Le differenze tra logo e marchio: spesso accomunati da addetti ai lavori e profani, “logo” e “marchio” non rappresentano affatto un sinonimo. Guida tecnica volta ad analizzare le differenze tra i due.
Dal naming all'immagine coordinata. Come costruire il brand di una startup I3P
Presentazione di Takorabo durante l'evento organizzato da TreataBit "Dal naming all'immagine coordinata. Come costruire il brand di una startup"
Per un riassunto dei temi affrontati: http://www.treatabit.com/article/marketing-creare-un-brand
Trovare un nome per la vostra startup, creare un logo che si faccia ricordare, pianificare le strategie di comunicazione affiancate da materiali promozionali che sappiano parlare fuori dal coro.
Attività che ogni startup deve affrontare quando il prodotto/servizio è pronto e state pianificando il lancio. Attività che non possono essere progettate separatamente ma che devono essere parte di una strategia di costruzione del brand.
Per una startup è infatti indispensabile presentarsi al mercato con un marchio in grado di trasmettere i propri valori ed essere quindi eletta dai clienti come punto di riferimento in un determinato settore.
Si tratta di considerare una serie di aspetti importanti mantenendo una certa coerenza tra ciò che si dichiara e ciò che si fa. La brand identity è diventata un obiettivo, un compito strategico che deve accompagnare l’azienda nel suo proiettarsi sul mercato del futuro e stabilire una comunicazione continua.
presenta
TreataBit (www.treatabit.com, il progetto di supporto per startup digitali di I3P, Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino) ospita Piero Casaluci, consulente in comunicazione e nuovo marketing di Sharp Consulting Comunicazione, per descrivere il processo di costruzione dell'identità visiva di una Startup.
L'evento si è svolto il 29 Gennaio 2013, h. 17.30 Agorà @ I3P, via Pier Carlo Boggio 59, Torino.
Dal naming all'immagine coordinata. Come costruire il brand di una startup I3P
Presentazione di Takorabo durante l'evento organizzato da TreataBit "Dal naming all'immagine coordinata. Come costruire il brand di una startup"
Per un riassunto dei temi affrontati: http://www.treatabit.com/article/marketing-creare-un-brand
Trovare un nome per la vostra startup, creare un logo che si faccia ricordare, pianificare le strategie di comunicazione affiancate da materiali promozionali che sappiano parlare fuori dal coro.
Attività che ogni startup deve affrontare quando il prodotto/servizio è pronto e state pianificando il lancio. Attività che non possono essere progettate separatamente ma che devono essere parte di una strategia di costruzione del brand.
Per una startup è infatti indispensabile presentarsi al mercato con un marchio in grado di trasmettere i propri valori ed essere quindi eletta dai clienti come punto di riferimento in un determinato settore.
Si tratta di considerare una serie di aspetti importanti mantenendo una certa coerenza tra ciò che si dichiara e ciò che si fa. La brand identity è diventata un obiettivo, un compito strategico che deve accompagnare l’azienda nel suo proiettarsi sul mercato del futuro e stabilire una comunicazione continua.
presenta
TreataBit (www.treatabit.com, il progetto di supporto per startup digitali di I3P, Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino) ospita Piero Casaluci, consulente in comunicazione e nuovo marketing di Sharp Consulting Comunicazione, per descrivere il processo di costruzione dell'identità visiva di una Startup.
L'evento si è svolto il 29 Gennaio 2013, h. 17.30 Agorà @ I3P, via Pier Carlo Boggio 59, Torino.
Branding vita e conflitti del marchio: il punto di vista legaleI3P
SLIDE presentate durante l'evento TreataBit del 27 Maggio 2014:
*Branding vita e conflitti del marchio: il punto di vista legale*
Il marchio ha un ciclo di vita più lungo e articolato di quanto si pensi: dal concepimento alla registrazione, dalla sua promozione alla diffusione online, passando dalle varie fasi conflittuali, il brand aziendale vive fasi di crescita differenziate e complesse dal punto di vista legale che interessano tutti gli operatori del mercato digitale.
