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Come identificare le aritmieCome identificare le aritmie
Dr. R. LeoDr. R. Leo
Dipartimento di Medicina InternaDipartimento di Medicina Interna
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
 L’identificazione del ritmo deve essere
correlata alle condizioni cliniche del pz:
IntroduzioneIntroduzione
Trattare il paziente non il monitorTrattare il paziente non il monitor
 Appena possibile, dopo l’inizio della RCP deve esere rilevato
l’ECG principalmente per discriminare tra:
1. FV o TV senza polso
2. Asistolia elettrica
3. Attività elettrica senza polso
 La rilevazione dell’ECG attraverso le piastre di un
defibrillatore permette di guadagnare tempo prezioso per
passare immediatamente, se necessario, dalla diagnosi alla
terapia
IntroduzioneIntroduzione
 È necessario sviluppare un metodo di lettura dell’ECG che
permetta di identificare adeguatamente il ritmo
 Analisi dell’ECG a 3 domande:
 Permette di separare l’ECG in parti e di utilizzare queste parti per
suddividere i ritmi cardiaci in classi
1. Sono presenti complessi QRS normali?
2. È presente un’onda P?
3. Qual è la relazione tra le onde P e i complessi QRS?
IntroduzioneIntroduzione
 Sono presenti complessi QRS normali?
 È importante porsi subito questa domanda per individuare il
maggior numero di aritmie minacciose per la vita
 Se non vi sono complessi QRS si tratta di asistolia o FV
Analisi dell’ECG: domanda 1Analisi dell’ECG: domanda 1
Ritmo Sinusale
regolareregolare Identiche, primaIdentiche, prima
di ogni QRSdi ogni QRS
O.12-O.20O.12-O.20 < O,12< O,12
F.C. Ritmo Onde P Intervallo PR QRS
Fibrillazione ventricolareFibrillazione ventricolare
 FV a onde ampie
 Recente insorgenza
 Risolvibile con
defibrillazine precoce
 FV a onde finiFV a onde fini
 Insorgenza non recenteInsorgenza non recente
 Difficilmente risolvibileDifficilmente risolvibile
con defibrillazionecon defibrillazione
È il ritmo più importante che l’operatore dell’emergenza deve riconoscere
Il più comune meccanismo di arresto cardiaco dopo infarto o ischemia miocardica
Multiple aree del ventricolo presentano notevoli variazioni di depolarizzazione e
ripolarizzazione
No gittata cardiaca
Fibrillazione ventricolareFibrillazione ventricolare
 Riassunto dei criteri ECG:
 No QRS normali
 Frequenza: Troppo rapida per poter essere calcolata
 Ritmo: Irregolare; i complessi elettrici variano per forma e dimensione; non ci
sono complessi QRS; trattoST, onda P e T assenti
Fibrillazione Ventricolare
F.C. Ritmo Onde P Intervallo PR QRS
300-600300-600
EstremamenteEstremamente
irregolareirregolare AssenteAssente
NonNon
rilevabilerilevabile
Onde diOnde di
fibrillazionefibrillazione
Trattamento:
Fibrillazione ventricolareFibrillazione ventricolare
Asistolia ventricolareAsistolia ventricolare
 Totale assenza di attività elettrica ventricolare
 No contrazione ventricolare
 Può verificarsi come primo evento in un arresto
cardiaco o può seguire una FV o una AEP
 Diagnosi differenziale tra FV a onde fini e asistoia
senza battiti di scappamento
Asistolia ventricolareAsistolia ventricolare
 Riassunto dei criteri ECG:
 No attività elettrica ventricolare
 Occasionali onde P e QRS di scappamento ventricolare (battiti agonici)
Asistolia Ventricolare
F.C. Ritmo Onde P Intervallo PR QRS
AssenteAssente AssenteAssente Assente o presenteAssente o presente Non rilevabileNon rilevabile AssenteAssente
Asistolia ventricolareAsistolia ventricolare
TachicardiaTachicardia ventricolareventricolare
 3 o più battiti di origine ventricolare in successione, ad
una frequenza superiore a 100 bpm
 Ben tollerata o associata a grave compressione
emodinamica
 Conseguenze emodinamiche dipendono dalla presenza
o meno di disfunzione miocardica e dalla frequenza
della TV
 Monomorfa (QRS uguali)
 Polimorfa (QRS forma diversa)
Possibili meccanismi delle TVPossibili meccanismi delle TV
RientroRientro
 anatomicoanatomico
 funzionalefunzionale
Attività automaticaAttività automatica
 depolarizzazioni tardivedepolarizzazioni tardive
 depolarizzazioni precocidepolarizzazioni precoci
Esaltato automatismoEsaltato automatismo
Dispersione estrema delleDispersione estrema delle
refrattarietàrefrattarietà
TV comune post-infartuale
Torsioni di punta
Fibrillazione ventricolare
Possibile classificazione delle TVPossibile classificazione delle TV
SostenuteSostenute
Non sostenuteNon sostenute
SincronizzateSincronizzate
DesincronizzateDesincronizzate
parz. desincronizzateparz. desincronizzate
SincopaliSincopali
Non sincopaliNon sincopali
Responder all’ overdriveResponder all’ overdrive
Non responder all’overdriveNon responder all’overdrive
Possibili terapie elettrichePossibili terapie elettriche
Pacing anti-bradicardico convenzionalePacing anti-bradicardico convenzionale
Pacing a frequenza sostenuta per la profilassi di talunePacing a frequenza sostenuta per la profilassi di talune
aritmie (a.fibr, TDP etc)aritmie (a.fibr, TDP etc)
ATPATP
Shock su TVShock su TV
Shock su FVShock su FV
Sdm di BrugadaSdm di Brugada
QT lungoQT lungo
TV comune post-infartualeTV comune post-infartuale
Razionale della terapiaRazionale della terapia
Bloccare con impulsi temporizzati siti di rientro critici per ilBloccare con impulsi temporizzati siti di rientro critici per il
mantenimento della TVmantenimento della TV
Aggressività crescenteAggressività crescente
