quelli in fase avanzata, a confrontarsi con aspetti legati al’’”immagine” e allo stile di comunicazione, proprio mentre sono impegnati full time nel trasformare un’idea in un business rivoluzionario.
In questo contesto si inserisce il workshop organizzato da The Kids Road, una vera e propria sessione "hands-on, minds-on” che, grazie all’ausilio di case history e rapide esercitazioni fornirà a startupper e imprenditori strumenti utili per gestire, commissionare o coordinare la creazione un’immagine del proprio brand forte, riconoscibile e persistente nella mente del target audience.
Le strategie di MKTG nel settore dei beni di lussoleofonte
Il mercato dei beni di lusso ha registrato nell’ultimo ventennio una serie di cambiamenti radicali. In primo luogo è mutato il paradigma sociale ed economico all’interno del quale si inseriscono i comportamenti d’acquisto e d’uso dei beni di lusso. A partire dalla fine degli anni Settanta, infatti, la componente ostentativa ed emulativa che guidava la domanda di questa tipologia di prodotti ha ceduto il passo ad un nuovo significato di lusso, che da specialistico si è trasformato in generalistico (“tutto per tutti”), da locale in globale (“tutto dappertutto”) e da elitario è divenuto democratico, grazie alla convinzione diffusasi tra gli operatori del settore che non solo i più facoltosi possono apprezzare un prodotto di qualità superiore.
Il mercato dei luxury goods è denominato da alcuni grandi global players come Cartier, Gucci, Prada e Ferragamo e da numerose imprese che appartengono....
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Abstract da indagine d'opinione ( 2500 abbonati a quotidiani naz.) sulla percezione della marca in vari consumer goods-services markets, commodities : nei Media systems, store tradizionali, vendite on-line.
Argomenti.
La shop experience e l'etichetta "dell’Acqua Del Sindaco”; prodotto-prezzo-comunicazione-identità; un acquisto d’impulso: prova "su strada"; i processi di comunicazione e Il filtro culturale dei 5 sensi ; mettere in testa al target una marca/prodotto nuovo: lotta tattica e strategica; chi paga il prezzo degli sconti?; l'etichetta di "sangue blu" e gli sconti nei canali di vendita ; potenza e impotenza del web marketing; e-commerce VS store tradizionale: case study fino a 800 Euro di spesa; la vostra assenza fa la pappa alla concorrenza: chiedetelo al vostro miglior venditore; la comunicazione del brand è un processo vivo; l’etica e l’etichetta sono facce della stessa moneta che vendiamo o che consumiamo: la marca.
Le guide Stailfab: logo e marchio le differenzeStailfab
Le differenze tra logo e marchio: spesso accomunati da addetti ai lavori e profani, “logo” e “marchio” non rappresentano affatto un sinonimo. Guida tecnica volta ad analizzare le differenze tra i due.
From the world of high fashion to everyday food items, there are always brand names that cause embarrassment to us. Who knew that these famous brands which are so difficult to pronounce could become so successful.
Scopriamo come Lean Startup può essere uno strumento fondamentale per il successo della nostra startup.
Presentazione tenuta al mini IAD di Vimercate (23 maggio 2015)
Percorso di validazione dall'idea al business model per startupThe Doers
Il programma di validazione dall’idea al business model, promosso dallo sportello Startup di Sardegna Ricerche, è un percorso di accompagnamento ai primi mesi di attività dell’imprenditore startup e del suo team, strutturato in ore di formazione e ore di affiancamento diretto e coaching al team. L’obiettivo è trasmettere un approccio metodologico - il metodo Lean Startup - lungo un processo di sviluppo del mercato scandito da obiettivi e traguardi misurabili, sui quali ci si confronta ogni settimana. Nel corso del programma l’imprenditore impara a gestire il rischio e a ridurlo progressivamente, man mano che si confronta direttamente con il proprio mercato e valida le proporie ipotesi riguardo al modello di business. Perchè di ipotesi si tratta, altrimenti non ci sarebbe innovazione!
Il programma dura 16 settimane.
Dall'idea al business model La cassetta degli attrezzi - Irene CassarinoSardegna Ricerche
L'intervento di Irene Cassarino (The Doers) in occasione dell'evento "Prima di partire attiva la modalità lean startup" che si è tenuto a Pula (CA) e Sassari rispettivamente il 13 e 14 maggio 2015.
