I metodi Agili, nati per lo sviluppo del software, si stanno diffondendo sempre più velocemente al di fuori dell'ambito IT. O forse è più corretto dire che la trasformazione digitale in atto investe tutti i processi produttivi e di servizio e intere fasi di progetto in settori tradizionali sono oggi virtualizzate e delocalizzate. Si pensi al BIM nelle costruzioni o al concetto di "digital twinning" nell'industria 4.0.
PMexpo 2019 | Maurizio Monassi, La certificazione del PM Professionista: comp...PMexpo
La norma UNI ISO 21500 recita che le competenze di project management possono essere classificate, pur senza essere limitate, alle seguenti:
tecniche – allo scopo di realizzare i progetti in modo strutturato, ivi compresi la terminologia di project management, i concetti e i processi definiti nella presente norma;
comportamentali – associate alle relazioni interpersonali all’interno dei confini stabiliti del progetto;
contestuali – relative alla gestione del progetto all’interno dell’organizzazione e dell’ambiente esterno.
Il possesso di tali competenze, unite ai requisiti minimi per accedere alla professione, consentono di ottenere il titolo di Project Manager Professionista.
PMexpo 2021 | Marco Caressa "Nuove tendenze del Project Management: superare ...PMexpo
La gestione dei progetti è necessariamente agile, nel senso etimologico di “adattabile”, cioè essere in grado di variare agevolmente i propri parametri operativi in funzione del contesto.
Troppo spesso, invece, ci accontentiamo di sposare un modello o una visione e usare solo quelli. Così sconfiniamo in un approccio ideologico, dove la metodologia o il framework di riferimento diventano una “chiesa” a cui aderire incondizionatamente o da cui essere bollati come eretici.
Questa interpretazione “teocratica” del Project Management si alimenta con dicotomie, coppie di estremi opposti di cui uno è il “bene che vince” e l’altro il “male che deve perdere”. Le dicotomie sono pericolose, perché sembrano utili a spiegare la realtà in modo semplice, ma spesso la banalizzano soltanto, quando non sono proprio fasulle.
La gestione di progetto deve essere guidata dai processi o dai principi? Deve essere waterfall o agile? Deve seguire seguire un framework o ispirarsi ad un mindset?
Ragionare per dicotomie svilisce il ruolo del Project Manager, indirizza una gestione puramente “algoritmica”. La realtà è molto più complessa. In questo breve talk proveremo a mostrare come l’unicità dei progetti non possa essere appiattita su coppie di opposti ed in effetti non lo è mai stata. Nessun progetto è mai davvero solo waterfall o solo agile. Processi e principi, più o meno esplicitati, coesistono da sempre. L’uso di differenti framework può alimentare e indirizzare il mindset.
Parafrasando Shakespeare “ci sono più progetti in cielo e in terra di quanti ne sogni la tua metodologia”, ed è ciò che rende il mestiere di Project Manager molto difficile ma anche molto divertente.
PMexpo 2019 | Massimo Pirozzi, The stakeholder perspectivePMexpo
Il libro The Stakeholder Perspective è in assoluto il primo che mette la persona al centro sia dei progetti, che del project management, e offre alla comunità di project management un approccio centrato sugli stakeholder, utile ed innovativo, per incrementare sia il valore rilasciato, che il tasso di successo, dei progetti
PMexpo 2019 | Maurizio Monassi, La certificazione del PM Professionista: comp...PMexpo
La norma UNI ISO 21500 recita che le competenze di project management possono essere classificate, pur senza essere limitate, alle seguenti:
tecniche – allo scopo di realizzare i progetti in modo strutturato, ivi compresi la terminologia di project management, i concetti e i processi definiti nella presente norma;
comportamentali – associate alle relazioni interpersonali all’interno dei confini stabiliti del progetto;
contestuali – relative alla gestione del progetto all’interno dell’organizzazione e dell’ambiente esterno.
Il possesso di tali competenze, unite ai requisiti minimi per accedere alla professione, consentono di ottenere il titolo di Project Manager Professionista.
PMexpo 2021 | Marco Caressa "Nuove tendenze del Project Management: superare ...PMexpo
La gestione dei progetti è necessariamente agile, nel senso etimologico di “adattabile”, cioè essere in grado di variare agevolmente i propri parametri operativi in funzione del contesto.
Troppo spesso, invece, ci accontentiamo di sposare un modello o una visione e usare solo quelli. Così sconfiniamo in un approccio ideologico, dove la metodologia o il framework di riferimento diventano una “chiesa” a cui aderire incondizionatamente o da cui essere bollati come eretici.
Questa interpretazione “teocratica” del Project Management si alimenta con dicotomie, coppie di estremi opposti di cui uno è il “bene che vince” e l’altro il “male che deve perdere”. Le dicotomie sono pericolose, perché sembrano utili a spiegare la realtà in modo semplice, ma spesso la banalizzano soltanto, quando non sono proprio fasulle.
La gestione di progetto deve essere guidata dai processi o dai principi? Deve essere waterfall o agile? Deve seguire seguire un framework o ispirarsi ad un mindset?
Ragionare per dicotomie svilisce il ruolo del Project Manager, indirizza una gestione puramente “algoritmica”. La realtà è molto più complessa. In questo breve talk proveremo a mostrare come l’unicità dei progetti non possa essere appiattita su coppie di opposti ed in effetti non lo è mai stata. Nessun progetto è mai davvero solo waterfall o solo agile. Processi e principi, più o meno esplicitati, coesistono da sempre. L’uso di differenti framework può alimentare e indirizzare il mindset.
Parafrasando Shakespeare “ci sono più progetti in cielo e in terra di quanti ne sogni la tua metodologia”, ed è ciò che rende il mestiere di Project Manager molto difficile ma anche molto divertente.
PMexpo 2019 | Massimo Pirozzi, The stakeholder perspectivePMexpo
Il libro The Stakeholder Perspective è in assoluto il primo che mette la persona al centro sia dei progetti, che del project management, e offre alla comunità di project management un approccio centrato sugli stakeholder, utile ed innovativo, per incrementare sia il valore rilasciato, che il tasso di successo, dei progetti
PMexpo 2021 | Pier Luigi Guida e Maurizio Monassi "Nuove tendenze del Project...PMexpo
L’evoluzione normativa internazionale ha di recente prodotto due norme fondamentali di project management, acquisite anche in Italia come UNI ISO 21500 e UNI ISO 21502, di cui in particolare la seconda rappresenta il nuovo framework metodologico di riferimento della disciplina. L’intervento espone in sintesi questa evoluzione e ne descrive i contenuti con particolare focus sulla 21502, che comprende concetti generali, pratiche integrate e 17 pratiche gestionali di project management. ISIPM e ISIPM Professioni hanno partecipato tramite i loro rappresentanti ai tavoli ISO e UNI coinvolti in tale sviluppo normativo, dai quali è derivato l’aggiornamento dei propri percorsi formativi che portano alle qualificazioni ISIPM Base e AV, con la riedizione dei relativi testi, di prossima pubblicazione. In particolare il materiale formativo ISIPM AV è stato completamento aggiornato ed allineato alla nuova UNI ISO 21502, mentre in UNI sono in corso i lavori anche per la riedizione della UNI 11648, posta alla base della certificazione Accredia per la figura professionale di project manager. Le nuove norme hanno consentito di porre le basi di una nuova metodologia di project management, integrata agli stessi percorsi formativi sopra indicato.
