L'operatore socio-assistenziale è un operatore che, in possesso di adeguata preparazione culturale e professionale, svolge la sua attività prevalentemente nell'assistenza diretta e di cura dell'ambiente di vita, sia a domicilio dell'utente che nelle strutture di cura residenziali. Opera al fine di favorire l'autonomia personale dell'utente nel rispetto della sua autodeterminazione. Svolge la sua attività in strutture pubbliche e private e/o convenzionate, in maniera organizzata in cooperative sociali o in modo autonomo.
Operatore di primo contatto con l'utenza: è in grado di recepire le istanze dell'interlocutore e di fornire la prima risposta di carattere generale, di informare ed orientare verso altre figure professionali o altri servizi. Svolge una funzione di "filtro".
Ha competenze per effettuare una prima analisi dei bisogni e delle richieste della persona e per fornire aiuto e supporto nella individuazione delle scelte più appropriate per la risoluzione del problema o il soddisfacimento di un bisogno. Ha spiccate capacità relazionali e comunicative.
L'assistente familiare assiste nelle attività della vita quotidiana una persona anziana fragile, una persona disabile fisica, una persona temporaneamente o permanentemente priva di autonomia. Il suo ruolo consiste nel facilitare o sostituirsi nelle attività quotidiane: pulizia e igiene della casa, pulizia e igiene della persona, preparazione e somministrazione dei pasti, sorveglianza e compagnia.
L'assistente familiare svolge le sue prestazioni nella casa della persona accudita, a ore o in regime di convivenza.
onosciuto anche come Operatore Socio Sanitario Specializzato oltre a svolgere tutte le attività tipiche dell'Operatore Socio Sanitario coadiuva l'infermiere o l'ostetrica e, in base all'organizzazione dell'unità funzionale di appartenenza e conformemente alle direttive del responsabile dell'assistenza infermieristica od ostetrica o sotto la sua supervisione, è in grado di eseguire la somministrazione della terapia prescritta per via naturale, della terapia intramuscolare e sottocutanea su specifica pianificazione infermieristica.
Ecw2016 leaflet ita Identità e cultura delle Group Relations ConferencesVicepresidente Coirag
Le Group Relations Conferences (GRC) sono “organizzazioni formative
temporanee create per esplorare o studiare le tensioni inerenti alla vita di gruppo
con l’impiego di un metodo di apprendimento di tipo esperienziale” (Armstrong
2002).
Pti del piano strategico salute mentale regioneRaffaele Barone
IL PIANO TERAPEUTICO PERSONALIZZATO E' UNO DEGLI ASPETTI IMPORTANTI PREVISTI DAL PIANO STATEGICO SALUTE MENTALE IN SICILIA. L'UTENTE E' CENTRALE NELLA CO-PROGETTAZIONE CON GLI OPERATORI DELLA SALUTE PER IL PROPRIO PIANO DI CURA.
Il Piano di Azione Locale (PAL) per la Salute MentaleRaffaele Barone
Il Piano di Azione Locale (PAL) per la Salute Mentale è uno strumento di pianificazione dal carattere fortemente innovativo in quanto prevede che esso debba essere adottato dalle Direzioni Generali delle ASP, non in forma monocratica ma attraverso pratiche di concertazione con tutte le Agenzie del proprio territorio (Distretti, Enti Locali, Imprese sociali e imprenditoriali, Associazioni dei familiari e degli utenti, organizzazioni del mondo del lavoro e sindacali, volontariato e organizzazioni culturali, ricreative e del mondo della formazione e dell’istruzione, dei servizi legali e giudiziari).
L'operatore socio-assistenziale è un operatore che, in possesso di adeguata preparazione culturale e professionale, svolge la sua attività prevalentemente nell'assistenza diretta e di cura dell'ambiente di vita, sia a domicilio dell'utente che nelle strutture di cura residenziali. Opera al fine di favorire l'autonomia personale dell'utente nel rispetto della sua autodeterminazione. Svolge la sua attività in strutture pubbliche e private e/o convenzionate, in maniera organizzata in cooperative sociali o in modo autonomo.
Operatore di primo contatto con l'utenza: è in grado di recepire le istanze dell'interlocutore e di fornire la prima risposta di carattere generale, di informare ed orientare verso altre figure professionali o altri servizi. Svolge una funzione di "filtro".
