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S. Nardi, MD
Lab. Elettrofisiologia – Div. di Cardiologia
Ospedale S. Maria - TERNI
Nel “Cuore”
della Magna Grecia
17-20 ottobre 2006 – Siracusa
Interesse clinico del modo di
pacing AAIsafeR nei pz con ICD
Fisiologicità e sicurezza nel gestire i
disturbi di conduzione atrioventricolare
Lo studio DAVID: le malefatte del pacing apicale Vdx
• Popolazione di pazienti (pz):
- Indicazioni all’ICD (classe I AHA / ACC);
- No indicazioni al pacing antibradicardico;
- No FA permanente
- LVEF ≤ 40%
- Terapia medica ottimale per HF lungo tutto il f-up
• Design randomizzato, parallelo:
“gruppo VVI - 40 bpm” (n=256): VT-cut-off ≤ 150 bpm, rate only;
“gruppo DDDR - 70 bpm” (n=250); VT cut-off ≤ 150 bpm,
detezione aritmica bicamerale, altri parametri a discrezione
dell’investigatore (AV Delay inclusi) ;
Variabili demografiche non significativamente diverse nei 2 gruppi
• End-point primario (combinato):
morte / ospedalizzazione da HF (nuovo episodio o peggioramento)
Wilkoff B.L. & al; JAMA, 2002; 288 (24): 3115-3123
Background
• Studio prematuramente interrotto:
“Data & Safety Monitoring Board” ha dato indicazioni allo Steering
Committee di stoppare lo studio, quando il f-up medio = 8.4 mesi
• Conclusioni:
• in pz con indicazione ICD classe I, no indic. pacing antibradi,
ridotta LVEF (≤ 40%), non derivano benefici clinici chiari dal
modo DDDR vs modo VVI back-up
• “pacing bicamerale” può essere deleterio in termini di mortalità
ed ospedalizzazioni HF
Background
_______ DDDR
- - - - - - VVI
All-cause mortality 1st
HFH (or worsened) End-point combinato
Wilkoff B.L. & al; JAMA, 2002; 288 (24): 3115-3123
Lo studio DAVID: le malefatte del pacing apicale Vdx
VVI 40 bpm DDDR 70 bpm p - value
Event free at 1 year
(primary endpoint)
83.9% 73.3% < 0.03
HF Hospitalization
(HFH)
13.3% 22.6% 0.07
Total mortality 6.5% 10.1% 0.16
% media
di pacing VDx
(%Vp)
3% 56% < 0.001
Pacing Vds nello studio DAVIDBackground
Wilkoff B.L. & al; JAMA, 2002; 288 (24): 3115-3123
Possibili spiegazioni per i risultati negativi nel braccio DDDR ?
No vincoli (in quel braccio) sulla programmazione AVDs,
che ha portato a %Vp molto alte (probabilmente non necessarie)
• A che serve un RV lead in un ICD ?
– per rilevare le aritmie V
– per rilasciare ATP & shocks
– per stimolare in caso di bradicardie (letali) post-shock
• I grandi trials sul pacing fisiologico (MOST, DAVID, DANISH I & II)
mostrano che un supporto antibradicardico atriale è
equivalente (o superiore) negli esiti clinici (⇓ HFH) vs una
strategia VVI o DDI sentinella (bassa frequenza), e ciò è dovuto
alla preservazione di:
– sincronismo AV;
– sequenza di attivazione V spontanea (sincronismo V, ⇓ %Vp)
• Più e più Elettrofisiologi credono oggi che, quando non vi siano
criteri per la CRT, in un contesto di assodata indicazione ICD
(1-aria o 2-aria), un catetere atriale serva per fornire un
adeguato pacing fisiologico e prevenire le HFH,
minimizzando la %Vp
Una nuova interpretazione della terapia ICD *Background
* Sweeney MO: “Rules of Evidence”, editorial; PACE 2005; 28: 81-88
In altre parole, in tutte le applicazioni ICD:
– catetere Vdx: serve per prevenire la SCD
(e per stimolare il Vdx solo quando strettamente necessario)
– catetere Adx “dovrebbe essere in grado” di
fornire un supporto di pacing fisiologico,
prevenendo potenzialmente un
peggioramento dell’ HF a causa di pacing V
accidentale (= inappropriato)
– catetere Vsx deve essere aggiunto se vi siano
chiari criteri per la CRT
Background
* Sweeney MO: “Rules of Evidence”, editorial; PACE 2005; 28: 81-88
Una nuova interpretazione della terapia ICD *
Modo AAI(R) puro e suoi limiti clinici
• Il modo AAI è considerato il miglior modo di pacing in
termini di FA, HF, mortalità nei pz Sinus Node Disease
(DANISH trials: Andersen, Lancet 1997; Nielsen, Circ. 2003)
• Il modo puro AAI, per essere efficace nel correggere la
bradicardia, richiede stabilità long-term di:
- conduzione AV (rischio BAV ⇒ up-grading DDD)
- ritmo sinusale (rischio episodi FA-parox bradic.)
• L’incidenza di BAV parox (o permanenti) non è
trascurabile nei pz con SND
• Episodi di FA parox (o un trend alla cronicizzazione
FA) con risposta V lenta sono incompatibili con AAI(R)
puro
Background
Rischio di BAV persistenti in pz stimolati per SND
Studio/Autore
Follow-up medio
(anni)
Incidenza BAV
Incidenza
BAV
(per anno)
Rosenqvist,
1989
(review of 28 studies)
3 Median: 2.1%
Range: 0-11.9%
Median: 0.6%
Range: 0 - 4.5%
Andersen, 1997 8 3.6% 0.6%
Brandt, 1992 5 8.5% 1.8%
Sutton, 1986 3 8.4% 2.8%
Rosenqvist,
1986
2 4.0% 2.0%
Rosenqvist,
1985
5 3.3% 0.7%
Hayes, 1984 3 3.4% 1.1%
Background
Studio/Autore
Modo di
Pacing
Follow-up
medio
(years)
Incidenza
FA
Incidenza
FA (per
anno)
Andersen, 1997 AAI 5 8.8% 1.8%
Sutton, 1986 AAI 3 4.5% 1.5%
Brandt, 1992 AAI 5 7.0% 1.4%
PASE, 1998 DDDR 1,5 19.0% 12.7%
CTOPP, 2000
DDDR/
VVIR
3 16.6% 5.5% (DDDR)
Rischio di FA cronica in pz stimolati per SNDBackground
Una nuova soluzione per i pz ICD: il modo AAIsafeRTM *
* Tecnologia Sorin Group
• Il modo di pacing AAIsafeR è disponibile nel:
– Modello Bicamerale
• Nuovo gold standard per la stimolazione nel pz
ICD senza indicazioni CRT o BAV permenenti
– Modello CRT
• quando l’indicazione CRT è borderline, e si
desideri assolutamente evitare la stimolazione del
Vdx, per scongiurare il precipitare dei sintomi HF
Descrizione di base del modo AAIsafeR
1. Opera normalmente in AAI(R), con safety V back-up pacing
[DDD(R) mode] in caso di BAV parossistico
2. In grado di ridurre %Vp non necessario, con migliori
performance vs strategie tradizionali (DDD + AVD lungo,
algoritmi DDD + Search AV, etc)
3. In grado di gestire tutti i gradi di BAV (III, II Mobitz 1 & 2, I)
4. In grado di switch back to AAI(R) non appena la conduzione
AV spontanea si ripristini
5. In grado di rispettare la capacità d’esercizio dei pz
6. In grado di superare i limiti tecnici tradizionali del modo AAI
(problemi di undersensing / oversensing)
7. In grado di opportunamente switchare su occorrenza di aritmie
atriali (switch AAI ⇒ DDI)
8. In grado di monitorare le proprie performance, fornendo dettagli
diagnostici sulle aritmie ed i disturbi della conduzione AV
AAISafeRmodespecifications
AAIsafeR = AAI + back-up V (in modo DDD)
• AAIsafeR opera di base in modo AAI, finchè la
conduzione AV sia stabile;
• Grazie a 4 criteri specifici, il sistema è in grado di
rilevare e classificare tutte le situazioni di BAV
(I, II Mobitz 1 & 2, III grado), switchando immediatamente in un
safety pacing mode (DDD-temporaneo):
1. BAV III grado
2. BAV II grado (Mobitz tipo I & II)
3. BAV I grado (disponibile opzione “Exercise Only”)
4. Max Pausa V (criterio di max sicurezza:
programmabile: 2 sec, 3 sec, 4 sec)
AAIsafeRmodeoperations
AAIsafeR*: criteri per switch AAI ⇔ DDD
* Sorin Group technology
Dinamica degli switch: AAI ⇒ DDD ⇒ AAI
