2. La vita
La vita. Aristotele nacque a Stagira nel 384-383 a.C. ed entrò nella scuola di Platone a 17
anni e vi rimase per 20 anni (fino alla morte del Maestro).
Aristotele ha un atteggiamento di libertà e di rispetto nei confronti di Platone. Nel 342
divenne l’educatore di Alessandro Magno.
Fondò una scuola filosofica, il Liceo, i cui studenti (discepoli) erano chiamati peripatetici
(per via del gran giardino della scuola).
Morì nel 322-321 a causa di una malattia allo stomaco (aveva 63 anni).
3. Gli scritti
Scritti essoterici.
Gli scritti essoterici sono scritti in firma dialogica e sono destinati al pubblico. Ci sono pervenuti solo alcuni di questi scritti:
• Protrettico, esortazione alla filosofia;
• Sulla Filosofia, la prima critica alle idee platoniche da parte di Aristotele, con il conseguente distacco;
• Sulla Retorica;
• Sull'anima.
Tramite questi scritti si capisce che la dottrina di Aristotele non è nata già compiuta, ma che il suo pensiero ha subito cri si e
mutamenti.
Opere acromatiche o esoteriche.
Le opere acromatiche o esoteriche sono i testi che Aristotele ha destinato all’insegnamento, nei quali sembra che il filosofo abbia avuto
dubbi o subito una crisi nell’ideare la sua filosofia. Questi scritti sono divisi in quattro gruppi:
• gli scritti di logica (Organo, ovvero lo strumento del sapere);
• gli scritti sulla metafisica;
• gli scritti sulla fisica, sulla storia naturale, sulla matematica e sulla psicologia;
• gli scritti d’etica, politica, economia, poetica e retorica.
4. Il rapporto con Platone
• Platone, in primo luogo, crede nella finalità politica della conoscenza (momento politico-educativo), mentre
Aristotele crede nel sapere disinteressato (momento conoscitivo e scientifico).
• Platone guarda il mondo secondo un’ottica verticale e gerarchica, dividendola tra realtà vere e apparenti e tra
conoscenze superiori e conoscenze inferiori invece Aristotele ha una visione più unitaria e orizzontale, poiché
tutte le realtà hanno pari dignità ontologica e tutte le scienze hanno pari dignità gnoseologica, però considera
la metafisica come filosofia suprema.
• Un’altra differenza è la concezione di Dio: per Aristotele intelligenza e intelligibile coincidono (soggetto =
oggetto), per Platone, invece, l’intelligenza è il Demiurgo e l’intelligibile sono le idee.
• In Platone vi è un sistema “aperto” e un filosofare problematico, mentre in Aristotele il sistema filosofico è
“chiuso”, cioè un insieme fisso di verità connesse tra loro.
• Platone fa uso di miti mentre Aristotele concepisce la filosofia solo razionalmente.
• Il maestro è appassionato di matematica e non di scienze naturali, mentre il discepolo prova il contrario .
5. La divisione delle Scienze
Aristotele distingue tre gruppi di scienze:
• le scienze teoretiche, che sono la metafisica, la fisica e la matematica, che studiano il
necessario (ciò che non può essere diverso da così com’è) e hanno come scopo la
conoscenza disinteressata della realtà;
• le scienze pratiche, che sono l’etica e la politica, che studiano il possibile (ciò che può
essere diverso da così com’è: hanno come scopo l’illuminazione dell’agire) e indagano
nell’ambito dell’agire individuale e collettivo;
• le scienze poietiche, che sono le arti belle e le tecniche, che hanno per oggetto sempre il
possibile e che studiano l’ambito della produzione d’opere o della manipolazione
d’oggetti.