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IL PROBLEMA ECOLOGICO A
LIVELLO GLOBALE
INDICE
• Ecosistemi e società
• Cambiamenti climatici e inquinamento
• Catastrofi naturali e rischi ambientali
• Risorse naturali e fonti energetiche
• Le risorse idriche
Ecosistemi e società
Ecosistemi e società
Gli ecosistemi
Un ecosistema è costituito da organismi viventi e sostanze non viventi
in grado di interagire tra loro ed adattarsi all’ambiente in cui vivono.
Un ecosistema deve avere delle caratteristiche ben precise ossia:
 deve essere un sistema aperto;
 è interconnesso con altri ecosistemi;
 è formato da una componente abiotica (non vivente) e da una
componente biotica (vivente);
 mantiene un equilibrio dinamico .
Ecosistemi naturali
Gli ecosistemi naturali presenti sulla
Terra sono tutti quelli che si formano in
natura:
La Foresta;
La Savana;
La Steppa;
Il Deserto;
La Tundra;
La Macchia Mediterranea.
All’interno degli ecosistemi naturali ci
sono però anche quelli acquatici:
Ecosistemi marini;
Ecosistemi di acqua dolce.
Ecosistemi naturali a rischio
Un ecosistema è in equilibrio. Quando viene
turbato dall’intervento dell’uomo rischia di
scomparire perché non è più in grado di
ripristinarsi in quell’habitat.
Sono state individuate 651 riserve della biosfera in
tutto il mondo, di cui 13 sono in Italia. Sono zone
marine e terrestri in cui si seguono oggi precisi
progetti per tutelare la biodiversità e la
conservazione dell’ecosistema e testimoniano la
possibilità di una convivenza pacifica fra natura e
uomo.
Ecosistemi artificiali
Un ecosistema artificiale è caratterizzato
dall’intervento dell’uomo che ha modificato e adattato
l’ambiente circostante per sopravvivere più a lungo e
in migliori condizioni.
Ad oggi, gli ecosistemi artificiali presenti sulla Terra
sono:
Ecosistemi urbani e industriali;
Ecosistemi rurali;
Ecosistemi agricoli.
Biodiversità
La biodiversità è la varietà degli
esseri viventi che popolano la Terra,
e si misura a livello di geni, specie,
popolazioni e di ecosistemi.
Anche noi facciamo parte della
biodiversità e sfruttiamo ciò che ci
mette a disposizione:
Grazie a essa la Natura è in grado di
fornirci cibo, acqua, energia e risorse
per la nostra vita quotidiana.
Inquinamento
L'inquinamento è un fenomeno che preoccupa l'uomo. Può essere
provocato da cause naturali o dall'intervento dell'uomo. Gli inquinanti
viaggiano nell'aria, si uniscono a sostanze dell'atmosfera e, con la
pioggia, arrivano nell'ambiente in cui viviamo producendo malesseri
psicofisici alla salute dell'uomo e dell'ambiente.
I principali tipi di inquinamento sono:
inquinamento termico;
inquinamento acustico;
inquinamento elettromagnetico.
Inquinamento atmosferico
L'inquinamento atmosferico è la diffusione in
atmosfera di gas e polveri sottilissime. Le principali
fonti di inquinamento sono le attività industriali ed il
traffico.
Inquinamento idrico
L'acqua ha un forte potere autodepurativo ed ha
un'alta capacità solvente, per cui scioglie e trasporta
sostanze chimiche. L'inquinamento idrico si produce
quando le sostanze sciolte nell'acqua superano la sua
capacità autodepurativa.
Inquinamento del suolo
Sul suolo si scaricano le cause fisiche, come l'erosione
dovuta al mancato controllo dello scorrimento delle
acque di superficie. Ci sono poi cause chimiche, come
le piogge acide o come l'uso di fertilizzanti e pesticidi
in agricoltura. Ci sono, infine, fenomeni come quelli
provocati dalle discariche.
La capacità di scarico degli
ecosistemi
Per produrre nuova ricchezza
bisogna eliminare spazi verdi. Per
ottenere capitale fisico come case e
strade bisogna distruggere capitale
naturale.
Tra il settecento e l’ottocento, la
rivoluzione agraria, quella
demografica, industriale e dei
trasporti apportarono una grande
svolta tra le comunità umane e
quelle ambientali.
Con l’affermazione di nuove
tecnologie si ebbe la duplicazione
della capacità di produzione, che
provocò l’accelerazione di
estrazione di tutti i beni naturali e di
quelli energetici.