Ha competenze per effettuare una prima analisi dei bisogni e delle richieste della persona e per fornire aiuto e supporto nella individuazione delle scelte più appropriate per la risoluzione del problema o il soddisfacimento di un bisogno. Ha spiccate capacità relazionali e comunicative.
L'assistente familiare assiste nelle attività della vita quotidiana una persona anziana fragile, una persona disabile fisica, una persona temporaneamente o permanentemente priva di autonomia. Il suo ruolo consiste nel facilitare o sostituirsi nelle attività quotidiane: pulizia e igiene della casa, pulizia e igiene della persona, preparazione e somministrazione dei pasti, sorveglianza e compagnia.
L'assistente familiare svolge le sue prestazioni nella casa della persona accudita, a ore o in regime di convivenza.
onosciuto anche come Operatore Socio Sanitario Specializzato oltre a svolgere tutte le attività tipiche dell'Operatore Socio Sanitario coadiuva l'infermiere o l'ostetrica e, in base all'organizzazione dell'unità funzionale di appartenenza e conformemente alle direttive del responsabile dell'assistenza infermieristica od ostetrica o sotto la sua supervisione, è in grado di eseguire la somministrazione della terapia prescritta per via naturale, della terapia intramuscolare e sottocutanea su specifica pianificazione infermieristica.
Ecw2016 leaflet ita Identità e cultura delle Group Relations ConferencesVicepresidente Coirag
Le Group Relations Conferences (GRC) sono “organizzazioni formative
temporanee create per esplorare o studiare le tensioni inerenti alla vita di gruppo
con l’impiego di un metodo di apprendimento di tipo esperienziale” (Armstrong
2002).
Pti del piano strategico salute mentale regioneRaffaele Barone
IL PIANO TERAPEUTICO PERSONALIZZATO E' UNO DEGLI ASPETTI IMPORTANTI PREVISTI DAL PIANO STATEGICO SALUTE MENTALE IN SICILIA. L'UTENTE E' CENTRALE NELLA CO-PROGETTAZIONE CON GLI OPERATORI DELLA SALUTE PER IL PROPRIO PIANO DI CURA.
Il Piano di Azione Locale (PAL) per la Salute MentaleRaffaele Barone
Il Piano di Azione Locale (PAL) per la Salute Mentale è uno strumento di pianificazione dal carattere fortemente innovativo in quanto prevede che esso debba essere adottato dalle Direzioni Generali delle ASP, non in forma monocratica ma attraverso pratiche di concertazione con tutte le Agenzie del proprio territorio (Distretti, Enti Locali, Imprese sociali e imprenditoriali, Associazioni dei familiari e degli utenti, organizzazioni del mondo del lavoro e sindacali, volontariato e organizzazioni culturali, ricreative e del mondo della formazione e dell’istruzione, dei servizi legali e giudiziari).
Progressi nelle Comunità Terapeutiche. Riflessioni sulle esperienze Inglesi e...Raffaele Barone
Sintesi per la sessione del mattino: Barone & Bruschetta
La comunità terapeutica nella comunità locale: i limiti,
le risorse del partenariato e della democrazia
La Medicina Narrativa è professionalizzante, ed è una competenza di base legata al patrimonio delle scienze sociali che contribuisce a migliorare il modo di lavorare, fornendo gli strumenti concreti per un approccio di cura basato sull’ascolto di cui beneficia l’intero sistema delle cure.
Il LLE è un modello di training che si propone di trasferire i valori della Comunità Terapeutica Democratica alle organizzazioni di lavoro clinico, sociale ed educativo
Alleanza terapeutica, Autorevolezza di Sé e dinamica di Responsabilità in un ...Patrizia Giannini
La dr.ssa Giannini, al Convegno dedicato alla riflessione sull’Alleanza terapeutica propone l’idea di un processo di costruzione di una alleanza con il paziente che in realtà è già esso stesso un percorso terapeutico. Il filo conduttore che sottende tale pensiero è che Il soggetto, il contesto, i significati, vengano posti al centro ed esplorati in una logica che protegga ed incentivi una continua dialettica. Una dialettica introspettiva per il Soggetto ed una dialettica fra gli attori dell’interazione. In questo senso la diade Sé – Altro diviene uno dei focus che consente la riappropriazione di senso del Soggetto della cura ed una una ri-significazione e collocazione di tutto il sistema curante e inviante; mentre la sollecitazione al mantenimento sempre attivo alla riflessione su di Sé, sulla propria esperienza di sofferenza e di crisi da una posizione esistenziale progettuale, autorevole e responsabile su di sé restituisce al paziente, attraverso una riscoperta, il senso di Sé, al di fuori e oltre ogni rappresentazione diagnostica, clinica, giuridica e amministrativa.
