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QUALITÀ DEGLI AMBIENTI INSEDIATIVI
PROGETTAZIONE ECOLOGICA PER LA
QUALITÀ AMBIENTALE
Luca Marescotti
Tecnologie ambientali: le basi nella conoscenza della biosfera.
Il suolo, sostegno e nutrizione
DOI: 10.13140/RG.2.1.3586.3444
2015-2016 2° semestre
Luca Marescotti 2 / 72
IL SENSO DELLE PAROLE
THE MEANING OF WORDS
Le lezioni seguono il libro di testo:
Luca Marescotti, Città Tecnologie Ambiente. Le tecnologie
per la sostenibilità e la protezione ambientale
Nelle diapositive sono riportati estratti del testo
Luca Marescotti 3 / 72
LA CULTURA POLITECNICANELLA GESTIONE DEL RISCHIO
Il discorso sull'aria esposto nella precedente lezione
non può terminare senza una citazione
CARTA EUROPEA DELL’ARIA
1968
Luca Marescotti 4 / 72
La Carta Europea dell’Aria
Il Consiglio d’Europa ritenne che il sistema aria suolo e acqua dovesse essere oggetto di
priorità di azioni e sviluppò conseguentemente il tema della loro qualità tra il 1968 e il 1972
predisponendo tre documenti, redatti secondo la regola delle carte costituzionali, dedicati
rispettivamente all’aria, all’acqua e al suolo. Tali documenti predisposti in commissione
furono adottati dal Consiglio d’Europa, il primo come “raccomandazione esortative”, le altre
come “principi”
[La Carta Europea dell’Aria adottata dal Consiglio d'Europa nel 1968
è riportata alle pp. 110-113]
LA CULTURA POLITECNICA NELLA GESTIONE DEL RISCHIO
Luca Marescotti 5 / 72
ARIA
SUOLO
sostegno e nutrizione [pedosfera - litosfera]
ACQUA
RISORSE NATURALI E URBANISTICA
Luca Marescotti 6 / 72
ARIA atmosfera
SUOLO pedosfera - litosfera
ACQUA idrosfera
Le relazioni tra aria suolo e acqua sono
fisiche, chimiche, biologiche sono l'essenza
della BIOSFERA
CULTURA POLITECNICA ECOLOGIA URBANISTICA
Luca Marescotti 7 / 72
SUOLO, UN CORPO NATURALE
corpo naturale
caratterizzato da leggi proprie
e come tale riconosciuto e codificato
da Vasily Vasil'evich Dokuchaev (1883)
(scuola russa di geologia, fondatore della scienza del suolo)
Il suolo come risorsa naturale: pedogenesi; classificazione del suolo; mappatura;
proprietà fisiche, chimiche, biologiche; fertilità dei suoli. Relazioni con l'uso e lo
sfruttamento del suolo.
Luca Marescotti 8 / 72
SUOLO, UN CORPO NATURALE
DERIVATO DALLA ROCCIADERIVATO DALLA ROCCIA
AZIONE DISGREGATRICE DEL CLIMA E DEGLI ORGANISMI VIVENTI
INFLUENZE DEL SITO (LA TOPOGRAFIA)
INFLUENZE DEL TEMPO
erosione fisica & trasformazione chimica
Luca Marescotti 9 / 72
erosione fisica
granulometria
trasformazione chimica
minerali in soluzione
la dissoluzione chimica avviene quando i catione e gli anioni sono completamente legati
alle molecole d’acqua
SUOLO, UN CORPO NATURALE
Luca Marescotti 10 / 72
CLASSIFICAZIONE DEI SUOLI
TASSONOMIA DEI SUOLI
fattori climatici
caratteristiche intrinseche del suolo
caratteristiche genetiche (pedogenesi del suolo)
attraverso una visione integrata delle modalità di formazione
dei suoli relazioni del suolo, della vegetazione e organismi
viventi (microrganismi)
SUOLO, UN CORPO NATURALE
Luca Marescotti 11 / 72
Il suolo è una miscela di fasi solide, liquide e gassose.
Le dimensioni e la forma delle particelle solide determina le
caratteristiche di porosità che può essere colmata d’acqua o d’aria.
(…)
Le proprietà di immobilizzo del terreno si devono alla miscela
sabbia, silice e pietrisco, che sono relativamente inerti (…), e
all’argilla, che è una miscela minerale complessa ...
SUOLO, UN CORPO NATURALE
Luca Marescotti 12 / 72
argilla, che è una miscela minerale complessa
sedimento non litificato costituito principalmente da allumino-
silicati idrati con caratteristiche fisico-chimiche peculiari, quali la
dimensione micrometrica (inferiori a 2 μm) e la conseguente
capacità di assorbimento d'acqua, scambio ionico e fissazione di
cationi.
Il sedimento argilloso si dilata assorbendo acqua e diviene plastico.
SUOLO, UN CORPO NATURALE
Luca Marescotti 13 / 72
SUOLO, UN CORPO NATURALE
argilla, che è una miscela minerale complessa ...
argilla, che è una miscela minerale complessa
QUANDO È SECCA SI CONTRAE
Questa immagine non rappresnta la siccità, ma un terreno argilloso
che dopo la pioggia si asciuga
Luca Marescotti 14 / 72
SUOLO, UN CORPO NATURALE
argilla, che è una miscela minerale complessa ...
393999
argilla, che è una miscela minerale complessa
Umida assume un aspetto plasmabile, lavorabile
Se scaldata cambia le caratteristiche chimico-fisiche
• non è più malleabile: diviene una terracotta,
• caratterizzata dal colore giallo-rossicciodovuto
• agli ossidi di ferro. Si usa in edilizia (mattoni, tegole,
• Tubi …) o per piatti e vasellame.
