1. 1
Sfide per
l’educazione
fisica italiana
nel XXI secolo
1. Introduzione
2. Cenni sul ruolo dell’educazione
fisica nelle società del passato
L’educazione fisica in Grecia
L’educazione fisica in Roma
L’educazione fisica nel Medio Evo
L’educazione fisica nel Rinascimento
L’educazione fisica alla fine del XIX
secolo e nella prima metà
del XX secolo
L’educazione fisica nella seconda
metà del XX secolo
3. L’attualità dell’educazione fisica
4. Il XXI secolo: sfide all’educazione
fisica
5. I fattori di rischio per la salute
nella popolazione giovanile
6. Attività fisica strutturata:
il coinvolgimento dei giovani
Conclusioni
2. Sfide per l’educazione fisica italiana nel XXI secolo
1. Introduzione
Questo libro si prefigge di allineare l’educazione fisica scolastica e l’attività fisica della popolazione giovanile con l’evolversi dei tempi, enfatizzando la nostra missione educatrice fondamentale di preparare tutti i
giovani a divenire ottimi cittadini, capaci di svolgere la propria funzione attiva nella società.
Noi proponiamo questo miglioramento nell’educazione fisica, che trae
fondamento dalle nuove evidenze scientifiche, le quali indicano che
sono in aumento gli effetti deleteri sulla salute della popolazione giovanile derivanti dall’evolversi della tecnologia.
I critici del sistema educativo scolastico, nel corso dei secoli, hanno
sempre lamentato che il sistema educativo stesso e l’educazione in
generale non sono stati in grado di raggiungere e di realizzare gli
obiettivi prefissati.
In verità i critici potrebbero avere delle buone ragioni per il loro criticismo.
Per gli educatori è più facile proseguire il proprio lavoro professionale
su un sentiero conosciuto piuttosto che aprire nuove strade le quali possono nascondere delle incognite.
Tuttavia per le scienze motorie è tempo di capire che non si può più
ignorare come lo stile di vita stia cambiando rapidamente e stia avendo effetti sulla nostra disciplina.
L’educazione fisica nella sua storia si è rigogliosamente sviluppata solo
quando è stata in grado di porsi obiettivi chiari, ben precisi.
2. Cenni sul ruolo dell’educazione fisica nella storia
L’educazione fisica in Grecia
Platone nella Repubblica afferma che l’educazione greca era basata
su due colonne portanti: la musica (che comprendeva anche la grammatica) e la ginnastica1. Entrambe le discipline contribuivano a creare
il cittadino greco le cui caratteristiche furono così ben descritte da Pericle nella sua orazione:”Per riassumere: io dico che Atene è la scuola
della Grecia e che ogni ateniese, nella sua persona, sembra possedere il potere di adattarsi alle più svariate forme di azioni con la stessa
versatilità e grazia”2. Il prodotto di questa educazione bilanciata, un
18
1
Plato, The Republic, Translated by Benjamin Jovett, The Modern Library, New York:
Random House, (286: II, 71).
2 Thucydides, Loeb Classical Library, Harvard University Press, (II, xli, 1).
3. 2
L’efficienza
fisica in età
evolutiva
1. Premessa
Termini inflazionati
2. Informazione, cultura,
linguaggio comune
3. Mancanza di insegnamento
strutturato dei docenti
di educazione fisica nell’età
dai 3 ai 10 anni
4. Quantità di attività fisica
scolastica per la salute
conforme alle linee guida
internazionali
5. È nato prima il sovrappeso
o la sedentarietà?
6. Sovrappeso e obesità:
le raccomandazioni italiane
sono spesso incomplete
7. Lotta al sovrappeso ed all’obesità:
perché esistono discordanze
sui ruoli e sull’incidenza
dell’attività fisica?
8. Efficienza fisica e benessere in età
evolutiva: quali sono le indicazioni
ministeriali a riguardo?