GPMF e Open Dialogue, Strumenti di una PsicoTerapia di ComunitàRaffaele Barone
Slide di Raffaele Barone e Angela Volpe durante il secondo Convegno Nazionale del Laboratorio di Psicoanalisi MultiFamiliare tenuto a Roma 2016.
L'Open Dialogue e il Gruppo di Psicoanalisi MultiFamiliare (GPMF) vengono da tempo applicati nella distretto Calatino Sud-Simeto come strumenti di Psicoterapia di Comunità nella Salute Mentale più Umana.
Un esempio unico ed un esperienza da replicare nei Dipartimenti di Salute Mentale (DSM) Italiani e nel Mondo.
Visita il sito ---> www.RaffaeleBarone.com <--->argomento.
L'articolo di Franco Pesaresi e Marina Simoncelli descrive le funzioni, gli strumenti di valutazione, la composizione delle unità di valutazione multidimensionale nelle diverse regioni italiane.
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Liberamente a caltagirone.40 anniversario della legge basagliaRaffaele Barone
La salute mentale comunità indica il livello di benessere relazionale, di sviluppo culturale, i sentimenti dicoes ione, di appartenenza e di libertà dei suoi membri; rappresenta quindi un fattore di sostegno allosviluppo del sentimento identitario individuale e al superamento delle crisi esistenziali evolutive.
Il Budget di Salute alla luce del nuovo “Servizio Socio Sanitario Regionale” Raffaele Barone
Convegno Economia e Salute Mentale - Torino 13 Ottobre 2017
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Per contrastare e prevenire gli esiti invalidanti delle malattie, alcuni dei quali possono essere imputati a metodi e protocolli di cura inappropriati (si consideri, in proposito, l'ampia letteratura sulle conseguenze invalidanti dell'istituzionalizzazione protratta), è necessario implementare azioni e strumenti, non solo inerenti alla malattia (“prestazioni di cura”) ma attivare interventi ricostruttivi e di valorizzazione dei contesti ambientali, sociali e relazionali.
Piano socio sanitario regione sicilia 2017. salute mentale, anziani non autos...Raffaele Barone
“Il Servizio socio-sanitario
regionale: Piano delle azioni e dei servizi socio-sanitari e del
Sistema unico di accreditamento dei soggetti che erogano prestazioni
socio-sanitarie”
Il Servizio Socio Sanitario - Regione Sicilia 2017Raffaele Barone
Slides riepilogative del primo piano delle Azioni e dei Servizi Socio-Sanitari e del Sistema unico di accreditamento dei soggetti che erogano prestazioni socio-sanitarie della Regione Siciliana dell'anno 2017.
Potete approfondire la conoscenza dei contenuti del Piano scaricando la versione integrale e guardando il video-guida alla lettura appositamente preparato. E' possibile approfondire l'argomento andando su --> www.RaffaeleBarone.com/piano-socio-sanitario-regione-sicilia
Vademecum Operativo Amministrazione di SostegnoRaffaele Barone
L'amministrazione di sostegno è uno strumento di tutela della persona introdotto dalla legge n. 6 del 2004: permette "di tutelare, con la minore limitazione possibile della capacità di agire, le persone prive, in tutto o in parte, di autonomia nell'espletamento delle funzioni della vita quotidiana, mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente".
Linee guida per la costruzione di percorsi clinici ed assistenziali per i dis...Raffaele Barone
I Disturbi del comportamento Alimentare ((Disturbi della nutrizione e dell'alimentazione DSM 5 2014) “sono caratterizzati da persistente disturbo dell'alimentazione oppure da comportamenti inerenti l'alimentazione che hanno come risultato un alterato consumo o assorbimento di cibo che compromette significativamente la salute fisica o il funzionamento psicosociale” (DSM5).
Tali disturbi includono quadri clinici, di interesse psichiatrico ed internistico, adeguatamente codificati.
