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CALCIOCHEPASSIONE!
100 CAMPIONATI DI SERIE A
Giordano DALMONTE
con prefazione di Eraldo Pecci
Sintesi storica, stagione per stagione,
dalle fonti giornalistiche e televisive
Seguicisu
Giordano DALMONTE
Giordano DALMONTE
7
Calcio che passione! 100 campionati di Serie A
L’hanno chiamata l’età dei pionieri, quelli con baffi e mutandoni, con i vestiti che venivano
spesso appesi alle reti delle porte. I tempi in cui non esistevano ancora gli allenatori e gli al-
lenamenti organizzati e in cui c’erano infinite discussioni perché, attaccati ai pali delle porte,
c’erano dei giudici di linea, i quali dicevano se il pallone era entrato dentro oppure no, ma le
reti inizialmente non esistevano e non mancavano i litigi e persino le invasioni di campo.
Il primo scudetto fu assegnato in una sola giornata. Siamo nel 1898. Il 15 marzo era nata la
Federazione Italiana Football, alla quale avevano aderito quattro squadre: Genoa, F.C. Tori-
nese, Internazionale e Società Ginnastica torinese. Queste quattro formazioni si affrontarono,
rispettivamente alle 9 del mattino per la prima semifinale e, due ore dopo, per la seconda,
prima di giocare alle ore 15 la finale che fu disputata tra Genoa e Internazionale e venne vinta
dalla formazione ligure per 2-1. Quello fu il primo di una serie di sei scudetti che il Genoa vinse
fino al 1904 con l’unica interruzione di un successo del Milan, fondato nel 1899. Le immagini
che si sono conservate di quei primi incontri di inizio Novecento ci mostrano un pubblico già
molto numeroso, assiepato ai bordi del campo e non mancava anche qualche donna con
cappello e ombrellino.
Se nei primissimi anni l’egemonia del Genoa fu incontrastata, qualcosa cambiò a partire
dal 1905: sono iscritte sei squadre e tra queste c’è la Juventus, fondata nel 1897, la quale, al
termine del girone eliminatorio, sconfigge in finale il grande favorito, Genoa e si fregia del suo
primo titolo nazionale. Seguiranno due successi consecutivi del Milan, prima che prendesse
avvio l’era della Pro Vercelli, la quale, dopo il primo titolo nel 1908, ne conquisterà altri sei –
l’ultimo nella stagione 1921/22 – quando anche un’altra formazione piemontese era riuscita
nell’impresa di spezzare l’egemonia di quelle che stavano dominando il panorama calcistico
È accaduto prima del 1929
145
Calcio che passione! 100 campionati di Serie A
Negri, Furlanis, Pavinato, Tumburus, Janich, Fogli, Perani,
Bulgarelli, Nielsen, Haller, Pascutti.
All. Fulvio Bernardini
Bologna campione d’Italia (7° titolo)
1963/64
Il campionato, che inizia il 14 settembre 1963, è passato alla storia come l’unico in cui lo
scudetto è stato assegnato al termine di uno spareggio tra le due formazioni che avevano
terminato, al primo posto, a pari punti: l’Inter di Helenio Herrera, detentore del titolo e il
Bologna di Fulvio Bernardini, quarto nelle ultime due stagioni. Due squadre di primissimo
valore, espressione soprattutto di due grandi presidenti, a dimostrazione che la forza di un
club risiede in primo luogo nella solidità della società. Angelo Moratti e Renato Dall’Ara
hanno rappresentato, per le loro rispettive squadre, un punto di riferimento e, soprattutto
nel caso del secondo, un presidente che «non cercò mai la plusvalenza ad ogni costo» e
portò avanti spesso dei veri e propri «duelli con i calciatori per le trattative contrattuali, fatti
di riunioni estenuanti e anticamere infinite che si concludevano quasi sempre con condizioni
più vantaggiose per il presidente che per il giocatore»399
. Famosi i suoi tentativi, riusciti, di
trattenere importanti giocatori, come il terzino Pavinato, richiesto dall’Inter.
399 L. BACCOLINI, Il Bologna dalla A alla Z, cit., p. 83.
165
Calcio che passione! 100 campionati di Serie A
Superchi, Rogora, Mancin, Esposito, Ferrante, Brizi, Rizzo,
Merlo, Maraschi, De Sisti, Amarildo
All. Bruno Pesaola
Fiorentina campione d’Italia (2° titolo)
1968/69
La fotografia, che campeggia nella prima pagina della raccolta delle figurine Panini
dell’anno 1968/69, prefigura un possibile duello tra i campioni d’Italia in carica del Milan e
la Fiorentina di Bruno Pesaola, terminata quarta nella stagione precedente. Mai pronostico
fu più azzeccato: le due squadre saranno infatti le grandi protagoniste del campionato che
inizia il 29 settembre 1968, con il terzo incomodo, il Cagliari, il quale stava preparando l’or-
ganico che avrebbe poi vinto lo scudetto l’anno successivo.
A livello di mercato il Milan non opera alcun importante inserimento e continua ad affi-
darsi a giocatori di grande esperienza, soprattutto in difesa, e sull’estro di Gianni Rivera, a
centrocampo. Anche i Viola cambiano ben poco: la squadra è giovane e infatti gli over 30
sono pochissimi, mentre chiede e ottiene spazio, in attacco, il giovane Luciano Chiarugi,
appena ventunenne. Il Cagliari, dicevamo, sta costruendo la squadra che avrebbe trionfato
l’anno dopo e continua a resistere alle continue richieste dei grandi club di acquistare il suo
gioiello, Gigi Riva. Juventus e Inter, invece, tentano di rinforzarsi: la prima acquistando il
tedesco Haller, dal Bologna e la giovane punta Anastasi dal Varese, mentre l’Inter, orfana
del suo presidente Moratti447
e con Fraizzoli al vertice della società, cerca di aggiungere
447 Angelo Moratti aveva lasciato la presidenza dell’Inter a Ivanoe Fraizzoli nel maggio 1968.
195
Calcio che passione! 100 campionati di Serie A
Castellini, Santin, Salvadori, P. Sala, Mozzini, Caporale,
C. Sala, Pecci, Graziani, Zaccarelli, Pulici
All. Gigi Radice
Torino campione d’Italia (7° titolo)
1975/76
Una notizia bomba scuote il mercato calcistico del 1975: Beppe Savoldi, centravanti del
Bologna, passa al Napoli per la cifra sensazionale di due miliardi. Mai nessuno aveva speso
così tanto. Lo stesso calciatore, intervistato dalla Rai, sembra stupito e soprattutto non si
sente affatto in colpa, in quanto risponde che di quei soldi a lui non arriverà neppure una
percentuale. A metà luglio la notizia è su tutti i giornali: «Follie del Napoli per Savoldi»497
.
