Nel 2023 il PNRR è andato incontro ad una revisione sistemica complessiva che ne ha determinato nuovi obiettivi strategici e nuovi risultati da conseguire. Tale revisione è dovuta ad alcune criticità del programma iniziale, alle nuove priorità di sviluppo del governo in carica, oltre che ad un mutato contesto socio-economico internazionale. Partendo da questi fattori, l’intervento proporrà un bilancio di come la revisione in corso abbia potuto direttamente o indirettamente beneficiare della crescita e dello sviluppo della cultura del Project Management In Italia.
PMexpo 2022 | Il futuro del PNRR e la norma UNI ISO 21502PMexpo
Antonio Maria D'Amico
L’intervento inizierà con un breve confronto tra il PNRR italiano ed i PNRR degli altri Paesi Membri per illustrare le specificità del nostro programma, con una successivo approfondimento sull’organizzazione del programma. Si proseguirà con l’analisi dello stato di avanzamento del PNRR al mese di giugno 2022 alla fine del suo primo semestre di messa in opera, con l’analisi dei risultati raggiunti e delle criticità emerse. Sulla base di queste ultime si analizzerà la Uni Iso 20502 come norma che potrebbe offrire una modello concettuale su come approcciare le criticità di sopra nella prospettiva della futura messa in opera. Saranno portati dei propri contributi esperienziali dati dalla pratica professionale nel settore. Si passerà quindi ad un resoconto finale su quanto analizzato.
Il PNRR, dal piano agli investimenti delle imprese: come cogliere le opportunitàSMAU
Il Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza è sicuramente un ambizioso piano di investimenti, rivolto non solo alla riforma e all’innovazione della Pubblica Amministrazione ma anche all’innovazione e alla ripartenza delle imprese, con un cuore per Ie PMI. La dimensione del Piano e la varietà degli investimenti dedicati alla digitalizzazione, alla sostenibilità, all’innovazione, alla ricerca rende il PNRR, infatti, un’importante opportunità per le imprese. Inoltre, il PNRR sarà affiancato dalla Politica di Coesione dell’UE e nazionale.
#INCONTROFESR2015 - Francesco De Rose, Unità G4-DG REGIO. Situazione economica e divari territoriali, spesa pubblica per gruppi di regioni, esecuzione dei programmi FESR, determinanti delle capacità di assorbimento
Il quadro complessivo e obiettivi di politica economica. La governance europea. Il Documento di economia e finanza. Le raccomandazioni della Commissione Europea. Il Consiglio Europeo del 23-24 giugno. Allegato: Semestre europeo e strategia “Europa 2020”.
PMexpo 2022 | Il futuro del PNRR e la norma UNI ISO 21502PMexpo
Antonio Maria D'Amico
L’intervento inizierà con un breve confronto tra il PNRR italiano ed i PNRR degli altri Paesi Membri per illustrare le specificità del nostro programma, con una successivo approfondimento sull’organizzazione del programma. Si proseguirà con l’analisi dello stato di avanzamento del PNRR al mese di giugno 2022 alla fine del suo primo semestre di messa in opera, con l’analisi dei risultati raggiunti e delle criticità emerse. Sulla base di queste ultime si analizzerà la Uni Iso 20502 come norma che potrebbe offrire una modello concettuale su come approcciare le criticità di sopra nella prospettiva della futura messa in opera. Saranno portati dei propri contributi esperienziali dati dalla pratica professionale nel settore. Si passerà quindi ad un resoconto finale su quanto analizzato.
Il PNRR, dal piano agli investimenti delle imprese: come cogliere le opportunitàSMAU
Il Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza è sicuramente un ambizioso piano di investimenti, rivolto non solo alla riforma e all’innovazione della Pubblica Amministrazione ma anche all’innovazione e alla ripartenza delle imprese, con un cuore per Ie PMI. La dimensione del Piano e la varietà degli investimenti dedicati alla digitalizzazione, alla sostenibilità, all’innovazione, alla ricerca rende il PNRR, infatti, un’importante opportunità per le imprese. Inoltre, il PNRR sarà affiancato dalla Politica di Coesione dell’UE e nazionale.
#INCONTROFESR2015 - Francesco De Rose, Unità G4-DG REGIO. Situazione economica e divari territoriali, spesa pubblica per gruppi di regioni, esecuzione dei programmi FESR, determinanti delle capacità di assorbimento
Il quadro complessivo e obiettivi di politica economica. La governance europea. Il Documento di economia e finanza. Le raccomandazioni della Commissione Europea. Il Consiglio Europeo del 23-24 giugno. Allegato: Semestre europeo e strategia “Europa 2020”.
Speciale Panorama su politica di coesione 2014-2020 (in ITALIANO)Parma Couture
Nr 48. - Inverno 2013 - Politica di coesione 2014-2020 - Cresce lo slancio
EDIZIONE IN LINGUA ITALIANA!
Il tema principale dell’edizione invernale della rivista Panorama è la riforma della politica di coesione 2014-2020 e l’analisi in dettaglio dei cambiamenti che ne derivano per tutte le parti coinvolte. In un’intervista esclusiva, il presidente della Commissione europea Barroso sottolinea in che modo la politica di coesione agevolerà la crescita e l’aumento di posti di lavoro e contribuirà a raggiungere gli obiettivi della strategia Europa 2020.
Anche i nostri lettori hanno dato il proprio contributo al dibattito nella rubrica «Con parole proprie» in cui i rappresentanti degli Stati membri, delle regioni e delle associazioni di tutta Europa hanno condiviso le proprie idee sulla riforma e le speranze per il nuovo periodo di finanziamento.
In altri articoli di questo numero vengono delineati i punti chiave della riforma e le tematiche prioritarie; viene descritto il processo di approvazione del budget dal punto di vista del Parlamento europeo; vengono fornite informazioni su come richiedere gli aiuti e viene presentata un’analisi delle strategie di comunicazione e degli obblighi. La rivista contiene, inoltre, la consueta selezione di notizie e approfondimenti su progetti specifici da tutta l’UE.
Next Generation EU e i Piani Nazionali di Ripresa e ResilienzaAntonio Bonetti
This powerpoint presentation is aimed at providing some clarity on political and legal foundations of Next Generation EU (NGEU). Furthermore, it presents the structure of national Recovery Plans financed by Recovery and Resilience Facility (main instrument of NGEU
L’Efficienza Energetica è una priorità del nostro tempo , ridurre la propria intensità energetica, il consumo e le relative emissioni di anidride carbonica sono un'obbiettivo improrogabile... Il 2020 è vicino
#smartdays2015 intervento del Dottor Francesco Monaco settembre 2015Ingreen;
Intervento del Dottor Francesco Monaco Capo Area Mezzogiorno e Politiche di coesione territoriale
Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI)
Resp.le Dipartimento Fondi europei ed investimenti territoriali
Istituto per la Finanza e l'Economia Locale (IFEL-ANCI)
PSR 2014-2020: l'avvio della nuova programmazione in Italia. Analisi del caso...Roberto Gigante
Meccanismi comunitari e nazionali legati all'agenda Europa 2020 nell'avvio dei PSR 2014-2020. Un primo dettaglio delle scelte effettuate della Regione Emilia-Romagna
(DUP) Documento Unico di Programmazione - Comune di Pieve di Cento - 2016/2019Marco Campanini
Il Documento Unico di Programmazione costituisce la guida strategica ed operativa dell'ente locale per la durata del mandato amministrativo.
Il DUP è costituito da due sezioni: una strategica ed una operativa.
Nella sezione operativa (SeO) sono individuati per ogni missione i programmi che l'ente intende realizzare per conseguire gli obiettivi definiti nella sezione strategica.
Le forze politiche possono proporre emendamenti al DUP.
