"La natura" percorso multidisciplinare creato da Alessandro Schettino per l'esame di Maturità. A.S. 2014-2015 Classe VB IISS " Francesco De Santis" Liceo Scienze Applicate - Sant'Angelo dei Lombardi AV
6. Il sabato del villaggio fa parte dei cosiddetti “grandi idilli” e fu composto
a Recanati nel 1829, subito dopo La quiete dopo la tempesta, con la quale
presenta diverse analogie: ha la stessa struttura, con prima una parte descrittiva,
poi una riflessione che prende le mosse dalla descrizione precedente. Inoltre, i
due idilli sono complementari anche dal punto di vista tematico, in quanto nella
Quiete il piacere era visto come assenza di dolore, mentre qui è l’attesa e
l’illusione, destinata ad essere delusa, di un godimento futuro.
E’ una canzone composta da quattro strofe di diverse lunghezza in cui si
alternano liberamente versi di sette e undici sillabe(endecasillabe).
Italiano
7. Giacomo Leopardi
Il sabato del villaggio
La donzelletta vien dalla campagna
in sul calar del sole,
col suo fascio dell'erba; e reca in mano
un mazzolin di rose e viole,
onde, siccome suole,(assonanza)
ornare ella si appresta
dimani, al dí di festa, il petto e il crine.
Italiano
La ragazza (immagine di giovinezza (rappresenta
il futuro, la speranza) torna dalla campagna al
tramonto con il suo fascio di erba; e porta in
mano un mazzolino di rose e di viole,
con cui, come fa sempre, si ornerà il petto e i
capelli per la festa della domenica.
8. Siede con le vicine
su la scala a filar la vecchierella,
incontro là dove si perde il giorno;
e novellando vien del suo buon tempo,
quando ai dí della festa ella si ornava,
ed ancor sana e snella
solea danzar la sera intra di quei
ch'ebbe compagni nell'età piú bella.
La vecchietta (rappresenta la memoria,
il passato) è seduta a filare sulle scale
insieme alle vicine di casa, rivolta verso
il tramonto; e racconta della sua
gioventù, quando si ornava nei giorni di
festa, e ancora giovane e bella era solita
ballare con i suoi compagni di gioventù.
Italiano
Giacomo Leopardi
Il sabato del villaggio
9. Già tutta l'aria imbruna,
torna azzurro il sereno, e tornan l'ombre
giú da' colli e da' tetti,
al biancheggiar della recente luna.
Or la squilla dà segno
della festa che viene;
ed a quel suon diresti
che il cor si riconforta. (allitterazione)
Arriva il buio, il cielo torna sereno, e tornano le ombre
delle colline e dei tetti illuminati dalla luna appena
spuntata. La campana annuncia l'arrivo della festa; e
quando la senti diresti che sei felice.
ItalianoGiacomo Leopardi
Il sabato del villaggio
10. Italiano
Giacomo Leopardi
Il sabato del villaggio
I fanciulli gridando
su la piazzuola in frotta,
e qua e là saltando,
fanno un lieto romore;
e intanto riede alla sua parca mensa,
fischiando, il zappatore,
e seco pensa al dí del suo riposo.
I bambini riuniti nella piazzetta
fanno un bel rumore
con le loro urla e con i loro salti:
e intanto fischiettando fa ritorno
alla sua povera casa
il contadino
e fra sé pensa al riposo della domenica.
11. Poi quando intorno è spenta ogni altra face,
e tutto l'altro tace,
odi il martel picchiare, odi la sega
del legnaiuol, che veglia
nella chiusa bottega alla lucerna,
e s'affretta, e s'adopra
di fornir l'opra anzi al chiarir dell'alba.
Poi quando ogni altra luce è spenta
e tutti tacciono,
si sentono i colpi del martello, si sente la sega
del falegname, che lavora chiuso nella sua bottega
al lume della lanterna,
e si affretta a terminare il lavoro
entro l'alba.
Giacomo Leopardi
Il sabato del villaggio
Italiano
12. Questo di sette è il più gradito giorno, ---->illusioni
pien di speme e di gioia:
diman tristezza e noia ---->pessimismo
recheran l'ore, ed al travaglio usato
ciascuno in suo pensier farà ritorno.
Questo è il giorno più bello della settimana,
pieno di speranza e di gioia:
le ore di domani porteranno
tristezza e noia, e ciascuno tornerà
a pensare alle solite preoccupazioni.
Giacomo Leopardi
Il sabato del villaggio
Italiano
13. Garzoncello scherzoso,
cotesta età fiorita (metafora)
è come un giorno d'allegrezza pieno, (similitudine)
giorno chiaro, sereno,
che precorre alla festa di tua vita.
Godi, fanciullo mio; stato soave,
stagion lieta è cotesta.
Altro dirti non vo'; ma la tua festa
ch'anco tardi a venir non ti sia grave.