• Switch “per 1 giorno” AAI ⇒ DDD (“1-day DDD”):
 in caso di > 45 episodi di BAV in 24 h
 in caso di > 15 episodi di BAV in 24 h, per 3 gg consecutivi
 se %Vp > 50% in un contatore di 1 h
• Ripristino automatico DDD ⇒ AAI (“switch back” to AAI):
 in caso di 12 eventi V spontanei in DDD
 dopo 100 eventi V stimolati
 un tentativo giornaliero (h 8.00 AM) di ripristinare modo AAI
(solo se il PM è in stato di “1-day DDD”)
AAIsafeRmodeoperations
Più del 60% delle moderne indicazioni al pacing bicamerale
potrebbero beneficiare dal modo AAIsafeR …
Herzschr Elektrophys, 2002; 13: 242-257; Danish, German & Swiss PM Registries
AAIsafeRinPMpatientsAAIsafeRTM : indicazioni nei pz PM
SICUREZZA del modo AAIsafeR (pz con SND / BAV parox)
Savourè A. & al;
PACE 2005; 28: S43-S46
Safety on 43 pts
AAIsafeRinPMpts:safetyaspects
Frohlig G & al;
Europace 2006, 8: 96-
101
• 123 pz (73±10 anni, 51% M), f-up M1 in modo AAIsafeR
(primi 43 pz con Holter ECG 24h in pre-dimissione)
• SICUREZZA confermata :
- no eventi indesiderati,
- no pause V > consentite dalla programmazione,
- no falsi negativi sugli switch di sicurezza AAI ⇒ DDD
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
% V pacing Pts with Vp=0%
AAIsafeR DDD long AVD
P=0.01P=0.01
P<0.006P<0.006
DDD +
AVD lungo
AAIsafeR
Nr pz 26 28 *
% pacing V
(media±DS)
7.3 ± 19.8 % 0.04 ± 0.19 %
Mediana
% pacing V
0 % 0 %
Min - Max
% pacing V
0 – 95 % 0 - 1 %
Nr pz con
%Vp = 0
18 (69 %) 27 (96 %)
• Indicazioni impianto: SND, sindrome bradi-tachi, BAV parossistici
• Conduzione AV spontanea a riposo: PR < 250 ms (AR < 300 ms),
modo di pacing randomizzato ad 1 mese dall’inclusione
• No BAV permanenti alla visita M1 (“DDD @ visita M1” o “Vp > 5%”)
Preliminary results of SAVE-R study (JM Davy, HRS 2005)
EFFICACIA del modo AAIsafeR (pz con SND / BAV parox)AAIsafeRinPMpts
EFFICACIA del modo AAIsafeR (pz con SND / BAV parox)
• Indicazioni impianto: SND, sindrome bradi-tachi, BAV parossistici
• Conduzione AV spontanea a riposo: PR < 250 ms (AR < 300 ms),
modo di pacing randomizzato ad 1 mese dall’inclusione
• No BAV permanenti alla visita M1 (“DDD @ visita M1” o “Vp > 5%”)
• Controllo a 3 mesi:
- % V pacing;
- Nr pz con Vp = 0%
• Performance di AAIsafeR valutate in 30 pz, con
indicazioni ICD (consenso informato* tutti i pz), per
documentare che l’utilizzo del modo di pacing AAIsafeR
(già largamente valutato preliminarmente su pz PM) :
– è sicuro;
– può ridurre la quota non necessaria di pacing Vdx
• Riportare tutti gli eventi indesiderati, correlati o
meno ai dispositivi / procedure
Valutazione AAIsafeR nei pz ICD: OBIETTIVIAAIsafeR:evaluationinICDpts
* Studio approvato in UK, Francia, Italia, Germania, Olanda, Danimarca
Valutazione nei pz ICD: METODI
• Arruolamento: - verifica criteri incl. / escl.
- firma del consenso informato
• Impianto: - verifica bontà parametri elettrici
• Pre-dimissione:
• ECG Holter 24h, ICD programmato in modo AAIsafeR
• F-up ICD: parametri elettrici + letture memorie / statistiche
• Programmazione AAIsafeR confermata nei soli pz
bicamerali
• Follow-up ad 1-mese (M1):
• F-up ICD: parametri elettrici + lettura memorie/statistiche
AAIsafeR:evaluationinICDpts
Ovatio DR
(n = 16)
Ovatio CRT (n = 14)
(temporan, programmato
in modo AAIsafeR)
Sesso (% di maschi) 75 79
Età (anni) 62 ± 10 68 ± 10
Indicazioni ICD
(% prev. primaria)
56 % 66 %
Cardiopatia 56% CAD, 44% post-MI,
12% DCM, 12% ARVD, 6% no
100% CHF, 64% CAD,
57% post-MI
Indicazioni al Pacing 31% AVB, 31% SND,
38% none
28% AVB,
14% AVB + SND
LVEF (%) 43 ± 18 27 ± 6
Classe NYHA I / II / III / IV 6 / 9 / 1 / 0 0 / 7 / 5 / 2
Valutazione nei pz ICD: POPOLAZIONE (n = 30 pz)
L’analisi degli “ECG Holter 24 h” (n = 30) conferma:
 Assenza di cicli V > “Max Pausa V”
programmata;
 Assenza di switch su falsi positivi
fatta eccezione per quelli causati dalla gestione dei
periodi di committed (“switch per ragioni di sicurezza”);
 Assenza di falsi negativi (no switch
nonostante situazioni di BAV)
Valutazione nei pz ICD: ANALISI DI SICUREZZAAAIsafeR:evaluationinICDpts
# pts No Switches
Intermittent
switches
Long
switches
% V pacing 30
0%
(23 pz)
0.4 ± 0.5 %
[0 – 1 %]
(5 pz)
63.5 ± 47.4 %
[30 – 97 %]
(2 pz)
% A pacing 30 20 ± 30 % 32 ± 42 % 5 ± 9 %
% V pacing 10
0 %
(2 pz)
0.2 ± 0.4 %
[0 – 8 %]
(6 pz)
10.0 ± 2.8 %
[8 – 12 %]
(2 pz)
F-up 24 h: 93% dei pz con “No switch” o “Switch Intermittenti”
F-up M1: 80% dei pz con “No switch” o “Switch Intermittenti”
F-up 24-h
F-up M1
AAIsafeR:evaluationinICDptsValutazione nei pz ICD: ANALISI DI EFFICACIA
• 8 pz con BAV I grado documentato
• Ecco un episodio di BAV I grado, a 103 bpm in ritmo sinusale
Esempi di BAV documentati dall’ICD: I grado
“AAI” “DDD”
• 7 pz con BAV II grado (in 2/7 questo criterio è stato l’unico utilizzazo)
• Ecco 3 episodi di BAV II grado, memorizzati nell’ICD (funzione AIDA+)
Esempi di BAV documentati dall’ICD: II grado
• 7 pz con “safety switches” (tipo “committed pacing”)
• “Safety switch” = unico criterio utilizzato in 2 pz:
entrambi i pz avevano < 1% di pacing Vdx
Switch di sicurezza (AAI ⇒ DDD)
• Modo di pacing AAIsafeR è sicuro sui pz
ICD
• In pz ICD NON-selezionati:
• Dopo 24 h : 2 / 30 pz (7%) sono switchati
in DDD di lunga durata
• Dopo 1 mese : 2 / 10 pz (20%) sono switchati
in DDD di lunga durata;
probabilmente non sono indicati al modo
AAIsafeR, a causa di latenti situazioni di BAV
avanzato
• Gli altri pz («No switch» o «Switch Intermittenti»):
Pacing Vdx < 1%
CONCLUSIONI (1/3): valutazione clinica (AAIsafeR in pz ICD)AAIsafeR:evaluationinICDpts
AAIsafeR nei pz ICD: valutazione sicur. / effic. (*)
(*) sorgente: Sorin Group internal clinical release (unpublished data)
• 41 pz consecutivi con indicazioni ICD,
impiantati con ICD modello Ovatio DR 6550
• Modo AAIsafeR attivato per almeno 24h, con
analisi ECG esterno (Holter 24h)
• Sicurezza confermata: no eventi indesiderati,
no pause V > tollerate dalla programmazione,
no falsi negativi AAI ⇒ DDD
• Efficacia globale riduzione del pacing Vdx:
% media di Vp 0.1 ± 0.4 %
Min of % V pacing 0 %
Max of % V pacing 2 %
• Modo di pacing AAIsafeR è sicuro sui pz
ICD
• In pz ICD NON-selezionati:
• Solo il 7% dei pz (2/30) hanno switchato a DDD
di lunga durata dopo 1 giorno (20% ad 1 mese);
(sitauzioni latenti di BAV avanzato)
• Tutti gli altri pz («No switch» o «Switch Intermittenti»):
Pacing Vdx < 1%
CONCLUSIONI (1/3): valutazione clinica (AAIsafeR in pz ICD)AAIsafeR:evaluationinICDpts
PerspectivesforICDptsCONCLUSIONI (2/3): AAIsafeR & pz ICD
In pz con indicazioni ICD (e NO indicazioni CRT oppure
BAV permanente), il modo di pacing AAIsafeR garantisce
la riduzione del pacing non necessario in Vdx, il che porta
ad interessanto prospettive per future applicazioni:
 pz SENZA indicazioni pacing antibradicardico:
una valida alternativa alla strategia “VVI (o DDI) low rate”
 pz con Sinus Node Disease (o Incompetenza Cronotropa):