Comunità CTA Sant'Antonio, un modello di Comunita Terapeutica DemocraticaRaffaele Barone
Durate il corso di Formazione ECM dal titolo "Le violenze collettive nelle comunità contemporanee. Il Dialogo come metodo terapeutico" di Piazza Armerina Convegno Ferdinando Troina ci ha parlato di della comunità terapeutica Sant'Antonio, un organizzazione che si reinventa ogni giorno.
La Comunità Terapeutica Democratica come pratica non violenta.Raffaele Barone
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Psicopatologia: Empatia Zero e Crudeltà di Raffaele BaroneRaffaele Barone
La costruzione di una persona non richiede solamente dati biologici, culturali, sociali, professionali. La costruzione di una persona passa necessariamente dal sentire l'altro, dal pensare l'altro, dall'essere con l'altro. Da qui era iniziato il discorso sull'empatia continuato poi con l'approfondimento della tesi sulla funzione riflessiva. La cura è il paradigma che ha come cardini empatia e mentalizzazione/riflessività che, infatti, è possibile ritrovare come atti centrali in ogni pratica di cura e disposizione etica alla cura. Alcuni sentimenti morali sono particolarmente importanti per questo percorso: la fiducia, la speranza, la tenerezza, l'accettazione, la serenità.
Recovery Oriented, a Caltagirone una innovazione nei servizi di Salute MentaleRaffaele Barone
All'interno dell'articolo viene presentato un modello Recovery Oriented Mental Health ( cioè servizio di Salute Mentale orientato alla guarigione) sia nella metodologia operativa che nella sua ispirazione filosofica e politica. Questo è l’approccio attuato nel Dipartimento di Salute Mentale di Caltagirone e Palagonia ASP Catania.
Questo articolo è stato pubblicato dalla rivista on-line NUOVA RASSEGNA DI STUDI PSICHIATRICI. Gli autori sono altre me Simone Bruschetta e Amelia Frasca.
Milano, Convegno su modelli e pratiche a confronto delle Comunità Terapeutich...Raffaele Barone
Due giornate di confronto e dibattito fra modelli ed esperienze italiane e inglesi a Milano il 30 Settembre e il 1 Ottobre sulle Comunità terapeutiche organizzato dall'Associazione Mito & Realtà.
Questo confronto a mio avviso è importante perché inaugura un confronto internazionale sulle comunità terapeutiche con la partecipazione di utenti, familiari, operatori e ricercatori della Salute Mentale.
Finalità del convegno è tentare di affrontare una riflessione e un confronto tra modelli, cercando di individuare fattori comuni, anche minimi che caratterizzino la Comunità residenziale nella sua specificità terapeutica e riabilitativa. La relazione dei colleghi inglesi Rex Haigs, Janine Lees e Jhon Turbeville presenterà un modello di riferimento coerente e validato negli anni, fondato sul movimento di “Community of Communities”: un modello di valutazione e di relazioni tra pari costruito come gruppo di lavoro per lo studio degli standard e degli obiettivi di funzionamento delle Comunità Terapeutica coinvolte nel processo, e dei criteri di definizione di una struttura residenziale come comunità Democratica partendo da un manuale condiviso e da un Visiting in cui procedere ad un reciproco scambio di esperienze, finalizzato ad incrementare la qualità e definire delle best practices del trattamento comunitario.
Durante il convegno si svolgerà il Forum Nazionale del Visiting con la certificazione delle comunità terapeutiche ammesse all'audit finale di accreditamento.
Porteranno la loro testimonianza Maria Fisicaro di Caltagirone e Valeria Allevi, utenti di Salute Mentale esperti in supporto fra pari. Si diffonde in Italia il concetto e la pratica della Comunità Terapeutica Democratica e la metodologia di ricerca, formazione e validazione Visiting.
Sarà presentato inoltre durante il convegno uno straordinario video di Concetta Marino (di Caltagirone) dal titolo "Metamorfosi Mentale".
Milano, Convegno su modelli e pratiche a confronto delle Comunità Terapeutich...
GNOSIS Cooperativa Sociale Onlus | Comunità Terapeutica
1.