Ragazzo felice,
la gioventù
è come un giorno pieno di felicità,
un giorno luminoso, sereno,
che precede la tua età adulta.
Goditi il presente, fanciullo mio; questa è
un'età lieta e felice. Non voglio dirti altro; ma
non preoccuparti se il tuo giorno di festa
tarda a venire.
Giacomo Leopardi
Il sabato del villaggio
Italiano
14. Tematiche principali
• Tema della rimembranza - del ricordo
• Tema dell'evanescenza della giovinezza
• Tema delle illusioni e Pessimismo leopardiano
(il poeta invita a non illudersi sulla gioia che porterà la domenica, così come
non bisogna illudersi all'idea che la vita porterà gioia e felicità. Tutti sogni
della giovinezza verranno infranti quindi è meglio non aspettarsi niente in
modo da non dover poi restare delusi se e quando il niente arriverà)
Giacomo Leopardi
Il sabato del villaggio
Italiano
15. A. Schopenhauer
Filosofia
La natura dimostra che con una crescita intellettiva viene una incrementata
capacità di provare dolore, ed è solamente con il più alto grado di intelligenza
che il dolore raggiunge il suo limite supremo.
Arthur Schopenhauer
A. Schopenhauer
22. https://www.ovo.com/vincent-van-gogh/
Vincent Willem van Gogh
Zundert, 1853 – Auvers-sur-Oise1890
Autore di ben 864 tele e di più di mille
disegni, senza contare i numerosi
schizzi non portati a termine.
Tanto geniale quanto incompreso in
vita, van Gogh influenzò
profondamente l'arte del XX secolo.
Dopo aver trascorso molti anni
soffrendo di frequenti disturbi mentali
morì all'età di 37 anni per una ferita da
arma da fuoco, molto probabilmente
auto-inflitta.
In quell'epoca i suoi lavori non erano
molto conosciuti né tantomeno
apprezzati.
23. Già a Parigi, nella tarda estate del 1887, l'artista dipinse alcuni girasoli recisi.
I Girasoli sono una serie di dipinti ad olio su tela realizzati tra il 1888 e il
1889 dal pittore Vincent Van Gogh.
24. Stabilitosi ad Arles nel febbraio del 1888, van Gogh amò il luogo e la sua nuova "casa
gialla", ma si sentiva solo, finché in primavera non gli venne l'idea di invitare l'amico
Gauguin, magari con la prospettiva di stabilire una comunità di artisti nella cittadina,
di cui lui e l'amico sarebbero stati i maestri.
La serie dei Girasoli in vaso, la più celebre, nacque in questo periodo di vitalità e
ottimismo, durante l'estate in attesa dell'arrivo dell'amico.
25. Van Gogh, per decorare la stanza dell'ospite e
impressionarlo, aveva previsto di dipingere una
dozzina di tele, iniziando da quattro che
dovevano essere:
• il Vaso con dodici girasoli della Neue
Pinakothek di Monaco
• il Vaso con quindici girasoli della National
Gallery di Londra,
• il Vaso con cinque girasoli, già a Yokohama,
distrutto in un incendio nel 1945,
• il Vaso con tre girasoli, in collezione privata
statunitense.
26. Le lettere al fratello Theo parlano di un'attività febbrile, in previsione dell'arrivo
dell'ospite: «Ci sto lavorando ogni mattina, dall'alba in avanti, in quanto i fiori si
avvizziscono così rapidamente».
Gauguin arrivò ad ottobre, ma non trovò per
niente interessante Arles, deludendo le
aspettative dell'amico e iniziando un periodo
produttivo dal punto di vista artistico, ma
tormentato da una serie di litigi e di atti
violenti dell'olandese.
L’amicizia si interruppe bruscamente a dicembre, quando uno finì
in esaurimento nervoso e l'altro si preparò a partire per Tahiti.
27. A dicembre stava ancora dipingendo girasoli e
in tale posa lo ritrasse Gauguin. È probabile
che, non esistendo più i fiori in circolazione,
van Gogh utilizzasse come modello i suoi stessi
dipinti, copiandoli con poche varianti
28. Sulla base di considerazioni puramente numeriche, alcuni critici hanno messo in
dubbio che l'artista potesse essere così produttivo in un periodo così complesso come
quello ad Arles, in cui gli vengono attribuite quasi tante opere quanti sono i giorni di
permanenza nella cittadina del sud della Francia; per questo anche l'attribuzione delle
varie repliche della serie sono oggetto di controversia tra gli studiosi.
29. I dipinti mostrano i girasoli in ciascuna fase della fioritura, dal bocciolo all'appassimento.
Anche se alcuni hanno interpretato le forme contorte dei petali e degli steli come un
segno di tormento, traspare dalle lettere al fratello che questo soggetto (i girasoli) diede
gioia e ottimismo, come simbolo del clima temperato del sud.
Inoltre il girasole simboleggia spesso devozione e lealtà, inoltre i vari stadi di
decadimento potevano simboleggiare i cicli di vita e morte.
