Science and technology to govern the land uses. The importance of land use planning as a science. Scienze e tecnologie nel governo delle trasformazioni: l'importanza dell'urbanistica come scienza. Le forti contraddizioni tra i diversi aspetti che caratterizzano la vita sul pianeta Terra, aiutano a rafforzare posizioni così ideologiche da far rinnegare i più evidenti benefici delle molte rivoluzioni (agronomiche, industriali, sanitarie e sociali) a favore di inesistenti passati arcadici, con il risultato di mettere a rischio molti processi politici e conoscitivi. [ma che cosa vuol dire: DECRESCITA FELICE?]. Per affrontare correttamente il rapporto tra scienze e tecnologie nel governo del territorio bisogna sciogliere il groviglio di luoghi comuni che stanno alla base di queste apparenti contraddizioni e indeboliscono ogni capacità di azione.
Introduzione al Piano di Governo del territorio. Le relazioni tra urbanistica e ambiente e la Vas come strumento della pianificazione (cioè dell'urbanistica come tecnologia di processo). Il governo del territorio
coinvolge una molteplicità di azioni, si deve
legare alla programmazione -economica e temporale- delle opere pubbliche, per realizzare infrastrutture adeguate,
per valutare disponibilità di risorse ambientali e gli impatti.
2016 Environmental Technologies: Fundamentals in the biosphere knowledge. The...Luca Marescotti
Come le Carte Europee dell'ARia, del suolo e dell'acqua hanno imposto regole ai paesi membri. Le caratteristiche fisiche dell'acqua, le quantità nel ciclo delle acque fino ai metodi di uso - sfruttamento - distruzione della risorsa. Alcuni esempi. I bacini idrografici: misure non strutturali (come la pianificazione territoriale) e misure strutturali (le opere).
10 Scienza urbanistica e teoria dell'urbanistica - Etica scienza tecnica: per una teoria generale / Science and land use planning theory - Ethics techniques science: for a general theory. Nelle lezioni precedenti abbiamo visto come i limiti della prassi, che impediscono la costruzione di una teoria generale (le tre costanti), impediscano di comprendere i limiti dello sviluppo e i rischi di questo modello in un pianeta sempre più urbano. L'aumentare dei rischi dipende della crescita demografica e della maggior esposizione di popolazione a eventi catastrofici e sistemici. In questa lezione si parlerà dei modelli giuridici e di cinque postulati necessari per impostare una teoria urbanistica in ambito ecologico. Rafforzare teoreticamente l’urbanistica significa conoscere il processo e il suo controllo: dunque, saper amministrare l’urbanistica? AMMINISTRARE significa valutare e controllare il processo “pianificazione-attuazione-gestione” nella sua interezza e complessità, significa quindi possedere anche la capacità di spiegazione e controllo degli effetti indotti, e quindi anche la capacità di entrare nel merito delle questioni sociali e ambientali ben consci che queste dipendono largamente dalle caratteristiche politiche degli Stati. La contiguità con il mondo sociale rende evidente che l'urbanistica e le opere pubbliche non sono solo opere materiali.
2016 Science and technology in land use and governance 2. The importance of p...Luca Marescotti
Per una teoria della pianificazione urbana e territoriale in ambito ecologico. È possibile trovare elementi di validazione o falsificazione della teoria? Le relazioni tra urbanistica e ambiente La Vas come strumento urbanistico per valutare impatti e disponibilità di risorse ambientali.
12 Scienze e tecnologie nel governo delle trasformazioni - Le potenzialità dell'urbanistica come scienza / Science and technology for the governance of land use transformations - The potential of planning as a science La produzione di territorio e le tecnologie di prodotto dalle infrastrutture come condizioni generali per trasformare e sfruttare le risorse naturali agli insediamenti. Le infrastrutture sono mezzo e strumento per trasformare l’ambiente naturale in ambiente antropico, per produrre cibo e ricavare materie prime. Tra gli obiettivi principali stanno innovazione e sicurezza: le innovazioni tecnologiche nelle reti infrastrutturali, necessarie su tutte le infrastrutture, dagli impianti elettrici alle fognature o all’approvvigionamento idrico per le coltivazioni e per l’energia, non sono simbolo di ricchezza, ma di sicurezza, efficienza e affidabilità dei servizi; non sono un’opzione facoltativa, ma una necessità per fornire le condizioni generali adeguate e sostenibili allo sviluppo sociale e economico di un paese. Al termine si afferma che solo una cultura che combina coscienza collettiva e conoscenza delle relazioni reciproche tra organismi, oggetti e ambiente, potrà affrontare criticamente i temi dell’equità, del benessere e dei valori, per risolvere problemi generali, per mantenere il rapporto tra teoria e prassi nell’urbanistica, per ricostruire l’agire umano in armonia con l’ambiente.
MOVIMENTO PER LA DIGNITA’ DELLA DOCENZA
UNIVERSITARIA: le motivazioni dello scipopero del 20 maggio 2016. Le risorse del sistema pubblico universitario italiano.
Use of advanced Technologies to support Planning in
hazardous Areas: an Introduction / Vulnerability vs urban and regional Resilience.
Lesson 2: How Spatial Planning can contribute to Prevention Policies. L'uso delle innovazioni tecnologiche per supportare la pianificazione nelle regioni con elevati rischi di catastrofi naturali: un'introduzione / La vulnerabilità in rapporto alla resilienza urbana e territoriale.
Lezione 2: Come la pianificazione territoriale e urbana possono rafforzare le politiche di prevenzione.
Introduzione al Piano di Governo del territorio. Le relazioni tra urbanistica e ambiente e la Vas come strumento della pianificazione (cioè dell'urbanistica come tecnologia di processo). Il governo del territorio
coinvolge una molteplicità di azioni, si deve
legare alla programmazione -economica e temporale- delle opere pubbliche, per realizzare infrastrutture adeguate,
per valutare disponibilità di risorse ambientali e gli impatti.
2016 Environmental Technologies: Fundamentals in the biosphere knowledge. The...Luca Marescotti
Come le Carte Europee dell'ARia, del suolo e dell'acqua hanno imposto regole ai paesi membri. Le caratteristiche fisiche dell'acqua, le quantità nel ciclo delle acque fino ai metodi di uso - sfruttamento - distruzione della risorsa. Alcuni esempi. I bacini idrografici: misure non strutturali (come la pianificazione territoriale) e misure strutturali (le opere).
10 Scienza urbanistica e teoria dell'urbanistica - Etica scienza tecnica: per una teoria generale / Science and land use planning theory - Ethics techniques science: for a general theory. Nelle lezioni precedenti abbiamo visto come i limiti della prassi, che impediscono la costruzione di una teoria generale (le tre costanti), impediscano di comprendere i limiti dello sviluppo e i rischi di questo modello in un pianeta sempre più urbano. L'aumentare dei rischi dipende della crescita demografica e della maggior esposizione di popolazione a eventi catastrofici e sistemici. In questa lezione si parlerà dei modelli giuridici e di cinque postulati necessari per impostare una teoria urbanistica in ambito ecologico. Rafforzare teoreticamente l’urbanistica significa conoscere il processo e il suo controllo: dunque, saper amministrare l’urbanistica? AMMINISTRARE significa valutare e controllare il processo “pianificazione-attuazione-gestione” nella sua interezza e complessità, significa quindi possedere anche la capacità di spiegazione e controllo degli effetti indotti, e quindi anche la capacità di entrare nel merito delle questioni sociali e ambientali ben consci che queste dipendono largamente dalle caratteristiche politiche degli Stati. La contiguità con il mondo sociale rende evidente che l'urbanistica e le opere pubbliche non sono solo opere materiali.
2016 Science and technology in land use and governance 2. The importance of p...Luca Marescotti
Per una teoria della pianificazione urbana e territoriale in ambito ecologico. È possibile trovare elementi di validazione o falsificazione della teoria? Le relazioni tra urbanistica e ambiente La Vas come strumento urbanistico per valutare impatti e disponibilità di risorse ambientali.
12 Scienze e tecnologie nel governo delle trasformazioni - Le potenzialità dell'urbanistica come scienza / Science and technology for the governance of land use transformations - The potential of planning as a science La produzione di territorio e le tecnologie di prodotto dalle infrastrutture come condizioni generali per trasformare e sfruttare le risorse naturali agli insediamenti. Le infrastrutture sono mezzo e strumento per trasformare l’ambiente naturale in ambiente antropico, per produrre cibo e ricavare materie prime. Tra gli obiettivi principali stanno innovazione e sicurezza: le innovazioni tecnologiche nelle reti infrastrutturali, necessarie su tutte le infrastrutture, dagli impianti elettrici alle fognature o all’approvvigionamento idrico per le coltivazioni e per l’energia, non sono simbolo di ricchezza, ma di sicurezza, efficienza e affidabilità dei servizi; non sono un’opzione facoltativa, ma una necessità per fornire le condizioni generali adeguate e sostenibili allo sviluppo sociale e economico di un paese. Al termine si afferma che solo una cultura che combina coscienza collettiva e conoscenza delle relazioni reciproche tra organismi, oggetti e ambiente, potrà affrontare criticamente i temi dell’equità, del benessere e dei valori, per risolvere problemi generali, per mantenere il rapporto tra teoria e prassi nell’urbanistica, per ricostruire l’agire umano in armonia con l’ambiente.