Il workshop è tenuto da Luca Egitto, avvocato dello studio R&P Legal, esperto in proprietà intellettuale ed industriale, IT, privacy, diritto commerciale e societario in particolare nell’industria dell’intrattenimento, dello sport e del commercio elettronico. Master in Entertainment Law e Intellectual-Industrial Property Law, collabora con la Fondazione Istituto Tecnico Superiore per le Tecnologie dell’Informazione di Torino e con l’Università Cattolica di Milano presso le quali insegna materie giuridiche. Ha pubblicato articoli e contributi sul Journal of Information, Law and Technology (UK), World Sports Law Report (UK) e Computer Law Review International (DE).
Tutti i materiali di approfondimento al link http://www.treatabit.com/article/brandinglegale
Logo, Marchio e marca possono sembrare sinonimi anche se, in realtà, rispecchiano differenti elementi di un’azienda ed è importante conoscere la differenza.
https://www.mgpg.it
Comunicare la propria start up per le scuole superioriDario De Lucia
Bellacoopia è il progetto di Legacoop per la creazione di start up cooperative nelle scuole superiori. Queste slide, che ho presentato in diverse scuole della provincia di Reggio Emilia, si concentrano sui concetti chiavi (vision, mission, organizzazione, brand, strategia comunicativa e social network) per aiutare i ragazzi e ragazze a creare il proprio progetto imprenditoriale.
Cosa significa fare Branding? Comunicare attraverso la nostra Brand Identity.
1° parte dell'intervento tenuto in Rete al femminile, il 25/07/2016, con la collega Carmen Tortorella.
Marketing plan
Target
Vision
Mission
Valori
Brand
Social Media Marketing
Brand -Logo -
Valori
Reputation –
Tone of voice
Engagement -
Personas
Call to action
Il percorso progettato da Strategic Tools e gli strumenti essenziali per costruire e promuovere al meglio il proprio brand e business online e offline.
Aziende e social media: distinguersi e far brillare la propria identitàGiovanni Dalla Bona
La nostra immagine nei social media è legata molti fattori. In questa presentazione è spiegato come:
- analizzare “chi siamo” come azienda, perché se non sappiamo chi siamo, non possiamo comunicarlo agli altri
- declinare la nostra identità in una Vision e in un testo da poter usare come presentazione nei social media
- definire obiettivi chiari e misurabili rispetto alla nostra presenza sui social media
- caratterizzare graficamente la nostra comunicazione sui social media
Branding vita e conflitti del marchio: il punto di vista legaleI3P
SLIDE presentate durante l'evento TreataBit del 27 Maggio 2014:
*Branding vita e conflitti del marchio: il punto di vista legale*
Il marchio ha un ciclo di vita più lungo e articolato di quanto si pensi: dal concepimento alla registrazione, dalla sua promozione alla diffusione online, passando dalle varie fasi conflittuali, il brand aziendale vive fasi di crescita differenziate e complesse dal punto di vista legale che interessano tutti gli operatori del mercato digitale.
Il workshop è tenuto da Luca Egitto, avvocato dello studio R&P Legal, esperto in proprietà intellettuale ed industriale, IT, privacy, diritto commerciale e societario in particolare nell’industria dell’intrattenimento, dello sport e del commercio elettronico. Master in Entertainment Law e Intellectual-Industrial Property Law, collabora con la Fondazione Istituto Tecnico Superiore per le Tecnologie dell’Informazione di Torino e con l’Università Cattolica di Milano presso le quali insegna materie giuridiche. Ha pubblicato articoli e contributi sul Journal of Information, Law and Technology (UK), World Sports Law Report (UK) e Computer Law Review International (DE).