PMexpo 2019 | PL Guida, G. Bandiera, IL RUP COME PROJECT MANAGER DELL’OPERA P...PMexpo
Come “razionalizzare” in termini di efficienza ed efficacia la gestione del RUP quale project manager? Con riferimento ad un caso studio reale verrà illustrata la metodologia di approccio del RUP, verranno contestualizzate le procedure previste dal Codice degli appalti nell’ambito della norma UNI ISO 21500 soprattutto, con particolare riferimento ai gruppi di processi di avvio e pianificazione.
Si ritengono determinanti, ai fini del successo del progetto, le sue prime fasi, dove si definiscono gli obiettivi, l’ambito e i deliverable (prodotti e servizi). Viene evidenziata la valenza dello studio di fattibilità (fase pre-progettuale) in termini “strategici” per la definizione dell’ambito e per l’individuazione della priorità.
Lo studio di fattibilità consente di rispondere alle domande:
1. quale è il miglior modo per spendere il finanziamento assegnato?
2. quale il miglior progetto possibile in relazione ai vincoli (costi, tempi, stakeholder)?
Un cenno, inoltre, sulle attività del RUP nell’ambito del procedimento, con particolare riferimento ai due momenti topici del ciclo di vita dell’opera pubblica: la progettazione (definizione dei criteri per l’offerta economicamente vantaggiosa per la scelta dei progettisti al fine di minimizzare i rischi) ed in fase di esecuzione (criteri per la selezione dell’appaltatore).
In conclusione l’applicazione di metodologie di PM rappresenta sicuramente l’opportunità per avere una visione generale sul progetto e per fluidificare il procedimento (spesso tortuoso e denso di “ostacoli” amministrativi) al fine di raggiungere l’obiettivo: la consegna dell’opera pubblica o di un nuovo servizio per le organizzazioni e la società.
PMexpo 2019 | Roberto Meli, Essere adeguati è meglio di essere maturi:PMexpo
Modelli di maturità e agilità: due filoni metodologici e di business che hanno occupato e occupano le menti pensanti della comunità informatica da anni. Certamente non è facile coniugare maturità ed agilità, almeno per come i vari Capability Maturity Model sono stati pensati fino ad oggi.
Le mode si susseguono e le tifoserie degli approcci strutturati e quelli degli approcci fluidi e leggeri sono sempre pronte a battersi in nome del “miglior sistema o approccio” possibile. La cattiva notizia è che non ci può essere un vincitore, la buona è che non ci serve un vincitore.
Il concetto di adeguatezza permette di superare la dicotomia. Il concetto di adeguatezza è una evoluzione del concetto di maturità perché mette in relazione le proprietà di un sistema (quanto è maturo sui vari fronti) rispetto all’ambiente in cui il sistema è calato (adeguatezza al contesto).
Un approccio non è vincente “sempre e dovunque” lo è in certe circostanze che caratterizzano il contesto dell’ecosistema in cui si opera.
I dinosauri erano vincenti o perdenti rispetto ai mammiferi?
La risposta deve prendere in considerazione il contesto in cui vivevano: in un contesto i dinosauri sono stati drammaticamente vincenti ed in un altro assolutamente perdenti.
Il mondo del business ICT non è omogeneo, è necessario che dei dinosauri convivano con dei mammiferi e ognuno nella sua nicchia ecologica prospererà e vincerà. Essere adeguati significa avere un perfetto match tra richieste ambientali e proprietà del sistema.
Il concetto di adeguatezza mette in relazione le capacità adattive di un organismo (sistema metrico, organizzazione aziendale) con le caratteristiche del contesto in cui deve agire e prosperare.
Se un contesto vuole comportamenti informali e adattivi è inutile pretendere di formalizzare tutto e irrigidire i processi.
Se i requisiti sono turbolenti in sé è inutile cercare di catturarli con un requirements management da progetto militare… e così via E’ fondamentale, quindi, non tendere a scale progressive e fisse di maturità legate a prassi e comportamenti da possedere a certi livelli crescenti.
La maturità deve essere quella adeguata al contesto. Troppa maturità, come troppa qualità, può uccidere. Occorre possedere quelle caratteristiche che sono vincenti nel mercato in cui si opera.
Valutare la maturità di Project Management con il modello Prado: ISIPM racconta la propria esperienza
Andrea Fraticelli
Marco Federici
Maurizio D’Ambrosio
Andrea Proietti
PMexpo 2019 | Massimo Martinati, La gestione integrata dei rischi e degli sta...PMexpo
La gestione dei rischi e quella degli stakeholder sono due fattori critici di successo di ogni progetto. Le metodologie e gli standard nazionali e internazionali (Norma UNI ISO 21500, PMI – PMBOK®,…) trattano la gestione dei rischi e degli stakeholder in sezioni separate, non enfatizzando la stretta correlazione che queste due tematiche hanno.
L’intervento ha l’obiettivo di mostrare utilità e strategia di una gestione integrata dei rischi e degli stakeholder, proponendo idee e strumenti che permettano di ottimizzare i risultati e l’efficacia sia in fase di pianificazione che di controllo.
PMexpo 2019 | Gennaro Di Bonito, IIl supporto al RUP quale efficace volano di...PMexpo
IT Italiano
Con l’aggiornamento del nuovo Codice dei contratti pubblici dovuto al D.lgs.56/2017 e s.m.i., e la nuova versione delle Linee guida n°3 del 2017 di attuazione dell’articolo 31 del nuovo codice appalti sulla nomina, ruolo e compiti del Responsabile unico del procedimento per l’affidamento di appalti e concessioni, si vogliono trarre possibili orizzonti di applicazione per il project management nella gestione dei contratti pubblici in Italia per renderne concreta ed efficace la sua azione anche attraverso l’utilizzo di specifiche figure quali il supporto al RUP.
PMexpo17 - Il Tailoring, l'Adozione e l'Integrazione di PRINCE2 - Niels van B...PMexpo
Description
PMexpo 2017 - 27 ottobre 2017
-----------------------------------------------------------------------
Il Tailoring, l'Adozione e l'Integrazione di PRINCE2
(Niels van Bemmelen - QRP)
https://www.pmexpo.it/2017/programma/s003tk1
Slide del mio intervento al PMExpo 2019 organizzato da ISIPM, dove cerco di mostrare come lo schema di processi della norma ISO 21500 sia compatibile con diversi approcci di gestione progettuale e come sia possibile condurre un progetto a norma ISO senza compromettere principi e processi dello standard e, al contempo, senza depotenziare pratiche e tecniche agili.
Un processo è una sequenza strutturata di attività nata per raggiungere un obiettivo ben definito. PRINCE2 prevede attività ben specifiche per avviare un progetto, pianificarlo, eseguirlo e tanti altri.
PMexpo 2021 | Pier Luigi Guida e Maurizio Monassi "Nuove tendenze del Project...PMexpo
L’evoluzione normativa internazionale ha di recente prodotto due norme fondamentali di project management, acquisite anche in Italia come UNI ISO 21500 e UNI ISO 21502, di cui in particolare la seconda rappresenta il nuovo framework metodologico di riferimento della disciplina. L’intervento espone in sintesi questa evoluzione e ne descrive i contenuti con particolare focus sulla 21502, che comprende concetti generali, pratiche integrate e 17 pratiche gestionali di project management. ISIPM e ISIPM Professioni hanno partecipato tramite i loro rappresentanti ai tavoli ISO e UNI coinvolti in tale sviluppo normativo, dai quali è derivato l’aggiornamento dei propri percorsi formativi che portano alle qualificazioni ISIPM Base e AV, con la riedizione dei relativi testi, di prossima pubblicazione. In particolare il materiale formativo ISIPM AV è stato completamento aggiornato ed allineato alla nuova UNI ISO 21502, mentre in UNI sono in corso i lavori anche per la riedizione della UNI 11648, posta alla base della certificazione Accredia per la figura professionale di project manager. Le nuove norme hanno consentito di porre le basi di una nuova metodologia di project management, integrata agli stessi percorsi formativi sopra indicato.