2. Forum Nazionale Visiting di Milano 2016
ACCREDITAMENTO AUDIT BASE FINALE
VISITING COMUNITA’ TERAPEUTCHE PER ADULTI
CONSENSO alla comunità terapeutica:
CASTELLUCCIA SRTR (coop. GNOSIS) Marino Laziale (RM)
LA COMMISSIONE
Marta Vigorelli Giuseppe Biagi Rex Haigh
Accreditamento Audit
4. Nome e ragione sociale dell’ente gestore: GNOSIS Cooperativa Sociale Onlus
Nome della Comunità Terapeutica: SRTRe …Gnosis Castelluccia
Tipologia: SRTRe - … 24h
Indirizzo e sede operativa: Via Boville n.1 – 00047 Marino (RM)
Bacino di utenza (nazionale, regionale, territoriale): nazionale
Numero di posti: 20
Tipologia di utenza (psicosi, disturbi di personalità ecc.): Psicosi e Disturbi di Personalità
Arco di età : 20 – 40 anni
Sito internet: www.gnosispsichiatria.it
26. RESPONSABILE CLINICO
La funzione prevede la responsabilità diretta dell’attività
clinica svolta all’interno del Progetto.
RESPONSABILE SANITARIO
La funzione prevede la consulenza psico –
farmacologica per gli utenti presenti nelle comunità.
27. COORDINATORE DEL PROGETTO
Coordina un gruppo di operatori impegnati direttamente nella realizzazione degli interventi terapeutico –
riabilitativi del Progetto Gnosis di appartenenza.
Garantisce la continuità e la coerenza degli interventi e del Programma della Comunità nel suo insieme.
Monitora l’andamento degli interventi attuati relativamente agli obiettivi terapeutici concordati in equipe.
Si interfaccia con il Responsabile Clinico per l’attuazione delle linee terapeutiche definite per ciascun PTRI.
28. OPERATORE PSICOLOGO
Garantisce l’applicazione dell’approccio psicoterapeutico all’interno del contesto comunitario ed una
lettura, in termini psicodinamici, degli accadimenti comunitari sia essi riguardanti il gruppo dei pazienti che
il gruppo degli operatori.
Possiede competenze tecniche per svolgere interventi specialistici (interventi psicoterapeutici individuali e
di gruppo, area dei laboratori).
Svolge una funzione di riferimento per gli altri operatori del gruppo di lavoro in merito agli aspetti inerenti
l’attuazione del PTRI dei pazienti a lui affidati.
Utilizza la relazione terapeutica come strumento cardine dell’intervento terapeutico – riabilitativo e pone
attenzione agli aspetti psicodinamici (capacità empatica, alleanza terapeutica, meccanismi di difesa,
transfert, controtransfert) che la caratterizzano.
29. OPERATORE INFERMIERE
In conformità con la metodologia propria della comunità terapeutica la funzione infermieristica ha insito un
aspetto di natura psico-pedagogica in quanto può rappresentare per gli ospiti un modello d’identificazione
positivo che rafforza l’identità personale. Ciò implica la conoscenza della cultura della comunità, del
contesto ed un’attenzione ed un’integrazione tra il saper fare ed il saper essere.
Nel rispetto del modello dinamico e flessibile di comunità si individua un ulteriore spazio in cui utilizzare
le specifiche abilità dell’operatore infermiere come per esempio la conduzione di laboratori ed attività a
carattere sociale.
Diventa fondamentale la dimensione del prendersi cura del paziente in tutti i suoi aspetti da quelli sanitari,
a quelli assistenziali, a quelli relazionali e d’integrazione sociale.
30. OPERATORE SOCIO-SANITARIO
Si fa riferimento ad un profilo professionale che consente una maggiore vicinanza
all’utente e che, attraverso una funzione di ego-ausiliario aiuta la persona
nell’incrementare le proprie capacità in vista di una maggiore autonomia.
Cura gli aspetti relazionali e gestionali fondamentali dell’agire quotidiano affinché la
Comunità possa acquisire la valenza di residenza emotiva ponendo l’attenzione sulla
metodologia e sulle caratteristiche che trasformano un’azione semplice in agire
terapeutico.
31. ASSISTENTE SOCIALE
Deve esprime competenze psicologiche e relazionali utili ad instaurare un rapporto di fiducia
ed una buona alleanza di lavoro con i pazienti al fine di affiancarli e supportarli nel
raggiungimento di un sufficiente grado di autonomia secondaria.
E’ parte integrante dell’equipe e svolge la sua funzione in linea con le indicazioni ricevute, in
coerenza con il PTRI.