Leonardo Maria Seri | Il PM incontra la proprietà intellettualePMexpo
La protezione degli asset immateriali nella gestione di un progetto in azienda e nella vita di un’attività d’impresa può avere un ruolo importante per conseguire un vantaggio competitivo sul mercato e per tutelare gli investimenti che danno origine alle innovazioni e con cui si costruisce e si coltiva la riconoscibilità di un prodotto o di un brand.
Che si tratti di gestire lo sviluppo e lancio di nuovi prodotti o di nuovi brand, la collaborazione tra imprese per innovare o l'ingresso in nuovi mercati, occorre fare chiarezza su cosa può essere tutelato e con quali strumenti: occorre dunque analizzare, progettare e pianificare la tutela degli asset di proprietà intellettuale nella gestione di progetto, definendone obiettivi e tempi, individuando gli strumenti più adeguati per raggiungere gli scopi prefissati, tenendo in considerazione anche costi e strategie di protezione.
Una corretta pianificazione delle tutele e gestione delle strategie di protezione degli asset di IP consente di porre solide basi per ottenere tutela nei confronti di usurpatori e contraffattori ed è utile per ulteriormente valorizzare i propri asset.
Teresa Iorfida, Paolo Di Marco | Strategia e gestione del portfolio progettiPMexpo
Dallo sviluppo all’implementazione della strategia aziedale attraverso la gestione del portfolio progetti. Approccio multi projects management (Porfolio, Program, Project) e assessment di maturità ISIPM PRADO quale fattore chiave del processo di sviluppo strategico.
Case study:
Settore Farmaceutico e Consumer healthcare
Settore Multiutilities
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EDIZIONE IN LINGUA ITALIANA!
Il tema principale dell’edizione invernale della rivista Panorama è la riforma della politica di coesione 2014-2020 e l’analisi in dettaglio dei cambiamenti che ne derivano per tutte le parti coinvolte. In un’intervista esclusiva, il presidente della Commissione europea Barroso sottolinea in che modo la politica di coesione agevolerà la crescita e l’aumento di posti di lavoro e contribuirà a raggiungere gli obiettivi della strategia Europa 2020.
Anche i nostri lettori hanno dato il proprio contributo al dibattito nella rubrica «Con parole proprie» in cui i rappresentanti degli Stati membri, delle regioni e delle associazioni di tutta Europa hanno condiviso le proprie idee sulla riforma e le speranze per il nuovo periodo di finanziamento.
In altri articoli di questo numero vengono delineati i punti chiave della riforma e le tematiche prioritarie; viene descritto il processo di approvazione del budget dal punto di vista del Parlamento europeo; vengono fornite informazioni su come richiedere gli aiuti e viene presentata un’analisi delle strategie di comunicazione e degli obblighi. La rivista contiene, inoltre, la consueta selezione di notizie e approfondimenti su progetti specifici da tutta l’UE.
Next Generation EU e i Piani Nazionali di Ripresa e ResilienzaAntonio Bonetti
This powerpoint presentation is aimed at providing some clarity on political and legal foundations of Next Generation EU (NGEU). Furthermore, it presents the structure of national Recovery Plans financed by Recovery and Resilience Facility (main instrument of NGEU
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(DUP) Documento Unico di Programmazione - Comune di Pieve di Cento - 2016/2019Marco Campanini
Il Documento Unico di Programmazione costituisce la guida strategica ed operativa dell'ente locale per la durata del mandato amministrativo.
Il DUP è costituito da due sezioni: una strategica ed una operativa.
Nella sezione operativa (SeO) sono individuati per ogni missione i programmi che l'ente intende realizzare per conseguire gli obiettivi definiti nella sezione strategica.
Le forze politiche possono proporre emendamenti al DUP.
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Leonardo Maria Seri | Il PM incontra la proprietà intellettualePMexpo
La protezione degli asset immateriali nella gestione di un progetto in azienda e nella vita di un’attività d’impresa può avere un ruolo importante per conseguire un vantaggio competitivo sul mercato e per tutelare gli investimenti che danno origine alle innovazioni e con cui si costruisce e si coltiva la riconoscibilità di un prodotto o di un brand.
Che si tratti di gestire lo sviluppo e lancio di nuovi prodotti o di nuovi brand, la collaborazione tra imprese per innovare o l'ingresso in nuovi mercati, occorre fare chiarezza su cosa può essere tutelato e con quali strumenti: occorre dunque analizzare, progettare e pianificare la tutela degli asset di proprietà intellettuale nella gestione di progetto, definendone obiettivi e tempi, individuando gli strumenti più adeguati per raggiungere gli scopi prefissati, tenendo in considerazione anche costi e strategie di protezione.
Una corretta pianificazione delle tutele e gestione delle strategie di protezione degli asset di IP consente di porre solide basi per ottenere tutela nei confronti di usurpatori e contraffattori ed è utile per ulteriormente valorizzare i propri asset.
Teresa Iorfida, Paolo Di Marco | Strategia e gestione del portfolio progettiPMexpo
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Case study:
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Settore Multiutilities
Claudia Curci | Change Management in sanità. L'esperienza di ASL Roma 1PMexpo
Dopo una iniziale panoramica dello scenario Nazionale e Regionale che impegna la Sanità Italiana nel 2023- 2024 si presenterà l’esperienza di ASL Roma 1 nell’uso dei processi di e-procurement e project management. Il focus sarà su 4 progetti strategici in atto la Cartella Clinica Elettronica (CCE), la digitalizzazione delle Sale Operatorie , le Centrali Operative Territoriali e la migrazione al Cloud.
Per i primi tre si approfondirà il processo di change management confronto ed analisi delle criticità e dei fattori di successo. Per il quarto invece l’importanza della progettazione per sostenere la migrazione al Cloud PSN secondo le direttive del Dipartimento della Transazione Digitale.
Giorgio Lupoi | Stato di maturazione dei servizi di PM nel settore pubblico e...PMexpo
L’adozione del project management è l’elemento chiave per un cambio di paradigma necessario nel mondo delle costruzioni pubbliche che permetta di rispondere all’esigenze della collettività: opere pubbliche con tempi e costi certi.
Nonostante questo assunto sia sempre più vero l’introduzione del PM nelle opere pubbliche ancora fatica.
L’intervento presenta una analisi:
- dell’evoluzione del quadro normativo con il nuovo codice degli appalti;
- della domanda pubblica di servizi di PM nell’ultimo anno.
Vincenza Conteduca, Sabrina Manicini | Project management nei progetti di ric...PMexpo
La grande novità nel panorama scientifico attuale è la medicina di precisione e personalizzata. Il ricercatore traslazionale è un project manager coinvolto nella gestione di molteplici aspetti di un progetto: dalla progettazione alla supervisione scientifica, dalla gestione finanziaria alle strategie di comunicazione.
La ricerca scientifica è un'impresa collettiva che coinvolge un team multidisciplinare e multiprofessionale, che traduce un’idea progettuale in un progetto di indagine scientifica fattibile e di impatto clinico. L’analisi dei progetti con punti di forza e debolezza ed eventuali criticità richiede un attento project management in grado di combinare la spinta creativa e, talvolta, imprevedibile della ricerca scientifica con l'arte di pianificare, organizzare e gestire le componenti di processo per raggiungere gli obiettivi prestabiliti.
Martin Castrogiovanni, Paolo Di Marco | Lezioni apprese… da un Campione di RugbyPMexpo
Intervista a Martin Castrogiovanni, il Campione di Rugby Italiano che meglio ha rappresentato gli ideali del rugby sia come “gioco” che come “filosofia di vita”, dal 2000 al 2010 come Giocatore e oggi, come Educatore e Coach, anche attraverso la Castro Rugby Academy.
L’intervista sarà condotta dal Senior Trainer ISIPM, Paolo Di Marco, esperto di Project Management e di Management dello Sport.
Pier Luigi Guida, Maurizio Monassi | Lean Thinking, Sostenibilità, Innovazion...PMexpo
L’approccio per processi è sempre vincente! Secondo il messaggio degli autori, senior project manager e spettatori di oltre tre decadi di gestione progetti.
