L'operatore socio-assistenziale è un operatore che, in possesso di adeguata preparazione culturale e professionale, svolge la sua attività prevalentemente nell'assistenza diretta e di cura dell'ambiente di vita, sia a domicilio dell'utente che nelle strutture di cura residenziali. Opera al fine di favorire l'autonomia personale dell'utente nel rispetto della sua autodeterminazione. Svolge la sua attività in strutture pubbliche e private e/o convenzionate, in maniera organizzata in cooperative sociali o in modo autonomo.
L'assistente familiare assiste nelle attività della vita quotidiana una persona anziana fragile, una persona disabile fisica, una persona temporaneamente o permanentemente priva di autonomia. Il suo ruolo consiste nel facilitare o sostituirsi nelle attività quotidiane: pulizia e igiene della casa, pulizia e igiene della persona, preparazione e somministrazione dei pasti, sorveglianza e compagnia.
L'assistente familiare svolge le sue prestazioni nella casa della persona accudita, a ore o in regime di convivenza.
Ascolto, attenzione e cura per l'anziano con AlzheimerUneba
Relazione di Laura Ferro, educatrice professionale alla Rsa Poretti Magnani di Vedano Olona (Varese) presentata al convegno da www.uneba,org - “Alzheimer ? Ricerca, diagnosi precoce, servizi,terapie non farmacologiche” a Soresina il 21 marzo 2019
L'assistente familiare assiste nelle attività della vita quotidiana una persona anziana fragile, una persona disabile fisica, una persona temporaneamente o permanentemente priva di autonomia. Il suo ruolo consiste nel facilitare o sostituirsi nelle attività quotidiane: pulizia e igiene della casa, pulizia e igiene della persona, preparazione e somministrazione dei pasti, sorveglianza e compagnia.
L'assistente familiare svolge le sue prestazioni nella casa della persona accudita, a ore o in regime di convivenza.
Ascolto, attenzione e cura per l'anziano con AlzheimerUneba
Relazione di Laura Ferro, educatrice professionale alla Rsa Poretti Magnani di Vedano Olona (Varese) presentata al convegno da www.uneba,org - “Alzheimer ? Ricerca, diagnosi precoce, servizi,terapie non farmacologiche” a Soresina il 21 marzo 2019
onosciuto anche come Operatore Socio Sanitario Specializzato oltre a svolgere tutte le attività tipiche dell'Operatore Socio Sanitario coadiuva l'infermiere o l'ostetrica e, in base all'organizzazione dell'unità funzionale di appartenenza e conformemente alle direttive del responsabile dell'assistenza infermieristica od ostetrica o sotto la sua supervisione, è in grado di eseguire la somministrazione della terapia prescritta per via naturale, della terapia intramuscolare e sottocutanea su specifica pianificazione infermieristica.
Il settore socio sanitario e assistenziale è un mondo in rapida espansione per diverse ragioni: aumento delle persone anziane e delle famiglie che non possono prendersene cura; aumento della tossico dipendenza e la necessità di luoghi dove poterla contenere; necessità di un luogo per favorire la cura, la socializzazione e l’integrazione delle persone diversamente abili. Il tutto accompagnato da un crescente disagio sociale ed economico.
In questo scenario si delinea l’esigenza di strutture accreditate che abbiano diverse competenze, sia tecniche, cioè legate al contesto specifico, sia competenze trasversali che favoriscano la gestione della relazione d’aiuto nei confronti degli utenti e dei loro familiari, sia un atteggiamento funzionale al lavoro di equipe e alla sua gestione.
I consulenti LEN dell’area comportamenti possono offrire formazione continua, sessioni di counseling, coaching e supervisione, volte a far acquisire più consapevolezza rispetto alle strategia relazionali già a disposizione per apportare un profondo miglioramento delle prestazioni e, quindi, innescare quei processi che tendono a perseguire la qualità totale.
Luciano Orsi: comunicare la fine tra speranza e verità ottobre 2013 sintesiFino alla Fine
Presentazione del Dottor Luciano Orsi sulla comunicazione in fine vita, per l'intervento che ha fatto durante la tavola rotonda del festival del saper vivere Fino alla Fine, presso il Castello della Rancia - Tolentino MC
Elaborazione del lutto. Superare la propria tristezza e imparare di nuovo a v...Raffaele Barone
La perdita di una persona cara, la rottura di un amore, la perdita di un amico, della propria patria, della propria casa, di una impresa o di un impiego, la perdita di una parte del proprio corpo a causa di una malattia o di un incidente..
In tutti questi casi, che costituiscono altrettanti traumi, perdiamo la nostra sicurezza di base e i nostri rapporti con il mondo cambiano e diventano fragili
Operatore di primo contatto con l'utenza: è in grado di recepire le istanze dell'interlocutore e di fornire la prima risposta di carattere generale, di informare ed orientare verso altre figure professionali o altri servizi. Svolge una funzione di "filtro".
Ha competenze per effettuare una prima analisi dei bisogni e delle richieste della persona e per fornire aiuto e supporto nella individuazione delle scelte più appropriate per la risoluzione del problema o il soddisfacimento di un bisogno. Ha spiccate capacità relazionali e comunicative.
La qualità sviluppa l'agricoltura Regione LazioMarco Garoffolo
La qualità sviluppa l'agricoltura
Regione Lazio
C’è un modo oggi di promuovere l’Agricoltura della nostra Regione e così facendo salvaguardareil territorio, lebiodiversità e programmare un modello di sviluppo innovativo esostenibile:avvicinare la campagna alla città, favorendo un dialogo altrimenti conflittuale e antitetico.