PMexpo 2019 | PL Guida, G. Bandiera, IL RUP COME PROJECT MANAGER DELL’OPERA P...PMexpo
Come “razionalizzare” in termini di efficienza ed efficacia la gestione del RUP quale project manager? Con riferimento ad un caso studio reale verrà illustrata la metodologia di approccio del RUP, verranno contestualizzate le procedure previste dal Codice degli appalti nell’ambito della norma UNI ISO 21500 soprattutto, con particolare riferimento ai gruppi di processi di avvio e pianificazione.
Si ritengono determinanti, ai fini del successo del progetto, le sue prime fasi, dove si definiscono gli obiettivi, l’ambito e i deliverable (prodotti e servizi). Viene evidenziata la valenza dello studio di fattibilità (fase pre-progettuale) in termini “strategici” per la definizione dell’ambito e per l’individuazione della priorità.
Lo studio di fattibilità consente di rispondere alle domande:
1. quale è il miglior modo per spendere il finanziamento assegnato?
2. quale il miglior progetto possibile in relazione ai vincoli (costi, tempi, stakeholder)?
Un cenno, inoltre, sulle attività del RUP nell’ambito del procedimento, con particolare riferimento ai due momenti topici del ciclo di vita dell’opera pubblica: la progettazione (definizione dei criteri per l’offerta economicamente vantaggiosa per la scelta dei progettisti al fine di minimizzare i rischi) ed in fase di esecuzione (criteri per la selezione dell’appaltatore).
In conclusione l’applicazione di metodologie di PM rappresenta sicuramente l’opportunità per avere una visione generale sul progetto e per fluidificare il procedimento (spesso tortuoso e denso di “ostacoli” amministrativi) al fine di raggiungere l’obiettivo: la consegna dell’opera pubblica o di un nuovo servizio per le organizzazioni e la società.
PMexpo 2019 | Roberto Meli, Essere adeguati è meglio di essere maturi:PMexpo
Modelli di maturità e agilità: due filoni metodologici e di business che hanno occupato e occupano le menti pensanti della comunità informatica da anni. Certamente non è facile coniugare maturità ed agilità, almeno per come i vari Capability Maturity Model sono stati pensati fino ad oggi.
Le mode si susseguono e le tifoserie degli approcci strutturati e quelli degli approcci fluidi e leggeri sono sempre pronte a battersi in nome del “miglior sistema o approccio” possibile. La cattiva notizia è che non ci può essere un vincitore, la buona è che non ci serve un vincitore.
Il concetto di adeguatezza permette di superare la dicotomia. Il concetto di adeguatezza è una evoluzione del concetto di maturità perché mette in relazione le proprietà di un sistema (quanto è maturo sui vari fronti) rispetto all’ambiente in cui il sistema è calato (adeguatezza al contesto).
Un approccio non è vincente “sempre e dovunque” lo è in certe circostanze che caratterizzano il contesto dell’ecosistema in cui si opera.
I dinosauri erano vincenti o perdenti rispetto ai mammiferi?
La risposta deve prendere in considerazione il contesto in cui vivevano: in un contesto i dinosauri sono stati drammaticamente vincenti ed in un altro assolutamente perdenti.
Il mondo del business ICT non è omogeneo, è necessario che dei dinosauri convivano con dei mammiferi e ognuno nella sua nicchia ecologica prospererà e vincerà. Essere adeguati significa avere un perfetto match tra richieste ambientali e proprietà del sistema.
Il concetto di adeguatezza mette in relazione le capacità adattive di un organismo (sistema metrico, organizzazione aziendale) con le caratteristiche del contesto in cui deve agire e prosperare.
Se un contesto vuole comportamenti informali e adattivi è inutile pretendere di formalizzare tutto e irrigidire i processi.
Se i requisiti sono turbolenti in sé è inutile cercare di catturarli con un requirements management da progetto militare… e così via E’ fondamentale, quindi, non tendere a scale progressive e fisse di maturità legate a prassi e comportamenti da possedere a certi livelli crescenti.
La maturità deve essere quella adeguata al contesto. Troppa maturità, come troppa qualità, può uccidere. Occorre possedere quelle caratteristiche che sono vincenti nel mercato in cui si opera.
Valutare la maturità di Project Management con il modello Prado: ISIPM racconta la propria esperienza
Andrea Fraticelli
Marco Federici
Maurizio D’Ambrosio
Andrea Proietti
PMexpo 2019 | Massimo Martinati, La gestione integrata dei rischi e degli sta...PMexpo
La gestione dei rischi e quella degli stakeholder sono due fattori critici di successo di ogni progetto. Le metodologie e gli standard nazionali e internazionali (Norma UNI ISO 21500, PMI – PMBOK®,…) trattano la gestione dei rischi e degli stakeholder in sezioni separate, non enfatizzando la stretta correlazione che queste due tematiche hanno.
L’intervento ha l’obiettivo di mostrare utilità e strategia di una gestione integrata dei rischi e degli stakeholder, proponendo idee e strumenti che permettano di ottimizzare i risultati e l’efficacia sia in fase di pianificazione che di controllo.
PMexpo 2019 | Gennaro Di Bonito, IIl supporto al RUP quale efficace volano di...PMexpo
IT Italiano
Con l’aggiornamento del nuovo Codice dei contratti pubblici dovuto al D.lgs.56/2017 e s.m.i., e la nuova versione delle Linee guida n°3 del 2017 di attuazione dell’articolo 31 del nuovo codice appalti sulla nomina, ruolo e compiti del Responsabile unico del procedimento per l’affidamento di appalti e concessioni, si vogliono trarre possibili orizzonti di applicazione per il project management nella gestione dei contratti pubblici in Italia per renderne concreta ed efficace la sua azione anche attraverso l’utilizzo di specifiche figure quali il supporto al RUP.
PMexpo17 - Il Tailoring, l'Adozione e l'Integrazione di PRINCE2 - Niels van B...PMexpo
Description
PMexpo 2017 - 27 ottobre 2017
-----------------------------------------------------------------------
Il Tailoring, l'Adozione e l'Integrazione di PRINCE2
(Niels van Bemmelen - QRP)
https://www.pmexpo.it/2017/programma/s003tk1
Slide del mio intervento al PMExpo 2019 organizzato da ISIPM, dove cerco di mostrare come lo schema di processi della norma ISO 21500 sia compatibile con diversi approcci di gestione progettuale e come sia possibile condurre un progetto a norma ISO senza compromettere principi e processi dello standard e, al contempo, senza depotenziare pratiche e tecniche agili.
Un processo è una sequenza strutturata di attività nata per raggiungere un obiettivo ben definito. PRINCE2 prevede attività ben specifiche per avviare un progetto, pianificarlo, eseguirlo e tanti altri.
