L’organizzazione del territorio è oggetto di azioni politiche, rispecchia determinati rapporti sociali, implica ordinanze, leggi, decreti, richiede risorse e richiama investimenti. La forma dell’organizzazione territoriale costituisce solo uno schema, senza vita e senza significato, se non viene riempita da questi contenuti. L'urbanistica riguarda tutta l’organizzazione del territorio e non solo la città le pietre e i mattoni; il paesaggio attuale è composto da opere antiche di secoli, insediamenti e strade, monti disboscati e terre bonificate. La suddivisione modulare del territorio fatta dai Romani permane ancora nell’organizzazione di certe campagne, testimoniando un passato lontano di ben duemila anni. Tuttavia, anche quella certa forma di organizzazione del territorio è testimonianza, ma non ovviamente permanenza e imposizione, di quell’ordine
sociale.
2. Luca Marescotti 2 / 73
IL SENSO DELLE PAROLE
THE MEANING OF WORDS
Le lezioni seguono il libro di testo:
Luca Marescotti, Urbanistica. Fondamenti e teoria.
Nelle diapositive sono riportati estratti del testo
3. Luca Marescotti 3 / 73
IL SENSO DELLE PAROLE
THE MEANING OF WORDS
Nel secondo capitolo – quello sulle definizioni dell'urbanistica- così concludevo:
“Come la conoscenza non può che essere operativa, così l’esigenza
di trasformare il mondo non può né deve essere distruttiva:
la collocazione dell’urbanistica nel quadro dei problemi sociali e
ambientali del pianeta costituisce l’unica prospettiva etica
possibile.”
4. Luca Marescotti 4 / 73
FUNDAMENTALS OF PLANNING
Il terzo capitolo riguarda
“FONDAMENTI DI URBANISTICA”
[ovviamente fondamenti della scienza urbanistica]
5. Luca Marescotti 5 / 73
Urbanistica: la città nello sviluppo storico
«Ogni epoca ha la sua urbanistica, ma eredita i risultati
dell’urbanistica delle epoche anteriori, proprio come ogni società
rappresenta un compromesso, travagliato da tensioni interne, tra
la società attuale in divenire e il retaggio delle società superate e
scomparse che l’hanno preceduta, ma che sopravvivono a se
stesse. Si sarebbe tentati di definire l’urbanistica una
materializzazione in pietra, in mattoni o in calcestruzzo delle
strutture sociali, materializzazione che va dall’archeologia sociale
alla previsione di fenomeni sociali.»
[Pierre George, Geografia e sociologia, Il Saggiatore, Milano, 1976 (1966).]
L’urbanistica, però, è qualcosa di più e qualcosa di
diverso.
6. Luca Marescotti 6 / 73
Urbanistica: avicoltura industriale grande come città
7. Luca Marescotti 7 / 73
Urbanistica: la città nello sviluppo storico
Qualcosa di più perché riguarda tutta l’organizzazione del territorio e non
solo la città le pietre e i mattoni; il paesaggio attuale è composto da
opere antiche di secoli, insediamenti e strade, monti disboscati e terre
bonificate. La suddivisione modulare del territorio fatta dai Romani
permane ancora nell’organizzazione di certe campagne, testimoniando
un passato lontano di ben duemila anni.
Ed è ovviamente qualcosa di diverso perché anche quella certa
forma di organizzazione del territorio è testimonianza, che
influenza, senza essere ovviamente permanenza e imposizione,
di quell’ordine sociale.
L’urbanistica, però, è qualcosa di più e qualcosa di
diverso.
8. Luca Marescotti 8 / 73
Urbanistica: la città nello sviluppo storico
Temi
●
gli elementi cruciali della transizione tra il Settecento e l’Ottocento nei
concetti di modernità, di modalità operative e di trasformazioni
dell’organizzazione territoriale (“Antichità e modernità dell’urbanistica”,
“Condizioni dell’urbanistica prima dell’affermazione della borghesia”,
“Trasformazioni dell’organizzazione territoriale tra XVIII e XIX secolo”).
●
l’affermazione dei nuovi principi economici e sociali inglobati nelle
costituzioni statunitensi e francesi e che sono ancora alla base degli Stati di
diritto democratico e la loro influenza sull’urbanistica europea ottocentesca
(“Principi economici e sociali e organizzazione territoriale nel XIX secolo”).
9. Luca Marescotti 9 / 73
Urbanistica: la città nello sviluppo storico
●
le caratteristiche dell’azione urbanistica dell’Ottocento e la riaffermazione
di tendenza verso la pianificazione territoriale (“Azioni urbanistiche tra XIX
e XX secolo”).