Impronta ecologica
L'impronta ecologica misura l'area
biologicamente produttiva di mare e di
terra necessaria per la rigenerazione delle
risorse consumate da una popolazione
umana e ad assorbire i rifiuti prodotti. Per
calcolare l'impronta ecologica si mette in
relazione la quantità di ogni bene
consumato. L'impronta ecologica si
domanda quanto territorio è necessario
per sostenere quella popolazione. Il
principale vantaggio è che ogni valore
viene riportato in termini di spazio,
rendendo in maniera più comprensibile il
consumo di risorse di una popolazione in
base ai suoi consumi attuali. Lo
svantaggio è che si può però generare
incongruenze comunicative.
Cambiamenti climatici e
inquinamento
I CAMBIAMENTI CLIMATICI E L’INQUINAMENTO
ATMOSFERICO
Gli effetti delle attività umane
sull'ambiente risultano evidenti anche
dall'analisi dei cambiamenti climatici
della Terra. Dopo la fine delle ere
glaciali preistoriche, per circa 10000
anni (cioè dall'inizio del neolitico) il
clima del nostro pianeta è rimasto
relativamente costante. Nell'ultimo
secolo, invece, la temperatura media si
è innalzata in modo considerevole, e le
stime prevedono un forte incremento
nel prossimo futuro.
Effetto serra
L'effetto serra è il fenomeno di riscaldamento globale del nostro pianeta
dovuto alla presenza di alcuni gas nell'atmosfera terrestre. Tuttavia, l'effetto
serra è anche un problema ambientale.
Ci sono due tipi di effetti serra:
• L'effetto serra naturale;
• L'effetto serra antropico.
Global Warming
Nel corso degli ultimi decenni la temperatura media sulla Terra è cresciuta.
Oggi gli effetti del global warming sono visibili soltanto sotto forma di
fenomeni meteo più estremi, come lo scioglimento dei ghiacci polari e la
desertificazione.
Le cause del global warming sono la deforestazione e l’uso dei combustibili
fossili da parte dell’uomo.
L’aria
• L'inquinamento atmosferico nuoce all'ambiente e alla salute umana.
• L’inquinamento atmosferico è un problema locale, paneuropeo e di tutto
l’emisfero.
• Il particolato, il biossido di azoto e l’ozono troposferico sono attualmente
considerati i tre inquinanti che in maniera più significativa incidono sulla
salute umana.
Le acque
L'acqua e sicuramente uno degli elementi
fondamentali per la vita dell'uomo, alterarne le
qualità (quindi inquinarla), significa
danneggiare, o comunque, mettere a rischio la
salute del genere umano.
Cause:
• Possiamo partire dicendo che la principale
causa dell'inquinamento idrico è l'uomo, nel
senso che molte forme di avvelenamento
delle acque sono dovute ad azioni degli
esseri umani.
I suoli
Nel corso del tempo, con la continua
metamorfosi delle città, l'allargamento delle
zone industriali, l'agricoltura e la costruzione di
infrastrutture, si è arrivati ad una situazione di
degrado del suolo da non sottovalutare,
soprattutto perché queste attività, oltre a
trasformare il paesaggio (desertificazione,
erosione), provocano inquinamento.
Cause:
• I rifiuti solidi, liquidi e gassosi sono la causa
principale dell'inquinamento del suolo.
Le leggi contro l’inquinamento
La tutela dell’ambiente è, a livello mondiale, un’esigenza fondamentale per
assicurare il benessere e il progresso della società. Eppure in Italia si avverte,
sia da parte dello Stato sia da parte dei cittadini, una scarsa sensibilità verso i
problemi ambientali. Non si tiene assolutamente conto del fatto che le risorse
naturali sono spesso irriproducibili e, una volta consumate, vanno
irrimediabilmente perdute.
Catastrofi naturali e rischi
ambientali
Le risorse naturaliUno dei principali problemi nel mondo anche se si fa fatica ad accettarlo è
l’eccessivo sfruttamento delle risorse naturali
Questo sfruttamento ci sta portando a fronteggiare delle vere e proprie
catastrofi ambientali dovute a vari fattori :
- l’ inefficienza delle istituzioni
- lo scarso interessamento dell’ opinione pubblica
- gli interessi economici dei grandi gruppi industriali che controllano il
mercato
I rischi naturali
fin dall’antichità gli esseri umani si sono ritrovati a fronteggiare delle
vere e proprie catastrofi naturali che hanno creato danni
irreparabili
fra queste troviamo :
- i terremoti
- i maremoti
- le alluvioni
- le eruzioni vulcaniche
- le trombe d’aria
I rischi antropici
I rischi che la natura comporta sono tutti sulla coscienza
dell’uomo poiché se accadano la colpa è solamente nostra.