L’affare provoca la reazione dell’Associazione calciatori, che individua nei cosiddetti media-
tori, i responsabili di questa situazione498
. La questione, tuttavia, è ancora più complessa,
essendo piuttosto il vincolo a sollevare tanti interrogativi e, ancora a pochi giorni dall’inizio
del campionato, il problema è al centro delle discussioni. Per tutta l’estate tiene banco la
cosiddetta «battaglia degli ingaggi».
497 La Stampa, 10 luglio 1975.
498 «Il sindacato calciatori condanna il mercato rivendicando di essere ancora la sola componente a tenacemente perseguire un’opera di
moralizzazione del calcio» La Stampa, 12 luglio 1975.
213
Calcio che passione! 100 campionati di Serie A
I tifosi vorrebbero che la loro squadra non giocasse, si vedono chiaramente accerchiare il
difensore biancoceleste, eppure l’incontro viene disputato regolarmente e non solo vengono
segnate due reti, una per parte, ma addirittura a 4’ dal termine, due giocatori, uno per parte,
vengono espulsi per reciproche scorrettezze. «Sono allibito», commenterà l’avv. Sergio Cam-
pana, presidente dell’Associazione calciatori, «le partite devono tornare ad essere motivo di
divertimento e non occasione di violenza e di follie»527
.
Il campionato però non si ferma e la domenica successiva, all’Olimpico, i giocatori della
Lazio si presentano con il lutto al braccio per la partita contro la Juventus, vinta per 1-0,
prima della quale viene esposto uno striscione: «Tutti insieme NO alla VIOLENZA» ed in ef-
fetti in quella domenica non ci sono risse, né striscioni offensivi. L’Inter, intanto, pur fermata
sul pari a Torino dai granata, conservano la testa della classifica, mentre torna sotto il Milan
che ha liquidato la pratica Fiorentina, tra le mura amiche, grazie ad una rete di Maldera ed
un autogol di Di Gennaro. Ma la notizia di spicco della giornata è il successo esterno del
Cagliari a Bologna e gli «errori di Savoldi e i fischi del pubblico bolognese»528
. Gli isolani
avrebbero l’occasione, un mese dopo, di compiere una vera e propria svolta in positivo
della loro già pur buona stagione: l’incontro casalingo contro la capolista Inter, ma non rie-
scono ad andare oltre il pareggio che permette ai nerazzurri di mantenere le distanze sulle
immediate inseguitrici, anche perché il Milan, secondo, non riesce a battere l’Udinese, altra
neopromossa che sta faticando parecchio per uscire dalla zona retrocessione, nella quale
sono fortemente invischiate Pescara, Catanzaro e Fiorentina.
Campione d’inverno si laurea l’Inter, con due punti di vantaggio sul Milan e quattro sul
Perugia, che, dopo un avvio un po’ in sordina, ha battuto Juventus e Cagliari negli ultimi
quindici giorni, con reti dei suoi due
gioielli, Rossi e Bagni e sembra poter
ripetere i fasti dell’ultima stagione. La
prima di ritorno ricalca sostanzialmente
i risultati dell’andata e l’Inter allunga ul-
teriormente sui cugini rossoneri e su un
quartetto di squadre tra le quali non c’è
la Juventus, che, sorprendentemente,
ha un solo punto di vantaggio sulle pe-
nultime. La paura fa novanta e i bianco-
neri disputeranno un girone di ritorno
in grande stile, totalizzando addirittura
il punteggio più alto tra tutte le forma-
zioni, anche più dell’Inter che comun-
que conferma il punteggio dell’andata,
conservando sempre un certo margine
di sicurezza che gli permetterà di vincere il titolo. Una sola battuta d’arresto per l’Inter, quel-
la proprio contro la Juventus alla nona giornata, cui seguirà, all’ultima, quella contro l’Ascoli
ma con lo scudetto già conquistato la settimana prima.
Al Comunale di Torino il derby d’Italia si gioca domenica 23 marzo 1980, una data che en-
trerà nella storia del calcio nostrano ma non per il successo 2-0 dei bianconeri sulla capolista
Inter, bensì per il blitz dei carabinieri che procedono, in tutta Italia, all’arresto di 12 persone,
tra dirigenti e giocatori, nell’ambito della vicenda denominata Totonero e originata dalla
527 Stampa sera, 29 ottobre 1979.
528 Stampa sera, 5 novembre 1979.
233
Calcio che passione! 100 campionati di Serie A
Garella, Volpati, Marangon, Tricella, Fontolan, Briegel,
Fanna, Bruni, Galderisi, Di Gennaro, Elkjaer
All. Osvaldo Bagnoli
Verona campione d’Italia (1° titolo)
1984/85
L’estate calcistica è catalizzata da un evento che va in scena allo stadio S. Paolo di Napoli
il 5 luglio 1984: il fuoriclasse argentino Diego Armando Maradona si presenta ai suoi nuovi
tifosi. Un grido, per troppo tempo soffocato, si alza assordante nel cielo di Napoli all’entrata
in campo di Dieguito, che i napoletani sognano già protagonista di imprese straordinarie.
Un sogno si è avverato. D’altronde per patron Ferlaino non è stato facile, ma ora il Pibe
de oro è lì davanti a 50.000 tifosi che non aspettano altro se non vedere le sue magie con
la maglia del Napoli563
. Un altro argentino, Daniel Bertoni, dalla Fiorentina e l’ex interista
Salvatore Bagni sono una garanzia di qualità e di esperienza per il nuovo Napoli che sogna
lo scudetto mai finora conquistato.