●
il contributo degli studi sull’urbanesimo e sulle metropoli al consolidamento
disciplinare attraverso gli studi storici e critici come consapevolezza
culturale e come definizione del campo scientifico e operativo (“Studi
sull’urbanesimo e sulle metropoli”).
●
il rapporto tra gli approfondimenti conoscitivi della città e la
consapevolezza della complessità dell’organizzazione territoriale in
parallelo alla transizione dell’urbanistica dal “fatto” al “diritto” sono le
conclusioni dei fondamenti disciplinari. (“Consapevolezza dell’urbanistica:
dal fatto al diritto”, “Consapevolezza dell’urbanistica: verso formulazioni
scientifiche”).
10. Luca Marescotti 10 / 73
IL SENSO DELLE PAROLE
THE MEANING OF WORDS
Antichità e modernità dell’urbanistica
Condizioni dell’urbanistica prima dell’affermazione della
borghesia
11. Luca Marescotti 11 / 73
Urbanistica: antichità vs modernità
«Sisto V era chiaramente consapevole della grande complessità dell’urbanistica moderna»
Per Sigfried Giedion le trasformazioni cinquecentesche di Roma (1585-
1690) rappresentano il nuovo concetto di spazio e di urbanistica
approvvigionamento idrico della città - prosciugamento delle Paludi Pontine -
trasformazione del Colosseo in filanda.
12. Luca Marescotti 12 / 73
Urbanistica: antichità vs modernità
Addizione Erculea a Ferrara (Biagio Rossetti 1492-1534: la prima città moderna europea,
Per Bruno Zevi sino le peculiarità dell’intervento urbanistico e architettonico
di Rossetti, che coinvolgeva tutta la città e unificava le due parti, a segnare
l'origine dell'urbanistica moderna.
13. Luca Marescotti 13 / 73
Urbanistica: antichità vs modernità
Ricostruzione di Lisbona dopo il terremoto del 1755: la prima città moderna europea,
maremoto, onda anomala o tsunami, incendio
un evento sistemico (effetto domino, rippler effect)
14. Luca Marescotti 14 / 73
Urbanistica: antichità vs modernità
Ricostruzione di Lisbona dopo il terremoto del 1755: la prima città moderna europea,
Per José-Augusto França: il sistema urbanistico, amministrativo e tecnologico
della ricostruzione di Lisbona sono gli elementi che marcano la nascita di una
nuova urbanistica
15. Luca Marescotti 15 / 73
Urbanistica: antichità vs modernità
Sigfried Giedeon?
Bruno Zevi?
José-Augusto França?
OPPURE
i grandi lavori (Les Grands Travaux: questo è l'appellativo che userà
anche François Mitterrand nel 1981) di George Eugène Haussmann a
Parigi (1851-1870) o il piano di ampliamento per Amsterdam, diretta da
Cornelis Van Eesteren (1928-1935), a segnare l'inizio dell'urbanistica
moderna?
16. Luca Marescotti 16 / 73
Urbanistica: antichità vs modernità
Semmai la modernità dell’urbanistica contemporanea consiste
nell’enorme accelerazione con cui si susseguono le trasformazioni
urbane a livello planetario e di conseguenza nell’avere sviluppato, in
certi paesi prima che in altri, una legislazione apposita per i piani
urbanistici, nell’avere individuato gli elementi della pianificazione
urbanistica e nell’avere messo in atto politiche di controllo delle
trasformazioni.
17. Luca Marescotti 17 / 73
Urbanistica: prima dell’affermazione della borghesia
Alle soglie delle grandi rivoluzioni produttive e sociali che si attuarono tra
la fine del XVII e il XIX secolo, l’assetto del territorio era caratterizzato da
un uso estensivo del suolo, con scarsa produttività e rapida
degradazione della fertilità.
Agricoltori e allevatori, in perenne contrasto, si contendevano le terre e
la necessità portava a colonizzarne sempre di nuove operando
disboscamenti e bonifiche. Guerre, carestie, crisi economiche,
insurrezioni contadine e urbane fecero fluttuare la popolazione tra
città e campagna.
Secondo le congiunture economiche urbane, modificandosi le esigenze
del commercio e dell’artigianato, nelle campagne si introduceva il
lavoro a domicilio legato al lavoro agricolo, una situazione dinamica
a cui si contrappose il reclutamento del lavoro salariato nelle città con
l’espansione delle industrie manifatture.
