10 Scienza urbanistica e teoria dell'urbanistica - Etica scienza tecnica: per una teoria generale / Science and land use planning theory - Ethics techniques science: for a general theory. Nelle lezioni precedenti abbiamo visto come i limiti della prassi, che impediscono la costruzione di una teoria generale (le tre costanti), impediscano di comprendere i limiti dello sviluppo e i rischi di questo modello in un pianeta sempre più urbano. L'aumentare dei rischi dipende della crescita demografica e della maggior esposizione di popolazione a eventi catastrofici e sistemici. In questa lezione si parlerà dei modelli giuridici e di cinque postulati necessari per impostare una teoria urbanistica in ambito ecologico. Rafforzare teoreticamente l’urbanistica significa conoscere il processo e il suo controllo: dunque, saper amministrare l’urbanistica? AMMINISTRARE significa valutare e controllare il processo “pianificazione-attuazione-gestione” nella sua interezza e complessità, significa quindi possedere anche la capacità di spiegazione e controllo degli effetti indotti, e quindi anche la capacità di entrare nel merito delle questioni sociali e ambientali ben consci che queste dipendono largamente dalle caratteristiche politiche degli Stati. La contiguità con il mondo sociale rende evidente che l'urbanistica e le opere pubbliche non sono solo opere materiali.
Alcuni approfondimenti su:
Planetary Boundaries, The Economics of Ecosystems and Biodiversity (TEEB), e discussione in classe sui corsi. 13-16-20 giugno 2016.
12 Scienze e tecnologie nel governo delle trasformazioni - Le potenzialità dell'urbanistica come scienza / Science and technology for the governance of land use transformations - The potential of planning as a science La produzione di territorio e le tecnologie di prodotto dalle infrastrutture come condizioni generali per trasformare e sfruttare le risorse naturali agli insediamenti. Le infrastrutture sono mezzo e strumento per trasformare l’ambiente naturale in ambiente antropico, per produrre cibo e ricavare materie prime. Tra gli obiettivi principali stanno innovazione e sicurezza: le innovazioni tecnologiche nelle reti infrastrutturali, necessarie su tutte le infrastrutture, dagli impianti elettrici alle fognature o all’approvvigionamento idrico per le coltivazioni e per l’energia, non sono simbolo di ricchezza, ma di sicurezza, efficienza e affidabilità dei servizi; non sono un’opzione facoltativa, ma una necessità per fornire le condizioni generali adeguate e sostenibili allo sviluppo sociale e economico di un paese. Al termine si afferma che solo una cultura che combina coscienza collettiva e conoscenza delle relazioni reciproche tra organismi, oggetti e ambiente, potrà affrontare criticamente i temi dell’equità, del benessere e dei valori, per risolvere problemi generali, per mantenere il rapporto tra teoria e prassi nell’urbanistica, per ricostruire l’agire umano in armonia con l’ambiente.
Prima lezione 2016: Controlla ciò che sai e libri di testo. Check your Knowle...Luca Marescotti
[definitivo]
Di che cosa si parlerà in questo corso? già ma è necessario che tutti si possano capire: quindi verifichiamo per prima cosa se sono tutte chiare le parole che usiamo in urbanistica?
Sprattutto dovete comprendere la nostra storia nella storia del pianeta, nel contesto delle condizioni ambientali, sotto la pressione delle nostre tecnologie e del nostro numero. E poi, guardate le immagine che seguono. Guardatele una, due, tre volte, dieci volte se necessario, finchè siete in grado di vederle come connesse da comuni denominatori. Quali? Questi sono i messaggi di quelle immagini, che l'urbanistica serve per ridurre i rischi e serve per costruire un'identà sociale, una memoria condivisa dei luoghi.
11 Scienza urbanistica e teoria dell'urbanistica - Etica scienza tecnica: il dominio dell'etica in una teoria generale / Science and land use planning theory - Ethics techniques science: the ethical foundation of a general theory. Leggere e rileggere le commemorazioni nei calendari non solo l'importanza delle memorie civili (del proprio paese come il 25 aprile o il 2 giugno e quelle di tutti i paesi), ma anche le ricorrenze “mondiali” istituite per dare al futuro possibilità di esistere: il giorno dell'Acqua (Water Day 22 marzo), il giorno della Terra (Earth Day 22 aprile), il giorno dell'ambiente (World Environment Day 5 giugno). In una delle prime lezioni abbiamo accennato alle esercitazioni per l'emergenza della piena della Senna e ora in questi giorni si assiste alla gestione reale dell'emergenza; nella lezione precedente abbiamo discusso di cinque postulati alla base di una teoria generale e ora vedremo l'importanza dell'etica (ricordate l'etica per gli eletti?) nell'impegno politico e scientifico per l'urbanistica vedendo l'attualità dei dipinti di Ambrogio Lorenzetti a Siena.
Introduzione al Piano di Governo del territorio. Le relazioni tra urbanistica e ambiente e la Vas come strumento della pianificazione (cioè dell'urbanistica come tecnologia di processo). Il governo del territorio
coinvolge una molteplicità di azioni, si deve
legare alla programmazione -economica e temporale- delle opere pubbliche, per realizzare infrastrutture adeguate,
per valutare disponibilità di risorse ambientali e gli impatti.
2016 Science, Technology and Governance in Land Use Change. Exercise on a case study: the Municipality of Vigevano
Per una teoria della pianificazione urbana e territoriale in ambito ecologico. È possibile trovare elementi di validazione o falsificazione della teoria? Le relazioni tra urbanistica e ambiente La Vas come strumento urbanistico per valutare impatti e disponibilità di risorse ambientali.
2016 Science and urban planning theory. Learning from ecology and reality Luca Marescotti
[revised: slide 10 has been changed]
2016 Science and urban planning theory. Learning from ecology and reality.
Il contesto dell'urbanistica è fornito dall'analisi degli squilibri dell'urbanisimo mondiale e dalla discussine sui limiti dello sviluppo o della crescita demografica. La costruzione di una teoria in ambito ecologico privilegia le analisi della capacità di carico di una regione, dei fattori limitanti la crescita di una popolazione (anche umana), del metabolismo urbano e dell'impronta ecologica, esplicitando i legami tra i metodi. Il caso degli studi sull'impronta ecologica di Londra è utile per vedere quattro aspetti: l'esigenza di protocolli trasparenti, la questione etica della responsabilità disciplinare e politica, i rapporti con la politica, le scelte in condizioni di incertezza.
2016 Urbanistica, per iniziare! On the begin of a talk on planning looking a...Luca Marescotti
Urbanistica, per iniziare! On the begin of a talk on planning looking at the territory, from roman Florence to the Italian word "urbanistica". Le lezioni seguono il libro di testo: Luca Marescotti, Urbanistica. Fondamenti e teoria e nelle diapositive sono riportati estratti del testo. La vita nelle città è esperienza urbana: l'abitare su questa terra è vivere in pace assieme agli “altri” e aver cura della terra: questa è l'esperienza ambientale. Io sono l'altro! FIRENZE, per esempio, della Firenze romana ricostruisco il disegno il suo orientamento rispetto alla centuriazione, ma qual era l'esperienza urbana dei cittadini di quell'insediamento che sarebbe diventato Firenze? Dalla carta non traggo nessuna spiegazione! Il piano urbanistico si riassumeva nella rete stradale, nelle zone da demolire, ma l'esperienza umana riguarda i cittadini. DI LORO RESTANO POCHE TRACCE. SPESSO LE LORO STORIE NON TROVARONO VOCI PER NARRARLE. Il 40% delle terre emerse è stato modificato dagli esseri umani, anche se solo lo 0,6% è suolo artificiale. Il paesaggio è nello stesso tempo prodotto (ambiente costruito) e registro/archivio delle azioni umane.
Alcuni approfondimenti su:
Planetary Boundaries, The Economics of Ecosystems and Biodiversity (TEEB), e discussione in classe sui corsi. 13-16-20 giugno 2016.
12 Scienze e tecnologie nel governo delle trasformazioni - Le potenzialità dell'urbanistica come scienza / Science and technology for the governance of land use transformations - The potential of planning as a science La produzione di territorio e le tecnologie di prodotto dalle infrastrutture come condizioni generali per trasformare e sfruttare le risorse naturali agli insediamenti. Le infrastrutture sono mezzo e strumento per trasformare l’ambiente naturale in ambiente antropico, per produrre cibo e ricavare materie prime. Tra gli obiettivi principali stanno innovazione e sicurezza: le innovazioni tecnologiche nelle reti infrastrutturali, necessarie su tutte le infrastrutture, dagli impianti elettrici alle fognature o all’approvvigionamento idrico per le coltivazioni e per l’energia, non sono simbolo di ricchezza, ma di sicurezza, efficienza e affidabilità dei servizi; non sono un’opzione facoltativa, ma una necessità per fornire le condizioni generali adeguate e sostenibili allo sviluppo sociale e economico di un paese. Al termine si afferma che solo una cultura che combina coscienza collettiva e conoscenza delle relazioni reciproche tra organismi, oggetti e ambiente, potrà affrontare criticamente i temi dell’equità, del benessere e dei valori, per risolvere problemi generali, per mantenere il rapporto tra teoria e prassi nell’urbanistica, per ricostruire l’agire umano in armonia con l’ambiente.
Prima lezione 2016: Controlla ciò che sai e libri di testo. Check your Knowle...Luca Marescotti
[definitivo]
Di che cosa si parlerà in questo corso? già ma è necessario che tutti si possano capire: quindi verifichiamo per prima cosa se sono tutte chiare le parole che usiamo in urbanistica?
Sprattutto dovete comprendere la nostra storia nella storia del pianeta, nel contesto delle condizioni ambientali, sotto la pressione delle nostre tecnologie e del nostro numero. E poi, guardate le immagine che seguono. Guardatele una, due, tre volte, dieci volte se necessario, finchè siete in grado di vederle come connesse da comuni denominatori. Quali? Questi sono i messaggi di quelle immagini, che l'urbanistica serve per ridurre i rischi e serve per costruire un'identà sociale, una memoria condivisa dei luoghi.
11 Scienza urbanistica e teoria dell'urbanistica - Etica scienza tecnica: il dominio dell'etica in una teoria generale / Science and land use planning theory - Ethics techniques science: the ethical foundation of a general theory. Leggere e rileggere le commemorazioni nei calendari non solo l'importanza delle memorie civili (del proprio paese come il 25 aprile o il 2 giugno e quelle di tutti i paesi), ma anche le ricorrenze “mondiali” istituite per dare al futuro possibilità di esistere: il giorno dell'Acqua (Water Day 22 marzo), il giorno della Terra (Earth Day 22 aprile), il giorno dell'ambiente (World Environment Day 5 giugno). In una delle prime lezioni abbiamo accennato alle esercitazioni per l'emergenza della piena della Senna e ora in questi giorni si assiste alla gestione reale dell'emergenza; nella lezione precedente abbiamo discusso di cinque postulati alla base di una teoria generale e ora vedremo l'importanza dell'etica (ricordate l'etica per gli eletti?) nell'impegno politico e scientifico per l'urbanistica vedendo l'attualità dei dipinti di Ambrogio Lorenzetti a Siena.
Introduzione al Piano di Governo del territorio. Le relazioni tra urbanistica e ambiente e la Vas come strumento della pianificazione (cioè dell'urbanistica come tecnologia di processo). Il governo del territorio
coinvolge una molteplicità di azioni, si deve
legare alla programmazione -economica e temporale- delle opere pubbliche, per realizzare infrastrutture adeguate,
per valutare disponibilità di risorse ambientali e gli impatti.
2016 Science, Technology and Governance in Land Use Change. Exercise on a case study: the Municipality of Vigevano
Per una teoria della pianificazione urbana e territoriale in ambito ecologico. È possibile trovare elementi di validazione o falsificazione della teoria? Le relazioni tra urbanistica e ambiente La Vas come strumento urbanistico per valutare impatti e disponibilità di risorse ambientali.
2016 Science and urban planning theory. Learning from ecology and reality Luca Marescotti
[revised: slide 10 has been changed]
2016 Science and urban planning theory. Learning from ecology and reality.
Il contesto dell'urbanistica è fornito dall'analisi degli squilibri dell'urbanisimo mondiale e dalla discussine sui limiti dello sviluppo o della crescita demografica. La costruzione di una teoria in ambito ecologico privilegia le analisi della capacità di carico di una regione, dei fattori limitanti la crescita di una popolazione (anche umana), del metabolismo urbano e dell'impronta ecologica, esplicitando i legami tra i metodi. Il caso degli studi sull'impronta ecologica di Londra è utile per vedere quattro aspetti: l'esigenza di protocolli trasparenti, la questione etica della responsabilità disciplinare e politica, i rapporti con la politica, le scelte in condizioni di incertezza.