9. Deprivazione motoria: andamenti
di riduzione delle capacità
e delle qualità fisiche
10. Fondamentali dell’efficienza fisica
11. I bambini non sono adulti
in miniatura
Linee guida per l’efficienza fisica
nei giovani
12. Il modello di attivtà fisica per
la vita dei bambini (C-LPAM)
Conclusioni
4. L’efficienza fisica in età evolutiva
1. Premessa
Prima di addentrarci nella trattazione dei fondamentali dell’efficienza
fisica, vogliamo segnalare alcune problematiche le quali si aggiungono a quelle riguardanti il perché l’educazione fisica non sia al passo
con i tempi, in particolare nei confronti della popolazione italiana in
età evolutiva. Non ci soffermiamo sulle patologie insorgenti e sui fattori di rischio per la salute nei giovani poiché già discussi. La presenza
di questioni irrisolte costituisce una condizione di attrito, tutta italiana,
per cui la realizzazione della filosofia dell’efficienza fisica e la sua
applicazione si rende l’unica vera soluzione indispensabile e da attuare al più presto, senza ulteriori indugi. I problemi da risolvere non vengono analiticamente approfonditi poiché ciò esula dalle finalità del
presente studio.
Ecco di seguito alcuni fra i principali punti controversi.
Termini inflazionati
• lo stile di vita attivo,
• le attività destrutturate,
• le attività allenanti,
• l’attività fisica,
• la vita attiva,
• l’attività fisica come fattore protettivo dello stato di salute,
• lo sport,
• l’efficienza fisica,
• il benessere.
Ma qual’é il significato ed il loro uso appropriato?
44
Lo stile di vita attivo o l’abitudine al movimento costituisce l’obiettivo
fondamentale di ciascun professionista che operi nel campo della salute
(nell’ambito delle scienze motorie, della medicina, della fisioterapia,
della psicologia, ecc.). In passato l’essere attivi fisicamente condizionava in modo preponderante l’esistenza umana e dagli inizi dello scorso
secolo, con l’avvento delle tecnologie, nella maggior parte dei paesi
industrializzati sono comparse anche le patologie da sedentarietà e la
ipocinesia.
La necessità di compiere del movimento ogni giorno si colloca nella logica dello stile di vita attivo in quanto dosi quotidiane di attività fisiche che
variano in funzione dell’età, possono garantire discrete funzionalità cardiocircolatorie, respiratorie, con ripercussioni positive a livello psicologico, muscoloscheletrico, posturale, di composizione corporea nonché su
altre dimensioni funzionali che caratterizzano la personalità umana. Lo
stile di vita attivo si avvale delle attività destrutturate e strutturate.
5. 3
Le basi
dell’allenamento
di efficienza
fisica nei giovani
1. Salute e sicurezza
Sommario delle procedure di sicurezza
2. Esercizi per la forza
Linee guida generali per l’allenamento
della forza nei giovani
Esercizi con la palla zavorrata
Esercizi con gli elastici
Riflessione sugli esempi d’uso
delle palle zavorrate e degli elastici
Sommario delle linee guida
sull’allenamento di forza giovanile
3. Esercizio aerobico
Linee guida generali per l’allenamento
aerobico nei giovani
Sommario delle linee guida
sull’allenamento aerobico giovanile
4. Esercizi di flessibilità
Sommario delle linee guida
allenanti la flessibilità nei giovani
Questionario sullo stato di salute
e sulle attività
Conclusioni
6. Le basi dell’allenamento di efficienza fisica nei giovani
Questo capitolo fornisce le informazioni di base per preparare programmi sicuri ed efficaci di efficienza fisica per i bambini e gli adolescenti, che aumentino la forza muscolare, la resistenza cardiovascolare
e la flessibilità. L’enfasi è posta sulle appropriate procedure di allenamento e sulla selezione degli esercizi più idonei.
1. Salute e sicurezza
70
In accordo all’età, alle differenze morfologiche e maturazionali, è
importante indirizzarsi sui bisogni e sugli interessi individuali di tutti i
giovani che partecipano ai programmi di esercizi. Sebbene non sia
obbligatorio per i bambini e gli adolescenti apparentemente sani effettuare un esame medico, i genitori dovrebbero almeno compilare un
questionario relativo alla salute ed all’attività fisica per ciascun figlio/a
prima che loro prendano parte allo svolgimento delle attività stesse. Il
questionario dovrebbe includere domande relative alla presenza di
patologie (come ad esempio asma e diabete), infortuni occorsi precedentemente od operazioni chirurgiche recenti, allergie e contenere quesiti sulle attività fisiche e sportive che interessano maggiormente ciascun
partecipante. Se necessario un medico dovrebbe valutare ogni bambino che presenti problemi di salute o che si sospetti possa esserne soggetto, includendo malattie o infortuni prima dello svolgimento dell’attività fisica. Un esempio di questionario sullo stato di salute e sulle attività
è indicato a fine capitolo.