 diminuire la refrattarietà del miocardio tra il VD ed il sito di ingressodiminuire la refrattarietà del miocardio tra il VD ed il sito di ingresso nel rientronel rientro
 aumentare la probabilità di “entrare” nel gapaumentare la probabilità di “entrare” nel gap
Bilanciare l’aggressività per evitare degenerazione della TVBilanciare l’aggressività per evitare degenerazione della TV
Interruzione di TV con ATPInterruzione di TV con ATP
Riduzione dei costi biologici, sociali ed economiciRiduzione dei costi biologici, sociali ed economici
 Frequenza: superiore a 100 bpm e inferiore a 220 bpm
 Ritmo: generalmente regolare
 Onda P:
 nella VT rapida non visibile
 nella VT lenta le onde P possono essere visibili ma
l’attività elettrica atriale e quella ventricolare
sono completamente separate
QRS, segmento ST, onda T:
 L’ampiezza del QRS è > di 0,12 s
 Morfologia del QRS bizzarra con
incisure
 Semento ST e onda T polarità opposta al
QRS
 Quando multifocali l’intervallo di
accoppiamento e la morfologia del QRS
variano
Riassunto dei criteri ECG:
TachicardiaTachicardia ventricolareventricolare
 TrattamentoTV senza polso
TachicardiaTachicardia ventricolareventricolare
Tachicardia ventricolareTachicardia ventricolare
 TrattamentoTV a complessi larghi
Torsione di puntaTorsione di punta
 È una forma di VT nella quale i complessi QRS si modificano
costantemente
 La sua attività elettrica sembra attorcigliarsi sulla linea di base,
con il risultato di avere un aspetto ad elica
 Forme congenite (QT lungo congenito)
- Sindrome di Jerwell-Lange-Nielsen (con sordità)
- Sindrome di Romano-Ward (senza sordità)
 Forme acquisite
- Disionie (ipokaliemia, ipomagnesiemia, etc.)
- Farmaci: Idroclorotiazide, Furosemide, Indapamide, Chinidina,
Disopiramide, Sotalolo, Amiodarone, anti-depressivi triciclici
(Imipramina, Amitriptilina etc
 Riassunto dei criteri ECG:
 Cicli di QRS con bipolarità alternante con frequente tendenza alla
regressione spontanea (durata di 5-20 sec).
 Ventricologrammi slargati, parossistici, con R-R irregolare
 Modificazione dell’ampiezza del QRS in ciascun ciclo con aspetto
sinusoidale
 Frequenza ventricolare: 200-250/min (range: 150-300)
 Possibile degenerazione in fibrillazione ventricolare
Torsione di puntaTorsione di punta
 Una PVC è una depolarizzazione
precoce che origina da uno dei
ventricoli precedendo il battito
sinusale atteso
 I due ventricoli non sono attivati
simultaneamente
 Allungamento del QRS che
assume una forma bizzarra
 Sequenza di ripolarizzazione
alterata (semento ST e onda P con
direzione opposta al QRS.
 Pausa compensatoria
 Le PVC possono essere isolate o
in coppia (due PVC in
successione). Quando ci sono 3 o
più PVC in successione si parla di
TV; quando la TV dura per più di
30 sec, è definita TV sostenuta
 Se una PVC cade sull’onda T può
determinare la comparsa di TV o
FV
 A volte anche le PVC che cadono
dopo l’onda T possono
determinare TV
Complessi Ventricolari Prematuri (PVC)Complessi Ventricolari Prematuri (PVC)
 PVC monomorfe:
 Rientro dallo stesso focus
 Intervallo tra il precedente
battito sinusale e la PVC
(Intervallo di
accoppiamento) costante
 PVC polimorfePVC polimorfe::
 Intervallo di accoppiamentoIntervallo di accoppiamento
e morfologia QRS variabilie morfologia QRS variabili
 Originano da siti diversiOriginano da siti diversi
 Originano dallo stesso sitoOriginano dallo stesso sito
con conduzione ventricolarecon conduzione ventricolare
variabilevariabile
Complessi Ventricolari Prematuri (PVC)Complessi Ventricolari Prematuri (PVC)
PVC monomorfe
 Bigeminismo:
 Dopo ogni battito regolare è
presente una PVC
 Trigeminismo:Trigeminismo:
 Dopo ogni 2 battiti regolariDopo ogni 2 battiti regolari
il terzo è una PVCil terzo è una PVC
 Quadrigeminismo:Quadrigeminismo:
 Dopo 3 battiti regolari ilDopo 3 battiti regolari il
quarto è una PVCquarto è una PVC
Bigeminismo
Trigeminismo
Quadrigeminismo
Complessi Ventricolari Prematuri (PVC)Complessi Ventricolari Prematuri (PVC)
 QRS:
 Non ha una normale morfologia
 Durata > 0,12 sec
 Onda P:
 Onda P sinusale usualmente nascosta
dal QRS, dal segmento ST o dall’onda
T della PVC
 La presenza di un’onda P sinusale
(quando non visibile) può essere dedotta
dalla comparsa di una pausa
compensatoria
Riassunto dei criteri
ECG:
TV non sostenuta
Complessi Ventricolari Prematuri (PVC)Complessi Ventricolari Prematuri (PVC)
TrattamentoTrattamento
 Pz asintomatico con FC e PA normaliPz asintomatico con FC e PA normali
 FC troppo bassaFC troppo bassa
 FC troppo altaFC troppo alta
 Bassa gittataBassa gittata
Nessun trattamentoNessun trattamento
AlgoritmoAlgoritmo BradiaritmieBradiaritmie
Algoritmo PEAAlgoritmo PEA
Algoritmo tachicardia a complessi larghiAlgoritmo tachicardia a complessi larghi
 Sono presenti complessi QRS normali?
 Se il pz ha complessi QRS di normale morfologia, ma
non ha polso, è presente una forma di attività elettrica
senza polso (PEA) e deve essere trattato
immediatamente
 L’attività elettrica senza polso (PEA) è caratterizzata
dalla presenza di una qualsiasi attività elettrica diversa
da TV o FV, ma non è palpabile un polso a livello di
alcuna arteria
Analisi dell’ECG: domanda 1Analisi dell’ECG: domanda 1
 Riassunto dei criteri ECG:
 Qualunque ritmo o attività elettrica che non è in grado di
generare un polso palpabile
Attività elettrica senza polso (PEA)Attività elettrica senza polso (PEA)
Attività elettrica senza polso (PEA)Attività elettrica senza polso (PEA)
TrattamentoTrattamento
 È presente un’onda P ?