18. Luca Marescotti 18 / 73
Urbanistica: prima dell’affermazione della borghesia
Colonialismo
«Nei secoli tra il XVI e il XVIII, e oltre, i processi dell’accumulazione
originaria improntavano di sé i più diversi aspetti della storia
dell’Occidente europeo e quelli dell’Italia in particolare (...) il ritmo della
accumulazione originaria -premessa necessaria per la instaurazione del
nuovo modo capitalistico di produzione- dipese per una larga misura dal
grado di sfruttamento dei lavoratori del Nuovo Mondo: da quelli delle
miniere, in primo luogo, e poi, sempre più largamente, da quelli delle
piantagioni di canna da zucchero, di cacao, di caffè ecc. (...)»
[Emilio Sereni, “Agricoltura e mondo rurale”, Storia d'Italia, vol. 1, Einaudi, Torino,
1972, p.202]
19. Luca Marescotti 19 / 73
Urbanistica: prima dell’affermazione della borghesia
Secondo feudalesimo
«La rifeudalizzazione rappresentò causa primaria della rovina delle
campagne per due motivi. In primo luogo essa provocò un mutamento di
ruolo dell’economia agricola; lo scopo di questa non era più di produrre
beni in relazione alle esigenze di consumo della comunità, ma di
produrre reddito in relazione alle esigenze del proprietario. (…)
Abbandono di terre e conversione di colture rappresentarono la
causa immediata della degradazione (…).
Esodo dei signori, per cui i redditi prodotti nella campagna non si
convertivano in opere di miglioramento agricolo ma erano
impiegati nell’ambito delle attività urbane (...)»
[Giorgio Simoncini, Città e società nel Rinascimento, Einaudi, Torino, 1974,
p.163]
20. Luca Marescotti 20 / 73
Urbanistica: prima dell’affermazione della
borghesia
Tra architettura e magnificenza
Palmanova (Palma,
Palmada.1593-1605).
Gruppo di lavoro: Marcantonio
Barbaro, Giulio Savorgnan
(soprintendente generale),
Marc’Antonio Martinengo di
Villachiara, Vincenzo Scamozzi,
Bonaiuto Lorini, Orazio
Guberna.
PALMANOVA è:
●
Fortezza con nove baluardi
●
Città reale con tre porte
verso Aquileia, Udine e
Cividale
●
Città ideale inscritta in un
ennagono che si sviluppa
attorno alla piazza d’Armi
esagonale.
21. Luca Marescotti 21 / 73
Urbanistica: prima dell’affermazione della borghesia
Tra architettura e magnificenza
Dal primo impegno politico diretto degli architetti o degli urbanisti e dalla
relazione concreta tra città e società verso la fine del Rinascimento si
passò al disimpegno sociale del progettista a mano a mano che
prevaleva l’aspetto del potere autoritario: la purezza geometrica
dell’impianto significò sempre più soltanto la ricerca formale di una
progettazione, un ibrido tra urbanistica e architettura.
Palmanova,città di confine progettata da Giulio Sarvagnon, ingegnere militare,
secondo schemi e necessità militari; Versailles, l’esempio più sfarzoso e famoso
di città regale; Pietroburgo (Leningrado nell'URSS) che, fondata nel 1703 da
Pietro il Grande, ebbe poi un piano nel 1716 redatto da Alexandre-Jean-Baptiste
Le Blond
22. Luca Marescotti 22 / 73
Urbanistica: prima dell’affermazione della borghesia
Tra architettura e magnificenza: Versailles
23. Luca Marescotti 23 / 73
Urbanistica: prima dell’affermazione della borghesia
Tra architettura e magnificenza: Pietroburgo
24. Luca Marescotti 24 / 73
Urbanistica: prima dell’affermazione della borghesia
Tra architettura e magnificenza: Pietroburgo
25. Luca Marescotti 25 / 73
Urbanistica: prima dell’affermazione della borghesia
Tra architettura e magnificenza: la sperimentazione delle città coloniali,
Il discorso sulle città nuove deve esplorare l’esperienza coloniale, che
risulta essere del tutto complementare a quella europea. Nelle Americhe
si offre un campo sperimentale completamente libero, o meglio, in cui le
preesistenze devono essere rase al suolo per essere completamente
libero
LA CANCELLAZIONE DELLA MEMORIA
26. Luca Marescotti 26 / 73
Urbanistica: prima dell’affermazione della borghesia
Tra architettura e magnificenza: la sperimentazione delle città coloniali,
La più grande città delle Americhe, al centro di un sistema di cinque laghi
con acque dolci e salmastre, tra cui il lago Texcoco, era Tenochtitlan,
costruita su lotti consolidati con palificazione, divisa in quattro settori,
attraversata da canali e con ponti di legno che venivano rimossi la notte.
