L'occhio calmo nella ricerca della performance. The quiet eye di G. M. Migliaccio, G. Bonfigli, A. Laera Incidence of low back pain in young amateur sports practitioners di L. Piccione, G. Costanzo, L. Bizzarri, E. Laici, F. Bizzarri La finestra anabolica: teoria alla base e applicazioni pratiche di Pierluigi De Pascalis Educazione fisica e competenze motorie nella scuola primaria: il progetto SBAM! - Salute, Benessere, Alimentazione, Movimento a scuola di D. Colella, D. Monacis, D. Cinquepalmi, N. Mancini

1. FITNESS - GINNASTICA - BODY BUILDING - ATTIVITA MOTORIA - PREVENZIONE - PERSONAL TRAINER
Anno VII - Numero 28
Gennaio - Marzo 2022
calzetti & mariucci
e d i t o r i
&
L’OCCHIO CALMO
NELLA RICERCA
DELLA PERFORMANCE:
THE QUIET EYE
INCIDENCE OF LOW BACK PAIN
IN YOUNG AMATEUR SPORTS
PRACTITIONERS
EDUCAZIONE FISICA
E COMPETENZE MOTORIE
NELLA SCUOLA PRIMARIA:
IL PROGETTO SBAM!
Salute, Benessere, Alimentazione,
Movimento a scuola
LA FINESTRA ANABOLICA:
TEORIA ALLA BASE
E APPLICAZIONI PRATICHE

2. 3
Scienza e movimento - N. 28 Gennaio-Marzo 2022
SCIENZA E MOVIMENTO
www.scienzaemovimento.it CONTENUTI
05
L’OCCHIO CALMO NELLA RICERCA DELLA PERFORMANCE:
THE QUIET EYE
di G. M. Migliaccio, G. Bonfigli, A. Laera
11
INCIDENCE OF LOW BACK PAIN
IN YOUNG AMATEUR SPORTS PRACTITIONERS
di L. Piccione, G. Costanzo, L. Bizzarri, E. Laici, F. Bizzarri
27
LA FINESTRA ANABOLICA:
TEORIA ALLA BASE E APPLICAZIONI PRATICHE
di Pierluigi De Pascalis
35
EDUCAZIONE FISICA E COMPETENZE MOTORIE
NELLA SCUOLA PRIMARIA: IL PROGETTO SBAM! - SALUTE,
BENESSERE, ALIMENTAZIONE, MOVIMENTO A SCUOLA
di D. Colella, D. Monacis, D. Cinquepalmi, N. Mancini

3. 5
Scienza e movimento - N. 28 Gennaio-Marzo 2022
LA CALMA È LAVIRTÙ DEI FORTI
Alcuni dei detti popolari più comu-
ni attribuiscono la calma e la pa-
zienza alle qualità più riscontrabili
in coloro che venivano ritenuti
“forti”.
Una forza non compresa nel con-
cetto di espressione muscolare,
bensì nella capacità di saper sof-
fermarsi a riflettere quel momento
in più rispetto all’avversario per
poi prendere la decisione più cor-
retta.
Ma a volte questo non accade
così facilmente, lo sanno bene le
persone fin troppo impulsive che
dopo aver reagito senza pensare
si rendono conto di aver sprecato
una occasione, ripromettendosi
di “contare fino a 10” la volta dopo.
Tuttavia, nello sport contare fino
a dieci è un lusso che l’atleta non
può permettersi.
Le decisioni vanno prese in tempi
rapidi e senza sbagliare.
Per qualche atleta questo proces-
so è invece presente, in maniera
naturale ed ha caratteristiche di-
verse, molto diverse, dagli avver-
sari. Sono coloro che mantengono
una concentrazione particolare e
che focalizzano tutte le energie in
un punto preciso del loro obietti-
vo in comuni processi mentali che
sembrano caratterizzare preferi-
bilmente gli atleti d’élite. Sono loro
che hanno manifestato per primi il
fenomeno noto come “occhio cal-
mo” (QE, Quiet Eye).
QEèunasortadipercezionevisiva
migliorata che consente all’atleta
di eliminare qualsiasi distrazione
mentre pianifica la visualizzazio-
ne dell’obiettivo che deve com-
piere. (Lebeau et al., 2016)
Nello sport di alto livello, avere
una buona tecnica, allenarsi con
costanza e determinazione, po-
trebbe non essere sufficiente per
superare gli ostacoli che portano
alla vittoria.
L’occhio calmo nella ricerca
della performance: The Quiet Eye
KEYWORDS
Quiet eye, psychology,
focus, memory,
attention, performance.
Dott. Gian Mario Migliaccio,
dottore di ricerca, biologo
info@migliaccio.it
Dott. Giorgio Bonfigli,
Chinesiologo e tecnico nazionale
di Motociclismo
Dott. Antonj Laera,
Chinesiologo e tecnico nazionale
di Pallamano

