Nicola Taddio Arezzo Nicolas Foundation 2011 Shoulder Cadaver Lab
Taddio Nicola Trail Running Injuries 2018
1. Dott. Mag. Nicola Taddio, Fisioterapista, BSC MSc OMPT
Laurea Specialistica in Scienze delle Professioni Sanitarie della Riabilitazione
Master in Terapia Manuale e Riabilitazione Muscolo Scheletrica Università di Padova
Docente a.c. Master in “Fisioterapia Applicata allo Sport”, Università di Siena, Ed. 2009/2010/2011
Docente a.c. Corso di Perfezionamento in “Fisioterapia per lo Sport ”, Edizione 2008, Università di Genova, polo di Savona
Docente a.c. Master Internazionale di Traumatologia da Sport “Management dell’ Atleta Infortunato” EdiErmes,MI, 2011>2017
Membro dell’ International Advisory Board della rivista “Il Fisioterapista”
Membro del comitato scientifico del portale www.riabilita.org
A.I.FI. Associazione Italiana Fisioterapisti, Regione Veneto N° 008804
____________________________________
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mobile ++39-345-7660602 email: nicola.taddio@gmail.com web site: www.hrrgroup.org
2.
3.
4. Il 10 %
dipende
dalle
buone
cure
il 30 % è
determinato
dalla
predisposizion
e genetica
il 15 %
dalle
circostanz
e sociali
il 5 % dall‘
esposizione
ambientale
il 40 % dai
comportamenti
individuali,
fumo, attività
fisica,
l'alimentazione
obesità
La Salute dipende da
FATTORI PIÙ IMPORTANTI
McGinnis JM, Foege WH. Actual causes of death in the United States.
Journal of the American Medical Association. 1993;270:2207–2212.
5. Fattori di rischio di malattia-mortalità
7th Risk Factor
Health and Behavior: The Interplay of Biological,
Behavioral, and Societal Influences
Committee on Health and Behavior: Research,
Practice and Policy, Board on Neuroscience and
Behavioral Health
https://www.nhs.uk
6. Exercise and well-being: a review of mental and physical health benefits
associated with physical activity.
Penedo FJ, Dahn JR.
Curr Opin Psychiatry. 2005 Mar;18(2):189-93.
Esercizio fisico e benessere psico fisico
Tutti noi, runners e sportivi in
generale, sappiamo bene che fare
sport è una fonte inesauribile di
benessere fisico e psicologico.
Praticare sport ci fa star bene, ci fa
“sentire” bene; sia nel fisico, che
nello spirito.
Numerose ricerche scientifiche
dimostrano che praticare attività
fisica regolarmente, oltre agli ovvi
benefici fisiologici, porta una serie di
benefici psicologici molto importanti
per il nostro benessere quotidiano,
che in generale migliorano la
qualità della vita di ciascuno di noi.
7. Long-term effects of aerobic exercise on psychological outcomes.
DiLorenzo TM, Bargman EP, Stucky-Ropp R, Brassington GS, Frensch PA,
LaFontaine T.
Prev Med. 1999 Jan;28(1):75-85.
Esercizio fisico ed effetti psicologici
Per esempio, un allenamento
regolare di 3 volte a settimana
effettuato per soli 3 mesi,
riduce sensibilmente sintomi di
ansia e addirittura quelli
depressivi, e
contemporaneamente migliora
l’umore di base e il proprio
“concetto di sé”: cioè, l’immagine
che ognuno di noi ha di se stesso
diventa più positiva; in pratica ci
piacciamo di più, sia fisicamente
che emotivamente.
8. Psychological consequences of exercise deprivation in habitual exercisers.
Mondin GW, Morgan WP, Piering PN, Stegner AJ, Stotesbery CL, Trine MR,
Wu MY.
Med Sci Sports Exerc. 1996 Sep;28(9):1199-203.
