SlideShare a Scribd company logo
1 of 6
Download to read offline
Carrio.qxp:Sport di Combattimento 11/12/08 10:25 Pagina 19

LA FORZA

FORZA E RESISTENZA

La forza è una delle qualità fondamentali degli atleti e, in generale, degli esseri umani: senza forza non è possibile alcuno spostamento ed è la contrazione muscolare che determina un dato movimento. Nel caso in cui la stessa
muscolatura non possieda la forza necessaria per spostare, ad esempio,
una gamba, chiaramente il movimento complessivo dell’individuo risulterà
impossibile.
Anche nelle arti marziali occorre colpire forte e avere grande precisione o
anche gettare a terra e immobilizzare l’avversario, ma tutto ciò è realizzabile solo associando la forza alla tecnica.

I meccanismi della forza
Prima di illustrare i metodi più efficaci per sviluppare la forza, è importante
capire come funzionano i fattori generanti e quali siano gli elementi dell’organismo che la influenzano.
I diversi fattori che agiscono sulle qualità della forza possono essere:
• strutturali: che toccano la struttura del muscolo, attraverso l’ipertrofia
o la sollecitazione delle diverse fibre muscolari, lente o rapide;
• nervosi: che lavorano direttamente sulla fibra muscolare e sul modo in
cui essa si contrae per mezzo del reclutamento delle unità motorie, ovvero
attraverso il numero di fibre messe in azione, la loro sincronizzazione e la
coordinazione intermuscolare;
• legati all’allungamento del muscolo attraverso il riflesso miotattico,
cioè il riflesso di protezione del muscolo all’allungamento, oppure per
mezzo degli elementi elastici del muscolo, che permettono di immagazzinare energia.
Dall’esame di questi diversi fattori possiamo trarre alcuni insegnamenti sui
comportamenti da seguire e riguardanti l’utilizzo dei diversi metodi di allenamento, che mirano all’aumento della forza.
Le arti marziali e gli sport di combattimento nel loro aspetto competitivo
seguono delle categorie di peso, perciò si può affermare che l’aumento della
massa muscolare deve essere evitato. Due sono le ragioni: disturba enormemente la gestualità specifica dell’atleta e pone dei problemi di peso legati alla categoria.
La preparazione fisica per gli sport di combattimento

19
Carrio.qxp:Sport di Combattimento 11/12/08 10:26 Pagina 65

STRETCHING - ELASTICITÀ - RISCALDAMENTO
ANALISI DELLA QUALITÀ DI ELASTICITÀ
NEGLI SPORT DI COMBATTIMENTO

Scrivere un libro sulla preparazione fisica per gli sport di combattimento
senza parlare dell’elasticità costituirebbe una grave omissione. In effetti,
ben oltre il mito dello jogging su lunghe distanze diffuso dagli attori di cinema, una buona elasticità è fondamentale per progredire negli sport di
combattimento e ciò, particolarmente, per gli atleti che si dedicano alla
competizione agonistica.
Non è fondamentale la pratica dello jogging su lunghe distanze, anche se
una buona elasticità, soprattutto a livello delle anche, permette di esprimersi con maggiore facilità.
Infatti, in tutti gli sport di combattimento che implicano un gioco di gambe,
il semplice fatto di dover sollevare l’anca sul lato può rappresentare un problema quando si presenti particolarmente rigida. Da rimarcare anche che,
nelle tecniche di pugno, gran parte della potenza e della spinta per un movimento proviene dalle anche (quello che chiamiamo la “potenza di hara”).
Per gli atleti delle gare tecniche, una buona elasticità delle anche è molto
importante prima di tutto perché consente di sentirsi maggiormente a proprio agio in alcune posizioni basse e poi perché uno dei criteri di valutazione riguarda proprio l’utilizzazione delle anche nelle applicazioni di
potenza delle tecniche.
Un altro aspetto fondamentale è l’abbassamento della resistenza nei segmenti del corpo utilizzati nei movimenti. Infatti, quando si alza la gamba per
effettuare un calcio frontale, si potrebbero avere delle difficoltà legate alla
mancanza di elasticità a livello dei muscoli ischiocrurali, che si trovano nella
parte posteriore delle cosce. Tale eventuale mancanza di elasticità provoca
un aumento dell’energia necessaria per effettuare il calcio.
Poiché questa situazione si verifica spesso in questo tipo di movimenti e
anche in altre tecniche, anch’esse influenzate negativamente da una mancanza di elasticità, appare chiaro come l’atleta dovrà spendere tempo ed
energia per colmare questa carenza e la resistenza muscolare a essa associata.
Infine, come per tutte le discipline sportive, si ritroveranno tutti i vantaggi
legati al possesso di un’elasticità adeguata ai bisogni specifici della disciplina.

La preparazione fisica per gli sport di combattimento

65
Carrio.qxp:Sport di Combattimento 11/12/08 10:27 Pagina 95

LA RESISTENZA

ANALISI DELLA QUALITÀ DI RESISTENZA
NEGLI SPORT DI COMBATTIMENTO
La resistenza si colloca al centro della prestazione sportiva e interviene in
tutti gli stadi del processo di allenamento sia come qualità fondamentale
per eseguire un esercizio (combattimento, kata, ecc.), sia nei processi di
apprendimento del carico di lavoro, favorendo l’adattamento dell’organismo
a una maggiore e migliore circolazione del sangue e a un buon ritorno venoso (resistenza fondamentale).
La resistenza è la capacità di eseguire un’attività di una certa intensità per
una determinata durata senza avere una diminuzione di efficacia.
Esistono diversi tipi di resistenza, che saranno maggiormente impiegati
nelle discipline (es. kata, poom se, tao, ecc.) o utilizzati in modo diverso,
secondo l’avversario che si ha di fronte e il numero di turni propri della disciplina (es: combattimento nel karate o taekwondo, incontro di boxe in
vari round).
Ognuno di questi tipi di resistenza corrisponde all’attivazione di diversi metabolismi, i quali non funzionano in modo separato, ma in simbiosi per rispondere alle diverse sollecitazioni che l’organismo subisce durante lo
sforzo. I diversi metabolismi possono alternarsi per permettere la realizzazione dello sforzo, ma sono limitati a seconda delle molecole (substrato)
energetiche che utilizzano; i substrati hanno infatti delle riserve ridotte,
condizionate dall’alimentazione e dai processi di adattamento dell’organismo, dopo vari mesi o anni di allenamento.