2016 Urbanistica, per iniziare! On the begin of a talk on planning looking a...Luca Marescotti
Urbanistica, per iniziare! On the begin of a talk on planning looking at the territory, from roman Florence to the Italian word "urbanistica". Le lezioni seguono il libro di testo: Luca Marescotti, Urbanistica. Fondamenti e teoria e nelle diapositive sono riportati estratti del testo. La vita nelle città è esperienza urbana: l'abitare su questa terra è vivere in pace assieme agli “altri” e aver cura della terra: questa è l'esperienza ambientale. Io sono l'altro! FIRENZE, per esempio, della Firenze romana ricostruisco il disegno il suo orientamento rispetto alla centuriazione, ma qual era l'esperienza urbana dei cittadini di quell'insediamento che sarebbe diventato Firenze? Dalla carta non traggo nessuna spiegazione! Il piano urbanistico si riassumeva nella rete stradale, nelle zone da demolire, ma l'esperienza umana riguarda i cittadini. DI LORO RESTANO POCHE TRACCE. SPESSO LE LORO STORIE NON TROVARONO VOCI PER NARRARLE. Il 40% delle terre emerse è stato modificato dagli esseri umani, anche se solo lo 0,6% è suolo artificiale. Il paesaggio è nello stesso tempo prodotto (ambiente costruito) e registro/archivio delle azioni umane.
2016 An Ecological Planning Theory 1 Science and land use planning theory. Le...Luca Marescotti
2016 Science and land use planning theory. Learning from ecology and reality. Scienza urbanistica e teoria dell'urbanistica: imparare dall'ecologia e dalla realtà. Tra tutti i documenti disponibili abbiamo selezionato nei fondamenti quelli che maggiormente permettevano di individuare i principi guida dell'urbanistica, ma abbiamo trovato definizioni contrastanti (una disciplina o un insieme di discipline complementari? oppure tecniche operative senza autonomia disciplinare?) Nonostante vi fosse un unico oggetto di interesse (le città, le loro espansioni e trasformazioni), l'urbanistica appare deformata da una visione classica e convenzionale che non tiene conto di condizioni generali, indirizzi giuridici, questione ambientale. Da qui si inizia per fondare una visione scientifica e una teoria in ambito ecologico.
2016 Science and urban planning theory 5. Economy and planning, interesting b...Luca Marescotti
Science and urban planning theory. Economy and planning, interesting but threatening marriage. Scienza urbanistica e teoria dell'urbanistica. Economia e urbanistica, un'unione interessante ma pericolosa. L'originalità del caso italiano negli studi e nelle polemiche sui rapporti tra l'urbanistica moderna e l'impegno politico. Gli studi degli economisti sul valore-prezzo della terra: dalla rendita fondiaria agricola assoluta e differenziale a quella urbana. Dall'idea del libero mercato e della sua forza di regolatore allo sviluppo dei concetti di rendita quasi-rendita, monopolio, oligopolio collusivo.
Misurare che cosa? efficacia, efficienza, sostenibilità, resilienza? USA vs U...Luca Marescotti
Un tempo, non molto tempo fa e con leggi tuttora valide, l'urbanistica si misurava in termini molto semplici: il fabbisogno abitativo, la capacità insediativa, il rapporto tra edilizia pubblica e edilizia privata (per calmierare il mercato, si diceva), gli standard urbanistici, la realizzazione di servizi. Gradualmente, sotto una spinta più o meno sotterranea, sono prevalse altre idee.
Il piano è troppo vincolistico, non è flessibile, gli standard urbanistici non misurano tutti i servizi (quelli commerciali, in particolare) o forse non sono altro che un'urbanistica da ragionieri, le programmazioni sono frutto di una mentalità sovietica, e poi ci sono altri problemi: il piano si modifica per generazioni, il piano si concreta con la progettazione urbana a scala architettonica, che poi diventa semplicemente non il termine di Jan Lubicz-Nycz ripreso da Bruno Zevi la urbatecture/urbatettura (Zanelli 2 0 1 0) (Zevi 1973), ma la progettazione urbanistica.
Intanto, la disciplina si sposta verso altri livelli e mentre il piano si fa racconto e narrazione, urge riprendere altri temi per valutare funzionalità, vivibilità e sostenibilità non solo delle città, ma del territorio.
2016 Another way to talk about planning. Technologies and environment are the...Luca Marescotti
Urbanistica, per iniziare! On the begin of a talk on planning looking at the territory, from roman Florence to the Italian word "urbanistica". Perchè nel titolo del corso QUALITÀ DEGLI AMBIENTI INSEDIATIVI - PROGETTAZIONE ECOLOGICA PER LA QUALITÀ AMBIENTALE compare “progettazione” e non “pianificazione”? Le lezioni seguono il libro di testo: Luca Marescotti, Città Tecnologie Ambiente. Le tecnologie per la sostenibilità e la protezione ambientale. Nelle diapositive sono riportati estratti del testo Nelle lezioni tratteremo della RICERCA DI RELAZIONI TRA GLI ELEMENTI DEL TERRITORIO, attraverso le analisi (GIS, elaborazioni statistiche) a supporto della pianificazione. Nella formazione della conoscenza scientifica dell’urbanistica è necessario riflettere sulle modalità con cui altre discipline leggono territorio e ambiente; bisogna essere consci che per superare il riduzionismo e per approntare una visione generale nella scienza e nelle teorie, si dovrà aprire la discussione sul controllo delle risorse territoriali, sull’ammodernamento delle pubbliche amministrazioni, sull’armonia delle strategie nella ripartizione delle competenze. Tutto questo per offrire un approccio pragmatico e tecnologico alla produzione del territorio e alla protezione ambientale.
Per una cultura politecnica nelI'urbanistica. le tecnologie di processo (leggi, piani, valutazione strategica e altre tecnologie di controllo, programmazione delle attuazioni) e tecnologie di prodotto (le condizioni generali, le infrastrutture, le opere pubbliche, gli insediamenti).
2016 Environmental technologies. Basic knowledge: the breath of the biosphere...Luca Marescotti
Concetti base: rifiuti, scarti, pericolo, risorse, equilibrio, equilibrio stabile instabile metastabile. Catastrofe. Cicli ecologici. Tecnologie e gestione del rischio.
Le dinamiche delll'atmosfera e gli impatti: inquinamento e danni diretti e indiretti alla salute e al benessere di persone animali e vegetali.
Ecologia e urbanistica, sistemi per governare sistemi complessi socio-ecologi...Luca Marescotti
“Strane storie” per avviarci alle conclusioni vuol dire “sveglia!, guarda il mondo intorno a te e reagisci! Tu sai che cosa puoi fare!”.
L'inizio riguarda la società come una mente collettiva, un sistema sociale capace di andare oltre ai paradigmi convenzionali della politica, dei partiti e dell'anarchia, richiamando responsabilità, ascolto e partecipazione. Le tre caratteristiche fondamentali sono la conoscenza condivisa, la condivisione delle strategie e la cooperazione.
Conoscenza, coordinamento e cooperazione sono le strade da integrare in una maturazione del concetto di democrazia.
2016 Science and technology in land use and governance 2. The importance of p...Luca Marescotti
Per una teoria della pianificazione urbana e territoriale in ambito ecologico. È possibile trovare elementi di validazione o falsificazione della teoria? Le relazioni tra urbanistica e ambiente La Vas come strumento urbanistico per valutare impatti e disponibilità di risorse ambientali.
2016 Fundamentals of urban planning. Move from fact to law to solve social an...Luca Marescotti
Fondamenti di urbanistica. La lunga strada per passare dal fatto al diritto nella consapevolezza delle crisi sociali e ambientali del XX secolo.
Le principali lezioni dell'urbanistica del Novecento riguardano sia la pianificazione territoriale (Ruur, TVA), sia la pianificazione metropolitana (London), sia i confronti internazionali (Bauhaus, CIAM). La crescita dell'urbanismo spinge molte discipline a indagare le città e cresce la necessità di passare dai singoli episodi (il fatto) a leggi generali capaci di controllare e governare la crescita urbana.
2016 I fondamenti dell'urbanistica. Parte prima: antichità e modernità.Luca Marescotti
L’organizzazione del territorio è oggetto di azioni politiche, rispecchia determinati rapporti sociali, implica ordinanze, leggi, decreti, richiede risorse e richiama investimenti. La forma dell’organizzazione territoriale costituisce solo uno schema, senza vita e senza significato, se non viene riempita da questi contenuti. L'urbanistica riguarda tutta l’organizzazione del territorio e non solo la città le pietre e i mattoni; il paesaggio attuale è composto da opere antiche di secoli, insediamenti e strade, monti disboscati e terre bonificate. La suddivisione modulare del territorio fatta dai Romani permane ancora nell’organizzazione di certe campagne, testimoniando un passato lontano di ben duemila anni. Tuttavia, anche quella certa forma di organizzazione del territorio è testimonianza, ma non ovviamente permanenza e imposizione, di quell’ordine
sociale.
2016 Fundamentals of Planning. 4 - The history of urbanism and the protection...Luca Marescotti
La storia dell'urbanistica e la difesa del patrimonio storico urbano come transizione verso consapevolezza e formulazione scientifica. La storia dell'urbanistica e la difesa del patrimonio storico urbano come transizione verso consapevolezza e formulazione scientifica. La sequenza dei nomi (come questi per esempio: Numa Denis Fustel de Coulange, Werner Hegemann, Lewis Mumford, Pierre Lavedan e Marcel Poete fine alle storie di Leonardo Benevolo, Michel Ragon, Ernst Egli, Paolo Sica, Erwin Gutkind, fino a Emanuele Greco e Mario Liverani) non è una storia lineare, si combinano le diverse definizioni di urbanistica con le visioni politiche e con l'impegno politico.
THEORIES HYPOTHESES AND EXPERIMENTS. What kind of theories in urban and regional planning?
L'esercitazione come applicazione di una teoria dell'urbanistica. Ma quale teoria?
You must analyse the plan of Comune di Vigevano (PGT Piano di Governo del Territorio, Plan for land use government) so to understand in practice the meanings of the knowledge learned in both our courses
Applied Geology to Urban Planning & Applied Ecology to Urban Planning
In queste pagine prosegue il filo del discorso (mio, ma sotto le influenze di scambi di idee con Alfonso Santoriello e Fausto Longo, archeologi e docenti presso l'Università di Salerno) che con voci diverse mi hanno orientato.
In precedenza avevo scritto e pubblicato:
Luca Marescotti, “Luoghi e identità: bene pubblico, patrimonio culturale, memoria e identità sociale”, in Territorio, n. 42, 2007, pp. 7181.
Marescotti Luca, Mascione Maria, “Letture del paesaggio per la pianificazione” in: Casonato Camilla, Salerno Rossella (a cura di), Paesaggi culturali. Cultural Landscape, rappresentazioni. Esperienze. Prospettive, Gangemi editore, Roma, 2008, pp. 123130.
Luca Marescotti, “Patrimonio y memoria. Planificar la conservación para la sustentabilidad y la identidad social”, in: Revista de Arquitectura (numero monografico: Ser Sustentable III) n.250, agosto 2013, pp. 8489.
e poi avevo scritto ma non è ancora pubblicato:
Esperienza umana, paesaggi della biosfera, urbanistica (Redavalle, 10 settembre 2013) con risposte alle domande (3 dubbi e 11 risposte).
2016 Fundamentals of urban planning. The paradigms of our training in urban p...Luca Marescotti
Fondamenti di urbanistica. I paradigmi della nostra formazione nelle azioni urbanistiche e nelle riforme legislative e amministrative tra XIX e XX secolo. Il diritto di proprietà, i beni comuni, la pubblica utilità e i grandi piani che hanno fatto da sfondo culturale alla nostra formazione di urbanistiche, accentuando il ruolo di proposte commerciali come garden city e mettendo in secondo piano molte risposte concrete delle pubbliche amministrazioni -ma anche di industriali- al problema delle abitazioni popolari.
Dichiarazione di sintesi sull'iter del nuovo Prgc di PordenoneComune di Pordenone
La storia del processo di pianificazione che ha portato al nuovo Piano regolatore generale comunale di Pordenone, redatta dal responsabile del procedimento ing. Marco Toneguzzi
2016 Environmental Technologies: Fundamentals in the biosphere knowledge. The...Luca Marescotti
Come le Carte Europee dell'ARia, del suolo e dell'acqua hanno imposto regole ai paesi membri. Le caratteristiche fisiche dell'acqua, le quantità nel ciclo delle acque fino ai metodi di uso - sfruttamento - distruzione della risorsa. Alcuni esempi. I bacini idrografici: misure non strutturali (come la pianificazione territoriale) e misure strutturali (le opere).
Luca Marescotti
IL RUOLO DELL'URBANISTICA E IL RUOLO DELLA CULTURA POLITECNICA NELLA COMPRENSIONE E NELLA GESTIONE DEI FATTORI LOCALI E GLOBALI DI MODIFICAZIONE DEI SISTEMI SOCIO-ECOLOGICI
THE ROLE OF PLANNING AND THE ROLE OF A POLYTECHNIC CULTURE FOR UNDERSTANDING AND MANAGE MAIN DRIVERS IN GLOBAL AND LOCAL CHANGE OF SOCIO-ENVIRONMENTAL SYSTEMS
2016 An Ecological Planning Theory 1 Science and land use planning theory. Le...Luca Marescotti
2016 Science and land use planning theory. Learning from ecology and reality. Scienza urbanistica e teoria dell'urbanistica: imparare dall'ecologia e dalla realtà. Tra tutti i documenti disponibili abbiamo selezionato nei fondamenti quelli che maggiormente permettevano di individuare i principi guida dell'urbanistica, ma abbiamo trovato definizioni contrastanti (una disciplina o un insieme di discipline complementari? oppure tecniche operative senza autonomia disciplinare?) Nonostante vi fosse un unico oggetto di interesse (le città, le loro espansioni e trasformazioni), l'urbanistica appare deformata da una visione classica e convenzionale che non tiene conto di condizioni generali, indirizzi giuridici, questione ambientale. Da qui si inizia per fondare una visione scientifica e una teoria in ambito ecologico.