Prima di ogni lezione sarebbe opportuno effettuare una “verifica dello
stato di salute” chiedendo ai partecipanti come si sentono. Si consiglia
di prestare particolare attenzione ad ogni sintomo di malattia o di dolore insolito di media o elevata intensità. Inoltre è bene ricordare ai giovani le regole del nostro programma (ad esempio seguire le indicazioni
dell’insegnante, tentare di fare del proprio meglio, essere uno sportivo
leale) ed i suggerimenti per evitare gli infortuni (ad esempio indossare
appropriate calzature, far sì che le scarpe siano ben allacciate, che
non si mastichi la gomma durante la lezione).
Ogni tanto i bambini e gli adolescenti, come gli adulti, possono venire
alla lezione sentendosi stanchi o annoiati (demotivati). In quei giorni è
opportuno far sì che i giovani non si sforzino eccessivamente e che
effettuino un allenamento modificato, il quale possa includere esercizi
di minore intensità per periodi di tempo più brevi.
Tutti i programmi di efficienza fisica per i giovani dovrebbero attuarsi in
un ambiente pulito ed esente da ostacoli o da elementi di disturbo. In
molti casi gli infortuni collegati alle attività possono essere prevenuti se i
docenti mettono al primo posto la sicurezza. Gli insegnanti devono trovare il tempo sufficiente, prima di ciascuna lezione, per verificare che
le attrezzature siano collocate correttamente, che la palestra sia ade-
7. 4
Il benessere
dei giovani
1. Come insegnare ai giovani
efficacemente
2. Guida ed insegnamento
3. Tecniche di educazione
all’efficienza fisica
Chiari obiettivi della sessione
allenante
Istruzioni sintetiche abbinate
a dimostrazione precise
L’attenta supervisione
Assistenza appropriata
Un compito alla volta
Progressione graduale
Rinforzo positivo
Risposta specifica
Domanda attenta
Dialogo prima e dopo l’esercizio
4. Cenni su una appropriata
alimentazione
Premessa
Indicazioni per un’alimentazione
bilanciata
5. Attitudine ed atmosfera
Conclusioni
8. Il benessere dei giovani
1. Come insegnare ai giovani efficacemente
Nella maggioranza degli adulti che si allenano, i livelli di entusiasmo e di
motivazione alla pratica degli esercizi sono tali da richiedere minimi od
occasionali interventi da parte dell’insegnante per fornire indicazioni e
supervisioni, al fine di mantenere regolare il programma allenante. Al contrario, i giovani sono generalmente molto interessati a praticare forme di
gioco libero piuttosto che essere coinvolti in esercitazioni organizzate
(American Academy of Pediatrics, 2006a, 2006b). Per questo motivo
molti bambini e adolescenti necessitano di essere educati e motivati allo
svolgimento corretto, regolare e costante dell’attività di efficienza fisica
(Pate et al., 2006).
2. Guida ed insegnamento
Riuscire a smuovere dal divano, dal video1 e quindi dalle attività sedentarie
i bambini e gli adolescenti, costituisce una sfida che deve essere affrontata
con una guida entusiastica e con un insegnamento professionale qualificato. Quando si dirige una classe di giovani bisogna incoraggiarli a porre
delle domande, ascoltare i loro problemi e permettere loro di fornire suggerimenti nella scelta dei giochi e delle attività. È importante l’aspetto di far sì
che tutti gli alunni siano implicati nel processo di formazione, che non siano
dei robot ma delle persone che partecipino attivamente e che si sentano
corresponsabili della stessa logica educativa. L’attività non deve essere
imposta perché se è obbligata, genera un sentimento di repulsione, di rifiuto. Invece i bambini e gli adolescenti devono divertirsi e sentirsi coinvolti in
un’attività che per loro è piacevole e nella quale essi non vengono giudicati
o devono competere per primeggiare, per essere più bravi. Non deve infatti
essere chiesta loro una prestazione, né tanto meno lo svolgimento di un
compito al massimo delle loro possibilità, pena il giudizio negativo o addirittura l’esclusione. Solo in questo modo i giovani possono percepire che la
lezione e le esercitazioni vengono effettuate per il piacere di partecipare e
per le sensazioni positive che si provano nel realizzarle. Talvolta accade
che certe attività non piacciano ad alcuni allievi o che si determinino in essi
tensioni e paure poiché percepiscono una forzatura da parte degli adulti o
perché avvertono sensazioni negative, di fallimento e di non essere in
grado di svolgere il compito in maniera serena. Provare a convincere i giovani a partecipare all’attività fisica, sulla base che essa possa migliorare la
loro qualità di vita, costituisce una perdita di tempo. In altre parole, l’incrementare la flessibilità o la forza muscolare deve costituire la conseguenza di
una programmazione creativa e di una guida entusiastica e coinvolgente.