La colonia straniera del nostro campionato è talmente ricca che la copertina dell’album
delle figurine Panini ne presenta un’ampia collezione. Dai confermati Platini e Boniek della
Juventus al brasiliano Zico, alla sua seconda stagione con la maglia dell’Udinese, ai nuovi
arrivati Rumenigge e Brady dell’Inter, al brasiliano Junior che approda al Torino e all’inglese
Hateley in forza al Milan, il cui presidente Giuseppe Farina gioca la carta Liedholm e spera
che i soldi provenienti dalle varie sponsorizzazioni – spicca quella dell’emittente televisiva
563 Il settimanale Guerin Sportivo, 11-17 luglio 1984, dedica la prima pagina a Maradona che si rivolge al suo pubblico, con il microfono in
mano: «Napoli sei grande».
253
Calcio che passione! 100 campionati di Serie A
Giuliani, Ferrara, Francini, Corradini, Alemao,
Baroni, Fusi, De Napoli, Careca, Maradona, Carnevale
All. Alberto Bigon
Napoli campione d’Italia (2° titolo)
1989/90
La stagione che sta per aprirsi precede il grande evento dei Mondiali di calcio in Italia, in
programma nell’estate del ’90. Occhi puntati dunque sugli azzurri, ma anche sugli stranieri
presenti nel nostro campionato, a partire dai tre olandesi campioni d’Europa con la loro
nazionale, in forza al Milan e soprattutto al goleador Marco Van Basten, il quale riuscirà a
confermare i 19 gol della passata stagione, laureandosi miglior cannoniere del torneo610
.
610 L’intervento personale di patron Berlusconi risolverà ben presto il problema degli ingaggi e a Van Basten, come al compagno di squadra
Gullit, saranno assegnati cinque miliardi (in tre anni) di ingaggio (La Gazzetta dello Sport, 15 giugno 1989)
259
Calcio che passione! 100 campionati di Serie A
Pagliuca, Mannini, Katanec, Pari, Vierchowod, Lanna,
Lombardo, Mychajlycenko, Vialli, Mancini, Dossena
All. Vujadin Boskov
Sampdoria campione d’Italia (1° titolo)
1990/91
Dopo che, in estate, si erano vissute le notti magiche del campionato del mondo, orga-
nizzato dall’Italia e vinto dalla Germania, torna il campionato nazionale che vede, favoritissi-
ma la Juventus, rinforzatasi grazie ad una campagna acquisti stellare. Pronte a contenderle
il titolo ci sono le due milanesi, il Napoli campione d’Italia e la Sampdoria, i cui acquisti di
rilievo sono Branca e il russo Mykhajlyčhenko, che si rivelerà la “nota stonata” della squa-
dra la quale conquisterà, un po’ a sorpresa, il tricolore. Sbarcato in Italia come ciliegina
sulla torta e finito invece per essere alimento indigesto per uno spogliatoio in cui non si è
ritrovato, il russo, di cui si parla benissimo in quanto duttile tatticamente, sarà invece una
grande delusione, nonostante che, alla terza giornata, a Marassi giochi da titolare, contro
il Bologna, disputi un’ottima gara, realizzando anche un gol, il secondo per la sua squadra.
L’altra squadra di Genova, intanto, non vuole essere da meno e ingaggia, in estate, uno dei
protagonisti di Italia ’90, il ceco Skuhravy, che non tradirà le attese, realizzando 15 reti e
contribuendo allo straordinario risultato del quarto posto.
Il mercato estivo sembra promettere una buona stagione anche per due delle quattro
neopromosse: il Cagliari, che acquista l’argentino Francescoli e soprattutto il Torino, af-
fidato a Emiliano Mondonico. Ex granata della metà degli anni ’60, il Mondo trascinerà
la squadra fino alla conquista del 5° posto, frutto di una stagione caratterizzata da grandi
295
Calcio che passione! 100 campionati di Serie A
Marchegiani, Negro, Pancaro, Mihajlovic, Nesta, Almeyda,
Conceicao, Simeone, Salsa, Veron, Nedved
All. Sven-Goran Eriksson
Lazio campione d’Italia (2° titolo)
1999/2000
In attesa del baco del millennio, il campionato di calcio di serie A parte il 28 agosto 1999,
dopo un’estate caratterizzata, sul piano del mercato calcistico, da alcuni grossi colpi di cui si
sono resi protagoniste le due squadre milanesi. L’Inter, intenzionata a strappare lo scudetto
ai cugini rossoneri, propone un tandem d’attacco di tutto rilievo: il brasiliano Ronaldo, con-
fermato, dopo le 14 reti realizzate nella stagione precedente, e Bobo Vieri, pagato l’allora
cifra record di 90 miliardi di lire707
. Completamente rivoluzionata la difesa, con in porta
Angelo Peruzzi, proveniente dalla Juventus e il greco Geōrgatos, ma è proprio la coppia
d’attacco a rappresentare il fiore all’occhiello della squadra nerazzurra, almeno sulla carta.
Il campo darà invece un responso ben diverso: Vieri realizzerà 13 reti, mentre Ronaldo,
alle prese continue con problemi fisici, giocherà solo 7 partite, realizzando 3 reti. Il capo-
cannoniere del torneo sarà invece l’altro grande affare del mercato estivo, l’ucraino Andriy
707 La Repubblica, 8 giugno 1999.
301
Calcio che passione! 100 campionati di Serie A
Antonioli, Zebina, Samuel, Zago, Cafu, Tommasi, Zanetti,
Candela, Batistuta, Totti, Delvecchio
All. Fabio Capello
Roma campione d’Italia (3° titolo)
2000/01
Gli impegni della nazionale alle Olimpiadi di Sidney obbligano la Federazione a postici-
pare ai primi di ottobre l’inizio del campionato. Principali favorite le due romane, con la La-
zio, campione d’Italia e la Roma che, quotata in borsa, ha potuto beneficiare dell’aumento
di capitale per rinforzare l’organico, offrendo al suo tecnico Fabio Capello, il centrocampi-
sta Emerson, il difensore Samuel e soprattutto l’attaccante argentino Gabriel Batistuta che
giunge nella capitale dopo nove stagioni in maglia viola e 168 reti realizzate.
