Limite, trasgressione e responsabilità nel mito greco
1. Limite,
trasgressione e responsabilità
nel mito greco
1) Sintesi dei tre miti studiati.
2) Il limite, la trasgressione, la responsabilità
3) L’insegnamento dei miti greci
2. 1) Sintesi dei tre miti studiati
• PROMETEO
Prometeo, significa pre-veggente. Ce ne parla Esiodo nel
poema didascalico Le opere e i giorni ed Eschilo nella tragedia
Prometeo Incatenato.
Prometeo aveva appreso tutte le arti utili alla civiltà e le aveva
diffuse tra i mortali.
Infine ruba il fuoco per portarlo sulla terra.
La punizione di Zeus consiste prima nel vaso di Pandora, poi
nell’incatenamento di Prometeo. Ogni giorno un’enorme
aquila viene a cibarsi del suo fegato immortale che ogni notte
si rigenera.
3. 1) Sintesi dei tre miti studiati
• MINOSSE, TESEO, DEDALO, ICARO
Il mito del labirinto è raccontato, fra gli altri, da Ovidio nelle Metamorfosi.
Minosse non mantenne una promessa fatta al dio Poseidone, che per
punizione, fece innamorare Pasìfae, moglie di Minosse, di un toro.
Dall'unione di Pasìfae col toro nacque il Minotauro, una creatura dal corpo
di uomo e la testa di toro che si nutriva solo di carne umana.
Minosse chiese a Dedalo, uno straordinario architetto, di costruire un
labirinto tanto complesso, che chi vi fosse entrato, non avrebbe mai più
trovato l’uscita ed al suo interno imprigionò il mostro.
Teseo, figlio del sovrano di Atene, uccise il Minotauro con l’aiuto di
Arianna, figlia del re di Creta; essa poi fuggì con Teseo.
Minosse allora imprigionò nel labirinto lo stesso Dedalo col figlio Icaro. Essi
fuggirono con ali di cera, ma Icaro, disobbedendo al padre, volò troppo
vicino al sole e precipitò.
4. 1) Sintesi dei tre miti studiati
• ORFEO
Orfeo, racconta Virgilio nelle Georgiche, era uno
straordinario poeta e musicista. La sua arte piegava la
natura, ma egli amava solo Euridice, la sua sposa.
Il pastore Aristeo cercò di sedurla. Correndo per sfuggirgli
Euridice calpestò un serpente e morì.
Orfeo, impazzito dal dolore, usò la sua arte e riuscì a
giungere alla presenza del re dell’Ade. Egli acconsentì a
restituirgli la sposa, a patto che durante il viaggio di
ritorno non si voltasse mai a guardarla.
Ma Orfeo dubitò e si volse: così perse Euridice per
sempre.
5. 2) Il limite, la trasgressione, la responsabilità
Il mito greco è imitazione di un'azione umana possibile e di
portata universale, di valore eterno. Nel mito:
• l’uomo fa esperienza del suo limite (ignoranza, passioni,
morte)
• l’uomo trasgredisce per superare il suo limite,
volontariamente o no
• così facendo infrange un ordine universale, che va oltre
la sua comprensione
• per questo l’uomo viene punito da un’entità a lui
superiore
Ciò costituisce la base della tragedia classica e, secondo i
greci, anche della vita umana.
6. 2) Il limite, la trasgressione, la responsabilità
C’è una differenza fondamentale fra la mentalità degli antichi e la
mentalità moderna:
per i greci:
• -l’infrazione dell’uomo viene a configurarsi spesso
come inevitabile (Virgilio la chiama “follia”)
• -la libertà di scelta dell’uomo fra bene e male (= libero
arbitrio) non è quindi tutelata
• -nonostante questo, la violazione umana, nel mito,
viene sempre duramente punita
per i moderni:
l’infrazione viene punita solo
• -se è stata una libera scelta
• -se è stata intenzionale
7. 3) L’insegnamento dei miti greci
Il mito è dominato dal tema del fato che sottomette l'azione umana e
condanna l'eroe classico (l’uomo) ad un alternarsi di trasgressioni,
vendette e punizioni: il destino dell’uomo è quindi tragico.
Ma il pensiero geniale dei greci ci tramanda anche due grandi intuizioni:
• la consapevolezza che l’uomo contenga una spinta, una
ricchezza tale che lo porterà sempre a cercare di superare il
suo limite. Questa spinta alla ricerca dell’infinito e dell’eterno
fa parte della natura dell’uomo. Anch’essa proviene dal fato.
• l’idea che esista qualcosa di più grande dell’uomo, di più
giusto, di eterno; un ordine universale (fato, per i greci) che
non va infranto. Questo qualcosa non va infranto perché è ciò
che fa sì che anche l’uomo sia grande, giusto, eterno.
8. 3) L’insegnamento dei miti greci
Conseguenze:
Il mito greco è una riflessione sul limite, l’infrazione, il dolore,
il male, ma anche sul bene e la giustizia.
Il pensiero greco porta a un enorme passo in avanti, rispetto
alla mentalità precedente:
la mentalità europea acquisirà da allora l’idea che ogni uomo
abbia un inestimabile valore individuale
(premessa indispensabile di tutti i diritti umani)