4. 17
Scienza e movimento - N. 28 Gennaio-Marzo 2022
Introduction
In the general population the ep-
idemiology of low back pain has
been well researched in numer-
ous scientific studies, but given
the considerable methodological
heterogeneity among the studies
conducted, there is still a wide
range between the prevalence
and incidence values that are re-
ported in the literature.
The lifetime prevalence for the
general population was estimated
to be more than 85%; The one-
year prevalence of Low Back Pain
varies in a range of 1% to 83%.
Estimates of the 1-year incidence
of any episode of Low Back Pain
are in a range of 1.5% to 36%,
with an average of 5% per year
in the adult population. Despite
this, an accurate epidemiological
estimate of the incidence and
prevalence of lower back pain
is necessary to understand the
actual impact of the disease in
the general population and an
important basis on which to start
for assessments concerning etio-
pathogenesis and other aspects
of low back pain (2).
The relationship between low
back pain and physical activity
has been sought in numerous
scientific studies and the impor-
tance of physical activity in the
treatment of low back pain is uni-
versally accepted. Nonethe, the
increase in physical activity was
Incidence of low back pain
in young amateur sports practitioners
Dott. L. Piccione,
Department of Applied Clinical Sciences
and Biotechnology, University of L’aquila
Prof. Leonardo Bizzarri,
Department of Applied Clinical
Sciences and Biotechnology,
University of L’aquila
Prof. Giuseppe Costanzo,
Orthopaedic andTrauma Clinic,
Sapienza, University of Rome
Dott.ssa Enrica Liaci,
Department of Applied Clinical
Sciences and Biotechnology,
University of L’aquila
enrica.liaci@gmail.com
Dott. Francesco Bizzarri,
Department of Applied Clinical
Sciences and Biotechnology,
University of L’aquila
KEYWORDS
Low back pain, prevention,
disability, activity limitation,
orthopaedic.

5. 27
Scienza e movimento - N. 28 Gennaio-Marzo 2022
Della finestra anabolica si parla so-
vente in tutte le discipline sportive
ma, in alcuni ambiti specifici del
fitness e tra questi il bodybuilding,
diviene una sorta di vero talismano,
elemento cui si fanno dipendere i ri-
sultati in modo talvolta spropositato
se non del tutto errato.
Occorre iniziare col dire che si fa co-
munemente riferimento alla finestra
anabolica come quella fase che
segue l’allenamento o la gara, in cui
l’alimentazione supporta l’organismo
nel processo di ripristino delle scor-
te del glicogeno muscolare e nella
risintesi delle proteine muscolari
(Angelini, 2020).
Nel corso dell’attività fisica, soprat-
tutto di medio e alto livello in termini
di intensità, si verificano una serie di
processi di natura biochimica e or-
monale che consentono il fisiologico
sostenimento del lavoro muscolare,
ponendo le basi per i successivi pro-
cessi di recupero e supercompen-
sazione. Solo per citare una piccola
parte degli elementi correlati, occor-
re considerare l’impiego più o meno
marcato delle scorte di glicogeno
muscolare (mediamente presente in
misura pari 250/500 grammi totali),
reso disponibile anche grazie al ruo-
lo delle catecolamine e del glucago-
ne che, a seconda del tipo di stimolo
motorio, possono favorire anche il
processo di ossidazione degli acidi
grassi. Una conseguenza diretta del
lavoro muscolare è il danno tissu-
tale e la cascata di reazioni che ne
conseguono, dall’incremento dello
stress ossidativo all’innesco delle
citochine proinfiammatorie, sino alla
modulazione ormonale capace di
stimolare in via successiva i proces-
si di adattamento che, all’interno di
una corretta programmazione delle
fasi di lavoro e recupero, portano
alla condizione meglio nota (e già
citata) di supercompensazione.
Processo che, tra l’altro, pur impie-
gato per descrivere un adattamento
post-workout capace di determina-
re un progressivo miglioramento del-
la performance generale, individua
nello specifico anche l’incremento
delle scorte di glicogeno muscolare
che, in un soggetto allenato, può
raddoppiare in termini quantitativi.
La finestra anabolica:
teoria alla base e applicazioni pratiche
KEYWORDS
Anabolic window, proteins,
carbohydrates, supplements,
glycogen.
Dott. Pierluigi De Pascalis
Laureato Magistrale in Scienze Motorie, laureato Magistrale in Scienze della
Nutrizione Umana, biologo nutrizionista, responsabile della formazione e divul-
gazione scientifica di NonSoloFitness. Professore a contratto presso l’Università
degli Studi di Foggia.
pierluigi@depascalis.net - www.depascalis.net

6. 35
Scienza e movimento - N. 28 Gennaio-Marzo 2022
Educazione Fisica
e promozione della salute
nellascuola primaria
La scuola primaria è il setting pri-
vilegiato per la promozione della
salute attraverso percorsi didattici
disciplinari, interdisciplinari, tra-
sversali, in cui l’educazione fisica
assume un ruolo di snodo e rac-
cordo di esperienze ed apprendi-
menti.
Le attività motorie, attuate attra-
verso un’ampia varietà di contenuti
e modalità organizzative, purché
sostenute da corrette metodologie
didattiche, sono un’opportunità di
sviluppo del processo educativo
del bambino. I progetti e gli inter-
venti che sono stati realizzati nel
corso degli ultimi anni in ogni parte
del mondo, nonostante analogie
e differenze, hanno in comune un
approccio globale al setting scuola
ed il monitoraggio intermedio e fi-
nale di vari fattori.
Educazione fisica e competenze
motorie nella scuola primaria:
Il Progetto SBAM! - Salute, Benessere,
Alimentazione, Movimento a scuola
KEYWORDS
Health promotion, Physical
education, Physical Literacy,
Teaching styles.
Prof. Dario Colella,
Professore Ordinario diTeoria e Me-
todologia del movimento umano
Università del Salento
dario.colella@unisalento.it
Dott.ssa
Domenica Cinquepalmi,
Funzionario presso la Regione Puglia
- Dipartimento“Sport perTutti”
d.cinquepalmi@regione.puglia.it
Dott. Domenico Monacis,
Laureato in Scienze eTecniche
delle attività motorie preventive
e adattate, Dottore di Ricerca,
Università di Foggia
domenico.monacis@unifg.it
Dott. Nicola Mancini,
Laureato in Scienze eTecniche
delle attività motorie preventive
e adattate, PhD Student presso
l’Università Babes-Bolyai
nicola.mancini@unifg.it

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