Un po’ di energetica cellulare
Per capire meglio come funzionano i diversi metabolismi che verranno di
seguito presentati, si procede alla spiegazione dei bisogni e dei limiti di ogni
tipo di resistenza. A questo scopo è utile qualche cenno sintetico sull’energetica cellulare.
Per contrarsi i muscoli utilizzano una e una sola molecola: l’adenosina trifosfato o ATP.
Le riserve di ATP sono però scarse e si consumano rapidamente e, per questo motivo l’organismo, al fine di poter continuare le contrazioni muscolari,
utilizza tre meccanismi per risintetizzare l’ATP.

La preparazione fisica per gli sport di combattimento

95
Carrio.qxp:Sport di Combattimento 11/12/08 10:28 Pagina 127

IL RECUPERO
RUOLO E TIPO DI RECUPERO NEL METODO DI ALLENAMENTO
Come già esposto nella parte dedicata agli effetti dell’allenamento nel breve,
medio e lungo termine, il recupero deve essere parte integrante dell’allenamento anche se può essere liberamente realizzato in diversi modi. Si possono infatti distinguere due tipi di recupero durante l’allenamento tra le
serie di esercizi, quello attivo e quello passivo.
Circa le modalità di recupero durante l’allenamento, vale quanto già esposto nei protocolli di allenamento e di sviluppo di ogni qualità.
Questa parte riguarderà in misura maggiore i procedimenti di recupero
post-allenamento.
Il recupero attivo
Si effettua a fine seduta e i suoi obiettivi sono l’eliminazione più rapida delle
tossine prodotte dalle contrazioni muscolari, una migliore circolazione di ritorno e un abbassamento del tono simpatico. Si è soliti programmarlo con
l’esecuzione di esercizi aerobici a intensità molto leggera, come la corsa o
la bici, che funzionano da pompe sanguigne. Secondo le recenti ricerche in
materia, sembrerebbe che la bici sia il mezzo più adatto perché facilita la
circolazione sanguigna, diversamente dalla corsa che, effettuata ad andatura lenta, non provocherebbe l’effetto pompa desiderato e sufficiente per
l’eliminazione delle tossine azotate.
È consigliabile invece il protocollo che segue.
Effettuare dei movimenti come il potenziamento a intensità leggera allo
scopo di provocare un afflusso di sangue, senza però generare delle grandi
sollecitazioni muscolo-tendinee. Al termine di questo recupero attivo che
durerà 5-6 minuti, è possibile inserire dello stretching passivo per 5-8 minuti.
Il recupero passivo è molto importante, soprattutto nei casi di allenamento
quotidiano. Infatti, facilitando un recupero più rapido delle diverse funzioni
di riposo del corpo (omeostasi), esso permette di effettuare più allenamenti
intensi durante la settimana ed è particolarmente consigliato quando la programmazione preveda due sedute quotidiane di allenamento.
Il recupero passivo
Esistono diversi metodi che hanno tutti come obiettivo comune quello di permettere il ritorno ai normali processi vitali, che sono stati accelerati durante l’allenamento. Questo stato di omeostasi avvia le reazioni di riparazione e di
adattamento dei diversi sistemi coinvolti dal processo di sviluppo delle qualità fisiche, che viene definito anabolico.
La preparazione fisica per gli sport di combattimento

127
Carrio.qxp:Sport di Combattimento 11/12/08 10:29 Pagina 135

LA NUTRIZIONE
PREPARAZIONE FISICA E NUTRIZIONE
Come già accennato a più riprese in questo testo, la nutrizione è un fondamento del processo di adattamento e di recupero e permette di assumere
i macro e i microalimenti necessari all’energetica cellulare, ai processi ormonali, al buon funzionamento del sistema immunitario.
È per questa ragione che è opportuno approfondire l’argomento della nutrizione in questo testo, perché senza una buona alimentazione non sarà
possibile alcuna prestazione massimale, il recupero sarà incompleto e l’organismo si affaticherà lentamente e inesorabilmente, tanto da creare le basi
per possibili future problematiche di salute, più o meno gravi.
D’altra parte per gli sport di combattimento, che a livello di competizione
sono spesso associati a categorie di peso, è fondamentale possedere delle
nozioni pratiche di alimentazione e di dieta.
Sono stati scritti molti libri su questo argomento e per questo motivo, senza
entrare in spiegazioni teoriche, sembra più opportuno un approccio pratico
dei problemi nutrizionali legati agli sport di combattimento.

NUTRIZIONE E SPORT DI COMBATTIMENTO
Per cominciare è bene ricordare il ruolo di ciascuno dei microalimenti: essi
hanno come obiettivo quello di compensare il dispendio energetico generato
dal metabolismo di base (respirazione, regolazione della temperatura interna, digestione, funzionamento di base dell’organismo), ma anche dai
maggiori consumi legati alle attività quotidiane e sportive. A questo scopo,
l’organismo utilizza particolarmente i glucidi (rapidi e complessi) e i lipidi
(grassi animali e vegetali); in circostanze eccezionali, è possibile utilizzare
le proteine (vegetali o animali) per produrre energia, pur avendo esse un
ruolo diverso di “costruzione e di riparazione”.
L’organismo utilizza poi i microalimenti (vitamine e minerali) come delle
chiavi utili ad attivare e a disattivare reazioni chimiche importanti per il
buon funzionamento dell’organismo. Se viene a mancare una di queste
chiavi, non si realizza alcun processo o i processi funzionano con un rendimento basso.
A tale proposito si vedrà perché è fondamentale focalizzarsi sull’assunzione
di macro e microalimenti e anche sulla loro assimilazione, allo scopo di favorire il funzionamento ottimale dell’organismo e delle reazioni di adattamento e di recupero.