2016 Science and urban planning theory 5. Economy and planning, interesting b...Luca Marescotti
Science and urban planning theory. Economy and planning, interesting but threatening marriage. Scienza urbanistica e teoria dell'urbanistica. Economia e urbanistica, un'unione interessante ma pericolosa. L'originalità del caso italiano negli studi e nelle polemiche sui rapporti tra l'urbanistica moderna e l'impegno politico. Gli studi degli economisti sul valore-prezzo della terra: dalla rendita fondiaria agricola assoluta e differenziale a quella urbana. Dall'idea del libero mercato e della sua forza di regolatore allo sviluppo dei concetti di rendita quasi-rendita, monopolio, oligopolio collusivo.
Misurare che cosa? efficacia, efficienza, sostenibilità, resilienza? USA vs U...Luca Marescotti
Un tempo, non molto tempo fa e con leggi tuttora valide, l'urbanistica si misurava in termini molto semplici: il fabbisogno abitativo, la capacità insediativa, il rapporto tra edilizia pubblica e edilizia privata (per calmierare il mercato, si diceva), gli standard urbanistici, la realizzazione di servizi. Gradualmente, sotto una spinta più o meno sotterranea, sono prevalse altre idee.
Il piano è troppo vincolistico, non è flessibile, gli standard urbanistici non misurano tutti i servizi (quelli commerciali, in particolare) o forse non sono altro che un'urbanistica da ragionieri, le programmazioni sono frutto di una mentalità sovietica, e poi ci sono altri problemi: il piano si modifica per generazioni, il piano si concreta con la progettazione urbana a scala architettonica, che poi diventa semplicemente non il termine di Jan Lubicz-Nycz ripreso da Bruno Zevi la urbatecture/urbatettura (Zanelli 2 0 1 0) (Zevi 1973), ma la progettazione urbanistica.
Intanto, la disciplina si sposta verso altri livelli e mentre il piano si fa racconto e narrazione, urge riprendere altri temi per valutare funzionalità, vivibilità e sostenibilità non solo delle città, ma del territorio.
2016 Another way to talk about planning. Technologies and environment are the...Luca Marescotti
Urbanistica, per iniziare! On the begin of a talk on planning looking at the territory, from roman Florence to the Italian word "urbanistica". Perchè nel titolo del corso QUALITÀ DEGLI AMBIENTI INSEDIATIVI - PROGETTAZIONE ECOLOGICA PER LA QUALITÀ AMBIENTALE compare “progettazione” e non “pianificazione”? Le lezioni seguono il libro di testo: Luca Marescotti, Città Tecnologie Ambiente. Le tecnologie per la sostenibilità e la protezione ambientale. Nelle diapositive sono riportati estratti del testo Nelle lezioni tratteremo della RICERCA DI RELAZIONI TRA GLI ELEMENTI DEL TERRITORIO, attraverso le analisi (GIS, elaborazioni statistiche) a supporto della pianificazione. Nella formazione della conoscenza scientifica dell’urbanistica è necessario riflettere sulle modalità con cui altre discipline leggono territorio e ambiente; bisogna essere consci che per superare il riduzionismo e per approntare una visione generale nella scienza e nelle teorie, si dovrà aprire la discussione sul controllo delle risorse territoriali, sull’ammodernamento delle pubbliche amministrazioni, sull’armonia delle strategie nella ripartizione delle competenze. Tutto questo per offrire un approccio pragmatico e tecnologico alla produzione del territorio e alla protezione ambientale.
Per una cultura politecnica nelI'urbanistica. le tecnologie di processo (leggi, piani, valutazione strategica e altre tecnologie di controllo, programmazione delle attuazioni) e tecnologie di prodotto (le condizioni generali, le infrastrutture, le opere pubbliche, gli insediamenti).
2016 Environmental technologies. Basic knowledge: the breath of the biosphere...Luca Marescotti
Concetti base: rifiuti, scarti, pericolo, risorse, equilibrio, equilibrio stabile instabile metastabile. Catastrofe. Cicli ecologici. Tecnologie e gestione del rischio.
Le dinamiche delll'atmosfera e gli impatti: inquinamento e danni diretti e indiretti alla salute e al benessere di persone animali e vegetali.
Ecologia e urbanistica, sistemi per governare sistemi complessi socio-ecologi...Luca Marescotti
“Strane storie” per avviarci alle conclusioni vuol dire “sveglia!, guarda il mondo intorno a te e reagisci! Tu sai che cosa puoi fare!”.
L'inizio riguarda la società come una mente collettiva, un sistema sociale capace di andare oltre ai paradigmi convenzionali della politica, dei partiti e dell'anarchia, richiamando responsabilità, ascolto e partecipazione. Le tre caratteristiche fondamentali sono la conoscenza condivisa, la condivisione delle strategie e la cooperazione.
Conoscenza, coordinamento e cooperazione sono le strade da integrare in una maturazione del concetto di democrazia.
2016 Science and technology in land use and governance 2. The importance of p...Luca Marescotti
Per una teoria della pianificazione urbana e territoriale in ambito ecologico. È possibile trovare elementi di validazione o falsificazione della teoria? Le relazioni tra urbanistica e ambiente La Vas come strumento urbanistico per valutare impatti e disponibilità di risorse ambientali.
2016 Fundamentals of urban planning. Move from fact to law to solve social an...Luca Marescotti
Fondamenti di urbanistica. La lunga strada per passare dal fatto al diritto nella consapevolezza delle crisi sociali e ambientali del XX secolo.
Le principali lezioni dell'urbanistica del Novecento riguardano sia la pianificazione territoriale (Ruur, TVA), sia la pianificazione metropolitana (London), sia i confronti internazionali (Bauhaus, CIAM). La crescita dell'urbanismo spinge molte discipline a indagare le città e cresce la necessità di passare dai singoli episodi (il fatto) a leggi generali capaci di controllare e governare la crescita urbana.
2016 I fondamenti dell'urbanistica. Parte prima: antichità e modernità.Luca Marescotti
L’organizzazione del territorio è oggetto di azioni politiche, rispecchia determinati rapporti sociali, implica ordinanze, leggi, decreti, richiede risorse e richiama investimenti. La forma dell’organizzazione territoriale costituisce solo uno schema, senza vita e senza significato, se non viene riempita da questi contenuti. L'urbanistica riguarda tutta l’organizzazione del territorio e non solo la città le pietre e i mattoni; il paesaggio attuale è composto da opere antiche di secoli, insediamenti e strade, monti disboscati e terre bonificate. La suddivisione modulare del territorio fatta dai Romani permane ancora nell’organizzazione di certe campagne, testimoniando un passato lontano di ben duemila anni. Tuttavia, anche quella certa forma di organizzazione del territorio è testimonianza, ma non ovviamente permanenza e imposizione, di quell’ordine
sociale.
2016 Fundamentals of Planning. 4 - The history of urbanism and the protection...Luca Marescotti
La storia dell'urbanistica e la difesa del patrimonio storico urbano come transizione verso consapevolezza e formulazione scientifica. La storia dell'urbanistica e la difesa del patrimonio storico urbano come transizione verso consapevolezza e formulazione scientifica. La sequenza dei nomi (come questi per esempio: Numa Denis Fustel de Coulange, Werner Hegemann, Lewis Mumford, Pierre Lavedan e Marcel Poete fine alle storie di Leonardo Benevolo, Michel Ragon, Ernst Egli, Paolo Sica, Erwin Gutkind, fino a Emanuele Greco e Mario Liverani) non è una storia lineare, si combinano le diverse definizioni di urbanistica con le visioni politiche e con l'impegno politico.
THEORIES HYPOTHESES AND EXPERIMENTS. What kind of theories in urban and regional planning?
L'esercitazione come applicazione di una teoria dell'urbanistica. Ma quale teoria?
You must analyse the plan of Comune di Vigevano (PGT Piano di Governo del Territorio, Plan for land use government) so to understand in practice the meanings of the knowledge learned in both our courses
Applied Geology to Urban Planning & Applied Ecology to Urban Planning
In queste pagine prosegue il filo del discorso (mio, ma sotto le influenze di scambi di idee con Alfonso Santoriello e Fausto Longo, archeologi e docenti presso l'Università di Salerno) che con voci diverse mi hanno orientato.
In precedenza avevo scritto e pubblicato:
Luca Marescotti, “Luoghi e identità: bene pubblico, patrimonio culturale, memoria e identità sociale”, in Territorio, n. 42, 2007, pp. 7181.
Marescotti Luca, Mascione Maria, “Letture del paesaggio per la pianificazione” in: Casonato Camilla, Salerno Rossella (a cura di), Paesaggi culturali. Cultural Landscape, rappresentazioni. Esperienze. Prospettive, Gangemi editore, Roma, 2008, pp. 123130.
Luca Marescotti, “Patrimonio y memoria. Planificar la conservación para la sustentabilidad y la identidad social”, in: Revista de Arquitectura (numero monografico: Ser Sustentable III) n.250, agosto 2013, pp. 8489.
e poi avevo scritto ma non è ancora pubblicato:
Esperienza umana, paesaggi della biosfera, urbanistica (Redavalle, 10 settembre 2013) con risposte alle domande (3 dubbi e 11 risposte).
2016 Fundamentals of urban planning. The paradigms of our training in urban p...Luca Marescotti
Fondamenti di urbanistica. I paradigmi della nostra formazione nelle azioni urbanistiche e nelle riforme legislative e amministrative tra XIX e XX secolo. Il diritto di proprietà, i beni comuni, la pubblica utilità e i grandi piani che hanno fatto da sfondo culturale alla nostra formazione di urbanistiche, accentuando il ruolo di proposte commerciali come garden city e mettendo in secondo piano molte risposte concrete delle pubbliche amministrazioni -ma anche di industriali- al problema delle abitazioni popolari.
Dichiarazione di sintesi sull'iter del nuovo Prgc di PordenoneComune di Pordenone
La storia del processo di pianificazione che ha portato al nuovo Piano regolatore generale comunale di Pordenone, redatta dal responsabile del procedimento ing. Marco Toneguzzi
2016 Environmental Technologies: Fundamentals in the biosphere knowledge. The...Luca Marescotti
Come le Carte Europee dell'ARia, del suolo e dell'acqua hanno imposto regole ai paesi membri. Le caratteristiche fisiche dell'acqua, le quantità nel ciclo delle acque fino ai metodi di uso - sfruttamento - distruzione della risorsa. Alcuni esempi. I bacini idrografici: misure non strutturali (come la pianificazione territoriale) e misure strutturali (le opere).
Luca Marescotti
IL RUOLO DELL'URBANISTICA E IL RUOLO DELLA CULTURA POLITECNICA NELLA COMPRENSIONE E NELLA GESTIONE DEI FATTORI LOCALI E GLOBALI DI MODIFICAZIONE DEI SISTEMI SOCIO-ECOLOGICI
THE ROLE OF PLANNING AND THE ROLE OF A POLYTECHNIC CULTURE FOR UNDERSTANDING AND MANAGE MAIN DRIVERS IN GLOBAL AND LOCAL CHANGE OF SOCIO-ENVIRONMENTAL SYSTEMS
UPDATED 2015 jun 15
SCIENZA TEORIE & TECNOLOGIE: urbanistica, una scienza tra le scienze della terra per la sostenibilità e la
protezione ambientale
SCIENCE, THEORIES and TECHNOLOGIES: urban and regional planning, a science among earth sciences for sustainability and environmental protection
Il piano è interpretato come esempio/modello per un modo di agire, contestualizzato ai mutamenti della globalizzazione, climatici, economici e sociali. In questo modello, viene superata l’idea che la sostenibilità sia unicamente una questione ambientale e si afferma una visione integrata, una convergenza di interventi delle diverse dimensioni dello sviluppo; gestione e pianificazione strategica saranno gli strumenti della realtà competitiva nel totale rispetto dei principi di sostenibilità dei programmi internazionali, per il progresso in campo ambientale, economico e sociale.
Obiettivi sono:
Restituire FORMA _Ridurre il carico ambientale
Restituire RICONOSCIBILITA’ _Aumentare il livello di equità
Restituire RISPETTO E IDETITA’ _Tutelare le generazioni future
E’ fondamentale la partecipazione attiva degli attori locali, per sviluppare i fattori di attrattività e raggiungere un vantaggio competitivo sostenibile
Atlante della Trasformazione Digitale della PAGianni Sinni
Communication design and public administration are two very distant worlds in terms of language, methods, and processes, where the lack of a common idiom makes mutual interaction particularly difficult. And when we enter unfamiliar territories, it can be useful to have an orientation tool. Thus, the topic addressed within the Communication Design Laboratory of the Master's degree program in design at Iuav of Venice concerned a mapping of the ecosystems and actors of some of the main services of public administration - land management, mobility, health, education, culture.