Agile Project Management: Integrare metodologie di progetto tradizionali con ...Codemotion
Negli ultimi anni, anche secondo l'approccio Lean Startup, il modo migliore per rilasciare prodotti - non solo software - è tramite framework Agili. Quando si è agili all'interno di un organizzazione più tradizionale, questo approccio spesso si scontra con le prassi di gestione progetti più tradizionali. Nonostante lo scontro - principalmente filosofico - è in realtà possibile integrare metodologie di progetto tradizionali con quelle agili. Durante il talk, dopo una breve introduzione, saranno presentati dei modelli di ciclo di vita Agile e Tradizionale e la struttura consigliata dei team.
2014 11-15 presentazione breton agile day anconaClaudio Saurin
Proposta di una integrazione, con esempi reali, fra Agile, Lean e Waterfall per lo sviluppo di prodotti hardware nell’industria e di costruzioni nell’edilizia, e di un servizio aziendale. Le Epic e User Stories al posto della WBS e gestione priorità. Il Canvas di progetto e nuovi tabelloni kanban per la gestione di Storie e di Progetti. La gestione visuale multiprogetto dei milestone e del portafoglio. Ibridazione dello Scrum con il Visibile Planning per la gestione del lavoro multiprogetto
La parte relativa alla gestione dei cantieri edili è stata sviluppata insieme a Daniela Rinaldi (architetto di Verona)
Appunti tratti dalle lezione di Project Management - GEMA - Roma
(con integrazioni e spunti di altri libri di settore)
Si crea un progetto per avere un prodotto, servizio e risultato.
Quando parliamo di progetti, quali sono le variabili cui generalmente facciamo riferimento?
TEMPI – COSTI – RISORSE – REQUISITI DEL CLIENTE – FATTIBILITA’ (propedeutico all’avvio del progetto) – RISCHIO (è la variabile molto importante in quanto progettare - dal latino – vuol dire “guardare in avanti”).
2014 11-21 presentazione breton agile at work - trentoClaudio Saurin
Applicazione delle metodologie Lean ed Agile lo sviluppo di prodotti hardware nel settore dell’industria dell’edilizia. Impiego del Canvas di progetto e delle Epic Story e User Story per la scomposizione del progetto e la definizione delle priorità in alternativa alla classica WBS. La gestione visuale del progetto con il Kanban delle User Story e l’integrazione con la metodologia Waterfall e Lean. Il livellamento del carico di lavoro a capa-cità finita e la gestione multi progetto visuale integrando Scrum e Visible Planning.
la seconda parte della presentazione è relativa alla applicazione di queste metodologie al settore edile. Si tratta di un progetto operativo sviluppato con l'architetto Daniela Rinaldi di verona
La strutturazione di un progetto in pacchetti di lavoro, output, outcome e de...Sardegna Ricerche
La presentazione "La strutturazione di un progetto in pacchetti di lavoro, output, outcome e deliverable e indicatori", realizzata da Laura Casta in occasione degli eventi "Strumenti di progetti europea e gestione progetti", che si sono svolti a Cagliari, Sassari e Nuoro tra febbraio e maggio 2020.
Pillole di Project Management 5TH - Cost Management
Nonostante il costo del progetto rappresenti una variabile spesso critica, la pianificazione dei costi risulta essere spesso approssimativa e imprecisa. A volte il Top Management assegna a priori un budget al progetto senza un’analisi completa e dettagliata del fabbisogno economico-finanziario e quindi con una valutazione del “cash-flow” assente o poco affidabile.
Una veloce introduzione al corso di smartwork, 10 strumenti di project management per far lavorare gli strumenti al posto nostro, rivolto a
Imprenditori, manager, professionisti che lavorano in team, e che vogliono migliorare il workflow all’interno dell’azienda o della loro squadra di lavoro, ottimizzando tempo e risorse.
Leonardo Maria Seri | Il PM incontra la proprietà intellettualePMexpo
La protezione degli asset immateriali nella gestione di un progetto in azienda e nella vita di un’attività d’impresa può avere un ruolo importante per conseguire un vantaggio competitivo sul mercato e per tutelare gli investimenti che danno origine alle innovazioni e con cui si costruisce e si coltiva la riconoscibilità di un prodotto o di un brand.
Che si tratti di gestire lo sviluppo e lancio di nuovi prodotti o di nuovi brand, la collaborazione tra imprese per innovare o l'ingresso in nuovi mercati, occorre fare chiarezza su cosa può essere tutelato e con quali strumenti: occorre dunque analizzare, progettare e pianificare la tutela degli asset di proprietà intellettuale nella gestione di progetto, definendone obiettivi e tempi, individuando gli strumenti più adeguati per raggiungere gli scopi prefissati, tenendo in considerazione anche costi e strategie di protezione.
Una corretta pianificazione delle tutele e gestione delle strategie di protezione degli asset di IP consente di porre solide basi per ottenere tutela nei confronti di usurpatori e contraffattori ed è utile per ulteriormente valorizzare i propri asset.
Teresa Iorfida, Paolo Di Marco | Strategia e gestione del portfolio progettiPMexpo
Dallo sviluppo all’implementazione della strategia aziedale attraverso la gestione del portfolio progetti. Approccio multi projects management (Porfolio, Program, Project) e assessment di maturità ISIPM PRADO quale fattore chiave del processo di sviluppo strategico.
Case study:
Settore Farmaceutico e Consumer healthcare
Settore Multiutilities
Claudia Curci | Change Management in sanità. L'esperienza di ASL Roma 1PMexpo
Dopo una iniziale panoramica dello scenario Nazionale e Regionale che impegna la Sanità Italiana nel 2023- 2024 si presenterà l’esperienza di ASL Roma 1 nell’uso dei processi di e-procurement e project management. Il focus sarà su 4 progetti strategici in atto la Cartella Clinica Elettronica (CCE), la digitalizzazione delle Sale Operatorie , le Centrali Operative Territoriali e la migrazione al Cloud.
Per i primi tre si approfondirà il processo di change management confronto ed analisi delle criticità e dei fattori di successo. Per il quarto invece l’importanza della progettazione per sostenere la migrazione al Cloud PSN secondo le direttive del Dipartimento della Transazione Digitale.
Giorgio Lupoi | Stato di maturazione dei servizi di PM nel settore pubblico e...PMexpo
L’adozione del project management è l’elemento chiave per un cambio di paradigma necessario nel mondo delle costruzioni pubbliche che permetta di rispondere all’esigenze della collettività: opere pubbliche con tempi e costi certi.
Nonostante questo assunto sia sempre più vero l’introduzione del PM nelle opere pubbliche ancora fatica.
L’intervento presenta una analisi:
- dell’evoluzione del quadro normativo con il nuovo codice degli appalti;
- della domanda pubblica di servizi di PM nell’ultimo anno.
Vincenza Conteduca, Sabrina Manicini | Project management nei progetti di ric...PMexpo
La grande novità nel panorama scientifico attuale è la medicina di precisione e personalizzata. Il ricercatore traslazionale è un project manager coinvolto nella gestione di molteplici aspetti di un progetto: dalla progettazione alla supervisione scientifica, dalla gestione finanziaria alle strategie di comunicazione.
La ricerca scientifica è un'impresa collettiva che coinvolge un team multidisciplinare e multiprofessionale, che traduce un’idea progettuale in un progetto di indagine scientifica fattibile e di impatto clinico. L’analisi dei progetti con punti di forza e debolezza ed eventuali criticità richiede un attento project management in grado di combinare la spinta creativa e, talvolta, imprevedibile della ricerca scientifica con l'arte di pianificare, organizzare e gestire le componenti di processo per raggiungere gli obiettivi prestabiliti.