106
1
Vedi “screen time”, capitolo 1.
9. 5
Idee sulle
programmazioni
1. Premessa
2. Spunti ed approfondimenti
3. Programmazioni di efficienza
fisica in età evolutiva:
raccomandazioni per i docenti
Insegnamento come missione
Dimostrarsi interessati e che
ci si prende cura degli allievi
Seguire le linee guida stabilite
per l’attività in età evolutiva
Programmare una zona
di allenamento nella palestra
sicura ed esclusiva per i giovani
Sviluppare obiettivi specifici per l’età
Cominciare con un’attitudine vincente
Pubblicizzare i programmi di attività
mediante diverse modalità
di marketing
Incontrare e salutare tutti
i partecipanti ai programmi
di efficienza fisica
4. Piano di lavoro
Riscaldamento attivo
Condizionamento muscolare
Giochi ed attività di defaticamento
Scheda di allenamento per i giovani
5. Mangiare in maniera corretta
Conclusioni
10. Idee sulle programmazioni
1. Premessa
124
La chiave per ottenere valide programmazioni di efficienza fisica in
età evolutiva è il realizzare attività sicure, efficaci e divertenti che
ispirino i giovani a sviluppare abitudini sane e durevoli per tutta la
vita. I programmi di efficienza fisica per i bambini e gli adolescenti
non devono essere semplicemente versioni modificate di quelli per gli
adulti, ma essere designati ad incontrare i bisogni e le abilità di questa fascia della popolazione (ACSM’s, 2006). Invece di focalizzarsi
sulle conseguenze dell’attività fisica, i responsabili dell’efficienza fisica nei giovani devono capire i fattori che li motivano a muoversi. Può
essere utile domandare ai familiari quale tipologia di attività diverte i
loro figli o realizzare incontri di gruppo con libera esposizione di
idee (brainstorming) coinvolgendo persone che fanno parte di attività
nelle quali i bambini e gli adolescenti sono implicati e che a loro
piacciono. In generale, è difficile riuscire a convincere ed a coinvolgere i preadolescenti ed i teenager a partecipare agli esercizi, spiegando loro che si ottengono benefici sul livello di salute. A conferma
di ciò, quante volte abbiamo sentito dire da un bambino di 10
anni:”Grazie, professore, per il lavoro svolto oggi. La mia pressione
adesso è sotto controllo?”
Mentre i programmi di attività per i giovani devono seguire le componenti fondamentali dell’efficienza fisica e della salute, pochi tra loro
riescono a trovare interesse e divertimento nell’eseguire 30 minuti di
esercizio su un nastro trasportatore. Ciò non sta a significare che questo tipo di approccio per gli adulti orientato alla salute non sia valido,
piuttosto che si deve usare una varietà di giochi creativi e di attività di
efficienza fisica per aumentare l’atleticità, la partecipazione agli sport
e l’autostima. Gli insegnanti di efficienza fisica per i bambini e gli adolescenti non devono dimenticare l’importanza del gioco e che esso
costituisce uno dei modi migliori attraverso il quale l’essere umano
apprende.
Sembra che il sistema scolastico italiano debba essere escluso dall’attività ludica. Non è un sacrilegio se gli alunni a scuola giocano perché
essi, al tempo stesso, imparano. Un luogo comune che da tempo affligge l’intellighenzia italiana è quello che ritiene lo studio e l’impegno scolastico quale fonte esclusiva di sacrificio, totalmente avulsi dal piacere e
dal divertimento nell’applicarsi. Non è un peccato o un errore se i giovani a scuola trovano il modo di divertirsi e di trascorrere dei momenti
serenamente. Essi ed il loro insegnante non perdono tempo. Al contrario, l’attività fisica costituisce un elemento che favorisce la crescita regolare, aggregante e coinvolgente i bambini e gli adolescenti e può
garantire una loro partecipazione più intensa e vissuta nel contesto scolastico. Le persone in età evolutiva devono giocare (American Academy
of Pediatrics, 2006).