 Molte aritmie sono caratterizzate dall’assenza o da un aspetto
anomalo dell’onda P.
 Fibrillazione Atriale
 Flutter Atriale
Analisi dell’ECG: domanda 2Analisi dell’ECG: domanda 2
 Può derivare da multiple aree di rientro all’interno dell’atrio o da
multipli foci ectopici
 Segnali elettrici disorganizzati e molto rapidi tra i complessi QRS
(onde di fibrillazione)
 Onda P non individuabile
 Ritmo irregolare
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Fibrillazione AtrialeFibrillazione Atriale
Fibrilazione Atriale
F.C. Ritmo Onde P Intervallo PR QRS
A: 350 bpmA: 350 bpm
V: VariabileV: Variabile
VariabileVariabile FibrillatorieFibrillatorie NonNon
rilevabilerilevabile
< 0,12< 0,12
 Frequenza:
 La frequenza atriale non è
valutabile
 La frequenza ventricolare è
usuakmente 160-180 bpm
 Ritmo:
 Ritmo ventricolare
irregolare
 Onde di defibrillazione
+
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 Onda P:Onda P:
 Assenza onde PAssenza onde P
 Attività elettrica caotica oAttività elettrica caotica o
onda di defibrillazioneonda di defibrillazione
 Intervallo QRS:Intervallo QRS:
 Normale a meno diNormale a meno di
conduzione ventricolareconduzione ventricolare
aberranteaberrante
 Ampiezza dell’onda R variaAmpiezza dell’onda R varia
irregolarmenteirregolarmente
Fibrillazione AtrialeFibrillazione Atriale
Riassunto dei criteri ECGRiassunto dei criteri ECG
BAV IIIBAV III
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Fibrillazione AtrialeFibrillazione Atriale
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 Onde P che si susseguono rapidamente o con caratteristico aspetto a
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Flutter AtrialeFlutter Atriale
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TrattamentoTrattamento
 Algoritmo tachiaritmie a complessi strettiAlgoritmo tachiaritmie a complessi stretti
 Quale è la relazione tra onde P e complessi QRS ?
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conduzione dell’impulso attraverso il nodo AV.
Analisi dell’ECG: domanda 3Analisi dell’ECG: domanda 3
Blocchi atrioventricolariBlocchi atrioventricolari
 Rispetto al grado di bloccoRispetto al grado di blocco
 Blocchi parzialiBlocchi parziali
 BAV 1° gradoBAV 1° grado
 BAV 2° grado (tipo 1BAV 2° grado (tipo 1
e 2), blocco 2:1 ee 2), blocco 2:1 e
blocchi avanzati (3:1blocchi avanzati (3:1
o più)o più)
 BAV 3° grado oBAV 3° grado o
completocompleto
 Rispetto al sito di bloccoRispetto al sito di blocco
 Nodo AVNodo AV
 InfranodaleInfranodale
 SottonodaleSottonodale
Ritardo o interruzione della conduzione dell’impulso dall’atrio aiRitardo o interruzione della conduzione dell’impulso dall’atrio ai
ventricoliventricoli
ClassificazioneClassificazione
 BAV di I gradoBAV di I grado
 Ritardo di passaggio dell’impulso dall’atrio ai ventricoliRitardo di passaggio dell’impulso dall’atrio ai ventricoli
Blocchi atrioventricolariBlocchi atrioventricolari
Blocco AV di primo grado
Onde P Intervallo PR QRS Caratteristiche
Identiche prima
di ogni QRS
Ritmo regolare
 Alcuni impulsi sono condottiAlcuni impulsi sono condotti
ed altri sono bloccatied altri sono bloccati
 Progressivo allungamentoProgressivo allungamento
dell’intervallo PR finchè undell’intervallo PR finchè un
impulso resta completamenteimpulso resta completamente
bloccatobloccato
Blocchi atrioventricolariBlocchi atrioventricolari
Blocco AV di secondo grado (Wenckebach)
Conduzione
intermittente
Progressivo
allungamento
Onde P Intervallo PR QRS Caratteristiche
QRS bloccato in
pattern ripetitivo
 BAV di II grado tipo IIBAV di II grado tipo II
 Alcuni impulsi sonoAlcuni impulsi sono
condotti ed altri sonocondotti ed altri sono
bloccatibloccati
 L’intervallo PR non siL’intervallo PR non si
allunga prima del battitoallunga prima del battito
non condottonon condotto
Blocchi atrioventricolariBlocchi atrioventricolari
Blocco AV di secondo grado tipo II
 BAV di III gradoBAV di III grado
 Nessun impulso è condotto dagli atrii ai ventricoliNessun impulso è condotto dagli atrii ai ventricoli
Blocchi atrioventricolariBlocchi atrioventricolari
Blocco AV di terzo grado
Onde P Intervallo PR QRS Caratteristiche
Normali Nessuno Variabile Dissociazione
tra P e RS
Blocchi atrioventricolariBlocchi atrioventricolari
TrattamentoTrattamento
Complessi GiunzionaliComplessi Giunzionali
In alcuni pazienti il tessuto di conduzione vicino al nodo AV prende ilIn alcuni pazienti il tessuto di conduzione vicino al nodo AV prende il