Alla Lazio è approdato l’argentino Hernan Crespo, dal Parma, la cui prima dichiarazione
pubblica è di grande soddisfazione per essere arrivato «in una grande squadra, un dream
team un po’ Argentina e un po’ Resto del Mondo»716
. La Juventus, beffata la scorsa sta-
gione, ridà fiducia a mister Carlo Ancellotti, chiamato a trasmettere entusiasmo e gioco:
l’acquisto più prestigioso è l’attaccante francese David Trezeguet, autore del gol decisivo
dei francesi, proprio contro gli azzurri, ai recenti campionati europei. Farà coppia con Pippo
Inzaghi, autore nella scorsa stagione di 15 reti, mentre in difesa arriva il difensore Paramatti
716 Corriere dello Sport, 14 luglio 2000.
375
Calcio che passione! 100 campionati di Serie A
Szczesny, Bonucci, Chiellini, Joao Cancelo, Alex Sandro,
Pjanic, Bentancur, Dybala, Mandžukic, Matuidi, Ronaldo.
All. Massimiliano Allegri
Juventus campione d’Italia (35° titolo)
2018/19
Era il sogno di tutti i grandi club italiani, qualora il Real Madrid lo lasciasse andare. Cri-
stiano Ronaldo, fuoriclasse portoghese, 33 anni, arriva nel nostro campionato e ad acca-
parrarselo è la Juventus, per la quale l’affare è inizialmente «un pensiero stupendo», che
diventa realtà e si trasforma nel «colpo del secolo: 100 milioni al Real e a Ronaldo 31 netti a
stagione per 4 anni»870
. Due giorni dopo, a Villar Perosa, è il «Ronaldo day», con il bomber
a segno dopo sette minuti e il pubblico impazzisce, mentre le altre squadre cercano subito
di attrezzarsi per fermarlo, come si evince, per esempio, dalle dichiarazioni del nuovo por-
tiere della Roma, Robin Olsen, il quale dichiara ai giornalisti che non vede l’ora di «iniziare
ufficialmente questa avventura» ed è pronto «a fermare Ronaldo»871
. Tante e «dolci pro-
messe» sono quelle che lancia il Milan ai suoi tifosi, mentre anche il Toro compie un affare,
almeno sembra, con l’arrivo di Simone Zaza, il quale afferma che il fatto di vestire questa
maglia è per lui «un sogno»872
. Giocatori che arrivano ma anche che partono, come Torreira
che lascia la Sampdoria e va all’Arsenal per trenta milioni, ma se ne va anche Jorginho, che
lascia il Napoli per provare anche lui l’esperienza inglese con il Chelsea. Si trasferisce, per
una stagione, al Paris Saint Germain, Gianluigi Buffon e lo sostituisce Perin, mentre torna
870 La Gazzetta dello Sport, 4 luglio e 11 luglio 2018.
871 La Gazzetta dello Sport, 18 agosto 2018.
872 Ibidem.
383
Calcio che passione! 100 campionati di Serie A
Handanovic, Škriniar, De Vrij, Bastoni, Hakimi,
Barella, Brozovic, Eriksen, Perišic, Lukaku, Martinez
All. Antonio Conte
Inter campione d’Italia (19° titolo)
2020/21
L’inusuale conclusione del campionato al 2 agosto obbliga tutte le società a muoversi in
fretta sul mercato per cercare di preparare al meglio la prossima stagione. La caccia alla
Juventus, che per nove volte è riuscita a vincere lo scudetto, è aperta: contro i bianconeri,
affidati alla nuova guida tecnica di Andrea Pirlo, «l’uomo giusto»889
, come lo definisce l’ex
A.d. del Milan Adriano Galliani, si schierano agguerrite le milanesi ed in particolare l’Inter
che punta ancora su Romelu Lukaku, mentre il Milan, che secondo qualche quotidiano, ha
un «attacco spaziale»890
cerca di risolvere quello che ormai è diventato un giallo e più pre-
cisamente di ferragosto, ossia la vicenda Ibrahimovic che tiene in ansia i tifosi rossoneri per
parecchie settimane, prima di risolversi a fine agosto. Le due romane cercano di colmare il
gap con le migliori consolidando l’organico: a far notizia sono però soprattutto i tweet dei
giocatori colpiti dal virus, come Bruno Peres, il quale scrive che non vede l’ora di iniziare gli
allenamenti e, nel frattempo, rispetta i giorni di isolamento. Le notizie di giocatori positivi
sono all’ordine del giorno, come la necessità di ricorrere ai tamponi giornalieri. La situa-
889 Corriere dello Sport, 10 agosto 2020.
890 La Gazzetta dello Sport, 9 agosto 2020.
387
Calcio che passione! 100 campionati di Serie A
Maignan, Calabria, Hernandez, Kalulu, Tomori,
Tonali, Saelemaekers, Diaz, Giroud, Kessié, Leao
All. Stefano Pioli
Milan campione d’Italia (19° titolo)
2021/22
Il nostro lungo racconto, iniziato oltre novant’anni prima, è ormai agli sgoccioli. Ci riman-
gono le ultime due stagioni. Alcune delle protagoniste di quel primo campionato a girone
unico viaggiano miseramente nei bassifondi della classifica e questo è il caso del Genoa, il
cui secondo posto del 1929 è solo un lontanissimo ricordo, mentre nella stagione che ini-
zierà ufficialmente il 21 agosto 2021, dovrà bere l’amaro calice della retrocessione. Altre in-
vece, come l’Inter, allora Ambrosia, partirà con lo scudetto cucito sul petto, ma non riuscirà
a confermarsi campione, mentre il titolo andrà all’altra sponda di Milano, quella rossonera
dopo un lungo testa a testa.
La prima notizia bomba dell’estate calcistica si registra già nella tarda primavera: è il
26 maggio 2021 e sono appena trascorsi tre giorni dalla fine del campionato quando si
consuma il divorzio tra l’allenatore dei neo campioni d’Italia, Antonio Conte, e la società
nerazzurra. Al suo posto viene chiamato Simone Inzaghi che dopo cinque anni alla guida
della Lazio è chiamato a Milano a gestire uno spogliatoio dal quale si sono allontanati alcuni
protagonisti della vittoriosa stagione precedente: Lukaku e Hakimi, sostituiti rispettivamen-
te con Dzeko e Dumfries.