Luca Marescotti 15 / 72
SUOLO
I TIPI DI SUOLO SONO CLASSIFICATI IN FUNZIONE DELLA
DIMENSIONE DEI GRANI E DELLA CONSEGUENTE CAPACITÀ DI
RITENERE L’ACQUA (PORI E CAPILLARITÀ)
argillaargilla < 2 m
2 m <limolimo< 63 m (0,063 mm sistema USA)
o in alternativa
2 m <limolimo< 20 m (0,02 sistema internazionale)
0,0630,02 mm <sabbia finesabbia fine< 0,2 mm
0,2 mm <sabbia grossasabbia grossa< 2 mm
pietriscopietrisco> 2 mm
 micro=10-6
SUOLO, UN CORPO NATURALE
Luca Marescotti 16 / 72
roccia,
pietrisco
ghiaia
sabbia
Luca Marescotti 17 / 72
Luca Marescotti 18 / 72
SUOLO
Tassonomia del suolo predisposta da
UNITED STATES DEPARTMENT OF AGRICOLTURE
USDA
SOIL TAXONOMY
Soil Taxonomy, A Basic System of Soil Classification for Making and Interpreting Soil Surveys
(second edition)
available in PDF format for printing or viewing:
http://soils.usda.gov/technical/classification/taxonomy/
Luca Marescotti 19 / 72
RICONOSCERE IL SUOLO
IN FUNZIONE DELLA COMBINAZIONI DELLE PROPORZIONIIN FUNZIONE DELLA COMBINAZIONI DELLE PROPORZIONI
“campi omogenei di comportamento”
unità di suolounità di suolo
““relativamente” omogenee a livello territorialerelativamente” omogenee a livello territoriale
Luca Marescotti 20 / 72
RICONOSCERE IL SUOLO
limo
argilla
sabbia
0%
0%
0%
100%
100%
100%
Luca Marescotti 21 / 72
A = Argilla
Argilloso limoso
Argilloso sabbioso
Franco limoso argilloso
Franco argilloso
Franco sabbioso argilloso
Franco limoso
Franco
Franco sabbioso
L = Limoso
Sabbioso franco
S = Sabbioso LEHM contiene in parti uguali sabbia limo argillasabbia limo argilla
LÖSS contiene 70%÷80% limolimo
Argilloso sabbiosoArgilloso sabbioso
Argilloso limosoArgilloso limoso
RICONOSCERE IL SUOLO
Luca Marescotti 22 / 72
limoargilla
sabbia
“LEHM” = “FRANCO”
suolo composto parimenti da sabbia, limo ed argilla
ovvero
tessitura senza prevalenza di alcuna classe granulometrica
RICONOSCERE IL SUOLO
Luca Marescotti 23 / 72
RICONOSCERE IL SUOLO: GLI ORIZZONTI
Luca Marescotti 24 / 72
RICONOSCERE IL SUOLO: GLI ORIZZONTI
Luca Marescotti 25 / 72
TERMINOLOGIA: gli orizzonti stratigrafici
Luca Marescotti 26 / 72
Orizzonte O Costituito pressoché
totalmente da sostanza organica;
Orizzonte A Eluviale in cui predomina il
movimento discendente dell'acqua;
Orizzonte B Illuviale in cui l'acqua deposita
i soluti da essa trasportati;
Orizzonte C Costituito dai frammenti
grossolani della roccia madre rappresenta il
substrato pedogenetico del terreno;
Orizzonte R Roccia madre.
TERMINOLOGIA: gli orizzonti stratigrafici
Luca Marescotti 27 / 72
LA STORIA DELLA TERRA
1 Oceano Tetide e gli appennini parmensi
CULTURA POLITECNICA ECOLOGIA URBANISTICA
Luca Marescotti 28 / 72
La storia della Terra, un pianeta dinamico. Rocce ofiolitiche
nel parmense
Un masso in bilico incombe sulla sottostante Val
Taro dalle pendici del Monte Zirone
Luca Marescotti 29 / 72
La storia della Terra, un pianeta dinamico. Rocce ofiolitiche
nel parmense
Paesaggio tipico delle Rocce Ofiolitiche sul Monte
Zirone, presso Corniana.
Luca Marescotti 30 / 72
La storia della Terra, un pianeta dinamico. Rocce ofiolitiche
nel parmense
Fibre di amianto in rocce ofiolitiche a Roccamurata
Luca Marescotti 31 / 72
RICONOSCERE IL SUOLO
Il termine ofiolite (dal greco ophis = serpente e lithos = roccia) venne attribuito
all’inizio del XIX secolo dal naturalista francese Brongniart agli ammassi rocciosi
di colore verde scuro (ma a volte sono rosso-ruggine), lucenti, composti
prevalentemente da un gruppo di minerali chiamati serpentini.
Fin dall’inizio del ‘900, i geologi riconobbero analogie tra le rocce ofiolitiche
presenti nella catena alpina e le rocce che compongono il fondo degli oceani,
somiglianza confermata negli anni ‘60 con lo sviluppo delle ricerche
oceanografiche.
Da allora, questi brandelli di fondo oceanico sono stati intensamente studiati per
comprendere i meccanismi che, avevano portato tali rocce, dal fondo dell’oceano
alle vette alpine. Le ofioliti abbondano in quasi tutte le catene montuose
formatesi dalla collisione fra due placche. Brandelli del fondo della Tetide,
l’antico oceano ora scomparso che separava il paleocontinente Eurasiatico da
quello Africano ai tempi dei dinosauri, affiorano sulle Alpi Dinaridi, nell’Appennino
ligure-emiliano e in quello meridionale calabrese, all’Isola d’Elba e a Cipro.
[S. Segadelli, M. T. De Nardo e A. Parisi La geologia nel paesaggio: le rupi
ofiolitiche in Val Taro e Val Ceno]
Luca Marescotti 32 / 72
Permiano. Ultimo periodo dell'era paleozoica
300÷250 milioni di anni fa.
Luca Marescotti 33 / 72
Terre Piattaforme carbonatica marina (bassa profondità) Piattaforma marina Oceano profondo Sconosciuto (coperto dal ghiaccio)
Cretacico o Cretaceo. Ultimo periodo dell'era mesozoica
135÷65 milioni di anni fa.
Luca Marescotti 34 / 72
La storia della Terra, un pianeta dinamico. Rocce ofiolitiche
nel parmense
Luca Marescotti 35 / 72
La storia della Terra, un pianeta dinamico. Rocce ofiolitiche
nel parmense
Ciò testimonia che il Monte Lama ha
rappresentato il principale luogo di
approvvigionamento di diaspro, insieme
alle selci contenute all’interno dei Calcari
a Calpionelle, dal Paleolitico medio-
superiore fino all’età del Bronzo.
Questo legame tra ofioliti e insediamenti
umani si riscontra anche in epoca
medievale, periodo in cui fu eretta la
maggior parte dei numerosi castelli
attorno ai quali si consolidò
un’organizzazione territoriale che ha
lasciato tracce nell’attuale contesto.
Luca Marescotti 36 / 72
RICONOSCERE IL SUOLO
Attualmente, con il termine
ofiolite si indica una precisa
associazione di rocce mafiche o
ultramafiche, cioè rocce
magmatiche composte
prevalentemente da minerali di
colore scuro, come olivine,
pirosseni e anfiboli.
In una associazione ofiolitica, dal
basso all’alto si trovano le
seguenti rocce di età giurassica
Età: Cretacico inferiore circa 130
milioni di anni fa
Età: Giurassico superiore circa 156
milioni di anni fa.