La capitale azteca fu fondata nel 1325 nell'isola nel lago Texcoco, nell'attuale Messico
centrale e rasa al suolo nel 1521 dagli spagnoli.
Gli spagnoli costruirono Città del Messico con impianto ortogonale e con
il tempo bonificarono i terreni per espandere la città e per ridurre il
rischio di inondazioni, cambiando completamente la geografia del sito.
27. Luca Marescotti 27 / 73
“Valga un esempio: - ancora nel secolo
decimosesto, nella splendida città del Messico,
edificata con arte idraulica fra due laghi, con grandi
vie rettilinee e rettangole, si praticava tuttavia sulla
sommità d'eccelse piramidi una continuazione
rituale della vita canibale, oramai probabilmente, a
solo terrore delle genti suddite e ad arte di stato.
Ma le origini di questa atroce idea, in una nazione
ricca già di molte arti e addottrinata in collegi
sacerdotali, erano le tradizioni, non interrotte mai,
della vita selvaggia.”
[Carlo Cattaneo, Psicologia delle menti associate, 1881]
Urbanistica: prima dell’affermazione della borghesia
Tra architettura e magnificenza: la sperimentazione delle città coloniali,
28. Luca Marescotti 28 / 73
Urbanistica: prima dell’affermazione della borghesia
Tra architettura e magnificenza: la sperimentazione delle città coloniali,
29. Luca Marescotti 29 / 73
Urbanistica: prima dell’affermazione della borghesia
Tra architettura e magnificenza: la sperimentazione delle città coloniali,
The Grand Parade, between 23rd Street
and 33rd Street, was the precursor to
Madison Square Park. The plan for Central
Park was after 1853.
30. Luca Marescotti 30 / 73
Urbanistica: prima dell’affermazione della borghesia
L'urbanistica come “fatto”, decisione estemporanea, senza una legge urbanistica generale.
Non sono state le leggi, ma le persone che nel tempo attraverso mercati,
politica e armi hanno mantenuto o svuotato identità, ricchezza e potenza
delle città.
Lo sviluppo giuridico è proceduto a lungo solo attraverso norme
particolari, di cui spesso non sono restate tracce, salvo per alcuni eventi
maggiori.
[statuti e ordinanze locali]
31. Luca Marescotti 31 / 73
Urbanistica: prima dell’affermazione della borghesia
L'urbanistica come “fatto”, decisione estemporanea, senza una legge urbanistica generale.
Attraverso le esperienze locali si formano funzionari specializzati, da cui
derivarono le conoscenze pratiche del processo attuativo e del governo
di azioni di lunga durata, in grado di predisporre un impianto giuridico
necessario a mantenere il controllo, un controllo che bene o male
doveva fare i conti anche con gli interessi economici, capaci di orientare
la crescita urbana, e di usare o sfruttare la rendita fondiaria per
accumulare privilegi, ricchezze e poteri.
32. Luca Marescotti 32 / 73
Urbanistica: prima dell’affermazione della borghesia
L'urbanistica come “fatto”, decisione estemporanea, senza una legge urbanistica generale.
Nello spostamento dell’attenzione da Versailles, esempio di nuovo impianto
urbano, allo sviluppo della regione parigina, si coglie l’effetto dell’integrazione
tra Luigi XIV e Jean-Baptiste Colbert, che tentarono di imporre un ordine
razionale nella costruzione di Parigi e nell’amministrazione dello Stato,
curandone soprattutto la gestione.
33. Luca Marescotti 33 / 73
Urbanistica: prima dell’affermazione della borghesia
L'urbanistica come “fatto”, decisione estemporanea, senza una legge urbanistica generale.
L’accordo tra le due
volontà di Luigi XIV e di
Colbert, che ebbe la
carica di controllore
generale per diciotto
anni (1665-1683),
permise di costruire una
nuova organizzazione
regionale con parchi e
boschi, con grandi
spazi urbani e con una
fitta rete stradale,
elementi che saranno le
basi della città futura.
34. Luca Marescotti 34 / 73
Urbanistica: prima dell’affermazione della borghesia
L'urbanistica come “fatto”, decisione estemporanea, senza una legge urbanistica generale.