2016 Science and technology to govern the land uses. 2 The importance of land...Luca Marescotti
Science and technology to govern the land uses. The importance of land use planning as a science. Scienze e tecnologie nel governo delle trasformazioni: l'importanza dell'urbanistica come scienza. Le forti contraddizioni tra i diversi aspetti che caratterizzano la vita sul pianeta Terra, aiutano a rafforzare posizioni così ideologiche da far rinnegare i più evidenti benefici delle molte rivoluzioni (agronomiche, industriali, sanitarie e sociali) a favore di inesistenti passati arcadici, con il risultato di mettere a rischio molti processi politici e conoscitivi. [ma che cosa vuol dire: DECRESCITA FELICE?]. Per affrontare correttamente il rapporto tra scienze e tecnologie nel governo del territorio bisogna sciogliere il groviglio di luoghi comuni che stanno alla base di queste apparenti contraddizioni e indeboliscono ogni capacità di azione.
Luigi Guastamacchia - Innovazione Tecnologica nella redazione dei Piani: il c...Planetek Italia Srl
Luigi Guastamacchia - consulente Politecnico di Bari ICAR - "Innovazione Tecnologica nella redazione dei Piani: il contributo dei dati telerilevati da satellite."
Intervento al Seminario "Metodologie e Tecnologie Innovative nella Pianificazione Urbanistica."
02 dicembre 2010 - ore 14,30 - Fiera del Levante, Bari
Use of advanced Technologies to support Planning in
hazardous Areas: an Introduction / Vulnerability vs urban and regional Resilience.
Lesson 2: How Spatial Planning can contribute to Prevention Policies. L'uso delle innovazioni tecnologiche per supportare la pianificazione nelle regioni con elevati rischi di catastrofi naturali: un'introduzione / La vulnerabilità in rapporto alla resilienza urbana e territoriale.
Lezione 2: Come la pianificazione territoriale e urbana possono rafforzare le politiche di prevenzione.
Scira Menoni: Vulnerabilità e resilienza urbana e territoriale: come l’urbanistica e la pianificazione territoriale possono contribuire a politiche di prevenzione.- Urban vulnerability and resilience: how planning may contribute to mitigation policies. Lesson 1: unfortunately negative examples.
What can be done to mitigate risks? Risk assessment / Risk mitigation measures: structural and non structural, long and
short term / Implementation tools: laws, regulations, directives, economic tools –insurance, incentives, taxes- voluntary….
Ulrich Beck reminds us of the fact the in risks imply a tightly coupled combination of “facts” and “values” that make any risk related decision neither purely technical nor purely political.
The complexity of risk conditions requires a suitable approach for a world of infrastructures and settlements built as a sole system.
Che cosa abbiamo tra le mani, quando vediamo una cartografia di un piano urbanistico, un GIS, una pagina di Google Maps? O Street View?
[Mauro Salvemini, professore Università La sapienza Roma, presidente AMFM Gis Italia.]
Scienze e tecnologie nel governo delle trasformazioni Esercitazione sull'applicazione degli studi sui servizi ambientali nella pianificazione. In questa esercitazione si parlerà su come mappare e
valutare i servizi svolti dagli ecosistemi
EEA Mapping and assessing the condition of Europe's ecosystems & The Economics of Ecoservices and iosphere TEEB & Common International Classification of Ecosystem Services CICES.
MOVIMENTO PER LA DIGNITA’ DELLA DOCENZA
UNIVERSITARIA: le motivazioni dello scipopero del 20 maggio 2016. Le risorse del sistema pubblico universitario italiano.
2016 Environmental Technologies: Fundamentals in Biosphere Knowledge. Soil, S...Luca Marescotti
2016 Environmental Technologies: Fundaqmentals in Biosphere Knowledge. Soil, Support and Feeding - Tecnologie ambientali: le basi nella conoscenza della biosfera. Il suolo, sostegno e nutrizione
Maria Mascione: Strumenti, obiettivi e potenzialità della gestione delle info...Luca Marescotti
Le tecnologie dell'informazione e le capacità di rilievo e registrazione dei dati sono strumenti di lavoro consueti per l'elaborazione di dati relativi ai fenomeni ambientali e antropici che descrivono lo stato del territorio e le sue trasformazioni. L'uso dei sistemi informativi è ormai una prassi acquisita e condivisa in organizzazioni e ambiti di ricerca che si occupino di analisi, pianificazione, gestione, tutela e valorizzazione del territorio. Rispondono a specifiche esigenze di acquisizione, elaborazione, aggiornamento e visualizzazione di dati. Tra questi sono compresi anche gli inventari e i cataloghi dei beni culturali promossi a livello centrale e dagli enti territoriali. Sono set di dati che rispondono per la maggior parte a standard comuni di contenuti e formati di archiviazione la cui disponibilità attraverso la rete sta migliorando proprio in questi ultimi anni. L'utilizzo diffuso di sistemi webGIS pubblici permette infatti di accedere a mappe che rappresentano indagini e indicatori e di effettuare ricerche in modo molto amichevole su basi dati di diverso dettaglio.
Maria Mascione: Strumenti, obiettivi e potenzialità della gestione delle info...
010 teoria 3 2016
1. URBANISTICA
PROGETTAZIONE URBANA SOSTENIBILE
Luca Marescotti
Scienza urbanistica e teoria dell'urbanistica.
ETICA SCIENZA TECNICA: PER UNA TEORIA GENERALE
DOI: 10.13140/RG.2.1.2411.7363
2015-2016 2° semestre
2. Luca Marescotti 2 / 96
IL SENSO DELLE PAROLE
THE MEANING OF WORDS
Le lezioni seguono il libro di testo:
Luca Marescotti, Urbanistica. Fondamenti e teoria.
Nelle diapositive sono riportati estratti del testo
3. Luca Marescotti 3 / 96
Nelle lezioni precedenti
LIMITI DELLA PRASSI: TRE COSTANTI CONTRO UNA
TEORIA GENERALE
LIMITI DELLO SVILUPPO: VERSO UN PIANETA URBANO
URBANISTICA: le difficoltà di un'identità scientifica
4. Luca Marescotti 4 / 96
IN PARTICOLARE
Squilibri dell’urbanesimo globale
Limiti dello sviluppo, limiti dell’urbanesimo
Sviluppo, sviluppo sostenibile e impronta ecologica
URBANISTICA: le difficoltà di un'identità scientifica
5. Luca Marescotti 5 / 96
Elementi oggettivi
La crescente pressione antropica
Conoscere per costruire scenari … senza
disturbi conoscitivi
Incertezza nei riferimenti
Troppi elementi hanno troppe e contrastanti definizioni
Le misurazioni non sempre hanno protocolli condivisi
URBANISTICA: le difficoltà di un'identità scientifica
6. Luca Marescotti 6 / 96
Lo sviluppo delle metropoli è sicuro?
ESPOSIZIONE AI RISCHI DI UN NUMERO SEMPRE CRESCENTE DI PERSONE
R = f (danno * vulnerabilità * esposizione)
dove:
Esposizione= f(quantità di popolazione esposta all'evento)
Danno= f(intensità e dalla durata dell'evento)
[United Nations, Department of Economic and Social Affairs, Population Division, Risks of Exposure and
Vulnerability to Natural Disasters at the City Level: A Global Overview, Technical Paper No. 2015/2]
URBANISTICA
le difficoltà di un'identità scientifica aumentano i rischi
7. Luca Marescotti 7 / 96
URBANISTICA
le difficoltà di un'identità scientifica aumentano i rischi
8. Luca Marescotti 8 / 96
URBANISTICA
le difficoltà di un'identità scientifica aumentano i rischi
Risk of climate-related impacts results from the interaction of climate-related hazards
(including hazardous events and trends) with the vulnerability and exposure of human
and natural systems. Changes in both the climate system and socioeconomic processes
including adaptation and mitigation are drivers of hazards, exposure, and
vulnerability.
[ICCP 2014 Working Group II of Assessment Report 5]
9. Luca Marescotti 9 / 96
URBANISTICA
le difficoltà di un'identità scientifica aumentano i rischi
10. Luca Marescotti 10 / 96
PLANNING THEORY
Il quarto capitolo riguarda
“TEORIA DELL'URBANISTICA”
[ovviamente teoria all'interno di una visione scientifica urbanistica]
PER UNA TEORIA DELL’URBANISTICA IN AMBITO
ECOLOGICO
11. Luca Marescotti 11 / 96
TEORIA DELL'URBANISTICA
Nel libro Città Tecnologie Ambiente, quarto capitolo,
si introduce la teoria dell'urbanistica in ambito ecologico da un
altro punto di vista
TECNOLOGIE DI PROCESSO, TECNOLOGIE DI
PRODOTTO, sottolineando l'importanza dei sistemi informativi
territoriali (GIS Geographical Information Service) e del Catasto
12. Luca Marescotti 12 / 96
NUOVI ORIZZONTI DELL'URBANISTICA?
ETICA SCIENZA TECNICA: PER UNA TEORIA GENERALE
VERSO UN PIANETA URBANO
13. Luca Marescotti 13 / 96
RAFFORZARE TEORETICAMENTE L’URBANISTICA
SIGNIFICA CONOSCERE
IL PROCESSO E IL SUO CONTROLLO
«amministrare l’urbanistica»?
AMMINISTRARE ovvero valutare il processo
“pianificazione-attuazione-gestione”
nella sua interezza e complessità, significa quindi possedere anche la capacità di
spiegazione e controllo degli effetti indotti, e quindi anche la capacità di entrare
nel merito delle questioni sociali e ambientali ben consci che queste dipendono
largamente dalle caratteristiche politiche degli Stati.
CONTIGUITÀ CON IL MONDO SOCIALE
(non sono solo opere materiali)
URBANISTICA: rafforzare i processi della pianificazione
14. Luca Marescotti 14 / 96
LA RENDITA FONDIARIA
URBANA
LIVELLI ED ENTI DI
PIANIFICAZIONE
URBANISITCA
ATTUAZIONE URBANISTICA E
LEGISLAZIONE VIGENTE
PROBLEMI DI FORMA E DI
CONTENUTO
PIANIFICAZIONE
URBANISTICA
URBANISTICA: le difficoltà di un'identità scientifica
15. Luca Marescotti 15 / 96
RAFFORZARE TEORETICAMENTE L’URBANISTICA
SIGNIFICA CONOSCERE
IL PROCESSO E IL SUO CONTROLLO
Introducendo elementi di analisi fisica del territorio e di controllo del piano
STUDI DI SETTORE
VALUTAZIONE DI IMPATTO STRATEGICA - VALUTAZIONE DI
IMPATTO DELLE OPERE
URBANISTICA: rafforzare i processi della pianificazione
16. Luca Marescotti 16 / 96
LA RISPOSTAALLA DOMANDA SUI CONFINI TRA
URBANISTICA E POLITICA PASSAATTRAVERSO L’ETICA
riconoscimento delle reciproche autonomie
&
sensibilità verso la questione ambientale
Identificazione dei ruoli
urbanistica come scienza – urbanistica come tecnica - politica
per l’emancipazione sociale attraverso la funzione istituzionale della
scuola (un termine unico per i diversi ordini scolastici comprensivo
dell’università).
URBANISTICA: rafforzare i processi della pianificazione
17. Luca Marescotti 17 / 96
RAFFORZARE TEORETICAMENTE L’URBANISTICA
SIGNIFICA CONOSCERE
IL PROCESSO E IL SUO CONTROLLO
“pianificazione-programmazione-attuazione (fasi della progettazione)-gestione
(del sistema e delle singole opere)-ridefinizione e riorientamento del processo”
UN PROCESSO UNITARIO, SEQUENZIALE
CONDOTTO ATTRAVERSO UN’EFFETTIVAAUTONOMIA
DISCIPLINARE
URBANISTICA: rafforzare i processi della pianificazione
18. Luca Marescotti 18 / 96
NUOVI ORIZZONTI DELL'URBANISTICA?
PER UNA VISIONE SCIENTIFICA NELL’URBANISTICA
VERSO UN PIANETA URBANO
19. Luca Marescotti 19 / 96
SCIENZA, TECNICA, ARTE
SIGNIFICATI E CONSEGUENZE OPERATIVE
Il termine “scienza” riguarda un certo modo di organizzare la
conoscenza affinché possa essere condivisa e sottoposta a verifiche; il
termine “tecnica” contiene un significato implicito che rinvia l’ambito
dell’urbanistica alle pubbliche amministrazioni in quanto delegate alla
produzione del territorio come processo e come prodotto (l’urbanistica,
dunque, come tecnica di gestione di azioni di lunga durata); il termine
“arte” rimanda ai cittadini, ma solo come fruitori di spazi pubblici; nel
richiamo all’estetica dello spazio pubblico, si allontana l’attenzione
dall’abitare e dal benessere dei cittadini, e lo si focalizza sulle emozioni
che una città suscita nel visitatore, così spesso male interpretate come
“bellezza”
URBANISTICA: rafforzare i processi della pianificazione
20. Luca Marescotti 20 / 96
SCIENZA, TECNICA, ARTE
SIGNIFICATI E CONSEGUENZE OPERATIVE
SCIENZA = processo interattivo e integrato; definizione degli elementi
territoriali significativi; osservazione e comprensione di trasformazioni e
relazioni tra le parti del sistema territoriale e con l’ambiente.
necessità operativa di supporto ai processi decisionali.