Luca Marescotti 37 / 72
RICONOSCERE IL SUOLO
Luca Marescotti 38 / 72
LA STORIA DELLA TERRA
2 Xinjiang province, Tienshan
CULTURA POLITECNICA ECOLOGIA URBANISTICA
Luca Marescotti 39 / 72
La storia della Terra, un pianeta dinamico. Stratigrafia della
roccia madre [Xinjiang province, Tienshan]
Luca Marescotti 40 / 72
La storia della Terra, un pianeta dinamico. Stratigrafia della
roccia madre [Xinjiang province, Tienshan]
Luca Marescotti 41 / 72
La storia della Terra, un pianeta dinamico. Stratigrafia della
roccia madre [Xinjiang province, Tienshan]
Luca Marescotti 42 / 72
La storia della
Terra
The highest hills rise
up to 1,200 meters
(3,900 feet) above the
adjacent basins, and
they are decorated
with distinctive red,
green, and cream-
colored sedimentary
rock layers. The colors
reflect rocks that
formed at different
times and in different
environments.
[Fonte: NASA]
Luca Marescotti 43 / 72
Piqiang Fault - Tien Shan mountains
(northwestern Xinjiang province)
Luca Marescotti 44 / 72
Piqiang Fault - Tien Shan mountains
(northwestern Xinjiang province)
sandstone – arenaria
limestone - calcare
ERA PALEOZOICO:
Periodo Cambriano-Ordoviciano: (a)
da 582 a 488 milioni di anni fa; (b)
da 488 a 444 milioni di anni fa.
Periodo Siluriano: da 444 a 416
milioni di anni fa.
Devoniano: da 416 a 359 milioni di
anni fa.
The red layers near the top of the
sequence are Devonian
sandstones formed by ancient
rivers.
The green layers are Silurian
sandstones formed in a
moderately-deep ocean. The
cream-colored layers are
Cambrian-Ordovician limestone
formed in a shallow ocean.
Luca Marescotti 45 / 72
RICONOSCERE IL SUOLO
CULTURA POLITECNICA ECOLOGIA URBANISTICA
Luca Marescotti 46 / 72
RICONOSCERE IL SUOLO
PROVAPROVA al tatto:: terra impastata con l’acqua
argillaargilla adesiva, appiccicosa, modellabileadesiva, appiccicosa, modellabile
limolimo saponoso, farinoso “non legante”saponoso, farinoso “non legante”
sabbiasabbia incoerente, abrasivaincoerente, abrasiva
Luca Marescotti 47 / 72
RICONOSCERE IL SUOLO
stati di aggregazione del suolo
campi di comportamento omogeneo
“tessitura del suolo”
ogni classe particolari proprietà
Luca Marescotti 48 / 72
SUOLO
LE SOSTANZE ORGANICHE
SI TRASFORMANOSI TRASFORMANO
PER MINERALIZZAZIONE
SI SCOMPONGONO IN COSI SCOMPONGONO IN CO22, H, H22O, NHO, NH33 (AMMONIACA), PO(AMMONIACA), PO44
3-3-
(FOSFATI), K(FOSFATI), K++
, Ca, Ca2+2+
PER UMIFICAZIONE
DANNO LUOGO A NUOVI COMPOSTI ORGANICIDANNO LUOGO A NUOVI COMPOSTI ORGANICI
Luca Marescotti 49 / 72
SUOLO
HUMUS
i composti derivati dai resti vegetali e animali
SI LEGANO AI MINERALI
DANNO LUOGO A
COMPOSTI UMICI
Luca Marescotti 50 / 72
SUOLO
“Un suolo è un corpo naturale formatosi a partire da una roccia sulla superficie terrestre,Un suolo è un corpo naturale formatosi a partire da una roccia sulla superficie terrestre, inin
presenzapresenza di un certo clima, di una determinata bassa vegetazione e popolazione di organismidi un certo clima, di una determinata bassa vegetazione e popolazione di organismi
del suolo,del suolo, attraversoattraverso svariati processi (erosione e mineralizzazione, decomposizione esvariati processi (erosione e mineralizzazione, decomposizione e
umificazione, stratificazione) e diverse ricomposizioni superficialiumificazione, stratificazione) e diverse ricomposizioni superficiali”
ri-definizione del suolo del 1984ri-definizione del suolo del 1984
Luca Marescotti 51 / 72
SUOLO
pedogenesi: descrive la formazione del suolo
pedologia: studia il suolo
Proprietà fisiche ritenzione di acqua; porosità (classi di porosità); aerazione*;
granulometria
Proprietà chimiche grado di acidità (pH del suolo); capacità di “tamponare” (cioé
di opporsi a variazioni di acidità)
Proprietà biochimiche caratteristiche biochimiche; attività microbiologiche;
presenze di enzimi
(*) da cui dipende la presenza di ossigeno
Luca Marescotti 52 / 72
TERRE E SUOLI
CULTURA POLITECNICA ECOLOGIA GEOLOGIA
URBANISTICA
Luca Marescotti 53 / 72
In natura esistono tanti tipi di rocce, di piante, di animali e anche di
suoli:diversi per origine, profondità, fertilità, e che variano da luogo a luogo.
In Emilia Romagna ci sono otto grandi tipi di "terre" caratterizzate da suoli
significativamente diversi per processi di formazione, caratteri e
comportamento.
Terre e suoli
Luca Marescotti 54 / 72
L’Emilia Romagna è caratterizzata da otto grandi ambienti in cui sono presenti
suoli con specifiche peculiarità. Dall’Appennino alla Costa si succedono
suggestivi paesaggi talvolta molto diversi tra loro.
Terre e suoli
Luca Marescotti 55 / 72
1) Praterie di alta quota e dai boschi dell’”alto appennino”
2) Ripidi versanti del “medio appennino”,
3) Paesaggi collinari del “basso appennino”
4) Paesaggi del “margine appenninico”, balcone morfologico dove la pianura
incontra i primi rilievi.
5) Porzione emiliano-romagnola della pianura padana, costruendo un’alternanza
di “dossi” e “valli” che, colonizzate fin dall’antichità, sono diventate via via
sede di insediamenti abitativi e di coltivazioni agricole di pregio.
6) I “dossi fluviali” e le “valli bonificate”.