una valida alternativa alla strategia “DDI 60 bpm” o “AAIR”
 pz con Blocchi AV parossistici:
una valida alternativa alla strategia “DDD + AVD lungo”
PerspectivesforICDpts
• Se combiniamo i benefici “QoL” offerti dalle migliori
performance in un ICD bicamerale, derivanti da una
più elevata specificità (grazie di sofisticati algoritmi
di detezione aritmica bicamerali) …
• … con i benefici “QoL” dati da “modi di pacing
fisiologici”, possiamo prevedere a medio-termine (e
nelle indicazioni di cui sopra) una “riscoperta” dell’ICD
bicamerale
CONCLUSIONI (3/3): la “riscoperta” dell’ICD bicamerale
• The WRONG interpretation usually given on these results:
“A complex ICD worsens clinical outcomes vs the simplest
solution = SC-ICD”
• The CORRECT interpretation is probably that:
“DC-ICDs worsen clinical outcomes (vs SC-ICDs) if
antibradycardia function programming is not optimized”
• In fact, a recent retrospective analysis on MADIT II:
the effects of %Vp on HF, V arrhythmias, & deaths were independent
upon ICD class (54% SC) & programmed pacing mode (single / dual)
• Finally, in DAVID study: subgroup DDDR with %Vp < 40% showed a
survival to HFH superior to VVI group (Circ 2003)
Background
* Sweeney MO: “Rules of Evidence”, editorial; PACE 2005; 28: 81-88
How to interprete* DAVID results ?
• Several EPs believe that all pts with ICD indication (primary or
secondary) who need (or “potentially need”) to be paced,
should go directly to CRT
• The “mis-consequence” of this position is that all the rest of ICD
indicated pts are OK with a very simple SC-ICD …
• It’s true that CRT selection criteria continuously evolve, but it’s
likely that < 40% of pts candidates to SCD primary prevention
with ICD clearly fulfills all CRT criteria
• This “mis-position” leads to “CRT-D over-use”, and to
increased risk of HFH in the rest of SC-ICD pts
• How to critically review this scheme ?
The routine practice today *Background
* Sweeney MO: “Rules of Evidence”, editorial; PACE 2005; 28: 81-88
AAIsafeR: a real atrial architecture
AEI
AEI
AEI
As As As
Ap
Vs Vs Vs Vs Vs
PA
C
 AEI (Atrial Escape Interval) triggered on As & PAC detectionAEI (Atrial Escape Interval) triggered on As & PAC detection
EI
As As As
Vs Vs Vs
AsAs
Vs
No trigger
of AV delay
 Atrial events (As/Ap) never trigger an AVDAtrial events (As/Ap) never trigger an AVD
As = atrial SENSED
Ap = atrial PACED
PAC = premature atrial contraction
III degree AVB management
• 2 consecutive blocked atrial events (A sensing e/o A pacing)
induce immediate switch in DDD(R) mode
(dynamic AVDs, programmable)
AVBlockmanagement
• 3 blocked atrial events (A sensing e/o A pacing) in a dynamic window
of 12 atrial cycles; immediate switch in DDD(R)
(dynamic AVDs, programmable)
II degree AVB managementAVBlockmanagement
… sensitive to all II degree AVB typology (Mobitz type I & II)
• Switch on II d AVB (Mobitz II)
• On exercise phase
• Variable conduction ratio (6:5) & (5:4)
• Switch on II d AVB (Mobitz I)
• Progressive AV conduction lenghtening
• Variable conduction ratio (4:3) & (6:5)
• This statistical criterion (3 blocked / 12) provides safe switch in DDD on all II
degree AVB, even with variable conduction ratio
• 7 consecutive atrial events (A sensing e/o A pacing) with a PR interval
exceeding the maximum programmable limits (programmable)
• Switch I d AVB “Exercise Only”: PR max: 200 – 450 ms (step 50ms)
• Switch I d AVB “Rest+Exercise” PR max: 350-400-450 ms
I degree AVB managementAVBlockmanagement
• “Sindrome da AAIR” da perdita di adattamento del tempo di
conduzione AV all’aumento della frequenza cardiaca
BAV di 1° grado: “sindrome da AAIR” in fase di esercizio
MaboP&al;PACE1991:14:2133-2142
LerispostedelmodoAAIsafeR
Prevenzione / gestione della “sindrome da AAIR”
• Il sistema doppio sensore G+MV gestisce l’onset dell’esercizio con
una dinamica in grado di rispettare i meccanismi fisiologici di
adeguamento all’esercizio dei tempi di conduzione AV spontanea
• L’ intervento in DDD(R) su BAV 1° in esercizio (con PR max tollerato
programmabile da 200 ms a 450 ms) ha lo scopo di garantire un
sincronismo AV più efficace in termini di portata cardiaca,
rispettando le capacità di esercizio del pz
AAIsafeR2
commuta
in
AAIsafeR2
commuta
in
modo
DDD(R)
modo
DDD(R)
LerispostedelmodoAAIsafeR
• In fase di esercizio, in caso di BAV o compromissione dei
tempi di conduzione AV, il sincronismo AV ottimale viene
assicurato da un immediato intervento del pacing DDD(R)
• La stimolazione bicamerale viene mantenuta fino al termine
dell’esercizio
Rispetto della capacità d’esercizio del pazienteLerispostedelmodoAAIsafeR
Evitare undersensing/oversensing tipici del modo AAI puro
• Periodi refrattari automatici “brevi” (anche post Vs o Vp)
• Autosensing atriale (sensibilità atriale dinamica = 1/3 onda P media)
• Protezione contro Far-Field
(modifica automatica della sensib. atriale all’interno del ciclo cardiaco)
Blanking
Atriale
Blanking
Ventricolare
As
Vs
80 ms 95 ms
Ap
Vs
80 ms 95 ms
PAC
Vs
Vs Vs
As Ap
Vs
PAC
PRAPRA PRAPRA
PRA
Periodo Atriale
Refrattario assoluto
LerispostedelmodoAAIsafeR
Funzioni diagnostiche dedicate ai disturbi della conduzione AV
• Episodi di BAV documentati con EGM e marker nella sezione
di AIDA+ dedicata alla conduzione atrio-ventricolare
LerispostedelmodoAAIsafeR
Descrizione degli episodi di BAV
• Episodi di BAV classificati in base al grado, al circadiano
(notte/giorno), ed al livello di attività del paziente (esercizio/riposo)
Andamento giorno/notte episodi di BAV (6 mesi di monitoraggio day-by-day)
Tabella riassuntiva del tipo di commutazione/BAV effettuata dal PM
LerispostedelmodoAAIsafeR
Adeguamento a disturbi di conduzione notturni
• AAIsafeR si adegua ai disturbi di conduzione notturni
• La persistenza di BAV notturni (o un peggioramento nella
notte dei valori di conduzione AV intrinseca oltre i limiti
programmati), induce un pacing in DDD; il ripristino della
modalità AAI(R) effettuata al mattino, in condizioni più
favorevoli, ha lo scopo di preservare la conduzione AV
spontanea per il resto della giornata
LerispostedelmodoAAIsafeR
Tempi di conduzione AV
• Vengono documentati gli intervalli PR ed AR del paziente
anche in relazione alla frequenza cardiaca, e l’andamento
orario della conduzione AV spontanea sulle ultime 24 h
Distribuzione PR/AR (cumulativa, 6 mesi di FU)
Andamento AR/PR della conduzione AV spontanea nelle ultime 24 ore
PR/AR vs frequenza
LerispostedelmodoAAIsafeR

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  • 1. S. Nardi, MD Lab. Elettrofisiologia – Div. di Cardiologia Ospedale S. Maria - TERNI Nel “Cuore” della Magna Grecia 17-20 ottobre 2006 – Siracusa Interesse clinico del modo di pacing AAIsafeR nei pz con ICD Fisiologicità e sicurezza nel gestire i disturbi di conduzione atrioventricolare
