Approccio interdisciplinare ed interprofessionale alla valutazione posturale in età evolutiva. Aspetti metodologici
di Vera Lezza e Dario Colella
L’esercizio fisico nel trattamento conservativo del dolore radicolare lombare: proposta di protocollo in uno studio di caso
di Gabriele Mascherini e Giulia Carboni
Il pilates: l'allenamento della power house e i vantaggi adattativi nelle altre discipline sportive
di Elda Sacco
Perché un nuovo infortunio al legamento crociato anteriore? Dal meccanismo di rottura al ritorno in campo: cosa ci dice la scienza
di Emilio Panichi
La gestione energetica e l'assetto metabolico del crossfit
di Maria Teresa Sguera
Fitness e dintorni. Il microbiota umano: caratteristiche, funzioni e implicazioni per la salute dell'individuo
di Pierluigi De Pascalis
pagine da manuale tecnico del pilates terza edizione.pdf
Pagine da scienza e movimento 25
1. FITNESS - GINNASTICA - BODY BUILDING - ATTIVITA MOTORIA - PREVENZIONE - PERSONAL TRAINER
Anno VI - Numero 25
Aprile - Giugno 2021
calzetti & mariucci
e d i t o r i
&
NUTRIZIONE E RISCHIO DI CANCRO,
UNA REVISIONE
DELLA RECENTE LETTERATURA
I BENEFICI DELL’ATTIVITÀ MOTORIA
IN DONNE AFFETTE
DA CARCINOMA MAMMARIO
SOVRAPPESO,
CANCRO ED ESERCIZIO
STILE DI VITA, ALIMENTAZIONE
E ATTIVITÀ FISICA
DEL PAZIENTE ONCOLOGICO
UNA DELLE MAGGIORI COMPLICAZIONI
DELLA MASTECTOMIA: IL LINFEDEMA
ATTIVITÀ MOTORIA IN GRUPPO:
QUALI BENEFICI
PER IL PAZIENTE ONCOLOGICO?
MICROBIOTA E CANCRO
2. 5
Scienza e movimento - N. 25 Aprile-Giugno 2021
introduzione
Da molti anni è nota l’interferenza
della dieta nella genesi dei tumori.
Lo scopo di questi studi è duplice,
ovvero capire quali sono le respon-
sabilità dei diversi nutrienti rispetto
la malattia, sia nel determinarla
che in loro eventuali proprietà pro-
tettive. Tra i molti tipi di neoplasie,
sono assi pochi quelli che non
sembrano avere un legame con la
nutrizione; è comunque evidente
che tutti quelli dell’apparato dige-
rente ne sono direttamente corre-
lati, allo stesso modo quello della
mammella, mentre ematologici,
prostata e vescica ne risentono in
minor misura. Fatte queste premes-
se, si può affermare che lavorare
efficacemente sull’adeguatezza
della dieta comporti una riduzione
più o meno marcata di circa il 45%
di tutti i tumori (fig. 1).
Nutrizione e rischio di cancro,
una revisione della recente letteratura
Dott. Nicola Sponsiello,
medico specialista in scienza
dell’alimentazione, segretario
European Sport Nutrition
Society (E.S.N.S.)
nicola@nicolasponsiello.com
KEYWORDS
Cancro; nutrizione
Fig.1
3. 13
Scienza e movimento - N. 25 Aprile-Giugno 2021
Il cancro in Italia e nel mondo
Il cancro al seno risulta essere
la neoplasia più diagnosticata
nelle donne. Secondo l’ISTAT, nel
2016, il carcinoma mammario ha
rappresentato la prima causa
di morte per tumore nelle donne
con 12.600 decessi. Dalla fine
degli anni Novanta si osserva
una continua tendenza alla di-
minuzione della mortalità per
carcinoma mammario (-0,8%/
anno), attribuibile a maggiore dif-
fusione dei programmi di diagnosi
precoce e quindi all’anticipazione
diagnostica e anche ai progressi
terapeutici (Ministero della Salu-
te). Ogni giorno in Italia si diagno-
sticano più di 1.000 nuovi casi di
cancro. Si stima, infatti, che nel
nostro Paese vi siano nel corso
dell’anno circa 377.000 nuove
diagnosi di tumore, di cui 195.000
fra gli uomini e 182.000 fra le
donne: lo affermano i dati relativi
al 2020 derivanti dalla collabo-
razione tra AIOM (Associazione
Italiana di Oncologia Medica),
AIRTUM (Associazione Italiana
I benefici dell’attività motoria
in donne affette da carcinoma
mammario
Dott.ssa Raffaella Frisario,
Laureata Magistrale in Scienze eTecniche delle Attività Motorie Preventive
e Adattate con il massimo dei voti; laureata in Scienze delle Attività Motorie e Sportive;
docente e autrice NonSoloFitness, preparatore atletico, insegnante di danza e tutor
sportivo esperto nelle scuole elementari.