I dati e le informazioni devono permettere di interpretare le
trasformazioni territoriali per quanto riguarda sia le relazioni interne,
cioè tra le parti del sistema territoriale, sia per le relazioni esterne, o
impatti, con l’ambiente.
punto di vista scientifico = capacità di investigazione e indipendenza
URBANISTICA: rafforzare i processi della pianificazione
21. Luca Marescotti 21 / 96
SCIENZA, TECNICA, ARTE
SIGNIFICATI E CONSEGUENZE OPERATIVE
LA POLITICA DOVRÀ ESSERE IL GARANTE DELLA SCIENZA
URBANISTICA
URBANISTICA: rafforzare i processi della pianificazione
22. Luca Marescotti 22 / 96
SCIENZA, TECNICA, ARTE
SIGNIFICATI E CONSEGUENZE OPERATIVE
SCIENZA = capacità di organizzare le conoscenze, di compiere
esperimenti e misure per sottoporre di continuo ciò che si sa al vaglio
della critica.
L’osservazione richiama la descrizione delle condizioni al contorno e
richiede capacità di misurare effetti diretti e indiretti
URBANISTICA: rafforzare i processi della pianificazione
23. Luca Marescotti 23 / 96
SCIENZA, TECNICA, ARTE
SIGNIFICATI E CONSEGUENZE OPERATIVE
L’urbanistica come scienza si confronta con l’ecologia, osserva i
risultati dei piani e degli impatti indotti sulla natura e sulla società dalla
loro attuazione, stabilisce le relazioni fra trasformazioni del territorio
(produzione di territorio antropico) e ambiente; osserva e discute l’uso
delle risorse naturali, i livelli di consumo, di rigenerazione o di
distruzione; considera gli aspetti economici e giuridici di beni pubblici
limitati, delicati, degradabili, non rinnovabili, quali il territorio e
l’ambiente e, nello stesso tempo, valuta come conservarli e trasformarli
per utilizzarli al meglio.
URBANISTICA: rafforzare i processi della pianificazione
24. Luca Marescotti 24 / 96
SCIENZA, TECNICA, ARTE
SIGNIFICATI E CONSEGUENZE OPERATIVE
Nelle spiegazioni sull’esercizio dell’urbanistica le argomentazioni più
facilmente accettate sono spesso quelle più tendenziose, fondate su
luoghi comuni, intuizioni indimostrabili, valutazioni irripetibili, che
individuano sempre nella politica e nell’ingerenza dello Stato i peggiori
avversari. Per raggiungere la massima efficacia in queste tesi occorre
eludere la complessità degli ordinamenti sociali e dello Stato, come
hanno dimostrato i molti movimenti che hanno combattuto come nefasta
la stessa prassi politica democratica, fonte di lentezza decisionale, se non
di corruzione, fino a affermare, contro ogni evidenza giuridica e politica,
l’inattuale rappresentazione dei rapporti tra Stato e cittadino attraverso
un bipolarismo tradizionale semplificato.
URBANISTICA: rafforzare i processi della pianificazione
25. Luca Marescotti 25 / 96
SCIENZA, TECNICA, ARTE
SIGNIFICATI E CONSEGUENZE OPERATIVE
L’urbanistica come tecnica nasce all’interno delle organizzazioni
ordinamentali e delle pubbliche amministrazioni come strumento
necessario per governare attività e opere che richiedono tempi lunghi.
La tecnica è disciplinata da leggi, regolamenti e norme preparate per
rafforzare l’azione delle pubbliche amministrazioni in ogni tempo e in
ogni paese, anche se ovviamente con risultati istituzionali e giuridici
specifici. L’origine è antica e le prime tracce si ritrovano nelle
organizzazione ordinamentali, documentate dai reperti delle prime città
dell’antico oriente, dove nella struttura urbana si riconosce una volontà
di distribuzione delle funzioni urbane e nelle tavolette d’argilla la
capacità di rappresentare i territori.
URBANISTICA: rafforzare i processi della pianificazione
26. Luca Marescotti 26 / 96
SCIENZA, TECNICA, ARTE
SIGNIFICATI E CONSEGUENZE OPERATIVE
Negli ordinamenti democratici la tecnica urbanistica è articolata
secondo competenze nei diversi livelli di governo, senza precise
gerarchie, con un gravoso compito di coordinamento negli aspetti
strategici e operativi, lasciando maggior autonomia nelle tattiche. Il
controllo politico appare elemento di grande rilevanza nello sforzo di
far convergere le diverse esigenze delle amministrazioni, delle imprese
e dei cittadini. Negli Stati di diritto democratici, la popolazione elegge
direttamente i propri rappresentanti politici negli enti locali.
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
27. Luca Marescotti 27 / 96
SCIENZA, TECNICA, ARTE
SIGNIFICATI E CONSEGUENZE OPERATIVE
La pubblica amministrazione in sé e per sé nell’inventare,
ammodernare e utilizzare la tecnica urbanistica adempie alle finalità
per cui è stata costituita: eseguire e gestire azioni di lunga durata.
È braccio operativo dello Stato, estranea a problemi d’equità o di
giustizia, aspetti di cui dovrebbe farsi carico la politica. Vi possono
essere particolari forme di Stato, senza per questo negare l’utilità della
tecnica urbanistica per affrontare necessità locali di trasformazione
dell’uso del territorio, ma negli attuali Stati di diritto cambia totalmente
il significato della pubblica amministrazione.
URBANISTICA: rafforzare i processi della pianificazione
28. Luca Marescotti 28 / 96
SCIENZA, TECNICA, ARTE
SIGNIFICATI E CONSEGUENZE OPERATIVE
La pubblica amministrazione in sé e per sé nell’inventare, ammodernare e utilizzare
la tecnica urbanistica adempie alle finalità per cui è stata costituita: eseguire e
gestire azioni di lunga durata.
Modello giuridico tradizionale = paradigma bipolare
“lo Stato e il diritto pubblico sono dominati dal conflitto Stato-
cittadino, due poli irriducibili e in contrasto tra di loro. (…) Secondo il
modello tradizionale, i due poli, quello pubblico e quello privato, non
sono irriducibili solo perché in conflitto, bensì anche perché retti da
regole diverse.»
[Norberto Bobbio, Il futuro della democrazia, Torino, Einaudi, 1984, p.75]
URBANISTICA: rafforzare i processi della pianificazione
29. Luca Marescotti 29 / 96
SCIENZA, TECNICA, ARTE
SIGNIFICATI E CONSEGUENZE OPERATIVE
Modello giuridico tradizionale = paradigma bipolare
Il paradigma bipolare è sostanzialmente ancora presente dove è assente o
dove è debole la democrazia.
Dove invece si cerca di sostanziare la democrazia e di rafforzare la
centralità dei cittadini nell’indirizzare le politiche di governo, quel
paradigma bipolare perde la sua consistenza originaria tanto da vedere
profonde trasformazioni negli stessi poteri e nelle funzioni degli Stati e
delle pubbliche amministrazioni.
URBANISTICA: rafforzare i processi della pianificazione
30. Luca Marescotti 30 / 96
SCIENZA, TECNICA, ARTE
SIGNIFICATI E CONSEGUENZE OPERATIVE
Modello giuridico tradizionale = paradigma bipolare
Il paradigma bipolare è sostanzialmente ancora presente dove è assente o
dove è debole la democrazia.
L’eletto, se vuole mantenere la figura di rappresentatività della
democrazia e mantenersi in contatto con gli elettori, dovrebbe agire nel
rispetto del mandato politico,
ma come scriveva Norberto Bobbio a proposito della “rivincita degli
interessi” nella democrazia così non è stato.
URBANISTICA: rafforzare i processi della pianificazione
31. Luca Marescotti 31 / 96
Il paradigma bipolare è difficile da smontare
«Da questa prima trasformazione (prima nel senso che riguarda la
distribuzione del potere) è derivata la seconda, relativa alla
rappresentanza. La democrazia moderna, nata come democrazia
rappresentativa, in contrapposizione alla democrazia degli antichi,
avrebbe dovuto essere caratterizzata dalla rappresentanza politica, cioè
da una forma di rappresentanza in cui il rappresentante essendo
chiamato a perseguire gli interessi della nazione non può essere soggetto
a un mandato vincolato.
Il principio su cui si fonda il mandato politico è l’esatta antitesi di quello
su cui si fonda la rappresentanza degli interessi, in cui il rappresentante,
dovendo perseguire gli interessi particolari del rappresentato, è soggetto
a un mandato vincolato (…).»
[Norberto Bobbio, Il futuro della democrazia, Torino, Einaudi, 1984, p.11]
URBANISTICA: rafforzare i processi della pianificazione
32. Luca Marescotti 32 / 96
SCIENZA, TECNICA, ARTE
SIGNIFICATI E CONSEGUENZE OPERATIVE
Modello giuridico tradizionale = paradigma bipolare
Il paradigma bipolare è difficile da smontare: il mandato vncolato
«Mai norma costituzionale è stata più violata del divieto di mandato
imperativo. Mai principio è stato più disatteso di quello della
rappresentanza politica.»
[Norberto Bobbio, Il futuro della democrazia, Torino, Einaudi, 1984, p.129]
URBANISTICA: rafforzare i processi della pianificazione
33. Luca Marescotti 33 / 96
SCIENZA, TECNICA, ARTE
SIGNIFICATI E CONSEGUENZE OPERATIVE
Bobbio colloca questo paragrafo all’interno delle promesse non mantenute della
democrazia che sono riconducibili, oltre a questa, alla democrazia pluralistica e
non monistica (la sovranità popolare), alla persistenza delle oligarchie, allo
spazio limitato della democrazia, alla persistenza di poteri “invisibili” e alla
carenza di educazione alla cittadinanza.
Nel concludere il paragrafo sulla rivincita degli interessi cita il modello in
discussione in molti Stati europei, basato sul triangolo “Governo, rappresentanti
degli industriali e rappresentanti degli operai”, che qualifica sistema sociale
neocorporativo e, dunque, «espressione tipica di rappresentanza degli interessi»
[Norberto Bobbio, Il futuro della democrazia, Torino, Einaudi, 1984]
URBANISTICA: rafforzare i processi della pianificazione
34. Luca Marescotti 34 / 96
SCIENZA, TECNICA, ARTE
SIGNIFICATI E CONSEGUENZE OPERATIVE
DAL PUNTO DI VISTA DELL’URBANISTICA
si può pertanto comprendere perché mandato politico, conflitto di interessi,
sovrapposizioni e confusione dei ruoli tecnici e politici si possano alimentare
reciprocamente attraverso una visione riduzionistica.
In questa dimensione sospesa tra la tecnica e la politica si manovrano le
possibilità e le responsabilità di sfumare contraddizioni, di celare incongruenze
tra obiettivi e priorità d’interessi generali e d’interessi particolari, tra realtà
operativa e manipolazione del consenso. Nell’ambiguità si danno maggiori spazi
operativi alla discrezionalità, spesso violando la democrazia e gli interessi
generali.
URBANISTICA: rafforzare i processi della pianificazione
35. Luca Marescotti 35 / 96
SCIENZA, TECNICA, ARTE
SIGNIFICATI E CONSEGUENZE OPERATIVE
L’urbanistica come arte riguarda il rapporto con i cittadini: è il
messaggio più evidente e politicamente sfruttabile.
I cittadini fruiscono e vivono negli spazi urbani, visitano le città come
esperienze multisensoriali, non solo estetiche.
Dalla soddisfazione si forma il consenso di cui si alimentano i politici e
il consenso non è estraneo all’identità, alla “sacralità” dei luoghi e alla
magnificenza civile.
Il consenso si gioca sul piano dell’immagine, della comunicazione e dei
concorsi per disegnare gli spazi urbani. Lo spazio urbano è il risultato di
progetti architettonici, anzi la sua percezione è subordinata alla
percezione diretta e dominante dell’architettura.
URBANISTICA: rafforzare i processi della pianificazione
36. Luca Marescotti 36 / 96
SCIENZA, TECNICA, ARTE
SIGNIFICATI E CONSEGUENZE OPERATIVE
La costruzione della città pare allora appartenere non più all’opera
delle pubbliche amministrazioni, ma alla progettualità degli architetti.
LA GRANDE BELLEZZA?
URBANISTICA: rafforzare i processi della pianificazione
37. Luca Marescotti 37 / 96
SCIENZA, TECNICA, ARTE
SIGNIFICATI E CONSEGUENZE OPERATIVE
DAARTE E TECNICA A SCIENZA
il nucleo centrale attorno a cui organizzare la conoscenza si forma
dalla compenetrazione di ambiente, territorio, città e popolazione.