Privazione di esercizio e sue conseguenze
• Analisi delle variabili psicologiche legate
all’ umore
• 3 giorni di privazione di esercizio
• In 10 atleti abituali = 4 donne e 6 uomini
• Che si allenavano 6/7 volte la settimana
per almeno 45 minuti
• Lunedi = allenamento
• Martedi, mercoledi, giovedi = STOP
• Venerdi = ripresa degli allenamenti
• Questionari Trait Anxiety (STAI) e Mood
(POMS)
• Prima e dopo la privazione dell’ esercizio
• Risultati = disturbi dell’ umore (P < 0.05)
• Ansia, tensione, depressione, confusione,
vigore ed energia
9. Gli esseri umani, in quanto animali, hanno
tutti una inclinazione positiva verso la
natura, una tendenza evolutiva innata che
ci lega a essa (Wilson, 1984).
Roger S. Ulrich dimostrò che, a parità di
altri fattori, la semplice vista di un
contesto naturale (invece che urbano) può
favorire un recupero post-operatorio più
veloce e sano (Ulrich, 1984).
Trail Running e Natura
Can natural and virtual environments be used to promote
improved human health and wellbeing ?
Depledge MH, Stone RJ, Bird WJ.
Environ Sci Technol. 2011 Jun 1;45(11):4660-5. Apr 19. Review.
11. La mia Benzina sono le emozioni
https://www.giuliocaresio.it/articoli/alp/kilian-jornet-intervista/
12. Trail Running Flow
A Window Into the Bright Side of Psychology: Interview With Mihaly
Csikszentmihalyi.
Csikszentmihalyi M, Lebuda I.
Eur J Psychol. 2017 Nov 30;13(4):810-821. 2017 Nov. Free PMC Article
FLOW (flusso), cioè quel fenomeno definito dal Prof. Mihaly
Csikszentmihalyi come “l’esperienza ottimale in cui
corpo e mente lavorano armoniosamente
mentre si è focalizzati su uno specifico
compito”.
In pratica, facciamo esperienza di flow quando
siamo talmente focalizzati sull’attività
che stiamo svolgendo che il tempo scorre
via senza accorgercene, addirittura non
ci rendiamo pienamente conto della
realtà che ci circonda, né dello sforzo
che stiamo facendo:
come dicono gli americani, siamo “in the zone” !!!
14. La MIS = “morte improvvisa da sport” è sostanzialmente una cardiopatia.
A seconda dello sport praticato, colpisce da 9 a 23 persone su 1 milione
L’ 80% sono sportivi a basso livello agonistico.
In italia muoiono in totale di infarto 100mila persone all’anno.
Quindi i morti per MIS sul totale dei morti di infarto è meno dell’ 1%.
Il restante 99% muore altrove ed in altre condizioni.
Uno studio pubblicato del 2006 mostra una mortalità da MIS di 8 casi/milione per non atleti, 4 casi per milione quando si
tratta di atleti controllati.
La frequenza della MIS è inoltre maggiore nelle competizioni ufficiali (79%) rispetto agli allenamenti (21%).
Riguarda solo la pratica della corsa a piedi ? In Finlandia è maggiore nella corsa e nello sci di fondo, negli USA nel basket e nel
football americano, in Sud Africa nel rugby e in Italia…nel calcio. I dati dunque lo escludono.
La MIS è più frequente negli uomini (90%) e nei soggetti di età inferiore ai 35 anni (75%). Gli sportivi più colpiti sono quelli di
basso livello agonistico (80%), cioè dilettanti, partecipanti a tornei amatoriali ecc.
La morte improvvisa è in genere dovuta a un blocco della funzionalità del cuore dovuto a una causa meccanica o elettrica.
Perché ciò avvenga, occorrono contemporaneamente due fattori : un evento scatenante e un cuore malato.
17. Overview of the UMT Training
Rational for Medical Coverage and Additional Resources
The Main Medical Issues During Ultramarathons
Potentially Life Threatening Medical Issues
Major Trauma, Acute Coronary Syndrome, Thermal Injuries and Hypoglycemia
Exercise-Associated Collapse
Exercise-Associated Hyponatremia:
Incidence, Pathophysiology and Diagnosis Exercise-Associated Hyponatremia
Exercise-Associated Hyponatremia: Prevention
Altitude Illness, Envenomation, Anaphylaxis and Bronchospasm
Common and Generally Not Serious Medical Issues:
Musculoskeletal Issues and Cramping
Common and Generally Not Serious Medical Issues: Wounds
Common and Generally Not Serious Medical Issues: Blisters
Common and Generally Not Serious Medical Issues: GI and Eye Issues
Post-Race Concerns All In Good Fun
https://vimeo.com/218955300
Problemi Medici dell’ atleta UMT
Nick Nudell Marty Hoffman
18.