MOVIMENTO PER LA DIGNITA’ DELLA DOCENZA
UNIVERSITARIA: le motivazioni dello scipopero del 20 maggio 2016. Le risorse del sistema pubblico universitario italiano.
Use of advanced Technologies to support Planning in
hazardous Areas: an Introduction / Vulnerability vs urban and regional Resilience.
Lesson 2: How Spatial Planning can contribute to Prevention Policies. L'uso delle innovazioni tecnologiche per supportare la pianificazione nelle regioni con elevati rischi di catastrofi naturali: un'introduzione / La vulnerabilità in rapporto alla resilienza urbana e territoriale.
Lezione 2: Come la pianificazione territoriale e urbana possono rafforzare le politiche di prevenzione.
2016 An Ecological Planning Theory 1 Science and land use planning theory. Le...Luca Marescotti
2016 Science and land use planning theory. Learning from ecology and reality. Scienza urbanistica e teoria dell'urbanistica: imparare dall'ecologia e dalla realtà. Tra tutti i documenti disponibili abbiamo selezionato nei fondamenti quelli che maggiormente permettevano di individuare i principi guida dell'urbanistica, ma abbiamo trovato definizioni contrastanti (una disciplina o un insieme di discipline complementari? oppure tecniche operative senza autonomia disciplinare?) Nonostante vi fosse un unico oggetto di interesse (le città, le loro espansioni e trasformazioni), l'urbanistica appare deformata da una visione classica e convenzionale che non tiene conto di condizioni generali, indirizzi giuridici, questione ambientale. Da qui si inizia per fondare una visione scientifica e una teoria in ambito ecologico.
11 Scienza urbanistica e teoria dell'urbanistica - Etica scienza tecnica: il dominio dell'etica in una teoria generale / Science and land use planning theory - Ethics techniques science: the ethical foundation of a general theory. Leggere e rileggere le commemorazioni nei calendari non solo l'importanza delle memorie civili (del proprio paese come il 25 aprile o il 2 giugno e quelle di tutti i paesi), ma anche le ricorrenze “mondiali” istituite per dare al futuro possibilità di esistere: il giorno dell'Acqua (Water Day 22 marzo), il giorno della Terra (Earth Day 22 aprile), il giorno dell'ambiente (World Environment Day 5 giugno). In una delle prime lezioni abbiamo accennato alle esercitazioni per l'emergenza della piena della Senna e ora in questi giorni si assiste alla gestione reale dell'emergenza; nella lezione precedente abbiamo discusso di cinque postulati alla base di una teoria generale e ora vedremo l'importanza dell'etica (ricordate l'etica per gli eletti?) nell'impegno politico e scientifico per l'urbanistica vedendo l'attualità dei dipinti di Ambrogio Lorenzetti a Siena.
2016 Science and urban planning theory 5. Economy and planning, interesting b...Luca Marescotti
Science and urban planning theory. Economy and planning, interesting but threatening marriage. Scienza urbanistica e teoria dell'urbanistica. Economia e urbanistica, un'unione interessante ma pericolosa. L'originalità del caso italiano negli studi e nelle polemiche sui rapporti tra l'urbanistica moderna e l'impegno politico. Gli studi degli economisti sul valore-prezzo della terra: dalla rendita fondiaria agricola assoluta e differenziale a quella urbana. Dall'idea del libero mercato e della sua forza di regolatore allo sviluppo dei concetti di rendita quasi-rendita, monopolio, oligopolio collusivo.
Che cosa abbiamo tra le mani, quando vediamo una cartografia di un piano urbanistico, un GIS, una pagina di Google Maps? O Street View?
[Mauro Salvemini, professore Università La sapienza Roma, presidente AMFM Gis Italia.]
Alcuni approfondimenti su:
Planetary Boundaries, The Economics of Ecosystems and Biodiversity (TEEB), e discussione in classe sui corsi. 13-16-20 giugno 2016.
2016 Science, Technology and Governance in Land Use Change. Exercise on a case study: the Municipality of Vigevano
Per una teoria della pianificazione urbana e territoriale in ambito ecologico. È possibile trovare elementi di validazione o falsificazione della teoria? Le relazioni tra urbanistica e ambiente La Vas come strumento urbanistico per valutare impatti e disponibilità di risorse ambientali.
Scienze e tecnologie nel governo delle trasformazioni Esercitazione sull'applicazione degli studi sui servizi ambientali nella pianificazione. In questa esercitazione si parlerà su come mappare e
valutare i servizi svolti dagli ecosistemi
EEA Mapping and assessing the condition of Europe's ecosystems & The Economics of Ecoservices and iosphere TEEB & Common International Classification of Ecosystem Services CICES.
2016 Science and urban planning theory. Learning from ecology and reality Luca Marescotti
[revised: slide 10 has been changed]
2016 Science and urban planning theory. Learning from ecology and reality.
Il contesto dell'urbanistica è fornito dall'analisi degli squilibri dell'urbanisimo mondiale e dalla discussine sui limiti dello sviluppo o della crescita demografica. La costruzione di una teoria in ambito ecologico privilegia le analisi della capacità di carico di una regione, dei fattori limitanti la crescita di una popolazione (anche umana), del metabolismo urbano e dell'impronta ecologica, esplicitando i legami tra i metodi. Il caso degli studi sull'impronta ecologica di Londra è utile per vedere quattro aspetti: l'esigenza di protocolli trasparenti, la questione etica della responsabilità disciplinare e politica, i rapporti con la politica, le scelte in condizioni di incertezza.
2016 Fundamentals of Planning. 4 - The history of urbanism and the protection...Luca Marescotti
La storia dell'urbanistica e la difesa del patrimonio storico urbano come transizione verso consapevolezza e formulazione scientifica. La storia dell'urbanistica e la difesa del patrimonio storico urbano come transizione verso consapevolezza e formulazione scientifica. La sequenza dei nomi (come questi per esempio: Numa Denis Fustel de Coulange, Werner Hegemann, Lewis Mumford, Pierre Lavedan e Marcel Poete fine alle storie di Leonardo Benevolo, Michel Ragon, Ernst Egli, Paolo Sica, Erwin Gutkind, fino a Emanuele Greco e Mario Liverani) non è una storia lineare, si combinano le diverse definizioni di urbanistica con le visioni politiche e con l'impegno politico.
2016 Urbanistica, per iniziare! On the begin of a talk on planning looking a...Luca Marescotti
Urbanistica, per iniziare! On the begin of a talk on planning looking at the territory, from roman Florence to the Italian word "urbanistica". Le lezioni seguono il libro di testo: Luca Marescotti, Urbanistica. Fondamenti e teoria e nelle diapositive sono riportati estratti del testo. La vita nelle città è esperienza urbana: l'abitare su questa terra è vivere in pace assieme agli “altri” e aver cura della terra: questa è l'esperienza ambientale. Io sono l'altro! FIRENZE, per esempio, della Firenze romana ricostruisco il disegno il suo orientamento rispetto alla centuriazione, ma qual era l'esperienza urbana dei cittadini di quell'insediamento che sarebbe diventato Firenze? Dalla carta non traggo nessuna spiegazione! Il piano urbanistico si riassumeva nella rete stradale, nelle zone da demolire, ma l'esperienza umana riguarda i cittadini. DI LORO RESTANO POCHE TRACCE. SPESSO LE LORO STORIE NON TROVARONO VOCI PER NARRARLE. Il 40% delle terre emerse è stato modificato dagli esseri umani, anche se solo lo 0,6% è suolo artificiale. Il paesaggio è nello stesso tempo prodotto (ambiente costruito) e registro/archivio delle azioni umane.
Per una cultura politecnica nelI'urbanistica. le tecnologie di processo (leggi, piani, valutazione strategica e altre tecnologie di controllo, programmazione delle attuazioni) e tecnologie di prodotto (le condizioni generali, le infrastrutture, le opere pubbliche, gli insediamenti).
2016 An Ecological Planning Theory 1 Science and land use planning theory. Le...Luca Marescotti
2016 Science and land use planning theory. Learning from ecology and reality. Scienza urbanistica e teoria dell'urbanistica: imparare dall'ecologia e dalla realtà. Tra tutti i documenti disponibili abbiamo selezionato nei fondamenti quelli che maggiormente permettevano di individuare i principi guida dell'urbanistica, ma abbiamo trovato definizioni contrastanti (una disciplina o un insieme di discipline complementari? oppure tecniche operative senza autonomia disciplinare?) Nonostante vi fosse un unico oggetto di interesse (le città, le loro espansioni e trasformazioni), l'urbanistica appare deformata da una visione classica e convenzionale che non tiene conto di condizioni generali, indirizzi giuridici, questione ambientale. Da qui si inizia per fondare una visione scientifica e una teoria in ambito ecologico.
