Frutto di variegate e consolidate esperienze di studio, insegnamento e “camminata”, questo agile manuale sul Nordic Walking ha permesso di organizzare e sistemizzare una notevole quantità di materiale tecnico-didattico progettato, elaborato e reso fruibile per tutti i professionisti del movimento ed ovviamente, in diversa chiave, per gli appassionati della specialità.
Le personali competenze e peculiarità delle Autrici hanno permesso di ottenere un’esposizione ampia e particolareggiata dell’argomento, con soluzioni operative e metodologiche molto mirate dal punto di vista fisico-strutturale e didattico-pedagogico.
In particolare la scelta di scegliere come base dell’eserciziario il TEN STEP TEACHING METHOD® della INWA (International Nordic Walking Federation), ha consentito l’uniformità ai protocolli che favoriscono l’acquisizione di una ottimale tecnica di esecuzione. Quella stessa che consente di raggiungere una maggiore intensità di esercizio favorendo una risposta metabolica e attivazioni muscolari generalmente più elevate e, dal punto di vista cinematico, patterns biomeccanici del cammino solo minimamente modificati.
I semplici ma efficaci suggerimenti contenuti nel libro per poter iniziare una attività di Nordic Walking con i ragazzi, ben si adattano a tutti gli ordini scolastici e possono essere adottati come metodo da proporre anche ad un gruppo adulto.
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2. Indice
Presentazione 4
Prefazione 6
Parte prima
INTRODUZIONE AL NORDIC WALKING
Nordic Walking. Un po’di storia 10
Che cosa è il Nordic Walking? 12
I principi fondamentali 14
Brevi cenni di Tecnica 16
I benefici del Nordic Walking 17
Ma qual è la tecnica corretta? 18
Perché il Nordic Walking a Scuola 20
La programmazione del Nordic Walking nella Scuola: finalità e competenze 26
Parte seconda
DALL’ESPERIENZA FORMATIVA ALLA PROPOSTA OPERATIVA
INWA Ten Steps Teaching Method 30
Proposte per il riscaldamento 32
Postura e cammino 43
Rotazione del tronco 57
Trascinare i bastoncini 65
Puntare i bastoncini 69
Spingere i bastoncini 78
Estendere il braccio 90
Recupero/oscillazione 96
Esercizi e giochi in outdoor 102
Esercizi e giochi di gruppo di manipolazione di coordinazione e ritmo 106
Proposte di lavoro in interval training e circuit training 132
Proposte per il defaticamento e lo stretching 138
Parte Terza
DIARIO DI UN’ESPERIENZA SCOLASTICA
Tre unità di apprendimento per imparare il Nordic Walking 154
Il concorso interscolastico di regolarità 161
Test di valutazione 165
Parte Quarta
IL VALORE DELL’INCLUSIONE
Un progetto pilota: Nordic Walking nella disabilità cognitiva 168
Ringraziamenti 174
Le Autrici 176
3. I primi cenni sul NordicWalking si hanno intorno agli anni ’30, quando
gli atleti di sci di fondo finlandesi usavano i bastoncini in maniera
molto simile a come avviene attualmente nel Nordic Walking, per
allenarsi d’estate.
Prime lezioni documentate di “camminata
con bastoncini da sci” e attività promozio-
nali al di fuori di un allenamento agonistico
sportivo, organizzate da Leena Jääskeläinen,
una insegnante di Educazione fisica presso la
scuola di Viherlaakso, Helsinki.
All’Università di Jyväskylä, presso la Facoltà di Scienze motorie, Leena
Jääskeläinen, in qualità di docente, introduce i bastoncini come stru-
mento da usare durante le lezioni di Educazione fisica per camminare
e adoperandoli per compiere una vasta serie di esercizi.
NordicWalking. Un po’di storia
1930
1968
Fondistain
allenamento
1966
LeenaJääskeläinen
10
PARTE 1
INTRODUZIONE AL NORDIC WALKING
6. 34
PARTE 2
DALL’ESPERIENZA FORMATIVA ALLA PROPOSTA OPERATIVA
Tutti procedono in fila indiana. La prima persona del gruppo stabilisce il ritmo, la tecnica
e la direzione di marcia. In fila, a zig zag, in cerchio oppure all’indietro, tutto è possibile.