  • 2. Lo studio DAVID: le malefatte del pacing apicale Vdx • Popolazione di pazienti (pz): - Indicazioni all’ICD (classe I AHA / ACC); - No indicazioni al pacing antibradicardico; - No FA permanente - LVEF ≤ 40% - Terapia medica ottimale per HF lungo tutto il f-up • Design randomizzato, parallelo: “gruppo VVI - 40 bpm” (n=256): VT-cut-off ≤ 150 bpm, rate only; “gruppo DDDR - 70 bpm” (n=250); VT cut-off ≤ 150 bpm, detezione aritmica bicamerale, altri parametri a discrezione dell’investigatore (AV Delay inclusi) ; Variabili demografiche non significativamente diverse nei 2 gruppi • End-point primario (combinato): morte / ospedalizzazione da HF (nuovo episodio o peggioramento) Wilkoff B.L. & al; JAMA, 2002; 288 (24): 3115-3123 Background
  • 3. • Studio prematuramente interrotto: “Data & Safety Monitoring Board” ha dato indicazioni allo Steering Committee di stoppare lo studio, quando il f-up medio = 8.4 mesi • Conclusioni: • in pz con indicazione ICD classe I, no indic. pacing antibradi, ridotta LVEF (≤ 40%), non derivano benefici clinici chiari dal modo DDDR vs modo VVI back-up • “pacing bicamerale” può essere deleterio in termini di mortalità ed ospedalizzazioni HF Background _______ DDDR - - - - - - VVI All-cause mortality 1st HFH (or worsened) End-point combinato Wilkoff B.L. & al; JAMA, 2002; 288 (24): 3115-3123 Lo studio DAVID: le malefatte del pacing apicale Vdx
  • 4. VVI 40 bpm DDDR 70 bpm p - value Event free at 1 year (primary endpoint) 83.9% 73.3% < 0.03 HF Hospitalization (HFH) 13.3% 22.6% 0.07 Total mortality 6.5% 10.1% 0.16 % media di pacing VDx (%Vp) 3% 56% < 0.001 Pacing Vds nello studio DAVIDBackground Wilkoff B.L. & al; JAMA, 2002; 288 (24): 3115-3123 Possibili spiegazioni per i risultati negativi nel braccio DDDR ? No vincoli (in quel braccio) sulla programmazione AVDs, che ha portato a %Vp molto alte (probabilmente non necessarie)
  • 5. • A che serve un RV lead in un ICD ? – per rilevare le aritmie V – per rilasciare ATP & shocks – per stimolare in caso di bradicardie (letali) post-shock • I grandi trials sul pacing fisiologico (MOST, DAVID, DANISH I & II) mostrano che un supporto antibradicardico atriale è equivalente (o superiore) negli esiti clinici (⇓ HFH) vs una strategia VVI o DDI sentinella (bassa frequenza), e ciò è dovuto alla preservazione di: – sincronismo AV; – sequenza di attivazione V spontanea (sincronismo V, ⇓ %Vp) • Più e più Elettrofisiologi credono oggi che, quando non vi siano criteri per la CRT, in un contesto di assodata indicazione ICD (1-aria o 2-aria), un catetere atriale serva per fornire un adeguato pacing fisiologico e prevenire le HFH, minimizzando la %Vp Una nuova interpretazione della terapia ICD *Background * Sweeney MO: “Rules of Evidence”, editorial; PACE 2005; 28: 81-88
  • 6. In altre parole, in tutte le applicazioni ICD: – catetere Vdx: serve per prevenire la SCD (e per stimolare il Vdx solo quando strettamente necessario) – catetere Adx “dovrebbe essere in grado” di fornire un supporto di pacing fisiologico, prevenendo potenzialmente un peggioramento dell’ HF a causa di pacing V accidentale (= inappropriato) – catetere Vsx deve essere aggiunto se vi siano chiari criteri per la CRT Background * Sweeney MO: “Rules of Evidence”, editorial; PACE 2005; 28: 81-88 Una nuova interpretazione della terapia ICD *
  • 7. Modo AAI(R) puro e suoi limiti clinici • Il modo AAI è considerato il miglior modo di pacing in termini di FA, HF, mortalità nei pz Sinus Node Disease (DANISH trials: Andersen, Lancet 1997; Nielsen, Circ. 2003) • Il modo puro AAI, per essere efficace nel correggere la bradicardia, richiede stabilità long-term di: - conduzione AV (rischio BAV ⇒ up-grading DDD) - ritmo sinusale (rischio episodi FA-parox bradic.) • L’incidenza di BAV parox (o permanenti) non è trascurabile nei pz con SND • Episodi di FA parox (o un trend alla cronicizzazione FA) con risposta V lenta sono incompatibili con AAI(R) puro Background
  • 8. Rischio di BAV persistenti in pz stimolati per SND Studio/Autore Follow-up medio (anni) Incidenza BAV Incidenza BAV (per anno) Rosenqvist, 1989 (review of 28 studies) 3 Median: 2.1% Range: 0-11.9% Median: 0.6% Range: 0 - 4.5% Andersen, 1997 8 3.6% 0.6% Brandt, 1992 5 8.5% 1.8% Sutton, 1986 3 8.4% 2.8% Rosenqvist, 1986 2 4.0% 2.0% Rosenqvist, 1985 5 3.3% 0.7% Hayes, 1984 3 3.4% 1.1% Background
  • 9. Studio/Autore Modo di Pacing Follow-up medio (years) Incidenza FA Incidenza FA (per anno) Andersen, 1997 AAI 5 8.8% 1.8% Sutton, 1986 AAI 3 4.5% 1.5% Brandt, 1992 AAI 5 7.0% 1.4% PASE, 1998 DDDR 1,5 19.0% 12.7% CTOPP, 2000 DDDR/ VVIR 3 16.6% 5.5% (DDDR) Rischio di FA cronica in pz stimolati per SNDBackground
  • 10. Una nuova soluzione per i pz ICD: il modo AAIsafeRTM * * Tecnologia Sorin Group • Il modo di pacing AAIsafeR è disponibile nel: – Modello Bicamerale • Nuovo gold standard per la stimolazione nel pz ICD senza indicazioni CRT o BAV permenenti – Modello CRT • quando l’indicazione CRT è borderline, e si desideri assolutamente evitare la stimolazione del Vdx, per scongiurare il precipitare dei sintomi HF
  • 11. Descrizione di base del modo AAIsafeR 1. Opera normalmente in AAI(R), con safety V back-up pacing [DDD(R) mode] in caso di BAV parossistico 2. In grado di ridurre %Vp non necessario, con migliori performance vs strategie tradizionali (DDD + AVD lungo, algoritmi DDD + Search AV, etc) 3. In grado di gestire tutti i gradi di BAV (III, II Mobitz 1 & 2, I) 4. In grado di switch back to AAI(R) non appena la conduzione AV spontanea si ripristini 5. In grado di rispettare la capacità d’esercizio dei pz 6. In grado di superare i limiti tecnici tradizionali del modo AAI (problemi di undersensing / oversensing) 7. In grado di opportunamente switchare su occorrenza di aritmie atriali (switch AAI ⇒ DDI) 8. In grado di monitorare le proprie performance, fornendo dettagli diagnostici sulle aritmie ed i disturbi della conduzione AV AAISafeRmodespecifications
  • 12. AAIsafeR = AAI + back-up V (in modo DDD) • AAIsafeR opera di base in modo AAI, finchè la conduzione AV sia stabile; • Grazie a 4 criteri specifici, il sistema è in grado di rilevare e classificare tutte le situazioni di BAV (I, II Mobitz 1 & 2, III grado), switchando immediatamente in un safety pacing mode (DDD-temporaneo): 1. BAV III grado 2. BAV II grado (Mobitz tipo I & II) 3. BAV I grado (disponibile opzione “Exercise Only”) 4. Max Pausa V (criterio di max sicurezza: programmabile: 2 sec, 3 sec, 4 sec) AAIsafeRmodeoperations
  • 13. AAIsafeR*: criteri per switch AAI ⇔ DDD * Sorin Group technology
  • 14. Dinamica degli switch: AAI ⇒ DDD ⇒ AAI • Switch “per 1 giorno” AAI ⇒ DDD (“1-day DDD”):  in caso di > 45 episodi di BAV in 24 h  in caso di > 15 episodi di BAV in 24 h, per 3 gg consecutivi  se %Vp > 50% in un contatore di 1 h • Ripristino automatico DDD ⇒ AAI (“switch back” to AAI):  in caso di 12 eventi V spontanei in DDD  dopo 100 eventi V stimolati  un tentativo giornaliero (h 8.00 AM) di ripristinare modo AAI (solo se il PM è in stato di “1-day DDD”) AAIsafeRmodeoperations