Tutto questo può avvenire ricorrendo al rapporto antico e solidale dell’uomo col mondo rurale, al suo legame atavico con la Terra. Ma non si tratta di una visione meramente sentimentale ma di una modalità che ora, alla luce delle esperienze europee in campo,trova sintesi avanzate e economicamente rilevanti.
Stiamo parlando di quella che viene definita Agricoltura sociale ossia quel complesso di esperienze e attività che permettano a persone provate da diverse forme di svantaggio e disagio di trovare nell’impiego in agricoltura una chance
per dare significato alla propria vita, di dare un senso alle proprie capacità attraverso percorsi di inclusione sociale e
lavorativa nonché di servizi educativi, terapeutici e riabilitativi.Tanto più oggi in cui la crisi economica spinge sempre più persone sotto la soglia di povertà e non garantisce le fasce più disagiate e deboli e le persone con disabilità in un loro reinserimento nelmondo del lavoro.
Questa modalità di approccio all’Agricoltura è cresciuta molto in questi ultimi anni e ha trovato forza espansivaper il suo approccio etico e solidale.
Il trend è in forte incremento in tutti i paesi Europei: l’Italia non è da meno.Basti pensare che tra il 2003 e il 2005 c’è stato un aumento del 21% delle attività agricole finalizzate all’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate:un dato in netta controtendenza a quello delle imprese agricole tout court.
Anche il Lazio ha visto affermarsi un modello di agricoltura sociale: ad oggi sono oltre 60 le aziende impegnate su questo fronte.
Si va dalla produzione di olio e vino,all’ortofrutta,dalle piante aromatichee biologiche ai laboratori di zooterapia con diversi animali. Prodotti che oggi trovano mercato e un’attenzione sempre crescente da parte di quel consumo "critico" e "consapevole" che si sviluppa nei segmenti dell'eeconomie solidalie dell’ambientalmente corretto attraverso la vendita diretta, lo sviluppo delle filiere corte, l’espansione dimercatini bio come anche nella ristorazione collettiva e nei gruppi di acquisto solidale.
The Domestic worker: towards the cultural and social acknowledgement of the assistant care job
FSE Project developed in Liguria between 2008 and 2015 offering traineeship for domestic workers and their inscription in a professional register
2. Descrizione
L’operatore socio-assistenziale è un operatore che, in possesso di
adeguata preparazione culturale e professionale, svolge la sua
attività prevalentemente nell’assistenza diretta e di cura
dell’ambiente di vita, sia a domicilio dell’utente che nelle strutture di
cura residenziali. Opera in collegamento con i servizi e con le risorse
sociali al fine di favorire l’autonomia personale dell’utente nel
rispetto della sua autodeterminazione. E’ in grado di affrontare
situazioni di bisogno particolari mediante assistenza capillarizzata
sul territorio, evitando da una parte, disagi alle persone in stato di
bisogno e alle loro famiglie e, dall’altra, il sovraffollamento e l’uso
improprio delle strutture sanitarie e ospedaliere. Svolge la sua
attività in strutture pubbliche e private e/o convenzionate, in
maniera organizzata in cooperative sociali o in modo autonomo.
3. Funzioni
- incentiva lo sviluppo dell’autonomia personale;
- favorisce l’autosufficienza nelle attività quotidiane;
- presta aiuto per l’igiene personale degli utenti
-prepara e somministra i pasti tenendo conto delle diete
individuali;
-presta aiuto per l’igiene degli ambienti e spazi di vita;
-provvede al disbrigo di commissioni e accompagna
- favorisce nei limiti del possibile l’integrazione sociale
dell’utente
4. Compito
-collabora con altre figure professionali quali medici,
infermieri, per la migliore programmazione degli
interventi individuali e di rete;
-gestisce in collaborazione con gli altri operatori le attività
ricreative, educative, culturali e occupazionali;
-mantiene il segreto professionale cui è tenuto l’Operatore
Socio Assistenziale come tutte le altre figure che operano
nel sociale.
- si aggiorna costantemente per svolgere la propria
professione in modo sempre più mirato e adeguato alle
novità;
5. La carenza del numero degli infermieri e l’incremento
della popolazione anziana, affiancate dall’aumento delle
richieste di servizi socio/sanitari, ha fatto nascere la
necessità di creare figure di supporto sempre più
competenti e qualificate per permettere agli infermieri di
occuparsi dell’adeguamento dell’assistenza.
Tale operatore, dunque, entra a far parte dell’equipe di
lavoro con un suo profilo professionale ed è tenuto a
rispettare i principi etici delle professioni d’aiuto e, come
tutti gli altri professionisti, è vincolato dal segreto
professionale e di ufficio.
6. La spendibilità della professione:
L’OSA svolge le sue attività sia nel settore sociale che sanitario, in
servizi di tipo socio assistenziale, residenziale o semiresidenziale, in
ambiente ospedaliero e al domicilio dell’utente, in collaborazione
con gli altri operatori professionali secondo il criterio del lavoro
multifunzionale. Notevole importanza hanno conquistato negli
ultimi anni le RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali), dove l’OSA
trova una giusta collocazione.
8. La formazione dell'O.S.A. avviene in ambito sanitario con stretto
collegamento tra Strutture Sanitarie e Centri di Formazione
Professionale (CFP) che ne curano rispettivamente la formazione
sanitaria e quella sociale.
La qualifica di operatore socio sanitario si consegue al termine di un
percorso formativo della durata complessiva di 600 ore:
• 300 ore frontali;
• 300 ore di stage e tirocinio
9. Per partecipare ai corsi di formazione professionale è necessario:
- compimento del 18° anno di età
- completamento del 1°ciclo di istruzione (scuola media inferiore)