11 Scienza urbanistica e teoria dell'urbanistica - Etica scienza tecnica: il dominio dell'etica in una teoria generale / Science and land use planning theory - Ethics techniques science: the ethical foundation of a general theory. Leggere e rileggere le commemorazioni nei calendari non solo l'importanza delle memorie civili (del proprio paese come il 25 aprile o il 2 giugno e quelle di tutti i paesi), ma anche le ricorrenze “mondiali” istituite per dare al futuro possibilità di esistere: il giorno dell'Acqua (Water Day 22 marzo), il giorno della Terra (Earth Day 22 aprile), il giorno dell'ambiente (World Environment Day 5 giugno). In una delle prime lezioni abbiamo accennato alle esercitazioni per l'emergenza della piena della Senna e ora in questi giorni si assiste alla gestione reale dell'emergenza; nella lezione precedente abbiamo discusso di cinque postulati alla base di una teoria generale e ora vedremo l'importanza dell'etica (ricordate l'etica per gli eletti?) nell'impegno politico e scientifico per l'urbanistica vedendo l'attualità dei dipinti di Ambrogio Lorenzetti a Siena.
2016 Science and urban planning theory 5. Economy and planning, interesting b...Luca Marescotti
Science and urban planning theory. Economy and planning, interesting but threatening marriage. Scienza urbanistica e teoria dell'urbanistica. Economia e urbanistica, un'unione interessante ma pericolosa. L'originalità del caso italiano negli studi e nelle polemiche sui rapporti tra l'urbanistica moderna e l'impegno politico. Gli studi degli economisti sul valore-prezzo della terra: dalla rendita fondiaria agricola assoluta e differenziale a quella urbana. Dall'idea del libero mercato e della sua forza di regolatore allo sviluppo dei concetti di rendita quasi-rendita, monopolio, oligopolio collusivo.
Che cosa abbiamo tra le mani, quando vediamo una cartografia di un piano urbanistico, un GIS, una pagina di Google Maps? O Street View?
[Mauro Salvemini, professore Università La sapienza Roma, presidente AMFM Gis Italia.]
Alcuni approfondimenti su:
Planetary Boundaries, The Economics of Ecosystems and Biodiversity (TEEB), e discussione in classe sui corsi. 13-16-20 giugno 2016.
2016 Science, Technology and Governance in Land Use Change. Exercise on a case study: the Municipality of Vigevano
Per una teoria della pianificazione urbana e territoriale in ambito ecologico. È possibile trovare elementi di validazione o falsificazione della teoria? Le relazioni tra urbanistica e ambiente La Vas come strumento urbanistico per valutare impatti e disponibilità di risorse ambientali.
Scienze e tecnologie nel governo delle trasformazioni Esercitazione sull'applicazione degli studi sui servizi ambientali nella pianificazione. In questa esercitazione si parlerà su come mappare e
valutare i servizi svolti dagli ecosistemi
EEA Mapping and assessing the condition of Europe's ecosystems & The Economics of Ecoservices and iosphere TEEB & Common International Classification of Ecosystem Services CICES.
2016 Science and urban planning theory. Learning from ecology and reality Luca Marescotti
[revised: slide 10 has been changed]
2016 Science and urban planning theory. Learning from ecology and reality.
Il contesto dell'urbanistica è fornito dall'analisi degli squilibri dell'urbanisimo mondiale e dalla discussine sui limiti dello sviluppo o della crescita demografica. La costruzione di una teoria in ambito ecologico privilegia le analisi della capacità di carico di una regione, dei fattori limitanti la crescita di una popolazione (anche umana), del metabolismo urbano e dell'impronta ecologica, esplicitando i legami tra i metodi. Il caso degli studi sull'impronta ecologica di Londra è utile per vedere quattro aspetti: l'esigenza di protocolli trasparenti, la questione etica della responsabilità disciplinare e politica, i rapporti con la politica, le scelte in condizioni di incertezza.
2016 Fundamentals of Planning. 4 - The history of urbanism and the protection...Luca Marescotti
La storia dell'urbanistica e la difesa del patrimonio storico urbano come transizione verso consapevolezza e formulazione scientifica. La storia dell'urbanistica e la difesa del patrimonio storico urbano come transizione verso consapevolezza e formulazione scientifica. La sequenza dei nomi (come questi per esempio: Numa Denis Fustel de Coulange, Werner Hegemann, Lewis Mumford, Pierre Lavedan e Marcel Poete fine alle storie di Leonardo Benevolo, Michel Ragon, Ernst Egli, Paolo Sica, Erwin Gutkind, fino a Emanuele Greco e Mario Liverani) non è una storia lineare, si combinano le diverse definizioni di urbanistica con le visioni politiche e con l'impegno politico.
2016 Urbanistica, per iniziare! On the begin of a talk on planning looking a...Luca Marescotti
Urbanistica, per iniziare! On the begin of a talk on planning looking at the territory, from roman Florence to the Italian word "urbanistica". Le lezioni seguono il libro di testo: Luca Marescotti, Urbanistica. Fondamenti e teoria e nelle diapositive sono riportati estratti del testo. La vita nelle città è esperienza urbana: l'abitare su questa terra è vivere in pace assieme agli “altri” e aver cura della terra: questa è l'esperienza ambientale. Io sono l'altro! FIRENZE, per esempio, della Firenze romana ricostruisco il disegno il suo orientamento rispetto alla centuriazione, ma qual era l'esperienza urbana dei cittadini di quell'insediamento che sarebbe diventato Firenze? Dalla carta non traggo nessuna spiegazione! Il piano urbanistico si riassumeva nella rete stradale, nelle zone da demolire, ma l'esperienza umana riguarda i cittadini. DI LORO RESTANO POCHE TRACCE. SPESSO LE LORO STORIE NON TROVARONO VOCI PER NARRARLE. Il 40% delle terre emerse è stato modificato dagli esseri umani, anche se solo lo 0,6% è suolo artificiale. Il paesaggio è nello stesso tempo prodotto (ambiente costruito) e registro/archivio delle azioni umane.
Per una cultura politecnica nelI'urbanistica. le tecnologie di processo (leggi, piani, valutazione strategica e altre tecnologie di controllo, programmazione delle attuazioni) e tecnologie di prodotto (le condizioni generali, le infrastrutture, le opere pubbliche, gli insediamenti).
Scira Menoni: Vulnerabilità e resilienza urbana e territoriale: come l’urbanistica e la pianificazione territoriale possono contribuire a politiche di prevenzione.- Urban vulnerability and resilience: how planning may contribute to mitigation policies. Lesson 1: unfortunately negative examples.
What can be done to mitigate risks? Risk assessment / Risk mitigation measures: structural and non structural, long and
short term / Implementation tools: laws, regulations, directives, economic tools –insurance, incentives, taxes- voluntary….
Ulrich Beck reminds us of the fact the in risks imply a tightly coupled combination of “facts” and “values” that make any risk related decision neither purely technical nor purely political.
The complexity of risk conditions requires a suitable approach for a world of infrastructures and settlements built as a sole system.
2016 Environmental Technologies: Fundamentals in Biosphere Knowledge. Soil, S...Luca Marescotti
2016 Environmental Technologies: Fundaqmentals in Biosphere Knowledge. Soil, Support and Feeding - Tecnologie ambientali: le basi nella conoscenza della biosfera. Il suolo, sostegno e nutrizione
2016 Environmental technologies. Basic knowledge: the breath of the biosphere...Luca Marescotti
Concetti base: rifiuti, scarti, pericolo, risorse, equilibrio, equilibrio stabile instabile metastabile. Catastrofe. Cicli ecologici. Tecnologie e gestione del rischio.
Le dinamiche delll'atmosfera e gli impatti: inquinamento e danni diretti e indiretti alla salute e al benessere di persone animali e vegetali.
2016 Fundamentals of urban planning. Move from fact to law to solve social an...Luca Marescotti
Fondamenti di urbanistica. La lunga strada per passare dal fatto al diritto nella consapevolezza delle crisi sociali e ambientali del XX secolo.
Le principali lezioni dell'urbanistica del Novecento riguardano sia la pianificazione territoriale (Ruur, TVA), sia la pianificazione metropolitana (London), sia i confronti internazionali (Bauhaus, CIAM). La crescita dell'urbanismo spinge molte discipline a indagare le città e cresce la necessità di passare dai singoli episodi (il fatto) a leggi generali capaci di controllare e governare la crescita urbana.
2016 Fundamentals of urban planning. The paradigms of our training in urban p...Luca Marescotti
Fondamenti di urbanistica. I paradigmi della nostra formazione nelle azioni urbanistiche e nelle riforme legislative e amministrative tra XIX e XX secolo. Il diritto di proprietà, i beni comuni, la pubblica utilità e i grandi piani che hanno fatto da sfondo culturale alla nostra formazione di urbanistiche, accentuando il ruolo di proposte commerciali come garden city e mettendo in secondo piano molte risposte concrete delle pubbliche amministrazioni -ma anche di industriali- al problema delle abitazioni popolari.