Antonio Maria D'Amico | Lo stato d’avanzamento del PNRR e la cultura del Proj...PMexpo
Nel 2023 il PNRR è andato incontro ad una revisione sistemica complessiva che ne ha determinato nuovi obiettivi strategici e nuovi risultati da conseguire. Tale revisione è dovuta ad alcune criticità del programma iniziale, alle nuove priorità di sviluppo del governo in carica, oltre che ad un mutato contesto socio-economico internazionale. Partendo da questi fattori, l’intervento proporrà un bilancio di come la revisione in corso abbia potuto direttamente o indirettamente beneficiare della crescita e dello sviluppo della cultura del Project Management In Italia.
Martin Castrogiovanni, Paolo Di Marco | Lezioni apprese… da un Campione di RugbyPMexpo
Intervista a Martin Castrogiovanni, il Campione di Rugby Italiano che meglio ha rappresentato gli ideali del rugby sia come “gioco” che come “filosofia di vita”, dal 2000 al 2010 come Giocatore e oggi, come Educatore e Coach, anche attraverso la Castro Rugby Academy.
L’intervista sarà condotta dal Senior Trainer ISIPM, Paolo Di Marco, esperto di Project Management e di Management dello Sport.
Pier Luigi Guida, Maurizio Monassi | Lean Thinking, Sostenibilità, Innovazion...PMexpo
L’approccio per processi è sempre vincente! Secondo il messaggio degli autori, senior project manager e spettatori di oltre tre decadi di gestione progetti.
Da circa vent’anni i dirigenti delle grandi aziende sono impegnati in sforzi senza sosta per migliorare le prestazioni del loro business e dei progetti in ottica del “valore”.
I miglioramenti ottenuti su singole attività si sono dimostrati nella pratica insufficienti, e si è finalmente focalizzata la necessità di passare alla soluzione di problemi in ottica di sistemi e di processi in primis, invece di continuare a pensare in ottica sylos e compiti specialistici.
Il project management è stato protagonista di questa evoluzione storica, distillando i migliori concetti dei diversi movimenti e creandone di nuovi.
Il presente vuol costituire un seminario originale, che rivisita un po' la storia, da Taylor e Gantt ai moderni standard, passando per la casa del Lean, la reazione Agile, la nascita di altre specie di project management per la sostenibilità e l’innovazione, fino alla famiglia degli standard ISO 21500, che rendono istituzionale e maturo il project management, idoneo a guidare il nostro mondo fatto di turbolenze e di cambiamenti.
Andrea Bellucci | It’s raining manager_l’evoluzione delle competenze del Sust...PMexpo
Nell’era “pluviale” del PNRR, con la disponibilità di centinaia di miliardi da spendere e trasformare in progetti di valore per compiere la transizione ecologica, nuove competenze manageriali sostenibili si fanno sempre più indispensabili.
Occorre una forte capacità realizzativa, una forte vocazione all’innovazione, con una consapevolezza maggiore alla sostenibilità economica, all’impatto sul lavoro e all’ambiente.
Per questo si deve ragionare in modo ibrido, con competenze “T-Shaped”: orizzontali per gestire i rischi, il cambiamento, le nuove tecnologie, ma soprattutto verticali per utilizzare le risorse finanziarie a disposizione e trasformare i progetti in valore.
Il Sustainability Project Manager deve sviluppare la capacità di “far accadere le cose”, di portare magicamente nuove opportunità finanziarie; deve conoscere i trend rilevanti e le loro implicazioni, essere credibile e operare con una visione sistemica che connetta tutti gli aspetti ambientali, sociali ed economici, gestendo processi e relazioni complesse.
Silvia Maria | Engagement Metrics that MatterPMexpo
The Q12 Gallup survey has emerged as a widely recognized tool for measuring employee engagement. Its twelve core elements provide a framework to assess employees' emotional connection, productivity, and commitment to their work. This abstract reports insights from the Q12 Gallup survey administered to 130 employees of a Ticino company in health-care sector.
Based on that, the proposed approach aims to develop a holistic metric or KPI, to measure and monitor internal stakeholder engagement annually. By utilizing this metric, organizations can gain valuable insights into areas for improvement and actions to put in place, foster a positive work environment, and ultimately enhance overall project performance.
Sustainable Project Management: A multidimensional value-based approachPMexpo
Un progetto sostenibile si concentra sulla creazione e implementazione di strategie che tengano conto in modo equilibrato delle dimensioni economica, sociale e ambientale. La dimensione economica riguarda costi, investimenti e sostenibilità di bilancio, mentre quella sociale si riferisce agli aspetti relazionali di un'organizzazione con il contesto sociale, così come la dimensione ambientale mira a rispettare e proteggere l'ecosistema. Poiché i progetti sostenibili traguardano diversi tipi di valore, si propone un approccio innovativo di gestione del progetto basato proprio sul valore, e che gestisca in modo efficace, tramite indicatori chiave di performance (KPI) specifici, la creazione di valore per gli stakeholder in termini di sostenibilità economica, equità sociale e tutela dell'ambiente.
Luca Cresciullo | Progettazione e realizzazione di ambienti digitali in VRPMexpo
State of flow e progettazione a scopo immersivo. Verranno discusse tutte le pratiche ed attività di design e progettazione mirate alla fusione tra azione e consapevolezza degli utenti, con lo scopo di favorire la più totale immersione durante un’esperienza virtuale nella quale un utente esplora ed interagisce con ambiente digitali.
Aurora Mirabella | Progettare e applicare l’intelligenza artificiale per la C...PMexpo
L’evoluzione della tecnologia porta, inevitabilmente, a chiedersi fino a che punto l’intelligenza artificiale (AI) possa sostituire gli esseri umani in compiti complessi. L’analisi presentata prende in esame la possibile applicazione dell’AI nel mercato dei servizi di pubblica utilità regolamentato da ARERA e precisamente a supporto dello strumento della Conciliazione previsto per la risoluzione delle controversie con operatori e Gestori: l’AI sarà in grado di codificare tutte le variabili legate
all’interazione umana, generando un adeguato livello di fiducia, ed al contempo elaborare proposte transattive corrette ed affidabili?
Roberto Meli | La WBS come strumento di governance economica dei progetti in ...PMexpo
Ogni progetto in outsourcing, che faccia, quindi, ricorso alle dinamiche di mercato, ha quattro momenti cruciali da affrontare con grande cura. La stima da parte del fornitore delle risorse e quindi dei costi/prezzi necessari ad ottenere gli output (se non anche gli outcome) di progetto, la verifica, da parte del cliente, della congruità “ex ante” delle risorse/prezzi richiesti, il controllo degli eventuali cambiamenti di ambito o dei rischi che portano ad una variazione delle risorse/prezzi richiesti e infine la verifica di congruità “ex post” dell’uso delle risorse. Questi ultimi due passi sono necessari solo per le forme contrattuali a misura, nelle quali il corrispettivo è modulato non sul promesso ma sul consegnato.
Esistono due fondamentali approcci per supportare queste 4 attività di management: i modelli di costo parametrici e la Work Breakdown Structure. I primi sono basati su dati empirici raccolti su progetti simili e dati in pasto ad un modellatore umano o di intelligenza artificiale (come una rete neurale o altre tecniche di machine learning), la seconda è uno strumento di pianificazione noto da molto tempo ma anche spesso usato molto male per supportare tali fasi cruciali.