11. 6
Giochi
ed attività
1. Premessa
2. Raccomandazioni per realizzare
un programma efficace
Dapprima la sicurezza
Adottare istruzioni brevi e semplici
Alternare le attività di bassa, moderata
ed alta intensità
Rendere l’attività più gradevole
Ruoli e responsabilità
Divertirsi
Il supporto dei genitori
Cooperazione e giochi cooperativi
3. Sommario dei punti rilevanti
per i giochi e le attività
4. Attività di riscaldamento
5. Giochi ed attività
Palla alta
Il gatto ed il topo
Bola
Paracadute
Ruba il sacchetto
Calcio sulla linea
Calcio in cerchio
Hockey con le mani
Il treno impazzito
Il cappellaio felice
Staffette di efficienza fisica
Cornacchie e gru
Giochi di tocco
Scooter hockey
Il naufragio
Corsa ad ostacoli
6.
Insegnamento qualificato
dei giochi e delle attività
e programmazione
per l’età evolutiva
Conclusioni
12. Giochi ed attività
1. Premessa
138
I professionisti che scelgono di lavorare con i giovani hanno l’opportunità di realizzare un compito particolarmente importante ed al tempo
stesso la grossa responsabilità di influenzare positivamente lo stato di
salute ed il benessere dei bambini e degli adolescenti. Attraverso
appropriati giochi ed attività i maschi e le femmine di tutte le età, capacità e livelli di coordinazione possono divertirsi, apprendere nuovi gesti
tecnici e abilità ed essere fisicamente attivi per tutta la durata della
lezione. Dal momento che gli esercizi di alta intensità non necessitano
di essere condotti per prolungati periodi di tempo, gli insegnanti devono usare nuove ed innovative strategie per promuovere l’efficienza fisica nei giovani. In altre parole, al posto di concentrarsi sull’incremento
selettivo dei “risultati” nelle prestazioni di efficienza fisica, i professionisti dell’età evolutiva devono spostare la loro attenzione sul processo
finalizzato al raggiungimento di uno stile di vita più attivo in tutti gli
allievi, nessuno escluso. In questo capitolo ci focalizzeremo nel trasferire questi concetti dalla teoria alla pratica.
Quando si sviluppano giochi ed attività per maschi e femmine bisogna
tener presente che la partecipazione in programmi di attività fisica sia
a scuola che nel doposcuola costituisce una scelta personale. Se i partecipanti non capiscono i giochi o non sono capaci di effettuare le esercitazioni, è improbabile che sviluppino atteggiamenti positivi nei confronti del movimento che duri per tutta la vita. E quando in un bambino o in
un adolescente nasce un’attitudine negativa verso l’attività fisica, è difficile che cambi opinione. Gli insegnanti e gli allenatori devono aiutare i
giovani a capire i benefici dell’attività fisica presentando loro giochi ed
attività nei quali essi possano realizzare esperienze positive, di successo, e percepire gratificazione dall’averli svolti. I giochi e le attività
cooperative che sono facili da realizzare, che non richiedono grande
impegno o sforzo, sono particolarmente efficaci per i bambini e gli
adolescenti sedentari o sovrappeso, che presentano disabilità fisiche o
mentali.
Invece di forzare nei giovani il miglioramento dei livelli di efficienza fisica, dobbiamo insegnare loro come essere fisicamente attivi. Bisogna
essere entusiasti del proprio lavoro e fieri di ciò che si svolge. Insieme
all’obiettivo primario di coinvolgere i bambini e gli adolescenti in attività piacevoli e divertenti, gli insegnanti sono anche i responsabili della
qualità dell’istruzione, della gestione della classe, del mantenimento
dell’ordine e della disciplina ed al tempo stesso dell’allenamento delle
capacità degli allievi. Sembra inutile dirlo, lo sviluppo dei programmi
di efficienza fisica validi per l’età evolutiva, richiede preparazione e
coordinazione. Le seguenti raccomandazioni per mettere in atto programmi di attività fisica sono state verificate, attuate sul campo ed è
stata provata la loro efficacia (la Tabella 6.1 le espone in sintesi).