Da circa vent’anni i dirigenti delle grandi aziende sono impegnati in sforzi senza sosta per migliorare le prestazioni del loro business e dei progetti in ottica del “valore”.
I miglioramenti ottenuti su singole attività si sono dimostrati nella pratica insufficienti, e si è finalmente focalizzata la necessità di passare alla soluzione di problemi in ottica di sistemi e di processi in primis, invece di continuare a pensare in ottica sylos e compiti specialistici.
Il project management è stato protagonista di questa evoluzione storica, distillando i migliori concetti dei diversi movimenti e creandone di nuovi.
Il presente vuol costituire un seminario originale, che rivisita un po' la storia, da Taylor e Gantt ai moderni standard, passando per la casa del Lean, la reazione Agile, la nascita di altre specie di project management per la sostenibilità e l’innovazione, fino alla famiglia degli standard ISO 21500, che rendono istituzionale e maturo il project management, idoneo a guidare il nostro mondo fatto di turbolenze e di cambiamenti.
Andrea Bellucci | It’s raining manager_l’evoluzione delle competenze del Sust...PMexpo
Nell’era “pluviale” del PNRR, con la disponibilità di centinaia di miliardi da spendere e trasformare in progetti di valore per compiere la transizione ecologica, nuove competenze manageriali sostenibili si fanno sempre più indispensabili.
Occorre una forte capacità realizzativa, una forte vocazione all’innovazione, con una consapevolezza maggiore alla sostenibilità economica, all’impatto sul lavoro e all’ambiente.
Per questo si deve ragionare in modo ibrido, con competenze “T-Shaped”: orizzontali per gestire i rischi, il cambiamento, le nuove tecnologie, ma soprattutto verticali per utilizzare le risorse finanziarie a disposizione e trasformare i progetti in valore.
Il Sustainability Project Manager deve sviluppare la capacità di “far accadere le cose”, di portare magicamente nuove opportunità finanziarie; deve conoscere i trend rilevanti e le loro implicazioni, essere credibile e operare con una visione sistemica che connetta tutti gli aspetti ambientali, sociali ed economici, gestendo processi e relazioni complesse.
Silvia Maria | Engagement Metrics that MatterPMexpo
The Q12 Gallup survey has emerged as a widely recognized tool for measuring employee engagement. Its twelve core elements provide a framework to assess employees' emotional connection, productivity, and commitment to their work. This abstract reports insights from the Q12 Gallup survey administered to 130 employees of a Ticino company in health-care sector.
Based on that, the proposed approach aims to develop a holistic metric or KPI, to measure and monitor internal stakeholder engagement annually. By utilizing this metric, organizations can gain valuable insights into areas for improvement and actions to put in place, foster a positive work environment, and ultimately enhance overall project performance.
Sustainable Project Management: A multidimensional value-based approachPMexpo
Un progetto sostenibile si concentra sulla creazione e implementazione di strategie che tengano conto in modo equilibrato delle dimensioni economica, sociale e ambientale. La dimensione economica riguarda costi, investimenti e sostenibilità di bilancio, mentre quella sociale si riferisce agli aspetti relazionali di un'organizzazione con il contesto sociale, così come la dimensione ambientale mira a rispettare e proteggere l'ecosistema. Poiché i progetti sostenibili traguardano diversi tipi di valore, si propone un approccio innovativo di gestione del progetto basato proprio sul valore, e che gestisca in modo efficace, tramite indicatori chiave di performance (KPI) specifici, la creazione di valore per gli stakeholder in termini di sostenibilità economica, equità sociale e tutela dell'ambiente.
Luca Cresciullo | Progettazione e realizzazione di ambienti digitali in VRPMexpo
State of flow e progettazione a scopo immersivo. Verranno discusse tutte le pratiche ed attività di design e progettazione mirate alla fusione tra azione e consapevolezza degli utenti, con lo scopo di favorire la più totale immersione durante un’esperienza virtuale nella quale un utente esplora ed interagisce con ambiente digitali.
Aurora Mirabella | Progettare e applicare l’intelligenza artificiale per la C...PMexpo
L’evoluzione della tecnologia porta, inevitabilmente, a chiedersi fino a che punto l’intelligenza artificiale (AI) possa sostituire gli esseri umani in compiti complessi. L’analisi presentata prende in esame la possibile applicazione dell’AI nel mercato dei servizi di pubblica utilità regolamentato da ARERA e precisamente a supporto dello strumento della Conciliazione previsto per la risoluzione delle controversie con operatori e Gestori: l’AI sarà in grado di codificare tutte le variabili legate
all’interazione umana, generando un adeguato livello di fiducia, ed al contempo elaborare proposte transattive corrette ed affidabili?
Roberto Meli | La WBS come strumento di governance economica dei progetti in ...PMexpo
Ogni progetto in outsourcing, che faccia, quindi, ricorso alle dinamiche di mercato, ha quattro momenti cruciali da affrontare con grande cura. La stima da parte del fornitore delle risorse e quindi dei costi/prezzi necessari ad ottenere gli output (se non anche gli outcome) di progetto, la verifica, da parte del cliente, della congruità “ex ante” delle risorse/prezzi richiesti, il controllo degli eventuali cambiamenti di ambito o dei rischi che portano ad una variazione delle risorse/prezzi richiesti e infine la verifica di congruità “ex post” dell’uso delle risorse. Questi ultimi due passi sono necessari solo per le forme contrattuali a misura, nelle quali il corrispettivo è modulato non sul promesso ma sul consegnato.
Esistono due fondamentali approcci per supportare queste 4 attività di management: i modelli di costo parametrici e la Work Breakdown Structure. I primi sono basati su dati empirici raccolti su progetti simili e dati in pasto ad un modellatore umano o di intelligenza artificiale (come una rete neurale o altre tecniche di machine learning), la seconda è uno strumento di pianificazione noto da molto tempo ma anche spesso usato molto male per supportare tali fasi cruciali.
La presentazione si soffermerà ad analizzare questi aspetti presentando buone e cattive prassi di utilizzo di tali strumenti di supporto.
In questo momento storico, in cui il PNRR è ancora un tema di attualità, è assolutamente prioritario affrontare queste fasi con il massimo della efficacia ma anche dimostrabilità in caso di verifiche di organi di controllo le cui conseguenze possono essere drammatiche.
Simone Cascioli, Patrizia Valli | La transizione energetica in LiquigasPMexpo
Liquigas, azienda leader nazionale nella distribuzione di GPL e GNL, prosegue l’impegno per promuovere la sostenibilità attraverso fonti energetiche di transizione e soluzioni innovative, ponendosi l’obiettivo della crescita aziendale all'interno dei nuovi scenari energetici internazionali e raggiungendo zero emissioni di CO2.
Per tale motivo sono stati implementati, per la riduzione delle emissioni di Scope 1 e 2, progetti che coinvolgono la catena del valore della Società e per la riduzione delle emissioni di Scope 3, Liquigas, proiettandosi verso il futuro in un contesto sempre più complesso, ha scelto di investire in progetti innovativi e nella ricerca e sviluppo sui combustibili sostenibili, come il bioGPL e il bioGNL e l'rDME
Antonio Perno | Il sistema di gestione dei progetti nell’Ospedale Pediatrico ...PMexpo
Nel corso degli ultimi anni, l’Ospedale aveva conseguito risultati economici e finanziari non in linea con le aspettative. Per garantire ai propri pazienti il livello di eccellenza clinica-assistenziale aveva attinto a risorse proprie, compromettendo la possibilità di essere sostenibile nel lungo periodo.
Da qui si è avvertita la necessità di un cambio di rotta sostanziale; la sfida manageriale raccolta è stata quella del raggiungimento del pieno equilibrio economico e finanziario, garantendo il mantenimento degli standard qualitativi in termini di assistenza clinica, di ricerca scientifica e di accoglienza.
L’intervento racconta l’esperienza maturata dell’introduzione del sistema di gestione dei progetti all’interno dell’organizzazione, gli ostacoli, le soluzioni adottate e i risultati raggiunti.