La presentazione si soffermerà ad analizzare questi aspetti presentando buone e cattive prassi di utilizzo di tali strumenti di supporto.
In questo momento storico, in cui il PNRR è ancora un tema di attualità, è assolutamente prioritario affrontare queste fasi con il massimo della efficacia ma anche dimostrabilità in caso di verifiche di organi di controllo le cui conseguenze possono essere drammatiche.
Simone Cascioli, Patrizia Valli | La transizione energetica in LiquigasPMexpo
Liquigas, azienda leader nazionale nella distribuzione di GPL e GNL, prosegue l’impegno per promuovere la sostenibilità attraverso fonti energetiche di transizione e soluzioni innovative, ponendosi l’obiettivo della crescita aziendale all'interno dei nuovi scenari energetici internazionali e raggiungendo zero emissioni di CO2.
Per tale motivo sono stati implementati, per la riduzione delle emissioni di Scope 1 e 2, progetti che coinvolgono la catena del valore della Società e per la riduzione delle emissioni di Scope 3, Liquigas, proiettandosi verso il futuro in un contesto sempre più complesso, ha scelto di investire in progetti innovativi e nella ricerca e sviluppo sui combustibili sostenibili, come il bioGPL e il bioGNL e l'rDME
Antonio Perno | Il sistema di gestione dei progetti nell’Ospedale Pediatrico ...PMexpo
Nel corso degli ultimi anni, l’Ospedale aveva conseguito risultati economici e finanziari non in linea con le aspettative. Per garantire ai propri pazienti il livello di eccellenza clinica-assistenziale aveva attinto a risorse proprie, compromettendo la possibilità di essere sostenibile nel lungo periodo.
Da qui si è avvertita la necessità di un cambio di rotta sostanziale; la sfida manageriale raccolta è stata quella del raggiungimento del pieno equilibrio economico e finanziario, garantendo il mantenimento degli standard qualitativi in termini di assistenza clinica, di ricerca scientifica e di accoglienza.
L’intervento racconta l’esperienza maturata dell’introduzione del sistema di gestione dei progetti all’interno dell’organizzazione, gli ostacoli, le soluzioni adottate e i risultati raggiunti.
Francesco Liguori, Giuliano Liguori | Il Project Manager ai tempi dell'IAPMexpo
L'avvento dell'Intelligenza Artificiale Generativa sta ridefinendo il ruolo del Project Manager. In questa presentazione esploreremo le competenze necessarie al Project Manager 5.0 per gestire progetti complessi integrando efficacemente l'Intelligenza Artificiale. Vedremo come un approccio umano-centrico, che ponga le persone al centro arricchito dalle potenzialità dell'AI, consenta di ottenere risultati migliori. Presenteremo metodologie innovative che uniscono il pensiero analitico umano con la potenza computazionale delle macchine per una gestione di progetto aumentata. L'obiettivo è ispirare una nuova generazione di Project Manager pronti ad affrontare le sfide del futuro.
David Bramini | Gestione strategica del Portfolio Progetti. Orientare l exec...PMexpo
Gestire in modo efficace il Portfolio Progetti può essere reso difficoltoso da svariate disfunzioni organizzative. Tra queste, il sovraccarico rispetto alla reale capacità di esecuzione, è spesso causa di disorientamento, col conseguente dispendio di energie in attività non coerenti con gli obiettivi dell’organizzazione.
Gli OKR (Objective & Key Results) sono un framework che, tra i vari benefici, può essere impiegato insieme ad altri "filtri decisionali" per valutare quali delle tante idee e iniziative che circolano nell'organizzazione sono coerenti con la strategia e meritevoli delle preziose risorse richieste.
Nel talk porterò esperienze di integrazione tra moderne pratiche di gestione del Portfolio e OKR, al fine di consolidare il collegamento tra la strategia aziendale e la sua esecuzione.
Esperienza guidata di auto-valutazione con il modello ISIPM-PradoPMexpo
Il mondo moderno dipende dai progetti. Circa un terzo dell'economia è gestito per mezzo di progetti e, per molte organizzazioni, sono proprio i progetti a garantirne il futuro ed a permettere la sopravvivenza e la crescita. Tale condizione supporta la necessità per tutte le organizzazioni di maturare una competenza nella gestione dei progetti.
Il modello ISIPM-Prado®, strumento proprietario dell’Istituto Italiano di Project Management®, misura in maniera diretta la maturità di project management ed in maniera indiretta la maturità organizzativa ed è attuabile in tutte le realtà organizzative, comprese le PMI.
L’obiettivo del workshop è la compilazione in auto-assessment, guidata da Assessor ISIPM-Prado®, del questionario di 60 domande sul sito www.maturità.isipm.org al fine di quantificare un valore sintetico di maturità generale della propria organizzazione, a sua volta distribuito su 7 dimensioni di analisi:
competenze di project management;
competenze tecniche e contestuali;
competenze comportamentali;
metodologia;
sistema informativo;
allineamento strategico;
struttura organizzativa.
Al termine della compilazione del questionario, gli Assessor ISIPM-Prado® supporteranno una lettura integrata e qualitativa dei valori ottenuti da partecipanti.
N.B: Si richiede ai partecipanti, prima del workshop, di loggarsi sul sito www.maturità.isipm.org e compilare solo l’anagrafica. Il questionario sarà oggetto dell’incontro.
Laurent Louboutin | Embracing the Digital RevolutionPMexpo
Introducing PRINCE2® 7: Responding to the ever-changing landscape of project management, PRINCE2 has evolved with its 7th edition. Since its inception in 1996, PRINCE2 has witnessed six editions, with the latest update in 2017. This new edition embraces the digital revolution, rapid change, and the rise of Agile methodologies. People are now at the core of successful projects, seamlessly integrated into the PRINCE2 method. Additionally, sustainability emerges as a key aspect of project performance, aligning with modern organizational needs. Moreover, a digital and data management approach has been introduced to cater to the evolving demands of project management professionals. Join us as we explore the advancements in PRINCE2® 7 and its relevance in today's dynamic project landscape.
2. CHI SONO
www.linkedin.com/in/marcocaressa
Papà e Marito
Ingegnere nucleare
Manager IT in "perpetual beta"
Divulgatore di Project Management e Agile
UNI 11648, UNI 11506, PMP, PMI-ACP, PRINCE2
Practitioner 2017, SMC
4. IL MITO PRINCIPALE DA SFATARE
Standard e framework consolidati di Project
Management, centrati sui processi,
sarebbero intrinsecamente Waterfall e non
adatti ad una gestione Agile di progetto
5. COME CI SIAMO ARRIVATI
The bandwagon effect : as more people come to believe in something, others also
"hop on the bandwagon" regardless of the underlying evidence.
(Source: Wikipedia)
C'è un "effetto
farfalla" che vedremo
tra poco
10. CICLO DI VITA WATERFALL: ESEMPLIFICAZIONE
Avvio Progetto Fine Progetto
6 mesi
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
Se il progetto dura 6 mesi, tempo per completare una funzionalità = 6 mesi...