Questo dovrebbe farci riflettere sul fatto che ormai la terra in cui
viviamo non ne può più delle nostre attività e quindi queste
catastrofi sono un modo con cui la terra si ribellla alle nsotre
attività
Il rischio antropico più distruttivo è il disesto idrogeologico
LE RISORSE NON RINNOVABILI
• Sono classificate come non rinnovabili, dunque, le risorse presenti in
natura in quantità finita, o che richiedono tempi di rigenerazione
lunghissimi, superiori a quelli della vita umana. Rientrano in questa
categoria alcune materie prime: i MINERALI e il LEGNAME possono
essere riciclati per nuovi usi mentre i combustibili fossili (carbone,
petrolio e gas naturale) sono risorse non rinnovabili che,
consumandosi durante l’uso, non sono più utilizzabili in alcuna forma,
quindi non possono nemmeno essere riciclati
IL CARBONE E
IL PETROLIO
Dall’accumulo, seguito da seppellimento e
trasformazione chimica, di resti di esseri viventi,
derivano materiali, come i carboni fossili e il petrolio,
che non contengono minerali inorganici, ma sono in
prevalenza costituiti, rispettivamente, da carbonio
elementare e da suoi derivati. I carboni e il petrolio si
possono tuttavia includere tra le rocce sedimentarie
organogene, perché i detriti organici da cui si
originano si depositano in strati in particolari
ambienti di sedimentazione, dove sono ricoperti da
sedimenti argillosi che ne impediscono la rapida
decomposizione per azione dell’ossigeno e dei
batteri decompositori aerobici: in queste condizioni
il materiale organico non viene distrutto, ma può
conservarsi e subire lente modificazioni che, in
periodi di tempo molto lunghi, ne trasformano
radicalmente la natura biochimica.
Il gas naturale è un gas prodotto dalla decomposizione anaerobica di materiale organico.
In natura si trova comunemente allo stato fossile, insieme al petrolio, al carbone o da solo in
giacimenti di gas naturale.
Viene prodotto anche dai seguenti processi di decomposizione:
nelle paludi (in questo caso viene chiamato anche gas di palude)
nelle discariche
durante la digestione negli animali e in altri processi naturali.
dall'attività vulcanica.
Tra i gas naturali ricordiamo il butano, l’etano e il propano, anche se sicuramente il più diffuso e
conosciuto è il Metano
Il metano è un idrocarburo semplice formato da un atomo di carbonio e quattro di idrogeno; la sua
formula chimica è CH₄, e si trova in natura sotto forma di gas, la cui densità è 0,656 kg/m³.
L’utilizzo e il trasporto del metano avviene allo stato gassoso, attraverso una rete di gasdotti che
collega i luoghi di produzione (Algeria Tunisia e Libia in Africa, Ucraina e Kazakistan nel nord Europa
e in Asia) ai Paesi consumatori.
L’ENERGIA NUCLEARE
CHERNOBYL
Il disastro di Chernobyl avvenne il 26 aprile 1986 presso la centrale
nucleare V.I. Lenin situata in Ucraina settentrionale (all'epoca parte
dell'Unione Sovietica), a 3 km dalla città di Pryp"jat' e 18 km da quella
di Chernobyl, 16 km a sud del confine con la Bielorussia. Le cause
furono indicate variamente in gravi mancanze da parte del personale,
sia tecnico sia dirigenziale, in problemi relativi alla struttura e alla
progettazione dell'impianto stesso e della sua errata gestione
economica e amministrativa.
LE RISORSE NATURALI RINNOVABILI
Il problema dell’approvvigionamento energetico è oggi una delle priorità mondiali
non solo a causa della crescita della popolazione ma soprattutto per la crescita dei
consumi energetici, soprattutto se si considera che oggi oltre l’80% delle fonti è
ancora costituito dai combustibili fossili e dall’ uranio, cioè da risorse non
rinnovabili.
Una possibile soluzione è data dalle energie alternative, che sfruttano risorse
naturali rinnovabili. Per il momento, però, fatta eccezione per l’energia
idroelettrica, il loro rendimento energetico è ancora relativamente basso.
Le fonti rinnovabili presentano grandi vantaggi quali l’inesauribilità ed il basso
l’impatto ambientale, non vi è infatti immissione di sostanze inquinanti
nell’ambiente. Però di contro per la loro produzione è necessaria l’occupazione di
ampi spazi e notevoli investimenti economici visti i costi di realizzazione degli
impianti ed a fine ciclo produttivo si andrà incontro ad alti costi di smaltimento dei
materiali con cui sono stati realizzati.
L’ENERGIA SOLARE
L'energia solare è l'energia associata alla radiazione solare e
rappresenta la fonte primaria di energia sulla Terra.
È, infatti, la forma di energia normalmente utilizzata dagli organismi
autotrofi, cioè quelli che eseguono la fotosintesi, comunemente indicati
come "vegetali" (da cui si originano anche i combustibili fossili); gli altri
organismi viventi sfruttano, invece, l'energia chimica ricavata dai
vegetali o da altri organismi che a loro volta si nutrono di vegetali e
quindi in ultima analisi sfruttano anch'essi l'energia solare, se pur
indirettamente. Può essere utilizzata direttamente a scopi energetici
per produrre calore o energia elettrica con varie tipologie di impianto.