Da questo nucleo ha origine una nuova conoscenza che plasma
tecniche e tecnologie appropriate per organizzare le attività umane.
URBANISTICA: rafforzare i processi della pianificazione
38. Luca Marescotti 38 / 96
SCIENZA & SIGNIFICATI E CONSEGUENZE OPERATIVE
Una teoria dell’urbanistica in ambito ecologico deve essere messa in
grado di ricostruire un quadro unitario degli strumenti urbanistici e delle
opere pubbliche allo scopo di formulare piani integrati, cioè redatti per
rispondere unitariamente all’organizzazione territoriale e agli aspetti
ambientali. Un piano integrato è prodotto attraverso un modello
conoscitivo generale in grado di contenere gli altri modelli particolari o
settoriali, come quelli basati sulla valutazione economica o sulla
valutazione sociale.
URBANISTICA: rafforzare i processi della pianificazione
39. Luca Marescotti 39 / 96
SCIENZA & SIGNIFICATI E CONSEGUENZE OPERATIVE
L’ECOLOGIA NON È ESTRANEAAL PIANIFICARE, NON È UNA
SEMPLICE OPZIONE NELLA PIANIFICAZIONE LOCALE
La convinzione che le risorse territoriali e ambientali, pur limitate, siano
sempre sufficienti per compensare gli impatti di singole opere si fonda
sulla difficoltà di certezze quantitative, spesso accomunate ad una
certezza scientifica.
URBANISTICA: rafforzare i processi della pianificazione
40. Luca Marescotti 40 / 96
NUOVI ORIZZONTI DELL'URBANISTICA?
CINQUE POSTULATI PER L’URBANISTICA
primato della politica,
autonomia della scienza,
unità del territorio e dell’ambiente,
unità dell’uso del suolo e delle opere pubbliche,
consapevolezza dei limiti delle risorse
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
41. Luca Marescotti 41 / 96
PRIMO POSTULATO: PRIMATO DELLA POLITICA
NELL’ORGANIZZAZIONE SOCIALE
Il primato della politica si sviluppa nella definizione delle strategie e
delle linee di intervento, non prevarica la scienza e la tecnica, ma assume
ruoli di garante dell’autonomia scientifica dell’urbanistica e di promotore
di adeguamenti del diritto pubblico e privato, cioè delle regole di
governo delle trasformazioni territoriali e sociali. L’estensione degli
effetti indotti sull’ambiente fanno ritenere che sia un compito contestuale
della politica la formulazione a livello internazionale di principi di
salvaguardia del territorio e dell’ambiente e a livello nazionale
l’implementazione dei principi in termini istituzionali e operativi, come a
dire in leggi, deleghe, regole, norme, accordi, accompagnate da attività
educative e di formazione professionale.
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
42. Luca Marescotti 42 / 96
SECONDO POSTULATO: L’AUTONOMIA SCIENTIFICA
DELL’URBANISTICA
Per esprimere correttamente e pienamente le potenzialità di
emancipazione nei confronti di istanze di giustizia e di equità e di
riflessione critica sul significato dell’agire nell’ambiente.
La difficoltà dell’osservazione della natura e del governo degli impatti è
implicita non tanto nella sovrapposizione di identità osservatore-
osservato, quanto nella forza degli interessi particolari contro gli interessi
generali. Poiché per natura si intende l’organizzazione delle attività
umane sul territorio, nella sua dimensione sociale e non solo fisica, la
riflessione critica non ha regole stabili, è etica, condizione necessaria e
primaria per produrre dall’osservazione prerequisiti e ipotesi.
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
43. Luca Marescotti 43 / 96
L’autonomia si sostanzia nell’indipendenza dai mandati professionali
emessi della pubblica amministrazione. L’autonomia scientifica permette
non solo la costruzione di teorie generali sull’uso del suolo e sugli
impatti ambientali e sociali delle trasformazioni, ma anche
l’individuazione degli elementi utili per il controllo e per la valutazione.
L’autonomia scientifica è interdisciplinarità sia nell’interscambio di dati,
informazioni e conoscenze, sia nella condivisione di metodi e di
strumenti di misura.
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
44. Luca Marescotti 44 / 96
TERZO POSTULATO: L’INSIEME DELLE TRASFORMAZIONI
TERRITORIALI
L’universo della disciplina da manipolare con la pianificazione è l’intera
organizzazione territoriale, compresi gli effetti indotti nell’ambiente.
Lo scopo consiste nell’orientamento della progettazione verso approcci
integrati, capaci di comprendere il contesto culturale e ambientale e di
predisporre appropriate opere di mitigazione e di compensazione: in
questo modo si afferma l’estensione del metodo scientifico al territorio
nell’integrità e nella complessità dei suoi valori.
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
45. Luca Marescotti 45 / 96
A fronte delle tendenze involutive e riduzionistiche, di cui non è in
discussione tanto la correttezza quanto la frammentarietà e l’incapacità
di una visione simultanea delle relazioni che legano i diversi aspetti
dell’organizzazione territoriale, si propone uno sviluppo teorico unitario
e generale. In tal senso -e in opposizione alle costanti riduzionistiche
(riduzionismo scientifico, dimensione locale del piano urbanistico,
egemonia degli interessi privati nelle trasformazioni territoriali)- si
afferma la necessità di porre innanzitutto l’osservazione
dell’organizzazione territoriale in relazione all’ambiente secondo
l’approccio originario di ecologia. Dunque, non tanto gli impatti
dell’individuo o del singolo episodio urbanistico, quanto quelli
dell’intera organizzazione territoriale.
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
46. Luca Marescotti 46 / 96
QUARTO POSTULATO: UNITÀ DEL PROCESSO
“PIANIFICAZIONE-PROGETTAZIONE-REALIZZAZIONE-
MANUTENZIONE”
L’unità disciplinare dell’urbanistica, delle opere pubbliche e della
programmazione economica, non solo dunque come coordinamento tra
settori della pubblica amministrazione, ma come sostanziale
armonizzazione dell’insieme delle trasformazioni territoriali. La
pianificazione ha bisogno di disporre di una corretta previsione tecnica
ed economica delle infrastrutture e degli altri interventi pubblici, da
inquadrare con le risorse private che si renderanno disponibili,
sciogliendo contraddizioni e conflittualità tra ciò che fattibile e ciò che è
desiderabile.
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
47. Luca Marescotti 47 / 96
QUINTO POSTULATO: L'INTEREZZA DEL SISTEMAARIA-
ACQUA-SUOLO OVVERO L'AMBIENTE ORIGINARIO
in cui e su cui opera l’urbanistica
Limitato, delicato, facilmente degradabile, non-rinnovabile
Tale postulato deriva direttamente da un’altra disciplina, l’ecologia, ove
è ampiamente dimostrata la delicatezza del sistema aria-acqua-suolo. La
conoscenza ecologica comporta che, indipendentemente da qualsiasi
dimostrazione scientifica degli impatti urbanistici sull’ambiente, si deve
impostare tutto il processo di organizzazione del territorio
“pianificazione-programmazione-progettazione-esecuzione-
manutenzione” come procedura normale e non come opzione culturale,
una prassi quindi da applicare sempre e non limitatamente ad alcune aree
o ad alcuni progetti, ove si concentrano interessi particolari.
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
48. Luca Marescotti 48 / 96
Il contributo integrato di questi postulati (ce ne sono altri?) avvia lo
sviluppo scientifico della disciplina, attraverso ipotesi generali e derivate
e attraverso teorie pubblicamente falsificabili.
Queste sono le condizioni necessarie e sufficienti per predisporre
tecnologie di processo e di prodotto, utili e appropriate per controllare i
processi e, quindi, atte a garantire rispettivamente l’orientamento degli
investimenti di risorse economiche e sociali e il conseguimento degli
obiettivi dichiarati.
Su queste basi la teoria si legherà al piano dell’osservazione e il
processo teorico si manterrà connesso ai processi territoriali e
ambientali, per dare senso “concreto e scientifico” al governo del
territorio e alle politiche territoriali.
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
49. Luca Marescotti 49 / 96
NUOVI ORIZZONTI DELL'URBANISTICA?
STATO, CITTADINI E ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
50. Luca Marescotti 50 / 96
L’URBANISTICA È CONDIZIONATA DAL MODO DI
INTENDERE I RAPPORTI TRA LA CITTÀ E LO
STATO, TRA I CITTADINI E LO STATO.
…
nello stesso modo in cui l'urbanistica condiziona questi rapporti
...
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
51. Luca Marescotti 51 / 96
ATTUALITÀ DEL PARADIGMA DELLA CONTRAPPOSIZIONE
Se storicamente l’autonomia locale difendeva dal potere centrale le
comunità, nell’attualità il paradigma storico della contrapposizione
Stato-cittadino negli Stati di diritto democratici non è più vero e, in ogni
modo, in altri paesi non può essere applicato automaticamente, essendo
mutate le condizioni generali della politica.
TUTTAVIA, ...
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
52. Luca Marescotti 52 / 96
TUTTAVIA, ...
Nella letteratura specialistica: compaiono strutture concettuali
sufficientemente condivise (quindi forti) e comparazioni di serie storiche
e geografiche, sufficienti per interpretare scientificamente ciò che
accade e per predisporre piani adeguati con sufficienti opere di
mitigazione e di compensazione?
Vi sono teorie generali sufficientemente condivise (quindi forti), utili a
interpretare lo sviluppo urbano o il rapporto tra urbanesimo e ambiente
in termini politicamente accettabili da una maggioranza? a attivare
comunicazioni capaci di raccogliere un consenso ampio? a sviluppare
progetti forti con soluzioni stabili nel tempo e/o in luoghi diversi?
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
53. Luca Marescotti 53 / 96
TUTTAVIA, ...
L’urbanistica influenza la formazione del bilancio locale, non solo
amministrativo, ma nella sua complessità economica, sociale e
ambientale.
… e il piano locale … è responsabile della distribuzione squilibrata delle
risorse e la concorrenza della domanda locale di risorse, il suo effetto
tracima oltre l’ambito locale, cumulando i singoli effetti, fino a
interessare lo Stato e gli ambiti sovrastatali.
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
54. Luca Marescotti 54 / 96
TUTTAVIA, ...
L’urbanesimo mondiale e l’indisponibilità di adeguate risorse mondiali
mette in conflitto le nazioni; per intervenire sulla bassa qualità urbana
delle città del terzo mondo, sulla carenza di abitazioni, sulla violenza
urbana occorrono politiche urbane e territoriali lungimiranti e robuste
e, soprattutto, internazionali, non come piano di aiuti, ma come scelte
globalmente sostenibili.
[ricordate il modello Friuli 1976? e mettetelo a confronto con il modello dell'Aquila 2009
con la Protezione civile guidata da Bertolaso]
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
55. Luca Marescotti 55 / 96
TUTTAVIA, ...
I punti di riferimento convenzionali, consolidati dalla prassi degli
strumenti urbanistici generali e attuativi e dei processi gestionali, non
possono essere ammodernati senza affrontare i concetti e i fondamenti
stessi della disciplina e dell’azione politica, che attraverso le conoscenze
ambientali sono stati messi radicalmente in discussione.
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
56. Luca Marescotti 56 / 96
TUTTAVIA,
bisogna affrontare concetti e fondamenti della disciplina e
dell’azione politica,...
Per il futuro del territorio occorre chiarire l’importanza della
pianificazione e della partecipazione rispetto alle altre possibilità di
intervento sull’organizzazione delle attività umane sul territorio
occorre pensare alla fattibilità, affinché insediamenti, opere pubbliche e
servizi, creino effettivamente quelle condizioni generali finalizzate a:
●
essere contemporaneamente contesti comunicativi, opere d’arte e gusci produttivi,
●
ammodernare l’ambiente entro cui si formano e si riproducono innovazioni, beni
materiali e beni immateriali, valori di libertà, equità e solidarietà.
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
57. Luca Marescotti 57 / 96
NUOVI ORIZZONTI DELL'URBANISTICA?
STATO, CITTADINI E ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE
FUNZIONI DELLO STATO, PUBBLICI POTERI E SERVIZI
PUBBLICI
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
58. Luca Marescotti 58 / 96
Funzioni dello Stato, pubblici poteri e servizi pubblici
Le singole parti non possono non essere lette che nel loro
contesto politico storico e geografico, tanti sono i significati che i
diversi termini assumono.
●
Il termine “Stato” richiama l’organizzazione politica di un paese e, prima ancora
che le sue relazioni con gli altri paesi, i confini della sua autonomia normativa
ed economica.
●
Il termine “pubblica amministrazione” richiama l’apparato esecutivo dello Stato,
composto dagli uffici centrali e da quelli decentrati, un apparato non esclusivo
e non isolato, poiché le Autonomie Locali sono pubbliche amministrazioni e
altre pubbliche amministrazioni operano nell’organizzazione sociale, una
complessa articolazione regolata attraverso il diritto pubblico e il diritto privato,
secondo dinamiche attivate contestualmente alle mutazioni dei rapporti “Stato-
cittadino”.