Tutti i materiali di approfondimento al link http://www.treatabit.com/article/brandinglegale
Logo, Marchio e marca possono sembrare sinonimi anche se, in realtà, rispecchiano differenti elementi di un’azienda ed è importante conoscere la differenza.
https://www.mgpg.it
Comunicare la propria start up per le scuole superioriDario De Lucia
Bellacoopia è il progetto di Legacoop per la creazione di start up cooperative nelle scuole superiori. Queste slide, che ho presentato in diverse scuole della provincia di Reggio Emilia, si concentrano sui concetti chiavi (vision, mission, organizzazione, brand, strategia comunicativa e social network) per aiutare i ragazzi e ragazze a creare il proprio progetto imprenditoriale.
Cosa significa fare Branding? Comunicare attraverso la nostra Brand Identity.
1° parte dell'intervento tenuto in Rete al femminile, il 25/07/2016, con la collega Carmen Tortorella.
Marketing plan
Target
Vision
Mission
Valori
Brand
Social Media Marketing
Brand -Logo -
Valori
Reputation –
Tone of voice
Engagement -
Personas
Call to action
Il percorso progettato da Strategic Tools e gli strumenti essenziali per costruire e promuovere al meglio il proprio brand e business online e offline.
Aziende e social media: distinguersi e far brillare la propria identitàGiovanni Dalla Bona
La nostra immagine nei social media è legata molti fattori. In questa presentazione è spiegato come:
- analizzare “chi siamo” come azienda, perché se non sappiamo chi siamo, non possiamo comunicarlo agli altri
- declinare la nostra identità in una Vision e in un testo da poter usare come presentazione nei social media
- definire obiettivi chiari e misurabili rispetto alla nostra presenza sui social media
- caratterizzare graficamente la nostra comunicazione sui social media
Strumenti e tecniche per comunicare l'azienda agli investitori - seminario pe...Netlife s.r.l.
SEMINARIO - 21 maggio 2015
Come organizzare la comunicazione. Oggi si parla di comunicazione integrata: cosa non deve mancare all'azienda che si presenta al mercato. Spunti e proposte.
Questo seminario vuole essere un momento di confronto pratico e utile per supportare startup, microimprese e PMI nell’identificazione di strumenti e tecniche per comunicare l’azienda, ma soprattutto per “seminare” una comunicazione a lungo termine #Keepcalmandseedcommunication
Similar to Le guide Stailfab: logo e marchio le differenze (20)
2. Stailfab Creative Consulting Group:
dove ognuno dà il meglio per ottenere il massimo
In Stailfab puntiamo tutto sul talento della nostra équipe di
professionisti. Esperienze corpose diverse tra loro, che uni-
te insieme consentono un approccio completo al mondo della
comunicazione.
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Diamo nuove prospettive ai tuoi obiettivi di successo
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precede. La ricerca è la costante del nostro lavoro: ci occupiamo
di ideare strategie di impatto, con l’obiettivo di persuadere e
coinvolgere, raccontare ed emozionare, dando risalto alle
potenzialità dei nostri clienti.
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/ La Settima Luna Roma / uFirst
[I NOSTRI] CLIENTI
3. [LE GUIDE] LOGO E MARCHIO LE DIFFERENZE
Spesso accomunati da addetti ai lavori e profani, “logo” e “marchio” non rappresentano
affatto un sinonimo.
Fondamentali nella definizione del brand, costituiscono il primo passo verso la riconoscibilità
di una qualsiasi azienda, soprattutto nell’ambito del processo di vendita.
Purtroppo, l’utilizzo inappropriato che si fa delle due parole riesce a portare fuori strada
tutti coloro che si approcciano per la prima volta alla creazione dell’uno o dell’altro.
4. [LE GUIDE] LOGO E MARCHIO LE DIFFERENZE
E allora quali sono le differenze tra il logo ed il marchio?
Le differenze più profonde sono insite già nel significato delle due parole:
• il termine logo, abbreviazione di logotipo, deriva dal greco “λόγοςcioè “discorso”, e sta ad
indicare quell’elemento che viene utilizzato per rappresentare graficamente un marchio.
• Il termine marchio, invece, comprende nel suo significato tutti gli elementi - grafici e
non - utili a distinguere dalle altre un’azienda ed i suoi prodotti. In quest’ottica, dunque,
anche il logo fa parte del marchio.