La preparazione fisica per gli sport di combattimento

135
Carrio.qxp:Sport di Combattimento 11/12/08 10:29 Pagina 149

LA PROGRAMMAZIONE

PERCHé E COME
La programmazione è la vera ragion d’essere del lavoro dell’allenatore e del
preparatore fisico. Tutti i metodi descritti in questo testo, tutte le ore che
l’atleta passa ad allenarsi diventano abbastanza inutili se il lavoro svolto
non favorisce una precisa progressione verso un obiettivo determinato o
una serie di competizioni.
Come menzionato precedentemente, ogni aspetto della preparazione provoca delle ripercussioni a breve, medio e lungo termine. La problematica da
affrontare sarà quindi quella di coordinare gli effetti dell’allenamento su ogni
singola qualità fisica da sviluppare nel giusto momento e nella giusta misura, per raggiungere lo stato di forma migliore con un livello di affaticamento più basso possibile.
La scienza della fisiologia ha permesso di quantificare con sufficiente precisione gli effetti di ogni tipo di sviluppo.
Definire chiaramente gli obiettivi
Per programmare, occorre definire chiaramente un obiettivo ultimo ed eventualmente degli obiettivi a medio termine, il raggiungimento dei quali servirà da test specifico per la competizione e permetterà anche di sviluppare
motivazione e sicurezza in se stessi.
La definizione degli obiettivi sarà utile per fissare i tempi necessari relativi
alle diverse fasi di lavoro, ognuna delle quali richiederà una fase di sovrallenamento più o meno importante.
La definizione degli obiettivi facilita la possibilità di stabilire il rapporto tra la
parte da dedicare al lavoro tecnico e quella da dedicare alla preparazione fisica.
Viene per questo avanzata una proposta per ogni fase della preparazione
degli esercizi di potenziamento specifici per una particolare disciplina.
L’altro aspetto importante da prendere in considerazione è la necessità di
equilibrare il rapporto tra il lavoro tecnico e la preparazione fisica.
Negli sport di combattimento esiste questo dualismo che richiede di sviluppare aspetto tecnico e fisico in un modo armonioso che consenta di creare
le condizioni ottimali di progressione e di riuscita.
Personalizzare l’allenamento
In generale, la preparazione fisica deve essere individualizzata. Ogni atleta
possiede una storia e un passato atletico diversi e già solo per questo motivo
si dovrebbero evitare le corse rapide in gruppo o le sedute collettive di potenziamento muscolare. Un’attività allenante che agisca sulla resistenza fonLa preparazione fisica per gli sport di combattimento

149

More Related Content

What's hot

Strength Exercises for Sport Performance
Strength Exercises for Sport PerformanceStrength Exercises for Sport Performance
Strength Exercises for Sport PerformanceJoel Smith
 
Timing in strength training
Timing in strength trainingTiming in strength training
Timing in strength trainingJoel Smith
 
Ativida fisica na terceira idade1
Ativida fisica na terceira idade1Ativida fisica na terceira idade1
Ativida fisica na terceira idade1tecnologianoesporte
 
Clinic 2 : Periodisering 'Fail to plan - plan to fail' (31/02/11)
Clinic 2 : Periodisering  'Fail to plan - plan to fail' (31/02/11)Clinic 2 : Periodisering  'Fail to plan - plan to fail' (31/02/11)
Clinic 2 : Periodisering 'Fail to plan - plan to fail' (31/02/11)Topsportlab
 
Prevención de lesiones en el fútbol
Prevención de lesiones en el fútbolPrevención de lesiones en el fútbol
Prevención de lesiones en el fútbolFernando Farias
 
Periodization Review
Periodization ReviewPeriodization Review
Periodization ReviewJohn Cissik
 
2005 Pan American Sports Organization talk on individual pursuit
2005 Pan American Sports Organization talk on individual pursuit2005 Pan American Sports Organization talk on individual pursuit
2005 Pan American Sports Organization talk on individual pursuitacoggan1
 
Massey ferguson mf 2625 tractor service parts catalogue manual (part number ...
Massey ferguson mf 2625 tractor service parts catalogue manual (part number  ...Massey ferguson mf 2625 tractor service parts catalogue manual (part number  ...
Massey ferguson mf 2625 tractor service parts catalogue manual (part number ...ufdjjskefksmem
 
Periodisation models
Periodisation models Periodisation models
Periodisation models Jamie Knight
 
Tcc estrutura de treinamento em basquete para atleta
Tcc estrutura de treinamento em basquete para atletaTcc estrutura de treinamento em basquete para atleta
Tcc estrutura de treinamento em basquete para atletaFabio Bovo
 
Macrociclo de trabajo
Macrociclo de trabajoMacrociclo de trabajo
Macrociclo de trabajomorodo
 
Pagine da allenamento della forza e coordinazione. Bosch
Pagine da allenamento della forza e coordinazione. BoschPagine da allenamento della forza e coordinazione. Bosch
Pagine da allenamento della forza e coordinazione. BoschCalzetti & Mariucci Editori
 
Pliometria e o aumento da força muscular explosiva
Pliometria e o aumento da força muscular explosivaPliometria e o aumento da força muscular explosiva
Pliometria e o aumento da força muscular explosivaFernando Farias
 
Strength And Conditioning Case Study
Strength And Conditioning Case StudyStrength And Conditioning Case Study
Strength And Conditioning Case Studysimonelkinson
 
Pagine da Allenamento Ottimale terza Edizione.pdf
Pagine da Allenamento Ottimale terza Edizione.pdfPagine da Allenamento Ottimale terza Edizione.pdf
Pagine da Allenamento Ottimale terza Edizione.pdfCalzetti & Mariucci Editori
 
Periodization in Sports: Theoretical Basis
Periodization in Sports: Theoretical BasisPeriodization in Sports: Theoretical Basis
Periodization in Sports: Theoretical BasisAdriano Vretaros
 
Planning Speed Training for Team Sports
Planning Speed Training for Team SportsPlanning Speed Training for Team Sports
Planning Speed Training for Team SportsMike Young
 

What's hot (20)

Strength Exercises for Sport Performance
Strength Exercises for Sport PerformanceStrength Exercises for Sport Performance
Strength Exercises for Sport Performance
 