7) La “pianura deltizia”, opera del fiume Po, interessata da grandi opere di
bonifica idraulica fino alla metà del secolo scorso
8) La “pianura costiera”
Terre e suoli
Luca Marescotti 56 / 72
Terre e suoli
Luca Marescotti 57 / 72
FUNZIONI DEL SUOLO
– funzione meccanica di supporto agli insediamenti (meccanica
del suolo come scienza per lo studio delle fondazioni, per
esempio)
– funzione di riserva di elementi nutritivi
– funzione di scambio attivo nelle dinamiche ambientale
FUNZIONI DEL SUOLO
Luca Marescotti 58 / 72
Le funzioni di riserva di elementi nutritivi e di scambio attivo nelle
dinamiche ambientale comportano lo scambio di sostanze minerali
Il trasporto dei minerali è interno a complesse relazioni tra
ambiente e organismi viventi
FUNZIONI DEL SUOLO
Luca Marescotti 59 / 72
FUNZIONI DEL SUOLO
ciclicicli
bio_geo_chimicibio_geo_chimici
per esempio: ciclo del carbonio, dell’ossigeno,
dell’azoto, del fosforo, dello zolfo, del calcio
Luca Marescotti 60 / 72
LE MARCITE
MODIFICAZIONE DL RETICOLO
IDRICO
MODIFICAZIONE DEL SUOLO
(PENDENZE E CANALI DI
DEFLUSSO)
INTERAZIONE ACQUA E SUOLO E
TEMPERATURA
APPLICAZIONE DI TECNOLOGIA
ALLE RISORSE NATURALI
SUOLO e ACQUA e agricoltura: le marcite
Luca Marescotti 61 / 72
SUOLO e ACQUA e agricoltura: le marcite
Luca Marescotti 62 / 72
URBANISTICA E IMPATTI SUL SUOLO
RIPENSARE L'URBANISTICA
INQUINAMENTI: IMPATTI UMANI SUL SUOLO
EMISSIONE TRASMISSIONE IMMISSIONE
----------------
INALAZIONE DEPOSIZIONE INGESTIONE
NON SOLO ...
Luca Marescotti 63 / 72
URBANISTICA E IMPATTI SUL SUOLO
ELEMENTI DELL’IMPATTO
●
attività di estrazione sia localmente, sia su area vasta, definibili e controllabili
tramite liste di controllo
●
dispersione di agenti inquinanti -polveri o sostanze chimiche- sia all’interno
dell’ambiente di lavoro, sia all’esterno nelle relazioni dirette e indirette
●
franosità del suolo
[tipo di tecnologie adottate per il controllo delle emissione di inquinanti o di polveri]
Lo stesso stato di manutenzione
può e deve essere segnale dello stato di rischio
[vedi, per esempio: percolazione dai bacini in Val di Stava, che si aprirono
disastrosamente nel 1985]
Luca Marescotti 64 / 72
URBANISTICA E IMPATTI SUL SUOLO
ELEMENTI DELL’IMPATTO
L’immissione nel suolo di sostanze in eccesso rispetto alla capacità di
tamponamento, o comunque estranee alla sua composizione naturale, ne
altera gli equilibri chimici e biologici, influenzandone la qualità e la capacità
produttiva. Tali immissioni sono definite come inquinamento, per quanto non
esistano metodi di laboratorio per valutare la perdita produttiva.
La conoscenza delle sorgenti di emissione non sempre permette di studiare
localmente gli impatti, che possono riguardare regioni lontane e non solo
quelle
vicine. In taluni casi specifici, conoscendo il tipo di sostanza immessa,
l’inquinamento è misurato non più dalla minore capacità produttiva
(scadimento
del suolo), ma dalla concentrazione di quella sostanza (detergenti, fitofarmaci,
oli minerali, idrocarburi o metalli pesanti).
Luca Marescotti 65 / 72
IMPATTI UMANI: OVVERO COME VALUTARE
MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE
PERCORSI LUNGHI E
DIVERSIFICATI
DAL SUOLO
ALL'ACQUA, DAL
CONTATTO
ALL'INGESTIONE
Luca Marescotti 66 / 72
IMPATTI UMANI SUL SUOLO
CIÒ CHE SI VEDE
IL CONFRONTO CON IL PASSATO,
CON QUANTO è VICINO
NON È TUTTO
I CAMBIAMENTI E IL RISCHIO
Luca Marescotti 67 / 72
URBANISTICA E IMPATTI SUL SUOLO
IMPATTI LONTANI NEL TEMPO E NELLO SPAZIO
Le attività industriali possono influire a largo raggio sull’ambiente per
esempio nella formazione di piogge acide, a cui si attribuisce il forte
degrado e la distruzione ambientale di regioni forestali assai distanti
dalle sorgenti di Vemissione primaria, come nel caso della Foresta Nera.
Un altro esempio messo in luce in uno studio promosso dalla Provincia
Autonoma di Trento, individuava nelle nevi in Trentino e Veneto la presenza di
platino, palladio e rodio, elementi assai più nocivi del piombo e derivati proprio
dall’uso delle marmitte catalitiche
Luca Marescotti 68 / 72
IMPATTI UMANI SUL SUOLO
Luca Marescotti 69 / 72
URBANISTICA E IMPATTI SUL SUOLO
IMPATTI LONTANI NEL TEMPO E NELLO SPAZIO
Un altro impatto sul suolo, apparentemente meno percepito perché non dovuto
all’immissione nel suolo di sostanze inquinanti, deriva dal continuo consumo di
suolo e dalle alterazioni indotte dalla separazione del suolo dall’ambiente,
come avviene nelle aree urbane. La compattezza dei tessuti urbani, il
convogliamento delle acque piovane nella rete di scarico delle fogne, la
carenza di spazi verdi e di giardini comporta, in effetti, una perdita di
permeabilità del suolo.
Luca Marescotti 70 / 72
URBANISTICA E IMPATTI SUL SUOLO
IMPATTI LONTANI NEL TEMPO E NELLO SPAZIO
Più in generale l’espansione urbana avviene spesso, se non sempre, su aree
che già storicamente erano trasformate per un uso agricolo, il cui fine nel
passato consisteva nell’approvvigionamento di quella città;
il consumo di queste aree agricole si accompagna a un allargamento
planetario delle aree di mercato accompagnato a un ulteriore fattore di
consumo del suolo in quanto spesso abbinato a un’espansione urbana
irrazionale: sia il sostegno dell’allargamento delle aree di mercato sia
l’espansione urbana sono basati sul trasporto su gomma che a sua volta
richiede sempre più grandi superfici dedicate alla viabilità per la circolazione e
la sosta.
Luca Marescotti 71 / 72
URBANISTICA E IMPATTI SUL SUOLO
IMPATTI LONTANI NEL TEMPO E NELLO SPAZIO
Per l’impatto sul suolo è necessario un approccio attento e
disincantato, che non si fermi ai grandi disastri, come quelli di Seveso, di
Bhopal, della Foresta Nera o di Chernobyl, ma che riesca a vedere nel
complesso le necessità di trasformazione e la sostenibilità delle trasformazioni,
come peraltro indicò il Consiglio d’Europa nel 1972.
