Introduction to Electrophysiology - Supraventricular Tachycardias (1/4 lectures)Jose Osorio
What is cardiac Electrophysiology?
This presentation will cover basics of EP. It is Part 1 of 4 lectures about EP.
Part 1 - basics of EP and Supraventricular Tachycardias (SVT)
Part 2 - Ventricular arrhythmias and Cardiac Devices
Part 3 - Afib
Part 4 - EKG
Introduction to Electrophysiology - Supraventricular Tachycardias (1/4 lectures)Jose Osorio
What is cardiac Electrophysiology?
This presentation will cover basics of EP. It is Part 1 of 4 lectures about EP.
Part 1 - basics of EP and Supraventricular Tachycardias (SVT)
Part 2 - Ventricular arrhythmias and Cardiac Devices
Part 3 - Afib
Part 4 - EKG
1. Come identificare le aritmieCome identificare le aritmie
Dr. R. LeoDr. R. Leo
Dipartimento di Medicina InternaDipartimento di Medicina Interna
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
2. L’identificazione del ritmo deve essere
correlata alle condizioni cliniche del pz:
IntroduzioneIntroduzione
Trattare il paziente non il monitorTrattare il paziente non il monitor
3. Appena possibile, dopo l’inizio della RCP deve esere rilevato
l’ECG principalmente per discriminare tra:
1. FV o TV senza polso
2. Asistolia elettrica
3. Attività elettrica senza polso
La rilevazione dell’ECG attraverso le piastre di un
defibrillatore permette di guadagnare tempo prezioso per
passare immediatamente, se necessario, dalla diagnosi alla
terapia
IntroduzioneIntroduzione
4. È necessario sviluppare un metodo di lettura dell’ECG che
permetta di identificare adeguatamente il ritmo
Analisi dell’ECG a 3 domande:
Permette di separare l’ECG in parti e di utilizzare queste parti per
suddividere i ritmi cardiaci in classi
1. Sono presenti complessi QRS normali?
2. È presente un’onda P?
3. Qual è la relazione tra le onde P e i complessi QRS?
IntroduzioneIntroduzione
5. Sono presenti complessi QRS normali?
È importante porsi subito questa domanda per individuare il
maggior numero di aritmie minacciose per la vita
Se non vi sono complessi QRS si tratta di asistolia o FV
Analisi dell’ECG: domanda 1Analisi dell’ECG: domanda 1
Ritmo Sinusale
regolareregolare Identiche, primaIdentiche, prima
di ogni QRSdi ogni QRS
O.12-O.20O.12-O.20 < O,12< O,12
F.C. Ritmo Onde P Intervallo PR QRS
6. Fibrillazione ventricolareFibrillazione ventricolare
FV a onde ampie
Recente insorgenza
Risolvibile con
defibrillazine precoce
FV a onde finiFV a onde fini
Insorgenza non recenteInsorgenza non recente
Difficilmente risolvibileDifficilmente risolvibile
con defibrillazionecon defibrillazione
È il ritmo più importante che l’operatore dell’emergenza deve riconoscere
Il più comune meccanismo di arresto cardiaco dopo infarto o ischemia miocardica
Multiple aree del ventricolo presentano notevoli variazioni di depolarizzazione e
ripolarizzazione
No gittata cardiaca
7. Fibrillazione ventricolareFibrillazione ventricolare
Riassunto dei criteri ECG:
No QRS normali
Frequenza: Troppo rapida per poter essere calcolata
Ritmo: Irregolare; i complessi elettrici variano per forma e dimensione; non ci
sono complessi QRS; trattoST, onda P e T assenti
Fibrillazione Ventricolare
F.C. Ritmo Onde P Intervallo PR QRS
300-600300-600
EstremamenteEstremamente
irregolareirregolare AssenteAssente
NonNon
rilevabilerilevabile
Onde diOnde di
fibrillazionefibrillazione
9. Asistolia ventricolareAsistolia ventricolare
Totale assenza di attività elettrica ventricolare
No contrazione ventricolare
Può verificarsi come primo evento in un arresto
cardiaco o può seguire una FV o una AEP
Diagnosi differenziale tra FV a onde fini e asistoia
senza battiti di scappamento