Timing in strength training
Timing in strength trainingTiming in strength training
Timing in strength training
 
Ativida fisica na terceira idade1
Ativida fisica na terceira idade1Ativida fisica na terceira idade1
Ativida fisica na terceira idade1
 
Clinic 2 : Periodisering 'Fail to plan - plan to fail' (31/02/11)
Clinic 2 : Periodisering  'Fail to plan - plan to fail' (31/02/11)Clinic 2 : Periodisering  'Fail to plan - plan to fail' (31/02/11)
Clinic 2 : Periodisering 'Fail to plan - plan to fail' (31/02/11)
 
Prevención de lesiones en el fútbol
Prevención de lesiones en el fútbolPrevención de lesiones en el fútbol
Prevención de lesiones en el fútbol
 
Why Sports Psychology?
Why Sports Psychology?Why Sports Psychology?
Why Sports Psychology?
 
Periodization Review
Periodization ReviewPeriodization Review
Periodization Review
 
2005 Pan American Sports Organization talk on individual pursuit
2005 Pan American Sports Organization talk on individual pursuit2005 Pan American Sports Organization talk on individual pursuit
2005 Pan American Sports Organization talk on individual pursuit
 
Massey ferguson mf 2625 tractor service parts catalogue manual (part number ...
Massey ferguson mf 2625 tractor service parts catalogue manual (part number  ...Massey ferguson mf 2625 tractor service parts catalogue manual (part number  ...
Massey ferguson mf 2625 tractor service parts catalogue manual (part number ...
 
Presentazione weineck allenamento ottimale
Presentazione weineck allenamento ottimalePresentazione weineck allenamento ottimale
Presentazione weineck allenamento ottimale
 
Periodisation models
Periodisation models Periodisation models
Periodisation models
 
Tcc estrutura de treinamento em basquete para atleta
Tcc estrutura de treinamento em basquete para atletaTcc estrutura de treinamento em basquete para atleta
Tcc estrutura de treinamento em basquete para atleta
 
Macrociclo de trabajo
Macrociclo de trabajoMacrociclo de trabajo
Macrociclo de trabajo
 
Pagine da allenamento della forza e coordinazione. Bosch
Pagine da allenamento della forza e coordinazione. BoschPagine da allenamento della forza e coordinazione. Bosch
Pagine da allenamento della forza e coordinazione. Bosch
 
Pliometria e o aumento da força muscular explosiva
Pliometria e o aumento da força muscular explosivaPliometria e o aumento da força muscular explosiva
Pliometria e o aumento da força muscular explosiva
 
Strength And Conditioning Case Study
Strength And Conditioning Case StudyStrength And Conditioning Case Study
Strength And Conditioning Case Study
 
PLANIFICACION DEL ENTRENAMIENTO
PLANIFICACION DEL ENTRENAMIENTOPLANIFICACION DEL ENTRENAMIENTO
PLANIFICACION DEL ENTRENAMIENTO
 
Pagine da Allenamento Ottimale terza Edizione.pdf
Pagine da Allenamento Ottimale terza Edizione.pdfPagine da Allenamento Ottimale terza Edizione.pdf
Pagine da Allenamento Ottimale terza Edizione.pdf
 
Periodization in Sports: Theoretical Basis
Periodization in Sports: Theoretical BasisPeriodization in Sports: Theoretical Basis
Periodization in Sports: Theoretical Basis
 
Planning Speed Training for Team Sports
Planning Speed Training for Team SportsPlanning Speed Training for Team Sports
Planning Speed Training for Team Sports
 

Similar to Pagine da carrio preparazione fisica sport combattimento

LA VELOCITA’
LA VELOCITA’LA VELOCITA’
LA VELOCITA’Filippo64
 
Ingegneri l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...
Ingegneri   l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...Ingegneri   l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...
Ingegneri l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...Edoardo Osti
 
Stretching - Si o No alla ginnastica più soft del mondo?
Stretching - Si o No alla ginnastica più soft del mondo?Stretching - Si o No alla ginnastica più soft del mondo?
Stretching - Si o No alla ginnastica più soft del mondo?kungfulife
 
Ingegneri l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...
Ingegneri   l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...Ingegneri   l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...
Ingegneri l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...Edoardo Osti
 
Ingegneri l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...
Ingegneri   l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...Ingegneri   l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...
Ingegneri l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...Stefano Ingegneri
 
Ingegneri l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...
Ingegneri   l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...Ingegneri   l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...
Ingegneri l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...Edoardo Osti
 
Endurance: Forza e Alimentazione
Endurance: Forza e AlimentazioneEndurance: Forza e Alimentazione
Endurance: Forza e Alimentazionetorollski
 
Teoria e metodologia dell' allenamento 2
Teoria e metodologia dell' allenamento 2Teoria e metodologia dell' allenamento 2
Teoria e metodologia dell' allenamento 2Antonio Albo
 

Similar to Pagine da carrio preparazione fisica sport combattimento (20)

Pagine da bompa periodizzazione allenamento
Pagine da bompa periodizzazione allenamentoPagine da bompa periodizzazione allenamento
Pagine da bompa periodizzazione allenamento
 
Pagine da teoria e pratica fitness
Pagine da teoria e pratica fitnessPagine da teoria e pratica fitness
Pagine da teoria e pratica fitness
 
Scienza e pratica dell'allenamento della forza
Scienza e pratica dell'allenamento della forzaScienza e pratica dell'allenamento della forza
Scienza e pratica dell'allenamento della forza
 
Pagine da stretch to win
Pagine da stretch to winPagine da stretch to win
Pagine da stretch to win
 
Pillole di Sport Scienza e Salute
Pillole di Sport Scienza e SalutePillole di Sport Scienza e Salute
Pillole di Sport Scienza e Salute
 
Pagine da allenare oggi capanna
Pagine da allenare oggi capannaPagine da allenare oggi capanna
Pagine da allenare oggi capanna
 
Pagine da elementi base allenamento funzionale
Pagine da elementi base allenamento funzionalePagine da elementi base allenamento funzionale
Pagine da elementi base allenamento funzionale
 
Pillole di Sport Scienza e Salute
Pillole di Sport Scienza e SalutePillole di Sport Scienza e Salute
Pillole di Sport Scienza e Salute
 
LA VELOCITA’
LA VELOCITA’LA VELOCITA’
LA VELOCITA’
 
Presentazione Posture e sport Canali
Presentazione Posture e sport CanaliPresentazione Posture e sport Canali
Presentazione Posture e sport Canali
 
Ingegneri l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...
Ingegneri   l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...Ingegneri   l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...
Ingegneri l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...
 