L’ENERGIA EOLICA
L’energia eolica è una delle fonti energetiche sfruttate sin dagli
antichi. È di per sé, l’energia cinetica del vento e la sua conversione
in energia meccanica o elettrica. Sicuramente l’applicazione più
antica è quella nautica, tramite l’uso della vela, quella nei mulini a
vento, e oggi invece l’energia eolica è sfruttata per la produzione
elettrica.
L’energia eolica è l’energia cinetica prodotta dall’aria in movimento
e solitamente detta vento. Il vento è il movimento dell’aria sulla
superficie terrestre, tra zone di alta pressione e bassa pressione.
Le differenze di temperature quindi generano differenze di
pressione. La presenza di due punti con differente pressione
atmosferica origina una forza, detta “forza del gradiente di
pressione”, che agisce premendo su una massa d’aria per tentare
di ristabilire l’equilibrio e dunque dando luogo al fenomeno del
vento. Inoltre, la rotazione della Terra trascina l’atmosfera intorno
ad essa causando movimento di grosse masse d’aria (Forza di
Coriolis). Questi effetti naturalmente si combinano tra loro
portando alla naturale variabilità dei venti.
Difficilmente un aerogeneratore è “solo”: ci si riferisce dunque
spesso a “parchi eolici” quando decine (a volte centinaia) di
generatori vengono concentrati in una zona favorevole alla
produzione di energia.
L’ENERGIA IDROELETTRICA E MAREOMOTRICE
• L'energia idroelettrica è una fonte energetica rinnovabile che origina
dall'acqua tramite lo sfruttamento della trasformazione, al
superamento di un dato dislivello, dell'energia gravitazionale presente
all'interno di una data massa di acqua ad una quota altimetrica,
in energia cinetica.
Oggi esistono diversi metodi di sfruttamento dell'energia delle
maree:
• sollevamento di un peso in contrapposizione alla forza di
gravità;
• la compressione dell'aria in opportuni cassoni e
movimentazione di turbine in seguito alla sua espansione;
• movimento di ruote a pale;
• riempimento di bacini e successivo svuotamento con
passaggio in turbine.
Quest'ultimo sembra dare i migliori risultati, nell'effettivo
impiego. Il problema più importante allo sviluppo di tale
tecnologia resta comunque lo sfasamento tra massima
ampiezza di marea disponibile (la cui cadenza è prevedibile sulla
base delle fasi lunari e solari) e domanda di energia nelle ore di
punta. Infatti nei giorni di insufficienza nell'afflusso d'acqua la
produzione di elettricità cesserebbe. In Francia nei pressi
di Saint-Malo esiste un grosso impianto di questo genere.
• L'energia geotermica è
l'energia generata per mezzo
di fonti geologiche di calore e
può essere considerata una
forma di energia
alternativa e rinnovabile, se
valutata in tempi brevi. Grazie
alla peculiarità della
geotermia, questa energia può
essere utilizzata sia come
fonte di energia elettrica che
come fonte di calore, secondo
il processo
della cogenerazione. L'energia
geotermica è dunque usata
anche per la produzione di
energia termica (calore e
acqua calda).L’ENERGIA GEOTERMICA
LE BIOMASSE
Si possono definire "biomasse"
quei prodotti di origine forestale o
agricola (includendo i loro residui
ed escludendo i rifiuti urbani o
zootecnici), provenienti cioè da
colture, energetiche o tradizionali.
Le biomasse ed i
combustibili da esse derivate
emettono nell'atmosfera, durante
la combustione, una quantità di
anidride carbonica più o meno
corrispondente a quella che viene
assorbita in precedenza dai
vegetali durante il processo di
crescita (fotosintesi clorofilliana).
L'impiego delle
biomasse ai fini energetici non
provoca quindi il rilascio di nuova
anidride carbonica, principale
responsabile dell'effetto serra.
Non adatto a chi soffre di mal di mare
Le
risorse idriche
L'acqua è una risorsa fondamentale per la sopravvivenza
di tutti gli esseri viventi, ed è proprio questo elemento che
differenzia la Terra da tutti gli altri pianeti del Sistema
Solare: infatti i tre quarti della superficie terrestre sono
ricoperti da oceani, mari, laghi e fiumi.
• a scopo agricolo
• a scopo domestico
• a scopo industriale
https://youtu.be/yfdAg_Nc9GU
L'ACQUA È USATA PRINCIPALMENTE:
Le isole di plastica sono degli ammassi di tonnellate di
plastica di oggetti monouso che si trovano oggi nel bel
mezzo dell'Oceano Pacifico e del Mar Tirreno, tra la
Corsica e l'isola d'Elba.