10. Asistolia ventricolareAsistolia ventricolare
Riassunto dei criteri ECG:
No attività elettrica ventricolare
Occasionali onde P e QRS di scappamento ventricolare (battiti agonici)
Asistolia Ventricolare
F.C. Ritmo Onde P Intervallo PR QRS
AssenteAssente AssenteAssente Assente o presenteAssente o presente Non rilevabileNon rilevabile AssenteAssente
12. TachicardiaTachicardia ventricolareventricolare
3 o più battiti di origine ventricolare in successione, ad
una frequenza superiore a 100 bpm
Ben tollerata o associata a grave compressione
emodinamica
Conseguenze emodinamiche dipendono dalla presenza
o meno di disfunzione miocardica e dalla frequenza
della TV
Monomorfa (QRS uguali)
Polimorfa (QRS forma diversa)
13. Possibili meccanismi delle TVPossibili meccanismi delle TV
RientroRientro
anatomicoanatomico
funzionalefunzionale
Attività automaticaAttività automatica
depolarizzazioni tardivedepolarizzazioni tardive
depolarizzazioni precocidepolarizzazioni precoci
Esaltato automatismoEsaltato automatismo
Dispersione estrema delleDispersione estrema delle
refrattarietàrefrattarietà
TV comune post-infartuale
Torsioni di punta
Fibrillazione ventricolare
14. Possibile classificazione delle TVPossibile classificazione delle TV
SostenuteSostenute
Non sostenuteNon sostenute
SincronizzateSincronizzate
DesincronizzateDesincronizzate
parz. desincronizzateparz. desincronizzate
SincopaliSincopali
Non sincopaliNon sincopali
Responder all’ overdriveResponder all’ overdrive
Non responder all’overdriveNon responder all’overdrive
15. Possibili terapie elettrichePossibili terapie elettriche
Pacing anti-bradicardico convenzionalePacing anti-bradicardico convenzionale
Pacing a frequenza sostenuta per la profilassi di talunePacing a frequenza sostenuta per la profilassi di talune
aritmie (a.fibr, TDP etc)aritmie (a.fibr, TDP etc)
ATPATP
Shock su TVShock su TV
Shock su FVShock su FV
19. Razionale della terapiaRazionale della terapia
Bloccare con impulsi temporizzati siti di rientro critici per ilBloccare con impulsi temporizzati siti di rientro critici per il
mantenimento della TVmantenimento della TV
Aggressività crescenteAggressività crescente
diminuire la refrattarietà del miocardio tra il VD ed il sito di ingressodiminuire la refrattarietà del miocardio tra il VD ed il sito di ingresso nel rientronel rientro
aumentare la probabilità di “entrare” nel gapaumentare la probabilità di “entrare” nel gap
Bilanciare l’aggressività per evitare degenerazione della TVBilanciare l’aggressività per evitare degenerazione della TV
20. Interruzione di TV con ATPInterruzione di TV con ATP
Riduzione dei costi biologici, sociali ed economiciRiduzione dei costi biologici, sociali ed economici
21. Frequenza: superiore a 100 bpm e inferiore a 220 bpm
Ritmo: generalmente regolare
Onda P:
nella VT rapida non visibile
nella VT lenta le onde P possono essere visibili ma
l’attività elettrica atriale e quella ventricolare
sono completamente separate
QRS, segmento ST, onda T:
L’ampiezza del QRS è > di 0,12 s
Morfologia del QRS bizzarra con
incisure
Semento ST e onda T polarità opposta al
QRS
Quando multifocali l’intervallo di
accoppiamento e la morfologia del QRS
variano
Riassunto dei criteri ECG:
TachicardiaTachicardia ventricolareventricolare
24. Torsione di puntaTorsione di punta
È una forma di VT nella quale i complessi QRS si modificano
costantemente
La sua attività elettrica sembra attorcigliarsi sulla linea di base,
con il risultato di avere un aspetto ad elica
Forme congenite (QT lungo congenito)
- Sindrome di Jerwell-Lange-Nielsen (con sordità)
- Sindrome di Romano-Ward (senza sordità)
Forme acquisite
- Disionie (ipokaliemia, ipomagnesiemia, etc.)