Stretching - Si o No alla ginnastica più soft del mondo?
Stretching - Si o No alla ginnastica più soft del mondo?Stretching - Si o No alla ginnastica più soft del mondo?
Stretching - Si o No alla ginnastica più soft del mondo?
 
Ingegneri l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...
Ingegneri   l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...Ingegneri   l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...
Ingegneri l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...
 
Ingegneri l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...
Ingegneri   l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...Ingegneri   l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...
Ingegneri l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...
 
Ingegneri l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...
Ingegneri   l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...Ingegneri   l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...
Ingegneri l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...
 
Pagine da Scienza e movimento 8
Pagine da Scienza e movimento 8Pagine da Scienza e movimento 8
Pagine da Scienza e movimento 8
 
Pagine da strength & conditioning 22
Pagine da strength & conditioning 22Pagine da strength & conditioning 22
Pagine da strength & conditioning 22
 
Endurance: Forza e Alimentazione
Endurance: Forza e AlimentazioneEndurance: Forza e Alimentazione
Endurance: Forza e Alimentazione
 
Tempi di recupero e risposta ormonale
Tempi di recupero e risposta ormonaleTempi di recupero e risposta ormonale
Tempi di recupero e risposta ormonale
 
Teoria e metodologia dell' allenamento 2
Teoria e metodologia dell' allenamento 2Teoria e metodologia dell' allenamento 2
Teoria e metodologia dell' allenamento 2
 

More from Calzetti & Mariucci Editori

Bibliografia_Barsotti_Strength and Conditioning 47_48
Bibliografia_Barsotti_Strength and Conditioning  47_48Bibliografia_Barsotti_Strength and Conditioning  47_48
Bibliografia_Barsotti_Strength and Conditioning 47_48Calzetti & Mariucci Editori
 
Pagine da scienza e pratica dell'allenamento della forza.pdf
Pagine da scienza e pratica dell'allenamento della forza.pdfPagine da scienza e pratica dell'allenamento della forza.pdf
Pagine da scienza e pratica dell'allenamento della forza.pdfCalzetti & Mariucci Editori
 
Pagine dal secondo eserciziario pallavolo di Mauro Marchetti.pdf
Pagine dal secondo eserciziario pallavolo di Mauro Marchetti.pdfPagine dal secondo eserciziario pallavolo di Mauro Marchetti.pdf
Pagine dal secondo eserciziario pallavolo di Mauro Marchetti.pdfCalzetti & Mariucci Editori
 
Pagine da Ottimizzare il movimento nello sport.pdf
Pagine da Ottimizzare il movimento nello sport.pdfPagine da Ottimizzare il movimento nello sport.pdf
Pagine da Ottimizzare il movimento nello sport.pdfCalzetti & Mariucci Editori
 
Pagine da Yoga_Anatomy_terza edizione italiana.pdf
Pagine da Yoga_Anatomy_terza edizione italiana.pdfPagine da Yoga_Anatomy_terza edizione italiana.pdf
Pagine da Yoga_Anatomy_terza edizione italiana.pdfCalzetti & Mariucci Editori
 
Pagine da allenamento pliometrico, evidenze scientifiche, metodologia e pratica
Pagine da allenamento pliometrico, evidenze scientifiche, metodologia e praticaPagine da allenamento pliometrico, evidenze scientifiche, metodologia e pratica
Pagine da allenamento pliometrico, evidenze scientifiche, metodologia e praticaCalzetti & Mariucci Editori
 
pagine da joy of moving, di C. Pesce, R. Marchetti, A. Motta, M. Bellucci
pagine da joy of moving, di C. Pesce, R. Marchetti, A. Motta, M. Belluccipagine da joy of moving, di C. Pesce, R. Marchetti, A. Motta, M. Bellucci
pagine da joy of moving, di C. Pesce, R. Marchetti, A. Motta, M. BellucciCalzetti & Mariucci Editori
 
Pagine da Tomporowski McCullick Pesce_giochi di movimento bambini.pdf
Pagine da Tomporowski McCullick Pesce_giochi di movimento bambini.pdfPagine da Tomporowski McCullick Pesce_giochi di movimento bambini.pdf
Pagine da Tomporowski McCullick Pesce_giochi di movimento bambini.pdfCalzetti & Mariucci Editori
 
pagine da manuale tecnico del pilates terza edizione.pdf
pagine da manuale tecnico del pilates terza edizione.pdfpagine da manuale tecnico del pilates terza edizione.pdf
pagine da manuale tecnico del pilates terza edizione.pdfCalzetti & Mariucci Editori
 

More from Calzetti & Mariucci Editori (20)

Bibliografia_Barsotti_Strength and Conditioning 47_48
Bibliografia_Barsotti_Strength and Conditioning  47_48Bibliografia_Barsotti_Strength and Conditioning  47_48
Bibliografia_Barsotti_Strength and Conditioning 47_48
 
Pagine da scienza e pratica dell'allenamento della forza.pdf
Pagine da scienza e pratica dell'allenamento della forza.pdfPagine da scienza e pratica dell'allenamento della forza.pdf
Pagine da scienza e pratica dell'allenamento della forza.pdf
 
Pagine da allenamento per la maratona_Billat
Pagine da allenamento per la maratona_BillatPagine da allenamento per la maratona_Billat
Pagine da allenamento per la maratona_Billat
 
Pagine dal secondo eserciziario pallavolo di Mauro Marchetti.pdf
Pagine dal secondo eserciziario pallavolo di Mauro Marchetti.pdfPagine dal secondo eserciziario pallavolo di Mauro Marchetti.pdf
Pagine dal secondo eserciziario pallavolo di Mauro Marchetti.pdf
 