raffaellafrisario@gmail.com
KEYWORDS
Attività fisica, malati di can-
cro, esercizio strutturato,
cancro al seno, prescrizione
attività fisica
4. 23
Scienza e movimento - N. 25 Aprile-Giugno 2021
INTRODUZIONE
Secondo la stima del Global Cancer
Statistics 2018 (Bray, et al., 2018),
nel 2018 ci sono stati 18,1 milioni di
nuovi casi di cancro e 9,6 milioni di
decessi, per cancro, nel mondo, e la
sua incidenza continuerà a crescere
per l’aumento dei fattori di rischio,
principalmente obesità e sindrome
metabolica (Bray, et al., 2018) (Ar-
nold, 2016).
L’obesità è il secondo fattore di
rischio modificabile per il cancro,
dopo il fumo. Come riportato in (An-
nie S. Anderson, 2020), secondo
l’Organizzazione Mondiale della
Sanità, nel 2016, 1,9 miliardi di adulti e
oltre 340 milioni di bambini e adole-
scenti erano in stato di sovrappeso
(BMI > 25 kg/m2) o obesità (BMI > 30
kg/m2) e, secondo (Guthold, 2018),
tale numero è destinato a crescere
a causa dell’inattività fisica, in parti-
colare nella fascia più giovane della
popolazione.
Secondo il più recente report del
World Cancer Research Fund
(WCRF) e dell’American Institute
for Cancer Research (AICR) (Inter-
national World Cancer Research
Fund, 2018) essere in sovrappeso o
obesi durante l’età adulta aumenta
il rischio di tumori della bocca, della
faringe, della laringe, dell’esofago
(adenocarcinoma), dello stomaco
(cardias), del pancreas, della cisti-
fellea, del fegato, del colon-retto, del
seno (post menopausa), dell’ovaio,
dell’endometrio, della prostata e del
rene. Inoltre, secondo una recentis-
sima revisione della letteratura (An-
nie S. Anderson, 2020), l’eccesso di
Sovrappeso,
cancro ed esercizio
Dott. Diego Campaci,
biologo nutrizionista, personal trainer.
Docente della scuola NonSoloFitness
diego.campaci@gmail.com
KEYWORDS
Cancro, esercizio fisico, obe-
sità, tessuto adiposo, infiam-
mazione
5. 37
Scienza e movimento - N. 25 Aprile-Giugno 2021
Il cancro è la seconda causa di
morte nel mondo. È una patologia
caratterizzata dall’accumulo di
mutazioni a livello del DNA in geni
specifici denominati oncogeni e
oncosoppressori. Il trattamento
d’elezione per la maggior parte dei
tumori è la chemioterapia che ha lo
scopo di distruggere le cellule tumo-
rali, bloccandone la proliferazione e
favorendone la morte e l’eliminazio-
ne. Anche se la chemioterapia ha
contribuito a migliorare in maniera
significativa il tasso di sopravvi-
venza, gli effetti collaterali associati
rimangono ancora uno dei problemi
principali per la qualità della vita dei
pazienti oncologici.
Più in generale, la chemioterapia può
indurre l’alterazione o l’abbassa-
mento del senso del gusto (disgeu-
sia), nausea, vomito, costipazione,
diarrea, mucositi e astenia.
Questi effetti collaterali possono
portare a una riduzione dell’assun-
zione di cibo, compromettendo sia
lo stato di salute che lo stato nutri-
zionale e il profilo immunologico dei
pazienti.