Descrizione e stile «I girasoli»
30. Le prime opere della serie mostrano di aderire alle teorie dei allora in voga nella
cerchia di artisti trasgressivi parigini, usando come sfondo un blu/violetto per i fiori
gialli. In seguito provò a mettere i fiori in un vaso giallo, su uno sfondo di una tonalità
dello stesso colore e si accorse che la pittura sembrava irradiare luce e allegria: il
colore per lui era già un modo di esprimere emozioni piuttosto che un modo per
rappresentare la realtà.
L'artista stendeva il colore con pennellate ruvide e dense, spesso appiccicandoli uno
sopra l'altro finché i pigmenti erano ancora umidi. A volte procedeva a scalfire la
superficie fresca usando anche l'impugnatura del pennello.
Si tratta di un approccio "scultoreo" alla pittura, in cui le ombre e le luci sono date,
oltre che dai pigmenti, dallo spessore dell'impasto cromatico.
L'effetto che si otteneva era quello di un'espressività mai vista prima. La serie fu
innovativa anche per l'uso estensivo del giallo cadmio, un pigmento di invenzione
recente, che l'artista amava usare.
Nella serie dei girasoli in vaso c'è un netto contrasto tra la piattezza del fondo e del
vaso e i fiori che invece sembrano contorcersi in tutte le direzioni. La firma dell'artista
si trova spesso sul vaso: come i grandi maestri del passato egli usava solo il proprio
nome di battesimo.
40. Come avviene la conversione
della radiazione solare in energia elettrica.
Fin qui abbiamo descritto gli aspetti pratici. Facciamo adesso un passo indietro per
descrivere gli elementi fisici che consentono il funzionamento di un pannello solare. Il
flusso luminoso proveniente dal Sole (radiazione solare) investe il materiale
semiconduttore del pannello solare, normalmente realizzato utilizzando il silicio. Gli atomi
di silicio del pannello solare compongono un reticolato cristallino tridimensionale di forma
tetraedrica in cui ognuno di essi mette in comune uno dei suoi quattro elettroni di valenza.
L'elettrone in comune è quello con orbita più esterna mediante il quale avviene la
conduzione elettrica. Gli altri tre elettroni con orbita più interna sono invece fortemente
legati al nucleo dell'atomo e non partecipano alla conduzione. Allo stato normale gli
elettroni esterni si trovano in una fase di valenza e non dispongono dell'energia sufficiente
per condurre elettricità. Quando ciò si verifica l'elettrone passa dalla banda di valenza a
quella di conduzione ed è libero di muoversi all'interno del reticolato grazie alla stretta
vicinanza degli altri atomi di silicio. Nel passaggio di banda lascia dietro di sé una lacuna. Il
movimento degli elettroni esterni in banda di conduzione e delle relative lacune continua
fin quando è presente l'irraggiamento solare. Per una spiegazione più approfondita sul
ruolo dei semiconduttori nelle celle solari dal punto di vista fisico rimandiamo alla pagina
in questione, dove abbiamo illustrato il principio fisico in base al quale una cella solare
produce energia elettrica quando è sollecitata dalla luce solare.
Fisica
43. Informatica
Ho usato Blogger per creare un Blog
personale e pubblico. Il più famoso
è blogger.com che è facilmente
utilizzabile con una bella interfaccia
grafica e offre tutto ciò di cui puoi
aver bisogno.
Il Blog è facile da usare, non
necessita di competenze tecniche
particolari.
Per creare un blog con Blogspot, il
primo passo che ho compiuto è
stato di collegarmi alla pagina
principale del servizio ed eseguire
il login utilizzando i dati del mio
account Google/Gmail.
44. Informatica
Nella pagina che si è aperta, ho cliccato sul pulsante Nuovo blog per avviare la creazione del
mio “angolo di Web” e digito il titolo: «La natura» . Proseguendo ho digitato l’indirizzo
attraverso per rendere raggiungibile il sito e ho scelto il tema grafico che desideravo
utilizzare per le mie pagine cliccando su una delle anteprime disponibili. Infine, ho cliccato
su Crea il blog per confermare le mie scelte.
47. Per creare il blog fattivamente ho cominciato a pubblicare dei contenuti sulle sue pagine e
personalizzandone tutti gli aspetti.
Informatica
48. In alto ci sono il campo per inserire il titolo dell’articolo e la barra degli strumenti con i
pulsanti per formattare il testo (grassetto, corsivo, ecc.) e inserire elementi multimediali
all’interno del post (foto, video, link, ecc.). Sul lato destro, invece, trovi una barra
all’interno della quale puoi digitare tag (etichette), programmare la pubblicazione
automatica dell’articolo (pianificazione) e modificare l’URL del post (permalink).
Per pubblicare un nuovo
articolo, ho scoperto che
semplicemente cliccando sul
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possono scrivere i post.
Tutte le pubblicazioni (si
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