19. Descriptors used to define running-related musculoskeletal injury: a systematic review.
Yamato TP, Saragiotto BT, Hespanhol Junior LC, Yeung SS, Lopes AD.
J Orthop Sports Phys Ther. 2015 May;45(5):366-74. doi: 10.2519/jospt.2015.5750.
Epub 2015 Mar 26. Review.
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Docente Nicola Taddio
Progressi in Riabilitazione ortopedica e Traumatologia dello sport
Valutazione, prevenzione, riatletizzazione
e ritorno allo sport Codice FRVI
Obiettivi
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M IL A N O 8-9 ottobre 2016
Running Injury = R.R.I.
“Running-Related-Injury”
Dolore all’ apparato locomotore
(agli arti inferiori in
particolare) che causa una
restrizione o un arresto della
corsa (distanza, velocità,
durata, frequenza degli
allenamenti) per almeno 7 giorni
oppure 3 sessioni di
allenamento consecutive oppure
che richiede al Runner una
consulenza del medico o di un
professionista sanitario.
20. • Attività fisica tra le più popolari e praticate
nel mondo
• Nel Nord America = 50 milioni di partecipanti
35% della popolazione (Institute 2009)
• Dal 27% al 70% dei podisti amatoriali ed
agonisti subiscono una RRI
• Il 16% degli Americani partecipano ad un
programma di running amatoriale
• Ogni anno 27 milioni di adulti Americani
subiscono una RRI
• 35 billions (miliardi) di dollari di costi diretti
(Knowles 2007)
Perché occuparci delle RRI
R.unning R.elated I.njuries
21. Cominciamo a “dare” i numeri
• Il ginocchio rappresenta il 40% delle regioni
colpite
• La PFPS rappresenta tra il 46% e il 62% di queste
• Se questo fosse vero da 48 a 62 milioni di
Americani ne soffrirebbero ogni anno
• Sovraccarico funzionale = lesioni da overuse =
natura multifattoriale del problema
• Nonostante l’ impegno degli scienziati e dell’
industria negli ultimi 35 anni le RRI sono
aumentate
• La ITBS (sindrome della bendelletta ileo-tibiale) e
le fratture da stress sono roddoppiate
22. Running Injuries Survey (2010)
1. Bendelletta ileotibiale 19,79%
1. Ginocchio del corridore 17,99%
2. Fascite plantare 14,63%
3. Periostite ed altri problemi tibiali 13,68%
4. Tendinite dell'Achilleo 11,02%
5. Problemi ai MM posteriori della coscia 10,50%
6. Frattura da stress 6,80%
7. Sindrome del piriforme 5,59%
Secondo un sondaggio proposto da Runnersworld.com nel 2010, su un campione di oltre
1000 RUNNERS, che avevano subito un infortunio l’ anno precedente, le patologie più
diffuse erano nell’ ordine di frequenza .........
37,78%
23. • Negli ultimi 10/15 anni c’è stato un aumento esponenziale del running
e delle maratone
• Le patologie del runner avvengono nel 90% dei casi in preparazione
per la maratona
• I runner più esperti sono meno esposti a lesioni
• Quindi più anni di esperienza = meno lesioni da sovraccarico
• E’ importante recuperare completamente da una pregressa lesione,
infortunio o malattia
• Per i meno esperti la soglia delle 40 miglia = 64 km x settimana è
quella critica
• Le patologie più frequenti sono:
• Ginocchio (femoro-rotulea)
• ITBS MTSS PF AT Meniscus
Epidemiology and aetiology of marathon running injuries.
Fredericson M, Misra AK.
Sports Med. 2007;37(4-5):437-9.
Epidemiologia nel Running
24. What are the main running-related musculoskeletal injuries ?
A Systematic Review.
Lopes AD, Hespanhol Júnior LC, Yeung SS, Costa LO.
Sports Med. 2012 Oct 1;42(10):891-905
Epidemiologia nel Running
.