Dopo circa trenta secondi, chi è in testa al gruppo va ad occupare l’ultimo posto della fila
e chi lo seguiva assume il comando.
1 NORDIC CROSS
Inquadra il Qr-code
e premi il tasto 01
Esercizio1:
NordicCross
Proposte peril RISCALDAMENTO
7. • Migliorarelecapacitàcondizionalie
coordinativeingenerale.
• Migliorarelacoordinazioneelavelocitàdi
movimento.
• Migliorarelasincronizzazioneditempocon
l’esecuzionedelgestomotorio.
• Multitasking:esplorarepiùespressionie
situazionimotorieincontemporanea.
• Manipolareperconoscere.
• Migliorarel’equilibriodinamico.
• Favorirelasocializzazione.
• Ottenerecollaborazioneattraversouna
“low-competition”.
OBIETTIVI
ESERCIZI E GIOCHI DI GRUPPO
DI MANIPOLAZIONE DI COORDINAZIONE E RITMO
PARTE 2
DALL’ESPERIENZA FORMATIVA ALLA PROPOSTA OPERATIVA
106
8. 107
PARTE 2
DALL’ESPERIENZA FORMATIVA ALLA PROPOSTA OPERATIVA
1 CAMBIO
Un bastoncino in mano, camminare e al fischio (o cue visivo, come un
cono/cinesino) cambiare mano.
MANIPOLAZIONE, COORDINAZIONE e RITMO
Esercizio1:
Cambio
9. 108
PARTE 2
DALL’ESPERIENZA FORMATIVA ALLA PROPOSTA OPERATIVA
Bastoncini tenuti paralleli al terreno, braccia all’altezza delle spalle,
camminare e al cue (uditivo o visivo) lasciar cadere i bastoncini: al cue
successivo raccoglierli e ripartire.
Variante: tutti partecipanti camminano come sopra, al fischio devono lascia-
re i bastoncini a terra e continuare a camminare. Si provvederà a togliere
un paio di bastoncini e al successivo fischio gli allievi dovranno cercare di
riprendere i bastoncini. Chi non riesce viene eliminato.
2 CADUTA LIBERA
MANIPOLAZIONE, COORDINAZIONE e RITMO
Inquadra il Qr-code
e premi il tasto 15
Esercizio2:
Caduta
libera
11. 139
PARTE 2
DALL’ESPERIENZA FORMATIVA ALLA PROPOSTA OPERATIVA
I benefici e l’utilità dello stretching sono molto di-
battuti e non c’è un giudizio unanime sulla sua effi-
cacia da parte della Comunità Scientifica.
Tuttavia, sono molteplici gli studi che dimostrano
la sua valenza nel ridurre la tensione muscolare,
prevenire traumi muscolari e tendinei, migliorare
l’escursione articolare; mentre è indubbio un suo
coinvolgimento nel migliorare la prestazione atle-
tica28
.
Alla fine della sessione di allenamento, è preferibile
proporre esercizi sia di stretching statico, che per
esempio può migliorare il ROM articolare (Range Of
Motion), sia di stretching dinamico che invece con-
tribuisce a ridurre gli eventuali traumi e potenziare,
seppur minimamente, la performance sportiva29
.
Una cosa è certa: “l’esecuzione degli esercizi di al-
lungamento deve essere il più corretta possibile
rispettando precisamente le varie fasi di stiramen-
to. Lo stretching ben eseguito va fatto solo dopo
qualche minuto di riscaldamento e non a freddo.
Va inoltre eseguito prima e dopo l’allenamento e va
svolto in modo costante, altrimenti rischia di essere
effettivamente dannoso…”30
.
28. BehmDG,BlazevichAJetal.“Acuteeffectsofmusclestretchingon
physicalperformance,rangeofmotion,andinjuryincidenceinhealthyactive
individuals:asystematicreview.”ApplPhysiolNutrMetab.2016
29. BehmDG,ChaouachiA.“Areviewoftheacuteeffectsofstaticand
dynamicstretchingonperformance.“
EurJApplPhysiol.2011
30. AttilioParisi,docentedimedicinasportivaall’UniversitàdegliStudidi
RomaForoItalico,laRepubblica,20aprile2015
12. www.calzetti-mariucci.it
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