… l’obiettivo dichiarato culturale ed
estetico di farne la più bella città del
mondo non basta a togliere il
sospetto che il movente finanziario,
implicito nella valorizzazione
economica dell’area, fosse tutt’altro
che secondario.
… uno squarcio nel tessuto
edilizio ...
… la sostituzione sociale e
l’appropriazione dei luoghi centrali
permette di tenere in un ambito
ristretto l’aristocrazia e quei ceti
sociali che sostengono il potere
della monarchia.
35. Luca Marescotti 35 / 73
Urbanistica: prima dell’affermazione della borghesia
L'urbanistica come “fatto”, decisione estemporanea, senza una legge urbanistica generale.
L’aspetto peculiare del caso parigino consta nell’accrescimento del potere
della capitale francese e nell’entità dell’urbanesimo. A Parigi si passò da
100.000 abitanti nel 1500 a 200.000 verso la fine del secolo, a 415.000 nel
1637, a 515.000 nel 1680 e 550.000 nel 1800. Questo aumento di
popolazione vanificò le ordinanze reali per limitare il perimetro urbano
edificabile, ...
36. Luca Marescotti 36 / 73
Urbanistica: prima dell’affermazione della borghesia
L'urbanistica come “fatto”, decisione estemporanea, senza una legge urbanistica generale.
Vienna
29.000 abitanti nel 1600
50.000 nel 1650
80.000 nel 1670-1680
113.000 nel 1700
175.000 nel 1754
250.000 nel 1800
...
37. Luca Marescotti 37 / 73
Urbanistica: prima dell’affermazione della borghesia
L'urbanistica per risolvere le emergenze
Uno spaccato interessante e rappresentativo della cultura urbanistica -ma
siamo sempre nel “fatto”, è offerto dalle catastrofi che colpirono alcune città e
obbligarono a predisporre piani di ricostruzione con caratteri di urgenza.
A Londra nel 1666 un incendio distrusse quasi interamente la City.
Nel 1693 la Sicilia occidentale fu devastata da un terremoto.
Nel 1790 un altro terremoto rase al suolo Messina e colpì la Calabria.
Catania, Augusta, Reggio Calabria e Messina (con la piazza aperta verso il
mare) furono ricostruite sull’area delle rovine; Avola, Grammichele e Noto
furono ricostruite in siti nuovi.
Nel 1755 il terremoto-maremoto colpì Lisbona
38. Luca Marescotti 38 / 73
Urbanistica: prima dell’affermazione della borghesia
L'urbanistica per risolvere le emergenze
39. Luca Marescotti 39 / 73
Fondamenti: questa è una storia dell'urbanistica? Nient'affatto!
Osservare lo sviluppo storico delle città
per imparare dall'esperienza
La riduzione dei rischi nella sostenibilità degli impatti umani sul territorio e sull’ambiente.
Rutherford H. Platt, “Learning From Disasters: The Synergy of Law and Geography”, in:
John R. Nolon, Daniel B. Rodriguez, Losing ground: a nation on edge, Washington D.C.,
Environmental Law Institute, 2007, pp. 57-79.
40. Luca Marescotti 40 / 73
Before the fire, London was a medieval wooden labyrinth
housing some 400,000 souls. In the previous year, 56,000
Londoners had succumbed to the plague.
London’s Great Fire was the “Big One” of its day, an epic
natural calamity compounded by human neglect. The 1667 Act
addressed that neglect and applied the best thinking of the time
to creating a safer and healthier London. …
The resulting “Act for Rebuilding London,” adopted on Feb. 8, 1667,
was London’s first modern building code.
Urbanistica: prima dell’affermazione della borghesia
L'urbanistica per risolvere le emergenze: imparare dalla storia!
41. Luca Marescotti 41 / 73
It regulated street widths and building heights, banned overhanging upper floors,
required stone or brick facades and opened up access to the Thames River and other
water sources for firefighting.
1. Stone or brick was to be used for exterior façades in place of wood;
2. The width of streets was to be established in relation to their importance;
3. A broad quay or open area would be maintained along the Thames River for access
to water for firefighting;
4. Public nuisance activities such as breweries or tanneries should be removed from
central London to more suitable locations;
5. Reasonable compensation should be determined and paid to property owners
whose right to rebuild was curtailed by public restrictions.