La giornata internazionale dell'acqua, World Water Day, è
una ricorrenza indetta dall'ONU a partire dal 22 marzo del
1992 allo scopo di sensibilizzare la gente sulle
problematiche riguardanti questa preziosa risorsa.
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1 N

  • 1. IL PROBLEMA ECOLOGICO A LIVELLO GLOBALE
  • 2. INDICE • Ecosistemi e società • Cambiamenti climatici e inquinamento • Catastrofi naturali e rischi ambientali • Risorse naturali e fonti energetiche • Le risorse idriche
  • 4. Gli ecosistemi Un ecosistema è costituito da organismi viventi e sostanze non viventi in grado di interagire tra loro ed adattarsi all’ambiente in cui vivono. Un ecosistema deve avere delle caratteristiche ben precise ossia:  deve essere un sistema aperto;  è interconnesso con altri ecosistemi;  è formato da una componente abiotica (non vivente) e da una componente biotica (vivente);  mantiene un equilibrio dinamico .
  • 5. Ecosistemi naturali Gli ecosistemi naturali presenti sulla Terra sono tutti quelli che si formano in natura: La Foresta; La Savana; La Steppa; Il Deserto; La Tundra; La Macchia Mediterranea. All’interno degli ecosistemi naturali ci sono però anche quelli acquatici: Ecosistemi marini; Ecosistemi di acqua dolce.
  • 6. Ecosistemi naturali a rischio Un ecosistema è in equilibrio. Quando viene turbato dall’intervento dell’uomo rischia di scomparire perché non è più in grado di ripristinarsi in quell’habitat. Sono state individuate 651 riserve della biosfera in tutto il mondo, di cui 13 sono in Italia. Sono zone marine e terrestri in cui si seguono oggi precisi progetti per tutelare la biodiversità e la conservazione dell’ecosistema e testimoniano la possibilità di una convivenza pacifica fra natura e uomo.
  • 7. Ecosistemi artificiali Un ecosistema artificiale è caratterizzato dall’intervento dell’uomo che ha modificato e adattato l’ambiente circostante per sopravvivere più a lungo e in migliori condizioni. Ad oggi, gli ecosistemi artificiali presenti sulla Terra sono: Ecosistemi urbani e industriali; Ecosistemi rurali; Ecosistemi agricoli.
  • 8. Biodiversità La biodiversità è la varietà degli esseri viventi che popolano la Terra, e si misura a livello di geni, specie, popolazioni e di ecosistemi. Anche noi facciamo parte della biodiversità e sfruttiamo ciò che ci mette a disposizione: Grazie a essa la Natura è in grado di fornirci cibo, acqua, energia e risorse per la nostra vita quotidiana.
  • 9. Inquinamento L'inquinamento è un fenomeno che preoccupa l'uomo. Può essere provocato da cause naturali o dall'intervento dell'uomo. Gli inquinanti viaggiano nell'aria, si uniscono a sostanze dell'atmosfera e, con la pioggia, arrivano nell'ambiente in cui viviamo producendo malesseri psicofisici alla salute dell'uomo e dell'ambiente. I principali tipi di inquinamento sono: inquinamento termico; inquinamento acustico; inquinamento elettromagnetico.
  • 10. Inquinamento atmosferico L'inquinamento atmosferico è la diffusione in atmosfera di gas e polveri sottilissime. Le principali fonti di inquinamento sono le attività industriali ed il traffico. Inquinamento idrico L'acqua ha un forte potere autodepurativo ed ha un'alta capacità solvente, per cui scioglie e trasporta sostanze chimiche. L'inquinamento idrico si produce quando le sostanze sciolte nell'acqua superano la sua capacità autodepurativa. Inquinamento del suolo Sul suolo si scaricano le cause fisiche, come l'erosione dovuta al mancato controllo dello scorrimento delle acque di superficie. Ci sono poi cause chimiche, come le piogge acide o come l'uso di fertilizzanti e pesticidi in agricoltura. Ci sono, infine, fenomeni come quelli provocati dalle discariche.
  • 11. La capacità di scarico degli ecosistemi Per produrre nuova ricchezza bisogna eliminare spazi verdi. Per ottenere capitale fisico come case e strade bisogna distruggere capitale naturale. Tra il settecento e l’ottocento, la rivoluzione agraria, quella demografica, industriale e dei trasporti apportarono una grande svolta tra le comunità umane e quelle ambientali. Con l’affermazione di nuove tecnologie si ebbe la duplicazione della capacità di produzione, che provocò l’accelerazione di estrazione di tutti i beni naturali e di quelli energetici.