RESULTS:
A total of 28 RRMIs were found and the main general RRMIs were
Sindrome da Stress Tibiale Mediale
(incidence ranging from 13.6% to 20.0%; prevalence of 9.5%),
Tendinopatia Achillea (incidence ranging from 9.1% to
10.9%; prevalence ranging from 6.2% to 9.5%) and
Fascite Plantare (incidence ranging from 4.5% to 10.0%;
prevalence ranging from 5.2% to 17.5%).
The main ultra-marathon RRMIs were:
Tendinopatia Achillea
(prevalence ranging from 2.0% to 18.5%) and
Sindrome Dolorosa Patello Femorale
(prevalence ranging from 7.4% to 15.6%).
CONCLUSION:
This systematic review provides evidence that medial tibia stress syndrome, Achilles tendinopathy and plantar fasciitis were the main
general RRMIs, while Achilles tendinopathy and patellofemoral syndrome were the most common RRMIs for runners who participated in
ultra-marathon races.
25. Running injuries. A review of the epidemiological literature.
van Mechelen W.
Sports Med. 1992 Nov;14(5):320-35. Review.
Una ricaduta/recidiva dopo una
lesione varia tra il 20% e il 70%
Epidemiologia nel running
dallo 0% al 5% richiedono
anche una assenza dal lavoro.
Una riduzione o una cessazione
degli allenamenti avviene tra il
20% e il 90%
circa il 20%-70% sono costretti
a rivolgersi al medico e/o
relativi trattamenti;
26. Dal 30% all’ 80% dei runners subiscono una RRI
(running‐related injury).
In uno studio su 1000 runners amatoriali il 22%
riferisce la presenza di dolore all’ apparato locomotore
già alla partenza della gara.
29. Epidemiologia nel Trail Running
1 Trail Runner su 5 riporta avere avuto una Running-Related-Injury
(RRI)
Il 75.2 % delle RRI riferite dai trailrunners, sono “overuse injuries”
La prevalenza delle “Overuse Injuries” è 4 volte maggiore che le
lesioni acute
I costi indiretti delle RRIs (assenza dal lavoro) sono 2 volte maggiori
che i costi diretti (costo delle cure)
Health and Economic Burden of Running-Related Injuries in Dutch Trailrunners:
A Prospective Cohort Study.
Hespanhol Junior LC, van Mechelen W, Verhagen E.
Sports Med. 2017 Feb;47(2):367-377. Free PMC Article
30. Take Home Message
What are the Main Risk Factors for Running-Related Injuries ?
Saragiotto BT, Yamato TP, Hespanhol Junior LC, Rainbow MJ, Davis IS, Lopes AD.
Sports Med. 2014 May 9.
Avere avuto una precedente
lesione negli ultimi 12 mesi
Tra tutti i fattori di rischio
analizzati il principale fattore di
rischio nel Running è .......
31. Che cos’ è una R.R.I.?
Applicazione di
un carico di
allenamento
(Stimolo)
Capacità di
adattamento al
carico imposto
(Risposta)
OMEOSTASI
32. 100% massima
capacita di
adattamento
Minimo stress
per creare
adattamento
Livello di stress
delle attività
dell’ soggetto
0% nessuno
stress meccanico
Quantificazione dello Stress Meccanico
Zona di Adattamento
Zona di lavoro che aumenta
la capacità del corpo di
sopportare lo stress
Zona di Riposo
Nessuno stress =
nessun adattamento
Superare la capacità
massimale di adattamento si
traduce in:
1. dolore durante l’ attività
2. dolore dopo l’ attività
3. rigidità e dolore mattutino
TEMPO
STRESS
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34. PERCHE’ NON C’ E’
ADATTAMENTO ?