CICLO DI FEEDBACK LUNGO E RILASCIO DI VALORE ALLA FINE
Design Sviluppo Test RilascioAnalisi Requisiti
11. Iterazione 1
Avvio Progetto Fine Progetto
6 mesi
CICLO DI VITA AGILE: ESEMPLIFICAZIONE
1 1 1 1 1
2 2 2 2 2
3 3 3 3 3
Requisiti
Design
Sviluppo
Test
Rilascio
12. Iterazione 1
Avvio Progetto Fine Progetto
6 mesi
CICLO DI VITA AGILE: ESEMPLIFICAZIONE
Iterazione 2
1 1 1 1 1
2 2 2 2 2
3 3 3 3 3
4 4 4 4
5 5 5 5
6 6 6 6
4
5
6
Requisiti
Design
Sviluppo
Test
Rilascio
20. DIFFERENZE (OLTRE A CICLO DI FEEDBACK E RILASCIO DI VALORE)
... ...
Frame lunghi (mesi) di durata diversa
In ogni frame attività di un solo tipo
Coinvolta solo una parte del team
Coinvolgimento stakeholder diradato
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
... ...
... ...
... ...
... ...
... ...
21. 1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
... ...
... ...
... ...
... ...
... ...
... ...
1 1 1 1 1
2 2 2 2 2
3 3 3 3 3
4 4 4 4
5 5 5 5
6 6 6 6
4
5
6
... ...
... ...
... ...
... ...
Frame lunghi (mesi) di durata diversa
In ogni frame attività di un solo tipo
Coinvolta solo una parte del team
Frame brevi (settimane) di durata costante
In ogni frame tutte le tipologie di attività
Coinvolto tutto il team
Coinvolgimento stakeholder diradato Coinvolgimento stakeholder continuo
DIFFERENZE (OLTRE A CICLO DI FEEDBACK E RILASCIO DI VALORE)
22. PRINCIPI
Capitoli da 1 a 3 (8 pag.)
PROCESSI
Capitolo 4 (23 pag.)
Linee guida "process oriented"
...ma anche...
ELEMENTI DELLO STANDARD
23. ISO21500:2012 - ALCUNI PRINCIPI FONDAMENTALI
Each project is unique. Project differences may occur in [omissis...] the way processes are tailored to
provide the deliverables.
(Source: ISO21500:2012, §3.2, pag. 3 )
#1 Tailoring dei processi
24. #2 Strutturare il progetto in fasi
Projects are usually organized into phases that are determined by governance and control needs. These
phases should follow a logical sequence, with a start and an end, and should use resources to provide
deliverables. In order to manage the project efficiently during the entire project life cycle, a set of activities
should be performed in each phase. Project phases are collectively known as the project life cycle.
(Source: ISO21500:2012, §3.10, pag. 8 )
Each project is unique. Project differences may occur in [omissis...] the way processes are tailored to
provide the deliverables.
(Source: ISO21500:2012, §3.2, pag. 3 )
#1 Tailoring dei processi
ISO21500:2012 - ALCUNI PRINCIPI FONDAMENTALI
25. ISO21500:2012 - ALCUNI PRINCIPI FONDAMENTALI
#3 Applicazione dei processi
#2 Strutturare il progetto in fasi
Projects are usually organized into phases that are determined by governance and control needs. These
phases should follow a logical sequence, with a start and an end, and should use resources to provide
deliverables. In order to manage the project efficiently during the entire project life cycle, a set of activities
should be performed in each phase. Project phases are collectively known as the project life cycle.
(Source: ISO21500:2012, §3.10, pag. 8 )
Each project is unique. Project differences may occur in [omissis...] the way processes are tailored to
provide the deliverables.
(Source: ISO21500:2012, §3.2, pag. 3 )
#1 Tailoring dei processi
Project Management processes should be used for the project as a whole or for individual phases
(Source: ISO21500:2012, §3.10, pag. 8 )
27. COSA HANNO IN COMUNE QUELLE SCATOLE TEMPORALI?
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
1 1 1 1 1
2 2 2 2 2
3 3 3 3 3
...
...
Si susseguono una dopo l'altra senza sovrapporsi
Hanno una sequenza logica interna, con un inizio e una fine
Usano risorse per produrre deliverable (di prodotto o di progetto)
Al loro interno vengono svolte specifiche attività
Tutte assieme costituiscono il ciclo di vita del progetto
Il confine tra una e l'altra definisce un "punto di decisione"
...
...
28. 1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
1 1 1 1 1
2 2 2 2 2
3 3 3 3 3
...
...
Si susseguono una dopo l'altra senza sovrapporsi
Hanno una sequenza logica interna, con un inizio e una fine
Usano risorse per produrre deliverable (di prodotto o di progetto)
Al loro interno vengono svolte specifiche attività
Tutte assieme costituiscono il ciclo di vita del progetto
Il confine tra una e l'altra definisce un "punto di decisione"
...
... Sono "fasi di progetto"
secondo la ISO21500
COSA HANNO IN COMUNE QUELLE SCATOLE TEMPORALI?
35. About 242,000,000 results (0.81 seconds)
Secondo alcuni il ciclo di vita di progetto ha
4 fasi:
• Initiation
• Planning
• Execution
• Closure
Anche questi qui sono d'accordo (a parte
ribattezzare "closure" in "closing")...
QUALCHE TEMPO DOPO A BROOKLYN...
36. About 242,000,000 results (0.81 seconds)
Secondo alcuni il ciclo di vita di progetto ha
4 fasi:
• Initiation
• Planning
• Execution
• Closure
Anche questi qui sono d'accordo (a parte
ribattezzare "closure" in "closing")...
Contrordine, le fasi di progetto sono 5...
QUALCHE TEMPO DOPO A BROOKLYN...
38. MODALITA' DI ESECUZIONE DEI PROCESSI
Initiating Planning
Implementing
Controlling
Closing
PLAN
DO
CHECK, ACT
Initiating Planning Implementing Controlling Closing
40. ESEMPIO: ORGANIZZARE PMEXPO
PRE-EVENTO EVENTO POST-EVENTO
Predisposizione contenuti
Data, orario, location
Ingaggio ospiti
Marketing e promozione
Sponsorship
... ... ...
Accoglienza
Attrezzature
Svolgimento
Catering
Spazi networking
... ... ...
Follow up su social
Accreditamento PDU e CFU
Survey partecipanti
Post produzione contenuti
... ... ...
41. CICLO DI VITA: 3 FASI
PRE-EVENTO EVENTO POST-EVENTOPMEXPO LIFE CYCLE
tempo
42. CICLO DI VITA: 3 FASI
PRE-EVENTO EVENTO POST-EVENTOPMEXPO LIFE CYCLE
tempo
tempo
BUTTERFLY'S LIFE CYCLE
43. COSA ACCADE ALL'INTERNO DI UNA FASE DI PROGETTO
PRE-EVENTO
Predisposizione contenuti
Data, orario, location
Ingaggio ospiti
Marketing e promozione
Sponsorship
... ... ...