- Farmaci: Idroclorotiazide, Furosemide, Indapamide, Chinidina,
Disopiramide, Sotalolo, Amiodarone, anti-depressivi triciclici
(Imipramina, Amitriptilina etc
25. Riassunto dei criteri ECG:
Cicli di QRS con bipolarità alternante con frequente tendenza alla
regressione spontanea (durata di 5-20 sec).
Ventricologrammi slargati, parossistici, con R-R irregolare
Modificazione dell’ampiezza del QRS in ciascun ciclo con aspetto
sinusoidale
Frequenza ventricolare: 200-250/min (range: 150-300)
Possibile degenerazione in fibrillazione ventricolare
Torsione di puntaTorsione di punta
26. Una PVC è una depolarizzazione
precoce che origina da uno dei
ventricoli precedendo il battito
sinusale atteso
I due ventricoli non sono attivati
simultaneamente
Allungamento del QRS che
assume una forma bizzarra
Sequenza di ripolarizzazione
alterata (semento ST e onda P con
direzione opposta al QRS.
Pausa compensatoria
Le PVC possono essere isolate o
in coppia (due PVC in
successione). Quando ci sono 3 o
più PVC in successione si parla di
TV; quando la TV dura per più di
30 sec, è definita TV sostenuta
Se una PVC cade sull’onda T può
determinare la comparsa di TV o
FV
A volte anche le PVC che cadono
dopo l’onda T possono
determinare TV
Complessi Ventricolari Prematuri (PVC)Complessi Ventricolari Prematuri (PVC)
27. PVC monomorfe:
Rientro dallo stesso focus
Intervallo tra il precedente
battito sinusale e la PVC
(Intervallo di
accoppiamento) costante
PVC polimorfePVC polimorfe::
Intervallo di accoppiamentoIntervallo di accoppiamento
e morfologia QRS variabilie morfologia QRS variabili
Originano da siti diversiOriginano da siti diversi
Originano dallo stesso sitoOriginano dallo stesso sito
con conduzione ventricolarecon conduzione ventricolare
variabilevariabile
Complessi Ventricolari Prematuri (PVC)Complessi Ventricolari Prematuri (PVC)
PVC monomorfe
28. Bigeminismo:
Dopo ogni battito regolare è
presente una PVC
Trigeminismo:Trigeminismo:
Dopo ogni 2 battiti regolariDopo ogni 2 battiti regolari
il terzo è una PVCil terzo è una PVC
Quadrigeminismo:Quadrigeminismo:
Dopo 3 battiti regolari ilDopo 3 battiti regolari il
quarto è una PVCquarto è una PVC
Bigeminismo
Trigeminismo
Quadrigeminismo
29. Complessi Ventricolari Prematuri (PVC)Complessi Ventricolari Prematuri (PVC)
QRS:
Non ha una normale morfologia
Durata > 0,12 sec
Onda P:
Onda P sinusale usualmente nascosta
dal QRS, dal segmento ST o dall’onda
T della PVC
La presenza di un’onda P sinusale
(quando non visibile) può essere dedotta
dalla comparsa di una pausa
compensatoria
Riassunto dei criteri
ECG:
TV non sostenuta
30. Complessi Ventricolari Prematuri (PVC)Complessi Ventricolari Prematuri (PVC)
TrattamentoTrattamento
Pz asintomatico con FC e PA normaliPz asintomatico con FC e PA normali
FC troppo bassaFC troppo bassa
FC troppo altaFC troppo alta
Bassa gittataBassa gittata
Nessun trattamentoNessun trattamento
AlgoritmoAlgoritmo BradiaritmieBradiaritmie
Algoritmo PEAAlgoritmo PEA
Algoritmo tachicardia a complessi larghiAlgoritmo tachicardia a complessi larghi
31. Sono presenti complessi QRS normali?
Se il pz ha complessi QRS di normale morfologia, ma
non ha polso, è presente una forma di attività elettrica
senza polso (PEA) e deve essere trattato
immediatamente
L’attività elettrica senza polso (PEA) è caratterizzata
dalla presenza di una qualsiasi attività elettrica diversa
da TV o FV, ma non è palpabile un polso a livello di
alcuna arteria
Analisi dell’ECG: domanda 1Analisi dell’ECG: domanda 1
32. Riassunto dei criteri ECG:
Qualunque ritmo o attività elettrica che non è in grado di
generare un polso palpabile
Attività elettrica senza polso (PEA)Attività elettrica senza polso (PEA)
34. È presente un’onda P ?