1. SQUILIBRIO TRA CARICO ESTERNO
SOMMINISTRATO E CARICO
INTERNO ASSORBITO
2. TROPPO RAPIDO AUMENTO DEL
CARICO
3. TROPPO ELEVATA LA QUANTITA’ DI
CARICO
4. TROPPO “MONOTONE “ E
UNILATERALI SOLLECITAZIONI
5. TROPPO FREQUENTI, DILUITI E/O
CONCENTRATI GLI ALLENAMENTI
6. SCORRETTA TECNICA ESECUTIVA
7. CALZATURE
8. TERRENO DI ALLENAMENTO/GARA
INTRINSECI
L’ ATLETA
ESTRINSECI
L’ AMBIENTE
1. ETA’ BIOLOGICA DIVERSA DALL’ ETA’
ANAGRAFICA
2. MORFOTIPO A RISCHIO PIEDE CAVO
O IPERPRONATO GINOCCHIO VARO
VALGO RECURVATO
3. IPOMETRIE ED ETEROMETRIE DEGLI
ARTI INFERIORI
4. SQUILIBRI MUSCOLARI RIGIDITA’
DEGLI ISCHIO PERONEO TIBIALI
5. POSTURA
6. PREGRESSE MALATTIE O ESITI DI
TRAUMI
7. FATTORI PSICOLOGICI ANSIA
DEPRESSIONE
FATTORI EZIOLOGICI
PREDISPONENTI DETERMINANTI PERPETUANTI
35. Applicazione di
un carico di
allenamento
(Stimolo)
Capacità di
adattamento al
carico imposto
(Risposta)
ERRORI DI ALLENAMENTO
36. Too much = troppo .....
Too soon = troppo presto .....
Too fast = troppo velocemente .....
I principali errori .....
I tempi di adattamento dei
vari tessuti sono diversi tra
loro per cui la cartilagine e
il tendine si adattano con
tempi da 3 a 6 volte quelli
del muscolo .......
38. Piramide della prevenzione
Bull Shit
= Cazzate
Quackary =
Ciarlatanerie
Taping = Bendaggi
Stretching = Flessibilità
Skills = Abilità Tecnica
Allenamento della forza
Gestione del carico
39. Applicazione di
un carico di
allenamento
(Stimolo)
Capacità di
adattamento al
carico imposto
(Risposta)
OVERUSE vs UNDER-RECOVERY
40. Prevalenza di tendinopatia per regione
corporea e sport praticato
SPORT REGIONE ANATOMICA PREVALENZA *
Corsa
Tendine d’ Achille
Bendelletta Ileo Tibiale
Fascia Plantare
10% dei corridori
Calcio Tendine d’ Achille 5-10% elite
Pallavolo Tendine Rotuleo 55% elite
Pallacanestro Tendine Rotuleo 45% elite
Track and
field
Tendine Rotuleo
Tendine d’ Achille
10% elite
Badminton Tendine Rotuleo
Tendine d’ Achille
5% tutti i giocatori
Pallamano Sovraspinato
Cuffia Rotatori
5% elite
Baseball Sovraspinato
Cuffia Rotatori
20 % di tutti i
giocatori
* Le percentuali riportate sono riferite alla letteratura presente
41. Kujala UM, Sarna S, Kaprio J.
Cumulative incidence of achilles tendon rupture and tendinopathy in
male former elite athletes.
Clin J Sport Med. 2005 May;15(3):133-5.
• Incidenza 10 volte + alta negli elite runners
che nei sedentari
• L’ esercizio rilascia:
a) ormoni legati allo stress indotto dall’ attività
fisica
b) mediatori pro-infiammatori (citochine,
prostaglandine, neuropeptidi)
• Localizzazione tendinopatia = sport specifica =
gesto sportivo specifica
Tendinopatia e sport
42. A classification of Achilles tendon disease.
Puddu G, Ippolito E, Postacchini F.
Am J Sports Med. 1976 Jul-Aug;4(4):145-50.
PERITENDINITE
TENDINOPATIA
INSERZIONALE
TENDINOSI
PERITENDINITE SU TENDINOSI
Acuta : edema, iperemia, essudato di fibrina, proliferazione
di capillari, trombosi dei piccoli vasi
Cronica : proliferazione fibroblastica, processi aderenziali
e stenosanti, fenomeni degenerativi e metaplasici
Degenerazione delle fibre con disomogeneita’ dello
spessore delle stesse, diminuizione del n° dei
tenociti, degenerazione ialina, mucoide, fibrinoide,
grassa, le alterazioni della matrice portano alla
rottura
Degenerazione ialina,
Frammentazione del tessuto tendineo, necrosi, focolai di
calcificazione tendinea, cavita’ microcistiche,
Neoformazione di capillari
SCENARIO
E’ SEMPRE TUTTO COSì SEMPLICE ?