Francesco Liguori, Giuliano Liguori | Il Project Manager ai tempi dell'IAPMexpo
L'avvento dell'Intelligenza Artificiale Generativa sta ridefinendo il ruolo del Project Manager. In questa presentazione esploreremo le competenze necessarie al Project Manager 5.0 per gestire progetti complessi integrando efficacemente l'Intelligenza Artificiale. Vedremo come un approccio umano-centrico, che ponga le persone al centro arricchito dalle potenzialità dell'AI, consenta di ottenere risultati migliori. Presenteremo metodologie innovative che uniscono il pensiero analitico umano con la potenza computazionale delle macchine per una gestione di progetto aumentata. L'obiettivo è ispirare una nuova generazione di Project Manager pronti ad affrontare le sfide del futuro.
David Bramini | Gestione strategica del Portfolio Progetti. Orientare l exec...PMexpo
Gestire in modo efficace il Portfolio Progetti può essere reso difficoltoso da svariate disfunzioni organizzative. Tra queste, il sovraccarico rispetto alla reale capacità di esecuzione, è spesso causa di disorientamento, col conseguente dispendio di energie in attività non coerenti con gli obiettivi dell’organizzazione.
Gli OKR (Objective & Key Results) sono un framework che, tra i vari benefici, può essere impiegato insieme ad altri "filtri decisionali" per valutare quali delle tante idee e iniziative che circolano nell'organizzazione sono coerenti con la strategia e meritevoli delle preziose risorse richieste.
Nel talk porterò esperienze di integrazione tra moderne pratiche di gestione del Portfolio e OKR, al fine di consolidare il collegamento tra la strategia aziendale e la sua esecuzione.
Esperienza guidata di auto-valutazione con il modello ISIPM-PradoPMexpo
Il mondo moderno dipende dai progetti. Circa un terzo dell'economia è gestito per mezzo di progetti e, per molte organizzazioni, sono proprio i progetti a garantirne il futuro ed a permettere la sopravvivenza e la crescita. Tale condizione supporta la necessità per tutte le organizzazioni di maturare una competenza nella gestione dei progetti.
Il modello ISIPM-Prado®, strumento proprietario dell’Istituto Italiano di Project Management®, misura in maniera diretta la maturità di project management ed in maniera indiretta la maturità organizzativa ed è attuabile in tutte le realtà organizzative, comprese le PMI.
L’obiettivo del workshop è la compilazione in auto-assessment, guidata da Assessor ISIPM-Prado®, del questionario di 60 domande sul sito www.maturità.isipm.org al fine di quantificare un valore sintetico di maturità generale della propria organizzazione, a sua volta distribuito su 7 dimensioni di analisi:
competenze di project management;
competenze tecniche e contestuali;
competenze comportamentali;
metodologia;
sistema informativo;
allineamento strategico;
struttura organizzativa.
Al termine della compilazione del questionario, gli Assessor ISIPM-Prado® supporteranno una lettura integrata e qualitativa dei valori ottenuti da partecipanti.
N.B: Si richiede ai partecipanti, prima del workshop, di loggarsi sul sito www.maturità.isipm.org e compilare solo l’anagrafica. Il questionario sarà oggetto dell’incontro.
Laurent Louboutin | Embracing the Digital RevolutionPMexpo
Introducing PRINCE2® 7: Responding to the ever-changing landscape of project management, PRINCE2 has evolved with its 7th edition. Since its inception in 1996, PRINCE2 has witnessed six editions, with the latest update in 2017. This new edition embraces the digital revolution, rapid change, and the rise of Agile methodologies. People are now at the core of successful projects, seamlessly integrated into the PRINCE2 method. Additionally, sustainability emerges as a key aspect of project performance, aligning with modern organizational needs. Moreover, a digital and data management approach has been introduced to cater to the evolving demands of project management professionals. Join us as we explore the advancements in PRINCE2® 7 and its relevance in today's dynamic project landscape.
Stefano Broccardo | Digitalizzazione e sostenibilità: cosa può fare il cost m...PMexpo
Transizione digitale e sostenibilità sono sfide che le aziende affrontano con l’obiettivo di migliorare processi e posizionamento competitivo. Apparentemente profondamente diversi tra loro, sono invece concetti strettamente connessi tra loro.
Si tratta di trasformazioni radicali e profonde, che hanno a che fare con i modelli organizzativi della società e le competenze delle persone; comportano la necessità di analizzare, pianificare, organizzare e controllare le attività, per ridurre al minimo i fattori di rischio.
Per vincere queste sfide, sono necessari un metodo capace di ripensare l’organizzazione e gli strumenti per favorire l’incontro tra tecnologia e know how.
Può essere il cost management uno strumento utile al project manager impegnato in questi ambiti?
Stefano Broccardo | Digitalizzazione e sostenibilità: cosa può fare il cost m...
Antonio Maria D'Amico | Lo stato d’avanzamento del PNRR e la cultura del Project Management in Italia
1. LO STATO D’AVANZAMENTO DEL PNRR E
LA CULTURA DEL PROJECT MANAGEMENT
IN ITALIA
Antonio Maria D’AMICO
2. UN MIO BREVE PROFILO
Ho iniziato la mia carriera a Bruxelles come funzionario del Comitato Economico Sociale e poi
della CE per circa 5 anni, successivamente come manager a Bruxelles e a Parigi per circa 3
anni presso PriceWaterCooper; a Bucarest in Romania ho costituto il GEIE Inclusion Alliance
Europe (il 1° GEIE registrato in Romania), ed a Ratingen in Germania con Detecon ho creato
la start-up Eutelis Italia nel settore delle telecomunicazioni. Successivamente a Roma, ho
trascorso i miei recenti anni di attività professionale, creando la Estia International, attiva nel
settore delle energie eoliche; ma è con la European Business Associates Srl che ho svolto
prevalentemente per circa 20 anni il ruolo di advisor e manager di progetti d’innovazione di
finanza agevolata, come Program manager e Project manager, oltre a dedicarmi alla docenza
universitaria sempre in ambito di management di fondi europei.
Il mio obiettivo è sempre stato orientato a rendere accessibile il mondo della finanza agevolata,
e mettere a disposizione a quelle aziende e quelle amministrazioni che non riescono a ricoprire
questo ruolo internamente, e creare iniziative di successo per i miei partner ed i miei clienti.
Attualmente ricopro la carica di responsabile per il Project Finance, Fondi EU e PNRR presso
la società RELECTRIC, di Roma. Parlo bene inglese e francese, cosi cosi tedesco e rumeno.
3. Indice
1.Breve introduzione al PNRR
2.Confronto con gli altri Paesi europei
3.Criticità della messa in opera del PNRR in Italia
4.Stato avanzamento del PNRR al 30 Giugno 2023
5.Revisione del PNRR nei Paesi UE
6.Revisione del PNRR in Italia
7.Accesso ai fondi del PNRR
8.Conclusioni
Indice
1.Breve introduzione al PNRR
2.Confronto con gli altri Paesi europei
3.Criticità della messa in opera del PNRR in Italia
4.Stato avanzamento del PNRR al 30 Giugno 2023
5.Revisione del PNRR nei Paesi UE
6.Revisione del PNRR in Italia
7.Accesso ai fondi del PNRR
8.Conclusioni
4. BREVE INTRODUZIONE AL PNRR
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
(PNRR), pone l’Italia come prima beneficiaria, in
valore assoluto, dei due principali strumenti del
Next Generation EU (NGEU) il Dispositivo per la
Ripresa e Resilienza (RRF) e il Pacchetto di
Assistenza alla Ripresa per la Coesione e i
Territori d’Europa (REACT-EU).
Il solo RRF garantisce risorse per 191,5 miliardi
di euro, da impiegare nel periodo 2021-2026, dei
quali 68,9 miliardi sono sovvenzioni a fondo
perduto, e 122,6 miliardi sono un
finanziamento che per il nostro Paese dovrà
rimborsare.