sopravvento sulla funzione di segnapassisopravvento sulla funzione di segnapassi
Questi pazienti hanno:Questi pazienti hanno:
• frequenza cardiaca bassa (40-60 bpm)frequenza cardiaca bassa (40-60 bpm)
• complesso QRS invertitocomplesso QRS invertito
• onde P retrograde in DII e DIIIonde P retrograde in DII e DIII
Complessi Giunzionali di scappamentoComplessi Giunzionali di scappamento
 Se il nodo AV non viene depolarizzato dall’impulso sinusaleSe il nodo AV non viene depolarizzato dall’impulso sinusale
entro 1,0-1,5 sec, genererà un impulso chiamatoentro 1,0-1,5 sec, genererà un impulso chiamato complessocomplesso
giunzionale di scappamentogiunzionale di scappamento
Complessi giunzionali di scappamento
F.C. Ritmo Onde P Intervallo PR QRS
Regolare Invertite,
assenti o dopo
QRS
Complessi GiunzionaliComplessi Giunzionali
TrattamentoTrattamento
 Una terapia specifica è di rado necessaria se nonUna terapia specifica è di rado necessaria se non
eventualmente quella in rapporto con uneventualmente quella in rapporto con un
sovradosaggio digitalicosovradosaggio digitalico
Tachicardia sinusaleTachicardia sinusale
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Tachicardia Sinusale
F.C. Ritmo Onde P Intervallo PR QRS
Regolare Identiche. prima
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Tachicardia sinusaleTachicardia sinusale
TrattamentoTrattamento
Non trattare mai la tachicardia sinusale , ma leNon trattare mai la tachicardia sinusale , ma le
cause della tachicardia sinusalecause della tachicardia sinusale
Bradicardia sinusaleBradicardia sinusale
 Riduzione della frequenza di scarica del nodo del senoRiduzione della frequenza di scarica del nodo del seno
Bradicardia Sinusale
F.C. Ritmo Onde P Intervallo PR QRS
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Tachicardia sopraventricolare parossisticaTachicardia sopraventricolare parossistica
 È una sindrome clinica, caratterizzata daÈ una sindrome clinica, caratterizzata da ripetuti episodi diripetuti episodi di
tachicardiatachicardia con insorgenza improvvisa e durata da alcuni secondicon insorgenza improvvisa e durata da alcuni secondi
a molte orea molte ore
TPSV
F.C. Ritmo Onde P Intervallo PR QRS
Regolare Anormali.
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Ritmi da PacemakerRitmi da Pacemaker
 La maggior parte degli stimolatori oggi in uso sono aLa maggior parte degli stimolatori oggi in uso sono a
domanda:domanda:
Si attivano quando la frequenza del paziente scende al diSi attivano quando la frequenza del paziente scende al di
sotto di un limite prefissatosotto di un limite prefissato
 Quindi un tracciato normale può presentare sia battiti sinusali,Quindi un tracciato normale può presentare sia battiti sinusali,
sia battiti da pacemakersia battiti da pacemaker
Esempio di Ecg di paziente con pacemaker DDD
(bicamerale) con elettrocateteri in stimolazione
UNIPOLARE (Spikes di elevato voltaggio)
Ritmi da PacemakerRitmi da Pacemaker
Esempio di Ecg di paziente con pacemaker DDD
(bicamerale) con elettrocateteri in stimolazione
BIPOLARE (Spikes di basso voltaggio)
Ritmi da PacemakerRitmi da Pacemaker
Pacemaker bicamerale
Esempio di ECG in paziente con pacemaker
TRICAMERALE (QRS stretto senza morfologia a tipo
BBS) con elettrocateteri in stimolazione BIPOLARE
(Spikes di basso voltaggio)
Ritmi da PacemakerRitmi da Pacemaker
EP lab CSS
Shock
bifasico
Evoluzione delle tecniche di impianto
Posizione dei cateteri nelle 2 proiezioni fondamentaliPosizione dei cateteri nelle 2 proiezioni fondamentali
AP OAD
Anatomia e radiologia di unAnatomia e radiologia di un
impianto bicameraleimpianto bicamerale
Posizione raccomandata del tipPosizione raccomandata del tip
Banda
moderatrice
Chi può utilizzare il sistema di
telesoccorso
• Chi soffre di disturbi cardiaci
• Chi è ad alto rischio (persone in sovrappeso o sotto
stress, fumatori, diabetici, ecc.)
• Chi ha un’elevata pressione sanguigna
• Chi desidera avere un ruolo attivo nella gestione della
propria salute
• Chi è affetto da insufficienza cardiaca (CHF)
118
Il Centro di Monitoraggio registra i dati clinici in un database
a disposizione degli attori coinvolti
Monitor Centre
365 giorni365 giorni
24 ore su 2424 ore su 24
Con personale sanitario autorizzato
Cardiologo + Infermiere specializzato
Consulenza e
rassicurazione
Trasmissione dati
Utente
Medico di fiducia
(cardiologo, medico di
famiglia...)