2016 I fondamenti dell'urbanistica. Parte prima: antichità e modernità.Luca Marescotti
L’organizzazione del territorio è oggetto di azioni politiche, rispecchia determinati rapporti sociali, implica ordinanze, leggi, decreti, richiede risorse e richiama investimenti. La forma dell’organizzazione territoriale costituisce solo uno schema, senza vita e senza significato, se non viene riempita da questi contenuti. L'urbanistica riguarda tutta l’organizzazione del territorio e non solo la città le pietre e i mattoni; il paesaggio attuale è composto da opere antiche di secoli, insediamenti e strade, monti disboscati e terre bonificate. La suddivisione modulare del territorio fatta dai Romani permane ancora nell’organizzazione di certe campagne, testimoniando un passato lontano di ben duemila anni. Tuttavia, anche quella certa forma di organizzazione del territorio è testimonianza, ma non ovviamente permanenza e imposizione, di quell’ordine
sociale.
2016 Another way to talk about planning. Technologies and environment are the...Luca Marescotti
Urbanistica, per iniziare! On the begin of a talk on planning looking at the territory, from roman Florence to the Italian word "urbanistica". Perchè nel titolo del corso QUALITÀ DEGLI AMBIENTI INSEDIATIVI - PROGETTAZIONE ECOLOGICA PER LA QUALITÀ AMBIENTALE compare “progettazione” e non “pianificazione”? Le lezioni seguono il libro di testo: Luca Marescotti, Città Tecnologie Ambiente. Le tecnologie per la sostenibilità e la protezione ambientale. Nelle diapositive sono riportati estratti del testo Nelle lezioni tratteremo della RICERCA DI RELAZIONI TRA GLI ELEMENTI DEL TERRITORIO, attraverso le analisi (GIS, elaborazioni statistiche) a supporto della pianificazione. Nella formazione della conoscenza scientifica dell’urbanistica è necessario riflettere sulle modalità con cui altre discipline leggono territorio e ambiente; bisogna essere consci che per superare il riduzionismo e per approntare una visione generale nella scienza e nelle teorie, si dovrà aprire la discussione sul controllo delle risorse territoriali, sull’ammodernamento delle pubbliche amministrazioni, sull’armonia delle strategie nella ripartizione delle competenze. Tutto questo per offrire un approccio pragmatico e tecnologico alla produzione del territorio e alla protezione ambientale.
Prima lezione 2016: Controlla ciò che sai e libri di testo. Check your Knowle...Luca Marescotti
[definitivo]
Di che cosa si parlerà in questo corso? già ma è necessario che tutti si possano capire: quindi verifichiamo per prima cosa se sono tutte chiare le parole che usiamo in urbanistica?
Sprattutto dovete comprendere la nostra storia nella storia del pianeta, nel contesto delle condizioni ambientali, sotto la pressione delle nostre tecnologie e del nostro numero. E poi, guardate le immagine che seguono. Guardatele una, due, tre volte, dieci volte se necessario, finchè siete in grado di vederle come connesse da comuni denominatori. Quali? Questi sono i messaggi di quelle immagini, che l'urbanistica serve per ridurre i rischi e serve per costruire un'identà sociale, una memoria condivisa dei luoghi.
Maria Mascione: Strumenti, obiettivi e potenzialità della gestione delle info...Luca Marescotti
Le tecnologie dell'informazione e le capacità di rilievo e registrazione dei dati sono strumenti di lavoro consueti per l'elaborazione di dati relativi ai fenomeni ambientali e antropici che descrivono lo stato del territorio e le sue trasformazioni. L'uso dei sistemi informativi è ormai una prassi acquisita e condivisa in organizzazioni e ambiti di ricerca che si occupino di analisi, pianificazione, gestione, tutela e valorizzazione del territorio. Rispondono a specifiche esigenze di acquisizione, elaborazione, aggiornamento e visualizzazione di dati. Tra questi sono compresi anche gli inventari e i cataloghi dei beni culturali promossi a livello centrale e dagli enti territoriali. Sono set di dati che rispondono per la maggior parte a standard comuni di contenuti e formati di archiviazione la cui disponibilità attraverso la rete sta migliorando proprio in questi ultimi anni. L'utilizzo diffuso di sistemi webGIS pubblici permette infatti di accedere a mappe che rappresentano indagini e indicatori e di effettuare ricerche in modo molto amichevole su basi dati di diverso dettaglio.
Maria Mascione: Strumenti, obiettivi e potenzialità della gestione delle info...
2016 Science and technology to govern the land uses. 2 The importance of land use planning as a science
1. QUALITÀ DEGLI AMBIENTI INSEDIATIVI
PROGETTAZIONE ECOLOGICA PER LA
QUALITÀ AMBIENTALE
Luca Marescotti
Scienze e tecnologie nel governo delle trasformazioni.
L'importanza dell'urbanistica come scienza
DOI: 10.13140/RG.2.1.4719.1924
2015-2016 2° semestre
2. Luca Marescotti 2 / 95
IL SENSO DELLE PAROLE
THE MEANING OF WORDS
Le lezioni seguono il libro di testo:
Luca Marescotti, Città Tecnologie Ambiente. Le tecnologie
per la sostenibilità e la protezione ambientale
Nelle diapositive sono riportati estratti del testo
3. Luca Marescotti 3 / 95
INFLUENZA DELLE CARTE EUROPEE NELLE LEGISLAZIONI
NAZIONALI
MA CHE COSA è
L'URBANISTICA?
4. Luca Marescotti 4 / 95
MA NON PUÒ FINIRE QUI …. BISOGNA CONTINUAMENTE
STUDIARE E DISCUTERE QUANTO SI STA STUDIANDO
5. Luca Marescotti 5 / 95
DISCUSSIONI E DOMANDE?
QUALI RAPPORTI CI SONO TRA CAMPI DI STUDIO, SISTEMI
SOCIO-ECOLOGICI, ATTIVITÀ AMMINISTRATIVE
Urbanistica, territorio e il sistema aria-acqua-suolo
Regione urbana pianificazione territoriale
6. Luca Marescotti 6 / 95
DISCUSSIONI E DOMANDE
SONO EMERSI QUESTI ELEMENTI
La frammentazione dei decisori, le diversità dei linguaggi: una babele
urbanistica? La presenza di troppi decisori (in Italia gli 8000 comuni) e
l'incapacità di una pianificazione territoriale regionale e di indirizzi forti
(cogenti?) dello stato.
Occorre armonizzare le leggi urbanistiche regionali e tutti gli strumenti
urbanistici.
Occorre individuare strategie territoriali e rafforzare i livelli superiori di
pianificazione.
E POI ….
7. Luca Marescotti 7 / 95
DISCUSSIONI E DOMANDE
... E QUESTI ALTRI
E la Legge Urbanistica nazionale? Non andrebbe rivista?
(a) una questione costituzionale da mettere a posto: le competenze.
(b) Colmare le lacune senza stravolgere l'impianto di legge generale:
per esempio:
(b1) l'assoluta mancanza nella 1150/1942 dell'ambiente: questa sarebbe la
modernizzazione della legge urbanistica (e poi che cosa mancherebbe?);
(b2) gli aspetti economici (oneri di urbanizzazione e altro);
(b3) le opere pubbliche.
Tutto questo rimette in discussione l'assenza (o la latitanza?) dello
Stato: un effetto dell'arretramento dello stato richiesto dal liberalismo
mondiale.
8. Luca Marescotti 8 / 95
DISCUSSIONI E DOMANDE
E POI È STATO CHIESTO
CHE SPERANZE ABBIAMO DI CAMBIARE?
9. Luca Marescotti 9 / 95
LA STORIA NON È LINEARE
L'UMANITÀ NON È OMOGENEA
NON ESISTONO GOVERNI CAPACI DI AUTORITÀ ASSOLUTA E DURATURA
IL TEMPO È POCO
LE POSSIBILITÀ DI CAMBIAMENTO SONO TANTISSIME
MOLTI AGISCONO SOLO PER SOLDI (O SERVILISMO) MA MOLTI AGISCONO PER ALTRE E
DIVERSE MOTIVAZIONI:
NESSUNO HA PAGATO LE RICERCHE DI ARISOTELE, DI PLATONE, DI CONFUCIO, DI
GALILEO, DI LAPLACE O DI PASTEUR, DI RABINDRANATH TAGORE, DI PABLO NERUDA….
NON È FORSE QUESTA LA NOSTRA STORIA?
DIFFICILE È FARE PREVISIONI: IL FUTURO NON È
MAI QUELLO CHE PENSAVAMO!
10. Luca Marescotti 10 / 95
Scienze e tecnologie
nel governo delle trasformazioni territoriali
L'URBANISTICA PER PROTEGGERE LA TERRA
11. Luca Marescotti 11 / 95
LA CULTURA POLITECNICA E LA VITA SULLA TERRA
Nel passato la lunghezza di vita media attesa era inferiore a
quella attuale, accompagnata da malattie carestie e guerre.
Alla base delle migliori condizioni attuali di vita su aree
geografiche sempre più vaste, stanno molte rivoluzioni e
innovazioni tecnologiche; eppure proprio alla scienza e alla
tecnologia si stanno imputando forti impatti sociali e
ambientali che ampliano gli squilibri territoriali e minacciano
addirittura la stessa salute umana.