PIANO NAZIONALE RIPRESA E RESILIENZA
6. PNRR : 6 MISSIONI
Il Piano, che si articola in sei Missioni e 16
Componenti, si basa sul regolamento UE
2021/241
Le 6 Missioni del Piano sono:
1.Digitalizzazione, innovazione,
competitività, cultura e turismo;
2.Rivoluzione verde e transizione
ecologica;
3. Infrastrutture per una mobilità
sostenibile;
4.Istruzione e ricerca;
5. Inclusione e coesione;
6. salute.
BREVE INTRODUZIONE AL PNRR
7. TRAGUARDI E OBIETTIVI – INVESTIMENTI PER MISSIONE
BREVE INTRODUZIONE AL PNRR
Il PNRR Italiano presenta una estrema complessità in termini di struttura ed in termini di modalità di
valutazione dei risultati da raggiungere che sono suddivisi in Traguardi ed Obiettivi
8. 527 TRA TRAGUARDI E OBIETTIVI
BREVE INTRODUZIONE AL PNRR
Un Piano cosi complesso richiede una preparazione preliminare di Program management
9. TRAGUARDI E OBIETTIVI – CRONOPROGRAMMA 2022
BREVE INTRODUZIONE AL PNRR
Le tempistiche di lancio del PNRR nel 2021 non hanno permesso di preparare gli Enti locali
10. MODELLO ORGANIZZATIVO PNRR
Indice
1.Breve introduzione al PNRR
2.Confronto con gli altri Paesi europei
3.Criticità della messa in opera del PNRR in Italia
4.Stato avanzamento del PNRR al 30 Giugno 2023
5.Revisione del PNRR nei Paesi UE
6.Revisione del PNRR in Italia
7.Accesso ai fondi del PNRR
8.Conclusioni
11. A livello percentuale, solo 2 paesi su 7 hanno richiesto una
frazione di prestiti superiore al 50% delle risorse
complessive: Italia e Romania. Anche in questo caso il
nostro paese risulta al primo posto con circa il 64%.
Analizzeremo l’aspetto del rapporto tra prestiti e sovvenzioni
più in dettaglio nelle slides seguenti, tenendo conto che
l’Italia ha accesso in questo modo a risorse a tassi di
interessi agevolati, ma altri partners europei non hanno
condiviso questa strategia di aumento del proprio debito
nazionale
CONFRONTO CON GLI ALTRI PAESI EUROPEI
Il PRESTITI E LE SOVVENZIONI
12. TRANSIZIONE ECOLOGICA E DIGITALIZZAZIONE – Valori assoluti
CONFRONTO CON GLI ALTRI PAESI EUROPEI
Un ulteriore elemento da analizzare riguarda la quota di investimenti (che
includono sempre sovvenzioni e prestiti) che ogni paese ha previsto per i
due settori considerati strategici dalle istituzioni europee e cioè la
transizione ecologica e la digitalizzazione.
Nel Piano prima della revisione, possiamo osservare nella slide seguente
come, in valori assoluti, il nostro paese risulti al primo posto per la quantità
di risorse assegnata ad entrambi i settori. L'Italia infatti investirà 71,8
miliardi di euro per la transizione verde e 48,1 miliardi per la digitalizzazione
13. TRANSIZIONE ECOLOGICA - Valori percentuali
Se analizziamo più in dettaglio i valori assoluti allocati dall’Italia a questi due settori, transizione
ecologica e digitalizzazione, e li mettiamo in rapporto al totale delle risorse a disposizione dell’Italia,
in una logica di confronto tra paesi europei, emerge una realtà diversa a quella appena osservata
nella slide della pagina precedente.
In questo caso possiamo notare come l’Italia risulti
all’ultimo posto, insieme alla Grecia, per quanto
riguarda la percentuale di investimenti assegnati alla
transizione ecologica con il 37,5% delle risorse
complessive. Da notare peraltro che il 37% era il
minimo di investimenti richiesti in questo settore dal
regolamento europeo. Ai primi posti troviamo invece
Lussemburgo, Danimarca, Austria e Belgio. Anche la
Francia con una quota del 46% ha scelto di investire in
questo settore una parte consistente delle risorse
europee a essa spettanti.
CONFRONTO CON GLI ALTRI PAESI EUROPEI
14. Per quanto riguarda invece la
digitalizzazione il nostro paese si trova al
settimo posto con una quota di
investimenti pari al 25,1% del totale. In
questo caso al primo posto troviamo la
Germania, unico paese a investire più
della metà delle risorse (13,3 miliardi sui
25,6 totali) in questo settore.
DIGITALIZZAZIONE –Valori percentuali
CONFRONTO CON GLI ALTRI PAESI EUROPEI
15. Indice
1.Pnrr italia CRITICITA DELLA MESSA IN OPERA
Indice
1.Breve introduzione al PNRR
2.Confronto con gli altri Paesi europei
3.Criticità della messa in opera del PNRR in Italia
4.Stato avanzamento del PNRR al 30 Giugno 2023
5.Revisione del PNRR nei Paesi UE
6.Revisione del PNRR in Italia
7.Accesso ai fondi del PNRR
8.Conclusioni
16. CRITICITÀ DELLA MESSA IN OPERA DEL PNRR IN ITALIA
SULLA BASE DELLE CONCLUSIONI DI QUESTA RELAZIONE ABBIAMO CONSIDERATO I
MAGGIORI ASPETTI DI CRITICITÀ:
• Amministrazioni centrali e locali
• Rincaro delle materia
• Rispetto degli impegni
• Capacita amministrativa
• Capacita di spesa
• Reclutamento delle competenze
• Assistenza tecnica
• Criticità territoriali
• Stabilita degli investimenti
Una migliore cultura di Program e di Project management avrebbe permesso di risolvere alcune
di queste criticità.
17. Amministrazioni Centrali e Locali
Sempre a valere sugli interventi esaminati, la CdC ha osservato
che la gran parte degli obiettivi da conseguire nel 2022
sono stati raggiunti da parte delle amministrazioni centrali
A differenza delle amministrazioni centrali, le amministrazioni locali si trovano in una situazione
di grande affanno visto il carico di lavoro aggiuntivo che gli viene richiesto dal PNRR; in effetti, la
disponibilità di nuove risorse del PNRR ha accentuato le già note difficoltà di utilizzo delle risorse
ordinarie, ed ha messo in evidenza si le forze ma soprattutto le debolezze delle stesse, che
paradossalmente in alcuni territori da opportunità si sono trasformate in vere criticità
CRITICITÀ DELLA MESSA IN OPERA DEL PNRR IN ITALIA
18. Il rispetto degli impegni
Tale stato di cose va ad incidere soprattutto sulle
Amministrazioni locali, sulla necessità di accelerare la
capacità e la velocità di spesa per finanziare i progetti
Previsti dal Piano
Il rincaro delle materie
È di tutta evidenza, rispetto alle previsioni iniziali inoltre, come il quadro economico finanziario
d’insieme si sia modificato, determinando l’emersione di elementi di incertezza legati in
particolare al rincaro delle materie prime che, unitamente all'aumento dei costi di elettricità e
gas, stanno causando conseguenze dirette sull'attuazione del PNRR e avranno come risultato
il rialzo dei costi di realizzazione di progetti, stimati su prezzi più bassi quando il piano è stato
scritto ed approvato dall’UE.
CRITICITÀ DELLA MESSA IN OPERA DEL PNRR IN ITALIA
19. Capacità amministrative
Nelle anali eseguite sono emersi fattori di criticità
che hanno messo in luce il mancato raccordo fra afflusso
di nuove risorse ed il miglioramento delle capacità
amministrative e di spesa da parte delle amministrazioni stesse.