Ospedale
Collegamento e trasmissione dei
dati al sistema d’emergenza
Contatto con il medico
di fiducia
TelePress™
Centro di
Monitoraggio
Home Care Center™
TeleWeight™TelePulse™
♦Un servizio studiato per gli
abbonati affetti da insufficienza
cardiaca può rilevare in modo
semplice dati personali importanti,
senza interferire con la routine
quotidiana
♦Il sistema tiene sotto controllo il
peso, la pressione sanguigna, il
livello di saturazione dell‘ossigeno
nel sangue e le pulsazioni
♦In caso di deviazioni dai valori
standard che potrebbero rivelarsi
rischiose, il sistema fa scattare
l’allarme presso il Centro di
Monitoraggio, in modo tale che
l‘abbonato possa essere contattato
dal nostro personale sanitario e dal
suo medico di fiducia
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Aritmie

  • 1. Come identificare le aritmieCome identificare le aritmie Dr. R. LeoDr. R. Leo Dipartimento di Medicina InternaDipartimento di Medicina Interna Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
  • 2.  L’identificazione del ritmo deve essere correlata alle condizioni cliniche del pz: IntroduzioneIntroduzione Trattare il paziente non il monitorTrattare il paziente non il monitor
  • 3.  Appena possibile, dopo l’inizio della RCP deve esere rilevato l’ECG principalmente per discriminare tra: 1. FV o TV senza polso 2. Asistolia elettrica 3. Attività elettrica senza polso  La rilevazione dell’ECG attraverso le piastre di un defibrillatore permette di guadagnare tempo prezioso per passare immediatamente, se necessario, dalla diagnosi alla terapia IntroduzioneIntroduzione
  • 4.  È necessario sviluppare un metodo di lettura dell’ECG che permetta di identificare adeguatamente il ritmo  Analisi dell’ECG a 3 domande:  Permette di separare l’ECG in parti e di utilizzare queste parti per suddividere i ritmi cardiaci in classi 1. Sono presenti complessi QRS normali? 2. È presente un’onda P? 3. Qual è la relazione tra le onde P e i complessi QRS? IntroduzioneIntroduzione
  • 5.  Sono presenti complessi QRS normali?  È importante porsi subito questa domanda per individuare il maggior numero di aritmie minacciose per la vita  Se non vi sono complessi QRS si tratta di asistolia o FV Analisi dell’ECG: domanda 1Analisi dell’ECG: domanda 1 Ritmo Sinusale regolareregolare Identiche, primaIdentiche, prima di ogni QRSdi ogni QRS O.12-O.20O.12-O.20 < O,12< O,12 F.C. Ritmo Onde P Intervallo PR QRS
  • 6. Fibrillazione ventricolareFibrillazione ventricolare  FV a onde ampie  Recente insorgenza  Risolvibile con defibrillazine precoce  FV a onde finiFV a onde fini  Insorgenza non recenteInsorgenza non recente  Difficilmente risolvibileDifficilmente risolvibile con defibrillazionecon defibrillazione È il ritmo più importante che l’operatore dell’emergenza deve riconoscere Il più comune meccanismo di arresto cardiaco dopo infarto o ischemia miocardica Multiple aree del ventricolo presentano notevoli variazioni di depolarizzazione e ripolarizzazione No gittata cardiaca
  • 7. Fibrillazione ventricolareFibrillazione ventricolare  Riassunto dei criteri ECG:  No QRS normali  Frequenza: Troppo rapida per poter essere calcolata  Ritmo: Irregolare; i complessi elettrici variano per forma e dimensione; non ci sono complessi QRS; trattoST, onda P e T assenti Fibrillazione Ventricolare F.C. Ritmo Onde P Intervallo PR QRS 300-600300-600 EstremamenteEstremamente irregolareirregolare AssenteAssente NonNon rilevabilerilevabile Onde diOnde di fibrillazionefibrillazione
  • 9. Asistolia ventricolareAsistolia ventricolare  Totale assenza di attività elettrica ventricolare  No contrazione ventricolare  Può verificarsi come primo evento in un arresto cardiaco o può seguire una FV o una AEP  Diagnosi differenziale tra FV a onde fini e asistoia senza battiti di scappamento
  • 10. Asistolia ventricolareAsistolia ventricolare  Riassunto dei criteri ECG:  No attività elettrica ventricolare  Occasionali onde P e QRS di scappamento ventricolare (battiti agonici) Asistolia Ventricolare F.C. Ritmo Onde P Intervallo PR QRS AssenteAssente AssenteAssente Assente o presenteAssente o presente Non rilevabileNon rilevabile AssenteAssente
  • 12. TachicardiaTachicardia ventricolareventricolare  3 o più battiti di origine ventricolare in successione, ad una frequenza superiore a 100 bpm  Ben tollerata o associata a grave compressione emodinamica  Conseguenze emodinamiche dipendono dalla presenza o meno di disfunzione miocardica e dalla frequenza della TV  Monomorfa (QRS uguali)  Polimorfa (QRS forma diversa)
  • 13. Possibili meccanismi delle TVPossibili meccanismi delle TV RientroRientro  anatomicoanatomico  funzionalefunzionale Attività automaticaAttività automatica  depolarizzazioni tardivedepolarizzazioni tardive  depolarizzazioni precocidepolarizzazioni precoci Esaltato automatismoEsaltato automatismo Dispersione estrema delleDispersione estrema delle refrattarietàrefrattarietà TV comune post-infartuale Torsioni di punta Fibrillazione ventricolare
  • 14. Possibile classificazione delle TVPossibile classificazione delle TV SostenuteSostenute Non sostenuteNon sostenute SincronizzateSincronizzate DesincronizzateDesincronizzate parz. desincronizzateparz. desincronizzate SincopaliSincopali Non sincopaliNon sincopali Responder all’ overdriveResponder all’ overdrive Non responder all’overdriveNon responder all’overdrive
  • 15. Possibili terapie elettrichePossibili terapie elettriche Pacing anti-bradicardico convenzionalePacing anti-bradicardico convenzionale Pacing a frequenza sostenuta per la profilassi di talunePacing a frequenza sostenuta per la profilassi di talune aritmie (a.fibr, TDP etc)aritmie (a.fibr, TDP etc) ATPATP Shock su TVShock su TV Shock su FVShock su FV