Luca Marescotti 72 / 72
SOCIETÀ UMANE, URBANISTICA E BIOSFERA
RIPENSARE L'URBANISTICA
PIANIFICARE LA TRASFORMAZIONE DELLE
CITTÀ CHIUSE ALLA NATURA E PREDATRICI DI
RISORSE IN PRESIDII DELLA NATURA
LEGGERE GLI IMPATTI

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2016 Environmental Technologies: Fundamentals in Biosphere Knowledge. Soil, Support and Feeding - Tecnologie ambientali: le basi nella conoscenza della biosfera. Il suolo, sostegno e nutrizione

  • 1. QUALITÀ DEGLI AMBIENTI INSEDIATIVI PROGETTAZIONE ECOLOGICA PER LA QUALITÀ AMBIENTALE Luca Marescotti Tecnologie ambientali: le basi nella conoscenza della biosfera. Il suolo, sostegno e nutrizione DOI: 10.13140/RG.2.1.3586.3444 2015-2016 2° semestre
  • 2. Luca Marescotti 2 / 72 IL SENSO DELLE PAROLE THE MEANING OF WORDS Le lezioni seguono il libro di testo: Luca Marescotti, Città Tecnologie Ambiente. Le tecnologie per la sostenibilità e la protezione ambientale Nelle diapositive sono riportati estratti del testo
  • 3. Luca Marescotti 3 / 72 LA CULTURA POLITECNICANELLA GESTIONE DEL RISCHIO Il discorso sull'aria esposto nella precedente lezione non può terminare senza una citazione CARTA EUROPEA DELL’ARIA 1968
  • 4. Luca Marescotti 4 / 72 La Carta Europea dell’Aria Il Consiglio d’Europa ritenne che il sistema aria suolo e acqua dovesse essere oggetto di priorità di azioni e sviluppò conseguentemente il tema della loro qualità tra il 1968 e il 1972 predisponendo tre documenti, redatti secondo la regola delle carte costituzionali, dedicati rispettivamente all’aria, all’acqua e al suolo. Tali documenti predisposti in commissione furono adottati dal Consiglio d’Europa, il primo come “raccomandazione esortative”, le altre come “principi” [La Carta Europea dell’Aria adottata dal Consiglio d'Europa nel 1968 è riportata alle pp. 110-113] LA CULTURA POLITECNICA NELLA GESTIONE DEL RISCHIO
  • 5. Luca Marescotti 5 / 72 ARIA SUOLO sostegno e nutrizione [pedosfera - litosfera] ACQUA RISORSE NATURALI E URBANISTICA
  • 6. Luca Marescotti 6 / 72 ARIA atmosfera SUOLO pedosfera - litosfera ACQUA idrosfera Le relazioni tra aria suolo e acqua sono fisiche, chimiche, biologiche sono l'essenza della BIOSFERA CULTURA POLITECNICA ECOLOGIA URBANISTICA
  • 7. Luca Marescotti 7 / 72 SUOLO, UN CORPO NATURALE corpo naturale caratterizzato da leggi proprie e come tale riconosciuto e codificato da Vasily Vasil'evich Dokuchaev (1883) (scuola russa di geologia, fondatore della scienza del suolo) Il suolo come risorsa naturale: pedogenesi; classificazione del suolo; mappatura; proprietà fisiche, chimiche, biologiche; fertilità dei suoli. Relazioni con l'uso e lo sfruttamento del suolo.
  • 8. Luca Marescotti 8 / 72 SUOLO, UN CORPO NATURALE DERIVATO DALLA ROCCIADERIVATO DALLA ROCCIA AZIONE DISGREGATRICE DEL CLIMA E DEGLI ORGANISMI VIVENTI INFLUENZE DEL SITO (LA TOPOGRAFIA) INFLUENZE DEL TEMPO erosione fisica & trasformazione chimica
  • 9. Luca Marescotti 9 / 72 erosione fisica granulometria trasformazione chimica minerali in soluzione la dissoluzione chimica avviene quando i catione e gli anioni sono completamente legati alle molecole d’acqua SUOLO, UN CORPO NATURALE
  • 10. Luca Marescotti 10 / 72 CLASSIFICAZIONE DEI SUOLI TASSONOMIA DEI SUOLI fattori climatici caratteristiche intrinseche del suolo caratteristiche genetiche (pedogenesi del suolo) attraverso una visione integrata delle modalità di formazione dei suoli relazioni del suolo, della vegetazione e organismi viventi (microrganismi) SUOLO, UN CORPO NATURALE
  • 11. Luca Marescotti 11 / 72 Il suolo è una miscela di fasi solide, liquide e gassose. Le dimensioni e la forma delle particelle solide determina le caratteristiche di porosità che può essere colmata d’acqua o d’aria. (…) Le proprietà di immobilizzo del terreno si devono alla miscela sabbia, silice e pietrisco, che sono relativamente inerti (…), e all’argilla, che è una miscela minerale complessa ... SUOLO, UN CORPO NATURALE
  • 12. Luca Marescotti 12 / 72 argilla, che è una miscela minerale complessa sedimento non litificato costituito principalmente da allumino- silicati idrati con caratteristiche fisico-chimiche peculiari, quali la dimensione micrometrica (inferiori a 2 μm) e la conseguente capacità di assorbimento d'acqua, scambio ionico e fissazione di cationi. Il sedimento argilloso si dilata assorbendo acqua e diviene plastico. SUOLO, UN CORPO NATURALE
  • 13. Luca Marescotti 13 / 72 SUOLO, UN CORPO NATURALE argilla, che è una miscela minerale complessa ... argilla, che è una miscela minerale complessa QUANDO È SECCA SI CONTRAE Questa immagine non rappresnta la siccità, ma un terreno argilloso che dopo la pioggia si asciuga
  • 14. Luca Marescotti 14 / 72 SUOLO, UN CORPO NATURALE argilla, che è una miscela minerale complessa ... 393999 argilla, che è una miscela minerale complessa Umida assume un aspetto plasmabile, lavorabile Se scaldata cambia le caratteristiche chimico-fisiche • non è più malleabile: diviene una terracotta, • caratterizzata dal colore giallo-rossicciodovuto • agli ossidi di ferro. Si usa in edilizia (mattoni, tegole, • Tubi …) o per piatti e vasellame.