  • 12. Impronta ecologica L'impronta ecologica misura l'area biologicamente produttiva di mare e di terra necessaria per la rigenerazione delle risorse consumate da una popolazione umana e ad assorbire i rifiuti prodotti. Per calcolare l'impronta ecologica si mette in relazione la quantità di ogni bene consumato. L'impronta ecologica si domanda quanto territorio è necessario per sostenere quella popolazione. Il principale vantaggio è che ogni valore viene riportato in termini di spazio, rendendo in maniera più comprensibile il consumo di risorse di una popolazione in base ai suoi consumi attuali. Lo svantaggio è che si può però generare incongruenze comunicative.
  • 14. I CAMBIAMENTI CLIMATICI E L’INQUINAMENTO ATMOSFERICO Gli effetti delle attività umane sull'ambiente risultano evidenti anche dall'analisi dei cambiamenti climatici della Terra. Dopo la fine delle ere glaciali preistoriche, per circa 10000 anni (cioè dall'inizio del neolitico) il clima del nostro pianeta è rimasto relativamente costante. Nell'ultimo secolo, invece, la temperatura media si è innalzata in modo considerevole, e le stime prevedono un forte incremento nel prossimo futuro.
  • 15. Effetto serra L'effetto serra è il fenomeno di riscaldamento globale del nostro pianeta dovuto alla presenza di alcuni gas nell'atmosfera terrestre. Tuttavia, l'effetto serra è anche un problema ambientale. Ci sono due tipi di effetti serra: • L'effetto serra naturale; • L'effetto serra antropico.
  • 16. Global Warming Nel corso degli ultimi decenni la temperatura media sulla Terra è cresciuta. Oggi gli effetti del global warming sono visibili soltanto sotto forma di fenomeni meteo più estremi, come lo scioglimento dei ghiacci polari e la desertificazione. Le cause del global warming sono la deforestazione e l’uso dei combustibili fossili da parte dell’uomo.
  • 17. L’aria • L'inquinamento atmosferico nuoce all'ambiente e alla salute umana. • L’inquinamento atmosferico è un problema locale, paneuropeo e di tutto l’emisfero. • Il particolato, il biossido di azoto e l’ozono troposferico sono attualmente considerati i tre inquinanti che in maniera più significativa incidono sulla salute umana.
  • 18. Le acque L'acqua e sicuramente uno degli elementi fondamentali per la vita dell'uomo, alterarne le qualità (quindi inquinarla), significa danneggiare, o comunque, mettere a rischio la salute del genere umano. Cause: • Possiamo partire dicendo che la principale causa dell'inquinamento idrico è l'uomo, nel senso che molte forme di avvelenamento delle acque sono dovute ad azioni degli esseri umani.
  • 19. I suoli Nel corso del tempo, con la continua metamorfosi delle città, l'allargamento delle zone industriali, l'agricoltura e la costruzione di infrastrutture, si è arrivati ad una situazione di degrado del suolo da non sottovalutare, soprattutto perché queste attività, oltre a trasformare il paesaggio (desertificazione, erosione), provocano inquinamento. Cause: • I rifiuti solidi, liquidi e gassosi sono la causa principale dell'inquinamento del suolo.
  • 20. Le leggi contro l’inquinamento La tutela dell’ambiente è, a livello mondiale, un’esigenza fondamentale per assicurare il benessere e il progresso della società. Eppure in Italia si avverte, sia da parte dello Stato sia da parte dei cittadini, una scarsa sensibilità verso i problemi ambientali. Non si tiene assolutamente conto del fatto che le risorse naturali sono spesso irriproducibili e, una volta consumate, vanno irrimediabilmente perdute.
  • 21. Catastrofi naturali e rischi ambientali
  • 22. Le risorse naturaliUno dei principali problemi nel mondo anche se si fa fatica ad accettarlo è l’eccessivo sfruttamento delle risorse naturali Questo sfruttamento ci sta portando a fronteggiare delle vere e proprie catastrofi ambientali dovute a vari fattori : - l’ inefficienza delle istituzioni - lo scarso interessamento dell’ opinione pubblica - gli interessi economici dei grandi gruppi industriali che controllano il mercato
  • 23. I rischi naturali fin dall’antichità gli esseri umani si sono ritrovati a fronteggiare delle vere e proprie catastrofi naturali che hanno creato danni irreparabili fra queste troviamo : - i terremoti - i maremoti - le alluvioni - le eruzioni vulcaniche - le trombe d’aria
  • 24. I rischi antropici I rischi che la natura comporta sono tutti sulla coscienza dell’uomo poiché se accadano la colpa è solamente nostra. Questo dovrebbe farci riflettere sul fatto che ormai la terra in cui viviamo non ne può più delle nostre attività e quindi queste catastrofi sono un modo con cui la terra si ribellla alle nsotre attività Il rischio antropico più distruttivo è il disesto idrogeologico
  • 25.