Gestire e contrastare questi effetti
collaterali è di fondamentale impor-
tanza non solo per il miglioramento
della qualità di vita ma anche per
l’esito clinico della terapia. La corret-
ta alimentazione durante la terapia
e soprattutto, al termine delle cure è
un aspetto da tenere in particolare
considerazione e che solo negli
ultimi anni sta ricevendo la giusta e
necessaria attenzione.
Stile di vita, alimentazione
e attività fisica del paziente oncologico
Dott. Domenico Cesi
Laureato in Farmacia presso l’Università degli Studi di Perugia, Dirigente
Ospedaliero, Specializzato in Farmacologia Oncologica, Docente a contratto presso
l’Università degli Studi dell’Aquila, Laurea in Scienze eTecnologie Erboristiche.
nico.cesi@yahoo.it
KEYWORDS
Stile di vita, dieta,
attività fisica, cancro,
chemioterapia
6. 43
Scienza e movimento - N. 25 Aprile-Giugno 2021
e
Definizione di LINFEDEMA
Il linfedema (Grada A. A. et., al 2017)
è una forma localizzata di gonfiore
tissutale derivante da un’eccessiva
ritenzione di linfa nel compartimento
interstiziale ed è causata da un dre-
naggio linfatico alterato.
I linfonodi regionali rappresentano le
stazioni in cui le cellule del sistema
immunitario, trasportate dalla linfa,
vengono a contatto con elementi
estranei al nostro corpo. In alcuni
casi i linfonodi possono essere
asportati chirurgicamente attraverso
la linfadenectomia, o in presenza
di una forma avanzata di tumore, i
linfonodi e i vasi linfatici che vi arriva-
no sono invasi da cellule tumorali o
sono compressi. Nell’uno o nell’altro
caso la linfa non può defluire normal-
mente e, di conseguenza, ristagna
nel tessuto sottocutaneo e causa il
gonfiore della regione interessata.
La cute della regione interessata dal
linfedema conserva, in genere, co-
lorito e temperatura normali, oppure
può risultare leggermente più pallida
e fredda, ma se insorge un’infezione
dei vasi linfatici diventa calda, arros-
sata e dolente al tatto: si parla allora
di linfangite. I tessuti e la cute posso-
no diventare duri e fibrotici se il linfe-
dema è notevole e permane a lungo
senza un trattamento adeguato.
Il linfedema è classificato come pri-
mario o secondario: il linfedema pri-
mario è causato da anomalie vasco-
lari linfatiche dello sviluppo mentre il
Dott. Michele Musti,
Laureato in Scienze delle attività motorie e sportive,
docente NonSoloFitness.
michelemusti1@gmail.com
Una delle maggiori complicazioni
della mastectomia: il linfedema
KEYWORDS
Linfedema, esercizio fisico,
terapia decongestiva, taping,
cancro
7. 47
Scienza e movimento - N. 25 Aprile-Giugno 2021
Dott. Davide Zanichelli,
Laurea in Scienze Motorie presso la SUISMTorino,
Docente NonSoloFitness, CEO founder GET! Gymball EvoTraining
gymballevotraining@gmail.com
Attività motoria in gruppo: quali benefici
per il paziente oncologico?
KEYWORDS
Formazione di gruppo,
terapia del cancro,
cancro al seno, ricerca
sul cancro, trattamento
oncologico
introduzione
Il corretto funzionamento della
“macchina umana”, relativamente
anche alla sua capacità di ripararsi
e ristabilire funzioni e meccanismi,
è, senza alcun dubbio, sempre più
convalidato a livello scientifico, che
uno dei fattori maggiormente deter-
minanti, risulta essere lo stile di vita.
Con il termine “stile di vita” dob-
biamo considerare una visione
globale, a 360 gradi, comprendente
fattori legati al movimento, alla
nutrizione, al riposo, oltre ad ele-
menti psicologici e sociali. Ognuno
di questi è in grado di influenzare
gli altri, sia nel bene, che nel male,
producendo risultati fortemente
interconnessi. Per cui non è solo
l’alimentazione e l’attività fisica che
possono determinare, grazie alle
loro caratteristiche, benefici per
la persona, ma anche l’elemento
socialità è un fattore di grande im-
portanza, come si evince da alcune
ricerche prese in esame. In fin dei
conti siamo esseri che tendono alla
socialità e ad avvicinarci ai nostri
simili, per far parte di un gruppo,
con uno scopo sia individuale,
che generale, il quale ci sprona a
cercare di raggiungere determinati
obiettivi.