12. Luca Marescotti 12 / 95
LA CULTURA POLITECNICA E LA VITA SULLA TERRA
Le forti contraddizioni tra i diversi aspetti che caratterizzano la
vita sul pianeta Terra, aiutano a rafforzare posizioni così
ideologiche da far rinnegare i più evidenti benefici delle molte
rivoluzioni (agronomiche, industriali, sanitarie e sociali) a favore
di inesistenti passati arcadici, con il risultato di mettere a rischio
molti processi politici e conoscitivi
[DECRESCITA FELICE?]
Per affrontare correttamente il rapporto tra scienze e tecnologie
nel governo del territorio bisogna sciogliere il groviglio di luoghi
comuni che stanno alla base di queste apparenti contraddizioni
e indeboliscono ogni capacità di azione.
13. Luca Marescotti 13 / 95
Le culture
“Due secoli fa, tutti i guineani vivevano «ancora nell’età della pietra»,
cioè usavano attrezzi di pietra simili a quelli che in Europa furono
soppiantati dagli utensili di metallo migliaia di anni fa, e abitavano in
villaggi autonomi senza alcuna struttura politica organizzata. I bianchi
erano arrivati, avevano imposto un governo centrale, e avevano portato
beni materiali il cui valore era apparso subito evidente ai guineani
medesimi: asce di acciaio, fiammiferi, medicine, vestiti, bibite,
ombrelli….(…). (…) Eppure (…) sapevamo benissimo che i locali, in
media, erano abili e capaci almeno quanto i colonizzatori. ”
[fonte: Jared Diamond 1998, p. 4.]
LA CULTURA POLITECNICA E LA VITA SULLA TERRA
14. Luca Marescotti 14 / 95
Il benessere dell'Occidente
Per indagare correttamente il primo tema, riguardante l’incontestabile
miglioramento delle condizioni attuali di vita su aree geografiche sempre
più vaste, si devono condurre analisi storiche e geografiche e un poco
anche urbanistiche, in termini relativi, rispetto al passato di quelle stesse
regioni di cui si parla e rispetto al presente nel confronto con tutta la
popolazione umana.
Per quanto la questione sia una questione di squilibri territoriali su aree
vaste, di domini su basi economiche politiche o militari, esiste senz’altro
un aspetto incontrovertibile che riconosce l’importanza di condizioni di
vita più salubri, il che riguarda le relazioni tra tutti gli esseri umani con
l’ambiente, il territorio e, soprattutto, le città.
LA CULTURA POLITECNICA E LA VITA SULLA TERRA
16. Luca Marescotti 16 / 95
Il benessere dell'Occidente
Neil Irwin, Quoctrung Bui, “The Rich Live Longer Everywhere. For the
Poor, Geography Matters (Life expectancy of 40-year-olds with
household incomes below $28,000, adjusted for race)”. The New Yorker
Times, April 11, 2016
For poor Americans, the place they call home can be a matter of life or death.
The poor in some cities — big ones like New York and Los Angeles, and also
quite a few smaller ones like Birmingham, Ala. — live nearly as long as their
middle-class neighbors or have seen rising life expectancy in the 21st century.
But in some other parts of the country, adults with the lowest incomes die on
average as young as people in much poorer nations like Rwanda, and their life
spans are getting shorter.
[Fonte: The New Yorker Times, April 11, 2016]
LA CULTURA POLITECNICA E LA VITA SULLA TERRA
17. Luca Marescotti 17 / 95
Il benessere dell'Occidente
In those differences, documented in sweeping new research, lies an optimistic
message: The right mix of steps to improve habits and public health could help
people live longer, regardless of how much money they make.
[Fonte: The New Yorker Times, April 11, 2016]
LA CULTURA POLITECNICA E LA VITA SULLA TERRA
18. Luca Marescotti 18 / 95
Il benessere dell'Occidente: Italia 2016
ISTAT: “Per la prima volta in Italia è possibile disporre delle tavole di mortalità e
delle speranze di vita secondo il livello di istruzione, della popolazione residente
per genere ed età. Si tratta di un rilevante contributo nell'analisi dell'impatto che
le condizioni socio-economiche hanno sulla mortalità.”
[Fonte: http://www.istat.it/it/archivio/184896]
LA CULTURA POLITECNICA E LA VITA SULLA TERRA
19. Luca Marescotti 19 / 95
Il benessere dell'Occidente: Italia 2016
ISTAT: “Tra gli uomini, rispetto alle donne, è più netto lo svantaggio per diseguaglianze
nel titolo di studio. Le distanze più marcate nella speranza di vita alla nascita rispetto a chi
ha conseguito una laurea o titoli superiori si osservano tra gli uomini con un titolo di studio
basso (nessun titolo o licenza elementare) con una differenza di 5,2 anni. Per le donne la
differenza nella speranza di vita per titolo di studio, sempre alla nascita, è invece di 2,7
anni. L'effetto del titolo di studio si mantiene rilevante anche in età anziana (65 anni) con
un vantaggio per uomini e donne con titolo di studio elevato rispettivamente di 2,2 e 1,3
anni di vita.
Il lavoro fin qui svolto costituisce il primo passo per studiare le diseguaglianze sociali nella
mortalità. Avvalendosi delle informazioni presenti nel censimento saranno possibili
ulteriori analisi per studiare l'impatto sulla mortalità di altri fattori socio-economici.”
[Fonte: http://www.istat.it/it/archivio/184896]
LA CULTURA POLITECNICA E LA VITA SULLA TERRA
20. Luca Marescotti 20 / 95
E quindi?
A che punto siamo?
LA CULTURA POLITECNICA E LA VITA SULLA TERRA
21. Luca Marescotti 21 / 95
A che punto siamo?
Il modello mentale con cui interpretare il mondo cambia
locale-globale: il modello locale si apre a confronti internazionali;
nuove visioni: i modelli interpretativi della natura e dei cicli ecologici si
modificano attraverso un continuo processo di verifica e di
approfondimento delle conoscenze in tutte le discipline;
nuove potenzialità: l'accelerazione tecnologica porta problemi prima
ignoti, ma anche visioni globali delle dinamiche dell’espansione umana.
Le storie e le analisi delle città moderne occidentali sono solo una
parte della storia.
LA CULTURA POLITECNICA E LA VITA SULLA TERRA
23. Luca Marescotti 23 / 95
A che punto siamo?
Le trasformazioni territoriali e la “produzione” di territorio adatto a
nuove funzioni ha implicato consumo e inquinamento di suolo, di acqua
e di aria, limitando ulteriormente le capacità di metabolizzazione.
Sarebbe profondamente errato ritenere che questo non accadesse nel
passato, anche se probabilmente interessava aree di minore estensione e
anche se, comunque, si era in grado raramente di comprendere i processi
in atto o già accaduti.
LA CULTURA POLITECNICA E LA VITA SULLA TERRA
24. Luca Marescotti 24 / 95
A che punto siamo?
Se è vero che nel passato, la crescita demografica e la velocità di
aumento dei consumi nei paesi industrializzati comportò “di necessità”
l’esigenza di trasformare lo sfruttamento delle risorse e spinse la ricerca
di nuove risorse e di nuove tecnologie di sfruttamento,
è anche vero che le risorse non sono infinite e che si consumano nella
dispersione combinata di materia e di energia, influenzando
probabilmente anche l’uso di future risorse oggi ignote.
LA CULTURA POLITECNICA E LA VITA SULLA TERRA
25. Luca Marescotti 25 / 95
A che punto siamo?
La ricerca tecnologica deve essere indirizzata a conoscere nuove risorse,
a utilizzare meglio quelle note, a ridurre gli impatti negativi: proprio per
la complessità del sistema ambientale e per l’entità degli impatti
ambientali “umani”, si evince la necessità di individuare i problemi a
carattere globale e planetario assieme a quelli di carattere locale, nella
consapevolezza che anche, ma non solo, la somma di azioni locali e
individuali può generare impatti globali.
Non esiste un’area neutrale per l’urbanistica.
LA CULTURA POLITECNICA E LA VITA SULLA TERRA
26. Luca Marescotti 26 / 95
LA CULTURA POLITECNICA E LA VITA SULLA TERRA:
misurare le risorse
27. Luca Marescotti 27 / 95
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
Urbanistica: da tecniche amministrative a scienza e
tecnologia
28. Luca Marescotti 28 / 95
COMPRENSIONE DELL’ENTITÀ DEL PROBLEMA
IN TERMINI CORRETTI E VALUTABILI
TRAMITE L’USO APPROPRIATO DI
STRUMENTI CONOSCITIVI
GIS & ELABORAZIONE STATISTICHE DEI DATI (ANALISI MULTICRITERI, ANALSI
MULTIVARIATA, ...)