  • 26. LE RISORSE NON RINNOVABILI • Sono classificate come non rinnovabili, dunque, le risorse presenti in natura in quantità finita, o che richiedono tempi di rigenerazione lunghissimi, superiori a quelli della vita umana. Rientrano in questa categoria alcune materie prime: i MINERALI e il LEGNAME possono essere riciclati per nuovi usi mentre i combustibili fossili (carbone, petrolio e gas naturale) sono risorse non rinnovabili che, consumandosi durante l’uso, non sono più utilizzabili in alcuna forma, quindi non possono nemmeno essere riciclati
  • 27. IL CARBONE E IL PETROLIO Dall’accumulo, seguito da seppellimento e trasformazione chimica, di resti di esseri viventi, derivano materiali, come i carboni fossili e il petrolio, che non contengono minerali inorganici, ma sono in prevalenza costituiti, rispettivamente, da carbonio elementare e da suoi derivati. I carboni e il petrolio si possono tuttavia includere tra le rocce sedimentarie organogene, perché i detriti organici da cui si originano si depositano in strati in particolari ambienti di sedimentazione, dove sono ricoperti da sedimenti argillosi che ne impediscono la rapida decomposizione per azione dell’ossigeno e dei batteri decompositori aerobici: in queste condizioni il materiale organico non viene distrutto, ma può conservarsi e subire lente modificazioni che, in periodi di tempo molto lunghi, ne trasformano radicalmente la natura biochimica.
  • 28. Il gas naturale è un gas prodotto dalla decomposizione anaerobica di materiale organico. In natura si trova comunemente allo stato fossile, insieme al petrolio, al carbone o da solo in giacimenti di gas naturale. Viene prodotto anche dai seguenti processi di decomposizione: nelle paludi (in questo caso viene chiamato anche gas di palude) nelle discariche durante la digestione negli animali e in altri processi naturali. dall'attività vulcanica. Tra i gas naturali ricordiamo il butano, l’etano e il propano, anche se sicuramente il più diffuso e conosciuto è il Metano Il metano è un idrocarburo semplice formato da un atomo di carbonio e quattro di idrogeno; la sua formula chimica è CH₄, e si trova in natura sotto forma di gas, la cui densità è 0,656 kg/m³. L’utilizzo e il trasporto del metano avviene allo stato gassoso, attraverso una rete di gasdotti che collega i luoghi di produzione (Algeria Tunisia e Libia in Africa, Ucraina e Kazakistan nel nord Europa e in Asia) ai Paesi consumatori.
  • 30. CHERNOBYL Il disastro di Chernobyl avvenne il 26 aprile 1986 presso la centrale nucleare V.I. Lenin situata in Ucraina settentrionale (all'epoca parte dell'Unione Sovietica), a 3 km dalla città di Pryp"jat' e 18 km da quella di Chernobyl, 16 km a sud del confine con la Bielorussia. Le cause furono indicate variamente in gravi mancanze da parte del personale, sia tecnico sia dirigenziale, in problemi relativi alla struttura e alla progettazione dell'impianto stesso e della sua errata gestione economica e amministrativa.
  • 31. LE RISORSE NATURALI RINNOVABILI Il problema dell’approvvigionamento energetico è oggi una delle priorità mondiali non solo a causa della crescita della popolazione ma soprattutto per la crescita dei consumi energetici, soprattutto se si considera che oggi oltre l’80% delle fonti è ancora costituito dai combustibili fossili e dall’ uranio, cioè da risorse non rinnovabili. Una possibile soluzione è data dalle energie alternative, che sfruttano risorse naturali rinnovabili. Per il momento, però, fatta eccezione per l’energia idroelettrica, il loro rendimento energetico è ancora relativamente basso. Le fonti rinnovabili presentano grandi vantaggi quali l’inesauribilità ed il basso l’impatto ambientale, non vi è infatti immissione di sostanze inquinanti nell’ambiente. Però di contro per la loro produzione è necessaria l’occupazione di ampi spazi e notevoli investimenti economici visti i costi di realizzazione degli impianti ed a fine ciclo produttivo si andrà incontro ad alti costi di smaltimento dei materiali con cui sono stati realizzati.
  • 32. L’ENERGIA SOLARE L'energia solare è l'energia associata alla radiazione solare e rappresenta la fonte primaria di energia sulla Terra. È, infatti, la forma di energia normalmente utilizzata dagli organismi autotrofi, cioè quelli che eseguono la fotosintesi, comunemente indicati come "vegetali" (da cui si originano anche i combustibili fossili); gli altri organismi viventi sfruttano, invece, l'energia chimica ricavata dai vegetali o da altri organismi che a loro volta si nutrono di vegetali e quindi in ultima analisi sfruttano anch'essi l'energia solare, se pur indirettamente. Può essere utilizzata direttamente a scopi energetici per produrre calore o energia elettrica con varie tipologie di impianto.