Le caratteristiche
delleattivitàdi gruppo
Senza addentrarci in modo ecces-
sivamente approfondito all’interno
di elementi nell’ambito della Psi-
cologia Sociale e della Sociologia,
dovremo considerare e analizzare,
almeno in sintesi, elementi come le
dinamiche di gruppo, i ruoli all’inter-
no del gruppo e la comunicazione.
Parlando delle dinamiche di grup-
po, si ritiene che l’esistenza e la
sopravvivenza di tutti i gruppi sia
scandita da alcuni fenomeni psi-
cosociali, detti fenomeni strutturali,
in quanto i gruppi si strutturano e
basano su questi fenomeni: essi
avvengono attraverso dinamiche,
relazioni fra individui dello stesso
gruppo. Le persone, all’interno di
un gruppo specifico, vengono iden-
tificati da altri del gruppo, e spesso
si auto-identificano, con un ruolo,
dettato, osservabile e catalogabile
anche da espressioni di comuni-
cazione non verbale. All’interno
dello stesso gruppo poi troviamo
delle regole (norme), implicite ed
esplicite, che servono per man-
tenere il gruppo stabile e coeso,
riducendo il rischio di abbandoni e
sfaldamento dello stesso gruppo,
oltre a promuovere l’avanzamento e
il raggiungimento verso un obiettivo
comune. Ed è proprio la tendenza a
raggiungere questo obiettivo comu-
8. 51
Scienza e movimento - N. 25 Aprile-Giugno 2021
Nel corso degli ultimi anni, il ruolo
del microbiota come elemento
determinante nell’influenzare la
salute dell’individuo in relazione
a numerosi aspetti e patologie, è
stato confermato da un numero
crescente di ricerche e pubbli-
cazioni scientifiche che hanno
aperto un nuovo filone, sia per
quanto attiene l’ambito preven-
tivo, ma anche per quel che ri-
guarda lo screening e l’approccio
terapeutico.
Giova ricordare, riprendendo
l’introduzione dell’articolo “Il mi-
crobiota umano: caratteristiche,
funzioni e implicazioni per la
salute dell’individuo” (Scienza
e Movimento, n. 24/2021) che il
microbiota rappresenta l’insieme
dei microrganismi reperibili in un
soggetto e che con esso instau-
rano un rapporto di simbiosi, os-
sia di convivenza.
Sono distribuiti in vari distretti
anatomici, tuttavia il microbiota
intestinale è il più ricco per nume-
ro, specie e funzioni e probabil-
mente è anche il più importante.
Il microbiota intestinale individua
quindi i batteri che colonizzano
questa regione anatomica, ed è
considerabile come un organo
accessorio del corpo umano che,
sebbene non trovi connessioni
anatomiche, è funzionalmente
interdipendente.
Oltre alle specie batteriche, in
misura minore è rappresentato
anche da lieviti, virus e paras-
siti che condividono il mede-
simo ambiente in un equilibrio
indispensabile alla salute del
soggetto. Le colonie batteriche
individuano più di 35.000 specie
differenti che appartengono per
oltre il 90% ai Firmicutes (Gram
positivi) e ai Bacteroides (Gram
negativi), in numero percentual-
mente minore ai Proteobacteria,
Actinobacteria, Fusobacteria, ed
altri; sono attivi per circa l’80%
dei casi come fermentatori (ad
esempio i Lactobacillus o i Bifido-
bacteria) e per un restante 20%
come putrefattori (ad esempio
Microbiota e cancro
Dott. Pierluigi De Pascalis
Laureato Magistrale in Scienze Motorie, laureato Magistrale in Scienze della Nutrizione Umana, biologo nutrizionista,
responsabile della formazione e divulgazione scientifica di NonSoloFitness. Professore a contratto presso l’Università
degli Studi di Foggia.
pierluigi@depascalis.net - www.depascalis.net
KEYWORDS
microbiota, microbioma,
carcinogenesi, terapia onco-
logica, sistema immunitario
9. www.calzetti-mariucci.it
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