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
59. Luca Marescotti 59 / 96
Funzioni dello Stato, pubblici poteri e servizi pubblici
A queste corrispondeva un susseguirsi di attribuzioni di specifiche funzioni allo
Stato, a partire da quelle classiche individuate da Colbert nel 1669, periodo
fondamentale per la stessa urbanistica, con la contrapposizione tra la Parigi di
Colbert e la Versailles di Luigi XIV:
●
lo Stato pedagogo,
●
lo Stato interventista, poi severamente criticato per una presunta ingerenza eccessiva,
●
fino allo Stato regolatore.
L’attribuzione di queste e altre funzioni allo Stato, come quella di organizzatore
del progresso o quella di orologiaio rispecchia le trasformazioni del paradigma
tradizionale, bipolare e conflittuale, Stato-cittadino, in cui i due poli erano fondati
sulla separazione tra lo Stato-apparato e la Comunità-cittadini, retti da principi
diversi e caratterizzanti il diritto pubblico e il diritto privato.
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
60. Luca Marescotti 60 / 96
Funzioni dello Stato, pubblici poteri e servizi pubblici
«perché per l’uno, quello pubblico, il diritto svolge una funzione positiva
di direzione e di comando, mentre per l’altro, quello privato, il diritto
pone solo un confine esterno.
Al primo tutto è vietato, salvo ciò che espressamente consentito; al
secondo tutto è consentito, salvo ciò che espressamente vietato»
[Sabino Cassese, La crisi dello Stato, Laterza, Bari, 2002, p. 75.]
URBANISTICA: rafforzare i processi della pianificazione
61. Luca Marescotti 61 / 96
Funzioni dello Stato, pubblici poteri e servizi pubblici
Se nel passato sono apparsi frequentemente gli effetti negativi di una cattiva
traduzione di Welfare State, inteso come assistenziale o clientelare, nelle
condizioni attuali occorre riferirsi a quegli aspetti sostanziali per cui si giunse
alle prime definizioni di “Stato del benessere sociale”, all’esigenza sostenuta
da una parte politica di politiche redistributive. Occorre reinterpretare nella
sostanza che cosa deve ora significare il Wohlfahrtsstaat, quel benessere
dei cittadini che nell’Ottocento si riteneva dover essere compito dello Stato.
L’analisi del tema degli squilibri, delle esigenze sociali, del rapporto tra risorse
e consumi, delle nuove forme e potenzialità degli ordinamenti statali deve
essere indirizzato a ridefinire compiti e funzioni degli ordinamenti sovrastatali
e statali, con tempestivi adattamenti e ammodernamenti.
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
62. Luca Marescotti 62 / 96
Funzioni dello Stato, pubblici poteri e servizi pubblici
Con l’espandersi delle attività amministrative sono emerse altre caratteristiche
operative derivate dall’allocazione di risorse limitate e dunque dalla rilevanza
politica delle scelte di distribuzione o redistribuzione delle risorse, derivate
dall’estensione dei riferimenti al diritto privato nelle pubbliche amministrazioni
e infine nell’individuazione di una relazione tripolare e non più bipolare
nell’erogazione dei servizi:
●
AUTORITÀ DI REGOLAZIONE,
●
SOGGETTI EROGATORI DI SERVIZI
●
UTENTI.
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
63. Luca Marescotti 63 / 96
Funzioni dello Stato, pubblici poteri e servizi pubblici
In queste funzioni dell’organizzazione del territorio e dell’urbanistica, è
possibile cogliere dimensioni assai diverse da quanto si parla usualmente e
da quanto i dibattiti disciplinari interni fanno intendere. «Sfera pubblica» e
«arena pubblica» sono i termini utilizzati per descrivere un nuovo paradigma
fondato su rapporti complessi e dinamici tra Stato e cittadino.
Questi termini non solo derivano dalla riunificazione del diritto pubblico e
del diritto privato, se così si può dire, attraverso l’assimilazione da parte del
pubblico di modi d’agire simili a quelli privati, ma comprendono anche
trasformazioni in atto, che maturano dall’interazione tra il piano normativo, il
piano delle applicazioni delle norme (la procedura amministrativa) e il comune
modo di intendere (la “vulgata”).
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
64. Luca Marescotti 64 / 96
Funzioni dello Stato, pubblici poteri e servizi pubblici
Per quanto riguarda il secondo aspetto, Cassese studia il mutamento
dei comportamenti dei pubblici poteri, fondati su contratti di scambio,
su conferenze dei servizi, su quella varietà di discipline degli accordi,
che hanno portato verso un processo di
«“mercatizzazione” dei poteri pubblici»
«interessi pubblici, collettivi e privati si compongono variamente,
convergendo o divergendo in relazione alle posizioni di forza
contrattuale, alle contropartite offerte. Gli interessi pubblici non sono
necessariamente prevalenti, potendo soccombere».
[Sabino Cassese, La crisi dello Stato, Laterza, Bari, 2002, p. 99.]
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
65. Luca Marescotti 65 / 96
Funzioni dello Stato, pubblici poteri e servizi pubblici
«In conclusione, Stato e mercato, pubblico e privato, là dove venivano
considerati mondi separati e in opposizione, si presentano come
interpenetrantesi.
Lo Stato universo chiuso di soggetti, mentre il mercato universo aperto.
Lo Stato come aggregato di soggetti con posizioni assegnate secondo un
ordine tendenzialmente gerarchico, mentre sul mercato gli operatori
assumono posizioni variabili, in un ordine tendenzialmente paritario.
Lo Stato sistema nel quale prevalgono azioni del tipo “command and
control”, mentre sul mercato dominano relazioni di tipo negoziale. ...»
[Sabino Cassese, La crisi dello Stato, Laterza, Bari, 2002, p. 134-135.]
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
66. Luca Marescotti 66 / 96
Funzioni dello Stato, pubblici poteri e servizi pubblici
«... Lo Stato assume e cura interessi generali e preordinati, mentre sul
mercato si muovono interessi particolari, del cui conflitto-concorrenza
discende l’ottimo-risultato. I due modelli appaiono meno distanti. Si prestano
parti reciprocamente.
I nuovi paradigmi dello Stato pongono in discussione tutte le nozioni, i temi e
i problemi classici del diritto pubblico, della natura del potere pubblico e del
suo agire legale-razionale, mosso dall’alto (dalla legge), al posto riservato alla
legge e alle sue implicazioni (legalità e tipicità), alle relazioni pubblico-privato.
E richiedono altresì, un cambiamento dell’atteggiamento scientifico rispetto al
diritto, perché la “dottrina” giuridica non può tenere fermi i propri codici di
riferimento con un cambiamento tanto radicale del suo oggetto.»
[Sabino Cassese, La crisi dello Stato, Laterza, Bari, 2002, p. 134-135.]
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
67. Luca Marescotti 67 / 96
Funzioni dello Stato, pubblici poteri e servizi pubblici
I riferimenti all’urbanistica non sono così indiretti come potrebbe apparire ad
una prima lettura, magari impigrita da abitudini operative; basterà infatti citare
a livello nazionale l’importanza delle conferenze dei servizi, invocate per
semplificare o accelerare le procedure soprattutto in campo urbanistico.
Le difficoltà della governance sono manifeste per l’uso prevalente che tende a
trasformarle in uno spazio dell’arena pubblica, in cui i comportamenti di tutti i
soggetti paiono dettati da interessi particolari più che da esigenze condivise di
pianificazione e di programmazione, cioè da un interesse generale.
ESEMPI: ritardi nel recepimento delle direttive europee, produzione legislativa
incessante, continua revisione (con modificazioni e integrazioni) delle leggi di
settore nazionali e regionali, le leggi finanziarie fatte di eterogenee collazioni
di interessi particolari, ...
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
68. Luca Marescotti 68 / 96
NUOVI ORIZZONTI DELL'URBANISTICA?
STATO, CITTADINI E ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE
FUNZIONI DELLO STATO, PUBBLICI POTERI E SERVIZI
PUBBLICI
PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI (UN MONDO COMPLESSO) E
TERRITORIO
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
69. Luca Marescotti 69 / 96
Pubbliche amministrazioni (un mondo complesso) e territorio
COMPLESSITÀ DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
●
autorità amministrative internazionali (per esempio l’ONU)
●
amministrazioni superstatali non fatte di Stati (per esempio l’UNESCO)
●
amministrazioni comunitarie (per esempio la CEE e l’UE)
●
enti esponenziali di gruppi territoriali (per esempio borghi, contee, comuni,
province, cantoni, regioni, stati regionali)
●
partiti politici
●
associazioni professionali sindacali o non sindacali
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
70. Luca Marescotti 70 / 96
Pubbliche amministrazioni (un mondo complesso) e territorio
Agli inizi del 900 Max Weber osservava che
«gli ordinamenti giuridici territoriali generali si possono qualificare come Stati,
allorché si muniscono di un corpo permanente di personale professionale
(burocrati).»
In particolare, per un discorso sull’urbanistica: tra i compiti dello Stato
l’erogazione di servizi, secondo i principi teorici nel XVIII secolo
«in Europa continentale prevale e poi diviene assoluto il convincimento che lo
Stato può e deve occuparsi di ogni cosa che giovi al benessere dei cittadini:
donde il nome di Stato del benessere” (Wohlfahrtsstaat).»
[Giannini Massimo Severo, Il pubblico potere. Stati e amministrazioni pubbliche,
Il Mulino, Bologna, 2001 (1986-1988)..]
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
71. Luca Marescotti 71 / 96
Pubbliche amministrazioni (un mondo complesso) e territorio
Il discorso interessa l’urbanistica e le opere pubbliche perché riporta l’attenzione sul
concetto di “servizio”, altro termine essenziale nell’urbanistica e nelle funzioni dello
Stato o in quelle delle autonomie locali, poiché nella seconda metà dell’Ottocento la
distinzione tra funzioni pubbliche dello Stato e servizi pubblici, prevalentemente erogati
delle amministrazioni locali, divenne sfumata con la statizzazione delle poste, delle
ferrovie e dell’istruzione. Da allora divenne dominante l’interpretazione che la gestione
dei servizi pubblici fosse uno dei principali compiti delle amministrazioni dello Stato e
degli enti territoriali, tanto che con questo termine si qualificò il “servizio postale”.
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
72. Luca Marescotti 72 / 96
Pubbliche amministrazioni (un mondo complesso) e territorio
Se “funzione” implicava nella tradizione giuridica un’attività autoritativa o un
potere sovrano, il “servizio pubblico” nell’accezione tradizionale dello Stato
deve essere interpretato nel significato dei due singoli termini, dove il primo
termine “servizio” evidentemente non può essere riferito a tutte le attività non
autoritative e il secondo “pubblico”, come in opere pubbliche e in lavori
pubblici, qualifica l’assunzione da parte del pubblico potere di attività non
autoritative.
Questi sono nei fatti i principi essenziali per intendere correttamente il
tema del “servizio pubblico”.
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
73. Luca Marescotti 73 / 96
Pubbliche amministrazioni (un mondo complesso) e territorio
Queste considerazioni aprono quattro argomenti sulle pubbliche amministrazioni:
il primo riguarda la definizione di servizio, e questo si lega alle politiche
redistributive, all’offerta di pari opportunità, agli standard territoriali;
il secondo riguarda la definizione di interesse generale sulla base non di
interessi i cui impatti possono riverberarsi su tutta la società, ma sulla base
dell’ecologia e delle criticità ambientali;
il terzo sulle attività delle pubbliche amministrazioni, dirette alla gestione
di servizi pubblici, oppure su quelle di direzione e di controllo, dunque di
“regolazione”, di attività costituenti servizi pubblici oggettivi;
il quarto sulla partecipazione e sulla democrazia.
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
74. Luca Marescotti 74 / 96
NUOVI ORIZZONTI DELL'URBANISTICA?
STATO, CITTADINI E ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE
FUNZIONI DELLO STATO, PUBBLICI POTERI E SERVIZI
PUBBLICI
PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI (UN MONDO COMPLESSO) E
TERRITORIO
DEMOCRAZIA, PLURALISMO E PARTECIPAZIONE
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
75. Luca Marescotti 75 / 96
Democrazia, pluralismo e partecipazione
La pertinenza della democrazia all’urbanistica si dimostra con tre
argomentazioni
1) all’origine dei conflitti sta il dominio delle risorse naturali (o
territoriali), limitate e non rinnovabili
2) la protezione dell’ambiente presuppone scelte condivise: non si
potrà salvare l’ambiente se le politiche ambientali non saranno
accettate da tutti (dalla maggioranza).
3) il diritto di proprietà si riferisce in parte alla costituzione economica
e in parte al territorio e all’ambiente: il criterio di guida all’uso del
suolo deriva dal suo essere bene pubblico.
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
76. Luca Marescotti 76 / 96
Democrazia, pluralismo e partecipazione
I valori della città
tolleranza, non violenza, rinnovamento sociale e fratellanza
Ricordate?