Pagine da Ottimizzare il movimento nello sport.pdf
Pagine da Ottimizzare il movimento nello sport.pdfPagine da Ottimizzare il movimento nello sport.pdf
Pagine da Ottimizzare il movimento nello sport.pdf
 
Pagine da giochi volley s3.pdf
Pagine da giochi volley s3.pdfPagine da giochi volley s3.pdf
Pagine da giochi volley s3.pdf
 
Pagine da Yoga_Anatomy_terza edizione italiana.pdf
Pagine da Yoga_Anatomy_terza edizione italiana.pdfPagine da Yoga_Anatomy_terza edizione italiana.pdf
Pagine da Yoga_Anatomy_terza edizione italiana.pdf
 
Pagine da Come impariamo a muoverci.pdf
Pagine da Come impariamo a muoverci.pdfPagine da Come impariamo a muoverci.pdf
Pagine da Come impariamo a muoverci.pdf
 
Pagine da basi metodologiche dell'allenamento
Pagine da basi metodologiche dell'allenamentoPagine da basi metodologiche dell'allenamento
Pagine da basi metodologiche dell'allenamento
 
Pagine da allenamento pliometrico, evidenze scientifiche, metodologia e pratica
Pagine da allenamento pliometrico, evidenze scientifiche, metodologia e praticaPagine da allenamento pliometrico, evidenze scientifiche, metodologia e pratica
Pagine da allenamento pliometrico, evidenze scientifiche, metodologia e pratica
 
pagine da joy of moving, di C. Pesce, R. Marchetti, A. Motta, M. Bellucci
pagine da joy of moving, di C. Pesce, R. Marchetti, A. Motta, M. Belluccipagine da joy of moving, di C. Pesce, R. Marchetti, A. Motta, M. Bellucci
pagine da joy of moving, di C. Pesce, R. Marchetti, A. Motta, M. Bellucci
 
Bibliografia Strength & Conditioning 45-46
Bibliografia Strength & Conditioning 45-46Bibliografia Strength & Conditioning 45-46
Bibliografia Strength & Conditioning 45-46
 
Calcio che passione! 100 campionati di serie A
Calcio che passione! 100 campionati di serie ACalcio che passione! 100 campionati di serie A
Calcio che passione! 100 campionati di serie A
 
pagine da masterball_pittera.pdf
pagine da masterball_pittera.pdfpagine da masterball_pittera.pdf
pagine da masterball_pittera.pdf
 
Pagine da NSCA_AllenamentoInPalestra.pdf
Pagine da NSCA_AllenamentoInPalestra.pdfPagine da NSCA_AllenamentoInPalestra.pdf
Pagine da NSCA_AllenamentoInPalestra.pdf
 
pagine da ACSM fitness giovanile.pdf
pagine da ACSM fitness giovanile.pdfpagine da ACSM fitness giovanile.pdf
pagine da ACSM fitness giovanile.pdf
 
Pagine da esercizi per la schiena.pdf
Pagine da esercizi per la schiena.pdfPagine da esercizi per la schiena.pdf
Pagine da esercizi per la schiena.pdf
 
Pagine da Tomporowski McCullick Pesce_giochi di movimento bambini.pdf
Pagine da Tomporowski McCullick Pesce_giochi di movimento bambini.pdfPagine da Tomporowski McCullick Pesce_giochi di movimento bambini.pdf
Pagine da Tomporowski McCullick Pesce_giochi di movimento bambini.pdf
 
pagine da manuale tecnico del pilates terza edizione.pdf
pagine da manuale tecnico del pilates terza edizione.pdfpagine da manuale tecnico del pilates terza edizione.pdf
pagine da manuale tecnico del pilates terza edizione.pdf
 
pagine da mastering mountain bike skills.pdf
pagine da mastering mountain bike skills.pdfpagine da mastering mountain bike skills.pdf
pagine da mastering mountain bike skills.pdf
 