  • 15. Luca Marescotti 15 / 72 SUOLO I TIPI DI SUOLO SONO CLASSIFICATI IN FUNZIONE DELLA DIMENSIONE DEI GRANI E DELLA CONSEGUENTE CAPACITÀ DI RITENERE L’ACQUA (PORI E CAPILLARITÀ) argillaargilla < 2 m 2 m <limolimo< 63 m (0,063 mm sistema USA) o in alternativa 2 m <limolimo< 20 m (0,02 sistema internazionale) 0,0630,02 mm <sabbia finesabbia fine< 0,2 mm 0,2 mm <sabbia grossasabbia grossa< 2 mm pietriscopietrisco> 2 mm  micro=10-6 SUOLO, UN CORPO NATURALE
  • 16. Luca Marescotti 16 / 72 roccia, pietrisco ghiaia sabbia
  • 18. Luca Marescotti 18 / 72 SUOLO Tassonomia del suolo predisposta da UNITED STATES DEPARTMENT OF AGRICOLTURE USDA SOIL TAXONOMY Soil Taxonomy, A Basic System of Soil Classification for Making and Interpreting Soil Surveys (second edition) available in PDF format for printing or viewing: http://soils.usda.gov/technical/classification/taxonomy/
  • 19. Luca Marescotti 19 / 72 RICONOSCERE IL SUOLO IN FUNZIONE DELLA COMBINAZIONI DELLE PROPORZIONIIN FUNZIONE DELLA COMBINAZIONI DELLE PROPORZIONI “campi omogenei di comportamento” unità di suolounità di suolo ““relativamente” omogenee a livello territorialerelativamente” omogenee a livello territoriale
  • 20. Luca Marescotti 20 / 72 RICONOSCERE IL SUOLO limo argilla sabbia 0% 0% 0% 100% 100% 100%
  • 21. Luca Marescotti 21 / 72 A = Argilla Argilloso limoso Argilloso sabbioso Franco limoso argilloso Franco argilloso Franco sabbioso argilloso Franco limoso Franco Franco sabbioso L = Limoso Sabbioso franco S = Sabbioso LEHM contiene in parti uguali sabbia limo argillasabbia limo argilla LÖSS contiene 70%÷80% limolimo Argilloso sabbiosoArgilloso sabbioso Argilloso limosoArgilloso limoso RICONOSCERE IL SUOLO
  • 22. Luca Marescotti 22 / 72 limoargilla sabbia “LEHM” = “FRANCO” suolo composto parimenti da sabbia, limo ed argilla ovvero tessitura senza prevalenza di alcuna classe granulometrica RICONOSCERE IL SUOLO
  • 23. Luca Marescotti 23 / 72 RICONOSCERE IL SUOLO: GLI ORIZZONTI
  • 24. Luca Marescotti 24 / 72 RICONOSCERE IL SUOLO: GLI ORIZZONTI
  • 25. Luca Marescotti 25 / 72 TERMINOLOGIA: gli orizzonti stratigrafici
  • 26. Luca Marescotti 26 / 72 Orizzonte O Costituito pressoché totalmente da sostanza organica; Orizzonte A Eluviale in cui predomina il movimento discendente dell'acqua; Orizzonte B Illuviale in cui l'acqua deposita i soluti da essa trasportati; Orizzonte C Costituito dai frammenti grossolani della roccia madre rappresenta il substrato pedogenetico del terreno; Orizzonte R Roccia madre. TERMINOLOGIA: gli orizzonti stratigrafici
  • 27. Luca Marescotti 27 / 72 LA STORIA DELLA TERRA 1 Oceano Tetide e gli appennini parmensi CULTURA POLITECNICA ECOLOGIA URBANISTICA
  • 28. Luca Marescotti 28 / 72 La storia della Terra, un pianeta dinamico. Rocce ofiolitiche nel parmense Un masso in bilico incombe sulla sottostante Val Taro dalle pendici del Monte Zirone
  • 29. Luca Marescotti 29 / 72 La storia della Terra, un pianeta dinamico. Rocce ofiolitiche nel parmense Paesaggio tipico delle Rocce Ofiolitiche sul Monte Zirone, presso Corniana.
  • 30. Luca Marescotti 30 / 72 La storia della Terra, un pianeta dinamico. Rocce ofiolitiche nel parmense Fibre di amianto in rocce ofiolitiche a Roccamurata
  • 31. Luca Marescotti 31 / 72 RICONOSCERE IL SUOLO Il termine ofiolite (dal greco ophis = serpente e lithos = roccia) venne attribuito all’inizio del XIX secolo dal naturalista francese Brongniart agli ammassi rocciosi di colore verde scuro (ma a volte sono rosso-ruggine), lucenti, composti prevalentemente da un gruppo di minerali chiamati serpentini. Fin dall’inizio del ‘900, i geologi riconobbero analogie tra le rocce ofiolitiche presenti nella catena alpina e le rocce che compongono il fondo degli oceani, somiglianza confermata negli anni ‘60 con lo sviluppo delle ricerche oceanografiche. Da allora, questi brandelli di fondo oceanico sono stati intensamente studiati per comprendere i meccanismi che, avevano portato tali rocce, dal fondo dell’oceano alle vette alpine. Le ofioliti abbondano in quasi tutte le catene montuose formatesi dalla collisione fra due placche. Brandelli del fondo della Tetide, l’antico oceano ora scomparso che separava il paleocontinente Eurasiatico da quello Africano ai tempi dei dinosauri, affiorano sulle Alpi Dinaridi, nell’Appennino ligure-emiliano e in quello meridionale calabrese, all’Isola d’Elba e a Cipro. [S. Segadelli, M. T. De Nardo e A. Parisi La geologia nel paesaggio: le rupi ofiolitiche in Val Taro e Val Ceno]
  • 32. Luca Marescotti 32 / 72 Permiano. Ultimo periodo dell'era paleozoica 300÷250 milioni di anni fa.
  • 33. Luca Marescotti 33 / 72 Terre Piattaforme carbonatica marina (bassa profondità) Piattaforma marina Oceano profondo Sconosciuto (coperto dal ghiaccio) Cretacico o Cretaceo. Ultimo periodo dell'era mesozoica 135÷65 milioni di anni fa.
  • 34. Luca Marescotti 34 / 72 La storia della Terra, un pianeta dinamico. Rocce ofiolitiche nel parmense
  • 35. Luca Marescotti 35 / 72 La storia della Terra, un pianeta dinamico. Rocce ofiolitiche nel parmense Ciò testimonia che il Monte Lama ha rappresentato il principale luogo di approvvigionamento di diaspro, insieme alle selci contenute all’interno dei Calcari a Calpionelle, dal Paleolitico medio- superiore fino all’età del Bronzo. Questo legame tra ofioliti e insediamenti umani si riscontra anche in epoca medievale, periodo in cui fu eretta la maggior parte dei numerosi castelli attorno ai quali si consolidò un’organizzazione territoriale che ha lasciato tracce nell’attuale contesto.
  • 36. Luca Marescotti 36 / 72 RICONOSCERE IL SUOLO Attualmente, con il termine ofiolite si indica una precisa associazione di rocce mafiche o ultramafiche, cioè rocce magmatiche composte prevalentemente da minerali di colore scuro, come olivine, pirosseni e anfiboli. In una associazione ofiolitica, dal basso all’alto si trovano le seguenti rocce di età giurassica Età: Cretacico inferiore circa 130 milioni di anni fa Età: Giurassico superiore circa 156 milioni di anni fa.