ANALIZZARE LA PARTE GIOCATA DALLE TECNOLOGIE
IN GENERALE
E TRASFERIRLAAGLI ASPETTI TECNOLOGICI PROPRI DELLA PROFESSIONE,
COSÌ COME È MATURATA NELL’AMBITO DI MOLTE DISCIPLINE
INGEGNERIA ARCHITETTURA URBANISTICA
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
29. Luca Marescotti 29 / 95
L’impatto delle opere civili sul territorio non è una
questione estetica
nessun giardino e nessun bosco mitigherà insediamenti, fabbriche o
discariche non certificate ambientalmente
nessun vaso di fiori ai balconi trasformerà una città e il suo traffico
OCCORRE UN NUOVO MODO DI PENSARE L'URBANISTICA
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
30. Luca Marescotti 30 / 95
IN QUESTO CONTESTO OGNI OPERA “RILEVANTE” DEVE
ESSERE STUDIATA PER TUTTO CIÒ CHE RIGUARDA
●
INQUINAMENTI
●
CONSERVAZIONE DELL’AMBIENTE & CICLI
BIOLOGICI/ GEOLOGICI/ CHIMICI E SERVIZI
ECOLOGICI
●
CICLI PRODUTTIVI
●
EFFETTI SULLA SALUTE DEGLI ESSERI VIVENTI
BISOGNA COMPRENDERE QUALE PROGETTO SIA
EFFICACE E APPLICABILE NEL TEMPI NECESSARI E CON
LE RISORSE EFFETTIVAMENTE DISPONIBILI.
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
31. Luca Marescotti 31 / 95
CONOSCENZA DELLO STATO DELLE RISORSE SU
BASE CATASTALE
Le analisi delle caratteristiche del suolo (per esempio di
geologia o pedologia finalizzati alle caratteristiche meccaniche, nutritive e
produttive del suolo)
Le analisi delle acque, dalle produzioni agro alimentari e
forestali (per esempio con il catasto delle produzioni agricole e il catasto dei
boschi e delle foreste)
Lo stato delle discariche e dei siti contaminati (con il
catasto dei siti, delle possibilità di bonifica e di riutilizzazione)
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
32. Luca Marescotti 32 / 95
UNIFICAZIONE DELLE STRATEGIE DI
PIANIFICAZIONE E DI PROGRAMMAZIONE
piani di zona agricoli, nei piani di assetto forestale, nei piani di area vasta, nei
piani territoriali di coordinamento e nei piani paesistici (di aree più o meno vaste,
ovvero provinciali o regionali),
programmi di raccolta e smaltimento dei rifiuti,
piani e programmi per la mobilità e le infrastrutture (dalle strade alla fornitura di
energia e acqua, dalla rete dei reflui alle telecomunicazioni).
In questi orizzonti si devono collocare i piani urbanistici attraverso una
revisione profonda dell’attività urbanistica degli enti pubblici
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
33. Luca Marescotti 33 / 95
Il processo di pianificazione diviene una tecnologia di processo
integrato nel processo di programmazione e di progettazione
delle opere pubbliche.
organizzazione territoriale = tecnologie di prodotto appropriate alla
sostenibilità.
Le discipline che si occupano delle trasformazioni del suolo e della costruzione
delle opere di supporto alle attività umane debbono, pertanto, intrecciarsi con le
discipline che si occupano della conoscenza del pianeta Terra, delle coltivazioni
legnose e agricole, degli allevamenti zootecnici!
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
34. Luca Marescotti 34 / 95
PROCESSO DI PIANIFICAZIONE
ELEMENTI DI BASE DELLE CONOSCENZE E DEI PROCESSI LOGICI
DEL CONTROLLO
quattro fasi definitorie
delimitazione dell’oggetto o del fenomeno su cui si intende intervenire per
modificarlo
individuazione dei suoi caratteri quantitativi e qualitativi
scelta degli idonei strumenti con le opportune metodiche di misura
scelta degli intervalli temporali di controllo per descrivere i mutamenti e
l’efficacia delle azioni intraprese
trattamento statistico dei dati
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
35. Luca Marescotti 35 / 95
PROCESSO DI PIANIFICAZIONE
IMPOSTAZIONE DEL PROBLEMA
corretta circoscrizione dell’intervento, delle motivazioni e degli obiettivi e
degli effetti attesi
La delimitazione del campo di intervento individua anche le possibili
relazioni e i possibili impatti diretti e indiretti con il contesto e con
l’ambiente, in modo da predisporre eventuali azioni di mitigazione
compensazione
DOCUMENTO DI SCOPING = DOCUMENTO PER LA DEFINIZIONE
DEL CAMPO DI APPLICAZIONE
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
36. Luca Marescotti 36 / 95
PROCESSO DI PIANIFICAZIONE COME TECNOLOGIA
DI PROCESSO
La tecnologia è applicazione di scoperte scientifiche al raggiungimento di fini
pratici, un’accezione ben compresa in antichità, quando si intuiva l’utilità
delle macchine per la liberazione dalla schiavitù del lavoro fisico, cioè da
attività non più degne di un essere libero
(Aristotele, Bacone, Bruno, …)
NON DOBBIAMO FARE A MENO DELLE TECNOLOGIE,
DOBBIAMO SVILUPPARE TECNOLOGIE UTILI ALLA
SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE DELLE TRASFORMAZIONI
TERRITORIALI
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
37. Luca Marescotti 37 / 95
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
Non sempre le tecnologie sono
comprese e si diffondono nel momento
dell'invenzione
I caratteri mobili e il disco di Festòs
[Fonte: Diamond 1998, pp. 187/188]
Nelle tecnologie di protezione
ambientale SI DEVE RIDURRE il rischio
di non sviluppare tecnologie appropriate
con la stessa velocità CON CUI SI
ATTUIAMO trasformazioni ambientali
dannose per la vita
38. Luca Marescotti 38 / 95
PROCESSO DI PIANIFICAZIONE COME TECNOLOGIA
DI PROCESSO
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
39. Luca Marescotti 39 / 95
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
Centri di ricerca nel Regno Unito
The Ecos Millennium Environmental Centre is a unique project
in Ireland that opened on 7 th August 2000. Ecos is set in a
150-acre Country Park, which has been created from previously
disused land that is the River Braid flood plain.
40. Luca Marescotti 40 / 95
ISPRA e i Joint Research Centre
Ispra Comitato Nazionale per l'Energie Nucleare (CNEN)
officially transferred to the Community on March 1, 1961.
Since 1973, non-nuclear research evolved rapidly, especially in topics
related to safety and the environment.
After 16 years of research, the nuclear reactor at JRC Ispra was shut
down in 1983.
In 1992, the results of a study led to a proposal to convert the JRC
Ispra site into an environmentally-optimised model site; the "ECO
Centre"
At the beginning of the 1980s, re-examination of the mandate and
evaluation of the activities of the JRC began. Future activities were to
continue to support the Commission's implementations of Community
policies.
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
42. Luca Marescotti 42 / 95
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
A sinistra: EnviroMission in Australia (Fonte: www.wentworth.nsw.gov.au).
A destra: torre solare nel laboratorio del Weizmann Institute of Science (Fonte: www_weizmann_ac).
43. Luca Marescotti 43 / 95
UE: Joint Research Centres
The JRC is located across six different sites within the EU.
Brussels is home to the headquarters and also to the Directorate-General,
the Scientific Policy and Stakeholder Relations Directorate and the
Resources Directorate.
The JRC's site in Ispra, Italy is home to the JRC Visitors' Centre where
you can learn about the many areas of our research via our interactive
exhibits.
The Ispra site also hosts the Institute for the Protection and Security of
the Citizen (IPSC), the Institute for Environment and Sustainability
(IES), and the Institute for Health and Consumer Protection (IHCP), as
well as the Ispra Site Management (ISM) Directorate.
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
44. Luca Marescotti 44 / 95
JRC sites
The Institute for Reference Materials and Measurements
IRMM: Geel in Belgium
The Institute for Energy and Transport IET: Petten in the
Netherlands
The Institute for Transuranium Elements ITU: Karlsruhe in
Germany,
The Institute for Prospective Technological Studies IPTS:
Seville in Spain
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
45. Luca Marescotti 45 / 95
La tecnologia si lega dunque intimamente alla scienza e questa alla
formazione e alla natura delle teorie nelle scienze, aprendo nuovi modi di
intendere la stessa economia che potrebbe divenire strumento per
minimizzare il consumo di risorse e per costruire bilanci basati sulla
sostenibilità.
È, dunque, a partire sia dagli sviluppi delle teorie, sia dalla comprensione
dei significati pertinenti all’ambito dell’urbanistica, che il tema delle
tecnologie deve essere ampliato
per sviluppare criticamente
●
tecniche urbanistiche
●
processi di realizzazione delle opere
●
la qualità e l’innovazione tecnologica nell’organizzazione
territoriale
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
46. Luca Marescotti 46 / 95
VIA valutazione di impatto ambientale, definita a livello internazionale
dagli anni settanta e nazionale dagli anni ottanta
VAS valutazione di impatto ambientale strategico, definita a
livello europeo
dall’impegno di controllo per alcune opere alla loro applicazione
generalizzata secondo definiti protocolli
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
47. Luca Marescotti 47 / 95
Dalle grandi opere all’enorme impatto delle trasformazioni piccole ma
capillari, legate allo sfruttamento delle risorse naturali e
all’urbanizzazione.