Il confronto con le amministrazioni dimostra
come la maggiore disponibilità e maggior impiego di risorse
non corrisponda automaticamente a capacità di sviluppo,
Capacità di spesa
Pur nel complessivo andamento positivo constatato nella realizzazione del
Piano e dei suoi obiettivi intermedi o finali, in più occasioni è emersa la problematica
connessa alla capacità di spesa delle singole amministrazioni, che hanno avuto difficoltà nello
spiegare perché la maggiore disponibilità di risorse dovrebbe risolvere problemi risalenti di mancato
impiego delle stesse, sia sotto la forma dell'impegno che della spesa vera e propria.
CRITICITÀ DELLA MESSA IN OPERA DEL PNRR IN ITALIA
20. Reclutamento competenze
E’ emersa, inoltre, come evidente, in tema di disponibilità di
risorse, la necessità di rafforzamento delle strutture
amministrative (la costituzione di “uffici PNRR” presso le
singole amministrazioni è solo il volano del complesso di
attività che deve essere svolta a monte ed a valle dei singoli
investimenti), nonché il doveroso completamento, nel rispetto
di una tempistica particolarmente serrata, del reclutamento
degli esperti con la conseguente necessità di una pronta
comunicazione alla Corte dei conti della entità numerica,
delle competenze specialistiche e dei costi delle nuove risorse umane la cui adeguatezza è
condicio sine qua non della compiuta attuazione dell'intervento, per come significato dallo stesso
PNRR
CRITICITÀ DELLA MESSA IN OPERA DEL PNRR IN ITALIA
21. Assistenza tecnica
Un argomento certamente connesso con il precedente è quanto manifestato dalle
amministrazioni centrali in tema di necessità di attività di assistenza tecnica, intese per
tali le azioni di supporto finalizzate a garantire lo svolgimento delle attività richieste nel processo di
attuazione complessiva del PNRR e necessarie a garantire gli adempimenti regolamentari prescritti
(attività di preparazione, monitoraggio, controllo, audit e valutazione e in particolare studi, analisi,
attività di supporto amministrativo alle strutture operative, azioni di informazione e comunicazione,
consultazione degli stakeholders, spese legate a risorse informatiche destinate
all'elaborazione e allo scambio delle informazioni).
La difficoltà denunciata dalle amministrazioni in questo campo risiede nel fatto che queste attività
non sono finanziabili con le risorse del PNRR, pure nella necessità di un corretto supporto alla
realizzazione del piano. Come noto, si è cercato di porre rimedio alla carenza manifestata attraverso
accordi tra il Ministero dell'economia, Cassa depositi e prestiti ed Invitalia. Tuttavia, dati i tempi
particolarmente ristretti dettati dall’Europa, la Corte ha invitato le amministrazioni all'attivazione
rapida di apposite task force centrali ma anche territoriali che possano dedicarsi al supporto tecnico
specialistico degli operatori
CRITICITÀ DELLA MESSA IN OPERA DEL PNRR IN ITALIA
22. Indice
Indice
1.Breve introduzione al PNRR
2.Confronto con gli altri Paesi europei
3.Criticità della messa in opera del PNRR in Italia
4.Stato avanzamento del PNRR al 30 Giugno 2023
5.Revisione del PNRR nei Paesi UE
6.Revisione del PNRR in Italia
7.Accesso ai fondi del PNRR
8.Conclusioni
23. STATO D’AVANZAMENTO DEL PNRR AL 30 GIUGNO 2023
MONITORAGGIO DEI TRAGUARDI E DEGLI OBIETTIVI DA CONSEGUIRE ENTRO IL 30/06/23
La tabella illustra lo stato di attuazione degli investimenti e delle riforme del PNRR per i quali sono previsti traguardi
ed obiettivi da conseguire entro il 30 giugno 2023.
Nel primo semestre 2023 sono previsti 27 interventi, 8 inerenti a 91 Riforme e 19 relativi ad altrettanti Investimenti.
Per la gran parte degli interventi (20) è previsto il conseguimento di traguardi (milestone) (ossia adozione di
norme, conclusione di accordi, aggiudicazione di appalti, avvio di sistemi informativi, ecc.), mentre un numero
sensibilmente inferiore di interventi (7) prevede il conseguimento di obiettivi (target).
Dei 27 traguardi e obiettivi, più in dettaglio, 15 riguardano interventi da concludersi entro il 30 giugno 2023,
mentre 12 afferiscono a interventi da realizzare entro il 31 marzo 2023.
I traguardi e obiettivi da conseguire nel primo semestre 2023, unitamente alle Riforme e agli Investimenti cui
afferiscono, sono così ripartiti tra le 6 Missioni nelle quali il PNRR italiano si articola
24. STATO D’AVANZAMENTO DEL PNRR AL 30 GIUGNO 2023
MONITORAGGIO DEI TRAGUARDI E DEGLI OBIETTIVI DA CONSEGUIRE ENTRO IL 30/06/23
25. STATO D’AVANZAMENTO DEL PNRR AL 30 GIUGNO 2023
MONITORAGGIO DEI TRAGUARDI E DEGLI OBIETTIVI DA CONSEGUIRE ENTRO IL 30/06/23
26. STATO D’AVANZAMENTO DEL PNRR AL 30 GIUGNO 2023
MONITORAGGIO DEI TRAGUARDI E DEGLI OBIETTIVI DA CONSEGUIRE ENTRO IL 30/06/23
Esiste una reale difficoltà ad ottenere dati grafici aggregati sull’avanzamento del Piano ai quali
contribuiscono più amministrazioni.
27. Indice
Le revisione del PNRR negli altri paesi UE
Revisione PNRR, tutte le modifiche al piano: ecobonus, REPowerUE e finanziamenti
Indice
1.Breve introduzione al PNRR
2.Confronto con gli altri Paesi europei
3.Criticità della messa in opera del PNRR in Italia
4.Stato avanzamento del PNRR al 30 Giugno 2023
5.Revisione del PNRR nei Paesi UE
6.Revisione del PNRR in Italia
7.Accesso ai fondi del PNRR
8.Conclusioni
28. La necessità di modificare il Piano iniziale risulta
essere una necessità non solo italiana ma condivisa
nel UE. Quello che in Italia non è stato detto nel
2022, è che nel lasso di tempo dall’inizio di giugno al
22 settembre 2023, fonti UE, emerge che su un
totale di 27 paesi europei, la maggioranza (15)
hanno presentato dei Piani di ripresa e resilienza
modificati. Oltre all’Italia, i paesi cha hanno attivato
questa procedura sono i seguenti : Germania,
Romania, Cipro, Croazia, Grecia, Polonia, Svezia,
Belgio, Austria, Slovenia, Paesi Bassi, Repubblica
Ceca, Lituania, Spagna. Altri paesi potranno
naturalmente ricorrere a questa procedura nel
futuro.
REVISIONE DEL PNRR NEI PAESI UE
La revisione dei PNRR nazionali è stata una esigenza comune nei paesi Europei.
29. REVISIONE DEL PNRR NEI PAESI UE
La cronologia delle richieste di revisione del PNRR
34. .
Dall’analisi di questo dato possiamo desumere che la richiesta di modifiche al PNRR ha un
carattere trasversale, non è tipica di paesi grandi o piccoli, ad economia forte o debole, paesi
dell’area nord – sud /est – ovest, ecc..;
questo per sottolineare l’aspetto di assoluta normalità della procedura, tra l’altro già
contemplata nel regolamento istitutivo del Piano europeo.
https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-
scoreboard/timeline.html?lang=it
REVISIONE DEL PNRR NEI PAESI UE
35. Indice
LA revisione del PNRR in Italia
Revisione PNRR, tutte le modifiche al piano: ecobonus, REPowerUE e finanziamenti
Indice
1.Breve introduzione al PNRR
2.Confronto con gli altri Paesi europei
3.Criticità della messa in opera del PNRR in Italia
4.Stato avanzamento del PNRR al 30 Giugno 2023
5.Revisione del PNRR nei Paesi UE
6.Revisione del PNRR in Italia
7.Accesso ai fondi del PNRR
8.Conclusioni
36. .
