Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Prometeo e il mito
1. PROMETEO E IL MITO
• Prometeo: il mito
• Cos’è il mito
• Prometeo: il significato
• Conclusione
2. Prometeo, colui che vede prima
Prometeo, figlio di un titano , è una figura di rilievo
nella mitologia greca.
Il nome (pre-veggente), già ne indica la dote principale.
Ce ne parla Esiodo, nella sua Teogonia, ma soprattutto
Eschilo nella geniale tragedia Prometeo Incatenato.
Il mito di Prometeo
Prometeo aveva appreso da Atena
tutte le arti utili alla civiltà e le
aveva diffuse tra i mortali.
Secondo la tradizione egli creò
l'uomo servendosi di argilla.
Poi persuase Atena ad infondere la
vita e l'anima in quella figura.
3. Prometeo il
compassionevole
Dunque il figlio di Titano, mosso a
compassione per i mortali, simili a
forme di sogno, che vivevano a caso
una vita lunga e confusa, si schiera
dalla loro parte contro Zeus.
Zeus non ama gli uomini, perché
sente la loro salvezza (il diventar
coscienti e padroni di sé) come una
minaccia al suo potere
Il mito di Prometeo
4. L’infrazione di Prometeo
Prometeo si fa così salvatore degli
uomini: ruba il fuoco dalla fucina di
Efesto per portarlo sulla terra.
Dall'alto dell'Olimpo, Zeus osserva
Prometeo e la sua ira contro gli
uomini cresce
Il mito di Prometeo
5. La punizione per gli uomini
Zeus creò allora una donna bellissima:
Pandora, "colei che ha tutti i doni".
Pandora fu inviata sulla terra con un ultimo
dono: un vaso sigillato, da non aprire mai.
Il mito di Prometeo
Epimeteo (colui che vede dopo), il fratello
di Prometeo, sposò Pandora.
La donna non riuscì a resistere alla
tentazione e aprì il vaso offerto dagli dei:
conteneva tutti i mali e tutte le calamità
che uscirono e da allora afflissero il genere
umano.
In fondo al vaso rimase solo la speranza.
6. Punizione per Prometeo
A Zeus rimaneva ancora una cosa
da fare: punire Prometeo.
Zeus decide di infliggergli un
supplizio atroce: ordina a Efesto
di incatenarlo nudo sulla vetta più
alta del Caucaso, condannandolo
a soffrire il freddo e la fame che
lui aveva voluto risparmiare ai
mortali.
Il mito di Prometeo
Ogni giorno un’ enorme aquila
viene a cibarsi del suo fegato
immortale che ogni notte si
rigenera.
7. Il segreto di Prometeo
Prometeo conosceva un segreto
riguardante Zeus, ma rifiutava di
rivelarglielo.
Per questo la tortura ricominciava ogni
giorno.
Ma Prometeo resiste indomito, chiuso
nel suo silenzio.
Quale era dunque il terribile segreto?
Il mito di Prometeo
Teti, la ninfa amata da Zeus, era
destinata a mettere al mondo un
figlio più forte di suo padre.
8. Conclusione
Il mito vede l’intervento di un altro eroe:
Eracle.
Come narrato nella tragedia perduta di Eschilo,
Prometeo liberato, dopo tremila anni Eracle
passò dalla regione del Caucaso, trafisse con
una freccia l'aquila che tormentava Prometeo
e lo liberò spezzando le catene.
Il mito di Prometeo
Tuttavia la tragedia di Eschilo termina prima
della liberazione di Prometeo.
Non vedremo mai l’eroe sciolto dalle catene.
9. Mito: definizione
Mito (dal greco mythos= parola):
• è una antichissima forma di narrazione orale
• precede la scrittura
• ha come scopo conoscere la realtà, trasmettere conoscenze e
valori da una generazione all’altra
• in questo senso il mito è: la sapienza propria di una civiltà
Cos’è il mito
11. ll significato
Il significato del mito è insieme letterale e simbolico:
racconta una storia ma soprattutto risponde alle
grandi domande dell’uomo.
Chi siamo? Da dove veniamo?
Perché c’è il male? Qual è il nostro destino?
Cos’è il mito
12. Dall’oralità alla scrittura
Le narrazioni orali dell’antica Grecia,
riprese dai romani, sono state poi trascritte:
• Da scrittori greci:
Omero (Iliade, Odissea, VIII secolo a.C.)
Esiodo (Teogonia VII sec.)
Eschilo, Sofocle, Euripide (Tragedie V, IV sec.)
• Da scrittori romani:
Ovidio (Le Metamorfosi I sec)
Virgilio (Eneide, I sec.)
Cos’è il mito
13. La struttura
Struttura del mito:
• Narratore esterno
• Luoghi indeterminati
• Tono solenne
• Uso di ripetizioni e formule fisse (per aiutare la
memoria)
Cos’è il mito
14. I filoni della mitologia greca
Mitologia greca: tre filoni
• Miti cosmogonici: spiegano
l’origine dell’universo
• miti dell’origine dell’uomo
(antropogonici)
(età dell’oro, dell’argento, del
bronzo, degli eroi, del ferro)
• miti degli eroi
Cos’è il mito
15. Significato del mito di Prometeo
1) Pensiero greco (Eschilo, Platone):
Prometeo finisce incatenato per compassione verso l’uomo,
sfidando la divinità che proibisce contatti con gli uomini
(“Un dio non entra in relazione con un uomo” scrive
Platone).
Tuttavia ne esce sconfitto: il suo destino è tragico e la
condizione umana peggiora (Vaso di Pandora).
Il pensiero greco, pur geniale, non riesce a stabilire se
Prometeo è un eroe positivo o negativo (dualismo).
Prometeo: interpretazioni
16. 2) Pensiero moderno (Bacone, Cartesio):
Prometeo è simbolo positivo per il rifiuto dell’autorità, per
l’idealizzazione del progresso. La scienza, come nuovo e immenso
potere, è ora finalmente nelle mani dell’uomo. Il traguardo è il
regno dell’uomo sulla terra.
Il pensiero moderno ritiene che l’allontanamento dalla divinità sia
bene, che l’uomo può e deve decidere del proprio destino e
affidarsi solo alla scienza e al progresso, naturalmente buoni
Prometeo: interpretazioni
17. 3) Pensiero cristiano:
Cristo è il nuovo Prometeo.
Si fa crocifiggere per compassione verso gli
uomini, ma soprattutto per dire loro che Dio li
ama.
Nel momento che appare di massima sconfitta,
dimostra ciò che il pensiero greco non poteva
neppure sognare: Dio ama a tal punto ogni
uomo che è disposto a soffrire e morire per lui.
Il pensiero cristiano indica in Prometeo la
insopprimibile tendenza alla libertà di ogni
uomo, che trova risposta solo in Dio.
Prometeo: interpretazioni
18. Conclusione
Il 19 settembre 1931 due professori inglesi,
grandi amici, durante una passeggiata serale nel
cortile dell’università, intrecciarono una animata
discussione su cosa fosse il mito
«…..» «…..»
19. Il primo sosteneva che i miti fossero storie
straordinarie, ma false:
«Bugie ammantate
d’argento»
Conclusione
20. Il secondo riteneva che i miti fossero
“Verità che indossano vesti
forgiate dall’uomo”
Essi non sono pure fantasie,
ma spiegano quella parte di
verità che l’uomo ha scoperto.
Conclusione
21. Quei due uomini si chiamavano:
Clive Staples Lewis e John Ronald Tolkien
Conclusione