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Calcio che passione! 100 campionati di serie A

  • 1. CALCIOCHEPASSIONE! 100 CAMPIONATI DI SERIE A Giordano DALMONTE con prefazione di Eraldo Pecci Sintesi storica, stagione per stagione, dalle fonti giornalistiche e televisive Seguicisu Giordano DALMONTE Giordano DALMONTE
  • 2. 7 Calcio che passione! 100 campionati di Serie A L’hanno chiamata l’età dei pionieri, quelli con baffi e mutandoni, con i vestiti che venivano spesso appesi alle reti delle porte. I tempi in cui non esistevano ancora gli allenatori e gli al- lenamenti organizzati e in cui c’erano infinite discussioni perché, attaccati ai pali delle porte, c’erano dei giudici di linea, i quali dicevano se il pallone era entrato dentro oppure no, ma le reti inizialmente non esistevano e non mancavano i litigi e persino le invasioni di campo. Il primo scudetto fu assegnato in una sola giornata. Siamo nel 1898. Il 15 marzo era nata la Federazione Italiana Football, alla quale avevano aderito quattro squadre: Genoa, F.C. Tori- nese, Internazionale e Società Ginnastica torinese. Queste quattro formazioni si affrontarono, rispettivamente alle 9 del mattino per la prima semifinale e, due ore dopo, per la seconda, prima di giocare alle ore 15 la finale che fu disputata tra Genoa e Internazionale e venne vinta dalla formazione ligure per 2-1. Quello fu il primo di una serie di sei scudetti che il Genoa vinse fino al 1904 con l’unica interruzione di un successo del Milan, fondato nel 1899. Le immagini che si sono conservate di quei primi incontri di inizio Novecento ci mostrano un pubblico già molto numeroso, assiepato ai bordi del campo e non mancava anche qualche donna con cappello e ombrellino. Se nei primissimi anni l’egemonia del Genoa fu incontrastata, qualcosa cambiò a partire dal 1905: sono iscritte sei squadre e tra queste c’è la Juventus, fondata nel 1897, la quale, al termine del girone eliminatorio, sconfigge in finale il grande favorito, Genoa e si fregia del suo primo titolo nazionale. Seguiranno due successi consecutivi del Milan, prima che prendesse avvio l’era della Pro Vercelli, la quale, dopo il primo titolo nel 1908, ne conquisterà altri sei – l’ultimo nella stagione 1921/22 – quando anche un’altra formazione piemontese era riuscita nell’impresa di spezzare l’egemonia di quelle che stavano dominando il panorama calcistico È accaduto prima del 1929
  • 3. 145 Calcio che passione! 100 campionati di Serie A Negri, Furlanis, Pavinato, Tumburus, Janich, Fogli, Perani, Bulgarelli, Nielsen, Haller, Pascutti. All. Fulvio Bernardini Bologna campione d’Italia (7° titolo) 1963/64 Il campionato, che inizia il 14 settembre 1963, è passato alla storia come l’unico in cui lo scudetto è stato assegnato al termine di uno spareggio tra le due formazioni che avevano terminato, al primo posto, a pari punti: l’Inter di Helenio Herrera, detentore del titolo e il Bologna di Fulvio Bernardini, quarto nelle ultime due stagioni. Due squadre di primissimo valore, espressione soprattutto di due grandi presidenti, a dimostrazione che la forza di un club risiede in primo luogo nella solidità della società. Angelo Moratti e Renato Dall’Ara hanno rappresentato, per le loro rispettive squadre, un punto di riferimento e, soprattutto nel caso del secondo, un presidente che «non cercò mai la plusvalenza ad ogni costo» e portò avanti spesso dei veri e propri «duelli con i calciatori per le trattative contrattuali, fatti di riunioni estenuanti e anticamere infinite che si concludevano quasi sempre con condizioni più vantaggiose per il presidente che per il giocatore»399 . Famosi i suoi tentativi, riusciti, di trattenere importanti giocatori, come il terzino Pavinato, richiesto dall’Inter. 399 L. BACCOLINI, Il Bologna dalla A alla Z, cit., p. 83.
  • 4. 165 Calcio che passione! 100 campionati di Serie A Superchi, Rogora, Mancin, Esposito, Ferrante, Brizi, Rizzo, Merlo, Maraschi, De Sisti, Amarildo All. Bruno Pesaola Fiorentina campione d’Italia (2° titolo) 1968/69 La fotografia, che campeggia nella prima pagina della raccolta delle figurine Panini dell’anno 1968/69, prefigura un possibile duello tra i campioni d’Italia in carica del Milan e la Fiorentina di Bruno Pesaola, terminata quarta nella stagione precedente. Mai pronostico fu più azzeccato: le due squadre saranno infatti le grandi protagoniste del campionato che inizia il 29 settembre 1968, con il terzo incomodo, il Cagliari, il quale stava preparando l’or- ganico che avrebbe poi vinto lo scudetto l’anno successivo. A livello di mercato il Milan non opera alcun importante inserimento e continua ad affi- darsi a giocatori di grande esperienza, soprattutto in difesa, e sull’estro di Gianni Rivera, a centrocampo. Anche i Viola cambiano ben poco: la squadra è giovane e infatti gli over 30 sono pochissimi, mentre chiede e ottiene spazio, in attacco, il giovane Luciano Chiarugi, appena ventunenne. Il Cagliari, dicevamo, sta costruendo la squadra che avrebbe trionfato l’anno dopo e continua a resistere alle continue richieste dei grandi club di acquistare il suo gioiello, Gigi Riva. Juventus e Inter, invece, tentano di rinforzarsi: la prima acquistando il tedesco Haller, dal Bologna e la giovane punta Anastasi dal Varese, mentre l’Inter, orfana del suo presidente Moratti447 e con Fraizzoli al vertice della società, cerca di aggiungere 447 Angelo Moratti aveva lasciato la presidenza dell’Inter a Ivanoe Fraizzoli nel maggio 1968.