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha subito una significativa rivisitazione da
parte del Ministro Raffaele Fitto, che ha proposto una maxi-revisione con alcuni tagli
sostanziali e importanti novità.
Le modifiche seguono diversi obiettivi, tra cui quelli espressi dal piano REPowerUe, che mira
ad allontanare i paesi membri dalle dipendenze dai combustibili fossili, verso l’energia pulita.
Esamineremo le principali modifiche apportate al piano, focalizzandoci sui tagli per 15,89
miliardi di euro e sulle nuove misure introdotte, in linea con il REPowerEu
REVISIONE DEL PNRR IN ITALIA
IL DISPOSITIVO GIURIDICO
37. Dobbiamo sottolineare che, in ragione della durata pluriennale dei Piani nazionali di ripresa e
resilienza, il regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio che ha
istituito il PNRR (Dispositivo di ripresa e resilienza - regolamento RRF) sin dall’origine ha
previsto e disciplinato la possibilità di revisione dei Piani.
In particolare, l’articolo 21, paragrafo 1, di questo regolamento prevede che quando il Piano
con i relativi milestone e target non sia più realizzabile, in tutto o in parte, dallo Stato membro
a causa di circostanze oggettive, lo Stato membro interessato possa presentare una
richiesta motivata alla CE di proporre una modifica della Decisione di esecuzione del
Consiglio con cui è stato inizialmente approvato il Piano, o anche una sua sostituzione
integrale.
IL DISPOSITIVO GIURIDICO
REVISIONE DEL PNRR IN ITALIA
38. Tenendo conto inoltre della decisone della CE, che pone una serie
di obiettivi denominati “Green Deal” , soprattutto in relazione alla
necessità di raggiungere una sovranità energetica come risposta
all’aumento del costo dell’energia,
il 27 febbraio 2023 è stato approvato il Regolamento (UE) 2023/435
del Parlamento europeo e del Consiglio (c.d. Regolamento
REPowerEU), entrato in vigore il 1° marzo 2023, che ha modificato il
Regolamento (UE) 2021/241 per consentire agli Stati membri di
modificare i Piani nazionali di ripresa e resilienza, oltre alle possibilità
di rimodulazione già previste, anche con l’aggiunta di un capitolo
dedicato alle nuove azioni volte a conseguire gli obiettivi del piano
REPowerEU.
IL DISPOSITIVO GIURIDICO
REVISIONE DEL PNRR IN ITALIA
39. Il Governo italiano ha di conseguenza legiferato sulla base dei 2 regolamenti UE:
• il regolamento (UE) 2021/241 del PE e del Consiglio del 12 febbraio 2021 istitutivo del
RRF europeo (PNRR), e
• il Regolamento (UE) 2023/435 del Parlamento europeo e del Consiglio (c.d.
Regolamento REPowerEU), che abbiamo appena visto,
Coerentemente, il Governo ha approvato il decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13, recante
Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e del
Piano nazionale degli investimenti complementari al PNRR (PNC), ha avviato la revisione del
nostro PNRR.
In Italia la decisione di revisione del PNRR ha destando non poche perplessità da parte
dell’opposizione, ma come abbiamo visto è un fenomeno generale in Europa.
IL DISPOSITIVO GIURIDICO
REVISIONE DEL PNRR IN ITALIA
40. Come indica il Dipartimento per le Politiche Europee, le Amministrazioni italiane hanno proposto
revisioni del PNRR principalmente intorno ad alcune aree di intervento di seguito:
• modifiche formali sulla descrizione delle misure e sui meccanismi di verifica: l’obiettivo è una
più agevole rendicontazione dei singoli obiettivi;
• modifiche e riprogrammazioni di misure, che le Amministrazioni intendono riprogrammare a
seguito di criticità o forti rischi di non raggiungimento degli obiettivi. Vi rientrano ad esempio gli
interventi per l’Alta velocità, con le conseguenti criticità archeologiche, geologiche e sulle
autorizzazioni, ma anche le misure della transizione digitale;
• de-finanziamento di alcune misure dal PNRR, con copertura da altre fonti di finanziamento,
come ad esempio i fondi delle politiche di coesione.
•raggiungimento degli obiettivi con nuove tempistiche nei casi più critici, tenendo conto anche
delle concentrazioni di scadenze diverse che hanno rallentato alcuni interventi.
GLI ASSI DI INTERVENTO DELLE MODIFICHE AL PNRR
REVISIONE DEL PNRR IN ITALIA
Il Governo in questa fase, nonostante i tempi ridotti, ha saputo gestire in modo ottimale gli iter di
condivisione con tutte le altre amministrazioni secondo una logica di Program management
41. IL CONFRONTO ISTITUZIONALE
Come abbiamo visto le proposte di revisione del PNRR in Italia sono maturate nell’ambito di un
confronto sistematico e continuativo con tutti i soggetti istituzionali coinvolti, nell’ambito della
nuova governance ridisegnata dal Governo mediante il decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13,
recante Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e
del Piano nazionale degli investimenti complementari al PNRR.
Il Governo ha utilizzato criteri di efficacia, efficienza e coerenza delle revisioni proposte, che lo
ha messo in linea con la aspettative della Commissione europea.
Questo coerentemente con il Regolamento (UE) 2021/241 del PE e del Consiglio del 12
febbraio 2021, istitutivo del Dispositivo di ripresa e resilienza (RRF), che disciplina al suo interno
le circostanze in presenza delle quali uno Stato membro può legittimamente richiedere una
modifica o una revisione del proprio Piano, nonché la procedura volta all’assunzione, da parte
delle Istituzioni dell’Unione, di una decisione in merito a tale richiesta.
REVISIONE DEL PNRR IN ITALIA
42. Nella nuova governance il confronto istituzionale ha avuto un ruolo cruciale e si è articolato
attraverso una serie interlocuzioni svolte a più livelli, con le Amministrazioni titolari, le
Amministrazioni centrali e locali, le parti sociali e le imprese, la Commissione europea, a
fronte del coinvolgimento del Parlamento anche mediante la condivisione di tutti gli elementi
necessari per valutare l’attuazione del Piano e discuterne su una base informativa ampia,
dettagliata e frutto di un percorso di condivisione sistematica con tutti gli attori coinvolti.
Tale percorso di condivisione trova la sua sede privilegiata nella Cabina di Regia, che come
noto è un organo di indirizzo politico deputato al coordinamento e all’attuazione del Piano, a
cui il Governo ha assegnato un ruolo primario con il citato decreto-legge n. 13/2023.
Dal punto di vista del PM, una grande rilevanza è stata portata ai principi di co-decisione, di
coinvolgimento di tutte gli attori e di loro responsabilizzazione, di gestione si tempi e di
gestione delle criticità che erano state identificate dal rapporto delle Corte dei Conti
REVISIONE DEL PNRR IN ITALIA
IL CONFRONTO ISTITUZIONALE
43. Questo confronto istituzionale si è basato sulle attività seguenti:
13 RIUNIONI INTERNE DELLA CABINA DI REGIA
Svoltesi tra l’8 novembre 2022 e il 20 luglio 2023, nell’ambito delle quali si è svolto il
confronto periodico con le singole Amministrazioni titolari di Riforme e Investimenti del PNRR
e altri soggetti istituzionali,
33 RIUNIONI CABINA DI REGIA ED AMMINISTRAZIONI
Svoltesi dal 14 al 17 novembre 2022 e il 6 dicembre 2022 della Cabina di regia tra il Ministro
per gli affari europei e le altra Amministrazioni competenti per la messa in opera del PNRR
I temi trattati sono stati le verifiche in ordine allo stato di attuazione degli interventi,
individuare le criticità riscontrate nel monitoraggio dell’attuazione delle Riforme e degli
Investimenti del PNRR, nonché le possibili soluzioni normative o amministrative, individuare e
preparare le proposte di aggiornamento, modifiche e rimodulazioni
REVISIONE DEL PNRR IN ITALIA
IL CONFRONTO ISTITUZIONALE
45. CONFRONTO ISTITUZIONALE IN PARLAMENTO
Numerose audizioni (15 marzo 2023, 14 aprile 2023, il 19 luglio 2023)
Temi dibattuti : revisione complessiva del PNRR, definizione del nuovo capitolo REPowerEU;
i) Audizione svolta dal Ministro Raffaele Fitto, il 15 marzo 2023 presso le Commissioni riunite
V e XIV Camera e 4° e 5° Senato
ii) Audizione in Aula alla Camera, nella seduta del 14 aprile 2023, dell’interpellanza
sull’audizione precedente , in cui sono state fornite alcune indicazioni sul lavoro svolto con
riferimento alle proposte di revisione della quarta rata approvate dalla Cabina di regia dell’11
luglio 2023.