  • 15. Più del 60% delle moderne indicazioni al pacing bicamerale potrebbero beneficiare dal modo AAIsafeR … Herzschr Elektrophys, 2002; 13: 242-257; Danish, German & Swiss PM Registries AAIsafeRinPMpatientsAAIsafeRTM : indicazioni nei pz PM
  • 16. SICUREZZA del modo AAIsafeR (pz con SND / BAV parox) Savourè A. & al; PACE 2005; 28: S43-S46 Safety on 43 pts AAIsafeRinPMpts:safetyaspects Frohlig G & al; Europace 2006, 8: 96- 101 • 123 pz (73±10 anni, 51% M), f-up M1 in modo AAIsafeR (primi 43 pz con Holter ECG 24h in pre-dimissione) • SICUREZZA confermata : - no eventi indesiderati, - no pause V > consentite dalla programmazione, - no falsi negativi sugli switch di sicurezza AAI ⇒ DDD
  • 17. 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 % V pacing Pts with Vp=0% AAIsafeR DDD long AVD P=0.01P=0.01 P<0.006P<0.006 DDD + AVD lungo AAIsafeR Nr pz 26 28 * % pacing V (media±DS) 7.3 ± 19.8 % 0.04 ± 0.19 % Mediana % pacing V 0 % 0 % Min - Max % pacing V 0 – 95 % 0 - 1 % Nr pz con %Vp = 0 18 (69 %) 27 (96 %) • Indicazioni impianto: SND, sindrome bradi-tachi, BAV parossistici • Conduzione AV spontanea a riposo: PR < 250 ms (AR < 300 ms), modo di pacing randomizzato ad 1 mese dall’inclusione • No BAV permanenti alla visita M1 (“DDD @ visita M1” o “Vp > 5%”) Preliminary results of SAVE-R study (JM Davy, HRS 2005) EFFICACIA del modo AAIsafeR (pz con SND / BAV parox)AAIsafeRinPMpts
  • 18. EFFICACIA del modo AAIsafeR (pz con SND / BAV parox) • Indicazioni impianto: SND, sindrome bradi-tachi, BAV parossistici • Conduzione AV spontanea a riposo: PR < 250 ms (AR < 300 ms), modo di pacing randomizzato ad 1 mese dall’inclusione • No BAV permanenti alla visita M1 (“DDD @ visita M1” o “Vp > 5%”) • Controllo a 3 mesi: - % V pacing; - Nr pz con Vp = 0%
  • 19. • Performance di AAIsafeR valutate in 30 pz, con indicazioni ICD (consenso informato* tutti i pz), per documentare che l’utilizzo del modo di pacing AAIsafeR (già largamente valutato preliminarmente su pz PM) : – è sicuro; – può ridurre la quota non necessaria di pacing Vdx • Riportare tutti gli eventi indesiderati, correlati o meno ai dispositivi / procedure Valutazione AAIsafeR nei pz ICD: OBIETTIVIAAIsafeR:evaluationinICDpts * Studio approvato in UK, Francia, Italia, Germania, Olanda, Danimarca
  • 20. Valutazione nei pz ICD: METODI • Arruolamento: - verifica criteri incl. / escl. - firma del consenso informato • Impianto: - verifica bontà parametri elettrici • Pre-dimissione: • ECG Holter 24h, ICD programmato in modo AAIsafeR • F-up ICD: parametri elettrici + letture memorie / statistiche • Programmazione AAIsafeR confermata nei soli pz bicamerali • Follow-up ad 1-mese (M1): • F-up ICD: parametri elettrici + lettura memorie/statistiche AAIsafeR:evaluationinICDpts
  • 21. Ovatio DR (n = 16) Ovatio CRT (n = 14) (temporan, programmato in modo AAIsafeR) Sesso (% di maschi) 75 79 Età (anni) 62 ± 10 68 ± 10 Indicazioni ICD (% prev. primaria) 56 % 66 % Cardiopatia 56% CAD, 44% post-MI, 12% DCM, 12% ARVD, 6% no 100% CHF, 64% CAD, 57% post-MI Indicazioni al Pacing 31% AVB, 31% SND, 38% none 28% AVB, 14% AVB + SND LVEF (%) 43 ± 18 27 ± 6 Classe NYHA I / II / III / IV 6 / 9 / 1 / 0 0 / 7 / 5 / 2 Valutazione nei pz ICD: POPOLAZIONE (n = 30 pz)
  • 22. L’analisi degli “ECG Holter 24 h” (n = 30) conferma:  Assenza di cicli V > “Max Pausa V” programmata;  Assenza di switch su falsi positivi fatta eccezione per quelli causati dalla gestione dei periodi di committed (“switch per ragioni di sicurezza”);  Assenza di falsi negativi (no switch nonostante situazioni di BAV) Valutazione nei pz ICD: ANALISI DI SICUREZZAAAIsafeR:evaluationinICDpts
  • 23. # pts No Switches Intermittent switches Long switches % V pacing 30 0% (23 pz) 0.4 ± 0.5 % [0 – 1 %] (5 pz) 63.5 ± 47.4 % [30 – 97 %] (2 pz) % A pacing 30 20 ± 30 % 32 ± 42 % 5 ± 9 % % V pacing 10 0 % (2 pz) 0.2 ± 0.4 % [0 – 8 %] (6 pz) 10.0 ± 2.8 % [8 – 12 %] (2 pz) F-up 24 h: 93% dei pz con “No switch” o “Switch Intermittenti” F-up M1: 80% dei pz con “No switch” o “Switch Intermittenti” F-up 24-h F-up M1 AAIsafeR:evaluationinICDptsValutazione nei pz ICD: ANALISI DI EFFICACIA
  • 24. • 8 pz con BAV I grado documentato • Ecco un episodio di BAV I grado, a 103 bpm in ritmo sinusale Esempi di BAV documentati dall’ICD: I grado “AAI” “DDD”
  • 25. • 7 pz con BAV II grado (in 2/7 questo criterio è stato l’unico utilizzazo) • Ecco 3 episodi di BAV II grado, memorizzati nell’ICD (funzione AIDA+) Esempi di BAV documentati dall’ICD: II grado
  • 26. • 7 pz con “safety switches” (tipo “committed pacing”) • “Safety switch” = unico criterio utilizzato in 2 pz: entrambi i pz avevano < 1% di pacing Vdx Switch di sicurezza (AAI ⇒ DDD)
  • 27. • Modo di pacing AAIsafeR è sicuro sui pz ICD • In pz ICD NON-selezionati: • Dopo 24 h : 2 / 30 pz (7%) sono switchati in DDD di lunga durata • Dopo 1 mese : 2 / 10 pz (20%) sono switchati in DDD di lunga durata; probabilmente non sono indicati al modo AAIsafeR, a causa di latenti situazioni di BAV avanzato • Gli altri pz («No switch» o «Switch Intermittenti»): Pacing Vdx < 1% CONCLUSIONI (1/3): valutazione clinica (AAIsafeR in pz ICD)AAIsafeR:evaluationinICDpts
  • 28. AAIsafeR nei pz ICD: valutazione sicur. / effic. (*) (*) sorgente: Sorin Group internal clinical release (unpublished data) • 41 pz consecutivi con indicazioni ICD, impiantati con ICD modello Ovatio DR 6550 • Modo AAIsafeR attivato per almeno 24h, con analisi ECG esterno (Holter 24h) • Sicurezza confermata: no eventi indesiderati, no pause V > tollerate dalla programmazione, no falsi negativi AAI ⇒ DDD • Efficacia globale riduzione del pacing Vdx: % media di Vp 0.1 ± 0.4 % Min of % V pacing 0 % Max of % V pacing 2 %
  • 29. • Modo di pacing AAIsafeR è sicuro sui pz ICD • In pz ICD NON-selezionati: • Solo il 7% dei pz (2/30) hanno switchato a DDD di lunga durata dopo 1 giorno (20% ad 1 mese); (sitauzioni latenti di BAV avanzato) • Tutti gli altri pz («No switch» o «Switch Intermittenti»): Pacing Vdx < 1% CONCLUSIONI (1/3): valutazione clinica (AAIsafeR in pz ICD)AAIsafeR:evaluationinICDpts
  • 30. PerspectivesforICDptsCONCLUSIONI (2/3): AAIsafeR & pz ICD In pz con indicazioni ICD (e NO indicazioni CRT oppure BAV permanente), il modo di pacing AAIsafeR garantisce la riduzione del pacing non necessario in Vdx, il che porta ad interessanto prospettive per future applicazioni:  pz SENZA indicazioni pacing antibradicardico: una valida alternativa alla strategia “VVI (o DDI) low rate”  pz con Sinus Node Disease (o Incompetenza Cronotropa): una valida alternativa alla strategia “DDI 60 bpm” o “AAIR”  pz con Blocchi AV parossistici: una valida alternativa alla strategia “DDD + AVD lungo”