Nell’ambiente le microtrasformazioni diffuse si sommano ai fenomeni di
grandi dimensioni, inducendo cambiamenti climatici urbani,
contaminando intere regioni vaste, riducendo le capacità di
metabolizzazione e di rigenerazione del sistema aria acqua suolo
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
48. Luca Marescotti 48 / 95
PER DEFINIRE L'URBANISTICA
DUE CONCETTI
RISORSA LIMITATA & BENE PUBBLICO
SIGNIFICATO MODERNO DELLO STATO E DELLE SUE
FUNZIONI
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
49. Luca Marescotti 49 / 95
“Senza un sistema giuridico, economico, politico, burocratico, scolastico,
finanziario, urbanistico, sanitario sufficientemente sviluppati, gli strumenti
più potenti della tecnologia fisicomatematica non potrebbero funzionare.
D’altra parte, nelle società industrialmente avanzate il tipo di regole secondo
cui si costituiscono l’economia, la burocrazia, il diritto, il sistema scolastico,
ecc., è sempre più simile al tipo di regole che presiedono alla formazione del
sapere scientifico e alla sua applicazione all’industria.”
[Emanuele Severino 1988, pp. 39/40]
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
50. Luca Marescotti 50 / 95
“La scienza e la tecnologia scientifica si integrano dunque a quell’insieme di sistemi
che rendono possibile il funzionamento degli strumenti portati alla luce dal sistema
scientifico-tecnologico. (…) Nella sua essenza, questo Apparato è una struttura
progettante (ad-paratus, ad-parare); ossia è una capacità –anzi la capacità massima
che mai sia apparsa nella storia dell’uomo- di disporre dei mezzi che sono idonei allo
scopo. (…). Ciò vuol dire che qualunque possa essere il fine assegnato dall’esterno
all’Apparato, quest’ultimo possiede di per se stesso un fine supremo: quello di
riprodursi e di accrescere indefinitamente la propria capacità di realizzare fini.”
[Emanuele Severino 1988, pp. 39/40]
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
52. Luca Marescotti 52 / 95
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
Traffico a New York, Milano, Manila: non segni di
qualità, forse nemmeno di ricchezza,
ma di precarietà e di alti rischi per la salute.
53. Luca Marescotti 53 / 95
I termini di “geografia umana” e “paesaggio antropico” o di
“antropizzazione del pianeta” in linguaggio urbanistico sono sinonimi della
cosiddetta “produzione di territorio”.
ALLA PRODUZIONE DEL TERRITORIO SI DANNO
SPECIFICI MEZZI E MODI
tecnologie specifiche di processo
&
tecnologie specifiche di prodotto.
[Emanuele Severino 1988, pp. 39/40]
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
54. Luca Marescotti 54 / 95
La “dimensione planetaria” comporta il rifiuto cosciente che l’impronta ecologica
urbana di una singola nazione possa essere estesa su gran parte del pianeta,
soffocando il resto del mondo
PER UN NUOVO MODO DI PRODUZIONE DEL TERRITORIO
non processo spontaneo, ma volontà politica
attraverso intese tra le istituzioni
attraverso obblighi condivisi per i cittadini delle nazioni
PER DIVENTARE
pratica comune di comportamento individuale e di governo sociale
FINO A DIVENIRE
pratica comune nell’urbanistica
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
55. Luca Marescotti 55 / 95
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
CENTRALITÀ DELL’URBANISTICA NELLE QUESTIONI
AMBIENTALI
56. Luca Marescotti 56 / 95
A livello internazionale si possono prendere, come base di discussione sulla
valenza generale delle questioni disciplinari, le conferenze Habitat promosse
dall’ONU come luoghi di confronto e di accordo su dichiarazioni di principio
Habitat Vancouver - 1975
Habitat II Istanbul – 1996
Habitat III? ..
Habitat III is the United Nations Conference on Housing and Sustainable Urban
Development, taking place in Quito, Ecuador, 17–20 October 2016
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
57. Luca Marescotti 57 / 95
Il testo approvato a Istanbul proclama il diritto di tutti gli esseri umani a possedere
adeguate abitazioni.
Nelle premesse sono ripresi i risultati espressi nella precedente conferenza
internazionale di Vancouver e, soprattutto, quelli elaborati nel 2000, in esecuzione
degli indirizzi espressi dedicando l’anno 2000 ai senza casa (International Year of
Shelter for the Homeless and the Global Strategy for Shelter to the Year 2000) e
alle Conferenze “Ambiente e sviluppo” (tra cui la Conferenza di Rio del 1992).
Per il raggiungimento dei diversi obiettivi si rafforzano ruoli e risorse dello United
Nation Centre for Human Settlements (UN-HABITAT).
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
58. Luca Marescotti 58 / 95
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
Habitat III? ..
In Resolution 66/207 and in line with the bi-
decennial cycle (1976, 1996 and 2016), the
United Nations General Assembly decided to
convene the Habitat III Conference to
reinvigorate the global commitment to
sustainable urbanization, to focus on the
implementation of a New Urban Agenda,
building on the Habitat Agenda of Istanbul
in 1996.
59. Luca Marescotti 59 / 95
E la Carta di Atene, ma quale? ..
Sempre a livello internazionale si ricorda la nuova Carta d’Atene, discussa dal
Consiglio europeo degli urbanisti (Ectp - European Country and Town Planning) e
approvata a Atene il 30 maggio del 1998, in cui nella redazione dei piani sono
state messe al centro dell’attenzione la compatibilità economica, quella sociale e
quella ambientale.
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
60. Luca Marescotti 60 / 95
E la Carta di Atene, quella del 1998!
1. sviluppo della città multifunzionale per superare l’applicazione rigida
dell’azzonamento nei piani urbanistici;
2. fattibilità economica sociale e ambientale dei piani urbanistici;
3. sviluppo urbano e territoriale sostenibile;
4. integrazione dei trasporti nell’urbanistica;
5. partecipazione pubblica alle scelte urbanistiche;
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
61. Luca Marescotti 61 / 95
E la Carta di Atene, quella del 1998!
6. risposte concrete ai nuovi bisogni sociali nelle questioni emergenti, per esempio
rispetto agli immigrati, ai cambiamenti nei nuclei familiari (singoli e famiglie
nucleari) e agli studenti;
7. miglioramento e aumento degli spazi e delle aree pubbliche;
8. conservazione dell’identità storica delle città;
9. applicazione delle innovazioni tecnologiche per il controllo del traffico, per il
telelavoro, per la gestione delle pratiche e della burocrazia;
10. innalzamento della sicurezza rispetto ai pericoli derivanti da criminalità,
disastri naturali e guerre.
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
62. Luca Marescotti 62 / 95
I limiti di simili dichiarazioni consistono non solo nella loro carenza
operativa e, quindi, nel loro valore ideologico di affermazione di principio,
ma anche nella ricerca di affermazioni generali rispetto a situazioni
particolari presenti in ciascuno stato
BISOGNA RENDERLE OPERATIVE! È URGENTE!
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
63. Luca Marescotti 63 / 95
Questo sfondo è quanto costituisce la questione generale.
È ormai difficile non riconoscere la questione urbana come una questione
planetaria non tanto per gli squilibri e le tensioni che possono generare lotte
(non che questi aspetti siano marginali, ma spesso sono negati perché troppo
politici), quanto per la dimensione che le città assumono e assumeranno
LA QUESTIONE URBANA È DUNQUE CONNESSAAL TEMA
GENERALE DELL’AMBIENTE E ALLA CONSAPEVOLEZZA
CHE NON SI TRATTA DI UN SINGOLO CASO DA ESAMINARE
QUANTO
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
64. Luca Marescotti 64 / 95
Protocollo di Montreal 1987: messa al bando dei clorofluorocarburi (CFC) per
proteggere l’ozonosfera
Protocollo di Kyoto 1997: riduzione delle emissioni dei sei principali gas
maggiormente responsabili dell’effetto serra
anidride carbonica (CO2
) - metano (CH4
) - protossido di azoto (N2
O)
esafluoruro di zolfo (SF6
) - idrofluorocarburi (HFC) - perfluorocarburi (PFC)
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
65. Luca Marescotti 65 / 95
1. Fonti rinnovabili e gas. Le analisi di economicità delle fonti energetiche
dovrebbero essere sviluppate considerando il costo complessivo, inclusi quindi
anche i costi esterni ambientali. In questo modo sarebbe più corretto valutare fonti
rinnovabili, fonti fossili e fonti atomiche.
2. Efficienza energetica. In alcuni studi per un uso razionale dell’energia si rende
evidente il margine di inefficienza nelle apparecchiature e nell’uso dell’energia. La
riduzione dei consumi nell’edilizia, nei motori a combustione o dei computer nel corso
degli ultimi dieci anni mostra nel concreto una delle possibili strade da seguire; una
possibile linea di ricerca dovrebbe riguardare con urgenza il costo energetico delle
concentrazioni urbane in relazione alle densità e alle tipologie edilizie. L’uso razionale
delle risorse significa però non solo efficienza, ma ridurre anche i consumi superflui.
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
66. Luca Marescotti 66 / 95
3. Produzione di energia elettrica. La ricerca punta al miglioramento del
rendimento delle centrali, allo sviluppo della cogenerazione e del teleriscaldamento
e all’introduzione di nuove tecnologie come le celle a combustibile, la micro-
cogenerazione.