Incarico un responsabile e raccolgo spunti (INITIATING)
Organizzo contribuzione e scadenze (PLANNING)
Produco i contenuti (IMPLEMENTING)
Verifico ed eventualmente modifico (CONTROLLING)
Completo e consolido (CLOSING)
44. METTIAMO INSIEME LE COSE
tempo
PRE-EVENTO EVENTO POST-EVENTO
Initiating
Planning
Implementing
Controlling
Closing
Attività Attività Attività
Attività Attività Attività
Attività Attività Attività
Attività Attività Attività
Attività Attività Attività
45. METTIAMO INSIEME LE COSE
tempo
PRE-EVENTO EVENTO POST-EVENTO
Initiating
Planning
Implementing
Controlling
Closing
Attività Attività Attività
Attività Attività Attività
Attività Attività Attività
Attività Attività Attività
Attività Attività Attività
Pianifico lungo
tutto il progetto
e così per gli
altri processi
46. METTIAMO INSIEME LE COSE
tempo
PRE-EVENTO EVENTO POST-EVENTO
Initiating
Planning
Implementing
Controlling
Closing
Attività Attività Attività
Attività Attività Attività
Attività Attività Attività
Attività Attività Attività
Attività Attività Attività
Pianifico lungo
tutto il progetto
e così per gli
altri processi
Una fase contiene
tutti i processi di
Project Management
51. Immagine tratta dall’articolo di Antonietta Fiorentino “Project Management e Agile, l’integrazione possibile”
Pubblicato sul numero di settembre 2018 della rivista Il Project Manager . Editore Franco Angeli
COME AFFRONTARE IL PROGETTO O UNA SUA FASE
52. Immagine tratta dall’articolo di Antonietta Fiorentino “Project Management e Agile, l’integrazione possibile”
Pubblicato sul numero di settembre 2018 della rivista Il Project Manager . Editore Franco Angeli
COME AFFRONTARE IL PROGETTO O UNA SUA FASE
53. IL MANIFESTO AGILE FRAINTESO
Individual and interactions Processes and tools
Working software Comprehensive documentation
Customer collaboration Contract negotiation
Responding to change Following a plan
instead of
instead of
instead of
instead of
APPROCCIO ADATTIVO APPROCCIO PREDITTIVO
54. IL MANIFESTO AGILE BEN COMPRESO
Individual and interactions Processes and tools
Working software Comprehensive documentation
Customer collaboration Contract negotiation
Responding to change Following a plan
over
over
over
over
APPROCCIO ADATTIVO APPROCCIO PREDITTIVO
58. IN REALTA' UNO SPETTRO CONTINUO SU CUI POSIZIONARSI...
Predittivo/Deterministico Adattivo/AgileIbrido
Progetto 1 Progetto 2
59. IN REALTA' UNO SPETTRO CONTINUO SU CUI POSIZIONARSI...
Predittivo/Deterministico Adattivo/AgileIbrido
Progetto 1 Progetto 2
Boehm e Turner (2003)
Approccio Ibrido: in funzione del posizionamento si
combinano tecniche e strumenti diversi:
Barlow, Keith, Giboney, Wilson (2011)
Conforto e Amaral (2016)
60. INSTABILITA' DELLO SCOPE DI
PROGETTO (Change rate atteso)
POSSIBILITA' DI COINVOLGIMENTO
ATTIVO DEGLI STAKEHOLDER
COME VALUTARE IL POSIZIONAMENTO (LIGHT VERSION)
61. INSTABILITA' DELLO SCOPE DI
PROGETTO (Change rate atteso)
POSSIBILITA' DI COINVOLGIMENTO
ATTIVO DEGLI STAKEHOLDER
Adattivo / Agile
COME VALUTARE IL POSIZIONAMENTO (LIGHT VERSION)
62. INSTABILITA' DELLO SCOPE DI
PROGETTO (Change rate atteso)
POSSIBILITA' DI COINVOLGIMENTO
ATTIVO DEGLI STAKEHOLDER
Adattivo / Agile
Predittivo / Waterfall
COME VALUTARE IL POSIZIONAMENTO (LIGHT VERSION)
70. ClosingInitiating
PROGETTO ISO 21500 "AGILE": N + 3 FASI
High
Level
Planning
N ITERAZIONI
Detailed Planning
Implementing
Controlling
I processi di Controllo agiscono
anche ad alto livello sugli elementi
del progetto e le dipendenze tra i
risultati prodotti dalle varie iterazioni
71. FASE INIZIALE
Project Charter: ottiene l'approvazione per un
approccio a fasi e iterativo. Durata e numero delle fasi-
iterazioni dipendono dal grado di ambiguità e
innovazione del progetto.
Identificazione degli stakeholder e definizione del Team di progetto seguono i principi agili
di collaborazione giornaliera tra stakeholder tecnici e di business, di precedenza alla
colocation (comunicazione face-to-face), di favorire le condizioni di ingaggio nel team di
persone motivate e con buona capacità di auto-organizzazione.
72. FASE DI PIANIFICAZIONE DI ALTO LIVELLO
Scope: viene definito un perimetro di alto livello
attraverso un Product Backlog che sostituisce la WBS
e definisce i requisiti e caratteristiche chiave dei
deliverable. Consolidamento e attualizzazione del
Backlog hanno luogo nella successiva fase iterativa.
Time e Cost: Si fissano durata e budget compatibili con lo scope di massima definito.
Rispetto ad un approccio predittivo, tempi e costi sono vincolati mentre lo scope è libero di
variare, col solo vincolo di garantire i requisiti chiave individuati nel planning di alto livello.
La schedulazione in questa fase è realizzata con un Agile Release Planning, che definisce il
piano dei rilasci (in corrispondenza di quali iterazioni verranno rilasciati quali deliverable o
incrementi significativi di risultato).
73. FASE ITERATIVA
I processi di planning (dei vari Subject Groups)
vengono ripresi e dettagliati secondo i principi agili
di rilascio anticipato di valore, di recepimento di
modifiche ai requisiti in qualsiasi momento e di
possibilità di rilasciare incrementi di risultato
effettivamente usabili al termine di ogni iterazione.
In pratica, all'inizio di ogni iterazione si pianifica in dettaglio "cosa" fare, accogliendo
eventuali change allo scope, il team deciderà autonomamente "come" farlo, controllando
giornalmente l'avanzamento. Al termine dell'iterazione viene rilasciato un deliverable o
incremento di esso, immediatamente utilizzabile dal cliente/utente e vengono raccolte le
lesson learned a chiusura dell'iterazione (retrospective). Per alcune iterazioni, il termine di
esse coincide con una specifica release di prodotto secondo l'Agile Release Planning di alto
livello effettuata nella fase precedente.
74. FASE DI CHIUSURA
Include le attività di formalizzazione della chiusura di
progetto (report di chiusura). Il completamento dei
deliverable è avvenuto durante la fase iterativa, così
come la raccolta delle lesson learned.
75.
76. TAKE AWAYS
#1 La ISO 21500 ci dice che possiamo strutturare un progetto in fasi
#2 Le fasi di progetto non sono 4 o 5 ma quelle che servono e della durata che
occorre
#3 Le fasi di progetto non sono Initiating, Planning, Implementing, Controlling
e Closing. Quelli sono i gruppi di processi della ISO 21500
#4 L'insieme delle fasi definisce il ciclo di vita del progetto e ogni fase può
essere approcciata in modo predittivo o adattivo in funzione del contesto
77. #5 In realtà possiamo valutare il posizionamento del progetto su uno spettro
continuo attraverso un assessment di rischio iniziale
#6 Un posizionamento intermedio giustifica un approccio ibrido che integri
pratiche e tecniche del mondo predittivo e di quello adattivo
#7 Abbiamo mostrato un esempio di ciclo di vita di progetto agile conforme
alla norma ISO 21500
#8 Non esiste un metodo "one size fits all". Si amplia la cassetta degli attrezzi
a disposizione del Project Manager, che deve studiare ed aggiornarsi
continuamente per capire come approcciare l'unicità di qualsiasi progetto.
TAKE AWAYS