Pagine da carrio preparazione fisica sport combattimento

  • 1. Carrio.qxp:Sport di Combattimento 11/12/08 10:25 Pagina 19 LA FORZA FORZA E RESISTENZA La forza è una delle qualità fondamentali degli atleti e, in generale, degli esseri umani: senza forza non è possibile alcuno spostamento ed è la contrazione muscolare che determina un dato movimento. Nel caso in cui la stessa muscolatura non possieda la forza necessaria per spostare, ad esempio, una gamba, chiaramente il movimento complessivo dell’individuo risulterà impossibile. Anche nelle arti marziali occorre colpire forte e avere grande precisione o anche gettare a terra e immobilizzare l’avversario, ma tutto ciò è realizzabile solo associando la forza alla tecnica. I meccanismi della forza Prima di illustrare i metodi più efficaci per sviluppare la forza, è importante capire come funzionano i fattori generanti e quali siano gli elementi dell’organismo che la influenzano. I diversi fattori che agiscono sulle qualità della forza possono essere: • strutturali: che toccano la struttura del muscolo, attraverso l’ipertrofia o la sollecitazione delle diverse fibre muscolari, lente o rapide; • nervosi: che lavorano direttamente sulla fibra muscolare e sul modo in cui essa si contrae per mezzo del reclutamento delle unità motorie, ovvero attraverso il numero di fibre messe in azione, la loro sincronizzazione e la coordinazione intermuscolare; • legati all’allungamento del muscolo attraverso il riflesso miotattico, cioè il riflesso di protezione del muscolo all’allungamento, oppure per mezzo degli elementi elastici del muscolo, che permettono di immagazzinare energia. Dall’esame di questi diversi fattori possiamo trarre alcuni insegnamenti sui comportamenti da seguire e riguardanti l’utilizzo dei diversi metodi di allenamento, che mirano all’aumento della forza. Le arti marziali e gli sport di combattimento nel loro aspetto competitivo seguono delle categorie di peso, perciò si può affermare che l’aumento della massa muscolare deve essere evitato. Due sono le ragioni: disturba enormemente la gestualità specifica dell’atleta e pone dei problemi di peso legati alla categoria. La preparazione fisica per gli sport di combattimento 19
  • 2. Carrio.qxp:Sport di Combattimento 11/12/08 10:26 Pagina 65 STRETCHING - ELASTICITÀ - RISCALDAMENTO ANALISI DELLA QUALITÀ DI ELASTICITÀ NEGLI SPORT DI COMBATTIMENTO Scrivere un libro sulla preparazione fisica per gli sport di combattimento senza parlare dell’elasticità costituirebbe una grave omissione. In effetti, ben oltre il mito dello jogging su lunghe distanze diffuso dagli attori di cinema, una buona elasticità è fondamentale per progredire negli sport di combattimento e ciò, particolarmente, per gli atleti che si dedicano alla competizione agonistica. Non è fondamentale la pratica dello jogging su lunghe distanze, anche se una buona elasticità, soprattutto a livello delle anche, permette di esprimersi con maggiore facilità. Infatti, in tutti gli sport di combattimento che implicano un gioco di gambe, il semplice fatto di dover sollevare l’anca sul lato può rappresentare un problema quando si presenti particolarmente rigida. Da rimarcare anche che, nelle tecniche di pugno, gran parte della potenza e della spinta per un movimento proviene dalle anche (quello che chiamiamo la “potenza di hara”). Per gli atleti delle gare tecniche, una buona elasticità delle anche è molto importante prima di tutto perché consente di sentirsi maggiormente a proprio agio in alcune posizioni basse e poi perché uno dei criteri di valutazione riguarda proprio l’utilizzazione delle anche nelle applicazioni di potenza delle tecniche. Un altro aspetto fondamentale è l’abbassamento della resistenza nei segmenti del corpo utilizzati nei movimenti. Infatti, quando si alza la gamba per effettuare un calcio frontale, si potrebbero avere delle difficoltà legate alla mancanza di elasticità a livello dei muscoli ischiocrurali, che si trovano nella parte posteriore delle cosce. Tale eventuale mancanza di elasticità provoca un aumento dell’energia necessaria per effettuare il calcio. Poiché questa situazione si verifica spesso in questo tipo di movimenti e anche in altre tecniche, anch’esse influenzate negativamente da una mancanza di elasticità, appare chiaro come l’atleta dovrà spendere tempo ed energia per colmare questa carenza e la resistenza muscolare a essa associata. Infine, come per tutte le discipline sportive, si ritroveranno tutti i vantaggi legati al possesso di un’elasticità adeguata ai bisogni specifici della disciplina. La preparazione fisica per gli sport di combattimento 65
  • 3. Carrio.qxp:Sport di Combattimento 11/12/08 10:27 Pagina 95 LA RESISTENZA ANALISI DELLA QUALITÀ DI RESISTENZA NEGLI SPORT DI COMBATTIMENTO La resistenza si colloca al centro della prestazione sportiva e interviene in tutti gli stadi del processo di allenamento sia come qualità fondamentale per eseguire un esercizio (combattimento, kata, ecc.), sia nei processi di apprendimento del carico di lavoro, favorendo l’adattamento dell’organismo a una maggiore e migliore circolazione del sangue e a un buon ritorno venoso (resistenza fondamentale). La resistenza è la capacità di eseguire un’attività di una certa intensità per una determinata durata senza avere una diminuzione di efficacia. Esistono diversi tipi di resistenza, che saranno maggiormente impiegati nelle discipline (es. kata, poom se, tao, ecc.) o utilizzati in modo diverso, secondo l’avversario che si ha di fronte e il numero di turni propri della disciplina (es: combattimento nel karate o taekwondo, incontro di boxe in vari round). Ognuno di questi tipi di resistenza corrisponde all’attivazione di diversi metabolismi, i quali non funzionano in modo separato, ma in simbiosi per rispondere alle diverse sollecitazioni che l’organismo subisce durante lo sforzo. I diversi metabolismi possono alternarsi per permettere la realizzazione dello sforzo, ma sono limitati a seconda delle molecole (substrato) energetiche che utilizzano; i substrati hanno infatti delle riserve ridotte, condizionate dall’alimentazione e dai processi di adattamento dell’organismo, dopo vari mesi o anni di allenamento. Un po’ di energetica cellulare Per capire meglio come funzionano i diversi metabolismi che verranno di seguito presentati, si procede alla spiegazione dei bisogni e dei limiti di ogni tipo di resistenza. A questo scopo è utile qualche cenno sintetico sull’energetica cellulare. Per contrarsi i muscoli utilizzano una e una sola molecola: l’adenosina trifosfato o ATP. Le riserve di ATP sono però scarse e si consumano rapidamente e, per questo motivo l’organismo, al fine di poter continuare le contrazioni muscolari, utilizza tre meccanismi per risintetizzare l’ATP. La preparazione fisica per gli sport di combattimento 95