4. Modificazione e razionalizzazione del settore dei trasporti. Le politiche in
questo campo riguardano la logistica, come nel caso del fattore di carico dei vettori
per il trasporto delle merci o il telelavoro per ridurre il pendolarismo, e soprattutto
l’urbanistica per una migliore ubicazione degli insediamenti e con l’adozione di
piani urbani del traffico, di mobility manager, di trasporti pubblici e di sistemi
telematici di gestione del traffico urbano.
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
67. Luca Marescotti 67 / 95
E ora CoP 21
It was the 21st yearly session of the Conference of the Parties (COP) to
the 1992 United Nations Framework Convention on Climate Change
(UNFCCC) and the 11th session of the Meeting of the Parties to the
1997 Kyoto Protocol.
The overarching goal of the convention is to reduce greenhouse gas
emissions to limit the global temperature increase.
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
68. Luca Marescotti 68 / 95
E ora CoP 21
On 12 December 2015, the participating 195 countries agreed, by
consensus, to the final global pact, the Paris Agreement, to reduce
emissions as part of the method for reducing greenhouse gas.
In the 12-page document, the members agreed to reduce their carbon
output "as soon as possible" and to do their best to keep global
warming "to well below 2 degrees C"
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
69. Luca Marescotti 69 / 95
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
ECOLOGIA DELLA CITTÀ E IMPRONTA ECOLOGICA
70. Luca Marescotti 70 / 95
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
Figura 78. Smokey Mountain e risaie a Manila
(A destra fonte: Basil Pao, pubblicata nel sito Web Palin’s Travels Londra).
71. Luca Marescotti 71 / 95
Le città
Le città sono flussi di energia, ma il loro bilancio non si chiude certo nei
conti semplicistici relativi alla produzione e al consumo di energia
elettrica
[energia erogata e energia consumata per la gestione degli insediamenti residenziali
industriali e commerciali e per le infrastrutture]
Seguire l’impostazione dei cicli ecologici
Indagare la dimensione del nuovo rapporto tra città e risorse
non il dualismo e gli squilibri tra città e campagna
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
72. Luca Marescotti 72 / 95
Le città
Le città sono devono essere lette come parte dell’ambiente per sostenere
di averle comprese appieno nel loro significato e nel loro impatto
ambientale, nelle risorse che necessitano per essere approvvigionate,
ma anche per smaltire le scorie che producono: si intuisce per la prima
volta che si devono definire dei limiti, delle soglie di tolleranza,
estendendo i concetti dalle singole sostanze alla questione ambientale,
la carrying capacity anticipa la sustainability.
LA CULTURA POLITECNICA E L'URBANISTICA
73. Luca Marescotti 73 / 95
Come funziona una città?
Per comprendere quindi gli impatti delle
azioni urbanistiche sul pianeta, bisogna
prima capire come funziona una città
Metabolismo urbano:
la definizione (1965)
74. Luca Marescotti 74 / 95
Metabolismo urbano:
la definizione (1965)
Abel Wolman, “ The metabolism of cities”, Scientific American,
Vol. 213, 1965, pp. 179/190.
“In the US today attemption is focused on shortages of water and
the pollution of water and air. There is plenty of water, but
supplying it requires foresight. Pollution calls for public economic
decisions.”
76. Luca Marescotti 76 / 95
“The metabolic requirements of a city can be defined as all
the materials and commodities needed to sustain the city's
inhabitants at home, at work and at play. Over a period of time
these requirements include even the construction materials
needed to build and rebuild the city itself.
The metabolic cycle is not completed until the waste and
residues of daily life have been removed and disposed with a
minimum of nuisance and hazard.”
Abel Wolman 1965, p.179.
Metabolismo urbano:
la definizione (1965)
77. Luca Marescotti 77 / 95
“As man has come to appreciate that earth
is a closed ecological system, casual
method that once appeared satisfactory for
disposal of wastes no longer seem
acceptable.”
Abel Wolman 1965, p.179.
Metabolismo urbano:
la definizione (1965)
78. Luca Marescotti 78 / 95
Come funziona una città?
Da cinquant'anni si risponde a questa
domanda studiando casi concreti!
Metabolismo urbano:
gli studi dopo il 1965
79. Luca Marescotti 79 / 95
Come funziona una città?
http://www.urbanmetabolism.org
Metabolismo urbano:
gli studi dopo il 1965
80. Luca Marescotti 80 / 95
Metabolismo urbano: gli studi dopo il 1965
Bruxelles
82. Luca Marescotti 82 / 95 82Marescotti11/10/09
i
IL FUNZIONAMENTO DI BRUXELLES
83. Luca Marescotti 83 / 95 83Marescotti11/10/09
i
IL FUNZIONAMENTO DI BRUXELLES
84. Luca Marescotti 84 / 95 84Marescotti11/10/09
i
IL FUNZIONAMENTO DI BRUXELLES
85. Luca Marescotti 85 / 95
BIOMASSE
MATERIE
PRIME
ENERGIA
SUPPLEMENTARE
ENERGIA
NATURALE
IRRADIATA
E RIFLESSA
EMISSIONI
URBANE
GASSOSE
SCARTI E
RIFIUTI
SOLIDI
LIQUIDI
CICLO DELL’ACQUA
IL FUNZIONAMENTO DI BRUXELLES
86. Luca Marescotti 86 / 95
BIOMASSE
EMISSIONI
URBANE
GASSOSE
Nella città vi sono insediamenti
per abitare, per produrre,
per ricrearsi,
ma anche insediamenti per
gestire la città.
La città ripara dalla natura,
dalle incursioni di altri,
offre servizi.
Abitanti, animali e verde
non sono solo
biomasse.
IL FUNZIONAMENTO DI BRUXELLES
87. Luca Marescotti 87 / 95
MATERIE
PRIME
ENERGIA
SUPPLEMENTARE
EMISSIONI
URBANE
GASSOSE
MA:
Da dove vengono
le energie supplementari?
Da dove vengono
le materie prime?
IL FUNZIONAMENTO DI BRUXELLES
88. Luca Marescotti 88 / 95
Dal metabolismo urbano all'impronta ecologica di
una nazione: quanto territorio occorre ...
Quanto territorio occorre per disporre delle
energie supplementari e delle materie
prime necessarie alle attività produttive
direzionali abitative e ricreative della città?
89. Luca Marescotti 89 / 95
AVETE VISTO IL DOCUMENTARIO
HOME La terra vista dal cielo? ...
L'esportazione di frutta e verdura da Israele significa
esportare anche l'acqua del Giordano.
Costruire città nel deserto del Dubai significa
importare da altre parti del mondo materiali e alimenti.
La produzione di energia dal sole fino a che punto
compensa le energie incorporate?
Home, documentario di Yann Arthus-Bertrand 2010.
Dal metabolismo urbano all'impronta ecologica di
una nazione: quanto territorio occorre ...
90. Luca Marescotti 90 / 95
L'uso umano del suolo e il consumo dei prodotti
consumo netto = produzione + importazione - esportazione
Per calcolare la superficie pro-capite necessaria per la
produzione di ciascuno dei principali beni di consumo, si divide il
consumo medio annuale pro-capite di quel bene (kg/per persona)
per la sua produttività, cioè per la superficie di terreno necessaria
a produrre quel bene (kg/ha)
superficie necessaria per un certo bene = consumo medio
annuale pro-capite / produttività media annuale per ettaro
Dal metabolismo urbano all'impronta ecologica di
una nazione: quanto territorio occorre ...
91. Luca Marescotti 91 / 95
METABOLISMO CIRCOLARE
Recupero di scarti e
rifiuti per il
miglioramento
del metabolismo urbano
[Fonte: elaborazioni di Rogers (Rogers 2000, p.31)
da Girardet 1996]
Dal metabolismo urbano all'impronta ecologica di
una nazione: quanto territorio occorre ...
92. Luca Marescotti 92 / 95
METABOLISMO CIRCOLARE
Recupero di scarti e
rifiuti per il
miglioramento
del metabolismo urbano
[Fonte: elaborazioni di Rogers (Rogers 2000, p.31)
da Girardet 1996]
Dal metabolismo urbano all'impronta ecologica di
una nazione: quanto territorio occorre ...
93. Luca Marescotti 93 / 95
DISCUSSIONI E DOMANDE?
IL CUSCINETTO A SFERA
LA VOLTA SCORSA
13 APRILE 2016
94. Luca Marescotti 94 / 95
DISCUSSIONI E DOMANDE
Urbanistica, territorio e il sistema aria-acqua-suolo
Regione urbana pianificazione territoriale
95. Luca Marescotti 95 / 95
DISCUSSIONI E DOMANDE?
... E QUESTI ALTRI
E la Legge Urbanistica nazionale? Non andrebbe rivista?
(a) una questione costituzionale da mettere a posto: le competenze.
(b) Colmare le lacune senza stravolgere l'impianto di legge generale:
per esempio: (b1) l'assoluta mancanza nella 1150/1942 dell'ambiente:
questa sarebbe la modernizzazione della legge urbanistica (e poi che
cosa mancherebbe?); (b2) gli aspetti economici (oneri di
urbanizzazione e altro); (b3) le opere pubbliche.
Tutto questo rimette in discussione l'assenza (o la latitanza?) dello
Stato: un effetto dell'arretramento dello stato richiesto dal liberalismo
mondiale.