REVISIONE DEL PNRR IN ITALIA
IL CONFRONTO ISTITUZIONALE
46. CONFRONTI CON LA CE
Dal Rapporto emerge, in particolare, che in data 7 marzo 2023 è stata trasmessa alla
Commissione una prima nota preliminare sui progetti del capitolo REPowerEU e una nota
sulla rimodulazione del Piano, mentre il successivo 17 aprile 2023 è stata trasmessa una
nota concernente la revisione degli obiettivi del primo semestre 2023, oggetto di un incontro
con i servizi tecnici della Commissione il 19 aprile.
Infine, il 18 maggio 2023 è stata trasmessa una versione aggiornata dei progetti da includere
nel capitolo REPowerEU. Infine, nella settimana 12-16 giugno 2023, in occasione della visita
ufficiale della delegazione della Commissione europea in Italia, si sono tenute 35 riunioni
tematiche tra la Struttura di missione PNRR, le Amministrazioni titolari e le parti sociali, da un
lato, e la Commissione europea, dall’altro.
Il 28 luglio 2023 la Commissione europea ha espresso una valutazione preliminare positiva
sul pagamento della terza rata del PNRR, con riguardo a 54 traguardi e obiettivi.
REVISIONE DEL PNRR IN ITALIA
IL CONFRONTO ISTITUZIONALE
48. Da sempre l’Italia si caratterizza per prezzi
fra i più alti all’interno dell’Unione, sia per
l’elettricità sia per il gas, una debolezza che
la crisi 2022 ha accentuato. Le statistiche
Eurostat sui prezzi confermano questo non
invidiabile primato, ed evidenziano altresì
come la questione della povertà energetica
sia tornata ad aggravarsi negli ultimi anni.
L’indicatore Eurostat della povertà, in
termini di percentuale di famiglie non
capaci di riscaldarsi adeguatamente, è
salito dall’8,1 percento nel 2021 all’8,8
percento nel 2022 e nel 2023 è atteso
peggiorare ulteriormente
Il CAPITOLO REPOWER
REVISIONE DEL PNRR IN ITALIA
49. .
Secondo il Piano PNRR e REPOWER EU per la transizione verde e digitale, ogni stato UE
deve dedicare almeno il 37% della spesa agli obiettivi climatici ed almeno il 20& agli obiettivi
digitali.
REVISIONE DEL PNRR IN ITALIA
50. Una delle novità introdotte nella revisione del PNRR è la sua integrazione con il nuovo
programma REPowerEu, che ha aggiunto 19,2 miliardi di euro al budget del PNRR nel
settore energetico. L’obiettivo strategico dei paesi UE attraverso questo programma, è di
raggiungere progressivamente la loro indipendenza energetica dai combustibili fossili.
In particolare il REPowerEu presenta alcuni obiettivi generali :
•risparmiare progressivamente energia;
•diversificare il più possibile l’approvvigionamento di energia e gas;
•sostituire i combustibili fossili con energia pulita;
•stabilire investimenti e riforme in linea con gli obiettivi precedenti
e per rafforzare le Reti ed le infrastrutture energetiche ed accellerare la Transizione verde ed
l’efficentamento energetico (privato e pubblico).
REVISIONE DEL PNRR IN ITALIA
Il CAPITOLO REPOWER
51. Il Governo ha inoltre individuato una serie di misure che si propone di definanziare, totalmente o
parzialmente, per un ammontare complessivo di € 15,9 miliardi. Per lo più si tratta di investimenti
che sono confluiti nel PNRR e che in sede di attuazione e rendicontazione hanno scontato rilevanti
criticità. La principale problematica riscontrata è stata rappresentata dal rispetto delle condizionalità
imposte dal PNRR, tra cui quelle specifiche per ciascuna misura e quelle relative agli elementi
informativi necessari per la rendicontazione.
Un ulteriore profilo problematico è la parcellizzazione degli interventi che, pur essendo incardinati
nella titolarità di poche Amministrazioni centrali, ricadono nella competenza di moltissimi soggetti
attuatori, tra loro molto diversi per dimensione, capacità amministrativa e finanziaria. Tale
circostanza ha comportato un carico amministrativo di difficile gestione, nonostante gli strumenti di
supporto messi a disposizione delle Amministrazioni titolari.
REVISIONE DEL PNRR IN ITALIA
Il DEFINANZIAMENTO
Una corretta gestione delle criticità del PNRR ha portata alla proposta di definanziare alcune attività
che non sarebbe stato possibile attuare.
53. Indice
Accesso ai fondi PNRR
Revisione PNRR, tutte le modifiche al piano: ecobonus, REPowerUE e finanziamenti
Indice
1.Breve introduzione al PNRR
2.Confronto con gli altri Paesi europei
3.Criticità della messa in opera del PNRR in Italia
4.Stato avanzamento del PNRR al 30 Giugno 2023
5.Revisione del PNRR nei Paesi UE
6.Revisione del PNRR in Italia
7.Accesso ai fondi del PNRR
8.Conclusioni
54. ACCESSO AI FONDI DEL PNRR
La messa in opera del PNRR avviene attraverso una serie di bandi di gara gestiti da ognuna delle
Amministrazioni titolari. Questo processo non è stato considerato dalla revisione in corso, e
meriterebbe un profondo ripensamento al fine di un migliore coordinamento ed accessibilità delle
informazioni da parte delle aziende che sono interessate ad ottenere i fondi del PNRR titolari.
55. Indice
Conclusioni
Revisione PNRR, tutte le modifiche al piano: ecobonus, REPowerUE e finanziamenti
Indice
1.Breve introduzione al PNRR
2.Confronto con gli altri Paesi europei
3.Criticità della messa in opera del PNRR in Italia
4.Stato avanzamento del PNRR al 30 Giugno 2023
5.Revisione del PNRR nei Paesi UE
6.Revisione del PNRR in Italia
7.Accesso ai fondi del PNRR
8.Conclusioni
56. Conclusione
Il processo di riprogrammazione e revisione del PNRR rappresenta una opportunità fondamentale
per l’Italia per assicurare un’attuazione degli interventi efficace ed efficiente, e per l’utilizzo
corretto delle risorse a disposizione entro il 2026.
In questo contesto, l’integrazione del PNRR con gli altri strumenti di finanza agevolata come il
FESR, il FES e tutti gli altri strumenti finanziati, deve essere promossa ma non deve rappresentare
una ulteriore complessità per il mondo delle imprese, delle amministrazioni e della società civile
interessati al Piano.
L’idea di creare uno “sportello unico” per l’accesso facile ai sistemi di finanziamento, che parli la
lingua del mercato, è sempre un obiettivo possibile, anche se complesso e di difficile attuazione.
In termini di cultura del Project management, come abbiamo visto, la revisione del PNRR ha
sicuramente dimostrato un passo avanti significativo, che assicurerà indubbiamente il
raggiungimento dei risultati ottimale attesi dal Piano, e siamo certi che il ForumPM 2023
contribuirà in modo sostanziale al raggiungimento di questo importante obiettivo per l’Italia.