  • 16. Sdm di BrugadaSdm di Brugada
  • 18. TV comune post-infartualeTV comune post-infartuale
  • 19. Razionale della terapiaRazionale della terapia Bloccare con impulsi temporizzati siti di rientro critici per ilBloccare con impulsi temporizzati siti di rientro critici per il mantenimento della TVmantenimento della TV Aggressività crescenteAggressività crescente  diminuire la refrattarietà del miocardio tra il VD ed il sito di ingressodiminuire la refrattarietà del miocardio tra il VD ed il sito di ingresso nel rientronel rientro  aumentare la probabilità di “entrare” nel gapaumentare la probabilità di “entrare” nel gap Bilanciare l’aggressività per evitare degenerazione della TVBilanciare l’aggressività per evitare degenerazione della TV
  • 20. Interruzione di TV con ATPInterruzione di TV con ATP Riduzione dei costi biologici, sociali ed economiciRiduzione dei costi biologici, sociali ed economici
  • 21.  Frequenza: superiore a 100 bpm e inferiore a 220 bpm  Ritmo: generalmente regolare  Onda P:  nella VT rapida non visibile  nella VT lenta le onde P possono essere visibili ma l’attività elettrica atriale e quella ventricolare sono completamente separate QRS, segmento ST, onda T:  L’ampiezza del QRS è > di 0,12 s  Morfologia del QRS bizzarra con incisure  Semento ST e onda T polarità opposta al QRS  Quando multifocali l’intervallo di accoppiamento e la morfologia del QRS variano Riassunto dei criteri ECG: TachicardiaTachicardia ventricolareventricolare
  • 22.  TrattamentoTV senza polso TachicardiaTachicardia ventricolareventricolare
  • 23. Tachicardia ventricolareTachicardia ventricolare  TrattamentoTV a complessi larghi
  • 24. Torsione di puntaTorsione di punta  È una forma di VT nella quale i complessi QRS si modificano costantemente  La sua attività elettrica sembra attorcigliarsi sulla linea di base, con il risultato di avere un aspetto ad elica  Forme congenite (QT lungo congenito) - Sindrome di Jerwell-Lange-Nielsen (con sordità) - Sindrome di Romano-Ward (senza sordità)  Forme acquisite - Disionie (ipokaliemia, ipomagnesiemia, etc.) - Farmaci: Idroclorotiazide, Furosemide, Indapamide, Chinidina, Disopiramide, Sotalolo, Amiodarone, anti-depressivi triciclici (Imipramina, Amitriptilina etc
  • 25.  Riassunto dei criteri ECG:  Cicli di QRS con bipolarità alternante con frequente tendenza alla regressione spontanea (durata di 5-20 sec).  Ventricologrammi slargati, parossistici, con R-R irregolare  Modificazione dell’ampiezza del QRS in ciascun ciclo con aspetto sinusoidale  Frequenza ventricolare: 200-250/min (range: 150-300)  Possibile degenerazione in fibrillazione ventricolare Torsione di puntaTorsione di punta
  • 26.  Una PVC è una depolarizzazione precoce che origina da uno dei ventricoli precedendo il battito sinusale atteso  I due ventricoli non sono attivati simultaneamente  Allungamento del QRS che assume una forma bizzarra  Sequenza di ripolarizzazione alterata (semento ST e onda P con direzione opposta al QRS.  Pausa compensatoria  Le PVC possono essere isolate o in coppia (due PVC in successione). Quando ci sono 3 o più PVC in successione si parla di TV; quando la TV dura per più di 30 sec, è definita TV sostenuta  Se una PVC cade sull’onda T può determinare la comparsa di TV o FV  A volte anche le PVC che cadono dopo l’onda T possono determinare TV Complessi Ventricolari Prematuri (PVC)Complessi Ventricolari Prematuri (PVC)
  • 27.  PVC monomorfe:  Rientro dallo stesso focus  Intervallo tra il precedente battito sinusale e la PVC (Intervallo di accoppiamento) costante  PVC polimorfePVC polimorfe::  Intervallo di accoppiamentoIntervallo di accoppiamento e morfologia QRS variabilie morfologia QRS variabili  Originano da siti diversiOriginano da siti diversi  Originano dallo stesso sitoOriginano dallo stesso sito con conduzione ventricolarecon conduzione ventricolare variabilevariabile Complessi Ventricolari Prematuri (PVC)Complessi Ventricolari Prematuri (PVC) PVC monomorfe
  • 28.  Bigeminismo:  Dopo ogni battito regolare è presente una PVC  Trigeminismo:Trigeminismo:  Dopo ogni 2 battiti regolariDopo ogni 2 battiti regolari il terzo è una PVCil terzo è una PVC  Quadrigeminismo:Quadrigeminismo:  Dopo 3 battiti regolari ilDopo 3 battiti regolari il quarto è una PVCquarto è una PVC Bigeminismo Trigeminismo Quadrigeminismo
  • 29. Complessi Ventricolari Prematuri (PVC)Complessi Ventricolari Prematuri (PVC)  QRS:  Non ha una normale morfologia  Durata > 0,12 sec  Onda P:  Onda P sinusale usualmente nascosta dal QRS, dal segmento ST o dall’onda T della PVC  La presenza di un’onda P sinusale (quando non visibile) può essere dedotta dalla comparsa di una pausa compensatoria Riassunto dei criteri ECG: TV non sostenuta
  • 30. Complessi Ventricolari Prematuri (PVC)Complessi Ventricolari Prematuri (PVC) TrattamentoTrattamento  Pz asintomatico con FC e PA normaliPz asintomatico con FC e PA normali  FC troppo bassaFC troppo bassa  FC troppo altaFC troppo alta  Bassa gittataBassa gittata Nessun trattamentoNessun trattamento AlgoritmoAlgoritmo BradiaritmieBradiaritmie Algoritmo PEAAlgoritmo PEA Algoritmo tachicardia a complessi larghiAlgoritmo tachicardia a complessi larghi
  • 31.  Sono presenti complessi QRS normali?  Se il pz ha complessi QRS di normale morfologia, ma non ha polso, è presente una forma di attività elettrica senza polso (PEA) e deve essere trattato immediatamente  L’attività elettrica senza polso (PEA) è caratterizzata dalla presenza di una qualsiasi attività elettrica diversa da TV o FV, ma non è palpabile un polso a livello di alcuna arteria Analisi dell’ECG: domanda 1Analisi dell’ECG: domanda 1