London’s West End, built under that law and its successors, would survive
World War II
Urbanistica: prima dell’affermazione della borghesia
L'urbanistica per risolvere le emergenze
42. Luca Marescotti 42 / 73
Rutherford H. Platt:
“We must do the same for the Gulf Coast”
A nonpolitical expert panel, in collaboration with community
representatives, must examine the levee failures, the bungled
evacuation, the communication break-down, inadequate care for
those stranded in the city, and, above all, how and where to rebuild
more safely.
Urbanistica: prima dell’affermazione della borghesia
L'urbanistica per risolvere le emergenze: imparare dalla storia!
43. Luca Marescotti 43 / 73
PER LA RICOSTRUZIONE
Rilievo dello stato di fatto.
Nomina di una commissione composta da Wren, Roger Pratt, Hugh
May, Hooke, Mills, and Edward Jerman per predisporre un’apposita
legge.
Rebuilding Act del 1667: la costruzione di case secondo quattro
tipologie, con pareti esterne in pietra o mattoni e tetti in tegole;
allargamento di alcune strade con una nuova strada a Guildhall; regole
edilizie; fonti di finanziamento.
La maggior parte della ricostruzione fu realizzata in un decennio, dimostrando la
capacità della pubblica amministrazione di gestire complesse azioni di lunga
durata.
Urbanistica: prima dell’affermazione della borghesia
L'urbanistica per risolvere le emergenze
44. Luca Marescotti 44 / 73
• Capacità di autoapprendimento
• Volontà di intervento
• Ambiente come bene pubblico
• Bene pubblico e democrazia
• Certificazione dei servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni
Urbanistica: prima dell’affermazione della borghesia
L'urbanistica per risolvere le emergenze
45. Luca Marescotti 45 / 73
RIFLETTERE
Urbanistica: prima dell’affermazione della borghesia
L'urbanistica per risolvere le emergenze
46. Luca Marescotti 46 / 73
Urbanistica: prima dell’affermazione della borghesia
L'urbanistica per risolvere le emergenze
47. Luca Marescotti 47 / 73
Well, in Rutherford H. Platt we find more than a link among phisical
environment, human landscape and legal / political authorities.
Imparare dalla storia per operare nel presente: OSSERVATE LE DATE sulla
legislazione per ridurre i rischi di incidenti rilevanti
• 1976 Incidente ICMESA a Seveso
• 1982 Direttiva Comunitaria “Seveso”
• 1996 Seconda Direttiva UE
• 1999 Primo Decreto legislativo italiano (recepimento della Prima Direttiva UE)
• 2003 Terza Direttiva UE
• 2005 Secondo D.Lgs Italiano (recepimento della Seconda Direttiva UE)
Urbanistica: prima dell’affermazione della borghesia
L'urbanistica per risolvere le emergenze
48. Luca Marescotti 48 / 73
IMPARARE DALLA STORIA
Urbanistica: prima dell’affermazione della borghesia
L'urbanistica per risolvere le emergenze
49. Luca Marescotti 49 / 73
Urbanistica: prima dell’affermazione della borghesia
L'urbanistica per risolvere le emergenze
A seguito del Terremoto del Val di Noto
del 1693, con 93.000 morti e oltre 60
città colpite, i maggiori centri urbani
del Vallo vennero ridotti in macerie.
Nella ricostruzione opera l'architetto
Rosario Gagliardi.
L'architettura, che caratterizza tutto il
Vallo, è dichiarata patrimonio mondiale
dell'umanità dall'UNESCO nel 2002
Late Baroque Towns of the Val di Noto (South-
Eastern Sicily)
50. Luca Marescotti 50 / 73
Urbanistica: prima dell’affermazione della borghesia
L'urbanistica per risolvere le emergenze
Palazzo Ducezio, Noto, arch. Vincenzo Sinatra - 1746.
[Di poudou99 - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?
curid=4992944]
51. Luca Marescotti 51 / 73
IMPARARE DALLA STORIA PER OPERARE NEL PRESENTE
RIPENSARE L'URBANISTICA
RIPROGRAMMARE IL NOSTRO MODO DI
PENSARE
imparare dalla storia per operare nel presente
52. Luca Marescotti 52 / 73
RIFLETTERE
Che cosa offre l'ecologia all'urbanistica?
IMPARARE DALLA STORIA PER OPERARE NEL PRESENTE
53. Luca Marescotti 53 / 73
Federica Ranghieri, Mikio Ishiwatari, (editors), Learning from
Megadisasters. Lessons from the Great East Japan Earthquake,
Washinton D.C., The World Bank, 2014.