43. Intrinseci Estrinseci
Età Occupazione
Perfusione sanguigna Sport
Nutrizione Carico troppo elevato
Varianti anatomiche Carico non progressivo
Eterometria degli arti Carico troppo ripetitivo
Malallineamento
(p.e. calcagno valgo/varo)
Movimenti inusuali, abnormali
,troppo rapidi ,errori di allenamento
Impingement (p.e. Haglund) Tecnica scadente, troppo rapida
progressione
Lassita legamentosa Alta intensità
Debolezza e squilibrio muscolare Fatica
Genere M/F (?) Scarpe ed abbigliamento
Peso corporeo Condizioni ambientali
Patologie sistemiche Temperatura
Assunzione di farmaci Terreno di allenamento/gara
Fattori di rischio
44. BACKGROUND:
Behavioral science methods have rarely been used in running injury research. Therefore, the attitudes amongst runners and
their coaches regarding factors leading to running injuries warrants formal investigation.
PURPOSE:
To investigate the attitudes of middle- and long-distance runners able to compete in national championships and their coaches
about factors associated with running injury development.
METHODS:
A link to an online survey was distributed to middle- and long-distance runners and their coaches across 25 Danish Athletics
Clubs. The main research question was: "Which factors do you believe influence the risk of running injuries?". In response to
this question, the athletes and coaches had to click "Yes" or "No" to 19 predefined factors. In addition, they had the
possibility to submit a free-text response.
RESULTS:
A total of 68 athletes and 19 coaches were included in the study. A majority of the athletes (76% [95%CI: 66%; 86%]) and
coaches (79% [95%CI: 61%; 97%]) reported "Ignoring pain" as a risk factor for running injury. A majority of the coaches
reported "Reduced muscle strength" (79% [95%CI: 61%; 97%]) and "high running distance" (74% [95%CI: 54%; 94%]) to be
associated with injury, while half of the runners found "insufficient recovery between running sessions" (53% [95%CI: 47%;
71%]) important.
CONCLUSION:
Runners and their coaches emphasize ignoring pain as a factor associated with injury development. The question remains how
much running, if any at all, runners having slight symptoms or mild pain, are able to tolerate before these symptoms develop
into a running-related injury.
i Runners e i loro allenatori sono convinti che il
fatto di ignorare il dolore durante
l’ allenamento sia un fattore che predispone all’
instaurarsi di una lesione.
La domanda rimane quanto un runner può
correre e quanto è in grado di tollerare, con
dei sintomi lievi o moderati, senza rischiare
poi di trasformarli in una lesione
Running injury development:
the attitudes of middle- and long-distance runners and their coaches.
Johansen KK, Hulme A, Damsted C, Ramskov D, Nielsen RO.
Int J Sports Phys Ther. 2017 Aug;12(4):634-641.
Cosa pensano gli allenatori e gli atleti
45. Monitorare il dolore
e la risposta al carico
Dolore durante l’ esercizio
0 = Nessun dolore 10 = peggior dolore immaginabile
Monitorare i sintomi per 24-48 ore dopo l’ esercizio
Il dolore può presentarsi rapidamente dopo l’ esercizio ma
non deve aumentare di intensità il giorno dopo
46. Pain Monitoring Training
Continued sports activity, using a pain-monitoring model, during rehabilitation in patients
with Achilles tendinopathy: a randomized controlled study.
Silbernagel KG, Thomeé R, Eriksson BI, Karlsson J.
Am J Sports Med. 2007 Jun;35(6):897-906. Epub 2007 Feb 16.
47. An Evidence-Based Videotaped Running Biomechanics Analysis.
Souza RB.
Phys Med Rehabil Clin N Am. 2016 Feb;27(1):217-36. doi:
10.1016/j.pmr.2015.08.006. Epub 2015 Oct 20. Review.PMID: 26616185
Free PMC Article
Video Analisi
Biomeccanica della Corsa
48. An Evidence-Based Videotaped Running Biomechanics Analysis.
Souza RB.
Phys Med Rehabil Clin N Am. 2016 Feb;27(1):217-36. Epub 2015 Oct 20. Review Free PMC Article
DISFUNZIONI BIOMECCANICHE
Dynamic
Valgus
Navicular
Drop
Pelvic
Drop
+
Dynamic
Valgus
+
Navicular
Drop
Pelvic
Drop
49.
50. la scienza spiega cio’ che e’
possibile fare,
l’etica dice cio’ che e’
giusto fare (Socrate)