  • 33. L’ENERGIA EOLICA L’energia eolica è una delle fonti energetiche sfruttate sin dagli antichi. È di per sé, l’energia cinetica del vento e la sua conversione in energia meccanica o elettrica. Sicuramente l’applicazione più antica è quella nautica, tramite l’uso della vela, quella nei mulini a vento, e oggi invece l’energia eolica è sfruttata per la produzione elettrica. L’energia eolica è l’energia cinetica prodotta dall’aria in movimento e solitamente detta vento. Il vento è il movimento dell’aria sulla superficie terrestre, tra zone di alta pressione e bassa pressione. Le differenze di temperature quindi generano differenze di pressione. La presenza di due punti con differente pressione atmosferica origina una forza, detta “forza del gradiente di pressione”, che agisce premendo su una massa d’aria per tentare di ristabilire l’equilibrio e dunque dando luogo al fenomeno del vento. Inoltre, la rotazione della Terra trascina l’atmosfera intorno ad essa causando movimento di grosse masse d’aria (Forza di Coriolis). Questi effetti naturalmente si combinano tra loro portando alla naturale variabilità dei venti. Difficilmente un aerogeneratore è “solo”: ci si riferisce dunque spesso a “parchi eolici” quando decine (a volte centinaia) di generatori vengono concentrati in una zona favorevole alla produzione di energia.
  • 34. L’ENERGIA IDROELETTRICA E MAREOMOTRICE • L'energia idroelettrica è una fonte energetica rinnovabile che origina dall'acqua tramite lo sfruttamento della trasformazione, al superamento di un dato dislivello, dell'energia gravitazionale presente all'interno di una data massa di acqua ad una quota altimetrica, in energia cinetica.
  • 35. Oggi esistono diversi metodi di sfruttamento dell'energia delle maree: • sollevamento di un peso in contrapposizione alla forza di gravità; • la compressione dell'aria in opportuni cassoni e movimentazione di turbine in seguito alla sua espansione; • movimento di ruote a pale; • riempimento di bacini e successivo svuotamento con passaggio in turbine. Quest'ultimo sembra dare i migliori risultati, nell'effettivo impiego. Il problema più importante allo sviluppo di tale tecnologia resta comunque lo sfasamento tra massima ampiezza di marea disponibile (la cui cadenza è prevedibile sulla base delle fasi lunari e solari) e domanda di energia nelle ore di punta. Infatti nei giorni di insufficienza nell'afflusso d'acqua la produzione di elettricità cesserebbe. In Francia nei pressi di Saint-Malo esiste un grosso impianto di questo genere.
  • 36. • L'energia geotermica è l'energia generata per mezzo di fonti geologiche di calore e può essere considerata una forma di energia alternativa e rinnovabile, se valutata in tempi brevi. Grazie alla peculiarità della geotermia, questa energia può essere utilizzata sia come fonte di energia elettrica che come fonte di calore, secondo il processo della cogenerazione. L'energia geotermica è dunque usata anche per la produzione di energia termica (calore e acqua calda).L’ENERGIA GEOTERMICA
  • 37. LE BIOMASSE Si possono definire "biomasse" quei prodotti di origine forestale o agricola (includendo i loro residui ed escludendo i rifiuti urbani o zootecnici), provenienti cioè da colture, energetiche o tradizionali. Le biomasse ed i combustibili da esse derivate emettono nell'atmosfera, durante la combustione, una quantità di anidride carbonica più o meno corrispondente a quella che viene assorbita in precedenza dai vegetali durante il processo di crescita (fotosintesi clorofilliana). L'impiego delle biomasse ai fini energetici non provoca quindi il rilascio di nuova anidride carbonica, principale responsabile dell'effetto serra.
  • 38. Non adatto a chi soffre di mal di mare Le risorse idriche
  • 39. L'acqua è una risorsa fondamentale per la sopravvivenza di tutti gli esseri viventi, ed è proprio questo elemento che differenzia la Terra da tutti gli altri pianeti del Sistema Solare: infatti i tre quarti della superficie terrestre sono ricoperti da oceani, mari, laghi e fiumi.
  • 40. • a scopo agricolo • a scopo domestico • a scopo industriale https://youtu.be/yfdAg_Nc9GU L'ACQUA È USATA PRINCIPALMENTE:
  • 41. Le isole di plastica sono degli ammassi di tonnellate di plastica di oggetti monouso che si trovano oggi nel bel mezzo dell'Oceano Pacifico e del Mar Tirreno, tra la Corsica e l'isola d'Elba.
  • 42. La giornata internazionale dell'acqua, World Water Day, è una ricorrenza indetta dall'ONU a partire dal 22 marzo del 1992 allo scopo di sensibilizzare la gente sulle problematiche riguardanti questa preziosa risorsa. https://youtu.be/8FqTYlL7p1k