Lessons from the Great East Japan Earthquake
L'urbanistica per risolvere le emergenze
54. Luca Marescotti 54 / 73
On March 11, 2011, an earthquake of magnitude 9.0 occurred in the
Pacifi c Ocean off the coast of Japan’s Tohoku region. The quake shook
the ground as far away as western Japan and lasted for several minutes.
A half- hour later, a tsunami of unprecedented force broke over 650
kilometers (km) of coastline (map O.1), toppling sea walls and other
defenses, flooding more than 500 square kilometers (km2) of land, and
washing away entire towns and villages.
Lessons from the Great East Japan Earthquake
L'urbanistica per risolvere le emergenze
55. Luca Marescotti 55 / 73
Lessons from the Great East Japan Earthquake
L'urbanistica per risolvere le emergenze
56. Luca Marescotti 56 / 73
• Investments in structural measures (such as reinforced buildings and
seawalls), cutting-edge risk assessments, early- warning systems, and
hazard mapping -all supported by sophisticated technology for data
collection, simulation, information, and communication, and by scenario
building to assess risks and to plan responses (such as evacuations) to
hazards.
Lessons from the Great East Japan Earthquake
L'urbanistica per risolvere le emergenze
57. Luca Marescotti 57 / 73
• A culture of preparedness, where training and evacuation drills are
systematically practiced at the local and community levels and in schools
and workplaces.
• Stakeholder involvement, where the national and local government,
communities, NGOs, and the private sector all know their role.
• Effective legislation, regulation, and enforcement -for example, of
building codes that have been kept current.
• The use of sophisticated instrumentation to underpin planning and
assessment operations.
Lessons from the Great East Japan Earthquake
L'urbanistica per risolvere le emergenze
58. Luca Marescotti 58 / 73
RIFLESSIONE
IL PASSAGGIO DA ARTE E TECNICA A SCIENZA
UNA SCIENZA CHE SI OCCUPA:
dell'abitare la Terra,
del vivere nella biosfera
del convivere nella biodiversità,
della capacità di adattarsi ai cambiamenti
nel conservare le risorse necessarie ai cicli ecologici
UNA SCIENZA CAPACE DI IMPARARE DALL'ESPERIENZA
We live in complex social-ecological systems
IMPARARE DALLA STORIA PER OPERARE NEL PRESENTE
59. Luca Marescotti 59 / 73
la piena centenaria della Senna
Prove di simulazione di un evento catastrofico
(http://www.prefecturedepolice.interieur.gouv.fr/Sequana/EU-Sequana-2016)
(http://planete/visuel/2014/01/24/que-se-passerait-il-en-cas-de-crue-majeure-
en-ile-de-france_4354206_3244.html)
Lessons from Paris
L'urbanistica per risolvere le emergenze
60. Luca Marescotti 60 / 73
Paris se prépare à la future crue du siècle
Parigi si prepara alla prossima inondazione del secolo
Laetitia Van Eeckhout, LE MONDE, 02.03.2016
CHE COSA SUCCEDEREBBE SE:
“Dans les prochaines heures, la hauteur de la Seine au pont d’Austerlitz,
à Paris , est susceptible de passer au-delà de 7,2 m. Circulation normale
sur les réseaux TER et Intercités, mais trafic interrompu sur la ligne C du
RER et fortement perturbé sur les lignes A et B.
De nombreux tronçons routiers et ponts sont impraticables ou
inaccessibles en Essonne, Seine et-Marne et Seine- Saint-Denis.
Les hôpitaux de Créteil et Villeneuve-Saint-Georges (Val-de-Marne) sont
privés d’électricité. Le centre d’incinération d’Issy-les-Moulineaux (Hauts
de-Seine) est hors d’usage, les collectes de déchets ménagers doivent
être détournées…”
61. Luca Marescotti 61 / 73
Paris se prépare à la future crue du siècle
Parigi si prepara alla prossima inondazione del secolo
Laetitia Van Eeckhout, LE MONDE, 02.03.2016
SIMULAZIONE:
“Scénario catastrophe
C’est au scénario catastrophe d’une crue centennale identique ou
supérieure à la grande crue de 1910 que Paris se prépare. Du 7 au 18
mars, avec le soutien de l’Union européenne, la préfecture de police
organise un exercice grandeur nature de gestion de crise,
«EU Sequana 2016»”
[Sequana: divinità celtica, personificazione della Senna]
62. Luca Marescotti 62 / 73
Paris se prépare à la future crue du siècle
Parigi si prepara alla prossima inondazione centenaria
Que se passerait-il en cas de crue
majeure en Ile-de-France?