  • 31. PerspectivesforICDpts • Se combiniamo i benefici “QoL” offerti dalle migliori performance in un ICD bicamerale, derivanti da una più elevata specificità (grazie di sofisticati algoritmi di detezione aritmica bicamerali) … • … con i benefici “QoL” dati da “modi di pacing fisiologici”, possiamo prevedere a medio-termine (e nelle indicazioni di cui sopra) una “riscoperta” dell’ICD bicamerale CONCLUSIONI (3/3): la “riscoperta” dell’ICD bicamerale
  • 32. • The WRONG interpretation usually given on these results: “A complex ICD worsens clinical outcomes vs the simplest solution = SC-ICD” • The CORRECT interpretation is probably that: “DC-ICDs worsen clinical outcomes (vs SC-ICDs) if antibradycardia function programming is not optimized” • In fact, a recent retrospective analysis on MADIT II: the effects of %Vp on HF, V arrhythmias, & deaths were independent upon ICD class (54% SC) & programmed pacing mode (single / dual) • Finally, in DAVID study: subgroup DDDR with %Vp < 40% showed a survival to HFH superior to VVI group (Circ 2003) Background * Sweeney MO: “Rules of Evidence”, editorial; PACE 2005; 28: 81-88 How to interprete* DAVID results ?
  • 33. • Several EPs believe that all pts with ICD indication (primary or secondary) who need (or “potentially need”) to be paced, should go directly to CRT • The “mis-consequence” of this position is that all the rest of ICD indicated pts are OK with a very simple SC-ICD … • It’s true that CRT selection criteria continuously evolve, but it’s likely that < 40% of pts candidates to SCD primary prevention with ICD clearly fulfills all CRT criteria • This “mis-position” leads to “CRT-D over-use”, and to increased risk of HFH in the rest of SC-ICD pts • How to critically review this scheme ? The routine practice today *Background * Sweeney MO: “Rules of Evidence”, editorial; PACE 2005; 28: 81-88
  • 34. AAIsafeR: a real atrial architecture AEI AEI AEI As As As Ap Vs Vs Vs Vs Vs PA C  AEI (Atrial Escape Interval) triggered on As & PAC detectionAEI (Atrial Escape Interval) triggered on As & PAC detection EI As As As Vs Vs Vs AsAs Vs No trigger of AV delay  Atrial events (As/Ap) never trigger an AVDAtrial events (As/Ap) never trigger an AVD As = atrial SENSED Ap = atrial PACED PAC = premature atrial contraction
  • 35. III degree AVB management • 2 consecutive blocked atrial events (A sensing e/o A pacing) induce immediate switch in DDD(R) mode (dynamic AVDs, programmable) AVBlockmanagement
  • 36. • 3 blocked atrial events (A sensing e/o A pacing) in a dynamic window of 12 atrial cycles; immediate switch in DDD(R) (dynamic AVDs, programmable) II degree AVB managementAVBlockmanagement
  • 37. … sensitive to all II degree AVB typology (Mobitz type I & II) • Switch on II d AVB (Mobitz II) • On exercise phase • Variable conduction ratio (6:5) & (5:4) • Switch on II d AVB (Mobitz I) • Progressive AV conduction lenghtening • Variable conduction ratio (4:3) & (6:5) • This statistical criterion (3 blocked / 12) provides safe switch in DDD on all II degree AVB, even with variable conduction ratio
  • 38. • 7 consecutive atrial events (A sensing e/o A pacing) with a PR interval exceeding the maximum programmable limits (programmable) • Switch I d AVB “Exercise Only”: PR max: 200 – 450 ms (step 50ms) • Switch I d AVB “Rest+Exercise” PR max: 350-400-450 ms I degree AVB managementAVBlockmanagement
  • 39. • “Sindrome da AAIR” da perdita di adattamento del tempo di conduzione AV all’aumento della frequenza cardiaca BAV di 1° grado: “sindrome da AAIR” in fase di esercizio MaboP&al;PACE1991:14:2133-2142 LerispostedelmodoAAIsafeR
  • 40. Prevenzione / gestione della “sindrome da AAIR” • Il sistema doppio sensore G+MV gestisce l’onset dell’esercizio con una dinamica in grado di rispettare i meccanismi fisiologici di adeguamento all’esercizio dei tempi di conduzione AV spontanea • L’ intervento in DDD(R) su BAV 1° in esercizio (con PR max tollerato programmabile da 200 ms a 450 ms) ha lo scopo di garantire un sincronismo AV più efficace in termini di portata cardiaca, rispettando le capacità di esercizio del pz AAIsafeR2 commuta in AAIsafeR2 commuta in modo DDD(R) modo DDD(R) LerispostedelmodoAAIsafeR
  • 41. • In fase di esercizio, in caso di BAV o compromissione dei tempi di conduzione AV, il sincronismo AV ottimale viene assicurato da un immediato intervento del pacing DDD(R) • La stimolazione bicamerale viene mantenuta fino al termine dell’esercizio Rispetto della capacità d’esercizio del pazienteLerispostedelmodoAAIsafeR
  • 42. Evitare undersensing/oversensing tipici del modo AAI puro • Periodi refrattari automatici “brevi” (anche post Vs o Vp) • Autosensing atriale (sensibilità atriale dinamica = 1/3 onda P media) • Protezione contro Far-Field (modifica automatica della sensib. atriale all’interno del ciclo cardiaco) Blanking Atriale Blanking Ventricolare As Vs 80 ms 95 ms Ap Vs 80 ms 95 ms PAC Vs Vs Vs As Ap Vs PAC PRAPRA PRAPRA PRA Periodo Atriale Refrattario assoluto LerispostedelmodoAAIsafeR
  • 43. Funzioni diagnostiche dedicate ai disturbi della conduzione AV • Episodi di BAV documentati con EGM e marker nella sezione di AIDA+ dedicata alla conduzione atrio-ventricolare LerispostedelmodoAAIsafeR
  • 44. Descrizione degli episodi di BAV • Episodi di BAV classificati in base al grado, al circadiano (notte/giorno), ed al livello di attività del paziente (esercizio/riposo) Andamento giorno/notte episodi di BAV (6 mesi di monitoraggio day-by-day) Tabella riassuntiva del tipo di commutazione/BAV effettuata dal PM LerispostedelmodoAAIsafeR
  • 45. Adeguamento a disturbi di conduzione notturni • AAIsafeR si adegua ai disturbi di conduzione notturni • La persistenza di BAV notturni (o un peggioramento nella notte dei valori di conduzione AV intrinseca oltre i limiti programmati), induce un pacing in DDD; il ripristino della modalità AAI(R) effettuata al mattino, in condizioni più favorevoli, ha lo scopo di preservare la conduzione AV spontanea per il resto della giornata LerispostedelmodoAAIsafeR
  • 46. Tempi di conduzione AV • Vengono documentati gli intervalli PR ed AR del paziente anche in relazione alla frequenza cardiaca, e l’andamento orario della conduzione AV spontanea sulle ultime 24 h Distribuzione PR/AR (cumulativa, 6 mesi di FU) Andamento AR/PR della conduzione AV spontanea nelle ultime 24 ore PR/AR vs frequenza LerispostedelmodoAAIsafeR

Editor's Notes

  1. Some background: DAVID study considered ICD pts with low ejection fraction and no conventional pacing indications, in sinus rhythm and optimal heart failure therapy. Patients were randomized in VVI 40 bpm vs DDDR 70 bpm, without constraints on other parameters. The combined endpoint considered death and HF hospitalization in the 2 groups. No demographic differences were found in the 2 groups.