  • 5. 195 Calcio che passione! 100 campionati di Serie A Castellini, Santin, Salvadori, P. Sala, Mozzini, Caporale, C. Sala, Pecci, Graziani, Zaccarelli, Pulici All. Gigi Radice Torino campione d’Italia (7° titolo) 1975/76 Una notizia bomba scuote il mercato calcistico del 1975: Beppe Savoldi, centravanti del Bologna, passa al Napoli per la cifra sensazionale di due miliardi. Mai nessuno aveva speso così tanto. Lo stesso calciatore, intervistato dalla Rai, sembra stupito e soprattutto non si sente affatto in colpa, in quanto risponde che di quei soldi a lui non arriverà neppure una percentuale. A metà luglio la notizia è su tutti i giornali: «Follie del Napoli per Savoldi»497 . L’affare provoca la reazione dell’Associazione calciatori, che individua nei cosiddetti media- tori, i responsabili di questa situazione498 . La questione, tuttavia, è ancora più complessa, essendo piuttosto il vincolo a sollevare tanti interrogativi e, ancora a pochi giorni dall’inizio del campionato, il problema è al centro delle discussioni. Per tutta l’estate tiene banco la cosiddetta «battaglia degli ingaggi». 497 La Stampa, 10 luglio 1975. 498 «Il sindacato calciatori condanna il mercato rivendicando di essere ancora la sola componente a tenacemente perseguire un’opera di moralizzazione del calcio» La Stampa, 12 luglio 1975.
  • 6. 213 Calcio che passione! 100 campionati di Serie A I tifosi vorrebbero che la loro squadra non giocasse, si vedono chiaramente accerchiare il difensore biancoceleste, eppure l’incontro viene disputato regolarmente e non solo vengono segnate due reti, una per parte, ma addirittura a 4’ dal termine, due giocatori, uno per parte, vengono espulsi per reciproche scorrettezze. «Sono allibito», commenterà l’avv. Sergio Cam- pana, presidente dell’Associazione calciatori, «le partite devono tornare ad essere motivo di divertimento e non occasione di violenza e di follie»527 . Il campionato però non si ferma e la domenica successiva, all’Olimpico, i giocatori della Lazio si presentano con il lutto al braccio per la partita contro la Juventus, vinta per 1-0, prima della quale viene esposto uno striscione: «Tutti insieme NO alla VIOLENZA» ed in ef- fetti in quella domenica non ci sono risse, né striscioni offensivi. L’Inter, intanto, pur fermata sul pari a Torino dai granata, conservano la testa della classifica, mentre torna sotto il Milan che ha liquidato la pratica Fiorentina, tra le mura amiche, grazie ad una rete di Maldera ed un autogol di Di Gennaro. Ma la notizia di spicco della giornata è il successo esterno del Cagliari a Bologna e gli «errori di Savoldi e i fischi del pubblico bolognese»528 . Gli isolani avrebbero l’occasione, un mese dopo, di compiere una vera e propria svolta in positivo della loro già pur buona stagione: l’incontro casalingo contro la capolista Inter, ma non rie- scono ad andare oltre il pareggio che permette ai nerazzurri di mantenere le distanze sulle immediate inseguitrici, anche perché il Milan, secondo, non riesce a battere l’Udinese, altra neopromossa che sta faticando parecchio per uscire dalla zona retrocessione, nella quale sono fortemente invischiate Pescara, Catanzaro e Fiorentina. Campione d’inverno si laurea l’Inter, con due punti di vantaggio sul Milan e quattro sul Perugia, che, dopo un avvio un po’ in sordina, ha battuto Juventus e Cagliari negli ultimi quindici giorni, con reti dei suoi due gioielli, Rossi e Bagni e sembra poter ripetere i fasti dell’ultima stagione. La prima di ritorno ricalca sostanzialmente i risultati dell’andata e l’Inter allunga ul- teriormente sui cugini rossoneri e su un quartetto di squadre tra le quali non c’è la Juventus, che, sorprendentemente, ha un solo punto di vantaggio sulle pe- nultime. La paura fa novanta e i bianco- neri disputeranno un girone di ritorno in grande stile, totalizzando addirittura il punteggio più alto tra tutte le forma- zioni, anche più dell’Inter che comun- que conferma il punteggio dell’andata, conservando sempre un certo margine di sicurezza che gli permetterà di vincere il titolo. Una sola battuta d’arresto per l’Inter, quel- la proprio contro la Juventus alla nona giornata, cui seguirà, all’ultima, quella contro l’Ascoli ma con lo scudetto già conquistato la settimana prima. Al Comunale di Torino il derby d’Italia si gioca domenica 23 marzo 1980, una data che en- trerà nella storia del calcio nostrano ma non per il successo 2-0 dei bianconeri sulla capolista Inter, bensì per il blitz dei carabinieri che procedono, in tutta Italia, all’arresto di 12 persone, tra dirigenti e giocatori, nell’ambito della vicenda denominata Totonero e originata dalla 527 Stampa sera, 29 ottobre 1979. 528 Stampa sera, 5 novembre 1979.
  • 7. 233 Calcio che passione! 100 campionati di Serie A Garella, Volpati, Marangon, Tricella, Fontolan, Briegel, Fanna, Bruni, Galderisi, Di Gennaro, Elkjaer All. Osvaldo Bagnoli Verona campione d’Italia (1° titolo) 1984/85 L’estate calcistica è catalizzata da un evento che va in scena allo stadio S. Paolo di Napoli il 5 luglio 1984: il fuoriclasse argentino Diego Armando Maradona si presenta ai suoi nuovi tifosi. Un grido, per troppo tempo soffocato, si alza assordante nel cielo di Napoli all’entrata in campo di Dieguito, che i napoletani sognano già protagonista di imprese straordinarie. Un sogno si è avverato. D’altronde per patron Ferlaino non è stato facile, ma ora il Pibe de oro è lì davanti a 50.000 tifosi che non aspettano altro se non vedere le sue magie con la maglia del Napoli563 . Un altro argentino, Daniel Bertoni, dalla Fiorentina e l’ex interista Salvatore Bagni sono una garanzia di qualità e di esperienza per il nuovo Napoli che sogna lo scudetto mai finora conquistato. La colonia straniera del nostro campionato è talmente ricca che la copertina dell’album delle figurine Panini ne presenta un’ampia collezione. Dai confermati Platini e Boniek della Juventus al brasiliano Zico, alla sua seconda stagione con la maglia dell’Udinese, ai nuovi arrivati Rumenigge e Brady dell’Inter, al brasiliano Junior che approda al Torino e all’inglese Hateley in forza al Milan, il cui presidente Giuseppe Farina gioca la carta Liedholm e spera che i soldi provenienti dalle varie sponsorizzazioni – spicca quella dell’emittente televisiva 563 Il settimanale Guerin Sportivo, 11-17 luglio 1984, dedica la prima pagina a Maradona che si rivolge al suo pubblico, con il microfono in mano: «Napoli sei grande».