  • 37. Luca Marescotti 37 / 72 RICONOSCERE IL SUOLO
  • 38. Luca Marescotti 38 / 72 LA STORIA DELLA TERRA 2 Xinjiang province, Tienshan CULTURA POLITECNICA ECOLOGIA URBANISTICA
  • 39. Luca Marescotti 39 / 72 La storia della Terra, un pianeta dinamico. Stratigrafia della roccia madre [Xinjiang province, Tienshan]
  • 40. Luca Marescotti 40 / 72 La storia della Terra, un pianeta dinamico. Stratigrafia della roccia madre [Xinjiang province, Tienshan]
  • 41. Luca Marescotti 41 / 72 La storia della Terra, un pianeta dinamico. Stratigrafia della roccia madre [Xinjiang province, Tienshan]
  • 42. Luca Marescotti 42 / 72 La storia della Terra The highest hills rise up to 1,200 meters (3,900 feet) above the adjacent basins, and they are decorated with distinctive red, green, and cream- colored sedimentary rock layers. The colors reflect rocks that formed at different times and in different environments. [Fonte: NASA]
  • 43. Luca Marescotti 43 / 72 Piqiang Fault - Tien Shan mountains (northwestern Xinjiang province)
  • 44. Luca Marescotti 44 / 72 Piqiang Fault - Tien Shan mountains (northwestern Xinjiang province) sandstone – arenaria limestone - calcare ERA PALEOZOICO: Periodo Cambriano-Ordoviciano: (a) da 582 a 488 milioni di anni fa; (b) da 488 a 444 milioni di anni fa. Periodo Siluriano: da 444 a 416 milioni di anni fa. Devoniano: da 416 a 359 milioni di anni fa. The red layers near the top of the sequence are Devonian sandstones formed by ancient rivers. The green layers are Silurian sandstones formed in a moderately-deep ocean. The cream-colored layers are Cambrian-Ordovician limestone formed in a shallow ocean.
  • 45. Luca Marescotti 45 / 72 RICONOSCERE IL SUOLO CULTURA POLITECNICA ECOLOGIA URBANISTICA
  • 46. Luca Marescotti 46 / 72 RICONOSCERE IL SUOLO PROVAPROVA al tatto:: terra impastata con l’acqua argillaargilla adesiva, appiccicosa, modellabileadesiva, appiccicosa, modellabile limolimo saponoso, farinoso “non legante”saponoso, farinoso “non legante” sabbiasabbia incoerente, abrasivaincoerente, abrasiva
  • 47. Luca Marescotti 47 / 72 RICONOSCERE IL SUOLO stati di aggregazione del suolo campi di comportamento omogeneo “tessitura del suolo” ogni classe particolari proprietà
  • 48. Luca Marescotti 48 / 72 SUOLO LE SOSTANZE ORGANICHE SI TRASFORMANOSI TRASFORMANO PER MINERALIZZAZIONE SI SCOMPONGONO IN COSI SCOMPONGONO IN CO22, H, H22O, NHO, NH33 (AMMONIACA), PO(AMMONIACA), PO44 3-3- (FOSFATI), K(FOSFATI), K++ , Ca, Ca2+2+ PER UMIFICAZIONE DANNO LUOGO A NUOVI COMPOSTI ORGANICIDANNO LUOGO A NUOVI COMPOSTI ORGANICI
  • 49. Luca Marescotti 49 / 72 SUOLO HUMUS i composti derivati dai resti vegetali e animali SI LEGANO AI MINERALI DANNO LUOGO A COMPOSTI UMICI
  • 50. Luca Marescotti 50 / 72 SUOLO “Un suolo è un corpo naturale formatosi a partire da una roccia sulla superficie terrestre,Un suolo è un corpo naturale formatosi a partire da una roccia sulla superficie terrestre, inin presenzapresenza di un certo clima, di una determinata bassa vegetazione e popolazione di organismidi un certo clima, di una determinata bassa vegetazione e popolazione di organismi del suolo,del suolo, attraversoattraverso svariati processi (erosione e mineralizzazione, decomposizione esvariati processi (erosione e mineralizzazione, decomposizione e umificazione, stratificazione) e diverse ricomposizioni superficialiumificazione, stratificazione) e diverse ricomposizioni superficiali” ri-definizione del suolo del 1984ri-definizione del suolo del 1984
  • 51. Luca Marescotti 51 / 72 SUOLO pedogenesi: descrive la formazione del suolo pedologia: studia il suolo Proprietà fisiche ritenzione di acqua; porosità (classi di porosità); aerazione*; granulometria Proprietà chimiche grado di acidità (pH del suolo); capacità di “tamponare” (cioé di opporsi a variazioni di acidità) Proprietà biochimiche caratteristiche biochimiche; attività microbiologiche; presenze di enzimi (*) da cui dipende la presenza di ossigeno
  • 52. Luca Marescotti 52 / 72 TERRE E SUOLI CULTURA POLITECNICA ECOLOGIA GEOLOGIA URBANISTICA
  • 53. Luca Marescotti 53 / 72 In natura esistono tanti tipi di rocce, di piante, di animali e anche di suoli:diversi per origine, profondità, fertilità, e che variano da luogo a luogo. In Emilia Romagna ci sono otto grandi tipi di "terre" caratterizzate da suoli significativamente diversi per processi di formazione, caratteri e comportamento. Terre e suoli
  • 54. Luca Marescotti 54 / 72 L’Emilia Romagna è caratterizzata da otto grandi ambienti in cui sono presenti suoli con specifiche peculiarità. Dall’Appennino alla Costa si succedono suggestivi paesaggi talvolta molto diversi tra loro. Terre e suoli
  • 55. Luca Marescotti 55 / 72 1) Praterie di alta quota e dai boschi dell’”alto appennino” 2) Ripidi versanti del “medio appennino”, 3) Paesaggi collinari del “basso appennino” 4) Paesaggi del “margine appenninico”, balcone morfologico dove la pianura incontra i primi rilievi. 5) Porzione emiliano-romagnola della pianura padana, costruendo un’alternanza di “dossi” e “valli” che, colonizzate fin dall’antichità, sono diventate via via sede di insediamenti abitativi e di coltivazioni agricole di pregio. 6) I “dossi fluviali” e le “valli bonificate”. 7) La “pianura deltizia”, opera del fiume Po, interessata da grandi opere di bonifica idraulica fino alla metà del secolo scorso 8) La “pianura costiera” Terre e suoli
  • 56. Luca Marescotti 56 / 72 Terre e suoli
  • 57. Luca Marescotti 57 / 72 FUNZIONI DEL SUOLO – funzione meccanica di supporto agli insediamenti (meccanica del suolo come scienza per lo studio delle fondazioni, per esempio) – funzione di riserva di elementi nutritivi – funzione di scambio attivo nelle dinamiche ambientale FUNZIONI DEL SUOLO
  • 58. Luca Marescotti 58 / 72 Le funzioni di riserva di elementi nutritivi e di scambio attivo nelle dinamiche ambientale comportano lo scambio di sostanze minerali Il trasporto dei minerali è interno a complesse relazioni tra ambiente e organismi viventi FUNZIONI DEL SUOLO
  • 59. Luca Marescotti 59 / 72 FUNZIONI DEL SUOLO ciclicicli bio_geo_chimicibio_geo_chimici per esempio: ciclo del carbonio, dell’ossigeno, dell’azoto, del fosforo, dello zolfo, del calcio
  • 60. Luca Marescotti 60 / 72 LE MARCITE MODIFICAZIONE DL RETICOLO IDRICO MODIFICAZIONE DEL SUOLO (PENDENZE E CANALI DI DEFLUSSO) INTERAZIONE ACQUA E SUOLO E TEMPERATURA APPLICAZIONE DI TECNOLOGIA ALLE RISORSE NATURALI SUOLO e ACQUA e agricoltura: le marcite
  • 61. Luca Marescotti 61 / 72 SUOLO e ACQUA e agricoltura: le marcite
  • 62. Luca Marescotti 62 / 72 URBANISTICA E IMPATTI SUL SUOLO RIPENSARE L'URBANISTICA INQUINAMENTI: IMPATTI UMANI SUL SUOLO EMISSIONE TRASMISSIONE IMMISSIONE ---------------- INALAZIONE DEPOSIZIONE INGESTIONE NON SOLO ...
