2. La vita
Francesco Petrarca (Arezzo, 20 luglio 1304 – Arquà, 19
luglio 1374[1]) è stato uno scrittore, poeta, filosofo e filologo italiano,
considerato il precursore dell'umanesimo e uno dei fondamenti
della letteratura italiana, soprattutto grazie alla sua opera più
celebre, il Canzoniere, patrocinata quale modello di eccellenza
stilistica da Pietro Bembo nei primi del Cinquecento.Francesco
Petrarca nacque il 20 luglio 1304 ad Arezzo da ser Petracco, notaio,
ed Eletta Cangiani (o Canigiani), entrambi fiorentini[3]. Petracco,
originario d'Incisa, apparteneva alla fazione dei guelfi bianchi e fu
amico di Dante Alighieri, esiliato da Firenze nel 1302 per l'arrivo
di Carlo di Valois, apparentemente entrato nella città toscana quale
paciere di papa Bonifacio VIII, ma in realtà inviato per sostenere
i guelfi neri contro quelli bianchi. La sentenza del 10
marzo 1302 emanata da Cante Gabrielli da Gubbio, podestà di
Firenze, esiliava tutti i guelfi bianchi, compreso ser Petracco, che,
oltre all'oltraggio dell'esilio, fu condannato al taglio della mano
destra[4]. Dopo Francesco, nacque prima un figlio naturale di ser
Petracco di nome Giovanni, di cui Petrarca tacerà sempre nei suoi
scritti e che diverrà monaco olivetano e morì nel 1384[5]; poi, nel
1307, l'amato fratello Gherardo, futuro monaco certosino.