  2. The study was prematurely interrupted, cause it was impossible to show any superiority of the dual-chamber group, which was the initial hypothesis. Then the authors had to conclude that in the selected pts no clear benefits derive from DDDR mode vs VVI back-up pacing. On the contrary, as it is shown here, a non controlled programming in the DDDR group leads to deleterious consequences in terms of mortality or HF hospitalization in the follow-up.
  3. A possible explanation of DAVID negative results, in the DDDR group, comes from the uncontrolled AV delay programming. In VVI group, pts were cumulatively paced only 3%, whereas in the DDDR group V pacing was 56%, clearly an unjustified over-pacing ratio. RV pacing the guilty ?
  4. Mike Sweeney, in a recent editorial on PACE journal, stated a new vision about future perspectives of ICD therapy. An RV lead is needed to detect and treat V arrhythmias, and only occasionally to pace (“clinical” or “post-shock” AV blocks). Many trials showed that an atrial antibradycardia support is better in terms of clinical outcomes, thanks to preserved AV synchrony and preserved V spontaneous activation sequence: in other words, the atrial lead is needed to provide physiological pacing, by minimizing V pacing ratio.
  5. Let’s say that the RV lead is needed to prevent sudden carciac death, whereas the atrial lead prevents HF worsening thanks to reduction of RV pacing. If, and only if, CRT criteria are met, the left ventricular lead is to be added, but a recent extimation states that only 40% of HF patients today meets CRT criteria.
  6. Then, the ideal solution should be AAI for all ICD pts without permanent AVB or CRT indication. Unfortunately, pure AAI mode suffer from clinical contraindication: it requires stability of AV conduction (for safety reasons), and no paroxysmal AF (for efficacy reasons).
  7. In fact, several authors state that in SND pts with pure AAI systems, the AVB incidence is between 1 and 2% per year in the follow-up. (higher values noticed by other authors take into account also Bundle Branch Blocks unknown in the medical history)
  8. The risk of AF depends upon pacing mode. In pure AAI populations, in average we observe a chronic AF incidence around 1.5% per year.
  9. To overcome pure AAI limitations, a new solution is proposed, today available in this latest ICD generation, named Ovatio. AAIsafeR2 mode is electively available in Dual Chamber ICD, but also interestingly in CRT model, when implanted in pts without CRT indication, who might develop CRT indication in the course of follow-up (switch from AAIsafeR to bi-Ventricular mode).
  10. Here is a short description of AAIsafeR2 operations. Normally operates in AAI mode, having the V back-up pacing in case of AVB; Capable of reducing the V pacing ratio, better than any other DDD architecture; Able to manage all kind of AVB; Able to switch back from DDD to AAI when spontaneous AV conduction reoccurs (5 to 8) Other features make AAIsafeR interesting in specific clinical profiles, but we got no time to go too much into details of atrial arrhythmias and diagnsotic details: we’ll focus now on performances (V pacing reduction) in ICD pts.
  11. What is important is to keep in mind that the system implements 4 parallel specific criteria to detect all possible situations of AVB: the three degrees of AVB, and a maximum safety criterion, the “Max V Pause” parameter, programmable on 2, 3, or 4 sec (nominally it’s 3 sec).
  12. Una brevissima descrizione dei modi: - DDD/CAM è un’architettura DDD, con estensione automatica dell’AVD che si basa sui valori del PR spontaneo; fu progettato per far fronte alle “sindromi vaso-vagali”, non primariamente per ridurre il pacing VD (anche se aveva qs come effetto collaterale). - Invece il modo AAIsafeR è esplicitamente nato per ridurre il pacing VD, in un contesto di reale architettura AAI (nessun trigger di AV delay), con capacità di switch da AAI a DDD in caso di BAV parossistico, e di ritorno in modo AAI quando la conduzione AV si ripristini. - Il modo DDD con AVD lungo è un paradigma di un classico approccio per limitare il pacing VD: nel nostro caso abbiamo fissato un AVD fisso (non-dinamico) a 250 ms (più un’estenzione di 65ms solo dopo pacing atriale).
  13. In the 3 above situations, the system switches to “1-day DDD”, meaning that we are in a bad phase from the point of view of AV conduction. In general, we have criteria to recover immediately the AAI from temporary DDD. Only if the system is in “1-day DDD”, it makes a single attempt (8 o’ clock in the morning) to restore AAI mode.
  14. If we look at AAIsafeR2 capabilities, in a modern distribution of dual-chamber pacing indications (here data from mixed german, danish and swiss registries, year 2002), we might conclude that AAIsafeR2 is the elective pacing mode for more than 60% of these patients.
  15. In PACE journal, february 2005, a paper was published about safety of this mode, on 43 pts with SND or paroxysmal AVB, basing upon 24h Holter ECG and 1-month follow-up data. No adverse events were reported, and a new paper with more patients (n = 123) will be soon published, again with no adverse events.
  16. We have already seen by previous speakers the efficacy of AAIsafeR2 in PM patients, in reducing V pacing ratio. Here are the preliminary results of SAVE-R study, presented at Europace Congress. Even DDD + long AVD is not a bad strategy (7% of V pacing), but it’s sometimes totally inefficient (95% of V pacing in some pts), whereas AAIsafeR2 gave a maximum of 1% of V pacing in the worst of cases. A strategy of DDD + long AVD leads to a 0% of V pacing in only 70% of patients, whereas 96% ot patients had 0% in AAIsafeR2 mode.
  17. If we want to talk, finally, about Quality of Life in ICD patients, and we consider the benefits coming from higher specificity and from physiological pacing, we might soon foresee a “rediscovery” of the Dual-Chamber ICD. Thanks for your attention.
  18. We have seen safety and efficacy in PM patients. Then, we sought to determine safety and efficacy of this mode in a population of currently ICD indicated patients, collecting of course all adverse events.
  19. We enrolled patients by signing a consent to the study, then patients were implanted. Before discharging a patient, we performed a 24h Holter ECG recording, activating AAIsafeR2 mode. At the end of Holter recording, ICD statistics and memories were retrieved. After 1 month in AAIsafeR2 mode, the ICD was re-interrogated to again access data from ICD memory.
  20. Data are available about 30 patients fully analysed, 14 implanted with DR ICDs, 16 with CRT-D temporarily programmed in AAIsafeR2 mode. Notice that many of them had an history of SND or AVB, then this population was not selected according to the supposed indication of AAIsafeR2 mode.
  21. What about the safety issue ? The 30 analysed Holter ECG confirmed that: There are no V cycles longer that the Max V Pause programmed; There are no false positive switches (except the ones done for safety reasons, we’ll see later); There are no false negatives, which means that the system always switches when AVB occurs.
  22. What about the efficacy issue ? Data from the 24 h follow-up show that: 28 pts (out of 30) had No or Intermittent switches: they had a V pacing ratio always less than 1%. In these 28 patients, the % of Atrial pacing was high (they were probably affected by bradycardia); 2 patients only had Long switches, leading to a very high % of V pacing; Data from the1-month follow-up show that: 8 pts had No or Intermittent switches, again with an important reduction of V pacing (0.2 %); 2 patients only had Long switches, leading to 8% and 12% of V pacing.