63. Luca Marescotti 63 / 73
Paris se prépare à la future crue du siècle
Parigi si prepara alla prossima inondazione centenaria
64. Luca Marescotti 64 / 73
Paris se prépare à la future crue du siècle
Parigi si prepara alla prossima inondazione centenaria
Que se passerait-il en cas de crue majeure en Ile-de-France?
http://www.lemonde.fr/planete/visuel/2014/01/24/que-se-passerait-il-en-cas-de-crue-majeure-en-ile-de-france_4354206_3244.html
Zone alluvionabili con piene P che superano il limite massimo
non più di un metro
Pmax
< 1 metro
65. Luca Marescotti 65 / 73
Paris se prépare à la future crue du siècle
Parigi si prepara alla prossima inondazione centenaria
66. Luca Marescotti 66 / 73
Paris se prépare à la future crue du siècle
Parigi si prepara alla prossima inondazione centenaria
67. Luca Marescotti 67 / 73
Paris se prépare à la future crue du siècle
Parigi si prepara alla prossima inondazione centenaria
Que se passerait-il en cas de crue
majeure en Ile-de-France?
Zone alluvionabili con piene P che
superano che sono uguali o superiori a
un metro del limite massimo
Pmax
≥ 1 metro
68. Luca Marescotti 68 / 73
Paris se prépare à la future crue du siècle
Parigi si prepara alla prossima inondazione centenaria
69. Luca Marescotti 69 / 73
Paris se prépare à la future crue du siècle
Parigi si prepara alla prossima inondazione centenaria
70. Luca Marescotti 70 / 73
L'URBANISTICA, UNA SCIENZA CHE SA USARE I PRINCIPI
DI PRECAUZIONE E DI PREVENZIONE
We live in complex social-ecological systems
IMPARARE DALLE SIMULAZIONI PER PREPARARSI ALLE
EMERGENZE
71. Luca Marescotti 71 / 73
FILM
CHE COSA DICONO IN TEMA DI ECOLGIA E URBANISTICA
1. Ultimatum alla Terra (The Day the Earth Stood Still)- film del 1951 diretto da Robert
Wise. È un film di fantascienza liberamente tratto dal racconto Addio al padrone
(Farewell to the Master, 1940) di Harry Bates.[1] È considerato un classico del cinema
di fantascienza. Nel 1995 è stato scelto per essere conservato nel National Film
Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Ne è stato realizzato un
remake nel 2008.
2. Independence day – film del 1996, diretto da Roland Emmerich. Narra di una
immaginaria e quasi riuscita invasione aliena della Terra, con la distruzione di
parecchi monumenti simbolo degli Stati Uniti d'America, come l'Empire State
Building, la Casa Bianca e la Library Tower di Los Angeles.
3. Avatar - film del 2009 co-montato, co-prodotto, scritto e diretto da James Cameron
e interpretato da Sam Worthington, Stephen Lang, Zoë Saldaña, Sigourney Weaver,
Giovanni Ribisi e Michelle Rodriguez.
GUARDARE NEL PRESENTE ALTRE VOCI
72. Luca Marescotti 72 / 73
FILM
CHE COSA DICONO IN TEMA DI ECOLGIA E URBANISTICA
4. Upside-down - Upside Down film del 2012 scritto e diretto da Juan Solanas,
interpretato da Kirsten Dunst e Jim Sturgess.
5. Cloud Atlas - film del 2012 scritto e diretto dai fratelli Lana e Andy Wachowski e
Tom Tykwer. Tratto dal romanzo L'atlante delle nuvole di David Mitchell, è un film di
fantascienza che intreccia sei storie ambientate in luoghi e tempi diversi.
6. Elysium - film del 2013 scritto e diretto da Neill Blomkamp, con protagonisti Matt
Damon e Jodie Foster, ambientato in un mondo affatto utopistica nel senso di
armonioso, ma totalmente indesiderabile, distopico.
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73. Luca Marescotti 73 / 73
FILM
CHE COSA DICONO IN TEMA DI ECOLGIA E URBANISTICA
Per esempio:
Guerre e distruzione della natura
Nomadismo, caccia e raccolta
Capacità di carico
Pianeta intelligente
Ipotesi Gaia, James Lovelock nel 1979 in "Gaia. A New Look at Life on Earth"
Guerre e squilibri sociali
Responsabilità individuali
Storia individuale e storia sociale
Esaurimento delle risorse e limiti allo sviluppo
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