Molte aritmie sono caratterizzate dall’assenza o da un aspetto
anomalo dell’onda P.
Fibrillazione Atriale
Flutter Atriale
Analisi dell’ECG: domanda 2Analisi dell’ECG: domanda 2
35. Può derivare da multiple aree di rientro all’interno dell’atrio o da
multipli foci ectopici
Segnali elettrici disorganizzati e molto rapidi tra i complessi QRS
(onde di fibrillazione)
Onda P non individuabile
Ritmo irregolare
Può presentarsi come forma parossistica o cronica
Fibrillazione AtrialeFibrillazione Atriale
Fibrilazione Atriale
F.C. Ritmo Onde P Intervallo PR QRS
A: 350 bpmA: 350 bpm
V: VariabileV: Variabile
VariabileVariabile FibrillatorieFibrillatorie NonNon
rilevabilerilevabile
< 0,12< 0,12
36. Frequenza:
La frequenza atriale non è
valutabile
La frequenza ventricolare è
usuakmente 160-180 bpm
Ritmo:
Ritmo ventricolare
irregolare
Onde di defibrillazione
+
QRS regolare
Onda P:Onda P:
Assenza onde PAssenza onde P
Attività elettrica caotica oAttività elettrica caotica o
onda di defibrillazioneonda di defibrillazione
Intervallo QRS:Intervallo QRS:
Normale a meno diNormale a meno di
conduzione ventricolareconduzione ventricolare
aberranteaberrante
Ampiezza dell’onda R variaAmpiezza dell’onda R varia
irregolarmenteirregolarmente
Fibrillazione AtrialeFibrillazione Atriale
Riassunto dei criteri ECGRiassunto dei criteri ECG
BAV IIIBAV III
gradogrado
e/o ritmoe/o ritmo
giunzionalegiunzionale
accelleratoaccellerato
38. Onde P che si susseguono rapidamente o con caratteristico aspetto a
“dente di sega”
È il risultato di un circuito di rientro all’interno dell’atrio
Onde di flutter evidenti in DII, DIII e aVF
Frquentemente associato a valvulopatia mitralica o tricuspidale, a cuore
polmonare cronico o acuto ed a coronaropatia
Flutter AtrialeFlutter Atriale
Flutter Atriale
F.C. Ritmo Onde P Intervallo PR QRS
A:220-430A:220-430
bpmbpm
V:<300bpmV:<300bpm
Regolare oRegolare o
VariabileVariabile
A dente diA dente di
segasega
NonNon
rilevabilerilevabile
< 0,12< 0,12
39. Frequenza:
Frequenza Atriale: 220-350
bpm
La frequenza ventricolare è
usualmente 110-170 bpm
Ritmo:
Ritmo atriale regolare
Ritmo ventricolare regolare
se BAV costante
Ritmo ventricolare
irregolare se BAV variabile
Onda P:Onda P:
Onde di flutter in DII, DIII e aVFOnde di flutter in DII, DIII e aVF
Se conduzione 2:1 o 1:1 è difficileSe conduzione 2:1 o 1:1 è difficile
individuare le onda di flutter:individuare le onda di flutter:
Il massaggio del seno carotideoIl massaggio del seno carotideo
o adenosina e.v.o adenosina e.v.
Intervallo PR:Intervallo PR:
NormaleNormale
Intervallo QRS:Intervallo QRS:
Normale a meno di conduzioneNormale a meno di conduzione
ventricolare aberranteventricolare aberrante
Flutter AtrialeFlutter Atriale
Riassunto dei criteri ECG
41. Quale è la relazione tra onde P e complessi QRS ?
Nell’ECG normale ogni complesso QRS è preceduto da
un’onda P e l’intervallo di tempo tra i due è <0,20
secondi
I blocchi cardiaci sono ritmi causati da una alterata
conduzione dell’impulso attraverso il nodo AV.