  • 8. 253 Calcio che passione! 100 campionati di Serie A Giuliani, Ferrara, Francini, Corradini, Alemao, Baroni, Fusi, De Napoli, Careca, Maradona, Carnevale All. Alberto Bigon Napoli campione d’Italia (2° titolo) 1989/90 La stagione che sta per aprirsi precede il grande evento dei Mondiali di calcio in Italia, in programma nell’estate del ’90. Occhi puntati dunque sugli azzurri, ma anche sugli stranieri presenti nel nostro campionato, a partire dai tre olandesi campioni d’Europa con la loro nazionale, in forza al Milan e soprattutto al goleador Marco Van Basten, il quale riuscirà a confermare i 19 gol della passata stagione, laureandosi miglior cannoniere del torneo610 . 610 L’intervento personale di patron Berlusconi risolverà ben presto il problema degli ingaggi e a Van Basten, come al compagno di squadra Gullit, saranno assegnati cinque miliardi (in tre anni) di ingaggio (La Gazzetta dello Sport, 15 giugno 1989)
  • 9. 259 Calcio che passione! 100 campionati di Serie A Pagliuca, Mannini, Katanec, Pari, Vierchowod, Lanna, Lombardo, Mychajlycenko, Vialli, Mancini, Dossena All. Vujadin Boskov Sampdoria campione d’Italia (1° titolo) 1990/91 Dopo che, in estate, si erano vissute le notti magiche del campionato del mondo, orga- nizzato dall’Italia e vinto dalla Germania, torna il campionato nazionale che vede, favoritissi- ma la Juventus, rinforzatasi grazie ad una campagna acquisti stellare. Pronte a contenderle il titolo ci sono le due milanesi, il Napoli campione d’Italia e la Sampdoria, i cui acquisti di rilievo sono Branca e il russo Mykhajlyčhenko, che si rivelerà la “nota stonata” della squa- dra la quale conquisterà, un po’ a sorpresa, il tricolore. Sbarcato in Italia come ciliegina sulla torta e finito invece per essere alimento indigesto per uno spogliatoio in cui non si è ritrovato, il russo, di cui si parla benissimo in quanto duttile tatticamente, sarà invece una grande delusione, nonostante che, alla terza giornata, a Marassi giochi da titolare, contro il Bologna, disputi un’ottima gara, realizzando anche un gol, il secondo per la sua squadra. L’altra squadra di Genova, intanto, non vuole essere da meno e ingaggia, in estate, uno dei protagonisti di Italia ’90, il ceco Skuhravy, che non tradirà le attese, realizzando 15 reti e contribuendo allo straordinario risultato del quarto posto. Il mercato estivo sembra promettere una buona stagione anche per due delle quattro neopromosse: il Cagliari, che acquista l’argentino Francescoli e soprattutto il Torino, af- fidato a Emiliano Mondonico. Ex granata della metà degli anni ’60, il Mondo trascinerà la squadra fino alla conquista del 5° posto, frutto di una stagione caratterizzata da grandi
  • 10. 295 Calcio che passione! 100 campionati di Serie A Marchegiani, Negro, Pancaro, Mihajlovic, Nesta, Almeyda, Conceicao, Simeone, Salsa, Veron, Nedved All. Sven-Goran Eriksson Lazio campione d’Italia (2° titolo) 1999/2000 In attesa del baco del millennio, il campionato di calcio di serie A parte il 28 agosto 1999, dopo un’estate caratterizzata, sul piano del mercato calcistico, da alcuni grossi colpi di cui si sono resi protagoniste le due squadre milanesi. L’Inter, intenzionata a strappare lo scudetto ai cugini rossoneri, propone un tandem d’attacco di tutto rilievo: il brasiliano Ronaldo, con- fermato, dopo le 14 reti realizzate nella stagione precedente, e Bobo Vieri, pagato l’allora cifra record di 90 miliardi di lire707 . Completamente rivoluzionata la difesa, con in porta Angelo Peruzzi, proveniente dalla Juventus e il greco Geōrgatos, ma è proprio la coppia d’attacco a rappresentare il fiore all’occhiello della squadra nerazzurra, almeno sulla carta. Il campo darà invece un responso ben diverso: Vieri realizzerà 13 reti, mentre Ronaldo, alle prese continue con problemi fisici, giocherà solo 7 partite, realizzando 3 reti. Il capo- cannoniere del torneo sarà invece l’altro grande affare del mercato estivo, l’ucraino Andriy 707 La Repubblica, 8 giugno 1999.
  • 11. 301 Calcio che passione! 100 campionati di Serie A Antonioli, Zebina, Samuel, Zago, Cafu, Tommasi, Zanetti, Candela, Batistuta, Totti, Delvecchio All. Fabio Capello Roma campione d’Italia (3° titolo) 2000/01 Gli impegni della nazionale alle Olimpiadi di Sidney obbligano la Federazione a postici- pare ai primi di ottobre l’inizio del campionato. Principali favorite le due romane, con la La- zio, campione d’Italia e la Roma che, quotata in borsa, ha potuto beneficiare dell’aumento di capitale per rinforzare l’organico, offrendo al suo tecnico Fabio Capello, il centrocampi- sta Emerson, il difensore Samuel e soprattutto l’attaccante argentino Gabriel Batistuta che giunge nella capitale dopo nove stagioni in maglia viola e 168 reti realizzate. Alla Lazio è approdato l’argentino Hernan Crespo, dal Parma, la cui prima dichiarazione pubblica è di grande soddisfazione per essere arrivato «in una grande squadra, un dream team un po’ Argentina e un po’ Resto del Mondo»716 . La Juventus, beffata la scorsa sta- gione, ridà fiducia a mister Carlo Ancellotti, chiamato a trasmettere entusiasmo e gioco: l’acquisto più prestigioso è l’attaccante francese David Trezeguet, autore del gol decisivo dei francesi, proprio contro gli azzurri, ai recenti campionati europei. Farà coppia con Pippo Inzaghi, autore nella scorsa stagione di 15 reti, mentre in difesa arriva il difensore Paramatti 716 Corriere dello Sport, 14 luglio 2000.