Titolo Seminario on line:
"Se la tua azienda fosse una azienda"
ARGOMENTI DEL SEMINARIO
- BRAND IDENTITY
- BRAND PORTATORE DI SENSO
- ARCHTYPAL BRANDING
- CREARE UNA RELAZIONE
- CONTENT MARKETING
- CUSTOMER EXPERIENCE
- LABORATORIO: Facciamo un esperimento
Leggi tutto:
http://www.dev4u.it/blog/587-se-la-tua-azienda-fosse-una-persona.html
La comunicazione visiva:
- un'immagine aziendale al passo con i tempi
- il logo efficace: come si costruisce e quando si usa
- naming, slogan, headline e payoff: scegliere le parole giuste per comunicare
Laura Zavalloni - Art director
Eleonora Polacco - Copywriter
Perchè fare le cose assieme conviene? Perchè fa crescere le imprese più in fretta a fronte di risorse e dimensionalità limitate.Vincoli e opportunità del co-marketing.
Sul web siamo ciò che suggerisce Google: quali sono tecniche e contenuti che possiamo sviluppare per essere trovati dai nostri clienti? Ne parleremo mettendo in evidenza le potenzialità che la costruzione di una corretta identità online può offrire alla visibilità delle nostra attività.
Un progetto di posizionamento integrale della marca dovrebbe prevedere una Whole Brand Reputation, dove whole sta per integro, pulito, onesto, trasparente, coerente. Per ottenerla marketing, comunicazione e branding devono conferire significato sociale e culturale alla marca. Un approccio olistico al marketing e un brand empatico sono necessari all'ottenimento di questo obiettivo.
6. Una marca è una promessa;
una serie di percezioni;
una posizione nella mente del consumatore;
un concentrato di attributi, benefici, opinioni,
valori;
un generatore di significati;
un medium sociale.
7. La definizione del marketing
La marca è un segno caratterizzante che serve a :
- Identificare;
- Distinguere;
- Offrire valori.
La marca è un pacchetto di significati riconducibili
a 6 dimensioni (KOTLER):
1)Attributi
2)Benefici
3)Valori
4)Cultura
5)Personalità
6)utilizzatori
8. La prospettiva semiotica
● La marca produce significati, discorsi e risulta
investita anche dai discorsi che sono altri a
produrre su di lei.
● Semprini > la marca ha 3 nature:
● Semiotica;
● Relazionale;
● evolutiva
9.
10.
11. Le funzioni della marca:
● Facilitare i processi decisionali del cons.
● Ridurre i costi di ricerca, semplificare le scelte
d'acquisto
● Offrire garanzie
● Orientare le aspettative
● Arricchire prodotti e servizi di valenze
simboliche
● Ridurre i rischi legati al prodotto o al servizio
13. KAPFERER – Le funzioni del brand
per il consumatore
● Identificazione
● Praticità
● Garanzia
● Ottimizzazione
● Personalizzazione
● Permanenza (familiarità, cosnistency)
● Edonistica
● etica
14. Le funzioni del brand per il produttore
● Attivazione di un canale di comunicazione con
gli individui;
● Creazione di differenze (POP, POD);
● Determinazione della cultura d'impresa;
● Arricchimento di risorse intellettuali;
● Più elevata capacità distributiva;
● Aumento delle performance finanziarie
aziendali;
● Garanzia di sviluppo futuro
15. Le funzioni del brand per il distributore
● Attrarre l'interesse dei consumatori;
● Organizzare i significati e la base cognitiva per i
processi d'acquisto;
● Generare comportamenti di fedeltà
● Creare l'immagine del punto vendita;
● Dare senso alle private label;
● Garantire più alti margini di guadagno;
● Garantire più alti volumi di vendita.
16. La marca oggi:
● Crea mondi possibili (brand world);
● Narra storie (story-telling);
● Connette e crea legami (linking value);
● Parla ai sensi;
● Partecipa alla costruzione dell'identità individuale
(Aaker >benefici di autoespressione)
● Si dissemina socialmente
● Utilizza più media (crossmedialità)
● Ibrida le categorie merceologiche
● Partecipa alla costruzione degli immaginari
● Utilizza il linguaggio delle emozioni e dei sentimenti
● Genera esperienze (brand experience)
● Si fa attore sociale (citizen brand)
20. Differenziare attraverso la
comunicazione:
● Unique selling proposition (R. Reeves);
● Unique emotional plus (L. Burnett);
● Branded differentiator (D.A.Aaker):
● Funzione specifica (es. gatorade)
● Caratteristica di marca (es. riso Gallo)
● Ingrediente o tecnologia
● Servizio
● Rpogramma di marca (es. Mille Miglia Alitalia)
23. Le 5 identità della marca:
● Reale;
● Comunicata;
● Ideale;
● Pensata;
● Auspicata.
● L'identità è un elemento strategico, stabile nel
tempo, emntre l'immagine è spesso un vettore
tattico, più mutevole.
24. BRAND IMAGE si costruisce sull'insieme delle
percezioni di una marca presenti nella memoria
dei consumatori
● Esperienza di consumo
● Caratteristiche del prodotto
● Comportamento dell'azienda
● Identità visiva
● Packaging
● Servizio al cliente
● Prezzo
● Comunicazione indiretta
● Comunicazione diretta
● Soddisfazione del consumatore