Analisi dell’ECG: domanda 3Analisi dell’ECG: domanda 3
42. Blocchi atrioventricolariBlocchi atrioventricolari
Rispetto al grado di bloccoRispetto al grado di blocco
Blocchi parzialiBlocchi parziali
BAV 1° gradoBAV 1° grado
BAV 2° grado (tipo 1BAV 2° grado (tipo 1
e 2), blocco 2:1 ee 2), blocco 2:1 e
blocchi avanzati (3:1blocchi avanzati (3:1
o più)o più)
BAV 3° grado oBAV 3° grado o
completocompleto
Rispetto al sito di bloccoRispetto al sito di blocco
Nodo AVNodo AV
InfranodaleInfranodale
SottonodaleSottonodale
Ritardo o interruzione della conduzione dell’impulso dall’atrio aiRitardo o interruzione della conduzione dell’impulso dall’atrio ai
ventricoliventricoli
ClassificazioneClassificazione
43. BAV di I gradoBAV di I grado
Ritardo di passaggio dell’impulso dall’atrio ai ventricoliRitardo di passaggio dell’impulso dall’atrio ai ventricoli
Blocchi atrioventricolariBlocchi atrioventricolari
Blocco AV di primo grado
Onde P Intervallo PR QRS Caratteristiche
Identiche prima
di ogni QRS
Ritmo regolare
44. Alcuni impulsi sono condottiAlcuni impulsi sono condotti
ed altri sono bloccatied altri sono bloccati
Progressivo allungamentoProgressivo allungamento
dell’intervallo PR finchè undell’intervallo PR finchè un
impulso resta completamenteimpulso resta completamente
bloccatobloccato
Blocchi atrioventricolariBlocchi atrioventricolari
Blocco AV di secondo grado (Wenckebach)
Conduzione
intermittente
Progressivo
allungamento
Onde P Intervallo PR QRS Caratteristiche
QRS bloccato in
pattern ripetitivo
45. BAV di II grado tipo IIBAV di II grado tipo II
Alcuni impulsi sonoAlcuni impulsi sono
condotti ed altri sonocondotti ed altri sono
bloccatibloccati
L’intervallo PR non siL’intervallo PR non si
allunga prima del battitoallunga prima del battito
non condottonon condotto
Blocchi atrioventricolariBlocchi atrioventricolari
Blocco AV di secondo grado tipo II
46. BAV di III gradoBAV di III grado
Nessun impulso è condotto dagli atrii ai ventricoliNessun impulso è condotto dagli atrii ai ventricoli
Blocchi atrioventricolariBlocchi atrioventricolari
Blocco AV di terzo grado
Onde P Intervallo PR QRS Caratteristiche
Normali Nessuno Variabile Dissociazione
tra P e RS
48. Complessi GiunzionaliComplessi Giunzionali
In alcuni pazienti il tessuto di conduzione vicino al nodo AV prende ilIn alcuni pazienti il tessuto di conduzione vicino al nodo AV prende il
sopravvento sulla funzione di segnapassisopravvento sulla funzione di segnapassi
Questi pazienti hanno:Questi pazienti hanno:
• frequenza cardiaca bassa (40-60 bpm)frequenza cardiaca bassa (40-60 bpm)
• complesso QRS invertitocomplesso QRS invertito
• onde P retrograde in DII e DIIIonde P retrograde in DII e DIII
49. Complessi Giunzionali di scappamentoComplessi Giunzionali di scappamento
Se il nodo AV non viene depolarizzato dall’impulso sinusaleSe il nodo AV non viene depolarizzato dall’impulso sinusale
entro 1,0-1,5 sec, genererà un impulso chiamatoentro 1,0-1,5 sec, genererà un impulso chiamato complessocomplesso
giunzionale di scappamentogiunzionale di scappamento
Complessi giunzionali di scappamento
F.C. Ritmo Onde P Intervallo PR QRS
Regolare Invertite,
assenti o dopo
QRS
50. Complessi GiunzionaliComplessi Giunzionali
TrattamentoTrattamento
Una terapia specifica è di rado necessaria se nonUna terapia specifica è di rado necessaria se non
eventualmente quella in rapporto con uneventualmente quella in rapporto con un
sovradosaggio digitalicosovradosaggio digitalico
51. Tachicardia sinusaleTachicardia sinusale
Aumento della frequenza di scarica del nodo del senoAumento della frequenza di scarica del nodo del seno
Tachicardia Sinusale
F.C. Ritmo Onde P Intervallo PR QRS
Regolare Identiche. prima
di ogni QRS
53. Bradicardia sinusaleBradicardia sinusale
Riduzione della frequenza di scarica del nodo del senoRiduzione della frequenza di scarica del nodo del seno
Bradicardia Sinusale
F.C. Ritmo Onde P Intervallo PR QRS
Regolare Identiche. prima
di ogni QRS
54. Tachicardia sopraventricolare parossisticaTachicardia sopraventricolare parossistica
È una sindrome clinica, caratterizzata daÈ una sindrome clinica, caratterizzata da ripetuti episodi diripetuti episodi di
tachicardiatachicardia con insorgenza improvvisa e durata da alcuni secondicon insorgenza improvvisa e durata da alcuni secondi
a molte orea molte ore
TPSV
F.C. Ritmo Onde P Intervallo PR QRS
Regolare Anormali.