  • 32.  Riassunto dei criteri ECG:  Qualunque ritmo o attività elettrica che non è in grado di generare un polso palpabile Attività elettrica senza polso (PEA)Attività elettrica senza polso (PEA)
  • 33. Attività elettrica senza polso (PEA)Attività elettrica senza polso (PEA) TrattamentoTrattamento
  • 34.  È presente un’onda P ?  Molte aritmie sono caratterizzate dall’assenza o da un aspetto anomalo dell’onda P.  Fibrillazione Atriale  Flutter Atriale Analisi dell’ECG: domanda 2Analisi dell’ECG: domanda 2
  • 35.  Può derivare da multiple aree di rientro all’interno dell’atrio o da multipli foci ectopici  Segnali elettrici disorganizzati e molto rapidi tra i complessi QRS (onde di fibrillazione)  Onda P non individuabile  Ritmo irregolare  Può presentarsi come forma parossistica o cronica Fibrillazione AtrialeFibrillazione Atriale Fibrilazione Atriale F.C. Ritmo Onde P Intervallo PR QRS A: 350 bpmA: 350 bpm V: VariabileV: Variabile VariabileVariabile FibrillatorieFibrillatorie NonNon rilevabilerilevabile < 0,12< 0,12
  • 36.  Frequenza:  La frequenza atriale non è valutabile  La frequenza ventricolare è usuakmente 160-180 bpm  Ritmo:  Ritmo ventricolare irregolare  Onde di defibrillazione +  QRS regolare  Onda P:Onda P:  Assenza onde PAssenza onde P  Attività elettrica caotica oAttività elettrica caotica o onda di defibrillazioneonda di defibrillazione  Intervallo QRS:Intervallo QRS:  Normale a meno diNormale a meno di conduzione ventricolareconduzione ventricolare aberranteaberrante  Ampiezza dell’onda R variaAmpiezza dell’onda R varia irregolarmenteirregolarmente Fibrillazione AtrialeFibrillazione Atriale Riassunto dei criteri ECGRiassunto dei criteri ECG BAV IIIBAV III gradogrado e/o ritmoe/o ritmo giunzionalegiunzionale accelleratoaccellerato
  • 37. Fibrillazione AtrialeFibrillazione Atriale TrattamentoTrattamento  Algoritmo tachiaritmie a complessi stettiAlgoritmo tachiaritmie a complessi stetti
  • 38.  Onde P che si susseguono rapidamente o con caratteristico aspetto a “dente di sega”  È il risultato di un circuito di rientro all’interno dell’atrio  Onde di flutter evidenti in DII, DIII e aVF  Frquentemente associato a valvulopatia mitralica o tricuspidale, a cuore polmonare cronico o acuto ed a coronaropatia Flutter AtrialeFlutter Atriale Flutter Atriale F.C. Ritmo Onde P Intervallo PR QRS A:220-430A:220-430 bpmbpm V:<300bpmV:<300bpm Regolare oRegolare o VariabileVariabile A dente diA dente di segasega NonNon rilevabilerilevabile < 0,12< 0,12
  • 39.  Frequenza:  Frequenza Atriale: 220-350 bpm  La frequenza ventricolare è usualmente 110-170 bpm  Ritmo:  Ritmo atriale regolare  Ritmo ventricolare regolare se BAV costante  Ritmo ventricolare irregolare se BAV variabile  Onda P:Onda P:  Onde di flutter in DII, DIII e aVFOnde di flutter in DII, DIII e aVF  Se conduzione 2:1 o 1:1 è difficileSe conduzione 2:1 o 1:1 è difficile individuare le onda di flutter:individuare le onda di flutter:  Il massaggio del seno carotideoIl massaggio del seno carotideo o adenosina e.v.o adenosina e.v.  Intervallo PR:Intervallo PR:  NormaleNormale  Intervallo QRS:Intervallo QRS:  Normale a meno di conduzioneNormale a meno di conduzione ventricolare aberranteventricolare aberrante Flutter AtrialeFlutter Atriale Riassunto dei criteri ECG
  • 40. Flutter AtrialeFlutter Atriale TrattamentoTrattamento  Algoritmo tachiaritmie a complessi strettiAlgoritmo tachiaritmie a complessi stretti
  • 41.  Quale è la relazione tra onde P e complessi QRS ?  Nell’ECG normale ogni complesso QRS è preceduto da un’onda P e l’intervallo di tempo tra i due è <0,20 secondi  I blocchi cardiaci sono ritmi causati da una alterata conduzione dell’impulso attraverso il nodo AV. Analisi dell’ECG: domanda 3Analisi dell’ECG: domanda 3
  • 42. Blocchi atrioventricolariBlocchi atrioventricolari  Rispetto al grado di bloccoRispetto al grado di blocco  Blocchi parzialiBlocchi parziali  BAV 1° gradoBAV 1° grado  BAV 2° grado (tipo 1BAV 2° grado (tipo 1 e 2), blocco 2:1 ee 2), blocco 2:1 e blocchi avanzati (3:1blocchi avanzati (3:1 o più)o più)  BAV 3° grado oBAV 3° grado o completocompleto  Rispetto al sito di bloccoRispetto al sito di blocco  Nodo AVNodo AV  InfranodaleInfranodale  SottonodaleSottonodale Ritardo o interruzione della conduzione dell’impulso dall’atrio aiRitardo o interruzione della conduzione dell’impulso dall’atrio ai ventricoliventricoli ClassificazioneClassificazione
  • 43.  BAV di I gradoBAV di I grado  Ritardo di passaggio dell’impulso dall’atrio ai ventricoliRitardo di passaggio dell’impulso dall’atrio ai ventricoli Blocchi atrioventricolariBlocchi atrioventricolari Blocco AV di primo grado Onde P Intervallo PR QRS Caratteristiche Identiche prima di ogni QRS Ritmo regolare
  • 44.  Alcuni impulsi sono condottiAlcuni impulsi sono condotti ed altri sono bloccatied altri sono bloccati  Progressivo allungamentoProgressivo allungamento dell’intervallo PR finchè undell’intervallo PR finchè un impulso resta completamenteimpulso resta completamente bloccatobloccato Blocchi atrioventricolariBlocchi atrioventricolari Blocco AV di secondo grado (Wenckebach) Conduzione intermittente Progressivo allungamento Onde P Intervallo PR QRS Caratteristiche QRS bloccato in pattern ripetitivo
  • 45.  BAV di II grado tipo IIBAV di II grado tipo II  Alcuni impulsi sonoAlcuni impulsi sono condotti ed altri sonocondotti ed altri sono bloccatibloccati  L’intervallo PR non siL’intervallo PR non si allunga prima del battitoallunga prima del battito non condottonon condotto Blocchi atrioventricolariBlocchi atrioventricolari Blocco AV di secondo grado tipo II