5. [LE GUIDE] LOGO E MARCHIO LE DIFFERENZE
Quali sono, dunque, tutti gli elementi che compongono il marchio?
È bene conoscerli uno ad uno, in modo tale da non incorrere in ulteriori equivoci durante
la definizione di quella che solitamente è la primissima fase della strategia di impresa.
Gli elementi che compongono il marchio sono:
• Concept
• Logotype
• Naming
• Payoff
• Color
• Font
6. [CONCEPT]
Il “Concept” non è altro che l’elaborazione di un documento di bozza
dove sono evidenziate l’idea del marchio ed il percorso che ha portato
a definirla.
In questa fase, è opportuno dare peso all’identità dell’azienda, alla pu-
lizia e alla comunicatività, dando peso ad un’analisi attenta dei com-
petitor e dei marchi da questi utilizzati.
7. [LOGO]TIPO
Il logo o logotipo, come già detto in precedenza, è quell’elemento
grafico che mira a rendere riconoscibile un marchio.
In prima istanza, è importante scegliere tra le tipologie di logo. Queste
sono:
• Monogramma: composizione grafica che ha come oggetto le iniziali
di un nome
• Marchio parola: componente grafica costituita dal nome dell’impre-
sa per intero.
8. [LOGO]TIPO
• Logotipo figurato: comprende gli stessi elementi del marchio parola, inseriti però
all’interno di una veste grafica.
• Marchio figurato: composto da un logotipo con l’aggiunta di un pittogramma, cioè una
figura stilizzata universalmente nota e identificabilità.
• Marchio astratto: elemento tipografico che non racchiude in sé un significato ed una
riconoscibilità universali, ma che anzi viene accostato ad una determinata realtà e poi
definito.
• Marchio illustrato: disegno particolarmente complesso, riconducibile all’azienda.
9. [NAMING]
Altro elemento importante ai fini della definizione di un marchio è il
“Naming”, cioè il nome. È forse il tratto distintivo per eccellenza, utile
all’azienda per emergere in un mercato sempre più competitivo.
10. Il Naming può essere:
• Naming coniato: originale e senza riferimenti viene forgiato sulla base di un’idea.
• Naming descrittivo: richiama ad un’attività specifica o al settore di riferimento
dell’azienda che lo utilizza.
• Acronimo: richiama spesso alle iniziali di uno o più nomi.
• Nomi di Fondatori e Partner: relativo al nome proprio, declinato per intero, del
fondatore e/o dei suoi partner.
[NAMING]
11. [PAY]OFF
Successivamente, nella costruzione del marchio, troviamo il “Pay Off”:
un termine utilizzato nell’economia che riportiamo nel mondo del
marketing sotto forma della “chiusura di un messaggio”, proprio perché
con il “Pay Off” enfatizziamo il pacchetto valoriale dell’azienda.
Per essere efficace nel trasmettere qualcosa, il “Pay Off” deve neces-
sariamente essere breve - tre o quattro parole - e facilmente com-
prensibile.
12. [FONT]
L’insieme degli stili dei caratteri utilizzati nei dispositivi testuali di un
marchio sono detti “Font”. Nel definire il “Font”, è necessario ricordare
che anche questo elemento conferisce significato al marchio.
Dunque, potrebbe essere saggio partire dall’analisi dei competitor,
così da mettere a fuoco i caratteri utilizzati dagli stessi.
In questa fase, è opportuno analizzare il target di riferimento. Spesso,
per i consumatori, il “Font” utilizzato in un marchio può essere evocati-
vo di particolari momenti, emozioni o situazioni.
Una leva in più nell’ambito del processo d’acquisto.
13. [COLORE]
Altro elemento in grado di guidare la percezione dei consumato-
ri è sicuramente il “Colore”, cioè la scelta dei colori più giusti. Questi,
infatti, riescono a trasmettere numerose sensazioni con un solo colpo
d’occhio.