prima di ogni
QRS
55. Ritmi da PacemakerRitmi da Pacemaker
La maggior parte degli stimolatori oggi in uso sono aLa maggior parte degli stimolatori oggi in uso sono a
domanda:domanda:
Si attivano quando la frequenza del paziente scende al diSi attivano quando la frequenza del paziente scende al di
sotto di un limite prefissatosotto di un limite prefissato
Quindi un tracciato normale può presentare sia battiti sinusali,Quindi un tracciato normale può presentare sia battiti sinusali,
sia battiti da pacemakersia battiti da pacemaker
56. Esempio di Ecg di paziente con pacemaker DDD
(bicamerale) con elettrocateteri in stimolazione
UNIPOLARE (Spikes di elevato voltaggio)
Ritmi da PacemakerRitmi da Pacemaker
57. Esempio di Ecg di paziente con pacemaker DDD
(bicamerale) con elettrocateteri in stimolazione
BIPOLARE (Spikes di basso voltaggio)
Ritmi da PacemakerRitmi da Pacemaker
Pacemaker bicamerale
58. Esempio di ECG in paziente con pacemaker
TRICAMERALE (QRS stretto senza morfologia a tipo
BBS) con elettrocateteri in stimolazione BIPOLARE
(Spikes di basso voltaggio)
Ritmi da PacemakerRitmi da Pacemaker
63. Chi può utilizzare il sistema di
telesoccorso
• Chi soffre di disturbi cardiaci
• Chi è ad alto rischio (persone in sovrappeso o sotto
stress, fumatori, diabetici, ecc.)
• Chi ha un’elevata pressione sanguigna
• Chi desidera avere un ruolo attivo nella gestione della
propria salute
• Chi è affetto da insufficienza cardiaca (CHF)
64. 118
Il Centro di Monitoraggio registra i dati clinici in un database
a disposizione degli attori coinvolti
Monitor Centre
365 giorni365 giorni
24 ore su 2424 ore su 24
Con personale sanitario autorizzato
Cardiologo + Infermiere specializzato
Consulenza e
rassicurazione
Trasmissione dati
Utente
Medico di fiducia
(cardiologo, medico di
famiglia...)
Ospedale
Collegamento e trasmissione dei
dati al sistema d’emergenza
Contatto con il medico
di fiducia
65. TelePress™
Centro di
Monitoraggio
Home Care Center™
TeleWeight™TelePulse™
♦Un servizio studiato per gli
abbonati affetti da insufficienza
cardiaca può rilevare in modo
semplice dati personali importanti,
senza interferire con la routine
quotidiana
♦Il sistema tiene sotto controllo il
peso, la pressione sanguigna, il
livello di saturazione dell‘ossigeno
nel sangue e le pulsazioni
♦In caso di deviazioni dai valori
standard che potrebbero rivelarsi
rischiose, il sistema fa scattare
l’allarme presso il Centro di
Monitoraggio, in modo tale che
l‘abbonato possa essere contattato
dal nostro personale sanitario e dal
suo medico di fiducia
Il futuro vicino