  23. The system is capable of making snapshots on AVB episodes. Here you see a I degree AVB episode in sinus tachycardia.
  24. In this slide you see 3 examples of II degree AVB (in this case, the system checks for 3 blocked atrial events out of 12 atrial cycles, to switch in DDD). In the top panel, atrial pacing is sensor driven in AAIsafeR2 rate-responsive mode. The other 2 panels show II degree AVB during sinus tachycardia.
  25. Sometimes the system switches for safety reasons. To avoid V inhibition in case of V sensing in committed period (after atrial pacing), the system prefers to switch in DDD mode even if AVB is not present. Anyway, this feature didn’t impact on cumulative V pacing (always less than 1%) in patients who experienced that.
  26. From this evaluation we might conclude that AAIsafeR2 mode is safe in ICD patients; As we didn’t exclude AVB patients, in a NON selected ICD population, only few pts had long switches with consistent V pacing ratio; The rest of the population (those who had No or Intermittent switches) showed always V pacing ratio less than 1%.
  27. Una brevissima descrizione dei modi: - DDD/CAM è un’architettura DDD, con estensione automatica dell’AVD che si basa sui valori del PR spontaneo; fu progettato per far fronte alle “sindromi vaso-vagali”, non primariamente per ridurre il pacing VD (anche se aveva qs come effetto collaterale). - Invece il modo AAIsafeR è esplicitamente nato per ridurre il pacing VD, in un contesto di reale architettura AAI (nessun trigger di AV delay), con capacità di switch da AAI a DDD in caso di BAV parossistico, e di ritorno in modo AAI quando la conduzione AV si ripristini. - Il modo DDD con AVD lungo è un paradigma di un classico approccio per limitare il pacing VD: nel nostro caso abbiamo fissato un AVD fisso (non-dinamico) a 250 ms (più un’estenzione di 65ms solo dopo pacing atriale).
  28. From this evaluation we might conclude that AAIsafeR2 mode is safe in ICD patients; As we didn’t exclude AVB patients, in a NON selected ICD population, only few pts had long switches with consistent V pacing ratio; The rest of the population (those who had No or Intermittent switches) showed always V pacing ratio less than 1%.
  29. To conclude, dear chairmen and collegues, in pts with ICD indication (but no needs to be paced), AAIsafeR2 pacing mode is able to prevent from unnecessary RV pacing, leading to the following perspectives: In pts with NO antibradycardia indications, it’s a valid alternative to VVI or DDI low rate; In pts with SND, it’s a valid alternative to the strategy DDI or AAIR mode; In pts with paroxysmal AVB, it is a valid (and more performant) alternative to the “DDD + long AVD” strategy
  30. If we want to talk, finally, about Quality of Life in ICD patients, and we consider the benefits coming from higher specificity and from physiological pacing, we might soon foresee a “rediscovery” of the Dual-Chamber ICD. Thanks for your attention.
  31. (la diapo esprime già i suoi contenuti senza altre commenti aggiuntivi)
  32. Déclenchement de l ’IEA sur evenements A + sur les ESV : pourquoi sur les ESV ? - Risque de RR court si la stim A qui fait suite conduit au V - Si stim A qui y fait suite ne conduit pas (peut être à cause de la PR naturelle du V), on va la compter comme une onde P bloquées au risque de commuter abusivement.
  33. Tornando al discorso legato alla gestione dei BAV, qui si evidenzia il meccanismo di switch AAI / DDD su BAV di 3° grado, che il PM identifica come due eventi atriali (sentiti o stimolati) bloccati. Quando il PM commuta in DDD, applica una curva di ritardo AV scelta dal medico.
  34. Il criterio di switch su BAV di 2° grado: se ci sono 3 eventi atriali bloccati in una finestra mobile di 12 cicli atriali.
  35. Alcuni esempi che chiariscono che si può gestire qualsiasi grado di associazione AV in BAV: un esempio di conduzione variabile 6:5 / 5:4 nel pannello superiore. Un altro esempio di conduzione variabile 4:3 / 6:5 nel pannello inferiore. La commutazione è sempre garantita dal PM.
  36. Criterio di switch su BAV di 1° grado: 7 eventi atriali con intervallo PR che supera il valore max programmato. Il medico deve scegliere in quale range di frequenza far lavorare il criterio, a seconda del profilo clinico del pz: solo in esercizio (&amp;gt; 100 bpm), con i valori di PR max applicabili indicati; oppure esercizio + riposo (vd valori di PR max applicabili).
  37. Il mancato adattamento del PR all’aumentare della FC, può portare ad una sindrome da AAIR, già ben nota in letteratura (vd ad es. Mabo, PACE 1991). All’aumentare del carico di lavoro (da Riposo a 60W), la FC aumenta, ed il PR non si adatta: il rapporto spike-R / RR può arrivare paradossalmente fino al 100% per carichi di lavoro consistenti (70W).
  38. Un PM dotato di doppio sensore e di modalità AAIsafeR può gestire in assoluta tranquillità una situazione di questo tipo, a fronte di una situazione di sforzo: l’accelerometro fa partire la risposta in frequenza; la Ventrilazione Minuto “addolcisce” il profilo di risposta in frequenza, evitando l’over-pacing dell’accelerometro e quindi dando più tempo al nodo AV di reagire accorciando il PR nel tempo; Lo switch AAI / DDD (se si sfora il valore di PR max identificato dal medico) fa passare il pz da una situazione emodinamicamente sfavorevole (sindrome AAIR) ad un riempimento V più favorevole (in DDD)
  39. Al di sopra dei 100 bpm, range di frequenza in cui notoriamente la conduzione AV è resa più critica, si possono verificare dei fenomeni di Wenckebach spontaneo: se il PM registra 3 commutazioni AAI -&amp;gt; DDD nella medesima fase di esercizio, il PM rimane in DDD fino alla fine di quell’esercizio, per garantire al pz la migliore condizione emodinamica durante lo sforzo. Ritornerà a cercare la conduzione spontanea (ritorno in AAI) solo quando la FC scenderà sotto i 90 bpm.
  40. I limiti tecnici del modo AAI monocamerale puro: periodi refrattari lunghi e difficile compromesso fra over &amp; undersensing. Con la soluzione bicamerale (tipo AAIsafeR), avendo il riferimento ventricolare, possiamo spezzare i periodi refrattari come se fosse un sistema bicamerale: i vantaggi che ne traiamo sono la minimizzazione dei periodi refrattari, la conseguente ottimizzazione della detezione delle aritmie atriali, ed una migliore protezione da fenomeni di far-field V.
  41. Non ultimo, l’importanza di registrare e far valutare al medico in modo oggettivo - durante il follow-up – i dati diagnostici registrati dal PM soprattutto in merito ai disturbi della conduzione AV (la vera novità) ed alle aritmie cardiache (approccio classico). Ci sono dunque un blocco “PM” (autodiagnosi del PM), un blocco “Aritmie” (il classico AIDA dei PM Ela Medical), ed il nuovo blocco “Conduz. AV”. In qs ultimo blocco si può vedere in dettaglio alcuni degli episodi di BAV fotografati e registrati dal PM, e sui quali conseguentemente si verificato lo switch in DDD… (vd in figura un BAV 2° grado)
  42. … la distribuzione circadiana dei BAV nel follow-up (6 mesi giorno a giorno); - una tabella cumulativa che riassume i tipi di commutazione, con stratificazione esercizio/riposo e notte/giorno…
  43. Spesso durante la notte si assiste ad un netto peggioramento della conduzione AV in alcuni pz (bilancia simpato-vagale ?): ciò induce un passaggio in “1-day DDD” durante il sonno. E’ importante in qs pz il tentativo di ritorno al mattino in AAI, per ridare loro la chance di una stimolazione fisiologica durante il resto della giornata.
  44. Altri dati diagnostici dal PM: si può leggere la distribuzione cumulativa dei PR / AR, la loro distribuzione sulla FC, e l’andamento dei PR / AR di ora in ora nelle ultime 24h. Tutti qs dati consentono in definitiva al medico di comprendere come evolva lo status della conduzione AV, per meglio eventualmente tarare la terapia medica collaterale al PM.