  • 46.  BAV di III gradoBAV di III grado  Nessun impulso è condotto dagli atrii ai ventricoliNessun impulso è condotto dagli atrii ai ventricoli Blocchi atrioventricolariBlocchi atrioventricolari Blocco AV di terzo grado Onde P Intervallo PR QRS Caratteristiche Normali Nessuno Variabile Dissociazione tra P e RS
  • 48. Complessi GiunzionaliComplessi Giunzionali In alcuni pazienti il tessuto di conduzione vicino al nodo AV prende ilIn alcuni pazienti il tessuto di conduzione vicino al nodo AV prende il sopravvento sulla funzione di segnapassisopravvento sulla funzione di segnapassi Questi pazienti hanno:Questi pazienti hanno: • frequenza cardiaca bassa (40-60 bpm)frequenza cardiaca bassa (40-60 bpm) • complesso QRS invertitocomplesso QRS invertito • onde P retrograde in DII e DIIIonde P retrograde in DII e DIII
  • 49. Complessi Giunzionali di scappamentoComplessi Giunzionali di scappamento  Se il nodo AV non viene depolarizzato dall’impulso sinusaleSe il nodo AV non viene depolarizzato dall’impulso sinusale entro 1,0-1,5 sec, genererà un impulso chiamatoentro 1,0-1,5 sec, genererà un impulso chiamato complessocomplesso giunzionale di scappamentogiunzionale di scappamento Complessi giunzionali di scappamento F.C. Ritmo Onde P Intervallo PR QRS Regolare Invertite, assenti o dopo QRS
  • 50. Complessi GiunzionaliComplessi Giunzionali TrattamentoTrattamento  Una terapia specifica è di rado necessaria se nonUna terapia specifica è di rado necessaria se non eventualmente quella in rapporto con uneventualmente quella in rapporto con un sovradosaggio digitalicosovradosaggio digitalico
  • 51. Tachicardia sinusaleTachicardia sinusale  Aumento della frequenza di scarica del nodo del senoAumento della frequenza di scarica del nodo del seno Tachicardia Sinusale F.C. Ritmo Onde P Intervallo PR QRS Regolare Identiche. prima di ogni QRS
  • 52. Tachicardia sinusaleTachicardia sinusale TrattamentoTrattamento Non trattare mai la tachicardia sinusale , ma leNon trattare mai la tachicardia sinusale , ma le cause della tachicardia sinusalecause della tachicardia sinusale
  • 53. Bradicardia sinusaleBradicardia sinusale  Riduzione della frequenza di scarica del nodo del senoRiduzione della frequenza di scarica del nodo del seno Bradicardia Sinusale F.C. Ritmo Onde P Intervallo PR QRS Regolare Identiche. prima di ogni QRS
  • 54. Tachicardia sopraventricolare parossisticaTachicardia sopraventricolare parossistica  È una sindrome clinica, caratterizzata daÈ una sindrome clinica, caratterizzata da ripetuti episodi diripetuti episodi di tachicardiatachicardia con insorgenza improvvisa e durata da alcuni secondicon insorgenza improvvisa e durata da alcuni secondi a molte orea molte ore TPSV F.C. Ritmo Onde P Intervallo PR QRS Regolare Anormali. prima di ogni QRS
  • 55. Ritmi da PacemakerRitmi da Pacemaker  La maggior parte degli stimolatori oggi in uso sono aLa maggior parte degli stimolatori oggi in uso sono a domanda:domanda: Si attivano quando la frequenza del paziente scende al diSi attivano quando la frequenza del paziente scende al di sotto di un limite prefissatosotto di un limite prefissato  Quindi un tracciato normale può presentare sia battiti sinusali,Quindi un tracciato normale può presentare sia battiti sinusali, sia battiti da pacemakersia battiti da pacemaker
  • 56. Esempio di Ecg di paziente con pacemaker DDD (bicamerale) con elettrocateteri in stimolazione UNIPOLARE (Spikes di elevato voltaggio) Ritmi da PacemakerRitmi da Pacemaker
  • 57. Esempio di Ecg di paziente con pacemaker DDD (bicamerale) con elettrocateteri in stimolazione BIPOLARE (Spikes di basso voltaggio) Ritmi da PacemakerRitmi da Pacemaker Pacemaker bicamerale
  • 58. Esempio di ECG in paziente con pacemaker TRICAMERALE (QRS stretto senza morfologia a tipo BBS) con elettrocateteri in stimolazione BIPOLARE (Spikes di basso voltaggio) Ritmi da PacemakerRitmi da Pacemaker
  • 59. EP lab CSS Shock bifasico Evoluzione delle tecniche di impianto
  • 60. Posizione dei cateteri nelle 2 proiezioni fondamentaliPosizione dei cateteri nelle 2 proiezioni fondamentali AP OAD
  • 61. Anatomia e radiologia di unAnatomia e radiologia di un impianto bicameraleimpianto bicamerale
  • 62. Posizione raccomandata del tipPosizione raccomandata del tip Banda moderatrice
  • 63. Chi può utilizzare il sistema di telesoccorso • Chi soffre di disturbi cardiaci • Chi è ad alto rischio (persone in sovrappeso o sotto stress, fumatori, diabetici, ecc.) • Chi ha un’elevata pressione sanguigna • Chi desidera avere un ruolo attivo nella gestione della propria salute • Chi è affetto da insufficienza cardiaca (CHF)
  • 64. 118 Il Centro di Monitoraggio registra i dati clinici in un database a disposizione degli attori coinvolti Monitor Centre 365 giorni365 giorni 24 ore su 2424 ore su 24 Con personale sanitario autorizzato Cardiologo + Infermiere specializzato Consulenza e rassicurazione Trasmissione dati Utente Medico di fiducia (cardiologo, medico di famiglia...) Ospedale Collegamento e trasmissione dei dati al sistema d’emergenza Contatto con il medico di fiducia
  • 65. TelePress™ Centro di Monitoraggio Home Care Center™ TeleWeight™TelePulse™ ♦Un servizio studiato per gli abbonati affetti da insufficienza cardiaca può rilevare in modo semplice dati personali importanti, senza interferire con la routine quotidiana ♦Il sistema tiene sotto controllo il peso, la pressione sanguigna, il livello di saturazione dell‘ossigeno nel sangue e le pulsazioni ♦In caso di deviazioni dai valori standard che potrebbero rivelarsi rischiose, il sistema fa scattare l’allarme presso il Centro di Monitoraggio, in modo tale che l‘abbonato possa essere contattato dal nostro personale sanitario e dal suo medico di fiducia Il futuro vicino