  • 63. Luca Marescotti 63 / 72 URBANISTICA E IMPATTI SUL SUOLO ELEMENTI DELL’IMPATTO ● attività di estrazione sia localmente, sia su area vasta, definibili e controllabili tramite liste di controllo ● dispersione di agenti inquinanti -polveri o sostanze chimiche- sia all’interno dell’ambiente di lavoro, sia all’esterno nelle relazioni dirette e indirette ● franosità del suolo [tipo di tecnologie adottate per il controllo delle emissione di inquinanti o di polveri] Lo stesso stato di manutenzione può e deve essere segnale dello stato di rischio [vedi, per esempio: percolazione dai bacini in Val di Stava, che si aprirono disastrosamente nel 1985]
  • 64. Luca Marescotti 64 / 72 URBANISTICA E IMPATTI SUL SUOLO ELEMENTI DELL’IMPATTO L’immissione nel suolo di sostanze in eccesso rispetto alla capacità di tamponamento, o comunque estranee alla sua composizione naturale, ne altera gli equilibri chimici e biologici, influenzandone la qualità e la capacità produttiva. Tali immissioni sono definite come inquinamento, per quanto non esistano metodi di laboratorio per valutare la perdita produttiva. La conoscenza delle sorgenti di emissione non sempre permette di studiare localmente gli impatti, che possono riguardare regioni lontane e non solo quelle vicine. In taluni casi specifici, conoscendo il tipo di sostanza immessa, l’inquinamento è misurato non più dalla minore capacità produttiva (scadimento del suolo), ma dalla concentrazione di quella sostanza (detergenti, fitofarmaci, oli minerali, idrocarburi o metalli pesanti).
  • 65. Luca Marescotti 65 / 72 IMPATTI UMANI: OVVERO COME VALUTARE MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE PERCORSI LUNGHI E DIVERSIFICATI DAL SUOLO ALL'ACQUA, DAL CONTATTO ALL'INGESTIONE
  • 66. Luca Marescotti 66 / 72 IMPATTI UMANI SUL SUOLO CIÒ CHE SI VEDE IL CONFRONTO CON IL PASSATO, CON QUANTO è VICINO NON È TUTTO I CAMBIAMENTI E IL RISCHIO
  • 67. Luca Marescotti 67 / 72 URBANISTICA E IMPATTI SUL SUOLO IMPATTI LONTANI NEL TEMPO E NELLO SPAZIO Le attività industriali possono influire a largo raggio sull’ambiente per esempio nella formazione di piogge acide, a cui si attribuisce il forte degrado e la distruzione ambientale di regioni forestali assai distanti dalle sorgenti di Vemissione primaria, come nel caso della Foresta Nera. Un altro esempio messo in luce in uno studio promosso dalla Provincia Autonoma di Trento, individuava nelle nevi in Trentino e Veneto la presenza di platino, palladio e rodio, elementi assai più nocivi del piombo e derivati proprio dall’uso delle marmitte catalitiche
  • 68. Luca Marescotti 68 / 72 IMPATTI UMANI SUL SUOLO
  • 69. Luca Marescotti 69 / 72 URBANISTICA E IMPATTI SUL SUOLO IMPATTI LONTANI NEL TEMPO E NELLO SPAZIO Un altro impatto sul suolo, apparentemente meno percepito perché non dovuto all’immissione nel suolo di sostanze inquinanti, deriva dal continuo consumo di suolo e dalle alterazioni indotte dalla separazione del suolo dall’ambiente, come avviene nelle aree urbane. La compattezza dei tessuti urbani, il convogliamento delle acque piovane nella rete di scarico delle fogne, la carenza di spazi verdi e di giardini comporta, in effetti, una perdita di permeabilità del suolo.
  • 70. Luca Marescotti 70 / 72 URBANISTICA E IMPATTI SUL SUOLO IMPATTI LONTANI NEL TEMPO E NELLO SPAZIO Più in generale l’espansione urbana avviene spesso, se non sempre, su aree che già storicamente erano trasformate per un uso agricolo, il cui fine nel passato consisteva nell’approvvigionamento di quella città; il consumo di queste aree agricole si accompagna a un allargamento planetario delle aree di mercato accompagnato a un ulteriore fattore di consumo del suolo in quanto spesso abbinato a un’espansione urbana irrazionale: sia il sostegno dell’allargamento delle aree di mercato sia l’espansione urbana sono basati sul trasporto su gomma che a sua volta richiede sempre più grandi superfici dedicate alla viabilità per la circolazione e la sosta.
  • 71. Luca Marescotti 71 / 72 URBANISTICA E IMPATTI SUL SUOLO IMPATTI LONTANI NEL TEMPO E NELLO SPAZIO Per l’impatto sul suolo è necessario un approccio attento e disincantato, che non si fermi ai grandi disastri, come quelli di Seveso, di Bhopal, della Foresta Nera o di Chernobyl, ma che riesca a vedere nel complesso le necessità di trasformazione e la sostenibilità delle trasformazioni, come peraltro indicò il Consiglio d’Europa nel 1972.
  • 72. Luca Marescotti 72 / 72 SOCIETÀ UMANE, URBANISTICA E BIOSFERA RIPENSARE L'URBANISTICA PIANIFICARE LA TRASFORMAZIONE DELLE CITTÀ CHIUSE ALLA NATURA E PREDATRICI DI RISORSE IN PRESIDII DELLA NATURA LEGGERE GLI IMPATTI