  • 12. 375 Calcio che passione! 100 campionati di Serie A Szczesny, Bonucci, Chiellini, Joao Cancelo, Alex Sandro, Pjanic, Bentancur, Dybala, Mandžukic, Matuidi, Ronaldo. All. Massimiliano Allegri Juventus campione d’Italia (35° titolo) 2018/19 Era il sogno di tutti i grandi club italiani, qualora il Real Madrid lo lasciasse andare. Cri- stiano Ronaldo, fuoriclasse portoghese, 33 anni, arriva nel nostro campionato e ad acca- parrarselo è la Juventus, per la quale l’affare è inizialmente «un pensiero stupendo», che diventa realtà e si trasforma nel «colpo del secolo: 100 milioni al Real e a Ronaldo 31 netti a stagione per 4 anni»870 . Due giorni dopo, a Villar Perosa, è il «Ronaldo day», con il bomber a segno dopo sette minuti e il pubblico impazzisce, mentre le altre squadre cercano subito di attrezzarsi per fermarlo, come si evince, per esempio, dalle dichiarazioni del nuovo por- tiere della Roma, Robin Olsen, il quale dichiara ai giornalisti che non vede l’ora di «iniziare ufficialmente questa avventura» ed è pronto «a fermare Ronaldo»871 . Tante e «dolci pro- messe» sono quelle che lancia il Milan ai suoi tifosi, mentre anche il Toro compie un affare, almeno sembra, con l’arrivo di Simone Zaza, il quale afferma che il fatto di vestire questa maglia è per lui «un sogno»872 . Giocatori che arrivano ma anche che partono, come Torreira che lascia la Sampdoria e va all’Arsenal per trenta milioni, ma se ne va anche Jorginho, che lascia il Napoli per provare anche lui l’esperienza inglese con il Chelsea. Si trasferisce, per una stagione, al Paris Saint Germain, Gianluigi Buffon e lo sostituisce Perin, mentre torna 870 La Gazzetta dello Sport, 4 luglio e 11 luglio 2018. 871 La Gazzetta dello Sport, 18 agosto 2018. 872 Ibidem.
  • 13. 383 Calcio che passione! 100 campionati di Serie A Handanovic, Škriniar, De Vrij, Bastoni, Hakimi, Barella, Brozovic, Eriksen, Perišic, Lukaku, Martinez All. Antonio Conte Inter campione d’Italia (19° titolo) 2020/21 L’inusuale conclusione del campionato al 2 agosto obbliga tutte le società a muoversi in fretta sul mercato per cercare di preparare al meglio la prossima stagione. La caccia alla Juventus, che per nove volte è riuscita a vincere lo scudetto, è aperta: contro i bianconeri, affidati alla nuova guida tecnica di Andrea Pirlo, «l’uomo giusto»889 , come lo definisce l’ex A.d. del Milan Adriano Galliani, si schierano agguerrite le milanesi ed in particolare l’Inter che punta ancora su Romelu Lukaku, mentre il Milan, che secondo qualche quotidiano, ha un «attacco spaziale»890 cerca di risolvere quello che ormai è diventato un giallo e più pre- cisamente di ferragosto, ossia la vicenda Ibrahimovic che tiene in ansia i tifosi rossoneri per parecchie settimane, prima di risolversi a fine agosto. Le due romane cercano di colmare il gap con le migliori consolidando l’organico: a far notizia sono però soprattutto i tweet dei giocatori colpiti dal virus, come Bruno Peres, il quale scrive che non vede l’ora di iniziare gli allenamenti e, nel frattempo, rispetta i giorni di isolamento. Le notizie di giocatori positivi sono all’ordine del giorno, come la necessità di ricorrere ai tamponi giornalieri. La situa- 889 Corriere dello Sport, 10 agosto 2020. 890 La Gazzetta dello Sport, 9 agosto 2020.
  • 14. 387 Calcio che passione! 100 campionati di Serie A Maignan, Calabria, Hernandez, Kalulu, Tomori, Tonali, Saelemaekers, Diaz, Giroud, Kessié, Leao All. Stefano Pioli Milan campione d’Italia (19° titolo) 2021/22 Il nostro lungo racconto, iniziato oltre novant’anni prima, è ormai agli sgoccioli. Ci riman- gono le ultime due stagioni. Alcune delle protagoniste di quel primo campionato a girone unico viaggiano miseramente nei bassifondi della classifica e questo è il caso del Genoa, il cui secondo posto del 1929 è solo un lontanissimo ricordo, mentre nella stagione che ini- zierà ufficialmente il 21 agosto 2021, dovrà bere l’amaro calice della retrocessione. Altre in- vece, come l’Inter, allora Ambrosia, partirà con lo scudetto cucito sul petto, ma non riuscirà a confermarsi campione, mentre il titolo andrà all’altra sponda di Milano, quella rossonera dopo un lungo testa a testa. La prima notizia bomba dell’estate calcistica si registra già nella tarda primavera: è il 26 maggio 2021 e sono appena trascorsi tre giorni dalla fine del campionato quando si consuma il divorzio tra l’allenatore dei neo campioni d’Italia, Antonio Conte, e la società nerazzurra. Al suo posto viene chiamato Simone Inzaghi che dopo cinque anni alla guida della Lazio è chiamato a Milano a gestire uno spogliatoio dal quale si sono allontanati alcuni protagonisti della vittoriosa stagione precedente: Lukaku e Hakimi, sostituiti rispettivamen- te con Dzeko e Dumfries.