Liberté Égalité Fraternité
Libertà Uguaglianza Fratellanza
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
77. Luca Marescotti 77 / 96
Democrazia, pluralismo e partecipazione
I valori del suolo e il controllo della rendita
1) l’edificabilità di un suolo in termini di destinazione d’uso e di modalità di
intervento nelle democrazie rappresentative compete a un’autorità pubblica
che agisce nel nome e per conto di una comunità territoriale e come
portatrice di interessi pubblici generali: una volta eletti, si governa in nome
di tutti i cittadini
2) sia che le competenze urbanistiche siano esercitate all’interno di leggi
generali o all’interno di regole locali, occorre dotarsi di strumenti per ridurre
posizioni eccessivamente dominanti dei valori economici della proprietà del
suolo
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
78. Luca Marescotti 78 / 96
Democrazia, pluralismo e partecipazione
I valori del suolo e il controllo della rendita
3) quanto più si riconosce che l’uso del territorio, la sua trasformazione per
l’edificazione assieme alla gestione del costruito sono centrali nei processi
economici, tanto più i poteri pubblici devono operare per la redistribuzione
territoriale delle risorse, in modo da integrare obiettivi sociali, obiettivi
ambientali e obiettivi economici, così affermando la funzione positiva
dell’urbanistica a tutte le scale.
4) tutto questo dimostra quanto la libertà di accesso al territorio e alla casa
degli individui, diritto riconosciuto a livello internazionale, dipenda da scelte
urbanistiche e da potenzialità dell’urbanistica, esercitabili per orientare il
mercato dei suoli, per influenzarne i prezzi, per regolare le modalità d’uso e
di trasformazione.
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
79. Luca Marescotti 79 / 96
Democrazia, pluralismo e partecipazione
le minacce alla democrazia
●
nessuna regola può offrire garanzie, senza continue attività di controllo
●
nessuna persona senza regole può essere una risposta accettabile
●
troppe difficoltà e debolezze dei processi decisionali, incontrollabili e
incontenibili
●
“la democrazia è un freno!” dicono i teorici dell'arretramento dello Stato per
l'avanzamento dal liberalismo e dal capitalismo (liberalismo=capitalismo?)
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
80. Luca Marescotti 80 / 96
Democrazia, pluralismo e partecipazione
la fiducia nelle forze della democrazia
Queste sono le motivazioni per cui alle capacità individuali e al carisma si
deve dunque anteporre il diritto
«Personalmente, non ho dubbi sulla risposta a queste domande. E proprio
perché non ho dubbi, posso concludere tranquillamente che la democrazia è il
governo delle leggi per eccellenza. Nel momento stesso in cui un regime
democratico perde di vista questo suo principio ispiratore, si rovescia
rapidamente nel suo contrario, in una delle tante forme di governo
autocratico, di cui sono piene le narrazioni degli storici e le riflessioni degli
scrittori politici.»
[Norberto Bobbio, Il futuro della democrazia, Torino, Einaudi, 1984 (1978-1983), p.170, nel saggio
intitolato “Governo degli uomini o governo delle leggi?”]
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
81. Luca Marescotti 81 / 96
Democrazia, pluralismo e partecipazione
la fiducia nelle forze della democrazia
Non possono e non devono passare altri decenni invano.
L’ambiente come bene pubblico deve essere il principio fondamentale cui far
riferimento nel diritto internazionale e nazionale e per impostare una
dimensione teorica generale dell’urbanistica.
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
82. Luca Marescotti 82 / 96
NUOVI ORIZZONTI DELL'URBANISTICA?
PARTECIPAZIONE E URBANISTICA
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
83. Luca Marescotti 83 / 96
Partecipazione e urbanistica
L’USO DEL TERRITORIO APPARTIENE ALLA POLITICA.
LE MODALITÀ DI REDIGERE E ATTUARE I PIANI, DI DISTRIBUIRE
SERVIZI E INFRASTRUTTURE DIPENDONO DALL’AGIRE
URBANISTICO E COINVOLGONO TUTTA LA POPOLAZIONE.
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
84. Luca Marescotti 84 / 96
Partecipazione e urbanistica
LOTTE SOCIALI IN RISPOSTA ALLA VIOLENZA DELLA POVERTÀ E
DELLE DIFFERENZE SOCIALI & REPRESSIONE
Basterà ricordare due esempi di insurrezioni cittadine: la Comune di Parigi
del 1871, quando si diede vita ad un governo rivoluzionario in risposta alla
sconfitta di Napoleone III nella guerra franco-prussiana, a cui seguì una
violenta repressione che segnò il passaggio dalla monarchia alla prima
repubblica presidenziale, e la rivolta di Milano contro la carestia e gli aumenti
del prezzo del pane, nota come la Protesta dello stomaco, che il generale
Bava Beccaris nel 1898 bloccò con i cannoni.
COMAND & CONTROL
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
85. Luca Marescotti 85 / 96
Partecipazione e urbanistica
PARTECIPAZIONE IN RISPOSTA ALLA VIOLENZA DELLA POVERTÀ E
DELLE DIFFERENZE SOCIALI
Le lotte sociali si sono formate e scomposte di continuo, non sempre
appartengono alla storia, spesso senza reciproche memorie, senza identità, a
meno che non fossero sostenute da movimenti politici.
Rinchiuse in visioni locali, senza strategie, non incisero nell’urbanistica, né
ridussero squilibri e segregazioni sociali nel breve termine. Tuttavia, come le
lotte contadine e la questione agraria, costituirono la base delle inchieste e
delle indagini sulla rendita fondiaria agricola e sullo sfruttamento sociale, così
le lotte urbane assieme alla questione igienica indirizzarono gli studi sulla città
verso la rendita urbana e successivamente, un secolo dopo, verso approcci di
pianificazione partecipata o advocacy planning come Paul Davidoff la definì
già nel 1965. Un richiamo a processi negoziali.
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
86. Luca Marescotti 86 / 96
Partecipazione e urbanistica
PARTECIPAZIONE IN RISPOSTA ALLA VIOLENZA DELLA POVERTÀ E
DELLE DIFFERENZE SOCIALI
Un primo livello di partecipazione consiste nella trasparenza e nella
comunicazione. Nell’urbanistica del Novecento è d’obbligo citare ancora una
volta il piano di Washington del 1901, non tanto per i contenuti, quanto per la
procedura partecipativa fondata sull’illustrazione del piano ai quartieri,
aspetto colto come essenziale ed innovativo da Albert Erich Brinckmann.
VEDI il processo di approvazione del piano in Italia: adozione, osservazioni
controdeduzioni, approvazione.
PROCESSO DECISIONALE NEGOZIALE
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
87. Luca Marescotti 87 / 96
Partecipazione e urbanistica
PARTECIPAZIONE IN RISPOSTA ALLA VIOLENZA DELLA POVERTÀ E
DELLE DIFFERENZE SOCIALI
Il secondo livello di partecipazione sta nelle procedure. Maturazione della
democrazia, controllo dell’opinione pubblica, cambiamenti delle regole dello
Stato.
Si può ricordare ancora lo spunto offerto da Platone sulla democrazia, quando
nel confronto con le tesi di Protagora sull’insegnamento dell’amministrazione
della città, sosteneva la libera partecipazione all’assemblea sulla pubblica
amministrazione, in quanto la pubblica amministrazione riguarda “tutti”
PROCESSO DECISIONALE NEGOZIALE
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
88. Luca Marescotti 88 / 96
Partecipazione e urbanistica
PARTECIPAZIONE IN RISPOSTA ALLA VIOLENZA DELLA POVERTÀ E
DELLE DIFFERENZE SOCIALI
Sostanziale differenza
●
ricerca del consenso dopo la scelta delle strategie urbanistiche
●
partecipazione diretta durante i processi di formazione delle scelte
PROCESSO DECISIONALE NEGOZIALE
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
89. Luca Marescotti 89 / 96
Partecipazione e urbanistica
PARTECIPAZIONE IN RISPOSTA ALLA VIOLENZA DELLA POVERTÀ E
DELLE DIFFERENZE SOCIALI
Il terzo livello di partecipazione è caratterizzato dallo Stato del Benessere e
dall’estensione delle sperimentazioni in forme istituzionali generalizzate di
decentramento amministrativo.
PROCESSO DECISIONALE NEGOZIALE
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
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Partecipazione e urbanistica
PARTECIPAZIONE IN RISPOSTA ALLA VIOLENZA DELLA POVERTÀ E
DELLE DIFFERENZE SOCIALI
Un incentivo a sviluppare anche il rapporto tra eletti e elettori è fornito dalla
Risoluzione 79 del 1999 del Congresso dei poteri locali e regionali del
Consiglio d’Europa riguardante l’integrità politica degli eletti nelle
amministrative e che operano in regioni, province e comuni. La Risoluzione
79 è alla base della dichiarazione adottata il 1 aprile 2004 dalla Conferenza
sull’etica nel settore pubblico.
PROCESSO DECISIONALE NEGOZIALE
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
91. Luca Marescotti 91 / 96
Partecipazione e urbanistica
PARTECIPAZIONE IN RISPOSTA ALLA VIOLENZA DELLA POVERTÀ E
DELLE DIFFERENZE SOCIALI
In tale dichiarazione nel punto 2 si indica che il comportamento degli eletti
deve rispondere ai principi di obiettività, integrità, responsabilità,
disponibilità, onestà, sottomissione all’interesse pubblico e adesione
alle norme etiche della vita pubblica. Inoltre, si raccomanda la diffusione di
un Manuale delle buone pratiche per l’etica pubblica a livello locale. A
sostegno della Risoluzione 79 del Consiglio d’Europa, si osservi che lo stesso
Testo Unico per gli Enti Locali del 2000 nell’articolo 78 esplicita regole
analoghe, non strettamente giuridiche, per il comportamento degli
amministratori.
PROCESSO DECISIONALE NEGOZIALE
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
92. Luca Marescotti 92 / 96
Partecipazione e urbanistica
TRE PRINCIPI DELLA DICHIARAZIONE 79/1999 Consiglio d’Europa
(A) in democrazia gli eletti rappresentano tutta la popolazione e non solo
quella parte che l’ha eletta
(B) in tutti i settori economici esistono disposizioni legislative accompagnate
da codici di comportamento per garantire la correttezza nei rapporti con i
clienti
(C) I cittadini e i mezzi di comunicazione hanno il diritto e il dovere di
esercitare il controllo delle azioni e delle decisioni degli organi di governo.
Per garantire corretti rapporti tra Stato e cittadino, si richiede una
maggiore istruzione e formazione professionale.
PROCESSO DECISIONALE NEGOZIALE
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
93. Luca Marescotti 93 / 96
Partecipazione e urbanistica
La Carta dei Servizi ha finalità di trasparenza su tre temi correlati:
(a) informazioni corrette e aggiornate sui servizi offerti,
(b) controllo continuo della loro qualità,
(c) impegno nel comportamento corretto degli eletti nella pubblica amministrazione.
La carta dei servizi si pone l'obiettivo di offrire una panoramica integrata dei servizi
offerti a livello territoriale, in altri Comuni, nella Provincia e nella Regione.
La carta dei servizi dovrà riguardare la gestione patrimoniale, la gestione ambientale e territoriale,
la gestione dei servizi e le relazioni con altri enti di governo del territorio.
1. Gestione delle risorse patrimoniali;
2. Gestione delle risorse ambientali e territoriali;
3. Gestione dei servizi;
4. Relazioni con altri enti.
La carta dei servizi integrata con il controllo della qualità opera sulla
misurazione della qualità (percepita e erogata) è strumento fondamentale per
intervenire sul piano programmatico e migliorare la qualità dei servizi, della vita
e dell'ambiente.
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
94. Luca Marescotti 94 / 96
RIFERIMENTI
Conférence sur l’éthique dans le secteur public, Déclaration sur l’éthique publique des
collectivités régionales et locales, adottata a: Noordwijkerhout, Pays-Bas, 1 aprile
2004.
Direttiva del Consiglio dei Ministri, "Principi sull'erogazione dei servizi pubblici",27
gennaio 1994.
Norme EN, tra cui: ISO 9001:2001.
Legge 273, "Misure urgenti per la semplificazione dei procedimenti amministrativi e per
il miglioramento dell'efficienza nelle pubbliche amministrazioni".
Congrès des pouvoirs locaux et régionaux du Conseil de l'Europe / Ville de Rome
"Code de conduite européen relatif à l'intégrité politique des élus locaux et régionaux",
Conferenza, 24/02/2004, Roma (allo scopo di presentare a un largo pubblico di eletti
regionali e locali il Codice adottato dal Congresso nel 1999).
VERSO UNA TEORIA DELL'URBANISTICA
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IMPARARE L'URBANISTICA COME SCIENZA
QUATTRO DOMANDE
QUALI SONO I RAPPORTI TRA STATO E CITTADINO?
QUAL È IL RUOLO DEL PIANO URBANISTICO?
CHE COSA È LO STATO DEL BENESSERE (Welfare State,
Wohlfahrtsstaat)?
CHE COSA SONO I SERVIZI PUBBLICI?
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NUOVI ORIZZONTI DELL'URBANISTICA?
DON'T FORGET
We live in complex social-ecological systems
VERSO UN PIANETA URBANO