  • 4. Carrio.qxp:Sport di Combattimento 11/12/08 10:28 Pagina 127 IL RECUPERO RUOLO E TIPO DI RECUPERO NEL METODO DI ALLENAMENTO Come già esposto nella parte dedicata agli effetti dell’allenamento nel breve, medio e lungo termine, il recupero deve essere parte integrante dell’allenamento anche se può essere liberamente realizzato in diversi modi. Si possono infatti distinguere due tipi di recupero durante l’allenamento tra le serie di esercizi, quello attivo e quello passivo. Circa le modalità di recupero durante l’allenamento, vale quanto già esposto nei protocolli di allenamento e di sviluppo di ogni qualità. Questa parte riguarderà in misura maggiore i procedimenti di recupero post-allenamento. Il recupero attivo Si effettua a fine seduta e i suoi obiettivi sono l’eliminazione più rapida delle tossine prodotte dalle contrazioni muscolari, una migliore circolazione di ritorno e un abbassamento del tono simpatico. Si è soliti programmarlo con l’esecuzione di esercizi aerobici a intensità molto leggera, come la corsa o la bici, che funzionano da pompe sanguigne. Secondo le recenti ricerche in materia, sembrerebbe che la bici sia il mezzo più adatto perché facilita la circolazione sanguigna, diversamente dalla corsa che, effettuata ad andatura lenta, non provocherebbe l’effetto pompa desiderato e sufficiente per l’eliminazione delle tossine azotate. È consigliabile invece il protocollo che segue. Effettuare dei movimenti come il potenziamento a intensità leggera allo scopo di provocare un afflusso di sangue, senza però generare delle grandi sollecitazioni muscolo-tendinee. Al termine di questo recupero attivo che durerà 5-6 minuti, è possibile inserire dello stretching passivo per 5-8 minuti. Il recupero passivo è molto importante, soprattutto nei casi di allenamento quotidiano. Infatti, facilitando un recupero più rapido delle diverse funzioni di riposo del corpo (omeostasi), esso permette di effettuare più allenamenti intensi durante la settimana ed è particolarmente consigliato quando la programmazione preveda due sedute quotidiane di allenamento. Il recupero passivo Esistono diversi metodi che hanno tutti come obiettivo comune quello di permettere il ritorno ai normali processi vitali, che sono stati accelerati durante l’allenamento. Questo stato di omeostasi avvia le reazioni di riparazione e di adattamento dei diversi sistemi coinvolti dal processo di sviluppo delle qualità fisiche, che viene definito anabolico. La preparazione fisica per gli sport di combattimento 127
  • 5. Carrio.qxp:Sport di Combattimento 11/12/08 10:29 Pagina 135 LA NUTRIZIONE PREPARAZIONE FISICA E NUTRIZIONE Come già accennato a più riprese in questo testo, la nutrizione è un fondamento del processo di adattamento e di recupero e permette di assumere i macro e i microalimenti necessari all’energetica cellulare, ai processi ormonali, al buon funzionamento del sistema immunitario. È per questa ragione che è opportuno approfondire l’argomento della nutrizione in questo testo, perché senza una buona alimentazione non sarà possibile alcuna prestazione massimale, il recupero sarà incompleto e l’organismo si affaticherà lentamente e inesorabilmente, tanto da creare le basi per possibili future problematiche di salute, più o meno gravi. D’altra parte per gli sport di combattimento, che a livello di competizione sono spesso associati a categorie di peso, è fondamentale possedere delle nozioni pratiche di alimentazione e di dieta. Sono stati scritti molti libri su questo argomento e per questo motivo, senza entrare in spiegazioni teoriche, sembra più opportuno un approccio pratico dei problemi nutrizionali legati agli sport di combattimento. NUTRIZIONE E SPORT DI COMBATTIMENTO Per cominciare è bene ricordare il ruolo di ciascuno dei microalimenti: essi hanno come obiettivo quello di compensare il dispendio energetico generato dal metabolismo di base (respirazione, regolazione della temperatura interna, digestione, funzionamento di base dell’organismo), ma anche dai maggiori consumi legati alle attività quotidiane e sportive. A questo scopo, l’organismo utilizza particolarmente i glucidi (rapidi e complessi) e i lipidi (grassi animali e vegetali); in circostanze eccezionali, è possibile utilizzare le proteine (vegetali o animali) per produrre energia, pur avendo esse un ruolo diverso di “costruzione e di riparazione”. L’organismo utilizza poi i microalimenti (vitamine e minerali) come delle chiavi utili ad attivare e a disattivare reazioni chimiche importanti per il buon funzionamento dell’organismo. Se viene a mancare una di queste chiavi, non si realizza alcun processo o i processi funzionano con un rendimento basso. A tale proposito si vedrà perché è fondamentale focalizzarsi sull’assunzione di macro e microalimenti e anche sulla loro assimilazione, allo scopo di favorire il funzionamento ottimale dell’organismo e delle reazioni di adattamento e di recupero. La preparazione fisica per gli sport di combattimento 135
  • 6. Carrio.qxp:Sport di Combattimento 11/12/08 10:29 Pagina 149 LA PROGRAMMAZIONE PERCHé E COME La programmazione è la vera ragion d’essere del lavoro dell’allenatore e del preparatore fisico. Tutti i metodi descritti in questo testo, tutte le ore che l’atleta passa ad allenarsi diventano abbastanza inutili se il lavoro svolto non favorisce una precisa progressione verso un obiettivo determinato o una serie di competizioni. Come menzionato precedentemente, ogni aspetto della preparazione provoca delle ripercussioni a breve, medio e lungo termine. La problematica da affrontare sarà quindi quella di coordinare gli effetti dell’allenamento su ogni singola qualità fisica da sviluppare nel giusto momento e nella giusta misura, per raggiungere lo stato di forma migliore con un livello di affaticamento più basso possibile. La scienza della fisiologia ha permesso di quantificare con sufficiente precisione gli effetti di ogni tipo di sviluppo. Definire chiaramente gli obiettivi Per programmare, occorre definire chiaramente un obiettivo ultimo ed eventualmente degli obiettivi a medio termine, il raggiungimento dei quali servirà da test specifico per la competizione e permetterà anche di sviluppare motivazione e sicurezza in se stessi. La definizione degli obiettivi sarà utile per fissare i tempi necessari relativi alle diverse fasi di lavoro, ognuna delle quali richiederà una fase di sovrallenamento più o meno importante. La definizione degli obiettivi facilita la possibilità di stabilire il rapporto tra la parte da dedicare al lavoro tecnico e quella da dedicare alla preparazione fisica. Viene per questo avanzata una proposta per ogni fase della preparazione degli esercizi di potenziamento specifici per una particolare disciplina. L’altro aspetto importante da prendere in considerazione è la necessità di equilibrare il rapporto tra il lavoro tecnico e la preparazione fisica. Negli sport di combattimento esiste questo dualismo che richiede di sviluppare aspetto tecnico e fisico in un modo armonioso che consenta di creare le condizioni ottimali di progressione e di riuscita. Personalizzare l’allenamento In generale, la preparazione fisica deve essere individualizzata. Ogni atleta possiede una storia e un passato atletico diversi e già solo per questo motivo si dovrebbero evitare le corse rapide in gruppo o le sedute collettive di potenziamento muscolare. Un’attività allenante che agisca sulla resistenza fonLa preparazione fisica per gli sport di combattimento 149